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244 Bologna, l2.01.l996 ACCORDO TRANSITORIO DI FLESSIBILITA' 1996 VALIDITA' DAL 12/1 AL 29/2/96 RINNOVABILE Considerato. che gli accordi aziendali del 1995 in materia di flessibilità produttiva hanno esaurito la loro validità con il 31 dicembre scorso, valutato concordemente di procedere ad una trattativa finalizzata ad un accordo sui problemi oggetto della lettera delle RSU del 15/11/95 e della risposta dell'Azienda del 20 novembre 1995 (allegate), nonché‚ di quanto esposto il 12 dicembre 1995 alle RSU + 00.SS. dall’Amministratore Delegato, tra le parti si conviene di attivare le forme di flessibilità ne cessarie a fronteggiare le esigenze produttive, facendo sempre salva la volontarietà di adesione degli interessati e prevedendo di corrispondere, per le relative prestazioni, le maggiorazioni degli accordi del 1995. Si allega un calendario concordato tra le parti. per le RSU per l'Azienda allegato 1a giornata: 23 gennaio 1996 - sistema degli orari e calendario annuo - investimenti - spazi produttivi

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Bologna, l2.01.l996

ACCORDO TRANSITORIO DI FLESSIBILITA' 1996 VALIDITA' DAL 12/1 AL 29/2/96 RINNOVABILE Considerato. che gli accordi aziendali del 1995 in materia di flessibilità produttiva hanno esaurito la loro validità con il 31 dicembre scorso, valutato concordemente di procedere ad una trattativa finalizzata ad un accordo sui problemi oggetto della lettera delle RSU del 15/11/95 e della risposta dell'Azienda del 20 novembre 1995 (allegate), nonché‚ di quanto esposto il 12 dicembre 1995 alle RSU + 00.SS. dall’Amministratore Delegato, tra le parti si conviene di attivare le forme di flessibilità necessarie a fronteggiare le esigenze produttive, facendo sempre salva la volontarietà di adesione degli interessati e prevedendo di corrispondere, per le relative prestazioni, le maggiorazioni degli accordi del 1995. Si allega un calendario concordato tra le parti. per le RSU per l'Azienda allegato 1a giornata: 23 gennaio 1996 - sistema degli orari e calendario annuo - investimenti - spazi produttivi

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CALENDARIO DI LAVORO PER IL 1996 In relazione a quanto previsto dal vigente C.C.N.L. le parti convengono quanto segue; 1 a) la riduzione di orario contrattuale di 72 ore viene realizzata per il 1996 per i lavoratori a

regime di orario normale e discontinuo mediante godimento individuale nel corso dell'anno di 48 ore di ROL mediante permessi personali retribuiti.

Tali permessi dovranno trovare posto nella normale programmazione dei riposi e delle prestazioni e comunque essere richiesti con congruo anticipo ai capi - reparto, salvo casi eccezionali di necessità e urgenza.

b) La riduzione di orario contrattuale di ulteriori 8 ore viene attribuita a tutti i lavoratori mediante chiusura collettiva il 26 aprile 1996.

c) L'ulteriore quota di 6 ore di ROL verrà fruita il 2 e 3 gennaio 1997. In tale circostanza i lavoratori turnisti potranno utilizzare a copertura delle due giornate a loro scelta anche 16 ore di permesso personale.

2- Le quattro ex festività lavorate saranno recuperate con le seguenti modalità:

16 agosto1996 27 dicembre 1996 30 dicembre 1996 31 dicembre 1996

Pertanto gli stabilimenti di Bologna, Anzola e Villanova resteranno chiusi nel periodo natalizio dal 25/12/1996 al 6/01/1997. Nel caso in cui siano necessarie prestazioni lavorative nelle giornate di chiusura sia nel periodo natalizio che nei due ponti, le ore di ROL e di ex festività non godute verranno riportate per godimento ad altra data e fatti salvi i diritti acquisiti le ore lavorate saranno retribuite con le maggiorazioni contrattuali aziendali.

3-La festività del Santo Patrono è fissata il 4 ottobre 1996 anche per gli stabilimenti di Anzola e Villanova.

4- Residuo ferie 1996

Le parti valuteranno a fine anno gli eventuali residui di ferie tenendo presenti le norme contrattuali e le necessità aziendali.

per le RSU per le OO.SS. per l'Azienda Bologna, 19 marzo 1996

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ACCORDO AZIENDALE G.D 1996 Bologna, 19.03.1996 METODOLOGIA DELLA DISCUSSIONE SULL'INOUADRAMENTO Proseguendo le analisi definite al punto 5/6 dell'accordo aziendale 8/12/93, le parti concordano nella valutazione che l'attuale sistema di inquadramento professionale non descrive più in maniera adeguata e completa la valutazione delle competenze professionali esistenti in Azienda, questo a seguito anche della innovazione dell'organizzazione del lavoro dovuta agli elevati investimenti tecnici, tecnologici e formativi sviluppati in Azienda. Si concorda pertanto di procedere nell'aggiornamento degli elementi fondamentali e distintivi dell'inquadramento sulla base dei seguenti criteri: 1. L'estesa specializzazione viene ritenuta un fattore critico di successo per il funzionamento ed il conseguimento dei risultati di lavoro aziendali ed è quindi uno degli elementi più caratterizzanti delle varie figure professionali. 2. Lo sviluppo della strumentazione professionale e tecnica ed in particolare l'evolversi delle reti integrate informatiche, che incrociano e diffondono comunicazioni, dati ed informazioni, permettono una capacità di integrazione con lo scambio e trasmissione di esperienze e conoscenze. Esse vanno valorizzate, estendendole. Questo sviluppo consentirà la diffusione progressiva all'interno dell'azienda delle capacità professionali interfunzionali. 3. L'autonomia e la capacità di gestione del proprio lavoro è un fattore di rilevante importanza, da cogliere, in particolare nelle proprie attività di autocontrollo, anche certificato. 4. Vanno individuate nuove aree di specializzazione pluritematica ed i criteri che permettono di riconoscere gli elementi di valutazione previsti ai punti 1, 2 e 3. 5. Come conseguenza di quanto indicato ai punti precedenti, vanno individuate le modalità di riconoscimento della professionalità che tengano conto degli elementi di valutazione previsti ai punti 1,2,3 e 4. Stante la necessità di analizzare a fondo lo schema sopra delineato, le parti concordano di attivare un percorso negoziale di approfondimento con avvio entro il 10 Aprile 1996, che consenta di individuare entro luglio 1996, un reticolo aziendale di nuova concezione in base alla metodologia di cui sopra, che descriva e valorizzi gli aspetti innovativi inerenti allo sviluppo delle professioni aziendali.

