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Verso una nuova stagione dell’e-learning:
le simulazioni nella didattica del diritto
Giovanni Pascuzzi
Ordinario di Diritto Privato Comparato
presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trento
Introduzione
La rivoluzione digitale ha propiziato la nascita dell’e-learning. Oggi questo strumento
dispone di tecnologie mature. Ed avanzate sono le riflessioni teoriche sottese all’utilizzo del
mezzo. Esistono ormai molte valide piattaforme tecnologiche proprietarie e open source.
A ben vedere, però, l’e-learning, per la più parte, si fonda sulla parola e sul linguaggio
per trasmettere e far acquisire conoscenza. Occorre pensare sempre più ad una ‘seconda
stagione’ dell’e-learning che batta strade diverse e innovative: l’utilizzo delle tecnologie
informatiche per favorire l’apprendimento attraverso canali diversi dal linguaggio.
Il diritto è una scienza legata a filo doppio al linguaggio. Il diritto si avvale di un
lessico tecnico-specialistico. Il sapere giuridico si trasmette e si apprende attraverso il
linguaggio. Non a caso il patrimonio sapienziale dei giuristi è custodito in libri. La lezione del
docente è tradizionalmente basata sul linguaggio orale. E di linguaggio scritto sono composti i
libri (ancorché appartenenti a diversi generi letterari: manuali, trattati, etc.) su cui i giovani
studiano.
Se è vero che il diritto è una scienza legata a filo doppio al linguaggio, ci si può
chiedere: usiamo il linguaggio nel modo migliore per far apprendere il sapere giuridico? Ne
abbiamo esplorato tutte le potenzialità?
Occorre inoltre considerare che la formazione del giurista comporta (o dovrebbe
comportare) tanto l’acquisizione di un sapere, quanto l’acquisizione di talune abilità.
Per fare degli esempi, si può dire che un conto è conoscere le regole contenute nel
codice penale, altro è sapere quale norma punisce il comportamento di chi strappa la borsetta
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ad una donna anziana provocandone la caduta (furto, furto con destrezza, rapina?). Del pari,
conoscere l’intera disciplina contenuta nel codice civile in materia di responsabilità civile è
solo il presupposto necessario per decidere se un soggetto affetto da gravi malattie di origine
ereditaria può intentare azione per risarcimento del danno nei confronti dei propri genitori che
lo hanno condannato ad una vita di sofferenze per il solo fatto di averlo generato. Ed ancora,
la padronanza dei principi e delle regole che governano il diritto dei contratti è cosa diversa
dall’essere in grado di scrivere il testo di un contratto che tuteli in concreto gli interessi di un
determinato soggetto che deve contrarre un mutuo con una banca.
In questo saggio ci si propone di illustrare alcuni esperimenti condotti per saggiare in
che modo le simulazioni virtuali possono essere utilizzate nell’apprendimento del sapere
giuridico e delle abilità del giurista.
Linguaggio e apprendimento del diritto
Si è detto che il diritto è una scienza legata a filo doppio al linguaggio. Ci si può
chiedere: usiamo il linguaggio nel modo migliore per far apprendere il sapere giuridico? Ne
abbiamo esplorato tutte le potenzialità?
La rappresentazione della conoscenza (attraverso il linguaggio) è un problema nodale
perché essa retroagisce sul nostro modo di ragionare e di insegnare. Occorre riflettere sul
linguaggio come veicolo di sapere nelle metodologie didattiche (es.: lezione frontale) e nei
materiali didattici (es.: manuale). Ho tentato di rispondere all’interrogativo ventilato, e cioè se
usiamo il linguaggio nel modo migliore per far apprendere il sapere giuridico, conducendo
due esperimenti.
