1 il piacere di scrivere · cado nell’illusione, altro non mi resta, illusione che fa rima con...

30
1 Il Piacere di Scrivere

Upload: vandiep

Post on 15-Feb-2019

215 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

1 Il Piacere di Scrivere

Il Piacere di Scrivere Poesia vol. IGentile lettore,grazie per aver scaricato questo e-book gratis di poesia, frutto del primo concorso del blog Il Piacere di Scrivere. Agli autori era stato chiesto un componimento poetico senza restrizioni, purché non rientrasse nel paraletterario con l'erotico e la violenza, alle quali siamo ormai abituati, anche per alzare il livello della competizione.Come nello stile del sito, tantissime le figure sociali che hanno contribuito alla realizzazione del testo: studenti, professori, infermieri, laureati, operai. Abbiamo escluso una

valutazione critica, che in alcuni casi sarebbe risultata pedante, in favore di una votazione democratica delle poesie migliori. Alla fine, tutti hanno avuto la possibilità di rientrare in questo e-book in ordine cronologico.

Resterai sorpreso del livello raggiunto dalle liriche, come segno che la letteratura non dipende dall'editore o dal modo in cui viene pubblicato qualcosa, ma dal contenuto.

Annarita Faggioni, poetessa e webmaster de Il Piacere di Scrivere

PS. Tutte le poesie possono essere riutilizzate dagli autori, che le hanno offerte con licenza Creative Commons

2 Il Piacere di Scrivere

Cinque StelleDi cinque stelle che ho,una la lascio alle madri,che forti più dei temporaliche giocano i giorni nostri,amano i propri figli,d’una dolcezzascioccae incantata.Una la lascio ai vecchi,che cristallizzanomemoriein solitudini abbacinanti,

per poi farsene niente,e andarsene,nella discrezione ospedalieradi un ridondante martedì sera.Una la lascio ai Nocchieri,che avvedanocodesta – razzista,lucrosa miradurata oltre tempo, ormai,e pensino almeno un pocoal silenzio dei nostri guai.Una la lascio ai padri,che mancano sempree non si fanno ammazzare,ma aggiustanolampadine,in un primordialemeticcio, sublimegesto d’amore.L’ultima la lascio ai poeti,rari di questi tempiin cui la poesia par fintanegli occhi secchidi là degli schermi.Che risveglinoi loro spiriti!

3 Il Piacere di Scrivere

E di qualunque forma sian fatti,tornino ad abbracciare i cieli,coi loro geni distratti.

Paolo Assandri (studente universitario)

Quando mi guardi

Quando mi guardiè come se le palme delle tue ditami sfiorassero piano,o se le finestredei nostri cuoripalpitassero insieme..ti parlo come se mi sentissi ancoraed io ho solo la forzadi alzare lo sguardoe immaginarti dentro di me.

Mariagrazia Tumbarello

Vita?Kalashnikov di neuroni sparati alla velocità della luceper cogliere al volo l’essenza diun’ermeneutica linfa vitale piagata dall’acido solforico enella delusione ribollente, un lampo di magnesiom’immobilizza nell’elettrolisi dell’agire. Paralisi.Questa vita bella, mutilante granata di emozioni eriso e pianto, per un respiro esiliato al nulla.

4 Il Piacere di Scrivere

E … e tu speranza? Dolce adultera prostituta, tu chepugnali con veleno di vipera e sfregi come una minadico a te, ci sei?E tu, sfacciato poliedro dalle mille facce, dannataclorofilla che prendi il nome di paura, signora paura,dal cappello spumeggiante di acciaio rovente,che fai? Perché esisti?Cado nell’illusione, altro non mi resta, illusione che farima con disillusione. Strana poesia di tutti i giorni,rapsodia di parole, mi rifugio fra gli anfratti dei tuoi versie sogno, in attesa di un fucile carico a salute,salute che mi manca.Nuova vita.

