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1. Obiettivi della Variante al P.R.G.

La presente variante al P.R.G. rappresenta l’adeguamento alla variante 1 al P.S., la cui approvazione è

avvenuta con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 60 del 21 Giugno 2012, risultando necessaria al fine

di rendere congruente la disciplina del P.R.G. ai tre obiettivi principali oggetto della Variante n. 1 al P.S.,

di seguito riportati:

OBIETTIVO 1: Adeguamenti alle discipline sovraordinate

OBIETTIVO 2: Migliorare la gestione dello sviluppo termale.

OBIETTIVO 3: Innovare la disciplina della dinamica alberghiera.

Le motivazioni che hanno indotto alla necessità di apportare delle modifiche al Piano Strutturale

approvato con Del .C.C. n. 20/2004, sono state ampiamente specificate nella Relazione d’Avvio del

Procedimento, allegata alla Del. di Giunta Comunale n. 184/2011 e possono in estrema sintesi ricondursi

alla repentina evoluzione del quadro economico e sociale a seguito della forte crisi mondiale che ha fatto

sentire pesantemente i suoi effetti anche in una realtà come quella di Montecatini Terme che per sua

naturale vocazione risulta estremamente sensibile al mutamento degli scenari internazionali.

Preme evidenziare che, di norma, l’avvio del Procedimento per una variante al P.R.G. con Piano

Strutturale approvato non risulta necessario in considerazione della necessità di conformare i contenuti

della variante del PRG agli indirizzi e direttive del P.S. Nel nostro caso, intendendo gestire in

contemporanea il procedimento di variante al P.S. e la conseguente variante di adeguamento per il P.R.G.,

abbiamo ritenuto opportuno integrare la suddetta Delibera di Giunta Comunale n. 184/2011 precisando

che conseguentemente alle modifiche del P.S. sarebbe seguita la variante al PRG per le motivazioni sopra

indicate. Ciò al fine di evitare la duplicazione dei procedimenti di Valutazione Ambientale Strategica e di

Valutazione Integrata ai sensi del combinato disposto degli art. 8 e 10 della L. R. 10/2010. Trattandosi

infatti degli stessi contenuti, appare superfluo dover mutuare i procedimenti di valutazione connessi alle

suddette varianti agli strumenti di pianificazione comunali.

Nel dettaglio i contenuti della Variante al P.R.G. si possono così elencare:

1.1. PRG OBIETTIVO 1: Adeguamenti alle discipline sovraordinate:

1.1.1. Adeguare cartografia e normativa alla disciplina sovraordinata

La Variante al PRG riguarda un generale adeguamento alla normativa nazionale e regionale, nonché, ove

necessario, agli strumenti di pianificazione del territorio provinciale e regionale ( PTC e PIT ). . Fra gli

adeguamenti alla normativa sovraordinata rientrano gli aggiornamenti delle definizioni urbanistico -

edilizie, gli adeguamenti delle procedure per gli interventi edilizi, la puntualizzazione di alcune

disposizioni relative agli interventi sul patrimonio edilizio esistente, in coerenza con la legislazione

regionale e nazionale .

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1.1.2. Incrementare la qualità del sistema insediativo

Al fine di incrementare la qualità del sistema insediativo, in coerenza con le indicazioni delle discipline

sovraordinate, la Variante al PRG contiene alcune specifiche disposizioni che possono così essere

sintetizzate:

- garantire la qualità dell'Arredo Urbano, attraverso l'inserimento di un articolo nelle NTA che

rinvii a specifico regolamento di disciplina degli elementi di arredo;

- reintrodurre la disciplina della sottozona D1A – Zone Alberghiere presente nel P.R.G. 80 e

previgente alla variante al PRG approvata con Del.C.C. n. 102/2009, in quanto trova

corrispondenza con la cartografia di PRG limitatamente alla sottozona ancora presente nel centro

storico di Montecatini Alto.

- introdurre lievi rettifiche ai perimetri di zona nelle aree circostanti a quelle interessate dalla

realizzazione di opere pubbliche;

- introdurre semplificazioni per l’esercizio di attività produttive in cui è comunque preponderante

l’attività di servizio resa alla persona (quali saloni di bellezza, acconciatori, estetiste, centri

benessere, centri di massaggio, tatoo e piercing, lavanderie, gelaterie, pizzerie al taglio ecc...),

nelle more per la redazione del piano per la disciplina delle funzioni.

- introdurre semplificazioni per l’esercizio di attività pubbliche o d’interesse pubblico (di servizio

sociale, assistenziale, formative e culturali) rese nelle attrezzature esistenti (collettive,

turistico/sportive, Ippodromo), anche in adeguamento alle direttive contenute nel PS, al fine di

permettere la valorizzazione di alcune aree a verde sportivo d’interesse pubblico (aree a verde

sportivo del Convento del Murialdo);

- snellire le procedure per la modifica della localizzazione dei servizi di pubblica sicurezza per

sopravvenute esigenze pubbliche (esempio: sede della Polizia di Stato);

- estensione alla categoria d’intervento della ristrutturazione edilizia per la realizzazione degli

interventi sugli edifici notificati ai sensi del D.Lgs. 42/2004, nonché sugli edifici di pregio

storico/architettonico individuati ai sensi della ex L.R. 59/80, previo pareri resi ai sensi del D.Lgs.

42/2004 e/o atti d’assenso comunque denominati.

1.2. PRG OBIETTIVO 2: Migliorare la gestione dello sviluppo termale.

1.2.1. Modificare la normativa per la gestione dello sviluppo termale

La Variante al PRG , in coerenza con gli obiettivi e le azioni della Variante al PS, ha lo scopo di individuare

gli edifici termali ritenuti non strategici sulla base del progetto industriale della Società Terme e che

possono essere recuperati per attività e funzioni di rilevante interesse per la città e per la valorizzazione

del suo patrimonio storico architettonico.

Nell'ambito del processo di riqualificazione del patrimonio termale:

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1) sono state semplificate le procedure per gli interventi degli immobili inseriti nell’Ambito di

sviluppo termale, adeguandole a quanto previsto dal Piano Strutturale,

2) sono state individuate aree non strategiche e prive di specifici valori, sulle quali possono essere

ammessi limitati interventi di completamento edilizio, in continuità con l'edificato circostante,

previa tutela dei valori storico/architettonici degli immobili interessati.

Inoltre, in conformità ai principi dell’azione amministrativa espressi dalla L.241/90 e s.m.i., sono state

semplificate le procedure per gli interventi di adeguamento del teatro Verdi, ammettendo la possibilità

dell'intervento diretto e convenzionato.

1.3. PRG OBIETTIVO 3: Innovare la disciplina della dinamica alberghiera.

1.3.1. Modificare la normativa per adeguare al nuovo contesto socio-economico la disciplina della dinamica alberghiera

La Variante al PRG adegua gli articoli relativi agli svincoli alberghieri e l'inserimento di nuove norme

coerenti con le seguenti indicazioni, su cui si fonda la Variante al PS approvata con Del.C.C. n. 60/2012:

- introdurre un termine temporale “dinamico” per ammettere il mutamento di destinazione d'uso

di strutture alberghiere non più funzionali,

- prevedere, ove compatibili, forme di intervento diretto in luogo della strumentazione

urbanistica d’attuazione prevista dalla vigente normativa,

- incentivare l’edilizia sociale convenzionata,

- introdurre disposizioni per il regime “transitorio” di attività ricettive dismesse.

In relazione alla valutazione degli effetti della presente variante al P.R.G. vi è altresì da rilevare, come

indicato nel Documento preliminare della Valutazione Ambientale Strategica allegata alla variante al P.S.

approvata con Del.C.C. n 60/2012, che gli obiettivi e le azioni ne ricalcano quelli della variante al P.S.,

poiché mirati a dare concreta attuazione a quest’ultima, specificando a livello di piano operativo gli

indirizzi e le prescrizioni del PS.

Le valutazioni effettuate per la presente variante sono accluse al Rapporto ambientale della V.A.S. e alla

relazione di sintesi della Valutazione integrata intermedia allegate alla variante al P.S. approvata con Del.

C.C. n. 60/2012.

Il Responsabile del Procedimento Dott. Arch. Mario Damiani

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I N D I C E

1. OBIETTIVI DELLA VARIANTE AL P.R.G. .................................................................................. 5 1.1. OBIETTIVO 1: Riqualificazione del Comparto 5B nell’Ambito 28 di P.R.G.(Tav. 4) .................. 6 1.1.1. AZIONI intraprese dalla Variante al P.R.G in riferimento all’Obiettivo 1: ............................ 8 1.2. OBIETTIVO 2: Riorganizzazione funzionale dell’accesso ovest alla Città: ............................. 9 1.2.1. AZIONI intraprese dalla Variante al P.R.G in riferimento all’Obiettivo 2: ........................... 10

2. CONTRIBUTI ALL’AVVIO DI PROCEDIMENTO DELLA VARIANTE AL PRG E AZIONI CONSEGUENTI. ............... 10 2.1. Contributi pervenuti all’avvio del procedimento ex Del. G.C. 28/2014: ................................... 11

APPENDICE 1 .................................................................................................................. 21 CONTRIBUTI PERVENUTI ALLA DELIBERAZIONE G.C. 28/2014 (AVVIO PROCEDIMENTO) ........................ 21

APPENDICE 2 .................................................................................................................. 23 INTRODUZIONE ........................................................................................................... 25 RISULTATI EMERGENTI DAGLI ELABORATI CATASTALI: .............................................................. 28 ESAME DELLE PRATICHE EDILIZIE ....................................................................................... 28 APPROFONDIMENTI DELLA DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA ...................................................... 29 RISULTATI EMERSI DALLA DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA ....................................................... 30 LE TRASFORMAZIONI DELL’AMBITO TERRITORIALE ................................................................... 31

1954 Scala: 1:5000 ......................................................................................... 32 1978 Scala: 1:5000 ......................................................................................... 33 1988 Scala: 1:5000 ......................................................................................... 34 1996 Scala: 1:5000 ......................................................................................... 35 2007 Scala: 1:5000 ......................................................................................... 36 2010 Scala: 1:5000 ......................................................................................... 37 2013 Scala: 1:5000 ......................................................................................... 38

CONCLUSIONI ............................................................................................................. 40

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1. OBIETTIVI DELLA VARIANTE AL P.R.G.

