verifiche su aste

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Verifiche delle aste trave reticolare

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  • Sussidi didattici per il corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI

    Prof. Ing. Francesco Zangh

    STRUTTURE IN ACCIAIO D. M. 14/01/2008 NTC2008 - EUROCODICE 3 EC3

    AGGIORNAMENTO 12/02/2014

  • Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI

    PROFILI SEMPLICI

    IPE

    UPN TUBOLARI

    E IMPIANTI

    2

    IPE HE IPN

    UPN TUBOLARI

    Prof. Ing. Francesco Zangh

    HE IPN

    UPN TUBOLARI L

  • Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI

    PROFILI COMPOSTI

    2C ACCOPPIATI DI SPALLA

    4L ACCOPPIATI A CROCE

    E IMPIANTI

    3

    2C ACCOPPIATI DI FRONTE 2L ACCOPPIATI DI SPALLA

    2L ACCOPPIATI A FARFALLA

    Prof. Ing. Francesco Zangh

    ACCOPPIATI DI SPALLA

    4L CALASTRELLATI

  • Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zangh

    4

    TRAVI SAGOMATE

    Le travi con assi a direzione variabile possono essere ottenute tagliando e saldando tra loro il profilo in acciaio con leventuale aggiunta di un irrigidimento. Le travi ad altezza variabile possono essere ottenute saldando le ali ad unanima opportunamente sagomata.

  • Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI

    TIPOLOGIE STRUTTURALIE IMPIANTI

    5

    TIPOLOGIE STRUTTURALI EDIFICIO IN ACCIAIO

    Controventi a croce

    Prof. Ing. Francesco Zangh

    Solaio in lamiera grecata

    travi di fondazione

  • Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI

    Tipologie di collegamento

    E IMPIANTI

    6

    Tipologie di collegamento colonna-fondazione

    Tirafondi a uncino

    Tirafondi a uncinocostole laterali e ali

    Prof. Ing. Francesco Zangh

    Tirafondi a uncino

    Tirafondi a uncino con costole laterali e ali

  • Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zangh

    7

    Tipologie di collegamento trave principale - trave secondaria

  • Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zangh

    8

    Tipologie di collegamento trave - colonna

  • Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zangh

    9

    Tipologie di collegamento colonna colonna

  • Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI

    Tipologia

    E IMPIANTI

    10

    Tipologia di solai in lamiera grecata

    Prof. Ing. Francesco Zangh

  • Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zangh

    11

    SCALA DI EMERGENZA Solaio in lamiera grecata

    Platea di fondazione

    A

  • Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI

    Dettaglio collegamento

    E IMPIANTI

    12

    Dettaglio collegamento A

    Prof. Ing. Francesco Zangh

  • Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI

    CAPANNONE INDUSTRIALE

    B

    D

    E IMPIANTI

    13

    CAPANNONE INDUSTRIALE

    C

    A

    Prof. Ing. Francesco Zangh

    travi di fondazione

  • Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI

    2L 80x80x8[20]

    L = 2440 Pi = 300

    2L 80x80x8[20]

    L = 2440 Pi = 300

    2

    L

    1

    0

    0

    x

    1

    0

    0

    x

    8

    [

    2

    0

    ]

    L

    =

    8

    5

    2

    P

    i

    =

    3

    0

    0

    2

    L

    8

    0

    x

    8

    0

    x

    8

    [

    2

    0

    ]

    L

    =

    1

    7

    1

    2

    P

    i

    =

    3

    0

    0

    2

    L

    8

    0

    x

    8

    0

    x

    8

    [

    2

    0

    ]

    L

    =

    1

    7

    1

    2

    P

    i

    =

    3

    0

    0

    2L 80x80x8[20]

    L = 2067 Pi = 300

    2L 80x80x8[20]

    L = 2067 Pi = 300

    2

    L

    8

    0

    x

    8

    0

    x

    8

    [

    2

    0

    ]

    L

    =

    1

    2

    4

    1

    P

    i

    =

    3

    0

    0

    2

    L

    8

    0

    x

    8

    0

    x

    8

    [

    2

    0

    ]

    L

    =

    1

    2

    4

    1

    P

    i

    =

    3

    0

    0

    2

    L

    1

    0

    0

    x

    1

    0

    0

    x

    8

    [

    2

    0

    ]