Francesco Gallina (studente liceale)

Il senso delle coseÈ il profumo della terradopo la pioggia,il battito delle alidi una falenaammaliata dalla luce,lo schiudersi alla vitadi un fioreche non doveva nascere,la polpa succosadi un frutto maturo,l’amore,sincero,vero,puro,che vince ogni tempesta,benché talvoltane sia causae motivo.

Gabriele Ottaviani (Docente universitario)

5 Il Piacere di Scrivere

PensandotiSollevata da una forza acquisita da dentro di meabbandonata a cercar risposte a tutti i perchéche ripercuotono nella mia mente, riesco a superare i ricordi tuoiche mi fanno star male, con la speranza di rivederti mi addormento.Nel buio ti vedoaccanto a me, che dolcemente cerchi di calmarmidandomi la tranquillità della notte e il risveglio di un mattino pieno di te.Tu sei tutto il più belloracchiuso in una sola parola l’amore.

Sabrina Tordini

Il tempo lentoStavo seduta ad osservarefuori dalla finestra la pioggia incessante cadevadentro la mia anima, tumulti di tempestaneanche il tempo mi è amico,neanche l’ora è buona con me,tutto passava lentotutto ripensavo con la mentevolevo solo vivere come è degno vivere,volevo solo spendere tempo per qualcosa o qualcuno,ma inesorabile,stavo lì, seduta sulla sedia,con mille pensieri, ma nessun lavoro da faremille idee, ma nessuno che mi stava ad ascoltare,il tempo, amico d’estate, con ricordi di bagni al mareora mi era come ostile,lento, cupo, ansioso di essere e di non andaree io, incapace di reagire,stavo ancora a guardare fuori dalla finestra!Piccolo raggio di sole, vieni fuori!Affinché io possa alzarmi e venire fuori da te,affinché ancora una volta, posso ingannare il tempoanche se so, che non basterà!Raggio di sole,ancora una volta, illuminami!

Angela Fragapane (addetta alla gestione aziendale)

6 Il Piacere di Scrivere

MadreE mi riempiodi nuvoledi cieloe di carezze.Ti guardomentre ti allontanie vorrei entraredentro di teper difenderti.Il caldodel tuo risvegliomi scioglie il respiroe lo porto con medovunque vado.

Simonetta Paroletti

StagioniUna cascata di foglie brunite;entro gli smalti impastati d’autunnoLungo sentieri di boschi e pometi;velli di foglie imbevute di sole

Lontano. Estate perduta in rimpiantidi gelo che in lacrima la ricopre.Rimpianto per la luce sterminataopposta ad un palpitare sì breve

che si spegne. Ma di fiamma il risveglioin primavera che di fiori abbaglia,di tutte e tutte le speranze sazial’adolescenza dai colori in grembo

che bruceranno: E bruciano di fattocome pomi dalla chioma non colti:L’arsura nel frutteto, quel calore

7 Il Piacere di Scrivere

ardente, antipode del focolare!

Christian Iacomucci (giornalista presso una rivista letteraria)

Vorrei spiegartiVorrei spiegarti la vita ora per ora,insegnarti a vivere e morire;a piacere a te stesso , a provar gioia,a superar tutte le barriere,ad avere un animo senza paura.Vorrei spiegarti perché tornano le stagioni,e per noi non ritorna il tempo se non nella memoria;perché la giovinezza presto reclina il capo,per sempre svanendo in compagnia delle illusioni.Vorrei dirti che c’è un dopo!Invece so parlare solo d’amore,quello per cui sei nato,che spiega la vita,che affronta la morte,che non reclina il capo,che ti veglierà anche dopo!

Maria Paraggio (casalinga e poetessa)

Mente divisaElogi alla vita non eranoquelle combinazioni di espressioni assurdeche trovavano corporeitàin tentazioni esaltate.La follia impigriva le gambe della menteche stava sempre un passo dietro l’aristocrazia dell’animo.Notti insonni si proponevano ai suoi occhie a quelli di coloroche involontariamente erano spettatori indifferenti.Le uniche certezza sembravano essere

8 Il Piacere di Scrivere

marchi roventi che impassibili premevanosulla delicata pelle dei sogni vinti.E la donna dagli occhi rossiintrappolata in un tragico livoreimprecava il vento poiché soffiassee il sole perché brillasse,senza risposte nelle piccole taschedi quel consunto pigiama a righe.

