tracheotomia lapertura della parete tracheale e della cute, con conseguente comunicazione tra la...

41
Tracheotomia Tracheotomia L’apertura della parete tracheale e della cute, con conseguente comunicazione tra la trachea cervicale e l’ambiente esterno, tale da consentire un passaggio di aria atto a garantire una efficace respirazione. Il mantenimento del tramite richiede l’utilizzo di una cannula tracheale, che evita il collasso dei tessuti molli

Upload: gemma-pintus

Post on 02-May-2015

219 views

Category:

Documents


5 download

TRANSCRIPT

Page 1: Tracheotomia Lapertura della parete tracheale e della cute, con conseguente comunicazione tra la trachea cervicale e lambiente esterno, tale da consentire

TracheotomiaTracheotomia

L’apertura della parete tracheale e della cute, con conseguente

comunicazione tra la trachea cervicale e l’ambiente esterno, tale da consentire

un passaggio di aria atto a garantire una efficace respirazione. Il mantenimento

del tramite richiede l’utilizzo di una cannula tracheale, che evita il collasso

dei tessuti molli

Page 2: Tracheotomia Lapertura della parete tracheale e della cute, con conseguente comunicazione tra la trachea cervicale e lambiente esterno, tale da consentire

TracheostomiaTracheostomia

La creazione di un’apertura permanente della trachea

mediante abboccamento della breccia tracheale alla cute cervicale, con

conseguentecontatto diretto tra lume tracheale e ambiente

esterno

Page 3: Tracheotomia Lapertura della parete tracheale e della cute, con conseguente comunicazione tra la trachea cervicale e lambiente esterno, tale da consentire

TracheotomiaTracheotomiaELEZIONE

Eseguita in un paziente con condizioni cliniche

che richiedano una respirazione assistita per una durata tale che che

non può esseremantenuta l’intubazione

orotracheale

URGENZA

Eseguita in un paziente con condizioni cliniche che

presentano una difficoltà acuta alla respirazione e che

presentanodifficoltà all’intubazione

orotracheale

Page 4: Tracheotomia Lapertura della parete tracheale e della cute, con conseguente comunicazione tra la trachea cervicale e lambiente esterno, tale da consentire

Cenni storiciCenni storici• papiro di Ebers risalente alla XVIII Dinastia (circa 1500 a.C.) e in

stelifunerarie egizie ancora più antiche, ma piu’ che di techica chirurgica erano atti praticati durante sacrifici umani

• Nel Corpus Hippocraticum (V sec. a.C.) e nelle opere di Erasistrato, vissuto nel III sec. a.C. si inizia a parla di posizionamento di una canna tagliata a becco di flauto in un organo “duro” e “ruvido” ,trachea-arteria, dove per arteria si intendevano tutti i vasi del collo

• Per avere notizie certe sulle prime esecuzioni di tracheotomie bisogna risalire alla testimonianza di Galeno, che eseguiva l’intervento solo in caso di “kinache”, ovvero di sinechie, dove questo termine veniva usato per indicare tutti i processi di ostruzione delle prime vie aere, codificandone così le indicazioni chirurgiche

Page 5: Tracheotomia Lapertura della parete tracheale e della cute, con conseguente comunicazione tra la trachea cervicale e lambiente esterno, tale da consentire

Cenni storiciCenni storici• Nel 1600 Ambroise Paré, Fabrizi di

Acquapendente e il suo allievo Giulio Casserio, perfezionarono la tecnica chirurgica codificando la pozione seduta del paziente con il capo iperesteso,al fine di individuare meglio i reperi anatomici della del collo, evidenziando quindi anche un primo limite, dato dalle grosse neoformazioni

“De vocis auditusque organis historiaanatomica” (1601) di GiulioCasserio

Page 6: Tracheotomia Lapertura della parete tracheale e della cute, con conseguente comunicazione tra la trachea cervicale e lambiente esterno, tale da consentire