    L

    =

    8

    5

    2

    P

    i

    =

    3

    0

    0

    2L 100x100x8[20] L = 7470 Pi = 300

    2L 100x100x8

    [20] L = 774

    6 Pi = 300

    Dettaglio collegamento

    1

    0

    6

    1

    2

    4

    2

    3

    0

    E IMPIANTI

    14

    Dettaglio Capriata

    L

    =

    2

    1

    9

    5

    P

    i

    =

    3

    0

    0

    L

    =

    2

    1

    9

    5

    P

    i

    =

    3

    0

    0

    2L 80

    x80x8

    [20]

    L = 24

    40 Pi

    = 300 2

    L 80x8

    0x8[20

    ]

    L = 24

    40 Pi

    = 300

    2L 80x80x8[20]

    L = 2790 Pi = 300

    4

    L

    8

    0

    x

    8

    0

    x

    8

    [

    2

    0

    ;

    2

    0

    ]

    2

    L

    8

    0

    x

    8

    0

    x

    8

    [

    2

    0

    ]

    L

    =

    1

    7

    1

    2

    P

    i

    =

    3

    0

    0

    2

    L

    8

    0

    x

    8

    0

    x

    8

    [

    2

    0

    ]

    L

    =

    1

    7

    1

    2

    P

    i

    =

    3

    0

    0

    4

    L

    8

    0

    x

    8

    0

    x

    8

    [

    2

    0

    ;

    2

    0

    ]

    2L 100x100x8[20] L = 7470 Pi = 300

    2L 100x100x8[20] L = 7746 Pi = 300

    L = 27

    90 Pi = 300

    L = 27

    90 Pi = 300

    2L 80

    x80x8[2

    0]

    2L 8

    0x80x8[20

    ]

    2L 80x80x8[20]

    L = 2790 Pi = 300

    Dettaglio collegamento A

    28 50 128

    4

    3

    1

    2

    8

    5

    0

    2

    8

    43

    356

    100256

    2

    3

    0

    8 Bulloni M14 - 8.8

    6

    41

    2

    3

    8

    Prof. Ing. Francesco Zangh

    2L 80x

    80x8[20

    ]

    L = 206

    7 Pi =

    300 2L

    80x80x

    8[20]

    L = 206

    7 Pi =

    300

    2

    L

    1

    0

    0

    x

    1

    0

    0

    x

    8

    [

    2

    0

    ]

    L

    =

    8

    5

    2

    P

    i

    =

    3

    0

    0

    2

    L

    1

    0

    0

    x

    1

    0

    0

    x

    8

    [

    2

    0

    ]

    L

    =

    8

    5

    2

    P

    i

    =

    3

    0

    0

    2

    L

    8

    0

    x

    8

    0

    x

    8

    [

    2

    0

    ]

    L

    =

    1

    2

    4

    1

    P

    i

    =

    3

    0

    0

    2

    L

    8

    0

    x

    8

    0

    x

    8

    [

    2

    0

    ]

    L

    =

    1

    2

    4

    1

    P

    i

    =

    3

    0

    0

    3

    0

    0

    302

    290 6

    HE 300 A

    6 Bulloni M16 - 8.8

    41110110

    t = 10

    A

  • Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI

    Dettaglio collegamento

    E IMPIANTI

    15

    Dettaglio collegamento B

    Prof. Ing. Francesco Zangh

  • Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI

    Dettaglio collegamento

    E IMPIANTI

    16

    Dettaglio collegamento C

    Prof. Ing. Francesco Zangh

  • Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI

    Dettaglio collegamento

    E IMPIANTI

    17

    Dettaglio collegamento D

    Prof. Ing. Francesco Zangh

  • Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI

    CARATTERISTICHE DEI MAT

    Peso specifico Modulo di elasticit longitudinale Modulo di elasticit tangenziale

    SIGLA TIPO DI ACCIAIO

    S 235 Acciaio laminato aper profili aperti

    (t = spessore nominale

    S 275 S 355 S 450

    fyk

    ftk

    E IMPIANTI

    18

    CARATTERISTICHE DEI MATERIALI

    E G

    TIPO DI ACCIAIO Fyk [MPa] Ftk [MPa]

    t40mm Acciaio laminato a caldo

    per profili aperti

    = spessore nominale dellelemento)

