tdl dicembre 2012

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PERIODICO DI CULTURA POLITICA IMPRENDITORIALITÀ P E R I O D I C O D I I N F O R M A Z I O N E ANNO 4 NUMERO 11 DICEMBRE 2012 NUOVA ASSOCIAZIONE CULTURALE www.terredilombardia.com 2013: ITALIANI SI RIPARTE

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Terre_di_Lombardia_n_11_dicembre_2012

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Page 1: TDL dicembre 2012

PERIODICODI CULTURAPOLITICAIMPRENDITORIALITÀ

P E R I O D I C O D I I N F O R M A Z I O N EA N N O 4 N U M E R O 1 1 D I C E M B R E 2 0 1 2

N U O V A A S S O C I A Z I O N E C U L T U R A L E

www.terredilombardia.com

2013: ITALIANI

SI RIPARTE

Page 2: TDL dicembre 2012

SOMMARIO

Terre di LombardiaAnno 4 n. 11 - Dicembre 2012

pubblicazione periodica distribuzione gratuita

Editore Nuova Associazione Culturale TERRE DI LOMBARDIA via Volturno, 78 - 25126 Brescia www.terredilombardia.com [email protected]. 3339403023 - fax 1786083594

Direttore ResponsabileEugenio Feroldi

Comitato di redazioneAnna RivadossiClaudia MediniMarco RossiMaria Mastinu

SegreteriaClaudia MediniLaura Giordano

StampaPUBBLI MEDIA PRESS di Zanotti Mike & C. snc Via F. Cadeo, 40/b25047 Darfo Boario Terme (Bs) tel. 0364 536949 - fax 0364 53736www.pubblimediapress.comnumero verde 800 914 261

Finito di stampare nel mese di Dicembre 2012

Autorizzazione Tribunale di Crema N. 145 del 26 Aprile 2007

N U O V A A S S O C I A Z I O N E C U L T U R A L E

In copertina:uno scorcio di Brescia

05 Anna Rivadossi. Per il 2013 più impegno per il bene comune al servizio del territorio

06 L’abisso, poi la rinascita

07Associazione Pro Vita, tutela dell’esistenza

08Assistere e prevenire il tumore al seno con Andos

09 La Valle Camonica si apre alla musica lirica

10 La castagnata di Borno: benvenuto autunno!

11 Pari Opportunità? Un valore e un diritto da difendere, sempre

15 Active Sport e Camozzi, un binomio vincente

16 Quale futuro per il pubblico in Italia?

17 Psicologia e politica, quale rapporto?

18 La didattica oltre la scuola

20 Rugby Calvisano, un sogno che si rinnova

22 Terre di Lombardia tra iniziative passate e future. Sempre più grandi.

24 La sclerosi multipla non ferma le donne

25 La voce dei cittadini

26 La depressione finanziaria incalza

28 E se non fosse abbastanza?Acqua, un problema di tutti

30 Aento in poppa per la 62ma edizione della centomiglia

31 Eccellenza agricola made in Brescia

32 Bioetica: saggezza per l’uomo

34Moglia chiama, Bagnolo risponde

35 Eventi e incontri

36 I casoncelli bresciani fanno il tutto esaurito a Barbariga

37 In arrivo Dog’s Life, un’area per i migliori amici dell’uomo

38 Un campione al serviziodella Circoscrizione Nord

39 Il frutteto della nonna

40 Una civiltà chiamata transumanza

41 La valle delle Calchere

43 La comunicazione come elemento di socializzazione

44Manteniamo vivace la relazione con le persone

46 Unire le forze in tempi di crisi si può

47 Territoriobresciano, museo diffuso

48 Pietre dure tra fortuna e leggende

49 La 62a giornata nazionale Anmil

50 Una strada sicura nel rispetto della vita

51 Rosso tulipano, dalla guerra alla vita

03

Page 3: TDL dicembre 2012

Terre di Lombardiavuole, nello spazio chele compete - dunquel'ambito locale - essere

promotrice di unapproccio collabo-rativo. L’intento è di

lavorare sviluppandosinergie con realtà as-sociative differenti af-finché si stimolino lacooperazione e l’aiutoreciproci. Sono molte le associazioni anche nellanostra provincia che lavorano lontanodai riflettori per il bene comune. Pergli anziani, per i disabili, per l’am-biente, esempi di impegno costante edefficace che non solo non viene grati-ficato, ma spesso nemmeno ricono-sciuto dalle istituzioni. Terre di Lombardia vuole sensibiliz-zare le persone e lanciare una voce di-retta simbolicamente proprio a quelleistituzioni che dovrebbero sostenerechi lavora sul territorio. Ė il momentodi credere che sviluppare il bene co-mune è un impegno possibile, senzacadere in sterili campanilismi di co-lore politico. Il mio auspicio per il2013 è proprio risvegliare nelle co-scienze valori costruttivi. Con questo intento l’associazione staorganizzando partnership per l’annoche si sta aprendo. Ad esempio sta in-

contrando i sindaci deicomuni che si affac-ciano ai nostri laghibresciani, gioielli la cuipreziosità riconosciutada tutti non è tuttaviafruibile da chiunque:sono moltissime le in-frastrutture che ancoranon permettono ai di-sabili di godere libera-mente le potenzialità diquesti luoghi. In molti

casi si tratterebbe di eliminare bar-riere di poco conto. Occorre il più delle volte solo stimo-lare la coscienza degli amministra-tori, compito che ci siamo presi incarico.Un’altra attività in programma nel2013, realizzata in collaborazione conl’Associazione ex Carabinieri, vuoleripulire porzioni di fondale dei laghidella provincia bresciana. Un’opera-zione che coinvolgerà gli alunni dellescuole, incoraggiandoli al rispetto perl’ambiente “di casa” e, chissà, sco-prendo in loro stessi uno spirito eco-logista ora latente. Dunque mi auguro che altre nume-rose associazioni si stringano a noi inuna rete di iniziative per il territorio,per il nostro futuro e quello dei nostricari. Che sia l’inizio di un’epoca piùcollaborativa.

ANNA RIVADOSSI PRESIDENTE DELLA NUOVA ASSOCIAZIONE CULTURALE TERRE DI LOMBARDIA

05

UNA RETE DI INTENTI PROMOSSA

DALL'ASSOCIAZIONE TERRE DI LOMBARDIA

PER SOLLECITARE GLI ORGANISMI PUBBLICI

A CONSIDERARE LE ESIGENZE

DI TUTTI I CITTADINI.

no dei motivi alla basedella crisi mondiale, chepurtroppo abbiamo an-cora tutti negli occhi, èl’atteggiamento di chiu-

sura alle esigenze della società. Ėstato ed è tuttora diffuso un modo diaffrontare i problemi miope e indivi-dualista.

U

Il mio auspicioper il 2013 è proprio

risvegliare nelle coscienze

valori costruttivi

PER IL 2013 PIÙ IMPEGNO PER IL BENE COMUNE AL SERVIZIO DEL TERRITORIO

LA PRESIDENTE.IL SUO IMPEGNO,

IL SUO ENTUSIASMO

Terre di Lombardia

Page 4: TDL dicembre 2012

È organizzazione di uti-lità sociale, Onlus, aisensi del D.Lgs. 460/97;censita dal Diparti-

mento nazionale diProtezione Civilepresso la Presidenza

del Consiglio dei Mini-stri con provvedimentodel giugno ‘96 ed èiscritta all’Albo delle as-sociazioni di volontariato ambientalecon provvedimento dell’aprile del 1994. Da un anno, la Federazione Pro Vita èpresente anche in Regione Lombardiacon sede a Castelmella per la provinciadi Brescia e a Moglia per la provinciadi Mantova. Nel corso dell’anno ha dato vita aun’iniziativa umanitaria a favore dellepersone colpite dal tragico sisma dimaggio nelle regioni della Lombardiae dell’Emilia Romagna. Con i propri

volontari ha raccoltoprodotti alimentari perpoi distribuirli personal-mente alle famiglie vit-time del terremoto nelComune di Moglia. La loro presenza sul ter-ritorio ha consentito adAnna Rivadossi, presi-dente di Terre di Lom-bardia, e all’on.

Giuseppe Romele, vice presidente dellaProvincia di Brescia, di venire a cono-scenza delle difficoltà della cittadina equindi di donare i “diari bresciani” aglistudenti delle scuole di quel comune,che hanno manifestato gratitudine eapprezzamento.Negli eventi calamitosi come nelle crisinon esistono ricette, ma atti di genero-sità che nascono dal cuore degli uo-mini quando capiscono che da soli nonpossono farcela.

A C U R A D I G IU S E PP E C A S E L L A F E D E R A Z I O N E P R O V I T A L O M B A R D I A

SOCI

ALE

07

ASSOCIAZIONE PRO VITA, TUTELA DELL’ESISTENZA

CONTINUA L’IMPEGNO PER I TERREMOTATI

DI MAGGIO.

l volontariato, oggi, si ponesempre di più come espres-sione di una coscienza civile ecome testimonianza del doveredi solidarietà sociale.

La Federazione nazionale Pro Vita puòsenz’altro essere compresa nel concettogenerale di volontariato a garanziadella vita; intesa non solo come salva-guardia dell’integrità fisica delle per-sone, degli animali e dell’ambiente, maanche come qualità dell’esistenza stessaintendendo con essa l’aiuto ai nostri si-mili meno fortunati e nella fruibilità diun ambiente sano come prevenzione didanni alla salute pubblica. Certamente non manca l’attività legataalle radici dell’uomo concretizzata conl’impegno previsto della tutela dei beniarcheologici, artistici e storici. La Fede-razione Nazionale Pro Vita è una orga-nizzazione di protezione civile,ambientale e animale fondata il 15 di-cembre 1992 senza finalità di lucro.

I

Sono atti di generositàche nascono

dal cuore degli uomini

per la prima volta al girod’Italia hand-bike e sonoarrivata seconda nellaclassifica finale nella ca-tegoria H3 femminilecon tanto orgoglio. Ė questo il messaggioche vorrei lanciare a chivive condizioni di disa-bilità fisica: non cederemai, reagire e credere innoi stessi e avere fiducianel domani. Oggi sonouna persona diversa,spero di migliorare per-

ché attraverso il dolore si compie unviaggio che porta a conoscere lati na-scosti di sé, della propria personalità.Riguardo al futuro, posso dire di avereun’ambizione: migliorare costante-mente. Non nella salute fisica, sono pas-sati 10 anni dall’evento e quindi so chela situazione resterà quella che è. In-tendo migliorare nel rapporto con mestessa, accettare ancor di più i miei pro-blemi, continuare a confrontarmi conaltre persone disabili che hanno saputoregalarmi la gioia di vivere quando ve-devo soltanto il buio. Ė difficile, moltodifficile confrontarsi con la disabilitàquando si è sani.Lo dico per esperienza, certi tesori siscoprono solo vivendoli.

che il mio corpo non erapiù lo stesso. La prima reazione è statadevastante. D’un tratto misono accorta di non poteraccudire la mia bambinache aveva un mese emolto bisogno di me. Hosubito interventi chirur-gici, ma grazie all’aiuto deifamigliari ho affrontatoquelle prove con serenità,avendo capito che il sor-riso è la “guida” di tutto. Nel tempo trascorso sonomaturata, ho imparato a considerare lamia disabilità parte della vita e ho ca-pito che negli ospedali c’è sempre chi stapeggio. Mi sono fatta forza. Grazie alcoraggio dell’anima mi sono avvicinataallo sport che oggi pratico quotidiana-mente: l’hand bike, la bicicletta “dellemani”. Ho iniziato a frequentare l’ActiveSport, società sportiva per persone di-versamente abili collegata al G.S. SanMartino. Mi sento di dire una cosa a quanti vi-vono la propria disabilità con soffe-renza. Esistono opportunità che dannogioia. Lo sport innanzitutto. Chi praticalo sport va meno in ospedale. La miasalute è cambiata in meglio, ricevonuovi stimoli mentali. Ho partecipato

i vuole forza, ci vuole co-raggio ad affrontare lavita quando ci si svegliada un sonno artificiale esi percepisce che tutto è

diverso, che niente sarà come prima.Dovevo riprendere in mano la mia vita,stavo per vivere il momento più bello diun’esistenza: la nascita di mia figlia Ma-tilde.Ma dopo il parto, per causa dell’encefa-lomielite virale, sono entrata in coma eci sono rimasta per un mese. Primacoma profondo, poi vigile. Mi sono sve-gliata piano piano e mi sono accorta

C

Terre di Lombardia06

A C U R A D I R O M I N A M O D E N A

LA DURA LOTTA DI UNA DONNA

NEL TENERE A BADAUNA MALATTIA CHE L’HA FERITAMA NON VINTA.

ROMINA MODENA

CONVIVE CON L’ENCEFALOMIELITE

VIRALE, INFONDENDO

SPERANZA A SE STESSAE A CHI, COME LEI, VIVE OGNI GIORNO CON DIFFICOLTÀ.

L’ABISSO, POI LA RINASCITA

TEST

IMO

NIA

NZE

Mi sono accortadi non poter

accudire la miabambina che

aveva un mese e molto bisogno

di me

Page 5: TDL dicembre 2012

attiva per aiutare altredonne colpite dalla stessapatologia. L’Andos si ripropone dirimuovere, avviare e so-stenere tutte quelle ini-ziative utili per unariabilitazione della don-na operata al seno, aiu-tandola a riprendere lapropria strada con con-sapevolezza e serenità. Non meno importante èaffiancare e stimolare le

istituzioni sanitarie per essere parte at-tiva di un sistema che, oltre all’impegnoper la cura e l’assistenza, utilizzi unaparte delle risorse per la salvaguardiadella qualità e quantità di vita della po-polazione. Nessuno di noi pensava di raggiungereun così largo consenso. In questi diecianni, la gente camuna, con contributi edonazioni liberali, ci ha permesso diconcretizzare vari progetti. Abbiamo donato al nostro ospedale di-spositivi che permettono ai chirurghi dieffettuare interventi meno invasivi econservativi e ottenere diagnosi semprepiù precoci. Fiore all’occhiello è l’apprezzato servizioorganizzato col nostro pulmino per iltrasporto dei pazienti oncologici chedevono sottoporsi ai cicli di radiotera-pia a Brescia. Sono orgogliosa dei risul-tati ottenuti con la collaborazione deinostri autisti volontari, delle volontariee di tutto il direttivo. Donare appaga più che ricevere.

Il nostro comitatoAndos per la Vallecamo-nica è stato costituito neldicembre 2002 ed è for-mato da tanti volontari,tra cui le pazienti giàoperate. Ne fanno partee sono soci fondatorianche tre medici chehanno il ruolo di opera-tori scientifici. Dalla costituzione rico-pro il ruolo di presi-dente. La sede è pressol’Ospedale di Esine. L’Associazione nasce dalle esperienzedolorose di donne che, pur portandoancora nel corpo e nell’anima i segnidelle prove subite, hanno trovato laforza di superare il loro trauma e con-tribuiscono con una spinta positiva e

ieci anni di impegno, alservizio delle operate ditumore al seno. L’associazione Andos, 57comitati sparsi in tutta

Italia, si occupa di assistere le donne af-flitte da una delle malattie più subdole,che riesce a sfigurare anche la psiche dichi la subisce.