La presente variante al P.R.G. si rende necessaria per la riorganizzazione urbanistica del comparto di

riqualificazione 5B dell’Ambito n. 28, come rappresentato sulla tavola 4 della vigente variante al P.R.G.

approvata con deliberazione consiliare n. 17 del 28 Febbraio 2013 e modificata con deliberazione

consiliare n. 102 del 27 Novembre 2013, ai sensi dell’articolo 65 comma 4 della L.R. 1/2005 e s.m.i.,

contestualmente alle procedure per l’approvazione della proposta di piano attuativo per la

riqualificazione dell’area della Nievoletta (pratica: 2008/0871).

Il piano di riqualificazione prevede la realizzazione di una grande struttura di vendita (G.S.V.), in

attuazione degli indirizzi previsti dal vigente Piano Strutturale (Variante al Piano strutturale approvata con

deliberazione di Consiglio comunale n. 60 del 21 Giugno 2012), previa la demolizione di un edificio di

origine colonica esistente sull’area, censito fra gli edifici di pregio storico/architettonico, che allo stato

attuale risulta in avanzato stato di degrado e parzialmente crollato.

Con la previsione della G.S.V., contenuta nel piano attuativo, si concretizzano altresì le condizioni per la

riorganizzazione funzionale della media struttura di vendita ubicata in Via prov. Lucchese n. 45,

catastalmente identificata al Foglio 16 particella 462 del Comune di Montecatini Terme, attraverso la

definizione della disciplina per la sistemazione del relativo ambito urbanistico.

Con la variante in oggetto, pertanto, l’Amministrazione attua ed implementa il programma di governo del

territorio, in ordine alle linee di sviluppo previste dal vigente Piano Strutturale sulla Tav. P.13 e agli

indirizzi relativi al progetto speciale della Porta Ovest (art. 64 comma 5) e al recupero dell’area della

Nievoletta (art. 65 comma 7).

Si evidenzia che:

- con deliberazione n. 251 del 19 Agosto 2013, l’Autorità Competente (Giunta Comunale), preso atto

del documento preliminare ai sensi dell’art. 22 della L.R. 10/2010 per la localizzazione della

Grande Struttura di vendita nell’area della Nievoletta, ha avviato le procedure di V.A.S;

- con deliberazione n. 323 del 29 Ottobre 2013 l’Autorità Competente (Giunta Comunale) ha emesso

il provvedimento conclusivo della verifica di assoggettabilità, assoggettando a V.A.S. il piano

attuativo;

- con deliberazione di Giunta comunale n. 28 del 4 Febbraio 2014, a seguito della verifica di

sostenibilità a livello sovracomunale, effettuata ai sensi dell’articolo 69 della L.R. 52/2012, per la

localizzazione di una grande struttura di vendita nell’area della Nievoletta è stato avviato il

relativo procedimento di variante al P.R.G.

Preme sottolineare inoltre che, in detta sede, la Conferenza di Pianificazione svolta in data 28 Novembre

2013 ha espresso parere favorevole per la sostenibilità della previsione della G.S.V. nel piano attuativo ,

fermo restando l’impegno dei soggetti attuatori del piano a rispettare gli indirizzi ritenuti opportuni dal

Comune per il miglioramento della viabilità di accesso dei lotti confinanti e fatte salve le condizioni

riportate nei contributi pervenuti dalle strutture tecniche degli Enti partecipanti.

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Per quanto sopra brevemente descritto, la variante al P.R.G. si sostanzia dei due seguenti obiettivi:

OBIETTIVO 1: Riqualificazione del Comparto 5B nell’Ambito 28 di P.R.G.(Tav. 4), con previsione di una

grande struttura di vendita commerciale (G.S.V.)

OBIETTIVO 2: Riorganizzazione funzionale dell’accesso ovest alla Città

1.1. OBIETTIVO 1: Riqualificazione del Comparto 5B nell’Ambito 28 di P.R.G.(Tav. 4)

Il comparto oggetto della presente variante allo strumento urbanistico è ubicato nel Comune di

Montecatini Terme, tra l’autostrada A-11 Firenze Mare, posta a sud, e gli impianti sportivi comunale

(piscina e palazzetto dello sport), posti a nord, ed è identificabile nel comparto di recupero “5B”, come

da Tavola 4 della variante al PRG di cui alla delibera del Consiglio Comunale n. 17/2013. Tale ambito, della

superficie fondiaria (Sf) di circa Mq 18.000, risulta individuato catastalmente nel foglio di mappa n. 27,

dai mappali n. 181, n. 182 e n. 185, oltre a viabilità pubbliche: la prima posta a nord, costituita da un

tratto di Via Giovanni Gentile, compreso tra la rotatoria “Largo Caduti dei Lager” e la rotatoria prossima

al palazzetto dello sport; la seconda, posta a sud di Via Giovanni Gentile, costituita da Via Machiavelli (ex

della Nievoletta).

Nel vigente Piano Strutturale (Approvato con deliberazione di C.C. n. 20/2004 e modificato con la prima

variante approvata con deliberazione di Consiglio n. 60 del 21 Giugno 2012) detto ambito è inserito

all’interno dell’U.T.O.E. n. 8 – Marruota/Salsero e, più in particolare, è ricompreso nel perimetro del

piano di riqualificazione PR6-F Area della Nievoletta (Tav. P.13).

Per detta area l’art. 65, comma 7 del vigente P.S. dispone i seguenti indirizzi:

[omissis] a) Si tratta di un’area con attività mista e piccola residenza. Sarà ridisegnata, caratterizzandola

con parcheggio e attività commerciale specializzata con strutture di vendita. Importante sarà il disegno

del verde in fregio all’Autostrada.

b) Il Regolamento Urbanistico definirà le categorie d’intervento ammissibili per l’area oggetto di

riqualificazione ed i casi in cui le trasformazioni urbanistico/edilizie conseguano sulla base di un piano

attuativo o di titolo diretto

c) Lo sviluppo dei corpi di fabbrica (da ristrutturare o da nuove volumetrie), dovrà prendere atto della

vicinanza dell’autostrada e pertanto nuovi edifici non potranno insistere a distanza inferiore a ml 20

dalla stessa, mentre le aree a parcheggio potranno insistere fino a 5 ml dall’autostrada. Lo sviluppo dei

corpi di fabbrica dovrà essere caratterizzato da altezze non superiori ai 12 m;

d) La dotazione di standard dovrà tenere conto della necessità di mantenere ambiti a parcheggio. Dovrà

essere previsto anche un parcheggio ad uso pubblico con 400 posti auto [omissis].

Come già specificato nella relazione tecnica del piano attuativo contestuale alla presente variante, la

riqualificazione dell’area costituisce condizione prodromica per la riorganizzazione funzionale dell’attuale

attività commerciale ubicata in via Lucchese e del relativo ambito urbano, non più consona al suo sviluppo

e di cui si illustrerà all’obiettivo 2.

La delocalizzazione della struttura commerciale esistente risulta essere infatti rispondente alla Delibera

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della Giunta Comunale n. 83 del 02/03/2011, con la quale l’ Amministrazione Comunale ha assunto un

indirizzo politico in materia di attività commerciale in sede fissa, in cui si promuovono i processi di

decentramento delle medie strutture di vendita di particolare attrazione poste nel tessuto urbano a

vocazione residenziale, in modo da ridurre il traffico veicolare da un lato e favorire le attività

commerciali di vicinato dall’altro.

La normativa del commercio del Comune di Montecatini Terme è vincolata alla D.C.C. n. 28 del

02/04/2012. Nell’art. 9 di detto atto si individuano mq 2500 di superficie di vendita destinati alla grande

distribuzione, correlando il dato ai limiti di tolleranza del sistema infrastrutturale di zona.

La deliberazione individua altresì un’areale urbano, comprensivo della zona oggetto del piano di

riqualificazione, in cui risulta agevole la promozione degli insediamenti di Grandi Strutture di Vendita

anche per la posizione baricentrica nel comprensorio della Valdinievole.

Al fine di conformare la disciplina dello strumento urbanistico vigente agli indirizzi del P.S., con

riferimento all’area oggetto della presente variante, l’Amministrazione Comunale di Montecatini Terme ha

approvato con deliberazione C.C. n. 66 del 17 luglio 2008, la variante al P.R.G con la quale sono state

disciplinate le trasformazioni urbanistiche ed edilizie ammissibili all’interno dei comparti e degli ambiti di

riqualificazione, delimitati in relazione ai contenuti di cui alla deliberazione C.C. n. 18 del 03.04.2007.

Con detto atto, l’area oggetto della presente variante è stata individuata nell’ambito di riqualificazione n.

28 e nel comparto urbanistico 5B.

Le successive varianti al P.R.G. (Approvate con deliberazioni C.C. n. 42/2009, 102/2009 e 17/2013) non

hanno determinato alcuna variazione dell’area oggetto della presente pianificazione (comparto di

riqualificazione 5B).

A seguito dell’istanza di parte, come già fatto presente, l’Amministrazione comunale ha inoltre promosso

la Conferenza di Pianificazione in data 28 Novembre 2013 ai sensi della L.R. 52/2012 con parere

favorevole alla sostenibilità della previsione della G.S.V. nell’area oggetto della presente variante.

