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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO LICEO GINNASIO STATALE “ANCO MARZIO” Liceo Classico e Liceo delle Scienze Umane Centrale Via Capo Palinuro, 72 - Succursale Via Capo Sperone, 50 - 00122 ROMA Tel 06121122245- Fax 06 5684304 - [email protected] - www.ancomarzioliceo.gov.it C.F.80213050588 LICEO CLASSICO E DELLE SCIENZE UMANE Documento per gli Esami di Stato conclusivi del corso di studi (L. 425/97 – DPR 323/98 art. 5.2) CONSIGLIO DELLA CLASSE 5° I 1

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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCAUFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO

LICEO GINNASIO STATALE “ANCO MARZIO”

Liceo Classico e Liceo delle Scienze UmaneCentrale Via Capo Palinuro, 72 - Succursale Via Capo Sperone, 50 - 00122 ROMA

Tel 06121122245- Fax 06 5684304 - [email protected] - www.ancomarzioliceo.gov.it –C.F.80213050588

LICEO CLASSICO E DELLE SCIENZE UMANE

Documento per gli Esami di Stato conclusivi del corso di studi

(L. 425/97 – DPR 323/98 art. 5.2)

CONSIGLIO DELLA CLASSE

5° IINDIRIZZO delle SCIENZE UMANE

Anno scolastico 2017/18

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Il documento è condiviso e approvato da tutti i docenti del Consiglio di Classe e da tutti gli alunni del gruppo-classe:

MATERIA DOCENTE FIRMA

Italiano GAROFOLI Pietro

Latino GARFOLI Pietro

Storia PUGLIESE Maria Isabella

Filosofia FERDORI Donato

Scienze Umane BELLU Rosalba

Storia dell’Arte SANSONE Piergiorgio

Inglese FAZIO Domenica Maria

Scienze naturali LEONETTI Domenico

Matematica e Fisica ASCANI Franca

Scienze Motorie GORI Tiziana

Religione CECI Vincenzo

Sostegno MARCHESE Nicolò

Sostegno SABELLI Daniela

Sostegno TEMPESTA Lidia

RAPPRESENTANTI DEGLI ALUNNI FIRMA

LUCAIOLI Giulia

RANALDI Sofia

IL DIRIGENTE SCOLASTICO(Dott.ssa Anna Maria Ricciardi

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INDICE

PARTE I – Informazioni generali sull’Istituto

1.1. Presentazione del Liceo Anco Marzio ………………………………………………. 51.2. Finalità del Liceo Anco Marzio ……………………………………………………... 51.3. Il liceo delle Scienze Umane …………………………………………………………. 61.4. Quadro sinottico dell’indirizzo Scienze Umane …………………………………… 6

PARTE II – Profilo della classe

2.1. Composizione della classe 5 I a. s. 2017/2018 ……………………………………… 82.2. Evoluzione storica della composizione della classe ………………………………… 92.3. Profilo della classe …………………………………………………………………... 92.4. Continuità didattica nel ciclo di studi ……………………………………………... 10

PARTE III – Programmazione collegiale del consiglio di classe

3.1. Obiettivi di apprendimento ………………………………………………………… 123.2. Metodologie didattiche ……………………………………………………………… 133.3. Personalizzazioni e individualizzazioni …………………………………………... 133.4. Progetti curricolari ed extracurricolari, percorsi interdisciplinari …………....... 133.5. Percorsi scuola-lavoro………………………………………………………………. 143.6 Criteri per l’attribuzione del Credito Scolastico …………………………………. 163.6. Modalità di valutazione dei crediti formativi ……………………………………. 16

PARTE IV – Verifiche, valutazioni, recupero

4.1. Tipologia di verifiche ……………………………………………………………... 174.2. Criteri di valutazione, griglie ………………………………………………………. 174.3. Strategie ed organizzazione del recupero, del consolidamento e del potenziamento 18

PARTE V – Preparazione all’Esame di Stato

5.1. Simulazione della 1° prova e relativo verbale……………………………………. 195.2. Griglia di valutazione della 1° prova ……………………………………………. 305.3. Simulazioni della 2° prova e relativi verbali……………………………………. 325.4. Griglia di valutazione della 2° prova ……………………………………………. 405.5. Simulazione della 3° prova e relativo verbale…………………………………. 415.6. Griglia di valutazione della 3° prova ……………………………………………. 495.7. Mappe concettuali ………………………………………………………………... 505.8. Indicazioni per il colloquio degli Esami di Stato …………………………………. 50

PARTE VI – Percorso formativo e programmi

6.1. Italiano …………………………………………………………………………… 516.2. Latino ……………………………………………………………………………… 536.3. Storia ………………………………………………………………………………… 556.4. Filosofia ……………………………………………………………………………… 576.5. Scienze Umane ……………………………………………………………………… 596.6. Inglese………. ………………………………………………………………………. 63

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6.7. Storia dell’arte……………………………………………………………………. 656.8. Matematica…… …………………………………………………………………. 706.9. Fisica……………………………………………………………………………… 736.10. Scienze Naturali…………………………………………………………………. 756.11. Scienze Motorie………………………………………………………………… 776.12 Religione……………………………………………………………………….…. 79

PARTE VII – Allegati

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PARTE I – Informazioni generali sull’Istituto

1.1. Presentazione del Liceo Anco Marzio

Il territorio: il Liceo Anco Marzio è ubicato ad Ostia, nel X Municipio del Comune di Roma, nella zona sud-ovest della Capitale, distretto scolastico XXI. L’ampiezza del territorio di riferimento del liceo spazia da Fiumicino ad Ardea, da Ostia a Vitinia, Casalpalocco ed Infernetto. Il collegamento con Roma è assicurato dalla ferrovia Roma-Lido, dalle arterie viarie: Cristoforo Colombo, Ostiense e Via del Mare. Le risorse culturali del territorio, in particolare la Biblioteca Elsa Morante, il Teatro del Lido e la Sovrintendenza degli Scavi di Ostia Antica, offrendosi come partner per una condivisione progettuale, favoriscono l’ampliamento e lo sviluppo dell’offerta formativa.Nel territorio si trovano altri Istituti Superiori con cui il Liceo opera talvolta in reti progettuali.

La scuola: il Liceo Anco Marzio offre due percorsi liceali:- Indirizzo Classico: attivo fin dal 1960 è stato dapprima succursale del Liceo Virgilio, e poi

liceo autonomo- Indirizzo Scienze Umane: precedentemente indirizzo Brocca Socio-Psico-Pedagogico,

attivo dal 1993.

La struttura: il Liceo Anco Marzio dispone di tre plessi:- La Sede centrale sita in Via Capo Palinuro n. 72, dove si trovano la Presidenza e gli Uffici

di Segreteria, ospita 21 classi- La Sede succursale, a pochissima distanza dalla centrale, sita in Via Capo Sperone n. 50,

ospita 37 classi- La Sede Succursale sita in Corso Duca di Genova n.35 che ospita 4 classi

Complessivamente le sedi si avvalgono di diversi spazi didattici: - Biblioteca Valerio Ceccarelli - Laboratorio di informatica - Laboratorio di Fisica-Chimica- Aula Magna con spazio teatrale - Palestre

L’orario: L’orario di lezione è articolato in cinque giorni da sei ore di lezione, dal lunedì al venerdì.Attualmente l’orario prevede due ore, la 2° e 6° ora di lezione, della durata di 55’, il recupero orario dei docenti consente l’organizzazione di momenti formativi, oltre l’orario curricolare, con integrazione di gruppi classe e lo scambio di docenti, come da c. 2 e 3 dell’art. 1 L 107/2015. Il calendario nell’anno scolastico 2017/2018 è stato articolato in un trimestre (14/09/2017 - 24/12/2017) e in un pentamestre (07/01/2018 – 08/06/2018)

1.2. Finalità del Liceo Anco Marzio

Il Liceo Anco Marzio si ispira all’imprescindibile tradizione umanistica e ai principi richiamati dagli articoli 3, 33 e 34 della Costituzione italiana: uguaglianza, imparzialità e regolarità, integrazione, libertà di scelta.L’Istituto persegue, nella pratica quotidiana della vita scolastica, la cura dello studente, cittadino in formazione, mediante la costruzione di un contesto di apprendimento e comunicazione interpersonale accogliente e affidabile. Si attua una accurata programmazione e selezione di

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percorsi culturali, curricolari ed extracurricolari, ritagliati intorno alle esigenze ed alle problematiche della crescita culturale e personale, con particolare attenzione agli aspetti organizzativi e relazionali nei rapporti con le famiglie.Il punto di partenza dell’attività formativa è quello di dare valore umano al curriculum degli studenti, sapendo passare dall’erudizione alla cultura, punto nevralgico di ogni percorso scolastico: le competenze si costruiscono sulle conoscenze, ma occorre superare il semplice nozionismo per favorire la crescita di cittadini pensanti.Le finalità dei percorsi formativi proposti possono essere riassunte nei seguenti punti:

- La ricostruzione ed il potenziamento semantico della parola umanità come orientamento valoriale condiviso.

- La valorizzazione della cultura classico-umanistica per una formazione rigorosa ed articolata nell’ottica della centralità e della unitarietà del sapere.

- Il recupero e la padronanza dei mezzi comunicativi per la promozione delle competenze linguistiche nella forma e nel contenuto.

- Lo sviluppo dell’attitudine alla ricerca, al pensiero critico, al vaglio delle informazioni, alla valutazione dei problemi e delle soluzioni nei loro diversi aspetti.

- L’acquisizione, come cittadini, del senso del territorio e della comunità, come basi del concetto stesso di Stato.

- L’educazione alla ricerca di un equilibrio psicofisico nel rispetto delle cose e dell’ambiente come casa comune.

- L’apertura della scuola alla cooperazione con Istituzioni pubbliche ed Associazionismo del territorio, in funzione di opportunità lavorative o progettazione culturale.

- La formazione ad una dimensione europea multiculturale e interculturale. - La padronanza critica dei mezzi multimediali per un uso consapevole, proficuo, corretto dei

social media, in funzione informativa, comunicativa e relazionale.- La promozione di tutti i protagonisti dell’Istituto - studenti, famiglie, docenti, personale

ATA e tutti gli operatori del Liceo Anco Marzio - ad una cooperazione che si traduca nell’accettazione, e nell’inclusione di ciascuno secondo il proprio valore individuale. È indispensabile passare dalla competizione alla collaborazione, utile all’aiuto reciproco e al miglioramento delle competenze di cittadinanza.

- La progettazione del curriculum formativo per classi parallele e per discipline di studio, partendo dall’analisi dei bisogni formativi di ciascun alunno al fine di costruire il curriculum verticale ed il portfolio dello studente.

1.3. Il liceo delle Scienze Umane

L’indirizzo delle Scienze Umane ha una durata di 5 anni e consente l’accesso a tutti i concorsi pubblici per i quali sia previsto il diploma di istruzione secondaria superiore e Accademie militari, nonché l’accesso a tutti i corsi universitari ed istituti superiori (IUSM, Conservatorio). Tale indirizzo si prefigge come finalità primaria, oltre ad una formazione culturale diversificata, lo sviluppo di competenze socio-psico-pedagogiche che consentano una lettura ragionata della realtà individuale e sociale. L’area disciplinare consente infatti l’affinamento delle attitudini didattiche ed educative e della sensibilità ai problemi psicologici dell’età evolutiva ed alle problematiche delle scienze sociali ed è particolarmente attenta alle tematiche dell’inclusione.

1.4. Quadro sinottico dell’indirizzo Scienze Umane

Il seguente quadro sinottico riassume il numero di ore settimanali per ogni disciplina nel corso della durata dell’intero ciclo scolastico. Si ricorda che l’insegnamento della matematica nel biennio prevede anche l’insegnamento di nozioni di informatica e che le Scienze Naturali comprendono nozioni di Biologia, Chimica e Scienze della Terra. Più complessa è invece la composizione della

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disciplina Scienze Umane che include insegnamenti di Antropologia, Pedagogia, Psicologia e Sociologia.

Disciplina 1° liceo 2° liceo 3° liceo 4° liceo 5° liceo

Italiano 4 4 4 4 4Latino 3 3 2 2 2Geo-Storia 3 3Storia 2 2 2Filosofia 3 3 3Scienze Umane 4 4 5 5 5Diritto ed Economia 2 2Matematica 3 3 2 2 2Fisica 2 2 2Scienze Naturali 2 2 2 2 2Inglese 3 3 3 3 3Storia dell’Arte 2 2 2Scienze Motorie 2 2 2 2 2Religione 1 1 1 1 1TOTALE ore 27 27 30 30 30

Pedagogia e psicologia Antropologia, Pedagogia, Psicologia e Sociologia Antropologia, Pedagogia e Sociologia

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PARTE II – Profilo della classe

2.1. Composizione della classe 5 I a. s. 2017/2018

COGNOME Nome

1 ALBANESI Marta

2 BARBESCO Carmen

3 CAPPELLUZZO Chiara

4 CIACCI Alessia

5 CINGOLANI Lucrezia

6 CONTINI Carola

7 CRISCITELLO Gaia

8 GIANNETTI Maria Rosaria

9 LUCAIOLI Giulia

10 MANCINI Veronica

11 MARTINELLI Federico

12 MATTIELLO Flavia

13 MONTONERI Ester

14 MUNIZZI Sara

15 NICOLAI Laura

16 ORPUTI Alessandra

17 PANEBIANCO Martina

18 PERSI Sara

19 PLAZZI Giulia

20 RANALDI Sofia

21 RAPO Valentina

8

22 RICCI FELIZIANI Emanuela

23 ROMANO Eleonora

24 RONCA Isabella

25 STAMPIGGIONI Lisa

26 UGOLINI Flavia

27 ZAWATZKI Patrizio

2.2. Evoluzione storica della composizione della classe

Al momento della sua formazione, nell’a.s. 2013/2014, la classe era composta da 29 alunni; nel corso degli anni il numero degli studenti ha subito variazioni dovute sia agli alunni bocciati o ritirati sia agli alunni provenienti da altri indirizzi come si vede dai dati riportati nella seguente tabella riassuntiva:

a.s. Classe N alunni Maschi/Femmine Bocciati/ritirati2013/2014 1° I 29 3/26 22014/2015 2° I 27 2/25 22015/2016 3° I 28 2/26 12016/2017 4° I 26 2/24 02017/2018 5° I 27 2/25 1

2.3. Profilo della classe

Composizione: la struttura della classe è rimasta all’incirca la stessa nel corso dei cinque anni. La classe 5I è attualmente composta da 27 alunni, di cui due maschi e 25 femmine. Sono presenti cinque alunni con Bisogni Educativi Speciali di cui quattro certificati, che seguono la programmazione curricolare, per i quali il CDC ha sempre messo in atto le opportune strategie educative (come indicato nell’allegato B del presente documento). Un’alunna, presente in elenco, sebbene non si sia ufficialmente ritirata dalla scuola, non frequenta le lezioni dal mese di novembre 2017.Negli anni si sono inserite alcune alunne provenienti da altre classi/ istituti e/o ripetenti dello stesso istituto.Un solo alunno si è ritirato. Tutti gli alunni della attuale 5I provengono dalla 4 I dello scorso anno.Provenienza territoriale: gli alunni risiedono prevalentemente a Ostia (n.13 alunni) e ad Acilia (n.6 alunni), 3 ad Ostia antica, un alunno è residente a Fiumicino, un’alunna a Roma nord, una a Casalpalocco e una all’Infernetto.Osservazioni sulle dinamiche relazionali: la classe ha dovuto affrontare fin dal primo anno problematiche di natura relazionale, comportamentale, sociale e/o emotive legate all’eterogeneità delle personalità presenti. Questo quotidiano confronto con la diversità la ha aiutata a crescere e ad

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acquisire sempre maggior rispetto della “ diversità” ed una più matura sensibilità nei confronti di chi è in difficoltà. Le esperienze condivise hanno rafforzato i legami, inizialmente deboli, tra gli alunni che hanno, comunque, sempre mostrato atteggiamenti di collaborazione e di accoglienza. La classe ha sempre partecipato al dialogo educativo e alle iniziative proposte dai docenti del CDC e della scuola in maniera sempre interessata e molto propositiva.Nonostante il buon livello complessivo dell’intero gruppo classe, una parte si è distinta maggiormente per comportamento corretto, impegno e profitto.Queste modalità comportamentali si sono evidenziate anche nei percorsi di alternanza scuola-lavoro.

Osservazioni generali sul percorso formativo: la classe si è presentata sempre molto studiosa e molto attenta soprattutto alla valutazione verso la quale ha avuto sempre uno spirito molto critico .Un numero notevole di alunni è sempre emersa in modo significato per studio e per risultati mentre la parte rimanente si è mantenuta su livelli discreti e più che sufficienti.Riguardo allo studio della lingua inglese, gli alunni hanno mostrato impegno e partecipazione anche se la maggior parte di loro ha ancora qualche difficoltà a rielaborare i concetti studiati, mancando di strutture linguistiche di base. Il metodo di studio di una parte degli alunni appare ancora scolastico, mentre un’altra parte della classe ha sviluppato un buon senso critico.A conclusione del percorso formativo, comunque, si attesta il conseguimento di una maturità di comportamento generalmente apprezzabile che in alcuni è stata rapida, in altri più lenta.

