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RIV ISTA ELETTRONICA DELLA CASA EDITRICE WWW.ALLENATORE.NET REG. TR IBUNALE D I LUCCA N° 785 DEL 15 /07/03

SEDE V IA E .FRANCALANCI 418 – 55054 BOZZANO (LU) TEL . 0584 976585 - FAX 0584 977273

D IRETTORE RESPONSABILE: FERRARI FABRIZ IO COORDINATORE TECNICO: LUCCHESI MASSIMO

ESERCITAZIONI

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66 La formazione tecnico-tattica: proposte ed esercitazioni della cantera spagnola.A cura di Andrea Pagan

Il report dalla lezione svolta da Guerriero nel corso del 7° Clinic per allenatori di settore giovanile organizzato dal Padova Calcio.

Andrea Pagan, 32 anni, è da questa stagione alle guida degli Allievi Nazionali del Cittadella Calcio. Diplomatosi Allenatore di base nel 2005, Pagan ha allenato le categorie allievi e juniores nel settore giovanile dell’Albignasego (CND), del Sottomarina Calcio (Cat.Eccellenza VE), due anni nella categoria allievi del Noventa Calcio (Cat.Eccellenza PD), oltre ad aver svolto l’esperienza di allenatore in seconda degli allievi nazionali del Padova Calcio nella stagione 2005/06. Per la rivista allenatore.net ha pubblicato diversi articoli, compresi i mesocicli di due annate complete relative alla categoria allievi. .

Quando si pronuncia la parola Barcellona l’interesse di tutti, allenatori in primis è sempre molto alto, se poi si parla di assistere ad una seduta di allenamento svolta dai tecnici della cantera blaugrana allora ci si smobilita per esserci e rubare il più possibile a questi “mostri” se così possiamo definirli, visti i numeri che stanno dimostrando nel calcio attuale. Spesso nel calcio le idee e le opinioni sono tante e molto diverse tra di loro, se si guarda una partita assieme ad un collega, alla fine sembra di aver visto due partite diverse, non è così quando gioca il Barca, difficilmente non ci si trova d’accordo con il collega o l’amico di turno, il Barca mette d’accordo tutti, quando giocano fanno divertire e la gente riconosce questo senza alcun dubbio. Vincere e giocare bene nel calcio attuale non è una cosa facile da vedere

ma soprattutto quello che differenzia questa squadra dalla altre sono I giocatori, non solo per i nomi o le loro capacità ma soprattutto per il fatto che tanti sono usciti dalla cantera del Barca. Ricordiamo la recente finale di Champions League a Roma tra il Barcellona e Manchester United finita con la vittoria degli spagnoli per 2-0, in quella partita il Barcellona schierò nella formazione titolare ben otto giocatori usciti dalla propria cantera, mi verrebbe da dire utopia nel nostro calcio, da noi si possono contare in una mano i giovani che esordiscono durante la stagione e se esordiscono lo fanno soprattutto nella competizione meno importante, la Coppa Italia. Quindi dobbiamo farci qualche domanda sul perchè il Barca riesca a fare determinati risultati utilizzando e sfruttando soprattutto le risorse del settore giovanile.

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Sicuramente tra le risposte che sentiamo spesso, ci sono "loro investono e spendono di più degli altri nel settore giovanile", ci mancherebbe che non lo facciano, ma da noi invece non vengono spesi soldi nei settori giovanili? Non molto tempo fa nella Gazzetta dello Sport uscì un articolo che parlava proprio dei nostri vivai e delle spese che le società affrontavano per coltivare i propri futuri campioni, le società di primo livello se così le possiamo chiamare spendevano cifre importanti e non molto meno di quelle che spendono in Spagna e al Barcellona. Quindi i soldi sono sicuramente importanti ma non determinanti per riuscire a costruire un settore giovanile di qualità. I soldi sono fondamentali per migliorare le strutture che sono indispensabili per lavorare bene soprattutto quando bisogna gestire circa 200 giocatori, in Italia poche società riescono a raggruppare tutte le squadre del proprio vivaio nella stessa struttura e direi pochissime fanno lavorare il proprio settore giovanile nella stessa struttura della prima squadra. Allora possiamo affermare che l'aspetto economico conta ma non in modo determinante a fini del risultato che un settore giovanile deve dare, allora quali sono queste differenze tra noi e gli altri, potrebbe essere la metodologia di lavoro, anche in questo caso mi sento di dire che è un fattore importante ma non fondamentale, non possiamo dimenticare che siamo un paese con una grande tradizione calcistica e che ancora oggi si dice che il nostro campionato sia il più difficile è più bello del mondo, quindi il calcio italiano deve riprendersi non stravolgersi. Quindi abbiamo visto l'aspetto economico e metodologico sicuramente punti importanti ma forse non determinanti, i soldi li abbiamo anche noi e la nostra metodologia è

