2000 11 ronago 00

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Giornalini della Parrocchia: 1999-2009 Don Eugenio Verga

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  • CRISTIANI,NELLA CHIESA,PER IL MONDO

    il titolo-programma del nuovo anno li-turgico, proposto dal nostro Vescovo alla diocesi.Non uno slogan come tanti che ci possono la-sciare indifferenti. Non qualcosa di nuovo: in-vece un andare alla radice per scoprire la "nostraidentit". l'identit del cristiano, del Battezzatoche comunque diversa da quella di qualsiasi al-tra persona. Questa diversit non significa supe-riorit, ma originalit, cio qualcosa di particola-re che ci caratterizza dall'inizio della nostra vita,nel suo cammino intermedio fino alla sua conclu-sione.

    Innanzitutto lESSERE CRISTIANI ciporta al fondatore: Ges di Nazareth, il figlio delcarpentiere, dichiaratosi il Cristo, cio il Messia,il Figlio di Dio, e che per questa affermazioneviene messo a morte ma, proprio perch Dio, ri-sorge.Ges ha voluto che la sua vita non fosse un'espe-rienza isolata, ma coinvolgesse tutti gli uomini:essere cristiani, prima che fare determinate cose, la possibilit di essere come Lui. Nel Battesi-mo, e poi attraverso gli altri Sacramenti, siamochiamati, pur, o meglio, proprio perch peccatori,a inserirci in una storia che non di fallimento,ma di salvezza. Siamo chiamati a ri-dire, rifare,ad essere... l'immagine di Cristo, il Figlio di Dio,il testimone di Dio sulla terra. la vocazione delcristiano: ri-essere il Cristo sulla terra nel 2000,anche se... povero Cristo. Nasce da qui una do-manda: ma chi Ges Cristo, cosa ha detto,come vissuto, qual stato il suo stile di vita,per poi poterlo fare nostro? l'impegno a cono-scere questo "illustre sconosciuto". Per questo aNatale verr distribuito il Vangelo di Luca nellaversione che ci guider durante il prossimo annoliturgico.

    NELLA CHIESA: si sente spesso dire"credo in Ges Cristo, ma non nella Chiesa". Conquesta obiezione si vuole mettere da parte laChiesa come ostacolo alla fede. C' anche un'idea

    distorta di Chiesa, perch la si identifica sempli-cemente o nella "struttura gerarchica" oppure inquelli che "vanno in Chiesa". La Chiesa invecesiamo noi tutti battezzati, cresimati, "sposati inChiesa". Una scelta che abbiamo fatto noi libera-mente oppure fatta dai nostri genitori. Se si vuoledare una definizione semplice di Chiesa possia-mo dire che sono tutti coloro che, riconoscendo illoro stato di precariet, di limite e anche di falli-mento, desiderano vivamente fare meglio, rag-giungere dei traguardi e che, consapevoli che dasoli non ce la fanno, chiedono l'aiuto di Dio (iSacramenti) e di una comunit. Chiesa gi lafamiglia cristiana, Chiesa la comunit parroc-chiale, la Diocesi, la Chiesa Universale. Peressere pi concreti, si Chiesa quando ci si trovaper imparare, per celebrare l'Eucaristia (ripeteregli avvenimenti salienti della vita di Cristo), percondividere con altri quanto noi siamo e abbia-mo. Nasce un proposito: non ridurre il nostroCristianesimo a delle isole: feste, scadenze o rin-chiuso nel nostro piccolo privato.

    Ed ecco allora come logica conseguenza:PER IL MONDO. Il Dio di Ges Cristo, il Dioquindi del cristiano, non il "mio Dio", ma il"Padre Nostro". Un Padre di tutti gli uomini, inmodo particolare per noi battezzati, ma anche perquelli che non lo sono, per chi non crede e ancheper chi lo bestemmia. La conoscenza e la testi-monianza di un Dio "Padre di tutti" ci porta adallargare gli orizzonti, ci porta ad aprire la mente,il cuore e, se il caso, anche le mani verso chi nel bisogno. Ci porta non soltanto a pregare per inostri problemi personali, ma anche per il mondointero; ci porta non soltanto a conoscerlo sempredi pi, ma anche a farlo conoscere al maggior nu-mero di persone, non solo con la nostra parolama soprattutto con la nostra testimonianza divita. questo il terzo proposito del nuovo anno litur-gico, soprattutto partendo dalla testimonianza diLuca che nel suo Vangelo sottolinea la grandemisericordia del nostro Dio, meglio del Dio diGes Cristo, che vorrebbe essere Padre miseri-cordioso verso tutti gli uomini.

  • 4 gmg

    esserci per servire

    Ebbene s!!! Anche noi eravamo, inmezzo ai due milioni di giovani a Tor Verga-ta, nelle basiliche, nelle stazioni ferroviarie,all'aeroporto, ai caselli delle autostrade, neinumerosi punti di ristorazione a distribuire ipasti... Un "esercito" di 25.000 volontari pro-venienti da tutto il mondo.

    difficile descrivere in poche righel'esperienza pi sensazionale e coinvolgentedella nostra vita... Ciascuno di noi ha messonella borsa da viaggio, insieme agli effettipersonali, un ricordo indimenticabile, che dicerto ci accompagner tutta la vita. Gli occhi,i sorrisi, e i volti di italiani, africani, america-ni, che abbiamo "accolto" rimarranno semprenei nostri cuori.

    Abbiamo vissuto la GMG "dal di den-tro", in modo dissimile dagli altri giovanipellegrini, ma con lo stesso grande entusia-smo e soprattutto con la forza che nascevadall'essere consapevoli che in ogni fratelloche accoglievamo c'era Ges: il nostro farsiservi non aveva lo scopo di soddisfare un bi-sogno, ma stato un donare la nostra vita,mettendo il nostro tempo al servizio di un di-

    segno molto pi grande di noi.Fare il volontario alla GMG stato

    duro dal punto di vista fisico, abbiamo dato ilmeglio di noi stessi con grandissima disponi-bilit per superare gli ostacoli dettati dall'ele-vatissimo numero di giovani pellegrini, dallepesanti condizioni climatiche, dall'ampiezzadei territorio da servire, dalle tante esigenze eimprevisti dell'ultima ora.

    Tutto ci ha fatto nascere in noi la cer-tezza che tutti, con il proprio piccolo aiuto,possono contribuire a realizzare grandi pro-getti, come lo svolgersi sereno di un eventoda molti definito "epocale", tutti possono es-sere testimoni di Dio ed evangelizzatori. Conil nostro servizio abbiamo testimoniato che lasolidariet oggi possibile ed contagiosa,pu assumere il volto di decine di migliaia dipersone disposte a donarsi con generositall'altro.

    la missione che il Santo Padre ci haaffidato quando, il giorno del Giubileo deiVolontari, a Castel Gandolfo ci ha esortatialla responsabilit di consentire il concretiz-zarsi del significato ultimo della GiornataMondiale della Giovent, poich " alle gio-vani generazioni che spetta raccogliere lafiaccola della fede e portarla ai loro coetaneie all'umanit del terzo millennio".

    Il Papa in occasione della GMG ha la-sciato, inoltre, a tutti noi giovani un forte eprofondo messaggio: "... lass che cercatequando sognate la felicit, Lui che vi aspet-ta quando niente vi soddisfa di quello chetrovate, Lui la Bellezza che tanto vi attira; Lui che provoca..."