2.4. Continuità didattica nel ciclo di studi

Il consiglio di classe è stato piuttosto stabile nel corso del ciclo scolastico, fatta eccezione per italiano, latino e filosofia, come mostra il quadro riassuntivo evidenziato nella tabella della pagina successiva:

MATERIA CLASSE

1 I 2 I 3 I 4 I 5 I

Italiano Radicchi Greco Pugliese Picciano Garofoli

Latino Radicchi Pugliese Pugliese Picciano Garofoli

Geostoria Costa Pugliese / / /

Storia / / Pugliese Pugliese Pugliese

Filosofia / / Antonioli Trotto Ferdori

Scienze Umane Bellu Bellu Bozzi Bellu Bellu

Storia dell’Arte / / Mauceri Sansone Sansone

Inglese Principato Principato Principato Principato Fazio

Scienze naturali Leonetti Leonetti Leonetti Leonetti Leonetti

Matematica Ascani Ascani Ascani Ascani Ascani

Scienze Motorie La Ragione La Ragione La Ragione La Ragione Gori

Diritto Alessandrì Alessandrì / / /

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Religione Ceci Ceci Ceci Ceci Ceci

Sostegno Sicurella Pino Ceccarelli Tempesta Tempesta

Sostegno Romano / Pino Marchese Marchese

Sostegno Tempesta Sabelli Sabelli

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PARTE III – Programmazione collegiale del consiglio di classe

3.1. Obiettivi di apprendimento

Obiettivi educativi e formativi: il consiglio di classe nell’ambito della programmazione annuale ha evidenziato i seguenti obiettivi educativi e formativi, relativi all’acquisizione del metodo di studio, al potenziamento della motivazione e del senso della responsabilità personale:Obiettivi finalizzati all’acquisizione di un metodo di lavoro:

- Utilizzare in modo consapevole i libri di testo e i materiali didattici. - Consolidare e potenziare il metodo di studio.- Sviluppare la capacità di approfondire in modo autonomo i temi di maggiore interesse.- Potenziare l’uso consapevole e critico della ricerca in internet finalizzata

all’approfondimento della didattica. Obiettivi finalizzati al potenziamento della motivazione:

- Sviluppare la consapevolezza delle proprie esigenze, potenzialità, capacità, eventuali carenze.

- Sviluppare e consolidare il senso di responsabilità verso l’impegno scolastico.- Sviluppare la capacità di offrire sostegno reciproco ed incrementare il senso di appartenenza

al gruppo classe.- Contribuire con le personali abilità e competenze ad arricchire le proposte didattiche.

Obiettivi finalizzati al potenziamento del senso di responsabilità personale:- Rispettare le persone con cui si collabora (insegnanti, compagni, personale non docente).- Conoscere e rispettare il patto educativo di corresponsabilità e il regolamento d’Istituto.- Rispettare le scadenze e le modalità del lavoro scolastico a cominciare dall’orario scolastico,

dalla tempestiva e regolare esecuzione dei compiti assegnati, dalla disponibilità e dal corretto utilizzo del materiale didattico.

Obiettivi didattici trasversali: per quanto riguarda invece le competenze interdisciplinari il consiglio di classe individua i seguenti obiettivi:

- Sapersi esprimere correttamente e con coerenza logica nella comunicazione orale e scritta con particolare riferimento all’acquisizione e all’utilizzo del linguaggio specifico delle singole discipline.

- Conoscere i contenuti, i concetti-chiave e il lessico delle singole discipline.- Elaborare sintesi in modo autonomo, dimostrando di saper individuare i nuclei concettuali

più importanti e le relazioni logiche (causa-effetto…).- Sviluppare le capacità di rielaborazione critica e personale delle tematiche proposte.- Sapere applicare metodi e procedimenti operativi per la risoluzione di situazioni

problematiche.- Saper operare confronti e collegamenti tematici tra i contenuti dei diversi ambiti disciplinari.

Obiettivi didattici minimi: gli standard minimi di competenza comuni a tutte le discipline, individuati come punto di riferimento dei PEI con programmazioni riconducibili a quelle di classe e dei PDP, selezionati dal consiglio di classe sono:

- Esporre in modo essenziale e con un lessico semplice i contenuti appresi.- Individuare le parole chiave e i contenuti principali di un testo.- Sintetizzare con riassunti, schemi o mappe tematiche.- Fare collegamenti disciplinari e interdisciplinari con l’aiuto e con i suggerimenti

dell’insegnante.12

3.2. Metodologie didattiche

Il consiglio di classe, negli anni e soprattutto in questo ultimo anno di corso, ha cercato di mediare l’offerta didattica attraverso diverse strategie al fine di favorire i diversi stili di apprendimento degli alunni. Di seguito una sommaria sintesi dei diversi approcci utilizzati per trasmettere i contenuti e condurre la classe al raggiungimento degli obiettivi sopracitati:

- Lezione frontale (mantenendo un frequente feed-back tra docente e alunni).- Lezione partecipata.- Brainstorming.- Didattica dell’errore (stimoli guida all’autocorrezione).- Pratica di diversi generi di scambio comunicativo (discussioni a tema, dibattiti guidati).- Centralità dei testi, con stimoli a percorsi personali di lettura sulla base degli interessi.- Didattica multimediale.- Visite di istruzione e progetti extracurricolari.- Attività di studio e di ricerca individualizzata e in gruppi (omogenei per livello, disomogenei

per livello, motivazionali).- Tutoring (stimoli-guida degli allievi più preparati sui compagni).

3.3. Personalizzazioni e individualizzazioni

Al fine di rispettare le diverse complessità nonché i diversi livelli di difficoltà relativi agli alunni presenti nella classe, il consiglio dei docenti attua una serie di individualizzazioni e personalizzazioni della didattica che consentano a tutti gli studenti di poter raggiungere gli obiettivi sopracitati, a quelli più motivati di raggiungere l’eccellenza e ai ragazzi in situazione di maggiore complessità di raggiungere obiettivi completamente individualizzati. Durante l’anno, sono stati dunque proposti approfondimenti su vari argomenti da conseguire a discrezione degli alunni per incrementare i loro livelli di profitto, riduzioni e semplificazioni dei contenuti e maggiore flessibilità valutativa nel caso alunni con certificazione, come indicato nel dettaglio nell’allegato B del presente documento. Il raggiungimento degli obiettivi minimi si è servito anche di verifiche equipollenti e/o semplificate, costruite in base alle capacità cognitive degli studenti in questione. Il quotidiano intervento dei docenti di sostegno ha supportato l’individuazione della didattica.

3.4. Progetti curricolari ed extracurricolari, percorsi interdisciplinari

La classe, negli anni precedenti, ha partecipato a numerosi progetti: - Educazione sessuale,- Assistente madrelingua inglese, - Finestre sul mondo, Young Master Jobbing- Donazione del Sangue,- Incontro sulle Mafie e Legalità ,- Conferenze sulla legalità e sul cyberbullismo (Polizia Postale)

Questi progetti hanno dato modo ai ragazzi di misurarsi con realtà diverse da quella scolastica, di sviluppare sensibilità nei confronti della disabilità, di riflettere su aspetti della loro crescita, di approfondire aspetti della comunicazione.

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3.5 PERCORSI SCUOLA-LAVORO

Nell’anno scolastico 2015/2016 è entrata in vigore la Legge 107 (La buona scuola) di cui a seguire vengono riportati gli art. da 33 a 43 che disciplinano l’alternanza scuola lavoro.

Nell’ottica del legislatore l’alternanza dovrebbe portare i ragazzi a contatto con le realtà del mondo del lavoro, contribuendo a determinare scelte universitarie future.

Nella realtà, poiché i ragazzi che si diplomano quest’anno sono stati i primi a fare questa esperienza, non sempre le aspettative sono state soddisfatte a causa di percorsi che hanno disatteso le aspettative.

Complessivamente l’esperienza ASL che abbiamo costruito ha comunque dato dei frutti, i ragazzi si sono confrontati con la realtà delle multinazionali (Jhonson & Jhonson), sono passati dall’altra parte della cattedra (Scuole elementari e dell’infanzia), sono entrati in contatto con il mondo del volontariato e dell’università, alcuni si sono espressi al meglio sul palcoscenico o hanno effettivamente trovato un interesse per il futuro. Quindi nonostante la fatica di fare i primi passi nell’organizzazione dell’ASL e le molte ore sottratte alle discipline nel corso del triennio, complessivamente non è stata un’esperienza totalmente negativa.

33. Al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli studenti, i percorsi di alternanza scuola-lavoro di cui al decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, sono attuati, negli istituti tecnici e professionali, per una durata complessiva, nel secondo biennio e nell'ultimo anno del percorso di studi, di almeno 400 ore e, nei licei, per una durata complessiva di almeno 200 ore nel triennio. Le disposizioni del primo periodo si applicano a partire dalle classi terze attivate nell’anno scolastico successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore della presente legge. I percorsi di alternanza sono inseriti nei piani triennali dell'offerta formativa. 34. All'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, dopo le parole: «ivi inclusi quelli del terzo settore,» sono inserite le seguenti: «o con gli ordini professionali, ovvero con i musei e gli altri istituti pubblici e privati operanti nei settori del patrimonio e delle attività culturali, artistiche e musicali, nonché’ con enti che svolgono attività afferenti al patrimonio ambientale o con enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI,». 35. L’alternanza scuola-lavoro può essere svolta durante la sospensione delle attività didattiche secondo il programma formativo e le modalità di verifica ivi stabilite nonché’ con la modalità dell’impresa formativa simulata. Il percorso di alternanza scuola-lavoro si può realizzare anche all'estero. 36. All'attuazione delle disposizioni di cui ai commi 34 e 35 si provvede nell'ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. 37. All'articolo 5, comma 4-ter, del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2013, n. 128, il primo periodo è sostituito dal seguente: «Ai fini dell'attuazione del sistema di alternanza scuola-lavoro, delle attività di stage, di tirocinio e di didattica in laboratorio, con decreto del Ministro dell'istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e con il Ministro

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per la semplificazione e la pubblica amministrazione nel caso di coinvolgimento di enti pubblici, sentito il Forum nazionale delle associazioni studentesche di cuiall'articolo 5-bis del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 ottobre 1996, n. 567, e successive modificazioni, è adottato un regolamento, ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, con cui è definita la Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza scuola-lavoro, concernente i diritti e i doveri degli studenti della scuola secondaria di secondo grado impegnati nei percorsi di formazione di cui all'articolo 4 della legge 28 marzo 2003, n. 53, come definiti dal decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, con particolare riguardo alla possibilità per lo studente di esprimere una valutazione sull'efficacia e sulla coerenza dei percorsi stessi con il proprio indirizzo di studio». 38. Le scuole secondarie di secondo grado svolgono attività di formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, nei limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili, mediante l'organizzazione di corsi rivolti agli studenti inseriti nei percorsi di alternanza scuola-lavoro ed effettuati secondo quanto disposto dal decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81. 39. Per le finalità di cui ai commi 33, 37 e 38, nonché’ per l'assistenza tecnica e per il monitoraggio dell’attuazione delle attività ivi previste, è autorizzata la spesa di euro 100 milioni annui a decorrere dall'anno 2016. Le risorse sono ripartite tra le istituzioni scolastiche ai sensi del comma 11. 40. Il dirigente scolastico individua, all'interno del registro di cui al comma 41, le imprese e gli enti pubblici e privati disponibili all'attivazione dei percorsi di cui ai commi da 33 a 44 e stipula apposite convenzioni anche finalizzate a favorire l’orientamento scolastico e universitario dello studente. Analoghe convenzioni possono essere stipulate con musei, istituti e luoghi della cultura e delle arti performative, nonché' con gli uffici centrali e periferici del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Il dirigente scolastico, al termine di ogni anno scolastico, redige una scheda di valutazione sulle strutture con le quali sono state stipulate convenzioni, evidenziando la specificità del loro potenziale formativo e le eventuali difficoltà incontrate nella collaborazione. 41. A decorrere dall'anno scolastico 2015/2016 è istituito presso le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura il registro nazionale per l'alternanza scuola-lavoro. Il registro è istituito d'intesa con il Ministero dell'istruzione, dell’università e della ricerca, sentiti il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e il Ministero dello sviluppo economico, e consta delle seguenti componenti: a) un’area aperta e consultabile gratuitamente in cui sono visibili le imprese e gli enti pubblici e privati disponibili a svolgere i percorsi di alternanza. Per ciascuna impresa o ente il registro riporta il numero massimo degli studenti ammissibili nonché' i periodi dell'anno in cui è possibile svolgere l’attività di alternanza; b) una sezione speciale del registro delle imprese di cui all'articolo 2188 del codice civile, a cui devono essere iscritte le imprese per l'alternanza scuola-lavoro; tale sezione consente la condivisione, nel rispetto della normativa sulla tutela dei dati personali, delle informazioni relative all'anagrafica, all’attività svolta, ai soci e agli altri collaboratori, al fatturato, al patrimonio netto, al sito internet e ai rapporti con gli altri operatori della filiera delle imprese che attivano percorsi di alternanza. 42. Si applicano, in quanto compatibili, i commi 3, 4, 5, 6 e 7 dell'articolo 4 del decreto-legge 24 gennaio 2015, n. 3, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2015, n. 33. 43. All'attuazione delle disposizioni di cui ai commi 41 e 42 si provvede nell'ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.

Sono stati effettuati i corsi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e sui diritti e doveri dei lavoratori

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I percorsi scelti dal Consiglio di Classe di studi sono i seguenti:

- Scuole statali e comunali – presso le diverse scuole statali e comunali dell’infanzia e del primo ciclo del X Municipio

- Operare in un grande museo – Polo Museale del Lazio- Museo Pigorini- Il teatro Gabrielli- progetto di teatro integrato

I percorsi scelti dai ragazzi sono i seguenti:

- Comunità di Sant’Egidio – Volontariato nell’ambito di attività educative e ricreative- Nomadelfia- Associazione Civile – Collaborare alla vita associativa e produttiva della

comunità- Volontariato a favore di studenti extracomunitari di vari gradi scolastici, organizzazione di

eventi, animazione, in collaborazione con l’associazione Ciao Onlus- Osservare culture – Associazione Antropostudio- Percorso di educazione ambientale sul campo - Centro Habitat Mediterraneo-Lipu Ostia –

presso la LIPU di Ostia- Progetto accoglienza – Associazione Culturale Antropostudio- Doposcuola Scuola Effathà - Associazione Ciao Onlus- Torneo di scacchi – IC Mar dei Caraibi- Progetto Ambire- Giovani e mobilità, sicurezza stradale e sport automobilistico - Dipartimento di Diritto ed

economia delle attività produttive – La Sapienza

Per le competenze acquisite dai ragazzi nei vari percorsi si rimanda alle valutazioni dei tutor aziendali

3.5. Criteri per l’attribuzione del Credito Scolastico Secondo il DPR n. 323/98 e modifiche apportate dal D.M. n. 42/2007, come riportato nel POF d’Istituto, l'attribuzione del credito scolastico nelle classi terze, quarte e quinte tiene conto dei seguenti fattori:

- della media dei voti, individuazione della banda di oscillazione;- dell’assiduità della frequenza scolastica; - dell’impegno dimostrato nello studio,- dell’interesse e dell’impegno nella partecipazione al dialogo educativo;

a giudizio insindacabile del consiglio di classe, in considerazione di:- partecipazione alle attività complementari ed integrative organizzate dalla scuola;- frequenza con raggiungimento degli obiettivi nell'insegnamento della religione cattolica (con

giudizio almeno equivalente a buono);- partecipazione ad attività istituzionali della vita scolastica (ad es. organi collegiali);- partecipazione a concorsi organizzati dalla scuola o da enti esterni, con risultati apprezzabili;- eventuali crediti formativi.

Come da art. 11 co. 4 del DPR n. 323/98, fermo restando il massimo dei 25 punti complessivamente attribuibili, il consiglio di classe, nello scrutinio finale dell’ultimo anno, può motivatamente integrare il punteggio complessivo conseguito dall’alunno in considerazione: del particolare impegno e merito scolastico dimostrati nel recupero di situazioni di svantaggio presentatesi negli anni precedenti in relazione a situazioni familiari o personali dell’alunno stesso, che hanno determinato un minor rendimento.

3.6. Modalità di valutazione dei crediti formativi16

Sempre secondo il DPR n. 323/98 e DM n. 49/2000, i consigli di classe procedono alla valutazione dei crediti formativi sulla base di indicazioni e parametri che sono stati preventivamente individuati dal Collegio dei docenti, al fine di assicurare omogeneità nelle decisioni dei consigli di classe medesimi, e in relazione agli obiettivi formativi ed educativi propri dell'indirizzo di studi e dei corsi interessati.Le esperienze che danno luogo all'acquisizione dei crediti formativi, secondo la norma vigente, devono essere acquisite, al di fuori della scuola di appartenenza, in ambiti e settori della società civile legati alla formazione della persona ed alla crescita umana, civile e culturale quali quelli relativi, in particolare, alle attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro, all'ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione, allo sport.La documentazione relativa all'esperienza che dà luogo ai crediti formativi deve comprendere, in ogni caso, un’attestazione proveniente dagli enti, associazioni, istituzioni presso i quali il candidato ha realizzato l'esperienza e contenente una sintetica descrizione dell'esperienza stessa.Gli eventuali crediti formativi (crediti extrascolastici) saranno valutati se acquisiti negli seguenti ambiti: 1. volontariato sociale 2. cultura 3. sport 4. lavoro.

Pertanto, per l’attribuzione del credito, si devono verificare le seguenti situazioni:- Assiduità e frequenza scolastica.- Interesse e impegno nella partecipazione attiva al dialogo educativo.- Crediti formativi.- Partecipazione all’IRC.- Partecipazione ad attività gestite dalla scuola.