Naomi Bertuolo (studentessa universitaria)

Sei parte di meIl tempo non fermerà le mie lacrimeparte di me e’ volata con tesono come un albero con rami secchi e foglie ingialliteti ritroverò , mi basterà una tua carezzaper asciugare le mie lacrime

Antonio Russo (poeta)

Danza di una fogliaUna foglia sembra danzaresulle note di un canto lieve e melodiosodi un usignolo,posato sul ramo di un ciliegio in fiore,al ritmo cadenzato della pioggiache rende rorida l’erbanonché di un flebile venticello primaverileed il mio pensiero unito al tuo,è un tutt’uno con l’azzurro cieloove uno stormo di rondinicon il loro costante garrito, inneggiano alla vitadono prezioso del Signor.

Silvana Intieri (poetessa)

9 Il Piacere di Scrivere

Se tu, pensandomiSe tu pensandomi, mi potessi rendere realePotrei essere per te un sogno, una favola.Passeggeremmo mano nella mano, nel tramonto,Seduti poi in riva al mare, ad aspettare l’alba.Potremmo correre sotto un temporale estivo,Ridendo felici come bambiniBaciandoci di nascosto in un portone o a mezzogiorno in mezzo alla piazzaPotremmo inseguirci nei prati, rotolandoci sull’erbaPotremmo amarci sotto le stelle, vicino ad un ruscello mormorantePotrei essere presente nei tuoi momenti tristi, buiQuando dicendo che vuoi star sola in realtà chiedi aiutoVorresti avermi vicino nelle notti oscurePotremmo viaggiare insieme verso il mare o i montiSarebbero le nostre meravigliose vacanze.Cucineremmo insieme per noi e per gli amiciBevendo poi un bicchiere sul divano a chiacchierareImmagina, se solo pensando potessi rendermi realePurtroppo sono solo un idealeUn sogno, una chimera, un’illusioneNon esisto se non in te…

Andrea Leonelli (infermiere e poeta)

L'Inammissibile pesantezza dell'ApparireSul volto calza la muta maschera,un taglio al posto delle labbraper conferir un sibilo sinistroalle parole appena modulate.

10 Il Piacere di Scrivere

Con abiti impeccabili coprele sue putride carni.Le tasche, profonde,ama sigillar con doppia impunturacosicché il loro contenutosvelar non possa i suoi segreti.Nelle movenze ampie delle nervose manicoglie e trattieneprofumi “d’aria fritta”.Tirate a lucido, le scarpetacciono su percorsi compiuti.Mai si bagnò nel mare del Vero,preferì bruciare la pianta dei suoi piedisull’arida e rovente spiaggia del Presunto.Se ali dispiegate sostengonoil leggero volo libero dell’Essere,condanna a vita siail trascinar, ad ogni passo,la “palla” della detenzionenel’ inammissibile, pesante, Apparire.

Patrizia Rossi (poetessa)

Il riflesso dell 'AnimaE’ come un soffio di ventola mia triste vita,come il lamento stanco di un lupoil mio triste camminosi abbattono pesanti i miei passisull’arida terra,si fa stanco come il mondoil mio camminocome il sospiro di un fioreil mio continuo pensare.Sentirsi come il nullain cerca di un risveglio

11 Il Piacere di Scrivere

rende tutto latente,come il riflesso dell’acquala mia vista appannata,l’anima senza il suo corpodispersa nel buio dell’inconsciodivagando dal reale al razionaledi una incerta triste vita.Viaggiano ormai lontanii miei ricordi sbiaditisi cancellano le immaginidel mio sofferto passatosi sgretola ogni singolo momentodi quella esistenzaè un tormento continuareun timore ritornaretuttavia è un bisognoche io ricominci ad amare.

