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Ecco il nuovo numero di Move Out. Entriamo in Inverno, ma non sicuramente in letargo. Per questo numero siamo andati a Cracovia per scoprire uno dei più grossi centri di produzione video d’Europa: Polliwood! Veramente spettacolare.Vi raccontiamo del “Body Worlds”: qulacosa che va ben al di là di una semplice mostra.E ancora, musica, recensioni, appuntamenti, “Re-visioni”, pecorsi, “popoli”.Non perdetevi la rubrica “For her and him”, magari vi possiamo aiutare per i vostri regali di Natale.Buona lettura.

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La redazione non è responsabile delle eventuali variazioni alla programmazione degli eventi inseriti nel calendario, che sono stati comunicati direttamente dai locali o reperiti da fonti di dominio pubblico. La redazione non è responsabile del contenuto delle inserzioni pubblicitarie. Nessuna parte di questo magazine, comprese le inserzioni pubblicitarie, può essere riprodotta senza l’autorizzazione scritta dell’Editore.

Cover Emeli Sandè

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Cover - Michael Bublè

Ecco il nuovo numero di Move Out. Entriamo in Inverno, ma non sicu-ramente in letargo. Per questo nu-mero siamo andati a Cracovia per scoprire uno dei più grossi centri di produzione video d’Europa: Pol-liwood! Veramente spettacolare.Vi raccontiamo del “Body Worlds”: qulacosa che va ben al di là di una semplice mostra.E ancora, musica, recensioni, ap-puntamenti, “Re-visioni”, pecorsi, “popoli”.Non perdetevi la rubrica “For her and him”, magari vi possiamo aiu-tare per i vostri regali di Natale.Buona lettura.

Concessionarie pubblicitàI.Com MultimediaVia. D. Chiesa 4, 12051 Albatel. (+39) 0173 59 0564Cell: (+39) 347 [email protected]

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DirettoriPierMario Mignone (Direttore Responsabile)

Guido Mignone (Direttore Generale)

Joanna (Asia) Tupta (Direttore Creativo)

GraficaI.Com Multimedia

RedazioneAlessia Mangiapane, Guido Mignone,

PierMario Mignone, Ivan Nossa

e collaboratori

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� 2012 movE out

“Heaven”, ritmo drum’n’bass misto a soul e pop con una melodia convincente , è sicuramente l’ariete che l’ha catapultata nelle top chart dei singoli più venduti nel Regno Unito, ottenendo vari piazzamenti anche in altri paesi in Europa.Ma conosciamo meglio questa cantante dal look magnetico.[...]Adele Emeli Sandé (Alford, 10 marzo 1987) è una cantante soul e R&B britannica. Prima di intraprendere la carriera musicale, Emeli studiava medicina all’Università di Glasgow, con una laurea in neurologia. Sin dall’inizio diceva che l’istruzione è sta-ta una delle cose più importanti per lei, affermando che se la sua carriera musicale avesse fallito, aveva il titolo di studio su cui ripiegare. Sandé ha detto che il suo mana-ger, Adrian Sykes, aspettò pazientemente, da quando aveva 16 anni, dicendo: “Adrian rispetta davvero ciò che voglio ottenendo una formazione dietro di me”.Sandé ottiene una certa popolarità presso il grande pubblico dopo aver collaborato al singolo di debutto del rapper Chipmunk Diamond Rings, che portò sia lei sia Chipmunk nel-la top ten della classifica dei singoli più venduti nel Regno Unito. Nel 2010 appare insieme al rapper Wiley nel singolo Never Be Your Woman, che diventa un altro successo da top ten nel Regno Unito. In un’occasione Simon Cowell nomina Emeli Sandé “la sua cantautrice preferita al minuto” Come cantautrice Sandé ha scritto brani per numerosi artisti, fra cui Cher Lloyd, Susan Boyle, Preeya Kalidas, Leona Lewis, Cheryl Cole, Alesha Dixon e Tinie Tempah.

Uscito il 26 Ottobre “Our Version of Events”. Brani emozionanti, una produzione che va ad attingere alla musica Pop, soul, hip hop. Un’interpretazione, davvero unica, quella di Emeli Sandè (Virgin) nel suo album di debutto.

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Nel 2010, ha firmato un contratto di pub-blicazione con la Virgin Records e con la EMI Records, Il 14 agosto 2011 Sandé pubblica il suo primo singolo ufficiale intitolato Heaven; sono poi seguiti i sin-goli Daddy nel novembre 2011 e Next to Me a febbraio 2012. L’album Our Version of Events è in vendita dal 14 febbraio 2012. A maggio è stato infine pubblica-to un quarto singolo: My Kind of Love. Il 27 luglio 2012, Sandé ha cantato Abide With Me alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi estive del 2012. La cantante ha inoltre presenziato alla cerimonia di chiu-sura delle olimpiadi londinesi, svoltasi il 15 agosto 2012, interpretando il brano “Read All About It”. [...da Wikipedia].“Our Version of Events” è un album che ha incassato il premio della critica agli ul-timi Brit Awards, ha scalato le classifiche; ma non è di certo l’album del secolo. Un debutto che ha fatto rumore ma che ci fa conoscere un’artista che ha ancora biso-gno di crescere, di osare, di stilizzarsi.

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ouR vERSIoN oF EvENtS SPECIAL EDItIoN tRACKLIStINGHEAVENMY KIND OF LOVEWHERE I SLEEPMOUNTAINSCLOWNDADDY (FEAT. NAUGHTY BOY)MAYBESUITCASEBREAKING THE LAWNEXT TO MERIVER LIFETIMEHOPEREAD ALL ABOUT IT, PT. IIIADDITIONAL TRACKSWONDER(NAUGHTY BOY FEAT. EMELI SANDÉ)BREAKING THE LAW(ALTERNATE VERSION)EASIER IN BEDIMAGINEBENEATH YOUR BEAUTIFUL(LABRINTH FEAT. EMELI SANDÉ)

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Dance & Live

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E’ autunno a Milano e le etichette discografiche si preparano per affrontare un anno di canzoni, tra alti e bassi, successi e canzoni che nessuno ricorderà. Le sicurezze sono davvero poche oggi. Una di queste è lui, Miguel, come lo chiamano tutti ormai da 30 anni. La Carosello Records lo presenta con orgoglio, forte degli ultimi risultati. Il suo primo album di duetti ha venduto in Italia oltre 250.000 copie, cifra altissima di

Gli anni passano ma lui sembra non voler rinunciare al successo.

questi tempi. Quindi le aspettative per questo secondo album sono altissime. E gli ingredienti ci sono tut-ti, un duetto con Tiziano Ferro, uno con Jovanotti e poi Penelope Cruz, Juanes ed il meglio della canzone latina ad accompagnarlo in questa nuova avventura.Lui si presenta sorridente, negli occhi si vede ancora il ragazzino pimpante che ci faceva ballare tanti anni fa al ritmo di Bravi Ragazzi o Super Super-man. Il sorriso è ancora quello che faceva innamorare le ragazzine, oggi ormai donne e forse ancora innamo-rate, perché la bellezza cambia negli anni ma il fascino aumenta.

La conferenza stampa di Milano è affollatissima;Come è nato «Papitwo», il secondo disco di duetti?«Dopo il successo del primo “Papito”, sorprendente anche in Italia, ho pensato ancora ad una festa tra amici, sono stati poi loro a scegliere i brani. Ogni canzone, ogni duetto è amicizia, calore, divertimento. Una gioia».

Con quali altri artisti italiani ti piacerebbe duettare?«Ho tanti amici in Italia: lasciatemi pensare…. prima di tutti Battiato! Per i vari impegni professionali non siamo mai riusciti a concludere il progetto. Ci sono ancora tanti successi del mio repertorio, magari penseremo ad un volume 3, a cominciare da “Bravi ragazzi” e “Super Superman”».

(...) si presenta sorridente, negli occhi si vede ancora il ragazzino pimpante che ci faceva ballare

Incontro a Milano con Miguel Bosèby IVAN NOSSA

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Dance & Live

Raffella Carrà?Lei è un mito, anche in Spagna! La conosco ma non siamo amici, però sarebbe un’idea bellissima.

Mina?Anche lei, bravissima, unica.

Con Penelope Cruz com’è andata?“Con Penelope canto “Decirnos adiòs”, un brano inedito composto da suo fratello Edoardo ed ascoltato per caso una sera mentre eravamo a cena assieme. Me ne sono subito innamorato. Penelope avrebbe dovuto collaborare anche con “Papi-to”, ma i suoi numerosi impegni non ci hanno consentito di concretizzare il progetto. Con “Papitwo”, però, è stata la prima artista con cui ho duettato. Penelope ha interpretato al meglio questa splendida ballata, da grande attrice”.

Sono più di trent’anni che hai successo in tutto il mondo, qual è il tuo segreto?“All’inizio della mia avventura, avevo

solo 18 anni e scrivevo di getto, lavoravo guidato dall’istinto. A 56 anni, però, vedi le cose in modo diverso. Anche la società è cambia-ta, la tecnologia ha influenzato la nostra vita. Scherzando, ripeto sempre che ho saputo intrattenere tre generazioni: la pri-ma ha trasformato i vinili in cassette, la seconda ha cambiato le cassette in cd e la terza ascolta solo musica in digitale. Ormai anche io vedo tutto in modo diverso, la sera rientro e mi aspettano i gemelli, è tutto cambiato, non faccio più tardi e sono felice (ha di recente avuto 2 figli, Diego e Taddeo, da una madre in affitto ndr)”.

Scherzando, ripeto sempre che ho saputo intrattenere tre generazioni (...)