PARTE IV – Verifiche, valutazioni e recupero

4.1. Tipologia di verifiche

Durante l’anno scolastico sono state proposte diverse tipologie di verifiche che potessero essere il più possibile propedeutiche allo svolgimento dell’Esame di Stato. Gli alunni sono stati valutati attraverso:

- verifiche orali (colloqui, relazioni di lavori di gruppo oppure test scritti a risposta aperta, a completamento, a scelta multipla validi per l’orale): almeno n. 2 verifiche nel trimestre e n.3 nel pentamestre, di cui almeno uno/due colloqui orali

- verifiche scritte (elaborati, verifiche a risposta aperta, a completamento, a scelta multipla, ecc.): almeno n.2 verifiche nel trimestre e n.3 verifiche nel pentamestre (Italiano, Latino, Inglese, Matematica, Materie di indirizzo)

4.2. Criteri di valutazione, griglie

Nella valutazione degli alunni, il consiglio di classe ha cercato di tenere conto, oltreché delle conoscenze e delle competenze raggiunte, dell’impegno mostrato, della partecipazione al dialogo educativo, della costanza nella frequenza scolastica, del processo compiuto rispetto ai livelli di

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partenza e delle capacità di ragionamento, esposizione, sintesi, analisi, rielaborazione, al fine di dare il più possibile una valutazione globale degli studenti. Nella valutazione i docenti si sono inoltre mostrati sensibili a considerare la condizione personale e particolare di ogni alunno, anche in relazione al livello generale della classe.Si ricorda che nel caso degli alunni con certificazione che seguono una programmazione riconducibile agli obiettivi minimi, la valutazione gode di una maggiore flessibilità in quanto vengono privilegiati gli aspetti relativi all’acquisizione di contenuti piuttosto che gli aspetti formali ed espositivi, come pure nella valutazione delle prove scritte vengono utilizzate modalità che tengano conto più della corretta applicazione delle regole che degli errori ortografici prodotti, come da normativa di riferimento (si consulti l’allegato B al presente documento).Nella valutazione si farà comunque riferimento ai criteri e alle griglie elaborati dai singoli dipartimenti, in particolare si terrà conto:

- del livello di partenza- delle competenze raggiunte- dell’evoluzione del processo di apprendimento- del metodo di lavoro acquisito- dell’impegno e dell’applicazione mostrati

4.3. Strategie ed organizzazione del recupero, del consolidamento e del potenziamento

Le strategie di recupero e potenziamento hanno agito soprattutto sull’incremento della motivazione allo studio, facendo leva sull’interesse e sul lavoro condiviso e partecipato, soprattutto finalizzato al sereno svolgimento dell’Esame di Stato. Si è cercato di proporre attività mirate all’acquisizione di un metodo di studio in sintonia con il personale stile di apprendimento. Alcuni docenti si sono resi disponibili per realizzare incontri pomeridiani per il recupero e/o per approfondimenti, o suggerimenti per le mappe tematiche.

Recupero: le iniziative di recupero si sono servite delle seguenti attività:- Attività mirate al miglioramento della motivazione e della partecipazione alla vita di classe.- Controlli del lavoro svolto in autonomia.- Attività mirate all’acquisizione di un metodo di lavoro più ordinato e organizzato.- Attività personalizzate.- Esercitazioni guidate.- Stimoli all’autocorrezione.- Attività per gruppi di livello.- Recupero in itinere.- Attività di supporto alla didattica promosse dai docenti del potenziamento.

Consolidamento: per il consolidamento il consiglio di classe si è servito delle seguenti attività: - Attività mirate a migliorare il metodo di studio.- Attività mirate a consolidare le capacità di comprensione, di comunicazione e le abilità

logiche.- Attività di gruppo per migliorare lo spirito di cooperazione.- Attività per gruppi di livello.

Potenziamento: per valorizzare le eccellenze e sviluppare interessi su vari livelli, il consiglio di classe ha proposto:

- Stimoli ulteriori alla didattica consigliando testi, film, opere teatrali e altre attività culturali.- Approfondimenti degli argomenti di studio.- Attività extracurricolari come viste didattiche, conferenze o progetti.

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PARTE V – Preparazione all’Esame di Stato

5.1. Simulazione della 1° prova e relativo verbaleLa simulazione della prima prova è stata svolta in data 03/05/2018, con durata di 6 ore.La prima prova scritta degli Esami di Stato è intesa ad accertare la padronanza della lingua italiana e le capacità espressive, logiche e critiche del candidato. Lo svolgimento della prova simulata pertanto ha proposto agli alunni la scelta tra le quattro tipologie testuali previste dalla Normativa

SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA – A.s. 2017-2018

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

Luigi Pirandello, Uno, nessuno e centomila (1926) Edizione di riferimento: Oscar Mondadori, Milano 1992

«Io non potevo vedermi vivere.

Potei averne la prova nell’impressione dalla quale fui per così dire assaltato, allorché,

alcuni giorni dopo, camminando e parlando col mio amico Stefano Firbo, mi accadde di

sorprendermi all’improvviso in uno specchio per via, di cui non m’ero prima accorto. Non

poté 5 durare più d’un attimo quell’impressione, ché subito seguì quel tale arresto e finì

la spontaneità e cominciò lo studio. Non riconobbi in prima me stesso. Ebbi l’impressione

d’un estraneo che passasse per via conversando. […]

Era proprio la mia quell’immagine intravista in un lampo? Sono proprio così, io, di fuori,

quando – vivendo – non mi penso? Dunque per gli altri sono quell’estraneo sorpreso nello

10 specchio: quello, e non già io quale mi conosco: quell’uno lì che io stesso in prima,

scorgendolo, non ho riconosciuto. Sono quell’estraneo che non posso veder vivere se non

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così, in un attimo impensato. Un estraneo che possono vedere e conoscere solamente gli

altri, e io no.

E mi fissai d’allora in poi in questo proposito disperato: d’andare inseguendo

quell’estraneo 15 ch’era in me e che mi sfuggiva; che non potevo fermare davanti a uno

specchio perché subito diventava me quale io mi conoscevo; quell’uno che viveva per gli

altri e che io non potevo conoscere; che gli altri vedevano vivere e io no. Lo volevo vedere

e conoscere anch’io così come gli altri lo vedevano e lo conoscevano.

Ripeto, credevo ancora che fosse uno solo questo estraneo: uno solo per tutti, come uno

solo 20 credevo d’esser io per me. Ma presto l’atroce mio dramma si complicò: con la

scoperta dei centomila Moscarda, ch’io ero non solo per gli altri ma anche per me, tutti

con questo solo nome di Moscarda, brutto fino alla crudeltà, tutti dentro questo mio povero

corpo ch’era uno anch’esso, uno e nessuno ahimè, se me lo mettevo davanti allo specchio

e me lo guardavo fisso e immobile negli occhi, abolendo in esso ogni sentimento e ogni

volontà.

25 Quando così il mio dramma si complicò, cominciarono le mie incredibili pazzie.»

Luigi Pirandello, (Agrigento 1867 - Roma 1936), tra i più grandi autori della letteratura del Novecento, compose numerose opere narrative (Il Fu Mattia Pascal, Uno nessuno e centomila, Quaderni di Serafino Gubbio operatore, Novelle per un anno) e rivoluzionò il teatro italiano (Sei personaggi in cerca d’autore, Questa sera si recita a soggetto, Enrico IV etc.). In tutta la sua produzione si delinea la visione relativistica del mondo e della vita.

1. COMPRENSIONE

Di cosa parla il testo? Qual è il personaggio principale? Dove si trova? Cosa sta succedendo?

2. ANALISI DEL TESTO2.1. Quale linguaggio è utilizzato nel testo? (Scelta delle parole, uso della punteggiatura.)2.2. Cosa significa questa affermazione del protagonista "lo volevo vedere e conoscere anch' io così come gli altri lo vedevano e

lo conoscevano." (righe 17-18)2.3. Cosa significa per il protagonista "la scoperta dei centomila Moscarda, ch'io ero non solo per gli altri ma anche per me ". (righe

20-21)2.4. Cosa vogliono significare nel testo le parole "dramma" e "pazzia"?2.5. Noi riusciamo sempre ad avere una immagine di noi unica? Spiega con alcuni esempi. Gli altri riescono ad avere una immagine

chiara di come siamo? Spiega con alcuni esempi. Cosa significa "avere una maschera"?

3. INTERPRETAZIONE COMPLESSIVA

Qual è il tema del romanzo? Quali altri testi di Pirandello che hanno trattato lo stesso tema conosci?

Quale altro autore conosci che ha trattato lo stesso tema?

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TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNESviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato.Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIOARGOMENTO: Il tema della gelosia nella letteratura e nell’arte.

Edvard MUNCH, Gelosia, 1895, Bergen Kunstmuseum

La figura maschile sulla destra del quadro mostra una sfumatura verdastra negli occhi e nel viso ed ha lo sguardo allucinato; evidentemente la sua sofferenza nasce dalla scena che si svolge in secondo piano, dove un uomo sta offrendo dei fiori rossi ad una donna seminuda rappresentata nell’atto di cogliere un frutto da un albero.

«Quand'aveva la barba era veramente un bell'uomo; alto di statura, ferrigno. Ma ora, tutto raso per obbedire alla moda, con quel mento troppo piccolo e quel naso troppo grosso, dire che fosse bello, via, non si poteva più dire, soprattutto perché pareva che lui lo pretendesse, anche così con la barba rasa, anzi appunto perché se l'era rasa.3.1 La gelosia, del resto, - sentenziò, - non dipende tanto dalla poca stima che l'uomo ha della donna, o viceversa, quanto dalla poca stima che abbiamo di noi stessi. E allora...Ma guardandosi per caso le unghie, perdette il filo del discorso, e fissò donna Giannetta, come se avesse parlato lei e non lui. Donna Giannetta, che se ne stava ancora alla specchiera, con le spalle voltate, lo vide nello specchio, e con una mossetta degli occhi gli domandò:3.2 E allora... che cosa?3.3 Ma sì, è proprio questo! Nasce da questo! - riprese lui, con rabbia. - Da questa poca stima di noi, che ci fa credere, o meglio, temere di non bastare a riempire il cuore o la mente, a soddisfare i gusti o i capricci di chi amiamo; ecco!»

Luigi PIRANDELLO, La fedeltà del cane, Novelle per un anno, CDE,

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Milano, 1987

«Fra i poteri della gelosia c’è quello di rivelarci quanto la realtà dei fatti esteriori e i sentimenti dell’animo siano qualcosa di sconosciuto che si presta a mille supposizioni. Crediamo di sapere esattamente le cose e quel che pensa la gente per la semplice ragione che non ce ne importa. Ma non appena abbiamo, come hanno i gelosi, il desiderio di sapere, davanti a noi c’è un caleidoscopio vertiginoso nel quale non distinguiamo più niente.»Marcel PROUST, Alla ricerca del tempo perduto, Albertine scomparsa, trad. G. Raboni, Mondadori, Milano, 1993

«La cucina è spenta, non preparo la cena, non apparecchio i piatti, niente vino. Siedo con il foglio del conto aperto e aspetto. Lei ritorna, saluta, vede e si mette a sedere.Quanto siamo rimasti zitti, poi che parole mandate allo sbaraglio nel campo dei centimetri che le nostre mani non potevano attraversare: ho scordato. Deve avermi detto di non fare così, ma io non so più di che materia fosse quel così, se bruciava o era spento.Ora che è vita andata, recito l’atto di dolore: mi pento e mi dolgo, mi dolgo e mi pento di averle presentato il conto. La presunzione di avere diritto mi gonfiava la vena della fronte. Avanzavo il mio rauco reclamo e più sacrosanto era, più era goffo: le chiedevo conto, e mai si deve tra chi sta in amore. Non esiste il tradito, il traditore, il giusto e l’empio, esiste l’amore finché dura e la città finché non crolla.»

Erri DE LUCA, Il conto, Il contrario di uno, Feltrinelli, Milano, 2009

2. AMBITO SOCIO - ECONOMICOARGOMENTO: Emoji ed emoticon: una forma di comunicazione sempre più diffusa.

DOCUMENTI

«L'uso di emoji ed emoticon può modificare la percezione che gli altri hanno di noi e influire sulle nostre relazioni sociali. A indicarlo è un lavoro pubblicato su Trends in Cognitive Science, dalla ‘cyberpsicologa’ Linda Kaye, dell'università britannica di Edge Hill, che indica come questa forma di comunicazione fornisca indicazioni sulla personalità di chi la usa.Oggi oltre il 90% degli utenti della Rete è solito usare emoticon ed emoji in testi scritti ed email. E non è solo un fatto generazionale, assicurano gli esperti. Un'indagine condotta nel 2014 su mille americani ha indicato che soltanto il 54% di chi usa le faccine ha dai 18 ai 34 anni. Tutti gli altri, quasi la metà, sono adulti fatti e finiti se non addirittura anziani. Segno che, spiegano le autrici del paper, questa forma di comunicazione è più collegata alla personalità che all'età.Durante un'interazione faccia a faccia, che sia dal vivo o attraverso video chiamate su Skype o FaceTime, usiamo non solo un linguaggio verbale ma anche una comunicazione veicolata ad esempio dal movimento delle mani, la postura o le espressioni facciali. Quando scriviamo tutto questo 'non detto' scompare ma l'uso delle emoji ed emoticon nelle chat va a creare un linguaggio che in qualche modo sostituisce la comunicazione non verbale."Il più delle volte - ha detto Kaye - usiamo gli emoji come i gesti, come un modo di valorizzare le espressioni emotive. Ci sono molte peculiarità nel modo con cui gesticoliamo e le emoji sono qualcosa di simile, soprattutto nei differenti modi sul come e perché le usiamo". […]

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"Le persone formulano giudizi su di noi in base a come usiamo gli emoji", ha precisato Kaye. "Bisogna essere consapevoli - ha concluso - che questi giudizi possono differire a seconda del dove o con chi si usa quell'emoji, se ad esempio con persone di lavoro o con la famiglia o gli amici".»

Altro che gesti, gli emoticon raccontano come siamo, «La Repubblica», 17.1.2017

«Non sembra ci sia molto da ridere, di questi tempi. Eppure è l’emoji più popolare sul pianeta. I francesi — chi altro? — preferiscono però , secondo nella classifica internazionale. Al terzo posto assoluto l’affettuoso , seguito dal tenero e dal classico . Non c’è che dire: il mondo, quando comunica, è felice. Oppure, nascosto dietro un disegno, finge di esserlo. A questi risultati sono giunti i ricercatori della University of Michigan e della università di Pechino. Hanno analizzato 427 milioni di messaggi usciti da 4 milioni di smartphone in 212 Paesi. I francesi sono risultati gli utilizzatori più appassionati — un messaggio su cinque contiene un emoji — seguiti a distanza da russi e americani (i messaggi illustrati, negli USA e in Russia, sono uno su dieci). Il primato degli emoji negativi va a Messico, Colombia, Perù e Israele. L’interpretazione dei ricercatori: sono società dove i legami tra le persone sono più stretti e le emozioni scorrono più liberamente. […]Gli emoji hanno arricchito la comunicazione scritta, personale e immediata, iniziata venticinque anni fa con i testi brevi (sms), continuata con i messaggi social e le app dedicate (WhatsApp in testa). I neo-disegnini rispondono a una salutare domanda di sintesi; offrono originalità di massa; e consentono di combinare espressività e cautela. […]Domanda: quanto durerà il gioco? L’impressione è che alcuni tra noi stiano cominciando a chiedersi: le vecchie parole non sono più adatte per portare le emozioni? Dietro «Sai che ti voglio bene?» si intuisce un sentimento. Dietro si comincia a sentire il profumo dell’emozione preconfezionata.»

Beppe SEVERGNINI, Il senso del mondo è una faccia che ride, «Corriere della Sera», 5.1.2017

«L’uso di emoji è efficace sul piano comunicativo quando riesce a produrre un testo che è ironico e diretto. L’essenzialità della forma e la condensazione dei contenuti alleggeriscono il lavoro psichico alla base della ricezione del messaggio e producono un effetto distensivo che facilita il contatto, predispone alla comunicazione. L’ironia si accorda bene con questo meccanismo, che funziona nella sua stessa direzione, e aggiunge il proprio lavoro. Sospende, senza abolire, la censura di sentimenti repressi e di pensieri rimossi (incompatibili con la correttezza formale della relazione tra i comunicanti) e rende l’espressione dei sentimenti più immediata e sincera. La comunicazione ironica con gli emoji, consente di sostare tra il dire e il non dire, dove le cose dette, pur essendo dirette, non sono pietre che pesano. Si giova della libertà e della discrezione che alloggiano nell’allusione e trasforma l’immediatezza in prossimità. Tuttavia, la scrittura emoji stenta in modo evidente quando è usata per rappresentare emozioni e pensieri complessi. La rappresentazione per immagini stilizzate manca della ricchezza di connessioni e della plasticità della costruzione del discorso che offrono il testo scritto o l’opera pittorica. Di conseguenza irrigidisce il movimento/espansione del gesto psicocorporeo di apertura al mondo, che è all’origine di ogni nostra espressione. Si trova a disagio nell’area dell’incertezza tra ciò che riusciamo a sentire e ciò che ci sfugge, sentimenti che assumiamo e sentimenti in cui facciamo fatica a riconoscerci. Non riuscendo ad afferrare la potenzialità del nostro sentire, la scrittura emoji mente quando si cimenta con l’espressione del nostro modo di essere.»

Sarantis THANOPULOS, Sentire, pensare e dire con gli emoji, «Il Manifesto», 30.5.2015

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3. AMBITO STORICO - POLITICOARGOMENTO: Razzismo.DOCUMENTI

razzismo s. m. [der. di razza, sull’esempio del fr. racisme]. – Ideologia, teoria e prassi politica e sociale fondata sull’arbitrario presupposto dell’esistenza di razze umane biologicamente e storicamente «superiori», destinate al comando, e di altre «inferiori», destinate alla sottomissione, e intesa, con discriminazioni e persecuzioni contro di queste, e persino con il genocidio, a conservare la «purezza» e ad assicurare il predominio assoluto della pretesa razza superiore: il r. nazista, la dottrina e la prassi della superiorità razziale ariana e in partic. germanica, elaborata in funzione prevalentemente antisemita; il r. della Repubblica Sudafricana, basato sulla discriminazione razziale sancita a livello legislativo e istituzionale (v. apartheid); il r. statunitense, riguardo a gruppi etnici di colore, o anche a minoranze diverse dalla maggioranza egemone. Più genericam., complesso di manifestazioni o atteggiamenti di intolleranza originati da profondi e radicati pregiudizi sociali ed espressi attraverso forme di disprezzo ed emarginazione nei confronti di individui o gruppi appartenenti a comunità etniche e culturali diverse, spesso ritenute inferiori: episodi di r. contro gli extracomunitari.

http://www.treccani.it/vocabolario/razzismo/

«Il razzismo classico, biologico, seguiva una logica di gerarchizzazione e di ispirazione universalista […]. Questo razzismo dava vita a categorie basate principalmente sui tratti somatici degli individui e destinate a creare una gerarchia tra i diversi gruppi umani. Tale gerarchia diveniva una solida base per lo sfruttamento dei gruppi razzializzati. Il razzismo culturale, invece, segue un principio di differenziazione che tende a rifiutare ogni contatto con il gruppo razzializzato e presuppone un’assenza di spazi comuni dove instaurare una pur minima relazione, ed elabora categorie analoghe – gerarchiche e finalizzate anch’esse alla distinzione e all’esclusione – ma fondate sui tratti culturali. Entrambe le logiche finiscono per diventare spinte alla discriminazione, che pretendono di spiegare se non addirittura di prevedere le attitudini, le disposizioni e gli atteggiamenti delle persone o dei gruppi, ma mentre il razzismo biologico tendeva a sottomettere, quello culturale tende ad allontanare, a separare.»