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FORMAZIONE Le parti convengono sulla opportunità di dare luogo a momenti formativi aziendali allo scopo di favorire la trasmissione delle conoscenze professionali specifiche. Inoltre, hanno valutato ragioni, finalità e obiettivi formativi da conseguire nel breve periodo. Tra le finalità fondamentali hanno concordemente individuato quella di predisporre la formazione teorico-pratica e l'addestramento di un consistente numero di giovani, anche sprovvisti di diploma professionale, da avviare prevalentemente alla professione di operatore di macchine utensili. L'obiettivo del corso e il conferimento di una formazione di base, laddove essa manchi, per l'acquisizione delle caratteristiche professionali previste per la specializzazione mediamente in 12-18 mesi. A tale scopo l'azienda ha predisposto impianti, attrezzature e macchine necessarie per sviluppare le strutture permanenti più idonee a conseguire gli obiettivi di cui sopra. Il processo formativo sul quale le parti si confronteranno, prevede sperimentalmente un'alternanza di momenti teorici e di esperienza pratica da svolgere all'interno di un "reparto formativo" in una prima fase e nei reparti produttivi in seguito, anche mediante l'utilizzo, per la fase finale dell'addestramento, di personale produttivo di consolidata esperienza. L'Azienda procederà quanto prima a defi nire i necessari accordi e a richiedere il coinvolgimento delle Scuole di Formazione Professionale che gravitano nei bacini di rispettiva necessità di personale (Ktema, Aldini Valeriani e Tamburi); in particolare per predisporre programmi di formazione teorica si avvarrà dell'apporto dell'Istituto Tecnico Aldini Valeriani. Verrà dedicata particolare attenzione all'approfondimento coerente sia degli aspetti teorici che dell'addestramento pratico, anche mediante corsi di programmazione sul CN avanzato. Le parti valuteranno periodicamente lo sviluppo dell'iniziativa e la sua prevista evoluzione verso una formazione di giovani provenienti prevalentemente dalle scuole professionali e da assumere con CFL nel quadro delle possibili iniziative previste e tutelate dal FSE. I giovani inseriti nell'ambito del programma formativo suddetto avranno accesso ai diritti sindacali come tutti gli altri lavoratori. Nell'ambito del programma formativo l'Azienda e le RSU promuoveranno tre incontri con i lavoratori in oggetto sui temi della sicurezza, dei diritti sindacali e sulla verifica dello sviluppo formativo, orientativamente all’inizio, a metà e a fine corso.

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FLESSIBILITA', OCCUPAZIONE ED ASSETTI PRODUTTIVI Le parti concordano di proseguire nel corso del 1996 il confronto sul miglioramento della qualità ed efficacia della struttura produttiva interna e sulle caratteristiche e funzionalità del decentramento produttivo, in base agli orientamenti convenuti in altra parte del presente accordo. Le parti concordano sul programma occupazionale per il 1996, (già in corso di realizzazione) che prevede indicativamente le seguenti ulteriori assunzioni che si aggiungono all'occupazione consolidata nel 1995: Reparti Produzione 132 Scuola O.M.U. 10 Uffici tecnici 31 Tale ulteriore rilevante investimento nella crescita occupazionale, da realizzarsi in corso del 1996,in relazione alle esigenze produttive delle singole aree, consentirà di assicurare uno sviluppo coerente con l'aumento dei volumi di lavoro previsti, che interesseranno anche considerevolmente lo stesso decentramento. Nonostante quanto precede, e tenuto conto di diversi fenomeni di dispersione dovuti all'assestamento e alla nuova configurazione dei reparti produttivi, si valuta indispensabile incrementare la disponibilità di ore interne mediante ricorso alla flessibilità in misura corrispondente almeno a quella del 1995 per i reparti di Officina e Magazzini e Servizi tecnici connessi. Di uguale intensità, concordandone le modalità, si ritiene che debba essere il ricorso alla flessibilità anche per i reparti di montaggio meccanici ed elettronici e per gli uffici tecnici formati, elettrici etc. legati alla produzione.

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Alla luce di tali considerazioni e con le motivazioni indicate sopra, si prevede: ORARIO DI LAVORO Le parti convengono una forma sperimentale di flessibilità fino a ottobre 1996 nelle unità di G.D 2, G.D3 e G.D 5 con la modalità oraria 7.45-8.15. Dal l° novembre 1996, valutati i risultati conseguiti, verranno concordate le modalità di un'estensione dell’esperimento a Bologna. Entro febbraio 1997 si deciderà la definizione completa del regime orario in Azienda. Verificati i volumi produttivi, l'impegno occupazionale, gli investimenti e tutte le soluzioni messe in atto, si conviene che per tutto il 1996, fatto salvo il rispetto del calendario concordato e dei programmi di ferie, sarà possibile il ricorso a regimi di orari di lavoro flessibili con le seguenti modalità: 1. Possibilità per i normalisti di effettuare ore di straordinario in entrata o in uscita tra le ore 7,00 e le 18,00 dal lunedì al venerdì con un sistema di orario a frazione di 30'. 2. Possibilità per i normalisti di effettuare ore di straordinario nella mattinata del sabato tra le ore 7,00 e le 13,00. 3. Possibilità dell'utilizzo di regimi di turnazioni non strutturali in montaggio, in particolare in fase di collaudo dei complessi ed ove strettamente necessario. 4. Possibilità di utilizzare sabati lavorati nelle aree mirate, su due turni, dalle ore 6,00 alle 12,00 e dalle ore 12,00 alle 18,00. Si fa' salva la volontarietà della prestazione nei limiti delle finalità dell'accordo e la po ssibilità di alternare straordinari durante i giorni lavorativi normali e al sabato.

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DECENTRAMENTO Sulla base della discussione effettuata con le RSU e le 00.SS, l’azienda ha dato informazione che nel corso del '95 ha avviato, con esito positivo, un'esperienza di decentramento di quote consistenti di lavorazioni meccaniche presso una dozzina di aziende meridionali, collocate prevalentemente fra Roma e Napoli. Premesso che per far fronte alle esigenze programmate e previste l'Azienda è impegnata ad accrescere ulteriormente nel corso del 1996 le quote di decentramento, le parti, ad integrazione degli accordi vigenti sul decentramento, concordano sulla opportunità di ind irizzare ulteriormente la ricerca di fornitori qualificati nelle zone del mezzogiorno in particolare nell’area industriale napoletana, in modo da favorire la costituzione di un piccolo gruppo di produttori, nell’ambito della quale stimolare la crescita di servizi locali e/o comuni necessari per cicli completi di lavorazioni e montaggi. L'Azienda, nel corso della consueta informativa industriale, fornirà informazioni in merito a quanto sopra. INVESTIMENTI ED UTILIZZAZIONE DELLE STRUTTURE INDUSTRIALI Nel corso di ripetuti incontri l’Azienda ha fornito ampie e dettagliate informazioni in merito agli investimenti produttivi realizzati ed a quelli programmati in macchine, impianti e nuove costruzioni industriali. Le parti concordano che tali investimenti sono finalizzati al conseguimento degli obiettivi produttivi per il 1996, e a creare le condizioni per permettere il loro eventuale conseguimento futuro mediante il miglioramento delle collocazioni e della densità di popolazione dei reparti ed uffici sotto l’aspetto ambientale e funzionale ed all’obiettivo strategico di sviluppo tecnico della ricerca sul prodotto. Per un quadro dettagliato delle iniziative, complesse ed articolate tra loro, si rimanda a quanto è stato oggetto degli incontri con l’amministratore delegato e con i dirigenti del 12 dicembre 1995, 10 e 22 gennaio 1996, 5 febbraio 1996. In particolare la densità di popolazione degli uffici tecnici e del montaggio G.D1, che è conseguenza diretta della crescita produttiva, organizzativa ed occupazionale, si riflette negativamente sulle condizioni ambientali dei settori interessati e sui problemi di gestione produttiva nel breve periodo. Per tale fondamentale motivo è necessario quindi utilizzare gli impianti e le strutture industriali già esistenti a G.D3. Le motivazioni tecniche, organizzative e produttive specifiche riguardanti anche conseguenti necessari trasferimenti di personale sono contenuti nei documenti allegati.

