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ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE D. CESTARI - ESAME DI STATO 2014/2015 - TESINA 1

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ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE

D. CESTARI

- ESAME DI STATO 2014/2015 -

TESINA

alunno: BACCI MARCOclasse: 5a A SIA

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INDICE

APPLEProdotti, Nome, Logo……………………………………………..pag.4

STORIATerza Rivoluzione Industriale……………………………….…pag.5Storia di Apple………………………………………………………..pag.6

INFORMATICASafari e HTML…………………………………………………..…….pag.7

INGLESEApple Store, iTunes e AppStore………………………………pag.8

FINANZEEvasione Fiscale………………………………………………….....pag.9

ECONOMIA AZIENDALEAnalisi del Bilancio di Apple……………………………….…pag.10

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Apple è un'azienda statunitense che produce sistemi operativi, computer e dispositivi multimediali con sede a Cupertino, nello stato della California, fondata nel 1976 da Steve Jobs. È attualmente una delle aziende più note, discusse, e produttive del mondo.

I PRODOTTIConosciuta in tutto il mondo dai primi anni ottanta grazie alla vasta gamma di computer Macintosh, attualmente il suo nome è associato al lettore musicale iPod, al negozio di musica online iTunes Store, all'iPhone, al tablet iPad, all'orologio Apple Watch e molti altri prodotti. Nel corso del tempo Apple ha introdotto presso il grande pubblico numerose innovazioni nel campo dell'alta tecnologia e del design applicate ai prodotti informatici.

IL NOMEEsistono varie "leggende" sulla provenienza del nome: • Steve Jobs nell'estate del 1975 lavorava in una piantagione di mele in Oregon e rimase particolarmente colpito da una copertina di un LP dei Beatles rappresentante appunto una mela; • un'altra versione, forse più suggestiva, collega il logo al suicidio di Alan Turing, padre fondatore dell'informatica, avvenuto, secondo alcune versioni, tramite una mela intinta nel cianuro;• un'altra leggenda narra che nel periodo della fondazione di Apple, Steve Jobs fosse appena diventato vegetariano ed il suo frutto preferito fosse proprio la mela;• un'ulteriore versione narra che mentre stavano scegliendo il nome della casa, videro, poggiata su un tavolo, una mela morsicata; • infine i fondatori decisero di chiamare così la società in modo da comparire prima di Atari, un'azienda concorrente, sull'elenco telefonico.

IL LOGOEsistono varie "leggende" sulla provenienza del logo:• ispirata ad una copertina di un album dei Beatles, raffigurante una mela;

• la mela è un riconoscimento ad Alan Turing, padre dell'informatica moderna, il quale si suicidò dando un morso ad una mela avvelenata;

• mentre stavano scegliendo il nome dell'azienda sul tavolo, c'era una mela morsicata sul tavolo;

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• il morso deriva da un gioco di parole in lingua inglese: infatti "morso" in inglese si traduce come "bite", la cui pronuncia è simile a quella di "byte", l'unità di misura della memori di un computer.

LA TERZA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE

La terza rivoluzione industriale consiste in tutti i processi, a partire dal secondo dopoguerra, che portarono ai progressi tecnico-scientifici, quali la produzione di energia dal nucleare e da fonti rinnovabili, la diffusione delle biotecnologie a seguito della scoperta del DNA, ma soprattutto il progresso dell'automazione, che portò alla digitalizzazione dell'informazione, in seguito alla rivoluzione informatica e delle telecomunicazioni, rese possibili dalla creazione dei computer.Dunque, nella terza rivoluzione industriale i settori economico-industriali che ebbero il loro più grande sviluppo furono quelli dell'elettronica, della telematica e dell'informatica.L'elettronica studia l'impiego dell'elettricità per elaborare informazioni attraverso le macchine.Un'altra importante innovazione è l’introduzione della telematica. Questo campo comprende telecomunicazioni e media. Grazie alla telematica l'uomo comunica con le macchine a distanza attraverso un linguaggio digitale.Infine, l'informatica è l'insieme degli studi incentrati anch'essi sull'informazione e sulla sua elaborazione a livello logico, oltre che alla sua applicazione ai sistemi elettronici automatizzati.Tutti questi nuovi settori portarono allo sviluppo e alla diffusione delle radio, delle televisioni, ma soprattutto all'invenzione del personal computer, con la conseguente creazione di un nuovo mercato, nel quale emersero società ancora oggi molto importanti, come IBM, HP, Microsoft e, ovviamente, Apple.