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Dance & Live

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Scissor Sisters photo reportagephoto: PAOLA MOMBRINI

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Dance & Live

SCISSOR SISTERS

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Dance & Live

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SCISSOR SISTERS

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Dance & Live

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Play

Le canzoni gira e rigira sono sempre quelle. Anche la voce qui è sempre quella. Pure l’ideuccia del cd natalizio non è proprio che trasudi originalità. Ma a Rod Stewart si perdona tutto, è sempre stato così. Perché lui è lui, unico, simpatico, birbone e con quella voce inconfondibile che rende ogni cosa che decide di can-tare unica. Il 13 novembre arriva nei negozi il suo regalino natalizio, caldo, morbi-do, generoso, sognate, affettuoso, grintoso, simpatico e talvolta graffiante. MERRY CHRISTMAS, BABY, album di standard e canzoni del repertorio tradi-zionale, che vede una lista di ospiti illustri, a cominciare da Michael Bublé, che duetta con Rod in “Winter Wonderland.” “We Three Kings” è un duetto con Mary J. Blige che non perde occasione di stupire grazie alla sua voce e capacità di inter-pretare, e il brano che dà il titolo all’album “Merry Christmas, Baby” è un duetto con Cee-Lo Green particolarmente riuscito, in cui figura Trombone Shorty. In “Let It Snow! Let It Snow! Let It Snow!” compare Dave Koz al sassofono e “What Are You Doing New Year’s Eve?” è un dolce duetto ‘virtuale’ con Ella Fitzgerald con la partecipazione di Chris Botti. Superba la versione emozionate di Auld lang Syne, e l’intima Silent night con voci bianche.Niente di nuovo dunque, ma neppure niente di inutile. Un bel disco per Natale.

Precauzioni per l’uso: per chi vuole un Natale dalle venature rock e soul

RoD StEwARtMERRY CHRISTMAS BABY

EtIChEttA/DIStRIbuzIoNE: VERVE MUSIC/UNIVERSALDAtA: 2012

by IVAN NOSSA

Uscirà l’11 dicembre il nuovo attesissimo album della superstar mon-diale lanciata da “doo-wops & hooligans”. Qualche numero su di lui: Bruno Mars ha venduto oltre 45 milioni di singoli, avuto oltre 1 miliar-do di visualizzazioni su YouTube ed è stato candidato a 13 Grammy. Il suo album di debutto è stato pubblicato in America ad Ottobre 2010 (in Italia a Gennaio 2011) e si è aggiudicato ben 39 dischi di platino in tutto il mondo. Il disco, definito da Rolling Stone “il disco d’esordio pop più bello dell’anno: 10 brani davvero vicini alla perfezione” , contiene il singolo d’enorme successo “Just the Way You Are” (12 volte platino), arrivato al numero 1 in numerosi paesi e che ha fatto vincere a Mars il Grammy Award per “Best Male Pop Vocal Performance”. Da Doo-Wops & Hooligans sono stati estratti altri due successi, “Grenade” (10 volte platino) e “The Lazy Song” (6 volte platino). Anticipato dal singolo “Locked Out of Heaven”, Unorthodox Jukebox sarà disponibili dall’11 Dicembre. Mars e il suo team storico di co-autori e produttori, The Smeezingtons (lo stesso Mars, Philip Lawrence, Ari Levine) hanno lavo-rato con produttori del calibro di Jeff Bhasker, Mark Ronson e Diplo per dar vita ai 10 brani dell’album.

bRuNo mARSUNORTHODOX JUKEBOX

GENERE: PoPDAtA: 12-2012EtIChEttA: wARNER muSIC

by MO

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Play

RoD StEwARtMERRY CHRISTMAS BABY

bRuNo mARSUNORTHODOX JUKEBOX

I GREEN DAY sono ragazzi della classe operaia cresciuti nella scena punk under-ground di Berkeley. Nonostante avessero già pubblicato due album (1039/Smoothed Out Slappy Hours e Kerplunk), la band si è fatta ufficialmente cono-scere con l’album DOOKIE del 1994, un’esplosione di punk rock esuberante che ha venduto oltre 15 milioni di copie e che si è aggiudicato il primo Grammy come Best Alternative Music Performance. Nel corso degli anni i GREEN DAY hanno con-tinuato a dominare la cima delle classifiche con i successivi album INSOMNIAC, NIMROD e WARNING e ad intrattenere milioni di fans con i loro frenetici show. Ma la pietra miliare della loro carriera è stato l’album del 2004 AMERICAN IDIOT, che ha lanciato i GREEN DAY nella stratosfera. AMERICAN IDIOT ha debuttato al # 1 della classifica di Billboard, ne sono sati tratti 5 singoli, si è aggiudicato 7 nomina-tion ai Grammy (vincendone 2, incluso il Best Rock Album) e ha buttato le basi per il moderno rock’n’roll. Nel 2009 i GREEN DAY hanno pubblicato 21ST CENTURY BREAKDOWN che si è aggiudicato il Grammy 2010 come Best Rock Album. Da questo album sono stati tratti due singoli di successo: “Know your enemy”, che è stata la prima canzone in assoluto ad arrivare al top delle classifiche rock, alterna-tive e mainstream rock di Billboard allo stesso tempo, e “21 guns” che si è aggiudi-cata 3 MTV Video Music Awards nel 2009 incluso il Best Rock Video. I GREEN DAY hanno anche portato a casa un American Music Award come Favorite Alternative Rock Music Artist. Nel corso dello stesso anno i GREEN DAY hanno collaborato con il regista Michael Mayer (vincitore di un Tony Award per Spring Awakening) per la messa in scena del musical ispirato ad American Idiot, che ha debuttato con enorme successo nel settembre del 2009 al Berkeley Repertory Theatre. Il musi-cal si è poi spostato a Broadway dove è stato rappresentato per oltre un anno al St.James Theatre, vincendo ben 2 Tony Awards. Attualmente il musical è in tour nel Nord America e debutterà nel Regno Unito verso la fine di quest’anno.

GREEN DAyTRILOGIA: UNO! ¡DOS! ¡TRÉ!

THE 2nd LAW, il nuovo album dei Muse esce a distanza di ben 4 anni dal precedente The Resistence che ha lanciato la band nell’olimpo delle migliori band dell’ultimo millennio. THE 2nd LAW e’ stato per tre settimane al primo posto della classifica di vendita.Dopo 9 milioni di dischi venduti, il tutto esaurito ai concerti, il gruppo ingle-se torna a stupirci con un nuovo album dagli effetti speciali e arricchito da nuove sonorità. “Madness” e’ il primo singolo estratto dall’album trasmesso dalle radio da fine agosto e ad oggi uno dei brani più suonati.“The 2nd law” è disponibile in vari formati: CD, CD/DVD (il dvd contiene il making dell’album e altri contenuti video speciali), 2LP, boxset (contenente il CD+2LP+DVD+libro+stampa).

muSETHE 2ND LAW

GENERE: RoCKDAtA: 09-2012EtIChEttA: REPRISE RECoRDS

GENERE: RoCKDAtA: 10-2012EtIChEttA: wARNER muSIC

by MO

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Play

E’ uscito Estacion Musical Parada 1. 13 tracce di squisito sound House elettro-nico. Un album ben mixato e prodotto. “Pad elettronici” si intrecciano con coerenza a ritmi più classici di cassa, legati da melodie vocali a volte ipnotiche a volte più incisive. (“Lost Island”). Un sound che soddisferà i più nostalgici del-l’House Music di qualche tempo fa (come me!) è Passion Suspense Substance feat Jazzy Lu. Molto interessanti gli “stab” che interrompono i fraseggi di sax. Bei groove trainati da bassi convincenti (“Bass Guitar”, “Try Again”). Elementi Funk, vibes, electric piano, cassa profonde e bassi ben definiti. Produzione firmata dalla HousEncounters Music di Bra: Gabriel Wise per la totalità dei pezzi insieme a Roby Di Malone in “Lost Island”, “Break In The House”, “Unprejudiced” e in “Tell Me Would You Like”. Altri featuring artists: Jazzy Lu, BB, Mielu Vibe.Un disco che convince, una produzione che lascia trasparire capacità ed espe-rienza nel genere. Una base solida ma ancora giovane. Attenderemo prossime produzioni. Un disco da avere.

houSENCouNtERSESTACION MUSICAL PARADA 1

GENERE: houSEDAtA: 09-2012EtIChEttA: houSENCouNtERS muSIC

by Guido Mignone

“Era tutto un sogno” è il primo album solista di ENSI, uscito in digitale su iTunes e in tutti i negozi di dischi il 13 Novembre per Tanta Roba Label, distribuito da Artist First.Parafrasando Notorious Big che inizia la sua “Juicy” con la frase “it was all a dream” questo disco è un viaggio attraverso l’Hip Hop che più ha influenzato ENSI nel suo percorso artistico. Tra le 16 tracce dell’album c’è anche “Numero Uno”, il primo singolo che ha traghettato i suoi fan fino a questo nuovo progetto, dove il rapper torinese cantava “... sono nuovo, ma fatto bene come le cose di una volta”: “Era tutto un sogno” è il risultato di una ricerca attenta verso suoni nuovi e attuali, ma dal sapore classico e ricercato che riporta l’ascoltatore al Rap di una volta.Le sonorità infatti, per quanto diverse fra loro ricalcano esattamente il gusto di ENSI, dalle linee più g-funk della title track con Mama Marjas all’aggressività e la crudezza dei suoni di “Gran Finale”, brano che vanta la collaborazione di Kaos e ricorda le grandi produzioni underground degli anni ‘90. Nei testi ENSI non si è certo risparmiato, non esiste infatti una traccia riempitiva, senza un argomento preciso o senza nessuno spunto di riflessione: ENSI si racconta in maniera cruda e intima come mai prima d’ora, e sa anche essere critico con se stesso usando il rap in modo terapeutico. “Era tutto un sogno” è più forte e maturo rispetto a tut-to quello a cui ENSI ci aveva abituato e si fa carico di argomenti densi, lanciando messaggi chiari e decisi ad una generazione confusa e delusa. Un album vero e onesto al 100%.I produttori che hanno dato un suono al disco sono Symone, Dj 2P, Fritz Da Cat, Crazeology, Rayden, Big Joe, The Orthopedic, Dj Shocca e Vox P. Il disco è anche costellato di ospiti importanti, oltre ai sopracitati Kaos e Mama Marjas, troviamo la voce soul di Julia Lenti, il gruppo storico di ENSI ovvero i OneMic, Salmo, Samuel (voce dei Subsonica), Raiz, Charlie P, Guè Pequeno e Biggie Bash.