D

L’Andos si pro-pone per una ria-bilitazione delladonna operata alseno, aiutandolaa riprendere lapropria stradacon consapevo-lezza e serenità

Terre di Lombardia08

A C U R A D I F U L V I A G L I S E N T I

L’ASSOCIAZIONE NAZIO-NALE DONNE OPERATEAL SENO È OPERATIVA IN VALLE CAMONICA

DA DIECI ANNI.

L’OBIETTIVO È INFOR-MARE SUL TUMORE

MAMMARIO, MALATTIACHE RIGUARDA DA VI-CINO TUTTE LE DONNE

DAI 30 ANNI IN SU.

ASSISTERE E PREVENIRE IL TUMORE AL SENOCON ANDOS

SALU

TE

LA VALLE CAMONICA SI APRE ALLA MUSICA LIRICA

PASSIONIE TRADIZIONE

pochi malgrado sia unavarietà musicale di nic-chia, spesso lontana dalmondo giovanile eforse, fino ad ora, pocodiffusa in terra camuna. Eppure da qui sonopartiti diversi tenori esoprani, nomi che sifanno strada nel pano-rama nazionale. Comeil maestro Lorena

Avanzini, biennesedi nascita, impe-gnata all’Arcimboldi

di Milano, al Ponchiellidi Cremona, al TeatroRegio di Parma e, daora, prestigioso rappre-

sentante della neonataassociazione. “Pensiamo - spieganoi fondatori - che unaforma di musica clas-sica di origini così an-tiche e così suggestivanon debba essere per-duta”. Da qui la fonda-zione di un’associa-zione ad hoc. I palcoscenici, peruna stagione che hapreso avvio a ottobree si prolungherà finoall’aprile del 2013,sono il Teatro SimoniFe di Bienno e il Tea-tro delle Ali di Breno;

quest’ultimo presenta una suggestivae originale architettura di recentissimarealizzazione, inaugurato nel 2011,fortemente voluto dai coniugi Zaleski.

“Porteremo cantanti in carriera al Tea-tro delle Ali, consentendo al pubblicodi godersi spettacoli di alto livello”, di-chiara il presidente Tranquillo Brizi. Grazie al contributo e al sostegno deicomuni di Piancogno e di Breno èstato delineato un calendario di eventiricco e variegato. Domenica 9 dicembre il Complesso“C. Monteverdi” del centro di studivocali A.I.D.IV. di Cremona terrà unconcerto lirico coordinato dal diret-tore artistico Stefano Ginevra, mae-stro tenore. Gli appuntamenti proseguiranno alritmo di uno al mese fino ad aprilequando, nella giornata di domenica 7,si assisterà a una chiusura di stagioneparticolarmente feconda. Il concerto finale del coro lirico diBergamo metterà in scena opere fa-mosissime, tra cui Il Trovatore, LaTraviata e L’Aida.

09

ensate allaValle Camo-nica, alle suepasseggiate,ai prodotti ti-

pici e alle sciate tra pae-saggi unici. Ma la Valle,da oggi, non è più"solo" questo. E' poesia,melodia, emozione inmusica. Sì, perché alcune setti-mane fa un gruppo diappassionati ha datovita all’associazione“Amici della Lirica”, for-mata da cantanti edesperti che amano ungenere di cui l’Italia hasaputo essere il riferimento nelmondo. Il gruppo che l'ha fondata vuole dif-fondere una passione comune non a

P“Pensiamo - spiegano

i fondatori - che una forma

di musica classicadi origini così antiche e così

suggestiva non debba essere

perduta”

IL NOTO GENERE MUSICALE SI FA LARGO A BRENO

E A BIENNO, PER UNA PRIMASTAGIONE CHE OFFRE GRANDIOPERE COME IL TROVATORE

E LA TRAVIATA.

Page 6: TDL dicembre 2012

ll'opera giovani studentialle prese con pentole fo-rate per caldarroste evenditori di funghi por-cini e prodotti tipici.

Non sono mancati gli artigiani dellegno che esponevano le loro opered'arte, un angolo dedicato all'abbiglia-mento vintage e tecnico, e un presidiodi rappresentanti del mondo del volon-

tariato con l'esposizione e la vendita divari oggetti. L'iniziativa si è conclusa con un eventomagico: la sfilata di "miss e mister ca-stagnata", in cui è stato premiato il co-stume più bello e originale.L'invito si rinnova per ottobre 2013: unappuntamento immancabile nel calen-dario delle manifestazioni dell'Alto-piano del Sole.

A

LA SESTA EDIZIONE DELLA CASTAGNATA BORNESE,TENUTA IL 27 E 28 OTTOBRE SCORSO, HA SALUTATO LA PRIMA NEVE DI STAGIONEPRESSO IL PATTINAGGIO DI BORNO.

10 Terre di Lombardia

LA CASTAGNATA DI BORNO: BENVENUTO AUTUNNO!

TRADIZIONI ritoriale rispetto agli in-dirizzi comunitari, na-zionali e regionali inmateria di pari opportu-

nità; sostiene politi-che attive del lavoro,comprese quelle for-

mative, sotto il profilodella promozione e dellarealizzazione di pari op-portunità.Anna Maria Gandolfi haricevuto una nomina in-terministeriale il 21 lu-glio 2010 (d.lgs198/2006) su designa-zione del presidente della Provincia on.Daniele Molgora e la nomina dura 4anni rinnovabile per 2. Quali sono i progetti sviluppati?Con i due assessori di riferimento,Giorgio Bontempi e Aristide Peli, hosviluppato da subito dei progetti chehanno avuto risposta positiva dal ter-ritorio; per quanto attiene il campodell’assessore Bontempi, i progetti ri-guardano il mondo del lavoro con po-litiche attive sviluppate sui Comuni, lavalorizzazione delle risorse femminili,progetti in collaborazione con l’Asso-ciazione Comuni bresciani, in partico-lare la formazione dei Comitati Unicidi Garanzia (Cug). Per quanto riguardal’assessore Peli, i progetti riguardano lasfera sociale e l’istruzione. Sono ancheinserita come componente di dirittonella Commissione Pari opportunitàpresieduta da Anna Rosa Rocca, con laquale c’è una sinergia di intenti. Recentemente il progetto sviluppato hacoinvolto gli organismi di parità nellaPubblica amministrazione: una forma-

zione per il benessererelazionale e organizza-tivo attraverso la pre-senza del famoso prof.Harald Ege, presidented e l l ’a s s o c i a z i o n e“Prima” che dal 1995 sioccupa del fenomenodel mobbing. Con quali Enti colla-bora? E quali azionisviluppa in partico-lare?Ho in essere un ac-cordo con la Direzioneterritoriale del lavoro e

con tutte le parti sociali per indivi-duare procedure efficaci di rilevazionedelle violazioni alla normativa in ma-teria di parità, anche mediante la pro-gettazione di appositi pacchettiformativi, per diffonde la conoscenzae lo scambio di buone prassi sui pro-blemi delle pari opportunità e sullevarie forme di discriminazioni. Altriprogetti con INPS, INAIL, Prefettura,Associazioni di categoria, Camera diCommercio, Comitato imprenditoriafemminile, con l’ASL per il tavoloconciliazione; con Associazione co-muni bresciani stiamo andando intutti i paesi bresciani per il progetto“Parla con lui: violenza sulle donne,parliamone”. Con le Università statalee Cattolica abbiamo organizzato uncorso con 2 sessioni il 23-24 novem-bre che continuerà il 22-23 febbraio2013: “Donne nei Cda, una risorsa,un’opportunità”. Per 60 posti disponi-bili son pervenute oltre 140 domane,questo significa che le donne a Bresciaci sono e vogliono fare.

A N N A M A R I A G A N D O L F I C O N S I G L I E R A P R O V I N C I A L E D I P A R I T À

QUOTE ROSA

11

PARI OPPORTUNITÀ? UN VALORE E UN DIRITTO DA DIFENDERE, SEMPRE

LA CONSIGLIERA PROVINCIALE DI PARITÀ

A CONFRONTO CON IL TERRITORIO.

a Consigliera di Parità pro-vinciale è una figura istituzio-nale preposta ad intervenirein modo specifico sulle tema-tiche delle pari opportunità

tra uomo e donna legate al mondo dellavoro. Svolge funzioni di promozionee controllo sull’attuazione dei principidi uguaglianza e non discriminazione:è un organo di garanzia e vigilanza sulrispetto della legislazione di parità ope-rante a livello nazionale, regionale eprovinciale, e promuove azioni positivea favore dell’inserimento e della per-manenza delle donne nel mondo dellavoro. Ha anche la possibilità di agirein giudizio contro qualsiasi discrimi-nazione, diretta o indiretta, individualeo collettiva. Promuove azioni positive,anche attraverso l’individuazione dellerisorse comunitarie, nazionali e locali;favorisce la coerenza della program-mazione delle politiche di sviluppo ter-

L

È un organo di garanzia e vigilanza

sul rispetto dellalegislazione di

parità operante alivello nazionale,

regionale e provinciale

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Page 8: TDL dicembre 2012

segno nel singolare maschile Open,della sarda Marianna Lauro, vinci-trice nel femminile, e del toscanoMarco Innocenti, che ha conqui-stato un buon piazzamento nellacategoria riservata agli atleti tetra-

plegici, denominataquad. Tre campioni che in-sieme ad altri 13 col-leghi hanno portatoalla competizionetanto spettacolo euna buona rispostadi pubblico; l’eventoè stato arricchito dauna folta rappresen-tanza di ragazzi dellescuole cittadine, de-

siderose di conoscere una disci-plina che può essere da esempioper tanti sportivi. “Siamo soddi-sfatti di come è andata – ha spie-gato il direttore del torneoMaurizio Antonini – e vogliamoringraziare tutti coloro che hannocontribuito a far funzionare allaperfezione la macchina organizza-tiva”.

Una macchina già rodata dainumerosi eventi organizzati daActive Sport nel corso dell’anno,

per aiutare i ragazzi con disabilitàfisiche a una vita più serena. Fondamen-tale, in questo senso, l’appoggio delGruppo Camozzi, da sempre vicino altennis in carrozzina e molto attivo nel

sociale per promuovere iniziative chevalorizzino la vita e le persone, e pos-sano rappresentare un’importante occa-sione d’incontro e di crescita.

associazione Active Sport, ilGruppo Camozzi e il TennisForza e Costanza hannovinto la loro scommessa. Vo-levano portare a Brescia unappuntamento che sapesse

unire sport e impegnosociale, con l’obiettivo diavvicinare sempre piùgente alla disciplinasportiva su sedia a ro-telle, e ci sono riuscitialla perfezione. Nonostante fosse sola-mente alla prima edi-zione nella nuova sede,Camozzi Italian Masters,l’evento di chiusura delcalendario nazionale ditennis in carrozzina, è stato un successo.Nelle tre giornate di competizione, il 19,20 e 21 ottobre, il torneo ha visto la par-tecipazione di tutti i migliori interpretiitaliani della specialità. Fra questi anchei tre leader delle classifiche nazionali, re-duci dalle Paralimpiadi di Londra e ca-paci di confermare anche a Brescia laloro superiorità sugli avversari. Si tratta del bolognese Fabian Mazzei, a

L

ACTIVE SPORT E CAMOZZI, UN BINOMIO VINCENTE

NON SOLO SPORT

15

IL TENNIS IN SEDIE A ROTELLEGIUNGE A BRESCIA. A METÀ OTTOBRE LA COMPETIZIONE

HA VISTO LA PARTECIPA-ZIONE DI MOLTI ATLETI,

ALCUNI RIENTRATI DALLERECENTI PARALIMPIADI

DI LONDRA.

Il torneo ha vistola partecipazionedi tutti i miglioriinterpreti italiani

della specialità

A C U R A D E L L ’ A S S O C I A Z I O N E A C T I V E S P O R T

Finalmente è Natale.

25042 Borno (BS), via Milano 1 tel . 0364 310588 Negozio: BORNO, Via VITTORIO Veneto 72

Page 9: TDL dicembre 2012

siste relazione fra psicologia epolitica? Sì, e lo capiamo seguardiamo l'etimologia deitermini. Psicologia dal greco "psyché",

ovvero Anima, più "logos", ovvero studio,discorso; dunque letteralmente psicologiasignifica studio dell'anima. Politica dalgreco "polis", significa città, comunità deicittadini. Sappiamo anche che, secondoAristotele, politica significava l'ammini-strazione della polis per ilbene di tutti. Vediamo bene che questidue termini hanno in co-mune l'attenzione per lepersone e anche il conse-guimento del bene perloro, attraverso mezzipropri e differenti fra loro.Percorrendo le stradedelle nostre città, tutti cirendiamo conto diquanto individualismo edegocentrismo esiste in generale nelle per-sone. Diversamente da altre nazioni del Nord eCentro Europa, noi italiani siamo cono-sciuti per l'avversità quasi innata verso leregole e il senso civico. Così si va dal par-cheggio in seconda e terza fila, alle codemal rispettate nei supermercati o nei luo-ghi pubblici, e altre cose analoghe.Ma quello che ormai più di tutto si evince

SOCIETÀE DINTORNI

è l'individualismo, un modo di essere checi ha portati a spostare lo sguardo da unavisione aperta e interessata ai problemidegli altri, a un arido ripiegamento versose stessi. Oggi, molto spesso, nell'altro si intravedeun nemico che ci ostacolerà nella realizza-zione del proprio bisogno, così che l'altroviene considerato più un limite piuttostoche una risorsa a vantaggio di tutti.Ma da un atteggiamento mentale concen-

trato alla coltivazionedel benessere indivi-duale, da un consumodi esperienze effimere,non possono che scatu-rire conseguenze moltocostose per l'individuostesso.Quando si trascurano ivalori umani, le rela-zioni sincere e pro-fonde, quando sisostituisce l'amore al-

l'emozione, quando si seguono le pulsioniistintive senza impegnarsi a costruire i le-gami duraturi e ci si chiude in questa spi-rale, significa che non si è aperti alla vitae che ci si sta ammalando di narcisismo. Molto spesso i cittadini si sentono abban-donati e avvertono che le istituzioni e lapolitica che ci rappresentano sono lospecchio e anche l'origine dei nostri guai.Ma quale può essere l'intervento ade-

guato delle istituzioni e della politica inquesta realtà?Direi come prima regola che, se si vuolesanare un malato, occorre non essere ma-lati della stessa malattia. Un bravo tera-peuta, di fronte a un paziente narcisista,lo dovrà aiutare proponendo riflessioni sudi sé e il proprio modo di essere, ma glidovrà anche offrire alternative di pensieroe di visioni, per ottenere il cambiamentopersonale e di coscienza. Gli dovrà infon-dere fiducia nell'amore per l'altro e nel-l'apertura al nuovo.Le istituzioni devono poter offrire un giu-sto equilibrio fra dimensione individualee dimensione collettiva; occorre quindicercare di non sottovalutare le esigenzedel singolo individuo e nel contempoquelle della collettività. Benché questo possa sembrare partico-larmente difficile e impegnativo, va dettoche fra questi due fattori esiste relazione,perché anche se opposti, altro non sonoche le due facce di un'unica medaglia. Eallora ben vengano gli esempi, gli atti pe-dagogici corretti, l'educazione alle arti ealle scienze, l'attenzione all'ambiente o lavicinanza alla natura, per procedere versouna cultura o civiltà dell'amore.