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LA STORIA DI APPLE

Apple Computer nacque nell'aprile del 1976, dai padri fondatori Steve Jobs e Steve Wozniak, i quali esordirono nel mercato dei computer con Apple I, una macchina a quei tempi molto innovativa in quanto poteva essere collegata ad un televisore permettendo la visualizzazione a video dei codici, ed era inoltre molto semplice da usare ed economico.Apple, però, non si accontentò e, nel giro di un anno, grazie anche agli ingenti finanziamenti ottenuti da un imprenditore

americano, presentò al pubblico Apple II, il nuovo modello di personal computer che segnò una svolta epocale nell'era dei computer, grazie al nuovo sistema video che consentiva di visualizzare non solo semplici stringhe, ma anche immagini, introducendo quindi anche il colore. L'Apple II, di fatto, avviò l'era del personal computer, dopo la vendita di milioni di prodotti.Inoltre, dagli anni '80, numerose società, tra le quali anche il colosso dell'informatica IBM supportata dalla Microsoft di Bill Gates, decisero di entrare nel mercato dei personal computer, provocando in Apple l'esigenza di produrre nuove macchine per non perdere mercato: venne quindi avviato il progetto dell'Apple III, il quale, però, si rivelò un fallimento.Nel frattempo i computer della concorrenza, in particolare quelli della IBM, stavano guadagnando fette di mercato sempre più ampie, costringendo la Apple Computer all'avvio di due nuovi

progetti: il Lisa e il Macintosh.Il Lisa costituì un ulteriore fallimento per Apple, dato il prezzo troppo elevato, che era di circa 10.000$, e che la società decise di abbandonare pochi anni dopo.Tutt'altro impatto, invece, fu quello del Macintosh, che doveva essere la versione economica del Lisa, il quale grazie anche alle numerose campagne pubblicitarie, divenne uno dei più grandi successi nella storia di Apple.

A metà degli anni '80, in seguito ad un lotta di potere interna, Steve Jobs venne cacciato dalla società che lui stesso aveva creato. Da lì, però, Apple visse anni di crisi sotto tutti i punti di vista, tanto che 10 anni dopo, optò per il ritorno di Steve Jobs, il quale riuscì in poco tempo a far risorgere la società, grazie al lancio di iPod, iPhone e iPad. Questi prodotti subirono nel tempo vari aggiornamenti ed evoluzioni, fino a portarli a quelli che conosciamo noi oggi.

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SAFARI E HTML

Safari è un browser web sviluppato da Apple nel 2003. Inizialmente, Safari era compatibile solo con i prodotti Apple, tuttavia nel 2007 l’azienda di Cupertino decise di rendere disponibile il proprio browser anche su Windows. Tale decisione, assieme a tutti i miglioramenti apportati alle sue ultime versioni, aveva il solo scopo di offrire agli utenti un’esperienza d’uso sempre più coinvolgente e proporlo come valida alternativa ai browser più famosi, quali Internet Explorer, Google Chrome e Mozilla Firefox, indipendentemente dal fatto che l’utente possieda dispositivi Apple o meno. Safari è il browser predefinito per Mac, iPhone e iPad ma, come i suoi concorrenti, è anche scaricabile da Internet.Tra tutti i suoi aggiornamenti, la versione Safari 5, lanciata nell’estate del 2010, oltre a introdurre dei miglioramenti all’estetica del browser, caratterizzata dalla tipica essenzialità ed intuitività dei prodotti Apple, introdusse per la prima volta la possibilità di utilizzare dei componenti aggiuntivi, ovvero delle estensioni al browser, consentendogli di ottenere una maggiore funzionalità.Una di queste estensioni dava la possibilità agli utenti di utilizzare l’ultima versione di HTML, che fino a quel momento aveva sempre causato alcuni problemi di instabilità, e che invece metteva in quel momento Safari alla pari con gli altri browser.

L’HTML (HyperText Markup Language) è un linguaggio di programmazione utilizzato per la creazione di pagine web. Esso venne sviluppato nel 1994 da Tim Berners-Lee e subì una fortissima diffusione nel giro di pochi anni.L’HTML non si può propriamente definire un linguaggio di programmazione, in quanto non prevede la definizione di variabili, strutture dati o funzioni: l’HTML, infatti, si basa sui cosiddetti tag ovvero, delle istruzioni cha hanno lo scopo di dare determinate caratteristiche al contenuto della pagina, che sia un paragrafo o una tabella. I tag consentono di creare paragrafi, tabelle, titoli, form, inserire immagini e molto altro.

Inoltre, questo linguaggio consente di impostare l’impaginazione o la struttura grafica del contenuto della pagina, ovvero crearne il layout.

