2.3 elettromagnetismo e radiazioni - provincia di lecco · microonde raggi x raggi gamma relazione...

14
55 RELAZIONE SULLO STATO DELL’AMBIENTE 2011 2.3 Elettromagnetismo e radiazioni 2.3.1 I campi elettromagnetici I campi elettromagnetici (CEM) sono regioni dello spazio, circostanti una sorgente elettromagne- tica, in cui interagiscono campi elettrici e campi magnetici, formando onde elettromagnetiche. Le onde elettromagnetiche sono un fenomeno fisico attraverso il quale l’energia elettromagnetica si propaga. La caratteristica fondamentale che distingue i vari campi elettromagnetici e ne determina le proprietà è la frequenza, che rappresenta il numero di oscillazioni effettuate dall’onda in un secondo. Questa grandezza è connessa con l’energia trasportata dall’onda. La classificazione delle onde elettromagnetiche in base alla frequenza viene indicata col nome di spettro elettromagne- tico. Quando un’onda elettromagnetica in- contra un ostacolo, pe- netra nella materia e vi deposita la propria ener- gia producendo una se- rie di effetti, che posso- no essere diversi a se- conda della materia at- traversata e della fre- quenza dell’onda. 2.3.2 Le radiazioni In fisica, il termine radiazione viene generalmente utilizzato per indicare un insieme di fenomeni caratterizzato dal trasporto di energia nello spazio. Tipici esempi di radiazioni sono la luce ed il calore; la maggiore fonte di radiazioni sulla terra è data dal sole. Caratteristica comune a quasi tutti i tipi di radiazione (luminosa, termica, etc.) è la cessione di ener- gia alla materia, generalmente sotto forma di energia termica e luminosa. Un particolare tipo di radiazione è costituito dalle onde elettromagnetiche, caratterizzate da una velocità nel vuoto costante, finita, pari a circa 3 x 10 8 m/s, indicata con c, da una particolare frequenza f e dalla sua lunghezza d'onda λ. La frequenza f è definita come il numero di lunghezze d'onda che pas- sano in un secondo in un determinato punto dello spazio, ed è possibile ricavarla numericamente dalla relazione: c f = — λ 10 5 10 7 10 8 10 9 10 11 10 14 10 15 4x10 14 7,5x10 14 10 17 10 19 10 22 Frequenza (Hz) 10 3 10 1 10 -1 10 -3 10 -6 10 -7 10 -9 10 -11 10 -14 Lunghezza d’onda (m) Radio Televisione Radar Infrarosso Ultravioletto Microonde Raggi X Raggi gamma

Upload: hamien

Post on 18-Feb-2019

215 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

55

RELAZIONE SULLO STATODELL’AMBIENTE 22001111

2.3Elettromagnetismoe radiazioni

22..33..11 I campi elettromagneticiI campi elettromagnetici (CEM) sono regioni dello spazio, circostanti una sorgente elettromagne-

tica, in cui interagiscono campi elettrici e campi magnetici, formando onde elettromagnetiche.Le onde elettromagnetiche sono un fenomeno fisico attraverso il quale l’energia elettromagnetica

si propaga. La caratteristica fondamentale che distingue i vari campi elettromagnetici e ne determinale proprietà è la frequenza, che rappresenta il numero di oscillazioni effettuate dall’onda in un secondo.Questa grandezza è connessa con l’energia trasportata dall’onda.

La classificazione delle onde elettromagnetiche in base alla frequenza viene indicata col nome dispettro elettromagne-tico.

Quando un’ondaelettromagnetica in-contra un ostacolo, pe-netra nella materia e videposita la propria ener-gia producendo una se-rie di effetti, che posso-no essere diversi a se-conda della materia at-traversata e della fre-quenza dell’onda.

22..33..22 Le radiazioniIn fisica, il termine radiazione viene generalmente utilizzato per indicare un insieme di fenomeni

caratterizzato dal trasporto di energia nello spazio. Tipici esempi di radiazioni sono la luce ed il calore;la maggiore fonte di radiazioni sulla terra è data dal sole.

Caratteristica comune a quasi tutti i tipi di radiazione (luminosa, termica, etc.) è la cessione di ener-gia alla materia, generalmente sotto forma di energia termica e luminosa.

Un particolare tipo di radiazione è costituito dalle onde elettromagnetiche, caratterizzate da unavelocità nel vuoto costante, finita, pari a circa 3 x 108 m/s, indicata con c, da una particolare frequenzaf e dalla sua lunghezza d'onda λ. La frequenza f è definita come il numero di lunghezze d'onda che pas-sano in un secondo in un determinato punto dello spazio, ed è possibile ricavarla numericamente dallarelazione:

cf = —

λ

105 107 108 109 1011 1014 1015

4x1014 7,5x1014

1017 1019 1022

Frequenza (Hz)

103 10 1 10-1 10-3 10-6 10-7 10-9 10-11 10-14

Lunghezza d’onda (m)

Radio Televisione

Radar Infrarosso Ultravioletto

Microonde Raggi X Raggi gamma

Relazione ambiente 2 13-09-2011 16:18 Pagina 55

Tanto più è alto il valore della frequenza dell'onda, tanto minore è la lunghezza d'onda della stessa, man-tenendosi la velocità della luce costante per ogni radiazione elettromagnetica che si propaghi nel vuoto.

La luce è la radiazione elettromagnetica con lunghezza d'onda compresa tra i 380 nm circa del vio-letto ai 760 nm circa del rosso (Tabella 2.11).

L'assorbimento di energia da parte dellamateria può causare un aumento locale di tem-peratura, fattore che viene sfruttato, ad esem-pio, per il riscaldamento a pannelli solari.

Nel caso in cui l'energia della radiazione in-cidente sulla materia è sufficiente a ionizzare gliatomi, la radiazione viene detta ionizzante;quando una radiazione ionizzante investe untessuto biologico, è possibile, in determinatecircostanze, che si creino dei danni, in quanto, intaluni casi, l’azione della radiazione sul DNA im-pedisce la sua corretta riproduzione.

La cessione di energia all'uomo da parte delle radiazioni ionizzanti può avvenire attraverso irra-diazione esterna o interna. Si parla di esposizione o irradiazione esterna quando la fonte di radiazionirimane all'esterno del corpo umano; si parla invece di esposizione interna quando la sorgente di radia-zione viene introdotta nel corpo umano.

