1 gestire la demenza alzheimer garantendo la gioia di vivere nel malato e nel caregiver a.r.g.o....

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1 GESTIRE LA DEMENZA ALZHEIMER GARANTENDO GESTIRE LA DEMENZA ALZHEIMER GARANTENDO LA GIOIA DI VIVERE NEL MALATO LA GIOIA DI VIVERE NEL MALATO E E NEL CAREGIVER NEL CAREGIVER A.R.G.O. A.R.G.O. Alzheimer Riabilitazione Alzheimer Riabilitazione Gestione Ospitalità Gestione Ospitalità

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GESTIRE LA DEMENZA ALZHEIMER GESTIRE LA DEMENZA ALZHEIMER GARANTENDO LA GIOIA DI VIVERE NEL GARANTENDO LA GIOIA DI VIVERE NEL

MALATO MALATO EE

NEL CAREGIVER NEL CAREGIVER

A.R.G.O.A.R.G.O. Alzheimer Riabilitazione Gestione Alzheimer Riabilitazione Gestione

OspitalitàOspitalità

GESTIRE LA DEMENZA ALZHEIMER GESTIRE LA DEMENZA ALZHEIMER GARANTENDO LA GIOIA DI VIVERE NEL GARANTENDO LA GIOIA DI VIVERE NEL

MALATO MALATO EE

NEL CAREGIVER NEL CAREGIVER

A.R.G.O.A.R.G.O. Alzheimer Riabilitazione Gestione Alzheimer Riabilitazione Gestione

OspitalitàOspitalità

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ATTENZIONE PER LA PERSONA E IL SUO FAMILIARE ATTENZIONE PER LA PERSONA E IL SUO FAMILIARE SONO STATESONO STATE E E SONOSONO AL CENTRO DI TUTTO CIO’ CHE E’ AL CENTRO DI TUTTO CIO’ CHE E’ STATO FATTO E VIENE FATTOSTATO FATTO E VIENE FATTO PER L’ORGANIZZAZIONE DI ARGO A PARTIRE DAL NOME STESSO DEL PER L’ORGANIZZAZIONE DI ARGO A PARTIRE DAL NOME STESSO DEL

CENTRO.CENTRO.

““La vita non è quella che si è vissutaLa vita non è quella che si è vissuta, , ma quella che si ricorda e ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.come la si ricorda per raccontarla.””

(Gabriel Garcia Marquez)(Gabriel Garcia Marquez)

Argo era il fedele cane di Ulisse, unico al suo ritorno a riconoscerlo e averne

mantenuto memoria.LO STESSO COMPITO DEI CAREGIVERS

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La VISIONLa VISIONIl Centro Alzheimer vuole essereIl Centro Alzheimer vuole essere::

un centro apertoun centro aperto,, un centro di accoglienza, una casa che si rivolge a un centro di accoglienza, una casa che si rivolge a persone affette da demenza e malati di Alzheimer in un clima di familiarità, dove si valorizzano gli aspetti emotivi, affettivi ed empatici della relazione;

una struttura di sollievo per le famiglieuna struttura di sollievo per le famiglie che vivono con persone affette da che vivono con persone affette da demenza o dal morbo di Alzheimer; demenza o dal morbo di Alzheimer;

un centro che raccoglie persone motivateun centro che raccoglie persone motivate che credono nel valore della che credono nel valore della vecchiaia come risorsa e non come malattia, specializzate e preparate per vecchiaia come risorsa e non come malattia, specializzate e preparate per offrire assistenza e sostegno alla persona malata di demenza ed alla sua offrire assistenza e sostegno alla persona malata di demenza ed alla sua famiglia;famiglia;

un servizio aun servizio a “regia pubblica”“regia pubblica” inserito in un territorio ben definito e inserito in un territorio ben definito e in rete in rete con gli altri servizicon gli altri servizi, una comunità nella comunità, che risponde , una comunità nella comunità, che risponde concretamente ad un bisogno dei cittadini; concretamente ad un bisogno dei cittadini;

