3° cristallografia slides

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 La Struttura dei Cristalli Distanza fra atomi/molecole  Densità Solido pochi Å 10 22  ÷10 23  atomi/cc Gassoso ~ 30 Å 10 19  molecole/cc (T, P standard)  Liquido fra i due precedenti  fra i due precedenti  SOLIDI. Si suddividono in solidi cristallini  e solidi amorfi . Solidi cristallini : atomi sono disposti in modo regolare con struttura tridimensionale ordinata con ripetizion e periodica e regolare di una stessa unità di base. La più piccola unità ripetente in un cristallo è detta “ cella, la disposizione spaziale periodica della cella è detta reticolo. Monocristalli : all’interno di essi gli atomi sono disposti regolarmen te per tutta l’estensione del pezzo. Policristalli : insieme di singoli cristalli uniti tra loro, detti“grani . L orientazi one de i diversi grani l’uno rispetto all’altro è solitamente casuale.  Solidi Amorfi : In un solido amorfo gli atomi sono disposti casualment e. Si ha una certa regolarità nella disposizion e atomica solo su scale di ridottissime dimensioni.

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3° cristallografia slides

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  • La Struttura dei Cristalli

    Distanza fra atomi/molecole Densit

    Solido pochi 1022 1023 atomi/cc

    Gassoso ~ 30 1019 molecole/cc (T, P

    standard)

    Liquido fra i due precedenti fra i due precedenti

    SOLIDI. Si suddividono in solidi cristallini e solidi amorfi. Solidi cristallini : atomi sono disposti in modo regolare con struttura tridimensionale ordinata con ripetizione periodica e regolare di una stessa unit di base. La pi piccola unit ripetente in un cristallo detta cella, la disposizione spaziale periodica della cella detta reticolo. Monocristalli: allinterno di essi gli atomi sono disposti regolarmente per tutta

    lestensione del pezzo. Policristalli: insieme di singoli cristalli uniti tra loro, dettigrani. Lorientazione dei diversi

    grani luno rispetto allaltro solitamente casuale.

    Solidi Amorfi: In un solido amorfo gli atomi sono disposti casualmente. Si ha una certa regolarit nella disposizione atomica solo su scale di ridottissime dimensioni.

  • STRUTTURE CRISTALLINE

    a

    b c

    d

    La cella elementare la pi piccola unit ripetente che mostra pienamente le simmetrie e la struttura del cristallo.

    La cella elementare di base in tre dimensioni un parallelepipedo. La lunghezza di ogni lato dato da a, b e c (parametri della cella elementare). Langolo fra i lati dato dagli angoli a, b e g. Il regolare impilamento di questi parallelepipedi da origine ad una struttura tridimensionale Esempio: NaCl. Gli ioni Na+ sono ai vertici e ai centri delle facce, gli ioni Cl- sono al centro degli spigoli della cella cubica.

  • SETTE SISTEMI CRISTALLINI

  • Reticoli di Bravais Dal momento che i punti reticolari della cella elementare possono essere sistemati in modi diversi, allinterno di ogni sistema cristallino sono possibili diversi tipi di reticolo. Ci sono 14 diversi modi di distribuire punti reticolari per formare reticoli spaziali. Questi 14 reticoli sono detti reticoli di Bravais.

  • INDICIZZAZIONE DELLE DIREZIONI E DEI PIANI CRISTALLOGRAFICI. INDICI DI MILLER E DI MILLER-BRAVAIS

    Si impiega un riferimento di assi ortogonali x, y, z con la convenzione che lasse x ha come Verso positivo quello uscente dal foglio

    DIREZIONI. Si pu seguire la seguente procedura: 1- determinare le coordinate dei punti che giacciono lungo la direzione di interesse; 2 sottrarre alle coordinate della punta le coordinate della coda; 3 eliminare le frazioni e/o ridurre i risultati ottenuti ai minimi interi; 4 racchiudere gli indici entro parentesi quadra. Se sono presenti segni negativi, tracciare una barretta su quel numero NOTA. Una direzione e il suo negativo non sono identici: [100] diverso da [-100] Una direzione e un suo multiplo sono direzioni identiche: [100] = [200] = [300] Certi gruppi di direzioni sono equivalenti, in quanto hanno degli indici particolari solo per come si posizionato il riferimento. Ad es.:[110] = [101] = [011] = [-110] = = [1-10] = [10-1] = [-10-1] = [0-11]; un gruppo di direzioni equivalenti si indica

    adottando la notazione

  • PIANI. Si pu seguire la seguente procedura: 1- identificare le intercette del piano con gli assi x, y, z in termini di numero di parametri cristallini; 2 fare il reciproco delle intercette; 3 eliminare le frazioni senza ridurre agli interi pi piccoli; 4 racchiudere gli indici entro parentesi tonda. Se sono presenti segni negativi, tracciare una barretta su quel numero NOTA. Un piano e il suo negativo non sono identici: (020) diverso da (0-20) Un piano e i suoi multipli non sono identici, poich possono differire i valori di densit planare e frazione di impacchettamento planare; Certi gruppi di piani sono equivalenti, in quanto hanno degli indici particolari solo per come si posizionato il riferimento. Ad es.:(110) = (101) = (011) = (-110) = (1-10) = (10-1) = (-10-1) = (0-11); un gruppo di

    direzioni equivalenti si indica adottando la notazione {110}

  • SISTEMA ESAGONALE INDICI DI MILLER BRAVAIS A 4 ASSI (a1,a2,a3,c)