Marco AIME, Si dice cultura, si pensa razza, in M. Aime, G. Barbujani, C. Bartoli e F. Faloppa, Contro il razzismo. Quattro ragionamenti, Einaudi, Torino 2016

«Ma il razzismo in quanto visione del mondo non fu una prerogativa del pensiero e dell’azione di Hitler. […] Hitler in realtà si giovò di un vantaggio comune a tutti i seguaci del razzismo, sia che ponessero l’accento sulle forze spirituali, sia che tentassero di collegarlo con la scienza. I miti razzisti non solo spiegavano il passato e aprivano a una speranza per il futuro, ma dando rilievo agli stereotipi rendevano concreto ciò che era astratto. Gli stereotipi razzisti fecero sì che la teoria diventasse, in maniera semplice e diretta, qualcosa di vivo. […] Il paragone tra il tipo dell’uomo virile, ellenistico e quello dell’uomo malvagio e deforme, e la contrapposizione tra l’ariano dalle proporzioni greche e il malproporzionato ebreo fecero del razzismo un’ideologia incentrata sui fattori visivi; e questa insistenza sull’elemento visivo, a sua volta, rese più facile alla gente comprendere la critica violenta dell’ideologia.»

George L. MOSSE, Il razzismo in Europa. Dalle origini all’Olocausto, Editori Laterza, Roma-Bari 1992

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«- Chiedi alla maestra di discutere del problema in classe. Sai, bambina mia, è soprattutto con i bambini che si può intervenire per correggere il modo di comportarsi. Con le persone grandi, è più difficile.-Perché, babbo?-Perché un bambino non nasce con il razzismo nella testa. Per lo più un bambino ripete quello che dicono i suoi parenti, più o meno prossimi. Con assoluta naturalezza un bambino gioca con gli altri bambini. Non si pone il problema se quel bambino africano è inferiore o superiore a lui. Per lui è prima di tutto un compagno di giochi. Possono andare d’accordo o litigare. E’ normale. Ma non ha niente a che vedere con il colore della pelle. Per contro, se i suoi genitori lo mettono in guardia contro i bambini di colore, allora, forse, si comporterà in un altro modo.»

Tahar BEN JELLOUN, Il razzismo spiegato a mia figlia, Mondadori, Milano 1999

4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO

ARGOMENTO: I limiti della rete globale: privacy, trasparenza, censura.

DOCUMENTI«Una nuova consapevolezza critica emerge in rapporto alla comprensione del ruolo che ogni medium – cioè ogni artefatto, ogni idea, ogni forma di innovazione – ha nel rimodulare l’ambiente umano, e trasformare così il modo di pensare, sentire, agire.»

Paolo GRANATA, Elena LAMBERTI, Per un’ecologia dei media, «Il Sole 24 Ore - Nòva» 19 0ttobre 2016

«Ty aveva ideato il sistema iniziale, l’Unified Operating System, che combinava tutte le cose online fino ad allora rimaste divise e abborracciate: profili di utenti dei social media, i loro metodi di pagamento, le loro varie password, i loro account e-mail, username, preferenze, fino all’ultimo strumento e manifestazione d’interesse. Il vecchio metodo – una nuova transazione, un nuovo sistema per ogni sito, per ogni acquisto – era come prendere una macchina diversa per sbrigare ogni tipo di commissione. “Non era necessario avere ottantasette macchine diverse” aveva dichiarato dopo che il suo sistema aveva stupito la Rete e il mondo.Lui, invece, aveva messo tutto insieme, tutti i bisogni e tutti gli strumenti di ogni utente, in un unico calderone, e aveva inventato TruYou: un account, un’identità, una password, un sistema di pagamento, per ogni persona. Non c’erano altre password, né multiple identità. I tuoi dispositivi sapevano chi eri, e la tua unica identità – la TruYou, inconfondibile e immodificabile – era la persona che pagava, firmava, rispondeva, visionava e revisionava, vedeva ed era vista. Dovevi usare il tuo vero nome, e questo era legato alle tue carte di credito, alla tua banca, e così pagare per ogni cosa era semplice. Un solo pulsante per il resto della tua vita online.»

Dave EGGERS, Il cerchio, Mondadori, Milano 2014

«Alla folla di chi ti segue si mescola quella di chi ti minaccia. Ogni parola detta con le intenzioni migliori può diventare un cappio - magari cucito da sostenitori volubili, umorali, diffidenti. Al capo della comunicazione scappa per errore un tweet inopportuno? Un minuto dopo è già tardi per rimediare. Per sbaglio viene pubblicata l’indicazione a non usare le foto del politico che incontra il disabile? Valanga di insulti. Non fai in tempo a spiegare che l’intento non era discriminatorio, e che era quello di evitare strumentalizzazioni: la corrente di disprezzo ti ha già travolto.»

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Paolo DI PAOLO, Divi e politici l’addio alla rete è cambiato, «La Repubblica», 12 novembre 2016

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO

L’Europa del 1918 e l’Europa del 2018: quali le differenze?Il candidato esamini la questione sotto almeno tre dei seguenti profili: forme istituzionali degli Stati principali; stratificazione sociale; rapporti fra cittadini e istituzioni; sistemi di alleanze; rapporti fra gli Stati europei; rapporti fra l’Europa e il resto del mondo.

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE

Globalizzazione e vulnerabilità sociale.

«Negli ultimi cinquant’anni il vertiginoso aumento della popolazione e la necessità di incrementare la produzione agricola e industriale hanno comportato l’ampliamento delle aree urbanizzate e un maggior consumo di suolo. «Megacittà» di milioni di abitanti hanno raggiunto anche aree potenzialmente pericolose per l’uomo, dove un tempo non si sarebbe costruito per le cattive caratteristiche geomorfologiche o climatiche. Di fatto, si è determinata una maggiore esposizione al rischio delle nostre società: siamo più numerosi e più vulnerabili agli eventi naturali, anche e soprattutto in considerazione del fatto che la globalizzazione crea condizioni di sempre maggiore interdipendenza tra i Paesi.»

Silvia PEPPOLONI, La terra uccide ma possiamo limitare i danni – in: «Corriere della Sera – la Lettura», 11 settembre 2016

Linee orientative. Sulla base delle tue conoscenze di studio e di quelle apprese dall’attualità, potrai sviluppare, se vuoi, il tuo elaborato riflettendo:

sul fenomeno del «vertiginoso aumento della popolazione», con riferimento alle aree del mondo in cui tale fenomeno si rende più evidente;

su ciò che si intende per «consumo di suolo»; sullo sfruttamento agricolo e industriale dei territori e sul fenomeno dell’antropizzazione delle

aree a rischio; sul fenomeno del cambiamento climatico, sull’emergenza alimentare e sulla preziosità

dell’acqua; su ciò che si intende per «globalizzazione» e per «interdipendenza tra i Paesi».

Potrai concludere il tuo elaborato con riflessioni sul concetto di vulnerabilità in relazione ai fenomeni appena trattati. I tuoi commenti personali potranno certamente conferire più originalità e maggior completezza all’elaborato.

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Verbale

Simulazione della prima prova scritta per le classi finali

Classe 5° sez. I - Indirizzo Scienze Umane

Il giorno martedì 03/05/2018, come da programmazione dipartimentale, si è svolta la simulazione della prima prova per le classi finali dell’indirizzo Scienze Umane.

La prova, come quella dell’Esame di Stato, ha avuto la durata di sei ore e i docenti della classe, in base al proprio orario di servizio, hanno svolto funzioni di accurata vigilanza ai fini della sua validità.

Gli alunni che hanno terminato la prova prima del termine delle lezioni sono potuti uscire, se maggiorenni, a partire dalle ore 12:00.

Relativamente agli alunni certificati di classe:

per i quali è stato predisposto un PEI, depositato agli atti come previsto dalla normativa, sono state predisposte alcune particolari attenzioni finalizzate a rendere sereno lo svolgimento della prova.

La prova si è svolta con le seguenti modalità di esecuzione:

Distribuzione delle tracce e prima lettura, autonoma, dei documenti e delle tracce stesse Rilettura individualizzata dei documenti della traccia (se richiesto) Scelta della traccia e individuazione degli argomenti/parole chiave Divisione degli ambiti di sviluppo della traccia ed individuazione delle macroaree Strutturazione della scaletta per punti Svolgimento individuale autonomo o guidato (ove richiesto) Revisione ortografico-sintattica, individuazione dei punti di criticità Lavoro di correzione ad opera dello studente

Gli alunni hanno potuto avvalersi durante l’esecuzione della prova del supporto degli stessi docenti di sostegno e dell’assistente specialistica che li hanno seguiti durante l’anno scolastico. Alcuni alunni hanno necessitato degli stimoli da parte degli insegnanti e dell’assistente in misura maggiore rispetto ai compagni.

Durante lo svolgimento delle prove sono state attuate le seguenti strategie compensative e dispensative:

Lettura dei testi da parte di un docente della commissione d’esame (se richiesto). Dispensa dall’uso del corsivo o stampato minuscolo (se l’alunno/a non utilizza il PC). Utilizzo di mediatori didattici quali sintesi, glossari, schemi e mappe concettuali/mentali,

visionate ed approvate dai docenti interni Tempi più lunghi per l’esecuzione della prova Utilizzo del dizionario

Riguardo alle modalità di valutazione, viste le fonti normative di riferimento (Legge 104/1992 art. 16, comma 1 e 3; D.P.R. 323/1998 art. 6; O.M. 90/2001; O.M. 30/2008; D.P.R. 122/2009), si agirà nel seguente modo:

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Si escluderà la correttezza ortografica e sintattica nella valutazione della prova, valutandone più il contenuto (conoscenze e competenze) che la forma

Si escluderà l’ordine grafico o la calligrafia nella valutazione scritta Verrà valutata la capacità di sapersi servire degli strumenti compensativi (capacità di

orientarsi nella mappa) Verrà valutato il lavoro in autonomia

Relativamente agli alunni con BES:

Sono state adottate le stesse modalità di compensazione attivate nel corso dell'anno scolastico: Tempi più lunghi per l’esecuzione della prova Utilizzo di mediatori didattici quali sintesi, glossari, schemi e mappe concettuali/mentali

visionate ed approvate dai docenti interni Utilizzo del dizionario

secondo quanto specificato nel Piano Didattico Personalizzato.

Roma, 03/05/2018 I docenti

___________________________

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5.2. Griglia di valutazione

Liceo “Anco Marzio” – SCIENZE UMANE

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA DI ITALIANO

ALUNNO_____________________________________ CLASSE__________ DATA_________________

LIVELLI Basso Medio AltoINDICATOR

I DESCRITTORI 1 2 3

Adeguatezza 3.4 Aderenza alla consegna3.5 Pertinenza all’argomento

proposto3.6 Efficacia complessiva del

testoTipologie A e B: aderenza alle convenzioni della tipologia scelta (tipo testuale, scopo, destinatario, destinazione editoriale, ecc. )

Caratteristiche del contenuto

2.1 Ampiezza della trattazione, padronanza dell’argomento, rielaborazione critica dei contenuti, in funzione anche delle diverse tipologie e dei materiali forniti.

Tipologia A: comprensione ed interpretazione del testo proposto.Tipologia B: comprensione dei materiali forniti e loro utilizzo coerente ed efficace; capacità di argomentazione.Tipologia C e D: coerente esposizione delle conoscenze in proprio possesso; capacità di contestualizzazione e di eventuale argomentazione.Per tutte le tipologie: significatività e originalità degli elementi informativi, delle idee e delle interpretazioni.

Organizzazione del testo

Articolazione chiara e ordinata del testo

Equilibrio fra le parti Coerenza (assenza di contraddizioni e

ripetizioni) Continuità tra frasi, paragrafi e

sezioni. Lessico e stile Proprietà e ricchezza lessicale

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Uso di un registro adeguato alla tipologia testuale, al destinatario, ecc.

Correttezza ortografica e morfosintattica

Correttezza ortografica Coesione testuale (uso corretto dei

connettivi testuali, ecc. ) Correttezza morfosintattica Punteggiatura

TOTALE PUNTI

/ 15

TABELLA DI CONVERSIONE

Punteggio in quindicesimi

Valutazione in decimi

15 10 14 9 13 8 12 7 11 6,5 10 6 9 5,5 8 5 7, 6 4,5- 4 5 3

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5.3. Simulazioni della 2° prova e relativo verbale

Sono state svolte due simulazioni di seconda prova: una in data 20/02/2018 e l’altra in data 08/05/2018

PRIMA SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA DI ESAME – SCIENZE UMANE

Data di esecuzione 20/02/2018

Prima parte

Il candidato rifletta sul documento sotto riportato, lo contestualizzi nella riflessione educativa dell’autore, discuta del carattere naturale e/o sociale delle differenze personali e illustri come, nell’attività scolastica, le differenze individuali fra gli allievi possano essere valorizzate e sviluppate senza cadere nell’individualismo, all’interno di una pedagogia e di una didattica inclusive.

“Non c’è bisogno di dimostrare l’esistenza, nell’uomo e nel bambino, delle diversità delle attitudini. Esse balzano agli occhi. Questo è abile nelle operazioni intellettuali, quello preferisce le occupazioni manuali, l’uno è artista, l’altro è matematico. In che cosa consistono queste diversità? Per saperlo bisognerebbe conoscere qual è la struttura delle attitudini. E, anzitutto, che cos’è un’attitudine? Un’attitudine è una disposizione naturale a comportarsi in un certo modo, a comprendere o a sentire di preferenza certe cose o a eseguire certe specie di lavori (attitudini alla musica, al calcolo, alle lingue straniere ecc.). È una cosa complessa. Per esempio, l’attitudine al disegno implica una certa abilità motrice, una valutazione delle grandezze, memoria visiva, comprensione della prospettiva, senso estetico; l’attitudine letteraria richiede memoria verbale, immaginazione, capacità di giudizio e molte qualità intellettuali ed affettive. La diversità delle attitudini è relativa sia alle varietà individuali di questi processi elementari (tipo visivo, uditivo, verbale ecc.) sia alla diversità delle loro combinazioni. Le attitudini variano in funzione di diversi fattori, specialmente del sesso o dell’età. È opportuno distinguere l’attitudine dall’attrazione o interesse. Si può avere attrazione verso un genere di lavoro senza possedere l’attitudine che esso richiederebbe. A volte accade che per motivi di ordine affettivo uno scolaro prenda in antipatia un certo insegnamento per il quale sarebbe veramente dotato: un caso simile è importante da comprendersi per l’educatore e meriterebbe uno studio speciale. In quale misura un insegnamento i cui primi elementi hanno respinto l’alunno a causa dell’incapacità del maestro può uccidere l’attitudine nativa a trarne profitto? ……..

Vediamo dunque le specie di attitudini che gli scolari manifestano. Problema delicato. Le osservazioni che le scuole attuali ci offrono non possono infatti essere raccolte se non con beneficio d’inventario poiché da un lato le nostre scuole poggiano su un principio opposto allo sbocciare delle attitudini individuali, e, d’altro lato, non possono determinare se le deficienze di attitudini che rileviamo siano effettive o apparenti. Così, se i tre quarti degli alunni delle secondarie detestano la matematica, è perché non ne hanno il bernoccolo o perché si è fatto di tutto per disgustarli? Si nota comunque un certo numero di tipi psicologici abbastanza generali. Si potrebbero contrapporre gli osservatori, che hanno la mente rivolta verso il mondo esterno, ai riflessivi, la cui intelligenza è, al contrario, ripiegata su sé stessa; gli intellettuali, che sono sempre con il naso sulle loro scartoffie, che pongono problemi, e i manuali, che tendono soprattutto a fabbricare, a creare…...Da un altro punto di vista si potrebbero distinguere i pratici e gli artisti, i positivi e i sognatori. E da un altro ancora i rapidi e i lenti o anche gli attivi e i passivi.

Ma, in sostanza, è proprio necessario tener conto di tutte queste diversità individuali? La scuola non l’ha mai fatto. Essa non ha mai considerato come degno della sua sollecitudine se non coloro che si conformano ad un

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certo tipo schematico, che essa stessa ha creato a propria immagine, un tipo mostruoso e contro natura: lo scolaro medio. Ma ha sempre ignorato le differenze fra i tipi.

Forse in nulla più che in questo si è dimostrata fedele e cieca erede del passato, che l’uomo medio, neutro e uniforme, senza rilievo, perché senza luci ed ombre, era proprio l’ideale di un tempo. Il nostro sistema di programmi uniformi conduce al risultato di obbligare i ragazzi ad applicarsi soprattutto alle discipline per le quali non hanno attitudini”.

Eduard Claparède, L’Ecole sur mesure (1960), trad.it. La scuola su misura, La Nuova Italia, Firenze 1952, pp.33-40 passim

Seconda parte

Il candidato è tenuto a svolgere due quesiti a scelta tra quelli proposti:

1. Quali problemi crea, in una scuola ormai multiculturale, l’esigenza di favorire lo sviluppo delle identità e insieme la valorizzazione della diversità culturale?

2. Quali differenze sociali e individuali, oltre a quelle individuate da Claparède, dovrebbero essere valorizzate dalla scuola?