giustamente diversa, allora cosa soffriamo in questo momento, io sono convinto ma ovviamente è un'idea strettamente personale che noi soffriamo un problema di cultura non solo calcistica, il nostro problema parte proprio da questo, il nostro modo di pensare ovviamente non se ne voglia chi non si rispecchia su queste riflessioni, è quello di ottenere il più possibile con il minimo sforzo, quindi poca o niente programmazione e risultati immediati, ecco questo credo sia uno dei problemi maggiori che il nostro calcio sta riscontrando, sia a livello di prima squadra se pensiamo al numero impressionante di esoneri che si assiste durante una stagione ma purtroppo anche a livello giovanile dove non si ha pazienza e soprattutto si pensa più all'immagine della società e della singola squadra e poco sulla crescita del singolo giocatore. Credo sia giusto però che siano anche i numeri a dire come il nostro calcio stia attraversando un momento difficile rispetto al calcio spagnolo visto che parleremo di Barcellona, prima parlavamo della vittoria del Barca contro il Manchester United nella finale di Champions League di 2 anni fa e confrontata alla vittoria della nostra Inter possiamo notare quali siano le differenze molto rilevanti, gli spagnoli hanno schierato 8 giocatori nella formazione titolare usciti dalla propria cantera, l'Inter non solo non ha schierato giocatori del proprio vivaio ma non ha schierato neanche un giocatore di nazionalità italiana. Siamo d'accordo che tutte e due hanno raggiunto lo stesso risultato ma con due sistemi diversi, il primo guardando avanti in prospettiva futura e non solo per se stessi ma anche per il bene del proprio paese, la Spagna l'anno successivo ha vinto la Coppa del Mondo dopo aver vinto gli Europei nel 2008, il secondo sistema invece paga nell'immediato ma non crea quelli

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condizioni che tutto il sistema calcistico nel possa beneficiare e forse neanche la stessa Inter partita subito in grande difficoltà quat'anno pagando a caro prezzo la partenza del proprio allenatore e oggi uscita in modo clamoroso dallo Schalke 04 in Champions, senza aggiungere le eliminazioni dal Milan con il Tottenham e la Roma dallo Shakhtar Donetsk, nessuna di queste squadre si possono considerare di primissimo livello. Due modi diversi di vedere la stessa cosa, in sostanza due filosofie di calcio completamente diverse. Quindi sta a noi decidere cosa fare e come fare per cambiare questa situazione, due mesi ho avuto la fortuna di partecipare ad un raduno per allenatori a Coverciano organizzato da mister Sacchi e mister Viscidi, proprio mister Sacchi ha usato questa espressione, "esistono due tipologie di allenatori, costruttivi e distruttivi, sta a noi decidere dove collocarci", credo che le parole di mister Sacchi bastano per capire che dobbiamo rivederci e ripartire ricordandoci che siamo un paese con una grande tradizione calcistica ma che nella vita bisogna guardare avanti e non indietro. Quindi da dove siamo partiti vogliamo continuare, lunedì 21 marzo a Padova il responsabile della scuola calcio del Barcellona Isaac Guerrero ho svolto una serata di aggiornamento davanti a centinaia di allenatori e addetti ai lavori incuriositi e soprattutto affamati di capire quali siano i segreti della cantera blaugrana. Il Barcellona e il suo settore giovanile segue un concetto che la dice tutta sul gioco della prima squadra, la loro programmazione si basa sul concetto "passaggio e controllo", tutti noi abbiamo sempre pensato ed immaginato che l'organizzazione spagnola fosse dovuta a tatticismi particolarmente innovativi, combinazione provate e riprovate e una

