tanti auguri a “io, domani…” - alteg.it · tanti auguri a “io, domani…” per i suoi 30...

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1 Anno XX – aprile - maggio - giugno 2014 – trimestrale Spediz. in abbon. postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art.1, comma 2, DBC Roma Registrazione Tribunale di Roma N. 240 del 2/6/1994 TANTI AUGURI A “IO, DOMANI…” per i suoi 30 anni di attività, con gli occhi, come sempre, puntati al futuro Come si sente “IO, domani…” con 30 anni sulle spalle? Giovane e combattiva, resa più forte dai successi messi a segno nel passato? Si sente giovane e combattiva sia grazie all’ingresso all’interno degli organi direttivi delle nuove genera- zioni, sia grazie ai volontari che operano in Reparto e sono interes- sati a sostenere soprattutto il nostro mandato di assistenza alle famiglie che si trovano all’improvviso senza sostegno ad affrontare una crisi fa- miliare di grande gravità. Ci sentiamo anche combattivi per i risultati che stiamo ottenendo nella ricerca su alcuni tumori del cer- vello, e che stiamo portando avanti con l’erogazione di finanziamenti per apparecchiature tecniche, ma- teriali e borse di ricerca, ottenendo ottimi risultati già pubblicati su serie riviste scientifiche. La nostra speranza è quella di continuare a sostenere il laboratorio di Ricerca Oncologica di Biologia Moleco- lare diretto dal Dott. Carlo Domi- nici. Senza Associazioni come la nostra molta della ricerca che si fa in Italia per trovare nuove armi di cura si fermerebbe. Noi ASSOCIAZIONE PER LA LOTTA CONTRO I TUMORI INFANTILI via Giolitti, 255 00185 ROMA tel. 06 44361240 Fax 06 44360073 www.iodomani.it Intervista a Maria Grazia Rossi, Presidente di “IO, domani…” IO, domani…” ha 30 anni, 30 anni di esperienza che sono una solida base su cui far decollare il futuro dell’Associazione. Ecco come si racconta, per voce della Presidente Maria Grazia Rossi, la Onlus e quali sono i suoi progetti per il futuro. Più accoglienza per i bimbi malati del Sud del mondo, azioni volte a raccogliere fondi per finanziare la ricerca e la formazione dei pediatri oncologi e degli infermieri del Reparto, e per finanziare la ricerca sui tumori cerebrali. E naturalmente tanta attività di formazione per volontari motivati che sappiano regalare un sorriso ai piccoli pazienti oncologici della pediatria dell’Umberto I. scommettiamo ancora su questo, ed è una scom- messa cui abbiamo sempre creduto.

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Anno XX – aprile - maggio - giugno 2014 – trimestrale

Spediz. in abbon. postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46)art.1, comma 2, DBC Roma

Registrazione Tribunale di Roma N. 240 del 2/6/1994

TANTI AUGURI A “IO, DOMANI…” per i suoi 30 anni di attività, con gli occhi, come sempre, puntati al futuro

Come si sente “IO, domani…”con 30 anni sulle spalle? Giovane e combattiva, resa più forte dai successi messi a segno nel passato?Si sente giovane e combattiva siagrazie all’ingresso all’interno degliorgani direttivi delle nuove genera-zioni, sia grazie ai volontari cheoperano in Reparto e sono interes-sati a sostenere soprattutto il nostromandato di assistenza alle famiglieche si trovano all’improvviso senzasostegno ad affrontare una crisi fa-miliare di grande gravità.Ci sentiamo anche combattivi per irisultati che stiamo ottenendo nellaricerca su alcuni tumori del cer-vello, e che stiamo portando avanti

con l’erogazione di finanziamentiper apparecchiature tecniche, ma-teriali e borse di ricerca, ottenendoottimi risultati già pubblicati suserie riviste scientifiche. La nostrasperanza è quella di continuare asostenere il laboratorio di RicercaOncologica di Biologia Moleco-lare diretto dal Dott. Carlo Domi-nici. Senza Associazioni come lanostra molta della ricerca che si fain Italia per trovare nuove armi dicura si fermerebbe. Noi

ASSOCIAZIONE PER LA LOTTA CONTRO I TUMORI INFANTILI

via Giolitti, 255 00185 ROMA tel. 06 44361240 Fax 06 44360073w w w. i o d o m a n i . i t

Intervista a Maria Grazia Rossi, Presidente di “IO, domani…”

IO, domani…” ha 30 anni, 30 anni di esperienza che sono una solida base su

cui far decollare il futuro dell’Associazione.Ecco come si racconta, per voce dellaPresidente Maria Grazia Rossi, la Onlus equali sono i suoi progetti per il futuro. Più accoglienza per i bimbi malati del Sud del mondo, azioni volte a raccogliere fondi per finanziare la ricerca e la formazione dei pediatri oncologi e degli infermieri del Reparto, e per finanziare la ricerca suitumori cerebrali. E naturalmente tanta attivitàdi formazione per volontari motivati chesappiano regalare un sorriso ai piccoli pazientioncologici della pediatria dell’Umberto I.

scommettiamo ancora su questo, ed è una scom -messa cui abbiamo sempre creduto.