Cenni storiciCenni storici• Nel Nel XIX secoloXIX secolo con il dilagare della con il dilagare della

malattia difterica laringea, il croup, malattia difterica laringea, il croup, TrousseauTrousseau migliorò ulteriormente la migliorò ulteriormente la tecnica codificandone tecnica codificandone la posizione la posizione supina con il capo iperesteso e supina con il capo iperesteso e l’incisione al livello del 2-3 terzo l’incisione al livello del 2-3 terzo anello trachealeanello tracheale migliorando anche migliorando anche lo strumentario chirurgico; a lui si lo strumentario chirurgico; a lui si deve soprattutto il fatto di aver deve soprattutto il fatto di aver utilizzato la utilizzato la tracheotomia non in tracheotomia non in caso di emergenza chirurgica ma caso di emergenza chirurgica ma anche in maniera preventivaanche in maniera preventiva, , rivoluzionando le precedenti rivoluzionando le precedenti indicazioni chirurgicheindicazioni chirurgiche

La cannula cuffiata di

Trendelenburg

Page 7: Tracheotomia Lapertura della parete tracheale e della cute, con conseguente comunicazione tra la trachea cervicale e lambiente esterno, tale da consentire

Cenni storiciCenni storici

• Tra la fine del XIX e l’inizio del Tra la fine del XIX e l’inizio del XX XX secsec, con l’evolversi della chirurgia, la , con l’evolversi della chirurgia, la tracheotomia venne utilizzata per tracheotomia venne utilizzata per fini preventivifini preventivi in interventi demolitivi in interventi demolitivi del distretto cervi-cefalico, del distretto cervi-cefalico, impiegando anche nuove cannule impiegando anche nuove cannule tracheali cuffiate (tracheali cuffiate (Trendelenburg 1871), per impedire la discesa di sangue nei bronchi e per mantenere l’anestesia con i gas , quelle snodabili e lunghe (Koenig 1878) per superare stenosi tracheali basse , quelle dotate di valvola fonatoria (Roger 1859, Broca 1867), quelle in gomma rigida (Durham1875)

La cannula snodabile

di Koenig per stenosi

trachealibasse

Page 8: Tracheotomia Lapertura della parete tracheale e della cute, con conseguente comunicazione tra la trachea cervicale e lambiente esterno, tale da consentire

Anatomia e fisiologia della Anatomia e fisiologia della tracheatrachea

•La trachea è un condotto fibrocartilagineo, obliquo in basso e indietro; inizia al bordo inferiore della cartilagine cricoide, all’altezza della VI vertebra cervicale e termina nel torace dividendosi nei due bronchi principali, all’altezza della V vertebra toracica

•La sua posizione varia con l’età:nel neonato l’estremità superiore si trova più in alto (IV-V vertebra cervicale) nel anziano, per la generale ptosi dei visceri e la rigidità cervico-dorsale, l’estremità inferiore può arrivare fino alla VI vertebra toracica.

•La trachea discende obliquamente sulla linea mediana dall’avanti all’indietroallontanandosi progressivamente dalla superficie cutanea ed è posta a 18 mmdalla cute a livello della cricoide, a 40-45 mm all’ingresso nel torace, a 70 mm a livello della biforcazione tracheale.

Fig netter

Page 9: Tracheotomia Lapertura della parete tracheale e della cute, con conseguente comunicazione tra la trachea cervicale e lambiente esterno, tale da consentire

Anatomia della Anatomia della tracheatrachea

•E’ costituita da 15-20 anelli cartilaginei, incompleti posteriormente, dove si trova la parete membranosa costituita dal muscolo tracheale di Reisseinen, che separa la trachea dall’esofago. La contrazione di tali fibre muscolari avvicina le estremità degli anelli cartilaginei, facendo variare il diametro trasverso della trachea

•La trachea viene suddivisa in due segmenti: il segmento cervicale,esteso dal bordo inferiore della cricoide (C6) fino ad un piano orizzontale passante per il bordo superiore dello sterno (D2) e composto dai primi 6-7anelli tracheali; il segmento toracico, che si estende dalla incisura giugulare dello sterno (D2) fino alla biforcazione tracheale (D5).

Fig netter

Page 10: Tracheotomia Lapertura della parete tracheale e della cute, con conseguente comunicazione tra la trachea cervicale e lambiente esterno, tale da consentire

Anatomia della Anatomia della tracheatrachea

•La lunghezza media della trachea è di 12 cm nell’uomo adulto e di 11 cm nella donna. Tuttavia essa è molto variabile, anche nel medesimo soggetto, a seconda che la laringe sia a riposo o in movimento e a seconda della posizione della testa, con variazioni massime dell’ordine di 3-4 cm.

