supporters magazine n125

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Foto: Michele Longo divisione SAI S Via Cappuccini, 11/B - Brindisi Tel. 0831.597406 - Fax 0831.523455 e.mail:[email protected] Roberto CORDELLA & Demetrio SAMMARCO Consulenti e Assicuratori Via Appia, 234 Brindisi Tel. 0831.582133 www.aloisioricambi.it dal 1977 Via Islanda, 99 (Bozzano) - Brindisi Cell. 349.4230877 Via Seneca, 7 - Brindisi Tel. 0831.529428 - 347.4110690 Laboratorio Terapia Riabilitativa S.A.S. Si effettua terapia domiciliare impianti e manutenzioni IMPIANTI IDROTERMICI - GAS PANNELLI SOLARI CLIMATIZZAZIONE - CALDAIE A GAS ASSISTENZA TECNICA Resp. Tecnico Francesco Pierri [email protected] Viale Commenda, 136 Brindisi Tel. 0831.1982579 Cell. 329.9411725 clinica-iphone.com

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Il magazine del basket brindisino giunto alla sua nona stagione. Cronaca foto e curiosità sulla stagione 2014-2015 della New Basket Brindisi e delle compagini femminili e giovanili della città

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Page 1: Supporters magazine n125

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Page 2: Supporters magazine n125

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Page 3: Supporters magazine n125

www.supportersmagazine.it - @supportersmagazsupporter’s magazine18

Si è tenuto domeni-ca scorsa a Bari il Trofeo delle Pro-

vince 2014 riservato agli atleti nati nel 2001. I 48 ragazzi selezionati dai referenti tecnici sono stati divisi in 4 squadre che hanno dato vita nella mattinata alle due semifinali e nel pomeriggio alle due finali. 4 gli atleti brindisini convocati: Cantoro e Fonseca (Aurora) e Capriati e Mas-sagli (Enel). Presenti il responsabile tecnico del settore giovanile Andrea Capobianco e l’allenatore della na-zionale giovanile Antonio Bocchi-no. Livello tecnico non eccelso con poco talento, due o tre ragazzi ne hanno mostrato a sprazzi. Dome-nica erano presenti i soli genitori e qualche istruttore, tre o quattro per intenderci; probabilmente questa formula ha fatto venire meno il la-voro che si svolgeva con le singole selezioni provinciali che si prepara-vano come una squadra di club con l’obiettivo di rappresentare, e vince-re, il trofeo per la propria provincia. Campionati NazionaliDNG: Inizia male il campionato dell’Enel con una doppia sconfitta:

Enel-Bk Francavilla; Pall. Palestrina-Enel 85-56. Due partite diverse con il primo confronto condotto per tre quarti dai ragazzi di Giarletti, con un buon Morciano (19), prima di cedere al ritorno degli ospiti guidati da Bergamin (21); nella trasferta la-ziale privi di De Gennaro e Morcia-no, Savoia (15) e compagni sono partiti fortissimo con un parziale iniziale di 15 a 0. Poi i laziali hanno colmato progressivamente il break per poi allungare definitivamente sino al +29 pesante finale. Prossi-mo impegno casalingo per l’Enel lunedì alle 18 al PalaPentassuglia, dove affronterà la Juve Caserta che ha battuto Avellino per 60 a 47.U17 Ecc: nell’ultimo turno l’Aurora ha battuto il Bk Mola per 77 a 73 nel confronto tra le capoliste al termine di una gara tirata. Ancora sconfitta per l’Enel sul campo della Pielle Matera 62 a 60 nonostante la buona presta-zione di squadra guidata da un buon Fusco. Ultima azione decisiva con un canestro dalla distanza che ha permesso ai materani di festeggia-re. Prossimi impegni il 20 novembre quando l’Aurora affronterà il Matera mentre l’Enel ospiterà il Monteroni.U17 Elite: sconfitta per l’Aurora a Vieste pagando nel finale la mag-giore fisicità dei foggiani 81 a 66 il

risultato finale che punisce oltremi-sura i ragazzi di Leuzzi. Prossimo in-contro mercoledì alle 18 PalaZumbo dove ospiteranno il Magic Galatina.U15Elite:Prima giornata positiva per le due squadre brindisine: i cam-pioni uscenti dell’Enel (campioni regionali U14Elite lo scorso anno), hanno facilmente avuto ragione del-la N.Pall.Monteroni per 95 a 38 con tutti i ragazzi schierati da Cristofaro a referto e con un ottimo esordio del neoacquisto il tarantino Invidia. An-che l’Aurora vince in casa contro il Cus Bari per 60 a 59 grazie ad una rimonta nell’ultimo quarto guidata dal duo Fusco (18) e Mastrapasqua (19) U14Elite:giovedì prossimo ha inizio il campionato con l’Enel che ospita al PalaPentassuglia alle ore 20.30 il Cus Bari mentre nel-la stessa giornata l’Aurora ospita l’Aurora gioca alle 18 con la Scuo-la di basket Lecce al palaZumbo.

Campionati ProvincialiU19: Girone C: l’Enel vince il derby con la Pall.Brindisi, no-nostante un buon Simmini, per 71 a 75 con Piliego autore di 25 punti. L’Assi ha giocato a Ca-limera. Prossimo turno lunedì 10: l’Enel ospita il S. Pancrazio mentre l’Assi ospita il N.L. Lecce U17: nella seconda giornata la Pallacanestro Brindisi ha per-so a Martina per 66 a 62 e nel-la prossima giornata riposa.U15: nella prima giornata c’è stato il derby tra Aurora ed Ju-nior finito per 51 a 43 per gli aurorini allenati da Zongoli.U13: diramato il calendario prov-visorio del campionato con inizio il 20 novembre con le quattro squadre brindisine, due dell’Au-rora e due dell’Enel, inserite nel girone I insieme a Bk Coperti-no, New Bk Lecce e San Pietro.

Periscopio sui giovaniGianfranco Patera Trofeo delle province al di sotto delle aspettative

www.supportersmagazine.it - @supportersmagaz supporter’s magazine 3

Sogni che diventa-no realtà. E che quasi non finisco-

no in apoteosi se fosse riuscita l’impresa di vincere a Hertogen-bosh all’ultimo tiro dopo aver rin-corso per tutta la partita. Sogni che si avverano, essere presenti in Europa dopo dieci anni di cre-scita e successi. Sogni che ritor-nano, con la nostra radiocronaca web che ha permesso a quasi mil-le ascoltatori di seguire la partita e soffrire insieme a noi che com-mentavamo. Torniamo dall’Olanda con alcune vive considerazioni. La prima è che senza Mays sotto canestro non mancano i problemi, nonostante la generosità di Iva-nov, che però solo a fasi alterne riesce a farsi sentire contro i lun-ghi avversari. Poi che ancora una volta, dopo Sassari, la squadra è un diesel e concede due quarti agli avversari prima di svegliarsi. E ancora, il risvolto della meda-glia. Tanto in sofferenza all’inizio quanto aggressiva ed energica nella seconda parte. La rimonta furibonda si è fermata ad un cen-timetro dalla vittoria, ma questa dimostra di avere il carattere che il suo allenatore vuole infondergli partita dopo partita. Dispiace per-dere così, contro una squadra non trascendentale, ma piace il carat-tere della lotta, del voler tornare a

tutti i costi in partita, del ripartire tutti uniti, nonostante ad un certo punto L’Enel sembrava un pugile suonato che spera di chiudere il match il prima possibile. Andare sotto 40-19 e ancora 65-48 a otto minuti dalla fine e poi arrivare al tiro della vittoria denota quantome-no spirito di battaglia. E’ stata una trasferta lunga, in una terra lonta-na dal nostro modo di pensare, anche cestistico, contro una squa-dra che in Europa ha già giocato più volte. Qualcuno pensava che fosse solo un test infrasettimanale senza interesse per i nostri gioca-tori. Invece la squadra ha voglia di giocare, crederci e provare a vincere anche in Eurochallenge. Certo, l’inesperienza ha giocato un brutto scherzo, almeno nei pri-mi due quarti e forse, come ci ha detto Piero Bucchi a fine partita,

