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PisA, 21 111111 Arino XXVI. (CONTO CORRENTE CON LA POSTA) ha Novembre 1 R R (CONTO CORRENTE CON LA POSTA) 1 Il Il ,1 1,1 1,1 1 1, 1 Num. 4 i fl■ rio ra ta. lo. lo. lei LA CROCE PIS ANA 1=3EIEZIODICIE) SIEPTIM.A_INT A_ ][..n Deus vos benedicat, dummodo Veritas praecedat, comitetur et sequatur P. PP. IX. PIO IX agli scrittori della CROCE PISANA. Benedico tutti gli associati alla CROCE PISANA coraggio ! LEONE XIII a/ Direttore (16 Ottobre 1881) e! UFFICIO D' AMMINISTRAZIONE presso la Curia Arcivescovile. Le lettere non affrancate si respingono.— I manoscritti ancorché non pubblicati non si restituiscono. — Si rende conto dei Libri e Giornali spediti all' Ufficio. SI PUBBLICA LA DOMENICA Un Numero Centesimi Cinque ABBONAMENTI E INSERZIONI In Italia per un Anno . . L. 8,00 — Per un Semestre . . L. 1,50. Per' l'Estero aumento della spesa postale. ANNUNZI e INSERZIONI Centesimi 15 per linea O Spazio di linea. .11111•1■■ Pisani, Attesa la cattiva stagione il pel- legrinaggio al nostro CAMPOSANTO Suburbano è stato rimesso ad altro giorno da stabilirsi. IL COMITATO. LO FARANNO? I rappresentanti dei vani stati alla conferenza anti-anarchica si sono già riuniti ed hanno 'incominciato il loro lavoro. Noi plaudiamo all' iniziativa presa dal nostro governo e vorremmo anche sperare qualche cosa di buono e di utile per la sicurezza publica; ma pur t oppo, visto e considerato come stanno le cose e quali sono gli uomini preposti oggi a reggere l' Italia, se è vero quello che si dice, che cioè otto di questi signori fanno parte della massoneria, le nostre speranze sarebbero vane. L' anarchia è figlia naturale della massoneria : guar- datene gli Statuti, ,consideratene l' opera e sopra tutto il fine • che la massoneria si propone e ne resterete persuasi. Che cosa vuole infatti in ultima ana- lisi la massoneria ? La morte di ogni autorità : supera in Pretese lo stesso angelo ribelle che si contentava di es- sere simile a Dio : la massoneria vuole di più : nessuno pari a lei in potenza, in . autorità : ella vuole essere • il Dio dell' umanità nuova. Qui mirano tutti i suoi conati, tutti i suoi studi, tutta la sua guerra contro un' autorità, che non perirà mai, perchè assicurata dalla promessa divina 'di " vivere in eterno, vincendo sempre tutti i suoi nemici. Ora _120 . APPENDICE. LA GDESI D'UNA CONVERSI() ■TE —• Nessuna meraviglia,. riprese la signo- rina Agnese,. l'avvocato Costante era con noi all'albergo della . Solitude venuto con una no- bile famiglia della Vandea, Che aveva ungio- vane per nome Volfango di poco'oltre i ven- t'anni ammalato • gravissimo. conte Giorgio, che . pure come l'avvocato Costante avea cura d'un altro giovanotto in- fermosi affiatÒ con mie si finì col fare come una famiglia sola - e ci .dicernme reciproca- mente molte. cose e che io sarei vanta a Pisa a vedere- mia sorella e che avrei avuto compagni del rnio viaggio i signori conti di All'illudi etc. etc... —Dunque dicevo bene io; interruppe il T. Domenico, che D.Pietro aveva paglia in bocca! l' anarchia, come dicemmo, è figlia della massoneria o per lo meno una imita- zione, con questa sola differenza che l' anarchico vuole presto e a qualun- que patto raggiungere il suo intento, magari ricorrendo a qualunque delitto : il massone invece col sorriso sul labbro, collo stenderti affettuosamente la mano, come fanno quasi tutti i traditori, a- dagio, adagio e con arte le più sopra- fine si propone di arrivare in fondo e dire: Sono io: chi non è meco, è contro di me. Di qui quella camorra sudicia e laida con la quale sono uniti tutti i massoni per rovinare chi non pensa come loro e inalzare stessi a danno della giustizia, dell' onestà e dell' utile generale. L' in- teresse proprio sia salvo e poi tutto ro- vini, poco importa : siano i massoni i primi in ogni cosa. E che cosa preten- dono gli anarchici, se non lo stesso fine dei massoni? E chi li invita, chi li aiuta, chi dà loro l' esempio ? Anzi anarchia, se ben si guardi, è nata ed ha cercato d' imporsi solo allora che ha. veduto i mali gravissimi operati dalla massone- ria ed ha visto molti settari fare e di- sfare a loro talento senza offesa alcuna o al più esser deplorati, censurati e nulla altro. Ma poi dove l'anarchia si annida, cova e minaccia? Tu animi vedi abietti sì, vili, pazzi, ma sopratutto privi di religio- ne. Ora, chi è causa di questa mancanza di religione se non la massoneria? È lei che combatte colla religione : è lei che l' ha bandita dalle scuole, dai tribunali, dalle ampli nistrazioni, dalle • famiglie. Dunque per tornare donde _partimmo noi diciamo : Vuole la 'conferenza anti anarchica purgare l' Italia e il mondo dell'anarchia ? Distrugga prima la mas- soneria e poi avrà raggiunto il suo al- tissimo scopo e sarà benedetta da tutti. Ma faranno questo con; coraggio, ponendo Ce l'aveva, ma volli mantenere il se- greto, rispose I). Pietro. Mantenuto fino a un certo punto! rispo- se allora con una certa mal:zietta il P. Do- menico. Come fino a un certo punto?! dimandò meravigliato D. Pietro. Se la signora Baro-' flessa non mi avesse fatto. leggere il tele- gramma della signorina Agnese io non avrei fatto parola di altre persone. E anche allora, se lo sicoedi il mio vecchio peofessore, io se parlai della signora contessa di Miilinen e del conte suo figlio, ne parlai come d'una in- duzione più o meno proba'dle: e per quanto mi si volesse tirar funi di bocca la paglia la paglia rimase sempre in bocca. Qui poi, soggiunse il Barone Carlo, il no- stro I). Pietro ha ragione da vendere. Ed io soggiungo, disse la Baronessa Edle, che D. Pietro fece molto bene a gettar là quell'idea, perchè altrimenti questi .egitori si sarebbero trovati molto mal è oggi' il dito sulla vera piaga che ammorba tutto l' ordine sociale? Ne temiamo for- temente : però se un momento solo si pensasse che tutte le sette sono affi- liate o derivati dalla massoneria, come è difatti, noi crediamo' che non esiste- rebbero un momento solo. Vedremo.... UNA CAUSA DI MISERIE E DI G l'AI. Un paese montano- al di là dell Atlantico era quieto e tranquillo. In poco tempo ad- divenne una balgia d' inferno. Come niai questa brutta metamorfosi?! — Alcune fein- mine sdegnando di maneggiare il fuso e la Zappa impararono a far le sarte.. Ellen() sul principio si tennero contente. di far vesti confacenti alla condizione delle operaie e delle pas!orae, ma poi appresero tutte le mode, anche le più ridicole e dispendiose, e ciò per I L smania di far eoncorrenzaa1 lusso di certe signore, povere com: loro, che avevano p.beso stanza su per (mi monti per dirigere le pubbliche scuole. Ciò fatto, e più ancora Col mostrare sa- crilegamente la loro vanità nel Tempio Santo, di Dio, ad onta dei severi richiami del Par- roco, trovarono chi le secondò in occasione. di Prime Comunioni, di Matrimoni e di Fe- ste, e cosi colle pompe di satana fu iniziata la rivoluzione sociale in quei villaggi che poe• anzi erano così quieti e tranquilli perchè vivevano alla sempl:ce e ciascuno stava con- tento della Propria condizione. I nuovi bisogni . creati dal lusso insegna- rono alle,fem•inipe a fare in casa delle sot-; trazioni - poco oneste e a vendere in mille modi indegni la loro coscienza, pur di cam- patire eleganti alla Messa e al passeggio. La Chiesa addivenne il ritrovo della va - dtà e piano piano sparì il sentimento reli- gioso - andandosene con esso tutte le virtù do- mestiche e sociali. Il paese fu • ripieno di - ogni sorta di serie e allora i disperati aprirono la porta Ma la sora Giorgina non ci si lascia tya.i prendere alle sorprese! disse essa entran- do in sala.. Anche se « fossero stati una ven- tina, in casa della sora'Giorgina la provvista c'era per tutti. E ora, se a loro piace, entri- no pure in sala da pranzo. Bras.ra sora Giorgina! disse il Barone che non si aSpettava così presto di Mettere a tavola i suoi commensali. Brava?! fece il Priore Mordili. O che ba da . ridire, Sig. Priore? Niente, disse' freddo freddo Priore, volevo dire soltafito• che è un bravo sciupato. Lo vedrà, sor Priòre, se è sciupato. Ora non è tempo di discorrere, vada vada in sala da pranzo.. E in aria di trionfo le sera Giorgina di- sparve. - Si Capi subito dopo la superiorità che' volle mostrare in ,quef momento la s'gnora Giorgina non ,prendendo neppur l' ombra del cappello. La :sala da *pranzo era addivenuta a dirittura un giardino, e messo con tal gusto a quelle Società; a quei Circoli, a quei Fa sci clic si propongono di elevare. n sistema il furto e la. rapina. Però. queste cose non possono accadere qui, in Ital a. p .rel0 dovendo gr l 'segnanti delle Sc 0)1,3 Rurali ammaestrare, anche pra- ticamente, gli alunni nella scienza agraria e trovandosi costretti per questa bisogna a maneggiare gli arnesi rusticani si veegogne- rebbero a fare sfoggio. di mode. Essi e colla parola è coll' esempio insegneranno sempre ai figliuoli della gleba a fuggire il lusso che è .1a causa di tante miserie e di tanti guai. Rurigena. L' lmperator di Germania a Gerusalemme. In questi tempi di tanto indieferentismo religio- so per' parte di principi e di governi; merita dav- vero che si prenda nota, dell'esempio di . franca ed aperta professione di fede ehe il giovane imperator Guglielmo non ha esitato di darò pubblicamente nella sua recente visita ai Luoghi Santi. Non istaremo a dire della pompa solenne COn che egli fece il suo ingresso nella santa città. La magnificenza de' suoi cavalli destò stupore negli stessi orientali. L'imperatrice vestiva un abito di broccato nero ricamata sfarzosamente in oro ed aveva ampio cappello di paglia con piume e' velo. 11 clero scismatico spiegò lo,-massima magnificenza possibile per ricevere i sovrani nella basilica del S. Sepolcro. Le lampade Votive d'eroe d'argento che vi sono a migliaia erano tutte accese. La co- lonia tedesca fece dono alle Loro Maestà di una Bibbia rilegata in olivo con un' immagine di No- stro Signore nel centro intarsiata in legno di ce- dro del Libano. Il pastore Keller celebre organista tedesco suonò meravigliosamente alcuni pezzi. L'imperatore uscendo di chiesa commosso da sen- timento religioso disse: — Simili momenti sono preziosi ricordi per tutta la vita: da che ho posato il piede in . Palestina, mi par d'aver %issino due volte. — Gli stessi sentimenti ha egli espressi nei tele- grammi ai figli e parenti, specialmente al Gran- duca di Haden, al quale così telegrafò: — • Torno or ora dalla visita al Santo Sepolcro. Il pensiero di essere nel luogo in cui si compi il grande mi- racolo per cui l'umanità fu redenta con la morte del nostro Salvatore, commuove ed esalta. Molti cari compatrioti sono qui e tutti pieni di entu- siasmo. Il tempo è magnifico. Il Sultano nei usò la cortesia di mettermi in possesso di un territo- che i cotti inensalì ne rimasero mcmv igliati e sorpresi. La sorti Giorgina non era in vista ma era in posto donde udiva tutte le escla- mazioni, che specialmente facevano le signore e le lodi che venivano fatte alla padrona di casa Perfino il Priore Monini fu iuta) escla- nutre: Eppure non e' è che (lire, se in S. Giu- liano si vuole una sala messa come si deve è bisogna chiamare la sora Giorgina a diri- gere l'azienda. A questo punto la sora Giorgina fu per uscire fuori da un uscio a comparire. tua si cantenne, e stette a orecchiare un .altro poco perchè a dirla giusta le orecchie sue erano molto solleticate da tutto quel linguaggio dativo. Ma i discorsi : caMIAarono pochi istanti dopo' e perché le persone erano intente a con- solare lo stomaco e perchè nella' sala com- parve un personaggio nuovo che richiamò a l'attenzione di tutti. Lo saprebbero indo- vinare i lettori chi fosse? t titieeke'ret re, „e ge t,a, e ert t (Continua) etielt41,e te e eh e e, e st,e,e,>e,

