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IL MUSEO CMCO DI TERRASLNI

1 Museo Civico di Terrasini, 1, , . istituito dall'Amministra- zione comunale nel 1984, nasce dalla unificazione de l "Museo storico-etnografico del carretto siciliano S. Ventimiglia" fondato nel 1973 dallo stesso professar Salvatore Ventimiglia con sede a Palazzo D'Aiimale, del Museo civico di Storia naturale, istitiiito dal Comune nel 1981 e d i un piccolo Antiquarium coinunale che conserva una raccolta d i reperti di interesse archeolo- gico. fnitto delle ricci-che condotte negli ult imi decenni da stucliosi locali e dalla Soprintendenza per i beni ciilnirali e aiiibientali di Yaleriiio.

Il Museo. infatti, si anicola in tre sezioni: etnogc~fica, natuialistica. archeologia.

Il patrimonio inuseografi- co era inizialinente costituito oltre che dalla collezione etnograficu di Salvatore Ventimiglia, di straordinario interesse per la storia e la cultura locale' da irnpoiianti coiiezioni naturdiistiche quaii ka collezione ornitologica Sominariva. la collezione di inainiiiiferi Orkindo. entnm- Ix tlonate al Comune, e &lIa raccolta ornitologica di prc- prietà Orlando. L'acquisizione d i ;iltre colle- zioni etnogrrifiche e narurali- stiche di fondamentale importanza per la cultura scientifica siciliana <la pane della Regione Siciliana. che le Iia consrgnate a l Comune di Tenasini in deposito tein- poraneo, costituisce u n niomento estrem;iiiiente significativo clelki politica cultiirale promossa ciall'Assessoraro clei Reni Cuihiraii e Ambientali e della

Pubblica Istruzione. Nel 1985 Il Comune di Terrasini ha acqiiisito. gcizie al contributo dell'Amininistnzione regio- nale, il Palazzo D'Aumale, &i

destinare qiiale sede del Museo.

Alla realizzazione di tale risiiltato tli induli l i io prestigio si è giunti dopo anni tli intensa anivita grazie :ill'ope- ia insrancabile e qiialificata del dottor Vittorio Einanuele Orlando, che dell'iniziativa è stato f in dali'inizio proinoto- re, contribuendo alla nascita del Muse« il cui nucleo ini- ziale è costitiiito principal- mente &ille collezioiii della sua famiglia.

In questi ultiini due anni, in cui s i è assistito ad tinei

rinascita di interessi verso la ciiltiira etno-antropologica e namralistica legata alla for- mazione d i rima nuov;i coscienza cultiir;ile della popol;izione, il Comune di Terrasini, in collaborazione con I'Amiiiinistiazione regio- nale e in particolzire con la Soprintendeniii per i beni ciiltiirali e ambientali d i Palermo, ha dato ni iovo iinpulso all'istitiizioiie rnusea- le, che troverà Li sua sede definitiva nell'irnpoiiaiite e prestigioso P d I azzo D'Aumale.

THE ERRASINI CIVIC MUSEUM

T he Civic Museum in Tmsini. set up by the town council in 1W.

derived imm the unificatini of ihe S. Veniimiglia Historicai-Ethnographic Sidlian Cart Museum, founded in 1973 by Salvaice Veniimiglia and housed by Palazzo D'hmale, oie Civic Natural History Museum, set up by ihe wundl

in 1981. and a small rnunicipal Antiquarium in which thm is a w l l e ~ ibn of items of archaeological interest, ihe fniii of the research conducted in the last decades by local scholars and the Palermo Superintendene for the Environrnental and Cultural Heritage.

Thus the museum is naturally divi- ded intc three sections: Ethnography, Natural History and Archaeology.

Inilially the museum's pabimony also wmpfised the S. Ventimiglia etb nographic wlleclion, of major impor- tane for lxal history and ailture, as well as impotiant edleclions of interest in terms of natural history, such as ihe Sommanva omithological wlledion and ihe Oriando mamma1 wlledion, boih donated to the council. and ihe omiihological wllection belonging to the Orlando family Oiher ethnography and natura1 h i i r y edlections of funda- rnental importane fa Sicilian scientific culture have been acquired by the Sicilian Region and have been t e m p rarily deposited wiih Tmsini Ccuncil; ihis is an exiremely significant expres- sim of ihe culral policy pcomoted by Me Regional Mini* for the Envimnmental and Cultural Heritage and EducaoMi. In 1985, thanks to a contnbdon imm ihe Sicilian Region, Terrasini Counal purchased Palano D'Aumale, to house ihe museum.ihii unmistakably prestigious result was achieved, &er years of intense a& vw, Uianks io ihe skilful and iireless wok dViiciio Emanuele Orlando. who was the pmmcder of this goal right from ihe start. mntribdng to the birth of the museum. whose inilial nucleus was constituted mainly by Me e d l e tims belonging to his family.

In aie last few years, duringwhich bere has been a reawakening of inie resi in ethnography, anthropology and natural history, linked in tum to the development d a new ailtural aware- ness in aie populaoni. Tmsini Council, in cwperah wiih ihe regio- nal government and in pariiwlar wiih ihe Palermo Supenntendence for ihe Envimnmental and Cultural Hwiia~e. has given a new impulse to ihe museum, which is to be housed hen- &noi in ìhe importani and predgiws Palazm D'Aumale.

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La sezione etnografica The ethnography section

ingresso da via C. A. Dalla Chiesa

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in dall'antichità il trasporto F delle ' 111ei-ci e cielle persone :ivveniva per via d i mare mediante Ixrche, e per via di terra sul dorso d i animali da soma o per i i iezzo di veicol i p i ù o meno rudiii ientali. Questi i i l r imi potevano essere a slitta o c o n tuote, con una staiiga ceiltrale trainati da una coppia di buoi o - più I-eceii- temente - c o n due stanghe a cu i veniva agganciato tiin solo animale. di solito un cavallo, u n inulo o uii asino.

11 carro siciliano, come ogni altro strumento d i I:ivoro? è strettamente connesso alla storia economica e culnirale dell'lsola. Dalla caduta del- l ' impero romano a tutto il secolo XVI I I il progressivo

1. Grri di tipo palermitano, sala d'ingrew. cs* of P a h m lyps. emm m. W l a m M e d e ~ ~ ~ , ~ d e r e n ~ .

deteriorainento e poi l'assenza W ay back in antiquiiy, ihe Iransport di i ina rete viaria percorribile of goods and persons was co l i veicoli a due ruote all'in- mndueted by sea by means dboats. terno dell'Isola. limitava l'uso and by land m the ba& d beects of de l carro Lisciando così ai burden w using more w less uurdunara. mulattieri a l servi- rudiientary vehiies. i he latlereould z io de i grandi proprietari ter- be of Uie sledge type w have wheels. rieri, il coi i ip i to de l tiasporto wah a ceniral shail and drawn by a dei prcxlotti per lunghi tragitti. couple ofoxen w-at a latertime-with inentie per il trasporto di per- two shah towh i i a single animal was sone, per brevi matti. si i it i l iz- attached, usually a horse, rnuleor zavano lettiglie e portantine dmkey. trainate per mezzo di stanglie The Sicilian wti, like any ober da uomini o da muli c, dal d insburnent. is tighily linked to the XV I I secolo, l e carrozze tirate eainmic and cultura1 history of the da cavalli. island. Fmrn the fall of the Rornan

A partire dall'Ottocento. Empire to the end of Vie eighleenth con il miglioramento delle vie century Uie pmgressive deterioration di comunicazi«ne, il carro è and thenthe total lack of a mad network diventato il mezzo di trasporto usable by twc-wheeied vehides inside più usato. Si è sviluppato così the island lirnited the use o1 the cati, un fiorente artigianato v ivo thus leaving to the vurdunara,

muleteers at the service of the big

I landowners, the task of transporling goods over long distances. whiie for the transport o1 persons over shori distances people used Iitiers and sedan chairs with shaits, drawn by men or rnules and, stariing from the eighteenth century, horsedrawn carriages.

Starting from the nineteenth centurv with imorovements in the

I . ,

communication'routes, the cari became

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fino a trenta o quaranta anni fa, che si è special~zzato nella costruzione, scultura e pittura del carretto

Il tradizionale carro a due stanghe veniva via via perfe- uonato stmtturalnlente e atiat- tato nella forma in funzione del prodotm da trasportare: u fumintanr per il fmmento, u tirraluoru per terra e sabbia, u viaaluoru per le botti di tino.

La realizzazione di un

carro prevedeva una comples- sa organizzazione del lavort> in quanto iinpegnava pib ani- giani con specializzazioni diverse. Il tempo di produzio- ne risultava necessariamente lungo: da uno a due mesi seconclo il niiniero di aiutanti di citi l'artigiano disponeva. In un anno anche la honega tneglio organizzata non riusci- va a consegnare più di sette 0

otio carri. Molto tempo veniva assorl~ito ddlle frequenti ripa-

ihe most mmmon means o! iramport ihereihucRwiishedaaaiiwhkhwa! alive uniil ihiriy a forty years ago, specialising in the mnsirudkm, swipturicg and painting of the rafi.

