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18 gennaio 2008 prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano
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Partiamo da una premessapremessa::
La valutazione è parte integranteparte integrante di qualsiasi processoqualsiasi processo.
Non ha sensoNon ha senso strutturare un percorso finalizzato ad una meta se contemporaneamente non ci si attrezza per verificare se la verificare se la meta è stata raggiunta. meta è stata raggiunta.
Non solo:
ma come è stata raggiuntacome è stata raggiunta, la qualità dei risultati, la loro spendibilità, la loro contestualizzazione nel quadro generale della formazione…….
ma come si è sviluppato il percorsocome si è sviluppato il percorso, in quali fasi si sono incontrate maggiori difficoltà, come sono state superate, gli strumenti più idonei ecc…..
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Ne consegue che la valutazione e le modalità per attuarla sono elemento
d’attenzione in tutte le fasitutte le fasi del processo.
Dalla individuazione del bisognobisogno alla definizione degli obiettiviobiettivi alla scelta dei
contenuti,contenuti, delle strategie,strategie, degli strumentistrumenti, dei tempitempi, degli spazispazi, dei modimodi sia nella
fase della progettazioneprogettazione che in quella della realizzazionerealizzazione.
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Possiamo sintetizzare l’azione valutativa all’interno di un processo in tre fasi fondamentalitre fasi fondamentali:
La valutazione inizialeLa valutazione iniziale funzionale a progettare il percorso/processo: formulazione di obiettivi realisticamente perseguibili e individuazione degli strumenti più idonei al loro conseguimento.
La valutazione in itinereLa valutazione in itinere funzionale a tenere sotto controllo il processo e ad apportare le eventuali necessarie/opportune modifiche per assicurare il raggiungimento degli obiettivi.
La valutazione finaleLa valutazione finale funzionale a verificare la coerenza tra obiettivi e risultati conseguiti.
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Se poiSe poi il processo in questione attiene alla sfera della formazione, la valutazione acquista maggiore rilievo in quanto:
non si limita a riconoscerericonoscere il valore il valore raggiunto e a descriverne le caratteristiche (in qualitatese: coerenza con le “specifiche”), ma utilizzautilizza continuamente il valore raggiuntocontinuamente il valore raggiunto in funzione di ulteriori sviluppi.
Diventa importante allora non soltanto la qualità qualità dei risultati, ma anche la loro spendibilità,spendibilità, la loro contestualizzazionecontestualizzazione nel quadro generale
della formazione …….
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Significato delle singole parolesingole parole
valutazione
successo
Significato complessivocomplessivo
Valutazione come strumentocome strumento per il conseguimento dell’obiettivo e cioè il successo formativo.
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In ogni casoIn ogni caso valutazione e successo, in quanto riferiti a risultati, presuppongono un’attività attività svolta ed è dalle sue caratteristiche che il significato generico (rilevazione della sufficienza) delle due parole assumerà significato specifico (rilevazione di sufficienza e sua valorizzazione all’interno del percorso formativo).
ConcretamenteConcretamente: se la valutazione è funzionale al successo formativo può configurarsi come:
Rilevazione e certificazione della sufficienza nei suoi diversi livelli e fermarsi lì, configurandosi come atto conclusivo di un processo (aspetto statico).
Strumento di promozione e di sviluppo della persona attraverso attività formative, configurandosi come tappa intermedia di un processo che si colloca nell’ottica della long life learning long life learning (aspetto dinamico).
Nota beneNota bene: il primo (riconoscere il valore) è necessario al secondo (valorizzarlo), ma è soltanto con il secondo che si
incrementa la formazione.
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verifica valutazione
Raccolta di datiRaccolta di dati e misurazione del valore attraverso l’applicazione di criteri precedentemente stabiliti.
Operazione sempliceOperazione complessa
Attribuzione di valore valore complessivocomplessivo
La distinzioneLo stretto legame
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Non è possibile procedere ad una valutazione di qualcosa senza avere elementi sufficientielementi sufficienti di giudizio.
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La verifica costituisce elemento essenziale all’interno di qualsiasi processo in quanto ne
consente il controllo e quindi:
la tenutala tenuta (rispetto ai tempi e all’organizzazione);
la coerenzala coerenza (rispetto agli obiettivi);
l’efficienzal’efficienza (rispetto alle risorse);
l’l’efficaciaefficacia (rispetto ai risultati);
L’analisi e l’elaborazione dei dati rilevati consente di procedere alla valutazionevalutazione.
