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Università degli Studi di Perugia Facoltà di Ingegneria Sviluppo Sostenibile, Tutela dell’Ambiente e della Salute Umana Centro Interuniversitario di Ricerca sull’Inquinamento da Agenti Fisici - “Mauro Felli” Atti Perugia 9/10 aprile 2010 10° Congresso Nazionale Ciriaf

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Universitàdegli Studi di PerugiaFacoltà di Ingegneria

Perugia9/10

Aprile 2010

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CIRI

AF

Sviluppo Sostenibile,

Tutela dell’Ambiente e della Salute Umana

MorlacchiEditore

Centro Interuniversitariodi Ricerca sull’Inquinamentoda Agenti Fisici - “Mauro Felli”

Atti

Perugia 9/10 aprile 2010

10° Congresso Nazionale Ciriaf

Atti

Università degli Studi di PerugiaCentro di Ricerca sulle Biomasse

ISBN/EAN: 978-88-6074-339-8 | euro 20,00

10° Congresso Nazionale CIRIAF – Atti (Perugia 9/10 aprile 2010)

CARATTERIZZAZIONE ACUSTICA DEL TEATRO DELLA FILARMONICA DI CORCIANO

Marco Vergoni1, Michele Urbani2, Mattia Faleri3.

1CIRIAF Sez. Fisica Tecnica Inquinamento Ambientale, Università di Perugia, via Duranti 67, 06125 Perugia

2Università di Perugia, via Duranti 67, 06125 Perugia 3Centro di Ricerca sulle Biomasse, str. Santa Lucia Canetola s.n., 06125 Perugia.

SOMMARIO Il CIRIAF è stato incaricato dal Comune di Corciano di effettuare la caratterizzazione acustica del Teatro della Filarmonica

limitatamente alla valutazione della qualità acustica della sala. L’edificio ha subito un profondo rifacimento strutturale e di volumetrie rispetto alla sua conformazione originale: il

contributo del CIRIAF è stato pertanto richiesto in fase di cantiere avanzata, per poter orientare l’Amministrazione Comunale e i progettisti verso le scelte più idonee in grado di garantire condizioni di ascolto ottimali.

La prima fase di rilievo in situ, con l’acquisizione dei più comuni descrittori acustici, è stata condotta in condizioni di lavoro non ottimali: infatti, al momento del rilievo, erano presenti le strutture delle impalcature metalliche. Grazie ad un codice di calcolo commerciale è stato ricreato il modello della sala, ponendo particolare attenzione a riprodurre l’esatta configurazione riscontrata durante le misure.

Successivamente, sono state sviluppate delle ipotesi progettuali della sala, valutando con particolare attenzione la presenza di un rivestimento in cartongesso sul soffitto, posto a disegnare una volta a botte. Sono state suggerite soluzioni per le finiture interne e per gli arredi, con l’intento di ottimizzare le condizioni di ascolto nel rispetto dell’idea progettuale originaria.

INTRODUZIONE Il Comune di Corciano (PG) ha incaricato il CIRIAF di

effettuare la caratterizzazione acustica del Teatro della Filarmonica.

L’edificio del Teatro è limitrofo alle mura dell’antico borgo di Corciano, vicino alla chiesa ed al convento di San Francesco di cui anticamente faceva parte. La costruzione, a pianta rettangolare, fu realizzata con pietra locale; una prima profonda modifica al suo assetto originario avvenne negli anni ’50, con l’aggiunta di un corpo seminterrato sul lato destro, al fine di dotare la sala di tutti i servizi necessari. Altri interventi hanno trasformato alcuni spazi, per rendere più funzionale l’edificio, creando ad esempio la biglietteria e un soppalco all’interno della sala principale.

Nel corso degli anni la sala è stata impiegata per rappresentazioni teatrali e musicali; le normative in materia di locali adibiti a pubblico spettacolo ne hanno reso necessario un deciso e radicale adeguamento ed è in tale ottica che l’Amministrazione Comunale ha voluto valutarne anche gli aspetti acustici. Nello specifico, lo studio condotto dal CIRIAF ha riguardato la corretta trasmissione del messaggio sonoro nella zona destinata al pubblico con l’acquisizione dei più comuni descrittori acustici in condizioni di lavoro non ottimali vista la presenza di impalcature metalliche. Successivamente, è stata eseguita una modellazione acustica della sala con l’ausilio di un codice di calcolo: sono state sviluppate delle ipotesi progettuali valutando le prestazioni acustiche dell’ambiente in funzione di finiture e complementi d’arredo.

