· piccoli muri protetti dal plexiglass, da vivere e fruire come un insieme unico di ricordi nel...

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10 ottobre 2007 – 5 novembre 2007

catalogo: testi di giulia coccia, new york - emanuela dottorini torlonia, roma - edizione monocromo art galleryufficio stampa: alessandra milella - [email protected] - +39 06 80692475organizzazione e coordinamento: danilo de’cocci, marco de’cocci, alessandra milellagrafica e stampa: spedalgraf stampa, romaallestimento grafico: alessio melandri, romareferenze fotografiche: monocromo art gallery, romavideo: [beksteig], romasegreteria organizzativa: elena lucia corradetti, monocromo art gallerycomunicazione: skate consulting, roma - monocromo art gallery, romamostra realizzata in collaborazione con contini art gallery, venezia - cortina d’ampezzohanno collaborato alla mostra: claudio d’amadio, nove grafie, roma – stefano proietti, spedalgraf stampa, roma

un ringraziamento particolare a stefano e cristian continied a tutto lo staff della “contini art gallery” per la preziosa collaborazione

via le par io l i 39/ f – 00197 – roma, i ta l ia – +39 0680692475 – www.monocromo. i t – in fo@monocromo. i t

(giulia coccia, new york)

la tela monocromo generalmente racchiude un innato paradosso: la tecnica può a prima vista apparire facile poiché si pensa alla stesura di puro colore in larghe campiture; tuttavia il contenuto che si vuole comunicare prescinde dalle modalità con cui si è abituati a percepire la realtà, e perciò risulta spesso difficile da decodificare. alla rappre-sentazione di figure, di paesaggi e di gesti si contrappone la tabula rasa di una superficie che esprime solo colore. eppure, ciò che colpisce dell’opera di mario arlati, sono l’ energia vibrante e l’impronta spessa del colore i quali fan si che la stessa realtà, intesa semplicemente come intimo vissuto, come fatto esperito da un soggetto, possa essere ripor-tata nella sua forma compiuta anche non usando la stessa forma. la spessa stratificazione della materia pittorica diviene sovrapposizione di singoli momenti, gesti e ricordi che l’artista ha dapprima interioriz-zato e poi liberato attraverso la luce cromatica.per raccontare la sua storia arlati ha preferito la gestualità e l’omoge-neità dei mezzi all’uso di un linguaggio retorico ed articolato. la tela assume materialmente l’aspetto concreto di un pezzo di muro su cui convivono astrattamente varie e fugaci impressioni dell’artista. a proposito dell’uso del muro come supporto ideale per la trasposi-zione di un’idea, viene da pensare alle antiche raffigurazioni rupe-

muri di luci e colori

stri che campeggiano sulle superfici di preistoriche caverne. sono i primi disegni prodotti dall’uomo e, nella vastità del campo d’azio-ne su cui giacciono, ritagliano uno spazio di soprannaturale energia. alle immagini che si susseguono, stabilendo intrecci di relazioni e movimenti, si pensa che l’uomo primitivo abbia affidato l’incredibile potere di far rivivere la realtà, di liberare l’occhio saturo di tutte le visioni che quotidianamente registrava e della portata emotiva che le accompagnava.allo stesso modo, ma senza ricorrere alla figurazione, la tela viene usata da arlati come un muro che delimita un luogo magico in cui, alla ge-stualità continua della pennellata di colore cui si sovrappone un’altra ancora, si affida il compito di rievocare frammenti sparsi di una realtà vissuta intensamente. il sostrato da cui traggono origine le opere del-l’artista e’ quello della sua amata ibiza, isola dalle tonalità cariche ed accecanti, dagli inconfondibili odori, dalla natura florida e accattivante, ricca di contrasti ed affinità. tutto ciò sembra rivivere sulle sue tele materiche, in cui la ruvidez-za e l’imperfezione della superficie suggeriscono immediatamente la spontaneità di un pensiero che non deve essere limato né rielaborato, poiché deriva direttamente da una sorgente di profonda emozione.