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Io, domani...Notiziario Trimestraledell’Associazione per la lottacontro i Tumori Infantili

Via G. Giolitti, 25500185 Roma

Direttore ResponsabileDaniela De Robert

Coordinammento editorialePaola Marianovia Giolitti, 25500185 ROMAtel. 06 44361240Fax 06 44360073

Numero Verde800 66 18 14

GraficaMaria Livia Pinchera

StampaSpedalgrafstampa - ROMA

c/c postale 73753006

c/c bancarioBanca Intesa San Paolo SpAvia Parigi 13/15 - 00185 RomaIBAN IT09 S0306903 2130 7400 0002 782

e-mail [email protected]

www.iodomani.it

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Come “IO, domani…” intendesfruttare questa forza nei pros-simi anni? Ora che - dopo tantebattaglie - abbiamo il nuovo re-parto di Oncologia Pediatrica,quali sono le prossime sfide delfuturo, a breve e a lungo ter-mine?La sfida più avvincente è innanzi-tutto quella di continuare a pro-muovere la presenza in Reparto dipersonale medico di assistenza diottimo livello. Abbiamo sempreconsiderato prioritari, e lo abbiamosancito tra i punti principali nelnostro Statuto, la formazione, lapreparazione e l’aggiornamento dimedici e infermieri che operanonel campo dell’oncologia pedia-trica e il nostro percorso trenten-nale ne è una testimonianza. Ciabbiamo creduto e abbiamo inve-stito molte nostre risorse nell’ero-gazione di borse di studio per laspecializzazione di giovani medicipediatri. Un po’ di rammarico civiene dal fatto di aver curato laformazione del personale medico,fino al punto di aver avuto personedi prima qualità, ma che purtroppole Istituzioni non hanno potuto ga-rantire al Reparto. Siamo comun-que molto fieri perché oggi sonooperanti in Reparti di Oncologiapediatrica di eccellenza di altriIstituti italiani.Dalle origini abbiamo avvertitol’importanza del supporto psicolo-gico ai bambini e alle famiglie, enon è un caso che abbiamo volutoun Reparto nuovo sapendo chel’architettura ospedaliera è uno deiprimi strumenti per rendere più se-rena la permanenza dei piccoli pa-

zienti in Reparto. Ridisegnare l’at-tuale “Reparto” ha significato cor-reggere l’immagine dell’ospedalegeneralmente vissuto come un“ghetto” e aprire ai piccoli ospiti ealle loro famiglie occasioni d'in-contro e interazione.A lungo termine vorremmo aprireil Reparto ai bambini che proven-gono dalle aree del sottosviluppo,e per questo stiamo valutando se-riamente l’idea di riaprire una casaalloggio per accogliere bambinimalati di tumore che provengonodai Paesi lontani, dove la possibi-lità di cure adeguate è pressochénulla.

Quali quindi i prossimi progettidi “IO, domani…”?Più che progetti già confezionati ciauguriamo di realizzare progettiseri, pensati e proposti da chiopera in questo Reparto di oncolo-gia pediatrica che abbiamo reso dinuovo operativo. Ci aspettiamosuggerimenti da tutte le compo-nenti, dalle famiglie dei piccoli pa-zienti, dai medici, dal personaleinfermieristico e dalle associazionidi volontariato.

Avvertite stanchezza, difficoltànuove, rispetto agli inizi dellavostra storia? Maggiori diffi-coltà, ad esempio, nel reperirevolontari e nel raccogliere ade-sioni - e anche finanziamenti -per i vostri progetti?Non avvertiamo stanchezza, némaggiori difficoltà rispetto al pas-sato a reperire volontari, per la cuiformazione ogni anno organiz-ziamo un corso, cosi da avere sem-pre un rinnovo di personepreparate e motivate che appog-giano le famiglie e i bambini. Perquanto riguarda i finanziamentiabbiamo rilevato un incremento dipersone che ci sostengono e conti-nuiamo a confidare nelle entrateche ci arrivano grazie al 5 permille dei contribuenti che per noi èestremamente prezioso. Il mo-mento economico non è dei mi-gliori, anzi è difficile mal’Associazione riesce a sollecitare

la partecipazione e a coprire la ne-cessità per nuovi progetti. Non fi-niremo mai di ringraziare gli amiciche fin dagli inizi delle nostre atti-vità ci hanno sostenuto con le of-ferte e iniziative benefiche, unafedeltà che ci ha incoraggiato nelpassato e che ci sollecita per il no-stro prossimo futuro.