un centro con un centro con un’identità flessibileun’identità flessibile, capace di ripensarsi al variare dei , capace di ripensarsi al variare dei bisogni;bisogni;

un punto di incontro e di riferimentoun punto di incontro e di riferimento per i familiari, sia per un supporto che per i familiari, sia per un supporto che per un eventuale accoglimento del malato, per le associazioni di per un eventuale accoglimento del malato, per le associazioni di volontariato, per gli operatori, attraverso la formazione, per la rete dei volontariato, per gli operatori, attraverso la formazione, per la rete dei servizi.servizi.

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Le FINALITÀ e gli OBIETTIVILe FINALITÀ e gli OBIETTIVI

Per realizzare la mission e per dare concretezza ai valori di riferimento il Centro Alzheimer si prefigge di:

valorizzare l’identità e le risorse della persona malata;

mantenere le capacità residue (psico-fisiche) rallentandone la perdita;

mantenere e valorizzare le relazioni ed il rapporto con i familiari;

offrire sicurezza, protezione e serenità sia a livello ambientale che di cura;

coinvolgere il più possibile i volontari;

aprire dei canali di dialogo e di confronto strutturati fra i diversi soggetti che operano nel servizio e con il servizio (comuni dell’ambito, distretto sanitario, presidio ospedaliero, familiari, volontari, ecc.);

costruire un modello assistenziale specializzato per la gestione (valutazione, progettazione, assistenza) e cura delle demenze e della malattia di Alzheimer in particolare (integrando ed innovando i modelli già sperimentati);

contribuire al processo di informazione e formazione in sinergia con gli altri servizi del territorio.

La missione del Centro Alzheimer è quella di promuovere il benessere della persona anziana malata di demenza sotto tutti gli aspetti (fisico, mentale/cognitiva, sociale/relazionale), migliorando la qualità del suo vivere quotidiano e favorendo quanto più possibile la permanenza al proprio domicilio. Per questo il Centro intende offrire un supporto concreto alle famiglie, per poter affrontare le fasi più acute e problematiche della malattia.

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Da un punto di vista operativoDa un punto di vista operativo

L’intera struttura e gli ambienti che contiene nascono nella prospettiva di creare un luogo in cui il malato possa muoversi in piena libertà e con i minori pericoli possibili, soprattutto per quelli legati alle fughe e alla loro gestione . La giornata è organizzata secondo ritmi che apparentemente sembrano molto rilassati e poco strutturati, mentre in realtà sono scanditi da piani di lavoro che si articolano in momenti che servono ad attivare l’energia dei pazienti e momenti che l’abbassano, riducendo i comportamenti aggressivi e di agitazione

Se da una parte questo è possibile attraverso le attività che il personale mette in atto durante la giornata, dall’altra parte la possibilità nasce anche attraverso la divisione degli spazi della struttura stessa e dalle risposte architettoniche e di arredo che sono state fatte nel tempo.

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Caratteristiche di Caratteristiche di ammissioneammissione

• Presenza di disturbi comportamentali Presenza di disturbi comportamentali (CMAI)(CMAI)

• Capacità di deambulazioneCapacità di deambulazione

Concetto di TEMPORANEITA’da 6 mesi ad un anno

valutabile tramite UVD (unità di valutazione distrettuale)

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In pratica cosa accade In pratica cosa accade durante la giornata ad durante la giornata ad

ARGOARGO

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MattinaMattina • Sveglia entro le 09.30 con dolcezzaSveglia entro le 09.30 con dolcezza• Colazione preparata con l’ospiteColazione preparata con l’ospite• Spuntino metà mattina a base di frutta, iogurt o Spuntino metà mattina a base di frutta, iogurt o

alimenti alimenti • Idratazione a base di thè, succo di frutta, acqua Idratazione a base di thè, succo di frutta, acqua

evitando prodotti come sciroppi poichè eccessivamente evitando prodotti come sciroppi poichè eccessivamente dolci e prodotti con elementi non naturalidolci e prodotti con elementi non naturali