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PisA, 21111111 Arino XXVI. (CONTO CORRENTE CON LA POSTA)

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LA CROCE PISANA1=3EIEZIODICIE) SIEPTIM.A_INT A_ ][..n

Deus vos benedicat, dummodo Veritas praecedat, comitetur et sequatur P. PP. IX.PIO IX agli scrittori della CROCE PISANA.

Benedico tutti gli associati alla CROCE PISANA coraggio ! •LEONE XIII a/ Direttore (16 Ottobre 1881)

e! UFFICIO D' AMMINISTRAZIONEpresso la Curia Arcivescovile.

Le lettere non affrancate si respingono.— I manoscritti ancorchénon pubblicati non si restituiscono. — Si rende conto dei Librie Giornali spediti all' Ufficio.

SI PUBBLICA LA DOMENICA

Un Numero Centesimi Cinque

ABBONAMENTI E INSERZIONI

In Italia per un Anno . . L. 8,00 — Per un Semestre . . L. 1,50.Per' l'Estero aumento della spesa postale.

ANNUNZI e INSERZIONI Centesimi 15 per linea O Spazio di linea..11111•1■■

Pisani,Attesa la cattiva stagione il pel-

legrinaggio al nostro CAMPOSANTOSuburbano è stato rimesso ad altrogiorno da stabilirsi.

IL COMITATO.

LO FARANNO?I rappresentanti dei vani stati alla

conferenza anti-anarchica si sono giàriuniti ed hanno 'incominciato il lorolavoro. Noi plaudiamo all' iniziativapresa dal nostro governo e vorremmoanche sperare qualche cosa di buono edi utile per la sicurezza publica; ma purt oppo, visto e considerato come stannole cose e quali sono gli uomini prepostioggi a reggere l' Italia, se è vero quelloche si dice, che cioè otto di questi signorifanno parte della massoneria, le nostresperanze sarebbero vane. L' anarchiaè figlia naturale della massoneria : guar-datene gli Statuti, ,consideratene l' operae sopra tutto il fine • che la massoneriasi propone e ne resterete persuasi.

Che cosa vuole infatti in ultima ana-lisi la massoneria ? La morte di ogniautorità : supera in Pretese lo stessoangelo ribelle che si contentava di es-sere simile a Dio : la massoneria vuoledi più : nessuno pari a lei in potenza,in . autorità : ella vuole essere • il Diodell' umanità nuova. Qui mirano tuttii suoi conati, tutti i suoi studi, tuttala sua guerra contro un' autorità, chenon perirà mai, perchè assicurata dallapromessa divina 'di " vivere in eterno,vincendo sempre tutti i suoi nemici. Ora

_120 . APPENDICE.

LA GDESI D'UNA CONVERSI() ■TE—• Nessuna meraviglia,. riprese la signo-

•rina Agnese,. l'avvocato Costante era con noiall'albergo della . Solitude venuto con una no-bile famiglia della Vandea, Che aveva ungio-vane per nome Volfango di poco'oltre i ven-

t'anni ammalato • gravissimo.conte Giorgio, che . pure come l'avvocato

Costante avea cura d'un altro giovanotto in-fermosi affiatÒ con mie si finì col fare comeuna famiglia sola - e ci .dicernme reciproca-mente molte. cose e che io sarei vanta aPisa a vedere- mia sorella e che avrei avutocompagni del rnio viaggio i signori conti diAll'illudi etc. etc...