Cosa c'è nel futuro di “IO, domani…” e come i 30 annipassati lo orienteranno?Nell’immediato futuro c’è in pro-gramma una serata in cui festegge-remo i nostri primi 30 anni, in cuiinviteremo vecchi e nuovi amiciper condividere i successi rag-giunti ma soprattutto per brindareai nostri prossimi trent’anni. Il fu-turo lo stiamo scrivendo impe-gnandoci oggi, come nel passato, arealizzare la nostra missione versoi piccoli pazienti e le loro famiglie.

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Lo spirito di squadra aiuta a

sconfiggere il cancro: voluto

dal Ministero della Salute, prende

il via dalla corsia del reparto di

Oncologia Pediatrica del Policli-

nico Umberto I di Roma il pro-

getto 'capitani coraggiosi' per

donare un sorriso ai piccoli pa-

zienti oncologici che potranno in-

contrare i capitani della propria

squadra del cuore e altri testimo-

nial del mondo dello sport e dello

spettacolo.

“L'obiettivo - spiega il Ministro

della Salute Beatrice Lorenzin che

ha visitato il reparto - è far sentire

i bambini malati dei bambini nor-

Un calcio al tumore. È quello chedà “La lotta al cancro non ha

colore”, la prima campagna nazio-nale per la prevenzione dei tumori in-dirizzata ai cittadini più disagiati, inparticolare agli immigrati che abita-no nel nostro Paese, promossa dal-la Fondazione "Insieme contro ilCancro" e dall'Associazione Italianadi Oncologia Medica. Una campagnache ha il pieno sostegno della Pre-sidenza della Repubblica e il patro-cinio della Camera dei Deputati e delSenato, e testimonial d'eccezione, tracui il ct della nazionale di calcio, Ce-sare Prandelli, i calciatori della Roma,Francesco Totti e Morgan De San-ctis, l'ex portiere Dino Zoff, e perso-naggi dello spettacolo come Anto-nello Venditti, Carlo Verdone, Sergio

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LA LOTTA AL CANCRO NON HA COLORECampagna di prevenzione per gli indigenti e gli immigrati

Un Progetto del Ministero della SaluteCAPITANI CORAGGIOSI, BAMBINICON TUMORE INCONTRANO CAMPIONIIl progetto, Avviato dalla Pediatria Oncologica dell’Umberto I, è destinato ad estendersi ad altri ospedali

La Ministra della Salute Lorenzin in visita al Reparto di Oncologia Pediatrica dell’Umberto Idi Roma con il giocatore della Roma Balzeretti(continua a pag. 4)

(continua a pag. 4)

Rubini, e i registi Vanzina. La campa-gna è ambiziosa e punta a ribaltare unasituazione che in Italia vede l'adesioneai programmi per gli esami di screeningdi meno della metà dei cittadini stranieri.In percentuali, in media, inferiori del 50%rispetto agli italiani.“La conseguenza è che arrivano tardialla diagnosi - dice il professor France-sco Cognetti, presidente della fonda-zione ‘Insieme contro il Cancro’, nel cor-so della presentazione della campagnasvoltasi al Coni. - Meno del 50% delledonne immigrate nella fascia di etàraccomandata si sottopone a pap-testper scoprire in modo precoce il tumoredella cervice uterina, contro il 72% del-le italiane. Spesso, a causa delle barrierelinguistiche gli immigrati, ignorano le re-gole della prevenzione e consumano

troppo alcol, fumano e non seguonouna dieta corretta, correndo maggio-ri rischi di sviluppare un tumore.

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Con la crescita dell’obesità in-

fantile aumentano anche i casi

di diabete in bambini e adolescenti,

sia di quello di tipo 1 che del tipo 2,

che invece si associa di solito agli

adulti. L’allarme viene da uno stu-

dio del Cdc di Atlanta pubblicato da

Jama, ma le conclusioni degli

esperti Usa sono valide anche in Ita-

lia. L’analisi statunitense, sui dati di

oltre 3 milioni di bambini e ragazzi

sotto i 19 anni in 20 stati, parla di un

aumento della prevalenza del 21%

del diabete di tipo 1 tra il 2001 e il

2009, mentre quello di tipo 2 è au-

mentato del 30%.