Vi è inoltre da considerare che, sul comparto come definito in precedenza, è presente il fabbricato

catastalmente identificato al foglio 27, particella 181 del Comune di Montecatini Terme. A tal proposito si

fa presente che il vigente P.R.G., in attuazione dell’art. 10 del Regolamento regionale 9 febbraio 2007, n.

3/R, individua nella Tav. 3 il patrimonio edilizio di pregio storico architettonico.

Ognuno degli edifici ivi riportati è identificato da idonea numerazione, collegata a specifiche schede che

classificano, ove presenti, gli elementi architettonici, decorativi e d’arredo, i caratteri rilevanti degli

interni, le eventuali superfetazioni, nonché una sintesi qualitativa di valutazione atta alla determinazione

della classe di valore peculiare di ogni edificio.

Come altresì riportato nell’art. 46 delle N.T.A. allegate al vigente P.R.G., nella determinazione della

classe di valore si sono distinti:

a) gli edifici di classe A+ : edifici vincolati ai sensi della II parte del D.Lgs. 42/2004, rappresentati in

colorazione verde sulla Tav. 3;

b) gli edifici di classe A: Edifici o manufatti che costituiscono i capisaldi della strutturazione urbana

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e paesaggistica del territorio, in considerazione delle caratteristiche tipologiche, o per stato di

conservazione degli elementi costruttivi e decorativi tradizionali o per l’epoca e i criteri

d’inserimento; rappresentati in colorazione azzurra sulla Tav. 3

c) gli edifici di classe B: Edifici o manufatti di minore valore tipologico e architettonico o di più

recente formazione o, se pur d’impianto storico, con parziali alterazioni rispetto al carattere

originario; rappresentati in colorazione rosa sulla Tav. 3.

Il succitato edificio è censito alla scheda n. 552, cui dal P.R.G. risulta assegnata la classe di valore B.

La scheda di valutazione del valore storico-architettonico non contiene elementi d’interesse particolare

da rilevare e la sintesi qualitativa riporta la seguente descrizione:

Insediamento rurale comprensivo di residenze ed annessi agricoli. In pessimo stato di conservazione,

risultava al momento dell’accertamento, disabitato.

1.1.1. AZIONI intraprese dalla Variante al P.R.G in riferimento all’Obiettivo 1:

Come descritto al precedente paragrafo, il piano attuativo contestuale alla presente variante, pur

allineandosi agli indirizzi ed obiettivi del PS e successiva Variante n.1 ed alle linee di indirizzo politico-

amministrative in materia di attività commerciale in sede fissa, di cui alla Delibera della G.M. n. 83 del

02/03/2011, anticipando di fatto le previsioni del Regolamento Urbanistico, costituisce variante al PRG

vigente, in quanto:

- le destinazioni d'uso previste dal vigente PRG nel comparto (area a parcheggio di progetto inattuata e

fascia di rispetto stradale), non ammettono destinazioni commerciali, mentre il presente piano prevede

una localizzazione di G.S.V.;

- il vigente PRG, pur localizzando un ambito sottoposto a riqualificazione, non ne esplicita la relativa

norma di attuazione, mentre il piano attuativo contestuale alla presente variante, sulla base degli indirizzi

contenuti nel PS, sarà completo di specifica norma di recupero e di trasformazione del territorio.

- E’ peraltro necessario considerare gli esiti della Conferenza di Pianificazione in data 28 Novembre 2013

ai sensi della L.R. 52/2012 che ha espresso parere favorevole alla sostenibilità della previsione della

G.S.V., con le prescrizioni riportate nel Verbale.

Con riferimento all’edificio presente nell’area, appaiono opportune altresì le seguenti considerazioni:

- Nella relazione generale del P.S. , per il suddetto fabbricato viene indicato lo svincolo dagli edifici

di pregio.

- Si ritiene di potere affermare che, per effetto del contesto ambientale fortemente antropizzato,

privo di qualsiasi peculiarità storica, architettonica e/o ambientale (come dimostrato dalla

documentazione fotografica, allegata alla proposta del piano attuativo), nonché per il degrado

strutturale conseguente al precario stato manutentivo, perdurante nel tempo, l’edificio abbia

perduto le caratteristiche identitarie di pregio, annoverabili nella sua origine rurale.

Sulla base delle considerazioni sopra riportate e con la finalità di riallineare la disciplina urbanistica del

P.R.G. allo strumento di pianificazione territoriale PS, nel comparto 5B dell’Ambito 28, come

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rappresentato sulla Tav. 4 del vigente P.R.G. la variante propone le seguenti modifiche:

1) Modifica alla Tav. 1 – Definizione delle zone di P.R.G. con Istituzione della sottozona D2C – Area della

Nievoletta in sostituzione delle destinazioni di zona a parcheggio di progetto (per una superficie di circa

mq. 12.000) e a fascia di rispetto stradale(per una superficie di circa 6000 mq), presenti nel comparto 5B.

2) Modifica alla Tav. 3 – Catalogazione degli edifici di particolare pregio storico-architettonico di P.R.G. e

all’elaborato denominato Schede di rilievo degli edifici di particolare pregio storico-architettonico, con

abrogazione dell’identificativo n. 552.

3) Modifiche alle Schede degli ambiti di riqualificazione: In funzione di quanto specificato ai punti

precedenti, si apportano le conseguenti modifiche alla scheda dell’ambito di recupero n. 28.

1.2. OBIETTIVO 2: Riorganizzazione funzionale dell’accesso ovest alla Città:

Come già anticipato, il piano attuativo di riqualificazione, contestuale alla presente variante del P.R.G.,

costituisce altresì l’opportunità urbanistica per la riorganizzazione funzionale dell’area commerciale

insediata nel fabbricato catastalmente identificato al foglio 16, particella 642 ed ubicata in Via prov.

Lucchese 45.

Il citato piano non implica interventi riferiti direttamente a detto complesso edilizio, ma la sua

realizzazione è comunque finalizzata alla delocalizzazione dell’attività commerciale in esso esercitata,

perché non più consona alle strategie aziendali; quanto sopra, anche in conformità alle linee d’indirizzo

contenute nella deliberazione di G.C. n. 83/2011, atte a risolvere problemi rilevanti di traffico in via

Lucchese ed in previsione di un processo di decentramento delle medie strutture di vendita che insistono

nell’area di commistione con il tessuto residenziale.

Tale area infatti costituisce uno degli accessi principali alla città per chi proviene da Ovest e si

caratterizza per la presenza di un sistema di viabilità particolarmente articolato su cui grava un traffico

particolarmente intenso che in alcuni momenti della giornata risulta caotico anche per la presenza

dell’attuale attrezzatura commerciale e dalla relativa movimentazione delle merci.

E’ da sottolineare in questa sede, che la prima variante al Piano Strutturale approvata con deliberazione

n. 60/2012 ha recepito i contenuti della petizione cittadina pervenuta con P.G. n. 14821 del 19 Aprile 2011

(finalizzata al mantenimento di un punto di vendita commerciale in via Lucchese), modificando l’articolo

64 comma 5 della disciplina in relazione agli indirizzi previsti per il progetto speciale dell’Area della Porta

Ovest.

A tal proposito, si ricorda che in relazione a detto progetto, il Piano Strutturale lo connota con la

creazione [omissis] di una “pausa” urbana, un giardino, una macchia di verde, recuperando almeno in

parte l’area afferente al supermercato [omissis] e che [omissis] previa idonea valutazione del rapporto

fra le funzioni ivi insediate e l’U.T.O.E. di riferimento, potrà prevedere interventi di qualità

architettonica integrati con la progettazione degli spazi aperti, di categoria fino alla ristrutturazione

urbanistica, con riorganizzazione della volumetria e modifica della capacità commerciale esistenti

[omissis].

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1.2.1. AZIONI intraprese dalla Variante al P.R.G in riferimento all’Obiettivo 2:

Per le motivazioni esposte, e anticipando i contenuti del Regolamento urbanistico, la presente variante al

P.R.G. interviene altresì sul progetto “Porta Ovest”, di cui al suddetto articolo 64 della disciplina di P.S., in

quanto, con l’attuazione del piano attuativo di riqualificazione per la realizzazione della G.S.V. in località

Nievoletta, si concretizzano le condizioni per la trasformazione di un ambito urbanistico riferito

all’attrezzatura commerciale di Via Lucchese e più estesamente all’accesso Ovest alla Città.

Con riferimento all’obiettivo 2, la variante propone le seguenti modifiche:

1) Modifica alla Tav. 1 – Definizione delle zone di P.R.G., con introduzione di specifico comparto di

riqualificazione e disciplina riferita all’attuale complesso edilizio commerciale di Via Lucchese e

all’antistante spazio pubblico.

2. CONTRIBUTI ALL’AVVIO DI PROCEDIMENTO DELLA VARIANTE AL PRG E AZIONI CONSEGUENTI.

Fermo restando che l’avvio del procedimento di variante al P.R.G. ai sensi dell’art. 15 della L.R. 1/2005,

avvenuto con deliberazione C.C. n. 28/2014, è stato preceduto dall’avvio della V.A.S. del piano attuativo

di riqualificazione dell’area della Nievoletta (Verifica assoggettabilità: deliberazione Autorità Competente

G.C. n. 251 del 19 Agosto 2013 e Decisione sull’assoggettabilità: deliberazione n. 323 del 29 Ottobre 2013)

e contestualmente alla Verifica della sostenibilità ambientale della G.S.V. ai sensi dell’art. 69 della L.R.

52/2012, i soggetti coinvolti nel presente procedimento, sono definiti a seguire:

- Regione Toscana;

- Provincia di Pistoia;

- Soprintendenza B.A.A.A.S.

- Azienda U.S.L. 3;

- A.R.P.A.T.;

- ATO 2 Basso Valdarno;

- Consorzio di Bonifica del Padule di Fucecchio;

- Autorità di Bacino del Fiume Arno;

- Toscana Energia;

- Acque Toscane s.p.a.;

- Acque s.p.a.;

- Enel s.p.a.