• Attività e/o usciteAttività e/o uscite• Cura di sé per prepararsi al pranzoCura di sé per prepararsi al pranzo• Preparazione delle tavole con gli ospitiPreparazione delle tavole con gli ospiti• Pranzo a base di prodotti calibrati secondo la dieta Pranzo a base di prodotti calibrati secondo la dieta

stabilita dal dietista in collaborazione alla cuoca per stabilita dal dietista in collaborazione alla cuoca per preservare i gusti dei nostri ospiti, il mantenimento di preservare i gusti dei nostri ospiti, il mantenimento di piatti locali solleticando anche con il gusto la memoria piatti locali solleticando anche con il gusto la memoria esperienziale passata. Attenzione alla guarnizione del esperienziale passata. Attenzione alla guarnizione del piatto e ai tempi di somministrazione. piatto e ai tempi di somministrazione.

• Appuntamento del caffè …Appuntamento del caffè …

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PomeriggioPomeriggio• Riposo post-prandialeRiposo post-prandiale• Momento del rosario per chi lo desidera insieme Momento del rosario per chi lo desidera insieme

alle volontarie della Chiesaalle volontarie della Chiesa• IdratazioneIdratazione• Attività Attività • Spuntino metà pomeriggio a base di iogurt o Spuntino metà pomeriggio a base di iogurt o

alimenti dolci preparati con gli ospitialimenti dolci preparati con gli ospiti• Attività e/o usciteAttività e/o uscite• Cura di sé per prepararsi alla cenaCura di sé per prepararsi alla cena• Preparazione delle tavolePreparazione delle tavole• Cena con uguali modalità del pranzoCena con uguali modalità del pranzo• Preparazione per la nottePreparazione per la notte• Momento di comunità con video, chiacchiere tra Momento di comunità con video, chiacchiere tra

ospiti e personale prima di andare a dormire ospiti e personale prima di andare a dormire (calle 09.30 in poi a seconda delle necessità)(calle 09.30 in poi a seconda delle necessità)

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““RegoleRegole” condivise da chi ” condivise da chi opera ad ARGOopera ad ARGO

• Elasticità e flessibilitàElasticità e flessibilità• OsservazioneOsservazione• PazienzaPazienza• FantasiaFantasia• Complicità e dialogoComplicità e dialogo• Mettersi in giocoMettersi in gioco• Uso del SorrisoUso del Sorriso• Collaborazione con il familiare eCollaborazione con il familiare e le associazioni/territoriole associazioni/territorio

OSPITE

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• Elasticità è flessibilitàElasticità è flessibilità perché è perché è necessario che ogni giorno chi si prende necessario che ogni giorno chi si prende cura di un malato di Alzheiemer, si ricordi cura di un malato di Alzheiemer, si ricordi che tutto quello programmato può non che tutto quello programmato può non essere fattibile e conseguentemente deve essere fattibile e conseguentemente deve modificare ogni aspetto di ciò ceh dovrà modificare ogni aspetto di ciò ceh dovrà mettere in pratica per poterlo fare stare al mettere in pratica per poterlo fare stare al megliomeglio

Piani di lavoro dettagliati che gettano basi di quello che si deve mettere in

pratica ed entro cui muoversi, MA su cuientra in gioco la capacità del professionistadi giungere agli obiettivi elencati secondo

procedure differenti (flessibilità)