questi viaggi tolgono qualcosa in termini di energie mentali. E non sempre quando rincorri poi riesci nell’impresa di ribaltare il risultato. Ma lo spirito mostrato nei secondi due quarti è quello giusto. Spirito che già da questa sera vogliamo rivedere contro Venezia, squadra molto attrezzata per disputare un campionato di alto livello e contro la quale ci giochiamo una posizio-ne di vertice che permetterebbe di avere una classifica già interes-sante dopo cinque giornate. Ve-nezia è stata costruita con grande attenzione e anche con un budget importante, Brindisi con intelligen-za e come al solito con quel pizzi-co di sfrontatezza che ha sempre caratterizzato le squadre di Buc-chi. Dobbiamo far valere il fattore campo per continuare a credere nel progetto e dimostrare che an-

che quest’anno possiamo compe-tere con le migliori. Non mancano gli elementi positivi per provarci, a cominciare dagli ultimi, arremban-ti venti minuti di Hertogenbosh. Trasferiamo questa “cattiveria” agonistica contro Venezia e capi-remo di che pasta siamo fatti. In-tanto, dedichiamo la copertina di questo numero ai tifosi che hanno raggiunto Hertogenbosh. Unici, inimitabili, impareggiabili. Si sono sobbarcati migliaia di chilometri (come sempre) per essere vicini alla squadra e vivere l’emozione dell’esordio europeo. Non si può prescindere da questo straordi-nario patrimonio, umano e di pas-sione. Al ritorno dall’Olanda molti tifosi hanno avuto il piacere di viaggiare con la squadra e questo connubio va al di là di una partita. Si cresce tutti insieme, in Italia e in Europa. Non dimentichiamolo mai.

Sogni che poi si avveranoEditoriale di Marino Petrelli

Photo By:Michele Longo

BRINDISI - Vico de Lubelli, 8Tel. 0831.597884 - 568333Fax 0831.563967 - 521036

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Supporter’s magazine si fa in due! in occa-sione della partita interna dell’Enel Basket Brindisi contro il Södertälje Basketbollklubb usciremo con un numero speciale che ripro-porrà la trasferta in terra di Olanda seguita da Marino Petrelli e Michele Longo e pre-senterà l’avversario di turno e il calendario dell’eurochallenge. Il reportage completo del-la prima storica trasferta europea dell’Enel Brindisi la potete trovare sul sito www.sup-portersmagazine.it e sulla nostra pagina Fa-cebook. Come per la prima partita, anche da Ulm i nostri inviati racconteranno la partita in diretta radiofonica sul web e con ampi servizi.

Il Post.it di Mario Arceri

4

Storie di campo di Agostino Origlio

8

Parola di vice direttore

10

La zona rosa della curva

12

Scrivono le nuove leve del club

16

S O M M A R I O

Periscopio sui campionati giovanili18

Page 4: Supporters magazine n125

www.supportersmagazine.it - @supportersmagazsupporter’s magazine4

Una settimana di emozioni intense alle spalle, ma

ora è il momento di guardare avan-ti. Il ricordo di Elio Pentassuglia, a 26 anni dalla sua tragica scompar-sa, con l’amatissima sorella Liliana e tantissimi dei suoi vecchi allievi, guidati da Claudio Calderari: con i capelli ormai grigi ma con il cuore giovane nella memoria dell’antico coach. Poi la vittoria sofferta ma convincente e preziosa (nell’assen-za di Mays) contro un Trento che gioca con il piglio della veterana e non della matricola, guidata da uno dei pochi talenti veri di questa stagione: Mitchell. Infine l’esordio in Europa ad Hertogenbosch, in casa del Den Bosch, una vecchia gloria del basket europeo: un’al-tra tappa fondamentale toccata dall’Enel Brindisi di Piero Bucchi e Nando Marino nel suo processo di crescita e, soprattutto, di consoli-damento tra le protagoniste della pallacanestro italiana. Un viaggio che le pone di fronte ora un altro ostacolo importante e significativo:

la Reyer Venezia e cioè una delle società di blasone più alto del no-stro sport che quest’anno sembra essere finalmente riuscita a sosti-tuire la nostalgia per un passato illustre con la volontà di tornare ad essere protagonista affidandosi a un nostromo di lungo corso come Carlo Recalcati al timone e ad un capitano di grande spessore come Phli Goss in campo. Dopo quattro giornate, l’Enel è ben assestata a ridosso del primo posto, con una sola sconfitta, a Sassari contro il Banco di Sardegna nell’infausto giorno dell’infortunio di James Mays, il centro americano con pas-saporto centroafricano scoperto nelle Filippine dove lo scorso anno ha viaggiato alla media di 16 rim-balzi e venti punti a partita, dopo il ping pong tra Turchia e Portori-co e una stagione nella D-League statunitense. Quanto sia prezioso il 2.06 della North Carolina uscito da Clemson, lo ha dimostrato la gara con Trento nella quale Owens ha spadroneggiato sotto canestro contro Ivanov prima che la difesa brindisina ne prendesse le misure con un monumentale Zerini, par-ticolarmente efficace in coppia con il bulgaro, a costo di lasciare

qualche spazio in più a Mitchell. Di Harper comunque i due break si-gnificativi della partita (da 21-25 a 26-25 all’inizio del secondo quarto e da 56-61 a 64-61 a cavallo del terzo e quarto tempo) dando vita al rush finale nel quale ha contribu-ito con altri cinque punti. Ma que-sta è storia di ieri, anzi di otto gior-ni fa, comunque da ricordare per sottolineare come Bucchi sia riu-scito, pur in condizioni non ottimali per l’assenza di Mays, a giocarsi al meglio le sue carte, compresa quella di Bulleri prezioso nel frena-re l’urto dei trentini dettando i ritmi giusti per scatenare la batteria dei tiratori brindisini nello spettaco-lare avvìo della quarta frazione.

Ora, contro la Reyer e cioè con-tro la formazione che i pronostici danno insieme a Reggio Emilia candidata alla terza piazza fina-le del campionato, una prova per certi versi decisiva. I veneziani affiancano alla genialità di Goss (il protagonista delle due ultime splendide stagioni della Virtus Roma) una batteria di lunghi di grande valore: il giovane Todd Moore che lo scorso anno si è messo in evidenza a Caserta, e due veterani come Tomas Ress e l’austriaco Ortner che tanta par-te hanno avuto negli ultimi anni di gloria della Montepaschi. Sia-mo ancora alla quinta di anda-ta, ma la sfida è già da play off.

Il Post it diMario Arceri

Photo By:Michele Longo Èuno dei mondi più

inesplorati del no-stro amato sport,

sono protagonisti come gioca-tori e coach delle straordinarie partite di basket. Spesso non amati dai tifosi di ogni squadra, contestati a prescindere e spes-so a torto. Stiamo parlando dei “depositari della legge” del ba-sket, gli arbitri. In questo mondo ci facciamo accompagnare da una donna Silvia Marziali di pro-fessione arbitro. La coda bionda più nota e vistosa del basket fem-minile e a detta di molti addet-ti ai lavori tra le migliori in Italia.