•Gli anelli cartilaginei determinano la forma (circolare, triangolare, etc.) e il calibro del lume tracheale, che varia a seconda dell’età e del sesso; Il diametro tracheale è uniforme, ed è in media di:6 mm nel bambino da 1 a 4 anni8 mm nel bambino da 4 ad 8 anni10 mm nel bambino da 8 a 10 annidai 13 ai 15 mm nell’adolescentedai 16 ai 18 mm nell’adulto.

Fig netter

Page 11: Tracheotomia Lapertura della parete tracheale e della cute, con conseguente comunicazione tra la trachea cervicale e lambiente esterno, tale da consentire

Anatomia della Anatomia della tracheatrachea

La vascolarizzazione, nella sua porzione superiore è fornita da rami della arteria tiroidea inferiore; la porzione inferiore, è vascolarizzata da rami della arteria bronchiale e collaterali dalle arterie succlavia, intercostale suprema, toracica interna e innominata. Questi vasi forniscono rami posteriormente all’esofago e anteriormente alla trachea, a cui giungono attraverso peduncoli laterali. Negli spazi intercartilaginei esistono le arterie intercartilaginee trasverse, che si anastomizzano con le controlaterali e che terminano in un plesso capillare sottomucoso

Fig netter

Page 12: Tracheotomia Lapertura della parete tracheale e della cute, con conseguente comunicazione tra la trachea cervicale e lambiente esterno, tale da consentire

Anatomia della Anatomia della tracheatrachea

I vasi linfatici della trachea si dirigono indietro e lateralmente e drenano nei linfonodi presenti ai lati della trachea e dell’esofago. Per la porzione cervicale la prima stazione linfonodale è rappresentata dai linfonodi della “catena ricorrenziale”, in stretto rapporto con il nervo ricorrente che drenano nei linfonodi tracheobronchiali. Questi ultimi, posti intorno alla biforcazione tracheale, costituiscono il più importante gruppo linfonodale del mediastino e sono in continuità in alto con i linfonodi ricorrenziali e con la catena giugulocarotidea, in avanti con la catena toracica interna, indietro con i linfonodi aortico-esofagei

Fig netter

Page 13: Tracheotomia Lapertura della parete tracheale e della cute, con conseguente comunicazione tra la trachea cervicale e lambiente esterno, tale da consentire

Anatomia della Anatomia della tracheatrachea

La trachea è innervata dai sistemi simpatico (catena simpatica toracica) e parasimpatico (nervo vago), i quali hanno un’azione motrice sui muscoli tracheali,sensitiva sull’insieme della parete, secretrice sulle ghiandole tracheali.

Fig netter

Page 14: Tracheotomia Lapertura della parete tracheale e della cute, con conseguente comunicazione tra la trachea cervicale e lambiente esterno, tale da consentire

Anatomia Anatomia topografica della topografica della

tracheatracheaTrachea cervicale

E’ lunga da 2 a 4 cm e il suo limite inferiore è segnato dall’incisura giugulare dello sterno. I primi tre anelli sono coperti anteriormente dall’istmo della ghiandola tiroide che aderisce assai strettamente ad essi. Al di sotto dell’istmo tiroideo, sempre anteriormente, la trachea è ricoperta da connettivo adiposo che diviene più abbondante in prossimità dell’incisura giugulare dello sterno e continua nel mediastino

Fig netter

Page 15: Tracheotomia Lapertura della parete tracheale e della cute, con conseguente comunicazione tra la trachea cervicale e lambiente esterno, tale da consentire

Anatomia Anatomia topografica della topografica della

tracheatracheaTrachea cervicale

Nel connettivo sono contenuti i linfonodi pretracheali, decorrono le vene tiroidee inferiori e talvolta è presente anche l’arteria tiroidea ima; in età infantile si trovano anche i corni cervicali dei lobi timici. Più superficialmente la parte cervicale della trachea corrisponde alle fasce del collo, ai muscoli sottoioidei e allo spazio sovrasternale formato dallo sdoppiamento della fascia cervicale superficiale che si fissa ai due labbri (anteriore e posteriore)dell’incisura giugulare dello sterno

Fig netter

Page 16: Tracheotomia Lapertura della parete tracheale e della cute, con conseguente comunicazione tra la trachea cervicale e lambiente esterno, tale da consentire

Anatomia Anatomia topografica della topografica della

tracheatracheaTrachea cervicale

La faccia laterale è in rapporto con i lobi tiroidei, l’arteria tiroidea inferiore, con le ghiandole paratiroidi ed il fascio vascolo-nervoso, ovvero arteria carotide comune, nervo vago e vena giugulare

La faccia posteriore della trachea è in stretta connessione con la faccia anteriore dell’esofago, dalla quale è separata tramite un connettivo lasso che permette i movimenti reciproci di questi due organi Nell’angolo diedro che si forma decorre il nervo laringeo inferiore sinistro; il nervo ricorrente di destra corrisponde invece alla faccia posteriore della trachea.

