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URBANISTICA PROGETTAZIONE URBANA SOSTENIBILE Luca Marescotti Fondamenti di urbanistica. I paradigmi della nostra formazione nelle azioni urbanistiche tra XIX e XX secolo DOI: 10.13140/RG.2.1.3735.9767 2015-2016 2° semestre

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Page 1: 2016 Fundamentals of urban planning. The paradigms of our training in urban planning between the nineteenth and twentieth century

URBANISTICAPROGETTAZIONE URBANA SOSTENIBILE

Luca Marescotti

Fondamenti di urbanistica. I paradigmi della nostra formazione nelle azioni urbanistiche tra XIX e XX secolo

DOI: 10.13140/RG.2.1.3735.9767

2015-2016 2° semestre

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IL SENSO DELLE PAROLETHE MEANING OF WORDS

Le lezioni seguono il libro di testo:

Luca Marescotti, Urbanistica. Fondamenti e teoria.

Nelle diapositive sono riportati estratti del testo

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IL SENSO DELLE PAROLETHE MEANING OF WORDS

Alla fine del paragrafo 3.4.4 riassumevo le tre spinte verso la rivoluzione industriale e la transizione dal XVIII al XIX secolo:

1) Diffusione della rivoluzione agronomica (abbandono della rotazione triennale con l'incolto -maggese- grazie alla rotazione delle colture leguminose/cereali; concimazione e allevamenti);

2) Sviluppo della statistica come scienza dello stato (per esempio: primi studi sul prodotto interno lordo);

3) Teorie politiche e economiche sul libero mercato e i suoi meccanismi.

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FUNDAMENTALS OF PLANNING

Il terzo capitolo riguarda

“FONDAMENTI DI URBANISTICA”[ovviamente fondamenti della scienza urbanistica]

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Urbanistica: l'alienazione delle proprietà pubbliche

«Ancora nel 1715 Federico Guglielmo I dichiarava -e fu questa una delle prime leggi del suo regno- che la proprietà fondiaria, il demanio, non poteva mai essere alienata. Ma circa cent’anni dopo, nel 1808, passò una legge finanziaria secondo la quale, in esecuzione della proposta di Adam Smith, i demani potevano essere impiegati nell’estinzione di debiti statali. Dovevano venire tramutati in proprietà privata il più possibile libera e irrevocabile. Questo possesso demaniale si estendeva per così dire su tutto il territorio dell’attuale grande Berlino. Negli anni tra il 1808 e il 1835 vennero alienati anche tutti i demani nelle immediate vicinanze di Berlino e finalmente con una legge del 2 marzo 1850 furono poi svincolati i terreni dalle imprese che si dovevano alla proprietà regia. Con ciò si sanzionò il completo e definitivo scioglimento della pubblica proprietà fondiaria.»

[Bernoulli Hans, La città e il suolo urbano, Vallardi, Milano, 1951 (1946), p.54.]

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Urbanistica: l'alienazione delle proprietà pubbliche

I REGIMI DELLA PROPRIETÀ FONDIARIA

Pubblica

Privata

Beni comuni

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Urbanistica: l'alienazione delle proprietà pubbliche

I REGIMI DELLA PROPRIETÀ FONDIARIA

L'ALIENAZIONE E LA PRIVATIZZAZIONE DEI DEMANI PUBBLICI

LE RECINZIONI DEI BENI COMUNI IN INGHILTERRA

LA “QUOTIZZAZIONE” DEI LATIFONDI IN ITALIA

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Urbanistica: l'alienazione delle proprietà pubbliche

LE RECINZIONI DEI BENI COMUNI IN

INGHILTERRA

La recinzione dei terreni demaniali in Inghilterra tra il

XVII ed il XIX secolo attraverso gli Enclosure

acts favorirono aristocrazia e nuova borghesia, i cui capitali permettevano di sostenere costi legali e

investimenti per le recinzioni, sfavorendo

contadini e piccoli proprietari che non

potevano più lavorare le “terre comuni” (beni

comuni).