    In quei caldi giorni di agosto abbiamocercato, trovato ed incontrato Ges.

    La speranza che molti altri giovaniincontrino nei loro cammini questa presenzavera che in grado di cambiare la vita e cherappresenta... "ogni pi nobile ideale".

    Cecilia e Giovanni

  • gmg 5

    riflessioni tratte dall'inno dellaXV giornata mondiale della giovent

    Dall'orizzonte una grande luce viaggia nella storiaE lungo gli anni ha vinto il buio facendosi memoriaE illuminando la nostra vita chiaro ci rivelaChe non si vive se non si cerca la verit...

    Due milioni di giovani, ansiosi di cercare il senso vero della vita, si sono incontratiin nome di una persona vissuta 2000 anni fa. Il Suo ricordo e il Suo messaggio ,nonostante questo arco di tempo, vivo in noi. Lo abbiamo dimostrato davanti alPapa.

    Da mille strade arriviamo a Roma sui passi della fedeSentiamo l'eco della parola che risuona ancoraDa queste mura, da questo cielo, per il mondo intero vivo oggi, l'Uomo vero, Cristo tra noi

    Anche noi abbiamo percorso la nostra strada per arrivare a Roma. Ci siamo ritrovatiin mezzo a tanti giovani che arrivavano da ogni angolo del mondo. Ci siamo sentitiparte del mondo ed bello poter pensare o sognare di poter vivere gomito a gomitocon persone che non parlano la stessa lingua o che hanno la pelle di colore diverso.

    Dalla citt di chi ha versato il sangue per amoreEd ha cambiato il vecchio mondo vogliamo ripartire,seguendo Cristo, insieme a Pietro, rinasce in noi la fedeParola viva che ci rinnova e cresce in noi...

    Dal discorso del Papa sabato 19 agosto durante la veglia a Tor Vergata:"Carissimi, ritornando alle vostre terre, mettete l'Eucaristia al centro della vostravita... Vivete L'Eucaristia testimoniando l'amore di Dio per gli uomini.. .Anche oggicredere in Ges comporta una presa di posizione per Lui. Quasi un nuovo martirio: ilmartirio di chi chiamato ad andare controcorrente per seguire il Maestro..."

    Anche noi, insieme a tutti gli altri giovani, abbiamo dato la nostra testimonianzadi fede. Abbiamo dimostrato a tutti la nostra gioia, il nostro entusiasmo per lestrade di Roma, cantando, salutando tutti quelli che si incontravano.Ma, insieme a tutto questo gioire, non sono mancati i momenti di riflessione come lacatechesi, il pellegrinaggio a S. Pietro, la Messa, le confessioni al Circo Massimo...Adesso tocca a noi accogliere l'invito del Papa e continuare a testimoniare,con la nostra gioia e con lo stesso entusiasmo, la fede anche in mezzo a persone chenon condividono le nostre idee.

  • 6 gmg

    Un grande dono che Dio ci ha fatto Cristo il suo Figlioe l'umanit rinnovata, in lui salvata. vero uomo vero Dio, il pane della vita,che ad ogni uomo ai suoi fratelli ridoner...

    Dall'omelia pronunciata domenica 20 agosto dal Papa, durante la S. Messa a Tor Ver-gata: " Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna.. Queste parole di Pie-tro, nel dialogo con Cristo alla fine del discorso sul pane della vita, ci toccano perso-nalmente... Di parole intorno a voi ne risuonano tante, ma Cristo soltanto ha paroleche resistono all'usura del tempo e restano per l'eternit... Nella domanda di Pietro:da chi andremo?c' gi la risposta circa il cammino da percorrere; il cammino cheporta a Cristo. E il Maestro divino irraggiungibile personalmente: infatti presentesull'altare nella realt del suo corpo e del suo sangue... Celebrare l'Eucaristia man-giando la sua carne e bevendo il suo sangue significa cio testimoniare la propria di-sponibilit a sacrificarsi per gli altri, come ha fatto Lui... Con Pietro, davanti a Cri-sto, Pane di vita, anche noi oggi vogliamo ripetere: Signore, da chi andremo? Tu haiparole di vita eterna! "

    giunta un'era di primavera, tempo di cambiare. oggi il giorno sempre nuovo per ricominciare,per dare svolte, parole nuove e convenire il cuore,per dire al mondo, ad ogni uomo: Signore Ges...

    S, giunta anche per noi la primavera, il tempo del cambiamento.Ogni giorno dovr essere sempre nuovo per ricominciare, seguendo Ges.

    Un giorno nuovo per andare controcorrente senza lasciarci intimidire o infastidire da chi ci prende per "matti".Ora tocca a noi "rianimare il mondo", tocca a noi portare l'annuncio di Cristo nel nuovo millennio, tocca a noivivere nella fede ovunque ci troviamo e rianimare le nostre comunit con gioia ed entusiasmo.

    Dal discorso del Papa pronunciato la sera di sabato 19 agosto durante la veglia a TorVergata: ".. .in realt, Ges che cercate quando sognate la felicit: Lui che vi aspet-ta quando niente vi soddisfa di quello che trovate: Lui la bellezza che tanto vi attrae; Lui che vi provoca con quella sete di radicalit che non vi permette di adattarvi alcompromesso; Lui che vi spinge a deporre le maschere che rendono falsa la vita; Lui che vi legge nel cuore le decisioni pi vere che altri vorrebbero soffocare. Gesche suscita in voi il desiderio di fare della vostra vita qualcosa di grande, la volont diseguire un ideale, il rifiuto di lasciarvi inghiottire dalla mediocrit, il coraggio di im-pegnarvi con umilt e perseveranza per migliorare voi stessi e la societ, rendendolapi umana e fraterna..."

    L'ultimo ricordo di Tor Vergata quello di quando ci siamo lasciati, immersi in un'atmosfera di profonda spiri-tualit,ma anche di gioia e di festa, e con tutti i due milioni di giovani presenti, ognuno con la sua storia, con il suopercorsospirituale, con il suo carico di gioie e sofferenze, insieme, abbiamo cantato in un sol coro:

    Siamo qui, sotto la stessa luce, sotto la sua croce, cantando ad una voce: l'Emmanuel, l'Emmanuel, l'Emmanuel

    l'Emmanuel, l'Emmanuel.

    ALBA- VITTO- CLARA- DONY- SAIMON- RANCH

  • celebrazione dei sacramenti 7

    noi, cresimandi del 2000"2000 ANNI FA UN UOMO SI LASCI PRENDERE PIENAMENTE DALLO SPI-

    RITO SANTO E DIVENNE IL PI' BEL SUCCESSO DELLA SPECIE UMANA: GES!"

    Noi ragazzi dell'88 che in questi anni ci siamo preparati a ricevere il dono dello SpiritoSanto, avremo la fortuna di accoglierlo il giorno 3 DICEMBRE dalle mani di Mons. CarloCalori, delegato dal Vescovo Mons. Alessandro Maggiolini.

    Per non sentirci soli, ma consapevoli che facciamo parte di una comunit che ci ha ac-colti il giorno del nostro BATTESIMO, domenica 5 novembre, durante la celebrazione euca-ristica, ci presenteremo e rinnoveremo, insieme a voi, l'impegno di diventare testimoni diGes.Sar per tutti noi un'occasione per ravvivare le promesse del Battesimo e per riprendere conpi coraggio il cammino di Figli di Dio e suoi TESTIMONI.