Guardando una partita di basket, dove tutti giudica-no il tuo operato, in campo e fuori, verrebbe da chie-dersi: “Ma come ti è venuto in mente di fare l’arbitro di basket”?“Fino ai 19 anni passavo gran parte del pomeriggio ad allenar-mi e spesso capitava che la no-stra allenatrice ci chiedesse di arbitrare il minibasket. A fine anno una mia amica ed io scoprimmo che facendo il corso da arbitri potevamo arbitrare tutti quei tor-nei ai quali avevamo partecipato come giocatrici e prendere qual-che soldo, così ci siamo iscritte”.Raccontaci del tuo esor-dio e dei tuoi primi anni con il fischietto in bocca…“Il mio esordio è stato ad un mese dal corso al torneo MiniStar a Ro-seto, divertentissimo! Ho preso per la prima volta contatto con il mondo arbitrale, vissuto il torneo con un altro ruolo, conosciuto al-tri arbitri, seguito le prime lezioni e consigli degli istruttori, arbitra-to le prime partite, formato il pri-mo gruppo arbitri.. Dal settembre successivo ho poi iniziato ad ar-bitrare qualche giovanile e pro-mozione, cercando di incastrar-le con le partite da giocatrice”.Quale è stata la partita più importante che hai arbitrato?“Ogni partita è importante, ognuna ha caratteristiche e peculiarità che la rendono tale. Se parliamo di po-sta in gioco, credo sia stata gara 3 di finale scudetto Schio-Ragusa”.Come ti prepari per una par-tita?“Arrivata la designazione, inizio a pensare a quali potrebbero esse-

re le problematiche della partita, a ciò che potrei fare e come affron-tarle, per permettere un gioco più corretto possibile. Questo mi ren-de concentrata e, insieme al lavo-ro video, anche serena e pronta”.Quali sono le sensazioni più frequenti al termine di una gara?“La fine della partita è sempre un momento un po’ convulso, visto i chiarimenti richiesti dai coach e giocatori, dal confronto con i colleghi e spesso la presenza dell’osservatore. Ho mille im-magini che si sovrappongono e pensieri disordinati tutti accelera-ti dall’adrenalina. A freddo, sulla via del ritorno, penso a ciò che avrei potuto fare diversamente e/o meglio, agli errori fatti e alle cose che invece son andate bene”Che tipo di allenamento svolgi?“Mi alleno quasi tutti i giorni, correndo in pista, lavorando in palestra, arbitrando qualche al-lenamento o amichevole. Inoltre affianco lavoro video: mi rivedo nelle partite precedenti, curando la meccanica ovvero le posizioni che dobbiamo tenere in campo, e la comunicazione non verbale (gestualità, segnali) e taglio clip di situazioni dubbie da analizzare successivamente con l’istruttore”.Come sono i rapporti con i tuoi colleghi? Quali sono i tuoi punti di rifermento tra gli arbitri più famosi?“Molto buoni. Spesso i legami che si creano in campo si tra-sformano in amicizie fuori. Non ne ho solo uno e non solo tra i famosi. Si può imparare tanto da tutti, ognuno per una cosa diversa. Spero di poter avere la passione e la professionalità che hanno alcuni arbitri esperti delle serie minori: ogni fine settimana è una finale, consigliano ai più giovani, si divertono e arbitrano con il sorriso sulle labbra a pre-scindere se sugli spalti ci siano 5 persone e la partita finisce di 30”.

La soddisfazione più gran-de che hai provato? E la delusione più scottante?“La soddisfazione è stata parteci-pare al Torneo dell’Amicizia. Vesti-re i colori azzurri, aver scritto Italia sul petto, rappresentare la propria nazione all’estero è una emozio-ne unica. Posso dire di non aver avuto nessuna delusione parti-colare, a volte i rapporti tra col-leghi possono regalarti qualche

sorpresa ma fa parte della vita”.Quali sono i giocatrici o le giocatrici che ti potreb-bero mettere in difficoltà. E quelli/e invece che vor-resti sempre in campo?“I giocatori che preferirei non avere in campo sono quelli che simulano, floppano, o comun-que fanno di tutto per ingannare l’arbitro. Adoro quei giocatori en-tusiasti che si lanciano su ogni palla vagante, difendono forte e si buttano a rimbalzo agonisti-camente. Sono sicuramente più difficili da arbitrare tecnicamen-te ma sono uno spettacolo per il gioco stesso e spesso sono i più corretti e dotati di fair play”.

Essere donna arbitro è un vantaggio o uno svantaggio?“Non parlerei di vantaggi o svan-taggi, ma di opportunità. Nel 2010 è partito il progetto donna che ci ha dato la possibilità di essere più seguite, di aver avuto mag-giori occasioni di lavoro e di fare qualche esperienza in più. Poi sta alla persona saperle sfruttare”.Perché in Italia, al contra-rio di molti altri paesi, non

ci sono donne arbitri inter-nazionali?“Nelle generazioni passate c’era-no diverse donne arbitro ma non sono state seguite adeguata-mente e prese in considerazione dal mondo cestistico in toto ed è per questo che attualmente non ci sono donne internazionali”.Quali sono le principali diffe-renze, per un arbitro, nel di-rigere una partita femminile rispetto ad una maschile?“Le donne sono più scomposte e molti contatti vengono esaspera-ti, non tutti provocano un effetti-vo svantaggio e di conseguenza non sono necessariamente dei falli. I maschi, per differenza fi-sica, riescono a gestire meglio il contrasto, anche se capita sem-pre più spesso di avere qual-che giocatore che si lamenta anche per contatti ininfluenti”.Quale è la dote più importan-te in un arbitro e quale inve-ce il suo più grande limite?“Grande passione per il gioco, capacità di accettare le critiche, apertura al dialogo. La supponen-za o arroganza oscurano anche l’arbitro tecnicamente più bravo”.Raccontaci un aneddoto della tua carriera arbitrale...“In realtà di carini ce ne sono stati parecchi, nonostante la mia poca esperienza. Mi ero appena trasferita a Parma, non conosce-vo bene le palestre e avevo una gara giovanile di sabato pome-riggio. Mi presento e chiedo se fosse in quell’impianto la partita. Mi dicono che in realtà la parti-ta di pallavolo è già iniziata. Ah ok, rispondo, io sarei l’arbitro della partita di pallacanestro”Ti è mai capitato che un giocatore, dopo un fallo fi-schiato, invece di protesta-re ti chiedesse un appunta-mento? Si capita, alcuni sono molto cre-ativi!”Cosa diresti ad una ragaz-za che volesse intrapren-dere la carriera arbitrale.“La stessa cosa che direi a un ragazzo: se ami la palla-canestro, ti piace fare sport e allenarti, conoscere perso-ne e posti nuovi, perché no?”

L’intervista integraleè disponibile sul sito

www.supportersmagazine.itFoto: Carlo Silvestri

(Basketinside.it)e Luis Javier Benito

Pink and roll Esclusiva SM, Silvia Marziali si confessa Il lato rosa del basketGiuseppe Errico

www.supportersmagazine.it - @supportersmagaz supporter’s magazine 17

Una settimana di grandi emozioni

Page 5: Supporters magazine n125

www.supportersmagazine.it - @supportersmagazsupporter’s magazine16 www.supportersmagazine.it - @supportersmagaz supporter’s magazine 5

1

5432

Yakhouba DIAWARAVarese - 93

T. MITCHELLTrento 93

D. LOGANSassari 83

1

5432

Shane LAWALSassari - 8

S. YOUNGCaserta 75

D. JOHNSON-ODOMCantù 71

R. CERVIReggio Emilia 8

T. MITCHELLTrento 7

L. JOHNSONPistoia 6

O. WHITEBologna 5

1

5432

Jerome DYSONSassari - 12

C. CLARKCremona 10

R. MOORECaserta 9

D. LOGANSassari 9

B. JONESRoma 9

1

5432

Oberah ANOSIKEAvellino - 49

J. BROOKSSassari 35

1

5432

Andrea CINCIARINIReggio Emilia - 30

R. MOORECaserta 27

D. JOHNSON-ODOMCantù 20

B. TRICHERoma 20

P. GOSSVenezia 20

1

5432

Marco SPANGHEROTrento - 54,6%

D. HOLLISCantù 54,6%

F. MUSSINIReggio Emilia 53,9%

A. RAUTINSVarese 52,9%

L. KLEIZAMilano 50,0%

PUNTI REALIZZATI

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LE STATISTICHE DEL CAMPIONATO DI LEGA BASKET SERIE A - ANNO 2014 / 2015 a cura di Gianluca MUSCOGIURI

Il periodico sportivo delBrindisi Basket Club 2005Proprietario: Massimo LaiernoEditore: Brindisi Basket Club 2005

Registro stampa:Autorizzazione del Tribunale di BrindisiRegistro Stampa n. 15 del 2006Direttore Responsabile:Marino PetrelliVice Direttore Responsabile:Francesco TrincheraAmministrazione: Massimo MazzaDistribuzione: Free Press per Brindisi e Provincia a cura del BBCResponsabile distribuzione:Lucia Capone (340.7509469)

