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Terapia farmacologica e non
dell’emicrania in età pediatrica
Massimiliano Valeriani
Centro per lo Studio e la Cura delle Cefalee in Età Evolutiva,
Divisione di Neurologia, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, IRCCS, Roma
Center for Sensory-Motor Interaction, Aalborg University, Aalborg (DK)
E’ necessario trattare farmacologicamente
l’emicrania del bambino e dell’adolescente?
- Il dolore può essere invalidante e causare una notevole
sofferenza del paziente
- Gli attacchi emicranici possono essere molto frequenti
determinando un peggioramento della qualità di vita
del bambino (perdita di giorni scolastici, riduzione o
interruzione dell’attività sportiva e ludica)
- I fattori scatenanti possono essere difficili da
identificare e spesso sono multipli.
Sì
(q
ua
nd
o s
i v
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ica
no q
ues
te c
irco
sta
nze
)
Quali sono le difficoltà nel trattamento farmacologico
dell’emicrania del bambino e dell’adolescente?
- I farmaci possono avere degli effetti collaterali, anche di
tipo cognitivo (sonnolenza, calo del rendimento scolastico)
- Molti farmaci derivano dalle nostre conoscenze sul
trattamento farmacologico dell’emicrania dell’adulto, ma
il loro utilizzo in età evolutiva non è supportato da
sufficienti dati scientifici.
- L’uso di molti farmaci è off label in età pediatrica
- L’efficacia del placebo è particolarmente elevata in età pediatrica
Terapia dell’emicrania:
Terapia dell’attacco
Terapia profilattica - Interruzione/riduzione
del dolore nel minore
tempo possibile
- Bassa incidenza di recidive
- Riduzione della frequenza
degli attacchi
-Riduzione nell’intensità del
dolore
Quali sono gli obiettivi?
Linee guida proposte
dalla SISC nel 2003
Linee guida SISC 2003
Terapia dell’attacco:
Terapia dell’attacco:
- Hämäläinen et al. (1997): l’ibuprofene (10 mg/Kg) è superiore sia
al placebo che al paracetamolo ( 15 mg/Kg)
(studio controllato, in doppio cieco)
- Lewis et al. (2002): l’ibuprofene (7.5 mg/Kg) è più efficace del
placebo (studio in doppio cieco)
Le evidenze scientifiche suggeriscono che
l’ibuprofene dovrebbe essere
considerato di prima scelta nel
trattamento dell’attacco emicranico
(American Academy of Neurology)
Terapia dell’attacco:
- Triptani?
L’unico triptano autorizzato in Italia per gli adolescenti (12-17
anni) è il sumatriptan nella formulazione spray nasale da 10 mg.
Negli USA è stato recentemente autorizzato l’uso
dell’almotriptan in età adolescenziale.
Terapia dell’attacco:
- Molti studi supportano l’efficacia del sumatriptan spray nasale: in
Winner et al. (2000) il sumatriptan è efficace nel 64% dei pazienti (vs.
39% del placebo); Ahonen et al. (2004) trovano una maggiore
efficacia del sumatriptan spray nasale rispetto al placebo in bambini
di età compresa fra gli 8 e i 17 anni.
- Scarsità degli effetti collaterali: sgradevole sapore. Pakalnis et al.
(2001) mostrano un’ottima tollerabilità del sumatriptan spray nasale
a dosi crescenti da 5 a 20 mg in bambini di età compresa fra i 5 e i 12
anni.
Terapia dell’attacco:
- Zolmitriptan spray 5 mg: più efficace del placebo, ben tollerato
(Lewis et al., 2007; studio controllato, in doppio cieco).
- Zolmitriptan 2.5 mg per os: più efficace del placebo e ben
tollerato (Evers et al., 2006)
- Rizatriptan 5 mg per os: non significativamente superiore al
placebo (Winner et al., 2002; Visser et al., 2004)
- Rizatriptan 10 mg per os: superiore al placebo (Ahonen et al.,
2006)
Terapia dell’attacco:
- Almotriptan 25 mg per os: più efficace del placebo in adolescenti
fra i 15 e i 17 anni (Linder et al., 2008)
- Eletriptan 40 mg per os: non significativamente superiore al
placebo (Winner et al., 2007)
In conclusion, although there is a conflicting evidence regarding triptans other than sumatriptan in pediatric age,
present data suggest that zolmiptriptan and rizatriptan are the most effective (Vollono et al., 2010).
Linee guida SISC 2003
Terapia profilattica:
Il trattamento profilattico va intrapreso se si verifica una delle seguenti condizioni: a. i pazienti presentano più di quattro attacchi al mese; b. le crisi durano più di 4 ore; c. l’intensità delle crisi è medio-grave; d. non si ottiene una risposta soddisfacente con la sola terapia sintomatica; e. la terapia sintomatica produce eventi avversi inaccettabili.
Linee guida SISC 2003
Terapia profilattica:
Terapia profilattica:
Pakalnis , J Child Neurol 2007
Terapia profilattica:
- Flunarizina: numerosi studi documentano l’efficacia della
flunarizina alla dose di 3-5 mg/die (effetti collaterali: sonnolenza,
aumento di peso)
- Le evidenze scientifiche riguardo al propanololo, al trazodone e
alla ciproeptadina* sono scarse e contraddittorie
- Amitriptilina: riduzione della frequenza degli attacchi emicranici
(Sorge et al., 1982; Elser and Woody, 2000). Effetto collaterale:
sonnolenza diurna.