DESCRIZIONE DEL TEATRO La sala oggetto di indagine si sviluppa su pianta

rettangolare con una capienza di 148 posti a sedere ed al

momento delle misure costituita solamente dalle strutture portanti e dalle tamponature.

Così come risulta dallo stato di progetto, l’ambiente sarà composto dalla zona Platea, di circa 130 m2, raggiungibile dall’ingresso del piano terra mediante due rampe di scale ed un ascensore. Nello stesso volume è prevista la realizzazione del palcoscenico (circa 88 m2), ad una quota rialzata rispetto alla platea. Il palcoscenico risulta poi collegato al livello sottopalco mediante una scala a chiocciola ed un ascensore, dove saranno presenti anche i camerini e i servizi per il pubblico. Sempre nella sala principale, l’altezza al colmo della volta a botte prevista sarà mediamente di circa 7 metri; verrà inoltre realizzato un soppalco con struttura in ferro e tavolato in legno, destinato alla regia, che risulterà accessibile mediante una scala interna. La parte soprastante il palcoscenico sarà dotata di un graticcio in legno e ferro per la manovra di scenografie e macchine teatrali.

Altri elementi notevoli per la caratterizzazione acustica della sala, così come indicato sullo stato di progetto, sono il pavimento della platea in legno, la posa in opera di nuovi infissi in legno verniciato, la presenza di intonaco liscio sulle facce interne delle pareti, il controsoffitto in cartongesso a formare la volta a botte, alcune colonne decorate con stucchi e gesso, tende e tappezzerie in velluto.

SISTEMA DI MISURA

Il sistema di acquisizione è costituito dal Symphonie della 01dB-Stell. Esso comprende una PC-Card che lo collega ad un PC, su cui è installato il programma dBBATI32 che consente di elaborare i segnali acustici acquisiti.

Il sistema è costituito da una capsula microfonica Random Incidence da 1/2 pollice (40 AR) della G.R.A.S. (Sound &

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Vibration) e un Preamplificatore da ½ pollice del tipo a condensatore (PRE12H), con scala di frequenza 1÷20 kHz. E’ stata impiegata una sorgente dodecaedrica omnidirezionale modello DL-301 LOOKLINE, dotata internamente di amplificatore e generatore di rumore. Essa è costituita da 12 altoparlanti con magneti al neodimio; la potenza sonora massima è maggiore di 122 dB ref. 1pW, ed è rispondente alle specifiche degli standard internazionali ISO 140 e ISO 3382. Ha una risposta in frequenza estesa da 40 a 20.000 Hz, un diametro di 385 mm e un peso di 9,5 kg; la sorgente è posizionata su un supporto ad altezza regolabile.

METODOLOGIA DI MISURA DEI DESCRITTORI ACUSTICI

La prima fase di misura è rappresentativa della situazione di

cantiere in fase avanzata; sono stati misurati i parametri acustici fondamentali per ottenere i dati di input necessari allo sviluppo delle simulazioni.

Occorre sottolineare come tale sessione di misure sia stata caratterizzata da numerose difficoltà di carattere pratico: in particolare, la presenza del palco a servizio degli operai, che risultava completamente allestito all’interno della sala e del palcoscenico, ha influenzato significativamente la risposta acustica della sala (fig.1a). Inoltre, le numerose superfici metalliche e l’ingombro della stessa impalcatura hanno condotto a scelte inevitabilmente forzate nella dislocazione dei punti di misura (18 posizioni di misura complessive), che in ogni caso risultano coprire in modo uniforme lo spazio dedicato alla platea.

È stata riscontrata la necessità di chiudere in maniera provvisoria le aperture destinate all’alloggiamento delle porte che si affacciano sulla sala; con opere di carpenteria leggera, la sala è stata resa idonea per effettuare le misure. Per potere eseguire correttamente l'acquisizione dei descrittori acustici, è necessaria la valutazione del T60 dell’ambiente e del rumore residuo, al fine di garantire a sorgente accesa un livello di pressione sonora superiore di almeno 45 dB rispetto al rumore residuo.

Una volta determinato il T60 medio, è stato impostato il software di acquisizione dBBATI: per ciascuna posizione di misura l’emissione del segnale e la contemporanea acquisizione hanno avuto la durata di 1 minuto e 22 secondi.

