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1 insieme contro il cancro Come vivere meglio e godersi la città Obiettivo:5.000 passi

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insieme contro il cancro

insieme contro il cancro

Come vivere meglio e godersi la città

Obiettivo:5.000 passi

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Devi sapere che per essere in forma non è necessario diventare atleti olimpionici o vincere i campionati del mondo: basta camminare di più! Certo, questo deve essere fatto possibilmente

ogni giorno e a passo svelto. Tieni sempre a mente l’obiettivo minimo: 5.000 passi, circa 3 chilometri. Il movimento allontana il rischio di malattie, anche gravi (come ad esempio il cancro), e fa vivere più a lungo.

Tuttavia, secondo dati Istat, in Italia le persone che non svolgono né uno sport né un’attività fisica nel tempo libero sono all’incirca il 40% della popolazione. Un bel problema! Soprattutto se consideriamo che l’esercizio costante fa bene anche alla mente. Il movimento infatti è un’ottima arma contro la depressione, in quanto contrasta gli effetti dannosi prodotti dallo stress negativo. Come? Aumentando endorfine e serotonina, sostanze coinvolte nella regolazione dell’umore.

I vantaggi di una vita in movimento

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L’attività fisica può ridurre la probabilità (fino al 50%!) di sviluppare alcuni tipi di tumore, come quello del colon, della prostata e dello stomaco. Inoltre, le donne che svolgono regolarmente esercizi presentano una diminuzione del rischio di cancro al seno di circa il 15-20%. Lo sport è fondamentale anche nella prevenzione delle recidive. Ad esempio, i dati riguardanti le pazienti già colpite da un tumore alla mammella sono molto chiari: l’esercizio svolge un effetto protettivo sia sulle ricadute (–40% con 20 minuti di attività al giorno) che nella riduzione della mortalità. E questo si evidenzia soprattutto nelle donne in sovrappeso.

In questo opuscolo scoprirai come unire un semplice ma importante gesto, la camminata, al piacere di visitare le meraviglie architettoniche

e culturali delle nostre città. Da pagina 5 a pagina 13 troverai tre tracciati di circa 3 km per

le vie di Torino. Perché abbiamo deciso di dedicare questo spazio al capoluogo piemontese? Perché è la prima città a ospitare “Cancro? No grazie”, il Festival itinerante della prevenzione e dell’innovazione in oncologia. Una manifestazione mai realizzata prima, voluta dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), Fondazione “Insieme Contro il Cancro” ed Healthy Foundation che si svolgerà ogni anno in un luogo diverso. Per maggiori informazioni sul progetto, visita: www.cancronograzie.org

Attenzione! L’attività fisica fa sicuramente bene ma deve essere praticata utilizzando anche la testa. Devi considerare diversi elementi, tra cui il tuo stato di forma e, fattore non meno importante, l’età.

CANCRO?NOgrazie!

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Le scarpeLa calzatura è senza dubbio lo “strumento” principale per il cammino. Anche una semplice passeggiata necessita di una spinta ottimale del piede e, di conseguenza, di una scarpa che faciliti un movimento corretto. Quali calzature indossare? Le più adatte per il walking sono realizzate in modo specifico, diverse dai prodotti pensati per la corsa o per altre discipline. In caso tu non riesca a trovare un negozio di articoli sportivi con questi modelli, puoi ripiegare sulle scarpe da running, che rappresentano la soluzione più vicina a quella ricercata. Perché? La parte superiore di rivestimento del piede (tomaia), è ottimale in tutti e due i modelli, soprattutto se realizzata in tessuto traspirante. Ma le differenze maggiori stanno nella suola. Ad esempio, le calzature da walking hanno un tacco più smussato, che permette un impatto migliore del tallone con il terreno.