The traatiwial cart wilh two shab was g&Iiy ps<feded stnidirally an adapiedniormioihepoductiobe bamported: u fumiuam for m. u i h i u ~ u i o r ~ and sand ard u Miaim ior barrels of Mne.

Tht? makrng of a cart invoived cmplexwrk gynisaiion in that t required severa1 aaftaen wilh d i i

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razioni di r i ior r . st:ingli~,. ciisse.

Nes l i i i l r i i i i i at i i i i di irircns.1 attivi15 ( I 9 iO - l 955 ) Lin cl irro si v e n < l e ~ i :il pi-czzo di 150.000 l i re circ:~. Il costo d i 1)roduzio- n e era de l resto ahl>:ist:inzii :il~o. >e >i nci is:~ :li eliversi t i i i eli legii<) ittiIim:i~i. c l i ~ , clovc- v:iiio r s e r e pri-fen:iiiienrc st:i- gioixiti, :ilI:i q~1:111tir5 cli iorz:i- Ixvc)ro ~ i~~>I~ i l i t x t : i . :IIIL. v ~ i i i ~ ~ f~ i s i dcll:~ i c r n i a eli costriizio- ne.

Gl i c le~ i ie i i t i fo i i~ l i i~ i ien t :~ l i della striirtura tlel carro sono:

l e ruote. collegate fra loro da iiii asse. Ic stanghe tenute d:i i1112 " c l i i ~ v e " ;interiore e i ina posteriore, scolpita e dipinta. I;i cassa delii i i i tata da dite liancatc la re r~ l i .

Kel le diverse aree <-lrll'lsola si disr ingi ioi io qiiat- t ro fondatiientali varianti tipo- Iogicl ic del c;irrrtt<i: il tipo palermitano. diff i iso nell:i provincia di Palermo. Agrigeiito, Caltaiiissetta e :iree liri i itrofe della provi i ic i ;~ di

Trapiini. Elcincnti clistintivi sono l'asse del le r i ior r iii<,:is- salo in i111 tr.ivrtto cli Icgi io scolpito e clipii ito (c~i.s,.\'ci(i ,? ,/ii.sii) orn;iio di ;ir:il>chclii iii ferro hatti ito i >nl?ircchi) e sor- i i ~on ta to d3 due 111e11ii0le di Iegiio; tre, pi~>li di sostcgiio d ic . si iddividono i I:itci.:ili drll:i <::issa. <li foriii:i rraprzi)i- cI:ile, in diir i-iqii:~clri o rcncchi il tipo castelveua- nese. difr i iso ~icll'cntn~teri:i clc.llo provi i ic i :~ <li Ti.:il~:iiii r

3. Chi%* di tZpopderniirano raiìlgunnte il Camo de1i'Aurora. Colleaionr Vcntiniiglin. Crwni ofPatemolype shnung Chrlol dAumra. Venlmiglia collec@on. Ciefàe chenene de lypepaldin @asnhim ie Chsr de FAumre. Cal lecn~ Ventimiglia. 4. Casa d'#se di tnho di tipo tnpanese, raff~guraiirr scene di vita quotidiuna e Uamazini sacre (hladonna coi Bambina. S.

specialisations. Production time was necessanly long: from one to hvo months. depending on the number of helpen the crafisman had available. In a year even the best organised workshop could not deliver mwe than even or eight carts. Much time was iken up by frequent repain to wheels,

shafls and boxes. n tne ast )ears of nlense anviry

1950-1955, a can nas soa at Ihe once Af about 150,000 lire. The cost of production was quite high, a we consider the various iypes of wood used, which had to be perfectly ceasoned, as well as the quantity of labour mobilised, and the various phases of construction.

The fundamental elements of the strutture of the cari are: the wheels, mnnected to one another by an axle; the shails. held by a front "crown" and a backone, sculpted and painted; the box. delimited by two sides.

In Sicily four fundamental variants of the cart are distinguished:

the Palermo iype, found in Palermo. Agrigento and Caltanisseiia provinces and outlying parts of Trapani province; its distindive elements are the axle of the wheels encased in a ltUe wlpted and painted beam (cascia n isi) decorated with arabesques abischi) in wmught iron and unnounted by two wooden planks; iree supporting slats subdividing the ides of the box, which is trapezoidal,

into two panels or scacchi; the Castelvetrano iype,

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8. I'0nci10 1posteiioie di carro t11 l i l p ixtlcniiiiiino t l i i to rbtviiio) rr>n i.ilh~iir.8- rioni del rej>cniiiio epico-ca~;iilcir~~io. conclioi>r \enriiiiigiir. Back daar of cart of Palema type (autside) with iiguralive decoratlon imm the epic-chivalric reper- iory Ventmiglia coliedion Panneau posldneur &ne chairede de lype paler- milain ("t4 externel. auec des scene$ de cheva- ierie aooa#enant au rdnertoiie Boioue. Calleciion

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widespread in the inland part of Trapani province; its distindie elements are thf ade of the wkels and the pbnks

m similar to thoce of the Trapani iype; the box with trapezoidal sides similar to the Palermo type;

the Trapani iype, widespread along me masi of Trapani province. urn,ch is distinauished br amediameie ,

wheels on a simple axle with supports for the two planks; on the sides il has four slats dividing the rectangular sides of the box into three oanels c i scacchi.

l surmounted by a horkontal bar called ' the falicheta:

t k Catania iype, widespfead in eastern Sicihr. with variants in the ,. Ragusa, V iMa and Rosolini areas. The axle is encased in a liiile xulpted and painted beam (cascia n lus) decorated wim arabesques in wrought iron (pampinigghi) and surmounted by two wooden planks; iwo slals at the extremities and one centra1 one in iron I sutdivide the reciangular M of the

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aree limitrofe della provincia di Palern~o. Elementi distintivi sono: l'asse clelle niore e le mensole siiiiili a quelle di tipo trapanese; la cassa con i late- rali di forma t~apezoidale simile :il tipo palermitano; il tipo trapanese, tliffiiso lungo la fascia costiera della provin- cia di Trapani. che si distingue per le ruote di grande diame- tro inontate a un asce seinpli- ce con supponi per le due niensole; sulle fiancate ha quattro pioli che suddividono i laterali della cassa di forma rettangolare in tre riquadri o scacchi, sormontati da una barra orizzontale chiamata , falichettu; i l tipo catanese, diffuso nella Sicilia orientale con varianti nella zona di Kagusa. Vittoria, Rosolini. Ha l'asse delle niote incassato in un travetto di legno scolpito e dipinto (cascia r i jau) , orna- to con arabesclii in ferro bat- tuto (pampinip~hi) sorinonta- to da diie mensole di legno; due pioli alle estremità e tino centrale in ferro sucidividono i laterali della cassa di forma rettangolare in due riquadri o scucchi.

Anche per quanto riguarda la pittiii;! si possono d~stin- guere diie stili principali diffu- si Linci nella Sicilia occidenu- le, ove prevale I'iiso di motivi clecorativi geometrici qiiuli: uricchi ri diauuli, aciddazzu, slidda, ctidduriunn, pizzi, ma anche angeli. fiori, teste tli donne e di cavalieri. e dei colori giallo. rosso e I>lu: l':il- tro nella Sicilia orientale carat-

terizzato dai colori come I'az- zi~rro, il verde, il rosso ]>or- deaux e da decorazioni con motivi fitomorfi e zoomorfi, uccelli, farfalle, ciliegie, detti fubaccbiai.

Le fiancate laterali e il por- telio pasteriore della cassa presentano delle figlirazioni di grande interesse per i'ampiez- za dei repenorio rappresenta- to e la varietà degli stili pino-

box inlo Lwo panek or scacchi As regards painting tw, we can

distinguish iwo main siyies. One is widespread in western Sicily, and involves the use of geometrica1 decoration moiiis, such as a M i n diavuli (deviis' ears), aciddazzu (evi1 bird), sfidda (star), cuddufiana (whorls), piui(lace). but aiso angels, flowers, 5 women's and knights' heads; the predwninant mlours are yeiiow, red and blue. The othw styie, widespresd in

15. Ponello poseriap di caro & tipo m p ~ l h 0 f w l a n d m w n m w n ~ 6 m C plemilano (laro esterno>. Al cewo la bdbn. Madonna del Ponre. Colkzione Vatimi ia P a m u p O U B n B i a f f m ~ d s ~ ~ - ~ s c a d m r 0 f c a r t o t ~ a ~ W ( o u ~ e ) . A t # ~ ' rntaio(odMiniemr).avsc$ bu &, th. Madoonadbe Bn$s. Mnmigliaml- soleu81delalwir. Cdbdh""A" e.

c ~ ~ ~ ~ ~ - ~ ~ ~ ~ ~ - ~ .~~~~~ ~-~~ ~. .. sentarione del sole e della luna. CcTl~onr

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rici delle differenti scuole. popolari a dispense fra eastern Sicily, is charactensed by Sudi scacchi si DOSSO~O ner- l'Ottocento e il Novecento. m l m like azure. areen and da& tanto distinguer& cinque bn- nelle immagini agiografich; andihedecarafiiisaboveall wil damentali generi figurativi: per quanto attiene ai soggetti plant and animal rnotifs, with the 6 devoto (tipo biblico, agiogra- religiosi, o in alcune oleogra- tondos (fabawhien)wRh birds, fico); stori-valleresa f ie diffuse fino ai primi del buMies and che&. (tiuo e~ico-cavalleresco. stori- Novecento. Il costume di The sides and back door of ih . . co, romanzesco); l-da- dipingere carri è documentato are painied wthfigures which are

10 riotìabgfo; musicale (overe liriche): realistico

in'~i«lia a partire dai primi great intere* on acmunt ofthe la1 dell'Ottocento e si determina reoertoire rewesented and h e vai . . . ,

(tipo venatorio, veristico). forse suli'eseinpio fornito oipainting siyles of Vie different Sulla parte centrale della chia- dalle poirantine, dalle lettighe schmls. Onthe panels onecan vc poiteriore i soggetti ricor- r dali; carrozze del seicento e dislinguish frvefunfundamentaifigura renti scoloiti e diointi sono di del Settecento riccamente aenres: devout (blblicai and genere devoto, storico-cavalle- resto‘ realista. Siiila patte cen- ttzle della cassa d'asse, detta pizm, sono d i solito scolpiti e dipinti soggetti di genere devoto con funzione apotro- paica, come S. C i m i o e il drago, 1st Sacru Famiglia, la Fuga 111 Egitto, la Croc fisfwsione.