Salvatore Pasqualino (poeta)

InsideOra lo soquando fare l’amore non ti basta più,vuoi sentire sulla pelle il calore di altri corpi,un altro odore tra le mani.

Ti resta sulle labbra il sapore del non senso.Ti ho chiesto di fuggire dal tuo grido,di lasciare il tuo cuore sotto un vetro,di donarti per favore.Quando Il tuo no mi diceva di volere l’eterno,che Io non potevo dartelo,Io non capivo e non ho capito maiche non bastavo io.

Il cancro delle cose è la promessache vi è dentro per cui domandi l’infinitoe per risposta hai silenzi.

12 Il Piacere di Scrivere

A farti fare quelle cosee quanta dignità ti ho tolta,così immerso nel mio piacere io non mi rendevo conto.

Con una mela avvelenata avevo spento il tuo sorriso,con la pretesa e la finzioneche quell’atto fosse amore,ti ho ridotta ad un oggettonella mia violenza cupa.

Io che t’amavo per davveromi sono illusoche sbagliasse quella voce dentro me,che mi diceva della tua sacralità,del suo volto così puro,del divieto di toccarti,e poi ti ho persa per davvero.

Gli amici dicevano non pensare perché fa solo più male,quel dolore io lo sentivo dentroper cui domandi l’infinitoe per risposta hai silenzi.

Ora ti prego domando perdono

Miriam Defilippis (studentessa universitaria)

CateneDimmi,con quale volto nasconderai il tuo cuore oggi?Quale sarà la piega entro cui costringerai la tua bocca?Attraverso quale velo guarderai il mondo?

Dimmitra le mille finzioni della tua voce,quale sarà quella con cui mi dirai parole senza radici?

Io sono qui,

13 Il Piacere di Scrivere

accetto le tue maschere di disperazione,e aspetto,fino a quando riuscirai a spezzare la prigione delle tue parolee sarai capace di mostrare il tuo vero essereche so già essere bellissimo.

Io aspettoe so che sarai stupitoquando scoprirai quanto Amore ci siaal di là della commedia che reciti ogni giornoe ti impedisce di vedere il vero.

Annarosa Ceriani (insegnante)

Il DoloreE’ andato via il nostro male!

Lo avete visto…?Lo avete sentito…?

E’ uscito sbattendo la porta!

Ormai non facevaneanche più solletico

incapace di interagire ancoracon ossacuore e mente…

E’ andato in altri lidia elemosinar vendetta!

Domenico Ruggiero (poeta e DJ)

14 Il Piacere di Scrivere

Go to LisbonTi ho rivisto in una donna per stradacon l’ombrello tutto rottosotto il diluvio universale,la faccia triste di un clown

Mi si fonde il tuo odorecol mio.Di questa costante si fala formula del ricordo.

Mi hai accompagnato alla stazionela pioggia è iniziata,sei rimasta con le ginocchiastanche,una bottiglia d’acqua vuota,la sigaretta in bocca eil tuo spiccato essereestemporanea.Anche da lontano saremo telepatici.

Cristina Battaglini (assistente di lingua italiana all'estero)

Un dollaro per un palloncinoVolava per aria da solo.Era blu, di una dimensione media.Inciso sulla pancia aveva un sorriso a pennarello bianco:-un nastro di mezzo metro legato sopra l’ombelico tentennava fra le nuvole.Volava da solo, e si allontanava da noi;Joe lo guardava, a 5 anni si piange per queste cose.-Torna qui! Torna qui! Urlava inutilmente.E’ biondo, con un paio di Jeanse con le caramelle in tasca.-Come glielo spieghi, pensavo io!Joe lo capirà che siamo solo di passaggiomagari sarò già morto

15 Il Piacere di Scrivere

e lo spenderà lui un dollaroper un palloncino.