Fig netter

Page 17: Tracheotomia Lapertura della parete tracheale e della cute, con conseguente comunicazione tra la trachea cervicale e lambiente esterno, tale da consentire

Anatomia Anatomia topografica della topografica della

tracheatracheaTrachea toracica

E’ lunga da 6 a 9 cm ed circondata da tessuto connettivo lasso che contiene i linfonodi tracheali e decorre ai limiti fra mediastino anteriore e posterioreAnteriormente incrocia la vena anonima sinistra e ancora più in avanti corrisponde al timo

Superficialmente si trovano il muscolo sternoioideoe lo sterno; in basso la faccia anteriore è in rapporto con l’arco dell’aorta, con il tronco brachiocefalico, che la incrocia obliquamente portandosi in alto e verso destra, e con la carotide comune di sinistra che si porta obliquamente in alto e a sinistra.

Fig netter

Page 18: Tracheotomia Lapertura della parete tracheale e della cute, con conseguente comunicazione tra la trachea cervicale e lambiente esterno, tale da consentire

Anatomia Anatomia topografica della topografica della

tracheatracheaTrachea toracica

Sul lato destro la parte toracica della trachea è in rapporto con il nervo vago destro e con la vena azygos; sul lato sinistro, con il nervo ricorrente sinistro e con l’arco dell’aorta

Il grasso mediastinico in genere separa la trachea dal polmone sinistro, sul lato destro, invece, 1-2 cm al di sotto dell’ingresso nel torace, il polmone entra in contatto con una parte della parete tracheale posteriore

Fig netter

Page 19: Tracheotomia Lapertura della parete tracheale e della cute, con conseguente comunicazione tra la trachea cervicale e lambiente esterno, tale da consentire

Anatomia Anatomia topografica della topografica della

tracheatracheaTrachea toracica

Posteriormente la trachea continua il rapporto con l’esofago che la separa dalla colonna vertebrale

A livello della biforcazione, la trachea è in rapporto con il pericardio e gli atrii del cuore. A questo livello la faccia antero-laterale destra è in rapporto con la vena cava superiore, mentre a sinistra si trova l’impronta della porzione ascendente dell’aorta (impronta di “Nicaise-Lejers”)

Davanti alla biforcazione inferiormente, si trova la biforcazione del tronco dell’arteria polmonare, il cui ramo destro è in rapporto con la trachea.

Fig netter

Page 20: Tracheotomia Lapertura della parete tracheale e della cute, con conseguente comunicazione tra la trachea cervicale e lambiente esterno, tale da consentire

Cenni di FisiologiaCenni di FisiologiaFUNZIONE AEREA

La trachea è un condotto permeabile all’aria durante tutto il ciclo respiratorio ed è proprio il passaggio endoluminale dell’aria che permette l’ossigenazione del sangue e la fonazione

FUNZIONE DI DIFESAL’apparato respiratorio rappresenta la più ampia superficie di contatto tra l’aria ambientale e i tessuti interni. Durante ventilazione, materiale nocivo (compresi agenti infettanti) può depositarsi sulla superficie mucosa delle vie aeree o penetrare in profondità nel tratto respiratorio inferiore;

il sistema di difesa èmeccanico barriere anatomiche, la clearance mucociliare ed il riflesso della tosseimmunologico, che si compone di attività aspecifiche (leucociti polimorfonucleati e macrofagi) e di attività specifiche, checomprendono risposte anticorpali e cellulo-mediate

Page 21: Tracheotomia Lapertura della parete tracheale e della cute, con conseguente comunicazione tra la trachea cervicale e lambiente esterno, tale da consentire

Tecniche chirurgicheTecniche chirurgichePOSIZIONE DEL PAZIENTE

Paziente disteso sul letto operatorio con la testa deflessa per ottenereuna iperestensione cervicale anche mediante l’utilizzo di supporti (teli, cuscini…) da porre sotto le scapole, assicurandosi sempre che l’occipitale poggi sulla testiera