Consulente Pubblicitario:Anna Monaco Cell. 338.9825684([email protected])Fotografo ufficiale: Michele LongoCollaboratori: Enrico Carriero, Angelo Cavaliere, Giuseppe Errico, Daniela Fran-co, Domenico Galgano, Antonio Man-freda, Antonio Martinesi, Teodoro Mar-tinesi, Gianluca Muscogiuri, Pasquale Palmiero, Gianfranco Patera, Roberto RomeoEditorialista: Mario ArceriDirezione, Redazione, Amministra-zione: Via Dalmazia, 27/h - Brindisi

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N. 125 del 9 Novembre 2014

L’Enel Basket Brin-disi dopo la dura sconfitta in terra

sarda, fa subito bottino alla prima casalinga con Trento, mostrando finalmente grinta e voglia di vin-cere soprattutto dai giocatori che entrano dalla panchina, proprio questo è stato uno degli aspetti più interessanti della vittoria. An-cora una volta, come era succes-so nella sfida di domenica scorsa con Sassari, non abbiamo visto in campo il centro titolare Mays, che ancora non ha recuperato al massimo dal lieve infortunio alla caviglia, si spera di poterlo rivedere in campo nel big match della prossima giornata di cam-pionato con Venezia. Come detto in precedenza la panchina è stata l’emblema della vittoria, la fisicità e la grinta di Zerini nel pittura-to hanno fatto si di non temere i lunghi avversari, che pensavano di aver vita facile senza l’intimida-tore Mays. Nel complesso la par-tita è stata molto equilibrata per tre quarti, mostrando a tratti fasi

di ottime costruzioni di gioco sia da una parte che dall’altra. Un av-vio sprint da parte della squadra brindisina con un elevata percen-tuale dai tiri da tre punti, ha inco-minciato a chiarire le idee a co-ach Bucchi, che con l’assenza di fisicità nel pitturato si è dovuto af-fidare moltissimo al gioco perime-trale. Lo spettacolo durante tutta la partita non è mancato, si sono viste da entrambi i lati del campo azioni bellissime, regalando cosi al pubblico brindisino un match da un altissimo tasso tecnico. La

neo promossa Trento in questo inizio di campionato sta facen-do molto bene, già dalla scorsa partita casalinga con Cantù è ri-uscita a siglare la prima vittoria stagionale, mostrando carattere e talento soprattutto da parte degli stranieri. La coppia di americani Mitchell- Sanders ha dato filo da torcere alla squadra brindisina, che ha dovuto abbassare le mani davanti a schiacciate spettacolari che hanno fatto tremare il Pala-pentassuglia. Trento sicuramen-te avrà fatto un ottima partita in

attacco, ma non in difesa dove ha dato spazio agli americani di Brin-disi, che non sono stati da meno di quelli della squadra avversaria, un immenso Denmon autore di 18 punti continua a mettere fuoco alle retine del PalaElio, la coppia Turner-James ha fatto un ottimo lavoro nel solco decisivo tra il ter-zo e quarto periodo, infine e non

per ultimo per prestazione un de-terminatissimo Demonte Harper, autore di 18 punti e leader della partita, per lui minuti di qualità in posizione di playmaker, dove ha fatto vedere a coach Bucchi che può entrare dalla panca e rivolu-zionare il risultato. Se vogliamo trovare qualcosa di negativo è la prestazione del play titolare Hen-ry, che non è riuscito ad ambien-tarsi nel gioco del campionato ita-liano, molti minuti in panchina gli faranno capire che coach Bucchi, vuole sempre il massimo dai suoi atleti, aspettiamo la prossima ca-salinga per vedere un riscatto del nostro Sek. Se vogliamo raccon-tare con un solo giocatore la par-tita con Trento, non possiamo che dire Andrea “Zero” Zerini, leader indiscusso da questa squadra, ri-esce a trasmettere sempre grinta e voglia di vincere ai compagni, piano piano il giocatore fiorentino sta diventando un punto fermo su cui Bucchi sta lavorando da molto tempo e le convocazioni in nazionale maggiore sono l’emble-ma del lavoro di questo ragazzo. Questa sera la squadra brindisina affronterà Venezia, nel big match della quinta giornata, dove l’Enel Basket Brindisi vuole continuare a fare bottino per rimanere ai vertici della classifica e mettere un pun-to di vantaggio sulle dirette con-correnti ai playoff. Venezia verrà al Pala Pentassuglia per ben fi-gurare e cercare di strappare la vittoria e continuare il suo periodo positivo. Come sempre il tifo brin-disino dovrà essere il sesto uomo in campo, continuando a seguire e tifare la stella del sud, che gior-no dopo giorno, riesce a scrivere nuove pagine di storia nella città.

Forza ragazzi, come tutti io sono con voi.

La panchina lʼarma in più dellʼEnel BasketLe nuove leve del clubAntonio Martinesi

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A. POLONARAReggio Emilia 42

D. HUNTCapo D’Orlando 40

S. SAMUELSMilano 38

Page 6: Supporters magazine n125

Una vera e pro-pria rivoluzione tanto nel roster

quanto alla guida tecnica: si pre-senta così sul parquet del Pala Pentassuglia la Reyer Venezia, identificata dagli addetti ai lavori come una delle pretendenti prin-cipali ai primi quattro posti nella griglia playoff. Dopo la disastro-sa stagione 2013/2014 chiusa all’undicesimo posto la società del Presidente Brugnaro ha cambiato gestione tecnica affidandosi ad un coach esperto e navigato come Carlo Recalcati, un’icona del ba-sket italiano, sia alla guida di club come Varese, Bologna e Siena che sulla panchina della naziona-le maggiore, con la quale ha col-lezionato un oro agli Europei del 2003 e un argento alle Olimpiadi di Atene del 2004. La sua maturi-tà e la capacità di gestire anche le situazioni più complicate sarà un vantaggio non di poco conto, che probabilmente permetterà alla Reyer di disputare un buon cam-pionato a ridosso delle formazioni di testa. La società lagunare ha confermato dalla scorsa stagio-ne solamente l’ala croata Peric, rivoluzionando completamente il roster partendo dal blocco-Siena degli ultimi anni. Sono stati acqui-stati l’ala Jeff Viggiano ed i lunghi Tomas Ress e Benjamin Ortner.

Soprattutto questi ultimi due sono stati i protagonisti delle grandi vit-torie della pluriscudettata Monte-paschi Siena delle ultime annate. Il vero dilemma iniziale della squa-dra affidata a coach Recalcati è stato senza dubbio – e continua ad essere tutt’ora - quello relativo al playmaker. In estate la società orogranata si era assicurata tra l’entusiasmo della piazza le pre-stazioni di Lorenzo Brown, reduce dalla stagione da rookie tra Nba e D-League. Le visite mediche non superate, però, hanno costretto la Reyer al taglio del play ed alla sostituzione con un altro ex Nba (tra l’altro compagno di Gallinari ai Denver Nuggets) Julyan Stone. Il giocatore americano, giunto a Venezia con grandi aspettative, è l’ombra di quello che si atten-devano tutti i tifosi ed a maggior ragione la società. Le prestazio-ni negative hanno convinto nelle ultime partite coach Recalcati a farlo partire dalla panchina dan-do fiducia in quintetto al giovane Michele Ruzzier, playmaker clas-se ’93, ancora un po’ acerbo ma con grandi prospettive di crescita, grazie anche alla vicinanza di una guardia esperta come Phil Goss. L’ex capitano dell’Acea Roma (ha giocato anche a Varese e Scafati) è un’atleta, utilizzato a volte anche nel ruolo di play, bravo nell’uno contro uno, in grado di costruirsi dal nulla le azioni offensive, tanto per se stesso quanto per i compa-gni (viaggia infatti a quasi 5 assist di media a partita). Nel ruolo di