3. Analizza il problema della dispersione scolastica ancora presente nonostante la scolarizzazione di massa.

4. Come viene inteso l’apprendimento nell’ambito del comportamentismo?

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Verbale

Modalità di svolgimento della Simulazione della seconda prova scritta per le classi finali

- Classe 5° sez.I - Indirizzo Scienze umane.

Il giorno 20/02/2018 si è svolta la prima simulazione della seconda prova per le classi finali dell’indirizzo Scienze Umane.

La prova, come quella dell’Esame di Stato, ha avuto la durata di sei ore e i docenti della classe, in base al proprio orario di servizio, hanno svolto funzioni di accurata vigilanza ai fini della sua validità.

Gli alunni che hanno terminato la prova prima del termine delle lezioni sono potuti uscire, se maggiorenni, a partire dalle ore 12.00.

Relativamente agli alunni certificati di classe:

per i quali è stato predisposto un PEI, depositato agli atti come previsto dalla normativa, sono state predisposte alcune particolari attenzioni finalizzate a rendere sereno lo svolgimento della prova.

La prova si è svolta con le seguenti modalità di esecuzione:

Presentazione generale dell’argomento da parte del docente curricolare (lettura testi ad alta voce a tutta la classe)

Rilettura individualizzata dei documenti della traccia (se richiesto) Individuazione degli argomenti/parole chiave Divisione degli ambiti di sviluppo della traccia ed individuazione delle macroaree Strutturazione della scaletta per punti Svolgimento individuale autonomo Revisione ortografico-sintattica, individuazione dei punti di criticità Lavoro di correzione ad opera dello studente

Gli alunni hanno potuto avvalersi durante l’esecuzione della prova del supporto degli stessi docenti di sostegno e dell’assistente specialistica che li hanno seguiti durante l’anno scolastico.

Durante lo svolgimento delle prove sono state attuate le seguenti strategie compensative e dispensative:

Lettura dei testi da parte di un docente della commissione d’esame (se richiesto). Dispensa dall’uso del corsivo o stampato minuscolo (se l’alunno/a non utilizza il PC). Relativamente alla seconda parte della prova, svolgimento di un solo quesito a scelta o di

due quesiti in forma schematica. Utilizzo di mediatori didattici quali sintesi, glossari, schemi e mappe concettuali/mentali,

visionate ed approvate dai docenti interni. Tempi più lunghi per l’esecuzione della prova. Utilizzo del dizionario.

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Riguardo alle modalità di valutazione:

Si escluderà la correttezza ortografica e sintattica nella valutazione della prova, valutandone più il contenuto (conoscenze e competenze) che la forma

Si escluderà l’ordine grafico o la calligrafia nella valutazione scritta Verrà valutata la capacità di sapersi servire degli strumenti compensativi (capacità di

orientarsi nella mappa) Verrà valutato il lavoro in autonomia

Relativamente agli alunni con BES:

Sono state adottate le stesse modalità di compensazione attivate nel corso dell'anno scolastico:

Tempi più lunghi per l’esecuzione della prova Utilizzo di mediatori didattici quali sintesi, glossari, schemi e mappe concettuali/mentali

visionate ed approvate dai docenti interni Utilizzo del dizionario

secondo quanto specificato nel Piano Didattico Personalizzato

Roma, 20/02/2018 I docenti

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SECONDA SIMULAZIONE SECONDA PROVA DI ESAME – SCIENZE UMANE

Data di esecuzione: 8/05/2018

Prima parte

Il candidato, avvalendosi delle sue conoscenze e delle riflessioni scaturite dalla lettura dei documenti riportati, sviluppi il tema dell’importanza e della realizzazione di una efficace educazione alla pace e alla cittadinanza

“(…) Il bambino non si deve considerare, come oggi, nella sua apparente debolezza rispetto a noi, ma nel suo potere di costruire gli uomini. Ogni uomo è il prodotto della crescenza di un bambino (…). E il bambino dovrà essere considerato nella ricostruzione della società con fede e speranza (…). Ora: questo manca completamente nei concetti odierni della educazione dell’umanità nel suo destino sociale. Il nostro contributo all’educazione si riferisce specialmente allo studio del bambino fin dalla nascita perché non solo l’uomo, ma anche la società, ha le sue radici nel bambino, e non si può considerare un’educazione che non prepari l’umanità al nuovo mondo, meglio al mondo presente, senza cominciare ad educare il bambino. (M. Montessori, Educazione e pace, in AAVV, La pedagogia della pace del Novecento, a cura di G. Galeazzi,1992)

“L’utilizzazione degli indirizzi attivi, democratici, cooperativi così sviluppati nella pedagogia degli ultimi decenni, è un modo educativo, che tende ad eliminare gli elementi coercitivi, le chiusure nazionalistiche, razziali e classiste; la stessa sostituzione di un imparare facendo e in libera ricerca all’apprendere di schemi fissi, giova a svegliare e incoraggiare le capacità creatrici, ad offrire il mezzo di affermarsi normalmente e quindi ad eliminare la violenza, sia dell’imposizione da parte dell’educatore, sia della reazione da parte dell’educando. L’educazione alla lealtà, alla sincerità, alla libera discussione, al rispetto delle minoranze (…), l’attenzione a chi è fuori del gruppo, gli scambi di scolari, i campi estivi internazionali, rientrano i n questo ambito. (…) La non violenza è educativa quando sorge dall’insoddisfazione della presente realtà (che dà la morte) e della presente società (che dà l’ingiustizia e l’oppressione). (A. Capitini, Aspetti dell’educazione alla non violenza 1959)

(…) La storia dell’umanità ha centinaia di migliaia di anni e può essere riassunta in molti modi, uno dei quali è l’espansione del pronome personale “noi”. Un certo numero di persone ha usato il termine noi. (…). Tutto il resto poteva essere riassunto con la parola “altri”. Il resto erano persone che non erano noi. (…) Tutte le tappe e le fasi che ci sono state nella storia dell’umanità, avevano un denominatore comune: erano caratterizzate dall’inclusione da un lato e dall’esclusione dall’altro, in cui c’era una identificazione reciproca, attraverso l’inclusione e l’esclusione. Il “noi” si poteva misurare con l’ostilità reciproca. Il significato del “noi” era che noi non siamo loro. E il significato di loro era che loro non sono noi. Gli uni avevano bisogno degli altri per esistere come entità collegata l’una con l’altra e potersi identificare in un luogo o un gruppo di appartenenza. È stato così per tutta la storia dell’umanità. (…). Oggi ci troviamo di fronte alla necessità ineludibile della prossima tappa in questa storia, nella quale stiamo espandendo la nozione di umanità. Parlando di identità di sé stessi, abbiamo un concetto di quello che includiamo in questa idea di umanità messa insieme. Direi che ci troviamo di fronte a un salto successivo che richiede l’abolizione del pronome loro. Fino a questo momento i nostri antenati avevano qualcosa in comune: un nemico. Ora, di fronte alla prospettiva di una umanità globale, dove lo troviamo questo nemico? 

Ci troviamo nella realtà cosmopolita, quindi ogni cosa fatta anche nell’angolo più remoto del globo, ha impatto sul resto del nostro pianeta, sulle prospettive future. Siamo tutti dipendenti gli uni dagli altri e non si può tornare indietro. (…) Dobbiamo capire come integrarci senza aumentare l’ostilità. (…). Come possiamo riuscirci? È la domanda fondamentale della nostra epoca. (…)

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1.    Dialogo, una parola che non dovremo mai stancarci di ripetere. C’è bisogno di promuovere una cultura del dialogo, in ogni modo possibile e ricostruire così il tessuto della società. Dobbiamo considerare gli altri, gli stranieri quelli che appartengono a culture diverse, persone degne di essere ascoltate. La pace potrà essere raggiunta solo se daremo ai nostri figli le armi del dialogo, se insegneremo a lottare per l’incontro, per il negoziato, così daremo loro una cultura per creare una strategia per la vita, una strategia volta all’inclusione e non all’esclusione.

2. Dobbiamo capire che l’equa distribuzione dei frutti della terra e del lavoro umano non è pura carità, ma un obbligo morale. Se vogliamo ripensare le nostre società, dobbiamo creare posti di lavoro dignitosi e ben pagati soprattutto per i nostri giovani, dobbiamo passare dall’economia liquida, che usa la corruzione come un modo per trarre profitto, verso una soluzione che possa garantire l’accesso alla terra attraverso il lavoro. Il lavoro è il modo attraverso cui possiamo rimodellare la nostra convivenza condividendo i frutti della terra, i frutti del lavoro umano.

3. (…) la cultura del dialogo deve essere parte integrante dell’educazione e dell’istruzione che forniamo nelle nostre scuole, in modo interdisciplinare, per dare ai nostri giovani gli strumenti necessari per risolvere i conflitti in modo diverso da come siamo abituati a fare. Tutto questo non è facile ed è un processo di lunghissimo termine. È un modo diverso da quello seguito dalla politica. Acquisire la cultura del dialogo non comporta una ricetta facile, una scorciatoia. Tutto il contrario. (…) 

Abbiamo bisogno più di ogni altra cosa (…) di sviluppare qualità difficili in questo mondo: la pazienza, la coerenza, la pianificazione a lungo termine. Parlo di una vera e propria rivoluzione culturale, (…). Pazienza, quindi: dobbiamo concentrarci sugli obiettivi a lungo termine, sulla luce in fondo al tunnel, a prescindere da quanto possa essere lontana al momento in cui la osserviamo.

 (C’è una luce in fondo al tunnel, Intervento di Z. Bauman all’Incontro “Sete di pace” Assisi,2016)

Seconda parte

Il candidato è tenuto a svolgere due quesiti a scelta tra quelli proposti:

5. Che cosa si intende con i termini etnocentrismo e relativismo culturale?

6. Quali sono i vantaggi e gli svantaggi della globalizzazione?

7. Quali sono gli obiettivi e le modalità di un’educazione finalizzata a sviluppare lo spirito critico?

8. Aspetti positivi e negativi della “rete” e dell’uso dei “social”

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Verbale

Modalità di svolgimento della Simulazione della seconda prova scritta per le classi finali

- Classe 5° sez.I - Indirizzo Scienze umane.

Il giorno 08/05/2018 si è svolta la seconda simulazione della seconda prova per le classi finali dell’indirizzo Scienze Umane.

La prova, come quella dell’Esame di Stato, ha avuto la durata di sei ore e i docenti della classe, in base al proprio orario di servizio, hanno svolto funzioni di accurata vigilanza ai fini della sua validità.

Gli alunni che hanno terminato la prova prima del termine delle lezioni sono potuti uscire, se maggiorenni, a partire dalle ore 12.00.

Relativamente agli alunni certificati di classe:

per i quali è stato predisposto un PEI, depositato agli atti come previsto dalla normativa, sono state predisposte alcune particolari attenzioni finalizzate a rendere sereno lo svolgimento della prova.

La prova si è svolta con le seguenti modalità di esecuzione:

Presentazione generale dell’argomento da parte del docente curricolare (lettura testi ad alta voce a tutta la classe)

Rilettura individualizzata dei documenti della traccia (se richiesto) Individuazione degli argomenti/parole chiave Divisione degli ambiti di sviluppo della traccia ed individuazione delle macroaree Strutturazione della scaletta per punti Svolgimento individuale autonomo Revisione ortografico-sintattica, individuazione dei punti di criticità Lavoro di correzione ad opera dello studente

Gli alunni hanno potuto avvalersi durante l’esecuzione della prova del supporto degli stessi docenti di sostegno e dell’assistente specialistica che li hanno seguiti durante l’anno scolastico.

Durante lo svolgimento delle prove sono state attuate le seguenti strategie compensative e dispensative:

Lettura dei testi da parte di un docente della commissione d’esame (se richiesto). Dispensa dall’uso del corsivo o stampato minuscolo (se l’alunno/a non utilizza il PC). Relativamente alla seconda parte della prova, svolgimento di un solo quesito a scelta o di

due quesiti in forma schematica. Utilizzo di mediatori didattici quali sintesi, glossari, schemi e mappe concettuali/mentali,

visionate ed approvate dai docenti interni. Tempi più lunghi per l’esecuzione della prova. Utilizzo del dizionario.

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Riguardo alle modalità di valutazione:

Si escluderà la correttezza ortografica e sintattica nella valutazione della prova, valutandone più il contenuto (conoscenze e competenze) che la forma

Si escluderà l’ordine grafico o la calligrafia nella valutazione scritta Verrà valutata la capacità di sapersi servire degli strumenti compensativi (capacità di

orientarsi nella mappa) Verrà valutato il lavoro in autonomia

Relativamente agli alunni con BES:

Sono state adottate le stesse modalità di compensazione attivate nel corso dell'anno scolastico:

Tempi più lunghi per l’esecuzione della prova Utilizzo di mediatori didattici quali sintesi, glossari, schemi e mappe concettuali/mentali

visionate ed approvate dai docenti interni Utilizzo del dizionario

secondo quanto specificato nel Piano Didattico Personalizzato

Roma, 20/02/2018 I docenti

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5.4. Griglia di valutazione della 2° prova

LICEO ANCO MARZIO(Dipartimento Scienze Umane)

Griglia di valutazione relativa alla seconda prova scritta(con adeguamento a PDP e PEI)

Candidata/o___________________________________ Classe________ Data_______________

CRITERI INDICATORI PUNTI PUNTEGGIO PROVA

ADERENZA ALLA TRACCIAPERTINENZA DELLA RISPOSTA

Completa 5Essenziale 4Parziale 3

Lacunosa 2

Fuori tema 1

RILEVANZA E RICCHEZZA DELLE INFORMAZIONIRIFERIMENTI AD AUTORI E TEORIE

Precise ed esaurienti 5Precise ed ampie 4Sufficientemente complete e precise 3Limitate e / o imprecise 2

Assenti 1ELABORAZIONE E COLLEGAMENTO DEI CONTENUTI

Lineari 2

Frammentari 1

Assenti -AUTONOMIA NEL LAVORO E NELL’ UTILIZZO DEI MATERIALI

Completa 3

Parziale 2

Necessita del supporto del docente 1TOTALE PUNTI

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5.5. Simulazioni della 3° prova e relativi verbali

Sono state svolte due simulazioni di 3° prova in data 06/04/2018 e in data 11/05/2018

PRIMA SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA

Nella prima simulazione della terza prova che è stata somministrata il giorno 06/04/2018 sono state proposte domande a risposta sintetica relativamente alle quattro seguenti discipline: Inglese, Scienze naturali, Fisica, Storia. La prova è stata strutturata in 3 domande da otto righe per Storia e Scienze e 2 domande da otto righe per Fisica e Inglese.Di seguito le domande proposte:

INGLESE

From “ The waste Land” by T.S. Eliot

1) Why does Eliot consider people in the modern world as spiritual dead?

2) Is life really so dull and mechanical as Eliot suggest? Give reasons

STORIA:

1. L’individuazione delle cause che hanno determinato lo scoppio della Prima guerra mondiale è una delle questioni più controverse della storiografia moderna. Oggi tutti gli storici concordano nel porre all’origine della guerra un intreccio di fattori. Individuali e analizzali.

2. Illustra i punti e le riforme fondamentali della politica di Giolitti

3. La crisi del ’17 e la successiva vittoria dell’Intesa.

SCIENZE NATURALI

1. Descrivi i principali processi di fermentazione, spiegando il loro ruolo nel

metabolismo cellulare

2. Descrivi, facendo anche degli esempi, le differenti strutture che possono assumere le proteine.

3. Spiega sinteticamente come avviene e qual è il ruolo del trasporto finale di elettroni

nella respirazione cellulare.

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FISICA

3. Definisci la capacità di un conduttore e specifica da quali caratteristiche essa dipende (max. 10 righe).

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1. Enuncia il teorema di Gauss e servitene per calcolare il flusso del campo elettrico attraverso la superficie S generato dalla distribuzione di cariche della figura a fianco (max 10 righe)

Verbale

Modalità di svolgimento della Simulazione della terza prova scritta per le classi finali

- Classe 5° sez.I - Indirizzo Scienze umane.

Il giorno 06/04/2018 si è svolta la prima simulazione della terza prova per le classi finali dell’indirizzo Scienze Umane.

La prova, come quella dell’Esame di Stato, ha avuto la durata di due ore e i docenti della classe, in base al proprio orario di servizio, hanno svolto funzioni di accurata vigilanza ai fini della sua validità.

Relativamente agli alunni certificati di classe:

per i quali è stato predisposto un PEI, depositato agli atti come previsto dalla normativa, sono state predisposte alcune particolari attenzioni finalizzate a rendere sereno lo svolgimento della prova.

La prova si è svolta con le seguenti modalità di esecuzione:

Lettura condivisa delle domande da parte del docente curricolare e/o del docente di sostegno

Individuazione degli argomenti/parole chiave Svolgimento individuale autonomo Revisione ortografico-sintattica, individuazione dei punti di criticità Lavoro di correzione ad opera dello studente

Gli alunni hanno potuto avvalersi durante l’esecuzione della prova del supporto degli stessi docenti di sostegno e dell’assistente specialistica che li hanno seguiti durante l’anno scolastico.

Durante lo svolgimento delle prove sono state attuate le seguenti strategie compensative e dispensative:

Lettura delle domande da parte di un docente della commissione d’esame (se richiesto). Dispensa dall’uso del corsivo o stampato minuscolo (se l’alunno/a non utilizza il PC). Utilizzo di mediatori didattici quali sintesi, glossari, schemi e mappe concettuali/mentali,

visionate ed approvate dai docenti interni. Tempi più lunghi per l’esecuzione della prova. Utilizzo del dizionario.Riguardo alle modalità di valutazione:

Si escluderà la correttezza ortografica e sintattica nella valutazione della prova, valutandone più il contenuto (conoscenze e competenze) che la forma

Si escluderà l’ordine grafico o la calligrafia nella valutazione scritta Verrà valutata la capacità di sapersi servire degli strumenti compensativi (capacità di

orientarsi nella mappa) Verrà valutato il lavoro in autonomia

44

Relativamente agli alunni con BES:

Sono state adottate le stesse modalità di compensazione attivate nel corso dell'anno scolastico:

Tempi più lunghi per l’esecuzione della prova Utilizzo di mediatori didattici quali sintesi, glossari, schemi e mappe concettuali/mentali

visionate ed approvate dai docenti interni Utilizzo del dizionario

secondo quanto specificato nel Piano Didattico Personalizzato.