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• OsservazioneOsservazione perché chi opera all’interno perché chi opera all’interno della struttura, facente parte di qualsiasi della struttura, facente parte di qualsiasi comparto (assistenziale, comparto (assistenziale, infermieristico,igiene ambientale, cucina, infermieristico,igiene ambientale, cucina, trasporto centro diurno)e i singoli trasporto centro diurno)e i singoli professionisti (dietista, psicologo, professionisti (dietista, psicologo, fisioterapista, podologo) sono tenuti ad fisioterapista, podologo) sono tenuti ad osservare ciò che accade alla persona e osservare ciò che accade alla persona e all’ambiente, al fine di rilevare aspetti e all’ambiente, al fine di rilevare aspetti e caratteristiche fondamentali alla gestione caratteristiche fondamentali alla gestione dell’ospite e di tutte le sue sfaccettaturedell’ospite e di tutte le sue sfaccettatureIncontri finalizzati a spiegare come

osservare e brain-storming per la valutazione dei singoli casi e stesura

PAI secondo tutte le informazioniraccolte

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• PazienzaPazienza, perché lavorare con persone , perché lavorare con persone che hanno problemi mentali è spesso che hanno problemi mentali è spesso logorante e può portare a spesso ad avere logorante e può portare a spesso ad avere scatti e modalità inappropriate ance senza scatti e modalità inappropriate ance senza volerlo (caregiver). La pazienza, non a volerlo (caregiver). La pazienza, non a caso, è la virtù dei forti e per custodire al caso, è la virtù dei forti e per custodire al meglio il benessere dei nostri ospiti, meglio il benessere dei nostri ospiti, spesso si chiede al personale di avere spesso si chiede al personale di avere grande forza quindigrande forza quindi

Molta pazienza

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• FantasiaFantasia, perché solo con questa si può , perché solo con questa si può essere in grado di entrare nel mondo di essere in grado di entrare nel mondo di chi ci circonda e rendergli la giornata chi ci circonda e rendergli la giornata sempre diversa e piena di scoperte, anche sempre diversa e piena di scoperte, anche se magari le azioni sono spesso simili ma se magari le azioni sono spesso simili ma cambia la modalità di attuarlecambia la modalità di attuarle

Scambi di idee e messaggisulle consegne per attivare/condividere

modalità nuove che danno risultatonella gestione dell’ospite, al singolo

professionista

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• ComplicitàComplicità nel condividere i momenti nel condividere i momenti della giornata tra colleghi, nella della giornata tra colleghi, nella comprensione delle problematiche e comprensione delle problematiche e dei possibili aspetti negativi che dei possibili aspetti negativi che colgono durante la gestione colgono durante la gestione dell’ospite, e che non consentono di dell’ospite, e che non consentono di riuscire ad aiutarli nell’immediatoriuscire ad aiutarli nell’immediato

Dialogo e

porta aperta tra colleghie responsabili

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• Mettersi in giocoMettersi in gioco, perché ogni giorno , perché ogni giorno nella professione che ci vede coinvolti è nella professione che ci vede coinvolti è necessario che ogni parte della persona necessario che ogni parte della persona sia dentro a ciò che fa nell’aiutare l’altro sia dentro a ciò che fa nell’aiutare l’altro mettendo a vista le proprie debolezze e le mettendo a vista le proprie debolezze e le proprie capacità con le quali costruire i proprie capacità con le quali costruire i percorsipercorsi Non avere paura di osare e provare nuove strategie

sulla base di ciò che la propria personalitàci indica di fare

SEMPRE con la condivisione del gruppo e ADERENZA agli obiettivi della struttura

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• Uso del sorrisoUso del sorriso, perché per ogni persona , perché per ogni persona che non sta bene il viso sorridente e i che non sta bene il viso sorridente e i lineamenti rilassati favoriscono già lineamenti rilassati favoriscono già miglioramento del proprio stare. A miglioramento del proprio stare. A maggior ragione, con i nostri ospiti maggior ragione, con i nostri ospiti sorridere, li predispone a farci ritenere sorridere, li predispone a farci ritenere figure che non vogliono fargli del male ma figure che non vogliono fargli del male ma amichevoli che desiderano, se viene amichevoli che desiderano, se viene permesso, aiutarli nella loro giornatapermesso, aiutarli nella loro giornataImparare a lasciare fuori

dalla porta i propri problemicome se si dovesse entrare in scena

a teatro per una commedia!