ENSIERA TUTTO UN SOGNO

GENERE: hIP hoPDAtA: 11-2012EtIChEttA: tANtA RobA LAbEL

by MO

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houSENCouNtERSESTACION MUSICAL PARADA 1

“No Country For Young Men” è il primo album dei THE BROTHER GREEN, in usci-ta il 27 Novembre 2012 per la neonata etichetta Burnow Records e distribuito da Audioglobe. I THE BROTHER GREEN sono un collettivo di musicisti, dj e producer capitanati da Fonx, già fondatore nel 1999 de I Maniaci Dei Dischi (un innovativo duo di Dj che che sovrapponendo e miscelando i più svariati generi musicali ha fatto ballare mezzo mondo).Fonx decide di formare insieme al tastierista/organista Paolo Peewee Durante i THE BROTHER GREEN, un progetto nato durante le serate “Speaker On” al Circolo ExWide di Pisa: party affollati caratterizzati dall’interazione/improvvisazione di musicisti. I THE BROTHER GREEN entrano così in studio per registrare un album di brani originali, affiancati da Roberto “Bombo” Fiorentini al basso, da Piero Gesuè alla voce, da Tommaso Tanzini (della band afrobeat “Sonalastrana”) alla chitarra, dal mitico e storico blues man Mimmo Wild Mollica all’armonica in tre brani ed da altri musicisti toscani agli ottoni. Da queste session nasce l’album “No Country for young men”, riadattamento ironico e amaro del titolo del film dei fratelli Cohen “Non è un Paese per vecchi”. “No Country for young men” è un inedito e orecchia-bile mix di suoni che affonda le radici nel funk, mischiato con l’elettro, la disco, il soul, l’hip hop, il blues ed una spruzzata di jazz, tra campionamenti elettronici e strumenti suonati. I THE BROTHER GREEN faranno scuotere le teste dei b-boys e degli avventori dei club, con la missione di diffondere il funk nella sua accezione più ampia e contemporanea alla ricerca del groove perfetto.

thE bRothER GREENNO COUNTRY FOR YOUNG MEN

GENERE: FuNK/hIP hoPDAtA: 27-11-2012EtIChEttA: buRNow RECoRDS

by MO

E’ uscito il 5 ottobre “A Tremulaterra”, terzo album ufficiale dei pugliesi Leitmotiv. Un disco che fin dal titolo tradisce la straordinaria vitalità con cui la band conti-nua lavoro dopo lavoro ad intrecciare stili e culture provenienti da ogni parte del mondo in una formula musicale eccentrica ed unica.“A Tremulaterra” è il terzo album dei pugliesi Leitmotiv. Un’espressione che in dialetto pugliese vuol dire qualcosa di simile all’italiano “a capofitto”, “senza tre-gua”: ed è proprio la fotografia più appropriata per descrivere lo stato che la band pugliese sembra vivere attualmente. La risposta al cambio di line up avvenuto qualche mese fa è stata quella di tuffarsi senza sosta nella musica, in pochi mesi, senza fronzoli. Il sound appare rinnovato, evolve ed in parte tradisce il passato, mescolando ad un piglio folk-rock prevalente la consueta e possente sezione rit-mica a fare da tappeto versatile. Al vento sonoro del Mediterraneo (siamo a due passi dall’Africa) si associano sonorità sintetiche, elettroniche, più marcatamente Occidentali. E nei testi ancora una volta l’umanità al centro: cambiano le cornici e i paesaggi, cambia l’immediatezza ma c’è sempre lei, ora sconfitta, ora sedotta, ora illuminata ma sporca di fango. Si spera mai doma e ancora resistente.L’uscita del nuovo album è accompagnata dal primo singolo “Romeo disoccupa-to”, di cui è stato inoltre realizzato un videoclip.

LEItmotIvTREMULATERRA

GENERE: FoLK /RoCKDAtA: 10-2012EtIChEttA: PELAGoNIA muSIC

by MO

ENSIERA TUTTO UN SOGNO

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Cinema

Nel vastissimo campo della comu-nicazione e spettacolo le strade del know how imboccano percorsi di convergenza e di trasforma-zione radicali che chiudono delle epoche, anche secolari, per aprirne delle altre sulla cui durata è difficile scommettere. La strumentazione ha vita sempre più breve, accelerata, e i modi di operare cambiano con loro. Il VHS ha avuto un impatto univer-

by PIER MARIO MIGNONE

PERCORSI dElla tECnOlOgIa.

Vari ed eventuali

sale, più ancora del microsolco per la musica e della cassetta audio, ma tutte sono precipitosamente scom-parse con l’avvento del Cd prima e del Dvd poi. Dicevano che erano eterni, stanno lentamente scompa-rendo anche loro dopo pochi decen-ni, insieme ai nastri video, inclusi quelli per il digitale, come il MiniDv, surclassati da hard disk e smart card allo stato solido. Lo spettacolo è

Percorsi

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Cinema

on line, si fa l’upload e il download, e a terra chiudono le videoteche, persino Blockbuster, ribattezzato Ghostbuster, in memoria. La vittima più illustre è la pellicola 35 mm: nata alla fine dell’800, ha reso possibile il cinema dai Lumière in poi, ne diven-ne l’emblema totemico, mai superata a livello di diffusione da altri formati, non certo da quelli ridotti come l’8 e il 16 mm (scomparsi da anni), ma neanche dalle meraviglie del 70 mm orizzontale come quello dell’IMAX.

Ora sta vivendo i suoi ultimi giorni: la produzione sta chiudendo insieme ai grandi marchi come Kodak e Technicolor, e dal prossimo anno le nuove produzioni saranno tutte, o qua-si, su hard disk. Del resto, su che cos’era “Avatar” ? Ora non si parla più di “grana fine” delle pellicole, ma di K pixel: le attua-li sale digitali operano sullo standard del 2K (2048 x 1080 di definizione), poco più del Full HD, ma d’ora in poi dovranno attrezzarsi con il 4K (4096×2160), la cui niti-dezza è tale da rendere

quasi superfluo il 3D (almeno finchè richiederà gli occhialini), specie per i TV di casa, sempre più assediati dagli smartphone (è giusto arrivato il 4G superveloce) e dai tablet. Questi costringono letteralmente lo schermo di casa a “contaminarsi” allo stesso modo con il web. Già da tempo è disponibile lo smart tv, televisore con connessione al web

PERCORSI dElla tECnOlOgIa.

(ancora costoso, però c’è una smart-box di conversione, della Lg a prezzo abbordabile) e che erode sempre più spazio anche al cartaceo di libri, quotidiani e settimanali. Tuttavia ora si profilano nuovi percorsi che vanno oltre l’idea di due funzioni affiancate nello stesso apparecchio. Il concept è di integrare, in sovrapposizione o in riquadro, informazioni o commen-ti in rete, ad esempio da Facebook o Twitter, con il programma che si sta vedendo. Ci stanno lavorando a Londra e in Irlanda, mentre in Giappone è vicino a diventare un sistema definito (nel 2014): si chiama HybridCast, opera a livello molto avanzato nell’integrazione tra le varie fonti dei palinsesti tv e dei siti web e sarà una carta vincente per i network. Lo voleva già Google Tv, - a proposito anche YouTube diventa Tv con il video-sharing della BBC. Comunque, le “profezie” sui trend prossimi venturi vedono ai primi posti i dispositivi mobili, le appli-cazioni mobili e il cloud personale. Siamo tutti in mobilità.

l VHS ha avuto un impatto universale, più ancora del microsolco per la musica e della cassetta audio, ma tutte sono precipitosamente scomparse con l’avvento del Cd prima e del Dvd poi.