Le misure sono state effettuate con la sorgente dodecaedrica posta ad un’altezza di 1.7 m, posizionata al centro del palcoscenico (fig. 1b).

a) b) Figura 1: a) Impalcatura metallica presente al momento delle misure. b) Posizione della sorgente dodecaedrica al centro del palcoscenico.

In accordo con quanto previsto dalla normativa UNI EN ISO 3382, il ricevitore deve essere posizionato ad una quota di 1.2 m da terra e distante almeno un metro da superfici

riflettenti e in generale dalle pareti. L’acquisizione dei descrittori acustici veri e propri è stata

ottenuta con il metodo della risposta all’impulso, con la generazione di un segnale pseudocasuale MLS. La misura dei parametri è stata ripetuta per ogni posizione in bande di ottava.

RISULTATI E ANALISI DELLE MISURE IN FASE DI CANTIERE

Tempo di riverberazione

Per il tempo di riverberazione si sono determinati gli

intervalli ottimali al variare della frequenza, partendo dalla destinazione d’uso e dal volume della sala. Nello specifico, è stata individuata come destinazione d’uso prevalente quella di sala da concerto per musica leggera, che porta in sé il contributo sia della musica che del parlato.

In figura 2 è mostrato l’andamento del tempo di riverberazione della sala in fase di cantiere: sono visibili le linee rappresentative del T60 misurato in funzione della frequenza e l’intervallo di variabilità dei valori ottimali desunto dalla Letteratura [1], [2].

Lo stato acustico risulta piuttosto singolare, con il solo valore a 3150 kHz che ricade nell’intervallo ottimale. Nel dettaglio, si osservano scostamenti di circa 1 secondo per le basse frequenze, maggiori del valore limite superiore individuato dalla linea tratteggiata in figura; nelle frequenze centrali si assiste ad una inversione del comportamento rispetto al range ottimale, con i valori che continuano a decrescere in modo costante fino alle alte frequenze, in cui si nota che lo scostamento resta comunque contenuto, dell’ordine di 0,5 secondi a 8 kHz, ma al di sotto del valore limite inferiore dei valori ottimali individuato dalla linea tratto-punto.

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Frequenza (Hz)

T60 Max

T60 min

Misura cantiere

Figura 2: T60 medio misurato e intervalli di variabilità ottimali. Indici di chiarezza e definizione

Le misure degli indici di Chiarezza e Definizione (vedi fig.

3 e 4) evidenziano una situazione che pare essere già soddisfacente dal punto di vista della corretta trasmissione del segnale sonoro, in particolare per l’ascolto di musica.

Si nota come per l’indice di Chiarezza la situazione non rientri nei valori ottimali soltanto per le alte frequenze, 4000 e 8000 Hz. I risultati per l’indice di Definizione mostrano un andamento analogo, e resta fuori dal range ottimale il solo valore misurato a 8000 Hz.

In tabella 1 sono riportati i valori medi degli indici di trasmissione del parlato STI e RaSTI misurati in fase 1.

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Misura Cantiere

Figura 3: Indice di C80, valore medio misurato e valori ottimali.

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(%)

Frequenza (Hz)

Misura cantiere

Figura 4: Indice D, valore medio misurato e valori ottimali. Tabella 1: Indici STI e RaSTI - Valori medi misurati in fase 1.

Media misurata STI Classe Intelligibilità 0.49 Discreta Media misurata RaSTI Classe Intelligibilità 0.49 Discreta

Tabella 2: Classi di qualità della comunicazione.

Valore indice STI Classe di qualità della comunicazione

< 0,30 Pessima 0,30 ÷ 0,45 Scadente 0,45 ÷ 0,60 Discreta 0,60 ÷ 0,75 Buona

> 0,75 Eccellente

Valore indice RaSTI Classe di qualità della

comunicazione < 0,32 Cattiva

0,32 ÷ 0,45 Mediocre 0,45 ÷ 0,60 Discreta 0,60 ÷ 0,75 Buona

> 0,75 Eccellente

Confrontando i valori misurati con le classi di qualità dell’intelligibilità del parlato reperibili in Letteratura (tab. 2), si osserva come la classe di qualità del parlato risulti già discreta sia per l’indice STI che per l’indice RaSTI.

MODELLO PREVISIONALE Il supporto decisionale nella scelta di materiali e

complementi di arredo è stato fornito da un modello previsionale di simulazione dei principali descrittori acustici.

Il codice di calcolo impiegato è RAMSETE, il cui modello di simulazione e previsione del campo acustico si avvale dell’approssimazione dell’acustica geometrica e di un algoritmo di tracciamento di fasci divergenti piramidali.