Con l’utilizzo sempre più diffuso dell’HTML e con la volontà dei web designer di ottenere risultati migliori, sono stati introdotti i CSS, Cascading Style Sheets, che consentono un netto miglioramento all’estetica della pagina, avendo la possibilità di gestire i font, i colori, i margini, le linee, le altezze, le larghezze, le immagini di

sfondo e il posizionamento di riquadri. Esistono 3 tipi di CSS: CSS esterni, i quali consentono di cambiare l’aspetto di un’intera pagina web modificando un solo file,

con estensione .css, indicato appositamente nella pagina HTML;

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CSS interni, i quali vengono inseriti all’interno della pagina HTML all’interno del tag <style>, consentendo di modificare con gli stili i tag desiderati per l’intera pagina;

CSS inline, i quali consentono di applicare un unico stile ad un singolo tag della pagina.Tuttavia, nessun browser supporta interamente il linguaggio CSS.

HOW TO BUY APPLE PRODUCTS?

People can buy Apple products in different ways: it is possible to buy them at any computer stores or at the special Apple Store, where only Apple products are sold. The other way is to buy them via the Internet, through the special services offered by Apple, that are Apple Store Online, iTunes Store and AppStore.

Apple Store Online is the online version of the Apple Store, in which people can buy Apple products directly from the official web site.

iTunesStore is an online shop for the purchase of digital music, music videos, movies and apps, managed by Apple, that created it on 28thApril 2003 . The Store has the its own application, called iTunes, developed and distributed by Apple, which allows to play and organize multimedia files, but also buy online songs, videos and films.Being provided for free, along with the Operating System or by downloading it from the Internet, and being really appreciated by users, iTunes spread quickly on Apple systems, so that the company decided to make it available also on Windows systems .Then, in 2008 iTunes became the second music player of the world, behind only Windows Media Player, while, now, the iTunes Store is the first American seller of music.

The AppStore is a service realized by Apple available for iPhone, iPod and iPad that allows users to download and purchase apps available in the iTunesStore. Apps can be free or paid, and can be directly downloaded from the device or a computer. The AppStore was opened in 2008.Since that moment, more than 1.2 million apps have been in the AppStore, with over 75 billion downloads.After the success of the AppStore and the launch of similar services by

competitors, the term "AppStore" has been used to refer to any similar service to the one launched by Apple. The AppStore is available for iPhone, iPod touch, and iPad only through the original application "AppStore".

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L’EVASIONE FISCALE

Apple nel 2014 è stata coinvolta in un’indagine che la vedeva accusata di evasione fiscale, che non è altro che la messa in atto di comportamenti contro la legge da parte di un contribuente, per non pagare le imposte. L’azienda di Cupertino era infatti caduta nella rete del fisco italiano in quanto, secondo l’accusa, non avrebbe versato le tasse per 879 milioni di euro, nel corso del quinquennio tra il 2008 e il 2013. L’evasione fiscale

rappresenta per ogni Stato un enorme danno economico, che si riflette poi alla collettività: infatti i mancati introiti da parte dello Stato, che verrebbero utilizzati per attuare la spesa pubblica, provocano un blocco alla crescita economica, con una conseguente accumulazione di deficit e debito pubblico.Arrivato a questo punto lo Stato ha due sole soluzioni: la prima è quella di ridurre la spesa pubblica, che comporterebbe un’inferiore qualità dei servizi pubblici offerti, mentre la seconda è quella di un aumento della pressione fiscale, la quale, invece, comporterebbe una diminuzione dei redditi disponibili, con conseguente calo dei consumi e un ulteriore flessione della crescita economica.Ovviamente, dati gli effetti, per il reato di evasione fiscale sono previste sanzioni penali che consistono nella reclusione che può variare da 1 a 6 anni.Sul contrasto dell’evasione esistono diverse ideologie: infatti, secondo alcuni economisti, se tutti i contribuenti pagassero le tasse quanto dovrebbero, vi sarebbe una diminuzione delle aliquote dei tributi, con una conseguente diminuzione della propensione dei soggetti di evadere i tributi; altri, invece, pensano che il primo passo da fare sia proprio quello di abbassare le aliquote, in modo da far diminuire la propensione dei soggetti all’evasione. Quindi per combattere l’evasione, in Italia, sono state adottate alcune misure come per esempio una maggiore tracciabilità dei pagamenti, facilitata anche dall’uso sempre più diffuso della moneta elettronica oppure la fissazione del limite massimo di pagamento in contanti di 1.000 €.Ma, nonostante tutto, l'evasione fiscale in Italia ammonta, secondo stime effettuate nel 2011, a 180.2 miliardi di €, ovvero circa l'8% del PIL.Per mandare avanti l’evasione fiscale per così tanto tempo la Apple sarebbe ricorsa ad uno stratagemma a dir poco ingegnoso, ovvero quello di far contabilizzare i profitti realizzati in Italia a società con sede in Irlanda dove, come noto, la pressione fiscale è molto più bassa: ovvero 12,5% rispetto al 27,5% dell’Italia.