Page 22: Tracheotomia Lapertura della parete tracheale e della cute, con conseguente comunicazione tra la trachea cervicale e lambiente esterno, tale da consentire

Tecniche chirurgicheTecniche chirurgicheCAMPO OPERATORIO

Il collo e la regione presternale vengono disinfettati; si posizionano quattro teli sterili:

due verticalmente dall’apice della mastoide anteriormente lungo il margine posteriore del muscolo sternocleidomastoideo da entrambi i lati;uno inferiormente a livello del manubrio sternale; uno superiormente in maniera da congiungere entrambi gli angoli mandibolari

Page 23: Tracheotomia Lapertura della parete tracheale e della cute, con conseguente comunicazione tra la trachea cervicale e lambiente esterno, tale da consentire

Tecniche chirurgicheTecniche chirurgiche

L’incisione della cute deve avvenire in un’area triangolare

che ha per apice il manubrio dello sterno, per base superiore il

margine inferiore della cartilagine cricoide e per lati i margini

mediali dei muscoli sternocleidomastoidei

INCISIONE CUTANEA

E’ principio generale nella chirurgia del collo che sono preferibili quando possibile incisioni trasversali rispetto

a quelle verticali e di consueguenza anche per la tracheotomia

Page 24: Tracheotomia Lapertura della parete tracheale e della cute, con conseguente comunicazione tra la trachea cervicale e lambiente esterno, tale da consentire

Tecniche chirurgicheTecniche chirurgicheINCISIONE CUTANEA

Incisione orizzontale o arciforme:A livello di una plica cutanea del collo, lunga circa 4-5 cm, a circa 3 cm al di sopra della fossetta dello sterno Vantaggi:Facile accesso cervicalePossibilità di prolungarla in caso di intervento chirurgico per Ca faringolaringeoCicatrice estetica

Page 25: Tracheotomia Lapertura della parete tracheale e della cute, con conseguente comunicazione tra la trachea cervicale e lambiente esterno, tale da consentire

Tecniche chirurgicheTecniche chirurgiche

INCISIONE CUTANEA

Incisione verticaleMediana lungo la cricoidee la regione soprasternaleVantaggi:Utilizzata in caso di traumi laringotracheali aperti o in caso di tracheotomie d’urgenzaSvantaggiCicatrice antiestetica briglie aderenziali tracheali

Page 26: Tracheotomia Lapertura della parete tracheale e della cute, con conseguente comunicazione tra la trachea cervicale e lambiente esterno, tale da consentire

Tecniche chirurgicheTecniche chirurgiche

PASSAGGIO AI PIANI SOTTOSTANTI:Sezione sottocute e muscolo pellicciaio

Col bisturi si incide il sottocute il muscolo pellicciaio e la fascia cervicale superficiale che sulla linea mediana è aderente alla fascia cervicale media qualora le vene giugulari anteriori costituiscano un ostacolo è buona regola procedere alla loro legatura e sezione

Page 27: Tracheotomia Lapertura della parete tracheale e della cute, con conseguente comunicazione tra la trachea cervicale e lambiente esterno, tale da consentire

Tecniche chirurgicheTecniche chirurgiche

PASSAGGIO AI PIANI SOTTOSTANTI:Dissezione muscoloapeneurotica

Col bisturi si continua

La dissezione che fino ora era stata orizzontale diviene verticale, con l’individuazione della linea alba che si incide

Il muscolo sternojoideo, più superficiale, e il muscolo sternotiroideo, più profondo ed i muscoli sternocleidomastoidei vengono separati e divaricati sul rafe mediano in modo da esporre la cartilagine cricoide e l’istmo della tiroide

Page 28: Tracheotomia Lapertura della parete tracheale e della cute, con conseguente comunicazione tra la trachea cervicale e lambiente esterno, tale da consentire

Tecniche chirurgicheTecniche chirurgiche

PASSAGGIO AI PIANI SOTTOSTANTI:Liberazione dell’istmo tiroideo

E’ consiglibile palpare la posizione delle cartilagini laringee e della trachea adogni manovra poiché è possibile che la trazione dei divaricatori comporti uno

spostamento laterale dell’asse laringo-tracheale.

