testo prova scritta filosofia sm 2014 15

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PROVA SCRITTA DI FILOSOFIA - Traccia D. 1 Sviluppate e commentate il seguente pensiero di Protagora, facendo eventualmente riferimento anche ad interpretazioni contemporanee: Di tutte le cose misura è l'uomo: di quelle che sono, perché sono, di quelle che non sono, per ciò che non sono.

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  • PROVA SCRITTA DI FILOSOFIA - Traccia D. 1

    Sviluppate e commentate il seguente pensiero di Protagora, facendo eventualmente riferimento anche ad interpretazioni contemporanee:

    Di tutte le cose misura l'uomo: di quelle che sono, perch sono, di quelle che non sono, per ci che non sono.

  • Prova Scritta di Filosofia - Traccia n. 2

    Non ci sono idee, fra quelle che si usano in metafisica, pi oscure ed incerte di quelle di potere,jorza, energia o connessione necessaria, delle quali dobbiamo trattare ad ogni momento in tutte le nostre ricerche [ ... ]. Per conoscere pienamente, dunque, l'idea di potere o di connessione necessaria, esaminiamo l'impressione da cui proviene; e per trovare questa impressione con maggiore certezza, cerchiamola in tutte le sorgenti dalle quali possibile che essa derivi.

    Quando guardiamo intorno a noi verso gli oggetti esterni e consideriamo l'operazione delle cause, non riusciamo mai, nei singoli casi, a scoprire qualche potere o connessione necessaria, cio una qualche qualit che leghi l'effetto alla causa e che renda l'uno un' infallibile conseguenza dell ' altra. Noi troviamo soltanto che l'uno, presentemente, di fatto, segue l'altra. L'impulso di una palla di biliardo seguito dal movimento nella seconda palla. Questo tutto quello che appare ai sensi esterni. La mente non prova alclm sentimento o impressione interna da questa successione di oggetti; per conseguenza, non c', in alclm singolo e particolare caso di causa ed effetto, cosa alcuna che possa suggerire l'idea di potere o di connessione necessaria.

    Dal primo apparire di un oggetto non possiamo congetturare quale effetto ne risulter. Ma se la mente potesse scoprire il potere o l'energia di una qualche causa, noi potremmo prevedere l'effetto, anche senza l'esperienza; e potremmo, subito, prommciarci con certezza a suo riguardo, con la semplice forza del pensiero e del ragionamento. [ ... ]

    Ma i filosofi che spingono la loro indagine un po' pi in l, si accorgono subito che, anche negli eventi pi familiari , l'energia della causa tanto inintelligibile quanto negli eventi pi inconsueti, e che noi mediante l'esperienza apprendiamo soltanto la frequente congiunzione di oggetti , senza che si riesca mai a comprendere qualcosa come una connessione fra essi.

    D. HUME, Ricerca sul! 'intelletto umano

    Si tratta ora di cercare il segno, per cui ci sia dato distinguere con sicurezza una conoscenza pura da una empirica. [ ... ]

    Ora, facile mostrare che nella conoscenza umana esistono realmente simili giudizi, necessari ed universali nel senso pi rigoroso, e quindi puri, a priori. Se si vuole un esempio tolto dalle scienze, non si deve far altro che guardare tutte le proposizioni della matematica; se si vogliono esempi tolti dal pi comune uso dell'intelletto, pu bastare la proposizione che ogni mutamento deve avere una causa; anzi, in quest ' ultima proposizione, il concetto di causa contiene cos manifestamente il concetto di una necessit del legame con un effetto e di una rigorosa universalit della legge, che esso andrebbe interamente perduto, se lo si volesse derivare, come fece Hume, dal frequente associarsi di ci che accade con ci che precede, e da una abitudine che ne deriva (e perci da una necessit semplicemente soggettiva) di collegare certe rappresentazioni. Si potrebbe anche, senza aver bisogno di simi li esempi per trovare la reale esistenza di principi a priori nella nostra conoscenza, dimostrare che essi sono indispensabili per la possibilit della stessa esperienza, e quindi a priori.

    E. KANT, Critica della ragion pura

    Commentate il pensiero dei due filosofi cercando di confrontare i rispettivi punti di vista, inquadrandoli sia dal punto di vista storico che dal punto di vista speculativo.

  • PROVA SCRITTA DI FILOSOFIA - Traccia D. 3

    Ma quando fu solo, cos parl Zaratustra al suo cuore: "E' mai possibile! Questo santo vegliardo

    non ha ancora sentito dire nella sua foresta, che Dio morto!".

    Giunto nella citt vicina, sita presso le foreste, Zaratustra vi trov radunata sul mercato una gran

    massa di popolo: era stata promessa infatti l'esibizione di un funambolo . E Zaratustra parl cos alla

    folla:

    lo vi insegno il superuomo. L'uomo qualcosa che deve essere superato. Che avete fatto per superarlo? ... ..... .

    Il superuomo il senso della terra. Dica la vostra volont: sia il superuomo il senso della terra! Vi

    scongiuro fratelli, rimanete fedeli alla terra e non credete a quelli che vi parlano di sovraterrene spe

    ranze! Lo sappiano o no: costoro esercitano il veneficio.

    Dispregiatori della vita essi sono, moribondi e avvelenati essi stessi, hanno stancato la terra: possa

    no scomparire!

    Un tempo il sacrilegio contro Dio era il massimo sacrilegio, ma Dio morto, e cos sono morti tutti

    questi sacri leghi ..... .. . .

    Zaratustra... guard meravigliato la folla. Poi parl cos:

    L'uomo un cavo teso tra la bestia e il superuomo, - un cavo al di sopra di un abisso.

    Un passaggio periglioso, un periglioso essere in cammino, un periglioso guardarsi indietro e un pe

    riglioso rabbrividire e fermarsi.

    La grandezza dell'uomo di essere un ponte e non uno scopo: nell ' uomo si pu amare che egli sia

    una transizione e un tramonto.

    (F. NIETZSCHE, Cosi parl Zaratustra)

    Analizzare e commentare il testo, contestualizzandolo al! 'interno del pensiero nietzscheano nel suo complesso e cercando di svilupparne le tematiche sia dal punto di vista storico sia dal punto di vista teoretico.

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