Iniziamo con il piede giusto…

L’abbigliamentoScegli un abbigliamento comodo e confortevole, sia che tu voglia cimentarti in un percorso più impegnativo che in uno più leggero. Ovviamente, la prima opzione sono degli indumenti sportivi: tuta o maglia e pantaloncini. In questo modo si è portati anche ad aumentare il passo, in caso ci si senta in forma. I tessuti acrilici di nuova generazione sono l’ideale. Sono studiati innanzitutto per non trattenere il sudore a contatto con la pelle. Oltre che per riscaldare in inverno, pur essendo molto leggeri, e per far traspirare la cute nella stagione calda. Evita le fibre naturali (cotone, lana), perché assorbono molto il

sudore e rimangono bagnate. Copri sempre la testa con un cappello: nelle

giornate fredde ridurrà il rischio di sinusiti o emicranie, mentre in estate ti riparerà dal sole.

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Itinerario 1

Piazza Castello

Piazza San Giovanni

Via Porta Palatina

Piazza Corpus Domini

Piazza Palazzo di Città

Via Milano

Piazza della Repubblica

Piazza della Consolata

Via della Consolata

Piazza Savoia

Via degli Stampatori

Via Garibaldi

Piazza Castello

PIAZZA CASTELLO

Palazzo Reale

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Piazzetta Reale

Piazza della Repubblica

Piazza Emanuele Filiberto

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Piazza Savoia

Via Garibaldi

Via S. Maria

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Via Garibaldi

Via C.I. Giulio

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Via IV Marzo

Resti anticaPorta Segusina

1 Palazzo Chiablese2 Duomo di San Giovanni3 Cappella della Sindone4 Chiesa dello Spirito Santo5 Chiesa del Corpus Domini6 Monumento al Conte Verde7 Chiesa di San Domenico8 Mercato di Porta Palazzo

9 Santuario della Consolata e Campanile di S. Andrea

10 Palazzo Scaglia di Verrua11 Chiesa della SS. Trinità12 Palazzo Madama

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Il punto di partenza per la nostra visita è piazza Castello, cuore della città. Attraversiamo la piazzetta Reale piegando a sinistra e passiamo sotto i due archi. Giriamo a destra in via XX settembre e alla nostra sinistra vediamo il Palazzo Chiablese (1) e a destra il Duomo di San Giovanni (2), voluto dal Cardinal Domenico della Rovere e ultimato nel 1498. Il Rinascimento ha lasciato pochi esempi a Torino e il Duomo è l’unico monumento religioso. Il campanile di San Giovanni è alto 60 metri e di circa trent’anni precedente alla Cattedrale. Alle spalle del Duomo svetta la cupola della Cappella della Sindone (3), un capolavoro del barocco gravemente danneggiato dall’incendio dell’Aprile 1997.

Percorriamo via XX Settembre, svoltiamo a sinistra in via della Basilica e di nuovo a sinistra in via Porta Palatina. Passiamo oltre via IV Marzo e, rimanendo sempre in via Porta Palatina, vediamo la Chiesa dello Spirito Santo (4). Raggiungiamo piazza Corpus Domini, senza perderci

a sinistra in lontananza la vista della guglia della Mole Antonelliana*.

Qui troviamo la Chiesa del Corpus Domini (5), opera del Vittozzi, costruita a ricordo del Miracolo del 1453. Ripartiamo svoltando a destra per via Palazzo di Città e giungiamo nell’omonima piazza, al cui centro si erge il Monumento al Conte Verde (Amedeo VI) (6), opera del Palagi. Il seicentesco Palazzo Civico fu progettato dal Lanfranchi e ingrandito poi da Benedetto Alfieri. Svoltiamo a destra in via Milano e raggiungiamo più avanti la gotica Chiesa di San Domenico (7), costruita nel XIII secolo. Arriviamo al mercato di Porta Palazzo (8) (piazza della Repubblica), aperto tutte le mattine feriali e il sabato tutto il giorno. Puntiamo a sinistra verso Piazza Emanuele Filiberto, nelle cui vicinanze, in via Bonelli 2, abitava il Boia. Seguendo il via Carlo Ignazio Giulio si giunge a piazza della Consolata con l’omonimo santuario barocco e l’imponente campanile romanico di Sant’Andrea (9).