- Comuni dell’Ambito 5 – Val di Nievole ai sensi dell’Allegato 2 alla L.R. 1/2005.

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- Comune di Marliana;

La documentazione inerente la procedura di V.A.S. ai sensi della L.R. 10/2010 e smi, nonché la

documentazione relativa alla Verifica di sostenibilità ai sensi della L.R. 52/2012 sono state pubblicate sul

sito istituzionale dell’Ente e della stessa è stata data comunicazione da parte del Garante.

2.1. Contributi pervenuti all’avvio del procedimento ex Del. G.C. 28/2014:

Alla deliberazione 28/2014 di avvio del procedimento sono pervenuti i contributi sintetizzati a seguire,

costituenti l’appendice 1 alla presente relazione tecnica, fermo restando che si rimanda al Rapporto

Ambientale per i pareri, le proposte e i contributi comunque denominati pervenuti:

a) al documento preliminare ai sensi dell’art. 22 della L.R. 10/2010 e s.m.i. in sede di avvio delle

procedure di V.A.S.(deliberazione n. 251 del 19 Agosto 2013);

b) alla Conferenza di Pianificazione, conclusiva della verifica di sostenibilità di cui alla L.R. 52/2009,

sostenuta in data 28 Novembre 2013.

CONTRIBUTI PERVENUTI ALL’AVVIO DELLE PROCEDURE DI VARIANTE AL PRG:

1. Contributo dell’Autorità di bacino del fiume Arno. Prot. n. 731 del 19 Febbraio 2014 (acquisito

con P.G. n. 8356 del 21 febbraio 2014): rimanda al contributo espresso dall’Ente con nota prot.

3238 del 29/8/2013 per la previsione della G.S.V. e ricorda che la variante al P.R.G. dovrà essere

coerente a quanto indicato nei Piani di bacino.

Con riferimento al Contributo dell’A.d.B., si fa presente che il piano attuativo costituente variante

contestuale al P.R.G. è corredato di idoneo studio geologico e idraulico. Si fa inoltre presente che è in

corso la redazione del primo Regolamento Urbanistico del Comune e che, pertanto, le procedure sopra

richiamate saranno attivate sulla base dei contenuti di detto atto di governo del territorio a seguito

della sua adozione.

2. Contributo Arch. M. Bonari e L. Vescovini per conto dei cittadini della zona “Musicisti”.

Acquisito con P.G. n. 9053 del 27 febbraio 2014: Con riferimento all’obiettivo 2 di variante, si

chiede il mantenimento nel quartiere ovest della media struttura di vendita alimentare ubicata in

Via Lucchese 45 per le motivazioni ivi esposte e già richiamate in diverse occasioni (note del

19/4/2001 e 30/9/2013). Si chiede altresì la gestione aperta e partecipata della procedura

avviata.

Con riferimento al presente contributo si precisa che la proposta di variante al P.R.G., pur contestuale

al piano attuativo di riqualificazione dell’area della Nievoletta, assume l’obiettivo 2, volto alla

riqualificazione dell’ambito di accesso alla porta ovest della Città, con un programma di azioni già

descritte al precedente paragrafo 1.2.1. La disciplina del comparto di riqualificazione citato in detto

paragrafo appare adempiere al contributo proposto. Si fa inoltre presente che la procedura avviata

prevede la partecipazione nelle forme di legge.

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3. Contributo di Acque S.p.a.. Prot. n. 9539 del 27 Febbraio 2014: conferma il contributo espresso

dall’Ente con nota Prot. 48830 del 4 Ottobre 2013 in sede di V.A.S.

Con riferimento al contributo di cui al punto 3 si precisa che il piano attuativo di

riqualificazione,contestuale alla proposta di variante al P.R.G., assume il parere reso con Prot. 48830

nel Rapporto Ambientale redatto ai sensi dell’art. 24 della L.R. 10/2010 e smi.

4. Contributo S. Innocenti o Paolini. Acquisito con P.G. n. 9327 del 28 febbraio 2014: Articolato

nelle argomentazioni sintetizzate nei seguenti punti elenco:

a. Fermi restando gli esiti della verifica di sostenibilità di cui alla Conferenza di

Pianificazione del 28 novembre 2014, si chiede di valutare l’accessibilità del sito in

relazione alla formazione dei percorsi per la movimentazione merci da quelli relativi

all’utenza, conformemente ai contributi di analogo contenuto resi in sede di V.A.S., fra i

quali si ricorda principalmente quello di Regione Toscana, Dir. Gen. Politiche della

mobilità.

Con riferimento all’argomento sopra esposto, si rende noto che il piano attuativo contestuale

alla presente proposta di variante al P.R.G., assume il suggerimento, proponendo negli

elaborati grafici una soluzione separata della mobilità della movimentazione merci, rispetto a

quella dell’utenza. E’ stato altresì predisposto un adeguato studio viabilistico dell’ambito,

allegato al Rapporto Ambientale ai sensi dell’art. 24 della L.R. 10/2010 e s.m.i.

b. Verificare, sulla base di quanto disposto dall’art. 69 comma 5 della L.R. 52/2012 e dall’art

17ter comma 1 della L.R. 1/2005, l’indisponibilità di patrimonio da recuperare per le

finalità del piano, stante l’esistenza di complessi edilizi dismessi.

Con riferimento all’argomento, si fa presente che il piano attuativo contestuale alla presente

proposta di variante al P.R.G., ha superato con esito favorevole (condizionato alle prescrizioni

riportate negli allegati pareri degli Enti partecipanti) la verifica di sostenibilità per la

localizzazione della G.S.V.

c. Pubblicazione del Rapporto Ambientale, comprensivo dello studio viabilistico, a seguito

dell’assoggettabilità a V.A.S. e secondo l’esame della citata Conferenza di Pianificazione

per la verifica di sostenibilità della G.S.V.. In particolare si richiede di porre attenzione ai

valori di traffico che risultano elevati e di specificare se gli stessi sono comprensivi del

traffico relativo agli impianti sportivi.

d. Si eccepisce che la procedura di V.A.S. è ferma alla redazione del Rapporto ambientale ex

art. 24 della L.R. 10/2010 e s.m.i., senza aver dato corso alle relative consultazioni di cui

all’art. 25 della citata legge regionale.

Con riferimento agli argomenti di cui ai punti a precedere, si fa presente il disposto dell’art.

8, comma 6 della L.R. 10/2010 e smi, che prevede l’adozione del Rapporto ambientale e la

sintesi non tecnica in sede di adozione della proposta di piano attuativo e contestuale variante

al P.R.G. Sempre sulla base del citato disposto le consultazioni ai sensi dell’art. 25 saranno

effettuate contemporaneamente alle osservazioni di cui all’articolo 17 della L.R. 1/2005.

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e. Si eccepisce l’ammissibilità delle varianti anticipatorie del Regolamento urbanistico,

conformemente al parere regionale Prot. 15284 del 12 Maggio 2008.

Il parere regionale citato fu reso in sede di osservazione alla deliberazione di C.C. n. 5/2008

che adottava la Variante al P.R.G. vigente per la ridefinizione ed individuazione degli ambiti

di riqualificazione urbana, la disciplina degli interventi sul patrimonio edilizio esistente e

modifiche alle N.T.A. Con l’approvazione della suddetta variante, avvenuta con deliberazione

C.C. n. 66/2008, l’Amministrazione ritenne di non accogliere il suddetto argomento motivando

che [omissis] “La normativa regionale, ed in particolare la Circ. Reg. 118/2003, reputa

ammissibili al punto 6 varianti innovatrici ed anticipatrici del piano strutturale che possono

essere eseguite in concomitanza o successivamente all'adozione del PS stesso. Pertanto,

essendo l'Amministrazione già dotata di PS, si ritiene che in casi particolari si possa far

ricorso, nelle more d'adozione del Regolamento Urbanistico, a tale procedura, verificandone

la conformità con i contenuti del Piano Strutturale [omissis].

f. Con riferimento all’approfondimento del quadro conoscitivo, per l’area oggetto di

variante si ricorda altresì:

i. La presenza di materiali edili di risulta su porzione est del lotto con conseguente

rialzamento del piano di campagna

ii. L’occasionale tracimazione delle acque di raccolta sull’area da parte del sistema

dei fossi.

iii. L’occasionale tracimazione del fosso della Nievoletta, tombato sotto la via

Gentile, in prossimità dei giunti in calcestruzzo armato.

In riferimento agli argomenti di cui al punto f) si fa presente che il piano attuativo contestuale

alla presente proposta di variante al P.R.G. è corredato di idoneo studio geologico e idraulico

e che lo studio degli effetti è affrontato nel Rapporto ambientale inerente la V.A.S., cui

seguiranno le consultazioni di cui all’art. 25 della L.R. 10/2010 e smi.

Il contributo prosegue altresì con una serie di riflessioni di carattere puntuale sulle risorse

ambientali (Acqua, suolo e sottosuolo, aria, flora e fauna, infrastrutture e attrezzature),

pertinenti la procedura di V.A.S. del piano.

g. Si eccepisce altresì il diniego opposto dall’Amministrazione in passate occasioni al

declassamento dell’edificio di pregio identificato con la scheda n. 552, come da obiettivo

2 della variante proposta.

A tal proposito si specifica che il diniego al declassamento dell’edificio è avvenuto in sede di

controdeduzione all’osservazione n. 11 (P.G. 14747 del 7/5/2008) alla sopra citata delibera di

C.C. n. 5/2008, poiché lo svincolo degli edifici non risultava argomento della variante

adottata. La presente proposta, per contro, è presentata in anticipo all’approvazione del

regolamento urbanistico, nel cui quadro conoscitivo sono confluite le analisi condotte sul

patrimonio edilizio esistente. La proposta di abrogazione del n. 552 costituisce anticipazione

del R.U., in risposta agli indirizzi forniti dal Piano Strutturale, come sopra ricordato.