“Il nostro registro nazionale diabete

ha qualche lacuna, ma per quanto ri-

guarda il diabete di tipo 1 si registra

anche da noi un aumento dell’1-2%

l’anno dei casi - spiega Francesco

Chiarelli, endocrinologo dell'univer-

sità di Chieti ed esperto della So-

cietà Italiana di Pediatria -. Il

fenomeno non è solo nostro, anche

in Finlandia, ad esempio, che ha

molti casi, sono in aumento i malati

in età prescolare. Per il tipo 2, che

nei bambini rappresenta circa l’1%

dei casi totali di diabete, ancora non

si è visto un aumento simile, ma

l’obesità crescente ci mette a forte ri-

schio per gli anni futuri”. In Italia i

casi di diabete infantile stimati sono

circa 15mila, un numero che se-

condo l’esperto aumenterà se non si

interviene sul principale fattore di

rischio. “Sull’aumento del diabete

di tipo 1 non ci sono molti studi, ma

l’obesità potrebbe essere una causa,

mentre per quello di tipo 2 è il fat-

tore principale - spiega Chiarelli -.

La società italiana deve capire che

per i bambini l’obesità è una malat-

tia, che li espone a problemi molto

grandi per tutto l’arco della vita”.

mali perché la malattia e solo una

fase della loro vita che deve finire.

Sentirsi parte di una squadra -

continua Lorenzin - e sapere di

non essere soli è un elemento psi-

cologico di grande aiuto'' nel diffi-

cile processo di guarigione.

Capitani coraggiosi ha preso il via

con un testimonial d'eccezione, il

calciatore della Roma Federico

Balzaretti, che ha portato le divise

e altri gadget di AS Roma ai pic-

coli ricoverati in reparto.

“Con questa iniziativa - afferma

Domenico Alessio, direttore gene-

rale del Policlinico - vogliamo sot-

tolineare che il Policlinico e le

istituzioni sono impegnate non

solo sui temi generali della salute

ma anche con progetti come que-

sto considerando anche l'aspetto

psicologico della malattia, con

l’obiettivo di dare quanto più sol-

lievo possibile ai bambini malati.

Nel prossimo futuro - continua -

l'intera pediatria del policlinico

sarà all'avanguardia grazie alla

realizzazione di un progetto per la

terapia intensiva, la chirurgia, e la

camera operatoria pediatriche”.

“Capitani coraggiosi - conclude il

Ministro - verrà ampliato a livello

nazionale coinvolgendo altri re-

parti di oncologia pediatrica e

un'altra iniziativa simile sarà rea-

lizzata e dedicata agli adolescenti

oncologici perché quella fascia di

età necessita di un'attenzione par-

ticolare''. Con capitani coraggiosi i

bambini imparano a fare squadra

con i medici che li curano e con i

genitori per diventare più forti

contro la malattia che li ha colpiti.

LA LOTTA AL CANCRONON HA COLORE(continua da pag. 3)Certi messaggi positivi possono es-sere ben veicolati dallo sport''. ''Inparticolare ai giovani che troppospesso adottano comportamenti a ri-schio - rileva il presidente del Coni,Giovanni Malagò. - Vogliamo rivol-gerci anche alle seconde genera-zioni di immigrati: cittadini che par-lano la nostra lingua e che cresco-no in Italia”. “Ci metto volentierifaccia perché ci credo - dice il ro-manista De Sanctis - , ho accettatocon orgoglio perché ho ho figli an-che io e mi piace che sano educa-ti con certo stile di vita. Oggi la veratrasgressione è non trasgredire”.“Per ogni euro investito sullo sport,se ne risparmiano tre nella spesapubblica e in particolare sulla sani-tà - gli fa eco Malagò -. È una follianon investire sullo sport”. “Studiscientifici dimostrano che grazie aiprogrammi di prevenzione e discreening è possibile diminuire finoall'80% il tasso di incidenza deitu-mori - aggiunge Stefano Cascinu,presidente dell'Aiom -. Gli immi-grati troppo spesso arrivano alla dia-gnosi quando il cancro è già a unostadio avanzato”. Grazie a questacampagna verranno siglati accordidi collaborazione con associazioni divolontariato, in particolare con la Ca-ritas. Fra gli obiettivi, c'è fornirestrumentazioni adeguate per dia-gnosticare in anticipo le neoplasie,ad esempio, unità mammografichemobili, da donare agli oncologi deiPaesi in via di sviluppo. Una buonaprevenzione aiuta anche in tempi dispending review: “Quando questamalattia è diagnosticata in fase pre-coce - dice il sottosegretario al mi-nistero della Salute, Vito De Filippo-, non solo le probabilità di guari-gione aumentano, ma è possibileanche risparmiare risorse”.

