· created date: 1/17/2008 12:07:30 am

7
;lllii, RIVISTA BIMESIRALE

Upload: vodat

Post on 15-Feb-2019

215 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

;lllii,RIVISTA BIMESIRALE

IL PLASTICO IN VALIGIA( in scala Z, Màrkl in)

Dal n.2/1981 della rivista "Marklin Magazin", abbiamo titenutodi pubblicare l'articolo che se-gue, per dare una dimosttazioneconcreta che ci si può divertircanche in poco spazio...Metliamo in evidenza che esso èoperc di un appassionato, il sig.G. Otschnik, e che il testo figuranella rubrica originale "gli amicici scrivono". La trcduzione daltedesco è di Paola Angelini.L'entusiasmo dell'autote pet que-sta sua mini-realizzazione chettaspare qua e là nello scritto, èuna ennesima prova di quantointeresse possa suscltare ur,alerrovia in miniatura anche inscala minima quale lo Z Mini-Club della Marklin con solo 6,5mm. di scartamento (1:220).

Ogni trasloco, come si sa, ponedei problemi. Per me, un appas-sionato del l " 'H0" f in dal 1960,I' ingresso ìn una nuova casa haavuto un significato molto parti-colare poìché, per mancanza dispazio, non ho piùr potuto instal-lare i l mio impianto. Chi è abitua-to da annÌ a pensare, progettaree costruire nell 'ambito della di-mensione "H0", lamilia(izza aIa't ica con l" 'N" o con lo "Z". Men-tre cercavo disperatamente unavia di usci ta, mi venne in menteI' idea della valigia: I 'avevo forsegià vista o avevo letto qualcosain merito? Non mi ricordo. Sta difatto che nella valigia vedevo il"Deus ex machina", la soluzioneal mio problema di spazio. Cosìmi misi a cercare la valigia adat-ta, in base alle cui misure avreipotuto stabil ire i binari, i l mate-riale rotabile e gli accessori chemi servivano sia per l" 'N" che perlo "2".

Sopra l 'armadio della camera daletto, dove avrei dovuto riporrel' impianto, si poteva l iberare unospazio profondo come tutto I 'ar-madio e largo 1 metro, c ioè10Ox5O, f ino a un massimo di60cml Allora non vi resta che tro-vare una valigia robusta che poi...ma questa è la seconda fase.

Non diment ichìamo che per l " 'N"e lo "2" cì sono i manual i deitracciati l | "vecchi volponi" san-no che all ' inizio bisogna servirsialmeno di un abbozzo di traccia-to; e sanno anche, grazie allaloro lunga esperienza, a qualimodifiche deve essere sottopo-sto un tale progetto. Non occor-re che risulti perfetto, ma devefornire un quadro d'insieme. Com-presi subito che la mìa idea sisarebbe potuta realizzare solocon il mini-club. Sitrattava sem-plicemente di "cambìare treno":dall" 'HO" allo "2"!

Ben presto fui in grado di stabi-l ire sulla base del mio progetto ditracciato le esatte dimensionìdella valìgia. E dato che un se-condo piano, e cioè la l inea so-praelevata, richiedeva natural-mente un maggiore sviluppo dibinari e che comunque avevo"bisogno" almeno di un ponte,dovetti definire anche l ' ingom-bro approssimativo i^ allezza.C'era solo un piccolo problema:una val ig ia in al luminio, sarebbecostato circa 2OO N4archi (circa1 1O.OOO l i re - n.d. t . , e comun-que non avrei trovato una valigiaabbastanza alta. Senza pensarepoia quant i b inar i (carr io devia-toi) si possono acquistare conuna tale somma. Conclusionet lavaligia me la costruisco da solo!

Allora sl che può essere alta,come poi è in realtà, anche 22cm, con base di 54x1 03 cm, cioèproprio l ' ideale per i l mio traccia-tol E dato che per costruìrla sonosufficienti del compensato e deil istell i adatti, ì l tutto dello spes-sore di 1O mm, alla fine i l lavoroviene a costare meno di 50 lvlar-chi (così r imangono 150 Marchiper la "ferrovia")l Detto, fatto!Nella figura 1 vedete la valigiafinita. Non è ancora stata verni-ciata perché mi è mancato i ltem-po e inoltre sto sempre aspet-tando I' idea giusta. Vicino allemanigl ie s i possono vedere gl iattacchi per i collegamenti elet-trici, di cui parlerò tra poco. Mache cosa si vede all ' interno? Lafigura 2 mette in ri l ievo gli ele-menti essenziali, sebbene la par-te di destra non sia ancora ultÈmata. Essa mostra anche il ban-co di manovra con schema geo-grafico, comprendente tasti sin-goli (contatti dichiusura) per ognifunzione. Nel lato destro vi sonoquattro prese per I 'alimentazio-ne dal trasfo rmatore, non visibilein questa foto. Dal banco di ma-novra tut t í i f i l i d i connessioneraggiungono l ' impianto attraver-so i due at tacchigià menzionat i .

l l banco di manovra e le presesono un po'un'antìc ipazione r i -spetto all 'attuale fase di costru-zione dell ' impianto. l\4a perché,vi chiederete, la metà inferioredella valigia è alta 6 cm? Per-ché... osservate la figura 3! No!