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Urbanistica: l'alienazione

delle proprietà pubbliche

Conjectural map of a feudal manor. The mustard-colored

areas are part of the demesne (french: domain), the hatched areas part of the glebe. The

manor house, residence of the lord and location of the manorial court, can be seen in the mid-

southern part of the manor

[wikipedia]

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Urbanistica: l'alienazione delle proprietà pubbliche

I REGIMI DELLA PROPRIETÀ FONDIARIA URBANESIMO E OPERE PUBBLICHE:

ESPROPRIAZIONE E VENDITA FORZATA

pubblica utilità

riforme legislative

organizzazione amministrativa

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Urbanistica: l'alienazione delle proprietà pubbliche

I REGIMI DELLA PROPRIETÀ FONDIARIA URBANESIMO E OPERE PUBBLICHE

ESPROPRIAZIONE E VENDITA FORZATA

La difesa della proprietà privata, quindi anche della proprietà fondiaria, è espressa chiaramente nei principi sanciti sia da The Constitution of the United States del 1787

integrata dai Bill of rights (Carta dei diritti, per i primi dieci emendamenti), sia dalla Déclaration des Droits de l’homme et du citoyen (Dichiarazione dei diritti dell’uomo e

del cittadino) del 1789.

PRINCIPI GENERALI PER DISCIPLINARE L’ESPROPRIAZIONE

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Urbanistica: l'alienazione delle proprietà pubbliche

I REGIMI DELLA PROPRIETÀ FONDIARIA URBANESIMO E OPERE PUBBLICHE

ESPROPRIAZIONE E VENDITA FORZATA

Il V emendamento all’articolo 7 della Costituzione statunitense, scritto nell’ambito dei diritti della persona e della garanzia di un giusto processo, termina con

un’annotazione sulla proprietà privata

«(...) nor shall private property be taken for public use, without just compensation».

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Urbanistica: l'alienazione delle proprietà pubbliche

I REGIMI DELLA PROPRIETÀ FONDIARIA URBANESIMO E OPERE PUBBLICHE

ESPROPRIAZIONE E VENDITA FORZATA

L’argomento nella Dichiarazione francese è isolato e dettagliato con precisione all’articolo 17

«La propriété étant un droit inviolable et sacré, nul ne peut en être privé, si ce n’est lorsque la nécessité publique, légalement constatée, l’exige évidemment,

et sous la condition d’une juste et préalable indemnité».

Con tale disposto si garantiva l’inviolabilità della proprietà privata, ammettendo la piena ed esclusiva disponibilità del suolo da parte del proprietario, ma nello stesso

tempo si contemplava la possibilità di ricorrere all’espropriazione qualora si presentasse e fosse legalmente riconosciuta la pubblica utilità.

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Urbanistica: l'alienazione delle proprietà pubbliche

I REGIMI DELLA PROPRIETÀ FONDIARIA URBANESIMO E OPERE PUBBLICHE

ESPROPRIAZIONE E VENDITA FORZATA

il valore del suolo: esiste in senso assoluto?

VALORE DEL SUOLO = funzione (uso del suolo, regime fondiario, scelte amministrative, edificabilità, redditività, interessi dei proprietari fondiari, condizioni

generali)

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Urbanistica: l'alienazione delle proprietà pubbliche

I REGIMI DELLA PROPRIETÀ FONDIARIA URBANESIMO E OPERE PUBBLICHE

La prima legge che unì le disposizioni per l’espropriazione con quelle urbanistiche, fu quella italiana del 1865 (prezzi di mercato).

In seguito all’emergenza del colera a Napoli, nel 1885 furono introdotti nuovi criteri di valutazione per favorire i proprietari degli immobili tanto degradati ed obsoleti di

scarso valore economico: la media tra il valore economico e il coacervo degli affitti riscossi negli ultimi dieci anni (alta densità abitativa delle abitazioni povere).

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Urbanistica: l'alienazione delle proprietà pubbliche

URBANESIMO E OPERE PUBBLICHE

La formula laissez faire, laissez passer, le monde va de lui même attribuita a Vincent de Gournay, rappresenta molto bene lo spirito dei primi economisti liberisti: libertà

d'azione e di commercio con l'abolizione dei dazi.

In urbanistica: libera espansione dell’iniziativa privata, lasciando allo Stato il compito di garantire la difesa delle leggi e la realizzazione di quelle opere pubbliche non

direttamente remunerative. Fu permessa la costruzione di strade private a pedaggio, di canali navigabili e di ferrovie da

parte dei privati, i quali costruivano dove potevano trarre vantaggi, iniziando così la logica degli investimenti nelle aree in cui erano concentrate maggiori ricchezze e l’abbandono a se stesse di

quelle dove minori erano le risorse.