DuoMo Di SAn GioVAnni

ChieSA Del CorPuS DoMini

MonuMenTo Al ConTe VerDe

MerCATo Di PorTA PAlAzzo

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Iniziata nel 1863 e terminata nel 1888, la Mole Antonelliana

è il simbolo di Torino. Nata per essere una Sinagoga ebraica è

oggi sede del Museo del Cinema. Deve il suo nome all’architetto

Alessandro Antonelli. La statua del genio alato che la sovrastava

è stata sostituita con una stella, dopo le lesioni del terribile

uragano del 1904. Nel 1953 una violentissima bufera fece

cadere ben 47 metri di guglia. Oggi questa parte, che è stata

ricostruita, non è più interamente in pietra e laterizi. La Mole

ha così perso il suo primato di edificio in muratura più alto

del mondo: 167 metri e mezzo. Un ascensore consente di salire

fino al tempietto per godere di una vista mozzafiato su tutta la

città, sulla collina e sulla corona delle Alpi.

Alto 40 metri, è attribuito al monaco benedettino Bruningo, cacciato dai Saraceni nel X secolo dall’Abbazia di Novalesa.

Proseguiamo lungo via della Consolata in direzione di via Garibaldi (a sud) e arriviamo in piazza Savoia, dove si affaccia la Vecchia Farmacia Collegiata (10), fondata prima del 1500. Poco oltre la piazza svoltiamo a sinistra in via Garibaldi, dove c’era l’antica porta romana, la Porta Segusina. Arrivati in via Garibaldi percorriamo quello che fu un tempo il decumanus maximus della colonia romana, la via più antica di Torino. Poco oltre svoltiamo a destra in via Stampatori, dove al numero 4 si può ammirare il rinascimentale Palazzo Scaglia di Verrua (1585- 1604) (11). Ritorniamo in via Garibaldi e raggiungiamo piazza Castello passando davanti alla Chiesa della SS. Trinità (12). Di fronte a noi si erge Palazzo Madama (13), residenza ufficiale delle due Madame Reali dagli anni Quaranta del Seicento e connubio di duemila anni di storia del Piemonte. È qui che termina il nostro giro alla scoperta della parte più antica della città.

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SAnTuArio DellA ConSolATA e CAMPAnile Di S. AnDreA

PAlAzzo MADAMA

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Itinerario 2Piazza Castello

Palazzo Madama

Teatro Regio

Via Po

Via Carlo Alberto

Galleria Subalpina

Piazza Carlo Alberto

Piazza Carignano

Via Maria Vittoria

Piazza San Carlo

Via Santa Teresa

Piazza CLN

Via Roma

Piazza Carlo Felice

1 Chiesa di San lorenzo2 Palazzo reale3 Castello4 Teatro regio5 Palazzo degli Archivi6 Palazzo Carignano7 Biblioteca nazionale8 Monumento a Carlo Alberto

9 Palazzo dell’Accademia delle Scienze

10 Chiesa di San Filippo 11 Monumento a emanuele Filiberto12 San Carlo e Santa Cristina13 Chiesa di Santa Teresa14 Fontane del Po e della Dora15 Giardini Sambuy

Piazza Castello

Via Po

Via C

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Via Principe Amedeo

Via Acc

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Via Maria Vittoria

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Via Santa Teresa

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PIAZZA CASTELLO1 2

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Il punto di partenza del nostro secondo itinerario è ancora Piazza Castello, davanti alla Chiesa di San Lorenzo (1). Opera di Guarino Guarini, la Chiesa ha una splendida cupola e un interno ricchissimo e armonioso, che si può considerare uno dei capolavori del barocco religioso in Europa. Uscendo dall’edificio, di fronte si trovano Palazzo Madama e appena oltre il Teatro Regio, mentre a sinistra c’è il Palazzo Reale (2). Residenza sabauda per due secoli, è una delle dimore reali più suntuose in Europa. Vi sono rappresentati tre stili: barocco, rococò e neoclassico. Oggi è sede di un museo. Al centro della piazza si erge imponente il Castello, detto anche Palazzo Madama (3)

perché fu abitato e ingrandito dalle due Madame Reali, Maria Cristina d’Orléans e Giovanna Battista di Savoia Nemours.