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Perché ci sia una valorizzazione efficacevalorizzazione efficace dei risultati occorre un coinvolgimentocoinvolgimento diretto dello studente e conseguentemente la valutazione impostata dal docente deve portare alla autovalutazioneautovalutazione.
Solo dalla consapevolezza del processo e della funzionalità di tutte le sue fasi può derivare un pieno controllo del processocontrollo del processo formativo e la possibilità di intervenire sul medesimo in termini di recupero, integrazione, rafforzamento.recupero, integrazione, rafforzamento.
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Il Modello funzionalista si basa sulla verifica della rispondenza tra obiettivi e risultatiobiettivi e risultati (Tyler), è nato dall’esigenza di abolire azioni didattiche basate sulla casualità, l’improvvisazione, l’ambiguità.
TEORIE DELLA VALUTAZIONE:DUE APPROCCI TEORICIDUE APPROCCI TEORICI
( teorie del curricolo)
22.Approccio fenomenologico /qualitativo (riferito al PROCESSO)(riferito al PROCESSO)
11.Approccio funzionalista/quantitativo (riferito al PRODOTTOriferito al PRODOTTO)
Il Modello fenomenologico si basa sull’accertamento del valore sociale ed educativovalore sociale ed educativo di un’azione formativa (Eisner), è nato dall’esigenza di far luce sul processo di processo di apprendimentoapprendimento per migliorare l’offerta formativa.
Per poter valutare è necessario definire primadefinire prima obiettivi descritti come comportamenti attesi.
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Orientamento valutativo valutativo attualeattuale:
approccio unificatoapproccio unificato
Valutazione del prodotto e del processo.
Strumenti e metodi validi per il contesto di riferimento.Performance complessiva di un sistema.
Integrazione di metodi quantitativi che qualitativi.
Ciò che conta non è la singola esperienza ma la performance complessivaperformance complessiva di un sistema o sottosistema, il successo di un’azione a vasto raggio nel suo insieme (efficienza ed efficacia efficienza ed efficacia = qualità= qualità).
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DUE LOGICHE VALUTATIVEDUE LOGICHE VALUTATIVE
valutazione PER PER L’apprendimento
valutazione DELLDELL’apprendimento
LOGICA CERTIFICATIVA
LOGICA FORMATIVA
rilevanza esterna
valenza sociale
classificazione
a posteriori
istanza di standardizzazione
rilevanza interna
valenza metacognitiva
orientamento
in itinere
istanza di personalizzazione
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SIGNIFICATIVITA’ DEI COMPITI VALUTATIVI
RESPONSABILIZZAZIONE DELLO STUDENTE
INTEGRAZIONE PROCESSO/PRODOTTO
PLURALITA’ DEI PUNTI DI VISTA
VALUTAZIONE PER L’APPRENDIMENTO: VALUTAZIONE PER L’APPRENDIMENTO: LE SFIDELE SFIDE
VALENZA METACOGNITIVA DELLA VALUTAZIONE
“Si tratta di accertare non ciò che lo studente sa, ma ciò che
sa fare con ciò che sa.” (Wiggins, 1993)
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Valutare chi?
Valutare cosa?
Valutare come?
Valutare quando?
Valutare dove?
I soggettiI soggetti
L’oggettoL’oggetto
I modi
I tempi
I luoghi
Un processo indispensabile ma complesso.
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In riferimento al processoIn riferimento al processo: curriculo disciplinarecurriculo disciplinare.Riconosce l’efficacia della sua azione; coglie elementi di forza ed elementi di debolezza; progetta il miglioramento.
In riferimento ai risultatiIn riferimento ai risultati: classe e singoli studenticlasse e singoli studenti.Valorizza i risultati raggiunti come nuove risorse funzionali allo sviluppo del percorso formativo; consolida l’autostima dello studente e lo spinge/ accompagna all’autonomia.
In riferimento al curricoloIn riferimento al curricolo: curriculo globalecurriculo globale.Raccoglie dati di “prima mano” per contribuire ad elaborare un “piano generale di sistema” sempre più efficiente ed efficace rispetto al profilo in uscita . Ne derivanoNe derivano: indicazioni per il dipartimento.
indicazioni per il POF.
a
Indicatore di professionalità
Strumento di controllo
Funzione di miglioramento
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In riferimento al processoIn riferimento al processo: ogni singolo processo ogni singolo processo d’apprendimentod’apprendimento.È consapevole del percorso effettuato per raggiungere l’obiettivo; è in grado di ricostruire le singole fasi e di riconoscerne la funzionalità e l’importanza; è capace di applicare autonomamente le procedure che assicurano la corretta gestione del processo.