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Urbanistica: l'alienazione delle proprietà pubbliche

URBANESIMO E OPERE PUBBLICHE

L’intervento dello Stato nella prima metà del XIX secolo: finanziamenti e leggi settoriali, leggi igieniche, leggi sull’esproprio, per le ferrovie, per le strade, per i porti,

per le opere idrauliche

Francia: dopo la rivoluzione: la nuova suddivisione in dipartimenti basata sui parametri di superficie, densità abitativa, esistenza di città e la facoltà di redigere i regolamenti più opportuni

per garantire sicurezza ed igienicità che, con le leggi del 1790 e del 1791.

Italia: ordinamento dello Stato unitario con le leggi quadro del 1865 che regolamentavano tutta la pubblica amministrazione (competenze dello Stato e degli enti locali)

Successivamente, quando ormai erano stati fatti gli interventi più significativi, si vararono delle leggi organiche per l’assetto delle strade, delle ferrovie e dei porti.

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Azioni urbanistiche tra XIX e XX secolo

Dall’inizio della rivoluzione industriale in Inghilterra fino all’acme dei moti del 1848 si attuò la prima fase delle moderne trasformazioni del territorio; è una fase di transizione che dagli interventi decisi di volta

in volta, secondo normative e consuetudini locali, muove verso la predisposizione di codici generali per gli interventi urbanistici.

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Azioni urbanistiche tra XIX e XX secolo

L’urbanistica fu approfondita con numerosi studi, ma specialmente nella pratica, nelle espansioni e nelle ristrutturazioni urbane, nelle

quali si sperimentarono tecniche e azioni politiche secondo un’ampia gamma di possibilità.

Tra gli esempi: il piano di Pierre l’Enfant nel 1791 per Washington

il piano degli artisti del 1793 per Parigi

gli interventi di John Nash su Londra

l’espansione della periferia della stessa Londra (lottizzazioni private)

la politica urbanistica di Napoleone Bonaparte (tutte le città del primo impero)

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Azioni urbanistiche tra XIX e XX secolo

NUOVE NORMATIVE GIURIDICHE E POSSIBILITÀ FINANZIARIE

NON SOLO PARIGI

Nell’impero francesela soppressione dei conventi e delle chiese,

l’alienazione dei beni ecclesiastici,

la distruzione delle mura,

la costruzione di spazi pubblici rappresentativi

CONFEDERAZIONE DEL RENO (il dominio francese in Germania)

L’alienazione delle terre comuni fu attuata oltre che nella campagna anche nelle città, come a Berlino, dove si promulgò nel 1808 una

legge per permettere l’alienazione dei demani pubblici per sanare i debiti statali.

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Azioni urbanistiche tra XIX e XX secolo

NUOVE NORMATIVE GIURIDICHE E POSSIBILITÀ FINANZIARIE

1946: Hans Bernoulli, La città e il suolo urbano:«Ancora nel 1715 Federico Guglielmo I dichiarava -e fu questa una delle

prime leggi del suo regno- che la proprietà fondiaria, il demanio, non poteva mai essere alienata.

Ma circa cent’anni dopo, nel 1808, passò una legge finanziaria secondo la quale, in esecuzione della proposta di Adam Smith, i demani potevano

essere impiegati nell’estinzione di debiti statali.»

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Azioni urbanistiche tra XIX e XX secolo

NUOVE NORMATIVE GIURIDICHE E POSSIBILITÀ FINANZIARIE

ITALIA

2001 legge 410: Normativa per la cartolarizzazione degli immobili dello Stato

applicazione del liberismo anticipato da Adam Smith e sviluppatosi nell’Ottocento per trasferire risorse pubbliche ai privati

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Azioni urbanistiche tra XIX e XX secolo

MALATTIE SOCIALI O “PATOLOGIE TERRITORIALI”

E NUOVE LEGGI

In Francia i rapporti di alcuni medici evidenziarono le condizioni

dell’insalubrità di Parigi già negli anni Trenta dell'Ottocento, come i rapporti di Claude Lachaise (1832) e di Louis-Réné Villermè (1840).