Dopo aver individuato la ghiandola tiroidea si individua il bordo superiore a livello della regione sottocricoidea;Si scolla l’istmo dalla faccia anteriore dela trachea;Divaricando con un dissettore si decide se praticare una tracheotomia

SovraistmicaSottoistmicaTransitmica

Page 29: Tracheotomia Lapertura della parete tracheale e della cute, con conseguente comunicazione tra la trachea cervicale e lambiente esterno, tale da consentire

Tecniche chirurgicheTecniche chirurgiche

La scelta del tipo di tracheotomia da eseguire è legata al tipo di ghiandola tiroidea che sovrasta la zona d’incisione tracheale. Si preferisce maggiormente la tracheotomia transistmica per evitare l’effetto “saracinesca” che la ghiandola tiroidea può avere al momento della rimozione della cannula tracheale, fornendo un ostacolo al riposizionamento della stessa e provocare preoccupanti sanguinamenti in seguito ai vari tentativi di riposizionare la cannula tracheale

Page 30: Tracheotomia Lapertura della parete tracheale e della cute, con conseguente comunicazione tra la trachea cervicale e lambiente esterno, tale da consentire

Tecniche chirurgicheTecniche chirurgiche

PASSAGGIO AI PIANI SOTTOSTANTI:Incisione della trachea

La sede ottimale di apertura tracheale è sita tra 2° e 4° anello tracheale; è comunque evidente che si può e si deve derogare

da questa indicazione in caso di situazioni anatomiche e/o patologiche particolari

FATTORI DA CONSIDERAREetà del paziente: diversa incisione a seconda che si tratti di adulto o bambino;morfotipo del paziente;sede dell’apertura tracheale (tracheotomia alta o bassa);costituzione anatomica: profondità della trachea rispetto alla cute

Page 31: Tracheotomia Lapertura della parete tracheale e della cute, con conseguente comunicazione tra la trachea cervicale e lambiente esterno, tale da consentire

Tecniche chirurgicheTecniche chirurgichePASSAGGIO AI PIANI SOTTOSTANTI:

Incisione della tracheaINCISONE A CERNIERA INFERIORE la più usata perchè permette di ottenere una protezione dei tessuti sottostanti suturando i lembi alla cute al fine di creare stabilità ed evitare false strade

INCISIONE ORIZZONTALE

INCISIONE AD “ H” ed “H” ROVESCIATA

INCISONE CIRCOLARE

INCISIONE VERTICALEfavorisce la rottura degli aneli tracheali durante il cambio cannula;

1) orizzontale2) verticale3) a cerniera inferiore (Bjork)4) ad “H”5) ad “H” rovesciata

Page 32: Tracheotomia Lapertura della parete tracheale e della cute, con conseguente comunicazione tra la trachea cervicale e lambiente esterno, tale da consentire

Tecniche chirurgicheTecniche chirurgichePASSAGGIO AI PIANI SOTTOSTANTI:

Incisione della trachea

INCISiONE A CERNIERA INFERIORE la più usata perchè permette di ottenere un protezione dei tessuti sottostanti suturando i lembi alla cute al fine di creare stabilità ed evitare false strade

Page 33: Tracheotomia Lapertura della parete tracheale e della cute, con conseguente comunicazione tra la trachea cervicale e lambiente esterno, tale da consentire

Tecniche chirurgicheTecniche chirurgichePOSIZIONAMENTO DELLA CANNULA TRACHEALE

Dopo aver repertato il lembo a cerniera inferiore con un punto in seta, si passa al posizionamento della cannula. È importante che questa sia stata preventivamente controllata dall’operatore nella totalità della sue componenti (cannula, controcannula, introduttore, filtro, “cuffia”)La scelta si orienta in un calibro n° 8-10 nell’uomo e n° 6 nelle donneSi utilizza la cannula non fenestrata per evitare che secrezioni vedano al di sotto della cuffiaSi sostituisce la cannula con una “non cuffiata” circa 72h dopo l’intervento

Page 34: Tracheotomia Lapertura della parete tracheale e della cute, con conseguente comunicazione tra la trachea cervicale e lambiente esterno, tale da consentire

Tecniche chirurgicheTecniche chirurgichePOSIZIONAMENTO DELLA CANNULA TRACHEALE

Dopo aver posizionato la cannula si suturano i lembi della breccia chirurgica per piani riducendone la grandezza

Page 35: Tracheotomia Lapertura della parete tracheale e della cute, con conseguente comunicazione tra la trachea cervicale e lambiente esterno, tale da consentire

Tecniche chirurgicheTecniche chirurgicheTRACHEOTOMIA “DIFFICILE”

Conserva gli stessi tempi chirurgici

si può effettuare anche in anestesia locale che interessa la cute ed il corpo tiroideo. Subito prima di incidere la trachea, va effettuata una nebulizzazione anestetica intratracheale al fine ridurre i riflessi vagali (bradicardia, tosse) e poter meglio ossigenare il Paziente

QUANDO?