(continua da pag. 3)

CAPITANI CORAGGIOSI

BOOM DI DIABETE TRA I BAMBINIColpa dell’obesità

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bancari ovvero con carte di credito o di debito.Non tutte le differenze sono state comunque eli-minate:

per le onlus la cifra massimadi donazione che può godere della detrazione è pari a 2.065 euro;

per i partiti politici l'importo massimo è pari a10.000 euro.La detrazione Irpef rimane al 19% per le altre ti-pologie di enti, quali le associazioni di promo-zione sociale, le società e associazioni sportive,quest'ultime con un minor tetto massimo, pari a1.500 euro.

La percentuale di detraibilità, arrivata al 24%nel 2013, sale al 26% nel 2014, ma sempre

per un importo massimo di 2.065 euro e con ver-samenti tracciabili.Le erogazioni liberali a favore di onlus effettuatedalle persone fisiche hanno detrazioni Irpef piùgenerose: 24% nel 2013 e 26% a partire dal 2014.Dal 1998 al 2012 la detrazione è stata del 19%. La legge 6 luglio 2012 n. 96 ha provveduto ad al-lineare tali erogazioni con quelle effettuate ai par-titi politici, prevedendo che la percentuale didetraibilità arrivasse al 24% per il 2013, per poistabilizzarsi al 26% a partire dal 2014.Per entrambe le donazioni, condizione necessa-ria per usufruire delle detraibilità Irpef è la trac-ciabilità dei versamenti, che devono essereeffettuati con bollettini postali, bonifici postali o

L’ANGOLO DI ALTEGRASSEGNA STAMPA DELLE NOTIZIERIGUARDANTI RICERCHE, NOVITÀ,CONVEGNI E STUDI SUI TUMORI GIOVANILI

A cura di Francesca Morelli e Federico Giannone

ONLUS: MAGGIORI DETRAZIONI IRPEF PER LE EROGAZIONI LIBERALI 5

Fonte http://www.uneba.org

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COMPLICANZE DOPOL’INTERVENTO AL SENO

Torniamo ancora sul tumore al seno: si stima chenel nostro paese ogni anno sono diagnosticati piùdi 47.000 casi di tumore alle mammelle e chequesto rappresenta il 29% di tutti i tumori delledonne.Ci sembra utile ricordare alcuni dei problemi chepossono insorgere dopo l’intervento e che nonvanno trascurati. L’intervento può causare diversiproblemi a livello dell’arto superiore anche neigiorni successivi all’intervento. Altri problemi sem-pre importanti possono verificarsi a distanza ditempo e non vanno assolutamente trascurati poi-ché possono interferire con la qualità della vita.

I fastidi che si presentanosubito dopo l’interventosono i seguenti: sensazionedi intorpidimento, formicolioe sensazione di pelleaddormentata dell’artosuperiore.

Spesso dopo l’intervento si può verificare ancheuna limitazione nel movimento della spalla dovutaalla posizione assunta dal braccio durante l’inter-vento. Altresì importante è la cicatrice cutanea checausa una limitazione dei movimenti articolari; siassociano l’ematoma ed il sieroma che contribui-scono a dare una sensazione di gonfiore e disagio.

Già dal primo giorno dopo l’intervento diventaimportante la figura delfisioterapista che deveindicare la giusta posizione

dell’arto superiore sul pianodel letto e iniziare la sua mobilizzazione.

Bisogna posizionare l’arto sopra un cuscino, inposizione declive, e con gomito flesso a 90°,mantenendo polso e mano in posizione funzio-nale, ciò al fine di favorire il drenaggio ed evitareaderenze e retrazioni.Inizialmente vengono effettuati movimenti passividell’arto e della spalla per ripristinare la funzionemotoria, dopo vengono inseriti esercizi attivimano a mano più complessi per recuperare unbuon tono muscolare (Fig. 1)

Gli esercizi vanno ripetutipiù volte nell’arco della giornata inserendoanche esercizi respiratoriper mobilizzare la gabbia toracica.

Appena sarà possibile rimettersi in piedi il fisiote-rapista farà vedere alla paziente la giusta posturaaiutandosi davanti lo specchio controllando la po-sizione della testa e delle spalle.In ultimo bisogna cominciare il massaggio di scol-lamento della cicatrice chirurgica per recuperarela elasticità e mobilità sui piani sottostanti.L’aumento del volume del braccio, fenomeno chesi verifica dopo l’intervento, si chiama linfedemao “sindrome del braccio gonfio” ed è legato aduna alterazione della circolazione linfatica con-seguente l’asportazione dei linfonodi ascellari ag-gravato altresì dalla radioterapia effettuata dopol’intervento. È importante trattare il linfedema so-prattutto per non insorgere in altri problemi comecomplicanze infettive, complicazioni trofiche ecomplicazioni osteoarticolari.