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Cinema

Re-Visioni

by PIER MARIO MIGNONE

Alla Fiera di Alba, i tartufi li regalano. Non a tutti, però: solo a super selected V.I.P., e glorie del cinema. Tant’è che quest’anno il filo conduttore si è articolato su Cinema &Tartufo, antologica di sequenze in quattro settori celebrativi del gratta-gratta del tuber magnatum (che tubero non è). In passato ne hanno beneficiato, intendo sono stati omaggiati, un bel numero di personaggi del cinema, con evidente ricaduta di imma-gine sul territorio, tra cui Marilyn Monroe, Alfred Hitchcock, Sofia Loren: perché non ad un’altra grande (davvero tale) attrice del passato cinema italiano e non ? Passato

per modo di dire, perché Claudia Cardinale, diretta dai registi più famosi come Fellini, Visconti, Bellocchio, Herzog, Lelouch, Damiani, Monicelli, Squitieri suo compagno e regista di molte sue interpretazioni (dopo una lunga consuetudine con Franco Cristal-li, produttore della Vides e suo mentore), la Cardinale dicevo, solo tra il 2011 e il 2012 è presente in ben otto film, tra i quali “Gebo e l’ombra” del centotreenne maestro Manoel de Oliveira, e ne ha pronto un altro per il prossimo anno, “La montagna silenziosa” di Ernst Gossner. Una filmografia lunghissima iniziata nel 1958 con “I giorni dell’amore” di Baratier ma subito, stesso anno, passata alla ribalta con “I soliti ignoti”, tra i migliori film di Monicelli, primo film comico di Vittorio Gassman, campione d’incassi, diventato proverbiale e citatissimo. Segnò l’inizio di una carriera intensissima con registi diversi, - il tosto Pietro Germi per “Un maledetto imbroglio”), spesso ricorrenti, come Bolognini (che la volle per sé in alcuni ruoli ”Il bell’Antonio”, “La viaccia”, “Senilità”) e Citto Maselli. Popolare con “La ragazza con la valigia” (1961) di Zurlini e “La ragazza di

Bube” (1963) di Comencini, era in realtà già entrata nel cinema “alto” dei grandi maestri, era già nella leggenda: Visconti la prende per “Rocco e i suoi fratelli” (1960) per subli-marla nel ruolo della splendida Angelica di “Il gattopardo” (1963), reiterato nei successivi “Vaghe stelle dell’orsa” e un cameo in “Gruppo di famiglia in un interno”. Fellini ne è affascinato al punto da esigere per primo la sua voce originale, rauca e suadente, in un ruolo tra l’onirico e l’archetipico in “8 ½” (1963) (l’attrice si fece doppiare fino al 1969). Similmente, il misogino cantore di pistoleri e contrastate amicizie virili, il grande Sergio Leone fece di lei l’emblema della donna forte e decisa in mondi aspri e contesi in formazione, in “C’era una volta il West”, altra figura che sconfina in un ammirato arche-tipo femminile. Versatile, elegante nello stile, bella sempre (con il mito giovanile di Brigitte Bardot), le scoperte dei registi si susseguono freneticamente: Damiano Damiani per “Il giorno della civetta”, Werner Herzog per “Fitzcarraldo”, Luigi Magni per “Nell’anno del Signore”, e poi Liliana Cavani e Marco Bellocchio, Faenza e Fondato, Blake Edwards, Richard Brooks e Claude Lelouch. Sembrano tante, ma le citazioni fatte sono solo una parte numericamente minima di una presenza attoriale vastissima e molto variegata, oltretutto prolungata in produzioni televisive, teatrali e documentari. Alla carriera riceve il Leone d’oro a Venezia 1993, l’Orso d’oro a Berlino 2002 e il Pardo d’oro a Locarno 2011 (pure la lista premi é lunga), oltre a numerose onorificenze civili in Italia e Francia, dove preferisce vivere per via della lingua (era nata a Tunisi da genitori siciliani). Sarà.

Re-Visioni

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Cinema

L’abbiamo visto: il cinema francese negli ultimi anni, sta godendo di un momento d’oro, specie, ma non solo, nel genere della commedia, non più nel “polar” e carcerario, quello feroce di poche stagioni fa. Oltre ai singoli successi epocali, che consacrano alcuni autori, è il livello medio della produzione ad essere alto e accattivante per il pubblico che spesso ne trae una boccata di serenità, senza contorsioni intellettuali o disdegni d’autore. E’ un cinema che comunica, sa intrattenere senza marchingegni digitali o storie strampalate, in sintonia con la realtà quotidiana, ma con un senso dell’ironia amabile ed empatica, della condivisione umana: “Miracolo a Le Havre”, sia pur con regista finlandese, qui particolarmente ottimista, “Le nevi del Kilimangiaro”, “Tutti i nostri desideri” (ma che bel debutto ave-va già fatto Philippe Lioret con il tragico “Welcome” sul ragazzo clandestino che voleva raggiungere la madre a Londra a nuoto nella Manica!) sono titoli che si ricordano per la loro profonda umanità, senza prediche ed enunciamenti di comodo. Anche nel biopic, come fa Luc Besson con “The Lady”. Il caso eclatante è stato “Giù al nord” (2007) di e con Dany Boon, blockbuster francese di tutti i tempi, esportato, nonostante l’intraducibilità del testo originale, in Italia dove è stato riadattato con successo da Luca Miniero, (“Benvenuti al Sud”, 2010, con Claudio Bisio e Alessandro Siani e il sequel “Benvenuti al Nord” del 2012). La forza del film di Dany Boon, e dei remake italiani, era nella capacità autoironica sulle contrastanti caratteristiche popolar-regionali della nazione che, entrate in collisione, riescono

a dialogare e infine a comprendersi e valorizzarsi (con dosi inimmaginabili di ottimismo, che solo la commedia si può permettere; comunque da non dimen-ticare il “seguito” “Niente da dichiarare ?” sempre di Boon, sulla fine delle dogane nazionali, non subito un idillio frontaliero). Ma la genialità dei commedianti francesi è riuscita ad andare oltre, sia per critica che per pubblico, stabilendo nuovi record e puntando all’Oscar come migliore film straniero: “Quasi amici” del duo Olivier Nakache & Eric Toledano, ora tra i registi di maggior successo al mondo, - il film veleggia verso i 50 milioni di spettatori (con quello strano titolo originale che richiama irrazionalmente “Untouchables” di Brian De Palma…). Il rapporto insolito tra un paraplegico di rango e un nuovo “badante” di colore, che non ha peli sulla lingua, libero e sfrontato, ma schietto e di sostanziali valori etici, inscena una inedita “strana coppia” a valore ugualitario: il socialmente “menomato” agisce, approva-to, alla pari con il suo datore di lavoro, eco-nomicamente superiore, ma fisicamente impossibilitato. Il rapporto interattivo tra i due genera situazioni insolite, e una ten-sione morale e comportamentale che fa affiorare, nella estrema gradevolezza della commedia, considerazioni profonde sulla natura umana. Sull’onda della popolarità raggiunta, sta arrivando il film precedente, “Troppo amici” (titolo italiano extra-furbo, ma con il tema forte delle discriminazioni razziali di fatto), sempre con lo straordinario Omar Sy, mentre viene già annunciato il successivo sui “sans papier”. Una volta si diceva: battere il ferro finch’è caldo.

Popoli

by PIER MARIO MIGNONE

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Cinema

Parlare di cinema, le grandi produzioni spettacolari e a tecnologia avanzata, è per i più pensare a HollywoodI più informati hanno in mente la Nuova Zelanda dove Peter Jackson sta finendo “The Hobbit”, qualcuno pensa anche a Mumbay con la Bollywood indiana, la più grande per numero di film prodotti e biglietti staccati. Non molti sanno che nel cuore dell’Europa, tra la Bulgaria (Nu Boyana), la Romania (Castel Studios) e Praga (gli storici Barrandov), Repubblica Ceca, ci sono fior di studios da tempo in attività, personale qualificato, locations in grado di soddisfare presso che ogni richiesta di produzione internazio-nale. Ma si vede che non bastava, si

by PIER MARIO MIGNONE

alvERnIa StudIOS

Poland

Visioni

14 cupole dai riflessi argentei,

tanti oblò da stazione orbitante e corridoi esterni

tentacolari che collegano una

cupola all’altra in un sistema

organico.

poteva fare di più, e l’ha fatto Stanisław Tyczynski, cinquantaquattrenne, tenace e visionario imprenditore polacco: venduta la prima radio commerciale polacca, investì tutto, dicono 200 milioni di dollari, in una struttura a dir poco fan-tascientifica, esternamente mozzafiato, circa un’ora a nord-ovest di Cracovia, in una sterminata piana coperta di boschi (ma passa anche l’autostrada). La prima impressione è di essere arrivati a Spaceport America, nel New Mexico, primo terminal privato per i viaggi nello spazio, o su una base lunare ben organizzata. Assorbito il primo impatto, la struttura che ricorda vagamente anche l’Euratom belga, mostra le sue

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Cinema

14 cupole dai riflessi argentei, tanti oblò da stazione orbitante e corridoi esterni tentacolari che collegano una cupola all’altra in un sistema organico. Superata la soglia d’ingresso, lo stupore aumenta e meglio si giustifica l’appropriatezza dell’aggettivo “fantascientifico”: tutto il decor architettonico d’interni, spirali, linee come tubi, disegni e statue, visioni un po’ da “Métal Hurlant”, è ispirato ad “Alien” il celebre cult di Ridley Scott e grande mito per Tyczynski che lo ha espressamente voluto con soddi-sfazione del designer H.R Giger. Ci accompagna una stagista assai cordiale, l’atmosfera è da subito quella giusta. Un giovane tecnico, disponibile e com-petente, ci introduce nel più grande teatro “blue screen” curvo del mondo, quello dove , tra l’altro, si realizza ogni variante del motion capture, quella tecnica basata sulla registrazione da sensori all’infrarosso su tute indossate da attori le cui sagome verranno poi “riempite” di personaggi immaginari, rendendo indistinguibile l’animazione dalla cosiddetta realtà. Ottimale pure per i video games. I tecnici arrivano da tutto il mondo, sono una settantina, qualcuno ha studiato a Chicago o al Columbia College, oppure in scuole indiane o dell’est, molti sono polacchi di rientro dagli Usa, prevalentemente sono sotto i 40 anni. Oltre ad un formidabile Mobile Film Park per riprese ovunque in autonomia di illuminazione, sorprende

alvERnIa StudIOS

non solo l’attrezzatura visuale, ultima generazione, tutti i formati digitali fino al 4K (però c’è anche un laboratorio di sviluppo per pellicole da 35 mm), formi-dabile sale da editing video, ma colpi-sce ulteriormente l’impegno dedicato al suono e al suo trattamento, - hanno la loro propria orchestra (ci hanno lavorato il grande Krzysztof Penderecki, e Johnny Greenwood dei Radiohead), e il loro “Sound Stage Dome” ha pre-

stazioni sonore fuori dal comune, tant’è che è certificato Dolby cinque stelle. In questo esaltante tripudio di tecnologie da spettacolo, Tyczynski si dedica anche alle coproduzioni, tra cui “Arbitrage”, legal thriller Usa, 2012, presentato al Sundance, con Richard Gere, Tim Roth e Susan Sarandon. C’è chi ha già fatto l’associazione verbale tra Poland e Hollywood = Pollywood. Funziona.