Pazienti obesiGozzo ImmersoPolitraumatizzatiNon intubatiPazienti irradiatiAnomalie vascolari

Page 36: Tracheotomia Lapertura della parete tracheale e della cute, con conseguente comunicazione tra la trachea cervicale e lambiente esterno, tale da consentire

Tecnica chirurgicaTecnica chirurgicaANESTESIA LOCALE

L’infiltrazione anestetica deve essere effettuata nel territorio anteriore del collo

Lo spazio romboidale punteggiato, indica le linee di anestesia per gli interventi sulla laringe e sulla trachea.

Lo spazio inferiore, delimitato dei due tratti punteggiati ai lati e dai due tratti continui in alto, indica le linee di infiltrazione nella tracheotomia.

Page 37: Tracheotomia Lapertura della parete tracheale e della cute, con conseguente comunicazione tra la trachea cervicale e lambiente esterno, tale da consentire

Tecniche chirurgicheTecniche chirurgicheTRACHEOTOMIA NEL BAMBINO

La posizione non cambia, bisogna evitare di iperestendere eccessivamente per non eseguire tracheotomie troppo basse;

La trachea risulterà eccessivamente mobile e bisogna evitare di trazionare eccessivamente per evitare di dislocare la stessa;

Si useranno pinze di Kocher, sposando la presa per ogni piano individuato, al posto dei soliti divaricatori;

Si inciderà la trachea tra l 2° ed 4° anello, con un solo taglio verticale ad “I” evitando di creare sezioni troppo grandi al fine di evitare stenosi e sinechie e facilitarne la cicatrizzazione dopo la decannulazione;

Page 38: Tracheotomia Lapertura della parete tracheale e della cute, con conseguente comunicazione tra la trachea cervicale e lambiente esterno, tale da consentire

Tecniche chirurgicheTecniche chirurgicheTRACHEOTOMIA NEL BAMBINO

Incisione verticale con trazione dei lembi

Page 39: Tracheotomia Lapertura della parete tracheale e della cute, con conseguente comunicazione tra la trachea cervicale e lambiente esterno, tale da consentire

Tecniche chirurgicheTecniche chirurgicheTRACHEOTOMIA NEL BAMBINO “STARPLASTY”

La tracheotomia “starplasty” è una tracheotomia epitelizzata con incisione cutanea e tracheale a 4 lembi embricati tra di loro con estroflessione della parete anteriore della trachea con l vantaggo di ridurre le infezioni post operatorie

1) incisione cutanea2) incisione tracheale3) estroflessione dei lembitracheali, introflessione dei lembi cutanei4) risultato finale

Page 40: Tracheotomia Lapertura della parete tracheale e della cute, con conseguente comunicazione tra la trachea cervicale e lambiente esterno, tale da consentire

Tecniche chirurgicheTecniche chirurgicheINCIDENTI ED ACCIDENTI POST OPERATORI

PRECOCI

Emorragia (per lo più venosa)Enfisema sottocutaneo cervicaleRipresa della dispnea Dislocazione della cannulaPneumotoraceDisfagia

TARDIVEEmorragia (per lo più arteriosa per rottura del tronco brachiocefalico)Ripresa della dispnea (granulazioni, tappi ematici e di secrezioni poco umidificate)Fistola esofago-trachealeInfezioni

Page 41: Tracheotomia Lapertura della parete tracheale e della cute, con conseguente comunicazione tra la trachea cervicale e lambiente esterno, tale da consentire

Tecniche chirurgicheTecniche chirurgicheINDICAZIONI TRACHEOTOMIA CHIRURGICA

vs TRACHEOTOMIA PERCUTANEA

Condizioni anatomiche sfavorevoliTumore cervicaleCicatrice cervicaleObesitàFratture del massiccio facciale che impediscano l’intubazione oratrachealeUrgenza : stress respiratorio acutoPaziente non intubato