    DIREZIONI. Si determina il numero di parametri cristallini necessari per spostarsi dalla coda Alla punta del vettore indicante la direzione.

    PIANI. 1- identificare le intercette del piano con gli assi x, y, z in termini di numero di parametri cristallini; 2 fare il reciproco delle intercette; 3 eliminare le frazioni senza ridurre agli interi pi piccoli; 4 racchiudere gli indici entro parentesi tonda. Se sono presenti segni negativi, tracciare una barretta su quel numero

    NOTA. Con il sistema a 4 assi si ha sempre (hkil) con h + k = -i

  • STRUTTURE CRISTALLINE METALLICHE I metalli sono caratterizzati da elevato numero di atomi primi vicini e da strutture compatte. Se si rappresentano gli atomi come sfere rigide di raggio pari al raggio atomico, queste hanno tipicamente dimensioni di 0.10.2 nm. I pi comuni tipi di celle elementari dei metalli sono tre: FCC (faced centered cubic): Cubico a

    facce centrate; BCC (body centered cubic): Cubico a

    corpo centrato; HCP (hexagonal close-packed): Esagonale

    compatto.

  • numero di coordinazione (CN, coordination number) : numero di atomi con i quali un atomo legato, cio il numero di sfere tangenti una data sfera.

    numero di atomi per cella elementare:valore unitario intero ad ogni atomo appartenente esclusivamente alla cella data, ad ogni atomo posizionato al centro di una faccia, a quelli posizionati su uno spigolo e 1/8 a quelli sui vertici.

    fattore dimpacchettamento atomico (APF, atomic packing factor) : frazione di volume occupata dalle sfere allinterno della cella.

  • Numero di coordinazione il numero di atomi con i quali un atomo legato,

    cio il numero di sfere tangenti una data sfera.

    FCC: 12

    BCC: 8

    HCP: 12

    STRUTTURE CRISTALLINE METALLICHE

    Numero atomi per cella elementare Numero di atomi interi contenuti allinterno della cella elementare

    - Gli atomi che appartengono a due celle diverse (cio si trovano al centro

    delle facce) contano per .

    - Gli atomi che appartengono a 4 celle diverse (centro degli spigoli in cella

    cubica) contano per .

    - Gli atomi che si trovano sui vertici della cella (cubica) contano per .

    FCC: 4

    BCC: 2

    HCP: 6

  • STRUTTURE CRISTALLINE METALLICHE

    Struttura cubica a corpo centrato

    Esempi: Cr, Mo, a-Fe

    NUMERO DI COORDINAZIONE = 8

    ATOMI/CELLA =2

  • Struttura cubica a facce centrate

    Esempi: Cu, Al, Ag, Au, ...

    STRUTTURE CRISTALLINE METALLICHE

    NUMERO DI COORDINAZIONE = 12

    ATOMI/CELLA = 4

  • Struttura esagonale compatta

    Esempi: Cd, Mg, Zn, Ti,

    STRUTTURE CRISTALLINE METALLICHE

    NUMERO DI COORDINAZIONE = 12

    ATOMI/CELLA =6

  • Approssimazione di sfere rigide: consideriamo gli atomi come sfere perfettamente

    rigide poste nelle posizioni di un reticolo cristallino

    a contatto fra loro.

    FCC: le sfere si toccano lungo la diagonale di

    una faccia.

    Fra le dimensioni atomiche e quelle della cella elementare

    vale la relazione:

    Date le dimensioni del raggio atomico possiamo dedurre le dimensioni della cella elementare

    Ra 42

    Ra 43

    STRUTTURE CRISTALLINE METALLICHE

    BCC: le sfere si toccano lungo la diagonale

    della cella

    Fra le dimensioni atomiche e quelle della cella elementare

    vale la relazione:

  • Calcolo del fattore dimpacchettamento atomico

    Frazione della cella elementare occupata dagli atomi =

    numero di atomi per cella elementare volume atomico

    volume cella elementare

    33

    3

    16

    3

    44 RRVoccupato

    74,023216

    3

    16

    3

    16

    3

    3

    3

    3

    R

    R

    a

    R

    V

    VAPF

    cella

    occupato

    33 2162242 RaVRaRa cella FCC:

    33

    3

    8

    3

    42 RRVoccupato

    68,08

    3

    33

    643

    8

    3

    8

    3

    3

    3

    3

    R

    R

    a

    R

    V

    VAPF

    cella

    occupato

    33

    33

    64

    3

    443 RaVRaRa cella

    BCC:

    STRUTTURE CRISTALLINE METALLICHE

  • Densit Planari e Lineari Il concetto di equivalenza di piani e direzioni cristallografiche riflette il fatto che piani e direzioni equivalenti presentano rispettivamente densit planari e lineari uguali. Il valore di densit planari e lineari fondamentale per comprendere le propriet di deformazione plastica di un materiale metallico. Calcoliamo la densit planare deI pianI 110 di un reticolo FCC.