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5. Contributo U.S.L. 3.: Prot. 113639 del 18 Marzo 2014, acquisito con P.G. n. 12637 del 20 marzo

2014: Prende atto di quanto comunicato dall’Amministrazione Comunale, senza osservazioni nel

merito e tenuto conto che il parere è reso ai fini della sola procedura indicata nell’oggetto.

Si rimanda inoltre alla relazione tecnica del piano attuativo di riqualificazione e al Rapporto ambientale

per l’analisi delle coerenze interne ed esterne.

3. ADOZIONE DEL PIANO, DELLA CONTESTUALE VARIANTE AL PRG E FASE DELLE OSSERVAZIONI.

Per le finalità di trasparenza dell’attività di pianificazione e governo del territorio previste dal D.Lgs.

33/2013, lo schema del provvedimento di adozione della proposta di piano attuativo e di variante al PRG

ed i relativi atti sono stati pubblicati sul sito web istituzionale del Comune di Montecatini Terme.

La proposta di variante al PRG contestuale alla proposta di piano attuativo è stata successivamente

adottata ai sensi della L.R. 1/2005, con atto consiliare n. 23 del 24 marzo 2014.

L’adozione degli atti è stata resa nota mediante:

- Pubblicazione all’Albo Pretorio per il periodo dal 7/4/2014 al 22/4/2014.

- Avviso dell’atto deliberativo pubblicato sul B.U.R.T. n. 14 del 9/4/2014.

- Pubblicazione sul sito web istituzionale.

- Deposito degli elaborati progettuali presso l’Area Governo del Territorio a libera visione del pubblico,

per il periodo di 60 giorni dalla data di pubblicazione del relativo avviso sul BURT previsto dalla legge

regionale.

- Il rapporto del Garante della comunicazione, a garanzia della partecipazione dei cittadini;

- Pubblicità sui quotidiani a maggior diffusione locale;

Ai sensi del combinato disposto di cui agli art. 17 comma 3 della suddetta L.R. 1/2005 e dell’art. 8 della

L.R. 10/2010, il rapporto ambientale e la sintesi non tecnica di VAS sono stati adottati congiuntamente

alle proposte di piano attuativo e di variante al PRG e le consultazioni previste ai sensi dell’art. 25 della

sopra richiamata L.R. 10/2010 sono state effettuate nel medesimo periodo di 60 giorni previsto dall’art.

17 della L.R. 1/2005 per le osservazioni.

Nel dettaglio, i termini previsti per la presentazione delle osservazioni decorrevano dal 9 aprile 2014 al 7

giugno 2014.

Per le finalità di consultazione previste all’art. 25 della citata L.R. 10/2010 e s.m.i., con nota prot. 17025

del 17/4/2014, il Responsabile del procedimento ha conseguentemente comunicato la pubblicazione

dell’atto deliberativo di C.C. 23/2014 e della documentazione adottata, nonché le relative modalità per la

disamina degli atti, sul sito istituzionale dell’Ente, ai soggetti competenti in materia ambientale (S.C.A.) e

agli uffici degli enti territoriali individuati ai sensi dell’articolo 19 della citata L.R. 10/2010

3.1. Contributi ed osservazioni agli atti adottati:

A seguito dell’adozione delle proposte di piano attuativo e di variante al PRG, come sopra indicato, sono

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pervenuti:

a) i seguenti contributi provenienti da soggetti pubblici istituzionali:

- Prot. 20129 del 13/5/2014: Contributo di Acque Spa

- Prot. 22786 del 3/6/2014: Contributo di A.R.P.A.T.

- Prot. 23224 del 5/6/2014: Contributo di Regione Toscana.

b) le seguenti 5 osservazioni, provenienti da associazioni di categoria e soggetti privati, nei previsti

termini di legge, numerate progressivamente in base al numero di protocollo generale e conservate agli

atti d’ufficio:

- Prot. 22889 del 3/6/2014: Osservazione di Bonari Arch. Manola e Vescovini Rag. Luigi;

- Prot. 23191 dle 5/6/2014: Osservazione del Sig. Innocenti o Paolini Stefano;

- Prot. 23379 del 6/6/2014: Osservazione di Esselunga s.p.a.;

- Prot. 23459 del 6/6/2014: Osservazione di Confesercenti Pistoia;

- Prot. 23485 del 6/6/2014: Osservazione della Sig.ra Acerbi Giovanna.

Decorsi i termini sopra indicati per la presentazione delle osservazioni, non sono pervenuti ulteriori

contributi, osservazioni o pareri comunque denominati.

Le osservazioni agli atti adottati sono state prese in esame da parte del settore Pianificazione Urbanistica

attraverso la redazione di apposite schede a supporto dell’attività consiliare, per l’espressione della

relativa controdeduzione, costituenti l’elaborato denominato Schede di valutazione delle osservazioni,

nelle quali sono riportati i seguenti dati:

- La sintesi dell’oggetto dell’osservazione, riepilogativa degli argomenti sostenuti.

- La verifica istruttoria, che esamina l’argomento oggetto d’osservazione in base ai contenuti della

legislazione vigente, della disciplina di piano e degli elaborati cartografici adottati con Del. C.C.

n. 23/2014.

- Una valutazione dell’Ufficio effettuata con riferimento agli esiti della verifica istruttoria.

- Una sintetica proposta dell’Ufficio rispetto all’osservazione complessiva, il cui esito è definibile

da una delle tre categorie: “da accogliere”, “da respingere”, “da accogliere parzialmente”.

Nella seguente tabella è espressa la valutazione di sintesi delle osservazioni pervenute, come esaminate

dall’Ufficio:

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Fra le osservazioni presentate è stata ritenuta non pertinente per argomenti una sola osservazione (4 % del

totale), poiché riferita a contenuti del Regolamento urbanistico adottato con la Del.C.C. n. 25/2014, che

esulano dalla presente variante al PRG contestuale al piano attuativo, per quanto anticipatoria di detto

strumento.

Con riferimento al totale costituito dai contributi istituzionali e dalle osservazioni pervenuti, i soggetti che

hanno fornito un contributo sono rappresentati da:

- Contributi di soggetti pubblici istituzionali: 37,5%;

- Soggetti privati: 50%;

- Associazioni: 12,5%.

Le osservazioni di cui ai Prot. 23191, 23379, 23459 sono comprensive di argomenti molteplici, con relative

proposte di modifica; per quanto sopra riportato, complessivamente sono stati esaminati ventitré

argomenti, per ognuno dei quali l’Ufficio ha espresso una proposta di parere, ferma restando comunque la

proposta di parere sull’osservazione generale.

Sulla base del totale complessivo degli argomenti presentati e fatta salva la percentuale precedentemente

espressa, relativa alle osservazioni non pertinenti, il 39% degli argomenti ha interessato la

documentazione inerente la Variante al PRG, il 22% ha riguardato tematiche ambientali riferite alla VAS, il

residuo 35% la documentazione di Piano Attuativo.

Nel novero degli argomenti osservati, il 39% è rappresentato da proposte di modifica alla normativa della

variante o del piano attuativo, il 22% è costituito da proposte di modifica alla cartografia, il 17% è riferito

a contestuali proposte di modifica cartografiche e della disciplina del piano, fermo restando che

l’ulteriore 22% è riferito alla documentazione di VAS.

Complessivamente, gli argomenti oggetto d’osservazione hanno riguardato le seguenti categorie tematiche

(in parentesi il numero di argomenti riferiti alla specifica categoria tematica osservata, rispetto al numero

di argomenti complessivi nel totale delle osservazioni):

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- Aspetti connessi al dimensionamento del piano (2/23).

- Effetti ambientali della G.S.V.(2/23).

- Fragilità del territorio (1/23).

- Aspetti connessi alla valutazione del Patrimonio edilizio esistente e di pregio (3/23).

- Localizzazione della G.S.V. ed aspetti connessi alla soluzione planivolumetrica adottata (3/23).

- Progetto della Porta ovest (3/23).

- Refusi orto/cartografici e integrazioni normative (3/23).

- Regolamento urbanistico (1/23).

- Standard urbanistico e OO.PP (3/23).

- Opere stradali e parcheggi (2/23).

Si segnala altresì che l’area Governo del territorio ha provveduto con nota del 21 marzo 2014 a depositare

gli atti presso l’Ufficio regionale del Genio Civile, ai sensi del Regolamento regionale 53/R. A detto

deposito l’Ufficio regionale ha replicato con la nota n. 273746 del 6/11/2014, acquisita agli atti comunali

con Prot. 25849 del 17/6/2015, comunicando l’esito positivo del controllo, fatta salva la prescrizione di

individuare, anche ai fini della progettazione, le opere di regimazione delle acque piovane e le eventuali

opere necessarie alla mitigazione del rischio derivante dall’impermeabilizzazione.

A conclusione del presente paragrafo, infine si riporta una tabella di sintesi del grado di accoglimento

proposto dall’Ufficio in relazione agli argomenti e al numero complessivo delle osservazioni pervenute

espressi anche in percentuale rispetto al totale:

INCIDENZA DI ACCOGLIMENTO DELLE OSSERVAZIONI PERVENUTE

PER ARGOMENTO OSSERVATO: N. Percentuale

Da respingere 12 52%

Da accogliere 3 13%

Da accogliere parzialmente 8 35%

PER OSSERVAZIONE

Da respingere 2 40%

Da accogliere 0 0%

Da accogliere parzialmente 3 60%

3.2. Risposte ai contributi dei soggetti pubblici e proposte tecniche per le controdeduzioni e modifiche agli elaborati:

Come sopra evidenziato, tutti i contributi dei soggetti pubblici istituzionali e le osservazioni di cui al Prot.