In Inghilterra è del 1842 il rapporto Chadwick, che fu denuncia tanto violenta quanto quella di Friedrich Engels del 1845(*), per quanto

animate da diversi orientamenti politici.

(*) Engels Friedrich, La condizione della classe operaia in Inghilterra. In base ad osservazioni dirette e fonti autentiche, Rinascita, Roma, 1955 (1845).

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IMPARARE DALLA STORIA PER OPERARE NEL PRESENTE

I PARADIGMI DELLA NOSTRA FORMAZIONE

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Azioni urbanistiche tra XIX e XX secolo: i casi studioPARIGI

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Azioni urbanistiche tra XIX e XX secolo: i casi studioPARIGI

Parigi 1876. Nuova e vecchia edilizia lungo la Avenue de l’Opera (Fonte: Aymonino, Fabbri, Villa, Le città capitali del XIX secolo. Parigi e Vienna, Officina edizioni, Roma, 1975.)

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Azioni urbanistiche tra XIX e XX secolo: i casi studioNAPOLI

RETTIFILO E COLMATA DI SANTA LUCIA[Matilde Serao, Il ventre di Napoli, 1884]

«BISOGNA SVENTRARE NAPOLI. Efficace la frase, Voi non lo conoscevate, onorevole Depretis, il ventre di Napoli. Avevate torto, perché voi siete il Governo e il Governo deve saper tutto. Non sono fatte pel Governo, certamente, le descrizioncelle colorite di cronisti con intenzioni letterarie, che parlano della via Caracciolo, del mare glauco, del cielo di cobalto, delle signore incantevoli e dei vapori violetti del tramonto: tutta questa rettorichetta a base di golfo e di

colline fiorite, ….

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Azioni urbanistiche tra XIX e XX secolo: i casi studioNAPOLI

RETTIFILO E COLMATA DI SANTA LUCIA

«Ma il governo doveva sapere l’altra parte; il governo a cui arriva la statistica della mortalità e quella dei delitti; il governo a cui arrivano i

rapporti dei prefetti, dei questori, degli ispettori di polizia, dei delegati;….

Quest’altra parte, questo ventre di Napoli, se non lo conosce il Governo, chi lo deve conoscere? E se non servono a dirvi tutto, a che

sono buoni tutti questi impiegati alti e bassi, a che questo immenso ingranaggio burocratico che ci costa tanto? E, se voi non siete la

intelligenza suprema del paese che tutto conosce e a tutto provvede, perché siete ministro?»

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Azioni urbanistiche tra XIX e XX secolo: i casi studioNAPOLI

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Azioni urbanistiche tra XIX e XX secolo: i casi studioNAPOLI

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Azioni urbanistiche tra XIX e XX secolo: i casi studioBERLINO

VERSO IL DIRITTO NELLE REGOLE DELL'ESPANSIONE URBANA

Il piano dell’espansione di Berlino fu predisposto da James Hobrecht tra il 1856 (particolare in Figura 42) e il 1862 sulla base di due decreti:

decreto reale del 1843 specifico per la crescita di Berlino

decreto dal Ministero del Commercio del 1855 per tutte le città (modalità di redazione dei piani di espansione e dei piani di

allineamento stradale)

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Azioni urbanistiche tra XIX e XX secolo: i casi studioBERLINO

Figura 43: Piano Berlino 1862 e

attuazione (in nero) al 1875 (Fonte: Spagnoli 1992).

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Azioni urbanistiche tra XIX e XX secolo: i casi studioBERLINO

255 m

140 m

IL MODELLO TRADITO

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Azioni urbanistiche tra XIX e XX secolo: i casi studioMILANO

Berlino modello per Milano

I principi del piano del piano ottocentesco di Berlino furono riproposti a Milano da Cesare Beruto, anche se poi i lotti edificabili furono ridimensionati, in modo da ridurre gli oneri di strade a carico dei

privati, condizione che fu esplicitamente richiesta per la sua approvazione. Nello schema dello sviluppo milanese fatto da

Aymonino (Figura 45) risalta con evidenza il rapporto della città esistente con l’ampliamento.