(emanuela dottorini torlonia, roma)

materia e luce, elementi primi e sostanza nelle opere di mario arlati, veri e propri muri d’artista che si snodano lungo il percorso espositi-vo come fosse una passeggiata ad ibiza, nel cuore mediterraneo delle baleari, come se l’artista avesse smontato parti originali dell’isola per rimontarle e condividere con gli altri una seconda patria vissuta ed acquisita artisticamente. la mano di arlati, che stende, stucca, spalma, stratifica gessi, terre e pigmenti colorati, riesce ad ottenere la ruvida e raggrumata perfezione dei naturali muri di eivissa, modellati dal vento, dalla salsedine, illuminati dal sole e colorati dalla esplosione cromatica delle bouganvilee. la ispanicità dell’orgoglio e della voglia di vivere si colgono tutte nella scelta dei colori monocromi forti e decisi, come il blu elettrico cobalto o il rosa fucsia o il giallo girasole, che illuminano dirompenti la gravità degli stucchi ruvidi delle tele. sono muri che non soffocano e non dividono, né opprimono, segnano piuttosto un per-corso di libertà e soprattutto raccontano.il muro di arlati è un respiro che riflette la propria luce e la propria om-bra dentro i meandri e le fenditure irregolari del quadro finito.le tele monocrome si illuminano e si adombrano del proprio unico co-lore, mentre quelle pigmentate e ipermateriche su sfondo bianco, tro-vano nei loro innesti d’oro, di nero e di rosso le proprie flessioni di luce e d’ombra. la sombra, l’ombra racchiusa nelle fenditure del muro, è un concetto che arlati propone e approfondisce più volte e che sviluppa in coerenza con il messaggio globale della sua tematica perché ombra

materia e luce

non vuol dire assenza di luce, ma ne diventa una seconda e necessaria dimensione; l’ombra è intesa come elemento naturale e non vortice oscuro e inquietante. questa struttura tridimensionale delle opere, vo-lutamente resa con grumi e ruvidezze, crea dei veri e propri muri tattili, opere anche imponenti e gravi nel peso, che invitano alla tentazione di farsi sfiorare con mano per capire e carpire il sotteso messaggio di natura e di libertà che ci trasmette mario arlati.sono muri che, con le proprie stratificazioni e fenditure, rivelano an-tiche e nuove sovrapposizioni di esperienze, di colori e di immagini, come nel gruppo coca cola, dove il celebre logo fa capolino soffocato da stucchi più recenti, quasi a ricordare che l’elemento semplice e na-turale d’arte fa i conti anche con l’artefatto.fanno riflettere e inquietano i graffi rossi che evocano l’avvicendarsi di esperienze forti che hanno lasciato tracce drammatiche di passioni ideologiche o di bestialità umana.la materia architettonica dei muri e dei colori di un luogo amato, ci vengono restituiti con opere d’arte che raccontano la vita attraverso i segni e i colori dei suoi sogni e del suo dramma.e’ un regalo, un pezzo di viaggio ad ibiza , quello della ultima serie in-novativa delle piccolissime opere, chiamata opere da viaggio. opere in formato lillipuziano, microchip delle maggiori e microcosmo prezioso. piccoli muri protetti dal plexiglass, da vivere e fruire come un insieme unico di ricordi nel viaggio delle opere arlati.

opere

diec

i

“luz y ombra” 2007 - tecnica mista su tela - 80x60

undici

“verso il rosso” 2007 - tecnica mista su tela - 80x60

dodi

ci

tredici

“cola” 2007 - tecnica mista su tela - 50x50

quat

tord

ici

quindici

“cola” 2007 - tecnica mista su tela - 50x50

sedi

ci

diciasette

“grog” 2007 - tecnica mista su tela - 170x140

dici

otto

diciannove

“naranjo” 2007 - tecnica mista su tela - 170x140

vent

i

ventuno

vent

idue

“grog” 2007 - tecnica mista su tela - 60x50

ventitre

“grog” 2007 - tecnica mista su tela - 60x50

vent

iqua

ttro

“las flores de ramon” 2007 - tecnica mista su tela - 60x50

venticinque

“las flores de ramon” 2007 - tecnica mista su tela - 60x50

vent

isei

“azul” 2007 - tecnica mista su tela - 60x50

ventisette

“azul” 2007 - tecnica mista su tela - 60x50

vent

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0x50

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tren

ta

“blanco, negro, y...” 2007 - tecnica mista su tela - 40x40

trentuno “blanco, negro, rojo” 2007 - tecnica mista su tela - 40x40

tren

tadu

e

“al rojo” 2007 - tecnica mista su tela - 40x40

trentatre

“sin titulo” 2007 - tecnica mista su tela - 40x40

tren

taqu

attr

o

“sin titulo” 2007 - tecnica mista su tela - 40x40

trentacinque

“sin titulo” 2007 - tecnica mista su tela - 40x40

tren

tase

i

“oro” 2007 - tecnica mista su tela - 40x40

trentasette

“luz y rojo” 2007 - tecnica mista su tela - 40x40

tren

tott

o

“luz y sombra” 2007 - tecnica mista su tela - 40x40

trentanove

“luz” 2007 - tecnica mista su tela - 40x40

quar

anta

“blanco/negro y luz” 2007 - tecnica mista su tela - 40x40

quarantuno “grog” 2007 - tecnica mista su tela - 40x40

(emanuela dottorini torlonia, roma)