Dal punto di vista operativo, si è proceduto con il rilievo architettonico della sala e il rilievo acustico dei principali descrittori (T60, C80, D50, STI).

Successivamente, è stata modellata la sala, stimando i coefficienti di assorbimento delle superfici ed inserendo una sorgente omnidirezionale e dei ricevitori, in modo da ricreare le stesse condizioni di misura. Il modello è stato tarato al fine di ottenere la convergenza dei valori previsti dal software verso quelli misurati, variando i coefficienti di assorbimento acustico dei materiali e due parametri del modello che tengono conto della geometria della sala. Tale modello è stato poi modificato in base alle soluzioni progettuali ed è stata effettuata una simulazione finale per la valutazione dei benefici apportati alla qualità acustica della sala. Nel modello sono stati inseriti, oltre ai microfoni e alla sorgente virtuale omnidirezionale, nelle stesse posizioni occupate durante le misure, anche le superfici metalliche e gli ingombri presenti all’interno della sala (fig. 5).

Figura 5: Modello del Teatro della Filarmonica di Corciano in fase di cantiere ricreato con Ramsete CAD.

È stata creata la sorgente virtuale, inserendo per ogni banda

di frequenza il valore misurato in opera e ricreando una sorgente con caratteristiche di emissione identiche.

Successivamente, il modello è stato tarato al fine di ottenere la convergenza dei valori previsti da RAMSETE per i parametri T60, C80 e D50 verso quelli misurati.

Nelle figure 6, 7 e 8 sono mostrati gli intervalli ottimali e i valori dei descrittori acustici misurati e ottenuti con i dati di output della simulazione.

Si osserva la coincidenza dei valori di output del software (Calibrazione) con i dati ottenuti dalle misure in cantiere per il T60. Dopo la calibrazione il modello ha fornito, in tutti i casi, dati attendibili e molto prossimi a quelli misurati.

La tabella 3 riporta i valori di output della simulazione per gli indici STI e RaSTI, a confronto con i valori misurati.

Dai risultati emerge che il modello sovrastima sia lo STI che il RASTI, con una conseguente modifica della Classe di Intelligibilità.

Valori ottimali

Valori ottimali

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Figura 6: Confronto tra i risultati del modello e quelli delle misure per il T60.

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Frequenza (Hz)

Misura cantiere

Calibrazione

Figura 7: Confronto tra i risultati del modello e quelli delle misure per l’indice C80.

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125 250 500 1 k 2 k 4 k 8 k

(%)

Frequenza (Hz)

Misura cantiere

Calibrazione

Figura 8: Confronto tra i risultati del modello e quelli delle misure per l’indice D.

Tabella 3: Indici STI e RaSTI - Valori medi misurati in fase 1

STI misurato 0,49 Classe Discreta STI simulato 0,62 Classe Buona RASTI misurato 0,46 Classe Discreta RASTI simulato 0,62 Classe Discreta

SIMULAZIONI DELLO STATO DI PROGETTO In questa sezione sono presentati i risultati ottenuti tramite

codice di calcolo per la valutazione previsionale dello stato

acustico finale del Teatro della Filarmonica di Corciano. In particolare, sono state studiate le proprietà acustiche dei

materiali individuati dal committente e dalla Direzione Lavori, con lo scopo di determinare i valori dei parametri acustici della sala a valle della loro posa in opera. Sono state simulate diverse configurazioni, agendo su alcuni complementi di arredo quali tendaggi, sipari, arlecchini e fondale.

La scelta dei materiali, basata essenzialmente sulle indicazioni del committente, è un aspetto basilare delle buone prestazioni acustiche della sala: la difficoltà maggiore risiede nel coniugare le caratteristiche tecniche delle finiture e gli aspetti estetici.

Le simulazioni sono incentrate principalmente sull'inserimento graduale delle finiture in ambiente RAMSETE CAD: la successiva caratterizzazione acustica dei materiali riveste un ruolo essenziale nella stima progettuale, adottando ove noti i valori del coefficiente di assorbimento fornito dalle aziende produttrici e stimando tale valore per gli altri materiali.

In figura 9 è riportato il modello completo ricreato con il modulo CAD del software secondo lo stato di progetto.

In tabella 4 sono riportati i materiali, l'estensione superficiale degli stessi.