Superiamo Palazzo Madama e dirigiamoci verso il Teatro Regio (4), la cui unica parte originale rimasta è la facciata del Settecento. Dopo l’incendio del 1936 che lo distrusse completamente è stato ricostruito. Accanto al Regio si trova il Palazzo degli Archivi (5), uno dei più importanti in Italia. Trovano spazio ben 70 chilometri di scaffali, su cui sono ordinatamente riposti i documenti della storia dei Savoia e dell’Italia!

Imbocchiamo via Po e svoltiamo subito a destra in via Carlo Alberto. Usciamo in piazza Carlo Alberto, dominata dall’imponente facciata ottocentesca di Palazzo Carignano (6), che fronteggia quella delle ex-scuderie oggi diventate la Biblioteca Nazionale (7). Al centro della piazza troneggia il monumento a Carlo Alberto (8), padre del primo Re d’Italia. Svoltiamo a destra in via Principe Amedeo girando

TeATro reGio

PAlAzzo reAle

CuPolA Di SAn lorenzo

MonuMenTo A CArlo AlBerTo

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intorno a Palazzo Carignano. Ora siamo nella piazza omonima. Qui si affaccia un altro edificio: il Palazzo dell’Accademia delle Scienze (9), sede anche del celebre Museo Egizio e della Galleria Sabauda.

Percorriamo un tratto di via Accademia delle Scienze e svoltiamo a sinistra in via Maria Vittoria. Siamo sul sagrato della Chiesa di San Filippo (10), costruita con un’unica navata, la più vasta di Torino: vi hanno lavorato molti architetti fra cui Guarini, Garove e Juvarra. Ritorniamo sui nostri passi, tenendoci su via Maria Vittoria fino a piazza San Carlo, una delle più belle

al mondo per il suo aspetto armonico. Il suo impianto è dovuto a Carlo di Castellamonte, che la progettò nel 1637. È stata sede del mercato del grano e piazza d’armi: vi si è tenuta persino una battaglia navale! Al centro della piazza c’è il monumento a Emanuele Filiberto del Marocchetti (11) (1831-38), detto “’l Caval ‘d Brons”. Verso Sud la piazza è chiusa da due chiese barocche: San Carlo e Santa Cristina (12). A nord, imboccando via Santa Teresa, si ammira la Chiesa (13) omonima iniziata nel 1642. Prendendo invece via XX Settembre in direzione di Porta Nuova, subito dopo piazza San Carlo si trova piazza CLN, con le due fontane (14) che rappresentano il Po e la Dora. Proseguendo per via Roma si raggiunge poi piazza Carlo Felice, dove si estendono i giardini Sambuy (15). Il giro finisce qui ma, volendo, si può ritornare al punto di partenza con una passeggiata sotto i portici di via Roma, ammirando le vetrine dei negozi. Per fare, insomma, qualche “vasca”.

PAlAzzo CAriGnAno

GiArDini SAMBuy

SAn CArlo e SAnTA CriSTinA

MonuMenTo A eMAnuele FiliBerTo

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Itinerario 3

Piazza Vittorio

Lungo Po Armando Diaz

Parco del Valentino

Viale Virgilio

Viale Mattioli

Castello del Valentino

Viale Crivelli

Borgo Medioevale

Fontana dei Dodici Mesi

Viale Medaglie d’Oro

V.le Boiardo

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Corso Giovanni Lanza

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Vittorio Emanuele I

Ponte Umberto I

Corso Vittorio Emanuele II

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Corso Dante Alighieri

PIAZZA VITTORIO VENETO

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1 Chiesa della Gran Madre di Dio2 Parco del Valentino3 Castello del Valentino4 Borgo medievale5 rocca medievale6 Fontana dei 12 mesi

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Fonte: Passaporto delle Città per Camminare e della Salute

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Partiamo questa volta da piazza Vittorio Veneto per un tragitto immerso nel verde del parco del Valentino! La piazza si chiude sul ponte dedicato a Vittorio Emanuele I, che collega quest’area alla Chiesa della Gran Madre di Dio (1), la cui architettura riprende quella del Pantheon romano.