è un regalo, un pezzo di viaggio ad ibiza, quello della ultima serie innovativa delle piccolissime opere, chiamata opere da viaggio.opere in formato lillipuziano, microchip delle maggiori e microcosmo prezioso.piccoli muri protetti dal plexiglass, da vivere e fruire come un insieme unico di ricordi nel viaggio delle opere arlati.

microchip

(danilo de’cocci)

“sono stanco”, il viaggio è stato faticoso, interminabile, sono le undici di sera ...... “ho bisogno di riposare” .... “scaricate i bagali”..... “aprite il mio baule da viaggio” .siamo nell’inghilterra del 1700 ...... nel set da viaggio del nobile uomo, gli abiti hanno il loro preciso spa-zio, così come i cappelli, le creme ed i saponi con i loro profumi che esplodono all’apertura del baule. calze ordinate vicino alle cravatte ed ai papillon, camice da notte e da giorno elegantemente piegate nel loro scomparto, scarpe perfettamente lucidate ed avvolte da panni profumati alla lavanda.la servitù inizia diligentemente a svuotare il bagaglio, lasciando al gentiluomo la parte più intima e personale, tirare fuori dal baule e posizionare i cammei ed i piccoli quadri raffiguranti la casa, la moglie con i figli, i cani ed i cavalli da caccia; piccoli capolavori, miniature in grado di far ricordare le emozioni famigliari anche lontano dalla propria casa e dalla propria città.il maestro arlati ha voluto far rivivere questi momenti e queste sensazioni con la realizzazione delle opere da viaggio; piccoli grandi lavori astratti, dove un punto di colore equilibrato in una composi-zione di materie (stoffe, gessi e colori acrilici) possa rimandare il ricordo, il pensiero ed i propri stati d’animo; un piccolo quadro che oggi può trovare spazio tra fotografie e cornici che, nel frattempo, hanno sostituito le preziose miniature del 1700.

il quadro da viaggio

opere da viaggio

“opere da viaggio” 2006/2007 - tecnica mista su tela - 5x5 cad.

mario arlati nasce a milano nel 1947, dopo qualche anno di studi ir-regolari, si forma artisticamente alla scuola d’arte del castello sforze-sco a milano. seguendo questo indirizzo, le prime opere sono nel più puro stile figurativo, ma negli anni ’70 scopre la sua dimensione ad ibiza, piccola isola delle baleari.da allora mario arlati vive e lavora ad ibiza parecchi mesi all’anno e le sue opere sono una chiara testimonianza del coinvolgimento artisti-co avvenuto.dal figurativo passa infatti all’informale materico seguendo le tracce della scuola spagnola. i suoi “muri” sono la rappresentazione delle at-mosfere solari dell’isola, della simbiosi che si crea tra uomo e natura, del continuo lavoro che il sole, il vento e il mare svolgono sull’opera dell’uomo, dando vita a prodotti unici e irripetibili.

mostre

1985 Galleria “Due Mondi” Milano (Italia)Galleria “Due E” Suzzara, Mantova (Italia)Galleria “Milano”, Ulm (Germania)Galleria “Centro Arflex” Milano (Italia)

1986Spazio Focus Monaco di Baviera (Germania)Galleria “Milano” Ulm (Germania)

1987Galleria “Interarte” Milano (Italia)Galleria “Solus” Ravensburg (Germania)

1988Galleria “Due E” Suzzara Mantova (Italia)Galleria “Carl Van der Voort” Ibiza (Spagna)Galleria “Ignacio de Lassaletta” Barcellona (Spagna)

1990Galleria “Puchol” Valencia (Spagna)Galleria “Milano” Ulm (Germania)

Galleria “Carl Van der Voort” Ibiza (Spa-gna)Intinerante 90, Galleria Puchol Valencia (Spagna)Vision Contemporanea Iv, Galleria Pu-chol, Valencia (Spagna)

1991Galleria Azara Ibiza (Spagna)Spazio Pesch Colonia (Germania)Galleria an der Stadtkirche Bayreuth (Germania)Arte Giovane Italiana ‚91 Castello di Sar-tirana (Italia)Studio Reggiani Milano (Italia)Galleria Puchol Valencia (Spagna)

1992Kreissparkasse Ravensburg (Germania)Arte giovane italiana ‚91 Castello di Sar-tirana (Italia)Galeria Puchol Valencia (Spagna)Studio Reggiani Milano (Italia)

Galleria Van Der Voort Ibiza (Spagna)T Casteelken Rouselore (Belgio)Studio Reggiani Milano (Italia)