17

E

LA STRETTA RELAZIONE FRA PSICOLOGIA E POLITICA

METTE IN EVIDENZA IL BISOGNO DEI CITTADINI DIAVERE ESEMPI COSTRUTTIVI.

PSICOLOGIAE POLITICA,QUALE RAPPORTO?

Noi italiani siamoconosciuti per

l'avversità quasiinnata verso

le regole e il sensocivico

A C U R A D I F R A N C A P A G N I

stimenti) o potrebbe es-sere efficace ragionare suuna spesa più “smart”?Il nostro Paese, o megliogli organismi di gestionedel pubblico in Italia,sottovalutano l'impattoderivante dall'uso dellenuove tecnologie e più ingenerale dall'introdu-zione convinta di pro-cessi di innovazionetecnologica e organizza-tiva o dall'attuazione diuna vera agenda digitale.Oggi è dimostrabile che,attraverso certe tipologiedi investimenti, è possi-bile migliorare notevol-mente la qualità deiservizi offerti a una co-

munità ed è calcolabile il Roi (ReturnOn Investment) di un percorso di in-novazione che spesso dopo pochi mesipuò portare a spese ordinarie inferiorie servizi di maggiore qualità.La nostra Pubblica Amministrazionedeve certamente rivedere la propriaspesa ed eliminare gli sprechi, ma nondeve rinunciare ad essere il motoredello sviluppo economico e sociale deinostri territori. Questo ruolo virtuoso non è persegui-bile solo attraverso logiche finanziariema richiede un approccio orientato al-l'innovazione, come ci dimostrano iPaesi del nord Europa che prima di noihanno trovato la giusta via d'uscita aquesta crisi. M. R.

peo impone scelte dicontenimento dellaspesa per allinearci aiPaesi più virtuosi, e daivari ambiti di confrontoemerge chiaramente chesono diversi i settori incui siamo fanalino dicoda.Nel contempo, inoltre,cittadini e imprese ri-chiedono all’ammini-strazione pubblicaservizi sempre più effi-cienti e di qualità. Comeconiugare le esigenze? Sarà sufficiente un ap-proccio finanziario alproblema (riduzionedella spesa e degli inve-

a alcuni anni la normativanazionale sta imponendorilevanti tagli nella spesapubblica e un conteni-mento delle assunzioni

del personale. Questo fenomeno hacertamente riguardato la Pubblica am-ministrazione centrale ma sta coinvol-gendo anche l'amministrazione deglienti locali.D'altronde il contesto economico euro-

D

La nostra Pubblica

Amministrazionedeve rivedere

la propria spesaed eliminare glisprechi ma nondeve rinunciare

ad essere il motore

dello sviluppoeconomico

e sociale

Terre di Lombardia16

LUCI E OMBRE TRA TAGLI,

SPESE MIRATEE INFORMATIZZAZIONE.

QUALE FUTURO PER IL PUBBLICO IN ITALIA?

PUBB

LICO

E P

RIV

ATO

INNOVAZIONE

INFORMATIZZAZIONE

SPENDING REVIEW

RIORGANIZZAZIONE

QUALITÀ

INVESTIMENTO

Page 10: TDL dicembre 2012

terpretazione musicale di un disegnofatto dai ragazzi ispirato al loro fiume.Infine è stato valorizzato un aspetto tea-trale e creativo, sviluppato con l’acqui-sizione della capacità di rielaborare letematiche ambientali in funzione di unevento espressivo performativo .La prima attività proposta ai ragazzi èstata l’uscita sul territorio in riva al tor-rente Nozza per gli alunni di Casto, ilfiume Chiese per gli studenti di Vestonee il lago d’Idro per i ragazzi di Idro. Du-rante l’esplorazione gli alunni hannoraccolto materiali naturali come legni,sassi e foglie, ma anche barattoli e bot-tiglie di plastica utilizzati successiva-mente nei laboratori per la costruzionedi strumenti musicali. La passeggiata ha rappresentato ilpunto di partenza, la base per l’interolavoro. Sono seguite alternativamente lelezioni di teatro e di musica. Partendodalle considerazioni soggettive, ovverosulle emozioni suscitate nei ragazzidalla visita, i ricordi stimolati e il vissutoche accompagna un luogo, il lavoro èproseguito in classe attraverso l’ascolto.Ognuno è stato chiamato a raccontarsimentre i compagni sperimentavanol’attività di “ascolto dell’ambiente dell’al-tro”. La capacità di entrare in ascolto edi osservare determina anche la possi-bilità di comprendere i lati positivi e dirilevare le criticità. Toccare l’acqua, an-

nuela Lombardi, con la collaborazionedi Silvia Lavetti e Donatella Bettini,dalla musicologa Alessandra Morenie da Cristina Guerra esperta in attivitàteatrali. Il Ministero dell’Istru-zione e la Cassa RuraleGiudicarie Valsabbia Pa-ganella hanno parteci-pato alla realizzazionedell’idea deliberando unfinanziamento di 26.000euro, che ha permessoalle classi secondarie deiplessi di Vestone, Idro eCasto di implementare ilprogetto nel corso diquesto anno scolastico.La direzione didattica a cura di Mariuc-cia Mascadri, dirigente scolastica, edelle insegnanti Anna Laffranchi, Emi-lia Perri, Emanuela Sfondrini ed ElenaBini, ha permesso la trasformazione delproposito in un’esperienza formativaconcreta. Musicambiente è un progetto tridimen-sionale volto a sviluppare contempora-neamente diversi aspetti educativi.Nell’ambito ambientale, attraverso unprimo approccio tecnico e teorico con

proiezione in classe di materiale tec-nico-scientifico e la presentazione diuna scheda a carattere interdisciplinaresulla quale i ragazzi hanno lavorato perestrarre la loro esperienza, per eviden-

ziare la loro sensibilità eassumere quelle nozionidi ecologia fluviale, im-portanti per una mi-gliore conoscenza delterritorio. Un secondo aspetto èstato quello musicale,trattato attraverso l’ac-quisizione della capacitàdi ascoltare i suoni dellanatura e la musica che igrandi musicisti della

storia le hanno dedicato, come La mol-dava di Smetana (acqua come fiume) oLa mer scritta da Debussy (acqua comemare). Per meglio cogliere i “rumori”della natura il gioco del riciclo ha favo-rito la costruzione di piccoli strumentimusicali utilizzati poi nella perfor-mance teatrale conclusiva. Ma sonostati valorizzati anche i “colori della mu-sica” attraverso un laboratorio musica-immagine che ha permesso lacostruzione di una piccola melodia, in-

18 Terre di Lombardia

LA DIDATTICA OLTRE LA SCUOLA

usicambiente è un pro-getto didattico volutodalla Comunità Mon-tana della Val Sabbia,nelle persone del presi-

dente Ermano Pasini e dell’Assessoreall’Ambiente Armando Papotti, voltoa favorire la conoscenza delle temati-che ambientali, in particolare il valoredell’acqua, nelle scuole secondariedella zona. Il pacchetto didattico è stato ideato eseguito da un dottore forestale, Ema-

M

Musicambiente èun progetto tridi-mensionale volto

a sviluppare contemporanea-

mente diversiaspetti educativi

A SCUOLA DI NATURA

nusare l’aria, ascoltare il vento, osser-vare le sponde, il fondo e il contesto ter-ritoriale in cui si è immersi, permette dipercepire e di acquisire molte informa-zioni che diventano parte integrante delnostro ciclo vitale.Durante lo svolgimento del progettoMusicambiente abbiamo visto nasceretante storie a testimonianza del fattoche la partecipazione è stata attiva e vi-vace; storie che permettono di pensareai nostri ragazzi come non così distantidal loro ambiente, ma solo bisognosidi viverlo e interiorizzarlo con mag-giore costanza.Alcune di queste storie sono diventate

frammenti di ricordi, immagini scatu-rite da tante belle testoline pensanti eassieme alla musica hanno animato pic-cole scene per permettere ai protagoni-sti di avere un ricordo vero, un ricordofatto di respiro e di battiti, di sguardi,parole e danza. Un ricordo nato sullerive del loro fiume.L’esperienza si è conclusa con una rap-presentazione teatrale per la festa di fineanno, la mostra di alcuni disegni e lapresentazione del pacchetto formativoal XVI Convegno provinciale sull’am-biente del 25 ottobre scorso promossodalla Provincia di Brescia. Il tutto è statoraccolto in un dvd.

19

A CURA DI EMANUELA LOMBARDI COMUNITÀ MONTANA DELLA VAL SABBIA

Page 11: TDL dicembre 2012

l’ha messa tutta. I risultati, sorprendenti adir poco, sono arrivati.Vinto il Trofeo Eccel-lenza (la vecchia CoppaItalia) contro la Manto-vani Lazio il 6 aprile sulcampo di Prato, ilCammi Calvisano ci hacreduto fino in fondo eha chiuso la Regular Sea-son al primo posto inclassifica, secondo Prato,terzo Rovigo, la bestianera per noi. La vittoria più bella,forse, è la semifinale di ritorno al SanMichele contro un Rovigo che i giallo-neri non avevano mai sconfitto in cam-pionato, la vittoria che ha premiato ilCalvisano con l'accesso all’ottava finaledella sua storia (di cui 5 perse e 2 vintenel 2005 e nel 2008). Una finale insolita,decisa dalla FIR in tre gare, ma al Cal-visano ne sono bastate due per mandareko i Cavalieri di Prato e alzare al cielo ilsuo scudetto numero tre. Il merito èstato di una squadra intera, Paul Griffenin testa, e di tutti coloro che hanno per-messo il "miracolo": dall'allenatore An-drea Cavinato (colui che fece vincere alCalvisano il suo primo scudetto) agli as-sistenti Dean McKinnel, Beppe Mor eCristiano Durante, dallo staff medico edirigenziale al presidente Gianluigi Vac-cari e tanti, tanti altri.

“Siamo, come ogni anno,all’inizio di una nuovastimolante avventura -afferma il presidente delRugby Calvisano Gian-luigi Vaccari - quest’annoè il campionato di Eccel-lenza Top 12 che, orgo-gliosi, disputiamo con loscudetto tricolore sullemaglie". All’annata sportiva ap-pena iniziata chiediamola conferma dei valoriespressi lo scorso cam-pionato, con l’obiettivo di

raggiungere nuovi successi. Per coltivarequesta speranza, abbiamo confermatoquanto di positivo è emerso nel nostrooperato della scorsa stagione. La rosa è stata confermata e arricchitadi ulteriori atleti (il solito mix di perso-naggi di valore comprovato e di bellesperanze) e da uno staff intero che, ul-teriormente maturato, ha dato prova disaggezza e di capacità. Con gioia ab-biamo preso atto che il mondo degliamici e degli sponsor ci è rimasto vicinoe i media hanno condiviso e capito lenostre azioni. A margine di questa non celata volontàdi rimanere ad alti livelli non abbiamotrascurato attente valutazioni su tuttoquanto ci circonda. Abbiamo tenutoconto del momento di particolare diffi-coltà, che il nostro Paese attraversa,

quindi è ferma la volontà di impegnarciin ciò che si può fare senza follie. Dentrodi noi c’è la certezza di avere comunque,con il nostro operato, conquistato lasimpatia degli sportivi bresciani, la fidu-cia nei nostri sponsor e la condivisionedei media che ci seguono. Nell’augurare ad atleti, tecnici e dirigentiun “buon Campionato”, rinnovo il mioringraziamento e quello di tutto ilRugby Calvisano, a tutti coloro che inqualsiasi modo aiutano questo sognoche si rinnova.

21

Il grande salto avviene all'inizio

del nuovo decennio.

Il paesino dellabassa brescianasfida i giganti

della storia delrugby italiano

a palla ovale arriva a Calvi-sano nel 1970 con il gruppo"Pesa". Il gruppo dei fondatori(e di chi si appassionò nel girodi pochi anni) è composto dapersone che ancora oggi, nella

maggioranza dei casi, sono all'internoo vicini alla società: Alfredo Gavazzi,Gianluigi Vaccari, Angelo Zanetti, An-gelo Bresciani, Osvaldo Scalvenzi, i fra-telli Appiani. Nei cuori degli sportivigialloneri rimarrà poi per sempre To-nino Montanari.

Il grande salto avviene all'inizio delnuovo decennio. Il paesino della bassabresciana sfida i giganti della storia delrugby italiano e vede i propri giocatorisempre più presenti nelle rappresenta-tive nazionali. Ė dai primi anni 2000 cheil Calvisano si è imposto a livello nazio-nale, conquistando tre scudetti Super-dieci, uno Under 21, uno Under 17, dueCoppe Italia e una Coppa Interconti-nentale. I colori gialloneri sono stati applauditiin ben sette edizioni dell'Heineken Cup,in una di Challenge Cup e nella stagione2012-13 si fanno notare ancora in Eu-ropa. Lo scorso campionato è stato daincorniciare per il Cammi Rugby Calvi-sano, che a settembre del 2011 maiavrebbe potuto immaginare di tornaresubito Campione d'Italia. Dopotutto il cammino non è stato fa-cile. Da quando nel 2008 la società hafatto l'amara ma obbligata scelta di auto-retrocedere in A2 e ricominciare dacapo puntando sui giovani, in tantissimicon impegno e valore ci hanno creduto.E così, anno dopo anno, il Calvisano ètornato in Eccellenza, tra i dieci grandidel rugby italiano, e da neopromossa ce

L

TRA SUCCESSI E BOCCONI AMARI

IL RUGBY CALVISANO HA SAPUTO DARE FILO DA TORCERE

ALLE GRANDI SQUADRECHE SI DISPUTANO

I MASSIMI CAMPIONATI.

20 Terre di Lombardia

RUGBY CALVISANO,UN SOGNO CHE SI RINNOVA

SPO

RT

A C U R A D E L T E A M R U G B Y C A L V I S A N O

Page 12: TDL dicembre 2012

23

ssere vicini alla gente del ter-ritorio. Ascoltare e condivi-derne i problemi. Questi ipunti in comune che leganocon un simbolico filo di con-

tinuità le sedi di Terre di Lombardia.La “famiglia” si allarga, i simpatizzanticrescono per numero e anche le inizia-tive si fanno più frequenti negli ambitia noi più cari: l’attaccamento ai me-stieri, alla famiglia e al territorio. Verie propri punti di forza di una culturache l’Associazione condivide e vuoleveder crescere.

Dall’alto in senso antiorario:l’inaugurazione delle sedi di Terre di Lombardia a Urago d’Oglio,in Val Camonica e in Valle Sabbia.

Sulla pagina a fianco:l’inaugurazione della sede di Brescia.

