una malattia dei bronchi e dei polmoni cronica …€™aggiunta al tiotropio (lama) di steroidi...
TRANSCRIPT
Una Malattia dei Bronchi e dei Polmoni Cronica Ostruttiva
SCUOLA BPCO 2012 A.C.O. S. FILIPPO NERI
ROMA
Solo i farmaci per curare la BPCO? Dottor Albino Sini
La BPCO, malattia frequente, prevenibile e trattabile, è caratterizzata da una limitazione persistente al flusso aereo, che è in genere
evolutiva e si associa ad una aumentata risposta infiammatoria cronica agli inquinanti inalatori a carico delle vie aeree e dei
polmoni
Riacutizzazioni dei sintomi e comorbidità croniche contribuiscono alla gravità complessiva nel singolo paziente
DEFINIZIONE 2011
2
BPCO TERAPIE FARMACOLOGICHE
Ci sono numerose terapie farmacologiche
che possono aiutare i pazienti a stare meglio anche se non si guarisce dalla BPCO
4
Principi ed obiettivi della terapia farmacologica
• Riduzione del rischio attuale:
1. Ridurre i sintomi (dispnea) e migliorare la qualità della vita 2. Aumentare tolleranza allo sforzo 3. Migliorare la funzione polmonare (ostruzione, iperinflazione
polmonare, lavoro respiratorio)
• Riduzione del rischio futuro: 1. Ridurre le riacutizzazioni 2. Rallentare la evoluzione della malattia 3. Ridurre la mortalità
5
IV: Molto Grave
III: Grave II: Moderato I: Lieve
VEMS/CVF < 0.7
VEMS > 80% del predetto
VEMS/CVF < 0.7
50% < VEMS < 80%
del predetto
VEMS/CVF < 0.7
30% < VEMS < 50% del predetto
VEMS/CVF < 0.7
VEMS < 30% del predetto
o VEMS < 50% del predetto più insufficienza respiratoria
cronica
Aggiungere un trattamento regolare con 1 o + broncodilatatori a lunga durata d’azione; Aggiungere riabilitazione
Aggiungere glucocorticosteroidi inalatori
Smettere di fumare. Riduzione attiva degli altri fattori di rischio.Vaccinazione antinfluenzale e antipneumococcica Aggiungere broncodilatatori a breve durata d’azione (quando necessario)
Aggiungere ossigeno-terapia a lungo termine in caso di insufficienza respiratoria Prendere in cosiderazione la terapia chirurgica
Terapia della BPCO in base allo stadio
6
Valutare i sintomi
Valutare il grado di ostruzione bronchiale
Valutare il rischio di riacutizzazioni
Valutare la presenza di comorbidità
Progetto strategico mondiale per la diagnosi, trattamento e prevenzione della BPCO 2011: Valutazione di gravità della BPCO
7
Dispnea: è in genere evolutiva, persistente e peggiora sotto sforzo
Tosse: può essere intermittente o persistente
Espettorato : in genere i pazienti espettorano catarro
insieme con la tosse
Progetto strategico mondiale per la diagnosi, trattamento e prevenzione della BPCO 2011:
SINTOMI
8
Progetto strategico mondiale per la diagnosi, trattamento e prevenzione della BPCO 2011:
Questionario modificato MRC (mMRC)
Rispondere ad una sola domanda
mMRC Livello 0: mi manca il fiato solo sotto sforzo intenso mMRC Livello 1: mi manca il fiato quando cammino di fretta in piano o cammino in salita mMRC Livello 2: a causa della mancanza di fiato cammino più piano dei miei coetanei o sono costretto a fermarmi quando cammino al mio passo in piano mMRC Livello 3: sono costretto a fermarmi per riprendere fiato dopo 100 metri o dopo pochi minuti di cammino al mio passo in piano
mMRC Livello 4: la mancanza di fiato è tale che non posso uscire di casa e/o mi manca il respiro per manovre semplici quali vestirmi o svestirmi
9
Il questionario COPD Assessment Test (CAT)
0-40
Breve, semplice, standardizzato e validato
Punteggio CAT
> 30 Molto alto
> 20 Alto
10-20 Medio