FOTO 1 La vale ia (cm 1 03x54x22 dìaltezza) chiusa e pronla per esserett aspo rt ata ov u n q u e s ì vog li a.

21

Non dovete guardare i l"reticola-to" (leggi cablaggio)! A questoproposito, tengo comunque aprecisare che io non considero i lcablaggio "volante" assurdo, sesi continua poi a costruire. E chinon fa così? | fascidicavetti, e neavevo anche nell" 'H0", sembra-no, incredibilmente ordinati, mache fatica se si devono fare mo-difiche o cercare guasti! lo sonoper quell i "volanti" f inché si haposto a disposizione (natural-mente non è detto che dobbiateper forza essere d'accordo conme).Ciò che è veramente interessan-te in questo "sottopiano" sonogli spazi per riporre le locomo-tive (finora 3), i veicoli(f inora 14),i l materiale per la manutenzionee altro. Ma anche questo è anco-ra in fase di sviluppo.

Torniamo di nuovo alla parte su'periore del mio "mondo in vali-gia". La figura 4 mostra un qua-dro d'insieme visto dalla parteterminata (sinistra). l l motivo do-minante è una stazione di l ineasecondaria con un tratto soprae-levato che conduce a una sta-zioncina di montagna (un po'difantasia ci vuole anche nelle pic-cole proporzioni). Nella parte an-teriore sìnistra della figura 4 c'èun lago costituito da un fondodipinto di azzurro e dal cosiddet-to vetro cattedrale, un metodovecchissimo e forse la sola cosache si può riprendere dall 'espe-rienza fatta con l" 'H0". l l lagosfocia in un piccolo ruscello checonduce alla rimessa locomo-tive e piùr avanti aiuta a motivarela presenza del ponte ad arco(fÌgura 7). Ma c'è ancora qualco-sa da dire sulla rimessa locojmotive (figura 6). Così come vie-ne venduta non mi soddisf aceva,poiché le sue dimensioni nonerano adeguate allo spazio pre-visto (è lunga anche più di 150mm), e del resto a me una talelunghezza non serviva per nien-te. l l mio impianto non è adattoper locomotive come la BR 03 ola BR 41. Potrebbe anche andarbene per una BR 24, ma in tutti icasi è meglio uti l izzare locomo-tive-tender, come ho fatto finora.

E in base alla lunghezza cheeffettivamente mi necessitava,ho accorciato i l fabbricato prin-cipale della rimessa, al quale èaffiancato un altro fabbricato an-cora più corto. Però i l meccani-smo per I 'apertura e la chiusuradelle porte ha dovuto essere eli-minato. l l secondo fabbricato è

22

FOTO 2Ecco come, sollevato il co-petchio, quasi un gioco di prestigio,ci si tivela un "pezzo" di mondo ri-prodotto in scala 1:220. Un plasticomolto realistico,e perfettamente I u n-

.t

FOTO 3 Nu//a è sprecato quando sidispone di poco spazio e quindi laparte inferÌoreè utilízzata per riporrele locomotive, i ca i, le carrozze etutto il materiale utile alla manuten-zione orclinaia del tQcciato.

adatto per la BR 89 oppure, co-me del mio caso, per la BR 260.Qùesta riduzione di lunghezzami ha anche permesso di instal-lare un piccolo deposito dì car-bone e una gru idraulica (figura6). Nel deposito di carbone, tral 'altro, c'è del vero carbone (dalocomotive) raccolto, sembrereb-be, lungo la l inea ferroviaria altempo in cuicircolavano ancora icosiddetti "cavall i di acciaio". l l

deposito è di legno impiallaccia-to con fenditure e imita lo stessosistema con cui, in passato, sicostruivano nelle cantine o al-trove recinti per i l carbone, cioèmediante lunghe assie palet t id isostegno. La BR 74 nella figura6 sta facendo rifornimento. Hoevitato di proposito la fossa afuoco per le scorie, che peròpotrebbe venire benissimo rea-lizzala. La "neve" vicino alla lo-comotiva. ai piedi di una delletorri di accesso al oonte. non è

altro che una parte dì paesaggionon ancora ultimata. Se lo siguarda dall'altro lato, lo stessotratto appare invece completo.La figura 5 mostra la stazionecon il Fabbricato Viaggiatori, i loiazzale esterno e la locandadella slazione (vi accorgerete,intanto. che i l coDerchio dellavaligia è stato tolto - aprendo lecerniere - e messo da parte).