    Perci chiediamo a tutti e soprattutto ai nostri genitori, ai padrini e alle madrine, di ac-compagnarci in questi giorni che mancano alla Cresima, di sostenerci con il vostro amore e lavostra preghiera.

    Noi, di conseguenza, ci impegniamo a scoprire sempre pi a fondo la bellezza e la no-vit del Vangelo, ad imparare a vivere come Ges, e ad amare la nostra vita, dono di Dio at-traverso i nostri genitori, che ringraziamodi averci educati alla Fede.i cresimandi:sellati mattiabernasconi elisabettabonetti monicabordessa michaelcefal valeriade bastiani chiarade bastiani valerioghielmetti diegogorgone mathewsgrisoni lucagrisoni tommasopapis hilaryrogantini ariannarusso lucasaieva samuelasaaki deinventura eleonora

    L'UNZIONE DEGLI INFERMIDomenica 15 ottobre, nove anziani hanno

    ricevuto il Sacramento dell'Unzione degli Infermi,durante una celebrazione raccolta e semplice.

    La Fede nel Paradiso ha trasformato que-sto momento in un incontro commosso con il Si-gnore, un'offerta spontanea a Lui delle loro vite.

    Ricordiamo le parole pronunciate da Ma-dre Antonietta durante l'omelia: "Per conto mio,ritengo l'anzianit una grande grazia del Signore,perch si vede tutto in una luce pi solare, pi rea-le. Gli orizzonti si allargano, si dilatano ed il cuo-re abbraccia il mondo intero. E poi si comprendemeglio la valenza delle cose e si d, ad ognuna diesse, l'esatto valore. Diceva S. Maddalena di Ca-nossa: - Date alle cose il peso che esse hanno,considerandole un'ora dopo la vostra morte - Eancora - Tenete per punto fisso il Cielo, non ba-dando pi n al patire n al godere.-"

    La cerimonia stata una bella occasioneper riunire ed incontrare le persone anziane dellanostra comunit, esprimere la nostra riconoscenzaper la loro presenza, per il sostegno che ci dannocon la preghiera e la loro saggezza.

  • 8 grest

    SHALOM!

    Vorremmo sapere se anche voi, qualchetempo fa, siete stati attirati da un canto cheogni pomeriggio, nel mese di luglio, risuonavanella piazza e fra le mura dell'oratorio... JERU-SALEM... la fede si colora e quella voce volaper risuonare ancora! sempre una gioia ritrovarci per vivere insie-me un cammino anche nelle giornate pi caldedell'estate. Pi calde? Beh! Forse abbiamo esa-gerato! Infatti il nostro GREST andato avantinonostante ripetuti e continui acquazzoni conconseguenti fughe e docce gratuite!!!

    Ma, non soddisfatti dell'acqua piovutadal cielo, siamo andati alla ricerca di... AC-QUATICA: tuffi a non finire, Don compreso!Si salvi chi pu, o meglio, chi ha qualcheSANTINO nel COSTUME!!! Tra un " Jerusa-lem" e l'altro, molti sono stati i giochi ed i la-vori, sia per i pi grandi che per i piccoli.

    Tutto questo impegno si concretizzatoin una bellissima giornata conclusiva con la S.Messa, dove sono risuonate di nuovo le notedel nostro INNO e dove si potuta ammirare

    la splendida bandiera, autentica opera di una"Botticelli" ed il pomeriggio trascorso insiemegiocando.

    Tutti hanno potuto apprezzare la rico-struzione delle mura della citt di Gerusalem-me: che faticata!!! E anche i semplici ma impe-gnativi lavoretti che i pi piccoli hanno portatoa termine!!!

    Non mai mancata, puntuale, la "Miti-ca merenda" del Grest preparata dalle nostremamme "grestanti" sostenute dalla preziosacollaborazione delle nonne e delle mamme ca-salinghe nella preparazione di squisite torte!!(GRAZIE, GRAZIE E ALLA PROSSIMA!!!)

    Questa esperienza estiva ha voluto esse-re occasione per scoprire, divertendosi, GERU-SALEMME citt santa per Ebrei, Cattolici eMusulmani, oggi crocevia di molte tensioni,ma nello stesso tempo "LABORATORIO" perla COSTRUZIONE DELLA PACE TRA I PO-POLI.

    SHALOM!!!

  • esperienza estiva 9

    cronaca semiseria di un viaggio particolare...

    15 giugno 2000 (circa), agenzia viaggic/o parrocchia di Ronago: prenotazione viag-gio per la Francia con pernottamento in suite dihotel 5 stelle (per noi ragazzi) o in locale diservizio per 6 posti per le ragazze (ovvero 2posti per 3 persone), viaggio con autista priva-to in confortevole pullman turistico, colazionein camera e pranzo nel ristorante esclusivo in-terno all'hotel, "grande Fratello" privato, tuttocompreso, costo a carico di sorelle Materazzi& company.

    Numero partecipanti:????7 agosto 2000, ore 8,30: carico bagagli;

    9 posti liberi, 8 prenotati di cui solo 7 occupati(meglio, si sta pi larghi); l'ottavo ci avrebberaggiunto in vespa, direzione Tauriense, ma si fermato a Canova per raccogliere mirtilli...

    Viaggio confortevole, prima sosta pran-zo in area pic-nic Savoia con prima intervistatelevisiva, "visita guidata" al castello nel po-meriggio, arrivo previsto in serata a Taiz.

    Taiz: appena siamo arrivati, ci siamoaccorti che tirava un'altra aria: erano presentipi di 5000 giovani da ogni parte del mondo:cosa li faceva stare l in un villaggio di 200anime sperduto nella campagna della Borgo-gna a circa 15 Km dal centro abitato pi vici-no? Non abbiamo fatto nemmeno in tempo afarci questa domanda che siamo stati subito ra-piti dall'atmosfera di fede e di gioia della chie-sa: l la preghiera si faceva canto, canti sempli-ci in pi lingue che tutti ripetevano a bassavoce, seduti sulla moquette uno accantoall'altro.

    A poco a poco le parole si facevano tue,entravano nella tua anima e a ogni ripetizioneti svelavano in una luce sempre nuova l'amoreche Dio ha per ognuno di noi. In mezzo, nellanavata centrale, c'erano i "frres", 108 monacidi ogni confessione cristiana. Questa comunitecumenica fu fondata circa 50 anni fa da frreRoger Schultz e nel corso del tempo ha ospita-

    to un numero sempre maggiore di giovani: ra-gazzi che si danno appuntamento di anno inanno per crescere nella loro fede attraverso ilcolloquio con Dio, con i frres, e con gli altrigiovani. infatti bellissimo e molto utile met-tere in comune le proprie esperienze di fede edi vita: abbiamo capito di fare lo stesso cammi-no, anche a migliaia di chilometri di distanza ein condizioni di vita diverse. Tutto questo sisvolge in un meraviglioso clima di amicizia econdivisione (e anche di DIVERTIMENTO!!)