In riferimento ai risultatiIn riferimento ai risultati: singole azioni - complessivesingole azioni - complessive.Ha acquisito non solo conoscenza, ma anche metaconoscenza, attrezzandosi per l’acquisizione autonoma di altra conoscenza.
In riferimento al curricoloIn riferimento al curricolo: quello disciplinare e quello quello disciplinare e quello globaleglobale.Le conoscenze acquisite, oltre al valore proprio di cui ciascuna conoscenza è connotata, gli consentono di riconoscere, di dare significato al profilo professionale perseguito e al proprio progetto di vita esercitando anche una forte azione orientativa.
b
Indicatore di risultato
Strumento di autovalutazione
Funzione di orientamento
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In riferimento al processoIn riferimento al processo: programmazione didatticaprogrammazione didattica.Analisi e riflessioniAnalisi e riflessioni sul percorso annuale effettuato dalla classedalla classe: rilevazione elementi di forza ed elementi di debolezza; progettazione del miglioramento.dallo studentedallo studente: valorizzazione degli elementi positivi; recupero degli elementi negativi attraverso un’azione integrata di accompagnamento e di sostegno eventuali azioni specifiche di recupero anche disciplinare ma sempre in un’ottica trasversale.
In riferimento ai risultatiIn riferimento ai risultati: classe e singoli studenticlasse e singoli studenti.Valorizzazione dei risultati conseguiti a livello disciplinare in ottica interdisciplinare e trasversale.Attenzione al gruppo e al singolo: rafforzamento del singolo attraverso il gruppo e potenziamento del gruppo attraverso il singolo; costituzione di una efficiente comunità di lavoro.
In riferimento al curricoloIn riferimento al curricolo: curriculo globalecurriculo globale.Valorizzazione del percorso annuale all’interno del percorso globale; potenziamento delle attività che all’interno del percorso annuale risultano avere funzione rilevante rispetto al percorso globale.
c
Strumento di controllo
Funzione di miglioramento
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In riferimento al processoIn riferimento al processo: curricolo disciplinare curricolo disciplinare globaleglobale.Funzione della disciplina all’interno del curricolo Funzione della disciplina all’interno del curricolo globaleglobale.
In riferimento ai risultatiIn riferimento ai risultati: curricolo disciplinare curricolo disciplinare globaleglobale.Individuazione degli elementi del curricolo disciplinare sui quali si registrano maggiori difficoltà da parte degli studenti; preparazione di materiali didattici idonei alla facilitazione dell’apprendimento dei medesimi; preparazione e gestione di moduli di recupero/sostegno per gli studenti in difficoltà sui nuclei fondanti della disciplina.
In riferimento al curricoloIn riferimento al curricolo: curriculo globalecurriculo globale.Individuazione di convergenze interdisciplinari e trasversali sia in riferimento agli obiettivi, sia in riferimento ai contenuti.
d
Strumento di controllo
Funzione di miglioramento
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Analisi di tutti i dati relativi alla valutazione del sistemasistema ed elaborazione di un POF di miglioramento.e
Strumento di controllo
Funzione di miglioramento
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In un qualsiasi sistema tuttotutto deve essere tenuto sotto controllo per assicurarne il funzionamento.
Pertanto tutti i processitutti i processi che lo costituiscono devono esercitare la loro funzione nei modi e nei tempi previsti.
Per quanto riguarda la valutazione relativa alla formazione dello studente (e pertanto funzionale al suo successo formativo) sono individuabili tre livelli di controllotre livelli di controllo e conseguentemente di valutazionevalutazione.
La verifica delle conoscenzeconoscenze test - relazione.
La verifica delle abilitàabilità esercitazione.
La verifica delle competenzecompetenze ricerca azione – simulazioni ecc…...
a
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La valorizzazione delle conoscenze e delle abilità e un autonomo utilizzo delle medesime consentiranno la rilevazione e il riconoscimento delle competenze.competenze.
Nota bene:Nota bene:
Competenze di basedi base.
b
Competenze trasversali.trasversali.
Competenze tecnico professionalitecnico professionali.