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• Collaborare con il familiareCollaborare con il familiare, le , le associazioni e mantenere relazioni con il associazioni e mantenere relazioni con il territorio, è necessario per permettere territorio, è necessario per permettere all’ospite che ogni parte di ciò che è stato all’ospite che ogni parte di ciò che è stato sia sempre presente e ci possa essere sia sempre presente e ci possa essere intersezione tra le componenti che intersezione tra le componenti che volgono al suo benesserevolgono al suo benessereFamiliare: per la propria storia e abitudini

Associazioni: per aiutarci a rendere le loro giornate ancora più diverseTerritorio: permettere che possa ancora farneParte traendone beneficio ed entusiasmo eFacendo capire che nulla deve spaventare Anche se non lo si ri-conosce

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FAMILIAREPERSONALE

ASSOCIAZIONIE

TERRITORIO

IPMMG

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ESEMPI ATTIVITA’ESEMPI ATTIVITA’FINO AD OGGI PRATICATEFINO AD OGGI PRATICATE

CUCINA TERAPIA

USCITE

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GINNASTICADIVERTENTE

IL SORRISODEI BAMBINI

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FESTA IN

FAMIGLIA

COMPLEANNOCON AMICI

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MUSICOTERAPIA

BRICOLAGE

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ORTOTERAPIA

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DALLA RACCOLTA ALLA PRODUZIONE

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UN PO’ DI DATI….UN PO’ DI DATI….

• Il Centro ARGO di San Canzian Il Centro ARGO di San Canzian d’Isonzo, attivo da quattro anni, ad oggi d’Isonzo, attivo da quattro anni, ad oggi permane l’unico Centro Residenziale permane l’unico Centro Residenziale per Alzheimer nel Friuli, ovvero che per Alzheimer nel Friuli, ovvero che accoglie le richieste di inserimento accoglie le richieste di inserimento definitivo per pazienti affetti da definitivo per pazienti affetti da sindrome di Alzheimer, rispetto ad altri sindrome di Alzheimer, rispetto ad altri centri che hanno per il momento centri che hanno per il momento attivato solo ed unicamente il servizio attivato solo ed unicamente il servizio di Centro Diurno.di Centro Diurno.

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UN PO’ DI DATI….UN PO’ DI DATI….

• Dall’apertura ad oggi, si è verificato Dall’apertura ad oggi, si è verificato un incremento delle domande che un incremento delle domande che richiedono i servizi di centro diurno richiedono i servizi di centro diurno e residenzialità, creando una e residenzialità, creando una graduatoria e tempi di attesa sempre graduatoria e tempi di attesa sempre più lunghi.più lunghi.

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UN PO’ DI DATI….UN PO’ DI DATI….• Il riscontro sul territorio è buono, soprattutto Il riscontro sul territorio è buono, soprattutto

perché l’attività che viene svolta da parte del perché l’attività che viene svolta da parte del personale all’interno del centro, consente di personale all’interno del centro, consente di mantenere l’ospite costantemente al centro mantenere l’ospite costantemente al centro dell’attenzione, senza mai lasciarlo in dell’attenzione, senza mai lasciarlo in disparte. Se da un lato i numeri ridotti di disparte. Se da un lato i numeri ridotti di utenza consentono una maggior possibilità di utenza consentono una maggior possibilità di gestione, dall’altro le problematiche gestione, dall’altro le problematiche derivanti dalla patologia vengono mantenute derivanti dalla patologia vengono mantenute sotto controllo grazie a modalità e attività sotto controllo grazie a modalità e attività specifiche attivate nel tempo.specifiche attivate nel tempo.