Una fonte di radiazioni ionizzanti si genera a causa dell'instabilità atomica e/o nucleare di alcuni ele-menti. Gli elementi presenti in natura caratterizzati da tale instabilità sono tutti gli quelli con numero ato-mico uguale e superiore a 84, ovvero quelli che nella tavola periodica seguono il polonio. Vi sono poi iso-topi di altri elementi, anche con numero atomico inferiore a 84, che sono radioattivi ed in genere sonoprodotti da attività antropiche: il caso più comune è rappresentato dal 60Co prodotto dal 59Co nei reattorinucleari per aggiunta di un neutrone. Il 60Co, tramite decadimento, si trasforma in 60Ni emettendo fotonidi energia che vengono utilizzati ad esempio in medicina (bomba al cobalto) o nell’industria (trattamentidi alimenti, di materiali, sterilizzazioni...).

In genere, la trasformazione di elementi radioattivi in altri elementi fisicamente più stabili avvieneattraverso l'emissione di raggi α, β e γ.

56

22ARIA E AGENTI FISICI

TTiippoollooggiiaa ddii rraaddiiaazziioonnee LLuunngghheezzzzaa dd’’oonnddaa

Onde Elettriche Tra 106 e 104 m

Onde Radio Tra 104 e 10-2 m

Microonde Tra 10 e 10-3 m

Raggi Infrarossi Tra 10-4 e 10-6 cm

Luce Visibile Tra 760 e 380 nm

Luce Ultravioletta Tra 380 nm e 10-8 m

Raggi X Tra 10-8 e 10-10 m

Raggi Gamma e Raggi Cosmici Al di sotto di 10-10 m

Tabella 2.11Tipologie diradiazioni

elettromagnetiche

LUNGHEZZA D’ONDA (m)

FREQUENZA (Hz)

106 104 102 1 10-2 10-4 10-6 10-8 10-10 10-12

102 104 106 108 1010 1012 1014 1016 1018 1020

ULTRAVIOLETTOMICROONDE(MW)

INFRAROSSO(IR)

RAGGI XFREQUENZEMOLTO BASSE (ELF)

RADIOFREQUENZE(RF)

VISIBILE

RADIAZIONI NON IONIZZANTI RADIAZ. IONIZZANTI

CAMPISTATICI

LINEE DI DISTRIBUZIONEDELL’ENERGIA ELETTRICA

TRASMISSIONI RADIOSU ONDE MEDIE

FORNI AMICROONDE

TRASMISSIONI RADIOA MODULAZIONE DI FREQUENZA

E TELEVISIONE

LAMPADE AINCANDESCENZA

APPARECCHIATURE UV PERABBRONZATURA ARTIFICIALE

RAGGI XPER USO MEDICO

Relazione ambiente 2 8-09-2011 14:36 Pagina 56

22..33..33 Le radiazioni non ionizzantiLe radiazioni non ionizzanti (NIR - Non Ionizing Radiation), che comprendono le frequenze da zero

fino alla luce ultravioletta, non trasportano un quantitativo di energia sufficiente a produrre la rotturadei legami chimici e quindi a ionizzare la materia.

Le sorgenti NIR sono create da antennne radio e Tv e da linee elettriche.I campi elettromagnetici (CEM) emessi da cavi dell’alta tensione hanno una frequenza di 50-60 Hz

(ELF-Extremely Low Frequency) e la principale fonte di emissione è rappresentata dagli elettrodotti. Le radiazioni emesse per antenne, ripetitori e stazioni radiobase per la telefonia mobile sono com-

prese tra circa 0.5 e 3000 MHz (RF-Radio Frequency); di queste, le frequenze comprese tra 900 MHz e 3GHz sono proprie degli impianti di telefonia cellulare.

Attualmente, con la progressiva migrazione delle trasmissioni televisive dalla tecnologia analogicaverso quella digitale terrestre si dovrebbero ottenere anche vantaggi da un punto di vista ambientale, inquanto le antenne per la nuova tecnologia genereranno livelli di campo elettromagnetico di entità moltoinferiore rispetto alle preesistenti.

La normativa specifica per le radiazioni non ionizzanti (NIR) definisce i limiti di esposizione, i valoridi attenzione e gli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elet-trici, magnetici ed elettromagnetici.

A livello nazionale, la normativa in materia è costituita da:• Legge n. 36 del 22 febbraio 2001 - Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elet-trici, magnetici ed elettromagnetici;

• DPCM 8 luglio 2003 - Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettividi qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici allafrequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti.Questo decreto, per i limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità sui campielettromagnetici alla frequenza di 50 Hz, ha stabilito quanto segue: 100µT per l'induzione magneticae 5 kV/m per il campo elettrico, intesi come valori efficaci. A titolo di misura cautelativa per la protezione da possibili effetti a lungo termine, eventualmenteconnessi con l'esposizione ai campi magnetici generati alla frequenza di rete (50Hz), nelle aree giocoper l'infanzia, in ambienti abitativi, in ambienti scolatici e nei luoghi adibiti a permanenza non in-feriori a quattro ore giornaliere, si assume per l'induzione magnetica il valore di attenzione di 10µT,da intendersi come mediana dei valori nell'arco di 24 ore nelle normali condizioni di esercizio.Nella progettazione di nuovi elettrodotti in corrispondenza di aree di gioco per l'infanzia, di am-bienti abitativi, di ambienti scolastici e di luoghi adibiti a permanenze non inferiori a quattro oree nella progettazione dei nuovi insediamenti e delle nuove aree di cui sopra in prossimità di lineeed installazioni elettriche già presenti nel territorio, ai fini della progressiva minimizzazione del-l'esposizione ai campi elettrici e magnetici generati dagli elettrodotti operanti alla frequenza di 50Hz, è fissato l'obiettivo di qualità di 3 µT per il valore dell'induzione magnetica, da intendersi comemediana dei valori nell'arco di 24 ore nelle normali condizioni di esercizio.