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Azioni urbanistiche tra XIX e XX secolo: i casi studioMILANO

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Azioni urbanistiche tra XIX e XX secolo: i casi studioVIENNA

LA NUOVA DIMENSIONE DEL MODELLO NAPOLEONICO DI RIUSO DEI BASTIONI

Terzo esempio paradigmatico dell’urbanistica ottocentesca è il grandioso piano di Vienna, che organizzò l’uso delle aree dei bastioni

e delle vecchie mura (1859-1872) per ottenere aree edificabili e parchi urbani.

La vasta area intermedia dei bastioni divenne una cerniera tra la città storica e la nuova periferia in parte accogliendo le attività pubbliche, prima insediate nel centro storico, e in parte con la cessione delle

aree urbanizzate ai privati per l’edificazione secondo norme precise.

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Azioni urbanistiche tra XIX e XX secolo: i casi studioVIENNA

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Azioni urbanistiche tra XIX e XX secolo: i casi studioBARCELLONA

VERSO UNA TEORIA GENERALE BASATA SU MODELLI E STRUTTURE RIPETITIVE

Trasferire nell’urbanistica un impianto scientifico: Idelfonso Cerdá, a cui si deve anche un profondo studio filologico e l’introduzione del

termine urbanización, ripreso poi nelle altre lingue.

Nel 1867 Cerdá pubblicò la sua opera fondamentale (in parte distrutta 1869 e recuperata un secolo dopo attraverso ricerche d’archivio)

Cerdá Ildefonso (a cura di Antonio Lopez de Aberasturi), Teoria generale dell’urbanizzazione, Jaca Book, Milano, 1985 (1867; 1979).

Cerdá Ildfonso, Teoria generaI de la urbanización y applicación de sus principios y doctrinas a la reforma y ensanche de Barcelona, Instituto de Estudios Fiscales -

Editorial Ariel, Barcellona, 1968-1971, fac-simile (1867), 2 voll

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Azioni urbanistiche tra XIX e XX secolo: i casi studioBARCELLONA

VERSO UNA TEORIA GENERALE BASATA SU MODELLI E STRUTTURE RIPETITIVE

Con una visione essenzialmente positivista studiò la città in termini scientifici: poiché la città è un fatto concreto non generalizzabile,

occorre desumere gli elementi fondamentali della pianificazione da strumenti scientifici (analisi e statistica applicata).

La proposta prevedeva isolati parzialmente edificati con una distribuzione regolare delle aree per il verde, per i servizi e per le

attività amministrative commerciali e produttivi DETTAGLIO DEL PIANO: sezione stradale con reti tecnologiche e prospettive a volo

d’uccello per illustrare la città futura.

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Azioni urbanistiche tra XIX e XX secolo: i casi studioBARCELLONA

STRUTTURE RIPETITIVE (PATTERNS)

L'implementazione del modello (tradito?)

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IMPARARE DALLA STORIA PER OPERARE NEL PRESENTE

L'URBANISTICA DI FRONTE ALL'URBANESIMO E ALLE QUESTIONI SOCIALI

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Azioni urbanistiche tra XIX e XX secolo: i casi studioNUOVA SOCIETÀ NUOVA CITTÀ

NUOVI PARADIGMI: LE UTOPIE SOCIALISTE

Un’altra via d’opposizione alla città come andava configurandosi con lo sviluppo dell’industrializzazione e l’affermazione dell’egemonia

borghese, fu tentata dal socialismo utopistico.

I progetti e le realizzazioni di Robert Owen, Charles Fourier, Etienne Cabet

i quartieri operai come il Fuggerei di Augsburg, il più antico complesso di case popolari (fondato da Jakob Fugger nel 1521),

la filanda di San Leucio vicino a Napoli (fondata da Ferdinando IV di Borbone e realizzata tra 1773 e il 1789)

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Azioni urbanistiche tra XIX e XX secolo: i casi studioNUOVA SOCIETÀ NUOVA CITTÀ

NUOVI PARADIGMI: LE COSIDDETTE “UTOPIE SOCIALISTE” (Charles Fourier, André Godin, Robert Owen, Henri de Saint-

Simon)

il villaggio Pullman negli Stati Uniti (fondato da George M. Pullman alla fine degli anni Settanta dell’Ottocento),

il Villaggio Crespi d’Adda in Lombardia (fondato da Cristoforo Crespi nel 1878)

Il Falansterio di Charles Fourier e il Familisterio di Guise, fondato da André Godin nel 1859

le case in cooperativa per gli operai di Mulhouse, Alsazia, (1853-1897).