—Dunque dicevo bene io; interruppe il T.Domenico, che D.Pietro aveva paglia in bocca!

l' anarchia, come dicemmo, è figlia dellamassoneria o per lo meno una imita-zione, con questa sola differenza chel' anarchico vuole presto e a qualun-que patto raggiungere il suo intento,magari ricorrendo a qualunque delitto :il massone invece col sorriso sul labbro,collo stenderti affettuosamente la mano,come fanno quasi tutti i traditori, a-dagio, adagio e con arte le più sopra-fine si propone di arrivare in fondo edire: Sono io: chi non è meco, è contro dime. Di qui quella camorra sudicia e laidacon la quale sono uniti tutti i massoniper rovinare chi non pensa come loro einalzare sè stessi a danno della giustizia,dell' onestà e dell' utile generale. L' in-teresse proprio sia salvo e poi tutto ro-vini, poco importa : siano i massoni iprimi in ogni cosa. E che cosa preten-dono gli anarchici, se non lo stesso finedei massoni? E chi li invita, chi li aiuta,chi dà loro l' esempio ? Anzi anarchia, •

se ben si guardi, è nata ed ha cercatod' imporsi solo allora che ha. veduto imali gravissimi operati dalla massone-ria ed ha visto molti settari fare e di-sfare a loro talento senza offesa alcunao al più esser deplorati, censurati e nullaaltro. Ma poi dove l'anarchia si annida,cova e minaccia? Tu animi vedi abietti sì,vili, pazzi, ma sopratutto privi di religio-ne. Ora, chi è causa di questa mancanzadi religione se non la massoneria? È leiche combatte colla religione : è lei chel' ha bandita dalle scuole, dai tribunali,dalle ampli nistrazioni, dalle • famiglie.Dunque per tornare donde _partimmonoi diciamo : Vuole la 'conferenza antianarchica purgare l' Italia e il mondodell'anarchia ? Distrugga prima la mas-soneria e poi avrà raggiunto il suo al-tissimo scopo e sarà benedetta da tutti.Ma faranno questo con; coraggio, ponendo

— Ce l'aveva, ma volli mantenere il se-greto, rispose I). Pietro.

— Mantenuto fino a un certo punto! rispo-se allora con una certa mal:zietta il P. Do-menico.

— Come fino a un certo punto?! dimandòmeravigliato D. Pietro. Se la signora Baro-'flessa non mi avesse fatto. leggere • il tele-gramma della signorina Agnese io non avreifatto parola di altre persone. E anche allora,se lo sicoedi il mio vecchio peofessore, io separlai della signora contessa di Miilinen edel conte suo figlio, ne parlai come d'una in-duzione più o meno proba'dle: e per quantomi si volesse tirar funi di bocca la pagliala paglia rimase sempre in bocca.

— Qui poi, soggiunse il Barone Carlo, il no-stro I). Pietro ha ragione da vendere.

— Ed io soggiungo, disse la BaronessaEdle, che D. Pietro fece molto bene a gettarlà quell'idea, perchè altrimenti questi .egitori

si sarebbero trovati molto mal è oggi'

il dito sulla vera piaga che ammorbatutto l' ordine sociale? Ne temiamo for-temente : però se un momento solo sipensasse che tutte le sette sono affi-liate o derivati dalla massoneria, comeè difatti, noi crediamo' che non esiste-rebbero un momento solo. Vedremo....

UNA CAUSA DI MISERIEE DI G l'AI.

Un paese montano- al di là dell Atlanticoera quieto e tranquillo. In poco tempo ad-divenne una balgia d' inferno. Come niaiquesta brutta metamorfosi?! — Alcune fein-mine sdegnando di maneggiare il fuso e laZappa impararono a far le sarte.. Ellen() sulprincipio si tennero contente . di far vesticonfacenti alla condizione delle operaie edelle pas!orae, ma poi appresero tutte lemode, anche le più ridicole e dispendiose,e ciò per I L smania di far eoncorrenzaa1lusso di certe signore, povere com: loro, cheavevano p.beso stanza su per (mi monti perdirigere le pubbliche scuole.

Ciò fatto, e più ancora Col mostrare sa-crilegamente la loro vanità nel Tempio Santo,di Dio, ad onta dei severi richiami del Par-roco, trovarono chi le secondò in occasione.di Prime Comunioni, di Matrimoni e di Fe-ste, e cosi colle pompe di satana fu iniziatala rivoluzione sociale in quei villaggi chepoe• anzi erano così quieti e tranquilli perchèvivevano alla sempl:ce e ciascuno stava con-tento della Propria condizione. •

I nuovi bisogni . creati dal lusso insegna-rono alle,fem•inipe a fare in casa delle sot-;trazioni - poco oneste e a vendere in millemodi indegni la loro coscienza, pur di cam-patire eleganti alla Messa e al passeggio.

La Chiesa addivenne il ritrovo della va -

dtà e piano piano sparì il sentimento reli-gioso - andandosene con esso tutte le virtù do-mestiche e sociali.

Il paese fu • ripieno di - ogni sorta diserie e allora i disperati aprirono la porta

— Ma la sora Giorgina non ci si lasciatya.i prendere alle sorprese! disse essa entran-do in sala.. Anche se « fossero stati una ven-tina, in casa della sora'Giorgina la provvistac'era per tutti. E ora, se a loro piace, entri-no pure in sala da pranzo.

— Bras.ra sora Giorgina! disse il Baroneche non si aSpettava così presto di Metterea tavola i suoi commensali.

— Brava?! fece il Priore Mordili.— O che ba da . ridire, Sig. Priore?— Niente, disse' freddo freddo Priore,

volevo dire soltafito• che è un bravo sciupato.— Lo vedrà, sor Priòre, se è sciupato. Ora

non è tempo di discorrere, vada vada in salada pranzo..

E in aria di trionfo le sera Giorgina di-sparve. -Si Capi subito dopo la superiorità che'volle mostrare in ,quef momento la s'gnoraGiorgina non ,prendendo neppur l' ombra delcappello. La :sala da *pranzo era addivenutaa dirittura un giardino, e messo con tal gusto

a quelle Società; a quei Circoli, a quei Fasci clic si propongono di elevare. n sistemail furto e la. rapina.

Però. queste cose non possono accaderequi, in Ital a. p .rel0 dovendo gr l 'segnantidelle Sc 0)1,3 Rurali ammaestrare, anche pra-ticamente, gli alunni nella scienza agraria etrovandosi costretti per questa bisogna amaneggiare gli arnesi rusticani si veegogne-rebbero a fare sfoggio. di mode. Essi e collaparola è coll' esempio insegneranno sempreai figliuoli della gleba a fuggire il lusso cheè .1a causa di tante miserie e di tanti guai.

Rurigena.

L' lmperator di Germaniaa Gerusalemme.

In questi tempi di tanto indieferentismo religio-so per' parte di principi e di governi; merita dav-vero che si prenda nota, dell'esempio di . franca edaperta professione di fede ehe il giovane imperatorGuglielmo non ha esitato di darò pubblicamentenella sua recente visita ai Luoghi Santi.

Non istaremo a dire della pompa solenne COn

che egli fece il suo ingresso nella santa città. Lamagnificenza de' suoi cavalli destò stupore neglistessi orientali. L'imperatrice vestiva un abito dibroccato nero ricamata sfarzosamente in oro edaveva ampio cappello di paglia con piume e' velo.11 clero scismatico spiegò lo,-massima magnificenzapossibile per ricevere i sovrani nella basilica delS. Sepolcro. Le lampade Votive d'eroe d'argentoche vi sono a migliaia erano tutte accese. La co-lonia tedesca fece dono alle Loro Maestà di unaBibbia rilegata in olivo con un' immagine di No-stro Signore nel centro intarsiata in legno di ce-dro del Libano. Il pastore Keller celebre organistatedesco suonò meravigliosamente alcuni pezzi.L'imperatore uscendo di chiesa commosso da sen-timento religioso disse: — Simili momenti sonopreziosi ricordi per tutta la vita: da che ho posatoil piede in . Palestina, mi par d'aver %issino duevolte. —

Gli stessi sentimenti ha egli espressi nei tele-grammi ai figli e parenti, specialmente al Gran-duca di Haden, al quale così telegrafò: — • Tornoor ora dalla visita al Santo Sepolcro. Il pensierodi essere nel luogo in cui si compi il grande mi-racolo per cui l'umanità fu redenta con la mortedel nostro Salvatore, commuove ed esalta. Molticari compatrioti sono qui e tutti pieni di entu-siasmo. Il tempo è magnifico. Il Sultano nei usòla cortesia di mettermi in possesso di un territo-

che i cotti inensalì ne rimasero mcmv igliati esorpresi. La sorti Giorgina non era in vistama era in posto donde udiva tutte le escla-mazioni, che specialmente facevano le signoree le lodi che venivano fatte alla padrona dicasa Perfino il Priore Monini fu iuta) escla-nutre: Eppure non e' è che (lire, se in S. Giu-liano si vuole una sala messa come si deveè bisogna chiamare la sora Giorgina a diri-gere l'azienda.