SEMPREPIU’ GRANDI

E

a nostra associazione, sin daisuoi primi passi, si è impe-gnata nel promuovere dia-logo e incontri tra le realtàdella piccola imprenditoria

industriale, agricola, dei commercianti,degli artigiani e degli amministratori

p u b b l i c id e l l ’ a r e alombarda:con i politici,m e m b r idell’Assem-blea parla-mentare diBruxelles edel Governodi Roma. In questi anni, per rendere più capillarela presenza e favorire il rapporto con gliutenti, in aggiunta alla sede centrale di viaVolturno 78 a Brescia, si sono affiancatequattro sedi locali nella provincia: Borno,

Urago d’Oglio, Barghe e Ma-nerba. Uffici aperti al dialogocol pubblico, per raccoglierestimoli e condividere iniziative,idee e progetti utili alla valoriz-zazione degli ambiti locali. Ogni anno l’associazione mettein campo eventi e partnershipper il mantenimento e la valo-rizzazione delle tradizioni cul-turali che contraddistinguonoil territorio; l’impegno è rivoltoa realizzare manifestazioni sto-riche, culturali, sociali e ricrea-tive, sempre più partecipate eorientate al rapporto direttocon la comunità. In divenire, oggi allo studiodell’associazione ci sono con-vegni e seminari dedicati al-

l’imprenditorialità ealla promozione delcomparto econo-mico-turistico dellaLombardia con lapartecipazione dipolitici ed esperti. L’Associazione sipropone in unruolo altamentepropositivo e dina-

mico. Attenta a favorire le potenzialità dicui dispongono le piccole e medie im-prese di questa terra da noi tanto amata,stimolando iniziative utili e condiviseper il futuro.

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L’A

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TERRE DI LOMBARDIATRA INIZIATIVE PASSATE E FUTURE

A S S O C I A Z I O N E C U L T U R A L E

22 Terre di Lombardia

www.terredilombardia.com

ANCHE IL 2013 SARÀRICCO DI IMPEGNI PERLA VALORIZZAZIONE

DEL TERRITORIO. Per il mantenimento e la valorizzazione

delle tradizioni culturaliche contraddistinguono

il territorio

Page 13: TDL dicembre 2012

grande impatto. La riuscita dell'evento èstata confermata dallapresenza di centinaia dispettatori, di certo favo-rita da una splendidagiornata di sole di fineestate. Il merito va ai numerosisponsor che hannomesso a disposizioneprodotti e personalequalificato. Come Ge-rard’s Cosmetic Culture,le estetiste della Saint George Schoolaccompagnate dall'insegnante Katju-scia Milani e dalla truccatrice LauraMarino, e Vanity Parrucchieri. A que-sto si è aggiunto il supporto dato daTerme di Boario-Ferrarelle, MeetingBorno e Venturi Fiori.

Conduttrice della gior-nata la giornalista Da-niela Rossi. A lei eall'Associazione Nazio-nale Carabinieri, an-ch'essa coinvolta, unsentito ringraziamento. Le modelle hanno in-dossato gli abiti e le no-vità autunno/inverno2013 di Od’a Mg Collec-tion, la collezione Sposadi Equostyle S-Arte, inuovi modelli della col-

lezione per disabili Free Shore e, dolcesorpresa, si sono visti sfilare i bimbi diBelle e Monelli. Gli organizzatori hanno voluto met-tere in risalto il valore della femmini-lità in tutte le sue declinazioni, siaattraverso la collaborazione fra le si-gnore coinvolte, che mettendo inprimo piano l'importanza di tenere ingrande considerazione bellezza e uni-cità anche in presenza di una malattiacome la sclerosi multipla. Per una donna infatti è importantepiacersi per piacere, in qualsiasi fasedella propria esistenza e in ogni situa-zione, soprattutto quando impegno efatica sembrano ridurre il tempo dadedicare a se stesse. "Donna & Glamour" ha lanciato unmessaggio molto forte: se una donnaè positiva verso di sé, anche la famigliae la società ne trarranno beneficio.

LE VOLONTARIE DELL’AISM HANNO

SFILATO PER RICOR-DARE A TUTTE L’IMPORTANZA

DI SENTIRSI BENE CON SE STESSE.

LA SCLEROSI MULTIPLA NON FERMA LE DONNE

EVEN

TI

omenica 16 settembreall'Archeopark di BoarioTerme si è svolta la sfi-lata di moda "Donna &Glamour". L'evento, or-

ganizzato da Loretta Tabarini e dalComune di Darfo Boario Terme, hacontato sul patrocinio dell'Ufficiodella consigliera di parità della Pro-vincia di Brescia Anna Maria Gan-dolfi, madrina ufficiale edeccezionalmente modella per ungiorno. Gradita ospite d'onore AnnaRivadossi, presidente dell'Associa-zione Terre di Lombardia. Grazie alla presenza delle volontariedell’Associazione italiana sclerosi mul-tipla (Aism) della Valle Camonica-Se-bino e di Brescia, che hanno sfilatoaccanto alle modelle di Od’a Mg Col-lection, la manifestazione è risultata di

D Gli organizzatorihanno voluto

mettere in risaltoil valore dellafemminilità

in tutte le sue declinazioni

24 Terre di Lombardia

A C U R A D I A I S M

La cosa preoccupante,che vivo da artigiano ecommerciante, è cheoggi le attività vivonoun’enorme difficoltà disopravvivenza perché ècalato il potere di acqui-sto delle famiglie e con-seguentemente sonocalati i consumi, senzapoi dimenticare l’ecces-

sivo carico fiscale eburocratico che nonaiutano certo le

aziende o chi avrebbeancora voglia d’investirein un’azienda.Cosa bisognerebbe fare?Secondo il mio modestoparere si potrebberocompiere alcuni passi. Ad esempiosnellire la burocrazia; ridurre la pres-sione fiscale che, da un lato, abbasse-

rebbe il gettito erariale,ma dall’altro rimette-rebbe in circolo nuovalinfa per l’economia; in-fine favorire l’accesso alcredito delle piccole emedie imprese, conmeno difficoltà a repe-rire le garanzie.In particolar modo lepiccole realtà imprendi-toriali, spesso a gestionefamiliare, compiono giàtanti sacrifici in terminidi orario per riuscire asopravvivere.Chiudo auspicando cheda questa mia chiacchie-rata con tutti gli amicidel partito, con i colleghi

artigiani e commercianti, e con le fami-glie, emerga un risultato positivo per ilraggiungimento del bene comune.

A C U R A D I E R N E S T O M E N A

SOCIETA’E TERRITORIO

25

LA VOCE DEI CITTADINI

IDEE PER MIGLIORARE LA COMPAGINE SOCIALE.

l 28 e 29 ottobre 2012 a Ospita-letto, Comune della provinciabresciana, si sono svolte le ele-zioni comunali. Mi sono candi-dato nella Lista centro destra

sostenuta dalla coalizione Pdl, LegaNord. Nonostante l’esito elettorale siastato sfavorevole per il nostro raggrup-pamento, la mia soddisfazione perso-nale è stata quella delle 330 personeche, con la loro preferenza, hanno di-mostrato fiducia e stima nella mia per-sona.La politica dovrebbe tener conto dellavolontà dei cittadini e del legame deglieletti con il loro territorio. Questo cosavuol dire? C’è un segnale che ci dicecome la gente voglia essere rappresen-tata dalle persone che vivono la realtàquotidiana del paese.

I

Oggi le attivitàvivono

un’enorme difficoltà

di sopravvivenzaperché è calato

il potere di acquisto

delle famiglie e conseguente-

mente sono calatii consumi

Page 14: TDL dicembre 2012

smissione del patrimo-nio statale, di abolizionedegli assurdi costi statalie di riforme strutturalineanche l’ombra. La nostra crisi parte damolto lontano. Durantequesti decenni le ban-che e gli Stati si sonofortemente indebitati,comprando strumentifinanziari che non sonobasati sulla concretezza,ma sulla creatività car-taria. Nella finanza gli stru-menti utilizzati sono so-prattutto due: le monete,garantite e controllate dagli Stati, e i cer-tificati di debito di varia natura, emessiin cambio di moneta da parte di privati,

di enti e di nazioni afronte di promesse. I de-biti più rischiosi sonoquelli che nell’imme-diato rendono di più.Questo finto sistema haprodotto una ricchezzamiracolosa ma inesi-stente, basata su guada-gni veri (gli interessi) perpochi e su facili perdite(causa inadempienza)per molti. Ecco perchésiamo in profonda crisi. Le banche stanno co-minciando a svalutaredai loro bilanci i “titolispazzatura” che hanno

in corpo, immondizia che faceva qua-drare le voci economiche dei loro conti.La gente disorientata confonde la fi-

MORDE ANCORA LA CRISI,

TRA FINANZA TROPPO CREATIVA

ED ECONOMIA RISTAGNANTE.

26 Terre di Lombardia

Le banche stannocominciando a

svalutare dai lorobilanci i “titoli

spazzatura” chehanno in corpo,immondizia chefaceva quadrarele voci economi-che dei loro conti

ECONOMIA E FINANZA LA DEPRESSIONE FINANZIARIA INCALZA

nanza con l’economia.Possiamo semplice-mente dire che la fi-nanza é la gestione deldenaro, e l’economia è lagestione delle risorse.Ed è per questo che unGoverno di tecnici fi-nanziari è poco adatto arisollevare la situazioneeconomica del nostroPaese.Ora la gente è furiosa,non ce la fa più a tirareavanti, perché è ingrossa difficoltà. Tral’Imu, che è una patri-moniale camuffata, e uncosto del lavoro esorbi-tante in Italia (per ogni 1.000 euronette in busta paga, il datore di lavorone paga 2.100), dove gli stipendi sonotra i più bassi d’Europa, le persone po-vere e per bene sono indignate per lapolitica fatta da false promesse, datante imposizioni fiscali e da nessunaripresa. Oggi contiamo 3.000.000 di di-soccupati.Chi ancora ha il coraggio di andare

avanti a fare impresa af-fronta battaglie ognigiorno durissime, acausa dei clienti, dellapressione fiscale e degliistituti bancari attual-mente irrigiditi, nono-stante la Bce abbiaappena erogato quasi150 miliardi di euro altasso del 1% alle mag-giori banche italiane. Mentre la recessioneavanza, gli scenari futurisi fanno sempre più bui.Ci vorranno decenni euna nuova classe poli-tica, veramente demo-cratica ed etica, per

risollevare l’intera nazione da questodisastro. Le imprese del nord-ovest sono in pro-fondo rosso, aumentano del 15,1% lesofferenze e la flessione dei prestiti inun anno è del 2,67%. Bastano due nu-meri per evidenziare lo stato di crisi diqueste imprese.Le sofferenze bancarie fanno paura; insostanza si può sostenere che il capitale

bancario è investito interamente e inalcuni casi non è sufficiente per fron-teggiare i soli rischi di non pagamento.Questo è l’anello debole che frena il ri-torno a condizioni normali di prestitoalla clientela. Gli ultimi dati disponibilisegnalano un forte calo dei prestiti e untimido rialzo dei depositi bancari. L’eventuale ripresa passa per il ritornodei flussi di prestito alle imprese chenon possono reggere all’infinito l’urtodi questa crisi finanziaria. I crediti incontenzioso crescono di oltre 1 mi-liardo al mese mentre quelli a incassoproblematico hanno una dinamica eun volume che destano serie preoccu-pazioni. La somma dei crediti bancari con pro-blemi sulla regolarità del rimborso (ru-bricati come deteriorati) raggiungequasi il 10% degli attivi delle aziende dicredito. In sostanza si può sostenereche il capitale bancario è investito inte-ramente e in alcuni casi non è suffi-ciente per fronteggiare i soli rischi dinon pagamento. Ecco cosa frena il ritorno a condizioninormali di prestito alla clientela: pauradell’insolvenza e penuria di risorse.

In sostanza si può sostenere

che il capitalebancario

è investito interamente

e in alcuni casinon è sufficienteper fronteggiare

i soli rischi dinon pagamento a depressione finanziaria é

così dura in questo periodoche molte persone non ve-dono via d’uscita per l’estin-zione dei propri debiti.

Risanare un Paese solo con le tasseporta inequivocabilmente alla reces-sione. Eppure Monti aveva annunciato,al momento del suo insediamento, ri-gore, equità e crescita, ma fino adessociò che si è visto é un rigore solo pernoi. Di tagli alla spesa pubblica, di di-

L

A C U R A D I S T E F A N O B E L O T T I C O N S U L E N T E F I N A N Z I A R I O

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Page 15: TDL dicembre 2012

e un imprenditore avvedutocome Bill Gates si butta inun progetto c’è da stare sicuriche sia qualcosa di serio. La Fonda-

zione Bill e MelindaGates qualche mese fa habandito un concorso perinventare gabinetti senzaacqua da utilizzare neiPaesi dove questa risorsaè assente. Può sembrareuno scherzo o un’attivitàdi poco conto, ma oc-corre andare al di là dellaprima impressione. La competizione, allaquale hanno partecipatoscienziati da tutto ilmondo, ingolositi dai 5milioni di dollari di pre-mio, si focalizza sul pro-blema della mancanzadel bene più prezioso delpianeta. Un problema più che serio,ormai riconosciuto a livello politico ecaldeggiato da un’opinione pubblicasempre più attenta al tema. Non sono solamente i Paesi del sud del

mondo alle prese con questioni di ca-renza cronica di questa risorsa. L’acquaè un bene prezioso e limitato anche perle nazioni ricche e la faccenda che il

gabinetto innovativo diBill Gates vuole risolverenon rappresenta altroche la punta di un ice-berg di un problemamacroscopico che ci stavenendo incontro. Ė una questione di nu-meri, ma non solo. Rag-giunti i sette miliardi dipersone che affollano ilpianeta (e nel 2050 sa-ranno probabilmentenove), la quantità d’ac-qua per ciascuno di noirisulta minore. In realtà, in aggiunta allaquestione di una distri-buzione della risorsanon affatto equa, si de-

vono affrontare le prospettive di deser-tificazione di molte aree terrestri. Gliscienziati monitorano l’avanzamentodei deserti e delle aree a siccità evidentecon grande preoccupazione.

L’ACQUA, UTILIZZATA COME FOSSE

INESAURIBILE, SARÀ UNA RISORSA SEMPRE

PIÙ PREZIOSA E MENO DISPONIBILE. GIÀ OGGI MOLTI PAESIDEVONO FAR FRONTE

A UNA SICCITÀ PREOCCUPANTE,

ECCO ALLORA CHE QUALCUNO SI INGEGNA A TROVARE SOLUZIONI.