    235 360 275 430 355 510 440 550

    Prof. Ing. Francesco Zangh

    78.5 kN/m3 210000 MPa 80769 MPa

    Fyk [MPa] Ftk [MPa] 40 mm < t 80mm 215 360 255 410 335 470 420 550

  • Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zangh

    19

    CLASSIFICAZIONE DELLE SEZIONI Lo scopo della classificazione delle sezioni in acciaio quello di quantificare linfluenza dei

    fenomeni di instabilit locale sulla loro resistenza e sulla loro capacit de formativa. Lacciaio un materiale con legame costitutivo simmetrico a trazione e compressione, ma un

    elemento strutturale in acciaio pu risentire dei fenomeni di instabilit che si possono manifestare nelle sue parti compresse oppure nei pannelli che realizzano le anime delle travi. Linstabilit che interessa i profili in acciaio pu essere distinta in:

    instabilit globale: che interessa lelemento in tutta la sua lunghezza;

    instabilit locale: che interessa le parti compresse della sezione trasversale dellelemento.

    INSTABILIT LOCALE INSTABILIT GLOBALE

  • Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zangh

    20

    Classe Caratteristiche della sezione Sezione

    1

    La sezione in grado di plasticizzarsi completamente senza riduzione della resistenza dovuta a fenomeni di instabilit. Lo stato limite di riferimento quello di completa plasticizzazione.

    DUTTILE

    2 La sezione ha le stesse caratteristiche della classe 1 ma la capacit rotazionale limitata da effetti di instabilit locale.

    COMPATTA

    3 La sezione in grado di raggiungere lo stato limite di inizio snervamento ma linstabilit locale le impedisce di plasticizzarsi completamente.

    SEMI-COMPATTA

    4

    La resistenza della sezione viene determinata considerando linstabilit locale. Essa sar inferiore alla forza che provoca la sua completa plasticizzazione. Lo stato limite di riferimento sempre quello di inizio snervamento ma considerando solo una parte della sezione.

    SNELLA

  • Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zangh

    21

    Nelle seguenti tabelle vengono riportate le classi di appartenenza dei profili pi comuni nel caso di sollecitazione esterna di compressione o flessione.

  • Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zangh

    22

  • Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zangh

    23

  • Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI

    VERIFICA ALLO SLU

    La verifica di un elemento soggetto a trazione semplice assiale risulta soddisfatta quando la forza sollecitante esterna risulta minore o uguale al valore della forza resistente calcolata come segue

    SEZIONE PIENA

    05.1ykp

    RdSdfA

    NN

    =

    SEZIONE CON FORI

    25.19.0 netu

    RdSdANN =

    E IMPIANTI

    24

    TRAZIONE

    La verifica di un elemento soggetto a trazione semplice assiale risulta soddisfatta la forza sollecitante esterna risulta minore o uguale al valore della forza

    resistente calcolata come segue:

    yk

    RESISTENZA PLASTICA DELLA SEZIONE LORDA

    tkf RESISTENZA A ROTTURA DELLA SEZIONE NETTA

    Prof. Ing. Francesco Zangh

    La verifica di un elemento soggetto a trazione semplice assiale risulta soddisfatta la forza sollecitante esterna risulta minore o uguale al valore della forza

    RESISTENZA PLASTICA DELLA SEZIONE LORDA

    DELLA SEZIONE NETTA

  • Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zangh

    25

    ESEMPIO N1

    Verificare la sezione dellasta di una trave reticolare, costituita da sue profili UPN120 in acciaio S235 accoppiati di spalla, posti ad una distanza di 15 mm, sottoposta ad uno sforzo di trazione di progetto pari a NEd=700 kN. I profili sono collegati da una fila di bulloni 24 disposta sullasse x dei profilati.

    Poich, inoltre:

    u

    Rdp

    Rd NN < La sezione ha un comportamento DUTTILE (Gerarchia delle resistenze)

    Area lorda: 2340017002 mmA ==

    Area netta: 2306472423400 mmAnet ==

    Resistenza plastica della sezione lorda:

    kNNfA

    N ykpRd 761952.76005.12353400

    05.1=

    =

    =

    Resistenza a rottura della sezione netta:

    kNNfAN tknetuRd 794189.79425.13603064

    25.1=

    =

    =

    kNkNN Ed 761700

  • Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zangh

    26

    H H

    ESEMPIO N2

    Progettare la sezione circolare del tirante di una volta in laterizi, rappresentata in figura, in cui la spinta complessiva vale H=25 kN/m. Tale spinta dovuta per il 60% ai carichi permanenti e per il restante 40% ai carichi variabili.

