3. storia della probabilità
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La teoria della probabilità
nasce, all’inizio del
diciassettesimo secolo, dagli
studi riguardanti la soluzione di
alcuni problemi sorti nei vari
giochi d’azzardo, quali ad
esempio il gioco dei dadi.
I nobili, infatti, facendo di queste attività uno dei
propri passatempi preferiti, affidavano ai vari
studiosi del tempo il compito di risolvere i loro quesiti a tal
proposito.
Un po’ di storia della probabilità
Questo è il motivo che spinge Galileo
Galilei a scrivere il libro
«Sopra le scoperte dei dadi» del 1596 nel
quale, su richiesta del
Granduca di Toscana, calcola la probabilità
che la somma delle facce di 3 dadi sia
uguale ad un certo numero k.Più tardi il Cavaliere di Méré, famoso giocatore
d’azzardo, porrà a Blaise Pascal
i seguenti 2 problemi:
- è più probabile almeno un 6 lanciando 4 volte un
dado o avere almeno una volta il doppio 6
lanciando 24 volte 2 dadi?
- se 2 giocatori ugualmente bravi interrompono un
gioco in cui vince per primo chi totalizza un certo
punteggio, senza averlo raggiunto, come si divide
il premio?
Pascal cerca il consiglio di Pierre de Fermat
e dalla loro corrispondenza nascono le prime
leggi della probabilità e il calcolo
combinatorio.
Pascal pubblica nel 1654 il Traité du Triangle
Arithmétique che parla del Triangolo di
Tartaglia; tornano alla ribalta i coefficienti
binomiali (già studiati precedentemente da
Michael Stifel), indispensabili per risolvere
anche i più banali problemi di probabilità.
11 1
1 2 11 3 3 1
1 4 6 4 11 5 10 10 5 1
……….
Nel 1657 Christiaan Huygens pubblica il
De ratiociniis in ludo alae
e nel 1666 Gottfried Wilhelm Leibniz la
sua Dissertatio de arte Combinatorica.
Durante il secolo dei lumi esce, nel 1708,
Essai d’Analyse sur le
jeux de hazards ad opera di Montmort e
nel 1713 Ars conjectandi di
JakobBernoulli
nel quale viene enunciata anche
La legge dei grandi numeri.
Nel 1718 Abraham De Moivre nella sua
opera
Doctrine of Chances risolve il problema
centrale della
teoria della probabilità.
Usa e dimostra la Formula di Stirling.
?
Thomas Simpson tratta per la prima
volta i problemi riguardanti la distribuzioni
di variabili aleatorie continue e nel 1763
escono dei lavori di Thomas Bayes
sulla concetto di Probabilità
condizionata e alcune
formule inerenti ad essa, tra le quali la
più importante
prende proprio il suo nome.
Poi più tardi inizieranno a nascere legami sempre più forti
tra il calcolo
delle probabilità e le altre materie scientifiche.
Infatti nel 1809, durante il suo studio degli errori
di osservazione in astronomia, Friederich Gauss
ritrova la curva che poi in futuro prenderà
il suo nome.
?!!
Nel 1812 Pierre Simon Laplace scrisse Essai
philosophique sur les probabilités,
Nel quele formalizzò il procedimento matematico del
ragionamento per
induzione basato sulla probabilità,
Nel 1828 vengono scoperti i moti Browniani, cioè i moti
continui delle particelle,
concetto che sfuggiva ad ogni legge fisica fino a quel
momento studiata.
Nel 1867 Pafnutij L'vovič
Čebyšëv scopre la prima
diseguaglianza fondamentale
della probabilità.
Nel 1905 finalmente si celebra
l’inizio
dell’unione della probabilità con
la fisica:
Albert Einstein spiega i moti
Browniani
utilizzando le leggi della
probabilità.
Nel 1910 Ernest Rutheford, Harry
Bateman e Hans Wilhelm Geiger scoprono che il
numero di particelle emesse da una
sostanza radioattiva è una
variabile aleatoria con distribuzione di
Poisson.
Comunque, nonostante la sua storia fitta di
eventi, gli studi
sulla probabilità vengono assiomatizzati solo
intorno agli anni
venti e trenta del 1900 fino diventando così
una vera e propria
teoria matematica.
Nata "quasi per gioco", questa nuova
scienza, grazie anche ad ulteriori scoperte,
troverà negli anni futuri sempre più
iterazioni con altre discipline, quali ad esempio
l’informatica e la statistica.