• DPCM 8 luglio 2003 - Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettividi qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elet-tromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz.Questo decreto sui limiti di esposizione, valori di attenzione e gli obiettivi di qualità per CEM di altafrequenza ha stabilito quanto segue: nel caso di esposizione a impianti che generano campi elet-trici, magnetici ed elettromagnetici con frequenza compresa tra 100kHz e 300GHz, non devonoessere superati i limiti di esposizione indicati nella Tabella 1 al decreto, intesi come valori efficaci.A titolo di misura cautelativa per la protezione da possibili effetti a lungo termine eventualmenteconnessi con le esposizioni ai campi generati alle suddette frequenze all'interno di edifici adibitia permanenze non inferiori a quattro ore giornaliere, e loro pertinenze esterne, che siano fruibilicome ambienti abitativi quali balconi, terrazzi e cortili esclusi i lastrici solari, si assumono i valoridi attenzione indicati nella Tabella 1. Ai fini della progressiva minimizzazione dell'esposizione ai

57

RELAZIONE SULLO STATODELL’AMBIENTE 22001111

Relazione ambiente 2 8-09-2011 14:36 Pagina 57

La normativa fornisce le seguenti definizioni:• Limite di esposizione: è il valore di campo elettrico, magnetico ed elettromagnetico, consideratocome valore di immissione, definito ai fini della tutela della salute da effetti acuti, che non deveessere superato in alcuna condizione di esposizione dalla popolazione e dei lavoratori per le fina-lità di cui all'articolo 1, comma 1, lettera a) della Legge quadro;

• Valore di attenzione: è il valore di campo elettrico, magnetico ed elettromagnetico, considerato comevalore di immissione, che non deve essere superato negli ambienti abitativi, scolastici e nei luoghiadibiti a permanenze prolungate per le finalità di cui all'articolo 1, comma 1, lettere b) e c). Essocostituisce misura di cautela ai fini della protezione da possibili effetti a lungo termine e deve es-sere raggiunto nei tempi e nei modi previsti dalla legge;

• Obiettivi di qualità:- sono i criteri localizzativi, gli standard urbanistici, le prescrizioni e le incentivazioni per l'utilizzodelle migliori tecnologie disponibili, indicati dalle leggi regionali secondo le competenze definitedall'articolo 8 della Legge quadro;

- sono i valori di campo elettrico, magnetico ed elettromagnetico, definiti dallo Stato secondo leprevisioni di cui all'articolo 4, comma 1, lettera a), ai fini della progressiva miticizzazione del-l'esposizione ai campi medesimi.

In materia di campi elettromagnetici, ARPA si occupa delle seguenti attività:• rilascio di pareri tecnici previsionali su nuovi impianti (es. telefonia mobile, sistemi radiotelevisivi,elettrodotti) a supporto delle amministrazioni (comuni e province) ai fini del rilascio dell’autoriz-zazione;

• controlli nei pressi di sorgenti già esistenti anche in seguito ad esposto/segnalazione dei cittadini;• controlli di lungo periodo (monitoraggi);• attività di studio, anche a supporto delle attività di pianificazione degli enti locali;• realizzazione, gestione e aggiornamento del catasto regionale delle sorgenti di radiazioni non io-nizzanti.Per quanto concerne la situazione in provincia di Lecco, ARPA Lombardia gestisce un data-base de-

gli impianti di radio telecomunicazione presenti sul territorio lombardo da cui è possibile estrarre i datirelativi al territorio provinciale ed elaborare i Grafici che seguono, da 2.20 a 2.28, effettuando, nel con-tempo, anche un raffronto con la situazione delle altre province lombarde.

campi elettromagnetici, i valori dei campi oggetto del decreto, calcolati o misurati all'aperto nellearee intensamente frequentate, non devono superare i valori di obiettivi di qualità indicati nellaTabella 1. Nella successiva Tabella 2.12 vengono riepilogati i sopra indicati limiti di esposizione.

58

22ARIA E AGENTI FISICI

LLiimmiittii ddii eessppoossiizziioonnee IInntteennssiittàà ddii ccaammppoo eelleettttrriiccoo EE ((VV//mm)) IInntteennssiittàà ddii ccaammppoo mmaaggnneettiiccoo HH ((AA//mm))

0,1 < f =<3 MHz 60 0,2

3 MHz < f =< 3000 MHz 20 0,05

3000 MHz < f =< 300 GHz 40 0,01

VVaalloorrii ddii aatttteennzziioonnee0,1 MHz < f =< 300GHz 6 0,016

OObbiieettttiivvii ddii qquuaalliittàà0,1MHz < f =< 300 GHz 6 0,016

Tabella 2.12Limiti di esposizioneai campi elettrici,

magnetici edelettromagnetici

generati a frequenzecomprese tra 100kHz e 300 GHz

Relazione ambiente 2 8-09-2011 14:36 Pagina 58

59

RELAZIONE SULLO STATODELL’AMBIENTE 22001111

0

VALGREGHENTINO

2006

10 20 30 40 50 60 70 80

PESCATE

MONTEVECCHIA

MOGGIO

MALGRATE

LECCO

GALBIATE

DERVIO

COLLE BRIANZA

COLICO

CIVATE

CASSINA VALSASSINA

CALOLZIOCORTE

BARZIO

BALLABIO

AIRUNO

2007

2008

0

VALGREGHENTINO

2006

0,5 1 1,5 2 2,5 3

PESCATE

MONTEVECCHIA

MOGGIO

MALGRATE***

LECCO

GALBIATE

DERVIO

COLLE BRIANZA

COLICO

CIVATE

CASSINA VALSASSINA

CALOLZIOCORTE

BARZIO

BALLABIO

AIRUNO**

2007

2008

0

VIGANO’

2006

2 4 6 8 10 14

2007

2008

VERDERIO INFERIORE

VARENNA

VALMADRERA

SIRTORI

ROGENO

ROBBIATE

PRIMALUNA

PESCATE

PADERNO D’ADDA

OSNAGO

OLGINATE

OLGIATE MOLGORA

OGGIONO

NIBIONNO

MOLTENO

MOGGIO

MISSAGLIA

MERATE

MANDELLO DEL LARIO

LOMAGNA

LECCO**

INTROBIO

GALBIATE

DOLZAGO

DERVIO

COSTA MASNAGA

COLLE BRIANZA

COLICO

CIVATE

CERNUSCO LOMBARDONE

CASSINA VALSASSINA

CASSAGO BRIANZA

CASATENOVO

CARENNO

CALOLZIOCORTE

CALCO

BRIVIO

BOSISIO PARINI

BELLANO

BARZIO

BARZAGO

BALLABIO

ANNONE DI BRIANZA

AIRUNO

ABBADIA LARIANA

12 0

VIGANO’