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Lifestyle

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Il 5 novembre 2012, giorno che ha preceduto le ele-zioni e l’uscita del loro nuovo album MUSIC FROM ANOTHER DIMENSION, gli AEROSMITH hanno orga-nizzato nella loro amata Boston un evento per i loro fan, esortandoli ad andare a votare e a diventare un “Freedom Fighter”. Il gruppo ha suonato dal vivo di fronte all’edificio sito al 1325 di Commmonwealth Avenue dove il gruppo mosse i primi passi all’inizio degli anni 70.. Decine di migliaia di fan scatenati si sono riversati nella zona, le strade sono state chiuse al traffico e il servizio di trasporto pubblico è stato sospeso nella zona. E ‘stato uno dei più grandi eventi mai visto a Boston.

La giornata è iniziata ponendo all’esterno dell’edificio una targa celebrativa che ufficializza il 1325 Commmonwealth Avenue come punto di riferimento storico/cul-turale. Questo onore è stato con-ferito alla band dal sindaco Tom Menino e dalla città di Boston. Gli AEROSMITH lasceranno inoltre le impronte delle lo-ro mani sul marciapiede di fronte allo stabile. In quest’occasione AEROSMITH si sono esibiti ese-guendo dal vivo otto brani, tra le canzoni, “Movin ‘Out”, tratto dal loro omonimo album di debutto del 1973, che Tyler e Perry composero su un materasso

E’ stato pubblicato il 6 novembre MUSIC FROM ANOTHER DIMENSION, il quindicesimo album in studio degli intramontabili AEROSMITH, il primo, dopo 11 anni, con brani inediti.

SpECial

Welcome back aero smith !

ad acqua nell’appartamento di Comm-monwealth Avenue. Dal loro nuovo album, la band ha selezionato “Oh Yeah” e “Lover A Lot”. L’esibizione è stata chiusa con la storica “Train Kept A Rollin,” e alla fine la folla è stata inondata da coriandoli patriottici rossi, bianchi e blu.

I componenti sono sempre gli stessi, storici ed inossidabili. Steven Tyler (voce), Joe Perry (chitarra), Brad Whitford (chitarra), Tom Hamilton (basso) e

Joey Kramer (batteria), hanno registrato il nuovo disco tra Los Angeles e lo studio della band in Massachusetts. La produzione è di Jack Douglas, Steven Tyler e Joe Perry, ad eccezione di tre tracce, prodotte da Tyler e Marti Frederiksen.

MUSIC FROM ANOTHER DIMEN-SION contiene 15 brani inediti ed è ricco di grandi canzoni come “Out Go The Lights”, “Oh Yeah”,

“Luv XXX”, con Julian Lennon ai cori, “We All Fall Down”, “Street Jesus”, “Can’t Stop Loving You,” nel quale Tyler duetta con la stella del country Carrie Un-derwood, “Freedom Fighter” e “Beautiful” dove tra le voci coriste troviamo rispettivamente Johnny Depp e Mia Tyler, figlia di Steven.

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Welcome back aero smith !

Dell’album verrà pubblicata un’imperdibile deluxe edition che conterrà quattro video dal vivo: “Rats In The Cellar”, “Train Kept A Rollin”, “Oh Yeah” e “Song Same Old and Dance”, un’intervista esclusiva con i componenti della band e tre brani inediti: “Up On A Mountain”, “Oasis” e “Sunny Side of Love”.

Gli AEROSMITH sono un pezzo vivente di storia della musica americana, hanno venduto oltre 150 milioni di album e sono stati inseriti nella Rock and Roll Hall of Fame. Nella loro carriera hanno ricevuto quattro Grammy, otto American Music Awards, sei Billboard Awards e 12 MTV Video Music Awards e molti altri premi ancora che sarebbe impossibile elencare. Dimostrando che si possono superare con facilità i confini dei generi musicali, queste leggende del rock si sono aggiudicati un premio Soul Train quali Best Rap per il loro remix storico di Run DMC “Walk This Way.” Con decine di album multi-platino gli AEROSMITH continuano ad incoraggiare le nuove

generazioni: “to get their wings, get a grip and just push play”. Non c’è da meravigliarsi che siano una delle band più amate di tutti i tempi.

‘MUSIC FROM ANOTHER DIMENSION’:1. LUV XXX 2. Oh Yeah3. Beautiful4. Tell Me5. Out Go The Lights6. Legendary Child7. What Could Have Been Love8. Street Jesus9. Can’t Stop Loving You10. Lover A Lot11. We All Fall Down12. Freedom Fighter13. Closer14. Something15. Another Last Goodbye

Sono un pezzo vivente di storia della musica americana

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Lifestyle

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Cities

Partecipare ad un pic-nic a Parigi? seguire un corso di Salsa a tokyo o uno scambio culinario a valencia? Il “surf da divano” può essere la risposta. Semplice ed economica.Scegli una città dall’altra parte del mondo, fai un click e viaggia migliaia di chilometri. Ad aspettarti ci sarà il divano di un amico sconosciuto. Pronto ad accoglierti e a farti scoprire le meraviglie della sua città, gratis. Incredibile ma funziona! Questo è CouchSurfing…

by ALESSIA MANGIAPANE

In Italia o all’estero…solo couchSurfIng!

“Viaggiare non è solo visitare posti nuovi. Il viaggio è uno stato d’animo. Lo stato d’animo in cui sei libero, avventuroso e aperto a nuove esperienze, persone e modi di fare le cose. È rompere fuori dalla normale routine, vivendo anche la vita quotidia-na con il senso di avventura, di speranza e di entusiasmo che si prova quando si è in viaggio. Ma soprattutto è condividere: oggetti, emozioni ed esperienze”. Il viaggio è più divertente quando si hanno amici ospitali di tutto il mondo che ti fanno sentire come a casa in qualsiasi città. Amici interessanti che ti ospitano nelle loro case, ti accompagnano a fare un giro e ti offrono un locale punto di vista su ciò che è fresco e interessante nelle loro città. Tutto questo gratuitamente.Questa è la filosofia che sta alla base

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Cities

del Couchsurfing. Letteralmente sur-fing da divano, praticamente, saltare da un divano all’altro. Una rete globale di viaggiatori, in cerca di avventura e “allievi della formazione permanente”, che apprezzano la fiducia tra estranei e sono impegnati nel condividere le proprie culture, l’ospitalità con autentiche esperienze, sia che siano effettivamente in viaggio, sia nelle proprie città di origine. Couchsurfing è un progetto che

nasce nel 2004 ad opera del programmatore statu-nitense Casey Fenton con la finalità di met-tere in comunicazione persone disponibili

a scambiarsi ospitalità da

diverse parti

cccc

del mondo in modo totalmente gratuito, utilizzando per contattarsi un programma software online.Il sistema è semplice: attraverso un sito internet (couchsurfing.org) si cerca un divano disponibile a ospitare gratis il turista per almeno una notte. Sembra l’ultima frontiera del viaggiare low cost ma in realtà è molto di più, ed in Italia sta nuovamente prendendo piede, non solo fra i giovani ma anche fra le famiglie con bambini. Un modo originale ed economico per avvici-nare mondi lontani. Couchsurfing è infatti contatto sociale tra persone provenienti da ogni parte del mondo. Le città più gettonate sono Parigi, Londra, Berlino, Montreal, Istanbul, Vienna, Melbourne, New york, Barcel-lona e Buenos Aires. Tra i paesi in cui il Couchsurfing è più praticato oltre agli Stati Uniti, troviamo Germania, Francia, Canada, Inghilterra, Italia, Spagna, Australia, Brasile e Polonia. Da una parte c’è chi mette a dispo-sizione una stanza o il divano della sua casa, o anche solo un angolo di giardino in cui poter piantare la tenda, mentre dall’altra c’è chi parte per nuovi e solitamente sconosciuti paesi e cerca un posto in cui poter sostare per qualche giorno. L’esperienza che

Il viaggio è uno stato d’animo. Lo stato d’animo in cui sei libero, avventuroso e aperto a nuove esperienze (...)

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Cities

si viene a creare è unica: una comunità di solidarietà e scambio interculturale unita nella sua enorme diversità.

Da Marrakech all’Antartico, da New Delhi a Napoli, da

Ho Chi Minh City fin sotto la Tour Eiffel.

C’è almeno un divano in ogni Paese del mondo. Ci sono quasi 5 milioni di Couch-Surfer in

oltre 96mila città, con un

nuovo utente ogni 11 secondi.