filosofia ultra moderna ed invece per loro la cosa fondamentale è il passaggio e il controllo della palla ovviamente abbinato a tanti altri aspetti tecnici, tattici e mentali. Guerrero è partito spiegando la filosofia del suo club e soprattutto come viene strutturato il lavoro sul campo. Tutti riconosciamo nel possesso palla uno dei punti forti del gioco blaugrana ma del calcio spagnolo in generale, su questo mister Guerrero ha precisato che qualsiasi lavoro e gioco sul possesso deve essere incorporato sul modello di gioco che s'intende attuare con la propria squadra. Il Barca fa dell'acronimo PAD il suo riferimento come programmazione e metodologia, dove P sta percezione, A per analisi e infine D per decisione. I giocatori della cantera del Barcellona devono percepire la situazione, analizzarla il più rapidamente possibile e poi vedremo come ed infine decidere come comportarsi e quale azione compiere. L'obiettivo di ogni esercizio non è solo quello di migliorare e allenare un aspetto tecnico tattico ma quello di provocare l'errore e quindi far ragionare il proprio giocatore in modo tale da ricercare la soluzione, in sostanza l'errore deve provocare nel giocatore la ricerca della soluzione, la soglia cognitiva verrà sempre stimolata e i giocatori abbineranno al miglioramento tecnico tattico anche quello mentale, aspetto che attualmente nel calcio viene preso in considerazione con poca attenzione ma soprattutto competenza. La metodologia utilizzata dal Barcellona prevede esercitazioni molto dinamiche sfruttando soprattutto giochi di posizione e lavori sul possesso palla. Queste esercitazioni devono sollecitare queste 4 caratteristiche:

• Ampiezza e profondità • Creazione di più linee di gioco • Dominare le transizioni • Pressing e pressione

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immediata nella zona dove è stata persa la palla (zona forte).

Prima di inoltrarci sugli aspetti pratici è giusto precisare che queste poche righe difficilmente possono esprimere il lavoro visto direttamente sul campo, quindi credo sia doveroso scusarsi se non tutti gli aspetti da Guerrero illustrati e sollecitati non sono stati menzionati. Il mister ha sviluppato una serie di esercitazioni molto interessanti dove si evidenzia quanto ogni singolo esercizio abbia come obiettivo quello di allenare la tecnica individuale e applicata abbinata alla sfera cognitiva del singolo giocatore collaborando con i propri compagni. Di seguito vediamo alcune di queste esercitazioni. ESERCIZIO N.1

Semplice esercitazione con due gruppi di colore diverso all'interno di un quadrato, si gioca al colore diverso orientando la ricezione utilizzando due tocchi, quindi ogni singolo giocatore dovrà ricevere e trasmettere utilizzando due tempi di gioco. Variante: stesse modalità con due palloni, questo provoca nel giocatore più attenzione e soprattutto una visione del campo più ampia.

ESERCIZIO N.2

Stesse modalità della prima esercitazione con la variante che il giocatore che passa la palla aggredisce in modo passivo il compagno di colore diverso che sta per ricevere, l'aggressione passiva deve essere fatta in modo da togliere una linea di passaggio al compagno, quindi il giocatore che sta per ricevere dovrà orientare la ricezione nella zona opposta da quella aggredita passivamente dal compagno di colore diverso. Esempio: rosso gioca al giallo che aggredisce la parte sinistra del rosso andando a togliergli la possibilità di passaggio ed uscita, il rosso di conseguenza avendo letto in anticipo le intenzioni del giallo orienterà la ricezione a destra uscendo liberamente dalla pressione impostando una nuova giocata.

ESERCIZIO N.3

Sempre nello stesso quadrato si divide l'intera squadra in 3 gruppi di colore diverso, un giocatore per squadra si posiziona all'esterno del quadrato in prossimità del perimetro e guida la palla mantenendo sempre la giusta distanza con gli altri 2 compagni di colore diverso. All'interno si continua come negli esercizi precedenti giocando prima al

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colore e poi con sequenza di colore prestabilita con la differenza che prima di ricevere palla il giocatore dovrà guardarsi le spalle e vedere il colore che sta guidando palla dietro di lui e chiamare il colore della casacca che indossa, ricevuto palla continuerà l'esercizio giocando ad un altro colore che dovrà come in precedenza prima di ricevere vedere il colore che sta per transitare in guida della palla dietro di lui e chiamare il colore. Variante: stesse modalità ma utilizzando i concetti dell'esercizio n.2 (aggressione passiva), prima di ricevere si dichiara il colore che transita dietro le proprie spalle.