1) Ipertesti didattici. Nel lavoro PASCUZZI, La responsabilità civile - Percorsi
giurisprudenziali, Opera ipertestuale, Trento, 2001, (ora ristampato nel Cdrom allegato a
PASCUZZI., Cyberdiritto 2.0. - Guida alle banche dati italiane e straniere, alla rete Internet e
all’apprendimento assistito da calcolatore, Zanichelli, Bologna, 2003), l’ipertesto è stato
usato per 'raccontare' la responsabilità civile attingendo ad approcci diversi secondo il
baricentro del discorso adottato; di qui la scelta di offrire, grazie all’ipertesto, molteplici
'percorsi di lettura' del materiale cognitivo (i leading cases in materia di illecito aquiliano); il
lettore può imbattersi più volte nella medesima sentenza in ragione dei contenuti su cui si
articolano i diversi 'percorsi giurisprudenziali'. Di seguito è riportata la videata iniziale
dell’ipertesto
2) Giornali didattici. In un’altra pubblicazione (PASCUZZI, Lex Aquilia. Giornale
didattico e selezione di giurisprudenza sull'illecito extracontrattuale, Bologna, Zanichelli,
2005) l’esperimento è consistito nell’usare i codici linguistici propri dei giornali quotidiani,
per questo più familiari, per trasmettere contenuti tecnico-giuridici. Lex Aquilia è un giornale
didattico che si propone di aiutare gli studenti a familiarizzare con l'istituto dell'illecito
extracontrattuale fungendo da guida all'approfondimento dell'istituto e alla lettura delle
sentenze (riprodotte nel Cd Rom allegato) più significative in materia. Lex Aquilia si compone
di 22 numeri che, sul piano grafico, mimano un quotidiano. Ciascuno di essi, infatti, consta
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innanzi tutto di una prima pagina nella quale ritroviamo: l'editoriale (firmato dal curatore del
numero) il cui titolo coincide con il tema trattato nel numero stesso; un'apertura con titolo di
cronaca; la spalla; i titoli di richiamo agli articoli contenuti nelle pagine interne; i c.d. spilli;
foto e vignette; un angolo della dottrina. Di seguito alla prima si trovano: la pagina di cronaca
(con casi italiani e richiami alle norme più rilevanti); la pagina esteri (con articoli contenenti
l'analisi di casi stranieri); la pagina culturale (ove risalto è dato ai contributi dottrinali
specificamente destinati al tema), e così via. Gli allegati ricordano, nello stile, l'impaginazione
di una rivista di giurisprudenza. L'opera consta di una parte cartacea, che riproduce, a mo' di
tabloid, i 22 numeri più il numero zero, e di un Cd Rom nel quale sono riprodotti, in formato
elettronico, tanto i numeri del giornale quanto gli allegati (liberamente stampabili; per una
demo v. http://www.jus.unitn.it/users/pascuzzi/pubblicazioni/Lex_Aquilia/numeri/indice.asp.)
Di seguito è riprodotta la prima pagina di un numero del giornale didattico.
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Analogo approccio è alla base di PASCUZZI, Pacta sunt servanda. Giornale didattico e
selezione di giurisprudenza sul diritto dei contratti, Bologna, Zanichelli, 2006. Di seguito è
riprodotta la prima pagina di un numero di Pacta Sunt Servanda. Per una demo v.
http://www.jus.unitn.it/users/pascuzzi/pubblicazioni/PSS/numeri/indice.asp.
Simulazioni virtuali e sapere giuridico
Di recente ho realizzato (unitamente ai dottori Carlo Bona e PierLuigi Roberti) un
esperimento volto ad utilizzare la realtà virtuale per ‘visualizzare’ e far apprendere le regole
contenute nel codice civile in materia di distanze legali. L’opera è contenuta in un Cd Rom
dal titolo Le distanze legali nelle costruzioni. Simulazione virtuale della disciplina sulle
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distanze e selezione di giurisprudenza tratta dal Repertorio del Foro italiano, e sarà
pubblicata dalla Zanichelli, nel 2008.
Il Cd si propone di illustrare la disciplina sulle distanze tra costruzioni attraverso
simulazioni virtuali: queste ultime visualizzano le diverse regole rendendo più agevole (grazie
anche al commento sonoro) comprendere le situazioni concrete che il codice civile ha inteso
normare. Per ogni singola regola è fornito il riscontro giurisprudenziale grazie ad un corredo
di massime tratte dal Repertorio del Foro italiano.
Come è noto, la legge stabilisce una serie di regole. Ad esempio: tra le costruzioni
deve esistere una distanza minima di 3 metri. Esistono, ovviamente una pluralità di variabili:
se gli edifici sono su piani di campagna diversi, se possiedono o no balconi, e così via.
Attraverso un applicazione virtuale tutte queste situazioni vengono simulate. Il fruitore è così
in grado di calare la regola nella realtà in tutte le sue possibili varianti.
Lo scopo è ‘spiegare’ la regola non già attraverso il linguaggio bensì attraverso la sua
visualizzazione al computer.
In un secondo momento si prevede di rendere l’applicazione interattiva al punto che
sarà lo stesso ‘lettore’ a ipotizzare una situazione su cui verificare come opera la regola.