2006

0,2 0,4 0,6 0,8 1 1,2

2007

2008

VERDERIO INFERIORE

VARENNA

VALMADRERA

SIRTORI

ROGENO

ROBBIATE

PRIMALUNA

PESCATE

PADERNO D’ADDA

OSNAGO

OLGINATE

OLGIATE MOLGORA

OGGIONO

NIBIONNO

MOLTENO

MOGGIO

MISSAGLIA

MERATE

MANDELLO DEL LARIO

LOMAGNA

LECCO

INTROBIO

GALBIATE

DOLZAGO

DERVIO

COSTA MASNAGA

COLLE BRIANZA

COLICO

CIVATE

CERNUSCO LOMBARDONE

CASSINA VALSASSINA

CASSAGO BRIANZA

CASATENOVO

CARENNO

CALOLZIOCORTE

CALCO

BRIVIO

BOSISIO PARINI

BELLANO

BARZIO

BARZAGO

BALLABIO

ANNONE DI BRIANZA

AIRUNO

ABBADIA LARIANAGrafico 2.20Numero di impiantiradiotelevisivipresenti inprovincia di Lecco,2006-2007-2008

Grafico 2.21Densità(impianti/Km2) diimpiantiradiotelevisivipresenti inprovincia di Lecco,2006-2007-2008(NOTA: ** Valore da moltipli-care per 5; *** Valore damoltiplicare per 10)

Relazione ambiente 2 8-09-2011 14:36 Pagina 59

60

22ARIA E AGENTI FISICI

0

VALGREGHENTINO

2006

10 20 30 40 50 60 70 80

PESCATE

MONTEVECCHIA

MOGGIO

MALGRATE

LECCO

GALBIATE

DERVIO

COLLE BRIANZA

COLICO

CIVATE

CASSINA VALSASSINA

CALOLZIOCORTE

BARZIO

BALLABIO

AIRUNO

2007

2008

0

VALGREGHENTINO

2006

0,5 1 1,5 2 2,5 3

PESCATE

MONTEVECCHIA

MOGGIO

MALGRATE***

LECCO

GALBIATE

DERVIO

COLLE BRIANZA

COLICO

CIVATE

CASSINA VALSASSINA

CALOLZIOCORTE

BARZIO

BALLABIO

AIRUNO**

2007

2008

0

VIGANO’

2006

2 4 6 8 10 14

2007

2008

VERDERIO INFERIORE

VARENNA

VALMADRERA

SIRTORI

ROGENO

ROBBIATE

PRIMALUNA

PESCATE

PADERNO D’ADDA

OSNAGO

OLGINATE

OLGIATE MOLGORA

OGGIONO

NIBIONNO

MOLTENO

MOGGIO

MISSAGLIA

MERATE

MANDELLO DEL LARIO

LOMAGNA

LECCO**

INTROBIO

GALBIATE

DOLZAGO

DERVIO

COSTA MASNAGA

COLLE BRIANZA

COLICO

CIVATE

CERNUSCO LOMBARDONE

CASSINA VALSASSINA

CASSAGO BRIANZA

CASATENOVO

CARENNO

CALOLZIOCORTE

CALCO

BRIVIO

BOSISIO PARINI

BELLANO

BARZIO

BARZAGO

BALLABIO

ANNONE DI BRIANZA

AIRUNO

ABBADIA LARIANA

12 0

VIGANO’

2006

0,2 0,4 0,6 0,8 1 1,2

2007

2008

VERDERIO INFERIORE

VARENNA

VALMADRERA

SIRTORI

ROGENO

ROBBIATE

PRIMALUNA

PESCATE

PADERNO D’ADDA

OSNAGO

OLGINATE

OLGIATE MOLGORA

OGGIONO

NIBIONNO

MOLTENO

MOGGIO

MISSAGLIA

MERATE

MANDELLO DEL LARIO

LOMAGNA

LECCO

INTROBIO

GALBIATE

DOLZAGO

DERVIO

COSTA MASNAGA

COLLE BRIANZA

COLICO

CIVATE

CERNUSCO LOMBARDONE

CASSINA VALSASSINA

CASSAGO BRIANZA

CASATENOVO

CARENNO

CALOLZIOCORTE

CALCO

BRIVIO

BOSISIO PARINI

BELLANO

BARZIO

BARZAGO

BALLABIO

ANNONE DI BRIANZA

AIRUNO

ABBADIA LARIANAGrafico 2.22Numero di impiantiradiobase presenti

in provincia di Lecco,

2006-2007-2008(NOTA: ** Valore da moltipli-

care per 5)

Relazione ambiente 2 8-09-2011 14:36 Pagina 60

61

RELAZIONE SULLO STATODELL’AMBIENTE 22001111

0

VALGREGHENTINO

2006

10 20 30 40 50 60 70 80

PESCATE

MONTEVECCHIA

MOGGIO

MALGRATE

LECCO

GALBIATE

DERVIO

COLLE BRIANZA

COLICO

CIVATE

CASSINA VALSASSINA

CALOLZIOCORTE

BARZIO

BALLABIO

AIRUNO

2007

2008

0

VALGREGHENTINO

2006

0,5 1 1,5 2 2,5 3

PESCATE

MONTEVECCHIA

MOGGIO

MALGRATE***

LECCO

GALBIATE

DERVIO

COLLE BRIANZA

COLICO

CIVATE

CASSINA VALSASSINA

CALOLZIOCORTE

BARZIO

BALLABIO

AIRUNO**

2007

2008

0

VIGANO’

2006

2 4 6 8 10 14

2007

2008

VERDERIO INFERIORE

VARENNA

VALMADRERA

SIRTORI

ROGENO

ROBBIATE

PRIMALUNA

PESCATE

PADERNO D’ADDA

OSNAGO

OLGINATE

OLGIATE MOLGORA

OGGIONO

NIBIONNO

MOLTENO

MOGGIO

MISSAGLIA

MERATE

MANDELLO DEL LARIO

LOMAGNA

LECCO**

INTROBIO

GALBIATE

DOLZAGO

DERVIO

COSTA MASNAGA

COLLE BRIANZA

COLICO

CIVATE

CERNUSCO LOMBARDONE

CASSINA VALSASSINA

CASSAGO BRIANZA

CASATENOVO

CARENNO

CALOLZIOCORTE

CALCO

BRIVIO

BOSISIO PARINI

BELLANO

BARZIO

BARZAGO

BALLABIO

ANNONE DI BRIANZA

AIRUNO

ABBADIA LARIANA

12 0

VIGANO’