A questo punto la sora Giorgina fu peruscire fuori da un uscio a comparire. tua sicantenne, e stette a orecchiare un .altro pocoperchè a dirla giusta le orecchie sue eranomolto solleticate da tutto quel linguaggiodativo. Ma i discorsi : caMIAarono pochi istantidopo' e perché le persone erano intente a con-solare lo stomaco e perchè nella' sala com-parve un personaggio nuovo che richiamò asé l'attenzione di tutti. Lo saprebbero indo-vinare i lettori chi fosse?

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(Continua)

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LA CROCE PISANA

rio sul quale ho promesso ai nostri cattolici te-deschi di edificare una chiesa. I miei sudditi cat-tolici vedono da ciò quanto mi stia a cuore ladifesa loro .e degli interessi religiosi. Possa que-sta chiesa essere loro di gioia e larga cagione dibenedizioni — Guglielmo. i

Il luogo cni Allude l'imperatore è quello sulmonte Sion, preeso il sito del santo Cenacolo, dovela B. .Vergine, .secondo la tradizione, compì i suoigiorni, e perciò si chiama: Dormizione della Ver-gine. I padri Assunzionisti francesi avevano giàottenuto di comprare il suddetto sito del Cenacolo,ma il fanatismo dei turchi si oppose. Ora è unavera fortuna che l'imperatore di Germania abbiapotuto avere in suo dominio l'annessa casa chericorda il luogo della morte di Maria, donde essafu dagli apostoli portata alla sepoltura. presso ilGetsemani, e dopo breve tempo risorse e fu assuntaal cielo.

L'imperator Guglielmo ebbe anche il gentil pen-siero di dar comunicazione al Papa della donazio-ne fatta ai cattolici del suddetto santo luogo, in-viandogli, il primo novembre, un telegramma incui pure dichiarava di avere a cuore gl'interessireligiosi dei cattolici. Sua Santità rispose com-mosso e con animo riconoscente.

Inutile l'aggiungere che gli altri santuarii fu-rono parimente visitati dall'imperatore: perfino ilsepolcro del re David dove dal tempo delle Cro-ciate niun cristiano aveva potuto più accostarsi.È in un sotterraneo del Sion, ed i turchi ne sonomolto gelosi. All'inaugurazione poi della nuovachiesa del Salvatore, Guglielmo fece un discorso,e disse tra le altre cose: — Io e la mia casa vo-gliamo servire il Signore; invito tutti a fare lostesso. --

Che bella lezione dà questo principe non catto-lico ai moderni inditferentisti in fatto di religione!

Guglielmo dopo la visita al sepolcro di Davidandò di nottetempo alle tende del suo seguito di-stribuendo ,a 'tutti, anche ai marinari, le crocettedi Gerusalemme mostrando desiderio che le por-tino come decorazioni, ed esortandoli a rafforzarela loro fede.

11_4 M

Oggi •è la prima domenica di quel sacrotempo che dicesi Avvento, che serve di co-minciamento all'anno liturgico e che ci tra-sporta col pensiero a .quel lungo spazio ditempo di circa cinque secoli in cui il gran-benefizio della Redenzione era ansiosamenteaspettato e desiderato dal popolo di Dio,mentre per tutta la. terra, .fuori della Giudea,la idolatria, qual notte tenebrosa, avvolgevale genti. Come ora il divi° redentore CristoGesù è il sole che irraggia il mondo, cosìallora, tra il nebuloso velo delle profezie edelle figure, egli era la stella polare cui do-vevano tener rivolto lo sguardo tutti quelliche volevano essere salvi. L' Antico Testa-mento non era altro che una preparazionealla venuta del celeste inviato, cioè il Mes-sia; e tutto, legge, sacrifizi, profezie, avve-nimenti, era ordinato a quel fine.

In questi giorni dunque del sacro Avvento,che quest'anno è il più lungo e dirò così ilpiù completo avendo intiere le quattro suesettimane (1), non sarà discaro ai nostri let-tori richiamare alla mente, a volo di uccello,le promesse, le profezie, gli avvenimenti, l'e-spettazione e la pienezza dei tempi riguar-danti il Messia. L'argomento parrà a talunoche sappia troppo di sagrestia; ma in questosecolo in cui la stampa è tanto avara difare omaggio a Cristo, come a vero benefat-tore dell'umanità e signore supremo di tut-te le genti, è dovere del giornalismo catto-lico di opporre un contrapposto a tanto indif-ferentismo e noncuranza, e cogliere ogni oc-casione per confessare a proclamare pubbli-camente elle Gesù Cristo era ieri, è oggi esarà per tutti i secoli (2).

Venti anni addietro dalla tipografia aeci-vescovile di Milano e con approvazione ec-clesiastica usciva alla luce un opuscolo moltoimportante, col titolo Sul mistero divinocommenti al testo ebraico della Bibbia ecc.-In esso l'autore, che forse è un ebreo conver-tito alla nostra fede, riporta la testimonianzadi insignì dottori ebraici in favore del Mes-sia, i quali commentando la Bibbia e trat-tando profondamente la questione del Reden-toro, ebbero a confessare l'incarnazione delVerbo, la vita, la passione, la morte e ri-surrezione di Gesù Cristo, ammettendo es-

sere stato esso e non altri il vero Messiapronzesso ed annunziato. Dice che il rabbinoMazzered Kabala dà . una singolare versionedella prima parola della Bibbia In principiocon che il .Genesi, ossia il primo dei cinquelibri di Mosè, esordisce le sue narrazioni.Quella parola è composta di lettere inizialile quali definendole in modo ingegnoso, informa di anagramma, vengono ad indicareil futuro Redentore così:

Venendo un capo d'uomini di nome Gesùadoratelo.

Posto pertanto che sia vera e legittimaquesta interpetrazione, ognuno vede comefino dal bel principio della Bibbia è annun-ziato il divino Messia e col suo proprio no-me di Gesù. Ma la indubitata promessa pro-fetica che di lui vien fatta, e dalla - boccastessa di Dio, nelle prime pagine del Genesi,si è quella che a buon diritto vien chianiata daiteologi Protovangelo che _è il primo trattoch3 comincia a delineare la figura del Messia,il primo annunzio del riscatto dell'uomo de-caduto e come il primo lineamento del Van-gelo (3). I nostri infelici progenitori Adamoed Eva avevano commesso la ,colpa, ingan-nati e sedotti dal demonio in forma di serpeinsidioso. Tutti sanno le funestissime conse-guenze di quella colpa. Iddio però ebbe com-passione .dell'urnanità, e perciò maledicendoI' autore principale di tanta rovina, il demo-,nio, consolò Adamo ed Eva ed i loro postericolla promessa di un Redentore. Annunziò inmodo allegorico l'opposizione di una futuraVergine e del figliuolo di lei (cioè il Messia)con quello spirito immondo e superbo e coifigliuoli di lui, gli empii. La lotta fra il be-ne ed il male era così dichiarata, e l' esitodi siffatto combattimento esser doveva larivincita della prima sconfitta, il trionfo del-l'uomo • sul serpente, la vittoria del Messiasul demonio .(4).

Da quell'istante dunque in cui risuonò al-l'orecchio di Adamo quel solenne annunzio,Gesù Cristo divenne l'unico oggetto di spe t

ranza per l'uomo. Si, quella dolce e conso-lante promessa di futura salvazione fu dataai credenti mediante la fede di Gesù Cristo,come dice l'Apostolo delle genti (5), e l'ecodi essa, al pari delle altre primitive tradi-zioni, si diffuse poi per le diverse piaghedel mondo dove andarono dispersi i succes-sori di Adamo, e là, di secolo in secolo, siripercosse fino all'epoca della« comparsa delceleste inviato, facendosi allora più vivacome vedremo ,a suo luogo.