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RETRIBUZIONE In relazione al programma globale di flessibilità si conviene che, ferma restando l'adesione volontaria di ogni singolo lavoratore/trice nei limiti del CCNL e delle leggi vigenti ed in base alle modalità di orario di lavoro sopra concordate, per tutto il 1996 l'Azienda erogherà per ogni singola ora straordinaria le sottoindicate maggiorazioni: A. Quote di maggiorazione per tutti per ogni ora: Livelli Maggiorazione Lorda 2°-3° Lit. 3.300.= 4° 3.500.= 5° 3.700.= 5°/S 4.000.= 6° 4.500.-- B. Quote di maggiorazioni ulteriori per i Reparti legati alla produzione: 1 - Prestazioni straordinarie dal lunedì al venerdì: Lit. 4.500. / orarie 2 - Prestazioni straordinarie nella giornata di sabato: Lit. 6.500 / orarie 3 - Prestazioni straordinarie a turno nella giornata di sabato: Lit. 6.500. / orarie Inoltre per il turno del mattino del sabato viene riconosciuta un'ulteriore indennità di Lit. 15.000, che sarà elevata al lit.50.000 per il turno del pomeriggio. Eventuali aggiunte di reparti saranno oggetto di specifica valutazione tra le parti al verificarsi di consistenti aumenti delle quantità di ore effettuate. Possibilità di usare nel 1997 permessi non retribuiti per un numero di ore fin al 15% delle ore di straordinario effettuate individualmente nel 1996.

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SALARIO VARIABILE

UNA-TANTUM 1996 Per compensare l'impegno produttivo per il 1996, richiesto a tutti i lavoratori per fare fronte ad una domanda superiore allo sviluppo atteso, l'Azienda, nel rispetto degli obiettivi programmati, erogherà a tutti i lavoratori una quota salariale una-tantum, arti colata nelle seguenti modalità: Livello Acconto Marzo 1996 Saldo Ottobre 1996 TOTALE 2° 270.000 351.000 621.000 3° 270.000 377.000 657.000 4° 300.000 400.000 700.000 5° 325.000 435.000 760.000 5°/S 355.000 470.000 825.000 6° 390.000 514.000 904.000 7° 425.000 561.000 986.000 In aggiunta a quanto precede, e sempre in relazione agli obiettivi programmati, si concorda il pagamento dei seguenti importi a titolo di salario variabile 2 maggiorati rispetto a quanto previsto dall'accordo 8/12/1993 e pertanto nelle seguenti misure e scadenze: VARIABILE 2 - IMPORTI RIFERITI AL 1996 (TOTALI ANNUI) Livello 03/96

(1a rata) 10/96 (2a rata)

02/97 (ultima rata)

TOTALE 02/97 (saldo) (ipotesi al 20% All.3)

TOTALE

2° 344.000 173.000 89.000 606.000 122.000 728.000 3° 368.000 186.000 95.000 649.000 130.000 779.000 4° 389.000 197.000 100.000 686.000 137.000 823.000 5° 425.000 215.000 110.000 750.000 150.000 900.000 5°/S 458.000 232.000 119.000 809.000 161.000 970.000 6° 503.000 255.000 130.000 888.000 178.000 1.066.000 7° 552.000 279.000 142.000 973.000 195.000 1.168.000

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VARIABILE 2 IMPORTI RIFERITI A 1997 (TOTALI ANNUI) Livello 02/97

(1a rata) 12/97 (2a rata)

TOTALE 12/97 (saldo) (ipotesi al 20% All.3)

TOTALE

2° 323.000 405.000 728.000 145.000 873.000 3° 347.000 432.000 779.000 155.000 934.000 4° 366.000 457.000 823.000 165.000 988.000 5° 400.000 500.000 900.000 180.000 1.080.000 5°/S 431.000 539.000 970.000 194.000 1.164.000 6° 474.000 592.000 1.066.000 213.000 1.279.000 7° 519.000 649.000 1.168.000 234.000 1.402.000 Gli importi di cui sopra saranno utili agli effetti del TFR. Dal mese di luglio 1998, in base alla formula esemplificativa di cui allegato 1 al punto e) verrà corrisposto in forma strutturale un importo al 50% della media del variabile 2 conseguito nel 1996 e 1997 (nelle ipotesi sopra tabellate {[900.000+1.080.000]:2} x 0.5 = 495.000 al 5° livello).

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ALLEGATO 1 Nel corso di ripetuti incontri l'Azienda ha motivato il progetto di trasferire a G.D 3 Anzola 3 squadre per il montaggio macchine per un totale di 30 lavoratori ed il collaudo di 3 complessi per il montaggio formati, per un totale di 20 lavoratori, con l'esigenza fondamentale di migliorare gli indici di affollamento di tali reparti e creare spazi per fare fronte agli obiettivi produttivi di breve periodo. In relazione a quanto sopra e tenuto conto delle ulteriori finalità espresse dalle parti si conviene che il frazionamento in oggetto sarà oggetto di valutazione entro il giugno 1997, al fine di individuare soluzioni che tengano conto di esigenze di razionalizzazione del processo produttivo, del mutato scenario produttivo aziendale, dei rapporti funzionali tra i vari settori dell'azienda e della finalità di mantenimento e miglioramento della professionalità del reparto e verifica di disponibilità di spazi anche nella sede di G.Dl. Nell'immediato per i lavoratori interessati al trasferimento, individuati privilegiando la volontarietà, oltre che le capacità e competenze professionali, l'Azienda prende impegno ad assicurare la crescita professionale su diverse tipologie di macchine, anche su quelle di più recente sviluppo progettuale. Inoltre si concorda di verificare in sede tecnica gli aspetti relativi alle condizioni di lavoro e sicurezza, mentre l'Azienda si impegna a predisporre con congruo anticipo le necessarie attrezzature per un corretto e funzionale svolgimento del lavoro di montaggio. La somministrazione dei pasti sarà effettuata nella Sede di G.D 3

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ALLEGATO 2 Di rilevante importanza strategica per il futuro dell'Azienda è il programma di costituzione nella stessa G.D 3 dell'unità di Ricerca e Studi Nuovi progetti. Per tale settore le motiva zioni tecnico - organizzative sono le seguenti: Il ciclo di una macchina automatica tende continuamente e progressivamente a ridursi ed è essenziale per il futuro dell'Azienda sviluppare e consolidare al più presto una cultura progettuale di innovazione e ricerca completa ed integrata. La strategia progettuale va’ perseguita mediante l'organizzazione di una struttura idonea, specificamente ed esclusivamente dedicata, che si avvalga in maniera privilegiata di servizi di produzione e di montaggio. La collocazione di tale struttura nasce anche dall'esigenza di una maggiore segretezza rispetto a altre strutture tecniche. Questa nuova collocazione permetterà di non dover distogliere tali risorse verso altre finalità produttive sia pure per brevi periodi, soprattutto anche a causa della contingente fase di eccezionale richiesta di produzione e della relativa ricaduta sull'organizzazione. Nell’applicazione della logistica di tale unità verranno garantiti gli standard strumentali ed organizzativi già applicati nei nuovi stabilimenti, in particolare a G.D 5. Le risorse addette a questo programma saranno individuate tra coloro che, in possesso di adeguata professionalità, rivestono anche quelle caratteristiche di creatività che le rendono adatte a questo tipo di lavoro. Tuttavia le parti convengono sull'esigenza di promuovere ed incoraggiare una crescita professionale più uniforme ed omogenea di tutti i lavoratori e l'Azienda, cogliendo occasione nello sviluppo del progetto, perseguirà la divisione delle conoscenze acquisite, anche mediante una rotazione degli interessati. L'Azienda diffonderà, ai lavoratori individuati per il progetto con i limiti necessari di riservatezza convenuti, informazioni e comunicazioni sui programmi di lavoro e sui tempi previsti. Nel corso dell'informativa annuale l'Azienda informerà le RSU, sullo sviluppo di quanto sopra.