Figura 9: Stato di progetto - Modello del Teatro della Filarmonica di Corciano ricreato con Ramsete CAD. Tabella 4: Materiali e relative superfici impegnate all’interno della sala nello stato di progetto

Materiali Superficie (m2) Legno di pino (C) 174.5 Legno verniciato 71.5 Intonaco liscio 947.5 Pavimento legno duro 248.4 Tende velluto a 20 cm 11.2 Tende velluto tese 75.0 Tappezzeria stoffa 27.0 Ferro 165.9 Lamiera grecata 147.4 Cartongesso 168.9 Poltrone occupate 151.8

Nella Soluzione 1, i cui materiali in dettaglio sono schematizzati in tabella 5, è diminuito l'impiego del Legno di Pino e aumentata la superficie di Intonaco liscio; questo perché in tale soluzione è stato previsto che la balaustra del soppalco dedicato alla cabina di regia sia realizzata con un

Valori ottimali

Valori ottimali

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materiale il più possibile riflettente. Un ulteriore accorgimento progettuale è stato l'eliminazione delle tende di velluto pesanti a copertura delle uscite di emergenza laterali e delle porte di accesso alla sala, sempre con l'intento di ridurre le unità assorbenti.

Tabella 5: Materiali e relative superfici impegnate all’interno della sala secondo la Soluzione 1

Materiali Superficie (m2) Legno di pino (C) 165.9 Legno verniciato 71.5 Intonaco liscio 956.1 Pavimento legno duro 248.4 Tende velluto a 20 cm 11.2 Tende velluto tese 75.0 Tappezzeria stoffa 27.0 Ferro 165.9 Lamiera grecata 147.4 Cartongesso 168.9 Poltrone occupate 151.8 Gli accorgimenti previsti con la Soluzione 1 hanno avuto lo

scopo di aumentare i valori del T60 per farlo rientrare nel range ottimale previsto per il Teatro. Tale scelta è stata dettata al termine di numerose iterazioni delle simulazioni, ipotizzando interventi da eseguire alle spalle della sorgente, ossia agendo sui materiali presenti nel palcoscenico: tali tentativi non hanno però condotto a risultati significativi. Infatti, soltanto una drastica diminuzione dei sipari, dei tendaggi e delle scenografie avrebbe condotto ad un risultato apprezzabile, ma tale idea progettuale risulta evidentemente non percorribile da un punto di vista della fruibilità della sala. Per questo motivo, si è scelto di diminuire le unità assorbenti nella sala, senza pregiudicarne l'estetica e la funzionalità.

Queste differenze sono evidenti da un punto di vista della qualità acustica della sala se tradotte in termini grafici con i valori delle grandezze acustiche.

In figura 10 sono riportati gli andamenti del T60 per le simulazioni del modello progettuale definitivo e della Soluzione 1, mettendole a confronto con i valori ottimali e con quelli misurati in fase di cantiere.

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Frequenza (Hz)

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T60 min

Misura cantiereStato di ProgettoSoluzione 1

Figura 10: T60 – stato di progetto e soluzione proposta a confronto

con i valori ottimali e misurati. Si nota come il miglioramento sia considerevole nel

passaggio dallo stato di cantiere a quello di progetto, come del resto era lecito attendersi, con il T60 che si avvicina

decisamente al range ottimale: è evidente pertanto che l'azione dei complementi di arredo nei riguardi dell'onda sonora contribuisce ad un andamento dei valori di output decisamente più adeguato per le finalità alle quali è dedicata la sala.

Le differenze tra lo Stato di Progetto e la Soluzione 1 sono contenute, ma al contempo indici di un effettivo miglioramento ottenibile nel T60 semplicemente adottando gli accorgimenti previsti.

Anche per ciò che riguarda l'Indice di Chiarezza, in figura 11 sono riportati gli andamenti ottenuti dalle simulazioni.

Considerazioni analoghe a quanto riportato per il T60 valgono anche per tale parametro: nel dettaglio, si osserva una migliore stabilità dei valori, che si discostano al massimo di 1 dB dal range dei valori ottimali per l'ascolto di musica.

La Soluzione 1, anche in questo caso, contribuisce ad un avvicinamento dei valori all'intervallo ottimale.

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(dB

)

Frequenza (Hz)

Misura cantiere

Stato di Progetto

Soluzione 1

Figura 11: Indice C80 – stato di progetto e soluzione proposta a confronto con i valori ottimali e misurati.