Remo Morchi (studente universitario)

Senza fiato

Senza fiato sono rimasto guardando il cielo stellato sopra di me….guardando poi il guard-rail che si prestava a venirmi incontro con immenso piacere….Sono rimasto senza fiato anche quando, ho scoperto di non essere quel che non volevo essereSono rimasto senza fiato quando,entrando in mare ho scoperto di non saper nuotare,ma solo camminare..Sono rimasto senza fiato quando,ho allacciato le mie scarpe ed ero nudo in superstrada….Sono rimasto senza fiato quando,guardando un tramonto,ho visto i tuoi occhi dentro i miei pensieri e ,le tue labbra mentre il sole scompariva del tutto….

Filippo Carlotti (capomacchina)

Per i tuoi occhiPer i tuoi occhi onestiho attraversato il fiume a piedie dall’altra parte del tempoho fatto altro e ho chiesto solo di te.

Per i tuoi occhi severiho guadato il corso dei miei pensierie alla volpe che andava contromanoho domandato se andavo benein quella direzione.Non si è fermata e vado sempre a te.

16 Il Piacere di Scrivere

Per i tuoi occhi languidiho spinto lo sguardo in super i passeri che risalivano il domanie senza sapere che s’intende per futuroho conservato una penna caduta e trovato un ricordo di te.

Stanco poi mi sono addormentato o forse, sai, svegliato.Ho fatto un gran bel sogno ma non lo ricordo affatto.Ho svuotato d’acqua le mie scarpee i tuoi occhi sono solo per me.

Simona Acanfora (studentessa universitaria)

Venerdì SantoSul monte mirofino al Suo ultimo sospirol’inzuppato legnodi salvezza pegno.Muore l’ImmortaleUcciso il Creatore dalle creaturepercorso della croce il vialeper le divine sue premure.Dagli amati abbandonatodagli amati odiatochi pietà avràdella Divina Maestà?Piange della Madre il cuoreda spada trapassatacol suo Dio muorela Madre Addolorata.O tu trafittoio da te sconfittodel soffrir tantomi farò vanto.

Giuseppe Daloiso (studente universitario)

17 Il Piacere di Scrivere

Il calore del sorrisoDal terrazzo di casa vedo il mare.Se chiudo gli occhi immagino le onde,in continuo movimento,sulla sabbia, sui sassi,su un giocattolo dimenticato.L’ombra del rampicante mi protegge dal sole,una piccola lucertola sale il tronco,scompare e ricompare fra le foglie,alla ricerca del calore.Io resto nell’ombra, in attesa.Guardo lontano seduta sullo scalino,il mio angolo preferito.All’orizzonte alcune velegareggiano con il vento,più in là il piccolo porto le accoglie.Una nuvola distratta oscura il sole,per un momento soltantoun brivido mi percorre.I miei pensierisi aggrovigliano, si confondono.Alcune voci provenienti dalla cucina,mi riportano sullo scalino,le loro risate riscaldano la sera,devo rientrare,in quei sorrisi io ritrovo il calore.

Maria Gabriella Conti (poetessa)

Sognanti illusioni

Credendo di poter chiamare ”amore”quello strano battito del nostro motore

18 Il Piacere di Scrivere

che squarcia la tranquillità dell’animo.Aspettando ininterrottamentesotto una pioggia scoscesaquelle parole che non avremmo mai attese epronunciate.Orsù balliamo sulle ceneridi una passione spentache ha infuocato inesorabileogni centimetro di questo scafandro.La lentezza malinconicadei tuoi gesti tanto attesidesiderati come i più preziosi dei donie giunti sempre in ritardo,quando ormai non si aspettavano più.L’attesa irrefrenabiledi una carezza tanto agognata,sognata tante di quelle volteda sembrare ormai un ricordo.Non è mai successo, mi ripeto.Eppur nei sogni io ti sentoe preferirei dormir mill’anni per sognartichè svegliarmi sola senza di te.Sognando una realtà che non c’èo forse è questo il sogno?L’angosciosa certezzadella tua mancanza pesa su un animo stancalogorato dall’ansia trepidante di un amoreche non ha mai goduto di buona salute. Simona Rossi (studentessa universitaria)

L'amore ai tempi del DadaSali, vieni a farmi compagniain questo silenzioche non ho provato appena.Che strano, affacciarsi alla vitadal bracciolo di un divano.