1993Galleria Paper Moon Miami (Usa)Interarte 92, Galleria Puchol Valencia (Spagna)

1994West Bern Gallery Berna (Svizzera)Galleria Van der Voort Ibiza (Spagna)Galleria Lillian André Basilea (Svizzera)Galleria Loft (Germania)Galleria Patrice Carlhian Parigi (Francia)Galleria an der Stadtkirche Bayreuth (Germania)Galleria delle Arti Bologna (Italia)

1995Galleria Van der Voort Ibiza (Spagna)Centro Mediolanense Studium Milano (Italia)

Centro Atomico Europeo Ispra (Italia)Fondazione de Bellegarde San Salvador – (El Salvador)

1996Galleria Bixio 2 Milano (Italia)Galleria Lillian André Basilea (Svizzera)Galleria Inter Art Passau (Germania)

1997Arte Applicata Concept Project: Galleria Dilmos, Milano (Italia)Arte Applicata Concept Project: Galleria Dilmos, Miami (Usa)

1998Quadro Project: Galleria Villa Riso, Rio De Janeiro (Brasile)Galleria Dilmos Milano (Italia )Galleria Dilmos Miami, Las Vegas (Usa)

1999 Galleria Milano Ulm (Germania)Galleria Centrum Pilsen (Repubblica Ceca)Der Duft Der Augen Projekt, Bayer, Lever-kusen (Germania)Ceramica: Studio Boj Albissola (Italia)Galleria Sargadelos Milano (Italia)Galleria Sargadelos Galicia (Spagna)

2000Centro Culturale Cervantes Milano (Ita-lia)Galleria Van Der Voort Ibiza (Spagna)

2001Galleria d’Arte Contini Cortina d’Ampez-zo (Italia)Galleria Van Der Voort Ibiza (Spagna)Galleria Jorge Albero Madrid (Spagna)Galleria d’ Arte Contini Venezia (Italia)2001/2002 Galleria d’Arte Contini Corti-na d’Ampezzo (Italia)Arte Padova, Padova fiera Padova (italia)

2002Galleria d’Arte Contini Cortina d’Ampez-zo (Italia)Arte Padova, Padova fiera – Padova (ita-lia)

2003Galleria d’Arte Contini Cortina d’Ampez-zo (Italia)Arte Padova, Padova fiera – Padova (italia)

2004Artè – Villa Castagnola – Lugano (Svizzera)Bice Art Space – Tokio (Japan)

St. Barth – (French West Indies)Museo di Sant’ Apollonia – Venezia (Ita-lia)Arte Padova, Padova Fiera – Padova (ita-lia)Arte Fiera – Bologna (italia)Miart, Fiera Internazionale di Arte Moder-na e Contemporanea – Milano (italia)

2005Arte Fiera – Bologna (italia)Miart, Fiera Internazionale di Arte Moder-na e Contemporanea – Milano (italia)Antiquaria – Milano (italia)Arte Padova, Padova Fiera – Padova (ita-lia)

2006Arte Fiera – Bologna (italia)Miart, Fiera Internazionale di Arte Moder-na e Contemporanea – Milano (italia)Art Paris – Paris (francia)Festival La Versiliana – Fabbrica dei Pinoli – Pietrasanta, lucca (italia)

2007Miart, Fiera Internazionale di Arte Moder-na e Contemporanea – Milano (italia)Monocromo art gallery – roma (italia)

bibliografia

Claudio Cerritelli, La vida de la materia, Galleria d’Arte Jorge Albero

Claudio Cerritelli, Nel Vivo del colore, Galleria d’Arte Contini

Paolo Rizzi, L’Arte non è una sola, Galleria d’Arte Contini

paolo Rizzi, Mario Arlati, Galleria d’Arte Contini

Lucia Novella, Oltre il colore, Galleria d’Arte il Novecento

Enzo Di Martino, L’anima del colore, Museo di Sant’ Apollonia, Venezia

Elisabetta Longari, Due dritti e un rovescio: La memoria. Studio Reggiani. 1992

Manuela Gandini, Galleria Due Mondi, Milano. 2004

Luciano Caramel (Dodecaedro) Studio Reggiani. 2004

Antonio Colinas, Catalogo Blanco-Negro. 2004

Julio Herranz, Al rojo vivo. 2004Toni Roca, Somnis en grog. 2004Carmelo Strano Galleria Bixio 2, Milano. 1996

catalogo realizzato in occasione della mostra personale di mario arlati“nel segno della materia” - ottobre 2007

monocromo art gallery, roma

finito di stampare nel mese di ottobre 2007

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