1. organi di senso 2 pelo tocco leggero nervo movimento del pelo pressione forte alcune di queste...
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organi di senso 2
Pelo Tocco leggero
NervoMovimento
del peloPressione
forte
Alcune di queste terminazioni nervose sono avvolte da strati di tessuto connettivo, a formare dei corpuscoli, che reagiscono a variazioni rapide della pressione, come quelle generate da un colpo o da una vibrazione.
Altre sono invece libere, come quelle che registrano sensazioni di prurito o di solletico, oppure variazioni di pressione più lente (tatto)
Altre infine sono associate ai peli, di cui rilevano il piegamento
Meccanorecettori della pelle: sono di vari tipi e producono impulsi nervosi quando la loro membrana viene deformata o stirata.
Calore
Termorecettori: nella pelle ed in alcune mucose vi sono terminazioni nervose libere sensibili alla temperatura e soprattutto alle sue variazioni
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Udito: il suono è prodotto da qualsiasi oggetto che vibra. L’orecchio umano è in grado di rilevare direzione, intensità e altezza di un suono; esso è costituito da tre parti: orecchio esterno, orecchio medio e orecchio interno.
Orecchio esterno Orecchio interno
Padiglione auricolare
Condotto uditivo
Tromba di Eustachio
Orecchio medio
Timpano
L’orecchio esterno è formato da padiglione auricolare e condotto uditivo, che raccolgono e convogliano le onde sonore verso il timpano, una membrana che separa l’orecchio esterno da quello medio.
La forma dell’orecchio esterno aiuta inoltre il cervello a localizzare la sorgente sonora
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Staffa
Ossa del cranio Canali semicircolari
(equilibrio)
Nervo acustico
Incudine
Martello
TimpanoFinestra ovale (dietro la staffa)
Tromba di EustachioCoclea
Sollecitato dalle onde sonore, il timpano vibra, trasmettendo il movimento ai tre ossicini dell’orecchio medio (martello, incudine e staffa), che a loro volta mettono in vibrazione la finestra ovale. Poiché questa è molto più piccola del timpano, l’intensità della vibrazione risulta amplificata
Attraverso la finestra ovale le vibrazioni sono infine trasmesse al liquido della coclea, nell’orecchio interno
La tromba di Eustachio collega orecchio medio e faringe, consentendo di mantenere entro la cavità timpanica una pressione pari a quella atmosferica
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Canale mediano Osso
Nervo acustico
Organo del Corti
Cellule ciliate Membrana tettoria
Neuroni sensoriali
Al nervo acusticoMembrana basilareSezione trasversale della coclea
Canale superiore
Canale inferiore
La coclea è divisa per tutta la sua lunghezza in tre cavità, riempite di liquido.
Nella cavità mediana, tra la membrana basilare e la membrana tettoria, si trova l’organo del Corti, dotato di speciali cellule ciliate.
Quando le vibrazioni nel liquido cocleare piegano tali ciglia, i neuroni sensoriali posti alla base delle cellule generano impulsi nervosi che raggiungono la corteccia uditiva attraverso il nervo acustico
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Canali semicircolari
NervoCoclea
Orticolo
Sacculo
Flusso del liquido
Cupola
Flusso del liquido
Cupola
Ciglia
Cellula ciliata
Fibre nervoseDirezione del movimento del corpo
Nell’orecchio interno ha sede anche l’organo dell’equilibrio, costituito da tre canali semicircolari e da due concamerazioni dette orticolo e sacculo.
Quando la testa si muove il liquido in essi contenuto deforma cellule ciliate, facendo percepire spostamenti in tutte le direzioni dello spazio
I disturbi legati al movimento (chinetosi) si hanno quando il cervello rileva un contrasto tra i segnali provenienti dall’organo dell’equilibrio e quelli provenienti dagli occhi
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Sclera
Cornea
Iride
Pupilla
Umore acqueo
Cristallino
Retina
Vista: i vertebrati possiedono un occhio ad obiettivo fotografico, in quanto è formato da uno strato fotosensibile (retina), una lente per la messa a fuoco (cristallino) ed una serie di muscoli che regolano il punto focale, modificando la curvatura della lente
L’occhio è rivestito esternamente dalla sclera, robusta membrana connettivale con funzione protettiva, opaca alla luce e di colore bianco.