    Fin dall'arrivo, l'accoglienza che abbia-mo avuto stata sorprendente: mentre monta-vamo le tende tutti ci salutavano... e non soloitaliani. Questo spirito era poi visibile soprat-tutto nei gruppi di lavoro, in cui c'era chi spon-taneamente si offriva di tradurre le parole delfrre dall'inglese nella propria " lingua a quellivicino a lui e anche nella distribuzione dei po-sti, a cui poteva collaborare chiunque: ti capita-va cos di sentirti augurare buon appetito infrancese da chi ti porgeva il pane, in tedesco dachi ti passava il vassoio e in polacco da chi tiserviva il cus-cus.

    Purtroppo il tempo volato, giovedmattina eravamo gi sul pulmino con il "rim-pianto" di non poter fermarci di pi, ma con lacertezza di tornarci in futuro.

    ALTRE TAPPEmarted 8 e mercoled 9* CLUNY. Della immensa cattedrale

    del monastero pi famoso del Medioevo non rimasta neanche l'ombra... solo colonne e bas-sorilievi in bella vista nelle case del centro sto-rico.

    *AVIGNONE. Dopo aver fatto gli anti-chi romani sul "Pont du gard" (bellissima vi-sta!) ci siamo persi nei passaggi segretidell'immenso palazzo dei Papi. Uscite serali,artisti di strada, stelle cadenti, incontri ravvici-nati del III0 tipo (com' piccolo il mondo!)

  • 10 esperienza estiva

    immersi nella magia delle notti francesi.venerd 11*PROVENZA, ARLES, CAMARGUE.Dall'atmosfera "in" di Avignone ai colo-

    ri forti della terra di Van Gogh. Dietro i passispediti della guida don Eugenio abbiamo (in-tra)visto il glorioso passato romano, l'artigiana-to locale, antichi emigranti italiani, i cavalli ele distese di lavanda (solo in cartolina!). Allafine, con la scusa di visitare il-santuario metadi pellegrinaggio degli zingari, abbiamo sentitoil profumo del mare e... il sapore delle crepes.

    sabato 12*MONACO. Il fascino della terra dei

    Grimaldi non un granch (abbiamo capitoperch i principi sono sempre in giro per ilmondo!). Un consiglio: se proprio vi attira, vi-sitate Lugano, che molto meglio.

    Un grazie dunque a don Eugenio perquesta meravigliosa settimana di vacanza, checi ha permesso di sperimentare un modo diver-

    so e pi intenso di vivere la fede, che ci ser-vita come "carica" per ritornare alla vita di tuttii giorni, certi che l'unica cosa che pu daresenso l'amore, ma ci solo se innanzitutto cilasciamo amare da Dio e lo facciamo entrarenel nostro cuore.

    Questa settimana stata poi un ottimocorso di sopravvivenza... ma ce la siamo cavatabene. sicuramente anche merito del bellissi-mo rapporto di amicizia che si creato e cheha consentito di rafforzare i rapporti fra di noi,magari prima solo superficiali.

    Ognuno ha saputo mettersi in gioco, adisposizione degli altri anche nelle piccolecose quotidiane: cucinare, montare le tende...

    Proprio nella semplicit e nella condivi-sione abbiamo assaporato la gioia dello stareinsieme e, perch no, anche di divertirsi.

    Alba, Daniele, Davide, Gabriela, Maria, Raf-faele

  • liturgia 11

    il punto della situazioneII gruppo liturgico uno dei settori

    operativi pi eterogenei e numerosi della par-rocchia. Amministratori straordinaridell'eucarestia, cantori, organisti, lettori, vo-lontari per la pulizia della Chiesa, confratellie consorelle... Nonostante vi siano molti par-rocchiani che danno il proprio contributoall'animazione liturgica, pochi si sentonocoinvolti attivamente all'interno di questo set-tore partecipando agli incontri del gruppo ealle decisione che gli competono.

    Per cercare di creare un maggior coin-volgimento, e riallacciandosi alla lettera pa-storale dei Vescovo "Cristiani nella Chiesa enel mondo", abbiamo deciso di sottolinearemaggiormente la Santa Messa domenicale,fulcro portante della vita cristiana, dei periodiprincipali dell'anno liturgico (avvento, quare-sima) attraverso una riproposta degli incontriper preparare insieme gesti, preghiere dei

    Fra qualche domenica non trove-remo pi il foglietto della Messasui banchi, ma all'ingresso dellachiesa. Ciascuno di noi invitatoa ritirarlo per vivere il momentodella Celebrazione in modo anco-ra pi responsabile e per conti-nuarlo durante la settimana por-tando a casa il foglietto, conl'augurio che, potendolo riprende-re in mano, possa diventare ilcompagno inseparabile dette no-stre giornate feriali, quale occasio-ne di riflessione personale.

    CERCASI "MANODOPERA" PER LAPULIZIA DELL'ORATORIO E DELLA

    CHIESA CHE SI SVOLGONO:PER L'ORATORIO

    IL GIOVED DALLE ORE 16.00PER LA CHIESA

    IL VENERD DALLE ORE 14.00RINGRAZIAMO TUTTI COLORO CHE

    SI VORRANNO RENDEREDISPONIBILI PER QUESTO SERVIZIO

    fedeli ed eventuali riflessioni per la celebra-zione. Siete tutti invitati a partecipare conidee e proposte.

    Una importante novit riguarda l'ado-razione eucaristica del primo gioved deimese; per garantire una costante presenza conil Santissimo si pensato di invitare partico-larmente ogni mese un diverso gruppo chegarantisca la continuit nell'adorazione: tuttele persone sono libere di parteciparvi, ma inparticolare modo gli esponenti dei vari grup-pi.

    Ecco il calendario sino a fine anno:9/11 Caritas14/12 Giovani

    II gruppo liturgico, inoltre, cerca dirinnovarsi attraverso nuove forze in tutti ivari ambiti e in particolare ricerca:* persone disponibili, soprattutto giovani, aleggere durante le celebrazioni festive;* donne disponibili ad aiutare chi gi si oc-cupa della pulizia della Chiesa e dell'oratorioin modo da organizzare dei turni;* un invito particolare ai ragazzi delle medie:la loro partecipazione all'animazione festivacon il canto pi che gradita.

    Chiunque volesse dare una mano, con-tatti Don Eugenio.

  • 12 gruppo catechisti

    il programma del nuovo anno catechisticoII gruppo dei catechisti si trovato per

    programmare il nuovo anno tenendo conto an-che delle indicazioni date dal Vescovo nel Pia-no Pastorale 2000/2001. Da questo incontrosono emerse le seguenti proposte:

    1. Per quanto riguarda la catechesi dal-la 1A elementare alla 3A media si pensato diinviare ad ogni famiglia una lettera nella qualeviene chiesto ai genitori, che fin dal Battesimohanno scelto liberamente di educare i proprifigli alla fede cristiana, di essere fedeliall'impegno preso quel giorno, iscrivendo ipropri figli agli incontri di catechismo per es-sere aiutati dalla comunit parrocchiale ad as-solvere questo importante compito.

    2. Poich la catechesi non una mate-ria da studiare, ma uno stile di vita che si ap-prende dal Vangelo e anche attraverso l'esem-pio della famiglia, importante che i genitorisiano a conoscenza del cammino che i ragazzistanno facendo con i loro catechisti. Quindi,per coinvolgere e responsabilizzare i genitori,verranno programmati per loro degli incontrinel corso dell'anno, classe per classe, comin-ciando dalla 2A media che celebra il Sacra-mento della Cresima il 3 dicembre, e quelli di4A elementare che celebreranno la 1A Comu-nione.