< 10 Basso
Impatto della BPCO sulla vita
del paziente
L’interpretazione
10
Misurare il grado di ostruzione bronchiale
Misura il grado di ostruzione bronchiale mediante spirometria, usando i 4 limiti di
gravità dati dal VEMS inferiore rispettivamente al 80%, 50% e 30% del teorico corretto per età
ed altezza
Progetto strategico mondiale per la diagnosi, trattamento e prevenzione della BPCO 2011: Valutazione di gravità della BPCO
11
GOLD 1: Lieve VEMS > 80% del teorico GOLD 2: Moderata 50% < VEMS < 80% del teorico GOLD 3: Grave 30% < VEMS < 50% del teorico GOLD 4: Molto Grave VEMS < 30% del teorico
Classificazione basata sul valore di VEMS misurato dopo
broncodilatore
Progetto strategico mondiale per la diagnosi, trattamento e prevenzione della BPCO 2011:
Classificazione di gravità spirometrica della BPCO
12
Valutare il rischio di riacutizzazioni
2 o più riacutizzazioni nel corso dell’ultimo anno e/o un VEMS < 50% del teorico costituiscono fattore di rischio elevato per
sviluppo futuro di riacutizzazioni
Progetto strategico mondiale per la diagnosi, trattamento e prevenzione della BPCO 2011: Valutazione di gravità della BPCO
13
Risc
hio
(C
lass
ifica
zione
GO
LD d
i gra
vità
de
lla o
stru
zione
bro
nchi
ale)
Risc
hio
(A
nam
nesi
di ri
acut
izzaz
ioni
) > 2
1
0
(C) (D)
(A) (B)
mMRC 0-1 CAT < 10
4
3
2
1
mMRC > 2 CAT > 10
Sintomi (punteggio mMRC o CAT)
Progetto strategico mondiale per la diagnosi, trattamento e prevenzione della BPCO 2011:
Valutazione combinata di gravità della BPCO
Nel valutare il rischio, tenere in considerazione il valore più alto fra
gravità della ostruzione bronchiale e storia di riacutizzazioni
14
I broncodilatatori costituiscono i farmaci di prima scelta per il trattamento
sintomatico della BPCO
I broncodilatatori possono essere prescritti sia al bisogno che in maniera
regolare con la finalità di alleviare e/o prevenire i sintomi respiratori
I principali broncodilatatori sono i beta2-agonisti, gli anticolinergici, le
teofilline e le associazioni fra loro
La scelta del trattamento dipende sia dalla disponibilità dei farmaci che
dalla risposta individuale sia in termini di efficacia che di effetti collaterali
Progetto strategico mondiale per la diagnosi, trattamento e prevenzione della BPCO 2011:
i farmaci broncodilatatori
15
I farmaci broncodilatatori a lunga durata d’azione (LABA, LAMA) sono più semplici
da usare e più efficaci nell’alleviare i sintomi rispetto ai farmaci broncodilatatori a
breve durata d’azione (SABA, SAMA)
I farmaci broncodilatatori a lunga durata d’azione non solo riducono i sintomi e
migliorano la qualità della vita, ma riducono anche le riacutizzazioni ed i conseguenti
ricoveri in ospedale
Rispetto all’aumento di dose di un singolo broncodilatatore, la combinazione di
farmaci broncodilatatori con diverso meccanismo d’azione migliora l’efficacia e
riduce i rischi di effetti collaterali
Progetto strategico mondiale per la diagnosi, trattamento e prevenzione della BPCO 2011:
i farmaci broncodilatatori
16
In pazienti con BPCO grave e molto grave (GOLD 3 e 4) e una storia di riacutizzazioni e bronchite cronica, l’inibitore della fosfodiesterasi-4 Roflumilast (PDE4-i) è in grado di ridurre le riacutizzazioni che richiedono un trattamento con steroidi sistemici
Progetto strategico mondiale per la diagnosi, trattamento e prevenzione della BPCO 2011:
gli inibitori delle fosfodiesterasi 4
17