Le norme sulle distanze sono al contempo tra le più significative sul piano pratico e tra
le più difficili da divulgare mediante il tradizionale strumentario del giurista. E' frequente fare
i conti con le distanze: si tratti del vicino che decide di piantare un albero d'alto fusto sul
confine, o del condomino che apre una finestra dirimpetto a quella di altro condomino. Queste
norme sono però tra le più difficili da divulgare secondo il tradizionale strumentario del
giurista. Basti pensare a questa regola: "Le distanze si calcolano in modo lineare e non in
modo radiale". Chi la incontra per la prima volta su un codice commentato può cadere nello
sconforto, non comprendendo che cosa si voglia affermare. Ma non può essere diversamente.
Con lo scrivere "Le distanze si calcolano in modo lineare e non in modo radiale" si pretende
di evocare immagini ben precise, geometriche, mediante parole per loro natura tutt'altro che
precise, essendo i termini "lineare", radiale, eccetera, non univoci. La difficoltà di rendere con
la parola scritta realtà geometriche può portare a concludere che le regole sulle distanze
possano essere chiarite in modo più efficace con le immagini anziché con le parole: la regola
appena descritta potrebbe essere "visualizzata" mediante le immagini che scorrono nel Cd.
Ma anche questa operazione incontra dei limiti. Il descrivere per immagini, infatti,
pretende di evocare concetti generali, nel nostro caso una regola, mediante immagini
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necessariamente precise. La precisione delle immagini, però, può rendere difficile cogliere
l'ampiezza della regola. Chi si trovasse a vedere le immagini che corrono sullo sfondo
saprebbe risolvere i casi identici a quello rappresentato ma potrebbe avere difficoltà ad
astrarre dallo specifico caso per risolverne di analoghi. Queste riflessioni fanno ritenere
opportuno che un'opera sulle distanze sia composta sia da testo, ossia da parole, che da
immagini. Le immagini evocano con immediatezza la realtà. Le parole permettono di astrarre
da quella realtà per trarne una regola generale. Resta il problema di quali immagini utilizzare.
Se sia opportuno ricorrere, come in altre opere, a disegni o se approdare alla realtà virtuale od
addirittura alla cinematografia. Il disegno è molto preciso ed il suo carattere statico permette
un'attenta riflessione. Ma non ha la carica evocativa propria della realtà virtuale o della
cinematografia.
Di fronte ad un disegno ci si sente spettatori, un'opera cinematografica o la realtà
virtuale danno il senso di una partecipazione all'azione e di una presenza sui luoghi
rappresentati. La carica evocativa della realtà virtuale e della cinematografia incide in modo
immediato sia sulla comprensione, sia sulla memoria. E' noto che comprendere o ricordare è
tanto più semplice quanto più l'oggetto della comprensione e del ricordo è fatto proprio, è
vissuto. Questo spiega perché nel preparare un'opera sulle distanze si sia deciso di
accompagnare le parole ad immagini e perché si sia optato per la realtà virtuale. Ciò dovrebbe
permettere un'efficace esposizione della disciplina sulle distanze. Ma dovrebbe anche
sperimentare una nuova forma divulgativa, quella del testo unito alla realtà virtuale. Una
forma nuova che consenta di unire la teoria, da sempre trasmessa attraverso il linguaggio,
all'esperienza, che si nutre anche di immagini. Questo nel tentativo, che costituisce il vero
valore aggiunto di quest'opera, di trasmettere al giurista non solo la conoscenza astratta, ma
anche un minimo di quell'abilità, di quel 'saper fare', che costituisce il tratto saliente di ogni
professione
Quella di seguito riportata è la videata iniziale dell’opera.
Premendo su una voce del capitolo viene caricata la pagina relativa (vedi, ad esempio,
l’immagine seguente relativa al capitolo 4).
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Alla sinistra compare il numero ed il titolo del capitolo. Premendo sul numero del
capitolo si accede alla pagina di introduzione.
Compaiono poi, nel frame di sinistra, i diversi paragrafi.
Premendo su ogni singolo paragrafo viene caricato nel riquadro centrale il dettaglio
del paragrafo selezionato.
In alto a sinistra, il pulsante INDICE LIBRO permette di ritornare all'elenco dei
capitoli (vedi immagine precedente).
In alto a destra, il pulsante STAMPA permette di stampare il riquadro centrale.
Premendo su una voce di paragrafo, viene caricata l'animazione corrispondente nel
riquadro centrale.
Una voce introduce l'animazione.