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diverse sono le tipologie tipologie di competenze:
diversi sono i livelli livelli di competenza
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Tenere presente il QEQ
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Riferendoci alla valutazione nel suo aspetto formativo diventa indispensabile porre attenzione al attenzione al processoprocesso attraverso la cui gestione lo studente può cogliere esattamente i meccanismi del proprio apprenderemeccanismi del proprio apprendere valorizzando ogni piccolo progresso per conseguirne altri.
In questo modo non solo ci si mette nelle condizioni di condizioni di recuperorecupero ma addirittura si evita di averne bisogno.
L’autovalutazioneL’autovalutazione, intesa come consapevolezza dei propri mezzi e delle proprie possibilità, rafforza nello studente l’autostima, consolida la motivazione, sostiene l’impegno.
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Se nella valutazione, intesa come valorizzazione, puntiamo alla consapevolezza, non possiamo parlare di tempi dilazionati, ma piuttosto applicare la formula “hic et nunchic et nunc” e quindi utilizzare una didattica in cui l’azione dello studente sia continua e costantecontinua e costante e in cui la riflessione sull’azione sia parte integrante della medesima.
Questo implica la condivisione del processocondivisione del processo d’apprendimento nelle sue diverse fasi: progettazioneprogettazione, gestione,gestione, valutazionevalutazione.
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Valorizzare i risultati raggiunti deve diventare un habitushabitus che consenta allo
studente di muoversi con sicurezza fuorifuori e dentrodentro la scuola, collegando le
esperienze del curricolo curricolo formaleformale con con quelle del curricolo quelle del curricolo informaleinformale e e non non formaleformale come momenti ugualmente
significativi della propria vita.
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La valutazione, per assolvere il suo compito all’interno del percorso formativo e contribuire al successo del medesimo,
deve essere caratterizzata dalla consapevolezza del processoconsapevolezza del processo
d’apprendimento e dalla valorizzazione dei valorizzazione dei risultatirisultati di volta in volta conseguiti.
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Insegnare per competenze comporta che nella valutazione degli allievi non ci si possa limitare a valutare la “restituzione” anche personalizzata degli input d’insegnamento.
In altre parole
Occorre valutare un risultato di apprendimento come punto di arrivo di un processo di costruzione che
incorpora sia il suo oggetto sia i dinamismi mentali e i suo oggetto sia i dinamismi mentali e i metodi attraverso i quali gli oggetti sono stati costruitimetodi attraverso i quali gli oggetti sono stati costruiti
e dei quali il soggetto, proprio attraverso la valutazione, come ultima tappa del suo processo di
apprendimento diventa consapevole e, quindi, prende coscienza di essere in grado di …
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La valutazione è:
Uno strumento prezioso per docente
Uno strumento ancora più indispensabile per lo studente
Gli consente di controllare e governare il processo formativo.
Gli consente di rendersi conto della sua situazione e di autovalutarsi.
Pertanto risulta essere elemento essenziale in qualsiasi processo di apprendimento.
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Anche la lezionelezione deve avere un momento di controllo e di valutazione.
Infatti ogni piccolo progresso deve essere valorizzato e costituire uno strumento ulteriore di sviluppo determinando un circolo virtuoso di crescita della persona.
La scuola deve creare La scuola deve creare continuamentecontinuamente situazioni in cui le conoscenze e le abilità situazioni in cui le conoscenze e le abilità
apprese possano essere utilizzate, apprese possano essere utilizzate, sviluppando competenze.sviluppando competenze.
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Costituiscono elementi funzionali alla valutazione non solo le prove di
controllo (verifiche), ma anche gli atteggiamenti, i comportamenti, le
relazioni, le reazioni …….
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Successo è una parola di segno positivopositivo, ma generico.generico.
Se il risultato è l’acquisizione di conoscenza
Per dargli significato specifico occorre chiarire quali sono i risultati attesi rispetto ai quali può essere rilevato il successo.
Strumento idoneo sarà l’esposizione/narrazione.
Il successo sarà la memorizzazione
Se il risultato è l’acquisizione di competenza
Strumento idoneo sarà la problematizzazione/ problem solving
Il successo sarà la consapevolezza del processo
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Il controllo sarà dato dalla interrogazione
Il livello di successo sarà determinato dalla capacità di memorizzazione.
Il recupero può essere un potenziamento delle tecniche mnemoniche
Il controllo sarà dato dalla descrizione del processo.