23191 e 23459 presentavano anche argomenti afferenti alla documentazione di VAS (rapporto ambientale e

sintesi non tecnica) per i quali si è espressa l’Autorità competente, Giunta Comunale (come designata con

Del.C.C. n. 78/2010), con Deliberazione n. 169 del 16 Giugno 2015.

In particolare, detti contributi, raccolti nell’elaborato costituente l’allegato B alla citata Del.G.C.

169/2015, sono riassunti a seguire:

• Il contributo di Acque Spa conferma il parere espresso con note Prot. N. 48380 del 4/10/2013 e n.

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9539 del 27/2/2014 in sede di documento preliminare ai sensi dell’art. 22 della L.R. 10/2010 e s.m.i., nel

quale si esprimeva parere preventivo favorevole, con prescrizione di realizzare di un impianto depurativo

in grado di condurre lo scarico nei limiti previsti alla Tab. 3 (Valori limite di emissione in acque superficiali

e in fognatura) presente nell’Allegato 5, Parte III del D.Lgs 152/2006. Il proponente ottempera al presente

contributo integrando la proposta di piano adottata con lo schema progettuale dell’impianto di

depurazione, da attuare previa presentazione (e parere favorevole dell’ente gestore) del progetto

dell’impianto depurativo in sede d’istanza preordinata al rilascio del titolo edilizio.

• Il contributo di A.R.P.A.T. suggerisce di implementare il rapporto ambientale con i contenuti

previsti nell’Allegato 2 alla L.R. 10/2010 e s.m.i., rispetto ai quali è carente o scarsamente dettagliato.

Il proponente ottempera al presente contributo implementando la documentazione di VAS con un apposito

paragrafo, nel quale sono esplicitate le modalità e gli eventuali limiti di recepimento dei contenuti del

suddetto Allegato 2, motivando, ove ritenuto opportuno, le modifiche e/o integrazioni introdotte alla

suddetta documentazione.

• Il contributo della Regione Toscana al piano attuativo e alla contestuale variante al PRG proviene

dal settore Disciplina, politiche e incentivi del commercio ed attività terziarie e dal settore Viabilità

d’interesse regionale. Il primo ricorda la sussistenza del vincolo idrologico termale disposta con D.G.R.

73/2014, segnalando l’individuazione di aree di tutela differenziate e rimandando all’Amministrazione

Comunale la verifica di eventuali ulteriori provvedimenti, ai sensi della L.R. 38/2004 (Norme per la

disciplina della ricerca, della coltivazione e dell’utilizzazione delle acque minerali, di sorgente e termali).

Il settore Viabilità, effettuato un esame del sistema viario afferente all’area oggetto di piano attuativo,

allega il contributo espresso con Prot. 47447 del 28/11/2013 nell’ambito della verifica di sostenibilità di

cui all’art. 69 della L.R. 52/2012 (sessione conclusiva della Conferenza di Pianificazione), con esito

favorevole condizionato alla realizzazione preventiva o contestuale degli interventi di mitigazione

geometrico-funzionale sulla rete stradale afferente alla nuova struttura di vendita, specificati nella

relazione dello studio viabilistico e previa verifica della fattibilità di detti interventi con gli enti locali

proprietari delle infrastrutture interessate, da effettuare nelle successive fasi.

Per quanto sopra esposto e ribadito che la Regione Toscana ha emesso il citato parere Prot. 47447/2013 a

conclusione della verifica di sostenibilità, ossia presa visione del rapporto ambientale, si ritiene

ragionevole supporre che nel contributo regionale 23224 del 5/6/2014 non fossero rinvenibili ulteriori

nuovi elementi da approfondire, inerenti gli aspetti ambientali e la documentazione di VAS, ritenendosi di

aver ottemperato al presente contributo con il rapporto ambientale adottato.

E’ comunque fatta salva, in sede d’istanza per il rilascio del titolo edilizio, la preventiva acquisizione di

tutti i pareri degli organi preposti.

Esaminando le proposte elaborate dall’Ufficio a supporto delle controdeduzioni del Consiglio Comunale,

raccolte nell’elaborato denominato Schede di valutazione delle osservazioni, si segnalano le seguenti

conclusioni con riferimento agli obiettivi della variante e delle conseguenti azioni da intraprendere:

- Obiettivo 1, Riqualificazione del comparto 5B nell’ambito 28: Le osservazioni hanno prevalentemente

riguardato sia gli aspetti connessi all’abrogazione della scheda n. 552 dalle schede degli edifici di pregio

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storico,architettonico e/o testimoniale, di cui alla Tav. 3 del vigente PRG, relativa all’edificio rurale

incluso nel comparto, sia aspetti connessi alla soluzione planivolumetrica adottata, in particolare inerenti

la viabilità d’accesso alla G.S.V.. In merito al primo argomento, l’Ufficio ha predisposto un supplemento

istruttorio elaborato al fine di accertare, ove possibile, la storia urbanistica di detto edificio, e

costituente l’appendice 2 alla presente relazione. Con riferimento al secondo argomento, il proponente ha

prodotto un supplemento allo studio viabilistico, finalizzato ad individuare, rispetto a quella adottata, la

soluzione viabilistica in grado di soddisfare più efficientemente le relazioni di accessibilità e di mobilità

veicolare fra la rete viaria esistente, quella di progetto e la struttura commerciale. Le conclusioni di detto

studio sono riportate nel Vol.2 del rapporto ambientale, e da queste emerge che la soluzione adottata

risulta preferibile rispetto all’insieme delle soluzioni valutate. Ulteriori approfondimenti alla soluzione

progettuale adottata sono stati richiesti con nota Prot. 46931 del 18/11/2014 da parte dell’Ufficio, al fine

di dettagliare la definizione dei parametri urbanistici e la localizzazione delle aree a parcheggio privato e

a standard urbanistico (verde e parcheggi pubblici). Il proponente ha integrato la proposta progettuale con

modifiche al planivolumetrico che, pur mantenendo le caratteristiche essenziali del piano adottato,

comportano una sostanziale riduzione del consumo di suolo.

- Obiettivo 2, Progetto della Porta Ovest: In via generale, nelle osservazioni pervenute sul tema è stato

eccepito il dimensionamento delle funzioni previste (in particolare quello afferente alla funzione

commerciale, che nella proposta progettuale è ridotto rispetto al dimensionamento esistente), la carenza

di dati descrittivi e di confronto degli effetti e la conseguente inefficacia degli effetti compensativi

esposti nel rapporto ambientale, fondati sulla delocalizzazione della media struttura di vendita (in

conseguenza di una supposta permanenza della stessa) o la perseguibilità economica del progetto

attraverso l’interscambiabilità delle funzioni ivi previste.

IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO

DOTT. ARCH. MARIO DAMIANI

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APPENDICE 1

CONTRIBUTI PERVENUTI ALLA

DELIBERAZIONE G.C. 28/2014

(AVVIO PROCEDIMENTO)

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APPENDICE 2

SUPPLEMENTO ISTRUTTORIO PER L’APPROFONDIMENTO DEL QUADRO

CONOSCITIVO RELATIVO ALL’EDIFICIO DI CUI ALLA SCHEDA N. 552 DEGLI

EDIFICI DI PARTICOLARE PREGIO STORICO – ARCHITETTONICO APPROVATI

CON DEL. C.C. 17/2013

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INTRODUZIONE

Il seguente studio costituisce un supplemento al quadro conoscitivo per l’approvazione della

variante adottata con Del. C.C. n. 23/2014, svolto in approfondimento all’azione intrapresa in

risposta all’obiettivo 1 (Riqualificazione del comparto 5B nell’ambito 28 di P.R.G.), riferita alle

modifiche alla Tav. 3 – Catalogazione degli edifici di particolare pregio storico architettonico e alle

Schede di rilievo degli edifici di particolare pregio storico – architettonico di P.R.G. e costituisce

altresì supplemento istruttorio all’osservazione pervenuta con Prot. 23191 del 5/6/2014,

elaborato al fine di accertare, ove possibile, la storia urbanistica dell’edificio esistente nel citato

comparto.

La variante al P.R.G. adottata con la delibera C.C. n. 23/2014, contestuale al piano attuativo per la

riqualificazione dell’area della Nievoletta, propone l’abrogazione dell’identificativo n. 552 dagli

edifici di particolare pregio storico-architettonico di categoria “B”, come individuato sulla Tav. 3

(Catalogazione degli edifici di particolare pregio storico-architettonico), sul Quadro sinottico dei

comparti di recupero compresi nell’Ambito di recupero n. 28 e sulle Schede di rilievo degli edifici di

particolare pregio storico-architettonico, allegati alla Delibera C.C. n. 17 del 28.02.2013 (Variante

al PRG vigente per adeguamenti alla variante n. 1 al P.S.).

L’immobile corrispondente al suddetto identificativo è catastalmente individuato dal foglio n. 27,

mappale 181 del Comune di Montecatini Terme ed il relativo valore storico/architettonico è stato

originariamente riconosciuto nella scheda n. 22 dell’ “Elenco degli immobili, complessi edilizi e

zone edificate di significativo valore storico-architettonico e ambientale” allegato alla delibera di

C.C. n. 280 del 10/11/1981 (Redazione elenchi di cui all’art. 7 della L. 59/80. Approvazione ratifica

con modifiche della delibera di G.M. n. 750 del 9/6/81), in ottemperanza alla L.R. 21/5/1980 n. 59 e

19/2/1979 n. 10.

Con la delibera di C.C. n. 61 del 3/5/1999 è stata successivamente approvata la Variante al P.R.G.

vigente per la disciplina degli interventi sul patrimonio edilizio esistente ai sensi della L.R.

21.5.1980 n. 59, comprensiva altresì della disciplina degli interventi sugli edifici di particolare

pregio storico architettonico, di cui ai predetti elenchi.