    3. Si organizzeranno durante l'anno al-

    cune giornate di ritiro per i ragazzi in prepara-zione ai Sacramenti (la Confessione, la Comu-nione e Cresima).

    4. di fondamentale importanza perun cristiano la partecipazione alla Messa delladomenica. Perch questa partecipazione sia at-tiva, si pensato di coinvolgere in diversimodi i ragazzi dalla 4A elementare fino allemedie per animare le celebrazioni. I ragazzi di4A e 5A elementare potrebbero aiutare il grup-po dei giovani che animano il canto, parteci-pando anche alle prove, oppure portare i doniall'altare. I ragazzi di 5A elementare che ancoranon lo fanno potrebbero impegnarsi comechierichetti, mentre quelli delle medie (dopoCresima) potrebbero cominciare a leggere leletture o le preghiere dei fedeli.

    5. Verranno organizzati alcuni incontrizonali per catechisti.

    6. Si pensato di acquistare alcune vi-deocassette per presentare ai ragazzi il mes-saggio di Ges in modo diverso e per loro picoinvolgente. Si tratta di sussidi audiovisiviche fanno riferimento ai contenuti del Catechi-smo, ma che trattano anche temi particolaricome la spiegazione della Messa in tutte le suepart o i Sacramenti (Battesimo, Cresima, Ri-conciliazione).

    Gli incontri di catechismo si terranno secondo il seguente calendario:

    classe 1A elementare venerd (inizio in Avvento)classe 2A elementare venerd dalle 14.30 alle 15.30classe 3 A - 4A - 5A elementare gioved dalle 14.45 alle 15.45classe 1A - 2A media marted dalle 16.15 alle 17.15classe 3A media marted dalle 17.00 alle 18.00classi superiori venerd dalle ore 20.45giovani 1 e 3 venerd del mese dalle ore 21.00adulti Avvento/Quaresima il gioved dalle ore 21.00

  • scuola dell'infanzia 13

    buone nuove

    Oh! Finalmente abbiamoanche noi un nome... e che belnome! ARCOBALENO!

    Proprio in questi giorninel ciclo di Ronago ne apparsouno coloratissimo. stato belloammirarlo dalla finestra evedere come tanti colori insiemeabbiano formato un unicoCAPOLAVORO. Ecco... cosvorremmo essere anche noi:ogni bimbo uno splendido coloreche, unito ad altri dia un'immagineperfetta di unione e quindi di amicizia ..

    Per questo motivo abbiamo scelto questo nome e benvolentieri lo abbiamo unito, con l'aiuto delle nostre insegnanti,alla figura di una persona che ci ha voluto bene e sostenuto: Don

    Matteo. stata proprio una bella festa! Qualcuno ci ha detto: "Noi

    tutti siamo felici di essere riusciti in questo, e di aver rivisto e avutocon noi persone che hanno condiviso parte del nostro cammino".UN GRAZIE sincero a chi ci ha aiutato, in molti modi, a realizzarequesto particolare e significativo momento!DIRETTAMENTE DAI BAMBINI:UNA RICETTA SPECIALEper ottenere nuove e simpatiche amicizie:- un palloncino colorato.....- un bel disegno........- tanta allegria.....e la magia fatta!!!Dalla "lontana" Cremona e dal pi vicino Parco di Monza ci hannorisposto: Pietro, Riccardo e Rita!

    I BIMBI E LE LORO INSEGNANTI

  • 14 giubileo zonale delle famiglie

    famiglie... in giubilo

    Domenica 29 ottobre un gran movi-mento ha attraversato i nostri boschi e le stradedi Uggiate: bambini vocianti, adulti in chiac-chiericcio, passeggini, zainetti, panini e bibe-ron... classiche famiglie in movimento. Prepa-rato da tempo e con cura dalla commissionefamiglia zonale, tra i tanti appuntamenti giubi-lairi per ogni categoria di persone, quello dellazona pastorale prealpi per le famiglie, statopensato a misura... familiare.

    Ed stata superata ogni pi rosea pre-visione, a riconfermare che lo Spirito Santovede pi lontano ed opera, per fortuna, oltreogni affannarsi umano. Circa 50 persone a Ro-nago, coppie con meno di quindici anni di ma-trimonio alle spalle ed alcuni fidanzati, e 150ad Uggiate, dopo un momento introduttivo dipreghiera e di riflessione in cui Don AndreaMessaggi e Don Giovanni Quadrio ci hanno ri-cordato che il Giubileo riporta alla verit,all'essenziale nella vita, ci si incamminati inun pellegrinaggio conviviale in cui si sono ri-visti vecchi amici o fatte nuove conoscenze,

    verso la chiesa di S. Giuseppe a Somazzo,dove si aggiunto chi, per vari motivi, dovu-to arrivarci in macchina: alla Santa Messa era-vamo present in ca. 450. Che bella festa! Eanche grazie all'animazione dei giovani dellazona, la liturgia veramente stata sentita e par-tecipata: persino i bambini non hanno assolu-tamente disturbato. L'alleanza fedele di Dio, lasua Parola come roccia su cui fondare il nostroessere famiglie; il quotidiano che coniuganell'ordinariet, sostenuto dalla preghiera, fedee vita. E poi la festa continua attorno a paninipreparati a casa e ad ottime salamelle, graditasorpresa offerta dagli ospitali Uggiatesi; quat-tro chiacchiere, vecchi e nuovi amici, unospettacolo teatrale significativo da vedere in-sieme a cui hanno partecipato anche alcuni deibambini "nostrani": insomma un bellissimomomento di famiglia.

    Chi non c'era s' veramente perso qual-cosa di bello! Sar per la prossima... !

    felice

  • caritas 15

    notizie dalla caritas parrocchialeCome ogni anno, il cammino pastorale

    appena iniziato ricco di iniziative concrete,di occasioni da vivere e a cui partecipare.

    Piccoli gesti e semplici proposte che laCaritas parrocchiale vuole estendere a tutti imembri della nostra comunit, affinch la ca-rit ci aiuti a spalancare il cuore per riceverel'altro che ci attende.

    Ecco allora qualche piccola indicazio-ne:- il Gam, gi impegnato ormai con l'ottobremissionario, a cui seguiranno iniziative per ri-cordare P. Giuseppe ad un anno dall'aperturadel processo di beatificazione. E poi il resto sivedr...- Sono iniziate inoltre le visite agli ammalatinegli ospedali la domenica pomeriggio, unservizio prezioso e gradito. A questo propositoa breve ci sar un incontro di formazione pertutte le persone gi impegnate e per quelle chelo vorranno fare, cos da aiutarci a capire me-glio il valore di questo gesto.

    - Si tenuta inoltre la consueta festa per glianziani, un gioioso momento di incontro eamicizia. Per tutti coloro che lo desiderano, ilmarted pomeriggio l'occasione per conti-nuare insieme il cammino, ritrovandosi per il"lavoro" a favore della coop. Ancora, ogniquindici giorni.- Anche il mercatino dei prodotti equosolidaliha gi aperto i battenti, con nuovi prodotti esvariate informazioni per sensibilizzarci su"realt mondiali".- Come avrete visto, nel locale di accoglienzasono giunte nuove "ospiti" per iniziare con noiuna grande avventura. Un'occasione per nuoviincontri e simpatiche conoscenze...