28 Terre di Lombardia 29

SRaggiunti

i sette miliardi di persone

che affollano il pianeta (e nel2050 saranno

probabilmentenove), la quantità

d’acqua per ciascuno di noirisulta minore

TECNOLOGIE

E SE NON FOSSE ABBASTANZA?ACQUA, UN PROBLEMADI TUTTI

Ė poi da segnalare unaspetto culturale dellacattiva gestione della ri-sorsa, anche quandol’acqua c’è in abbon-danza. Tutti siamo abi-tuati a ritenerla inesau-ribile come l’aria che re-spiriamo, dunque non“pensandola” affatto. Apriamo il rubinetto piùdel dovuto, lasciamoscorrere la doccia senzapreoccuparcene o tantomeno ci chiediamoquanti litri occorranoper produrre i cibi chemangiamo. Tuttavia qualcuno hapensato di poter contri-buire a una gestione più accurata delprezioso elemento che ci tiene in vita.Diminuire gli sprechi è possibile senzastravolgere le esistenze. Due inventori,Faustino Filippi e Roberto Bassi,hanno studiato il problema e hannoideato un semplice sistema, denomi-nato 2nd water, che permette di riuti-lizzare l’acqua per usarla nel wc. Secondo l’agenzia nazionale Enea ognigiorno circa un quarto dell’acqua utiliz-zata da una famiglia media finisce nelloscarico del water. Ecco allora l’uovo diColombo.

Il sistema 2nd water pre-vede di far convogliare eaccumulare in un serba-toio le acque della doc-cia, della vasca o dellavandino. Anche inspazi ridotti è possibilefissare una piccola ci-sterna alla muratura delfabbricato e far confluirequi le acque usate di cia-scun elemento delbagno, perché siano suc-cessivamente utilizzatecome acqua di scaricodel wc. Il serbatoio puòavere diverse dimensionie capacità di accumulo,in funzione delle singoleesigenze. Ad esempio se

il sistema viene collegato alla vasca dabagno, si avranno un filtro a cartuccia,un serbatoio e una pompa di aspira-zione, e infine una tubazione che col-lega i tre elementi: vasca, serbatoio e wc.I vantaggi del recupero dell’acqua sonoapprezzabili a livello collettivo e, comeè facilmente comprensibile, anche a unlivello strettamente personale. Per unafamiglia la diminuzione della bollettaidrica diventa un obiettivo raggiungi-bile, senza mutare in alcun modo leproprie abitudini. Le ripercussioni per la collettività, una

volta che il sistema fosse adottato mas-sicciamente nelle case, comportereb-bero costi minori per la potabiliz-zazione, la ricerca e lo sfruttamentodelle sorgenti. Anche i costi indiretti sultrasporto, lo stoccaggio e la distribu-zione ne trarrebbero vantaggio. Oggi in Italia i costi della bolletta idricasono piuttosto contenuti se paragonatiall’importanza della risorsa e, soprat-tutto, se paragonati ad altri Paesi euro-pei. In futuro è molto probabile che iprezzi della bolletta idrica lievitino, pro-porzionati alla scarsità e alla difficoltàdi reperimento. Bisogna pensare chel’acqua è un elemento fondamentale perla vita dell’ecosistema e l’uomo do-vrebbe farne un uso il più possibile no-bile e parsimonioso.

Oggi in Italia i costi della

bolletta idricasono piuttosto

contenuti se paragonati

all’importanzadella risorsa, soprattutto

se paragonati ad altri Paesi

europei

Page 16: TDL dicembre 2012

er la quinta volta nella suacarriera Tonoli è salito sulgradino più alto del podiodella competizione garde-sana. La prima avvenne qua-

rant’anni fa, quando le imbarcazionierano dotate di ben altra tecnologia. La Multi Cento, trofeo dedicato a Gior-gio Zuccoli, ha visto protagonisti glisvizzeri di “57° Bol d’or” dello skipperOlivier Schenker. La competizione velica richiama i teampiù esperti da tutta Europa e, anche que-st’anno, è stata seguitissima dal pubblicoin una giornata serena e piacevole chenon ha dato particolari preoccupazionialle squadre in gara.

P“CLAN-GROK”, IMBARCAZIONE DEL VETERANO OSCAR TONOLI,

HA VINTO LA 62MA EDIZIONE DELLA

CENTOMIGLIA DEL LAGODI GARDA, TAGLIANDOIL TRAGUARDO POCODOPO LE 17 DI SABATO

8 SETTEMBRE.

30 Terre di Lombardia

VENTO IN POPPA PER LA 62MA EDIZIONE DELLA CENTOMIGLIA

SPORT

nel mondo ad essa legato, proprioper contribuire a valorizzare un pa-trimonio di tradizione e opportu-nità che necessita di unacomunicazione coordinata e conti-nuativa.Per questo motivo l’ente, per l’edi-zione 2012, ha creato importanti estrategiche sinergie con la facoltàAgraria di Cremona e Piacenza del-

l’Università Cattolica e l’AltaScuola in Economia Agroali-mentare (SMEA). Ha dato vita

a un convegno prima della cerimo-nia di conferimento dei premi, de-dicato agli orizzonti e alleprospettive occupazionali dei gio-

vani, offrendo lapossibilità di fre-quentare specifici se-minari e percorsiformativi dedicati alsistema agroalimen-tare. Grazie alla preziosacollaborazione con ilBanco di Brescia sonostate assegnate, allapresenza del direttoregenerale Roberto To-nizzo, borse di studiodel valore di 1.000euro ciascuna a Da-niele Pezzaioli, FabioGuerrini e DemetrioTurati. I tre studentisono stati premiati

per sostenere concretamente la for-mazione e la valorizzazione delle ec-cellenze nel mondo scolastico.

oscar dell’agricoltura e dell’ec-cellenza agroalimentare. Ėcosì che vienep e r c e p i t odalla colletti-

vità e dagli interessati ilPremio Pastori. Un rico-noscimento prestigioso,giunto all’ottava edizione,che onora la memoria delnostro benefattore, Giu-seppe Pastori, dedicandoattenzione e valoriz-zando quei soggetti ca-paci di distinguersi permerito in ambito agri-colo.La novità per l’edizione diquest’anno è rappresentadall’assegnazione di treborse di studio da partedel Banco di Brescia e ilconferimento di “Benemerito dell’Agri-coltura”. L’auspicio della Fondazione IARè di entrare nel cuore dell’agricoltura e

ECCELLENZA AGRICOLA MADE IN BRESCIA

RICONOSCIMENTI

31

Un evento organizzato dallaFondazione IARper valorizzare e riconoscere

l’operato di persone che si

sono distinte in materia

di agricoltura

A C U R A D E L L A F O N D A Z I O N E I S T I T U Z I O N I A G R A R IE R A G G R U P P A T E

BORSE DI STUDIO PER GIOVANI AGRICOLTORI.

L’

MEDAGLIE D’OROPer la Sezione Insegnante/Divulgatore: PROF. PIERO MAFFEIS

Per la Sezione Produttore/Trasformatore: AZ. AGR. BETTINA (CAINO) DI MEZZANA MONICA

Per la Sezione Produttore/Trasformatore: AZ. AGR. PESEI (TAVERNOLE S/M) DI MATEROSSI DR. AMEDEOE ABRAMO SABATTI LOC. CAREGNO – TAVERNOLE S.M.

Per la Sezione Studente: DEMETRIO TURATI

TARGA DI BENEMERITO DELL’AGRICOLTURA G. PASTORI:AZ. AGR. ZULIANI EMILIO (PADENGHE)

Page 17: TDL dicembre 2012

Non esiste scienza che non obbedi-sca a una qualche forma di precogni-zione etica: l’etica guida le sceltetecnico-scientifiche. Ancora un esempio chiarificatore.Pensiamo al dibattito attuale circal’eutanasia o la diagnosi genetica pre-impianto in ambito di fecondazioneartificiale: a secondadel senso e del valoreche si attribuisce allavita umana si assume-ranno scelte di elimi-nazione o di rispetto ecura di ciascuna sin-gola persona. Chi ri-tiene che la vita havalore solo se “di qua-lità”, solo se dotata diperfetta autocoscienza,solo se consente diespletare compiti efunzioni di “livello”,certamente di fronte aduna persona terminale,ad un demente avan-zato, ad un embrioneimperfetto o malatoevocherà lo spettrodelle “vite indegne diessere vissute”, la cuiunica “degna” prospettiva è l’elimina-zione. Per chi ritiene che la dignitàdella vita non dipenda dalla presenza

di specifiche qualità, se non quella diessere un “essere umano” vivente eche proprio la condivisione della“comune” appartenenza alla specieumana è il fondamento del principiodi uguaglianza, democraticamentecondiviso e sancito, sceglierà di pro-teggere, curare, accompagnare ogni

uomo indipendente-mente dalla sua età edalla sua qualità.Con gli amici dellaCircoscrizione Nord,due anni fa, abbiamoorganizzato un “Corsodi Bioetica per tutti”,condividendo con lanostra popolazione ivalori della bioetica“personalista”, chepone al centro di ogniscelta, sociale, cultu-rale, politica e scienti-fica l’uomo e il rispettodella vita. La parteci-pazione è stata signifi-cativa, sia in terminiquantitativi che di vivapartecipazione e condi-visione. Ė un’esperienzache deve essere soste-

nuta e ripetuta: la “cultura della vita”non deve significare altro che il “bene”anche della comunità sociale e civile.

33

solo una scienza… proponiamo il te-mine di BIOETICA” (Potter, 1970).Nel giro di pochi anni si capì quantoprofetiche potevano essere quelle pa-role, visto che mentre la tecnologiaavanza a velocità inattesa, la sapienzacirca il suo uso a vantaggio del-l’uomo segnava pesantemente ilpasso, portando con sé l’idea (sfor-tunatamente, oggi assai diffusa) chela cosiddetta scienza deve essere li-bera da qualsiasi condizionamentoetico o antropologico.Un esempio, fra i molti, chiarifica-tore: la diagnosi pre-natale. La tec-nologia pre-natale, il cui sensoveramente scientifico è quello di sco-prire il più presto possibile eventualipatologie del feto, nell’ottica di cu-rarlo, per quanto possibile, incre-mentando ogni sforzo di diagnosiprecoce per un’altrettanto precoceterapia, è divenuta una sorta di “re-tata” per scovare il malformato, ilmalato, l’imperfetto per eliminarlo.Curare la malattia, eliminando ilmalato: una cura ad alta tecnologiae “zero” umanità o morale.Va detto a chiare lettere, e mi rendoperfettamente conto di non essereper nulla (grazie a Dio) “politica-mente corretto”, che scienza ed eticaviaggiano a braccetto, strettamenteinseparabili.

Chi ritieneche la vitaha valore

solo se“di qualità”,

solo se dotatadi perfetta

autocoscienza,evocherà lo spettro delle “vite

indegne di essere vissute”

gnava accontentarsi didieci anni di meno.Come spesso accadenelle questioni dellosviluppo civile del-l’umanità, esiste, pur-troppo, un’altra facciadella medaglia: la tec-nologia “trascina” consé questioni etiche eantropologiche, spessoconsiderate come unasorta di fastidioso “far-dello”, che impongonoun ripensamento glo-bale sul senso stessodella vita e della per-sona umana.La bioetica, in quanto disciplina me-ritevole di una sua collocazione sen-

sibilmente autonomarispetto alla classicatradizione della filoso-fia morale, nasce nel1970, al termine di unlungo dibattito circa il“bene” o il “male” chele nuove scopertescientifiche potevanoarrecare all’umanità. Inparticolare l’utilizzodell’energia atomica, lacui devastante potenzadistruttiva era ancorasotto gli occhi di tutti,imponeva che l’uma-nità affrontasse il temadell’utilizzo della

scienza (ma sarebbe più corretto diredella tecnologia) nella prospettiva

della sopravvivenza stessadel genere umano.Non a caso nell’atto di na-scita della bioetica, si di-chiara testualmente:“L’umanità ha urgente-mente bisogno di unanuova saggezza che forniscala conoscenza di come uti-lizzare la conoscenza al finedi garantire la sopravvi-venza dell’uomo… unascienza della sopravvivenzadeve essere molto più che

IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTODI NEUROSCIENZE

DELLA FONDAZIONE POLIAMBULANZA DI BRESCIA SPIEGA LE IMPLICAZIONI

TRA SCIENZA ED ETICA.

BIOETICA: SAGGEZZA PER L’UOMO

SCIE

NZA

E C

OSC

IEN

ZA

32 Terre di Lombardia

Curare la malattia, eliminando

il malato: una cura

ad alta tecnologia

e “zero” umanità o morale

o sviluppo tecnologicodiagnostico-terapeuticoin ambito medico staconsentendo enormipassi in avanti sul fronte

della salute. Senza entrare in modoeccessivamente specialistico neltema, il semplice parametro dell’at-tesa di vita in Italia si attesta a 83,4anni per le donne e 78,9 anni per gliuomini. Soltanto trent’anni fa biso-

L

A C U R A D I M A S S I M O G A N D O L F I N I

Page 18: TDL dicembre 2012

presidio della zona rossa dei centri citta-dini di Moglia, Quistello e Bondeno.Con la chiusura dei campi e la sistema-zione degli ospiti in strutture più ade-guate decisa dalla Regione Lombardia, ciè pervenuta una richiesta da parte del di-partimento nazionale della ProtezioneCivile per dare un supporto all'Emilia an-cora in difficoltà. Una squadra è stata de-stinata a Rovereto sulla Secchia dove, dal7 al 14 agosto, si è occupata della sorve-glianza alla porta carraiaper il controllo dell'in-gresso al campo dei mezzie delle persone.Il nucleo Protezione Civiledi Bagnolo Mella è natouna quindicina di anni faed è composto da 12 vo-lontari, tutti con un pas-sato di carabiniere, e faparte dell'AssociazioneNazionale Carabinieri checonta un centinaio diiscritti.In questi anni ci siamo oc-cupati dell'informazione,della formazione e abbiamosvolto compiti sul campo.Abbiamo partecipato a esercitazioni orga-nizzate dalla Provincia e da altre realtà: unaspetto molto importante per affrontare lecalamità che purtroppo, sempre più di fre-quente, funestano il nostro territorio.In passato i nostri volontari sono stati im-pegnati in più occasioni. Dai funerali dipapa Giovanni Paolo II al terremoto diSalò dove, primo gruppo a intervenire, gliuomini sono stati impegnati per sette

notti consecutive alla sorveglianza del ter-ritorio con fini anti sciacallaggio. Stessocompito per le conseguenze del terre-moto all'Aquila. Ultimamente ci siamospostati sul fronte dell'inondazione di Ge-nova e, infine, a Moglia e Rovereto sullaSecchia.Quando i volontari non sono impegnatiin situazioni gravi o in esercitazioni uffi-ciali, dobbiamo occuparci di far qua-drare i conti perché, per poter operare,

dobbiamo essere in re-gola con tutti gli adempi-menti previsti dalledirettive della ProtezioneCivile nazionale. Il ri-schio per le irregolaritàformali è la cancellazionedall'albo del volontariato:divise ed equipaggia-mento personale anorma, assicurazione deimezzi di trasporto e ri-morchi per l'attrezzaturae la loro manutenzione,assicurazione di ogni vo-lontario per infortuni,malattia e possibili dannia persone e cose durante

gli interventi. Tutto deve seguire rigo-rose procedure. Per raccogliere i fondi, durante l'anno cirendiamo disponibili a garantire assi-stenza nelle gare sportive, in occasioni difiere, sagre o comunque dove è previstagrande affluenza di persone, sempre asupporto delle forze dell'ordine istituzio-nali, sperando nella generosità di chi ciha chiamato.