Infine, con la Variante al P.R.G. approvata con la delibera di C.C. n. 102 del 13.11.2002 (Variante al

P.R.G. vigente per la disciplina degli interventi sul patrimonio edilizio esistente relativamente alle

zone omogenee B del territorio comunale ai sensi dell’art. 40 comma 2°, lett. f), terzo alinea della

L.R. 16 Gennaio 1995 n. 5 – Modifica alla normativa vigente) l’Amministrazione ha proceduto ad

un aggiornamento del censimento degli edifici di valore, istituendo per l’edificio oggetto della

presente istruttoria l’identificativo 552 e confermandone il valore architettonico nella categoria

“B”.

L’edificio è rappresentativo della locale edilizia rurale storica e, ad oggi, versa in precarie

condizioni sia statiche che manutentive.

Nella relazione tecnica allegata alla citata delibera C.C. 280/1981 è chiarito che per la

determinazione del valore storico/architettonico degli edifici sono state messe a punto due

diverse metodologie d’indagine: una per il nucleo cittadino vero e proprio e l’altra per le zone

rurali e le case sparse. Mentre nel nucleo cittadino i criteri di tutela sono orientati a mantenere le

caratteristiche del neoclassicismo eclettico e, in qualche caso, lo stile liberty che dettero alla città

la basilare connotazione “termale”, per le zone rurali e le case sparse i criteri hanno inteso tutelare

[omissis] “due distinte fasi storiche a cui corrispondono due diverse organizzazioni territoriali: la

rete di mulini e frantoi lungo il corso della Nievole, [omissis] e le singole case coloniche sorte nel

1800 a seguito del nuovo impulso dato al territorio dall’opera del Granduca Leopoldo e che, spesso,

sia per la specifica connotazione architettonica che per la loro stessa collocazione, costituiscono

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parte insostituibile del patrimonio ambientale, anche se il valore dei singoli edifici non è sempre di

buona qualità.”1

Le schede costituenti l’elenco riportano: la documentazione fotografica, l’identificativo catastale,

la probabile datazione, lo stato di conservazione ed alcune annotazioni sui fabbricati oggetto di

censimento.

L’edificio della scheda n. 22 è connotato da una probabile datazione posteriore al 1900,

confermata da una verifica nel merito condotta dal Settore Pianificazione Urbanistica attraverso la

consultazione di banche dati esterne ed interne all’Ente;2 l’esistenza dell’organismo edilizio è

infatti accertata alla sezione D, particella 145 del Vecchio Catasto Terreni (Id. n. 015_D01R, Nome

sez. Ponte alle Tavole e Salsero, Ente di Conservazione: Archivio di Stato di Pistoia, Sezione di

Pescia)3, come riportato nella sottostante figura e descritto nelle sue consistenze sui registri dei

campioni come “casa ed aia” di braccia quadre 1902 (circa mq. 650).

Vecchio Catasto Terreni Sez. D/145

Pur risultando ignota la datazione della Tavola relativa alla citata Sez. D, per l’impianto originario

dell’edificio appare ragionevole tuttavia considerare una data antecedente al 1866. A questo anno

infatti è accertato il primo degli atti di compravendita dell’immobile sui registri dei campioni

presenti all’Archivio di Stato – Sez. di Pescia (Supplemento Campione 2784 e Arroto n. 35/1866).

1 Fonte: Cenni storici e relazione tecnica allegata alla Del. C.C. n. 280 del 10 Novembre 1981. Relatore: Arch.

P.Inghirami. Collaborazione per l’ufficio Urbanistica del Comune: Arch. G.Cini, Geom. A.Tiziani. 2 In particolare sono state analizzate le banche dati relative ai Catasti Storici Regionali (Progetto CA.STO.RE – Regione

Toscana), l’Archivio di Stato Sez. di Pescia e l’Archivio delle Pratiche edilizie del Comune di Montecatini Terme. 3 La sezione D del Vecchio Catasto Terreni, costituita da una Tavola, riporta infatti l’intestazione Bagni di Montecatini

(barrato), costituito nel 1905 quale frazione termale del Comune di Montecatini Val di Nievole sotto la provincia di

Lucca.

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Per indisponibilità di ulteriori elaborati cartografici catastali storici, non è stato possibile verificare

la consistenza planimetrica dell’organismo edilizio oggetto d’indagine, fino all’identificazione

dell’immobile alla particella 181 del foglio di mappa 27 del N.C.E.U. del Comune di Montecatini

Terme, aggiornato al 1952 e, successivamente, sull’attuale mappa catastale, nelle quali lo stato

catastale dei luoghi si presenta come nelle sottostanti figure:

Estratto di Mappa Catastale F. 27 Mappale 181 – Riprod. Anno 1952.

Estratto di Mappa Catastale F. 27 Mappale 181 – Riprod. Anno 2014.

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RISULTATI EMERGENTI DAGLI ELABORATI CATASTALI:

La comparazione fra la Sez D del Vecchio Catasto Terreni e le successive mappe catastali

analizzate, effettuata per mezzo di tecniche G.I.S., oltre che far emergere, con buona

approssimazione, la congruenza fra la superficie della rappresentazione planimetrica dell’immobile

(braccia quadre 1902 equivalenti a circa 650 mq) sulla Sez. D ed il dato dimensionale riportato sui

registri dei campioni del Vecchio Catasto Terreni, evidenzia consistenti modifiche

planimetrico/dimensionali alla superficie coperta del fabbricato, avvenute successivamente alla

datazione della succitata sez. D.

Rispetto al primitivo organismo edilizio, di circa mq. 150 rappresentato sulla sezione D del Vecchio

Catasto Terreni, d’impianto piuttosto compatto, anche se articolato, e comunque contenuto

nell’ambito pertinenziale della particella 145, nelle successive planimetrie catastali è raffigurato un

impianto meno profondo e di carattere decisamente più lineare, di circa mq. 170 nella planimetria

del 1952 e circa mq. 200 in quella attuale, sviluppato nella direzione orientale.

In particolare si osserva, altresì, che l’ambito pertinenziale rappresentato sulla mappa del 1952

(costituito dalla particella 181 del F. 27 del N.C.E.U./1952), include le particelle 144, 145 e porzione

delle particelle 146 e 149 della sez. D del V.C.T. e che il fabbricato è stato ampliato al limite della

vecchia particella 146. Sul medesimo ambito è poi evidenziabile un annesso fronteggiante il

fabbricato principale.

Nell’attuale elaborato planimetrico catastale (presentato in data 11/12/2002, come emerge dalla

visura), ferma restando la superficie dell’ambito pertinenziale, si osserva un ulteriore ampliamento

del fabbricato, pressoché esteso ad interessare il confine est della particella 181.

ESAME DELLE PRATICHE EDILIZIE

Al fine di approfondire le eventuali vicende costruttive sull’immobile, come desumibile dal

sopraccitato confronto cartografico catastale, i dati provenienti dalla consultazione dei registri

(campioni e arroti) presenti presso l’archivio di Stato sezione di Pescia sono stati confrontati con

quelli sui titoli edilizi, presenti presso l’archivio comunale.

La conseguente ricostruzione cronologica dei passaggi di proprietà e degli interventi edilizi

sull’immobile è riepilogata nella seguente tabella:

DATAZIONE PROPRIETA’ INTERVENTO EDILIZIO TITOLO

EDILIZIO

D.e G. GIUSTI

1866 CASELLI P. di D.

1874 MIMBELLI

1934 TONARELLI N. Costruzione di Tinaia (6,2 x 4).

Ampliamento Stalla.

L.E.2266 del

20/10/1934

1941 CECCHI R.

1941 ROSINI G.

Costruzione di fienile e manutenzione ord. L.E.2815 del

3/11/1941

Costruzione di due stanze: Trincia foraggi e

rimessa utensili agricoli. Rifacimento alla

copertura della sugaia esistente

L.E.2829 del

1944 ROSINI G. e altri

2002 ESSELUNGA S.p.a. Passaggio al Catasto Fabbricati del N.C.E.U.

(A4 e C6)

Cronologia dei passaggi di proprietà e degli interventi edilizi sull’immobile

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APPROFONDIMENTI DELLA DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

Al fine di approfondire eventuali variazioni delle metodologie costruttive e dei materiali utilizzati,

indicativi di probabili fasi cronologiche di realizzazione dell’edificio è’ stato quindi redatto un

supplemento alla documentazione fotografica, costituita dall’Allegato B4 della delibera C.C. n.

23/2014 (Tav. 4 Documentazione fotografica sull’edificio esistente), di adozione del piano attuativo

contestuale alla presente variante al P.R.G., riportandone a seguire i risultati ritenuti più

significativi.

Prospetto Nord: Dettaglio dei materiali di facciata

Prospetto Nord: Dettaglio delle coperture

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Prospetto Ovest: Dettaglio dei materiali di facciata

RISULTATI EMERSI DALLA DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

I risultati emersi dal rilievo visivo e dalla documentazione fotografica sull’immobile sono

schematizzati nella figura a seguire:

Schema dei risultati emersi dal rilievo

Dal confronto fra il rilievo condotto sull’organismo edilizio attuale, come rappresentato sulla Tav. 4

del Piano attuativo, contestuale alla variante al P.R.G. adottata con delibera C.C. n. 23/2014, e la

rappresentazione planimetrica di cui alla citata sez. D, emergono congruenze planimetriche e

dimensionali della porzione più occidentale a tre piani.

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Lo studio non ha permesso di risalire al numero originario dei piani costituenti detta porzione, che

all’attualità risulta in parte costituito da tre piani e in parte a due piani fuori terra. Dalla

documentazione fotografica allegata, tuttavia, si evidenzia un’interruzione delle cantonate in

pietra al livello del primo piano (foto 6 allegato B4 e foto prospetto ovest della presente

relazione), compatibili con l’ipotesi di un organismo edilizio originario interamente a due piani

fuori terra.