D. S.(1) La nascita di G. C. secondo la tradizione

avvene in giorno di Domenica, e quest'anno ap-punto il Natale cade in detto giorno.

(2) S. Paolo agli Ebrei XIII, 8.(8) Manuele biblico del Vigouroux e Bacuez.

Vol I pag. 578.(4) Genesi III, 15.(5) Let. ai Galati III, 22.

1,* ACCORDO

ITALO - FRANCESE----t -e - . •

Quando meno ce l'aspettavamo è giunta la no-tizia di accordo commerciale tra l'Italia e la Fran-cia sulla concessione reciproca del regime doga-nale. in virtù di questo trattato, l'Italia avrà ilbenefizio , della tariffa minima francese e sarannorisolute a suo favore alcune questioni d'interpe-trazione doganale, da molto tempo pendenti.

La Francia poi ottiene così in Italia la tariffaconvenzionale con alcune riduzioni secondo la ri-forma doganale del 1887.

13 fatto è importantissimo, e ha prodotto gran-de impressione specialmente in Europa, ritenen-dosi ormai come dogma che la Francia non avreb-be stipulato qualsiasi accordo commerciale conl'Italia, finchè perdurasse la Triplice.

Ora l'attuale accordo dimostra che la Triplicenon è più considerata dalla Francia come unaminaccia permanente.

Comunque sia è certo che da questo atto ledue nazioni trarranno immensi vantaggi.

Conversionedi un giornalista anticlericale.

L'Avvenire di Bologna pubblica una bellissimadichiarazione del bolognese Telesforo Sarti, notopubblicista e anticlericale, il quale in seguito ad •

una immensa sciagura da cui fu colpito il suo

cuore di padre, (e che egli ritiene come giustapunizione di Dio) deplorando gli errori della vitatrascorsa, sconfessa quanto ha scritto contro la reli-gione e promette di dedicare tutta l'opera sua a ser-vizio de la stampa e del'a causa cattolica.

Ci duole di non poterla pubblicare per isteso,mancandoci lo spazio.

Noi ci auguriamo che il Sarti perseveri nei pro-positi spontaneamente manifestati, cosicchè ilmolto male da lui recato alla buona causa, spe-cialmente come direttore dell'anticlericale Unionedi Bergamo, possa dall'opera sua nel futuro tro-vare il dovuto risarcimento.

S. FRANCESCOChiesa monumentale e storica

(Continuazione vedi num. prec.)

Le pareti e la volta della tribuna dell'al-tare maggiore furono tutte colorite nel 13 12

. da Taddeo Gaddi, a spese dell'illustre pi-sana famiglia Gambacorti. In esse vi sonorappresentate, in varie figure, i primi fon-datori degli . ordini religiosi. Però, molte diesse sono affatto deperite per le vicessitu-dini subite più volte da questa chiesa, edall'opera vandalica di Chi vi albergò nel-l' epoca della profanazione, e dal tempo di-struttore, benché ben lieve ne sia stato que-st'ultirno in .confronto della barbara e 'van-dalica mano dell' uomo, che per avversitàd'animo disfogò su di esse il suo odio, de-turpandole in ogni guisa. (1) Una lapide asinistra della suddetta invetriata ricordaPietro Calefato, illustre giureconsulto, prof.di diritto civile nel nostro Ateneo, il qualesostenne cospicue cariche e missioni a Luccae Siena e mori nel 1584 sull'età di anni 81.Dall'altra parte pure vi è una piccola epi-«l'afen .

La Cappella che segue, oltre ad essereadorna di belli e pregevoli marmi, é riccadi tre bei quadri di valenti autori. Quellodell' altare è un dipinto del fiorentino Otta-vio Vann.jnj rappresentante il transito diS. Francesco. Nello sfondo di questa telaconservasi un' antica immagine del medesimosanto attribuita a Cimabue, altri diconoopera di Giunta Pisano: il quadro a destradell' osservatore è opera del Cav. Corradifiorentino ed offre il serafico Padre nel de-serto, l' altro a sinistra, esprimente il me-desimo santo innanzi alla Vergine che gliporge il bambino Gesù, è opera di MatteoRosselli fiorentino.

Nella seconda cappella vedesi un' altarepregevolissimo che si attribuisce per una par-te al Della Robbia come il Cristo pure. Il sof-fitto di essa doveva essere figurato come le pa-reti, ma quasi più nulla esiste di questi affre-schi. La terza nessuna particolaritzi: solo H-scontransi nelle due pareti laterali mediocriaffreschi, uno dei quali rappresenta la pre-dicazione di S. Bernardino.

Lasciate le due seguenti cappelle, sem-pre nel lato opposto della Crociera, s'incon-tra la porta d'ingresso alla sagrestia degnapur questa di essere visitata per i bei dipintidel soffitto e delle pareti che vogliono attri-buirsi al Taddeo Bartoli e che riguardanola morte e l'assunzione della B. V. Riuscendodalla sagrestia, che, in antico forse, sarà statala chiesina della SS. Trinità, esistente comeabbiamo detto prima che fosse edificata lagrande chiesa attuale, proseguendo questolato opposto della crociera, sorge il cam-panile costruito in forma quadra stili' angoloretto di due pareti., dimodochè dal pianoal soffitto del tempio, ove volta l' arco chelo congiunge, esso si regge sopra due solilati. Il quadro del!' altare che segue rappre-sentante la discesa dello Spirito Santo, operadel .fiorentino Giuseppe Collignon: non è unlavoro troppo felice.

Riprendendo il giro della navata, il primoaltare che si presenta contiene un' operastimabile del cav. Francesco l'anni daSiena rappresentante S. Francesco genu-flesso dinanzi alla •Vergine nell atto di ri-cerere da Lei le indulgenze di Assisi. Quiè da notarsi le due figure dagli angeli chespirano tutte le grazie del Correggi°.

Prima però di giungere al detto altare

troviamo la porta che dà accesso ai chiostrie ci conduce alla cappella intitolata; Capi-tolo di S. Bonarentura della quale ne par-leremo in seguito come della tomba delconte Ugolino, traditore di Pisa, esistenteun dì presso detta porta all' esterno dellaChiesa. Proseguendo la grande navata, ilquadro del seguente altare rappresentantela nascita della Gian Madre di Dio, fattoeseguire da F. Adriano Alliata nel 1624al Niceolaio Aliot de Ligny Ambaroy; èmediocremente eseguito Al piede di questoaltare giace fra Bartolommeo minorita, dottoscrittore, di cui ne parla il Wadingo negliannali dell' ordine francescano, morto nel1401. Nel terzo altare, il quadro, rappresen-tante l' Assunzione di M. SS. è opera delSalimbeni: la successiva tela esprimenteS. Antonio Abate ai piedi del Crocifisso édella scuola fiamminga eseguita nel 1510 daFrancesco da Castello. La nascita del Re-dentore di Lodovico Cardi da Cigoli, il piùbravo imitatore dellò stile del gran Correg-go). Le belle e variate forme delle teste,ma segnatamente quelle della Vergine e diS. Giuseppe, sono di un' ammirabile bellezza.Questa pittura è la più pregiata di tuttele altre che adornano gli altari del tempio.

Presso la porta d' ingresso eravi pure untabernacolo con pittura antica di Barnabada Modena, che vi lasciò scritto il suonome.

Terminata la parte artistica, e prima dipassare alla storica di detto tempio è ne-cessario fare osservare che essa è sepol-creto di uomini illustri per scienza, arte edottrina come anche per valore dell' armi.Oltre a quelle già descritte, le lapidi mar-moree esistenti si ritrovano nel pavimentodella chiesa quasi tutte infrante dai carridell' artiglieria nel tempo in cui vi vennefatto il deposito, sotto 1' attuale governo. IlFrancesco da Buti morto nel 1406 il 25luglio che commentò la Divina Commedia,è rammentato in un marmo dell' imbasa-mento che" sostiene le colonne nel chiostrovicino, sul quale leggesi S. Magistri Fran-cisci doctoris grammatice, olim Bartoli deButi, filiorum herendumq. suor. Il Ti-grilli, i Lante, gli Appiani, i Visconti, iVeruagalli, i Calafati, il Moriconi, i Gatn-buoni, gli Upezzinghi, i Lanfranchi, i Gi-mondi i Griffi, i Buzzaccherini, i da Ca-praia e tanti altri celebri stranieri che seb-bene Pisa non fosse stata la loro cuna, ad-dormentatisi nel sonno di morte, in essa, viebbero sepoltura; e a suo tempo fatte leopportune ricerche con esito felice potremorender a tutti palese il nome di questi lu-minari che oggi riposano in oscura tomba.