ESERCIZIO N.4

3 squadre di 3 giocatori ciascuna, 1 giocatore per squadre guida la palla intorno al campo, all'interno si gioca un 4vs2 a 3 squadre con l'obiettivo del mantenimento del possesso utilizzando le stesse modalità dell'esercizio n.2 per la squadra in superiorità numerica (due colori assieme contro il terzo colore), in sostanza il giocatore che sta per ricevere palla dovrà guardarsi alle spalle e dichiarare il colore che sta transitando in guida della palla cercando di mantenere il possesso con i propri compagni di squadra, il colore che sbaglia gioca contro gli altri due.

ESERCIZIO N.5

In uno spazio di forma esagonale con 6 cinesini che rappresentano gli angoli della figura, si posizionano 5 giocatori in 5 cinesini lasciando libero un cinesino, i giocatori si scambiano la palla andando ad occupare dopo la trasmissione il cinesino libero, quindi passaggio e movimento senza palla nello spazio libero. Si gioca a due tocchi, trasmissione e ricezione.

ESERCIZIO N.6

Stesse modalità dell'esercizio precedente, si lavora in uno spazio di forma pentagonale quindi con 5 cinesini che rappresentano gli angoli della figura, 4 giocatori si posizionano negli angoli e 1 cinesino rimane libero. 1 giocatore si posiziona all'interno come difensore e avrà il compito di

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intercettare la palla gestita dai 4 giocatori che invece dovranno attraverso due tocchi farla girare e occupare sempre il cinesino libero dopo aver trasmesso palla.

ESERCIZIO N.7

Come nell'esercizio precedente si lavora all'interno di un pentagono, in questo caso si occupano tutti gli spazi quindi 5 giocatori all'esterno devono trasmettersi palla velocemente a due tocchi, un altro pallone invece viene fatto girare velocemente con le mani prima in un senso e poi nell'altro. Il pallone gestito con le mani viene considerato l'avversario quindi la gestione del pallone con i piedi deve avvenire in riferimento all'altro pallone, l'obiettivo e non permettere mai che il pallone in mano si trovi nella stessa posizione di quella a terra.

ESERCIZIO N.8

All'interno di un quadrato si gioca un 4vs1 per il mantenimento del possesso palla (come un "torello") con il giocatore che sta per ricevere palla che deve:

• dire il nome del compagno che gli ha passato palla

• dire il luogo da dove viene il compagno che gli ha passato palla

• dire il nome del proprio giocatore preferito

• dire in anticipo il nome del giocatore che si vuole passargli palla

• altre varianti a piacere del mister e dei giocatori

ESERCIZIO N.9

All'interno di un campo si gioca un 4vs4 più un jolly che gioca sempre con la squadra in possesso, l'obiettivo in fase offensiva è semplicemente quello di fare gol senza nessun vincolo particolare; invece per quanto riguarda la fase difensiva i giocatori dovranno sempre rimanere concentrati e avere un atteggiamento specifico richiesto dall'allenatore. Nel momento in cui si perde palla, quindi nella fase di transizione negativa, i 4 giocatori dovranno avere questo tipo di atteggiamento: due attaccheranno avanzando verso la palla quindi aggredendo immediatamente chi ha

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portato via palla e gli altri due invece faranno l'opposto cioè scapperanno a difesa della porta per non permettere un passaggio lungo a saltare la difesa. La difficoltà dell'esercizio sta proprio nella concentrazione che i 4 giocatori dovranno avere quando si perde palla.

ESERCIZIO N.10

Si divide un campo in 4 quadrati, si gioca all'interno di una zona un 3vs3 più 2 jolly che giocano sempre con la squadra in possesso palla, l'obiettivo della squadra è quello di conquistare tutti e 4 le zone senza perdere il possesso, unico vincolo quello di fare almeno un passaggio in ogni quadrato e conquistare velocemente gli altri.

ESERCIZIO N.11

Campo diviso in 9 zone, centrali e laterali, ogni squadra ha il compito in

fase di possesso palla di trasmettere palla da un settore all'altro e mai nello stesso settore, quindi molta mobilità e cambio di posizioni da parte della squadra in fase offensiva.

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