    1. Calcolo della forza sollecitante di progetto Lazione sollecitante, con riferimento alla combinazione fondamentale allo SLU, si ricava combinando le azioni permanenti e variabili tenendo conto dei coefficienti parziali di sicurezza (vedi dispensa: Impostazione del calcolo strutturale).

  • Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zangh

    27

    mkNg /00.152560.0 == ; mkNq /00.102540.0 ==

    I carichi su ciascun tirante si ottengono moltiplicando i valori ricavati per linterasse:

    kNG 00.4500.300.15 == ; kNq 00.3000.300.10 ==

    Combinazione SLU- A1 STR

    kNQGN QGSd 50.10300.4550.5800.305.100.453.111 =+=+=+=

    2. Calcolo della sezione resistente

    La sezione non presenta nessun foro pertanto, adottando acciaio S235, dalla formula relativa al calcolo della resistenza plastica della sezione lorda ricaviamo larea:

    kNfA

    NN ykpRdSd 50.10305.1=

    == ; NA 103500

    05.1235

    =

    si ricava:

    245.462235

    05.1103500mmA ==

    Si adotta una sezione circolare di diametro =25 mm (A=491 mm2) .

  • Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI

    COMPRESSIONE

    VERIFICA ALLO SLU

    La verifica di un elemento soggetto a compressione semplice assiale risulta soddisfatta quando la forza sollecitante esterna risulta minore o uguale al valore della forza resistente calcolata come segue:

    PER SEZIONI DI CLASSE 1,2 E 3

    05.1ykp

    RdSdfA

    NN

    =

    PER SEZIONI DI CLASSE 4

    05.1ykeffp

    RdSdfA

    NN

    =

    Gli eventuali fori per i collegamenti non vengono considerati, purch non risultino maggiorati rispetto al gambo della vite, o aso

    E IMPIANTI

    28

    COMPRESSIONE

    i un elemento soggetto a compressione semplice assiale risulta soddisfatta quando la forza sollecitante esterna risulta minore o uguale al valore della forza resistente

    RESISTENZA PLASTICA DELLA SEZIONE LORDA

    RESISTENZA PLASTICA DELLA SEZIONE EFFICACE

    Gli eventuali fori per i collegamenti non vengono considerati, purch non risultino maggiorati rispetto al gambo della vite, o asolati.

    Prof. Ing. Francesco Zangh

    i un elemento soggetto a compressione semplice assiale risulta soddisfatta quando la forza sollecitante esterna risulta minore o uguale al valore della forza resistente

    ZA PLASTICA DELLA SEZIONE LORDA

    RESISTENZA PLASTICA DELLA SEZIONE EFFICACE

    Gli eventuali fori per i collegamenti non vengono considerati, purch non risultino

  • Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zangh

    29

    CARICO DI PUNTA

    Quando lasta sollecitata da una forza di compressione ed snella, cio presenta una lunghezza relativamente grande rispetto alla dimensione minore della sezione trasversale, tende a manifestare fenomeni di instabilit alla flessione laterale, dovuti a diverse circostanze:

    Il carico, in realt, non mai perfettamente assiale per cui sufficiente una pur piccola eccentricit per destare deformazioni flessionali che, una volta innescate, si intensificano sempre pi facendo crescere progressivamente anche leccentricit;

    Il materiale non mai perfettamente isotropo pertanto una piccola disomogeneit a livello molecolare sufficiente a far insorgere fenomeni di instabilit laterale.

  • Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zangh

    30

    Per le aste ad asse rettilineo, a sezione costante, soggette a compressione assiale occorre controllare che la forza sollecitante allo stato limite ultimo sia minore, non solo della resistenza plastica della sezione lorda (vedi paragrafo precedente), ma anche, e soprattutto, della forza che porta a collasso per carico di punta.

    Si definisce SNELLEZZA ( ) il rapporto tra la lunghezza libera di inflessione ( lo ) e il raggio minimo di inerzia della sezione (= semiasse minore dellellisse centrale dinerzia).

    min

    0

    il

    =

    l0=l l0=2l l0=0.7l l0=0.5l

    iminimin

    AJi minmin =

  • Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zangh

    31

    La snellezza deve rispettare le seguenti limitazioni:

    STRUTTURE AZIONI

    PRINCIPALI SECONDARIE

    200 250 STATICHE 150 200 DINAMICHE

    Nota si ricava la snellezza adimensionale , in funzione del tipo di acciaio utilizzato:

    S235 = / 93.9 S275 = / 86.8 S355 = / 76.4

    Nota , dalla tabella 2 riportata di seguito, si ricava il valore del coefficiente (chi) scegliendolo allinterno di una delle quattro colonne, a,b,c e d, definite curve di stabilit.