I docenti

45

SECONDA SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA

Nella seconda simulazione della terza prova, che è stata somministrata il giorno 11/05/2018, sono state proposte domande a risposta sintetica relativamente alle quattro seguenti discipline: Latino, Matematica, Storia e Storia dell’Arte. La prova è stata strutturata in 3 domande da otto righe per Storia e Latino e due domande da otto righe per Matematica e Storia dell’Arte.Di seguito le domande proposte:

STORIA1) Illustra le tape fondamentali della costruzione del totalitarimo fascista2) Individua le cause che hanno favorito l’ascesa del nazismo illustrando anche gli eventi che

hanno favorito la presa del potere di Hitler3) Indica le cause che hanno portato alla Rivoluzione Russa del 1917 e ricostruisci le principali

vicende

LATINO1) La visione del principato in Tacito2) Descrivi il quadro della società romana che emerge dalle satire di Giovenale3) In che senso Marziale può affermare che la sua pagina ha “ il sapore dell’uomo”

MATEMATICA

1. Mostra che la funzione NON è continua nel

punto x = 1

2. Determina le equazioni degli asintoti della funzione

STORIA DELL’ARTE

46

1) G. Verga descrive in Letteratura il mondo contadino italiano, in Francia si può trovare un pittore che descrive questo mondo. Individua l’artista descrivendo le tematiche nella/e sua/e opera/e principale/i e le differenze con altri artisti a lui contemporanei appartenenti allo stesso movimento.

2) Il tema della malattia è fortemente sentita nelle opere di E. Munch. Descrive quale opera rappresenta al meglio questo tema e inserisci l’artista nel contesto storico artistico.

Verbale47

Modalità di svolgimento della Simulazione della terza prova scritta per le classi finali

- Classe 5° sez.I - Indirizzo Scienze umane.

Il giorno 11/05/2018 si è svolta la seconda simulazione della terza prova per le classi finali dell’indirizzo Scienze Umane.

La prova, come quella dell’Esame di Stato, ha avuto la durata di due ore e i docenti della classe, in base al proprio orario di servizio, hanno svolto funzioni di accurata vigilanza ai fini della sua validità.

Relativamente agli alunni certificati di classe:

per i quali è stato predisposto un PEI, depositato agli atti come previsto dalla normativa, sono state predisposte alcune particolari attenzioni finalizzate a rendere sereno lo svolgimento della prova.

La prova si è svolta con le seguenti modalità di esecuzione:

Lettura condivisa delle domande da parte del docente curricolare e/o del docente di sostegno

Individuazione degli argomenti/parole chiave Svolgimento individuale autonomo Revisione ortografico-sintattica, individuazione dei punti di criticità Lavoro di correzione ad opera dello studente

Gli alunni hanno potuto avvalersi durante l’esecuzione della prova del supporto degli stessi docenti di sostegno e dell’assistente specialistica che li hanno seguiti durante l’anno scolastico.

Durante lo svolgimento delle prove sono state attuate le seguenti strategie compensative e dispensative:

Lettura delle domande da parte di un docente della commissione d’esame (se richiesto). Dispensa dall’uso del corsivo o stampato minuscolo (se l’alunno/a non utilizza il PC). Utilizzo di mediatori didattici quali sintesi, glossari, schemi e mappe concettuali/mentali,

visionate ed approvate dai docenti interni. Tempi più lunghi per l’esecuzione della prova. Utilizzo del dizionario.Riguardo alle modalità di valutazione:

Si escluderà la correttezza ortografica e sintattica nella valutazione della prova, valutandone più il contenuto (conoscenze e competenze) che la forma

Si escluderà l’ordine grafico o la calligrafia nella valutazione scritta Verrà valutata la capacità di sapersi servire degli strumenti compensativi (capacità di

orientarsi nella mappa) Verrà valutato il lavoro in autonomia

48

Relativamente agli alunni con BES:

Sono state adottate le stesse modalità di compensazione attivate nel corso dell'anno scolastico:

Tempi più lunghi per l’esecuzione della prova Utilizzo di mediatori didattici quali sintesi, glossari, schemi e mappe concettuali/mentali

visionate ed approvate dai docenti interni Utilizzo del dizionario

secondo quanto specificato nel Piano Didattico Personalizzato.

I docenti

49

5.6. Griglia di valutazione della 3° provaPer la valutazione della 3° prova si fa riferimento per tutte le discipline indicate alla griglia comune che si trova nella pagina successiva.

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCAUFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO

LICEO GINNASIO STATALE “ANCO MARZIO”

Liceo Classico e Liceo delle Scienze UmaneCentrale Via Capo Palinuro, 72 - Succursale Via Capo Sperone, 50 - 00122 ROMA

Tel 06121122245- Fax 06 5684304 - [email protected] - www.ancomarzioliceo.gov.it –C.F.80213050588

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA 3° PROVA D’ESAME

Data: ________________________

NOME: _______________________________________

COGNOME: ___________________________________

CLASSE: _________________

DESCRITTORI PUNTICompetenza e conoscenza sull’argomento proposto (1-7 punti)Completezza delle risposte e capacitàdi sintesi(0-4 punti)Proprietà linguistica specifica(0-4 punti)

TOTALE PUNTI ____/15

TABELLA DI CONVERSIONE IN DECIMIPunteggio in quindicesimi

Valutazione in decimi

15 1014 913 812 711 6.510 69 5.58 5

50

7-6 4.5-45 3

5.7. Mappe concettualiSulla base dei temi scelti dai ragazzi, i docenti curricolari e di sostegno si sono resi disponibili per dare eventuali suggerimenti per sviluppare al meglio i percorsi interdisciplinari, consigliando agli alunni di esporre gli argomenti in un tempo massimo di 15 minuti limitando anche il numero di materie, di curare i riferimenti e la bibliografia ed infine di circoscrivere i collegamenti alle programmazioni curricolari.

5.8. Indicazioni per il colloquio degli Esami di StatoIl colloquio, salvo diverse istruzioni del Presidente di Commissione, sarà indicativamente suddiviso in tre parti: la prima relativa all’esposizione della mappa tematica con argomenti scelti dal candidato; la seconda riservata alla relazione su argomenti proposti dalla commissione attinenti alle diverse discipline; l’ultima relativa alla discussione degli elaborati delle prove scritte.

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PARTE VI – Percorso formativo e programmi

Le programmazioni dei singoli docenti sono da ritenersi svolte, le parti di programma non ancora ultimate al momento della pubblicazione del presente documento, sono contrassegnate da un asterisco. Si fa presente che in gran parte delle discipline, soprattutto in matematica, fisica, storia , antropologia e italiano, lo svolgimento della programmazione è stato rallentato dalla realizzazione del progetto per l’alternanza scuola-lavoro in collaborazione con il Teatro Gabrielli. Tale progetto, che si è svolto durante tutto il primo trimestre ha richiesto l’impiego di 100 ore che sono state sottratte alle ore delle lezioni curricolari delle sopraindicate materie.

6.1. Italiano

Docente: Garofolo Pietro

Classe 5 sez. I Anno Scolastico 2017-2018

Libri di testo: C. Bologna – P. Rocchi, Fresca rosa novella, voll. 2B, 3A, 3B, Loescher Editore, Torino 2015.

1) Storia della letteratura :

G. Leopardi: vita, opere, pensiero e poetica. La cultura del Positivismo e i suoi interpreti (brevi cenni su Comte, Darwin, Spencer, Marx,

Lombroso). Il Naturalismo francese e i suoi protagonisti (brevi cenni su E. e J. de Goncourt, Zola, Guy

de Maupassant). Il romanzo realista in Europa: caratteristiche e interpreti (brevi cenni su Sthendal, Balzac,

Flaubert, Gogol, Turgenev, Tolstoj, Dostoevskij, Austen, Eliot, Dickens). L’Italia nella seconda metà dell’Ottocento: quadro storico-politico, sociale e culturale. G. Carducci: vita, opere, pensiero e poetica. La Scapigliatura e il melodramma: caratteristiche e interpreti (in sintesi). La letteratura pedagogica e il romanzo d’avventura nell’Italia post-unitaria (brevi cenni su

Collodi, De Amicis, Salgari). Il Verismo italiano prima di Verga: caratteristiche e protagonisti (brevi cenni su Capuana,

De Roberto, Serao, De Marchi, Deledda). G. Verga: vita, opere, pensiero e poetica. Il Decadentismo: contesto culturale e coordinate geografiche. Il Parnassianesimo e il Simbolismo francese: caratteristiche e interpreti (brevi cenni su

Gautier, Baudelaire, Verlaine, Rimbaud, Mallarmé). Il romanzo estetizzante europeo (brevi cenni su Huysmans e Wilde). G. d’Annunzio: vita, opere, pensiero e poetica. G. Pascoli: vita, opere, pensiero e poetica.

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Il Primo Novecento: contesto storico, sociale e culturale ⃰ Le Avanguardie, i Crepuscolari e i ‘vociani’ (in sintesi) ⃰ L. Pirandello: vita, opere, pensiero e poetica ⃰ I. Svevo: vita, opere, pensiero e poetica ⃰ G. Ungaretti: vita, opere, pensiero e poetica ⃰ E. Montale: vita, opere, pensiero e poetica ⃰

2) Testi letterari analizzati nel corso dell’anno scolastico :

G. Leopardi, Canti, IX, Ultimo canto di Saffo (T1). Id., Canti, XII, L’infinito (T3). Id., Canti, XIII, La sera del dì di festa (T4). Id., Canti, XXI, A Silvia (T5). G. Carducci, Rime nuove, Pianto antico (T1). E. Zola, Il romanzo sperimentale, Prefazione (T3: ‘Romanzo e scienza: uno stesso metodo’). G. Verga, Vita dei campi, Rosso Malpelo (T2). Id., Vita dei campi, La lupa (T3). Id., Novelle rusticane, La roba (T4). Id., I Malavoglia, cap. III (T2: ‘La tragedia’). Id., Mastro Don Gesualdo, parte IV, cap. V (T2: ‘La morte di Gesualdo’). Ch. Baudelaire, I fiori del male, Spleen (T5). J.-K. Huysmans, Controcorrente, cap. I (T14: ‘La casa del dandy). G. d’Annunzio, Il piacere I, 1 (T1: ‘L’attesa’). Id., Il piacere I, 2 (T2: ‘Il ritratto di Andrea Sperelli’). Id., Alcyone, La pioggia nel pineto (T11). G. Pascoli, Il fanciullino, capp. I, III, IV, XX (T1: ‘La poetica pascoliana’). Id., Myricae, X Agosto (T4). Id., Myricae, L’assiuolo (T5). Id., Canti di Castelvecchio, Il gelsomino notturno (T11). L. Pirandello, L’umorismo, parte II (T1: ‘Essenza, caratteri e materia dell’umorismo’) ⃰ Id., Il fu Mattia Pascal, cap. VII (T5: ‘Cambio treno!’) ⃰ Id., Uno, nessuno e centomila, libro I, cap. I (T12: ‘Tutto comincia da un naso’) ⃰ I. Svevo, La coscienza di Zeno, capp. I-II (T4: ‘La prefazione’; T5: ‘Preambolo’) ⃰ G. Ungaretti, L’Allegria, Veglia ⃰ Id., L’Allegria, Soldati ⃰ E. Montale, Ossi di seppia, Meriggiare pallido e assorto ⃰

3) Analisi testuale e commento di Dante Alighieri, Divina Commedia, Paradiso, I, III, VI, XV ⃰

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6.2. Latino

Docente : Prof. Garofolo Pietro

Classe 5 sez. I Anno Scolastico 2017-2018

Libro di testo: A. Roncoroni et al., Vides ut alta, vol. 3 (L’età imperiale), C. Signorelli Scuola, Milano 2014.

4) Storia della letteratura :

I primi due secoli dell’Impero: quadro storico e culturale. Seneca: vita, opere, pensiero, lingua e stile. Quintiliano: vita, opera, pensiero, lingua e stile. Scienza e tecnologia tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C. (Celso, Columella, Vitruvio,

Pomponio Mela, Frontino). Plinio il Vecchio, Naturalis historia: contenuto e intenti. Tacito: vita, opere, pensiero, lingua e stile. Plinio il Giovane: vita, opere e pensiero. Svetonio: vita, opere e pensiero. Fedro: vita, opera, pensiero, lingua e stile. Persio: vita, opera e pensiero. Giovenale: vita, opera, pensiero, lingua e stile. Marziale: vita, opere, pensiero, lingua e stile. Petronio: vita, opera, pensiero, lingua e stile ⃰ Apuleio: vita, opere, pensiero, lingua e stile ⃰

5) Testi letterari analizzati nel corso dell’anno scolastico

Seneca, Epistulae ad Lucilium 1, 1-5 (T1: ‘La riconquista di sé).

Id., De brevitate vitae 12, 1-9 (T4: ‘L’alienazione di sé’).

Id., De brevitate vitae 14, 1-5 (T6: ‘Solo il saggio è padrone del tempo’).

Id., De ira III 13, 1-3 (T7: ‘La lotta con le passioni’).

Id., Epistulae ad Lucilium 7, 6-9 (T9: ‘Lontano dalla folla, verso se stessi’).

Quintiliano, Institutio oratoria XII 1, 1-3 (T1: ‘Loratore: vir bonus dicendi peritus’).

Id., Institutio oratoria I 3, 14-17 (T8: ‘Le punizioni corporali sono inopportune’).

Tacito, Historiae I 2-3 (T1: ‘La tragedia della storia’).

Id., Agricola 1-3 (T2: ‘Quanto costa la tirannide’).

Id., Agricola 43 (T4: ‘La fine di Agricola: morte naturale o avvelenamento?’).

Id., Annales XIV 42-45 (T11: ‘Rappresaglia quattrocento a uno’).

Id., Historiae V 13 (T16: ‘L’assedio di Gerusalemme’).

54

Id., Annales XIII 15-16 (T18: ‘L’eliminazione di Britannico’).

Id., Annales XIII 45, 2-4; 46 (T19: ‘Poppea seduce Nerone’).

Id., Annales XV 38-40 (T22: ‘Roma in fiamme’).

Plinio il Giovane, epistola VI 16, 4-20 (Testimonianze: ‘L’eruzione del Vesuvio…’, p. 188 ss.).

Svetonio, Vita di Tiberio 42-44 (T8: ‘La dissolutezza di Tiberio’).

Id., Vita di Caligola 55 (T9: ‘Il cavallo di Caligola’).

Giovenale, Satira III 60-85 (T4: ‘A Roma si vive male: colpa degli stranieri’).

Marziale, Epigrammi X 76; V 13; IX 73 (T9-10-11: ‘La figura del cliente tra miseria e

orgoglio’).

Petronio, Satyricon 31-34 (T1: ‘Una cena di cattivo gusto’) ⃰

Id., Satyricon 111-112 (T11: ‘La matrona di Efeso’) ⃰

Apuleio, Metamorfosi IV 28-31 (T14: ‘Psiche: una bellezza… da favola’) ⃰

Id., Metamorfosi V 22-23 (T15: ‘Psiche e i pericoli della curiosità’) ⃰

55

6.3. Storia

DOCENTE: Pugliese Maria Isabella

Testo in adozione: V. Castronovo, MilleDuemila. Un mondo al plurale, vol. 3, La Nuova Italia

Classe VI Anno scolastico 2017/2018

- LO SCENARIO DI INIZIO SECOLO L’Europa della belle èpoque . Le tensioni interne. Le tensioni internazionali

- L’ETA’ GIOLITTIANA Il programma politico, economico e sociale di Giolitti. La nuova legge elettorale ed il “Patto

Gentiloni”. La guerra di Libia.

- LA PRIMA GUERRA MONDIALE Lo scoppio del conflitto. I fronti della guerra. La guerra di trincea. L'utilizzo di nuovi tipi di

armi.L’Italia dalla neutralità all’intervento. L’anno decisivo:1917. I 14 punti di Wilson. La

conclusionedel conflitto. I trattati di pace. La nascita della società delle Nazioni.

- LA RIVOLUZIONE RUSSA La crisi dello zarismo. Dalla rivoluzione di febbraio alla rivoluzione d'ottobre. Guerra civile

e comunismo di guerra. La Nep e la nascita dell’Unione sovietica.

- IL QUADRO GEOPOLITICO: LA NUOVA EUROPA La conferenza di pace e la nuova Carta europea.

Il quadro economico - sociale: produzione di massa, movimenti; Il dopoguerra economico:

ricostruzione e sviluppo; movimenti di massa e crisi dei sistemi liberali.

- VINCITORI E VINTI I difficili anni venti: il dopoguerra in Austria, Ungheria e Germania; La Repubblica di

Weimar tra crisi e stabilizzazione; I vincitori: Gran Bretagna, Francia, Stati Uniti

- IL DOPOGUERRA IN ITALIA E L'AVVENTO DEL FASCISMO Le lotte sindacali e sociali: il biennio rosso, La questione fiumana; La crisi dello stato

liberale: la “normalizzazione” del Fascismo, lo squadrismo e la Marcia su Roma.

1922-1925: la transizione verso un regime dittatoriale: le “leggi fascistissime” e le riforme

istituzionali . La politica sociale ed economica del Fascismo ed il corporativismo. La ricerca

del consenso ed il controllo del dissenso. I Patti lateranensi. La politica scolastica e la

Riforma Gentile. Gli antifascisti

USA E URSS Lo sviluppo dell’industria statunitense. Il crollo della Borsa di Wall Street e la Grande

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Depressione. Il “New Deal” di Roosevelt.