Il livello di successo sarà determinato dalla capacità di progettazione e gestione del processo.
Il recupero può essere la riflessione sul processo.
Sempre di successosuccesso si tratta, ma quale dei due può con maggiore coerenza definirsi formativo ?
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Valutazione diagnostica ?
Valutazione formativa ?
Valutazione sommativa ?
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Valutare significa attribuire/assegnare un valore
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Serve a individuare, anche attraverso la somministrazione di test d’ingresso, il livello di partenza degli alunni, ad accertare il possesso dei pre-requisiti per lo svolgimento dell’attività didattica relativa a un determinato anno scolastico, a predisporre eventuali attività di recupero delle abilità non possedute. Non vengono attribuiti dei voti ed è utile in particolar modo per le classi prime e terze ( inizio del ciclo). L’individuazione di tre livelli ( alto, medio, basso) serve a dare una precisa panoramica delle conoscenze e abilità possedute nelle materie per le quali è stata effettuata la prova. Accerta, attraverso la compilazione di questionari motivazionali e socioculturali, le caratteristiche e le attitudini degli studenti, utili per la progettazione delle attività scolastiche e extrascolastiche.
Valutazione diagnostica
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È finalizzata a cogliere, attraverso l’utilizzo di qualsiasi strumento, informazioni tempestive, analitiche e continue sul processo di apprendimento. Favorisce l’autovalutazione da parte degli studenti e fornisce ai docenti indicazioni per attivare eventuali correttivi all’azione didattica o predisporre interventi di rinforzo/recupero. Non prevede nessuna forma di classificazione del profitto degli studenti.
Valutazione formativa
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Consente un giudizio sulle conoscenze e abilità acquisite dallo studente in un determinato periodo di tempo o al termine dell’anno scolastico. Essa tiene conto sia dei risultati delle prove sommative (prove scritte strutturate e non strutturate, prove orali), sia di altri elementi quali:Ø l’impegnoØ la partecipazioneØ la motivazioneØ la progressione rispetto ai livelli di partenzaØ la capacità di recuperoØ il metodo di studioØ la capacità di lavorare in gruppo
Valutazione sommativa
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Il modello ISFOLIl modello ISFOL suddivide le competenze in tre diverse macro-aree:
competenze di basecompetenze di base, cioè l'insieme delle conoscenze (e delle loro capacità d'uso) che costituiscono sia la base minima per l'accesso al lavorol'accesso al lavoro, sia il requisito per l'accesso a qualsiasi percorso di formazione ulterioreformazione ulteriore;
competenze trasversalicompetenze trasversali, che entrano in gioco nelle diverse situazioni lavorative e consentono al soggetto di trasformare i saperi in comportamentitrasformare i saperi in comportamenti lavorativi efficaci in contesti specifici;
competenze tecnico professionalicompetenze tecnico professionali, costituite dai saperi e dalle tecniche connesse all'esercizio delle attività richieste dai processi di lavoro nei diversi ambiti professionali.
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LE COMPETENZE NEI PROFILI FORMATIVI
Possiamo individuare tre grandi settori di intervento finalizzati allo sviluppo:
di competenze esistenzialicompetenze esistenziali, quelle perseguite da tutti i docenti in tutte le situazioni formative, connesse alla dignità umana e al vivere civile;
di competenze trasversalicompetenze trasversali, quelle che raccordano, tra alcune discipline conoscenze, tecniche operative e/o metodi di indagine comuni e diversi;
di competenze disciplinaricompetenze disciplinari, quelle che ogni materia di insegnamento specializza e specifica nei propri contesti di ricerca e di azione.
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La valutazione funzionale al discorso del recupero è
quella formativaformativa, e cioè la valorizzazione graduale e progressiva dei risultati
conseguiti.
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Due definizioni per la competenza scolastica
Definizione 1Definizione 1. P. Boscolo (1998): la competenza competenza è data dall’insieme delle conoscenze, abilità e atteggiamenti che consentono a un individuo di ottenere risultati utili al proprio adattamento negli ambienti per lui/lei significativi.
Definizione 2Definizione 2. M. Pellerey (2000): in una competenzacompetenza sufficientemente complessa si possono distinguere tre dimensioni fondamentali: la prima di natura cognitivanatura cognitiva e riguarda la comprensione e l'organizzazione dei concetti che sono direttamente coinvolti; la seconda è di natura operativanatura operativa e concerne le abilità che la caratterizzano; la terza è di natura natura affettivaaffettiva e coinvolge convinzioni, atteggiamenti, motivazioni ed emozioni, che permettono di darle senso e valore personale.