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ALLEGATI TABELLA 1 VALORI NOMINALI DI RIFERIMENTO PER 5° LIVELLO (ANNUI) 1996 1997 1998 a) Una tantum 760.000 b) Va2 Valore nominale di

riferimento aggiornato 750.000 900.000

c) Ipotesi fascia 0.99-1.03 Aumento 20%

900.000 1.080.000

d) Totale (a + c) 1.660.000 1.080.000 e) Salario strutturale 495.000 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ TABELLA 2 5° livello Totale marzo 1996 325.000 425.000 750.000

u.t. variabile 2 ottobre 1996 435.000 215.000 650.000

u.t. variabile 2

febbraio 1997 400.000 + saldo dicembre 1997

500.000 + saldo

luglio 1998 0.5 x (900 + 1080)/2=495.000 (strutturale) N.B. - L'ipotesi di Salario variabile è basata su una previsione di riferimento di fascia 0.99+1.03 a cui corrisponde un aumento della variabile pari al 20%.

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TABELLA 3 1996 PERSONALE IPOTIZZATO 1660 5° Livello

U.M. 2/97 12/97

1.)(0.83 - 0.87) 4% (1375-1440) 30.000 36.000 2)(0.87 - 0.91) 8% (1 441-1500) 60.000 72.000 3)(0.91 - 0.95) 12% (1501-1570) 90.000 108.000 4)(0.95 - 0.99) 16% (1571-1640) 120.000 144.000 5)(0.99 - 1'.03) 20% (1641-1710) 150.000 180.000 6)(1.03 - 1.07) 24% (1711-1775) 180.000 216.000

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ACCORDO SULL'AUTOCERTIFICAZIONE Le parti hanno valutato positivamente l'esperienza di collaudo con autocertificazione concordata il 7 luglio 1995 sulle lavorazioni di tornio, nei reparti di GD 1 e GD 2 convenendo quanto segue: 1. La sperimentazione dell'autocertificazione nei reparti di torneria G.D 1 e G.D 2 deve ritenersi conclusa nella sua fase preliminare al 31/12/96 sulla base dei documenti statistici di reparto. 2. Le parti, allo scopo di consolidare le conoscenze necessarie per espletare compiutamente le attività richieste, concordano il proseguimento dell'esperienza per un ulteriore quadrimestre. Durante tale periodo verranno significativamente ridotte le operazioni di collaudo in parallelo effettuate dai collaudatori dimensionali, limitandole a campionature ridotte su base statistica delle tipologie di lavorazioni assegnate. 3. Dal 1° Maggio 1997 tutti gli operatori del reparto tornio una volta acquisita la necessaria professionalità, opereranno a regime con gli strumenti e i procedimenti dell'autocertificazione, mentre il controllo del reparto collaudo avrà luogo esclusivamente su campioni delle lavorazioni. I parametri di tale procedura che a titolo esemplificativo possono essere indicati nelle percentuali di scarto sui pezzi autocertificati e nelle percentuali di codici non conformi, saranno definiti tra le parti in tempo utile sulla base dei risultati consolidati nella fase di sperimentazione. Per quanto concerne il personale che sarà successivamente inserito nelle attività produttive di officina le parti stimano in 6 mesi il periodo necessario di formazione/addestramento indispensabile per l'acquisizione delle conoscenze atte a conseguire i risultati connessi all'autocertificazione. 4. Considerato il protrarsi del periodo di sperimentazione e l'impegno richiesto agli operatori in un'ottica di consolidamento, si conviene quanto segue: a. A copertura globale del periodo di sperimentazione che si ipotizza di concludere nell'Aprile 1997 si conviene il pagamento, con la retribuzione di Gennaio 1997, di una-tantum lorda, a tutti gli operatori di macchine dei reparti tornio di G.D 1 e G.D 2 nelle seguenti misure: 4°livello L. 1.078.000 5°livello L.1.200.000 5/Slivello L.1.315.000 b. Dal 1° Maggio 1997, in relazione alle modalità operative previste al punto 3, verranno attribuite agli operatori di macchina del reparto tornio le seguenti erogazioni lorde mensili strettamente collegate al mantenimento dei parametri fissati: 4° livello L. 62.200 5° livello L. 8.000 5/S livello L. 73.300

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Tali importi saranno corrisposti mensilmente al personale del reparto direttamente impegnato nell'autocertificazione con il rispetto delle modalità e dei parametri concordati. Gli importi concordati saranno corrisposti con le stesse modalità dell’indennit à di turno.

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In caso contrario l’indennità verrà sospesa e sarà ripristinata soltanto al conseguimento da parte dell'operatore di una valutazione conforme ai parametri stessi e comunque concordandone le modalità. 5. Le parti esprimono un orientamento favorevole all'estensione successiva dell'attività di autocontrollo e autocertificazione a tutti reparti di officina di Bologna ed Anzola nei quali sia possibile tecnicamente ed organizzativamente migliorare le modalità di esplicazione delle attività sotto forma di ricomposizione - arricchimento della mansione. Tale ulteriore fase di confronto verrà avviata a partire dall'area delle frese e successivamente ampliata come sopra. Le parti si danno atto che l'avvio della nuova metodologia di autocertificazione nelle altre aree dovrà essere contenuta nei tempi strettamente necessari all'acquisizione dell'indispensabile qualificazione e che il prolungarsi dei tempi potrà essere oggetto di valutazione economica. 6. Il sistema dell'autocertificazione o sistemi analoghi di recupero dell'efficacia e dell'efficienza produttiva potranno essere sviluppati successivamente anche in altre aree produttive, nell'ottica di perseguimento del miglioramento continuo della qualità del prodotto del processo e del servizio al cliente. A tale scopo l'azienda si impegna a verificare ed approfondire, compatibilmente con le esigenze tecnico organizzative, le possibili modalità operative e fame oggetto di confronto con le R.S.U. Per l’Azienda per le RSU 22.01.1997