Le simulazioni effettuate per l'Indice di Definizione si

mantengono sulla stessa linea delle valutazioni effettuate per i precedenti parametri: si osserva in figura 12 come i valori si mantengano al di sotto del 60% per le frequenze centrali, mentre ricadono nell'intervallo ottimale per l'ascolto di musica alle basse frequenze e a 8kHz.

Infine nelle tabelle 6 e 7 sono riportati rispettivamente i valori per gli indici STI e RaSTI per lo stato di progetto e la soluzione 1.

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(%)

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Misura cantiere

Stato di Progetto

Soluzione 1

Figura 12: Indice di Definizione D – stato di progetto e soluzione proposta a confronto con i valori ottimali e misurati.

Valori ottimali

Valori ottimali

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Tabella 6: Indici STI – Risultati delle diverse simulazioni a confronto con i valori misurati

Misurato 0,49 Classe Discreta Stato di progetto 0,75 Classe Discreta/Buona Soluzione 1 0,74 Classe Buona

Tabella 7: Indici RaSTI - Risultati delle diverse simulazioni a confronto con i valori misurati

Misurato 0,49 Classe Discreta Stato di progetto 0,73 Classe Buona Soluzione 1 0,72 Classe Buona Gli effetti della Soluzione 1 si traducono anche in questo

caso in una diminuzione dei valori dei due indici tipici dell'intelligibilità.

Tale risultato si può interpretare come una migliore risposta della sala a quello che è l'ascolto di musica e in una lieve flessione delle condizioni di comfort per la comprensione delle parole.

In conclusione, si può affermare che già nella configurazione dello Stato di Progetto, la situazione acustica della sala risulta idonea per lo svolgimento delle attività previste dalla destinazione d'uso e in particolare l'ascolto di musica.

I valori degli indici di qualità acustica delle sale risultano leggermente al di fuori degli intervalli ottimali, ma nell'esperienza maturata nell'impiego di tale software previsionale in altri ambiti è ragionevole ipotizzare una leggera sovrastima dei valori di output: tale considerazione dovrebbe consentire di ottenere in fase di collaudo una qualità acustica del Teatro della Filarmonica di Corciano in linea con i valori previsti dalla Letteratura.

ANALISI DEI RISULTATI E CONCLUSIONI L'acustica del Teatro della Filarmonica di Corciano è stata

attentamente studiata e valutata nel corso della ristrutturazione della sala, soprattutto nella fase di scelta delle finiture interne e di allestimento dei complementi di arredo, al fine di rendere ottimali le condizioni di ascolto in tutti i punti durante lo svolgimento di manifestazioni musicali o rappresentazioni teatrali alle quali l'edificio è destinato.

Scegliendo opportunamente i materiali per le finiture e per gli arredi, è possibile ottenere il valore del T60 ottimale in funzione della destinazione d'uso e del volume, controllando anche altri descrittori acustici come l'indice C80, l'indice D, lo STI e il RaSTI.

Dai dati disponibili nella Letteratura specializzata, il T60 ottimale per la sala del Teatro della Filarmonica di Corciano, destinato all'ascolto di musica leggera e con un volume complessivo di circa 1500 m3, è pari a 1.8 secondi alla frequenza di 500 Hz.

La campagna di misure e le simulazioni effettuate hanno fornito i seguenti risultati:

- assenza di finiture, fase di cantiere: T60(500 Hz) = 2.51 s; - simulazione dello stato di progetto: T60(500 Hz) = 0.98 s; - simulazione Soluzione 1: T60(500 Hz) = 1.05 s.

Si osserva come in fase di cantiere il T60 sia sensibilmente più elevato rispetto al valore ottimale, come del resto era lecito aspettarsi a causa dell’arretrato stato di avanzamento dei lavori e per effetto dell'assenza delle finiture interne e dei complementi di arredo.

Analogo comportamento si è osservato per i valori degli indici di Chiarezza e Definizione: sebbene i valori di output delle simulazioni siano non perfettamente in linea con l'andamento ottimale, gli scarti risultano estremamente contenuti e dunque i risultati possono considerarsi idonei per lo svolgimento delle attività considerate al termine dei lavori di completamento.

Altri importanti descrittori dell'intelligibilità del parlato, come lo STI e il RaSTI, mostrano andamenti più che soddisfacenti, a testimonianza di un comportamento della sala e della scelta di finiture compatibili anche con la comprensione del messaggio parlato.

Le eventuali modifiche proposte con la Soluzione 1 possono condurre ad un ulteriore avvicinamento a quelli che sono i valori ottimali delle grandezze acustiche misurate. RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

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