Nella competenzacompetenza capacità e abilità si sostanziano in una molteplicità di contesti, e in questi deve rendersi operativa.
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Prendiamo in considerazione altre due definizionialtre due definizioni nate in contesti diversi:
a) «Le competenze si costruiscono sulla base di conoscenze […] e si esplicano come utilizzazione e padroneggiamentoutilizzazione e padroneggiamento delle conoscenze […]. Le competenze si configurano altresì come strutturalmente capaci di trasferire la loro valenza in diversi campidiversi campi, generando così dinamicamente anche una spirale di altre conoscenze e competenze […]».
b) «Per competenza in ambito scolastico si intende ciò che, in un contesto dato, si sa fare (abilitàabilità) sulla base di un sapere (conoscenzeconoscenze), per raggiungere l’obiettivo atteso e produrre conoscenza; è quindi la disposizione a scegliere, utilizzare e padroneggiare le conoscenze, capacità e abilità idonee, in un contesto determinato e/o risolverle un problema dato» (Forum delle Associazioni, Febbraio 2000)
(gruppo di Coordinamento Nazionale dell’Autonomia coordinato dal dott. G. Cosentino)
Forum-Apscuola (Colombo, D’Alfonso).
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In conclusione:
Le conoscenze e le abilità costituiscono elementi essenzialielementi essenziali per la competenza, ma
non bastano.
Perché conoscenze ed abilità siano funzionali alla competenza (= creino competenze)
occorre che siano acquisite in questa ottica, ossia occorre pensare e gestire un curricolo curricolo
per competenze. per competenze.
E per fare questo occorre praticare una nuova didattica nuova didattica
(così chiudiamo il cerchio!)(così chiudiamo il cerchio!)
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LIVELLI DI COMPETENZA: DAL DILETTANTE ALL’ESPERTODAL DILETTANTE ALL’ESPERTO Dreyfus (1986)
Livello del principianteLivello del principiante. Il soggetto tende a seguire le regole e i principi indicati dall'esterno senza tener conto in modo esplicito del contesto in cui opera.
Livello del principiante avanzatoLivello del principiante avanzato. Il soggetto riesce collegare la sua esperienza con ciò che studia o che ha studiato; inizia a distinguere le situazioni.
Livello della competenza baseLivello della competenza base. Il soggetto sa specificare, rispetto alla situazione data, gli obiettivi della sua azione e i mezzi per raggiungerli.
Livello di competenza avanzataLivello di competenza avanzata. Il soggetto coglie la complessità delle situazioni e l’intreccio degli elementi; riconosce analogie e differenze con le situazioni già vissute.
Livello dell'espertoLivello dell'esperto. Il soggetto coglie in modo completo e articolato le situazioni da affrontare; e agisce in modo fluido e appropriato.
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E’ possibile fare una classificazione delle competenze riferite agli apprendimenti scolastici?
Competenze dichiarative (Know what)
Competenze procedurali (Know how)
Disposizioni personali
Competenze di base
Competenze trasversali
Competenze tecnico-professionali
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formaleformale:: quando è erogato da un'istituzione di istruzione o formazione e sfociante in una certificazione ufficiale;
Quale apprendimento ?
non formalenon formale: quando non è erogato da un'istituzione di istruzione e formazione e, di norma, non sfocia in una certificazione ufficiale;
informaleinformale:: quando è risultante dalle attività della vita quotidiana legate al lavoro, alla famiglia o al tempo libero. Contrariamente all'apprendimento formale e non formale, non è necessariamente intenzionale e può non essere riconosciuto, a volte dallo stesso interessato, come approdo alle sue conoscenze e competenze.
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UN ESEMPIO DI STRUTTURA: ESSERE CONSAPEVOLI DELLA PROPRIA ATTIVITA’ COGNITIVA
DIMENSIONI ECCELLENTEECCELLENTE BUONOBUONO SUFFICIENTESUFFICIENTE SCARSOSCARSO
CAPACITA’ DI DESCRIVERE I
PROPRI PROCESSI MENTALI
Descrive i processi mentali utilizzati per svolgere una prestazione, riferendoli all’obiettivo da conseguire.