Le fonti iconografiche sono & ricercare nelle illu- sti-azioni dei I-omnzi d i gene- re storico o epicoca~rallere- sco, pubblicate in edizioni

decorate e dipinte. Tale aspet- to della cultiird Figurativa popolare P di grande interesse e va messo in relsizione sia dal punto di vista stilistico che ieiiiatico con quello delle pit- ture sii vetro. dei cartelloni dell'opera dei piipi, delle stampe popolari.

Ripercorrere il processo d i pmdiizione del carro, mezzo tradizionale d i tiaspono dive- iiiito orinai pressoché estia- neo alla vita qriotidi;ina e alla cultura d i inolri. è coine fare

hagiographic &); historical-chb (epicchiiliic. histaical, mmanca type); legend and fairytale; muJ (opera); realirtic (hunting and dail lite). On Vie centrai part of the bac cmwn ihe rewrrentwiptued anc painted subjects are of the devout, historical-chilric and realstic typ ihe centrai part of ihe axle box, kni as the piuo, there are usually sculptured and painted subjecb of devout type, with an apohpaic fundion, sudi es 3. Geop and I Dragon, the Holy Fami&, the Fligh, Egypf and ihe Cnicifixion.

17. Xlliio con pnrnrcclclii a fesla, Ain1@#1 di tipo pbrntitano. Collezione ua&l;imrnti. LW iaddb withfsnim piumar, m'ggiidpalem m. Bsdaiamsol rm*. SMe de rete evec panaches, amiggi de fype paler. m#*. c d w b n mm 16. iiiaini,, carro di i i p pnlemiilmo. Cdlcrionr Baclllimenli. rmlw, c a i ci Pabm typa. B a r & dlec-

: 2 " " . a s n e b e * m ~ . ~ Baailgmenv.

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iin viaggio in un mondo ricco di segreti; un viaggio che offre l'occasione di esplorare gli spazi della fantasia popolare attraverso le figlirazioni e le decorazioni che ricoprono tiitte le siiperfici di tale veico- lo: un viaggio clie conduce in tin mondo in cui il sapere teo- rico e l'esperienza nianiiale erano inscindibilinente con- nessi e trasinessi unicamente per mezzo dell'esempio.

Ia sezione etnogratica del Museo Civico di Terrasiiii docuinenta soprattutto tale particolare aspetto della storia e della culttira tradizionale dell'lsola. ?D

Nel 1985 la Regione Siciliana ha acqiiisito tina significativa collezione di carri siciliani, comprendente anche una serie di parti di carro e,di - oggetti di culnira materiale, che documentano ampiamen- te le varianti tipologiche di questo particolare veicolo, nonché la vasta gamma dei motivi decorativi scolpiti e dipinti e dei soggetti raffigura- ti sulle sue superfici. Vi sono rappresentate le principali scuole di costmttori e di pitto- ri di carri esistiti in Sicilia. fra le quali ricordiamo quella dei Lo Monaco, dei Cardinale, dei Rosselli, dei Ducato, dei Murdolo, deli'area palermita- n na, e comprende anche tin'ampia rassegna di stmineii- Salvatore Ventimiglia, terr~si- The sources for the imagery are lo ti di lavoro relativi alle princi- nese etnografo per v<icazi<ine, be sought in the illustnitions oi novels pali attività produttive e arti- profondamente legato alle tra- oithe historical or epic-chivalric kind, giane tradizionali. Tale colle- dizioni della sua terr>t e ferma- published in cheap serial Bdiions in the zione è stata costiniita con inente convinto dell'iinportan- nineteenth and twentieth ceniuries, and grande passione dal professor za di valorizzarle e conservar- in hagiographic images as regards

religicus subjects, or in some

custom of painting carts is douimented in Sicily starting hom the eariy eighteenth century, perhaps as an imitation of the nchly decorateà and painted seàan chairs, iitters and camages of Vie seventeenth and eiahteenth centunes. This aspect of

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le, il quale ha dato inizio alla ricerca di Ntti quegli esempla- n che oggi costituiscono la più rinomata raccolta del set- tore Nell'arco di un ventenni0 e in particolare fra gli anni Settanta e Ottanta LI professo-

I re Venriiniglia, oggi scompar-

12 so, aveva allestito una esposi- zione permanente denominata 'Mostra etnografica del carret- to siciliano", in ilno dei corpi laterali di Palazzo D'Aumale, riscuotendo un grande succes- so di pubblico Ben presto tile interessante esposizione contrassegnò il comune di Terrasini e ne divenne quasi il simbolo.

La collezione infatti, una volta acquisita al demanio regionale, è stata consegnata 4

kiterest and is to be reialed fmm bol ihe stylistic and thematic viewpoints with painting on glass, poslers for ih puppet iheatre and ppular prnits.

Expl0rii-q the pmduciion poces Vie cari, a iradiional means of iransl M i has b m e a l m t extraneou io the dally life and culture of many people. is like making a journey inio world rich in secrets; a journey whlct aiiords an opporluniiy lo explore the spaees of ppular fantasy thmugh ib figuraf~e ari and other decomibns mvering al1 ihe surfacas of such a vehide; a jwrney leading inio a mx inio which boretical knowleàge ar manual experiene wee insepara mnnected and handed down solely means of example.

The eoinography seciion of Terrasini Civic Museum doaiments above al1 ihis pahcular asped of ih

31. "S. Apai., 130, i:nicc« i ir,iisi i> mlccri i "SeinteAgelhe (36: baqueàramesauivo~le Buuu . used unti1 &e mia-hnies an ve l coizzii, 1biri:i iii tisu fino osij anni sess;bnl;i. uapézo6da!~tarchiaJ, de vaicca i nasi ou v a b mas! propelbd by oarsand Laiin si. li rli(%is~ ~irl l i cnitirni i-it;inesr. pn>pulsiiinc i comu. "!A epouilapche aie nasn, i la forfishpot fishing, with Uie bauller (mn2, ;% tcrni C vc!.~ 1 li~cchiii, tiiilili~l~ / p i i li) palangrejconzu) ou au chsluf utilia& dans les pelagicdragnelr. Scale modei 1:20 mns...~ pex;i con n;a\sc r ~i ;~i rngrcsc e pc.x;i con snnéessaixanl~, enpa,*culier!e long des cOleer Filipp Caitio. Cartio collecbon. I;, irml~i ia . Mo<icl l~> vui. 1 10 i.riscniiio p d ~ de Calane Modile dduitd Iechene 1110 &!i. Buuu, barque i rameseti voile iatine. u%i <b Fi'ilipj>o Cnsin>. C<ilirii<inc Ciirru sé per FrIw Casm. CO~IBCIIOD Cc511. ioog do* d ies de la @i& Trapasi "sq "Santigala 13V. boa1 isferred toas vsicca inassi 32. Iliizo. ai<zrii. in uso fili<> :iih iiici3 m L u des anndes cinqusnfe, paurla&che (nihpoi boa!) or vaima icanz. used unti1 fhe 19611s. r l c ~ l i ;inni Cinqu;ilia nelio cosiei;i triptiie- der oasses, derpalangresau des fbts péla widerpread an thecatania toast, piopiied by oari se. a piopiilsic!ne ;i ie i i i i c r c k hf,nd. vcni- B la talne. Modile r4duilBcheb 1/20 const and IrapeiMdal sail, used lor fishing wiih firhpals \:i uiii:rr;iia per i;i prsc;i ccizi ir norre, con ii ippo Caslm. Collection Castm. and bouiferand Bshing wim seine. Scale mode1 il pilinjir',se i<-onirvi r con rvli ds mino 1:10 consbllcled by Filippo Casha. Castra colleo lpciagiclir. Modcllii sc.ii;i I 30 msiiuit« '1s

i p p Caalr, Colicrioric C;sti<: I

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stesso Coinune di Terrasini e costituisce oggi la pane pii! cospicua del patrimonio niuseografico esistente presso la sezione etnografica del Museo Civico, istituito nel 1986. Avviuti i lavori di restaii- ro di Palazzo d'Aumale nel 1985, tale nucleo di beni veni- va teinporaneamente deposi- tato nella attuale sede di via Carlo Alberto Dalla Chiesa e ben presto incizmentato con altre collezioni oggi di pro- prietà regionale relative al carro siciliano, quali la raccol- ta Modica di Monreale, coin- prenclente alcuni fra i più pre- gevoli esempi di carri di scuo- la pnlerinitana, la raccolta del carradore Giuseppe Baclalaineiiti di Paninico, che oltre ai vari esempi tli carri di

tipo palermitano ha ceduto I'attrezzatiira cornpleta della sua bottega, altri esemplari di proprietà Teresi e Ma~.toratia, integrate tla una raccolta di interesse etnografico siilla ciil- nira materiale di proprietà civica.

