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Busan Opera House
« Il sogno dell’architettura come
macchina del piacere »
Chiara Casciotta - Stella Clerici
Prof. G. Mastrigli
CONCEPT di PROGETTO
ISOLA ARTIFICIALE SVINCOLATA dalla CITTÀ
META INTERNAZIONALE
CONTENITORE di EVENTI
ACQUA come INFRASTRUTTURA
Globe Tower, Samuel Friede, 1906.
“ Il primo edificio a rivendicare lo status del luogo di vacanze…
ha troncato ogni relazione con la natura; l’immensit{ dei suoi
interni impedisce ogni rapporto con la realtà esterna. ”
(Delirious New York, Rem Koolhaas)
“ Non solo la bigness è incapace di stabilire delle relazioni con la città classica – al massimo può coesistere con essa – ma nella quantità e complessità dei servizi che offre, è essa stessa urbana. ...non ha più bisogno della città, è in competizione con la città, rappresenta la città, si appropria
della citt{ o ancora meglio è la citt{. ” (Junkspace, Rem Koolhaas)
“ La città non è più costituita da una struttura più o meno omogenea … ogni isolato è ora separato come un’ isola, fondamentalmente solo con se stesso.
Manhattan si trasforma in un arcipelago prosciugato di isolati ”
( Delirious New York, Rem Koolhaas)
“ Manhattan è ora una tranquilla pianura metropolitana punteggiata dagli universi autosufficienti delle Montagne…il Mega-Villaggio, la Manhattan definitiva vista
dall’altro lato della barriera della congestione ”
(Delirious New York, Rem Koolhaas)
“ Rockefeller Center è un atollo d’ordine autosufficiente nel cuore della città ”
(Casabella 457/458)
“ …the concept and the image of this large building as a collection of buildings or a city on its own…”
(S,M,L,XL, Rem Koolhaas)
“ Il vero costruttore, l’architetto […] può infatti creare una scatola magica che racchiuda tutto ciò che potete desiderare. Quando entra in gioco la ‘scatola dei
miracoli’ scene e attori si materializzano; ‘la scatola dei miracoli’ è un cubo: con essa sono offerte tutte le cose necessarie alla produzione dei miracoli:
levitazione, manipolazione, distrazione… L’interno del cubo è vuoto ma il vostro spirito inventivo lo riempirà di tutti I vostri sogni ” Le Corbusier, 1963
(Teatri e luoghi per lo spettacolo, Lanzarini)
“ Guardai le strade, le luci abbaglianti e gli edifici imponenti di New York. Fu in quella occasione che concepii Metropolis ”
( Fritz Lang)
“ Il più importante contributo di Ferriss alla teoria di Manhattan è la creazione di una notte illuminata all’interno di un contenitore cosmico, l’oscuro Vuoto Ferrissiano…”
(Delirious New York, Rem Koolhaas)
“…non c’è più l’esigenza di disegnare i singoli pezzi in quanto essi vengono forniti dall’industria: i nuovi materiali sono materiali già elaborati.”
(“Dall’ Industria al Tecnomorfismo”_ A. Natalini, C. Toraldo di Francia)
BIBLIOGRAFIA
Delirious New York. Un manifesto retroattivo per Manhattan. Koolhaas Rem, Mondadori Electa, 2000. S,M,L,XL OMA, Koolhaas, Bruce Mau 010 Publishers, Rotterdam, 1995. Junkspace. Per un ripensamento radicale dello spazio urbano. Koolhaas Rem, Quodlibet, 2006. A cura di Gabriele Mastrigli, traduzione di Filippo De Pieri. La città americana dalla guerra civile al «New Deal» Ciucci, Dal Co, Manieri-Elia, Tafuri Editori Laterza, 1973. OMA 6 PROJETS Goulet Patrice, Institut Francais d’ Architecture, Paris, 1990. Teatri e luoghi per lo spettacolo Lanzarini, Muffato Electarchitettura, 2008. Erich Mendelsohn’s “AMERIKA”: 82 Photographs Erich Mendelsohn, Dover Publications Inc., 1993. Casabella 457/458 Grattacielo: casa dello specchio Aprile-Maggio 1980.