ala piccola l’ex brindisino Jeff Vig-giano si sta confermando ad ottimi livelli, grazie all’atletismo che lo rende molto pericoloso in pene-trazione ed a un buon tiro dalla lunga distanza. Punto fermo del quintetto veneziano è sicuramen-te Tomas Ress, capitano storico della Montepaschi Siena, un gio-catore importante sotto le plance ma micidiale se lasciato libero di tirare oltre l’arco dei tre punti. Non è rapidissimo nel reggere l’uno contro uno perciò potrebbe soffri-re, se non aiutato in maniera ade-guata, l’atletismo di Delroy James. Ress- James sarà sicuramente un duello fondamentale per l’esito del match, così come quello tra Ca-meron Moore, o in alternativa Ort-ner, ed uno dei migliori lunghi del campionato, tale James Mays (se la caviglia ballerina gli permetterà di essere quello visto a inizio sta-gione). Senza dubbio entrambe le squadre possono contare su una panchina profonda ed in grado di sparigliare le carte in tavola. Brindisi può contare su Bulleri, Cournooh, Harper, Zerini e Ivanov mentre la Reyer può estrarre dal cilindro jolly del calibro di Peric, Stone (se Recalcati continuerà a farlo partire dalla panchina), Ort-ner e Dulkys. Proprio quest’ultimo è la sorpresa più lieta per i tifosi orogranata: guardia lituana prove-niente da una stagione a metà tra Polonia e Turchia si sta dimostran-do un micidiale tiratore dalla lunga distanza, in grado di prendersi le proprie responsabilità nei momen-ti più delicati dell’incontro. Si pre-annuncia una sfida delicata per entrambe le squadre: Brindisi re-duce dalle fatiche di Eurochallen-ge, Venezia alla ricerca di quella continuità necessaria per rimane-re tra le prime del campionato. Chi riuscirà a portare a casa i 2 punti acquisirà probabilmente fiducia ed entusiasmo per proseguire con il vento in poppa la propria corsa.

Un roster rivoluzionato…Focus su VeneziaGianluca Muscogiuri

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QuiVeneziaUn missile terra-aria di Phil Goss a 55 centesimi dalla fine ha lasciato domenica scorsa l’amaro in bocca a Varese e ha fatto esplodere il Taliercio. Grande partita, soprattutto a li-vello balistico con 21 triple infi-late dalle due squadre (Rautins 6/8), ma match pilotato verso la vittoria granata dalla prestazio-ne super di Viggiano (27 punti) su entrambi i lati del parquet. Il primo quintetto resta forse il punto di forza della Reyer, soprattutto da quando coach Recalcati ha deciso di lanciare titolare Ruzzier, classe ’93, al posto di Stone, giocatore fisi-camente molto importante, ma un po’ in difficoltà al debutto in Italia. Goss invece è un gioca-tore chiave per Venezia, assie-me a Peric. Recalcati l’ha vo-luto perché lo conosce bene e ha molta fiducia in lui. Venezia ha una panchina lunga, con un giocatore del ’92 come Ceron dal buon potenziale offensivo. “Abbiamo un po’ pasticciato in attacco, e forse siamo stati precipitosi nel momento in cui Varese ci ha superato e creato il break: potevamo contenere meglio i danni e usare maggio-re raziocinio. Poi abbiamo fatto fatica nell’usare i blocchi che invece ci devono servire – ha dichiarato Recalcati domeni-ca scorsa al nostro Damiano Franzetti -. Restiamo mol-to contenti della vittoria, ma non contentissimi in assoluto: vedo ancora troppo squilibrio all’interno della parti-ta quando cambiamo i quintetti sul parquet. Dobbiamo trovare continuità all’interno dei 40 mi-nuti. Abbiamo tante armi a no-stra disposizione, tipo Viggia-no da 4, ma quando variamo la formazione dobbiamo riuscire a restare maggiormente com-petitivi”. Brindisi è avvertita.

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Interni di arredo urbano. Domenica. Pomeriggio di sole che affoga dietro la

linea dell’orizzonte. Un buon mo-tivo per distrarre l’attenzione dal nuovo album di Paolo Benvegnù, è quello di sintonizzarsi su NBA Tv e scoprire le partite della sera. I Los Angeles Clippers ospitano i Sacramento Kings in un derby californiano che promette scintil-le visto il talento in campo. Il re-cente passato dei Clips, li vede al centro dell’interesse, da quando lo scorso anno, Donald Sterling,

l’allora proprietario, bianco ottua-genario, pensò bene di pronun-ciare frasi razziste all’orecchio della sua allora fidanzata. Ne venne fuori, ovviamente, un puti-ferio e la NBA lo radiò a vita co-stringendolo di fatto a vendere la franchigia. Cosa che è avvenuta puntualmente quest’estate, visto che i Clippers sono ora di proprie-tà di Steve Balmmer (foto in alto a destra) ex ceo di Microsoft, che nel corso della sua presentazione alla squadra e dopo aver distrutto tutti i dispositivi Apple presenti, ha pronunciato la fatidica frase: ”We are moving forward”. Peccato che i Clippers sono sempre i Clippers

e infatti ieri hanno perso mala-mente in casa nel più canonico del Clippers style. Buon vantag-gio costruito durante la gara (visto il talento a disposizione sarebbe strano il contrario), e poi totale amnesia dei fondamentali del gio-co e black out totale che portano la squadra ad arrancare nei minuti finali della gara vinta dai Kings.L’inizio della stagione 2014/2015 della NBA, non è avara di sorpre-se. I Knicks (che anche loro non sono messi granchè bene), per-dono in casa pesantemente con i Bulls e poche ore dopo vincono in trasferta a Cleveland, rovinan-do la magia dell’esordio casalin-go di Lebron James. Riflettendo sul fatto che Bulls e Cavs sono le due migliori squadre a Est, si ha subito la sensazione che ancora una volta i Knicks di quest’anno possono costruire e distruggere a proprio piacimento le proprie

ambizioni. Nell’attesa la famosa “Triangle offense” che Phil Jack-son (foto in basso a sinistra) cer-ca di esportare attraverso l’opera di coach Derek Fisher, è ben lon-tana dall’essere seguita secondo gli schemi collaudati che hanno permesso allo stesso Jackson di essere il più vincente allenatore della storia recente della NBA.A Ovest, abbiamo assistito alla ce-rimonia di premiazione con la con-seguente consegna degli anelli di campione NBA ai San Antonio Spurs, la nostra grossa emozione è stata ancora una volta, vedere Marco Belinelli che ritirava il tro-feo ed Ettore Messina applaudire dalla panchina. “Kobe’s back”, una sua meravigliosa schiacciata in stile vintage 70’s ha dissipato ogni dubbio sulla sua tenuta fisica (su quella mentale i dubbi erano assenti), i Lakers di quest’anno sono un work in progress, ma sul pino a garantire la ferocia giusta siede Byron Scott che dello show-time di una volta era esecutore in campo. Molte storie si intreccia-no in questa che rappresenta una delle stagioni più interessanti del campionato negli ultimi anni. Stay tuned su Supporter’s Magazine.

I love this game: nba.comAmedeo Confessore

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Arredo urbano, i Clippers e i Knicks I QUINTETTI IN CAMPO

IN PANCHINA (Trento)

Michele RUZZIER - Play1993, 185 cm, 80 Kg, (ITA)Deividas DULKYS - Guardia1988, 195 cm, 90 Kg, (LIT)Marco CERON - Guardia1992, 195 cm, 100 Kg, (ITA)Hrwoje PERIC - Ala1985, 200 cm, 106 Kg, (CRO)Benjamin ORTNER - Pivot1983, 206 cm, 100 Kg, (AUT)Alioune GUISSE - Pivot1995, 205 cm, 95 Kg, (SEN) HEAD COACH

Carlo RECALCATI

a cura di Gianluca MUSCOGIURI

HEAD COACHPiero BUCCHI

NEW BA

SKET B

RINDIS

I UMANA REYER VENEZIA

IN PANCHINA (Brindisi)

Massimo BULLERI - Play1977, 188 cm, 81 Kg, (ITA)

David COURNOOH - Play1990, 187 cm, 83 Kg, (ITA)

Demonte HARPER - Ala p.1989, 193 cm, 88 Kg, (USA)

Francesco MORCIANO - Ala g.1996, 200 cm, 95 Kg, (ITA)Andrea ZERINI - Ala g.