Passiamo ora alla parte storica, civilee religiosa, riportata tanto dagli annalistinostri, quanto da altri storici di quei tempi.

Fino al 1780 questa chiesa venne uffiziatadai PP. Conventuali. Leopoldo I nel 1786sostituì a questi gli Agostiniani (Lucchelli).Nel 1810 sopprimendo Napoleone I i con-venti e massimamente la regola Agostinianala concesse nuovamente ai Conventuali nel1817. Dal 1810 al 1817' la chiesa servì adiversi usi, come di spedale civile e mili-tare, di acquartieramento di truppe, ed an-che per comodo delle coscrizioni. Nel 1817riorganizzati i conventi i francescani vi fe-cero ritorno dopo il restauro di tutto il lo-cale, effettuato mercè le premure del P. Mae-stro Giuseppe Martellini, allora guardianodel convento. In (letta chiesa conservavasiuna gran parte della tunica di s. Francescoper opera di D'. Bartolommeo da Pisa, ce-lebre scrittore, ricevuta in dono (tutta in-tiera) dal ministro Generale dei Minori perun' opera da lui scritta nel 1385. Di que-sta tunica, gli Agostiniani dimorando inquel convento, facendo ritorno in quello diS Niccola, ne tolsero porzione recandoselaalla loro chiesa. Nella nuova soppressionedei conventi avvenuta sotto la reggenzadella cattedra Arcivescovile da Mons. Al-Hata, (come resulta dalla filza Capitolarelettera G) ambedue queste porzioni furonoriposte nella Primaziale, e, nella nuova ri-

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LA CROCE PISANA

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è molto centrale e vieti fatto a moltissimidi visitarla nel passare di h, perchè sta sem-pre aperta per comodo dei devoti della Ma-donna di Ponipei.

Piscator.

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pristinazione dei conventi venne restituitaalla chiesa di s. Francesco la sua parte, ri-tenendosi però altra che era stata diS. Niccola. (2).

(Continua) TADDEO BARTOLI.

(1) Testimone oculare di questi atti vandalici,è lo scrittore, ritrovandosi in detto luogo ne-gli ultimi accasermamenti militari, e dopo di que-sti, allorquando venne ridotta ad uso di selleriache si aprirono perfino alcuni sepolcri per rin-tracciare degli oggetti di valore colla supposizioneche fossero possedute dagli estinti.

(2) Sainati: Diario Sacro Piscino p. 174.• • •

La conferenza antianarchica.Giovedì u. s. nel palazzo Corsini in Roma ve-

niva inaugurata dal ministro Canevaro la Con-ferenza internazionale per la difesa sociale controgli anarchici.

Assistevano Pelloux, Finochiaro-Aprile, Mar-sergo-Bastia, Bonardi e Malvano.

Erano pure presenti i delegati delle potenze eu-ropee: venne eletto presidente il ministro Cane-varo.

Un manoscritto di Galileo.Nella Biblioteca Vaticana è stato scoperto un

manoscritto di Galileo G-alilei.E un trattato diffuso sopra uno dei fenomeni

più curiosi: il flusso e il riflusso del mare

L'assassinio di un brigadiere.Giovedì sera verso le 6 pom. in via Vittorio

Emanuele fu assassinato a Livorno il brigadieredi pubblica sicurezza, Strazzieri Niccola.

Era palermitano e padre di 6 figli, aveva 54anni e prestava attualmente servizio alla casermadelle guardie di città, in via Cairoli.

IL PELLEGRINAGGIO

AL UN111i 1110 SUBURBANOr ■

Si sa da tutti come è nata l' ideadi un pellegrinaggio alle tombe deinostri poveri morti e come questaidea, divulgata dal Comitato Dioce-sano pei pellegrinaggi, di intelligenzacol nostro amatissimo Arcivescovo,abbia trovato molta accoglienza nelp ubblico.

11 nostro giornale ha parlato a ba-stanza della ricorrenza nove voltecentenaria della Commemorazione deifedeli defunti e dei tesori di indulgenzeche il Sommo Pontefice Leone XIIIha meso in questa occasione a van-taggio del popolo cristiano e delleanime purganti, e crediamo superfluotornare su questo argomento.

Diciamo per altro che mentre tuttoil mondo cristiano in que5ta, mestasì, ma fausta ricorrenza si è com-mosso e ha fatto a gara per mostrarela industria della pietà pei fedeli de-funti; sarebbe stata un'onta, una vergo-gna per Pisa se non fosse stata aparte del grandioso concento di vocisorto in tutto il popolo cristiano. EPisa che ha. una gloriosa tradizione pelculto dei fedeli defunti; Pisa che volleun tempo le ossa dei suoi maggioririposassero in seno alla terra del Cal-vario imbevuta del sangue del Reden-tore; Pisa che con questo fatto detteorigine alla denominazione di CampoSanto data ai cimiteri ; Pisa che hail più bel Camposanto del inondocivile, un vero museo d' arte anticae moderna ; Pisa non poteva restareindifferente in mezzo a tanto movi-mento di fede cattolica e dopo averenelle chiese in questo mese sod- di-sfatto alla sua pietà e privatamentee socialmente, ora con alla testa il suoarcivescovo muove pellegrinando alcimitero suburbano per pregar pacesulle tombe dei suoi trapassati. Muovedietro alla Croce e muove pregando.

Nessuno ha con sè corone di fiorida deporre sulla tomba dei cari, ma

tutti vanno con la corona in manorecitando il Santo Rosario in pro'delle anime dei poveri trapassati. Eal Rosario s' alterna il De profundise il Miserere e là sulle tombe a cieloaperto si ascolta da tutti la S. Messa,si assiste al S. Sacrifizio di quel San-gue immacolato che insieme con lepreghiere scende al trono dell' eternoa sollevare al Paradiso le anime deipoveri trapassati.

In tal guisa la città di Pisa non fasolo una solenne professione nel Dom-ma del Purgatorio e un atto d'insignepietà verso i defunti, ma compie ezian-dio un atto di giusta riparazione perle tante profanazioni Che si compiononei nostri cimiteri introducendovi delleusanze più che mezzo pagane.

Era stato già impaginato il presente articolo,quando, come diciamo in principio del giornale, -attesa la cattiva stagione - fu stabilito di rimet-tere il pellegrinaggio ad altro giorno.

Corrispondenze.Pastina. — Per opera del parroco, domenica

20 novembre, venne celebrato con solennità l'an-niversario della traslazione di S. Eccellenza Mon-signore Ferdinando Conte Capponi, nostro ama-tissimo Arcivescovo alla Sede Archiepiscopale Pi-sana. Tali feste valgono sempre più a risvegliarenel popolo il sentimente religioso, venendo a cono-scere, con questo mezzo, che la santità. del catto-licismo può infondere nuovo vigore alla civile so-cietà, e farla progredire nel conoscimento del vero,nel conseguimento del buono e nella contempla-zione del bello.

Da Lucca.22 Novembre 1898.

L'altro giorno fu di passaggio dallastra città Mons. Francesco Fogolla,,, delf'or7.,dine de' Frati Minori, vescovo di • Chiltr:Si.(Cina). •

ftInaugnrandosi, giorni seno, nel salone, del

Liceo, il MUOVO anno di studi, il Preside prof. •Ciampolini, pronunziando belle parole, con-segnava al bravo giovane sig. Ugo Scotiil diploma della menzione cnorevele, otte-nuto nella gara d'onore fra i licenziati dailicei ed istituti tecnici del regno.

È stato sciolto il Consiglio comunale diCapannori (che ha sede in Lucca), ed è giàarrivato il R. CommiSSario .petssona-•del cav. De Gaetani, consigliere di prefet-tura.