I1 museo comprende una sala espositiva, il cui allesti- mento realizzato nel 19% dal Servizio museografico della Facoltà di Lettere e Filosofia di Palermo, offre all'anenzione del visitatore gli esempi più significativi delle diverse tipo- logie di carri diffuse nell':irea palermitana, in quella ti-dpa- nese (Castelvetrdno, Campobello di Mazara, Alcamo, Trapani-saline), in quella catanese e siracusana, con un'ampia dociiiiientazio-

history and h d ' i d adture dihe island.

In 1% lhe Siciliin Region acquired a significant mllecuwi of Sicilian carts, also induding a series of parts d caits and @e& d materia1 cuiiure amply donimenhg lhe vanous iypes d Uiis paiticular vehiie. as well as lhe vast range of swlpted and 1: painted decorative m o l i and the subjeds depkied on its surfaces. This mateMI represents the main schools of cart constnictors and paiinters lhat exisled in Sii% ammg whm we mi mentbn lhe Lo Monams, Me Cardinales, lhe RassellO, lhe Ducalos and lhe Murdoloc in Me Palermo area, and it alco mmprises an a m g d'isp!ay dtods rela@ tolhe main ùadiional pmdurh and mi s&ib. This mll& was buil up wilh great passion by Salvatore Venihiiia. a Terrasini m who was an ethnqrapher

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by vocalon. pmfoundly linked to il iraditiom of his lanci and firmly mnvinced of me impoctance of preservng tnen and oooslng thei set going the search for alt those exemplars that now caistiiute the

1 m n m e d c o l M o n i n t h e s e m a period of some iwenty years, ani ~arfiular in the 70s and 80s. the li Salvatoce Ventimiglia set up a permanent exhibitlon called 'Ethnographic exhibition of the Sic ca f , in one of Me oulbuildings of Palazzo D'Aumale, which was ve!! successful with the public. Scan ih interesting exhibition became a sai hallmark, almost a symbol, ofTem

Afterwards Me wlkdimn was purchased by the regbnal demesn and was consigned to Terrasini Co as a i e m m w dewsfi. It is now t i

ne grafica e fotografica, corre- data dalla proiezione di un audiovisivo di più recente produzione (1390) sulla costmzione artigianale del carro, dal utolo IL legno, tl fem, il colore, realizzato dalla

biggesi oithe'museum pabim, existing in Me ethnography sedon Terrasini CMc Museum, which wai up in 1986. Restwation work on Palazzo D'Aurnaie began in 1985. Mis nucieus was deposited at the present seat in Vta Cado Alberto D Chiesa. and smn enriched wiih oU dlections now belonging to the Si Region and refening to Me regiona cart, like Me Monreale M o d i mlledimn. mmprising some of the examples of carts of the Palermo school. ihe collection of the Pafinii cariwight Giuseppe Badalamenti, ' in addiuon tovanws examples of ( of Me Palerm iype, aiso gave the mmplete equipment of his workshc

Sezione per i beni etno-anwo- and other exemplars belonging to t pologici della Soprintendenza Terei and Martoram families, ai beni culturali e anibientaii integrated wiM a colledon of di Pdermo, che ha curato ethnograph'ic interesi on materia1 altresì il restauro, il riordino e wbre. bebnging to the mindl. l'esposizione delle collezioni The museum mmpnses an in un ampio magazzino ispe- exhibition room which was set up

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zionabile, ove è possibile visionare il consistente patri- monio etnografico ivi deposi- tato.

A testimonianza del tra- spono delle merci che veniva effettuato in Sidia anche via mare, per mezzo di imbarca- zioni di varie forme e dimen- sioni, e dei vari aspetti della cultura tradizionale relativa all'attiviti della pesca pratica- ta lungo tutte le coste dell'Isola, il miiseo presenta anche esempi delle tipologie pia significative di barche tra- dizionali attraverso l'esposi- zione di una collezione di modelli scnipolowamente rea- lizzati dal Maestro Filippo Castro, anch'egli teminese, appflssiondto conoscitore delle attività marinare tracli- zionali, e delle principali di imbarcazioni a propulsione removelica e poi a motoie, fedelmente riprodotte con rigore filologico, esistenti e ii

uso in Sicilia fino al secondo dopoguerra, quali quelle uti- lizzate per la pesca costiera del pesce azzurro e per la pesca a strascico come la scrr dara (nei modelli diversifica1 nelle varie aree geografiche); il buzzu, cosuuito sopramitto a Marsala e a Trapani per la pesca con le nasse, a palan- garo e, nella stagione propi- zia, anche con reti a sacco, il luntm e la feluca, tipiche barche dello stretto di Messina utilizzate per la pesca del pescespada; il vasceddm,

e una delle imbarcazioni utiliz zate per la mananza (tipica e

rituale pesca del tonno); il 1988 by Vie Museum Servlce of ihe gozzo, completo di nasse per Faculty of Letters and Phllosophy of la pesca degli "asinelli" o uti- Palermo Unlverslty It allows the vlslor Iiuato per la pesca generica to see the most signlflcant examples costiera e notturna con la fio- of the different iypes of carf which cina (canniluh la lancia, were mmmn In ihe Palermo area, In impiegata per la pesca col ihe Trapani ama (Castelvetrano,

per la pesa del perce aam nel -le di SiFiIInmnreoasyras-perla-a oa- Modello sala 1 l0 coannm da

n. Bsm, uaicui, in in h o nogli lianni Clquanra nella cosliera plrmirrna, a p m pulsbne mw&, utllizmta per la p s c a pene-. Il modello tiproduce un esemplare a raio aoeno e inmmoleio mi widenziam a twn,& m m v a e ;l tt&<lo lepnanie usalo &l ccsiniiiorr Icr3ic Ll<&~llu r a l n 1 10 ~culnimu & Filinno C~-in> Collciionc

bUildBr $ed10 mcdd !:!O WnrtNded by Filippo Cam. CasirobM&n. Vaiics. ImOmlemsni: hrpue, Urills~juspu~ux a"& cinp~anie ie icng duIinwel~mtl(sin p w la D6ihe odn6rhiw Le m& mnmdun un exem.

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palangaro e, nel la sua varian- te palermitana, la lancitied- dra, p e r la pesca sottocosta di r icc i di mare, po lp i , ecc; lo schifazzo, imbarcazione d a carico del lOttocento. attrez- zata c o n vela latina, trinclietti- na e f iocco (billaccun0 adibi-

16 ta ai trasporto d e i conci di ttifo dal le cave di Favignana, e di altr i tipi di c:ii.ichi p e r navigazione di p iccolo cabo- raggio. tuttora iit i l izzata nel la

versione a motore per il r imorchio de l barcareccio della tonnai-d, ina anche p e r il trasporto de l sale nel l 'ambito del le saline ti-dpanesi e marsa- lesi; adibita a tale attività di trqsporto è anche la mticiam delle saline: l a marticana. imbarcazione da carico a vela de l XIX secolo; in f ine d i ie model l i di motopescherecci, usati p e r la pesca c o n ret i d a circuizione (czanciolo) o c o n

?8. s<l,ii:iri<i. \<ii!li~::ri Iiot<irirn '1, a«liian. conllucled by Filippo C s V o Caslio uilleclion. i,? tiri? iiiici agli i!iiri d w l i .inli, (:TI~<~V:IX.IZ. Baque h vo,!eappel& Schhauu ou Baiccs di <l iWiw i i r l l ~ coaieii rr.il>.!rii,\c. :i propul- salina uli!!@e,usqu'au dhbufdesanoees rii,tir \riic.i. iiiiI*2iri, per il tri.l>oiio del c,nqusnle enpait~derlelongdescbfesp&de ,,%IL, ,~el!':~n~;hiro dell~, c.~llne ~ L K X I ~ . ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ C Trapani. pulirle Innjpoii du selproveoanl des xiiin.?le.~. 1p:"exs t~'\pi>n.ue liiio 3 '(1 tosi- m.?ais salanls de Trapani e1 de Menai8 (elle ini~lI.iii. <i, prixioiio szlino. iloiirll<i r< .> l .~ powad Iranspaiier~usqoa vingl lonnes de re!. 1 2 0 co-tni,io da RIippo C:ism. Ciillr,.iolir M&k r6dulléchel!e lii0mnstrudparFtppo <li-siii Caslm. Cdlemon Caslm. Sch8faizuar Baicca disalina (san pan boal). ured unti1 the stan ollhe 1950E. widerpread on Vie Trapani masi. dnven bysails. used fwlranrwning san in Trapani snd Manala sal1 wns. m d M cav uptoM lons of saine ~roducf Scale mode1 1:20

. , ~ ~

Campobello di Mazara, Alcamo, Trapani salt pans), and the Catania and Syacuse areas, with ample graphic and photographic documentation. complete with the projedion of a recently pmduced audiwisual (1990) on the artisanal construction of Uie cart, entitled Il legno, il ferro, il colore (Wood, iron, colour) made by the sectionfor the Ethnological and Anthropological Hentage of the Palermo Superintendence for the Envimnmental and Cultural Heritage which dealt with tidying up and displaying the collections in a big warehouse, where it is possible to si al1 Vie abundant cultura1 patrimony deposited there. and with restoring r large part of the collections.