1988, 205 cm, 110 Kg, (ITA)James MAYS - Pivot

1986, 206 cm, 104 Kg, (RCA)

LA TERNA ARBITRALE

Manuel MAZZONI Gabriele BETTINI Dario MORELLI

Dejan IVANOV - Pivot1986, 205 cm, 104 Kg, (BUL)

Sek HENRY - Play1987, 193 cm, 91 Kg, (JAM)

Julyan STONE - Play1988, 198 cm, 95 Kg, (USA)

Marcus DENMON - Guardia1990, 191 cm, 84 Kg, (USA)

Jeff VIGGIANO- Ala p.1984, 197 cm, 98 Kg, (ITA)

Tomas RESS - Ala g.1980, 208 cm, 100 Kg, (ITA)

Cameron MOORE - Pivot1990, 209 cm, 103 Kg, (USA)

Elston TURNER - Ala p.1990, 195 cm, 96 Kg, (USA)

Phil GOSS - Guardia1983, 186 cm, 85 Kg, (USA)

Delroy JAMES - Ala g.1987, 203 cm, 100 Kg, (GUY)

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Negli ultimi anni, come tutti sap-piamo, il se-

condo campionato di basket, una volta denominato LegaDue, oggi battezzato A2 Gold, è stato vetrina per molti giocatori, specialmente stranieri, che avuta la possibilità di farsi conoscere, sono approdati nel massimo campionato di basket. Per non andare troppo indietro con gli anni e con la memoria, David Hawkins, Terrel Mc Intire, David Moss, Omar Thomas, Phil Goss, Jeff Brooks, Delroy James, per fare alcuni dei nomi, rappresentano le vere scommesse vinte da alcuni club. Questa tendenza che negli anni ha fatto, e farà, probabilmente la fortuna delle squadre del massi-mo campionato italiano ha una sua continuità come dimostra il pas-saggio in questa nuova stagione da Biella a Cantù di Hollis, oppure quello di Triche, da Trento a Roma.

In questo ultimo campionato, noto con molto piacere anche una “pe-sca” più numerosa nel mercato italiano. Io credo che sia il giusto premio o meglio la giusta strate-gia per chi realmente crede nel prodotto made in Italy. Sono tanti

i giocatori italiani saliti al piano di sopra in questi ultimi anni e, sen-za nulla togliere a nessuno, voglio focalizzare la mia attenzione su tre di questi ultimi atleti. Di certo, non sono sconosciuti sui taccuini degli addetti ai lavori, perché in questi anni hanno saputo dimostrare il proprio valore sia a livello giovanile che nelle loro squadre di apparte-nenza. Si tratta di Marco Laganà, Michele Ruzzier e Nicolò Basile. Li accomuna oltre all’esperienza ma-turata nel secondo campionato na-zionale ed alla giovane età il ruolo che svolgono in campo: il play ma-ker! Ruolo che in questi ultimi anni, vuoi per le regole nuove, vuoi per il nuovo modo di interpretare il ba-sket moderno, è in via di estinzione.

Marco Laganà, figlio d’arte, il pa-dre Lucio, sul finire degli anni anni ‘80 ed inizi del ‘90, è stato un gran-de tiratore e fece le fortune di mol-te squadre specialmente quella della viola Reggio Calabria dove cestisticamente è nato. Ebbi come giovane assistente la fortuna di al-lenarlo a Capo d’Orlando nei suoi ultimi anni di carriera). Laganà rie-sce a ricoprire per me in maniera universale il ruolo del play, grazie al suo talento, cresciuto nel set-tore giovanile della pallacanestro reggiana, sa giocare anche senza la palla, fondamentale purtroppo

trascurato da molti. La sua stazza fisica gli permette di poter essere pericoloso in molti fondamentali of-fensivi. Il suo passaggio a Cantù, dopo aver guidato Biella ad una esaltante stagione rappresenta il giusto trend per poter puntare in alto, pur essendo in pieno re-cupero da un brutto infortunio.

Michele Ruzzier, che Brindisi si troverà di fronte questa sera con la maglia della Reyer, cresciuto a Trieste in uno dei più floridi settori giovanili del nostro patrimonio ce-stistico, è reduce da tre anni da un progetto che Trieste ha lanciato con una squadra ricca di giovani locali ottenendo una promozione in A2 e due tranquille salvezze. Di stazza piccola ma di un eccellente rapidità in questi anni ha dimostra-to grande leadership nel gestire i ritmi e sopratutto nell’affrontare avversari più grossi ed esperti di lui. Ruzzier, insieme a Laganà, entrambi classe ‘93, sono reduci dalla grande vittoria degli euro-pei under 20 nell’ultima edizione dell’estate del 2013. Di due anni più piccolo è invece Nicolò Basile, passato quest’anno alla Consultin-vest Pesaro dopo due anni trascor-si a Forlì, il primo proprio con coach Dell’Agnello che l’ha voluto di nuovo in squadra. Nei due anni in Roma-

gna, pur partendo dalla panchina, ha dimostrato di poter guidare la squadra. Di certo a Pesaro dovrà continuare il suo percorso di cresci-ta. Questa stagione rappresenterà il giusto trampolino di lancio per dei giovani talenti italiani che avendo avuto la possibilità di dimostrare il proprio valore si misureranno ad un livello superiore rispetto a quello con cui fino ad ieri si erano confrontati.

Si torna a parlare “made in Italy” in Lega AStorie di campoAgostino Origlio

ADMO BRINDISI:Responsabile: Simona SGURA

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Olanda: Hertogenbosh 4 novembre 2014. Fotoservizio dei nostri inviati Marino Petrelli e Michele Longo

In Olanda cʼeravamo anche noi. E abbiamo vissuto una serata bellissima, al di là della sconfitta finale. Abbiamo raccontato, per la prima volta in assoluto, la partita in radio-cronaca web avendo un grande successo , dopo giornate intere a lavorare per la buo-na riuscita della diretta. Certo, qualche pro-blema lo abbiamo avuto anche a causa di una connessione wi fi non sempre ottimale, ma abbiamo aperto il solco e proseguiremo a Ulm tra dieci giorni. Brindisi in Europa è stata rappresentata da un centinaio di tifosi festanti che già dal pomeriggio giravano ad Eindhoven con sciarpe e felpe della nostra città. E aver raccontato la partita è motivo di grande orgoglio per noi di Supporterʼs Magazine, sempre pronti a cercare nuove strade per un prodotto migliore. Vi raccon-tiamo con qualche scatto di Michele Longo, che ha curato anche la realizzazione tecni-ca della radiocronaca, la nostra trasferta. Trovate tutte le foto sul nostro sito internet, mentre il reportage completo sarà rea-lizzato mercoledì prossimo in un numero speciale del nostro giornale in occasione dellʼesordio casalingo dellʼEnel Brindisi.

Page 9: Supporters magazine n125

Senza respiro. La corsa della New Basket continua a

tutti livelli, con il coinvolgimento di più protagonisti, nessuno dei qua-li, per la verità, è una comparsa. Così non si fa a tempo a contare gli impegni, 14 gare da qui a Na-tale, o classificarli nel vissuto che si è già travolti da urgenze emo-zionali (quasi) quotidiane. Per esempio, qualcuno si è accorto di come sta cambiando la fisio-nomia societaria? (Mi riferisco agli ultimi aggiornamenti nelle defe-zioni). Non spetta certo a noi ap-profondire, ma è evidente che la “geografia” interna alla gestione sia in fase di ridefinizione, il ché ha generato qualche ansia, biso-gna dirlo, nei supporters timorosi di veder “crollare” il bel castello, pareggiata dall’invito alla calma di molti altri, che adducono ar-gomenti forti quali la continuità di sponsorizzazione, la solidità ac-quisita, la passione dell’ambiente. Poi l’incognita Europa, impresa andata anche questa, in attesa di ritorno e dello storico esordio ca-salingo tra pochissimi giorni. Do-mande del tipo: siamo pronti? Sia-mo maturi? Ce la faremo? laddove la risposta, l’unica ammissibile, è: giochiamocela! E dove mettiamo le fatiche del campionato? Con-tro i trentatre (giocatori compresi) trentini abbiamo sudato e magari