Fig. 1 – Alcuni esempi di esercizi consigliati

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7Sono in molti oramai fra scienziati, ricercatori emedici a credere che il cancro si possa preve-nire e curare con il cibo. L’industria farmaceu-tica e quella alimentare non hanno ovviamenteinteresse a che i pazienti aderiscano a questateoria, vedrebbero precipitare i loro proventi erischierebbero di diminuire inevitabilmente illoro potere.

Otto Heinrich Warburg,Nobel per la medicina già nel 1931, aveva scoperto la causa primaria del cancro:“privando una cellula del 35% del suo ossigeno per 48 ore è possibileconvertirla in un cancro…

tutte le cellule normali, hanno il bisogno asso-luto di ossigeno, ma le cellule tumorali possonovivere senza ossigeno”. (Una regola senza ec-cezioni.)Spesso ci si chiede come possa un alimentoaiutare a combattere una malattia come il can-cro.È stato dimostrato in laboratorio che alcunicomposti chimici naturali sono capaci di rallen-tare la crescita delle cellule tumorali (e ciò è unbuon indice del fatto che possano essere utilianche nell'uomo). Altri facilitano l'apoptosi, ov-vero il “suicidio programmato” delle cellule, unmeccanismo naturale di protezione del corpo alquale sfuggono le cellule tumorali. Diversi fito-chimici (ovvero sostanze di origine naturale)hanno proprietà antiangiogenesi, cioè bloccano

lo sviluppo di nuovi vasi sanguigni in prossimitàdei tumori, rendendo loro difficile nutrirsi equindi ingrandirsi. Infine

moltissimi alimentiagiscono sul cosiddettomicroambiente, ovverosullo stato generaledell’organismo inprossimità delle cellule: in tal modo facilitano il lavoro del sistemaimmunitario, e ostacolanole cellule tumorali,impedendo loro di crearsiun ambiente che ne faciliti la crescita.

MI CURO CON IL CIBO

Altresì importante è ildrenaggio linfatico manuale,una tecnica di massaggioassociata a manovre disvuotamento delle stazionilinfonodali a valledell’ascella e di aperturadelle vie linfatiche integre

per consentire il deflussodella linfa stagnante verso le vie di scarico principali.

All’arto interessato viene applicato un bendaggiocompressivo che continua l’attivazione delle vielinfatiche. Raggiunto un buon contenimento del-l’edema si applica un manicotto elastico a com-pressione graduata.

(continua)

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PER DIALOGARE...

Alteg, mantenendo l’impegno di restare in contattocon tutti i suoi amici che cercano sostegno e informa-zioni si avvale dell’aiuto di Francesca Morelli alla qualepotete inviare le vostre storie personali all’[email protected]

L’utilizzo dei fondi dell’Associazione è strettamente vincolato al perseguimento degli obiettivi statutari.

Se pensi che occorra attivarsi per aiutare i giovani affetti da tumore e per promuovere una corretta

prevenzione puoi offrire il tuo contributo:

n destinando il tuo 5 PER MILLE ad Alteg (C.F. 97173290582)

n attraverso una LIBERA OFFERTA da effettuare in contanti oppure tramite:

– assegno bancario non trasferibile intestato ad ALTEG;

– bonifico bancario intestato ad ALTEG su c/c 000400088261

Unicredit SpA Ag. 00712

IBAN IT26O0200805211000400088261

Via G. Giolitti, 255

00185 ROMA

Telefono e Fax

06 44363319

www.alteg.net

[email protected]

È bene ricordare che la quantità di sostanza at-tiva utilizzata in laboratorio per condurre gliesperimenti è molto più elevata della quantitàche un singolo individuo può assumere gior-nalmente. Proprio per questo la dieta è parti-colarmente importante: dove non può laquantità, può probabilmente il tempo. Ogni in-grediente ha le sue proprietà.

“L’eccesso di acidificazionenell’organismo è la causadi tutte le malattiedegenerative. Se succedeuna perturbazionedell’equilibrio e un corpoinizia a produrre eimmagazzinare più aciditàe rifiuti tossici di quelli cheè in grado di eliminareallora le malattie si manifestano.”

La chemioterapia acidifica il corpo a tal puntoche ricorre alle riserve alcaline del corpo im-mediatamente per neutralizzare l’acidità tale,sacrificando basi minerali (calcio, magnesio epotassio) depositati nelle ossa, denti, articola-zioni, unghie e capelli.