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ORARIO FLESSIBILE Verbale d’incontro IL 13 / 02 / 97 La Direzione Aziendale e le R.S.U. si sono incontrate per esaminare le problematiche in sospeso ed hanno convenuto quanto segue: 1) Con riferimento alla sperimentazione dell'orario flessibile introdotto c/o le unità produttive di Anzola viene dato atto che la fase sperimentale si è conclusa con esito sostanzialmente positivo, e che pertanto lo stesso verrà introdotto definitivamente con le razionalizzazioni derivanti dall'esigenza di ovviare alle incongruenze registrate. 2) Il giorno 20 / 02 / 97 le parti si incontreranno per esaminare le problematiche inerenti l'estensione della flessibilità o l'introduzione di forme analoghe c/o l'insediamento di Bologna. In tale occasione verrà esaminato anche il calendario annuale 1997. 3) In merito a quanto previsto dall'accordo del 19/03/96 ,relativamente alle prestazioni straordinarie dell'esercizio medesimo a fronte dell'immediata ripresa ditali prestazioni, l'azienda riattiverà ,sino al 31/03197 ,l'erogazione delle maggiorazioni ivi previste in attesa di approfondire l'esame delle esigenze‚ di flessibilità per l'esercizio 97 ed inoltre darà luogo con la retribuzione del mese di Aprile alla erogazione di quanto tenuto in sospeso dallo scorso mese di Ottobre. L'azienda prende atto dell'impegno espresso dalle R.S.U. di attivare tutte le forme possibili per contenere al massimo i ritardi accumulatisi nelle attività produttive. Per quanto attiene agli obiettivi di cui al citato accordo del 96 e quelli di cui all'accordo aziendale dell'8/12/93 l'azienda ha comunicato il conseguimento degli stessi e pertanto confermato che con la retribuzione del mese di Febbraio procederà alla erogazione dei saldi del Variabile 1,e del Variabile 2 con la maggiorazione prevista del 24%. 13/02/1997

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ACCORDO SU MODALITA' DI ORARI DI LAVORO DEI MAGAZZINI Tra l’Azienda e le RSU sono stati esaminati, nel corso di ripetuti incontri, alcuni importanti problemi di gestione dei magazzini in stretta relazione con le attuali necessità produttive e con le previsioni di sviluppo organizzativo futuro. In considerazione anche degli aumentati volumi di lavoro e delle riconosciute condizioni di sovraffollamento degli ambienti, si conviene di realizzare una parziale modifica dell'assetto degli orari di lavoro che consenta di migliorare la distribuzione degli addetti e di garantire una più organica diffusione dei servizi alla produzione sulla base delle seguenti modalità: A partire dal 10/3/97 verrà istituito un sistema di tur nazione con modalità orarie del tutto uguali a quelle in uso nei reparti di officina (6.00 - 13.30 / 13.30 - 21.00) dal lunedì al venerdì e con trattamenti equivalenti. Tale sistema coinvolgerà 10 lavoratori sul primo turno e 10 sul secondo turno, prescelt i tra le persone aventi competenza specifica e facendo ricorso in via prioritaria al criterio della volontarietà.

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CALENDARIO 1997 VERBALE D'ACCORDO L'Azienda e le RSU si sono incontrate per definire quanto verbalmente concordato, in applicazione del Protocollo allegato al CCNL vigente, in merito al calendario di lavoro 1997. Dopo ampia discussione e approfondite valutazioni si conviene quanto segue: a) La riduzione di orario di lavoro prevista dal contratto nazionale viene realizzata per il 1997: 23 ore, mediante il godimento in forma collettiva con la riduzione di 1 ora (ultima ora) dell’orario normale di ogni venerdì compreso fra il 4/4/97 e il 26/9/97. Eventuali prestazioni coincidenti con la riduzione d'orario così definita verranno remunerate con il pagamento della quota oraria ordinaria. Il personale trasfertista che trovandosi in missione non potrà usufruire di tale riduzione potrà chiedere il recupero delle ore non godute al rientro in Sede. 8 ore ulteriori, mediante chiusura collettiva, per normalisti e turnisti, il giorno 2/5/97. le residue 41 ore verranno lasciate a godimento individuale ai lavoratori normalisti. b)Le quattro ex festività saranno fruite nei giorni 29, 30 e 31 dicembre 1997 e 2/1/1998 mentre nel giorno 5/1/1998 l'Azienda resterà chiusa per un giorno di ferie collettive. In tale circostanza i lavoratori turnisti potranno utilizzare a loro scelta anche 8 ore di permesso personale. Pertanto l’attività lavorativa cesserà il 24/12/1997 per riprendere il 7/1/1998. c) Il 4 ottobre 1997 (sabato) verrà considerato festa del S. Patrono a tutti gli effetti anche per gli Stabilimenti ubicati fuori del territorio del Comune di Bologna. Bologna, 19 Marzo 1997

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FLESSIBILITA’ 1997 Verbale d’accordo Nell'ambito di successivi incontri tra l'Azienda e le R.S.U. sono stati esaminati i programmi produttivi per l'esercizio in corso nonché‚ le modalità con cui perseguirne la realizzazione. Premesso che: - l rilevanti sforzi compiuti dall'intera struttura aziendale per contenere e recuperare i ritardi produttivi registratisi alla fine dell'esercizio 95, sono stati in parte vanificati da un insieme di vicende che non hanno consentito di cogliere appieno il frutto delle azioni intraprese. - L'insieme delle azioni messe in atto per reperire la manodopera necessaria non hanno ancora consentito di realizzare una consistente diminuzione dei livelli di prestazione straordinaria indispensabile sia per il conseguimento degli obiettivi di produzione quanto per diminuire i ritardi produttivi. Le rilevanti difficoltà di un mercato del lavoro, non in grado per scolarità e professionalità richieste di soddisfare i programmi di assunzione, determina ulteriori problematiche soprattutto in considerazione dell'incremento dei livelli produttivi previsti per l'esercizio in corso. - Per far fronte in parte a tali difficoltà ,come convenuto con l'accordo del 96, si è resa operativa una struttura formativa interna che ha preparato i primi operatori di macchine utensili oggi inseriti nelle attività produttive. L'utilizzo della suddetta struttura ,in relazione ai risultati conseguiti, verrà ulteriormente implementato e reso strutturale in modo da garantire la preparazione annua di un numero di persone almeno pari al turnover aziendale. - Sono allo studio altre forme di interventi formativi finalizzati alla preparazione di figure professionali destinate all'inserimento nelle aree del montaggio meccanico che saranno oggetto di più approfondita analisi congiunta non appena meglio definite. - Il programma occupazionale per l'anno in corso determinerà orientativamente l'inserimento di più di cento persone prevalentemente distribuite secondo la seguente ripartizione: Montaggi meccanici 60 Montaggi elettrici 15 Officina 20 Altri reparti 10 - Le azioni tendenti alla individuazione di nuovi fornitori allocati nel sud del paese ,in grado di sopperire alle limitazioni di disponibilità registrate nel territorio emiliano , hanno portato alla definizione e consolidamento di stabili e positive relazioni di collaborazione con terzisti in grado di mantenere i livelli di produttività e qualità del prodotto necessari. - L’Azienda ha riconfermato che l'attuale ripartizione tra le produzioni realizzate all'interno della struttura ,e quelle delegate all'esterno, ha raggiunto un equilibrio ritenuto ottimale per garantire la necessaria flessibilità

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al sistema organizzativo aziendale.