stentato, ma la vittoria l’abbiamo ottenuta ed un 3 su 4 alla quarta giornata non solo è lusinghiero ma è un nostro personalissimo record, il miglior piazzamento in tre stagio-ni di Lega A! Non basta? Vogliamo di più? Non dubito che possiamo arrivarci ma ecco gli altri scogli, in agguato a questa navigazione “perigliosa”, e riferisco vox …fori, quattro play in meno di 40 minuti, vuol dire che non funziona, Henry tenuto fuori per un quarto e mez-zo: bocciato? Rimandato? Ricol-locato? (punito? Come accedeva, a volte, ad un dyson d’annata…). Magari ha solo bisogno di capire bene quale sia la sua reale voca-zione, per sfruttarlo al meglio. E il caso Mays? Lo recuperiamo per Venezia? Senza di lui, se con le aquile, di Trento, abbiamo lottato, finiremo dritti in bocca al leone di San Marco. Certo, a vederlo zop-picare chi non ha provato un nodo in gola, sapendo quale crepa apre la sua assenza e quale garanzia sia la sua mole sotto canestro. Ancora una volta gli ansiosi sono presi sottobraccio dagli ottimisti - modello io bado ai fatti - e invitati a riflettere sui fatti. La meraviglio-sa maturazione di Zero, la grinta di Delroy, la presenza scenica di Bullo, il lavoro sporco di Ivanov, le finezze acute di Turner, Harper, Denmon, la coralità e la coesione di squadra, hanno avuto ragione dell’avversario, hanno permesso di rimontare a Sassari, di vincere nel pala Pentassuglia: perché es-

sere pavidi, perché non lasciarsi andare alla fiducia, perché scandire “pierobucchicelabbiamonoi” se ci impressioniamo per un confronto? Si può anche perdere, veniamo da una storia fatta di af-fermazioni ed insuccessi, di vere, grandi delusioni, di stagioni amare e trionfali , la nostra reputazione è ormai chiara. Brindisi c’è e si sen-te bene, ve l’assicuro. E quanto ai supporters, relax! Tutto questo voler scavare, interpretare il non detto, decifrare, decodificare, an-ticipare, sentenziare, ovvio, fa par-te del gioco, ma quello vero è sul parquet, giudice unico ed oggetti-vo. Noi siamo fatti di passione, sia-mo “dentro”, molti sono competen-ti e fini intenditori ma non potremo mai entrare in campo. Meglio unir-ci a sostenere, meglio fare il sesto uomo, vivere tutte le novità. Senza chiedersi sempre: do you feel ok?

Essere tifosi senza invasioni di campoLa zona rosa della curvaDaniela Franco

Photo by:MIichele Longo

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CAMPIONATO SERIE A

BRINDISI-TRENTO 82-74

R.EMILIA-PESARO 91-73

ROMA-SASSARI 75-84

CANTU’-BOLOGNA 89-67

CASERTA-PISTOIA 59-63

VENEZIA-VARESE 98-95

CREMONA-CAPO D’ORLANDO 76-78

AVELLINO-MILANO 73-69

4° GIORNATA ANDATA (1-2-3 Novembre)

PESARO-ROMA (8.11. ore 20.30)

CANTU’-SASSARI

BRINDISI-VENEZIA

PISTOIA-BOLOGNA (9.11 ore 20.30)

CASERTA-CREMONA

VARESE-TRENTO

CAPO D’ORLANDO-AVELLINO

R. EMILIA-MILANO (10.11. ore 20.30)

5° GIORNATA ANDATA (8-9-10 Novembre)

Supporter’s Magazine vi aspetta con la prossima

uscita speciale del 12 novembrein occasione della 2ª partita

di Eurochallenge contro Södertälje Basketbollklubb

con inizio alle ore 20.45

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AVELLINO-R. EMILIA (15.11. ore 20.30)

TRENTO-PISTOIA (15.11. ore 20.30)

CREMONA-BRINDISIBOLOGNA-VENEZIA

CAPO D’ORLANDO-CASERTA

ROMA-VARESE

MILANO-CANTU’ (16.11 ore 20.30)

SASSARI-PESARO (17.11 ORE 20.30)

6° GIORNATA ANDATA (15-16-17 Novembre)

CLASSIF ICA

SASSARI 8

MILANO 6

R. EMILIA 6

BRINDISI 6

VENEZIA 6

CREMONA 4

VARESE 4

ROMA 4

CANTU’ 4

PISTOIA 4

AVELLINO 4

BOLOGNA 2

TRENTO 2

C. D’ORLANDO 2

CASERTA 0

PESARO 0

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Piazza Di Summa, 4 - Brindisi - Tel. 0831 522225

Giochiamo per il presente ma soprattutto per il futuro

Finchè la barca va, lasciamola pure an-dare anche perché

tra sensazioni, critiche, soci, tagli e chi più ne ha più ne metta, la nostra squadra gioca per il pre-sente e soprattutto per il futuro. La settimana trascorsa passa senza ombra di dubbio alla storia, segna infatti l’esordio in Europa e preci-samente a Hertongenbosh con-tro lo SPM Shoeters, match che aldilà di tutto, non potremmo mai dimenticare, un traguardo presti-gioso che si aggiunge ai tanti già centrati dal sodalizio del presiden-tissimo Marino. Settimana che era iniziata sabato scorso con l’antici-po griffato Gazzetta.it, prologo che onestamente non mi aspettavo così difficile da superare, le insidie c’erano tutte, ma Trento mi ha sor-preso parecchio. Devo fare i più sentiti complimenti ai bianconeri di coach Buscaglia, team sbaraz-zino, vivace e dotato di individua-lità non note agli addetti ai lavori ma di assoluto valore tecnico e fi-sico. Dal sempre più angusto mio

angolo ho apprezzato l’atletismo e le capacità fisico-balistiche di Owers e Mitchell, due talenti che sicuramente finiranno sui taccuini dei migliori osservatori della palla a spicchi, abili- davvero al pari del loro allenatore Buscaglia, team ancora inesperto ma che si farà, brava Trento, simpatizzerò per voi. Don Piero nell’ambito dello sconta-to work in progress ha dovuto far di necessità virtù nel contesto di un match molto delicato, l’assenza di Mays svuota di molto l’area pit-turata sia in attacco che in difesa, l’assenza del colored biancazzurro ingigantisce le oggettive difficoltà di Ivanov che seppur in lieve cre-scita deve ancora raggiungere una condizione fisica accettabile. Chi non tradisce mai è certamente “Leon” Zerini, ormai una certezza da ogni angolo del parquet, una certezza che merita in pieno una maglia azzurra e coach Pianigiani lo sa sicuramente. Ho apprezzato la crescita di Harper, eclettico e decisivo al pari di Denmon nell’ir-ta scalata alle dolomiti, chi anco-ra non convince pienamente è il play Henry, su di lui tante voci, mah aspettiamo e vedremo cosa succederà. Una indiscutibile verità

che questa intensa settimana ci ha lasciato è che per recitare un ruolo importante in questo equilibratissi-mo e difficile campionato la New Basket deve trovare al più presto il giusto asse play-pivot, dopodichè affinare schemi e giocate, attacchi e difese alternative alla collauda-ta ed efficace uomo brevettata da Bucchi. L’intensa settimana giunge stasera al capolinea con un altro scontro probante, scende al pala Pentassuglia la quotatissima Re-yer Venezia, squadra accreditata

tra le migliori del torneo, un roster di primissimo livello allenato dal santone Recalcati. Brindisi - Vene-zia ci porta alla memoria tante bel-le sfide, e quella di oggi non sarà certo da meno, i lagunari veleg-giano meritatamente nei quartieri alti della classifica, l’ex Viggiano e compagni costituiscono un nuovo arduo banco di prova per i nostri ragazzi, il miglior Brindisi davanti al suo pubblico per vincere un’al-tra battaglia, con Mays e un ottimo Henry sarebbe proprio il massimo.