Anteriormente la sclera sfuma in una membrana trasparente, la cornea.
Dietro la cornea vi è una cavità riempita da umor acqueo, liquido trasparente che nutre e sostiene il cristallino La quantità di luce che entra nell’occhio è regolata da un diaframma, l’iride, la parte colorata dell’occhio, che, secondo le necessità, allarga o restringe un foro: la pupilla
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Dietro la pupilla vi è il cristallino, lente biconvessa formata da fibre proteiche trasparenti, attaccata a fibre muscolari che ne variano la curvatura
Sclera
Muscolo ciliare
Legamento
Cornea
Iride
Pupilla
Umore acqueo
Cristallino
Umore vitreo
Coroide
Retina
Fovea (centro del campo visivo)
Nervo ottico
Arteria e vena
Punto cieco
Vi è poi un’altra cavità, riempita da una sostanza gelatinosa trasparente, l’umor vitreo, che mantiene la forma e la pressione interna dell’occhio.
Sulla parete posteriore dell’occhio troviamo la retina, un tessuto nervoso pluristratificato contenente i fotorecettori
Sotto la retina troviamo infine la coroide, membrana molto vascolarizzata, che nutre le cellule della retina e contiene un pigmento scuro con funzione antiriflesso
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Muscolo ciliare contratto
Legamento allentato
Coroide
RetinaCristallino
Luce proveniente da oggetto vicino (raggi divergenti)
Visione da vicino (accomodamento)
Muscolo ciliare rilassatoLegamento contratto
Luce proveniente da oggetto distante (raggi paralleli)
Visione da lontano
L’occhio mette a fuoco le immagini sulla retina grazie ai muscoli ciliari, che variano la curvatura del cristallino
Quando i muscoli sono invece rilasciati stirano il cristallino distendendolo; in questo caso l’occhio mette a fuoco oggetti lontani.
Per mettere a fuoco oggetti vicini il cristallino deve curvarsi, per far convergere i raggi luminosi.
I muscoli ciliari allora si contraggono, allentando la loro tensione e consentendo al cristallino di arrotondarsi
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Forma normale del globo oculare
Punto focale
Cristallino
Retina Lente correttiva divergente
Punto focale
Occhio miope
Forma normale del globo oculare
Punto focale
Lente correttiva convergente
Punto focale
Retina
Occhio ipermetrope
I miopi non mettono bene a fuoco gli oggetti lontani, mentre vedono chiaramente gli oggetti vicini: il globo oculare è più lungo del normale e l’immagine si forma davanti alla retina
Gli ipermetropi invece non mettono bene a fuoco gli oggetti vicini, mentre vedono chiaramente gli oggetti lontani: il globo oculare è più corto del normale e l’immagine si forma dietro alla retina
Difetti della vista
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I fotocettori dell’occhio umano sono i coni e i bastoncelli
Cono Bastoncello
FotorecettoriNeuroni
Retina
Fibre del nervo ottico
Nervo ottico
Retina
Corpo cellulare Bastoncello
Cono
Membrane discoidali contenenti pigmenti visivi
Terminazioni sinaptiche
I coni meno sensibili alla luce, sono in grado di distinguere i colori
I bastoncelli più numerosi dei coni ed assai più sensibili alla luce (consentono la visione notturna), non distinguono i colori
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Potenziali d’azione
Olfatto e gusto dipendono da cellula recettrici che captano le sostanze chimiche presenti nell’ambiente
I chemiocettori del naso individuano le molecole disperse nell’aria, distinguendo tra circa 50 tipi principali di odori
Oltre ai quattro gusti più familiari, (dolce, salato, acido e amaro), ne esiste un quinto, chiamato umami (in giapponese “saporito”), associato al glutammato monosodico, composto particolarmente presente in carni, formaggi ed altri alimenti ricchi di proteine
Bulbo olfattivo
Osso
Cellula epiteliale
Cellula chemiorecettrice
Ciglia
Cervello
Cavità nasale
MucoI recettori dei calici gustativi rilevano le molecole in soluzione