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Azioni urbanistiche tra XIX e XX secolo

GLI INDUSTRIALI E LE CASE PER GLI OPERAI

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Azioni urbanistiche tra XIX e XX secolo: i casi studioNUOVA SOCIETÀ NUOVA CITTÀ

CHARLES FOURIER

Charles Fourier, agli inizi del XIX secolo, propone una unità abitativa in cui fosse possibile contenere lavoro, istruzione, servizi e svago.

L'unità sociale di base era la "falange" (da cui falansterio).

Ogni falange: 1600÷2200 individui per circa 450 famiglie

(non ricorda Le Corbusier?)

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Azioni urbanistiche tra XIX e XX secolo: i casi studioNUOVA SOCIETÀ - NUOVA CITTÀ

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Azioni urbanistiche tra XIX e XX secolo: i casi studioNUOVA SOCIETÀ NUOVA CITTÀ

DAL FALANSTERIO ALLA CITTÀ OPERAIA DI MOULHOUSE

Le 10 juin 1853 est créée la SOciété Mulhousienne des Cités Ouvrières (SOMCO). En font partie douze fondateurs–actionnaires,

surtout des Dollfus, des Koechlin, des Zuber, et quatre fabriques (deux d’impressions sur étoffes et deux filatures).

Onze nouveaux actionnaires s’ajoutent entre 1854 et 1865, notamment plusieurs fabriques.

La SOMCO bénéficie d’une subvention de l’empereur : sur 10 millions de francs versés en France pour le logement, 150 000 sont promis à

Mulhouse.

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Azioni urbanistiche tra XIX e XX secolo: i casi studioNUOVA SOCIETÀ - NUOVA CITTÀ

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Azioni urbanistiche tra XIX e XX secolo: i casi studioNUOVA SOCIETÀ - NUOVA CITTÀ

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Azioni urbanistiche tra XIX e XX secolo: i casi studioNUOVA SOCIETÀ - NUOVA CITTÀ

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Azioni urbanistiche tra XIX e XX secolo: i casi studioNUOVA SOCIETÀ - NUOVA CITTÀ

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Azioni urbanistiche tra XIX e XX secoloAZIONE PUBBLICA E CASE POPOLARI

Alla ricerca di un’alternativa politica:

Friedrich Engels La questione delle abitazioni;

la cooperazione nella costruzione di alloggi (Société mulhousienne des cités ouvrières);

l’azione pubblica promossa da uno Stato di diritto democratico come espressione di una volontà e di un bisogno sociale

L’esperimento più noto resta quello dell’amministrazione viennese di sinistra tra il 1919 e il 1929, quando intervenne massicciamente per modificare il mercato delle abitazioni.

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Azioni urbanistiche tra XIX e XX secoloAZIONE PUBBLICA E CASE POPOLARI

1927-1930 KARL MARX HOF A VIENNA di KARL EHN

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Azioni urbanistiche tra XIX e XX secoloAZIONE PUBBLICA E CASE POPOLARI

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Azioni urbanistiche tra XIX e XX secolo: i casi studioGARDEN CITY

NUOVI PARADIGMI: LA FINTA UTOPIA DELLA CITTÀ GIARDINO

Ai “paradigmi” degli interventi urbani rappresentati da Parigi, Napoli, Vienna, Berlino, Milano, Barcellona, si affianca una critica

apparentemente radicale alla città esistente per proporre la costruzione di città nuove, la garden town promossa da Ebenezer

Howard e la ciudad lineal di Soria y Mata.

In un certo senso si tratta di un rifiuto dell’esistente e di una ricerca di un nuovo modello urbano, non utopistico, ma realistico e in qualche

modo ambientale. In realtà è un modello che si apre al mercato, cerca compratori per lottizzazioni di qualità, utilizza tecnologie industriali e innovazioni nei trasporti , ma ciononostante, per quanto certa critica

cerchi ancora di enfatizzarne esiti e significati, quel modello non trovò, né poteva trovare, il successo nell’ampia diffusione

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Azioni urbanistiche tra XIX e XX secolo: i casi studioGARDEN CITY

NUOVI PARADIGMI: LA FINTA UTOPIA DELLA CITTÀ GIARDINO

«A Hertfordshire Highlands, 21 miglia da King Cross, la Città Nuova per abitare e lavorare. Non è bene sprecare due ore al giorno in treni corriere e

tram per andare a lavorare, restando senza forze e senza tempo per il piacere e il ristoro. Nella Città Giardino di Welwin la casa sarà vicino al posto

di lavoro in un’atmosfera pura e salutare.