    (110) RaRa 2242

    228)22(2)22(2 RRRaaAtotale

    222 24

    14

    2

    12 RRRAoccupata

    555,02428

    22

    2

    )110(

    R

    Rd FCCplanare

    NOTA: CON LO STESSO METODO SI CALCOLA LA DENSITA PLANARE DEI PIANI DI MASSIMO

    ADDENSAMENTO ATOMICO 111 PER CUI RISULTA d (111) FCC= 0,9

  • Densit lineare della direzione di un reticolo BCC.

    x

    y

    z

    [100]

    La lunghezza occupata pari a: R2

    RaRa 3

    443

    866,02

    3

    3

    4

    2]100[

    R

    Rd lineare

    La relazione tra R e a nel c.c.c. gi stata trovata:

    la densit lineare lungo sar:

    NOTA: NATURALMENTE CON LO STESSO METODO SI CALCOLA LA DENSITA LINEARE DELLE DIREZIONI DI MASSIMO ADDENSAMENTO ATOMICO PER CUI RISULTA

    d FCC= 1

  • CALCOLO DENSITA TEORICA

    La densit di un materiale cristallino, r, sar pari alla densit della cella elementare,cio pari al rapporto fra il numero di atomi nella cella per la massa di un atomo e il volume della cella:

    Ac NV

    An

    r

    n = numero di atomi nella cella elementare (BCC=2, FCC=4, HCP=6);

    A = peso atomico;

    Vc = volume della cella elementare

    NA = numero di Avogadro (pari al numero di atomi in una mole)

    Peso atomico e raggio atomico si possono trovare sulla tavola periodica.

    Esempio. Calcolare la densit teorica del rame (Cu) con struttura c.f.c. , Peso Atomico 63,5 g/mol. e raggio atomico 0,128 nm. n= 4 ; ACu= 63,5 g/mol ; NA= 6.023 x 10

    23 atomi/mol ; V c.f.c. = 16 R321/2

    r = (4x63,5)/ 16 (1,28x10-8)321/2x6.023 x 1023 = 8,89 g/cm3

  • STRUTTURE COMPATTE CFC E EC Impilamento di piani di massimo Impacchettamento atomico

  • CFC SEQUENZA DI IMPILAMENTO

    ABCABCABCABC..

    Nella cella elementare CFC i piani a massimo impacchettamento atomico corrispondono ai piani atomici 111 Metalli CFC : Al, Cu

  • HCP Sequenza di impilamento di piani a massimo impacchettamento atomico

    ABABABABAB. Nella cella esagonale i piani a massimo impacchettamento atomico sono i piani basali ed hanno indici di Miller 0001 Appartengono a questa classe Cd, Mg, Zn, Ti

  • ALLOTROPIA Un materiale solido pu assumere pi di una forma cristallina e tale fenomeno

    detto allotropia. Un esempio di allotropia ci dato dal carbonio. Il carbonio pu

    formare 4 diverse strutture solide ordinate.

    Il diamante e la grafite sono forme allotropiche del carbonio, queste due strutture

    sono caratterizzate da differenti tipi

    di legame fra gli atomi di carbonio. Inoltre esistono anche i fullereni e i nanotubi in

    cui un gran numero di atomi da origine a forme sferiche e cilindriche,

    rispettivamente.

  • ISOTROPIA/ANISOTROPIA Direzioni diverse in un cristallo hanno diverso impacchettamento. Per esempio gli atomi lungo gli spigoli della cella elementare FCC sono pi lontani di quelli lungo la diagonale delle facce. Questo causa anisotropia nelle propriet del cristallo. Ad esempio la deformazione dipende dalla direzione in cui lo sforzo applicato. In alcuni materiali policristallini lorientazione dei diversi grani random , pertanto anche se la cella elementare presenta anisotropia il solido nel suo complesso risulta isotropo. Nel caso in cui i grani del materiale policristallino abbiano un orientazione preferenziale le propriet del solido possono conservare una certa anisotropia.

    METALLO MODULO DI [100]

    ELASTICITA [110]

    [111]

    ALLUMINIO 63,7 72,6 76,1

    RAME 66,7 130,3 191,1

    FERRO 125,0 210,5 272,7