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UN PO’ DI DATI….UN PO’ DI DATI….• Sono stati attivati momenti settimanali di Sono stati attivati momenti settimanali di “uscite “uscite

per la città”per la città” completate da gite mensili definite completate da gite mensili definite “gita “gita lunga”, lunga”, alla scoperta di luoghi che fanno parte della alla scoperta di luoghi che fanno parte della memoria remota dei nostri ospiti residenti in questo memoria remota dei nostri ospiti residenti in questo territorio (gita al Castello di Miramare, gita allo Zoo territorio (gita al Castello di Miramare, gita allo Zoo di Lignano, gita al mare a Grado..). La possibilità di di Lignano, gita al mare a Grado..). La possibilità di mantenere il contatto con la realtà esterna reale, mantenere il contatto con la realtà esterna reale, permette ai malati di Alzheimer di mantenere permette ai malati di Alzheimer di mantenere maggiormente il desiderio di essere in ordine, di maggiormente il desiderio di essere in ordine, di vestirsi, di entusiasmarsi per ciò che li circonda vestirsi, di entusiasmarsi per ciò che li circonda riportando alla memoria, molto spesso, avvenimenti riportando alla memoria, molto spesso, avvenimenti accaduti in questi luoghi di visita.accaduti in questi luoghi di visita.

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UN PO’ DI DATI….UN PO’ DI DATI….• Le attività svolte all’interno del centro Le attività svolte all’interno del centro

(cucina-terapia, costruzione di puzzle, orto-(cucina-terapia, costruzione di puzzle, orto-terapia, momento-benessere, pomeriggio-terapia, momento-benessere, pomeriggio-cinema, canto, ballo…) hanno permesso di cinema, canto, ballo…) hanno permesso di assistere a diminuzioni elevate di aspetti assistere a diminuzioni elevate di aspetti quali wandering, comportamenti aggressivi quali wandering, comportamenti aggressivi rilevati all’ingresso, parziale miglioramento rilevati all’ingresso, parziale miglioramento della capacità verbale e dell’autonomia della capacità verbale e dell’autonomia personale, aumento della capacità di personale, aumento della capacità di gestione sfinterica.gestione sfinterica.

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UN PO’ DI DATI….UN PO’ DI DATI….• Sono stati attivati percorsi di volontariato Sono stati attivati percorsi di volontariato

con la Scuola Superiore per “Operatori dei con la Scuola Superiore per “Operatori dei Servizi Sociali” al fine di fare conoscere a Servizi Sociali” al fine di fare conoscere a futuri operatori di assistenza la realtà di futuri operatori di assistenza la realtà di questa patologie.questa patologie.

• Un momento particolare riguarda il Rosario, Un momento particolare riguarda il Rosario, grazie alla collaborazione innescata con un grazie alla collaborazione innescata con un gruppo di parrocchiane che si recano in gruppo di parrocchiane che si recano in struttura per recitarlo oltre alla presenza struttura per recitarlo oltre alla presenza una volta al mese del Parroco, che recita la una volta al mese del Parroco, che recita la S.Messa.S.Messa.

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UN PO’ DI DATI….UN PO’ DI DATI….• A settembre 2008 è stato inaugurato il Giardino A settembre 2008 è stato inaugurato il Giardino

Alzheimer, un luogo ideale per stimolare a livello Alzheimer, un luogo ideale per stimolare a livello sensoriale e, allo stesso tempo, per creare uno spazio di sensoriale e, allo stesso tempo, per creare uno spazio di relax in cui gli ospiti amano sostare in solitudine o in relax in cui gli ospiti amano sostare in solitudine o in gruppo.gruppo.