FOTO 4 Una panorcnica di ouestavafigia molto Íeffoviaria (spe?ndoche quanto prima possa Íicevere ilmeclèsimo ttattamento delle valigiediplomatiche) tipresa dal lato giàquasi tetmi òato. M olti appassio n atidelle scale maggiori non sanno co-me piu tidotta è la scala auanto siapiù ímporlante il patticolarc per ior-nie un locco di rcalismo al plastico.

Naturalmente su una superficiepiccola come questa non è pos-sibile costruire un'intera città,ma soltanto alcuni suoi elemen-ti. Nla,,. mi viene in mente unacosa: si potrebbe realizzatla co-me stondo nel coperchio... ma-gari a mezzotondo... oppure di-Dinta.., l? Oel resto. avete mai vi-sto un imoianto in miniatura deltutto ultimato? Come FabbricatoViaggiatori ho scelto il modelloKibri "Chateau de Oex", senzamodjficarlo. Solo per quanto ri-guarda icolori, l i sottopongo re-golarmente a una "cura di invec-chiamento': nero, grigio, marro-ne-anche un po'disporco- inun diluente adatto (molto diluen-te e poco colore). Ciò "togliefucentezza e porta n aluralezza"lLa presenza di pochi viaggiatorisul marciapiede dipende anchedal fatto che I 'automotrice ("au-tobus su rotaie") che sta perentrare in stazione, .ipartira indirezione della stazione di mon-tagna soltanto molto piùr tardi.

FOTO 5 ln pimo piano ta stazioneKibi e, sullo sfondo alcunè case clelborgo in via di costuzione. Sùllasinistrc la locandadel Cavallino Bian-co che, con I'albero in fiorc ect itavolini all'apetto, al chiama aue adella celbrc operctta che la tetevi-sione ci ha già proposto piil votte.

-.q!

i1:1: i lr:i i

4531

\

ilt0

T

35003500

í.e 3521

104504 4567 L

856r L 8594 8561 L 8500

4561 L;r'rira567jL

s6o3\3

4991

i \ 35104521 899r

850

i)lìzo

l -tr,q

8561 B

Bahnhof

8510

4521

8521

"'.r..., gu31,., .r::YJI

--i 8521

--r'

Bahnhof

1 Fabbricato viaggiatorj (scato-la di montaggio Kibri)2 Tettoia3 Ponte in metallo con arcatacentrale prolungata (Kibri)4 Ponte ad archi in metallo (Ki-bri)5 Deposito carburanti Esso (Ki-bri)6 Stazione di montagna dellalinea secondaria (Kibri)7 Magazzeno merciI Area dove sta sorgendo il bor-go (scatole Kibri)I Laghetto ottenuto con una la-stra di vetro bugnato posta aduna certa distanza dal fondo di-pinto.1O Flimessa locomotive ottenu-ta accorciando la rimessa stan-daril KibriI I Flimessa locomotive12 Gru jdraulica e deposito car-bone autocostruito.A Linea secondaria di monta-gnaB Linea principale ancora in co-sîruzrone

1O deviatoi2 deviatoi inglesi doppi

Lo sviluppo dei binari non è in-dicato in quanto i l tracciato saràampliato.

FOfO6 Un patticolate della tinessalocomotive, mod i l ic at a d a l l ' a u to redel plaslico, in quanto le locomotiveutilizzate su questo tracciato (lineesecondarie) sono tuttè locomotivetendet della lunghezza nolto con-Îenula.

FOTO 7 Una panoramica che per-mette di ammirare il gioco deiviadott i in metal lo e come la scala Z(1:220)petmetta quote dilfercnziate in di-mensiani veramente mono ridotte,Sulla destrc in basso è visibile ildeposilo carb urcnti, al meno patziabmente, che I'aulore dichiata di volersosflluire con qualche cosa di piilappariscente.

Perché si possano nelfrattempoeffettuare manovre o far circola-re convogli in altri punti dell ' im-pianto, ho reso tutti i binari amarciapiede disinseribil i elettri-camente. Come si può vederedalle figure, tutti i bìnari sono odovranno essere posati su bal-last. A questo scopo è adatta lasabbia per canarani, nel mio caso

mescolata con sughero f inemen-te tritato. Tra i bínari prevale quae là i l sughero o cresce un po'd'erba (fi l i di paglia). l l tentativodi ridipingere le casse di mano-vra dei deviatoi e dello sgancia-tore automatico, come si puòconstatare nella figura 5, non hadato risultatì soddistacenti.