IL NUCLEO DI PROTEZIONE CIVILE

DI BAGNOLO MELLA È STATO IMPEGNATO

IN QUESTI ANNI NELLE PIÙ DELICATE

EMERGENZE DEL PAESE.

34 Terre di Lombardia

MOGLIA CHIAMA, BAGNOLO RISPONDE

VOLO

NTA

RIA

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n occasione del tragico terremotodel 22 e 29 maggio che ha coin-volto l'Emilia, la Lombardia e ilTrentino, sono state mobilitateforze di soccorso da tutto il Paese.

Compiuto il primo intervento da partedelle colonne mobili della protezione ci-vile con il montaggio di tutte le strutture,delle cucine, delle tende e tutti gli altriservizi necessari, sono entrati in campo ivolontari. Alternandosi ogni settimana,hanno garantito il supporto logistico, lasicurezza e la sorveglianza, aspetti delicatiper un ritorno alla calma.Il nucleo di protezione civile Anc di Ba-gnolo Mella si è messo a disposizionedella Regione. Il delegato della Lombardiaha impegnato una squadra dal 23 giugnoper una settimana e dal 14 al 21 luglio nel

I

Il nucleo Protezione Civiledi Bagnolo Mellaè nato una quin-dicina di anni faed è composto da12 volontari, tutti

con un passato di carabiniere

A C U R A D E L L A P R O T E Z I O N E C I V I L E D I B A G N O L O M E L L A

35

ogliamo raccontare con al-cune immagini frammenti dimomenti conviviali vissuticon gli amici della provincia.Persone che amano il proprio

luogo d’origine, come gli alpini, che nonmancano di dare un contributo nelle festee nelle ricorrenze dei nostri paesi. Personeche sentono viva la loro partecipazionealla comunità e nelle tradizioni affermanol’attaccamento ai valori. Momenti di vita, semplici e genuini, cheesprimono il gusto della festa, dello stareinsieme, tra amicizie consolidate e nuoviincontri carichi di futuro: forse anche dapiccoli eventi possono prendere formapropositi costruttivi.

VSPESSO E VOLENTIERITERRE DI LOMBARDIA È NELLE PIAZZE E FRALE MANIFESTAZIONI, ACCANTO AI PICCOLIGRANDI APPUNTA-

MENTI CHE RENDONOVIVACE IL TERRITORIO,

TRA SPINTE DI RINNOVAMENTO

E TRADIZIONE.

EVENTIE INCONTRI

Page 19: TDL dicembre 2012

La manifestazione, orga-nizzata come da tradi-zione dalla Pro LocoBarbariga e dal Comune,è stata patrocinata dallaRegione Lombardia, dallaProvincia di Brescia, dallaCamera di Commercio,dall’Associazione Co-muni Terre Basse e inse-rita nelle attivitàpromosse dal Distrettodel Commercio “PoloOrceano”. L’obiettivo è stato valorizzare e promuo-vere il prodotto tipico del nostro terri-torio, il casoncello, e di raccoglierefondi da destinare alle varie associa-zioni di volontariato presenti nella no-stra piccola ma efficiente comunità. Inoltre, parte del ricavato è stato de-voluto a istituzioni pubbliche presenti

sul territorio,le scuole del-l’infanzia, lascuola prima-ria e la Parroc-chia di Barba-riga, che hamesso a di-sposizione glispazi. In un climaamichevole edi sincera ag-

gregazione si sono cosìsusseguite le varie seratein cui la cucina caserec-cia e quella tipica bre-sciana hanno fatto dacontorno a sua “maestà”il casoncello. Novità di quest’anno èstato il sodalizio con lafamosa spongada diBreno, dolce tradizionaledella Valle Camonicache, inserita nel menùdella fiera, ha incontrato

un’accoglienza entusiasta del pubblico.Iniziata il venerdì sera con l’esibizionemotociclistica dell’Harley Davidson peril 2° Memorial Luca Gorlani, la fiera èpoi continuata nelle giornate di sabatoe domenica con i numerosi eventi or-ganizzati per l’occasione: dal radunoFerrari del Club Bibiesse allo show deglistuntman della Bmx, per concludersicon il torneo calcistico delle giovaniliF.C. Barbariga e del sempre apprezzatogioco della morra.Serate danzanti ed espositori agro-ali-mentari hanno chiuso poi il cerchio diuna manifestazione sempre più apprez-zata e conosciuta, nella quale la volontàe il lavoro messo a disposizione dai vo-lontari fanno da sfondo a una fiera pro-motrice del casoncello e nel contempoattenta ai bisogni sociali della comunità.Arrivederci all’ edizione 2013!

L’INCONTRO CULINARIODI FINE SETTEMBRE

HA RIEMPITO LE TAVOLE DI AMANTI

DEL CASONCELLO, PRODOTTO TIPICO DEL

TERRITORIO BRESCIANOGRADITO DA GRANDI

E PICCINI.

I CASONCELLI BRESCIANI FANNO IL TUTTO ESAURITO A BARBARIGA

TER

RIT

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IO

artiti con l’entusiasmo disempre e un po’ timorosi peril tempo che non promettevabene, siamo giunti anchequest’anno alla conclusione

della “9^ Fiera del casoncello bre-sciano” di Barbariga. Numerosi volon-tari, con impegno, passione e tantolavoro, hanno contribuito alla buonariuscita dell’evento con risultati più chesoddisfacenti data l’ingente presenza dibuone forchette accorse nelle giornatedel 28, 29 e 30 settembre.

P

Serate in cui lacucina casereccia

e quella tipicabresciana hannofatto da contorno

a sua “maestà” il casoncello

36 Terre di Lombardia

A CURA DI LUIGI TOSINI PRES IDENTE DELLA PRO LOCO DI B ARB ARIGA

ha visti partecipare in-sieme ad oltre settanta

colleghi, collabo-rando al noto istrut-

tore Luca Rossi, direttoredel “Centro studi delcane”. Protagonisti indi-scussi sono stati oltrecento amici dell’uomo,cani che con le loro abi-lità hanno saputo intrat-tenere il numerosopubblico presente sulla spiaggia. Tantissimi gli scenari proposti tra cui ilsoccorso nautico ed il coursing. Unaltro straordinario successo è stato rag-giunto sul set di Italia1 con “Buddy ilmio migliore amico”, presentato daRossella Brescia in collaborazione coni Bugs delle Iene e Nicole Pelizzari,conduttrice del programma Mistero. Dog’s Life organizzerà corsi di adde-stramento generali e anche privati suappuntamento, mirati a ogni singolarazza. Nel centro saranno anche dispo-nibili corsi preparatori per le gare rico-nosciute Enci come l’Obedience e Disc

Dog. L’intento è fornireun punto di riferimentoper la cittadinanza e idintorni, carente distrutture specializzatenel settore. Forti degli insegnamentie dell’impostazione or-ganizzativa tramandatadal Centro studi delcane, l’obiettivo è di dif-fondere una buona pra-

tica cinofila che insegni il rispetto e lasintonia per il nostro fedele amico aquattro zampe. “Speriamo che entro il prossimo annoil campo di addestramento possa es-sere inaugurato”, spiega Sara Macca-gnola, socia del progetto Dog’s life,consapevole della lunga burocrazia chel’aspetta. Il progetto porta con sé i mi-gliori propositi e ci si auspica una riu-scita felice grazie anche al significativosostegno del Comune di Manerbio edella cittadinanza, per dare al territorioun’ulteriore struttura innovativa e, so-prattutto, unica nella zona.

A C U R A D I G L O R I A P I O V A N I - D O G ’ S L I F E

ANTEPRIMA

37

IN ARRIVO DOG’S LIFE, UN’AREA PER I MIGLIORI AMICI DELL’UOMO

DOPO L’ESPERIENZA IN TV, I FIDO BRESCIANI AVRANNO

DEGNI ADDESTRATORI. A MANERBIO UN AMPIO SPAZIO RICONOSCIUTO

DAL CONI DOVE EDUCARE IL PROPRIO CANE.

associazione “Dog’s life” rico-nosciuta dal Coni è una re-altà sempre più concreta, cheprevede uno spazio intera-mente dedicato all’addestra-

mento cinofilo. Nascerà tra alcuni mesia Roncagnani, nei pressi di Manerbio,disposto su due campi per un totale di10.000 metri quadrati. Il progetto, per ora in corso di realizza-zione, ha alla base anni di esperienza.Gli istruttori Paolo Preti e DavideBianchi, insieme ai collaboratori SaraMaccagnola, Daniela Barbariga e Do-menico Trementini, hanno una mode-sta esperienza, ma vantano prestigiosecollaborazioni. Memorabile l’evento al bagno AlohaBeach di Marina Romea, uno spetta-colo cinofilo “Al mare con Fido” che li

L

Straordinariosuccesso è stato

raggiunto sul setdi Italia1 conBuddy il mio

migliore amico

Page 20: TDL dicembre 2012

verdi abbondano oltre l’abi-tato che non raggiunge lequattrocento anime, e il bio-logico diventa una scelta na-turale. “L’impollinazione èesclusivamente entomofila”

spiega Mar-cella. Si puòricorrere al-l’inserimentodi colonie diapi o di bombinegli impiantiper combatterei parassiti chel’industria disolito aggredi-sce con anti-crittogamici.

Dai ronzii operosi delle apiintorno alle piantine si ricavaun miele vellutato. Con vec-chi rimedi usati dalle nonnevissute da queste parti, la ce-nere della stufa o l’acqua d’or-tica macerata, si ottiene unadifesa fitosanitaria contro pi-docchi e formiche. Sinergiepreziose che rendono unico ilprodotto.

Come il particolare iostoche l’azienda, una tra le

pochissime in provincia, è ingrado di crescere. Ė un fruttodi origine olandese, incrocio fra ilribes nero e l’uva spina, considerato ilpiù ricco al mondo di vitamina C. Le marmellate di lampone, fiore al-l’occhiello di Marcella, hanno otte-nuto la denominazione comunale, unriconoscimento che molti Comuni inItalia si stanno attrezzando a conse-guire per valorizzare i prodotti locali.La produzione di marmellate avvienecon i tempi lunghi della massaiaormai scomparsa che, in grandi pen-toloni, vede prendere forma la confet-

tura in ore e ore di paziente attesa. Laricetta prevede rigorosamente pocozucchero versato tra una mescolata el’altra, e un lungo riposo in vasetti ste-rilizzati. Il tutto poi prende la formadi un negozio d’altri tempi: ripianicolmi di composte dai frutti coloratie golosi. Ma come si fa a non coniugare tantagenuinità con internet? Così, Marcellasi è attrezzata e grazie al suo sito nonsi deve nemmeno uscire di casa pergodere delle sue prelibatezze.

uando Marcella hadeciso di far nascere“Non solo piccolifrutti” è partita daquesto: dall'amore perla sua montagna, dalla

passione per la terra,dalla voglia di emo-zioni”. Basterebbero queste pa-role, lette in testa al sitoaziendale, per capire ilsentimento che animaMarcella Bonariva a unlavoro fatto col cuore. Visitare “Non solo pic-coli frutti” è una diquelle esperienze chechi vive nelle grandicittà sogna, forse con esagerato idea-lismo, come momento di evasione,simbolo di un mondo incontaminato.Eccessi a parte, è difficile restare in-sensibili al fascino di frutti delicaticome i lamponi e i ribes o il sambucoe le amarene, che la piccola aziendaagricola di Lozio, in Valcamonica, col-tiva a mezza montagna. L’aria è pulita da queste parti, altroaspetto invidiato dai cittadini, gli spazi

“Q

IL FRUTTETO DELLA NONNA

39

A LOZIO UNA PICCOLAAZIENDA AGRICOLA

COLTIVA FRUTTI IN UN AMBIENTE INCONTAMINATO.

È difficile restareinsensibili

al fascino di fruttidelicati come i

lamponi e i ribeso il sambuco e le amarene

IDEE&

IDEA

LI

SLA, una malattia ner-vosa degenerativa: attual-mente sono il testimoniala livello provinciale.Da calciatore ho vissutomomenti esaltanti, maquello che mi stanno of-frendo i malati, special-mente durante i viaggi aLourdes, non è da para-gonare a un goal o a unapplauso dagli spalti.I malati mi offrono ogni giorno lezionidi vita che immediatamente voglio tra-smettere al prossimo, con positività esoprattutto con il sorriso: un vero stru-mento di comunicazione positiva.Sono costantemente impegnato ad or-ganizzare momenti sportivi con un finebenefico, proprio per avvicinare i pro-

fessionisti di ogni settoreal mondo sociale e farconoscere le difficoltàche esistono nella vita.Mi sento adottatoda Brescia e in partico-lare dalla Circoscri-zione Nord, dove vivocon la famiglia, lavoro eho stretto numeroseamicizie.

Con questo breve intervento vorrei tra-smette il solito entusiasmo per il verosignificato della vita, da valorizzare pro-prio in questo momento di crisi, che alivello personale non deve sfociare indepressione.Dobbiamo essere sempre uniti per rag-giungere obiettivi comuni: migliorare laqualità della vita dei nostri concittadini.

LUCIANO DE PAOLA SI RACCONTA

CON L’INCONFONDIBILESTILE DEL “CATTIVO IN CAMPO E BUONO

NELLA VITA”.

38 Terre di Lombardia

UN CAMPIONEAL SERVIZIO DELLA CIRCOSCRIZIONE NORD

TRA

DIZ

ION

I

Brescia mi ricordano afianco di due prestigiosiallenatori, Lucescu e Reja,e dell’indimenticabile di-rettore generale del Bre-

scia Calcio Tonino Busceti, con il qualeabbiamo affrontato insieme momentidi notevole tensione sportiva. Graziealle loro doti umane abbiamo saputotrovare sempre una soluzione condivisada tutti.Prima di arrivare al Brescia sono pas-sato dal Crotone, dal Francavilla, finoalla serie A con il Cagliari, la Lazio el’Atalanta.Dopo l’esperienza professionale del cal-cio ora mi occupo del sociale. Mi sonoaffezionato alla città di Brescia e ai bre-sciani, ho instaurato un ottimo rap-porto con le varie realtà, in particolarecon il Terzo Settore. Mi piace occuparmi con grinta, pas-sione e un pizzico di coraggio del pros-simo, in particolare persone affette da

A

Dobbiamo essere

sempre uniti per raggiungere

obiettivi comuni

A C U R A D I L U C I A N O D E P A O L A

Page 21: TDL dicembre 2012

La sua origine nell’areamediterranea risale al pe-riodo olocenico, quandoabbondava l’erba dovuta alclima umido e mite, che nefavorì la diffusione. Il feno-meno entrò in crisi per ra-gioni opposte nel VicinoOriente, con particolare ri-ferimento all’Anatolia. La presenza in epoche re-mote è ampiamente docu-mentata: secondo FabioPittore, storico e politicodel III secolo a.c., i Romani scoprirono laricchezza prodotta dalla pastorizia tra-smigrante quando sottomisero i Sabini. Sicuramente la transumanza fu tra le at-tività fondamentali dei Sanniti, favoritadall’esenzione delle imposte sul bestiamee sui pascoli per il passaggio sulle stradedi collegamento. Una donna sannitaaveva sempre in casa la conocchia per fi-lare la lana e un telaio per tesserla e farnecapi d’abbigliamento e coperte. Gli uo-mini, oltre alla cura delle greggi, si impe-gnavano in attività varie, tra cui moltoattive furono quelle relative agli scambicommerciali e alla predisposizione deiservizi di accoglienza e di trattamento.La tradizione viene rievocata in alcune lo-calità della provincia di Brescia. Ognianno, infatti, si ripete questo rito dell’ar-rivederci agli alpeggi e centinaia di capitornano nelle stalle in pianura.Tale evento rappresenta un momento im-portante per l’economia agrosilvopasto-rale, anche in relazione alle caratteristicheorganolettiche del latte e dei suoi derivati.