* Vomito ciclico
Terapia profilattica:
- 5-Idrossitriptofano: non sono state individuate significative
differenze rispetto al placebo (Santucci et al., 1986 studio controllato
in doppio cieco)
- Pizotifene: sembrerebbe avere un’efficacia superiore al placebo
(Salmon et al., 1985; Symon and Russel, 1989). Effetto collaterale:
obesità
Terapia profilattica:
- Farmaci antiepilettici
Terapia profilattica:
- Valproato. Ashrafi et al. (2005) riportano una notevole efficacia:
riduzione nella frequenza degli attacchi superiore al 50% nel 72% dei
pazienti trattati; il 21% dei pazienti diventava headache-free. Effetto
collaterale: obesità, epatopatia iperammoniemica
- Topiramato. Winner et al. (2005): il topiramato (2-3 mg/Kg) si è
dimostrato più efficace del placebo nel ridurre la frequenza degli
attacchi emicranici (riduzione dei giorni con cefalea >75% in 32%
dei pazienti vs. 14% del placebo). Effetti collaterali: parestesie,
riduzione di peso, effetti di tipo cognitivo (riduzione del profitto
scolastico, riduzione dell’attenzione).
•Twenty-five children with migraine
•Twenty-three patients had migraine without aura and two
children had migraine with aura.
•Mean age: 11 years (range: 5-16 years).
• Migraine children were submitted to the prophylactic treatment
on the base of 2 main criteria: 1) the frequency of the attacks ( 4
attacks/month), and 2) the intensity and the disabling character of
pain.
Treatment protocol
•The topiramate dose ranged from 0.5 to 1.8 mg/Kg/die (mean 1.3
mg/Kg/die).
•The frequency of the migraine attacks before treatment was
evaluated in a period of at least 2 months.
•The initial follow-up was performed after 3.2±1.2 months.
Valeriani et al. , Congresso SIN 2006
0
5
10
15
20
25
30
35
Patients
freq
uen
cy (
nr.
of
att
acks/m
on
th) Before treatment
During treatment (2 months)
At the time of the first follow-up (3.2±1.2 months), treatment reduced the
attack number of more than 50% in 19 out of 25 patients (76%). Three
patients became free of attacks. Six out of the 7 patients who needed a
second topirmate cycle after 4.3±2.8 months had an attack frequency
reduction of more than 75%.
Valeriani et al. , Congresso SIN 2006
19
3
2
1
3
No side effect
Drowsiness
Anxiety
Weight loss
Behavioural
disturbs
-Six patients (24%) showed adverse events
-Three patients showed 2 side effects
-One patient who referred excessive drowsiness interrupted the treatment. Valeriani et al. , Congresso SIN 2006
Nei bambini in cui è efficace il
topiramato agisce determinando
una normalizzazione
dell’eccitabilità della corteccia
cerebrale
Patients:
• 11 children with migraine
• Age: 12.5±2.5 years
• 8 females, 3 males
Treatment with topiramate (1-
1.5 mg/Kg/die) for 3 months
9 children showed a
reduction in the
frequency of migraine
attacks (>50%)
2 children did not have
any modification in the
frequency of migraine
attacks
Vollono et al., Cephalalgia 2010
Pre-treatment
0
50
100
150
200
250
N9 N13 P14 N20 P24 N30
Am
pli
tud
es i
n %
5 ms
20 ms
40 ms
Post-treatment
0
20
40
60
80
100
120
140
160
180
200
N9 N13 P14 N20 P24 N30
Am
pli
tud
es i
n %
5 ms
20 ms
40 ms
Vollono et al., Cephalalgia 2010
In 2 patients who did not improve after a 3 months
treatment with topiramate the SEP recovery cycle was
even shorter than before treatment
Conclusion:
the disinhibition of the somatosensory system is probably related to the attack frequency, since it can be corrected by an effective migraine prophylaxis
Vollono et al., Cephalalgia 2010
Terapia profilattica:
- Levetiracetam: Studi non controllati suggeriscono una possibile
efficacia (Pakalnis et al., 2007, Miller, 2004)
- Zonisamide, Gabapentin, Lacosamide: solo dati aneddotici
In conclusione:
- Terapia dell’attacco: l’ibuprofene (10 mg/Kg) dovrebbe essere il
farmaco di prima scelta
- Terapia di profilassi: ci sono evidenze di efficacia in studi
controllati solo per flunarizina (5-10 mg/die), topiramato (1-2
mg/Kg/die) e valproato (20-30 mg/Kg/die)
Psychological treatments are effective in reducing pain
intensity for children and adolescents (<18 years) with
headache and benefits from therapy appear to be
maintained. Psychological treatments also improve pain and
disability for children with non-headache pain. There is limited
evidence available to estimate the effects of psychological
therapies on mood for children and adolescents with headache
and non-headache pain. There is also limited evidence to
estimate the effects on disability in children with headache.
La terapia psicologica é utile nella CDH
pediatrica?
Eccleston et al., Cochrane Database Syst Rev 2012
Real
Sham
Pazzaglia et al., submitted