2006

0,2 0,4 0,6 0,8 1 1,2

2007

2008

VERDERIO INFERIORE

VARENNA

VALMADRERA

SIRTORI

ROGENO

ROBBIATE

PRIMALUNA

PESCATE

PADERNO D’ADDA

OSNAGO

OLGINATE

OLGIATE MOLGORA

OGGIONO

NIBIONNO

MOLTENO

MOGGIO

MISSAGLIA

MERATE

MANDELLO DEL LARIO

LOMAGNA

LECCO

INTROBIO

GALBIATE

DOLZAGO

DERVIO

COSTA MASNAGA

COLLE BRIANZA

COLICO

CIVATE

CERNUSCO LOMBARDONE

CASSINA VALSASSINA

CASSAGO BRIANZA

CASATENOVO

CARENNO

CALOLZIOCORTE

CALCO

BRIVIO

BOSISIO PARINI

BELLANO

BARZIO

BARZAGO

BALLABIO

ANNONE DI BRIANZA

AIRUNO

ABBADIA LARIANA Grafico 2.23Densità(impianti/Km2) di impiantiradiobase presenti inprovincia di Lecco,2006-2007-2008

Relazione ambiente 2 8-09-2011 14:36 Pagina 61

62

22ARIA E AGENTI FISICI

0

2

4

6

10

12

BG BS CO LC MI MN PV SO VA

n. d

ei c

omun

i co

n su

pera

men

to v

alor

i

8

Richiesto

In corso

Programmato

0

Varese

2006

100 200 300 500 700 900

Sondrio

Pavia

Mantova

Monza e Brianza

Milano

Lodi

LECCO

Cremona

Como

Brescia

Bergamo

2007

2008

400 600 800

0

Varese

2006

20 40 60 100 160 220

Sondrio

Pavia

Mantova

Monza e Brianza

Milano

Lodi

LECCO

Cremona

Como

Brescia

Bergamo

2007

2008

80 120 200140 180

0

Varese

2006

10 20 30 50 70

Sondrio

Pavia

Mantova

Monza e Brianza

Milano

Lodi

LECCO

Cremona

Como

Brescia

Bergamo

2007

2008

40 60

0

Varese

2006

2 4 8 12 16

Sondrio

Pavia

Mantova

Monza e Brianza

Milano

Lodi

LECCO

Cremona

Como

Brescia

Bergamo

2007

2008

6 10 14

Grafico 2.24Superamento dei

valori diriferimento

normativo percampi

elettromagneticinelle province

lombarde Nota: dati relativi ai

superamenti registrati dopo il1999 e non risolti entro

l’anno 2008, con indicazionedello stato di avanzamento

del relativo piano dirisanamento: richiesto, in

corso, programmato.

0

2

4

6

10

12

BG BS CO LC MI MN PV SO VA

n. d

ei c

omun

i co

n su

pera

men

to v

alor

i

8

Richiesto

In corso

Programmato

0

Varese

2006

100 200 300 500 700 900

Sondrio

Pavia

Mantova

Monza e Brianza

Milano

Lodi

LECCO

Cremona

Como

Brescia

Bergamo

2007

2008

400 600 800

0

Varese

2006

20 40 60 100 160 220

Sondrio

Pavia

Mantova

Monza e Brianza

Milano

Lodi

LECCO

Cremona

Como

Brescia

Bergamo

2007

2008

80 120 200140 180

0

Varese

2006

10 20 30 50 70

Sondrio

Pavia

Mantova

Monza e Brianza

Milano

Lodi

LECCO

Cremona

Como

Brescia

Bergamo

2007

2008

40 60

0

Varese

2006

2 4 8 12 16

Sondrio

Pavia

Mantova

Monza e Brianza

Milano

Lodi

LECCO

Cremona

Como

Brescia

Bergamo

2007

2008

6 10 14

Grafico 2.25Pareri preventivi

ARPA su sorgenti aradiofrequenza inLombardia, 2006-

2007-2008

Relazione ambiente 2 8-09-2011 14:36 Pagina 62

63

RELAZIONE SULLO STATODELL’AMBIENTE 22001111

0

2

4

6

10

12

BG BS CO LC MI MN PV SO VA

n. d

ei c

omun

i co

n su

pera

men

to v

alor

i

8

Richiesto

In corso

Programmato

0

Varese

2006

100 200 300 500 700 900

Sondrio

Pavia

Mantova

Monza e Brianza

Milano

Lodi

LECCO

Cremona

Como

Brescia

Bergamo

2007

2008

400 600 800

0

Varese

2006

20 40 60 100 160 220

Sondrio

Pavia

Mantova

Monza e Brianza

Milano

Lodi

LECCO

Cremona

Como

Brescia

Bergamo

2007

2008

80 120 200140 180

0

Varese

2006

10 20 30 50 70

Sondrio

Pavia

Mantova

Monza e Brianza

Milano

Lodi

LECCO

Cremona

Como

Brescia

Bergamo

2007

2008

40 60

0

Varese

2006

2 4 8 12 16

Sondrio

Pavia

Mantova

Monza e Brianza

Milano

Lodi

LECCO

Cremona

Como

Brescia

Bergamo

2007

2008

6 10 14

Grafico 2.26Interventi dicontrollo ARPAsu sorgenti aradiofrequenza in Lombardia,2006-2007-2008

Grafico 2.27Pareri preventiviARPA su sorgenti dicampi ELF inLombardia, 2006-2007-2008

Relazione ambiente 2 8-09-2011 14:36 Pagina 63

In conclusione, si osserva che, in base ai dati in possesso di ARPA, allo stato attuale non si rilevanoimpianti di radiotelecomunicazione sul territorio provinciale di Lecco che comportino il superamento deivalori limite di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità di cui al D.P.C.M. 8 luglio2003. Inoltre, nella totalità dei controlli effettuati dal Dipartimento ARPA di Lecco, sia su impianti a ra-diofrequenza, sia su sorgenti di campo elettromagnetico a bassa frequenza, non si è mai riscontrato ilsuperamento dei limiti fissati dalla normativa vigente in materia.

22..33..44 Le radiazioni ionizzantiSi definiscono radiazioni ionizzanti quelle dotate di sufficiente energia da poter ionizzare gli atomi

o le molecole con cui vengono in contatto.Esiste un fondo di radioattività naturale dato da radiazioni ionizzanti naturali, come la radiazione

terrestre (radiazione prodotta da nuclidi primordiali o da nuclidi cosmogenici in decadimento radioat-tivo) e quella extraterrestre (la radiazione cosmica).