    Naturalmente non si esaurisce tuttoqui... la carit, ne siamo certi, ricca di gestipersonali e quotidiani, spesso nascosti, maqueste piccole iniziative vogliono aiutarci avivere comunitariamente, permettendoci di ar-rivare anche l dove, soli, non ne saremmo ingrado.

    il punto su... l'accoglienza.In un mondo dove i confini tendono ad

    attenuarsi sino a confondersi, l'ospitalit unavirt essenziale. grazie ad essa che colui che separato, diverso, straniero, pu venire ac-colto, integrato, compreso in una comunit.

    Non c' via di scampo: il mondo ormai diventato troppo piccolo per pensare di poterritagliare uno spazio dove farci entrare soloci che ci piace, in questa nostra societ doveil fenomeno dell'emarginazione sociale edumana assume proporzioni notevoli. Gli impe-gni prioritari sono quelli che riguardano percila gente tuttora priva dell'essenziale: la salute,la casa, il lavoro, il salario familiare, l'accessoalla cultura, ma anche le necessit di chi viene

    ignorato dal nostro sistema di vita, siano essianziani, handicappati, tossicodipendenti, di-messi dalle carceri o dagli ospedali psichiatri-ci, ecc.

    Con gli "ultimi* e con gli emarginatipotremmo tutti recuperare invece un generediverso di vita, demolendo innanzitutto gliidoli che ci siamo costruiti: denaro, potere,consumo, spreco, tendenza a vivere al di sopradelle nostre possibilit, riscoprendo i valoridel bene comune, della tolleranza e della soli-dariet, della giustizia sociale e della corre-sponsabilit. Occorrono allora gesti concreti,impegni personali e familiari, accoglienza eospitalit

  • 16 caritas

    nella propria casa o in ambienti gestiti comu-nitariamente, messa a disposizione gratuita delproprio tempo e delle proprie capacit, inter-venti di solidariet, legami durevoli nel tempocon comunit del Sud del mondo... affinch sipossa crescere come famiglia dei Figli di Dio,per aprirsi ad una fraternit sempre pi ampia.

    Agire nel quotidiano, 'sporcarsi lemani', progettare insieme le risposte rifletten-do su che cosa cambia nella vita degli ultimi edella comunit che li accoglie sono orizzontiche si aprono per coniugare al meglio gli im-pegni di carit e i doveri della giustizia, perce-pendo che per risolvere i problemi bisogna ri-salire le cause e contrastarle e scoprire cosche l'altro sempre un volto in cui rispec-chiarsi e riconoscersi simili e fratelli, saldandoinsieme le grandi prospettive di cambiamentosociale e politico con i piccoli passi quotidia-ni.

    questa la vocazione alla quale chia-mata anche la nostra comunit all'interno diuna proposta costante di conversione: la rea-lizzazione piena del comandamento dell'amorein contrasto con le tentazioni sempre presentidell'egoismo, della diffidenza, dell'individuali-smo e della chiusura. La comunit cristiana infatti il primo e insostituibile spazio in cui sialimenta la crescita di una carit che significadisponibilit personale e insieme propostamissionaria, attraverso gesti e impegni comu-nitari.

    Fare e vivere una parrocchia accoglien-te significa perci:* mettersi in viaggio con altri senza pretende-re di scegliersi la compagnia;* apprezzare il valore dell'incontro e dell'acco-glienza tra diversi;* sperimentare la fatica e la gioia dei cammi-nare insieme;* imparare a procedere al passo degli ultimi ead aspettarsi, perch ci si salva solo insieme.

    Anche nella nostra parrocchia, a questoproposito esiste, ormai da qualche anno, unambito privilegiato per "allenarci" in modo

    particolare alla dimensione d'accoglienza: illocale parrocchiale destinato ad ospitare per-sone che vivono un momento di difficolt,perch temporaneamente senza abitazione persvariati motivi. Un'occasione concreta che ciha permesso in questi anni di conoscere e ac-compagnare persone diverse per lingua, cultu-ra, stile di vita o esperienze maturate, allargan-do cos i nostri orizzonti.

    un'esperienza semplice, ma significa-tiva, che tutt'oggi continua, nonostante diffi-colt e sconfitte, legate anche alla problemati-cit delle persone che abbiamo accolto e aduna certa fatica nell'accompagnarle in un per-corso di crescita personale e di reinserimentosociale, vincendo da parte nostra diffidenze epaure..

    Un'occasione, per, anche di scambio earricchimento reciproco, a cui vorremmo chetutti partecipassero attraverso le varie modalitproposte:* informandosi e coinvolgendo le persone ac-colte nella vita della comunit e del paese, at-traverso un saluto, un invito, una visita....* impegnandosi attivamente nel gruppo checoordina l'intervento, accompagnando concre-tamente le persone ospitate nelle loro necessi-t e facendo presente la propria disponibilit aDon Eugenio per questo servizio;* sostenendo economicamente questa attivittramite versamenti da effettuare sul 'fondo disolidariet" n. 1325 della Banca Popolare diMilano - Agenzia di Faloppio o facendoli per-venire a Don Eugenio;* contribuendo al rinnovo periodico del mate-riale in uso presso il locale e soggetto ad usu-ra, quali ad esempio biancheria da letto, dacucina, da bagno, nonch l'occorrente percucinare e consumare i pasti o per le puli-zie.

    C' quindi spazio per tutti, augurandociche nessuno abbia a sentirsi escluso...

    la caritas parrocchiale

  • gam 17

    GAM:le iniziative in programma

    Anche in questo nuovo anno pastorale il Gruppo Appoggio Missionario preparer le sueiniziative per contribuire all'animazione missionaria della Parrocchia.In sintesi sono:

    - L'ottobre missionario, che ha il suo culmine nella Giornata Missionaria Mondiale- Il 7 novembre 2000 ricorderemo , con una giornata comboniana, l'apertura della rogato-

    ria per il processo di beatificazione di P. Giuseppe Ambrosoli- In dicembre, il 9 e l0, ci sar il tradizionale banco vendita a favore dei missionari legati,

    per origine o amicizia, alla nostra parrocchia- Nel giugno del 2001 ci sar la giornata annuale del G.A.M.- Continueremo con impegno la preghiera del Rosario Missionario ogni terzo mercoled

    del mese. Quest'anno sar alle ore 17,30- Cureremo la pubblicazione sul giornalino parrocchiale delle lettere dei nostri missionari.

    lettera di Sr. CaterinaCarissimi Antonietta e Gruppo Missio-

    nario,mi faccio viva dopo quasi due mesi dal

    mio arrivo in Kenya.Sono rimasta un mese a Nairobi per

    pratiche burocratiche e per mettere assiemedelle note che aiuteranno le future studenti du-rante il corso che sar per Infermiere Ausilia-rie. Sono arrivata a Kitale due settimane fa peraiutare nella sorveglianza dei lavori e per arre-dare la casa.

    Kitale si trova molto vicino all'equatorea nord del Kenya, ai piedi del monte Elgon. 2000 m. sopra il livello del mare. Il sole scottadi giorno, il freddo penetra nelle ossa di notte.