La succursale del nostro R. Collegio aViareggio è stata soppressa per ragioni dieconomia, e per la stessa ragione sono statilicenziati diversi impiegati. -

oIl dott. Conti. Commissario Regio de' no-

stri Spedali, aveva terminato la sua MiS3i0-ne fino dal 4 corrente, e i 'donsigli comu-nale e provinciale avevano già eletto il nuo-vo Consiglio d'Amministrazione nelle personedei vecchi -. amministratori. genonchè, quan-do il Consiglio stava per insediarsi, un de-creto prefettizio, firmato dal Consigliere de-legato cav. Moriani, notninava-lo . scaduto R.Commissario dott. Conti Commiscario pre-fettizia Questo ukase destò s..uspisesa e di-sgusto in tutta la cittadinanza. e il Consi-glio comunale, adunatosi straordinariamente,protestava contro l'inqualificabile arbitrio delff. di Prefetto. Si di metteva poi anche laDeputazione Provinciale.

Contemporaneamente, I deputati della no-stra Provincia unitamente a parecchi sindaci,all'assessore anziano del nostro Municipio eal presidente del Consiglio Provinciale si re-cavano a Roma per perorare le ragioni deicomuni e della provincia. ed otteaevano l'an-nullamento dell'ukase prefettizio.

Sabato scorso, nell'oratorio degli AngeliCustodi. alla presenza di molt . ssnii invitatie di un pubblico-maineroSissima, aveva luo-go la solenne premiazione degli alinmi inter-ni ed esterni del Seminario .Arcivescovile.Presiedeva la festa Mons. Arcivescovo. Alle

'distribuzioni dei premi faceva, secondo il so-lito, seguito un' Acccademia letterarie-mu-sicale.

Oggi, nella chiesa di- S. Romano, a curadella Confraternita fra 'i Filarmonici lueéhesi

Da Livorno.2:3 Novembre s '08

Lo so, e me ne dispiace grandemente. Nonconsiderando tutti gli aggiunti,' espressi 1 , 111-

3 itima volta una mia opinione che ora sonocostretto a deporre, dopoche gli amici m'han-no fatto esaminare più esattamente il fatto.Certe devozioni alcune volte non sono ecci-tate soltanto da una sacra Immagine permezzo della quale siasi ottenuta qualche gra-zia miracolosa, ma ancora dal luogo che èstato testimone delle preghiere e delle la-crime colle quali Si è implorata quella gra-zia celeste. Sia pure angusto il Tempio incui si venera una Immagine iniracolega, nonimporta: ormai è un Santuario e ci si pregacen singolare fervore.

I.

Sia ringraziato Dio! ora posso cominciarela cronaca dei festeggiamenti per l'Avventodel "NeVello PastOre Diocèsano, e Per Comin-ciarla con solennità riporterò la bellissimalettera indirizzata ai Parrochi della Diocesidalla Rev.ma Curia Vescovile.

Ecco il documento.Molto 111.e e Rev.do Signore

Sono lieto di potere annunziare alla S. V.Molto .Illustre e Revala che oggi a ore 11Sua Eccellenza Rev.ina Mons. Giulio ConteMatteoli, nostro aniatisSimo Pastore, ha pre-so Ossesso di questa Diocesi Livornese con-feritiaudo tutte le theoltà in corso, e che nelgiorno 8 Decembre prossimo, festa dell'Im-macolata Concezione di Maria SS.ma, farà ilsolenne suo ingresso questa Cattedralecirca le ore dieci 'antimeridiane. I MeltoRev.di Parroci della città e dei suburbi sonopregati d'intervenire a questa consolante ce-rimonia in abito parrocchiale, recando secouna rappresentanza delle respettive Confra-ternite.

Nutro fiducia che Clero e popolo ci fare-1110 tutti un sacro e .grato dovere di rendereal nostro carissimo Vescovo i nostri sinceri.emaggi -di .obbedienza, di venerazione e d'a-li:lite:e, :che lo conforteranno a sostenere consa ta alacrità il grave peso deì suo alto e.

o Ministero. Tutti i:Sacerdotijapporrannon4Ua S. Messa là Colletta Pro gratiarum

per tre giorni, e nell'ora in cui l'a-, matissimo nostro Padre "e Pastore farà l'in-

gresso in Cattedrale, i Molto Rev.di Parrocie Rettori di Chiese e della città procure-ranno 'che al suoao delle campane della nes-sa.'Cattedrale si eseguisca anche un doppionelle loro respettive Parrocchie e Chiese.

Mi è grata l'occasione di professarmi consensi d'affettuoso ossequio

Della S. V. Molto Illustre e Rev.daLivorno 21 Novembre 1898,

Festa della Present. di Maria SS. al Tempio.Devotissimo Servitore

Can. PRIMIC. GIUSEPPE MORTF.0r. Vicario Generale.

Oli! delizia! trappoco la nostra Chiesa Cat-tedrale risuonerà della voce affettuosa diquell'Angelo che ci deve confortare a vivereda sinceri cristiani. -

Le accoglienze che- prepariamo al novelloVescovo saranno degne di Lui e lo rende-ranno viepiù persuaso che noi livornesi glivogliamo bene davvero.

ti 'Comitato Esecutivo è stato eletto conunanime accordo dai Circoli e dalle altre As-sociazioni cattoliche. Il Rev.mo Capitolo della

- Caftedralé 'si t tiservato 'l'alta direzione deifeSteggiaanenti e i., Componenti il ComitatoMedesime sono pieni di buona volontà. Bastidire -che hanno già fatto una spesa non in-differente per acquistare do Spartito dell'o-Mai celebre Oratorio Perosiano La Resurrezione dì Laz.-zaro, e non hanno paura d'in-

contrare spese enormi per la sua esecuzionein onore del Novello Vescovo:

Anche i poveri dovranno godere assai inquesta' propizia occasione perchè un Comitatodi Signore prepara per loro un saggio diquella tenerissima carità che arricchisce ilcuore di Mons. Conte Matteoli e che gli hacattivato -la benevolenza di tutti quei popolipresso i .quali Egli ha esercitato il Ministe-ro Apostolico.

Trovandomi oggi in Pisa sono andato alDuInno per assistere alla Messa Conventnale.

. Ho trovate la fiorita sulla via adiacente per-chè celebraVasi la Titolare dei MM. H. eRev.di Cappe!lani Corali. È stata eseguitauna musica molto bella e devota, e mi èstato detto che fu composta dal celebreMaestro Marsili nei primi anni della sua car-ne ra musi cake.

Nel passare dalla Piazza dei Cavalieri_ hopotuto riflettere che la Chiesina di S. Ro'cco

DIARIO SACRO.(Novembre). >14 27 Dom. I dell' Avvento. Van-

gelo: Il giudizio univsrsale ed i suoi segni precursori.(S. Luca XXI, 52). S. Felice di Valois. Al duomoa ore 11 predica. In s. Giuseppe festa in suffragiodei Defunti. La sera circa l'un'ora di notte uni-zio solenne.

28 Lun. S. Martino P. e M: Comincia la Novenadell' Immacolata Concezione alla Madonnina deiGalletti, in e. Croce, in s. Chiara, nen' Oratoriodelle cappuccine, in s. Dominino dei cappuccini, ins. Ranienrio, s. Anna, s. Eufrasia, in s. Stefanofuor di Porta a Lucca, in s. Michele in Borgo ein s. Frediano dove si venera N. 8. di Leurdés.In s. Pierino la sera a ore 24,

29 Mart. S. Diego, s. Prospero V. e s. SaturninoM. Novena dell'Immacolata Concezione al Carini ne,in s. Antonio, in s. Michele degli scalzi e in s.Marco al Portone. Nelle chiese francescane festadi tutti i Santi dell'Ordine serafico.

80 Merc. S. Andrea Ap. Festa alla sua chi osatitolare detta di foria-portm

(Dicembre). 1 Giov. S. Silvestro Ab. In S. Ste-fano fuori di Porta a Lucca festa di 8, AnsanoM. titolare della Ven. Confraternita ivi esistente.In 8. Giuseppe a ore 17 e mezzo comincia il mesedi Gesù Bambino.

2 Ven. (Digiuno.) Traslazione dei santi Gamaliele,maestro di s. Paolo, Nicodemo, discepolo di Gesùed Abibone Mm. i corpi dei (itiali riposano nellanostra Pritnaziale, ivi trasferiti da Gerusalemmea tempo della I Crociata, nel 1100. Festa al Duo-mo. In s. Andrea Triduo di s. Niccolò.

3 Sab. (Digiuno.)S. Francesco Saverio C. Apostolodelle Indie Orientali, e Patrono della Pia Operadella Propagazione della Fede. Festa in s. Enfrasia.