Gli alimenti alcalinizzanti (salutari e favorevolialla vita) sono contenuti nelle verdure crude, al-cune delle quali sono acide ma nell’organismohanno una reazione alcalinizzante, altre sonolievemente acide ma traggono le basi neces-saire per un corretto equilibrio e apportano os-sigeno. Le verdure cotte no. Per la frutta vale lostesso discorso, ad esempio il limone ha un PHapprossimativamente di 2.2 ma nell’organismoha un effetto altamente alcalinizzante. Tutta lafrutta apporta quantità importante di ossigenocosì come le mandorle, i cereali integrali qualiil miglio, il miele, la clorofilla, l’aloe vera. L’ac-qua per l’ossigeno è fondamentale e l’eserciziofisico decisamente raccomandato. George w. Crile, di Cleverand, uno dei chirur-ghi più conosciuti al mondo ha dichiarato che

tutte le morti cosiddettenaturali non sono altro che il punto finale della saturazione degli acidi presentinell’organismo. Il cancro non si eredita né si contagia, quello chesi eredita sono le abitudinialimentari e ambientali che lo producono.

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Ibambini sono sempre più al si-

curo da atti di violenza: infatti,

nonostante l’ansia diffusa sulla

sicurezza, un'indagine apparsa su

JAMA Pediatrics mostra che i

bimbi sono meno esposti a cri-

mini, violenze, bullismo oggi ri-

spetto a 10 anni fa.

L’indagine metto a confronto i ri-

sultati di tre cicli di interviste tele-

foniche a bambini, genitori e altri

adulti, raccolte nel 2003, 2008 e

2011. Sono state esaminate 50 di-

verse tipologie di violenza diretta

o indiretta verso i bambini e per

27 di esse si è registrato un de-

clino costante negli anni.

“Si sono ridotti soprattutto gli atti

di bullismo e le violenze ses-

suali”, dichiara all’Ansa l’autore

del lavoro, David Finkelhor della

University del New Hampshire,

Durham.

In calo anche i casi di abuso fisico

e psicologico, i crimini o le ag-

gressioni, le angherie di coetanei,

fratelli o adulti. Finkelhor ipotizza

che il calo della violenza su bam-

bini e giovani sia collegabile al-

l’uso sempre maggiore dei social

che riduce i contatti faccia a fac-

cia e quindi le possibili occasioni

di contrasto.

“La stragrande maggioranza degli

atti di bullismo - spiega Finkelhor

- avviene dal vivo e la maggior

parte dei bambini vittime di cyber-

bullismo è anche vittima di bulli-

smo faccia-a-faccia. Quindi anche

se c'è stato un aumento del cyber-

bullismo - precisa - allo stesso

tempo questo fenomeno è stato bi-

lanciato, dalla diminuzione del

bullismo faccia-a-faccia, della vio-

lenza e altri reati. A nostro avviso,

la questione cyber-bullismo è stata

studiata troppo come fenomeno a

sé, nell’ambito di un diffuso allar-

mismo sulla tecnologia che invece

ha forti influenze protettive oltre

che essere fonte di pericoli. Ma i

cambiamenti di stile di vita - con i

bambini che trascorrono più tempo

a casa, con la disponibilità di di-

spositivi per chiedere aiuto -

possono aver avuto importanti

effetti protettivi per loro”.

INDAGINE DELLA JAMA PEDIATRICS

I BAMBINI SONO SEMPRE PIÙ AL SICURO DA VIOLENZESecondo l’autore della ricerca il merito è dei Social Network

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INCUBI RICORRENTI:possono essere il segnale cheil bambino è vittima di bullismo

Gli incubi ricorrenti possono rivelare che un bambino è sta-to o è vittima delle angherie dei bulli. Lo suggerisce una

ricerca presentata al meeting annuale delle Pediatric Acade-mic Societies in corso a Vancouver, Canada. La ricerca è sta-ta condotta presso lʼuniversità di Warwick in Gran Bretagna.Gli esperti hanno esaminato un campione di bambini di 12 annie riscontrato che circa il 24,2% di loro ha incubi, il 9,3% ha icosiddetti episodi di terrore notturno, il 12,6% episodi di sonnambulismo.Andando a scandagliare ed escludere tutti i principali fattori che possono favorire incubi o altri disturbi delsonno è emerso che la probabilità di fare brutti sogni o avere episodi di terrore notturno è maggiore a 12anni se a 8-10 anni si è stati vittime dei bulli.I risultati indicano dunque che essere bersaglio dei bulli è un significativo stress o addirittura un trauma chepuò aumentare il rischio di problemi del sonno quali incubi e terrore notturno.

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Il team di ricercatori californiani

ne ha progettati 12, ognuno dedi-

cato a un diverso agente patogeno

o a una malattia, e i test svolti in

Asia e Africa hanno mostrato che

è in grado di fornire una diagnosi

corretta anche in condizioni am-

bientali proibitive. Per metterlo a

punto ulteriormente Prakash attra-

verso il sito Foldscope.com

sta cercando 10mila volontari,

scienziati ma anche studenti e in-

segnanti, per un test su larga

scala. “Per le sue caratteristiche

questo microscopio è l'ideale in

ambienti molto duri - ha scherzato

Prakash durante la conferenza -

dai paesi in via di sviluppo alle

classi di quinta elementare”.