Bearing witness to the transport ( goods that was also mduded in Sia by sea. using boats of various shapes and sizes, and b the various aspects tradihnal culture relating to fishing a d i i al1 mund the coasts of the island. ihe museum presents examplc of ihe most significant types of tradibnal boats thraigh the d i i o coliedion of modds made meticulws and faithfully repmduction by Filippo Castro, another Terrasini man and a passionate mnnoisseur of tradiiuonal matitime acovioes and of the main typ of boats with oers and sails and later engine pmpulsion, which existed and were used in Sicily until the years aite Wwld War Two, sudi as thwe used fi dragnet fishing like the &ra (in the various models diversified in the d'flerent geographical areas); the buzzu, buik aboveall in Marsala for fishing with iishpots or with a boulter, and, in good weather, wlih bag nets; U Iwbx a& the feluca. boats hlpical of me Strait of Messrna, used for catchin

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ret i a strascico ~ a r a n z a ) . Fanno pane del la col lezione a lcuni mode l l i di sardara, di btwm e di schifazzu realizza- t i a scafo apeno a scc)po didatt ico p e r evidenziarne la struttura e 1;i tecnica costrutti- va, e t i r a serie di stminenri d i lavoro connessi al le attività marinare, fn i t to della inces- sante ricerco conclotta da Fi l ippo Castro. Attualinente la \ col lezione t. provvisoriamente esposta presso i local i 1 dell 'Antiqiiariitm.

Sono in corso di attiiazio- n e a ci ira della Sezione etno-

swordfish; the W&N, aie ofthe kinds of boa1 used fwthe mattanza (a peailiar riiual way of catching luna); the gouo, mplete wioi b&rs fa catdiing 'asinellZ (Ii ie donkeys) w used fcf generic maslal and night-time fishing wifh the hacpoon (cannila); the iancia, used for fishing wiih a boulter and, in its Palem variant, the 1: imitieddra, for fishing close to Me diore fw sea urdiins, octopuses, etc.; the schirazzo. a late nineteenthienlury cargo boat, equi@ wifh a Latin sail. lore-topmost slaysail and jib (Miamini). used mainly for banspcding Ma ashbrs fmm the Favignana quames and fcf other types o f m l l cabotage navigation, ami shll used in its engine version fcftowing h? luna stalion bcat, bui dso fcf transpdng sal in axinection with the Trapani and Marsala san pans; also used b r the Iatkr a m t y is the sal! pan muciara; ihen there is the maiiicana, a cargo boat with sails from the nineteenth

l century; and iasUy two mode& offishing boats, used for fishing with the surmunding net (&mido) or with a dragnet Iparanza). The dledion also

antropologica della comprises some modek ofthe sardara, Soprintendenza pe r i ben i ctrl- bmu and schifauu, done MI open tiirali e amhiental i di Palermo hullsfwteaching pirpases, i.e. toshnv 13 cosritirzioiie di u n archivio up their sbucture and thet&niques fotografico e catalografico used in building lhem, as well as a delle col lezioni e di una se* of tools connsded with marilime hihlioteca specializzata. adivilies, the huii of Me incessant

Un importante e :iffasci researdi carried out by Filippo Casto. nante patr imonio etnografico, At present the collection is temporanly qiiincli, testimonianza della M diiplay in the moms of Me Sicilia che, iwsformandosi. Antiquarium. scompare, custcxle della The ethnological and memoria stoiica a s;ilv;igiiar- anthropological section of the Palermo dia del le ir tdici culturali e Superintendence for the della identità di u n popolo. Environmental and Cultural Heritage is

setiing up a photographii archive and MAIIIA CAII(:ASIO catalogue of the patrimony and a

specialist library. m e m where the museum will

I be haused ona? and fw al1 is Palazzo D'Aumale &e. when restorauon work is cornpleted. th&e will be an adeauate

I setungfor this important and fas&ating ethnographic pairimony bearing wibiess

I a Sicily which, as lt transfonns. isaooears. the wstadiin of the

I historkal mirnory safeguardimg the cultural mais and ideniity of a people

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La sezione naturalistica The natura1 history section

PIANTA DEL PIANOTERRA

1 COLL. ENTOMOLOGICA DI STUDIO ALLIATA

I COLL. ORNITOLOGICA

d MOSTRA ECOSISTEMA COSTIERO

JFFICI

U BIBLIOTECA

O W.C.

d 'OMOLOGIi

coll. Mariani

I Fondo Civi

wll. Orlando wll. Trischitta

INVERTEBW Fondo civico i-

TERIOLOGICA coll. Orlando

-

I magazzino-laboratorio PALEONTOLOGICA

PIANTA DEL PIANO SEMINTERRATO

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11 Mu,seo naturalistico P ui archivio i cui documenti

sono rappresentati da "oggetti naturali" che testimoniano le condizioni ambientali di iin temtorio nel momento in cui sono stati raccolti. Qiiesre isti- tuzioni rivestono un niolo notevole nella ricerca scienti- fica oltre che nella didattica e nella divulgazione, assume-- do iin significato dinamico come parte integrante della ricerca, come deposito e punto di riferimento per la collettività scientifica interna- zionale per un riscontro dei dati e coine sito di consulta- zione per gli studi specialisti- ci nei diversi settori discipli nad.

Dopo una lunga fase, che t durata quasi un secolo, di oscuramento delle discipline naturalistiche cui la filosofia crociana ha anche tiato un; veste ideologica, negli anni recenti il nuovo corso scienri- fico. nascente dal progresso delle discipline ambientali, e la crescita dell'ecologia, sti- molata dalla crisi della biosfe- ra, hanno dato una brusca sterzata al corso della ricerca e della didattica naturalistica. In questi ultimi anni le istitii- zioni miiseali scientifiche stanno vivendo iin momento di rinascita. Le scienze natu- rali, grazie anche alla diffii- sione cult~iralt. operata dai inass-inedia, Iianno riconqui- stato iin vasto pubblico

C soprattutto fra le giovani generazioni. In questa fase 2 cambiata ;inche la stnittura-

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zione dei inusei, che hanno he natura1 history museum is an ampliato la t'tlnzione divulga- T , , . archive in which Vie documents are tiva e didittica. assuiiiendo represented by 'natura1 objedc" un ruolo nello sviliippo cult~i- bearing witness totheenvironmental rale clell;i società. mnditions of a temtoty at Vie moment

La sezione nariir~listica when they were collected. These ha costitiiito il iiioiiiento inslitutions are of major importane in

scientiiic research as weii as in teaching and the spread of information, taking on a dynamic significante as an integra1 part of research and as a depot and reference point for the internafional xienMc mmmunity for mmparison of data and as a site of mnsultation far specialist studies in the various disciplines.

After a long phase, lasling almost a cenhiry, of obscuring of Vie natural

30. Gufo reali (Bzrlm bi,bu). specie oggi ~stinw in Sicilir. U>lirzione Orisandi>. Eagle owi ( B u b bubo], a specie5 weandin Sicily Orisndomliection. H i b u Orand-duc ubo bubo) esp"s sujmd'hui Bt@inte en Slciie. 8lle~oilectb &"do

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prop i i l so re p e r l a costi tuzio- n e t le l Museo C iv ico di Terrasini e d il p e r r l i i ~ r e del la carenze ist i t i iz ionale di un Museo Regionale cli Scienze Nat i i ra l i fa di questa c h e dovrebbe essere una p icco l :~ r a i l t à locale, il piìi g rande centro di conseiva- z ione e raccol t ;~ del le col le- z i on i natural ist iche del la Sicilia, c u i la stessa a inmini - straziane regionale d e i b e n i cu l tu ra l i affida l e co l lez ion i s tor iche che vengono rec i i - perate e acquisite.

La sezione natiiralistira cli questo Museo locale è clun- q u e oggi una del le maggior i ist i tuzioni museali scientifiche d e l Meridione.