    Il centro di formazione di Kitale divi-so in: Kitale I che gi forma catechisti, mae-stri e seminaristi e Kitale II, che sar la futurascuola per infermieri/e e laboratoristi. I fabbri-

    cati sono finiti ma vuoti, c' tutto da procuraree da arredare. La casa delle suore finita, manmano che la Provvidenza ci viene in aiutometteremo assieme il necessario per poter pre-sto viverci dentro.

    A Kalongo nella scuola ostetriche no-nostante la povert di mezzi avevo tutto il ne-cessario per l'insegnamento. Qui ho dovuto in-cominciare da zero; mettere assieme regole,syllabus, curriculum, raccogliere qua e l deglistrumenti ed attrezzature per l'insegnamento,mettere assieme dei libri di note pratiche perl'insegnamento che spero saranno stampatepresto. Mi mancano ancora tante cose, ma spe-ro arriveranno.

    Ho fatto un giro in Sud Sudan ed ho vi-sto e vissuto quello che nella mia vita missio-naria non avevo ancora sperimentato. La mis-sione circondata

  • 18 gam

    da paludi, posto nascosto per non essere notatidagli aerei e bombardati dal governo del nordKaharoum, i missionari Padri e Suore sonopresenti assieme a Ges Eucaristia per dire aquesto popolo che Dio li ama.

    La gente vive di quel poco che pu col-tivare quando piove, hanno le mucche per for-tuna ma c' molta tubercolosi dovuta alla man-cata vaccinazione delle mucche, ci sono anchemolti lebbrosi.

    I missionari vivono in capanne fatte difango e paglia, foderate da pezzi di nailon perevitare che insetti e polvere ti cadano addosso.Pochissima acqua, per lavarti le mani, fuoridalla porta di casa c' una piccola tanica legataad un palo contenente acqua, con un buchettosul fondo, chiuso da una spina d'albero. Quan-do ti vuoi lavare le mani, levi la spina ed unfilo d'acqua esce con il quale ti lavi le mani infretta e poi lo chiudi. Il cibo tutto portatodentro con l'aereo ed misurato perch bastiper il tempo necessario. L fa un caldo inferna-le, bagnati di sudore 24 ore su 24. I serpenti

    fanno le loro passeggiate diurne e notturne,cos pure a volte passeggia anche il leone.Ecco un po' della mia esperienza in Sud Su-dan.

    In questo mese di agosto durante le va-canze della scuola dar un corso ai maestri,catechisti e seminaristi presenti in Kitale I,sulla salute, come prevenire le malattie, cono-scenza dei parassiti e loro prevenzione, comelavorare comunitariamente per una vita pi sa-lutare nel Sud Sudan.

    Ricominciare da capo sempre diffici-le specialmente ad una certa et, ma il Signoremi vicino e con Lui si fanno tante cose.

    Vi ricordo spesso nella mia preghiera,penso che anche voi farete altrettanto per me.Vi penso tutti bene. Sono contenta di essere dinuovo in Africa, ho ritrovato il mio cuore. Vipenso spesso e ricordo in preghiera. Un carosaluto a tutti e ciascuno.

    I.C.J. Sr. Caterina Marchetti

  • gam 19

    il 6 agosto scorso, da Amakuriat giunta questa lettera di suor Amelia

    Carissima Antonietta,eccomi finalmente a te con alcune foto

    di bambini! Il ritardo dovuto al fatto che lefacciamo sviluppare a Nairobi, ed i viaggi allaCapitale non sono tanto frequenti...

    Cosa vuoi, qui non siamo certo al pas-so dei Pesi Europei, per bello perch non sidiventa schiavi del tempo!

    Ed in questo quanto ci insegna la no-stra gente, che SENZ'ALTRO, gusta la vitameglio di noi!!!

    Cos, auguro a te e tutti voi Buone Va-canze. Proprio di quelle che danno riposo esollievo ricaricando ognuno fisicamente e spi-ritualmente.

    Continuo oggi 11.08.2000, sperando dipoter consegnare questa mia a P. Claudio cheparte fra un'ora.

    Qui non c' niente di nuovo, a parte lapioggia di ieri che ci ha rinfrescato abbastan-za, dandoci tanta speranza, non certo per ilraccolto, ma per continuare con meno faticasia con il bestiame che con le briciole di OROche per ora sono l'unico mezzo per avere unpo' di OLIO, SALE e ZUCCHERO.

    Ma intanto, i Pokot devono continuarea ringraziare il Signore anche per questo, poi-ch, sia PUR POVERAMENTE, possono SO-PRAVVIVERE.

    Per una novit c': cio che alla nostrazona sono stati destinati 15 milioni di scelliniper le strade e per l'AIDS.

    Se i ministri non li faranno sparire, lagente pu continuare nei vari programmi di :"CIBO PER LAVORO" e sarebbero moltocontenti, specialmente quelli che da tempo sisono impegnati ed hanno esperimentato l'utili-t.

    Ciao Antonietta!Stammi bene con tutti e tutte, compresi

    quelli del GAM e Don Eugenio.

    Con tanti saluti a ciascuno ed il semprevivo ricordo nel Signore Ges, vi abbraccio eringrazio per TUTTO.

    Pregate per noi!!Aff.ma Suor Amelia

    Buona, buonissima festa della nostraMadonna della Consolazione!

    Grazie a Suor Caterina e a Suor Amelia per la fede e la speranza che sempre ci trasmettononelle loro testimonianze che sempre ci fanno "guardare dentro" spronandoci a fare di pi e meglio.

    Abbiamo visto che i bambini sono "in cima "alla lettera di Suor Amelia: per ora Ronago neha "adottati" 21, per un totale di 16 sottoscrittori. La campagna sempre aperta e... non ci sono li-miti di et per diventare genitori adottivi. Basta il cuore! Vi aspettiamo! E grazie a tutti!

    Il GAMP.S. l'appuntamento con il nostro Banco Vendita fissato per i giorni 9 e 10 dicembre.Quest'anno vorremmo "potenziare" l'invitante ANGOLO DELLA MASSAIA e aspettiamo

    quindi la preziosa collaborazione delle bravissime ed esperte cuoche e pasticcere ronaghesi!

  • 20

    "Giubileo:la vera porta santa spalancare il cuore per ricevere l'altro"

    La presenza sempre pi massiccia degliextracomunitari nel nostro Paese e il flussomigratorio sono un segno dei tempi che solle-cita l'attenzione e l'impegno del cristianod'oggi. Non si tratta di un evento naturale, pas-seggero come un acquazzone. Sono fatti uma-ni, e come tali vanno fronteggiati. Sbagliato chiudere gli occhi e affidarsi al caso. Vannoregolarizzati, d'accordo; burocrazia ed ammi-nistrazione sono direttamente chiamate in cau-sa; ma deve essere la ragione e non la paura adettare le scelte. naturale che vengano chia-mati in causa la Chiesa e i suoi membri, i co-siddetti cristiani. Nel mondo gli immigratisono 120 milioni. L'Italia al quarto posto inEuropa; alla Lombardia spetta il primato dellepresenze.