Nella Chiesa Prioria di S. Ermete M., subborgodi Pisa, dal giorno 27 Novembre fino all' 11 Di-cembre verrà dato un corso di Missioni predicatedai Molto Rev.d, Signori della Missione.

Musica sacra. — Come già annunziamo,domenica fu eseguiti, nella chiesa di S. Mi-chele in Borgo, rigurgitante addirittitrit dipopolo, una Messa dell'ormai celebre M°. Pe-rosi.

Vi prese parte una massa corale di cir-ca 40 artisti col tenore Giovannetti di Li-vorno e col basso Cesari della nostra città;l'esecuzione fu inappuntabile, abilmente di-retta dal M0. Giannetti. Tutti grintelligentiriconobbero in questa Messa una composizioneveramente melodiosa, magistrale e al tempostesso strettamente liturgica.

Premiazione scolastica. — Venerdì mat-tina nel Seminario e Collegio Arcivescoviledi S. Caterina, colla consueta solennità ebbeluogo la distribuzione dei premi, ai giovaniche si distinsero durante l'anno scolasti-co 1897-98, per esattezza nella disciplina ecostante applicazione allo studio I premi fu-rono distribuiti da Mons. Arcivescovo Fer-dinando de' Conti Capponi, coadiuvato daidegnissimi rettori Can. Niccola Zucchelli delSeminario, e Can Prof. Pietro Mareacci delCollegio.

Erano presenti parecchi invitati% oltre allarappresentanza del Capitolo Primaziale, edel corpo degli insegnanti.

Il discorso di circostanza fu letto dal-l'Ill.mo e Rev.mo Can. Prof. Luigi Silvi,che richiamò l'attenzione specialmente deiseminaristi, sulla importanza dello studio dellastoria naturale, per le molteplici relazionidi questa scienza co' libri scritturali.

In più occasioni, e come discepoli e comeammiratori, abbiamo constato la sua culturanon comune, e l' attitudine sua come in-segnante, ma una riprova splendida. delsuo ingegno, e del suo studio costante,profondo, l'avemmo in questo discorsa, nelquale si dimostrò erudito oltre ogni dire,versato nelle scienze naturali, e sapiente•conoscitore delle sacre scritturo. Disse delcontributo che la scienza naturale offro al-l'interpretazione di molti testi scritturali,tra cui ricordò il passo del Genesi: SpiritusDei ferebatur super czuas s , rievocando le sva-riate spiegazioni date da eminenti critici, .ela loro dissonanza di opinioni sul rettointendimento di questo passo.

Dopo averci con finezza spiegato i varisignificati della voce swritus che sconvolsetante menti, e le lasciò dopo meditazionilunghe ed assidue nel dubbio, e nell' incer-tezza come prima, passò a darci la solu-zione vera di etere cosmico, lascia ido aglistudiosi piena libertà di vagliare questaspiegazione, facilmente suscettibile di qual-che altro significato che la mente indaga-trice dell'uomo potrà in seguito, annoverare,tra i frutti delle sue innumerevoli ricerche.

Fece voti che la scienza e la fede, daisapienti. d'oggi falsamente appellate nemichesi stringano fraternamente la rhano, e coo--

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é stata celebrata la festa di S. Cecilia, pa-trona dell'arte divina dei suoni.- La nostraCappella comunale vi ha eseguito una bellaMessa del rev. prof. Alfonso Del Prete, dovesi riscontrano pagine davvero splendide.

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LA CROCE PISANA

Pace all'anima del Prof. Francesco Anzi-lotti e rassegnazione alla sua desolata fa-miglia.

L' Unione Cattolica Pisana, giovedì pros-simo, riaprirà le sue sale per i consuetitrattenimenti- e conferenze nel nuovo localeposto nel, palazzo Aulla, via s. Fredianon. 16 primo piano.

Il P. Michele da Carbonara, , Mercoledì,col treno delle ore 14, giungeva a_ Pisa,proveniente da Roma, per trattenersi alcunigiorni, ospite della famiglia Manfredi.

Per l'amnistia. — Venerdì u. s , a ore 16,gli studenti del nostro Ateneo si riunivanoper promovere un' agitazione a favore deicondannati- politici e approvaronò un ordinedel giorno, col quale domandano al GovernI 'amnistia.

Per una. mostra didattica. — Oggi, lacommissione 'degli insegnanti della nostraprovincia nominerà la commissione esecutivaper la mostra_ didattica e gara pedagogicanazionale, da tenersi in Pisa nel 1900::

P. ANSELDII gerente responsabile gratito.

Pisa, Tip. Orsolini-Prosperi.

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perino entrambi al fine medesimo che è diglorificare il Sommo Creatore. Confermò chela fede e la scienza dai veri campioni deglistudi sperimentali quali Copernico, Newton eGalilei furono sempre considerate unite in

;uno stretto connubio, e che . il pretenderlediversamente 'non è che un utopia, un aber-razione dei saccenti. moderni. -

In tal modo il Sacerdote troverà un au-siliare potente per meglio intendere i libririvelati, e cenoscere certe fasi, certi feno-meni nell' apparenza soprannaturali, ma chenella realtà *sono puro 'effetto di leggi na-turali.

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ACETO di VINO

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La morte e il trasporto del Cav. Prof.Francesco Anzilotti Direttore del Ginna-

• sio di Pisa. — Nelle prime ore del matti-no di lunedì spirava nel bacio del Signoreil Prof. Cav. D'. Anzilotti, che da trenta an-ni era Direttore del Ginnasio di Pisa. IlGinnasio e la famiglia assorbivano tutta lasua intelligente attività e mentre fu un mo-dello di Direttoee e Professore fu nel mede-simo tempo un ottimo Padre di famiglia.

senza rispetto umano non mancòmai ai sik.iT doveri di cattolico e vedendoapprossimarsi la . sua fine volle acconciarsidell'anima e coronare con una morte cri-stiana la suavita di uomo sinceramentecredente. .

41.. suo trasporto prese parte tutta la cit-tadinanza, le' autorità cittadine il Liceo.Ginnasio, le scuole Normali e le Tecniche,"il Seminario con una rappresentanza di Se-.minaristi condotti dal • Vice-rettore Prof.Geremia Navari in assenza. del Can. Zuc-chelli, .e dal Prof. Lionello (.3an. Coccapanirappresentante il corpo insegnante, e una

' rappresontanza del Collegio Aseivescovilei condotta dal Rettore Can. Marcacci e dal.

Prof. G. Baisi..Giunto l'impohente corteo a Porta Nuova

parlarono sol feretro il Prof. Cesare DelChicca insegnante anziano del Ginnasio e ilProf. Pietro Dotti Direttore della scuolaNormale che. dissero dei mer ti incontesta-bili dell'illustre estinto.

Compagnia Cattolica Europeadi Assicurazioni Generali

I_Società anonima cooperitiva a capitale illimitato

Sede in Milano - Via flomagnosi,, lAutorizzata dal R. Tribunale di Milano

coi decreti 2 marzo e 10 giugno.

La compagnia avendo raggiunto il capitale necessario ha comin-ciato col lo ottobre le sue operazioni, assicurando contro i danni del-l'incendio le proprietà mobili ed immobili esistenti nel regno.

Estenderà le sue operazioni in altri stati e con altri rami colcrescere della sua potenza finanziaria. .

L'assicurato contro i danni dell'incendio è ammesso ad assicurarsianche contro quelli prodotti dallo scoppio del fulmine, del gas e de-gli apparecchi a vapore. — Concede 'facilitazioni alle istituzioni cat-toliche ed opere pie.

'Venne assegnato per disposizione statutaria il 20-010 degli utili'netti • alle istituzioni cattoliche d'istruzione e beneficenza.

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.cietà 'autorizzati a collocare azioni e stipulare polizze di assicurazione.In Pisa, rivolgersi al Sig. Settimo Montorzi nell' ufficio della società

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che vendesi alla Drogheria Cristiani in Pisa (Porta a Lucca).

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Avéndo in parreccliie occasioni somministrato ai miei infermi,,i1 IFFH110—CHIN-%-1111—sLIEM posso assicurare è aver sempre conseguito vantaggiosi nsultamenti.

Dott. AL DE-GiDIVANNI Profess. di Patologia alla R. Università di i , l1001 . A.

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