    La scelta della colonna dipende dal tipo di profilo adottato. Per le sezioni pi comuni la

    tabella 1 fornisce i criteri di scelta della curva di stabilit.

  • Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI

    TABELLA 1

    SEZIONE TRASVERSALE

    IPE IPN

    HE

    saldate ISE, HS

    UPN UAP

    PIENE, T

    CAVE laminate a caldo

    L

    E IMPIANTI

    32

    TABELLA 1 Scelta della curva di stabilir

    SEZIONE TRASVERSALE

    Prof. Ing. Francesco Zangh

    CURVA

    b

    c

    c

    c

    a

    b

  • Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zangh

    33

    TABELLA 2 Scelta del coefficiente

    Coefficiente

    a b c d

    0.1 1.000 1.000 1.000 1.000

    0.2 1.000 1.000 1.000 1.000

    0.3 0.977 0.964 0.949 0.923

    0.4 0.953 0.926 0.897 0.850

    0.5 0.924 0.884 0.843 0.779

    0.6 0.890 0.837 0.785 0.710

    0.7 0.848 0.784 0.725 0.643

    0.8 0.796 0.724 0.662 0.580

    0.9 0.734 0.661 0.600 0.521

    1 0.666 0.597 0.540 0.467

    1.1 0.596 0.535 0.484 0.419

    1.2 0.530 0.478 0.434 0.376

    1.3 0.470 0.427 0.389 0.339

    1.4 0.418 0.382 0.349 0.306

    1.5 0.372 0.342 0.315 0.277

    1.6 0.333 0.308 0.284 0.251

    1.7 0.299 0.278 0.258 0.229

    1.8 0.270 0.252 0.235 0.209

    1.9 0.245 0.229 0.214 0.192

    2 0.223 0.209 0.196 0.177

    2.1 0.204 0.192 0.180 0.163

    2.2 0.187 0.176 0.166 0.151

    2.3 0.172 0.163 0.154 0.140

    2.4 0.159 0.151 0.143 0.130

    2.5 0.147 0.140 0.132 0.121

    2.6 0.136 0.130 0.123 0.113

    2.7 0.127 0.121 0.115 0.106

    2.8 0.118 0.113 0.108 0.100

    2.9 0.111 0.106 0.101 0.094

    3 0.104 0.099 0.095 0.088

  • Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI

    a

    c

    d

    E IMPIANTI

    34

    b

    Prof. Ing. Francesco Zangh

  • Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI

    VERIFICA ALLO SLU

    La verifica di un elemento, flessionale a carico di punta risulta soddisfatta quando la forza sollecitante esterna risulta minore o uguale al valore della forza resistente calcolata come segue:

    1bRdSd

    ANN

    =

    ESEMPIO N3

    Verificare la stabilit di unasta HEB220, in acciaio S235, di lunghezza l=4.50 m, incernierata alle due estremit, soggetta ai seguenti carichi assiali di compressione:

    Carichi permanenti strutturali: G Carichi permanenti non strutturali: G Carichi variabili Q1=350 kN

    E IMPIANTI

    35

    uniformemente compresso, nei confronti dellinstabilit risulta soddisfatta quando la forza sollecitante esterna risulta

    minore o uguale al valore della forza resistente calcolata come segue:

    05.1ykfA

    AZIONE DI COMPRESSIONE CRITICA

    HEB220, in acciaio S235, di lunghezza l=4.50 m, incernierata alle due estremit, soggetta ai seguenti carichi assiali di compressione:

    Carichi permanenti strutturali: G1=150 kN Carichi permanenti non strutturali: G2=200 kN

    Prof. Ing. Francesco Zangh

    nei confronti dellinstabilit risulta soddisfatta quando la forza sollecitante esterna risulta

    AZIONE DI COMPRESSIONE CRITICA

    HEB220, in acciaio S235, di lunghezza l=4.50 m, incernierata alle

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    36

    1. Caratteristiche della sezione

    Classe: 1

    Geometria

    B 220.0 mm

    H 220.0 mm

    Spessori

    anima 9.5 mm

    ali 16.0 mm

    Caratteristiche Elastiche

    Peso 71.48 daN/m

    Area 91.05 cm^2

    ix 9.4 cm

    iy 5.6 cm

    Momenti d'inerzia

    Jx 8091.78 cm^4

    Jy 2843.29 cm^4

    2. Calcolo della forza sollecitante di progetto Lazione sollecitante, con riferimento alla combinazione fondamentale allo SLU, si ricava combinando le azioni permanenti e variabili tenendo conto dei coefficienti parziali di sicurezza.