• In questo luogo ogni senso viene stimolato: la vista, per i In questo luogo ogni senso viene stimolato: la vista, per i colori di fiori e piante; il tatto,grazie all’angolo tattile con colori di fiori e piante; il tatto,grazie all’angolo tattile con elementi da “manipolare”; l’olfatto, grazie al percorso elementi da “manipolare”; l’olfatto, grazie al percorso aromatico; il gusto, per i prodotti dell’orto da gustare una aromatico; il gusto, per i prodotti dell’orto da gustare una volta maturi (ad es. i pomodori); l’udito, grazie allo volta maturi (ad es. i pomodori); l’udito, grazie allo scrosciare dell’acqua della fontana e gli uccellini che si scrosciare dell’acqua della fontana e gli uccellini che si posano tra gli alberi. Il giardino Alzheimer nasce perciò posano tra gli alberi. Il giardino Alzheimer nasce perciò con una finalità terapeutica dove il malato, in sicurezza, con una finalità terapeutica dove il malato, in sicurezza, riceve una stimolazione mentale e fisica appropriata.riceve una stimolazione mentale e fisica appropriata.

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UN PO’ DI DATI….UN PO’ DI DATI….

• GESTIONE ALVOGESTIONE ALVO

in tre anni di servizio del centro ARGO in tre anni di servizio del centro ARGO si sono praticati una media di 10 clismi, si sono praticati una media di 10 clismi, permettendo ai singoli ospiti di poter permettendo ai singoli ospiti di poter evitare operazioni invasive e evitare operazioni invasive e consentendo l’evacuazione in modo consentendo l’evacuazione in modo naturale mediante l’aiuto della tipologia naturale mediante l’aiuto della tipologia di alimentazione, uso di lassativi orali e di alimentazione, uso di lassativi orali e olio emulsionato con i frullati.olio emulsionato con i frullati.

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MMSEMMSE ovvero capacità cognitiva degli ospiti. ovvero capacità cognitiva degli ospiti.

La media dei MMSE effettuati in struttura porta la visione di un La media dei MMSE effettuati in struttura porta la visione di un punteggio pari a punteggio pari a

9,4 rispetto alle persone in cui è somministrabile (RISPETTO A 9,4 rispetto alle persone in cui è somministrabile (RISPETTO A OTTOBRE 2008 INOTTOBRE 2008 IN

CUI LA MEDIA ERA DI 15,2)CUI LA MEDIA ERA DI 15,2)

0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20

A

C

E

non somm

non somm

non somm

non somm

OTTOBRE 2008

OTTOBRE 20090 2 4 6 8 10 12 14

A

C

E

non somm

non somm

non somm

non somm

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Valutazione del disturbo comportamentaleValutazione del disturbo comportamentale, mediante la , mediante la somministrazione delsomministrazione del

CMAI (Cohen Mansfield).CMAI (Cohen Mansfield).

Scala di valutazione composta da 29 item con punteggio che Scala di valutazione composta da 29 item con punteggio che va da 0 (mai) a 6va da 0 (mai) a 6

(evento che accade più volte all’ora).(evento che accade più volte all’ora).

0 20 40 60 80 100 120 140

A

C

E

G

I

M

O

0 20 40 60 80 100 120

A

C

E

G

I

M

O

OTTOBRE 08

OTTOBRE 09

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ORTOTERAPI

A

MUSICA USCITE

ALIMENTAZIONE

SOLLIEVO E

BENESSEREANCHE DEL FAMILIARE

TERAPIA

TERAPIA

MENTEMENTE

CORPOCORPO

Page 37: 1 GESTIRE LA DEMENZA ALZHEIMER GARANTENDO LA GIOIA DI VIVERE NEL MALATO E NEL CAREGIVER A.R.G.O. Alzheimer Riabilitazione Gestione Ospitalità

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Cio’ che ARGO ogni giorno cerca di Cio’ che ARGO ogni giorno cerca di fare per i propri ospiti è…… fare per i propri ospiti è……

…………CERCARE UN SENSOCERCARE UN SENSO

PER LA LORO VITA….PER LA LORO VITA….

. . OGGI ! ! !. . OGGI ! ! !