Ove l'animazione sia divisa in più parti, sotto l'immagine verranno riportati in rosso
più numeri (ad esempio [1]). Premendo sui numeri appariranno le animazioni corrispondenti.
In basso sotto la lista dei paragrafi, compaiono due pulsanti: Dal Repertorio del Foro
it. MASSIME e ANIMAZIONE.
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Premendo sul pulsante Dal Repertorio del Foro it. MASSIME , vengono caricate le
massime relative al paragrafo (vedi immagine seguente).
Dalle massime, premendo sugli estremi della sentenza, è possibile (ove previsto)
accedere direttamente alle pronunce per esteso (vedi immagine sotto).
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Con il pulsate ANIMAZIONI si ritorna all'animazione.
Simulazioni virtuali e abilità del giurista
Una delle principali abilità del giurista consiste nel risolvere problemi: si pensi
all’ipotesi classica del giudice chiamato a dirimere una controversia dando ragione e torto alle
parti in conflitto. La capacità di risolvere problemi si articola in tre distinte fasi
(corrispondenti ad altrettante abilità): a) riconoscere il problema; b) trovare la regola (di
origine normativa, ovvero giurisprudenziale, ovvero dottrinale) che si applica al problema; c)
applicare la regola al problema.
Per aiutare ad apprendere come si trova la regola utile a risolvere un caso concreto ho
realizzato (unitamente a Laura Masotto e a Francesco Magagnino) Cercare il diritto. Come
reperire la legislazione, la giurisprudenza e la dottrina consultando libri e periodici
specializzati, pubblicato dalla Zanichelli, nel 2005 (una prima edizione era stata pubblicata
nel 1998).
Nel CdRom è stato ricostruito un ambiente virtuale con il fine di far apprendere le
‘abilità’ che è necessario padroneggiare per reperire i dati giuridici (leggi, sentenze, articoli
dottrinali); inutile dire che la trasmissione di abilità avviene più efficacemente attraverso
l’osservazione e l’interazione che non attraverso il linguaggio; in altre parole, l’applicazione
informatico-interattiva consente di perseguire risultati molto più difficilmente raggiungibili
attraverso un libro stampato. Nell’ambiente virtuale il lettore si muove come se fosse in una
vera biblioteca: ‘vede’ le riviste e i volumi che contengono leggi, sentenze, etc; è in grado di
misurarsi con indici e rinvii; testa le tecniche di reperimento del dato. Il linguaggio non può
che rendere con molta fatica ciò che la ricostruzione virtuale e la simulazione fanno apparire
di più immediata comprensione.
Quella che segue è la videata iniziale della applicazione
Il CDROM si propone di illustrare i contenuti e le modalità di consultazione delle
principali pubblicazioni e tipologie di pubblicazioni (32 in tutto) utili a rintracciare i materiali
giuridici.
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Le pubblicazioni prese in esame sono raggruppate in 4 categorie (distinguibili per il
diverso colore dello sfondo) in ragione della natura della documentazione in esse riportata.
Nella categoria ‘Legislazione’ (colore arancione) sono riportati libri, raccolte e
periodici che pubblicano leggi, regolamenti etc. In particolare vengono illustrati contenuti e
modalità di consultazione de: la Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana; la Gazzetta
Ufficiale delle Comunità Europee; i Bollettini regionali; Le Leggi; i Codici; le Raccolte di
leggi; i Codici commentati.
Nella categoria ‘Giurisprudenza’ (colore azzurro) sono riportate le riviste che
diffondono i materiali giurisprudenziali. In particolare vengono illustrati contenuti e modalità
di consultazione de: Il Foro italiano; Il Massimario del Foro italiano; Giurisprudenza italiana;
Giustizia civile; I Tribunali amministrativi regionali; Cassazione penale; Giurisprudenza
costituzionale; il Corriere giuridico.
Nella categoria ‘Dottrina’ (colore verde) sono riportati riviste e tipi di generi letterari
che diffondono contributi dottrinali. In particolare vengono illustrati contenuti e modalità di
consultazione de: Rivista di diritto civile; Rivista trimestrale di diritto pubblico; Rivista
italiana di diritto e procedura penale; Nuova giurisprudenza civile commentata; Manuali;
Monografie; Trattati; Enciclopedie.