In attesa della clefinitiva sistemazione presso il Palazzo D'Auinale che sarà 1;i sede rlel Miiseo dove i iiiateriali saianno cust<xliti e d esposti seconclo i inoclerni ci i tei j della inuscvlo- gia scientifica, I 'a~tività opgi si svolge in tinsi sede prowisoria con iin piccolo spazio espositi- vo, dove vengono allestite mostre teiiiaticlie temporanee.

history disciplines. lo which Cmcian philosophy also gave an ideologica1 wvering, in recent years ihe new scientific trend, deriving from pmgres! in environmenlal disciplines, and ihe growth of ecology, stimuiated by the biosphere crisis, have given a bnisqu, change of direction to the course of research and leaching on natura1 history. In Ihe last few years, scientific museum insotuowis are going througl a moment of rebitih. Natural sciences thanks also to ihe spread of culture enacted by the mass media. have re- mnquered a vast public, abave al1 among the younger generations. In th

il. Gruccione <:l<ero,>srq>i<dsiii,. specie di pairo. Sicilin. Collezione \i iaic. Bee-eaier (Meraps apiasfer). Siuly Viiele colioc- tion. Gruepier d'Ewape Memps apiasiei), esp6ce de passage Sicile. Coliwfion Wf8le. 32. Aquila imperinlc (Aquiirr heliac,8,. rlx- cie accidcnlale in Sicilia. (hllrrione 0rlsndo. impetial eagle (Aquila hsllaca), an accidenlal spe- C i e i O SiCily Orlando coiledion. Aigleimp&nai(Aquila heliaca) esp6ceonaslonnelie en Sicile. Cdlecfion Oriando.

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La srz ione Ira ancl ie una b ib l io tec;~ scientifica di n<>te- vo le interesse n o n solo pe r la qi iai i t i tà de i voluini, i i ia sopmttutto pe r la presenza di testi ;inticlii e I-ari e di un;i ricca e aggiornata emeroteca

Le col lez ioni at t~ ia lmei i te conservate n e l Museo sono:

Le raccolte di Teodosio De Stefani. cediire in un i co contesro c o n tima biblioteca n;itui~;ilistica cli ol tre 2.000 vo l i im i p i i 1 gli estratti e le riviste (interessante la pi-esen- za di annate complete, a l c ~ i n e

dif f ic i lmente reperibi l i ) e di phasethere havealso been changes alcune ediz ioni antiche di in the strutture of museums, which pregio. have increased their teaching and

Le col lezioni consistono in: acculturation function, taking on a role - L I ~ A raccolta cli in:iteri;ile in the cultural development of society. paleont«logico proveniente The natura1 history section has dal le localirà fossilifere pii] provided the driving momentum for the i io te cli Sicilia e Calalxia setting up of the Terrasini museum and (c«n ten~ i t r in l l j cassette); the persistent institutional lack of a - un21 raccolta di l i i ineral i regional natura1 science museum del la serie gessoso solfifera means that this one, which should be a sicil iaii:~ o l t re una ricca clocu- little local museum, isthe biggest trienrazione di inineral i de l centre for the collection and k r ranga (Congo); preservation of natura1 history items in - una r:icc«lta enrotnologica Sicily, to which the regional conrenuta in 250 scatole cui1 administration for the cultural heritage

itself entrusts the historical collections which are recovered and acquired.

While the definitive layout at 'alaao D'Aumale is awaited - this is ie place where the materials will be ept and displayed in accordante with iodern and scientific museum criteria today the museum's activity is eriormed in a provisional place with a mal1 display space where temporary iematic exhibiions are set up.

33. Gnccliio corailitio (P~rrhocorrur spdes in the Medtemnean. Orlando coilectian.

"C in siritil. Collcrii>nc virs1c. Chough (Pynhomrsx py~ocorex), a species

esp4ce en danger flexfinction en Sicile. Coileciioo Vitale. 34. Albitro iiilloi~. (I>i<,me<l<.u exirir>ns). Qiicsro cscniplore i- ?iinirn prova della

Medirenoneo. Coilerione Ociai>do. Wandeting albatross (Diomedea exoians). This exemplar k the oniy praof af the presence of this

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esemplari della ent«inofauna siciliana e lunghe serie di specie africane, olrre una rac- colta non ordinata di malaco- logia e di altri invertebrati ter- restri.

La collezione ornitologi- ca Carlo Orlando. una ZI-an-

L .

de collezione di inreresse sto

The section also has a scient library which is exiremely interesti not only for the quantity of volume also because of the presence of ancient and rare texts and a rich E

up-to-date periodica1 library. There follows a list of the

collections at present kept in the museum.

The Teodosio De Stefani collections handed over togethei a natura history library of over 2,[ volumes plus offprints and journal interest are the complete years, si of them very difficult to come by) ; some valuable old editions.

The collections consist in: - a collection of palaeontological materia1 from the best-known foss bearing areas in Sicily and Calabr (contained in 115 boxes); - a collection of minerals of the Sii sulphur-chalk series as well as ric~ documentation on minerals in Kat; (Congo); - an entomological collection cont; in 250 boxes with exemplars of Si, entomological fauna and long seri Ahican species, as well as an uns collection and shells and other terrestnal invertebrates.

The Carlo Orlando ornithological collection, a big collection of historical interest, ma up of about 5,000 exemplars representing al1 Eumpean birds. T collection, begun in Palermo in thc

rico, costituita da circa 5.000 1920s, was incremented on scienl esemplari rappresentanti nitra bases, with items collected directl! I'orniroFduna europea. Iniziata Orlando and with acquisitions fron a I'aleriiio intorno agli anni other collections, with Eumpean a '20, fu incrementata su I~asi nonIuropean exemplars, as well scientifiche, con repeiti rac- through the purchase of the Ajola colti dii-ettarnente da Orlando collection in Palermo. e con acq~iisizioiii proveiiieii- The Matteo Janniuoiio ti da altre raccolre. con e sem ornithological collection, a colle

dating from the first years of the century, made up of 200 exemplar largely captured in the Ragusa ar and with some exemplars of exotii birds. At the time of purchase it W;

very poor condition but has been restored.

The Trischitta ornithologica collection. When it was purchase 1988. it was kept by the Sicilian Hunting Federation in Messina. wt

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plari europei ed extraeuropei, nonché con I'acquisizione della collezione Ajola di Palermo.

ia collezione ornitologi- ca Maneo Jannizzotto, una raccolta che risale ai primi anni del secolo, costituita da circa 200 eseinplari in gran parte catriirati nel Ragusano e con alcuili esemplari appane- nenti alla fauna esotica. All'atto clell'acquisizione si trovava in pessiine condizioni di conservazione ed è stata sottoposta ad un intervento di restauro.

La coiiezione ornitolo- gica Trischitta, conservata, all'atto dell'acq~iisizione nel 1988, presso la Feder;izioiie Siciliana della Giccia di Messina, dove Trischitta la lasciò. Si tratta di una rdccol- ta di circa 2.000 esemplari, in cui sono r;ippresentate quasi tutte le specie dell'avif;~una italiana. Dopo I'acqiiisizione l'intera collezione è stata restaurata e molti esemplari sono stati conservati in pelle. Antonino Trischitta nacque a Messina nel 1882 e morì nel 1966 a Milano dove si era trasferito per portare a termi- ne alcuni studi presso i l Museo civico di Storia Naturale, ciii donò pane della sua collezione (riitti gli eseiilpldri appartenenti a foniie eiicleiiiiche o da lui ritenute tali). Nella sua atti- vità di ii;iriiralista mantenne rapporti con molti ornitologi italiani e soprattiitto con Edgardo Moltoni che nel

1967 lo ricorclav;~ come "stu- Trischitta lefl it. This is a wllection of dioso infaticabile, sempre about 2,000 exemplars, representing pronto a trattare argomenti aimost al1 species of Italian birds.Aiier di Scienze Naturali, clie gli purchase the whoie wiledion was riuscivano non molto faticosi restored and many exemplars were per la sua attiv;~ mentr, per preserved in leather. Antonio Trischitta la profonda ciiltura,. . ". Della was bom in Messina in 1882 and died collezione Triscliitta è stato in 1966 in Milan, whenee he had piihblicato il catalogo scienti- moved in orderto mrnplete some

siudies at the CMC Mweurn of Natural

1 History, to whidi he donated part of his

36. Manoi% (.wnr,es ieiiiirrrtese, iino dei iporli mIIBCtiOn (ali ihe exernplars belonging i i i~n i i i i i i c i i pre&tori iiiri~sri ,n sicili:! cotlrriiinc orialido to endernic fonns or ones he believed Pine rnarten (Madesmanes), one o1 the few preying mammals len in Sicly

to be sudi). In his activity as a il^^ der marier un dei ma naturalist he mainlained relations wiih mii6respr6dateurs exislantencore en Siciie Coiieclion Odando. a lot of Italian orniihologists and above

al1 with Edgardo Moltoni, who in 1967 mrnrnemorated him as a "tirdess scholar, always ready to tseat of subjects in the natura1 sdences, whikh

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involved I'ittle toil far hi i adive mind, because of his deep culture .... '.m( s h t i f i c catalogue oithe Trisch'tta wlledion has been published (Quaderni del B.C.A. Accademia di Scienze Leftefe e Arti di Palemio).