    Alla celebre frase: "Italiani, popolo dinavigatori, di santi e di poeti", potremmo be-nissimo aggiungere "popolo di emigranti".Non dobbiamo dimenticare infatti che nel se-colo scorso pi di 27 milioni di nostri conna-zionali hanno fatto l'esperienza di trasmigra-zione in cerca di fortuna in ogni parte delmondo. Questo esodo massiccio ha messo leradici e sopravvive nei 50 milioni di discen-denti italiani che vivono all'estero. Un popoloche non ha memoria, rischia di non avere sto-ria. Oggi tra noi, ex popolo di emigranti, regnaancora una profonda paura nei confronti deglistranieri; un timore che spesso si esprime inatteggiamenti di rifiuto e di opposizione versotutto ci che a noi estraneo o che "provieneda fuori".

    Chi fugge dalla guerra non un clande-stino; chi cerca onestamente un lavoro non un ladro.

    C' qualcosa di inquietante e di disar-mante nell'isteria che si rifiuta di distinguere il

    delinquente dall'immigrato, che riduce l'immi-grazione ad un problema di ordine pubblico,che vuole ignorare il burrascoso contesto in-ternazionale, fucina degli spostamenti di mas-sa. S all'accoglienza, ma in una cornice di le-galit, valorizzandone le potenzialit positive,e garantendo tutte le condizioni di legalit.

    "Spalancate le porte a Cristo" ama ripe-tere Papa Wojtyla. La vera porta santa del Giu-bileo da spalancare non quella imponente dibronzo della basilica di S. Pietro, ma la portanascosta degli "scantinati della storia". Laconvivialit delle differenze: l'atteggiamentoper cui le diverse culture non solo vengono ri-spettate, ma neppure isolate. N ospiti, n stra-nieri, perch per la Chiesa nessuno estraneo,nessuno escluso, nessuno lontano.

    Abbiamo chiesto braccia, e sono arri-vati uomini. Il difficile passaggio dalla visionedell'emigrazione intesa come problema, allascoperta dell'emigrazione dal volto umano. Lapromozione della persona non va assoluta-mente confusa con la beneficenza o l'assisten-zialismo. Essa richiede un impegno per unasolidariet che comprenda tutte le espressionidi una vita di relazione: lavoro, abitazione,scuola, formazione professionale, spazi e tem-pi dell'aggregazione.

    "I gesti semplici e disarmanti - ha scrit-to Tonino Bello - cambieranno il mondo".Nell'epoca della globalizzazione, la Chiesa e isuoi fedeli sono chiamati ad operare perchquesto nostro mondo sia davvero pi unito,pi solidale, pi accogliente.

    P. Ettore Pasolini(sintesi da un articolo apparso su

    "Missionari Saveriani")

  • 21

    campagna abbonamenti 2001Anche quest'anno nella nostra comunit verr proposta la Campagna abbonamenti alle riviste dellastampa cattolica, DOMENICA 19 novembre e DOMENICA 26 novembre, prima e dopo le S. Messe,si potr ritirare e consegnare la scheda compilata. Anticipiamo l'elenco dei giornali proposti, cosche possiate iniziare a prenderne visione.

    IL SETTIMANALE DELLA DIOCESI DICOMOPeriodico settimanale che informa sulla vitadella Chiesa diocesana e nel mondo

    AVVENIREQuotidiano di ispirazione cattolica

    FAMIGLIA CRISTIANASettimanale di attualit per famiglie

    MADREMensile per la famiglia, in particolare per ladonna che vuole trovare una soluzione umana ecristiana ai problemi inerenti la famiglia

    CITTA' NUOVAQuindicinale del Movimento dei Focolari

    IL GIORNALINOSettimanale per ragazzi

    DIMENSIONI NUOVERivista di attualit e cultura per giovani studen-ti

    MONDO ERRERivista di attualit e formazione progettata per ipreadolescenti che vogliono riscoprire il gustodi leggere, riflettere e apprendere

    PRIMA VERAQuindicinale per ragazze

    PIEMME (Piccolo missionario)Rivista missionaria per ragazzi

    NIGRIZIAMensile, tratta i problemi del mondo nero e del-le attivit dei missionari comboniani nelle areedel terzo mondo

    MESSAGGERO DI S. ANTONIOMensile per la famiglia

    MOSAICO DI PACEMensile di Pax Christi

    ITALIA CARITASMensile della caritas

    PRETIRivista trimestrale del Seminario di Como

    MISSIONE OGGIMensile dei missionari saveriani

    LA GIOSTRAMensile per i piccoli (scuola materna)

    SI' ALLA VITAPeriodico del movimento per la vita

    MONDO E MISSIONEMensile dei missionari del PIME

    POPOLI E MISSIONIMensile delle Pontificie opere

    TELESPETTATOREMensile dell'AIART (assoc. ascoltatori ra-dio-tv)

  • 22 riceviamo e pubblichiamo

    un problema troppo trascurato

    convinzione comune che gli alcolistivivano quasi sempre in condizione di emargi-nazione. Non esiste nulla di pi falso: soltantouna minima parte di loro vive da sola. Nellamaggior parte dei casi, infatti gli alcolisti vi-vono con le loro famiglie, che tendono a na-scondere al loro interno le sofferenze dovutealla convivenza con il congiunto malato.

    L'ORGANIZZAZIONE MONDIALEdella SANIT' ha riconosciuto l'alcolismocome una vera e propria malattia.

    L'alcolismo un disagio che coinvolgetutta LA FAMIGLIA falsando i sentimenti edistruggendo i rapporti. Il bere influisce sulbevitore e sulle persone che hanno rapporticon lui: amicizie, posti di lavoro, figli, genito-ri, relazioni sentimentali e matrimoniali subi-scono gli effetti devastanti dell'alcolismo.

    LA VERGOGNA, LA SOLITUDINE,I SENSI DI COLPA, LA RABBIA, L'ANSIE-T, LA PAURA. Sono tutte sofferenze che si

    subiscono, senza capire, dentro in una fami-glia colpita dalla malattia dell'alcolismo.

    GRUPPI FAMILIARI AL-ANON eALATEEN si rivolge a tutti coloro che vivo-no questo problema. Sono gruppi di auto-aiutoche viene rispettando l'ANONIMATO dellepersone, non vi sono quote da pagare. Neigruppi si potr: INCONTRARE ALTRE PERSONE CHE

    HANNO LO STESSO PROBLEMA CONOSCERE LA MALATTIA DELL'

    ALCOLISMO SOSTITUIRE LA SPERANZA ALLA DI-

    SPERAZIONE MIGLIORARE L'ATMOSFERA FAMI-

    LIARE RITROVARE FIDUCIA IN SESTESSI.

    Per informazioni chiamare:CENTRO ASCOLTO AL-ANON ALATEENTEL. 02/504779

    Elenco gruppi pi viciniCantc/o Parrocchia S. MicheleP.zza Volontari della libertRiunioni: mer/ven, ore 21.00

    Tradate (Va)e/o Centro Accoglienza Allo-dola Via IV novembre, 20 Riu-nioni: lun/gio, ore 20.30

    Comoc/o Parrocchia S. M. ReginaVia Quadrio, 10 - Loc. Mug-gi Riunioni: lun/gio, ore21.00 Tel. 031 591796

    VareseVarese1P.zza Canonica, 8Riunioni mar/gio, ore 20.30

    Comoc/o Chiesa Vecchia S. Giu-seppe Via Valleggio, 19Riunioni: mar/sab, ore 21.00

    VareseVarese 2 - e/o Oratorio M. Im-macolataVia F.lli Baroffio.SRiunioni: lun, ore 20.30