Nella categoria ‘Reperimento delle informazioni’ (colore rosso) sono riportati i
periodici che aiutano a reperire i materiali giuridici. In particolare vengono illustrati contenuti
e modalità di consultazione de: Repertorio del Foro italiano; Repertorio di Giustizia civile;
Repertorio di Giurisprudenza italiana; Nuovo Repertorio di Giurisprudenza del lavoro;
Repertorio delle decisioni della Corte costituzionale; Massimario completo delle decisioni del
Consiglio di Stato; Repertorio di diritto comunitario; Dizionario bibliografico delle riviste
giuridiche italiane.
In relazione a ciascuna delle 32 pubblicazioni (o tipologia di pubblicazioni) si possono
attivare tre possibilità (clickando con il mouse i pulsanti corrispondenti): CONTENUTI,
ESERCIZI e MULTIMEDIALITA’.
Il PULSANTE CONTENUTI consente di visualizzare, per ciascuna pubblicazione: le
informazioni bibliografiche; la descrizione dei contenuti; l’elenco degli indici; la descrizione
dei singoli indici. Il passaggio dall’una all’altra fase può avvenire clickando sui link posti sul
lato sinistro della schermata, ovvero sulle frecce poste alla fine di ogni pagina.
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Il PULSANTE ESERCIZI consente di vedere esempi concreti di ricerca di informazioni e/o
materiali su ciascuna pubblicazione presa in esame. Per ogni esercizio è descritto l’obiettivo
che si vuole raggiungere (es.: trovare una certa legge) e i diversi passaggi che è necessario
effettuare per raggiungerlo.
Il PULSANTE MULTIMEDIALITA’ consente di conoscere se esistono versioni elettroniche
ovvero on-line della pubblicazione presa in esame.
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Quando il CURSORE DEL MOUSE cambia forma vuol dire che si sta attraversando una
zona attiva. Clickando una volta con il mouse in questa zona succede qualcosa (ad esempio:
parte un’animazione, cambia la videata, ci si sposta in un’altra parte del programma, etc.)
In tutte le situazioni dell’applicazione, clickando sull’icona raffigurante la CASA si
torna sempre alla situazione iniziale. Clickando su ← si torna indietro di una sezione.
Clickando su X si abbandona il programma.
Lanciato il programma ci si trova nell’ambiente iniziale denominato SCRIVANIA. La
situazione iniziale riproduce il tipico ambiente di lavoro del giurista: il suo tavolo di lavoro e
la sua biblioteca.
La situazione iniziale contiene alcune parti attive: quando ci si passa su con il mouse si
colorano di bianco e appare la scritta della sezione cui si accede se ci si clicca su.
La videata iniziale consente di attivare i punti di accesso alle seguenti situazioni: La
consultazione sequenziale; La libreria; I quiz.
Quando si accede per la prima volta al CD si consiglia di ciccare sul tasto Aiuto CD
(di spalle alla scrivania, a sinistra, sotto la libreria) per accedere ad un tutorial che spiega
come consultare il CD ed illustra tutte le situazioni in cui ci si può imbattere.
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LA CONSULTAZIONE SEQUENZIALE. I contenuti dell’opera possono essere consultati in
forma sequenziale consultando il percorso principale (o lineare). Clickando sui documenti
posti al centro della scrivana, proprio davanti alla poltrona, si attiva un percorso che
comprende tutte le pubblicazioni (o tipologia di pubblicazioni) riportate nell’opera. Per
ciascuna di esse, in sequenza, è possibile visualizzare: la copertina, le informazioni relative
alla pubblicazione, gli esercizi di consultazione, le informazioni su possibili versioni
elettroniche o on-line.
LA LIBRERIA. Si attiva ciccando sull’area alle spalle della poltrona, sulla sinistra.
Viene riprodotta una biblioteca giuridica. Essa è composta da quattro elementi, che ospitano,
rispettivamente: Riviste di giurisprudenza; Riviste e libri di dottrina; Raccolte di legislazione;
Repertori. Clickando su ciascun pulsante (di diverso colore) compare, dal basso, una
Emeroteca, comprendente le copertine delle (otto) pubblicazioni facenti parte di quella
tipologia. Ciccando sulle copertine è possibile accedere a contenuti di quella pubblicazione.
I QUIZ. Clickando sulla tastiera del computer (e sul monitor in basso a destra) si accede
ai test attraverso cui è possibile mettere alla prova le conoscenze acquisite. L’applicazione
formula delle domande che contemplano tre possibili risposte delle quali solo una è esatta. In
corrispondenza della risposta ritenuta esatta occorre clickare con il mouse. L’applicazione
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comunica se la risposta è esatta. Se sbagliata, indica quale sarebbe stata la risposta giusta.