The Mario Marlani entoniological collection; the collecth oi Lepidoptera made by Mano Manani, who lwed in Palermo i ihe first haii of the hventieih ceniury, ihough a small one -jusi 125 boxes. o i major interest, since in ii ihere are represented ihe species o i Lepidopiefa, bolh diurna1 and W m a l , oiSiulian fauna. There arc outstanding and careiully prepared series oi micm-Lepidoptera. In the collection bere are present ihe types of ihe numerous species demibed b Manani.

m e Raniero Alliaia di 31 Pietratagliata entomological

collection; ii was set up in the perioa going hom the 1920s io ihe 1960s. A orders oi Sicilian entomological iaunr are represented, bui ihe ones m t significantly present are Coleoptera and Lepidoptera. In ihe wllecoon ihe are numerous exempiars indiwted a! Types oi new species, bui sinceNlial newr publihed anyihing Viese indmtions are oi rm value. The hngeness oi hii personali, his d'iffiwk character and his iamous misanthmpy ueated an atmosphere i myih and mysiery amund Ihii mlleclion, on which no one has ever published anything, scholars never having been given access io ii. W i the w l W o n a very interesiing archi was purchased. as well as the natura hiiory library.

The V. E. Orlando malacology collection is nude up oi aboui 60.000 batches arranged by single

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fico (Quaderni del B.C.A. Accademia di Scienze Lettere ed Arti di Palermo).

La collezione ornitologi- ca Vitale. una delle raccolte recenti, in cui sono presenti eseinplari della Sicilia Nord- Occideiitale, hitti corretta- inente eticlietruti. Non riveste particolare interesse d3 iin piinto di vist:i sioricii-scienti- 1 fico, mu Iir i l grriicic pregio di avere degli eseiriplari sici- li:ini Ihen preparati, essendo lo stesso Vitale iin rassiderini- sia, clie ceiiotnente possono essere iitilizzati per il settore ostensivo del Museo.

La couezione entomolo- gica Mario Mariani (vissuto ;i I'alerino nella prima metà del '900). se piir di ridotte dimensioni, 125 scatole. rive- ste un note\,ole interesse essendovi rappresentate le specie di Lepidotteri' sia diiir- I ni che nott~iriii. clella fauiia siciliaila. Miixbili sono le serie cli tnicrolepidotteri aceti- raramente preparati. In colle- zione sono presenti i tipi delle nuiiierose specie clescritte dal Mariani.

La collezione entomolo- gica Raniem AUlata di Piehatagiiata, costitiiita nel- I';irco di teiiipo che va dagli anni '20 agli anni '(fl. Sono rappresentati tutti gli ordini della fauna entomologica sici- liana, ma quelli più significa- tivailienti presenti sono i Coleotteri e i kpiclotrrri. Nrlki collezione sono presen- ti nuineir)si esemplari indicati conie Tipi eli specie iiuove, h

. ? . . ,. i.. . . . . < . , . i >. .

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ma non aventio mai Alliatd puhhlic;ito nulla, tali indica- zioni sono prive di valore. La stranezza clella sua persona- lità, il suo carattere difficile, la so;i famosa misantropia lianno creato un'atinosfera di mito e tli mlstein intorno a

26 questa collezione sulla quale nessuno ha mai pul>blicato non essendone mai stato (lato accesso agli studiosi. Con la collezione fu acquisito anche un piccolo fondo d'archivio, di notevole interesse, e la biblioteca nahlraiistica.

La coiiezione malacolo- gicaV. E. Orlando è costit~ii- ta da circa 60.000 lotti ordina- va per singole Famiglie dove sono rappresentati i generi e le specie dal fossile all'attuale. La collezione ingloha le rac- colte tii molliisclii marini del professar F. Venezia datate intorno al 1930, di tnolluschi siciliani e nlcditeiranei di E. Ajola datati intorno al 1945. di

molluschi marini esotici di Dell'Angelo di Modena datati intorno al 1970, di inolluschi esotici di C. Boni di Modena datati dal 1850 al 1880; i fcxssi- li delle raccolte di Teotlosio De Stefani fra i quali sono stati ritrovati anche alcuni esemplari della collezione del Principe Antonio De Gregario, i molliischi fossili di G. Battaglia Rizzo provenienti clal territorio di Termini Imerese.

La collezione entomolo- gica Carapezza è una raccol- ta di Lepidotteri diurni sicilia- ni recentcincnte costituita. in cui sono iappresentate tluasi tune le specie note per la Sicilia, ognuna con lunghe serie che ne rappresentano le forme locali o stagion:ili. LI collezione, tutra in ottiiiio stato di conservazione, è con- tenuta in 72 scatole.

families, in which genera and species from fossils to the present are represented. The collection includes the coliections of marine moiluscs made by Prof. F. Venezia. dated about 1930, of Sicilian and Mediterranean molluscs made by E. Ajola, dated about 1945, of exotic manne molluscs by Dell'Angelo of Modena. dated abaut 1970, and of exolic molluscs by C. 8oni of Modena, dating fmm 1850 t0 1880; lhe fossils of the Teodosio De Stefani colleciions, among which there were also found some exemplars of the wllection of Prince Antonio De Gregono. and Vie fossi1 molluscs collected by G. Battaglia Rizzo in lhe Termini Imerese territory.

The Carapezza entomological collection; lhis is a recently consthuted collection of diurna1 and nochimal Lepidoptera, in which al1 s p c k known for Sicily are represented, each with long series representing their locai or seasonal forms. The colleclion, which is al1 in a good state of wnsewalion. is contained in 72 boxes.

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La sezione archeologica Antiquarium

PIANTA

O AREA ESPOSITIVA

0 COLLEZIONE ETNOGRAFICA CASTRO

1 le navi romane 2. Montedoro

t ingresso

piazza Falcone e Borsellino

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I centro della spiaggia del AD ono, nel mare prospicien- te la localitì Mezza Praia, in seguito ad un artificiale dissab biamento del fondale, conse- guente alla costruzione tlel molo. sono affiorati. a partire &il 1963. repeni tanto numerosi <In ind i i r i r a realizzare nei locali del I>alazzetto La Gnia iin Ai i l iq~iar i~ i in . ciie ha finito per comprendere testinionianze di una n;ive roman;! proveniente dalla Spagna e naiifragata nella seconda me12 del I secolo CI. C., d i u n relitto del I11 secolo a. C,, oltre a numerose ancore eti anfore di diversa origine e data- zione.

Alla collezione arclieologica sottomarina si aggiunge iin limi- r;ito numero di reperti prove- nienti dalla terraferma ed in par- ticolare tla alctine zone archeo- logiche limitrofe di u n ceno

interesse, coine Montedoro tthe centre of Me harbaur beach, in ihlonrelepre), sede di (in antico /L e sea aiithe Mena Praia lamlii, centn) indigeno, Monte Palmeto, aiter a M a l removal dsand immthe sito in un abitato medievale, San sea b e d m Me jeiiywas buik siahng Cataldo, villaggio abbantloiiato irom 1963 a greai number officds sulla riva del mare alla foce del appeared, so many as to lead to the torrente NocelL, che presenta setting up of an antlquarlum in the lime

Palazzo La GN~. Later this t& in vestiges of a Roman ship which was mming hom Spain and was wrecked in the semnd half of Ihe 1st century AD, and a relic from the 3rd century BC, as well as numemus anchors and amphoras h vanous places and epochs.

In addion to the underwater ardiaedcgicai miledon there is a limited numberof finds from the mainiand and in pruailar fmm wtlying ardiaeolcgical areas dsome intere* like Montedom (Montelepre). where there was an ancieni indigenous seibment the Monte Palmeto, whefe the-e was a medieval village, and San Cataiio, an abandoned village ai the seashwa al the estuary d the Nooella stream, which shnvs signs d people having l i there bnih in the Greek and nmdieval ages. me Roman shipfmm ihe lsi

cnniury AD. The objedsimm the R m n ship fmm the se& half of the 1st

45 U spiaggia di Meaa Praia r i'am- di h primo pluio 9~am I k W U dmhd d 73i~ryAD Bre ai disp!ay on the bea %M, inopo dirinvenimenta di due reliai rame, pmvakntt d a k Wwle yall warehause a barrel wun -, uno del 10 =lo a. C, i'altm del I d4h unw del Gusdalquivir. s e d o d. C. M-da-dbmdb l I h e l i i P ~ b L a G ~ a , w h i e h MeaaPraiabeachandTwrasiniW,bePL,mM sMpfmmbleldmnbnyAD~itrcagodSw!sh m m ~ ~ n f ~ h i a ~ ~ ~ ~ w e m f n i n d . m e ~ m e a r n o i w m i c r h s h s a u e a . l n ~ i e ~ f a r d m + ~Ou%theanOquanum.