Si stima che a livello planetario un individuo riceva mediamente una dose di 2,4 millisievert/anno;tuttavia tale valore può variare moltissimo da luogo a luogo. In Italia la dose equivalente media valu-tata per la popolazione è di 3,4 mSv/a. Questo valore deve costituire il riferimento per eventuali valu-tazioni di radioprotezione.

Le capacità di una radiazione di poter ionizzare un atomo e di penetrare più o meno in profonditàall'interno della materia, dipendono, oltre che dalla sua energia, anche dal tipo di radiazione e dal ma-teriale con il quale avviene l'interazione. Le radiazioni ionizzanti si dividono in due categorie principali:quelle che producono ioni in modo diretto (le particelle cariche α, β− e β+;) e quelle che producono ioniin modo indiretto (neutroni, raggi γ e raggi X).

64

22ARIA E AGENTI FISICI

0

2

4

6

10

12

BG BS CO LC MI MN PV SO VA

n. d

ei c

omun

i co

n su

pera

men

to v

alor

i

8

Richiesto

In corso

Programmato

0

Varese

2006

100 200 300 500 700 900

Sondrio

Pavia

Mantova

Monza e Brianza

Milano

Lodi

LECCO

Cremona

Como

Brescia

Bergamo

2007

2008

400 600 800

0

Varese

2006

20 40 60 100 160 220

Sondrio

Pavia

Mantova

Monza e Brianza

Milano

Lodi

LECCO

Cremona

Como

Brescia

Bergamo

2007

2008

80 120 200140 180

0

Varese

2006

10 20 30 50 70

Sondrio

Pavia

Mantova

Monza e Brianza

Milano

Lodi

LECCO

Cremona

Como

Brescia

Bergamo

2007

2008

40 60

0

Varese

2006

2 4 8 12 16

Sondrio

Pavia

Mantova

Monza e Brianza

Milano

Lodi

LECCO

Cremona

Como

Brescia

Bergamo

2007

2008

6 10 14

Grafico 2.28Interventi di

controllo ARPA susorgenti di campiELF in Lombardia,2006-2007-2008

Relazione ambiente 2 8-09-2011 14:36 Pagina 64

I raggi alfa hanno un basso potere di penetrazione nella materia, mentre le radiazioni beta egamma hanno un alto potere di penetrazione.

Convenzionalmente si considerano ionizzanti le radiazioni con frequenza maggiore di 3x1015 Hertz. Le radiazioni ionizzanti possono essere prodotte da decadimento radioattivo, fissione nucleare,

fusione nucleare, emissioni da corpi estremamente caldi o da cariche accelerate.Nei casi in cui la radiazione ionizzante incida su tessuti biologici, possono verificarsi danni di tipo

sanitario. La radiazione alfa presenta una basso potere di penetrazione, quindi viene facilmente fermata

dallo strato superficiale della pelle costituita da cellule morte, risultando pertanto non pericolosa perl'uomo nei casi di irradiazione esterna. La stessa diventa invece pericolosa nelle situazioni in cui la sor-gente radioattiva viene inalata o ingerita (irradiazione interna) perché in questo caso può ledere di-rettamente tessuti radiosensibili: tipico caso è quello del radon, in cui l'isotopo radioattivo viene in-spirato e può decadere all'interno del corpo umano emettendo radiazioni alfa.

La radiazione gamma invece, avendo un potere di penetrazione molto elevato, può risultare pe-ricolosa per gli esseri viventi anche in situazioni di irradiazione esterna.

I danni che una radiazione ionizzante può provocare ai tessuti biologici sono di vario tipo (so-matici o genetici, stocastici o deterministici). L'esposizione alle radiazioni ionizzanti (comunementedefinite radioattività) è sempre presente in natura e molto variabile a seconda della costituzione geo-logica dei luoghi. L'Istituto Superiore di Sanità stima che in Italia avvengano tra i 1.500-9.000 decessil'anno per tumore ai polmoni dovuto all'esposizione a fonti naturali di radioattività. Le attuali nor-mative anti-inquinamento prevedono limiti stringenti sull'esposizione individuale.

Per quanto concerne la provincia di Lecco, si evidenzia la situazione di seguito descritta.Riguardo alle strutture provinciali autorizzate all’impiego di radioisotopi, comprendenti sia

strutture sanitarie sia stabilimenti industriali, sulla scorta dei dati messi a disposizione dall’ARPA Di-partimento di Lecco e dall’A.S.L. di Lecco, risulta che esse sono in totale quindici; esistono poi, sul ter-ritorio provinciale, numerose ditte autorizzate all’impiego di apparecchiature a raggi X a scopo in-dustriale per misure di spessore, per rilevatori di polveri, per gammagrafie industriali ed altreapplicazioni.

Riguardo alle concentrazioni di radioisotopi rilevati negli alimenti, di interesse risulta la relazionetecnica relativa all’anno 2009 del Dipartimento ARPA di Milano riguardante i dati riassuntivi della ra-dioattività negli alimenti raccolti nell’ambito del programma di monitoraggio degli alimenti della ReteNazionale per la Radioattività Ambientale (effettuato ai sensi dell’art.104 del D.Lgs. 230/1995 es.m.i.). Tale relazione raccoglie i dati riguardanti le analisi condotte su campioni alimentari mediantespettrometria gamma ad alta risoluzione, tecnica che consente di individuare con buoni livelli di sen-sibilità l’eventuale presenza di radionuclidi gamma emettitori, sia di origine naturale sia artificiale, checostituiscono la maggior parte delle specie radioattive esistenti.

In particolare, in ottemperanza ad una Raccomandazione della Comunità Europea, è stata pre-vista una campagna annuale per il monitoraggio dei funghi epigei spontanei e delle bacche selvati-che (mirtilli) nel territorio delle ASL diVarese, Como e Lecco, oltre al monito-raggio dei pesci carnivori di lago nei la-ghi Lario e Ceresio, condotto da ARPAMilano in collaborazione con le ASL diLecco e Como sin dal 1986.

Nel 2009 sono state effettuate 207analisi di campioni alimentari prove-nienti dalle province di Como, Lecco,Lodi, Monza Brianza, Milano e Varese; iGrafici 2.29, 2.30 e 2.31 indicano la sud-divisione dei campioni per tipologia eprovenienza.