Ogni volta che si commette un errore l’applicazione memorizza la pagina che contiene la
risposta che non si è stati in grado di fornire. Al termine del gruppo di domande (dieci)
l’applicazione comunica il numero di risposte esatte e il numero delle risposte sbagliate e poi
mostra, in sequenza, le pagine relative alle pubblicazioni rispetto alle quali si sono commessi
errori e che se fossero state conosciute avrebbero consentito di rispondere esattamente. Si
tratta, insomma, di un percorso di lettura costruito automaticamente sulla base degli errori
commessi.
LE FRECCE. All’interno di ogni percorso, le frecce che compaiono in basso a destra e a
sinistra consentono di andare avanti o indietro all’interno del percorso stesso.
USCITA. Per uscire dal programma occorre cliccare sul bottone X posto sempre in alto
a destra.
Una nuova stagione per l’e-learning
Nel mondo si moltiplicano gli esempi di simulazioni orientate all’apprendimento del
diritto. Si può ricordare Legsim (http://www.legsim.org/) che attraverso un gioco di ruolo in
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rete consente di apprendere come si approva una legge: di seguito la videata di ingresso al
sito.
Un altro esempio è rappresentato da Objection
(http://www.objection.com/prod01.htm) che simula un processo penale: di seguito la videata
di inizio.
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Occorre pensare sempre più ad una ‘seconda stagione’ dell’e-learning che batta strade
diverse e innovative: l’utilizzo delle tecnologie informatiche per favorire l’apprendimento
attraverso canali diversi dal linguaggio. In particolare occorrerebbe sperimentare in che modo
le simulazioni informatiche e la realtà virtuale possono facilitare l’apprendimento delle abilità
proprie del giurista.
Inutile dire che nell’ottica appena indicata, le tecnologie possono essere usate per la
verifica e l’autoverifica dell’apprendimento.
L’apprendimento delle abilità mercé l’utilizzo delle tecnologie digitali può tornare
utile non solo nella formazione dei giovani giuristi ma anche nella formazione continua e
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permanente di chi giurista lo è già (oggi in Italia, esistono più di 160.000 avvocati iscritti agli
albi).
Quello che si propone è di fare esperimenti per saggiare l’utilità delle tecnologie
nell’apprendimento del sapere giuridico e delle abilità proprie del giurista. Naturalmente non
è possibile dire se realmente quanto ipotizzato migliori o faciliti l’apprendimento. Ma se non
si fanno esperimenti non sapremo mai se è possibile migliorare gli attuali standard di
insegnamento e apprendimento.
Bibliografia
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della disciplina sulle distanze e selezione di giurisprudenza tratta dal Repertorio del Foro
italiano, in corso di pubblicazione, Zanichelli, Bologna.
PASCUZZI, Cercare il diritto; Come reperire la legislazione, la giurisprudenza e la
dottrina consultando libri e periodici specializzati, Zanichelli, Bologna, 1 ed. 1998, 2 ed.
2005.
PASCUZZI, Scienze cognitive e formazione universitaria del giurista, in Sistemi
intelligenti, aprile 2007.
PASCUZZI, La didattica del diritto fra saperi e abilità: il ruolo delle ICT,
in"Simulazioni interattive per la formazione giuridica. Didattica del diritto, tecnologie
dell’informazione, nuovi modelli di apprendimento", a cura di GIULI, LETTIERI, PALAZZOLO,
ROSELLI, Napoli, ESI, 2007, 23-36.
PASCUZZI., Cyberdiritto 2.0. - Guida alle banche dati italiane e straniere, alla rete
Internet e all’apprendimento assistito da calcolatore, Zanichelli, Bologna, 2003.
PASCUZZI, Il diritto dell’era digitale, Il Mulino, Bologna, 2006.
PASCUZZI, La scienza giuridica è disciplinare: può esserlo la didattica nelle facoltà di
Giurisprudenza?, in Il Foro italiano, 2007, V, 94.
PASCUZZI, Dal sapere giuridico alle abilità del giurista, Diritto e formazione, 2007,
127.
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PASCUZZI, Lex Aquilia. Giornale didattico e selezione di giurisprudenza sull'illecito
extracontrattuale, Bologna, Zanichelli, 2005.
PASCUZZI, Pacta sunt servanda. Giornale didattico e selezione di giurisprudenza sul
diritto dei contratti, Bologna, Zanichelli, 2006.