19 Il Piacere di Scrivere

E ti offriròper cenadue scatolette Campbell, suonerò il Violon d’Ingres,solo per te.Sali, stai lontana dallo smog,non parlarmi di mura:le sopporto a malapena.Che strano..Se ti stringo le mani sento un senso di vertigine,ma tu tranquilla siedi.E ti offriròper cenadue scatolette Campbell, suonerò il Violon d’Ingressolo per te.Solo per te.

Gabriele Naddeo (studente universitario)

Incubo a mezze manicheSorpreso nel momento,il battito si è spento,per un attimo,un amore unico,caduto nel baratro.Mi fermo a lato strada,continuando a navigare immobile,impossibile,descrivere il fuggevole.Riparto bloccando la mente,cercando di raggiungere,l’inafferrabile.Il sonno ha preso ferie,la mente è labile,ed il ricordo di quell’istante,è un incubo a mezze maniche.Mi è rimasta solo una gran allergia ai pollini,che mi fa lacrimare gli occhi,o almeno così pare,forse è misantropia,

20 Il Piacere di Scrivere

o l’apatia dei primi giorni di primavera.

Davide Canzi (Geometra)

Il DoloreSul letto ostile dell’ospedalepoggio la testa pesante,il rombo della paura non mi fa dormire,frusta scagliata contro le stanche palpebre,fragorosi pensieri si inseguono in vortici violenti,martelli che ti fracassano le tempie,la mente pulsa furiosa ma impotente.

Teresa Frisina (archeologa)

L'Italia arresaSeduta sulla mia poltrona neraaccolgo sudata la signora Zena:“Dottoressa, ci vogliono poveri o malfattoria sopravvivere con ste misere pensioni!Tra poco ogni respiro costerà un euro,non ci rimarrà che cambiare emisfero.Dottoressa, ho da sfamare figli e nipoti,grazie a sti politici disonesti e idioti!Dottoressa, con l’auto io ci lavoro,ma il carburante costa più dell’oro.Poi vengo qua e trovo la sorpresa,L’Rcauto triplicata…e mo’ chi fa la spesa?

Seduta sulla mia poltrona nerasospiro, assuefatta, alla signora Zena:“Ma non sa che siamo tutti meri calcoli?L’Impresa ormai ci schiacciae senza i grandi numeri ci caccia!Che dirle, provi le compagnie online,

21 Il Piacere di Scrivere

anche se qui al Sud ci vedon come guai!Prevedo perciò che il risparmio sarà poco,e perderà anche il suo agente in loco.Al Nord sembran tutti onesti, precisi e perfetti,a quanto pare solo al Sud piovono i difetti!Che dobbiamo fare signora Zena!Suvvia, venga con me, che le offro un caffé”!

“Sa che le dico, cara dottoressa,che camminerò in bicicletta! E adesso chiedo scusa,vedo che lei ha da fare e io vado di fretta”.

Seduta sulla mia poltrona neraavverto l’ironia di una sofferenza vera.

L’onesta signora Zena è già alla cassaarresa a pagare l’ennesima tassa.Prima di uscire mi guarda rassegnata.E’ il simbolo perfetto di un’Italia inginocchiata.

Monica Marzano (blogger e fondatrice di un'associazione artistica)

Acque tranquilleSogno di andare su acque tranquille,in porti sicuri, dove poter riposar.bimbi ormai stanchi, non voglia n dormirsolo le favole voglion sentir.Io che sonnecchio sotto il ramo di un fico,vedo il chiarore di un faro lontano.Sogno di andare incontro alla notte,in lidi con rotte conosciute e sagge.dove soffia brezza mattutina,dove il libeccio piega le piantedove arriva mare salutare e rinfrescante.Questi luoghi ameni, voglio sempre ricordar:li voglio trastullar come bambini,

22 Il Piacere di Scrivere

li voglio far danzar come lumi accesi.Queste rime mi sgorgano dal cuorcome faccio, io non so;ma qualcuno certo scriver mi fa:son lodi al Creatore ed al Suo amore.