Il servizio è gratuito, e per iniziare l’avventura

di couchsurfer è necessario essere maggiorenni e registrarsi sul sito. Si inseriscono i propri dati anagrafici, la città di residenza, l’eventuale dispo-nibilità a poter ospitare un membro della comunità, (anche se non è indispensabile per poter usufruire del servizio). Ogni utente crea così la sua pagina personale in cui viene delineato il suo profilo: dati generici ma anche annotazioni più personali come interessi, passioni, coordinate degli ultimi viaggi. Nel momento in cui un couchsurfer ha in programma un viaggio si mette in contatto con gli utenti più vicini a lui, prestando particolare attenzione alle compatibi-lità e alle esigenze personali. Durata, natura e termini della sistemazione sono chiariti anticipatamente via web tra le parti. Essendo un programma nato per il libero scambio di ospitalità, non è previsto alcun corrispettivo, ma non è raro che l’ospite si presenti con qualche prodotto tipico del suo paese o un piccolo dono. Importante il sistema incrociato di segnalazione dei feedback di ogni esperienza: in questo

modo ogni utente può lasciare una traccia per i prossimi viaggiatori che seguiranno le sue stesse orme.Chi ospita può avere una certa garan-zia sull’ospite: c’è un sistema di contatti per cui è possibile offrire il proprio divano solo a membri verificati e referenziati da un altro utente.Ma cosa ci guadagna l’organizzazione? Per entrare nel circuito dell’ospitalità bisogna far certificare il proprio indi-rizzo attraverso tre livelli di controllo. Il primo è gratuito: serve a verificare che nome e indirizzo corrispondano effettivamente quelli forniti. Per gli altri due livelli, che forniscono maggiori dettagli sull’ospitalità & i dintorni, biso-gna pagare (tra i 25 ai 50 euro circa)I Couchsurfers non solo ospitano e scambiano i “divani” con viaggiatori di tutto il mondo, ma utilizzano la rete come strumento per incontrarsi anche con i propri vicini. Esistono infatti più di 30mila gruppi suddivisi nelle varie città. Al loro interno si organizzano eventi ed incontri, lezioni di lingua, discussioni e molti altri tipi di esperien-ze aperte a tutti.Il servizio è gestito da un organiz-zazione nata come No profit che in principio dichiarava di sostenersi tramite libere donazioni e di non ricevere introiti da aziende o sponsor, ma che recentemente ha cambiato il proprio assetto societario, suscitando non poche polemiche tra i surfisti e i volontari che hanno partecipato a vario titolo alla realizzazione del progetto. I problemi insorti con la possibile “conversione” di CouchSur-fing in una società a scopo di lucro sono molteplici e complessi. Le impli-cazioni legali di un eventuale modifica sono attualmente allo studio, ma al momento per gli utenti e i membri del sito nulla è cambiato, quindi mettete-vi comodi e scegliete il divano su cui Surfare! In seguito si vedrà…

I Couchsurfers non solo ospitano

e scambiano i “divani” con

viaggiatori di tutto il mondo, ma utilizzano

la rete come strumento per

incontrarsi anche con i propri

vicini. Esistono infatti più di

30mila gruppi suddivisi nelle

varie città.

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Lifestyle

Camerieri che servono succulenti dolci pedalando su microscopici monocicli, risotti assaggiati calandosi dal trapezio, tra calici e bottiglie volanti, equilibrismi e stoviglie musicali. Anche questo è stato il Salone del Gusto e terra madre 2012 a torino, con il monferrato Circus, che ha animato i pasti dei fortunati avventori.

by ALESSIA MANGIAPANE photo ANDREA MACCHIA

Prendere 2 chef stellati e sbatacchiarli ben bene in 5 portate tradizionali monferrine d’eccezione; aggiungere i grandi

vini del territorio piemontese in abbondanza; dosare senza parsimonia 5 artisti circensi di assoluto livello

provenienti dal Cirque de Soleil, da Atempo Circ, da Le Lido e alternarli con 7 attori e musicisti torinesi e le loro musiche «non convenzio-nali». Infine spolverare con 120 posti tutti rigorosamente esauriti. Cuocere il tutto per due ore a FUEGO LENTO e … il successo è garantito!

L’arte circense si fonda con i piatti dello slow food al Salone del Gusto e Terra Madre di Torino

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Lifestyle

Il risultato è il Monferrato Circus: Il circo dei sapori naturali e sinceri del Monferrato piemontese, un magico connubio di arte culinaria e arte circense. Così si è presenta la Regione ospitante il Salone del Gusto e Terra Madre di Torino, per l’edizione 2012 al Lingotto Fiere e Oval, dal 25 al 29 ottobre. Il Piemonte si è inserito coinvolgendo ristoranti storici del territorio, chef, eccellenze enogastro-nomiche e produttori del settore agroa-limentare e quest’anno anche un’attività insolita dalla lunga tradizione: il circo. Il tutto ha dato vita ad un’opera circense-gastronomica in piena regola, con cinque portate stellate. La prima cena circense in assoluto, che ha rivoluzionato la relazione tra alta cucina e circo con-temporaneo. Uno spettacolo che ha coinvolto i cinque sensi degli spettatori, sotto un vero e proprio tendone da circo allestito al centro del-l’Oval Lingotto durante i pranzi e le cene della manifestazioneUna storia consumata tra le portate di una cena eccezionale, immersi nei sapori del Monferrato, tra cuochi, musicisti, attori e stupefacenti numeri circensi che svelano un “altrove” inaspettato. “Una serata a sorpresa dove niente è ciò che sembra e tutto cambia continuamente, con emozioni forti che cuociono…a fuego lento”. Gli ingredienti per una ricetta di successo non sono mancati. Per ogni spettacolo (tutto esaurito) sono stati 120 gli ospiti- commensali, che hanno potuto seguire le acrobazie di trapezisti, funamboli e

attori, gustando l’alta cucina degli chef piemontesi Andrea Ribaldone,

cccc

Presidente del Paniere dei prodotti del-l’alessandrino e noto al grande pubblico per la parteci-pazione al programma “La prova del Cuoco”, insieme all’astigiano Walter Ferretto del ristorante Il Cascinale Nuovo, che hanno dato vita ad una cena a base di prodotti e vini del territorio monferrino.

È stata una delle grandi novità di quest’edizione del Salo-

ne, un’area sui generis allestita dai consorzi

di produttori del Monferrato in col-laborazione con il festival Mirabilia: un vero e proprio tendone da circo posizionato

tra Lingotto e Oval e animato da

mattina a sera con un mix di spettacoli, cultura,

momenti di riflessione e un prestigioso parterre di maestri di cucina che si sono misurati con i prodotti di pregio delle province di Alessandria e Asti. Per concludere il programma di eventi del Monferrato Circus, la finale del Barman Day 2012, dove i giovani bar ten-der hanno concorso per creare cocktail inediti con ingredienti tipici piemontesi, con un gran finale tutto da bere. Un evento purtroppo per ora unico, ma che visto il grande successo, gli organizzatori non escludono di poter riproporre anche in nuovi incontri enogastronomici sul territorio italiano…

Uno spettacolo che ha coinvolto i cinque sensi degli spettatori, sotto un vero e proprio tendone da circo (...)

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Lifestyle

oltre 70 miliardi di euro l’anno: questo è l’impressionante giro d’af-fari della criminalità organizzata nel settore alimentare, secondo “L’ultima cena. A tavola con i boss”, il libro-inchiesta del giornalista Peppe Ruggiero. una vera e propria miniera d’oro per i boss mafiosi, che sfruttano ogni opportunità per corrompere, contraffare e inqui-nare uno dei settori d’eccellenza nel nostro Paese.

Un mondo criminale che pare non conoscere sconfitte e contro cui è in atto una lotta coraggiosa e determi-nata, portata avanti ogni giorno da tante associazioni che si impegnano a sostenere una filiera del cibo rispet-tosa delle leggi, dell’ambiente, delle persone. Al Salone del Gusto e Terra Madre 2012 i visitatori hanno avuto l’opportunità di approfondire questo tema ed entrare in contatto con molte di queste realtà virtuose conoscen-done i protagonisti. Tra queste Libera Terra che dal 1995 è impegnata a riutilizzare terreni e aziende confi-scate alle mafie per creare prodotti d’eccellenza, che rispettino criteri di

La cultura della legalità comincia dal cibo!

tipo ambientale, sociale e qualitativo. L’associazione incarna perfettamente i valori del buono, pulito e giusto di Slow Food, con cui collabora per tantissimi progetti, come per esempio quello del caseificio Le Terre di Don Peppe Diana. La cooperativa, aperta pochi mesi fa a Castel Volturno (Ce) su terreni sottratti ai boss Casalesi, ha da subito ricevuto il supporto di Slow Food. La mozzarella di bufala Dop, gli altri formaggi e prodotti caseari della cooperativa sono stati degustati allo stand di Slow Food Campania, dove il pubblico ha apprezzato anche il loro sapore di giustizia e riscatto. I valori della “mozzarella della legalità” sono

“Vogliamo dare voce, sostegno e opportunità ai contadini

impegnati contro questo sistema

alimentare e aiutare chi resiste

al diffondersi dell’illegalità nei sistemi di

produzione del cibo”.

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Lifestyle

gli stessi contenuti nel manifesto Resistenza Contadina di Slow Food Campania e ribaditi da Peppe Orefice, fiduciario della Condotta Massico e Roccamonfina: «Vogliamo dare voce, sostegno e opportunità ai contadini impegnati contro questo sistema alimentare e aiutare chi resiste al diffondersi dell’illegalità nei sistemi di produzione del cibo». Si tratta di crimini che in molti casi hanno anche ripercussioni dirette sulla nostra salute, basti pensare alla mozzarella sbiancata con la calce, o alle verdure coltivate tra i rifiuti tossici, come racconta dettagliatamente l’autore nel suo libro. «Nell’immaginario collettivo la mafia si occupa solo di grandi appalti edilizi e traf-fici di droga», afferma Raffae-la Donati, fidu-ciaria di Slow Food Bologna. «Dobbiamo invece aumen-tare la consa-pevolezza che i boss si infil-trano in diversi settori, come per esempio quello del cibo. È necessario diffondere il con-cetto di etica, l’unica base possibile su cui costruire una nuova società civile,

cccc

sensibilizzata e partecipe».Un altro luogo comune è quello che vuole i traffici della mafia e della camorra limitati al Sud. Mentre proprio l’anno scorso, la Regione Emilia Romagna ha ritenuto necessario approvare una legge «per il contrasto alle infiltrazioni mafiose e per la promozione dell’edu-cazione alla legalità». Inoltre, in segui-

to al terremoto che ha scosso l’Emilia lo scorso maggio, la Regione ha dovuto ema-nare un Proto-collo d’intesa di legalità per la ricostruzione delle zone colpite dagli eventi sismici del 2012. Inol-tre, il Comune

di Sasso Marconi e Slow Food Bologna hanno presentato il progetto La filiera della legalità, partito l’anno scorso. L’iniziativa, in collaborazione

con Libera, coinvolge studenti degli istituti agrari e alberghieri del territorio, che oltre a parte-cipare a incontri di formazione ed educazione sull’importanza dell’impegno civile e del rispetto della legalità, hanno avuto la possibilità di fare stage lavorativi nei terreni confiscati alle mafie. Un bel modo per diffondere il senso di responsa-bilità e consapevolezza.