Fmm Ihe exaninaiinn of Ihe cargo it uas possible lo ascei$in thatthe ship rme imm Spain. This is demmirated iy the mnteniof ihe amphoras. rdginally Iled with gmm, a Csh saum much

46 Ri~osnmonc mdema di una sezione d@~~00~Aupismbr&0, qmbnU@sde& deiio s& della oaw del l xmlo d C con i1 WCulair~s, m a d d e s n l h & w ~ d e ! a

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tracce tli vita tanto in età greca inercantile degli Atinii operante appreaated by the ancients, and che medievale. in Spagna. come rivelato da uxnmercialised by the meniardile

La nave romana del I alcune iscrizioni dipinte. Alciini company ofihe AiiRnoperaong in Spain, secoio d C. Il coinplesso tki col l i di anfore sono riconoscibili as is revealed by some painted reperri della nave romana della come contenitori per il vino dei insaiphns. Saneamphoras are seconda metà del I secolo d. C. dintorni di Barcellona e forse remgnisable as cuntainers fwmne Iran è esposto a l pubbl ico nella sono presenti in liinitato ii i i ine- ihe Barcdona area and p&apIhere parete di fondo del i i iagatzino ro in quanto riservati per la were nd many on board because ihey

30 con volta a 11otte del palazzetto cambusa d i borclo. were reserved for ihe ships stoce. La Gnia, che ospita &il sito del iiaiifmgio, al Laslly, hom the &e of the shipwreck I'Anuquariu~ii. centro del moderno porto. pro- ai the cenire of the mcdern harbw, then

Dall'esarne del carico si è vengono infine dei l i i igotti tli m e some very pure copw impts, poti i to srabilire che la nave one- raine purissiino. inarcati da una marked M L a seriesof nurnbsshwnth n r i a proveniva dalla Spagna. Lo sede di numeri, provenienti rich Spanish mines, near lhe tliniosua il conteniito delle dalle ricclie ii i i i i iere spagnole Guadalquivir area. anfore, originariainente ripiene uhicate nella zona del Fmm the shii w b u s fragments <li gurum. salsa tli pesce mol to Giiadalquivir. have been reavered, including wooden apprezzata dagli antichi, com- Della nave sono stati ritrova- flwrplates. astone plummet and lead mercializzato daila compagnia t i vari frammenti fra ci l i inadieri sheets. Some oles were also fwnd which

lignei, chiodi di bronzo, corda- mi di sparto. uno scandaglio di pietra, lamine d i piombo. ed ancora sono state riiivenute tegole, forse, per la copertura del carico, brocchette, patere e [in mortaio di marmo.

Nella nave erano forse imbarcati dei mercenari. pro-

W a p s served t0 cover the cargo, as well as little jugs, paterae and a marbk maial.

Possibly embarked m ihe ship were some mercenaries, ihe owners of huo swwds faind.

The destination of Me ship. which was coming irom Spain, was W a p s not distant: the establishrnentsforlhe

prietsn [li tlue g1:idii rinvenuti. processing offish idenliied in the area Costori. i.r:ino assoldaii n<.r cobld aiiend lo the mmmercta isa~on oi ~~~ ~ ~ ~ .. ~~.~~~~~ ~

custodire il carico. lhe fish caylM, but also handle Me

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La destinazione finale della nave, proveniente dalla Spagna non era forse lontana: gli stabili- menti per la 1avoi;izione del pesce identificati nella zona potevano infatti attendere alla coiiiiiiercializzazione del pesca- to locale, ira :inche prowedere allo smistamento del piìi ricer- cato prodotto straniero sul mer- cato locale. Uno dei maggiori della Sicilia occidentale era ubi- caro siill'lsolotto delle Femmine, un altro forse a torre Molinazzo.

I rinvenimenti sottomari- ni in l d i à Mezza Praia. In concomitanza con il ritrovamen- to della nave romana del I srco- lo d. C. per il dissabbiamento

terno ancora il tappo cli sughero di chitisiira. iin'aunilena in ter- racotta con la raffigurazione di Eracle che strozza il leone Neiiieo, fraiiimenti di un'altra simile e pani di louteria, bacini per le ahluzioni ritiiali compiute in onore delle divinità a bordo deUe navi, ma anche per più comuni motivi igienici.

La sala delle anfore. In considerazione del gran numero di anfore raccolte si è pensato di organizzare, all'interno dell'Antiquarium. un ambiente in cili sono rappresentate anfo- re di varia origine: greca. puni- ca, romana, nubiana, araba e medievale.

distribulbn oih mosl sought-aiier foreign product on Vie lacal market. One of the biggesl in easlem Siily was located on what is now the Isola della Femmine, and pehaps another atiorre Mdinaao.

Undema$r Rnds at Mezza Praia Afierlhefinding of lhe Roman shipircin Ihe 1st ceniury AD when lhe harbair w a i dredged, slaifing fmm 1963 people becameawareof avastmiurihereasi with items fmm vanws epochs. Il was easy to n o h I h e pevalence of iragmentsoiampharacfmm the 3rd cenhiry BC. In addiion lo stone amphoras and a hull which was upside down ard buW, pehaps fmm a d n g ship rmh brass nails ircin Ihe late wenleenlh or early eighleenlh ceniury, lhere were

del porto, a partire dal i963 si constatò l'esistenza di una vasta zona più ad oriente coi1 reperti di vana epoca. Appariva netta la prevalenza di frammenti di anfore clel I11 secolo a. C. Oltre atl anlòre liticlie e a uno scafo capovolto e sepolto, forse di tiii veliero a > n chiodatun in ottone della fine del '700-inizi de11'800, erano presenti colli spezzati di anfore greco-italiclie con all'in-

$0. Modellino di nave oneratia romana drl I S.C"~O d. C. LiWniCUddRomancugoJhiphmtheiSt~eb

2 2 r W u i t d s nane.hOmnkmi0 dY cls qads CC. 5%. Ceppo dincora in phmbo di e3 eUd- uk-romana. Lead adiar ami h m the HdLwikbRm age.

tsdw en piMib d ' 6 p w ~ m r n a k n*

rriqx, d'riror~ i rua iu di quow iogii L\ yxnrl>ilr che f m x a d m r i > il? a r rmci- ,

t . , . "1%. ' b .. S.>.", .. ,<..'... 2 . . .:

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Lapgrazkita e piacevole forma tlrll'anfora greca e roma- na non fu, quindi, deliberata- mente ricercata dagli antichi (si trattava infatti di u n coinune contenitore commerciale). ma derivava tlalla corrispondenza di ogni misura a precise esigen-

32 ze di funzionulità nello st ivawio in piìi ordini sovrapposti.

N o n si ricorse soltanto all'anfora per il trasporto di derrate nell'antichità, così non tutti i tipi di anfore furono sti- vate in ordine sovrapposto. Ciò era evidentemente iinpos- sibile per l e alte anfore p i in i - che. il cui sistema d i colloca- zione a bordo n o n è stato rivelato finora da alcuna sco- perta archeologica.

Fabbricuzio~ze. conieizuto e Iratlamento interno. Nelle anfo- re potevano essere contenuti vari generi di prodotti, nia quel- le ct>ii i i i ir iciali inviate oltreinare trasportavano prevalentemente vino, olio, iiiiele. fnitta in con-

serva. pesce in salamoia ed iina salsa a base di pesce molto usata dagli antichi, chiamata garum.

Le anfore contenenti vino 0 salsa di pesce erano rivestite interamente da sostanze resino- se per conferire a l prodotto i i n giisto panicolare e al tempo stesso per imperineabilizzare parzialmente le pareri del conte- nitore.

Impieghi anomali delle ur;ji~re, Oltre che coiiie conteni- tori per il tixspono oltremare di derrate alimentari. le anfore venivano utilizzate per gli scopi p ih disparati: incastrate alle pareti dei vivai marini venivano ottime tane per i pesci. segate verticalmente si trasformavano in culla per i Iranil>ini poveri. Da tempi assai reinoti erano iisate per scopi fiinerari o per la realizzazione di contli iniire idraiiliclie.

bmken nadrs of Gramltalic amphoras wim ihe cork stoppers still in ihem, a lMe terrawiia aiiar on which there is dep'ded Hercules strangling the Nemean L'm, hagments of another similarone and parls of buteria, i.e. b d s ior &al ablutMns hdd in honair o f h divinifies on board ships, but alsofw commoner h y g W uses.

The amphora mun. Seeing what a lotofampha;rsvi8mpment,ihe&cbh was taken ia mganise a m, insdethe anoguanum, entireiy devoted io them.

Here there are amphoras of varying aigin: Greek, Punic, Roman, Nuhn, Arab and madieval.

H is to be not6d thai the graceful and pleasing fwm ofthe Greek and Roman ampbiora was not deliberately sought aiier by Vie ancients (il was nothing more b n a wmmon commercial wntainer), but deived from ihe wrraspondence in size between one and another and hom precise functional needs, as h y had ia be stacked on top of one another.

However, the amphora was not oniy used for transpomng goods in antiquh, and hence not al1 types of amphora were stacked on t w ofone another. ii is dear that this wuld not have been the case wim the h'gh Punic amphoms: the way ihesa were stored on baard has not yet been revealed by any ardiaedogml d i i r y .

Produdion, cwfenf and interna1 imabnent. .Amphoras could contain pmduds ofvarious kinds, but ihe commercial orms sent overseas prevalentiy transported wine, oil, honey, Fnil wnserves, fish in souse and gamm, a k h sauce, as mentioned, much used by Vie ancients.

Amphoras containing wine or kh sauce were entirely lined with resim substances, in arder to mnfera parkuhr taste on ihe poducl and also partly lo waterpmof the mtainer walls.

I - l Ammhws uses damphoras As well as mtaining wmmodioes ior expoti, amphoras were med for the most disparate purposes: attached to the walls

I ot manne khponds they became vwy amd dem for hsh. whik sami verkallv

I ky changed inkaadles for pow '

children. Stamng fmm very ancient times they were med fwfunerary purposes or

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