Senza dubbio la transu-manza più caratteristicaoggi si svolge a Borno, inValle Camonica, dove l’As-sociazione Agricoltori el’amministrazione borneseorganizzano un eventoche richiama numerosituristi provenienti da varielocalità della Lombardia. Il centro storico della cit-tadina è festosamente in-vaso da mandrie dimucche, pecore, asini e

cavalli accompagnati dai malgari che of-frono ai passanti una dimostrazionepratica del loro lavoro quotidiano.Per i più piccoli si tratta di una vera le-zione formativa, avendo la possibilità diapprendere numerose nozioni diretta-mente dagli imprenditori agricoli.

UN’ATTIVITÀ ANTICHISSIMA,

CHE METTE IN RELA-ZIONE L’UOMO CON

L’AMBIENTE, CONDIVI-DENDONE I TEMPI E GLI

UMORI, IN STRETTORAPPORTO CON GLI

ANIMALI DA PASCOLO.

40 Terre di Lombardia

UNA CIVILTÀ CHIAMATA TRANSUMANZA

TRA

DIZ

ION

I

l termine transumanza significapastorizia trasmigrante: la parolaè composta da trans (di là da) e dahumus (terra), ovvero greggi chemigrano “di là dalla terra con-

sueta”. Non è pastorizia nomade, cioèsenza fissa dimora e neppure stanziale. Latransumanza si basa su quattro capisaldi:lo spostamento tra due sedi note in deter-minati periodi dell’anno; la proprietà delgregge; lo sfruttamento diretto dellostesso; l’orientamento verso l’economia dimercato. La pastorizia trasmigrante ri-mane una delle più antiche e diffuse atti-vità dell’uomo economico.

I

La pastorizia trasmigrante

rimane una dellepiù antiche

e diffuse attivitàdell’uomo economico

paese e nelle località dellaValle.

Il Comune di Ono S.Pietro, rivalutando e ri-scoprendo vecchie tra-

dizioni e antichi mestieri,da qualche anno ha decisodi far rivivere alla comunitàquesta tradizione, attra-verso un momento rievo-cativo del suo passatostorico-culturale ed econo-mico-sociale. Con l’intento di radunare lagente attorno a un’impor-tante porzione di storia e ditrasmettere ai più giovaniun patrimonio immaterialeche stava per disperdersi,nella prima decade delmese di ottobre è organiz-zata la manifestazione“Calchera e dintorni” giunta alla sua quintaedizione anche grazie al sostegno e al pa-trocinio dell’Assessorato all’assetto territo-riale-parchi della Provincia di Brescia. Lo scorso 2 ottobre, alla presenza di AnnaRivadossi, in una magica e vivace atmo-sfera, la calchera è stata riaccesa. Ampia e

intensa è stata la partecipa-zione della gente, occhi lu-cidi nei più anziani e moltacuriosità e voglia di saperedei più giovani. Moltissimepersone da fuori paesesono giunte ai piedi dellaConcarena per vedere losplendido e meravigliosospettacolo della calcheraaccesa nel buio della notte;il suo sbuffare e le fiammedai diversi colori che si sta-gliavano verso il cielohanno offerto immagini dialtri tempi, dal sapore an-tico, e quasi per magia si èpotuto assistere pianopiano alla trasformazionedella pietra in calce. Numerosi poi gli eventi diapprofondimento e d’in-

trattenimento, grande la partecipazione ailaboratori didattici e artistici, alle visite gui-date, e notevole il successo del concorso fo-tografico abbinato, le cui premiazioni sisono svolte alla presenza dell’on. GiuseppeRomele, vicepresidente della Provincia diBrescia.

TRA

DIZ

ION

I41

LA VALLE DELLE CALCHEREFIN DA TEMPI

ANTICHISSIMI LE CALCHERE HANNOFORNITO SOSTENTA-

MENTO ALLA POPOLA-ZIONE. IL DURO LAVORO

ALL’INTERNO DELLE FORNACI È STATO RIEVO-CATO PER LO STUPORE

DEI PIÙ PICCOLI.

ra i monti più suggestivi chefanno da corona alla mediaValle Camonica sorge ilgrandioso argine dolomiticodella Concarena. Alla sua

base, nel cumulo di detriti che si sono am-mucchiati nei secoli, il Comune di Ono S.Pietro, anticamente denominato Do, è im-merso in una natura incontaminata cheracchiude preziosi aspetti ambientali.Per molto tempo, all’interno di grandi e cu-riose fornaci dette "calchere", con ingegno,sapienza e tanta fatica, i “calcherocc da Do”hanno trasformato la pietra calcarea delmonte dolomitico in purissima calce. La produzione di questo legante costituìfino agli anni Sessanta, attraverso una pre-senza qualificata delle fornaci, dell’agricol-tura e dell’allevamento, una delle principalifonti di sostentamento della popolazione.L’utilizzo della calce in area camuna è do-cumentato già in epoca romana, grazie alnotevole impulso dato all’urbanizzazione ealla fabbrica di templi ed edifici pubblici.Dai racconti e dalla documentazioneemerge che per produrre 250 quintali di ot-tima calce servivano circa 3.000 fascine dilegna e circa 600 quintali di pietra dellaConcarena, che veniva cotta ininterrotta-mente per sei, sette giorni. Il prodotto vivocosì ottenuto era poi venduto o barattato in

TPer rivalutare

e riscoprire vecchie

tradizioni e antichi mestieri

A C U R A D E L C O M U N E D I O N O S . P I E T R O

Page 22: TDL dicembre 2012

ella miaesperienzadi ammi-nistratorepresso il

Comune di Brescia, hopotuto apprezzare e va-lorizzare il rapporto e lacomunicazione con icittadini e le istituzioni

come elemento fon-damentale per co-struire e ricostruire

relazioni umane e civili.Tradizionalmente percomunicazione si in-tende lo scambio di informazionitra diversi soggetti. Tuttavia essa in-clude l’idea di comunità e rispondea quel bisogno di partecipazioneche ispira il nostro sporgerci versol’altro. In questa era digitale si moltiplicanoi mezzi che consentono agli utenti delweb d’interagire, ma spesso nellafretta di predisporre nuove tecnolo-gie sempre più avanzate non si dà aifruitori il tempo di sviluppare un mi-nimo di abbozzo di dialogo. Occorre perciò uno sforzo, prima ditutto concettuale, per ricomporre leparole, restituendo loro il significatoche hanno sempre avuto, controllareattentamente la complessa semanticache origina e si sviluppa su internetper non doversi trovare un giorno aparlare in uno stesso luogo, o forse in

uno stesso "non luogo",in mille lingue diversesenza riuscire a comu-nicare.Data la quantità e la ri-levanza della comuni-cazione dobbiamoriflettere e confron-tarci con il senso di re-sponsabilità delleistituzioni nei con-fronti dei loro interlo-cutori.Le responsabilità, so-prattutto etiche e mo-rali, possono essere

sintetizzate nei seguenti assunti: il ri-spetto della dignità della persona,motivo per cui la comunicazionedeve evitare di essere “volgare e mo-ralmente degradante”; la parità, sulpiano del potere dialogico, fra gli in-terlocutori; la veridicità dei messaggitrasmessi e, infine ma non da ultima,la responsabilità nella creazione di bi-sogni e di modelli di consumo. Fondamentale risulta per tutti co-loro che comunicano, in prima per-sona gli amministratori pubblici,tener fede ai seguenti aspetti: l'atten-zione all’uomo, la strumentalità deimezzi di comunicazione di massa,l’uso degli stessi per una crescitadella partecipazione alle cose delmondo per condividere un unicoobiettivo finale: migliorare la qualitàdella vita dei nostri cittadini.

A C U R A D I M A R C O R O S S I

I MED

IA O

GG

I

43

LA COMUNICAZIONECOME ELEMENTO DI SOCIALIZZAZIONE

MARCO ROSSI, IN QUALITÀ DI PRESIDENTE DELLA CIRCOSCRIZIONE NORD,

RACCONTA COME COMUNI-CARE CON REGOLE CONDI-VISE SIA ALLA BASE DELLOSCAMBIO CON I CITTADINI.

N Dobbiamo riflettere

e confrontarcicon il senso

di responsabilitàdelle istituzioni

nei confronti dei loro

interlocutori

Carbosider S.r.l. nasce verso la fine del 2000 attraverso la volontà di alcuni sociche conoscevano bene il mercato siderurgico in quanto si sentiva l’esigenza dicreare una struttura snella, quindi con costi di struttura e commerciale molto con-tenuti, utilizzando la propria esperienza nel settore di approvvigionamento estero.

Tale esperienza nasce dal fatto che si avvertivano nel mercato europeo piccoletensioni che avevano dato luogo a chiusure di aziende produttrici di ferroleghe emolte altre pian piano riducevano la loro capacità per l’enorme costo dell’energiaelettrica.

Dopo alcuni anni in cui passati con fatturati discreti anche la società ha risentitodella generale e sfavorevole congiuntura economica, ma nonostante questo ha sa-puto gestire al meglio le risorse e continuare nella sua presenza sul mercato.

Nel 2009 si è deciso di potenziare l’area commerciale soprattutto si cercavo agentimonomandatari che si rivolgessero anche a grossi commercianti e non solo alleacciaierie che presentavo problemi finanziari.

I risultati di quest’investimento in risorse umane iniziò a dare i suoi frutti nella se-conda metà del 2010, ciò ha permesso alla società di raddoppiare il suo fatturatoe nel corso del 2011 alla data attuale si è già raggiunto il fatturato di tutto l’annoscorso.

Sono stati aggiunti alle classiche ferroleghe come Ferro Silicio, Ferro Silico Man-ganese, Ferro Cromo, anche altri prodotti che hanno incontrato il favore dei clientiper il loro ottimo rapporto qualità/prezzo come mattoni refrattari, elettrodi di grafitee rivestimenti in ceramica.

La necessità di questi ultimi prodotti nasce dal fatto che Carbosider S.r.l. volevafornire un supporto tecnico oltre che materiale alle acciaierie che volevano fideliz-zare il rapporto fornitore /cliente.

La struttura aziendale è composta da un amministratore che segue le politiche fi-nanziarie e la ricerca di nuovi affidamenti, quattro consulenti di cui un tecnico delsettore che certifica la qualità del materiale soprattutto visitando le fabbriche inCina, India e Repubbliche Ex Yugoslavia, tre commerciali che a tempo pieno visi-tano le attività siderurgiche del clienti ed infine due amministrativi che si occupanodi gestire tutti i dati dalla conferma di vendita a quello di acquisto dalla gestionedei trasporti alla fatturazione e relativo incasso.

Via Marzabotto, 3, Frazione Timoline - 25040 CORTE FRANCA (Bs) Tel. 030 8364280 – Fax 030 9826242 – e-mail: [email protected]

Page 23: TDL dicembre 2012

na semplicedimost ra-zione del-l’impegno edella pas-

sione profusa in questi ul-timi anni per mantenerevivo il contatto con i citta-dini, con le associazioni diriferimento e con i rappre-sentanti delle istituzioni,per toccare con mano la re-altà che ci circonda.Una passione e una deter-minazione per diminuire ladistanza tra le istituzionipubbliche e i bisogni dellepersone, anche in relazione agli effetti ne-gativi prodotti talvolta da un’assurda bu-rocrazia, causa di aumento dei costi acarico delle aziende e dei privati.Questo passaggio culturale deve rappre-sentare un chiaro e reale obiettivo pertutti coloro che vogliono dedicarsi all’im-pegno pubblico con vero senso civico, persaper interpretare le esigenze della gente

comune e riconquistarne laloro fiducia indispensabileper incrementare la soddi-sfazione dei desideri deinostri cittadini. Oltre alla crisi economicaquello che preoccupa è lacrisi sociale. È il fatto chetutte le parti sociali nonsiano messe a lavorare as-sieme verso la realizzazionedi una visione comune.Leggendo i giornali e ascol-tando i dibattiti emerge unPaese coinvolto in ungrande tiro alla fune tra po-sizioni inutilmente opposte:

rigore-crescita, anziani-giovani, flessibilità-certezze, uomini-donne, nord-sud.A fronte di tutto questo, credo che l’im-pegno civico possa rappresentare unarisposta, in un tempo in cui ogni istitu-zione deve prendere la propria respon-sabilità nel far progredire questo Paesenelle sue dinamiche democratiche, so-ciali ed economiche.

MARCO ROSSI,

APRE ALL’IMPEGNO CIVICO COME RISPOSTAA UNA CRISI DURATURA.

44 Terre di Lombardia

MANTENIAMO VIVACE LA RELAZIONECON LE PERSONE

SEN

SO C

IVIC

O

Dall’alto in senso antiorario:Marco Rossi

presso l’Associazione Nazionale Polizia di Stato;

presentazione della pubblicazione Il Sale della Terra (raccolta di testi

redatti e pronunciati da Sua Santità Papa Giovanni Paolo II)

alla presenza del Cardinal Re;alla premiazione del torneo di tennis

su sedia a rotelle.

U Dedicarsi all’impegno

pubblico con vero senso

civico, per saperinterpretare

le esigenze dellagente comune

e riconquistarne la fiducia

A C U R A D I M A R C O R O S S I

Page 24: TDL dicembre 2012

all’incremento econo-mico del fatturato chealla veicolazione dell’im-magine del territorio. Ė necessario diversifi-

care l’offerta culturalestudiando progetticon le associazioni

teatrali e artistiche lo-cali, con particolare ri-guardo ai giovani e allasperimentazione deinuovi linguaggi.Obiettivo fondamentaleè creare un legame tracultura e turismo finaliz-zato a rafforzare l’imma-gine del territorio e a pubblicizzarla.La provincia di Brescia deve diventaremeta turistica con al centro il capo-luogo dal quale si espandano a raggieragli ambiti della Vallecamonica, dellaFranciacorta, della Valle Trompia, della

Valle Sabbia, della Ri-viera del Garda, dellapianura e dei laghi, cia-scuno con le sue pecu-liarità naturalistiche,storiche e gastronomi-che.L’importanza dell’atti-vità turistica nella realtàeconomica e sociale, lasua posizione in terminidi presenze ed arrivi a li-vello regionale e nazio-nale, la sempre piùmarcata competitivitàdel mercato impongonouna definizione mag-

giormente mirata delle azioni di indi-rizzo e di governo della PubblicaAmministrazione e di quelle operativemesse in campo dai privati che, in si-nergia, contribuiscano alla ripresa eco-nomica.