Sandra Fedeli

Dolci i sorrisiMattina d’autunnodi vento beffardodi sole codardoe rose sfiorite.Grida il ricordodel giorno più sordoa preghiere e supplichenel cielo svanite.Porta alle labbrauna piccola fotoper colmare quel vuotoincapace di urlare.Ancora e ancora la baciacon gli occhi suoi chiusicercando il caloreche la carta non dà.Ascolta in cielo un angeloquel lamento che diventa piantoe prova a scender sulla Terraper consolarla col suo canto.La donna si assopiscee crede di sognareun angelo dal volto familiareche la cinge e per lei canta.Incredula apre gli occhie stupita vede il visodi quell’angelo volatotroppo presto in Paradiso.Dolci le carezzeamati i sorrisi

23 Il Piacere di Scrivere

di quel figlio mai natoche al risveglioin cielo sarà tornato.

Francesca Abate (manager all'estero)

I girasoli

Li ho annaffiati ogni giornotirandomi dietro recipienti bucatidal pozzo al campoai bordi della scarpataper tenerli in vita.

Lentamente sono appassitii girasoli,giorno dopo giornorincorrendo il solebruciati al fuocodel suo calorenell’arida terradel mio campo vuoto.

Dott. Biagio Barbero (consulente immobiliare)

A mio padreIn un giorno d’autunno mentre mi trovavo a casa,vidi mio padre mentre sfogliava un album di fotoe per ogni foto gli scendeva una lacrima…Allora decisi di andare da luie in silenzio da dietro le sue spalle lo abbracciai dicendogli: ” Papà perchè piangi?”.A primo impatto non seppe che rispondermi o forse non voleva rispondermi…e

24 Il Piacere di Scrivere

continuò a sfogliare quell’album…Solo a un certo punto quando vide che lo fissavo senza dir nulla, mi rispose:” Piango, perché la bambina che c’è in questa foto è ormai cresciuta, e non posso piu giocare con lei come una volta..perdonami per tutto il tempo perso e per non aver capito la sofferenza che ti ho causato nella vita…”.A quel punto il mio cuore diventò piccolissimo e con le lacrime agli occhi gli risposi:” Perdonami tu papà, per essere cresciuta cosi in fretta”.

Laura Sferrazza (segretaria part-time)

Nel mio ricordoIl mare pareva gonfiarsi mentre urlava,la spuma schizzava nel vento,mentre il sole dal monte sorgevanel primo dì di un lieto evento.Il vento pareva parlare,e con ogni parola della sua poesia,restai in piedi ad ascoltare,i giorni trascorsi della vita mia.Tornai un bambino ancora impaurito,semplice, ingenuo e ancora muto,tornai a mangiare il mio cibo preferito,e già del mare nel cuore l’eterno saluto.Tornai ragazzo, ribelle nel cuore,solo domande riuscivo a creare,e sempre lì il mare, a tutte le ore,la mia vita restava a guardare.Tornai adulto, e andai in città,vivevo ancora nell’ingenuità,non pensavo più a ciò che verrà,ciò che farò nel mondo, ciò che di me sarà.E ora che son vecchio torno al mare,dove resterò lì seduto su uno scoglio,il tempo sembra ancora poco per ricordare,quanto è il mare solo ciò che voglio.

Matteo Oliviero(laureando in Economia e poeta)

25 Il Piacere di Scrivere

Come eravamoCome eravamo,stagliati all’ombradei nostri sogni,troppo granditroppo vivi,in un presente trascorso.Come eravamo,folli di cavalcare ondenell’oceano delle passionisenza memoriadi tempo e spazio.Eravamo come assuefatti,ingordi di un futuro ibrido,innamorati di un presente ingannevole.Eravamo come le promessedi un bianco e nero cheaspetta i colori.Dove sono oggi i restidi quel tempo passato?Come siamo,frammenti di luce persa,note sparse su uno spartitoprivo d’autore.