65

RELAZIONE SULLO STATODELL’AMBIENTE 22001111

Milano 60%

Lodi 5%

Lecco 13%

Como 16%Varese 6%

Cereali e derivati 6%

Carne 9%

Acqua potabile 6%

Pasto misto 2%

Derivati del latte 5%

Frutti di bosco 6%

Funghi freschi 11%

Verdura a foglia larga 6%

Ortaggi 6%

Pesci d’acqua dolce 13%

Molluschi e crostacei 2%

Latte 28%

0

2

4

6

12

18

<50

Num

ero

cam

pion

i

8

10

14

16

Classi di concentrazione di 137Cs (Bq/kg)

50-100 100-200 200-600 >600

Grafico 2.29Analisi suddiviseper ambitoprovinciale di provenienza dei campioni, 2009

Relazione ambiente 2 8-09-2011 14:36 Pagina 65

Milano 60%

Lodi 5%

Lecco 13%

Como 16%Varese 6%

Cereali e derivati 6%

Carne 9%

Acqua potabile 6%

Pasto misto 2%

Derivati del latte 5%

Frutti di bosco 6%

Funghi freschi 11%

Verdura a foglia larga 6%

Ortaggi 6%

Pesci d’acqua dolce 13%

Molluschi e crostacei 2%

Latte 28%

0

2

4

6

12

18

<50

Num

ero

cam

pion

i

8

10

14

16

Classi di concentrazione di 137Cs (Bq/kg)

50-100 100-200 200-600 >600

In conclusione, dalla citata relazione si rileva che nei campioni di alimenti analizzati non è stata in-dividuata la presenza di radionuclidi artificiali gamma emettitori diversi dal cesio, la cui presenza è an-cora per lo più riconducibile all’incidente di Chernobyl del 1986. Anche per le acque potabili i valori mi-surati sono sempre inferiori ai rispettivi valori di riferimento.

22..33..55 Il radonIl radon è un gas radioattivo naturale, incolore ed insapore e pertanto non riconoscibile dai sensi

umani, caratterizzato da una grande inerzia chimica grazie alla quale si diffonde rapidamente nell’am-biente senza reagire con altri inquinanti o elementi.

È inquinante cancerogeno, agente in particolar modo sull’apparato respiratorio. Il radon si sprigionadal suolo e si può diffondere nelle abitazioni attraverso aperture, microfratture delle fondamenta, tu-bature, giunture dei muri; è altresì presente in alcuni materiali da costruzione e nell’acqua sorgiva o dei

Nella maggior parte dei campioni analizzati la contaminazione riscontrata di radionuclidi artificialiè inferiore alla sensibilità della metodica; l’unica eccezione significativa riguarda i funghi epigei spon-tanei in cui si possono talvolta riscontrare valori di concentrazione di isotopi del cesio elevati e varia-bili sia in funzione della specie sia del luogo di prelievo. In effetti, i funghi assorbono e trattengono dalterreno il cesio, e per questa loro caratteristica sono considerati degli ottimi bioindicatori della radio-attività ambientale.

66

22ARIA E AGENTI FISICI

Milano 60%

Lodi 5%

Lecco 13%

Como 16%Varese 6%

Cereali e derivati 6%

Carne 9%

Acqua potabile 6%

Pasto misto 2%

Derivati del latte 5%

Frutti di bosco 6%

Funghi freschi 11%

Verdura a foglia larga 6%

Ortaggi 6%

Pesci d’acqua dolce 13%

Molluschi e crostacei 2%

Latte 28%

0

2

4

6

12

18

<50

Num

ero

cam

pion

i

8

10

14

16

Classi di concentrazione di 137Cs (Bq/kg)

50-100 100-200 200-600 >600

Grafico 2.30Campioni

analizzati suddivisiper matrice, 2009

Grafico 2.31Campioni di funghi

spontanei:distribuzione deirisultati, 2009

Relazione ambiente 2 8-09-2011 14:36 Pagina 66

pozzi artesiani. Il sottosuolo è pertanto il luogo ove si riscontrano le maggiori concentrazioni di radon.Anche se il valore in concentrazione non può essere azzerato, essendo inevitabile un valore di fondo, econsiderando che gli impianti di abbattimento sono pressoché inutili, l’aerazione dei locali, soprattuttoquelli interrati resta l’unica soluzione, aiutata altresì da una sigillatura delle crepe vicino alle fondamenta,da una impermeabilizzazione del terreno se è in terra battuta. Anche le bocche di lupo (per far fluire l’ariacontaminata della cantina verso l’esterno) sono utili allo scopo. In casi estremi, si deve provvedere a de-pressurizzare il suolo realizzando sotto la superficie dell’edificio un piccolo pozzetto con un ventilatoreche provvede ad aspirare l’aria presente. In edilizia viene sconsigliato l’uso del tufo.

La Regione Lombardia ha svolto nel 2004 una campagna di misura del gas radon in tutto il suo ter-ritorio, al fine dell’individuazione delle radon prone areas (aree ad elevata probabilità di alte concen-trazioni di radon), come previsto dal D.Lgs. 241/2000.

Per la pianificazione del monitoraggio, il territorio della Lombardia è stato distinto in due diversetipologie in relazione alla morfologia ed alla presenza di substrato roccioso: l’area di collina-monta-gna è stata indagata con maggior dettaglio rispetto all’area di pianura, in quanto le caratteristiche mor-fologiche e geologiche possono far presumere l’esistenza di una maggiore variabilità nella distribuzionegeografica delle concentrazioni di radon.

Le misure di concentrazione del gas naturale radioattivo effettuate da ASL, ARPA e Università inabitazioni campione a partire dai primi anni novanta rivelano che la concentrazione media di radon siattesta su un valore di 116 Bq/m3, a fronte di una media nazionale di 70 Bq/m3.

Si ricorda che nel quadro normativo nazionale relativo alla problematica del radon indoor, non ven-gono prese in considerazione le problematiche connesse all’esposizione al radon nelle abitazioni; per-tanto, il più solido riferimento per l’argomento è la raccomandazione della Comunità Europea90/143/Euratom, che indica il valore di 400 Bq/m3 come quello oltre cui intraprendere azioni di risa-namento per le abitazioni esistenti e 200 Bq/m3 come obiettivo di qualità per le nuove edificazioni.