- L'AVVENTO DEL NAZISMO IN GERMANIA (*) La crisi economica nella Repubblica di Weimar. La crisi politica: Hitler conquista il potere.

La dittatura nazionalsocialista e l’eliminazione delle opposizioni. L’antisemitismo e la

persecuzione antiebraica. la ricostruzione della potenza tedesca.

- LO STALINISMO (*) Modernizzazione economica e dittatura: la collettivizzazione dell’agricoltura e lo sterminio dei kulaki; la pianificazione economica e lo sviluppo industriale; epurazioni, processi, Gulag, Stalin ed il partito

- VERSO LA SECONDA GUERRA MONDIALE (*) Lotte coloniali e regimi autoritari nel mondo; democrazie e autoritarismi n Europa;

La debolezza delle potenze democratiche e la politica aggressiva di Hitler. Lo scoppio della

Guerra

- LA SECONDA GUERRA MONDIALE (*) Prima fase della guerra: la Germania all’attacco. L'Italia entra in guerra. Seconda fase:

apogeo dell’Asse ed intervento americano. Terza fase: la svolta della guerra (sconfitta

tedesca a Stalingrado; Resistenza in Europa). La caduta di Mussolini e lo sbarco anglo-

americano. L'accerchiamento della Germania e la fine del nazismo. L’uso dell’atomica e la

resa del Giappone.

- L’EUROPA NAZISTA: LA RESISTENZA E LA SHOAH (*) La resistenza in Europa e in Italia; La Shoah

- IL SECONDO DOPOGUERRA: NUOVI SCENARI POLITICI (*) La nascita dell'ONU e i trattati di pace. Bipolarismo e decolonizzazione; la formazione dei

blocchi e la guerra di Corea

- LA RICOSTRUZIONE IN ITALIA E GLI ANNI DEL CENTRISMO (*) L’eredità della guerra e l’alleanza dei partiti antifascisti; La Repubblica, la Costituzione e

l’avvio del centrismo

(*) Argomenti non ancora trattati alla stesura del documento

Firma del docente Firme dei rappresentanti di classe

57

6.4. Filosofia

Docente: Prof. Ferdori Donato Classe 5 sez. I Anno Scolastico 2017-2018

CONTENUTI ANALITICI

Libro di Testo: Abbagnano-Fornero, L’ideale e il reale, Paravia. Voll. 2 e 3

Kant

- Critica della ragion pura: le domande fondamentali; i giudizi sintetici a priori; la ‘rivoluzione copernicana’ in campo gnoseologico; fenomeno e noumeno; estetica trascendentale; analitica trascendentale (le categorie e l’io penso); dialettica trascendentale

- Critica della ragion pratica: imperativi ipotetici e categorici; l’imperativo morale e le sue tre formule; la formalità della legge e il dovere-per-il-dovere; moralità e legalità; l’autonomia della volontà e la rivoluzione copernicana morale; i postulati pratici e il sommo bene

- Critica del Giudizio: Giudizi determinanti e riflettenti; Giudizio estetico e teleologico; l’analisi del bello e la rivoluzione copernicana estetica; l’analisi del sublime.

Fichte e Schelling

- Fichte: Io e non-Io; lo Streben; i rapporti tra ‘io finiti’, ‘io infinito’ e ‘non-io’; la scelta tra idealismo e dogmatismo

- Schelling : L’assoluto come indifferenza di spirito e natura; cenni alla filosofia della natura (la natura come entità spirituale inconscia e come progressivo emergere dello spirito); la filosofia della storia; la teoria dell’arte; la realtà dinamica e dialettica di Dio e il problema della teodicea

Hegel

- Le tesi di fondo del sistema (finito e infinito, ragione e realtà, il ruolo della filosofia, il problema del giustificazionismo); Idea, natura e Spirito; la dialettica; la critica alle filosofie precedenti

- La Fenomenologia dello Spirito (concezione di fondo dell’opera; la dialettica servo-signore)

- L’Enciclopedia delle scienze filosofiche: Spirito soggettivo (cenni all’antropologia e alla psicologia); Spirito oggettivo (diritto astratto, moralità, eticità); la concezione hegeliana dello Stato; Spirito assoluto

- La filosofia della storia

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La sinistra hegeliana e Feuerbach

- Destra e sinistra hegeliana (divergenze in ambito religioso e politico)

- Feuerbach

Marx

- Vita e opere; eredità hegeliane e critica a Hegel; critica allo Stato moderno liberale; il distacco da Feuerbach e la concezione dell’alienazione religiosa; l’alienazione in ambito lavorativo; il materialismo storico (struttura e sovrastruttura, forze produttive e rapporti di produzione); critica al socialismo utopistico; merce, lavoro e plusvalore; tendenze e contraddizioni del capitalismo; la rivoluzione e la dittatura del proletariato; socialismo e comunismo.

Schopenhauer

- Radici culturali del sistema (Platone, Kant, spiritualità indiana, romanticismo); il ‘velo di Maya’ (analogie e differenze rispetto a Kant); la rappresentazione, le forme a priori e il principio di ragion sufficiente; la Volontà come noumeno; dall’essenza del mio corpo all’essenza del mondo; caratteri e manifestazioni della Volontà; il pessimismo; eros e agape; le vie della liberazione dal dolore.

Kierkegaard

- Vita e opere; centralità dell’esistenza e del “singolo”; la categoria della possibilità e l’aut aut; gli stadi dell’esistenza (l’individuo estetico, etico e religioso nei loro rapporti con sé stessi, con gli altri umani, con il tempo); angoscia, disperazione e fede.

Roma, 01-05-2018

Gli alunni L’insegnante

………………………… Donato Ferdori

…………………………

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6.5. Scienze umane

Programma di Antropologia, Pedagogia e Sociologia

Docente: Bellu Rosalba

Classe 5 sez. I Anno Scolastico 2017-2018

PROGRAMMA DI ANTROPOLOGIA

Libro di testo “La dimensione antropologica” di Clemente Danieli, Ed Paravia

SISTEMI DI PENSIERO E FORME ESPRESSIVE Il pensiero magico, il mito, il pensiero scientifico, l’arte, l’espressione artistica tra oralità e scrittura Lettura di testi e documenti FAMIGLIA- PARENTELA- GENERE L’analisi delle relazioni di parentela (, Concetti e termini fondamentali della parentela, i legami di parentela tra natura e cultura, la rappresentazione grafica della parentela.) Il Matrimonio ( Le forme del matrimonio, le usanze matrimoniali, il matrimonio come scambio, Maschile e femminile: le differenze di genere ( Il genere come costrutto sociale, La rivoluzione culturale del XX secolo)Lettura di testi e documenti

IL SACRO TRA RITI E SIMBOLI : lo studio scientifico della religione ( Perchè è difficile definire la religione, chi studia la religione, il sacro come fondamento della religione) Nascita e sviluppo della religione (Le origini della religione nella preistoria, Molti dei o uno solo?) La dimensione rituale, ( Funzione e significato dei riti, i riti religiosi, i riti non religiosi) Simboli religiosi e specialisti del sacro ( i simboli religiosi e il loro significato, la materialità della religione: gli oggetti rituali, I ministri del culto) Lettura di testi e documenti Da fare dopo il 15 maggio

FORME DELLA VITA POLITICA: L’antropologia politica ( il metodo dell’antropologia politica, le origini della disciplina) Sistemi politici non centralizzati (Le bande, Le tribù) Sistemi politici centralizzati (Il chiefdom, Lo Stato e le sue origini) L’antropologia della guerra ( perchè la guerra? Guerra e politica) L’antropologia politica oggi Lettura di testi e documenti Roma 15 maggio 2018

Gli alunni L’insegnnte

60

PROGRAMMA DI PEDAGOGIA Libro di testo “Pedagogia” STORIA E TEMI Di Avalle Maranzana ed PARAVIA IL POSITIVISMO E L’EDUCAZIONE

Il Positivismo e l’educazione in Francia :Saint Simon e il socialismo utopistico; Compte, scienza, tecnica e filosofia; Durkheim e la sociologia dell’educazione; Sèguin e l’educazione speciale. Il Positivismo e l’educazione in Inghilterra: L’industrializzazione e i precursori della scuola popolare; Owen, utopia pedagogica e scuole dell’infanzia; i caratteri dell’organizzazione scolastica; Owen e la riforma educativa; Spencer e il metodo basato sull’osservazione La Pedagogia italiana nell’età del Positivismo: Gabelli, la necessità di una nuova scuola; La letteratura per l’infanzia Collodi e Le avventure di Pinocchio e De Amicis Il libro Cuore. Letture di testi e documenti.

L’ATTIVISMO PEDAGOGICO E “LE SCUOLE NUOVE” L’esordio del movimento delle scuole Nuove in Inghilterra: Abbotsholme: la prima scuola nuova; Reddie: la scuola come “piccolo mondo reale”; L’educazione extrascolastica: Baden Powell e lo scoutismo; la vitalità e i valori dello scoutismo oggi. Educazione infantile e rinnovamento scolastico in Italia: Le sorelle Agazzi e la scuola materna: l’educazione come apostolato, il museo didattico, i contrassegni, programmazione. Giuseppina Pizzigoni: “La Rinnovata”, l’ambiente adatto e il rapporto con la realtà extrascolastica DEWEY E L’ATTIVISMO STATUNITENSE Dewey: attivismo pedagogico ed esperienza:il significato e il compito dell’educazione: la continuità tra scuola e società; il lavoro come punto di partenza; L’esperimento di Chicago. CENNI SU KILPATRICK, PARKHURST E WASHBURNE L’ATTIVISMO SCIENTIFICO EUROPEO Decroly e lo sperimentalismo pedagogico. I nuovi programmi, il metodo, il programma di “idee associate”, l’ambiente, la globalizzazione, i caratteri della globalizzazione Maria Montessori e la “casa dei bambini”: L’infanzia come “disturbo” per gli adulti, l’ambiente educativo, l’importanza del coinvolgimento della famiglia, il materiale scientifico, i caratteri del materiale montessoriano, la maestra direttrice, l’educazione alla pace. Claparède e l’educazione funzionale: Il fanciullo come “centro”,interesse e sforzo, l’individualizzazione nella scuola, Binet e la nascita della psicopedagogia , attivismo e ortopedia mentale Cousinet e l’apprendimento in gruppo: la nascita dei gruppi, il metodo del lavoro libero, il ruolo dell’insegnante Freinet: un’educazione attiva, sociale e cooperativa. Il lavoro scolastico, la rilevanza educativa della tipografia a scuola Maria Boschetti Alberti e il “trittico pedagogico”: la scuola “serena” e l’individualizzazione, apprendimento e libertà Dottrens e l’educazione emancipatrice: Le schede, lavorare con le schede Neill e l’esperienza non direttiva di Summerhill: l’itinerario educativo, autorità e libertà L’attivismo cattolico. Cenni su Devaud e una scuola attiva secondo l’ordine cristiano,il maestro e la verità, Maritaine l’umanesimo integrale,la critica dello scientismo pedagogico,l’educazione tra cultura e manualità, il Personalismo L’attivismo marxista: Makarenko e il collettivo, lo scopo dell’educazione, spirito militare e senso del gruppo.

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L’attivismo idealistico. Gentile e l’attualismo pedagogico, autorità e libertà nel rapporto educativo, la didattica come realizzazione del divenire spirituale.

LA RIFORMA GENTILE

LA PSICOPEDAGOGIA DEL NOVECENTO (argomenti da trattare anche dopo il 15 maggio) Ripasso degli autori già trattati nel triennio: FREUD ,PIAGET,VYGOTSKIJ. Argomenti da trattare dopo la pubblicazione del documento del 15 maggio Anna Freud e Melanie klein: psicoanalisi e pedagogia Bruno Bettelheim Rogers e la pedagogia non direttiva Don Milani: la lingua come strumento di selezione Capitini e l’educazione alla non violenza Don Saltini e l’esperienza di Nomadelfia Roma, 15 maggio 2018 Gli alunni L’insegnante

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PROGRAMMA DI SOCIOLOGIA

Libro di testo ”LA PROSPETTIVA SOCIOLOGICA” di Clemente Danieli ed PARAVIA

LA DIMENSIONE URBANA: La città e la sua storia. La ricerca sociologica sulla città. Aspetti attuali della realtà urbana

Lettura di testi e documenti

INDUSTRIA CULTURALE E COMUNICAZIONE DI MASSA: L’industria culturale, concetto e storia (la stampa, la fotografia, il cinema). Industria culturale e società di massa (la nuova realtà storico- sociale del Novecento. La civiltà dei mass-media. La cultura della TV . La natura pervasiva dell’industria culturale. Eco apocalittici ed integrati.) Cultura e comunicazione nell’era digitale (I new media, la cultura della rete, la rinascita della scrittura nell’epoca del web

Lettura di testi e documenti. Marshall Mclhuan Televisione e tutela dei minori

SALUTE, MALATTIA, DISABILITA’ : La salute come fatto sociale, ( i concetti di salute e malattia , la sociologia della salute, dal disease alla sickness . La diversabilità ( disabilità, menomazione handicap. La sociologia di fronte alla disabilità . La percezione sociale della disabilità. Disabilità e Welfare. La malattia mentale definizione dei principali disturbi mentali. La medicalizzazione dei disturbi mentali, il caso in Italia. La legge Basaglia,la terapia dei disturbi mentali.

Lettura di testi e documenti (Visita al Museo della mente Ex manicomio.

LA GLOBALIZZAZIONE : i termini del problema, radici antiche e moderne, verso il villaggio globale, i diversi volti della globalizzazione, la globalizzazione politica e la globalizzazione economica, la globalizzazione culturale. Vivere in un mondo globale, la teoria della decrescita, la coscienza globalizzata. Lettura di testi e documenti

IL CITTADINO E LA POLITICA : Il potere. Potere e Stato nell’analisi di Weber. Lo stato moderno e la sua evoluzione. Stato moderno e sovranità, lo stato assoluto, la monarchia costituzionale, la democrazia liberale, l’espansione dello Stato. Stato totalitario e Stato sociale (Hannah Arendt). La partecipazione politica, le diverse forme di partecipazione politica, le consultazioni elettorali. Letture di testi e documenti

Argomento da svolgere dopo il 15 maggio

Roma 15 maggio 2018

Gli alunni L’insegnante

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6.6. Inglese

Programma di Lingua e Letteratura Inglese

Docente: Fazio Domenica Maria

Classe 5 sez. I - Anno Scolastico 2017-2018

Testi adottati:

° M. Spiazzi, M. Tavella, M.Layton “Performer Culture and Literature 3” – Zanichelli° ° °Deborah J. Ellis “White Spaces” 2 – Loesher

° E. Cori B.Licheri “Exploring Human Science” - Clitt -

° fotocopie

ENGLISH LITERATURE

1 Emily  Brontë – life – (1818- 1848)

from “Wuthering Heights”, The Nature of Love – analysis -

Module 2 Sociology

Criminal minds

2 R.L.Stevenson – life- (1850-1894)

from “The Strange Case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde”, Jekyll’s experiment – analysis -

The Theme of the double in the Victorian Age

3 James Joyce – life – (1882-1941)

from “Dubliners”, Eveline – analysis -

4 W.B.Yeats -life- (1865-1939)

“When you are old” - analysis -

Module 2 Sociology

Conversation as cooperation: Grice’s rules

The Theatre of the Absurd

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5 Samuel Beckett -life – (1906-1989)

from “Waiting for Godot” (act 2) – analysis -

7 Wystan Hugh Auden – life – (1907-1973)

Refugee Blues – analysis –

Funeral Blues – analysis -

AMERICAN LITERATURE

The alienation of modern man

1 Thomas Stearn Eliot – life - (1888-1965)

from “The Waste Land”, The Burial of the Dead - analysis

A new generation of American writers

The American Dream

2 Francis Scott Fitzgerald - life - (1896-1940)

from “The Great Gatsby”, Nick meets Gatsby: analysis

The Green Light

The 1920s and 1930s in the US

3 John Steinbeck – life – (1902- 1968)

The Grapes of Wrath : analysis

4 Sylvia Plath – life - (1932-1963)

Mirror: analysis

5 Don De Lillo (1936 - )

A passage from “The White Noise”- analysis –

- Consumerism -

Prof.ssa Domenica Fazio

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6.7. Storia dell’Arte

Programma di Storia dell’arte

Docente: Prof. Sansone Piergiorgio

Classe 5 sez. I - Anno Scolastico 2017-2018

OBIETTIVI DIDATTICI EDUCATIVI DEL TRIENNIO:

Autonomia nello studio, capacità organizzative, critiche, padronanza e correttezza espositiva;

riconoscimento e valorizzazione degli interessi culturali individuali nell’ambito dei programmi ministeriali e oltre;

elaborazione personale e critica dei contenuti appresi;

interdisciplinarità del sapere;

connessione dei vari aspetti programmatici e individuazione di tematiche comuni da approfondire attraverso discipline affini.

FINALITA’, FORMALITA’ ED EDUCATIVE DELLA DISCIPLINA DI STORIA DELL’ARTE:

Comprensione dell’interdisciplinarietà delle culture e dell’interrelazione fra arte e storia;

padronanza, correttezza e ordine espositivo della lingua italiana;

rielaborazione personale dei contenuti appresi;

metodologia della tecnica pittorica;

conoscenza delle diverse posizioni assunte dai singoli artisti in relazione ad elementi fondamentali quali colore, volume e disegno;

arte come intuizione dell’assoluto e come opera del genio;

coscienza delle varietà tematiche ;

ruolo attivo dell’artista nella società;

consapevolezza delle molte forme di realismo in arte.

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OBIETTIVI :

Conoscenze: conoscenza e assimilazione di contenuti e principi fondamentali proposti.

Competenze: contestualizzazione e abilità di lettura delle opere .

Capacità: analisi e capacità di individuazione degli elementi stilistici e produzioni artistiche.

Utilizzo appropriato della terminologia di materia

METODOLOGIA DIDATTICA

Lezione frontale e dialogata.

Lettura guidata e analisi di opere d’arte.

Lezione con supporto di immagini audio-visive ( Power Point, Pdf, DVD e Internet ).