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ANALISI DI BILANCIO

Riclassificazione Stato Patrimoniale

Analisi Patrimoniale

INDICE 2013 2012

Rigidità degli impieghi=attivo immobilizzato/capitale investito 64,59% 67,25%

Elasticità degli impieghi=attivo corrente/capitale investito 35,41% 32,75%

Incidenza dei debiti a breve=passività correnti/totale fonti 21,10% 21,89%

Incidenza dei debiti a m/l termine=passività consolidate/totale fonti 19,22% 10,97%

Incidenza del capitale proprio=capitale proprio/totale fonti 59,68% 64,14%

Leverage=totale impieghi/capitale proprio 1,67 1,49

Per fare l’analisi patrimoniale della società Apple sono stati presi in considerazione diversi indici, il 1°è l’indice di rigidità degli impieghi, il quale rapporta l’attivo immobilizzato al capitale investito che nel 2013 era pari al 64,59% contro il 67,25% dell’anno precedente.Questo indice evidenzia una certa rigidità della struttura aziendale infatti solo il 35,41%(indice di elasticità degli impieghi) del capitale investito è rappresentato da attivo corrente.Nonostante l’indice indichi una situazione di rigidità, tenuto conto che la società analizzata è una società high-tech, quindi che investe molto nella ricerca e sullo sviluppo; il risultato è accettabile.Successivamente abbiamo analizzato gli indici di autonomia e dipendenza finanziaria che mostrano che la struttura finanziaria dell’azienda è equilibrata infatti ciò è confermato anche dall’indice di indebitamento (leverage) che è pari a 1.67.

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Analisi della Struttura del Patrimonio

INDICE 2013 2012

Patrimonio circolante netto=attivo corrente-passività correnti 29.628.000 19.111.000

Margine di tesoreria=(disponibilità liquide+disponibilità finanziarie)-passività correnti 27.864.000 18.320.000

Margine di struttura primario=capitale proprio-attivo immobilizzato -10.165.000 -201.000

Margine di struttura secondario=capitale permanente-attivo immobilizzato 29.628.000 19.111.000

Analisi Finanziaria

INDICE 2013 2012

Indice di autocopertura delle immobilizzazioni=capitale proprio/attivo immobilizzato 0,92 0,998

Indice di copertura globale delle immobilizzazioni=(capitale proprio+passività consolidate)/attivo immobilizzato 1,22 1,16

indice di disponibilità=attivo corrente/passività correnti 1,68 1,50

indice di liquidità primaria=disponibilità liquide/passività correnti 0,32 0,28

indice di liquidità secondaria=(disponibilità liquide+disponibilità finanziarie)/passività correnti 1,64 1,48

Per quanto riguarda la struttura del patrimonio dell’anno 2012 la situazione era migliore rispetto a quella del 2013, in quanto l’indebitamento era minore.Tuttavia, l’aumento dell’indebitamento dell’anno 2013 è giustificato da un aumento degli investimenti.Il margine di struttura primario indica in quale misura i mezzi propri finanziano le attività immobilizzate che nel 2013 evidenzia l’incapacità di autocopertura delle immobilizzazioni obbligando così l’azienda ad indebitarsi maggiormente. Nel 2012 la situazione era migliore ma non ottimale infatti nemmeno in quell’anno la società era in grado di autofinanziare le immobilizzazioni, ma ciò necessitava a un ricorso di capitale di terzi minore.Il margine di struttura secondario mostra che la società è in grado di coprire le immobilizzazioni con il capitale di terzi e la situazione risulta accettabile ma da tenere sotto controllo. Nel 2013 la situazione è migliorata rispetto al 2012.Per quanto riguarda l’analisi delle liquidità abbiamo preso il patrimonio circolante netto il quoziente di disponibilità che mostrano una posizione di liquidità soddisfacente, anche nel 2012 la situazione era positiva, ma è migliorata nel 2013 grazie all’aumento delle liquidità immediate e dei crediti.Per avere però un indice più esauriente ovvero che non tenesse conto delle disponibilità di magazzino, che generalmente sono attività poco liquide abbiamo calcolato il margine di tesoreria e l'indice di liquidità

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secondaria i quali non si scostano molto dal capitale circolante netto e dal quoziente di disponibilità, in quanto le disponibilità di magazzino sono poco rilevanti.Nel 2012 la situazione era positiva, ma meno soddisfacente.

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