Descrive i processi mentali utilizzati per svolgere una prestazione, riferendoli all’obiettivo da conseguire.
Descrive i processi mentali utilizzati mescolando processi essenziali e importanti con altri secondari e marginali. Non è consapevole della sequenza dei processi.
Descrive in maniera molto confusa come ha affrontato una prestazione.
CONSAPEVOLEZZA DELLE PROPRIE
SCELTE
Dice perché li ha scelti tra varie alternative.
Dice perché li ha scelti senza considerare le condizioni e i limiti imposti dalla situazione. Non considera alternative che potrebbero essere più efficaci.
Nell’esecuzione e nel controllo dei processi tralascia qualche aspetto molto significativo.
Non sa indicare il motivo delle cose che ha fatto.
ATTRIBUZIONE DEL SUCCESSO/
INSUCCESSO
Sa riconoscere i motivi interni ed esterni che hanno condizionato il risultato.
Riconosce generalmente i motivi interni ed esterni che hanno condizionato il risultato.
Tende ad attribuire il risultato a motivi prevalentemente esterni.
Attribuisce il risultato conseguito al caso o dicendo “Tutti fanno così”. L’insuccesso è attribuito alla mancanza di tempo o alla difficoltà della prestazione.
CAPACITA’ DI CORREGGERSI
AUTONOMAMENTE
Se non consegue l’obiettivo ritorna a riflettere su ciò che ha fatto per correggersi.
Se non consegue l’obiettivo, ritorna a riflettere su quanto ha fatto ma non focalizza come correggerlo.
Se non raggiunge l’obiettivo si ferma a riflettere per correggersi, ma solo se gli viene richiesto.
Continua a ripetere gli stessi errori senza riflettere del motivo per cui li compie.
LIVELLI
DIMENSIONI
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FRAMEWORK EUROPEO DELLE COMPETENZE LINGUISTICHEFRAMEWORK EUROPEO DELLE COMPETENZE LINGUISTICHEELEMENTARE - A1ELEMENTARE - A1 ELEMENTARE - A2ELEMENTARE - A2 INTERMEDIO - B1INTERMEDIO - B1
AscoltoAscolto Riesce a riconoscere parole familiari ed espressioni molto semplici riferite a se stesso, alla sua famiglia, al suo ambiente
Riesce a capire espressioni e parole di uso molto frequente ed afferrare l’essenziale di messaggi semplici
Riesce a capire gli elementi principali in un discorso chiaro in lingua su argomenti familiari
LetturaLettura Riesce a capire i nomi e le persone familiari e frasi molto semplici
Riesce a leggere testi brevi e semplici e a trovare informazioni essenziali in materiale di uso quotidiano
Riesce a capire testi scritti di uso corrente legati alla vita quotidiana
ParlatoParlato Riesce ad usare espressioni e frasi semplici per descrivere il luogo dove abita e la gente che conosce
Riesce ad usare una serie di espressioni e frasi per descrivere la sua famiglia e la sua vita
Riesce a descrivere i suoi sentimenti, le sue esperienze dirette e indirette, le sue opinioni
ScrittoScritto Riesce a scrivere una breve e semplice cartolina, ad esempio per mandare i saluti dalle vacanze
Riesce a prendere semplici appunti e a scrivere messaggi su argomenti relativi a bisogni immediati
Riesce a scrivere testi semplici e coerenti su argomenti noti e lettere personali sulle sue esperienze ed impressioni
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FRAMEWORK EUROPEO DELLE COMPETENZE LINGUISTICHEFRAMEWORK EUROPEO DELLE COMPETENZE LINGUISTICHE
INTERMEDIO – B2 AVANZATO – C1 AVANZATO – C2
AscoltoAscolto Riesce a capire la maggior parte delle trasmissioni TV e dei film in lingua standard
Riesce a seguire un discorso lungo, anche se poco strutturato e con relazioni implicite
Riesce a comprendere qualsiasi discorso in lingua parlata, anche se tenuto da un madrelingua
LetturaLettura Riesce a leggere articoli d’attualità e testi narrativi contemporanei
Riesce a capire testi letterari e informativi lunghi e complessi e sa apprezzare le differenze di stile
Riesce a capire con facilità tutte le forme di lingua scritta, anche quelle strutturalmente o linguisticamente complesse
ParlatoParlato Riesce ad interagire normalmente con parlanti nativi e a partecipare ad una discussione in contesti familiari