(...)

”È necessario diffondere il concetto di etica, l’unica base possibile su cui costruire una nuova società civile, sensibilizzata e partecipe”.

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Fashion & Design

photo © COPYRIGHT: BODY WORLDS di Gunther von Hagens, Istituto per la Plastinazione, Heidelberg, Germania

il vero mondo del corpo umano

Il fine massimo di BODY WORLDS è la sensibilizzazione sanitaria. Grazie ai

piccoli preparati e ai preparati corporei integrali, conservati ricorrendo alla plasti-

nazione, ai visitatori è permessa una miglior comprensione del corpo umano e delle sue

funzioni.Il fulcro dell’esposizione è il cuore, con il suo sistema di vasi ampiamente ramificato. La fitta rete di arterie, vene e capillari supera i 96.500 chilometri. Collegan-doli uno dopo l’altro, si coprirebbe la circonferenza terrestre per più di 2 volte.Il cuore è il motore perpetuo della nostra vita. A causa dello sforzo continuo è anche soggetto a logorio e disturbi della sua funzionalità. Al giorno

d’oggi le malattie del sistema cardiocircolatorio costituiscono la causa di morte più frequente.

L’esposizione BODY WORLDS guarda però anche oltre l’ambito della medicina e illustra

l’immagine metaforica del cuore in campo religioso ed artistico, quale simbolo di

amore, compassione, felicità e coraggio.Alla Dr. Angelina Whalley, curatrice

dell’esposizione, nonché medico, l’argomento è particolarmente caro: “Al nostro cuore, organo di importanza assolutamente vitale, prestiamo spesso attenzione solo quando si

Il ballerino sulle punte

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ammala o soffre per lo sforzo ecces-sivo. Spero che l’esposizione stimoli i visitatori a condurre una vita più con-sapevole e sana per il cuore”.Il plastinatore Gunther von Hagens intende incoraggiare la coscienza dei visitatori a prestare maggiori cure ai loro corpi e alla loro salute: “Nel plastinato riconosciamo noi stessi, la nostra vulnerabilità e il miracolo della

Cavallo impennato con cavaliere

nostra esistenza. Questa autoconsape-volezza del proprio corpo suscita una nuova gioia di vivere, basata su una ponderata concezione della salute che tocca il nostro cuore”.“Durante la mia professione di anatomista non mi è ancora capitato di vedere due cuori identici. Il cuore

Configurazione vascolare di cuore, fegato, reni e utero

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umano è individuale esattamente come ogni singola persona è un individuo a sé” sostiene il Dr. Gunther von Hagens.

BODY WORLDS di Gunther von Hagens è il progetto di una comunità, poiché è l’espressione del desiderio comune a donatori, anatomista e visitatori di sensibilizzazione e di conoscenza sul e del proprio corpo. Le esposizioni BODY WORLDS, create da Gunther von Hagens, sono le uniche esposizioni di anatomia consentite dalla generosità di molti donatori, organizzate con pro-fondo rispetto per il corpo umano da parte dell’anatomista e sostenute dalla sete di conoscenza dei loro visitatori.I donatori, che al decesso mettono a disposizione i loro corpi per la plasti-nazione, rivestono il ruolo principale in questo omaggio all’umanità unico nel suo genere. Tutti i preparati in mostra a BODY WORLDS sono il risultato di un programma di donazione del corpo davvero unico, creato nel 1982 a Heidelberg e nel frattempo condotto dall’Istituto di Plastinazione,

L’abbraccio

La tiratrice d’arco

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costituito nel 1993. Solo un numero ridotto di organi, alcuni feti e campioni provengono da raccolte anatomiche e da programmi didattici. Circa 13.000 persone, attualmente sono registrate come donatori di corpo all’Istituto di Plastinazione di Heidelberg. Il numero dei donatori già deceduti è pari a 1.138 (situazione a:giugno 2012).BODY WORLDS opera con i corpi donati di persone che, ancora in vita, hanno disposto che i loro corpi debba-no essere utilizzati per la plastinazione e quindi a beneficio della sensibilizza-zione pubblica. Fin dagli inizi i donatori di corpo sono stati entusiasti della tecnica della plastinazione. Con la loro donazione intendono contribuire attivamente alla sensibilizzazione e alla formazione delle future generazioni.La partecipazione dei donatori a tale tributo al corpo umano, prezioso dal punto di vista estetico e medico, è resa possibile dallo scienziato Dr. Gunther von Hagens – creatore di BODY WORL-DS ed inventore della plastinazione.Anche i visitatori di BODY WORLDS sono pienamente coinvolti in questa impresa scientifica. I loro sforzi per sondare i misteri del corpo umano, onorarne la complessità e vulnerabi-lità, mostrarsi solidali con i donatori e comprendere il comune ed inesorabile destino dell’umanità sono caratterizza-ti dalla grande sete di conoscenza, dal rispetto e dalla gratitudine.

Dal 3 ottobre 2012 Gunther von Hagens’BODY WORLDS – il vero mondo del corpo umano è a Milano, prodotta da Arts & Sciences Italy e ospitata dal Comune di Milano negli spazi suggestivi della Fabbrica del Vapore, per la cura di Angelina Whalley e Fabio Di Gioia. La mostra gode del patrocinio della Regione Lombardia – Istruzione Formazione e Cultura e del patrocinio della Provincia di Milano.

Citazioni dei consulenti etici“L’essere umano vivente è la gloria di Dio. Il corpo umano è di essenziale importanza per la nostra umanità, per la nostra per-sonalità. Ogni avanzamento della nostra comprensione e della nostra conoscenza del e sul corpo umano comporta un mag-gior apprezzamento della nostra dignità di persone umane”.Padre Richard Benson, C.M., Ph.DSt. John’s Seminary, Arcidiocesi Cattolica Romana di Los Angeles

“Ciò che rende l’esposizione così irresistibile – la significativa e completa visione dell’au-tentico corpo umano – rende l’esposizione al tempo stesso così contestabile. Priva di queste esatte caratteristiche, l’esposizione non sarebbe un’esperienza didattica così formidabile”.David C. Blake, Ph.D., JDSaint John’s Health Center

L’abbraccio

Il ginnasta agli anelli

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“Sono stato molto fiero del fatto che il Consiglio Direttivo del Science Center e gli esperti coinvolti fossero disposti a rischiare aspre critiche per amore del fine superiore della divulgazione e dell’informazione pubbliche in materia di salute e corpo uma-no. Inoltre, poter vedere con i propri occhi l’incredibile struttura del corpo umano in tutti i suoi dettagli è d’aiuto per meglio comprendere l’opera del Creatore, che ha creato l’umanità e le ha dato forma”.Rabbino Morley Feinstein

Sinagoga universitaria”L’essere umano pensa continuamente al suo corpo, ma spesso non ne conosce il funzionamento. BODY WORLDS permette alle persone di accedere alle meraviglie del corpo umano e le aiuta a comprendere il loro io corporeo.

Come medici siamo lieti che i nostri pazienti progrediscano nelle loro conoscenze di medicina, mentre noi lavoriamo assieme a loro per ottimizzarne la salute”.Dr. Stanley G. Korenman, MDUCLA Medical Center

“I plastinati insegnano l’unità delle parti del corpo e le loro interazioni. Si tratta di una lezione che supera l’unità biologica e si estende alla comunità sociologica”.Reverendo Cecil „Chip“ MurrayFirst African Methodist Episcopal Church

“Questa esposizione offre un’opportunità al pubblico altrimenti riservata a medici e ad altri professionisti della medicina. I visitatori hanno la possibilità di poter guardare all’in-terno del proprio corpo e di provare stupore e rispetto di fronte a ciò che significa essere una persona”.Prof. Dr. Hans-Martin SassKennedy Institute of Ethics Georgetown University

“Ogni medico, prima o poi, è sopraffatto dalla pura eleganza e complessità del cor-po umano. Ma solo pochi profani hanno l’opportunità di sperimentare tale stupore.

Questa esposizione offre una delle poche possibilità a disposizione dei profani di condividere tale visione privilegiata del nostro io”.Dr. Neil S. Wenger, MD.

UCLA Medical Center

Il giocatore di scacchi

Il giocatore di basket

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I prodotti più gloriosi di Lush – Fresh Handmade Cosmetics - per momenti di indimenticabile piacere

All’interno i saponi più venduti di sempre, KARMA e BIANCANEVE, il gel doccia all’olio di oliva MEDITERRA-NEO, il simpatico grattino corpo a forma di Babbo Natale, BABBAO MERAVIGLIAO, e il sensuale olio da massaggio al cacao I LOVE ME.Prezzo: € 36,95

Lap Dance Kit

Momenti di Gloria

Un regalo particolare, ma sempre più richiesto.