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- Per fare fronte alle maggiori esigenze ed ai piani di sviluppo della produzione ,si è dato avvio alle attività di ampliamento delle infrastrutture allocate c/o la sede di Anzola consistenti nel raddoppio della superficie coperta di GD5. Tutto ciò premesso Le parti hanno convenuto che per conseguire gli obiettivi di produzione, oltre ad alcune delle azioni sopra descritte ,si farà ricorso anche all'utilizzo delle prestazioni straordinarie, sia ricorrendo alla anticipazione o alla protrazione dell'orario giornaliero , sia realizzando tali prestazioni nelle giornate del Sabato , secondo gli schemi di cui all'accordo del 96. Ferma restando l'adesione volontaria di ogni singolo lavoratore nei limiti di quanto previsto a tale titolo dalle disposizioni di legge e di CCNL in materia , e nell'intento di realizzare una maggiore uniformità di trattamento tra i lavoratori delle singole aree interessate, nonché di riconoscere adeguatamente gli sforzi individuali ,vengono in parte ridefinite ed in parte riconfermate le maggiorazioni previste nell'accordo del 1996 secondo il seguente schema. - Per ogni ora di prestazione straordinaria verrà riconosciuta a ogni singolo dipendente una maggiorazione pari a £ 3700 - Per gli appartenenti ai servizi produttivi tale maggiorazione sarà pari a £ 8200 - Per ogni ora di prestazione straordinaria effettuata nelle giornate di Sabato verrà riconosciuta a ogni singolo lavoratore una maggiorazione pari a £ 7200 - Per gli appartenenti ai servizi produttivi tale maggiorazione sarà pari a £ 11200 A tutti i lavoratori normalisti che effettueranno una prestazione continuativa per un minimo di sei ore nella giornata del Sabato verrà riconosciuto un ulteriore premio giornaliero pari a £ 9000 Per i lavoratori turnisti che effettuano la prestazione nel turno di 6 ore nella giornata del Sabato sarà riconosciuto un premio giornaliero pari a £ 21.000 per il turno del mattino e £50.000 per il turno del pomeriggio. Gli importi di maggiorazione oraria sono riferiti al 5° livello e devono quindi intendersi riparametrati sino al 6° livello compreso in base alla scala di parametrazione aziendale. Per quanto concerne la possibilità di effettuazione del secondo turno del Sabato, pur riconfermandone la fattibilità le parti convengono sull'esigenza di valutarne di volta in volta la convenienza dal punto di vista organizzativo e produttivo, sia tenendo conto della disponibilità numerica delle persone ,quanto delle esigenze produttive ,quanto dei conseguenti costi di struttura. Questo potrà comportare anche la predefinizione degli orari di apertura delle singole strutture produttive. Nel riconfermare la possibilità di eventuali recuperi secondo le modalità definite nell'accordo 19/03/96, le maggiorazioni e le indennità di cui al presente accordo sostituiscono quelle di cui allo stesso o ad altro titolo previste negli accordi precedenti.

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Le parti riconfermano che le valorizzazioni economiche definite con il presente accordo sono strettamente correlate alle necessità di cui all'esercizio in corso , pertanto le previsioni ivi contenute mantengono la loro validità in relazione al mantenimento degli attuali livelli di prestazione straordinaria complessiva e comunque non oltre il 31/12/97. L'eventuale rilevante calo della prestazione straordinaria media aziendale rispetto alla situazione in essere a qualunque causa imputabile sarà oggetto di confronto tra le parti. Nota a Verbale. L'azienda nel prendere atto delle richieste avanzate dalle R.S.U. in merito all’applicabilità di quanto concordato con il presente verbale al personale Trasfertista, nel riconfermare la attuale inesistenza di condizioni atte a giustificare l'ampliamento dei trattamenti complessivi esistente a favore del suddetto personale riconferma la propria disponibilità a riesaminare la questione nell'ambito di una più complessa rivisitazione dell’intero sistema di trattamento. Bologna 29/04/1997

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Allegato Bologna, 29.04.1997 OGGETTO: A.A. sulla flessibilità 1997: Aree Mirate Funzione Officina: - Tuffi i vari reparti sia di Bologna che Anzola (macchine utensili, attrezzeria, aggiustaggio, collaudo, verniciatura, manutenzione macchine, taglio metalli, uffici) con esclusione della scuola operatori macchine utensili. Funzione Logistica Integrata: - Tutti i magazzini sia di Bologna che di Anzola (particolari finiti, particolari commerciali), le falegnameria/imballo di Bologna che di Anzola Funzione Montaggio Meccanico Packer: - Tutti i montaggi di Bologna, Anzola e Castenaso, la segreteria montaggio con esclusione delle sale esperimenti meccanici di Bologna ed Anzola e del centro addestramento. Funzione Montaggio Meccanico Maker: - Il montaggio di Anzola, l'officina lavorazioni meccaniche, la segreteria montaggio con esclusione della sala esperimenti meccanici e del centro corsi Clienti. Funzione Dip. Elettrico: Settore Montaggio Packer - Tutti i montaggi di Bologna, Anzola e Castenaso, il collaudo materiale elettrico con esclusione delle sale esperimenti elettrici di Bologna ed Anzola e del centro addestramento. Settore Montaggio Maker - Il montaggio di Anzola con esclusione della sala esperimenti. Settore Ufficio Tecnico: - L'ufficio tecnico elettrico di Bologna e di Anzola con esclusione del centro ricerca fabbrica automatica. Funzione Direzione Tecnica. - L'ufficio Formati sia di Bologna che di Anzola. Funzione Ricambi: - I servizi vari di pulizia ai reparti delle aree interessate con esclusione quindi del centro addestramento. Sono esclusi tuffi reparti/uffici delle altre funzioni non menzionate quali Assicurazione Qualità, Programmazione della produzione, Commerciale, Personale, Sistemi informativi, Amministrazione Finanza.

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ORARIO FLESSIBILE 1997 Verbale d’accordo In successivi incontri tra I' Azienda e le R.S.U. si sono esaminate le problematiche riscontrate nella fase di sperimentazione dell'orario flessibile introdotto nell'area di Anzola dell'Emilia, nel tentativo di individuare soluzioni atte a contenere i fenomeni di disefficienza che tale sperimentazione ha messo in evidenza. L'azienda ha espresso la propria disponibilità per addivenire ad una ratifica della flessibilità oraria accompagnata da alcune modifiche ritenute indispensabili. Considerata la richiesta delle R.S.U. ,in merito alla introduzione della flessibilità oraria anche sulle altre unità produttive aziendali della provincia di Bologna , dopo aver esaminato le difficoltà e le criticità che la flessibilità oraria potrebbe comportare in un sistema organizza tivo più ampio e complesso come quello su cui la richiesta dovrebbe incidere, si è convenuto quanto segue: A decorrere dalla metà del mese di Giugno, presso tutte le sedi operative della GD S.p.A. ad esclusione di quelle di Anzola , viene introdotto in fa se di assoluta sperimentazione una nuova e diversa forma di flessibilità oraria per tutto il personale addetto alle attività produttive , sia dirette che indirette e non inserito in cicli di lavorazione a turno. Tali modalità sono determinate secondo il seguente schema Ingresso - dalle 7,45 alle 8,00 Pausa Mensa - si riconferma l'attuale regime (1 ora o 45') sfalsato per aree Uscita - dalle 16,45 alle 17,00 L'inizio dell’attività lavorativa e la conseguente cessazione , potrà avvenire in qualsiasi momento all'interno delle fasce di elasticità di 15' definite. Resta inteso che dovendo assicurare ogni singolo dipendente una prestazione giornaliera pari alle 8 ore , l'uscita potrà avvenire , in relazione all'orario d'inizio dell’attività solo dopo il decorso delle 8 ore di prestazione (7 ore nei giorni in cui è collocata la riduzione d'orario collettiva). Per il personale addetto ad attività che per loro natura comportano un costante collegamento con l'esterno e/o che richiedono un più ampio e costante presidio , si darà luogo a forme di sfalsamento di orario tali da assicurare la copertura delle esigenze produttive I reparti di cui sopra vengono indicati nell'allegato al presente accordo. Qualora il personale in essi inserito non optasse per orari in grado di soddisfare le esigenze, resterà confermato l'orario rigido vigente (dalle 8,00 alle 17,00). L'attuale regime di orario, da ritenersi tuttora provvisorio ,vigente presso le sedi di Anzola, sarà protratto con le medesime modalità sino alla conclusione della fase di sperimentazione in attuazione sulle altre sedi. Considerata la stretta connessione esistente tra le attività svolte presso le diverse sedi della società, le par ti condividono sulla necessità che gli orari che si andranno a definire al termine della fase di sperimentazione sui diversi siti produttivi siano coincidenti ed omogenei, indipendentemente dalle motivazioni che ne sono all'origine.