Un microscopio di carta, che

si costruisce come un ori-

gami e che è capace di ingran-

dire le immagini duemila volte,

quanto basta per diagnosticare

diverse malattie dalla malaria al-

l’anemia falciforme alla tuberco-

losi, potrebbe aiutare a risolvere

molti dei problemi sanitari dei

paesi in via di sviluppo.

A realizzarlo è stato Manu Pra-

kash, ingegnere di Stanford, che

lo ha presentato alla Ted Confe-

rence.

Il dispositivo, che si prepara in

7 minuti seguendo le istruzioni

stampate sul foglio stesso, costa

50 cent e pesa 9 grammi,

compresa una piccola batteria

UN MICROSCOPIO DI CARTA DA 50 CENTESIMI PUÒ DIAGNOSTICARE MALATTIERisolverà i problemi sanitari nei paesi in via di sviluppo

e una luce Led integrata, ma non

ha nulla da invidiare a quelli da

decine di migliaia di dollari

in uso nei laboratori.

Festeggiamo un compleanno importante. Dal 1984 sono passati 30 annifatti di progetti e di impegno. Se hai avuto modo di fare un po’ di stra-da insieme a IO, domani…, se in questi anni ci hai conosciuto e seistato protagonista della nostra storia organizzando un evento, inviaciun tuo ricordo o un augurio ad [email protected]

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Sabato 12 Aprile a Villa Bor-

ghese gli amici della Marvel

Cospaly Italia hanno sostenuto

“IO, domani…” nella vendita delle

nostre Uova di Pasqua. Con la loro

simpatica presenza e insieme

al piccolo Ascanio hanno animato

il pomeriggio di solidarietà organiz-

zato dal nostro Valerio. Anche que-

st’anno grande successo della nostra

iniziativa pasquale, che ha visto im-

pegnati, insieme ai nostri volontari,

vecchi e nuovi amici: Cnr, Enav,

Finmeccanica Global Service,

Telecom Italia Open Access, Caffè

Letterario di V.le Ostiense,

Comando della Polizia

Gruppo II Sapienza di Roma.

A VILLA BORGHESECON GLI AMICI DELLA

Ascanio con i suoieroi: i personaggidella Marvel.

CORSO FORMAZIONE VOLONTARI

Il 17 Maggio scorso presso lasede del Cesv di Via Liberiana(Roma) si è svolto il corso di for-mazione per volontari ospedalie-ri, che quest’anno saranno pre-senti in Reparto con un sorriso egenerosa disponibilità da dedica-re ai piccoli degenti. IO, domani…si augura di aver donato a tutti lorola possibilità di sperimentare labellezza di aiutare chi è nella dif-ficoltà della malattia, soprattuttoquando si tratta di bambini.

Chi fosse interessato a questotipo di esperienza può scriverci a

[email protected]

Testamento solidale e donazioni in memoria a favore di “Io, domani...”DUE GESTI DI SOLIDARIETÀCHE AIUTANO GLI ALTRI ANCHEOLTRE LA VITAFacendo una donazione

in memoria a favore di “IO, domani…” potrai ricordareuna persona scomparsa, che è stata importante per te,la tua famiglia, i tuoi amici o la tua azienda. È un gesto importante che dàvalore alla vita della personacara che non c’è più e regalafiducia e speranza alla vita dei bambini e delle famiglie

che vivono l’esperienzadella malattia.Anche un lascito testamentario solidale è un gesto di responsa-bilità importante che ti permette di destinare i tuoi beni a favore delle buone cause di “IO, domani…” Sul nostrosito www.iodomani.it trovi tutte le informazioni.

«Gli italiani nella grande maggio-ranza dei casi scelgono di dare ilproprio contributo con sommecontenute. Un gesto semplice, unatto di amore allaportata di tutti eche non lede i di-ritti dei propri cari.I lasciti, anche ipiù piccoli, fannola differenza nellavoro quotidianodelle organizza-zioni e oggi unafetta crescente diitaliani inizia a di-scuterne concre-tamente e vuolesaperne di più».

Giugno 2014, dal network Testamento Solidale

www.testamentosolidale.org

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PUOI INVIARE IL TUO CONTRIBUTO ATTRAVERSO:c/c postale 73753006 intestato ad IO, domani Via Giolitti 255 00185 - Roma

c/c bancario 2782 Intesa San Paolo Via Parigi 13/15 00185 Roma IBAN IT09S0306903213074000002782

carta di credito direttamente dal sito www.iodomani.it

Vi ricordiamo che tutte le donazioni a IO, domani...sono deducibili e godono dei benefici fiscali previsti dalla legge.

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