Il trattamento regolare con steroidi inalatori (ICS) combinati con broncodilatatori beta2 agonisti a lunga durata d’azione (LABA) migliora la funzionalità respiratoria e la qualità di vita, e riduce la frequenza di riacutizzazioni in pazienti con BPCO moderato-grave
Il trattamento regolare combinato con steroidi inalatori (ICS) broncodilatatori beta2 agonisti a lunga durata d’azione (LABA) aumenta il rischio di polmonite
L’aggiunta al tiotropio (LAMA) di steroidi inalatori (ICS) + broncodilatatori beta2 agonisti a lunga durata d’azione (LABA) sembra portare ulteriori benefici
Progetto strategico mondiale per la diagnosi, trattamento e prevenzione della BPCO 2011:
terapia combinata
18
La teofillina è meno tollerata e meno efficace rispetto ai farmaci broncodilatatori per via inalatoria a lunga durata d’azione
Vi è qualche evidenza che la teofillina abbia un debole effetto broncodilatatore e sintomatico nella BPCO stabile
L’aggiunta di teofillina a salmeterolo ha un lieve maggior effetto sul VEMS e sulla dispnea rispetto al solo salmeterolo
Somministrata a basse dosi la teofillina è in grado di ridurre le riacutizzazioni ma non ha effetto significativo sulla funzionalità respiratoria
Progetto strategico mondiale per la diagnosi, trattamento e prevenzione della BPCO 2011:
la teofillina
19
I vaccini antinfluenzali sono in grado di ridurre l’incidenza di malattie gravi
La vaccinazione antipneumococcica viene consigliata a pazienti > 65 anni o < 65 anni +
VEMS < 40% del teorico
Gli antibiotici sono indicati solo per il trattamento delle riacutizzazioni di BPCO di natura
infettiva o comorbidità infettive
Ad oggi non vi sono indicazioni al trattamento prolungato con antibiotici nella BPCO stabile
Progetto strategico mondiale per la diagnosi, trattamento e prevenzione della BPCO 2011:
profilassi/antibiotici
20
Terapia con alfa-1 antitripsina: solo per pazienti con documentato deficit genetico
Mucolitici: possono risultare utili in pazienti con espettorato particolarmente viscoso
Farmaci contro la tosse: sconsigliati
Progetto strategico mondiale per la diagnosi, trattamento e prevenzione della BPCO 2011:
altri trattamenti farmacologici
21
Riac
utiz
zaio
ni/a
nno > 2
1
0
mMRC 0-1 CAT < 10
GOLD 4
mMRC > 2 CAT > 10
GOLD 3
GOLD 2
GOLD 1
SAMA q.o. o
SABA q.o.
LABA o
LAMA
ICS + LABA o
LAMA
Progetto strategico mondiale per la diagnosi, trattamento e prevenzione della BPCO 2011 Trattamento della BPCO stabile:
Trattamento farmacologico
Prima scelta
A B
D C ICS + LABA
o LAMA
Sintomi 22
> 2
1
0
mMRC 0-1 CAT < 10
GOLD 4
mMRC > 2 CAT > 10
GOLD 3
GOLD 2
GOLD 1
LAMA o LABA o
SABA + SAMA
LAMA e LABA ICS + LAMA o ICS + LABA + LAMA o
ICS + LABA + Inibitori PDE4 o LAMA + LABA o
LAMA + Inibitori PDE4
LAMA + LABA
Progetto strategico mondiale per la diagnosi, trattamento e prevenzione della BPCO: trattamento farmacologico della BPCO stabile
Seconda scelta
A
D C
B
Riac
utiz
zaio
ni/a
nno
Sintomi 23
> 2
1
0
mMRC 0-1 CAT < 10
GOLD 4
mMRC > 2 CAT > 10
GOLD 3
GOLD 2
GOLD 1 Teofillina
Inibitori PDE4 SABA e/ o SAMA
Teofillina
Carbocisteina SABA and/ or SAMA
Teofillina
SABA e/ o SAMA Teofillina
Progetto strategico mondiale per la diagnosi, trattamento e prevenzione della BPCO 2011: trattamento farmacologico della BPCO stabile
A
D C
B
Riac
utiz
zazi
oni/
anno
Scelte alternative
Sintomi 24
Terapia inalatoria L’inalazione è la principale via di somministrazione di
farmaci nei pazienti affetti da asma e BPCO poiché permette di ottenerne concentrazioni terapeutiche nelle vie aeree con scarsi effetti sistemici.