PROVE DI VERIFICA E VALUTAZIONE

Il livello di apprendimento degli studenti è stato valutato mediante verifiche orali e scritte. La valutazione tiene conto dei parametri contenuti nella griglia di valutazione del POF e concordati nelle riunioni di dipartimento.

Le valutazioni delle verifiche , tengono conto delle seguenti conoscenze: contenuti, padronanza del linguaggio specifico della disciplina e chiarezza e correttezza espositiva;

Vengono inoltre valutate le capacità di analisi, sintesi , rielaborazione, impegno, partecipazione, interesse e comportamento.

Ciascuno studente si è avvalso del libro e siti internet di riferimento ( concordati con il docente ) per quanto riguarda: introduzione storica, movimento artistico, vita dell’artista e altri contenuti di materia. A livello didattico gli accenni storici sono da considerarsi un supporto all’argomento preso in esame. Il percorso didattico è stato concordato con gli studenti, alcuni argomenti in particolare : Neoclassicismo e Romanticismo facenti parte del programma dello scorso anno sono stati ripresi ed ampliati.

LIBRI DI TESTO:

ARTE DI VEDERE ED. ROSSA

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MATERIALI E DISPENSE INSERITE SUL PORTALE ARGO:

o Schema confronto Neoclassicismo – Romanticismo 18/09/2017o Dispensa Il Sublime 25/09/2017o Dispensa Il Bello e il Sublime 18/10/2017o Dispensa E. Degas 09/01/2018o Dispensa C. Monet 09/01/2018o Dispensa E. Manet 09/01/2018o Dispensa Il Tema delle Bagnanti 09/01/2018o Dispensa Il Futurismo 16/03/2018o Dispensa Il Sogno nella Metafisica, Surrealismo …. 18/04/2018

SITI INTERNET:

www.didatticarte.it

ATTIVITA’ SVOLTE NELL’ANNO 2016-17

o Visita Museo degli Uffizi e Galleria dell’Accademia – Firenze

ATTIVITA’ SVOLTE NELL’ANNO 2017-18

o Visita Mostra Klimt Experience - Roma

VIDEO:

Film : Vincent – Post impressionismo

Ore settimanali di lezione : 2

PROGRAMMA DIDATTICO

1. IL ROMANTICISMO Caratteri generali. Confronto tra Neoclassicismo e Romanticismo

E. Delacroix : La Libertà che guida il popolo

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Il Sublime: Le teorie di Burke. Friedrick: Viandante sul mare di nebbia, Monaco in riva al mare.

Turner: Tempesta di neve, Incendio Camera dei Lords Il Pittoresco: Constable e il paesaggio, il Mulino di Flatford T. Gericault: La zattera della Medusa F. Hayez : Il Bacio

2. REALISMO Il Realismo in Francia, analisi della situazione politica e culturale.

Courbet: Fanciulle in riva alla Senna, Gli Spaccapietre, L'Origine del Mondo, Funerale ad Ornans

Millet: L’Angelus Daumier: Vagone di Terza classe La nuova architettura del ferro e del vetro: Il Cristal Palace di Paxton, la torre Eiffel.

3. L’IMPRESSIONISMO Introduzione all'impressionismo: la fotografia sviluppo e applicazioni

La Fotografia: Dalla scatola oscura di Leonardo al Dagherrotipo, Niepce - Daguerre. Influenza della fotografia sull'arte

L'Impressionismo: contesto storico, influenza della fotografia, delle invenzioni industriali. I temi dell'impressionismo: acqua, luce, colore. La mostra presso il fotografo Nadar

Monet :Impressione a levar del sole, Cattedrale di Rouen Manet : Colazione sull'erba, Olimpia Renoir: Moulin de la gallette, La Grenoullere. Degas: L'assenzio, Le ballerine, Le bagnanti

4. POST IMPRESSIONISMO Dagli studi di Chevraul al puntinismo.

G. Seurat :Una domenica pomeriggio sull'isola della Grand Jatte . P. Cezanne: La montagna Saint Victoire, I giocatori di carte H. De Toulouse Lautrec: Il manifesto pubblicitario P. Gauguin: Vita; Opere: Chi siamo, dove veniamo...., Il Cristo

Giallo. V. Van Gogh: Vita; Opere: Notte stellata, La Cameretta, Mangiatori

di patate, Volo di corvi su campo di grano, I Girasoli.

5. L'ESPRESSIONISMO Inquadramento storico artistico.

E Munch: Vita, Opere: L'Urlo, Pubertà Kirchner : Vita, Opere: Marcella, Busto di donna con cappello,

Donna allo specchio.

6. ART NOVAU – LIBERTY – MODERNISMO – SECESSIONE VIENNESE Inquadramento storico

La Belle Epoque, la crisi del positivismo, l'avvento dell'industrializzazione : La sedia Thonet. le denominazioni del

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movimento nelle varie Nazioni Antoni Gaudi: Parco Guell, La Sagrada Familia. G. Klimt: Guiditta, Adele B. Bauer, Il Bacio.

7. IL CUBISMO Da Cezanne a Picasso

Caratteri generali. I principali artisti. Cubismo analitico - Cubismo sintetico - Cubismo orfico

Vita, caratteristiche tecniche. Opere: Bevitrice di Assenzio, La Vita, La Tragedia, Famiglia di acrobati, Ritratto di A. Vollard, Les Damoiselles D'Avignon, Guernica

8. IL FUTURISMO Inquadramento storico, le teorie, i manifesti

Boccioni: La città che sale, Forme uniche nella continuità dello spazio.

Balla : Cane al guinzaglio. Sant'Elia: i progetti

9. IL DADAISMO Le teorie di T. Tzara

M. Duchamp: L'Orinatoio, Lhooq, Ruota di bicicletta.

10. IL SURREALISMO I temi e il contesto

S. Dalì: Sogno causato da volo di un’ape, Persistenza della memoria Magritte: L'Empire des lumieres, Gli Amanti, Questa non è una pipa

11. IL RAZIONALISMO E FUNZIONALISMO

W. Gropius: La Bauhaus Le Coubusier: Ville Savoye, L’Unità di abitazione, Le Modulor Frank Lloyol Wrigh : La casa sulla cascata, Guggenheim Museum

Dal 15 Maggio e fino al termine delle attività didattiche, le lezioni riguarderanno: Cenni sull’arte contemporanea

12. ARTE CONTEMPORANEA ( Dalla Fine Della 2^ Guerra Mondiale Ai Giorni Nostri )

Espressionismo Astratto negli U.S.A. (Pollock – Rothko) Arte Informale (Burri – Fontana) Noveau Realisme (Manzoni) Pop Art (Oldenbrug – Warhol - Lichtenstein) Arte Povera (Pistoletto) Land Art (Christo) Body Art & Performance (Abramović)

Roma 15 maggio 2018 Il docente

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Prof. Piergiorgio Sansone

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6.8 . Matematica

Programma di Matematica

Docente: Prof.ssa Ascani Franca

Classe 5 sez. I - Anno Scolastico 2017-2018

Testo in adozione: BERGAMINI-TRIFONE-BAROZZI_MATEMATICA AZZURRO

5 ZANICHELLI

LE FUNZIONI

o Definizione di funzioneo Classificazione delle funzionio Dominio naturale di una funzione o Funzioni iniettive, suriettive e biettive. o Funzioni invertibili; funzione inversa.

Funzioni reali di variabile reale: funzioni algebriche.o Funzioni crescenti e decrescenti.

I LIMITI

Gli intervalli e gli intornio Gli intervallio Le semiretteo Gli intorni di un punto; intorno circolare.o Punti di accumulazione

Definizioni di limite

o Limite finito per x che tende ad un valore finito:

o Limite infinito per x che tende ad un valore finito:

o Limite finito per x che tende all’infinito:

o Limite infinito per x che tende all’infinito:

o Limite destro e limite sinistroo Calcolo empirico di limiti

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o Verifica del limite (solo nel caso del limite finito per x che tende ad un valore finito)

Teoremi sui limiti (solo enunciati senza dimostrazione): o Teorema di unicità del limite o Teorema della permanenza del segnoo Teorema della somma, del prodotto e del quoziente di limiti.

Calcolo di limiti

o Limite della somma: forma indeterminata +o Limite del prodotto di due funzioni.

o Limite del quoziente: forme indeterminate

FUNZIONI CONTINUE

o Continuità di una funzione in un puntoo Continuità di una funzione in un intervalloo Punti di discontinuità: I punti di discontinuità di prima specie, di seconda specie, di

terza specie o Limiti di funzioni nei punti di continuità

o Ricerca degli asintoti orizzontali e verticalio Asintoti obliqui: ricerca degli asintoti obliqui (*)

LA DERIVATA DI UNA FUNZIONE

o Il rapporto incrementale o La derivata di una funzione o Il calcolo della derivata o Significato geometrico della derivatao La continuità e la derivabilità

Le derivate fondamentali:o Derivata di una costante: Dko Derivata di f(x) = xn con nQ

I teoremi sul calcolo delle derivate (solo enunciati senza dimostrazione)

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o Derivata del prodotto di una costante per una funzione o Derivata della somma di funzioni o Derivata del prodotto di funzionio Derivata del quoziente di funzioni

GRAFICO DI UNA FUNZIONE RAZIONALE

o Dominioo Segnoo Asintotio Ricerca di massimi e minimi relativi (*)o Derivata seconda e punti di flesso (*)

(*) argomenti NON svolti entro il 15/05/2018

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6.9 Fisica

Programma di Fisica

Docente: Prof.ssa Ascani Franca

Classe 5 sez. I - Anno Scolastico 2017-2018

Libro di testo: E. Amaldi_Le traiettorie della Fisica vol. 3_ ZANICHELLI

CARICHE ELETTRICHE

La carica elettrica e le interazioni tra corpi elettrizzatio Elettrizzazione per strofinio o La carica elettricao Principio di conservazione della carica

Conduttori ed isolantio Elettrizzazione per contattoo Elettroni di conduzione o Elettroscopioo Induzione elettrostatica o Elettrizzazione per induzione

La legge di Coulombo L’unità di carica elettrica o La forza tra due cariche o Interazione elettrica e gravitazionale o Principio di sovrapposizione o Costante dielettrica

Il campo elettricoo Il vettore campo elettricoo Campo elettrico generato da puntiformio Rappresentazione del campo elettricoo Campo elettrico generato da più cariche puntiformio Campi elettrici nei conduttori in equilibrio elettrostatico ( gabbia di Faraday)o Campo elettrico uniformeo Moto di una carica in un campo elettrico uniforme

IL POTENZIALE E LA CAPACITÀ

L’energia potenziale elettricao Il lavoro in un campo elettrico uniformeo Il lavoro in un campo elettrico generato da una carica puntiforme

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o Dal lavoro all’energia potenziale elettricao Energia potenziale nel campo elettrico generato da una carica puntiforme.

Il potenziale elettrico e la differenza di potenziale o Relazione tra differenza di potenziale e lavoro

Le superfici equipotenziali e il potenziale elettrico dei conduttorio Il potenziale di un conduttore in equilibrio elettrostaticoo Equilibrio elettrostatico di due conduttori collegati tra loro

I condensatori e la capacità o Il condensatore come due conduttorio Capacità di un condensatoreo Condensatore pianoo Condensatori in serie e in parallelo

LA CORRENTE ELETTRICA

La corrente elettrica e la forza elettromotriceo La conduzione nei metallio L’agitazione termica e il moto di deriva elettricao Corrente elettrica o Verso della corrente o Intensità della corrente elettricao L’Ampère o Forza elettromotrice

La resistenza elettrica o Resistenza elettrica e prima legge di Ohm o Misure di intensità di corrente, d.d.p. e di resistenza o Seconda legge di Ohm, resistività

Circuiti elettrici a corrente continua (*)o Resistenza interna di un generatore o Leggi di Kirchhoff: teorema della maglia o Tensione tra i poli di un generatoreo Resistori in serie e in parallelo o Teorema dei nodi o La potenza elettrica o Effetto Joule

ELETTROMAGNETISMO (*)

Campi magnetici generati da magneti e da correnti Poli magnetici I campi dei magneti Le linee di campo del campo magnetico I campi magnetici generati dalle correnti Interazioni magnetiche fra le correnti elettriche: la forza tra due fili percorsi da correnti:

esperienza di Oersted . Legge di Ampère L’intensità del campo magnetico Il campo di un filo rettilineo: legge di Biot-Savart Forza di Lorentz

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(*) argomenti NON ancora svolti al 15/05/18

6.10. Scienze naturali

Prof. Leonetti Domenico

Classe 5 sez. I - Anno Scolastico 2017-2018

LIBRO DI TESTO: Curtis, Barnes ed altri : “Percorsi di Scienze Naturali. Dalla tettonica alle

biotecnologie”. Ed. Zanichelli.

IL CARBONIO E LA VITA

Dal carbonio agli idrocarburi. I composti organici.

Gli idrocarburi saturi: alcani e cicloalcani.

Gli idrocarburi insaturi: alcheni e alchini. Gli idrocarburi aromatici. L’isomeria (cenni).

I principali gruppi funzionali e relative classi di composti.

I polimeri di addizione e di condensazione.

LE BASI DELLA BIOCHIMICA

- I carboidrati: monosaccaridi, disaccaridi, i polisaccaridi.

- I lipidi: struttura e caratteristiche dei trigliceridi. I fosfolipidi, gli steroidi, le vitamine.

- Gli amminoacidi e le proteine. La struttura delle proteine e la loro attività biologica.

- I catalizzatori biologici. Struttura e meccanismo di azione degli enzimi.

- Struttura del DNA. Duplicazione del DNA. Sintesi proteica. (Richiami dal programma del IV anno)

IL METABOLISMO

Le trasformazioni chimiche nella cellula: anabolismo e catabolismo.

Il ruolo dell'ATP e dei coenzimi NAD e FAD.

Il metabolismo dei carboidrati.

- Aspetti generali della glicolisi.

- I processi di fermentazione: fermentazione lattica e fermentazione alcolica.

Generalità sul metabolismo dei lipidi: la β-ossidazione.

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Il catabolismo degli amminoacidi e l'eliminazione dell'azoto negli animali.

Il metabolismo terminale: il ruolo del ciclo di Krebs e del trasporto finale di elettroni.

(I processi metabolici sono stati trattati nella loro generalità senza approfondimento delle singole tappe e dei corrispondenti enzimi; si è posta invece maggiore attenzione ai composti coinvolti e alla resa energetica delle diverse vie metaboliche.)

LE BIOTECNOLOGIE

Visione d'insieme sulle biotecnologie. Principali metodi e processi della tecnologia del DNA ricombinante. Enzimi di restrizione, utilizzo dei plasmidi, PCR.

Nell'ultima parte dell'anno si prevede di svolgere i seguenti argomenti di Scienze della Terra:

LA DINAMICA DELLA CROSTA TERRESTRE

Wegener e la teoria della deriva dei continenti. La struttura interna della Terra: crosta, mantello, nucleo.

La teoria della tettonica delle placche. I movimenti delle placche e le loro conseguenze.

I FENOMENI SISMICI.

Origine dei terremoti. Differenti tipi di onde sismiche. Propagazione e registrazione.

La forza di un terremoto. Scala Mercalli e scala Richter.

Distribuzione geografica dei terremoti nel mondo.

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6.11. Scienze Motorie

Docente: Prof.ssa Gori Tiziana

Libro di testo:

P.L. Del Nista – J. Parker – A. Tasselli, In perfetto equilibrio, D’Anna

Esercizi di coordinazione a corpo libero da varie stazioni.

Esercizi articolari a carico di cingolo toracico,cingolo pelvico,mani e piedi.

Esercizi alle funicelle, alla scala orizzontale e con le bacchette sia scopo articolare che di potenziamento muscolare.

Esercizi con lo step a tempo di musica per coordinazione motoria e senso ritmico.

Controllo motorio in situazioni statiche e dinamiche.

Esercizi di equilibrio dalla stazione quadrupedica, seduta o in piedi.

Fondamentali di gioco nel basket e nel volley,esercizi di lateralizzazione e coordinazione spazio/tempo.

Conoscenza ed uso appropriato della terminologia specifico.

Preparazione di una lezione a tema.

Anatomofisiologia di SNC e dei tessuti cranici.

Anatomofisiologia di bocca, trachea ed esofago, quali strutture fondamentali per la vita di relazione.

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Anatomofisiologia degli arti.

Sistema cardiorespiratorio in funzione dell'attività motoria.

Dipendenze da droghe, fenomeno sociale e danno psico-fisico.

Alimentazione : anoressia e bulimia.

Sport e salute come mantenersi in forma.

Libro di testo:

P.L. Del Nista – J. Parker – A. Tasselli, In perfetto equilibrio, D’Anna

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6.12. Religione

PROGRAMMA DI RELIGIONE

DELLA CLASSE Vᵅ I

Il programma svolto nella suddetta classe risulta costituito da due parti: una storica, riguardante temi di storia ecclesiastica dal Risorgimento al Concilio Vaticano II, una di natura teoretica/etica.

Gli argomenti relativi alla prima parte del programma sono i seguenti: Pio IX e la Chiesa nel Risorgimento; Leone XIII e la Rerum Novarum nel relativo contesto storico e sociale; Pio X ed il Modernismo; Benedetto XV ed il “discorso per la pace”; Pio XI, l’avvento del fascismo e del nazismo, i Patti Lateranensi; Pio XII ed i suoi “presunti silenzi”; la nascita della Democrazia cristiana; il Concilio Vaticano IIᵒ.

Gli argomenti relativi alla seconda parte del programma sono: impostazione del concetto di bioetica; conoscenza generale delle questioni etiche di maggiore attualità con speciale riferimento all’insegnamento cattolico, e specialmente l’aborto, la fecondazione assistita, l’eutanasia, la corporeità.

La classe, attraverso un serio impegno, ha saputo sviluppare competenze ed abilità relative alle suddette conoscenze, e quindi gli obiettivi didattici risultano realizzati.

Prof. Vincenzo Ceci

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