    Combinazione SLU- A1 STR

    kNQGGN QGGSd 10203505.12005.11503.111111 =++=++=

    3. Verifica di instabilit nella direzione di minore inerzia (y-y) Lunghezza libera di inflessione (cerniera-cerniera): cmll 4500 ==

    Snellezza effettiva: 50.80

    6.5450

    min

    0===

    il

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    37

    Snellezza adimensionale per acciaio S235: 857.09.9350.80

    9.93===

    Dalla Tabella 2, per la curva di stabilit c, per interpolazione si ricava:

    Coefficiente

    a b c d

    0.8 0.796 0.724 0.662 0.580

    0.9 0.734 0.661 0.600 0.521

    1 = valore inferiore 2 = valore superiore = valore di progetto

    1 = Coefficiente relativo a 1 2 = Coefficiente relativa a 2 = Coefficiente incognito

    = 1 + (2 - 1) x ( - 1) / (2 - 1)

    ( ) ( )( ) 627.08.09.08.0857.0662.0600.0662.0 =

    +=

    Azione di compressione critica: kNNkNNN SdbRd 102012801028.105.1

    2359105627.0 6=>==

    =

    VERIFICA SODDISFATTA

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    38

    FLESSIONE

    1. Quando la sezione sollecitata da un momento flettente relativamente piccolo, essa rimane in campo elastico in quanto le tensioni sono inferiori alla tensione di snervamento. Il diagramma delle tensioni ha la classica forma a farfalla. Le tensioni si calcolano con la formula di Navier.

    2. Se il momento flettente continua a crescere, arriveremo al punto in cui la fibra estrema raggiunge la tensione di snervamento. La sezione in crisi imminente e ha raggiunto lo stato limite di snervamento.

    3. Superata la tensione di snervamento, il momento pu ancora crescere ma la tensione rimane costante e comincia ad estendersi al resto delle fibre della sezione. Lo stato limite ultimo di plasticizzazione si raggiunge quando tutte le fibre raggiungono la tensione di snervamento.

    G

    y

    Mn

    CAMPOELASTICO

    STATO LIMITE DISNERVAMENTO

    fyk

    n

    SLU

    fyk

    n

    1 2 3

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    39

    VERIFICA ALLO SLU

    PER SEZIONI DI CLASSE 1,2

    Per le sezioni di classe 1 e 2 si pu fare affidamento sulla completa plasticizzazione pertanto, se si vuole spingere la sezione a lavorare nel campo plastico, la verifica soddisfatta se:

    05.1ykplp

    RdSdfW

    MM

    = MOMENTO DI COMPLETA PLASTICIZZAZIONE

    2/12 npl SW = il MODULO DI RESISTENZA PLASTICO, pari al doppio del momento

    statico di met sezione rispetto allasse neutro (vedi prontuario). Per le sezioni di classe 1 e 2 si pu fare affidamento sulla completa plasticizzazione

    PER SEZIONI DI CLASSE 3

    Non potendo fare affidamento sulla completa plasticizzazione, in quanto non sono in grado di sviluppare una resistenza plastica, necessario farle lavorare entro il limite di elasticit pertanto la verifica soddisfatta quando:

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    40

    05.1yk

    RdSdfW

    MM

    = MOMENTO DI SNERVAMENTO

    VERIFICA ALLO SLE

    Per le strutture in acciaio estremamente importante verificare lentit delle deformazioni in esercizio. Quasi sempre tale verifica predominante rispetto alle verifiche di resistenza e determinante per il dimensionamento degli elementi strutturali. Nel caso di travi inflesse, calcoleremo la freccia, cio labbassamento massimo nella sezione di mezzeria come somma del contributo 1, dovuto ai soli carichi permanenti, 2 dovuto ai carichi variabili. A tale valore verr sottratta uneventuale premonta 0 (contro freccia di montaggio).

    = 1+ 2- 0 Gli abbassamenti dovranno essere contenuti entro i limiti riportati nella tabella seguente.