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Al termine della nuova fase di sperimentazione pertanto, le parti si confronteranno per definire quale tra le soluzioni adottate sia quella più rispondente alle fondamentali esigenze di efficienza produttiva, non escludendo sin d'ora la possibilità di addivenire alla individuazione anche di forme alternative qualora le circostanze lo rendessero necessario od opportuno. Tali valutazioni verranno effettuate entro il prossimo mese di Ottobre. Bologna 19/05/97 ALLEGATO Bologna, 19.05.1997 Funzione Officina: - Ufficio tempi e prelavorati - Ufficio lavorazione esterne GD2 - Magazzino materie prime e taglio metalli - Distribuzione lavori Funzione Logistica Integrata: - Magazzino particolari finiti - Magazzino particolari finiti (per i non turnisti - Magazzino particolari commerciali (per i non turnisti) GD3 - Magazzini Funzione Montaggio meccanico Maker: - Magazzino attrezzature utensili

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Bologna, 23.05.1997

AUTOCERTIFICAZIONE TORNIO VERBALE DI ACCORDO Premesso che è possibile eseguire l'autocertificazione di tutte le lavorazioni effettuate dagli operatori dei reparti tornio, essendo possibile identificare con certezza i codici operazione non soggetti o parzialmente autocertificati, dopo ampia ed approfondita analisi, le parti definiscono la procedura da seguire per l'erogazione dell’indennità mensile prevista. Per rilevare la capacità di collaudo si definisce un primo parametro che si basa sulla percentuale di schede operazione autocertificate rispetto al totale lavorato. Per conoscere invece l’affidabilità della attività di collaudo a bordo macchina si definisce un secondo parametro che si basa sul numero dei pezzi autocertificati risultati non conformi. Sulla base delle considerazioni espresse in premessa e tenuto conto dei dati statistici rilevati sia nella fase di sperimentazione che nell'ultimo periodo, l’indennità mensile stabilita nell'accordo sarà eroga ta se: a) la percentuale delle schede operazione autocertificate è uguale/superiore a 98% e b) il numero dei pezzi soggetti al controllo a campione risultati non conformi è uguale/inferiore a 3 Partendo dalla considerazione che il lavoro alle macchine utensili è organizzato per commessa e che normalmente su una stessa macchina lavorano 2 operatori si precisa che: - la "coppia" potrà firmare una dichiarazione congiunta (vedi allegato) nella quale sarà specificato che eventuali non conformità saranno attribuite per metà ai due operatori interessati. Quindi in questa ipotesi l'eventuale pezzo non conforme inciderà 0,5 per ogni operatore. - la "coppia" che ritiene opportuno distinguere i pezzi prodotti potrà farlo contrassegnando con un timbro/punzone i singoli pezzi in modo tale che sarà identificabile colui che ha eseguito il lavoro. Si precisa che se la lavorazione effettuata non dovesse essere verificata nel controllo a campione e successivamente dovesse essere rilevata una non conformità, l'errore sarà a ttribuito al singolo lavoratore solo nei casi di inequivocabile possibilità di distinzione, altrimenti sarà attribuito alla "coppia' con le stesse modalità del punto precedente. Le parti, nella convinzione che il miglioramento continuo del processo e della qualità del prodotto costituiscono un obiettivo primario, convengono che dovranno essere realizzati tutti gli sforzi possibili per perseguire l'obiettivo di autocertificazione del 100% delle schede operazioni e 0 (zero) errori relativamente ai pezzi autocertificati. Nella consapevolezza che tale obiettivo a tendere deve essere supportato da interventi di diverso tipo, stabiliscono di incontrarsi periodicamente per l'analisi del miglioramento e l'individuazione delle azioni necessarie.

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Allegato I sottoscritti …………………………………………………………………………………………... Dichiarano che: relativamente ai codici certificati con marcatura di entrambi, si possa all’atto del collaudo non fare distinzione fra i pezzi prodotti dall’uno e dall’altro e quindi gli eventuali pezzi non conformi saranno attribuiti per metà per parte ai due operatori. Firma ………………………. ……………………….

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Bologna, 1 dicembre 1997

MATURAZIONE E GODIMENTO DELLE FERIE VERBALE DI INCONTRO Sulla base dell'accordo sul calendario lavorativo 1997 e del verbale sulla nuova gestione amministrativa delle ferie, tenuto conto inoltre del residuo di ferie non ancora godute alla data odierna dalla generalità dei lavoratori, le parti, dopo ampia ed approfondita discussione, sono arrivate alle seguenti conclusioni: _ le ore di ferie maturate al 31 agosto 1997 e non ancora godute al 31 dicembre 1997, saranno riportate all'anno 1998. Tali ferie saranno indicate a parte nella busta paga del mese di dicembre 1997 e , salvo quanto previsto nella nota a verbale dell'Azienda, caricate nel mese di gennaio 1998 unitamente alla spettanza per tale anno. _ si conferma che, come da verbale di incontro del 20/10/97, le ore maturate da settembre a dicembre 1997 verranno riportate interamente all'anno 1998. Le parti si danno atto che tale soluzione viene applicata considerando particolari le circostanze relative all'esercizio in corso. Inoltre si ribadisce l'impegno reciproco di far si che, compatibilmente alle esigenze organizzative, venga effettuato il godimento e quindi lo scarico del monte ore individuale residuo 1997 nei primi mesi dell'anno 1998. Per l'Azienda Per le RSU Nota a verbale dell'Azienda: Verrà data la possibilità, a chi lo desidera, di richiedere il pagamento anche parziale del residuo di ferie di cui sopra. Tale pagamento verrà effettuato con la busta paga del mese di gennaio 1998 sulla base delle segnalazioni che verranno raccolte su apposito modulo dai capi reparto/ufficio entro il 25/01/98.