Mariagrazia Runca (insegnante di italiano alle superiori)

La felicità realeSolo, alla fine di tutto,guardo le meraviglie dell’universo.Cosmiche, tristi e allegre, mi chiamano a sé.Per un istante infinito, mi pare di scorgere,oscuro e solitario,

26 Il Piacere di Scrivere

un ragazzo legato da catene invisibili,pieno di ferite.Lo guardo in facciae vedo me stesso,un tempo,quando ero solo.D’improvviso le catenesvanirono,le ferite evaporaronoe il ragazzo sialzò, tremante,verso di me.I nostri sguardi si incrociaronoe tutto tornò come prima.Torno alla realtàsapendo chequel ragazzosupererà i problemie sarà felice,perché troverà amiciche non lo abbandoneranno mai.

Marco Marazzoli (studente universitario)

VisioniSono stato in un tempo anticotrasportato dall’uragano passantericostruendo i pezzi nascosti e mancanti.Ho fatto un tatuaggio in cima al mio pettocancellato dalla mano divina.Sono stato nella tempestaho visto il visibilee non scorderò mai le rovine alte nel cielo.La nebbia ricopre le montagneho dato la mia anima in offerta,a colui che è amato odiareho fatto un pattoin ricordo della mia anima.

27 Il Piacere di Scrivere

Sono un uomoe creoper lunghi lunghi anniho seguito il patto sbagliatofermandomi a respirarein nome del volto che mi fa sospirare.Otto ore a mezzanotteper incontrarla nei miei sogni.Oh donna!Oh ragazza!Oh sorte,ci incontreremo da qualche partenei miei sogni,canteremo e danzeremoin nome della vita e della sortesolo io e te.Sono tornato.Non svegliarmi.

Paolo Nisticò (musicista blues)

Polvere di cacaoImpalpabile carezzamodella e svelasagome speziatecolor legno di rosa

Vascelli colmi di odorose resinesulla rotta dalle Indietrasportano i misteridi sinuose danze d’oriente

Una sapiente calligrafiaanima una pergamena impolverata,con un sigillo ancora caldo,quanto basta a creare l’alchimia

28 Il Piacere di Scrivere

Ed è allora che la miscelaraggiunge l’equilibrio.

Giulietta Gaeta (critico letterario)

SortilegioSolcando lentoil lago di cristallo,l’arcobaleno armonizza col tuo arco;la tua maestriacapace di opporre resistenza al vento,agli anelli del bersagliocon ruggine di artistaè sortilegio invetrato.

Cristina Biasoli (impiegata pubblica amministrazione)

Incantevole notteE mi sanguinano gli occhi, quando fa giorno,quando c’è caldo.Come muco denso, mi protegge solo la notte,il buio, lo scudo.Non vi vedo, e mi piace.

Scende il buio, e ci sono le farfalledi color blu e argento,grandina, e nascono le amarene.Si stacca un pezzo di cielo e cade sulla terra umida,e nasce uno stagno di sogni.Mi ci specchio,e vedo la Luna che si scioglie;piove latte sulla pelle bianca e malata,ma guarisco.

29 Il Piacere di Scrivere

E gli occhi non sanguinano più.

Valeria Pollutri (studentessa universitaria)

Speriamo che nevichiSperiamo che nevichiperché con te è comenella tundra innevata.E’ dura ma siamo in due,soli.Io sono la compagnaperfetta con il nomeperfetto e non c’è bisognodi stare rasente i muricamminando in vicoli oscuridavanti la distesa ghiacciata.S’odono sonagli e risasquillanti in lontananza:coi volti arrossati dal freddosiamo noi sulla slitta rapitidall’immemore solitudine,non l’hai ancora capito?

Lara Scifoni (insegnante di inglese nelle scuole di secondo grado)

30 Il Piacere di Scrivere