L’effetto clinico della terapia inalatoria dipende • dalla dose di farmaco che raggiunge il polmone • dalla distribuzione delle particelle di farmaco inalate • dal flusso inspiratorio del paziente • dal grado di ostruzione delle vie aeree.
25
60 - 90 % deglutito
Bocca e faringe
Tratto gastroenterico
10 -40% Deposito nel
polmone
Polmone
Minimo assorbimento
polmonare
Circolazione sistemica
Effetti collaterali sistemici
Fegato
Biodisponibilità orale
Assorbimento intestinale
Fattori relativi al paziente
Fattori relativi al farmaco
Fattori relativi all’inalatore
Inattivazione al primo passaggio 26
Pazienti che usano correttamente i differenti inalatori sulla base dell’informazione letta o ricevuta
Cromptom GK et al Resp Med 2000
“bugiardino” medico pMDI 21 % 52 % BAI 56 % 89 % (Autohaler) DPIs 49 % 89 % (Turbohaler, Diskus, Clickhaler)
27
Dispositivi per l’inalazione dei farmaci • nebulizzatori
• aerosol pressurizzati (pMDI)
• inalatori di polvere secca (DPI)
28
Scelta dell’inalatore: come decidere?
“La proliferazione dei diversi tipi di erogatore ha comportato, a causa delle numerose opzioni proposte, il rischio di confondere sia i medici che i pazienti”
Crompton GK et al. Respir Med, 2006 29
Vantaggi e svantaggi delle varie forme di terapia inalatoria
VANTAGGI
SVANTAGGI
Nebulizzazione
Non richiede coordinazione
Costo apparecchiatura Possibile contaminazione Richiede tempo
Aerosol dosato Basso costo
Istruzioni dettagliate per uso Buona coordinazione Deposizione faringea Presenza di freon
Aerosol dosato + spaziatore
Richiede meno coordinazione
Costo superiore all’AD Poco trasportabile Uso più complicato dell’AD
Inalatore di polvere secca
Poca coordinazione
Attivato col respiro No freon
Richiede alti flussi (>30 l/min.) Problemi di conservazione nei climi umidi.