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Bologna, 9 dicembre 1997

OUTSOURCING Nova immobiliare

VERBALE DI ACCORDO

Tra G.D S.p.A., INVESTIMENTI HOLDING S.r.l. e NOVA IMMOBILIARE S.r.l. assistite dall'Associazione degli Industriali della Provincia di Bologna e RSU G.D S.p.A., assistita da FIM-CISL, FIOM-CGIL e UILM-UIL di Bologna in data odierna si è tenuto un incontro, nel corso del quale le Direzioni Aziendali hanno illustrato le motivazioni in forza delle quali le Società intendono effettuare le operazioni societarie di cui alle comunicazioni del 3.11.1997, inoltrate ex art. 47 L.428/90. Le Aziende hanno precisato che dette operazioni societarie non comporteranno conseguenze sul piano dei trattamenti per i lavoratori interessati al trasferimento e che esclusivamente nei loro confronti resteranno inalterati i trattamenti economico - normativi in essere alla data del trasferimento, quali ad esempio le tutele di cui alla legge 300/70. Fatto salvo quanto previsto dalle norme di legge e di CCNL, col trasferimento non si concretizzerà alcuna modifica per quanto concerne il luogo di lavoro. Le Aziende hanno dato atto di aver effettuato verifiche in merito alla possibile applicazione del CCNL metalmeccanici anche da parte delle società cessionarie; qualora dovessero sorgere problemi in proposito le parti si incontreranno. G.D S.p.A., qualora le società cessionarie dovessero affrontare situazioni di criticità ed in relazione alle proprie condizioni non potessero assicurare tutele adeguate, conferma la propria disponibilità ad effettuare, se compatibile, il riassorbimento del personale interessato alle operazioni societarie di cui al presente verbale. Con la sottoscrizione del presente verbale le parti si danno atto dell’avvenuto espletamento della procedura prevista dall'art. 47 della legge 29/12/1990 n. 428. Letto, confermato e sottoscritto. G.D S.p.A. R.S.U. INVESTIMENTI HOLDING S.r.l. FIOM CGIL NOVA IMMOBILIARE S.r.1. FIM CISL ASSINDUSTRIA BOLOGNA UILM UIL

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Straordinari CED Verbale d’accordo In data 16/12/97 tra le RSU assistite dalle OO.SS. territoriali e la Direzione aziendale della GD ,si è esaminata la situazione determinatasi nell'ambito dei Sistemi Informativi a causa delle notizie circa eventuali. terziarizzazioni L'Azienda conferma che al momento sono .in corso esclusivamente valutazioni circa la fattibilità ed opportunità di procedere alla eventuale terziarizzazione di alcuni servizi, circoscritti all'interno della funzione Sistemi informativi e che nessuna decisione è stata sino ad ora adottata. In relazione a quanto sopra si è convenuto che eventuali decisioni in merito alle attività di cui sopra verranno comunicate dall'Azienda alle RSU con congruo anticipo rispetto ai termini di legge ed indicativamente quantificabili intorno ai 75 giorni nonché‚ ad aprire su richiesta, un confronto di merito sui contenuti. Sulla base degli impegni assunti si ritiene ripristinato il regolare funzionamento del servizi in questione. Per la GD Per le RSU Per le OO.SS. Nota a verbale dell'Azienda Nell'analisi in corso vengono prese in considerazione solo ed esclusivamente aziende locali operanti sul territorio ed in grado di soddisfare i requisiti di affidabilità e qualità del servizio secondo gli standard attuali. L'eventuale cessione delle attività non comporterà l'automatico trasferimento delle persone interessate, alle quali, in funzione delle caratteristiche professionali e individuali potrà essere lasciata la possibilità di optare per le opportunità derivanti dall'operazione, o per una ricollocazione interna coerente con le esigenze organizzative del momento. 16/12/1997

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Bologna, 23 dicembre 1997

Accordo Aziendale PERMESSI SINDACALI

In data 23 dicembre 1997 si sono incontrati presso la sede aziendale, la Direzione G.D SPA, la Rappresentanza Sindacale Unitaria (RSU) e le FIM-FIOM-UILM territoriale, al fine di analizzare la gestione aziendale delle norme e degli accordi relativi alla attività sindacale, ed hanno convenuto quanto segue: Assemblea: Nel ribadire il rispetto di quanto previsto dalle norme di legge e di contratto, le parti prevedono, in casi particolari, una certa elasticità nella applicazione dei tempi di preavviso previsti. Si conferma, come da prassi aziendale, la possibilità di effettuare assemblee al di fuori dell'orario di lavoro, durante la pausa mensa o non retribuite, anche al di fuori dei limiti di preavviso. Al fine di organizzare efficacemente l’operatività della RSU ed i rapporti con la Direzione del Personale su questo tema, la RSU, per la parte di sua competenza, comunicherà all'Azienda i nominativi di tre delegati sindacali incaricati di gestire le convocazioni delle assemblee. Numero componenti RSU ed RLS: Gli attuali RSU-RLS Sono stati eletti in rappresentanza unica delle unità produttive della G.D SPA di Bologna, Anzola dell'Emilia e Villanova di Castenaso. Per superare le criticità emerse nella discussione sul numero di componenti eleggibili, rispetto a quelli posti in elezione (pari a 36 dipendenti) ed effettivamente eletti (pari a 34 dipendenti), le parti concordano che a fronte del riconoscimento della struttura della RSU/RLS così costituita, quest'ultima parteciperà alle trattative aziendali con un numero di delegati non superiore a 18. Tale limite potrà non porsi nella contrattazione aziendale prevista dal punto 6) della premessa ed all'art. 9, sezione terza, del CCNL applicato. Nel ribadire che le sole strutture sindacali titolate alla contrattazione sono la Rappresentanza Sindacale Unitaria e le OO.SS., si concorda che la partecipazione alle trattative di dipendenti G.D Spa non eletti nella RSU, ma aventi funzioni di supporto tecnico alla discussione, sarà possibile, ma solo dopo comunicazione unitaria da parte della RSU ed assenso da parte Aziendale. Al fine di organizzare in modo efficiente i rapporti tra la RSU e la Direzione del Personale, la RSU comunicherà all'Azienda i nominativi di sei delegati, quali riferimento organizzativo per i rapporti sindacali di ordinaria amministrazione. Si concorda di confermare la prassi in atto che vede escludere l'utilizzo del monte ore concordato per permessi sindacali per le attività: delle sei persone definite come riferimento organizzativo nelle attività aziendali; e delle persone (al massimo diciotto) che partecipano alle trattative sindacali in rapporto con l'Azienda; e dei Rappresentanti dei lavoratori per la Sicurezza in rapporto con l'Azienda.

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Permessi sindacali retribuiti: In riferimento ed a modifica degli Accordi Aziendali del 10/07/74 (art. 6 "Mensa Aziendale") e del 8/12/1993 (art. 15 "Monte ore del Consiglio di Fabbrica") si concorda un monte ore complessivo annuo di permessi sindacali retribuiti pari a 8.000 (ottomila) ore, così suddivisi: • 4.500 ore annue per le attività di RSU/RLS; • 500 ore annue per le attività degli addetti al controllo mensa; • 3.000 ore annue per le attività di organizzazione per le OO.SS. qui firmatarie, comprensive delle attività

di patronato. Si specifica che nelle ottomila ore di permessi sindacali retribuiti non sono incluse quelle previste da altre norme specifiche per i RLS e quelle previste dal primo capoverso dell'art. 4, Disciplina generale - Sezione seconda, del CCNL Federmeccanica applicato. Sulla base di quanto sopra si concordano le seguenti modalità gestionali: • tutte le ore di permesso sindacale retribuito e non retribuito saranno registrate dal sistema rilevazione

presenze sulla base delle normali marcature effettuate dagli interessati. • tutte le assenze dal lavoro per attività sindacale saranno preventivamente comunicate ai propri

responsabili dai diretti interessati; tali ore saranno comunicate entro il giorno lavorativo successivo su apposito modulo che verrà consegnato all'Ufficio Personale.

• la RSU comunicherà alla Direzione del Personale i nominativi di tre propri membri delegati alla

comunicazione delle ore di permesso retribuito di propria competenza. • la singola organizzazione sindacale comunicherà alla Direzione del Personale il nominativo del delegato

designato a comunicare i permessi sindacali retribuiti e non retribuiti di organizzazione. Per quanto non previsto si farà riferimento alle norme di legge, contrattuali e le prassi in essere.