Da Piazza Vittorio, ricca di locali e bar, imbocchiamo a destra il lungo Po Armando Diaz. Dopo qualche centinaio di metri si è già nel “polmone verde” della città: il parco del Valentino (2), ormai uno dei simboli di Torino. Questo è il terreno ideale per tutti gli appassionati di sport: ogni giorno si trovano podisti, pattinatori, ciclisti, canottieri, ecc. Ricco di terreni pianeggianti, asfaltati o dal terreno comunque regolare, il parco è una meta privilegiata per chi vuole camminare. Arrivando da corso Cairoli si è accolti da una folta vegetazione e da collinette erbose. Imboccando viale Virgilio prima e viale Mattioli subito dopo si arriva al Castello del Valentino (3)

(XVI secolo), sede della Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino. L’origine del termine del maniero è incerta. Il primo documento in cui compare il nome Valentinium è

del 1275. Qualcuno lo fa risalire a San Valentino, perché le reliquie di questo martire giovinetto del Duecento sono conservate dal 1700 in una teca di cristallo nella chiesa di San Vito (sulla collina che si affaccia sul parco). Il castello deve la sua forma attuale a Madama Reale, la giovanissima Maria Cristina di Borbone, che lo fece riprogettare e ricostruire tra il 1633 e il 1660.

Poco oltre, svoltiamo a sinistra in viale Crivelli e arriviamo al Borgo Medioevale (4) e alla sua Rocca (5). Creato per l’Esposizione Generale del 1884, è ancora oggi un’apprezzata meta turistica. Dopo una visita tra le

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antiche botteghe si può proseguire a sud, verso la fontana dei Dodici

Mesi (6), tornando al punto di partenza percorrendo i numerosi sentieri sterrati interni del parco, alla ricerca di un po’ di tranquillità. Oppure tramite viale Boiardo e viale Medaglie d’Oro, ampi e asfaltati, per procedere a passo più svelto.

Dopo aver percorso uno di questi itinerari

non ti senti già meglio?

Comunque, cerca di ritagliarti ogni volta che puoi il tempo

necessario per fare due passi con gli amici o la tua famiglia. Basta

avere buona volontà e tenere un ritmo non troppo blando. Avrai

la mente più serena e anche il tuo corpo ti ringrazierà. Ma non

fermarti alle passeggiate che ti abbiamo proposto. Approfittane per

modificare i percorsi a tuo piacimento e scoprire gli angoli della

città che ancora non conosci. Oppure, per recarti in altri posti e

continuare sempre a… camminare!

Un pieno di energia

Con le nostre passeggiate siamo passati in mezzo a bar e ristoranti che ci hanno fatto venire un po’ di appetito. Tutto normale: muoversi è fondamentale, ma è comunque un’attività che brucia energia. Per far sì che il nostro corpo resti efficiente, bisogna tenerlo in forze con il carburante giusto. È importante quindi sapere cosa mangiare e quali sono le quantità da rispettare. Quando ti siedi a tavola, dunque, fai molta attenzione a quello che metti nel piatto!

Oltre il 30% dei tumori è direttamente collegato

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a una dieta scorretta. Molti casi di cancro, quindi, potrebbero essere evitati mangiando in modo equilibrato. Attenzione soprattutto agli alimenti calorici, a quelli ricchi di proteine di origine animale, ai grassi e ai carboidrati raffinati. Limita le bibite zuccherate e il sale. Via libera invece a frutta e verdura, da mangiare in abbondanza anche come spuntino. Il modello ideale è la dieta mediterranea, che prevede un consumo regolare di verdure, frutta, pesce (soprattutto azzurro), carboidrati, olio di oliva, cereali e legumi.