A C U R A D I L U I G I R A I N E R I

TURISMO CULTURALE

47

TERRITORIOBRESCIANO,MUSEODIFFUSO

LA CITTÀ DI BRESCIA, LA CAMPAGNA,

LE VALLI E I LAGHI SONO UN PATRIMONIO STORICO-CULTURALE CHE ATTIRASEMPRE PIÙ TURISMO.

a crisi economica attuale im-pone un uso ancor più miratoed efficace delle risorse pub-bliche a disposizione per lacultura e la valorizzazione del

patrimonio di storia e delle tradizionilocali, favorendo la crescita dei citta-dini attraverso la loro partecipazionealle diverse iniziative.La provincia di Brescia si può conside-rare come un “museo diffuso”, terraricca di monumenti storici, pinacote-che e testimonianze artistiche di stra-ordinaria bellezza, un insieme diattrattive storico-culturali di tutti: deibresciani, cui dovrebbe essere garantitauna sempre maggiore consapevolezzae fruibilità di questa grande ricchezzaculturale, e dei turisti, che ogni annocontribuiscono in modo sostanziale sia

L

Obiettivo fondamentale

è creare un legame tra

cultura e turismofinalizzato

a rafforzare l’immagine del

territorio e apubblicizzarla

sisma che poche setti-mane prima aveva col-pito duramente l’EmiliaRomagna e, in misuraminore, la Lombardia eil Veneto. Giuseppe Casella, segre-tario regionale della Fe-derazione Pro Vita, haraccontato di aver visi-tato il Comune di Mo-glia e di essere rimastocolpito dall’accoglienzadi una comunità che,seppur molto provata, non è mancatadi esternare ospitalità sincera. Al ritorno, Casella ha pensato bene diricambiare. L’intenzione era di riusciread aiutare le famiglie dedicando unsegno di vicinanza alle problematichedi una tragedia così grave.

Anna Rivadossi, presi-dente di Terre di Lom-bardia, l’on. GiuseppeRomele, vicepresidentedella Provincia di Bre-scia e assessore al terri-torio e Marco Rossi,presidente della Circo-scrizione Nord del Co-mune di Brescia, hannorisposto all’appello mo-rale: è nata l’idea di re-galare un diario aglistudenti. Un piccolo si-

gnificativo modo per condividerequella disgrazia, oggi ancora presentenella vita degli abitanti come serio di-sagio. Un simbolo dunque dell’empa-tia fra i due territori. L’Associazione Terre di Lombardia èorgogliosa di aver fatto da tramite tra

la Provincia di Brescia e ilComune di Moglia, sull’in-vito lanciato da Pro Vita pergarantire un contributo. Si va dunque allargando lospettro di iniziative a sfondosociale in cui Terre di Lom-bardia è impegnata. I pre-ziosi incontri con altre realtàassociative e con gli attori so-ciali della regione fanno davolano per unire le forze inun periodo di crisi e di sfidu-cia nelle istituzioni.

QUANDO UNA TRAGEDIACOME IL TERREMOTO DI MAGGIO COLPISCE,TERRE DI LOMBARDIA

SI FA AVANTI.

UNIRE LE FORZE IN TEMPI DI CRISI SI PUO’

INIZ

IATI

VE

na cena informale afine luglio è stata l’oc-casione per Terre diLombardia di avvici-narsi a Pro Vita, una

realtà che si propone di riunire per-sone con coscienza civile al serviziodella solidarietà (vedi pag. 7).Durante la piacevole serata si è parlatodi molti argomenti di attualità, una ti-pica occasione di convivialità pro-mossa dall’associazione, sempredesiderosa di confrontarsi e aprirsi aldialogo. Ė stata un’occasione per trattare ancheargomenti molto seri; si è lungamentedibattuto dei danni provocati dal

U

46 Terre di Lombardia

Il diario,un piccolo

significativomodo

per condividerequella

disgrazia

Page 25: TDL dicembre 2012

Numerosi i soci, le auto-rità e i cittadini chehanno seguito la manife-stazione, dalla messa ce-lebrata dal vescovo

monsignor LucianoMonari, al corteolungo le vie del cen-

tro cittadino, fino allacerimonia civile a Pa-lazzo Loggia. Brescia, con già 18 de-cessi nel 2012, continuaa rimanere ai verticinella triste classifica nazionale delleprovince con più morti sui luoghi di la-voro. Oltre 17.000 gli infortunati ognianno nel bresciano, un fenomeno chenon accenna a ridimensionarsi.Per questo l’Anmil ha or-ganizzato un concorso ri-volto ai giovani di etàcompresa tra i 15 e i 25anni, per la realizzazionedi un’opera nei settorigrafico, fotografico evideo. La partecipazioneè gratuita. Per ognunadelle tre categorie sa-ranno indicati due vinci-tori. Il tema del concorso è co-gliere, illustrare, eviden-ziare e testimoniaremomenti di vita o situa-zioni di rischio o di peri-colo, al fine di mandaremessaggi che sensibiliz-zino il cittadino e il lavo-ratore sul tema della

sicurezza e della preven-zione sui luoghi di la-voro, colpendol’immaginario collettivosu questi concetti. Il ricco montepremi di4.000 euro sarà distri-buito tra i primi quattroclassificati di ogni cate-goria. Al primo diognuna verranno asse-gnati 500 euro e premispeciali per gli altri clas-sificati.

Per informazioni, rivolgersi alla Sedeprovinciale ANMIL Brescia, via Col. R.Psaro, 41a (vicino all'ITIS Castelli), te-lefonare allo 030 393439 o scrivere [email protected].

A C U R A D E L L ’ A N M I L

LAVOROE SALUTE

49

LA 62a GIORNATA NAZIONALEANMIL

UN IMPEGNO PER CONTRASTARE

UNA PIAGA DI CUI L’ITALIA È TRA I PRIMATISTI

IN EUROPA.

l 14 ottobre l’Anmil (Asso-ciazione Nazionale MutilatiInvalidi del Lavoro) di Bre-scia ha celebrato la 62a“Giornata dedicata alle vit-

time degli incidenti sul lavoro”, dedi-cata a chi, con il lavoro, ha contribuitoal progresso civile ed economico delPaese ma che, a causa di un infortunio,ha perso la vita. Con questa ricorrenza si è anche volutapromuovere una maggiore attenzioneai temi della salute, della sicurezza edella prevenzione, per tradurre in re-altà una visione di sviluppo sostenibileper un maggior rispetto della dignitàdel lavoro.

I

L’Anmil ha organizzato

un concorso rivolto ai giovaniper testimoniaremomenti di vita

o situazioni di rischio

o di pericolo

o r m a l i n anera, oc-chio ditigre, tur-chese. Sono

alcune delle molte pietreesistenti in natura a cuil’uomo ha da sempre at-tribuito proprietà prodi-giose e terapeutiche. Fin dall’antichità i cri-stalli hanno acceso nel-l'umanità, nella partefemminile in particolare,un’irresistibile attrazione. La luce chesi rifrange in una moltitudine di sfu-mature ha sedotto poeti e amanti, hareso avidi coloro che desideravanoimpossessarsi delle virtù, e ammorbi-dito i cuori più bruschi. Non solo insenso lato ma, a quanto pare, a dettadegli esperti in gemmologia, ancheletteralmente. Con buona pace di Freud, ad esempio,la tormalina nera sarebbe in grado dialleviare i disturbi depressivi, riequi-librando dentro di noi ciò che ha su-bito uno sbilanciamento. L’occhio ditigre invece, e non poteva essere altri-menti, è simbolo del coraggio e del-l’energia fisica: le venaturelongitudinali che variano dal miele albruno della terra aiuterebbero infattia risolvere le incertezze e i conflitti in-teriori, aumentando l’autostima.Al turchese, invece, si associa l’amici-zia o l’amore e da tempo immemore

ad esso è stato attribuitoun valore molto forte.Plinio ne parlò nella suaNaturalis Historia, Ari-stotele descrisse congusto le proprietà e pro-babilmente anche Cleo-patra fu vittima del suofascino; il reperto piùantico in turchese è unbracciale scoperto inEgitto risalente a ben8.000 anni fa. "La turchese", questa la

dicitura corretta ("il turchese" si rife-risce infatti al colore"), è una pietradelicata che si lascia facilmente alte-rare dai profumi e ciò ha contribuitoa creare leggende un tempo osservatescrupolosamente. Secondo la tradizione la sua tinta sbia-disce all'approssimarsi di una disgra-zia, specialmente al termine di unamore e diventa nera in caso di adul-terio. Che porti fortuna deve essere pur verose anche per alcune tribú di Indianiamericani, la turchese era capace dicambiare il corso degli eventi. Adesempio, i Navajo la usavano per i ritipropiziatori per ottenere la pioggiasulla terra riarsa dalla siccità. Edanche gli Aztechi e gli Incas eranoestasiati dai suoi effetti magici. Ma, si sa, quando si crede fortementein qualcosa la fortuna viene di conse-guenza.

AMATE E TEMUTE PER I LORO EFFETTI,

TRA COSTUME E CREDENZE LE GEMME

FANNO PARTE DELLASTORIA DELL’UMANITÀ.

PIETRE DURETRA FORTUNA E LEGGENDE

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48 Terre di Lombardia

Fin dall’antichitài cristalli hannoacceso nell'uma-nità un’irresisti-bile attrazione.

Al turchesesi associa l’amicizia o l’amore

Page 26: TDL dicembre 2012

ra lemon-tagnedi unp a e -

sino svizzero e lasponda bre-sciana del lagod'Iseo, una sto-ria di amore,passione eguerra.Un fotoreporteritaliano è so-pravvissuto auna terribilestrage avvenuta in Bosniamolti anni prima. Non è an-cora riuscito a lasciarsi allespalle quella vicenda. Decidequindi di lasciare Brescia, lasua città, e di trasferirsi aChampery, lontano da affetti ericordi. È lì che incontraAnna, la donna che lo scon-volgerà al punto di portarlo afare davvero i conti con i

traumi del passato e con gli incubiche lo assillano nel presente. Pagine di storie che s’intrecciano, dianime che si sfiorano, di vite che s’in-contrano, in un romanzo dal fascinoantico, dove non mancheranno icolpi di scena.E sullo sfondo della trama conti-nuano a tornare i tulipani rossi, comeil sangue, come la passione.La peculiarità del romanzo, unoscritto sentimentale con elementi dimistery e noir, è, per noi bresciani, il

fatto che si ambientasul lago d'Iseo e a Bre-scia. A Sale Marasinoabita infatti il detectiveche aiuterà Anna, laco-protagonista, a cer-care Kriss, il protagoni-sta, a Brescia. Anna,nel corso della sua per-manenza, avrà mododi conoscere alcune lo-calità bresciane, le lorotradizioni e i piatti ti-pici delle nostre zone.Un romanzo ben radi-cato sul territorio in-

somma, che però affronta temi"umani" di grande attualità, con notepsicologiche davvero profonde e chesarà presentato in una serie di occa-sioni sul territorio. Un libro che affronta molti aspetti in-teressanti legati alla dimensioneumana, nella sua complessità e fragi-lità. Non è soltanto la storia d'amoretra un uomo e una donna, ma la sto-ria d'amore tra l'essere umano e lavita, con tutti i dubbi, i drammi e lafatica che porta con sé.Nel testo, grazie a un grande lavoroche affonda le radici nella psicologiae in particolare nello psicodrammamoreniano, s'intravedono anche glistrumenti per superare traumi delpassato, che spesso ci impediscono divivere serenamente il presente.Tra le vie del centro storico di Bresciae le acque calme del lago d'Iseo un in-treccio incalzante di personaggi, distorie e di passioni carichi d'attualità.

NARRATIVA

51

ROSSOTULIPANO,DALLA GUERRA ALLA VITA

Un libro che affrontamolti aspetti interessanti

legati alla dimensione

umana, nella suacomplessità

e fragilità

A C U R A D I E L I A N A B O R D O G N A

IL ROMANZO, UN MIX DI ROMANTICISMO

E NOIR, È AMBIENTATO TRA BRESCIA

E IL LAGO D’ISEO.

TPromozione sociale.Tra le iniziative che ve-dono impegnata la sedebresciana abbiamol’inaugurazione del-l’anno giudiziario nellaCorte d’appello di Bre-scia, per il quale l’“Asso-ciazione Condividere laStrada della Vita”, èl’unica realtà di volonta-riato bresciano invitata a

relazionare.Inoltre facciamo parte integrante dellaconsulta provinciale della sicurezzastradale.Per dare un contributo importante allefamiglie delle vittime, abbiamo avviatotre spazi d’ascolto permanente a Con-cesio, Bedizzole e a Darfo Boario, avva-lendoci gratuitamente di specialisti inpsicologia. Incontriamo oltre 7.000 stu-denti ogni anno nelle scuole, organiz-ziamo un concorso per spot televisivisulla sicurezza stradale denominato“prevenspot”, che coinvolge i ragazzidelle scuole secondarie e gli studentiiscritti a corsi di laurea e di alta forma-zione delle università della Lombardia. Siamo gli ideatori della “giustizia ripa-rativa” nei confronti di chi viene fer-mato in stato d’ebbrezza svolgendo unlavoro di pubblica utilità, essendoiscritti presso il tribunale di Brescia as-sieme ad altre 21 associazioni.Divulghiamo il nostro impegno ancheattraverso lo sport. Siamo sponsor uffi-ciali del Concesio Calcio, una squadrache milita in promozione.

L’associazione si rivolgealle vittime della strada,ai loro familiari e, più ingenerale, a tutti coloroche hanno a cuore la si-curezza stradale e la for-mazione delle giovanigenerazioni.In particolare, nel pros-simo biennio, sarà con-fermato l’impegno per laformazione, soprattuttonelle scuole, e per la prevenzione. Inol-tre si stanno elaborando anche altre at-tività, per le quali vi è massimadisponibilità a raccogliere eventuali sol-lecitazioni e proposte.L’associazione è regolarmente iscrittaall’Agenzia delle Entrate con il codice fi-scale 98162010171, ed è iscritta pressoil registro regionale delle associazioni di

er essere ancora più presentinel territorio bresciano e permigliorare l’attenzione allanostra realtà locale, è nataa Brescia l’“Associazione

Condividere la Strada della Vita”.Questa nuova realtà nasce col sostegnodell’Associazione Italiana Familiari eVittime della Strada – Onlus, di cuicondivide le medesime finalità e con laquale intende lavorare in stretto con-tatto e mantenere una continua e co-stante collaborazione.

P

Abbiamo avviatotre spazid’ascolto

permanente a Concesio, Bedizzole

e a Darfo Boario

Terre di Lombardia50

A C U R A D E L P R E S I D E N T E R O B E R T O M E R L I

IL PRESIDENTE ROBERTO MERLI

RACCONTA L’IMPEGNO DELL’ASSOCIAZIONE

A FAVORE DELLE VITTIME DELLA

STRADA.

UNA STRADA SICURA NEL RISPETTO DELLA VITA

IN M

EMO

RIA

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