Incredibile ma vero, le “lap girl” devono fare gli esercizi a casa! D’altronde è diven-tata (la lap dance) materia di insegnamen-to. Un Kit, pronto per essere montato in pochi minuti. Nella confezione un DVD didattico a cura di ballerini professioni-sti. Inoltre un libretto di istruzioni dove sono descritti passi, movimenti di base e intermedi, trucchi, suggerimenti per abiti, costumi e molto altro!Prezzo: € 119,99

All’interno un duo agrumato che piacerà tanto ai maschietti: il sapone IGLOOO, uno dei best seller Lush, e la gelatina da doccia WHOOSH dal profumo pungente di lime che vi renderà subito pimpanti, energetici e pronti a dare il massimo. Un consiglio? Lasciate riposare WHOOSH in freezer qualche ora per un effetto super energizzante!Prezzo: €14,50

Natale al Polo è il pacco dono ideale per chi ha bisogno di una sferzata di energia.

Natale al Polo

fOR hER&him

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For Her & Him Moveout

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Sembrano cambiare colore per magia quando invece è (più semplicemente) la differenza di temperatura il “segreto” che nascondono. Divertitevi a lasciare impronte dalle forme differenti sulle spalle vostre e degli amici. Queste particolari t-shirt erano molto in voga alla fine degli anni 80, inizio 90. Molti ne ave-vano una ed ora sono tornate per creare una nuova mania, una nuova ondata di calore!Prezzo: € 14,90

Direttamente dagli anni 90, sono tornate

Trucchi Fluorescenti UVMatite occchi/labbra

Termo Magliette

Ritorna di moda il trucco fluorescente, caratterizzato da bagliori di luce, unico nel suo genere, per splendere e brillare al buio! Vi proponiamo un assortimento di trucchi UV fluorescenti in grado di trasformarvi in divi soprannaturali! Per la prossima festa con gli amici non avrete più scuse... scatenate la vo-stra creatività! I colori Fluorescenti reagiscono in maniera particolarmente intensa ai raggi Ultra violetti (le lampade Wood per intender-ci) se utilizzati puri. Prezzo: € 7,99

Questi guanti brillanti (...è proprio l’aggettivo adatto!) possono essere utilizzati tutte le volte che vorrete. Emettono infatti luce fino a due ore per carica! Le possibili applicazioni sono tante e tutte divertenti. Risplendono continuamente ai raggi UV, quindi sono perfetti per tutti gli amanti della vita notturna tra una discoteca e l’altra. E perché no, magari un nuovo modo per attirare l’attenzio-ne delle vostre “prede”....Prezzo: € 12,99

Con l’ausilio di materiali foto-luminescenti che si ricaricano se esposti alla luce del sole o ad altre fonti di luce.

Guanti Fluorescenti

Momenti di Gloria

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Gay & Lesbian

Arcigay Milano. PROGETTO RAINBOW, azioni integrate di lotta all’omofobia nelle scuole

by ARCIGAY

Inizia la fase conclusiva del progetto RAINBOW, (Rights Against Intolerance – Building an Open-minded World/ Diritti contro l’intolleranza – costruire un Mondo dalla mentalità aperta).Questo progetto cofinanziato dalla Divisio-ne Giustizia della Commissione Europea ha messo in connessione associazioni gay e lesbiche europee, scuole e professionisti dei

media attraverso lo studio degli stereotipi per promuove il diritto di bambini e bambine, ragazze e ragazzi alla loro identità – con particolare riferimento al genere e all’orientamento sessuale – aiutandoli a contrastare l’omo-

fobia con l’uso di strumenti didattici.E’ stata condotta in Italia, Spagna, Olanda e Bulgaria una ricerca mirata ai professionisti in campo educativo, uno studio comparato sulle esperienze e sui progetti attualmente in corso nei paesi partner connessi alla promozione del diritto all’identità sessuale e di genere, così come alla lotta contro l’omofobia e il bullismo omofobico.Il progetto si compone di un kit educativo destinato alle scuole primarie contenente 9 film corti e attività post visione da utilizzare in classe, guidate dagli insegnanti, con bambini e ragazzi dai 5 ai 15 anni; e un kit ricreativo per adolescenti e giovani di associazioni, scuole, gruppi sportivi e realtà lgbt contenenti giochi di ruolo e attività

di gruppo volte a rimuovere i pregiudizi e l’omofobia.La ricerca e i due kit sono completati da un dvd contenente una selezione dei film partecipanti al concorso internazionale di corti contro l’omofobia realizzato lo scorso anno e la cui premiazione è avvenuta lo scorso MIX Festival di Milano e un video-gioco disponibile su Facebook nella pagina del progetto dal titolo “homophobia out!” collegato a due attività del kit ludico e utile ad una una maggiore divulgazione dell’intero progetto. Marco Mori, presi-dente Arcigay Milano e coordinatore del progetto dichiara: “chi ha realizzato questo progetto non sono solo associazioni gay, ma professionisti europei e istituti di ricerca. Questi strumenti saranno distribuiti in diversi paesi d’Europa e saranno strumenti reali per impedire lo sviluppo di un pen-siero omofobico e utili per costruire una cittadinanza europea. Rainbow non è la soluzione ai problemi ma vuole essere uno strumento utile a disposizione di tutti per costruire un mondo più rispettoso. Dopo Bruxelles seguiranno diverse presentazioni locali in Italia a partire da Ferrara, durante il congresso nazionale di Arcigay e a Milano in dicembre.”Per maggiori informazioniwww.rainbowproject.eu (il sito è in costante implementazione)[email protected]

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Gay & Lesbian

Questo spazio è una panoramica dei contenuti di Wikipedia legati al mondo LGBT ovvero delle voci legate ai temi lesbici, gay, bisessuali e trans*.http://it.wikipedia.org/wiki/Portale:LGBTIl Portale è diviso in sezioni: “Coming

In – Per iniziare”,”Categorie –Per orientarsi”, Storia, Temi generali, Diritto, Associazioni, Cinema, Attivisti, Letteratura. Ampia possibilità di collaborare.

by ARCIGAY

e diritti, Italia “Quarto Mondo”Mentre in Italia PDL, Lega e Udc in Commissione Giustizia bocciano un testo di legge contro l’omofobia e la transfobia e a Firenze una coppia gay è aggredita per strada, la Francia, tre Stati USA (Washington, Maryland e Maine) e la Spagna, con modalità diverse, hanno dato il via libera al matrimonio tra persone dello stesso sesso.“Queste importanti notizie allontanano l’Italia dall’Occidente e la avvicinano alle peggiori teocrazie: siamo ormai nel quarto mondo dei diritti civili e delle libertà”, spiega il presidente di Arcigay Paolo Patanè.“Non fanno solo male l’assenza di

uguaglianza, i diritti negati, il trattamento discriminatorio e le botte che subiamo – argomen-ta Patanè – ma è il Paese tutto che soffre l’inazione e la pavidità di questa classe politica ridotta a bande tribali. Pur di galleggiare ci hanno trascinato nel quarto mondo!”.“Restiamo comunque ottimisti: con le elezioni, questa gara patologica di inabilità finirà e il crollo auspicato di tutta questa classe politica libererà finalmente quell’uguaglianza che ormai tutti i cittadini pretendono”, conclude Patanè.

by ARCIGAY

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Gay & Lesbian

by ARCIGAY

Il 20 novembre di ogni anno si celebra il Transgender Day of Remembrance per commemorare le vittime dell’odio e del pregiudizio anti-transgender (transfobia). Anche in Italia, dove si consuma il più alto numero di omicidi di transessuali, dove le aggressioni transfobiche si susseguono, dove l’emarginazione delle persone transes-suali è altissima ma si preferisce non parlarne. Quest’anno il nome di Ce Ce Mc Donald

si sarebbe aggiunto a quello delle altre persone transgender uccise. Durante il cand-le light,avremmo letto con il nodo in gola di lei, giovane donna trans afro-americana, e della sua vita stroncata a Minneapolis, U.S.A., dalla violenza imbevuta di odio per lei, colpevole di essere non solo una donna trans, ma anche di pelle nera. Invece no, Ce Ce è viva, per fortuna. Perché si è difesa ed è sopravvissuta. E’ morto invece uno degli aggressori che l’avevano attaccata, colpendola con bottiglie rotte al viso. Ce Ce Mac Donald è ora imprigionata, condannata a 41 mesi di carcere: il prezzo della legittima difesa di una donna trans nera colpevole

di aver ucciso nella colluttazione l’uomo bianco che cercava di ammazzarla.Il Coordinamento Trans Sylvia Rivera sceglie quest’anno di dedicare il TDoR a Ce Ce Mc Donald per chiederne la liberazione unendosi alla sua lotta contro il razzismo e l’odio verso le persone transessuali, che può armare la violenza assassina, cosi come per-meare le istituzioni al punto da condizionare e orientare le sentenze dei tribunali.TDoR è una festa civile. Uniamo il ricordo doloroso e commosso delle donne e gli uomini transessuali e transgender uccisi alla lotta di tutt@ quell@ che sopravvivono e lottano ogni giorno per il proprio diritto a esistere,combattendo così contro tutte le discriminazioni.Rispetto e autodeterminazione. Questo è anche l’anno della campagna mondiale contro la patologizzazione delle persone trans, STP2012, che chiede l’eliminazione del transessualismo dall’elenco delle malattie mentali. La stigmatizzazione delle persone trans come malate mentali ne condiziona e, di fatto, impedisce l’autodeterminazione, con le conseguenze soggettive e sociali che ben conosciamo e che ogni anno il TDoR ci aiuta a ricordare.Il Coordinamento Trans Sylvia RiveraPer chiedere la liberazione di Ce Ce scrivi al procuratore Michel Freeman [email protected] visita il blog supportcece.wordpress.com

Free Ce Ce! STOP Trans Patologizzazione!Nè vittime nè malate, le persone transessuali e transgender lottano per la dignità e la libertà.Trans rights are human rights!

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