Riesce ad usare la lingua in modo flessibile ed efficace nelle relazioni sociali e professionali
Riesce a partecipare senza sforzi a qualsiasi conversazione e discussione, rendendo le sfumature di significato
ScrittoScritto Riesce a scrivere testi chiari e articolati su un’ampia gamma di argomenti che lo interessano
Riesce a sviluppare analiticamente il suo punto di vista ed a scegliere lo stile più adatto
Riesce a produrre le diverse tipologie testuali in modo chiaro, scorrevole e stilisticamente appropriato
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CONFRONTO TRA VALUTAZIONICONFRONTO TRA VALUTAZIONIPienamente Pienamente
raggiuntoraggiunto
RaggiuntoRaggiunto Parzialmente Parzialmente
raggiuntoraggiunto
AscoltoAscolto Riesco a capire gli elementi principali in un discorso chiaro in lingua su argomenti familiari
Riesco a capire espressioni e parole di uso molto frequente ed afferrare l’essenziale di messaggi semplici
Riesco a riconoscere parole che mi sono familiari ed espressioni molto semplici riferite a me stesso, alla mia famiglia, al mio ambiente
LetturaLettura Riesco a capire testi scritti di uso corrente legati alla vita quotidiana
Riesco a leggere testi brevi e semplici e a trovare informazioni essenziali in materiale di uso quotidiano
Riesco a capire i nomi e le persone che mi sono familiari e frasi molto semplici
ParlatoParlato Riesco a descrivere i miei sentimenti, le mie esperienze dirette e indirette, le mie opinioni
Riesco ad usare una serie di espressioni e frasi per descrivere la mia famiglia e la mia vita
Riesco a usare espressioni e frasi semplici per descrivere il luogo dove abito e la gente che conosco
ScrittoScritto Riesco a scrivere testi semplici e coerenti su argomenti noti e lettere personali sulle mie esperienze ed impressioni
Riesco a prendere semplici appunti e a scrivere messaggi su argomenti relativi a bisogni immediati
Riesco a scrivere una breve e semplice cartolina, ad esempio per mandare i saluti dalle vacanze
come mi vedo io come mi vede l’insegnante
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ABILITA’CONOSCENZE
IMMAGINE DI SE’SENSIBILITA’ AL CONTESTO
CONSAPEVOLEZZA
MOTIVAZIONE
STRATEGIE METACOGNITIVE
RUOLO SOCIALE
IMPEGNO
CHE COSA VALUTARE? LE COMPETENZE
CHE COSA SI APPRENDE?
COME SI APPRENDE?
“capacità di far fronte ad un compito, o un insieme di compiti, riuscendo a mettere in moto ed a orchestrare le proprie risorse interne, cognitive, affettive e volitive, e a utilizzare quelle esterne disponibili in modo coerente e fecondo”. [Pellerey, 2004]
Tratto da: Castoldi
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RACCOMANDAZIONI Unione
europea (2006)
FRANCIA (2006) SPAGNA (2006) COMMISSIONE ALLULLI (2007)
Comunicazione nella madrelingua
Padronanza della lingua francese Competenza in
comunicazione linguistica
Comunicare
Comunicazione nelle lingue
straniere
Uso di una lingua straniera moderna
Cultura matematica e
competenze di base in scienze e
tecnologia
Competenze di base in
matematica e in cultura scientifica
e tecnologica
Competenza matematica
Risolvere problemi
Individuare collegamenti e
relazioniSaper conoscere e
interagire con il mondo fisico
COMPETENZE CHIAVE: UN QUADRO SINOTTICO
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Competenza digitale
Padronanza delle TIC
Trattamento dell’informa-zione
e comp. informatica
Imparare ad imparare
Apprendere ad apprendere
Imparare ad imparare
Competenze sociali e civiche
Competenze sociali e civiche
Competenza sociale e civica
Collaborare e partecipare
Spirito di iniziativa e imprenditorialità
Autonomia e capacità di
inziativa
Autonomia e iniziativa personale
Progettare
Consapevolezza ed espressione
culturale
Cultura umanistica
Competenza culturale e
artistica
Acquisire ed interpretare
l’informazione
RACCOMANDAZIONI Unione
europea (2006)
FRANCIA (2006) SPAGNA (2006) COMMISSIONE ALLULLI (2007)
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Vari metodi per accertare le competenzeVari metodi per accertare le competenze