Con riferimento alle concentrazioni di radon indoor nel territorio regionale, ARPA Lombardia mettea disposizione i dati di una campagna di misura regionale effettuata nel corso del 2004, finalizzata al-l’individuazione delle cosiddette radon prone areas, come previsto dal D.Lgs. 241/2000.

Dagli esiti della citata campagna, riportati nel Grafico 2.32, si rileva quanto segue:• nell’84,6 % dei locali indagati nell’intera Regione (tutti situati al pian terreno) i valori sono risultatiinferiori a 200 Bq/m3; in parti-colare, nelle Province di Lodi eCremona le concentrazioni mi-surate sono risultate in ognicaso inferiori a 200 Bq/m3;

• per il 4,3 % dei punti di misurai valori di concentrazione me-dia annuale di radon misuratisono risultati superiori a 400Bq/m3; le Province nelle qualisono stati riscontrati i valoripiù rilevanti sono Bergamo,Brescia, Lecco, Sondrio e Va-rese;

• nel 0,6% dei punti di misurasono stati registrati valori su-periori a 800 Bq/m3.

Può essere rappresentativo ilconfronto tra la situazione media re-gionale e quella specifica della pro-vincia di Lecco, descritta nel Grafico2.33.

67

RELAZIONE SULLO STATODELL’AMBIENTE 22001111

% misure con valoriinferiori a 200 Bq/m3

11,1%

0,6%

84,6%

% misure con valoritra 200 e 400 Bq/m3

% misure con valoritra 400 e 800 Bq/m3

% misure con valorisuperiori a 800 Bq/m3

3,7%

% misure con valoriinferiori a 200 Bq/m3

11,6%

1,4%

83,1%

% misure con valoritra 200 e 400 Bq/m3

% misure con valoritra 400 e 800 Bq/m3

% misure con valorisuperiori a 800 Bq/m3

3,8%

BG 16%

CR 4%

BS 23%

CO 7%

LC 8%

VA 8%

SO 12%

PV 9%

LO 2%

MI 7%

MN 4%

% misure con valoriinferiori a 200 Bq/m3

% misure con valoritra 200 e 400 Bq/m3

% misure con valoritra 400 e 800 Bq/m3

% misure con valorisuperiori a 800 Bq/m3

0%

20%

40%

60%

80%

100%

BG BS CO CR LC LO MI MN PV SO VA

Grafico 2.32Distribuzionepercentuale deivalori diconcentrazionemedia annuale di radon inLombardia, 2004

% misure con valoriinferiori a 200 Bq/m3

11,1%

0,6%

84,6%

% misure con valoritra 200 e 400 Bq/m3

% misure con valoritra 400 e 800 Bq/m3

% misure con valorisuperiori a 800 Bq/m3

3,7%

% misure con valoriinferiori a 200 Bq/m3

11,6%

1,4%

83,1%

% misure con valoritra 200 e 400 Bq/m3

% misure con valoritra 400 e 800 Bq/m3

% misure con valorisuperiori a 800 Bq/m3

3,8%

BG 16%

CR 4%

BS 23%

CO 7%

LC 8%

VA 8%

SO 12%

PV 9%

LO 2%

MI 7%

MN 4%

% misure con valoriinferiori a 200 Bq/m3

% misure con valoritra 200 e 400 Bq/m3

% misure con valoritra 400 e 800 Bq/m3

% misure con valorisuperiori a 800 Bq/m3

0%

20%

40%

60%

80%

100%

BG BS CO CR LC LO MI MN PV SO VA

Grafico 2.33Distribuzionepercentuale deivalori diconcentrazionemedia annualenella provincia di Lecco, 2004

Relazione ambiente 2 8-09-2011 14:36 Pagina 67

Infine, si riporta di seguito il confronto tra le situazioni monitorate nelle diverse province lombarde:

68

22ARIA E AGENTI FISICI

I risultati confermano pertanto lo stretto legame tra la presenza di radon e le caratteristiche geo-logiche del territorio, mostrando valori più elevati di concentrazione di radon indoor nelle province diBergamo, Lecco, Sondrio, caratterizzate in buona parte da un territorio collinare e montano.

% misure con valoriinferiori a 200 Bq/m3

11,1%

0,6%

84,6%

% misure con valoritra 200 e 400 Bq/m3

% misure con valoritra 400 e 800 Bq/m3

% misure con valorisuperiori a 800 Bq/m3

3,7%

% misure con valoriinferiori a 200 Bq/m3

11,6%

1,4%

83,1%

% misure con valoritra 200 e 400 Bq/m3

% misure con valoritra 400 e 800 Bq/m3

% misure con valorisuperiori a 800 Bq/m3

3,8%

BG 16%

CR 4%

BS 23%

CO 7%

LC 8%

VA 8%

SO 12%

PV 9%

LO 2%

MI 7%

MN 4%

% misure con valoriinferiori a 200 Bq/m3

% misure con valoritra 200 e 400 Bq/m3

% misure con valoritra 400 e 800 Bq/m3

% misure con valorisuperiori a 800 Bq/m3

0%

20%

40%

60%

80%

100%

BG BS CO CR LC LO MI MN PV SO VA

Grafico 2.34Distribuzione

percentuale deipunti di misuradella campagnanelle province

lombarde, 2004

% misure con valoriinferiori a 200 Bq/m3

11,1%

0,6%

84,6%

% misure con valoritra 200 e 400 Bq/m3

% misure con valoritra 400 e 800 Bq/m3

% misure con valorisuperiori a 800 Bq/m3

3,7%

% misure con valoriinferiori a 200 Bq/m3

11,6%

1,4%

83,1%

% misure con valoritra 200 e 400 Bq/m3

% misure con valoritra 400 e 800 Bq/m3

% misure con valorisuperiori a 800 Bq/m3

3,8%

BG 16%

CR 4%

BS 23%

CO 7%

LC 8%

VA 8%

SO 12%

PV 9%

LO 2%

MI 7%

MN 4%

% misure con valoriinferiori a 200 Bq/m3

% misure con valoritra 200 e 400 Bq/m3

% misure con valoritra 400 e 800 Bq/m3

% misure con valorisuperiori a 800 Bq/m3

0%

20%

40%

60%

80%

100%

BG BS CO CR LC LO MI MN PV SO VA

Grafico 2.35Distribuzione

percentuale deivalori di

concentrazionemedia annualenelle province

lombarde, 2004

Relazione ambiente 2 8-09-2011 14:36 Pagina 68