    Elementi strutturali 2 Coperture in generale L/200 L/250 Coperture praticabili L/250 L/300 Solai in generale L/250 L/300 Solai con tramezzi L/250 L/350

    Solaio che supportano colonne L/400 L/500

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    41

    F

    L

    M=FL

    = FL3

    3EJ

    T=F

    L

    F

    L/2 = FL3

    48EJ

    T=F/2

    T=-F/2

    M=FL

    L

    M=qL

    = qL4

    8EJ

    T=qL

    L

    L/2 = 5qL4384EJ

    q

    q

    2

    2

    T= qL

    2 T= -qL

    2

    M=qL2

    84

    L/2

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    42

    TAGLIO

    Per le sezioni a T, tipo IPE o HE, si ipotizza che la plasticizzazione interessa lanima, parallela alla forza di taglio con esclusione, pertanto delle ali ad eccezione dei tratti allattacco con lanima per unestensione pari al raggio di raccordo.

    Larea resistente al taglio vale, pertanto:

    fw trthA += 4

    La verifica soddisfatta se:

    305.1

    = ykpRdSdfA

    VV TAGLIO RESISTENTE

    r

    tw

    r

    h

    T

    t

    f

    t

    f

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    ESEMPIO N4

    Verificare una trave di copertura in acciaio S235, di lunghezza l=4.00 m, costituita da un profilo HEB220, appoggiata agli estremi, soggetta ai seguenti carichi verticali distribuiti:

    Carichi permanenti strutturali: G Carichi variabili Q1=25 kN/m

    1. Caratteristiche della sezione

    Classe: 1

    Geometria

    B = 220.0 mm; H = 220.0 mm

    tw = 9.5 mm ; tf =16 mm; r =18 mm

    Spessori

    anima 9.5 mm; ali 16.0 mm

    E IMPIANTI

    43

    in acciaio S235, di lunghezza l=4.00 m, costituita da un profilo HEB220, appoggiata agli estremi, soggetta ai seguenti carichi verticali distribuiti:

    Carichi permanenti strutturali: G1=0.7 kN/m

    teristiche della sezione

    mm

    =18 mm

    mm

    Caratteristiche Plastiche

    Wpl,x=827.00 cm3;Wpl,y= 393.90

    Caratteristiche Elastiche

    Peso =71.48 daN/m; Area

    Wx=735.50 cm3 ; Wy=258.50

    Momenti d'inerzia

    Jx 8091.78 cm^4; Jy 2843.29

    Prof. Ing. Francesco Zangh

    in acciaio S235, di lunghezza l=4.00 m, costituita da un profilo HEB220, appoggiata agli estremi, soggetta ai seguenti carichi verticali distribuiti:

    lastiche

    393.90 cm3

    Elastiche

    Area=91.05 cm2

    258.50 cm3

    2843.29 cm4

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    44

    2. Caratteristiche dei materiali Acciaio S235 (ex fe360): fyk= 235 MPa

    E= 200000 MPa

    3. Combinazione di carico A1-STR allo stato limite ultimo ( ) ( ) mkNQGq QG /41.3800.255.17.03.11111 =+=++=

    4. Sollecitazioni di progetto - Momento massimo in mezzeria:

    kNmqlM Sd 77441.3881

    81 22

    ==

    - Taglio massimo allappoggio:

    kNqlVSd 77441.3821

    21

    ==

    L

    L/2 = 5qL4384EJ

    q

    T= qL

    2 T= -qL

    2

    M=qL2

    8

    L/2

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    45

    5. Verifica deformazioni in esercizio - Freccia totale

    cmLcm 00.2200/529.0 8091.7820000000

    400)2507(384

    5 4111 ==

    =

    =

    VERIFICA SODDISFATTA

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    46

    0

    .

    3

    5

    5.90

    1

    .

    2

    5

    1

    .

    9

    0

    3.40 1.15

    0.45

    2

    .

    2

    0

    4

    .

    2

    5

    2

    .

    0

    5

    0

    .

    4

    0

    ESEMPIO N5: Calcolo solaio in acciaio

    Nellambito dei lavori di ristrutturazione

    di un edificio destinato ad uffici aperti al

    pubblico, a due elevazioni fuori terra con

    struttura mista, in c.a. e pannelli collaboranti

    in muratura di mattoni pieni, in

    corrispondenza del vano scala centrale,

    dovranno essere demolite le rampe scala e i

    vani ascensore esistenti. Verr realizzato un

    nuovo solaio, di dimensioni nette in pianta di

    3.75 m x 5.90 m, da ammorsare alle travi di

    coronamento esistenti per una profondit pari

    ad almeno 20 cm.