L’inalatore ideale dovrebbe: • erogare una dose precisa e riproducibile • erogare un range di molecole di vario diametro • essere facile da usare • essere facile da insegnare • avere un contatore delle dosi • dare un feedback al paziente che ha assunto correttamente il farmaco • essere di dimensioni contenute • essere robusto • essere visivamente gradevole • essere CFC free
Virchow J.C. Respir. Med. 2004
31
INSUFFICIENZA RESPIRATORIA (IR)
INCAPACITA’ DEL SISTEMA RESPIRATORIO AD ASSICURARE
UN ADEGUATO SCAMBIO GASSOSO INTRAPOLMONARE E/O A RIMUOVERE NELL’AMBIENTE ESTERNO LA CO2PRODOTTA DAL METABOLISMO CELLULARE
32
Insufficienza Respiratoria Cronica (IRC)
IRC ipossiemica o semplice
IRC ipossiemica-ipercapnica o
globale
PaO2 < 60 mmHg
PaO2 <60 mmHg PaCO2 > 50 mmHg
33
Ossigenoterapia a lungo termine
(OLT)
• L’ossigenoterapia a lungo termine (OLT) nei pazienti con IRC aumenta la sopravvivenza (A)
• I flussi e le modalità di somministrazione dell’O2 sono stabiliti in funzione del raggiungimento di valori di PaO2 tra 65 e 80 mmHg o di SaO2 di 92%
• Non deve indurre innalzamento della PaCO2
• L’efficacia della OLT in pazienti con ipossiemia intermittente (notturna, da sforzo) non è provata
• L’ossigenoterapia a lungo termine consente di ridurre i giorni di ospedalizzazione del 43.5%, le percentuali di ricovero del 23.8% ed il numero di pazienti con almeno un’ospedalizzazione del 31.2%
34
Indicazioni alla OLT nella IRC da BPCO
- Ipossiemia cronica stabilizzata : PaO2 <55 mmHg
oppure
- Ipossiemia cronica stabilizzata : PaO2 =60 mmHg +
• Policitemia stabile (Hct >55%) • Cuore polmonare cronico (segni clinici + ECG) • Cardiopatia ischemica • Aritmie cardiache • Ipertensione polmonare (PAP media 25 mmHg)
35
OLT: Tempi di somministrazione
Ipossiemia intermittente -Limitata alle ore notturne o alle sole fasi di sforzo fisico
Ipossiemia continua
-Minimo 15 ore/die, meglio 24 ore/die
36
OLT: metodi di somministrazione
• Cannule nasali
• Maschera con effetto Venturi
• Sondino nasofaringeo
• Cateteri transtracheali
38
BPCO TERAPIE NON FARMACOLOGICHE
• Educazione • Riabilitazione • Ventilazione meccanica a lungo termine • Terapia chirurgica
39
BPCO: Educazione del paziente
L’educazione del paziente:
• riduce il rischio di ricovero per riacutizzazione • attenua l’ansia e la depressione • migliora la risposta alle riacutizzazioni • non migliora i dati funzionali
L’educazione sanitaria del paziente affetto da BPCO può migliorare la sua capacità di gestire la malattia. È inoltre utile per raggiungere altri obiettivi, quale la cessazione dall’abitudine tabagica (A).
40
Ventilazione meccanica
• La ventilazione meccanica non invasiva a pressione positiva (NPPV) in aggiunta alla OLT può migliorare gli scambi respiratori, i sintomi, la qualità della vita in pazienti ipercapnici con BPCO stabile (B).
• La sopravvivenza entro 3 anni può essere favorevolmente influenzata dall’utilizzo della NIV in questa specifica popolazione di pazienti (B-C).
41
VENTILATORE MECCANICO
Strumento che sostituisce o supporta la funzione dei muscoli respiratori, fornendo l’energia necessaria ad assicurare un adeguato flusso di gas negli alveoli durante l’inspirazione.
Ventilazione artificiale
A pressione negativa A pressione positiva
42
BPCO: terapia chirurgica
• La bullectomia può migliorare sintomi e funzione in casi altamente selezionati (C)
• La riduzione chirurgica di volume polmonare è controindicata in pazienti ad alto rischio
(VEMS <20% e/o DLCO <20% del teorico) (B).
• Tuttavia, è una terapia che può aumentare la sopravvivenza in pazienti selezionati (con predominanza di enfisema ai lobi superiori associata a ridotta tolleranza allo sforzo) (B).
• La riduzione volumetrica di enfisema per via broncoscopica si propone come scelta alternativa (C).
47
In Italia l’aderenza alla Linee Guida GOLD è parziale
Rossi A et al., ERS 2010 abstract P4554
Pazi
enti
(%)
50
45
40
35
0
30
25
20
15
10
5
Lieve 745
Moderata 1722
Grave 923
Molto grave 704
LABA, LAMA o entrambi FDC ICS da soli Altro
Gravità/n° pazienti
LABA: Long Acting β-2 Agonist; LAMA: Long Acting Muscarinic Antagonist; FDC: Fixed Dose Combination; ICS: Inhaled CorticoSteroids
48