Contro il sovrappeso, evita il “fai da te”. Il regime alimentare deve garantire la giusta energia per svolgere tutte le attività quotidiane senza assumere calorie in eccesso, che possono poi trasformarsi in chili di troppo. L’obesità è uno dei principali fattori di rischio oncologico ed ha un legame diretto con lo sviluppo di alcuni tumori (es. colon, prostata, utero e mammella). Ma non sottovalutare nemmeno la “semplice pancetta”. Se hai bisogno di dimagrire rivolgiti al tuo medico di famiglia o a un esperto!

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Va bene muoversi, ma alla fine della giornata anche il riposo è fondamentale. I ritmi frenetici quotidiani, infatti, fanno spesso sottovalutare l’importanza di questo grande alleato della salute!Bisognerebbe rimanere a letto almeno 8 ore per notte, per ridare equilibrio all’organismo e al cervello. Inoltre è stato dimostrato che dormire tanto (e bene) garantisce un umore migliore! Ecco i consigli per un buon sonno:

• evita l’assunzione di bevande alcoliche o contenenti caffeina ed eccitanti in generale. Prediligi la camomilla o infusi realizzati per questo scopo;

• una buona e modesta attività fisica può conciliare il riposo, ma troppa può causare un’eccessiva stanchezza stimolata dall’aumento di adrenalina;

• mantieni la regolarità: il corpo è abitudinario, quindi cerca di andare a letto e svegliarti sempre alla stessa ora. In più, prova a stabilire una serie di tappe di avvicinamento al sonno, con azioni ripetute nella stessa

sequenza: il tuo organismo così “capirà” che ti stai preparando per andare a dormire;

• la stanza deve essere buia, silenziosa, arieggiata e con una buona temperatura;

• evita cene abbondanti e pesanti;

• cerca di non focalizzarti su pensieri negativi o ansiogeni;

• prova a cambiare materasso, soprattutto se lo trovi scomodo o pensi che possa causare alcune allergie;

• superata una certa ora, lascia perdere tv, computer o videogames (soprattutto giochi di guida e sparatutto)! Lo stimolo che il tuo cervello riceve da certe attività

(e dalla luce dello schermo) è tale da ritardare sempre più l’ora in cui riesci ad

addormentarti;

• un altro rimedio semplice e spesso efficace è il libro! La lettura è una delle attività più rilassanti e consigliate per prendere sonno in maniera naturale.

Consigli sul riposo

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Con il patrocinio di

Associazione Italiana di Oncologia medica

Consiglio direttivo nazionale AIOM

PresidenteStefano Cascinu Presidente elettoCarmine Pinto

SegretarioStefania Gori

TesoriereFabio Puglisi

ConsiglieriGiuseppe AltavillaGiordano BerettaSaverio CinieriLucia Del MastroMassimo Di MaioRosa Rita SilvaPierosandro TagliaferriGiuseppe Tonini

Via Nöe 23, 20133 Milanotel. +39 02 70630279fax +39 02 [email protected]

CANCRO?NOgrazie!

L’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), la Fondazione

“Insieme Contro il Cancro” ed Healthy Foundation offrono a tutta la

collettività le loro conoscenze in tema di contrasto ai tumori.

È nato così “Cancro? No grazie”, il primo festival sulla prevenzione e

l’innovazione in oncologia. Una manifestazione organizzata ogni anno in una

città diversa, che diventa così la Capitale italiana della lotta alle neoplasie.

L’iniziativa vuole raggiungere tutte le fasce della popolazione, dai giovani

agli anziani, con una serie di eventi che vedono la partecipazione di oncologi,

testimonial sportivi, associazioni di pazienti e rappresentanti delle Istituzioni:

incontri pubblici nei palazzi delle città, nelle piazze e nei centri per la terza

età; lezioni nelle scuole insieme ai grandi campioni; passeggiate di salute e

molto altro! Per maggiori informazioni: www.cancronograzie.org

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Un progetto di

via Malta 12/b, 25124 [email protected]

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