    La struttura portante sar costituita da

    profili IPE140, in acciaio S235, posti ad

    interasse di 80 cm. Nella soletta superiore

    posta una rete elettrosaldata 6/20x20.

    5.90

    3.75

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    47

    590CORDOLO DI PIANO

    CORDOLO DI PIANO

    40

    3

    0

    0

    .

    2

    0

    4

    .

    1

    5

    IPE 120

    0.80

    2

    0

    20

    IPE 120 / 80 cm

    Trave di piano esistente

    SEZIONE A-ASEZIONE B-B

    SEZIONE A-A

    PIANTA

    B

    B

    A A

    IPE 140 /80 cm

    IPE 140 6

    1

    ,

    5

    2

    0

    2

    1

    6

    4

    6

    Rete elettrosaldata F 6/20x20

    80

    Massetto

    Tavelloni in laterizio Cls alleggerito

    IPE140

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    48

    Analisi dei carichi

    Carichi mq di solaio

    Permanente strutturale (G1) Profilati IPE 140: 0.129 kN/m / 0.80 m = 0.161 kN/mq

    Permanente non strutturale (G2)

    Tavelloni in laterizio (6 cm): 1.00 x 1.00 x 0.06 x 8 = 0.48 kN/mq Calcestruzzo alleggerito (6 cm): 1.00 x 1.00 x 0.06 x 13 = 0.78 kN/mq Massetto armato (4 cm): 1.00 x 1.00 x 0.04 x 25 = 1.00 kN/mq Massetto in malta di cemento (2 cm): 1.00 x 1.00 x 0.02 x 21 = 0.42 kN/mq Intonaco soffitto in gesso (1.5 cm): 1.00 x 1.00 x 0.015 x 12 = 0.18 kN/mq Pavimento in ceramica: = 0.40 kN/mq

    Totale = 3.26 kN/mq Variabile (Qk)

    Sovraccarico per uffici aperti al pubblico: = 3.00 kN/mq

    Caratteristiche della sezione (Classe: 1) Peso =12.90 daN/m; Area=16.40 cm2

    Geometria

    B = 73 mm; H = 140 mm

    tw = 4.7 mm ; tf =6.9 mm; r =7 mm

    Moduli di resistenza

    Wpl,x=88.40 cm3 ; Wx=77.30 cm3 ;

    Momenti d'inerzia

    Jx =541 cm4; Jy= 44.90 cm4

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    49

    Caratteristiche dei materiali Acciaio S235 (ex fe360): fyk= 235 MPa ; E= 200000 MPa

    Combinazione di carico allo SLU

    ( ) ( ) ( ) ( )[ ] mkNiQGGq QGG /65.780.056.98.000.35.126.35.113.03.1112211 ==++=++= Combinazione di carico allo SLE

    ( ) [ ] mkNiQGGq /12.580.039.680.000.326.313.0121 ==++=++=

    Calcolo della luce teorica

    mLLL 90.32.03275.3

    32

    0 +=+=

    L

    Lo = L+ 2/3s

    s

    R

    s/3

    s

    R

    s/3

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    50

    Sollecitazioni di progetto allo SLU

    - Momento massimo in mezzeria:

    kNmqlM Sd 55.1490.365.781

    81 22

    ==

    - Taglio massimo allappoggio:

    kNqlVSd 1590.365.721

    21

    ==

    Verifica di resistenza a flessione Trattandosi di sezione in classe 1, di tipo DUTTILE, il momento resistente vale:

    kNmMkNmNmmfW

    M Sdykplp

    Rd 55.148.191978476205.123588400

    05.1=>==

    =

    = VERIFICA SODDISFATTA

    Verifica di resistenza a taglio

    Area resistente al taglio: 251.869.07.0447.0144 cmtrthA fw =+=+=

    Taglio resistente: kNVkNfA

    V Sdykp

    Rd 15110305.15.2351.8

    305.1=>=

    =

    = VERIFICA SODDISFATTA

    L

    L /2 = 5 q L43 8 4 E J

    q

    T = q L

    2 T = - q L

    2

    M = q L2

    8

    L /2

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    51

    Verifica deformazioni in esercizio - Freccia totale

    = + =

    ....

    .= 0.0142 = 1.423