La differente tessitura muraria sul tamponamento sud, in adiacenza alla porzione a tre piani fuori

terra, a livello delle finestre centrali del piano primo, costituita da blocchi in pietra squadrata

affiancati da muratura in laterizio, priva di ammorsamenti (foto 6 del citato allegato B4), è

compatibile con l’ipotesi di una serie di trasformazioni in ampliamento (Ampliamento A1), che

risulta ulteriormente rafforzata dalla variazione tipologica degli architravi a piattabanda di vani

porta/finestra al piano terra e dalla successiva interruzione delle medesime nella direzione est.

Più ad est rispetto alla parte sopraccitata, si constata la presenza di ulteriori elementi della

tessitura muraria, costituiti da blocchi in pietra non ammorsati ed arcate in laterizio al piano terra

e primo, in corrispondenza degli sfondi finestra, immersi nella muratura, compatibili con un

tamponamento dei medesimi avvenuto in epoca successiva rispetto a quella della loro

realizzazione (Ampliamento A2).

L’estrema porzione occidentale a due piani dell’organismo edilizio e i vani contigui ad un piano

sono altresì compatibili con un ulteriore serie di trasformazioni (Ampliamento A3), in parte

ammissibili con le modifiche avvenute con L.E. 2815/41, come dimostrabile sia per le consuete

assenze di ammorsamenti della tessitura muraria, sia per la variazione della copertura in

marsigliesi, rispetto alla copertura in coppi e tegole della parte più antica.

LE TRASFORMAZIONI DELL’AMBITO TERRITORIALE

Parallelamente all’indagine sul fabbricato, l’Ufficio ha condotto un esame sulle trasformazioni

dell’ambito territoriale, attraverso l’analisi delle foto aeree disponibili per l’area oggetto

d’istruttoria4, confrontandone i risultati con la Tav. QC 01 – Carta dello sviluppo urbano e

territoriale del vigente Piano Strutturale.

4 Fonte: Progetto CA.STO.RE. (Catasti Storici Regionali), Regione Toscana e Archivi di Stato Toscani.

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1954 Scala: 1:5000

L’edificio principale appare nella consistenza planimetrica rappresentata sulla mappa del N.C.E.U.

/1952, con accesso dal lato ovest. A sud dell’edificio si constata la presenza di almeno quattro

manufatti pertinenziali, dei quali uno in aderenza al prospetto sud dell’edificio principale.

Il contesto territoriale ha carattere prevalentemente rurale, come evidente dalla maglia degli

appezzamenti, dalle reti infrastrutturali, anche idrografiche, e dall’esiguità degli agglomerati

edilizi, concentrati prevalentemente in corrispondenza del Rio Salsero.

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1978 Scala: 1:5000

L’edificio principale appare raggiungere la consistenza planimetrica attuale, ampliandosi in

direzione est, rispetto allo stato rappresentato sulla mappa catastale del 1952. Rispetto alla

rappresentazione della foto aerea del 1954 alcune modifiche hanno interessato l’ambito

pertinenziale, ove è presente un solo manufatto, catastalmente identificato alla particella 181 del

Foglio 27 del N.C.E.U.

Sul contesto territoriale si evidenzia un processo di urbanizzazione, più sviluppato a Nord del lotto

di riferimento della presente istruttoria, con riduzione della maglia rurale e consolidamento degli

agglomerati edilizi: prevalentemente residenziali in corrispondenza del Rio Salsero (ovest ed est),

del Viale Foscolo e lungo le principali arterie di comunicazione, ma altresì a destinazione

industriale/commerciale (al confine con il Comune di Massa e Cozzile). Contestuale al consolidarsi

degli agglomerati edilizi, è il rafforzamento della rete infrastrutturale e delle attrezzature

(ampliamento del Cimitero e costruzione dl primo nucleo degli impianti sportivi)

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1988 Scala: 1:5000

L’edificio principale appare nella consistenza planimetrica della precedente foto aerea del 1978,

fatta eccezione per alcune modifiche sull’ambito pertinenziale (riduzione dell’aia a sud), indicative

di un probabile inutilizzo dell’organismo edilizio.

Sul contesto territoriale si evidenzia il progredire del processo di urbanizzazione, con ulteriore

riduzione della maglia rurale, che ormai appare limitata ad aree residuali rispetto a quelle

interessate da processi di inurbamento ed in ogni caso con ridotte caratteristiche agricole.

A nord di Via della Nievoletta si rafforzano la rete delle infrastrutture (costruzione di Via Tripoli e

intersezione a rotatoria di Largo Caduti nei Lager, tombamento parziale di tratti del Rio Salsero e

della Nievoletta, finalizzato alla costruzione di Via G. Gentile), quella delle attrezzature

(costruzione impianti sportivi, ampliamento del cimitero comunale) e della maglia edilizia (Via

Foscolo e isolati a sud di Via Giotto).

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1996 Scala: 1:5000

L’edificio principale rimane nella consistenza planimetrica della precedente foto aerea (1988).

Sul contesto territoriale progredisce il processo di urbanizzazione: si rafforza la rete delle

infrastrutture (completamento di Via Tripoli, costruzione dell’intersezione a rotatoria di Largo S.

D’Acquisto, della Via G. Gentile e del tratto di Via Camporcioni, deviazione del corso del Salserino),

quella delle attrezzature (costruzione del Palazzetto dello sport, Terminal Bus e parcheggi) e della

maglia edilizia, con sviluppo della destinazione artigianale/commerciale.

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2007 Scala: 1:5000

L’edificio rimane nella consistenza planimetrica della precedente foto aerea (1996).

Il contesto è caratterizzato da un territorio urbanizzato stabilizzato, nel quale si consolida la

presenza della funzione artigianale/commerciale. La residua e limitata funzione agricola appare

interessare prevalentemente le zone a sud dell’infrastruttura autostradale.

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2010 Scala: 1:5000

L’edificio rimane nella consistenza planimetrica della precedente foto aerea (2007).

Non si osservano sostanziali modifiche al contesto territoriale.

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2013 Scala: 1:5000

L’edificio rimane nella consistenza planimetrica della precedente foto aerea (2010).

Non si osservano sostanziali modifiche al contesto territoriale (fatto salvo il consolidarsi della

funzione artigianale/commerciale ad est dell’area oggetto d’interesse).

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CONCLUSIONI

Il fabbricato costituisce un tipico esempio di casa rurale della Valdinievole, caratterizzato da una

sequenza di semplici volumi edilizi, aggregati linearmente, a sviluppo diacronico, in muratura

mista di pietra e laterizio, privi di particolari elementi architettonici e decorativi, costituito, allo

stato attuale, da un edificio principale e un piccolo annesso a sud dell’area di pertinenza. L’edificio

versa in condizioni di fatiscenza, abbandonato e in precario stato manutentivo.

Non è stato possibile determinare l’esatta datazione dell’impianto originario, pur se la presenza

dell’edificio è attestata antecedentemente al 1866, come dimostrato da atti presenti presso

l’Archivio di Stato, Sezione di Pescia.

La presente analisi ha evidenziato le profonde modifiche planimetrico/dimensionali alla superficie

coperta del fabbricato, successive alla sua rappresentazione di cui alla part. 145 della Sez. D nel

Vecchio Catasto Terreni, ascrivibili al passaggio da un impianto piuttosto compatto, anche se

articolato, ad un impianto a carattere lineare, sviluppato nella direzione orientale.

E’ipotizzabile che l’impianto più antico del fabbricato sia costituito dalla porzione ad ovest, come

emerge dalle verifiche comparative condotte sulle mappe analizzate a mezzo di tecniche G.I.S, e

che in una fase iniziale, l’organismo edilizio fosse interamente contraddistinto da due soli piani

fuori terra.

Il fabbricato principale è stato inoltre interessato da almeno tre successivi ampliamenti di volumi,

essenzialmente giustapposti in aderenza, avvenuti con sviluppo nella direzione est e succedutisi

nel corso della prima metà del secolo XX. In particolare, l’estrema porzione orientale dell’edificio a

due piani fuori terra appare compatibile con le modifiche attestate dagli atti edilizi del 1941.

Più tardiva appare la parte del fabbricato monopiano, come evidente dal confronto fra la

planimetria catastale del 1952 la foto areofotogrammetrica del 1954, quella attuale e la

disomogeneità dei componenti della copertura (tegole marsigliesi), rispetto alla porzione più

antica (coppi e tegole).

In relazione all’ambito territoriale del complesso edilizio, è possibile asserire che a partire dalla

seconda metà del sec. XX si attua un generale processo di urbanizzazione dell’intorno, sviluppato

prevalentemente a nord del lotto di riferimento, che, se da un lato riduce il tessuto rurale

esistente, dall’altro potenzia gli agglomerati edilizi (a carattere residenziale, ma altresì

caratterizzati dalla presenza di complessi artigianali/commerciali), le reti infrastrutturali (anche di

scorrimento veloce) e le rilevanti attrezzature cittadine, marginalizzando l’attività agricola ad

esigue aree, che connotano il territorio circostante come area di frangia e decontestualizzano gli

edifici rurali presenti.

Stante che il fabbricato rappresenta un esempio di edilizia rurale di ordinaria qualità costruttiva,

che il suo impianto originario risulta alterato dalle trasformazioni della prima metà del XX secolo e

che per collocazione è inserito in un ambito territoriale urbanizzato, ormai privo delle

caratteristiche di ruralità e nel quale l’attività agricola risulta in sé marginale, si ritiene che siano

venute meno le prerogative per il suo inserimento negli elenchi degli edifici di particolare valore

storico/architettonico, come altresì confermato in sede di revisione del patrimonio di pregio

finalizzato all’adozione del Regolamento urbanistico, avvenuto con la deliberazione di C.C. n. 25

del 31/3/2014.

IL FUNZIONARIO TECNICO

Arch. Fabio Ciliberti