Ogni uomo avrà tempo ed energia dopo il lavoro per divertirsi e ristorarsi. Ieri: vivere e lavorare nel fumo. Oggi: vivere nelle periferie e lavorare in un

ambiente fumoso. Domani: vivere e lavorare nel sole della CITTÀ GIARDINO di WELWIN.»

Welwin, pubblicità sul Punch nel 1920 (Fonte: Purdom 1949).

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Azioni urbanistiche tra XIX e XX secolo: i casi studioGARDEN CITY

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IMPARARE DALLA STORIA PER OPERARE NEL PRESENTE

L'URBANISTICA DI FRONTE ALL'URBANESIMO E ALLE QUESTIONI SOCIALI

la visione territoriale

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Azioni urbanistiche tra XIX e XX secolo: i casi studio… E LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE ...

… CHE, NONOSTANTE L'AMMODERNAMENTO DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI, NON DIVENNE PARADIGMA!

Negli Stati Uniti seguirono simili provvedimenti amministrativi per istituire uffici tecnici settoriali con competenze metropolitane a Milwaukee, a Chicago, a New York e in altre località, fino a sboccare negli uffici di pianificazione metropolitana di Boston

(1923), il primo negli Stati Uniti, e di New York, il più grande.

Un’applicazione europea esemplare dell’ammodernamento della pubblica amministrazione per governare un’area vasta fu offerto dalla Germania alla fine della prima guerra mondiale. Lo stimolo fu la maggior produttività richiesta dal trattato di Versailles, l’azione fu l’istituzione nel 1920 di un ente di governo sovracomunale, la

Siedlungsverband-Ruhrkoblenvezirk SVR (Unione degli insediamenti – Distretto carbonifero della Ruhr).

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Azioni urbanistiche tra XIX e XX secolo: i casi studio… E LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE ...

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Azioni urbanistiche tra XIX e XX secolo: i casi studio… E LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE ...

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Azioni urbanistiche tra XIX e XX secolo: i casi studio… E LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE ...

… CHE, NONOSTANTE L'AMMODERNAMENTO DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI, NON DIVENNE PARADIGMA!

La pianificazione della Valle del Tennessee ebbe come obiettivi il controllo del regime idrico per impedire le esondazioni e produrre energia elettrica, la creazione di nuove

condizioni di vita e la predisposizione di condizioni generali di supporto all’industrializzazione regionale senza concentrazioni urbane e legando l’industria al

potenziamento dell’agricoltura.

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Azioni urbanistiche tra XIX e XX secolo: i casi studio… E LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE ...

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Azioni urbanistiche tra XIX e XX secolo: i casi studio… E LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE ...

… CHE, NONOSTANTE L'AMMODERNAMENTO DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI, NON DIVENNE PARADIGMA!

In Russia fu istituito l’ente statale Giprogor con il compito della pianificazione territoriale.

In Italia furono istituiti i Piani per la bonifica integrale con la legge del 1928, ma l’unico sbocco operativo fu la bonifica delle paludi pontine

In Inghilterra: 1927: ufficio di pianificazione metropolitana con il Grater London Regional Planning Committee (Commissione per la pianificazione della Grande

Londra). 1929: legge per la redazione di piani intercomunali. 1943-1944: il piano per la Grande Londra che era stato affidato a J. H. Forshaw e a Patrick Abercrombie, con

un gruppo di lavoro interno

all’amministrazione.

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RIFLETTERE

CHE COSA OFFRE L'URBANISTICA ALLE QUESTIONI SOCIALI?

IMPARARE DALLA STORIA PER OPERARE NEL PRESENTE

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L'URBANISTICA, UNA SCIENZA CHE SA USARE I PRINCIPI DI PRECAUZIONE E DI PREVENZIONE PER REDISTRIBUIRE

RISORSE E OPPORTUNITÀ

We live in complex social-ecological systems

IMPARARE LEZIONI DAL PASSATO: L'IMPORTANZA DELLA STORIA