In effetti, parlando delle nostrequestioni tecniche, non avrem-mo dovuto "softermarci" sui bi-nari bensì, attraversando il piaz-zale della stazione, andarci abere una bella birra sotto I 'alberoin fiore nel giardino della locan-da (figura 5). Poco distante ab-biamo parcheggiato I 'auto che,come le due case Kibri, ha subitoun trattamento Per quanto rÌguar-da icolor i . l l passaggio f ra idueedifici (f igura 6) è la via pìir breveper recarsi dal Fabbricato Viag-giatori alla Rìmessa Locomotive;del resto anche passando dalgiardino della locanda "Al Caval-l ino Bianco" non si fa poi moltastrada in pìùl Lo spazìo ancoravuoto nella piazza è solo prov-visorio. l\, lolte sono le possìbil i tàper renderlo più animato, pratÈcamente tutte quelle che vi ven-gono in mente. N,1a ecco che lanostra automotrice è partita. Nel-la figura 7 la vediamo percorrereil ponte ad arco che sovrasta lavalle, occupata dal ruscello dicui abbiamo già par lato e dal lastrada principale. Questo scor'cio moslra anche il lungo ponteretti l ineo installato sopra i l fa-scio di binari della stazione. Da-to che la campata del ponte nonera abbastanza ampia, ho "ba-rato" inserendo nella parte cen-trale un elemento di traliccio ret-ti l ineo. Lo so che... ma gli espertidovrebbero perdonarmi, perchéla campata doveva per forza ve-nire prolungata. l l ponte chiude i ltratto in monlagna in un percor-so a racchetta. Ambedue i Per-corsi di questo tipo presenti nel-I ' impianto sono regolati da relé,per essere in armonìa con ladirezione di marcia (lo "Z" Mar-klin è in corrente continua - n.d.t.

l. I tracciati a racchetta sarebbe-ro da evitare nelle parti soprae-levate ma anche sul piano prin-cipale, per maggiore semplicitàdi collegamenti elettrici. lo, co-munque, mi sono divertito a farein questo modol

l l posto di rifornimento carburan-te Esso (figura 7) non rimarràcertamente così. Per questa zo-na rocciosa penso piuttosto a undeposito di ghiaia; e comunqueci sono ancora parecchie coseda completare e da migliorare.

Prima ditutto bisognerebbe fini-re di posare i binarisulla massic-ciata fìno all ' ingresso della gal-leria (a destra nella figurq 7).

26

Gúnter Otschik

.UqP,DEJ

La l inea aerea a"Sospensione sempl ice"e "catenaria"Se si prende un fi lo di materialequalsiasi e lo si tende fortemen-te fra qli estremi. mantenendoliad egùale l ivello, non sarà pos-sibile fargli assumere la posizio-ne oerfettamente orizzontale. In-fatti, nelgioco delle lorze in cam-po, la componente "peso" delfi lo ha la sua parte, per cui i l f i lostesso viene ad assumere l 'an-damento della figura geometricadetta "catenaria".A tale dispositivo tu necessarioricorrere allorché, dovendosioassare dalle orime tranvie e dal-le Drimissime ferrovie elettrichealle moderne ferrovie, dove lavelocità cominciava a manife-starsi ed era richiesta grande re-golarità di alimentazione dei mo-tori, la primitiva "sospensìonesemolice" o "tranviaria" non ba-stò più: infatti, le cuspidi (altrafigura geometrica) che si forma-vano sotto gli attacchi, male siaddicevano alle "rotelle" dei trol-ley o agli strisciantj dei panto-

qraf i producendo deleteri scinti l-iì i e rendendo discontinua I 'ali-mentazione elettrica: ci si reseconto, quindi, della necessità diavere un filo di contatto pratica'mente orizzontale. Di conse-quenza fu ideata la "sospensio-iè a catenaria" dove la "cordaportante", mediante "pendini"verticali- Dostialla distanza di5- 6 metri l 'uno dall 'altro - sor-regge il "f i lo di contatto".Tale complesso, viene oggi chia-mato "catenaria" esPressioneche sintetizza quella 9iù com-oleta di"l inea aerea con sosoen-bione a catenaria" ed è giustoriferirsi a "sospensione" in quan-to è la oarte fondamentale delsislema.É da aggiungere che la cordaportante è sotto tensione, Pari-menti al f i lo dicontatto, ma che èsolo ouest'ult imo a trasmetterela corrente ai mezi di trazione,mediante lo strisciamento delpantografo,

SOSPENSIONE, A CAf ENARIA''

SOSPENSoNE 5Ei\,1PL|CE o "TRANVIARIA'