L’angolo di The VoiceEnrico Carriero

Photo byMichele Longo

Secondo appun-tamento interno consecutivo per la

squadra brindisina che fa seguito all’impegno continentale di martedì; un impegno sicuramente prestigio-so, importante ma che comporte-rà inevitabilmente un dispendio di energie dal punto di vista fisico e mentale. La banda di coach Bucchi ci ha abituati in questo primo scor-cio di campionato a saper gestire le difficoltà da par suo. Contro Milano in Super Coppa e Sassari in cam-pionato, pur arrivando due sconfitte, è comunque emerso il carattere di questa squadra che non si è data mai per vinta ed ha lottato con tut-te le risorse a disposizione. Anche contro Trento ha ripreso per i capelli una gara che si stava complicando, complice soprattutto l’assenza di James Mays che-si spera-possa re-cuperare per la gara di domenica prossima contro Venezia. Ostacolo, quello veneziano,che quest’anno si preannuncia decisamente più impe-gnativo se non altro per la compo-

sizione del roster impreziosito dagli arrivi dell’ex brindisino Jeff Viaggia-no, di Tomas Ress e del “diable” Phil Goss che fanno della squadra lagu-nare un complesso quadrato e coe-so in tutti i reparti. Squadre appaiate a 6 punti, con unico inciampo a Sas-sari per la banda di coach Bucchi e a Milano per gli uomini di coach Charlie Recalcati, battute d’arresto

che ci stanno tutte dato il valore del-la Dinamo e dell’A.J. L’attualità dice di una gara che affonda le radici sin dagli anni ’70 e che, se si eccettua la stagione scorsa, nella maggior parte dei casi ha sempre arriso alla formazione veneta. L’auspicio è che, oltre al rientro di Mays, altre risorse possano derivare da un eventuale successo in terra dei tulipani per-ché, è risaputo, i successi, in special modo quelli importanti, corroborano entusiasmo ed energie e che l’Uma-na possa essere poco… umana a partire da prossima domenica.

La memoria storica del BBCAngelo Cavaliere

Photo byMichele Longo

Contro la Reyer Venezia prime prove di alta classifica

La partita interna contro l’Umana Reyer Venezia po-

trebbe diventare una cartina al tornasole delle reali potenzialità dell’Enel Basket Brindisi, alme-no per questa prima parte di stagione. La sfida ai veneti di coach “Charlie” Recalcati, infat-ti, sarà un banco di prova im-portante, se non fondamentale, rappresentando una delle partite “clou” della quinta di campiona-to, probabilmente seconda solo al match del PalaBigi tra Grissin Bon Reggio Emilia ed Emporio Armani Milano. Logico, quindi, attendersi indicazioni di una cer-ta valenza dalla partita: sino ad ora, nelle quattro partite giocate i brindisini di coach Piero Buc-chi hanno incontrato, per quanto riguarda le prime due giornate, due squadre che in questa pri-ma parte di stagione si sono di-mostrate in crisi di risultati, come Pesaro e Caserta, e quindi nelle due successive una neopromos-sa che ha dato loro filo da torce-re come Trento ed una big come Sassari, in entrambi i casi senza

un giocatore che si stava rivelan-do fondamentale nell’economia del gioco biancazzurro, quel Ja-mes Mays che stava diventando un terminale privilegiato degli schemi dell’Enel Basket. Senza di lui, Bucchi ha sfruttato mag-giormente le soluzioni perimetrali rispetto al gioco interno che tan-to aveva funzionato in occasione dei primi due test di campionato. Proprio il possibile ritorno di Mays contro Venezia potrà essere forte-mente indicativo di quanto Brindi-si vale realmente: la battaglia sot-to le plance tra i vari Hrvoje Peric e Cameron Todd Moore contro un ritrovato Mays ed un Delroy Ja-mes in crescita, sarà un leit motif non trascurabile della partita. Non ci sarà, comunque, solo questo nella sfida di questo quinto turno del campionato di Lega A. I ve-neti rappresentano una squadra temibile per tutti nel campionato e che al momento ha ceduto solo a Milano, anche se nell’ultimo tur-no ha dovuto faticare non poco per avere la meglio sull’Open-Job Metis Varese di Gianmarco Pozzecco. Il loro è un gruppo

che presenta diversi spunti, ad iniziare da quella che è la ca-ratura di un avversario che ha soprattutto tanta esperienza di basket ad alti livelli, se si pensa a vari Thomas Ress, Benjamin Ortner,Philip Goss (che ha piaz-zato dall’arco i 3 punti decisivi contro Varese) e Jeff Viggiano, ex di turno, oltre allo stesso co-ach Recalcati, accompagnati da un gruppo di giovani di buo-na caratura (tra questi, un talen-to italiano come Ruzzier) ed un play atipico (quasi due metri di altezza) come Stone. La sfida a Venezia, anche sotto questo aspetto, potrà essere impor-tante: in cabina di regia, dopo aver tenuto Sek Henry a ripo-so quasi due quarti utilizzando Demonte Harper come play-maker, Bucchi dovrà guardare a quali scelte utilizzare anche in considerazione della gran-de fisicità della “point guard” veneta. Un test che arriverà dopo la prima esperienza eu-ropea dei brindisini, passaggio storico e pieno di emozioni per la pallacanestro biancazzurra.

Primo importante banco di provaParola di vice direttoreFrancesco Trinchera

Photo byMichele Longo

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nostro

sito web

supportersmagazine.it

SERIE D REGIONALE

PALL. BRINDISI- ALTAMURA 72-77

CASTELLANETA-ANGIULLI BARI 83-71

RUVO-VIESTE 84-77

FOGGIA-FASANO 77-65

MANFREDONIA-ADRIA BARI 65-76

CERIGNOLA-BARLETTA 111-45

SANTERAMO-LECCE 56-67

4° GIORNATA ANDATA (2 Novembre)

RUTIGLIANO-AURORA BRINDISI 75-80

GALATINA-ASSI BRINDISI 82-88

A.N. MONOPOLI-MESAGNE 78-82

MOLFETTA-SANTA RITA 57-69

SAN PIETRO-CORATO 96-73

CEGLIE-CALIMERA 76-64

LECCE-A.P. MONOPOLI 86-65

4° GIORNATA ANDATA (2 Novembre)

SERIE C REGIONALE

GLI ALTRI CAMPIONATI

DIV. NAZIONALE B MASCHILE

MOLA-FRANCAVILLA 98-68

VASTO-PESCARA 62-65

MADDALONI-ISERNIA 85-77

CATANZARO-MONTERONI 70-57

MARTINA FRANCA-PALERMO 59-68

VENAFRO-AGROPOLI 75-86

TARANTO-BISCEGLIE 77-97

5° GIORNATA ANDATA (2 Novembre)

MONTERONI 4

MADDALONI 4

MOLA 4

VENAFRO 2

VASTO 2

FRANCAVILLA 2ISERNIA 0

AGROPOLI 10

BISCEGLIE 10

PALERMO 8

PESCARA 8

MARTINA F.CA 6

CATANZARO 6

TARANTO 4

CLASSIFICA

AURORA BRINDISI 4SAN PIETRO 4

SANTA RITA 4

MOLFETTA 2

GALATINA 2

LECCE 2

RUTIGLIANO 0

MESAGNE 8

CEGLIE 8

ASSI BRINDISI 6

CALIMERA 4

AP. MONOPOLI 4

A.N. MONOPOLI 4

CORATO 4

CLASSIFICA

LECCE 4

CASTELLANETA 4

RUVO 4

ANGIULLI BARI 2

BARLETTA 2

FASANO 0

SANTERAMO 0

VIESTE 6

MANFREDONIA 6

CERIGNOLA 6

ALTAMURA 6

FOGGIA 6

ADRIA BARI 6

P. BRINDISI 4

CLASSIFICA

Page 11: Supporters magazine n125

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Piazza Di Summa, 4 - Brindisi - Tel. 0831 522225

Giochiamo per il presente ma soprattutto per il futuro

Finchè la barca va, lasciamola pure an-dare anche perché

tra sensazioni, critiche, soci, tagli e chi più ne ha più ne metta, la nostra squadra gioca per il pre-sente e soprattutto per il futuro. La settimana trascorsa passa senza ombra di dubbio alla storia, segna infatti l’esordio in Europa e preci-samente a Hertongenbosh con-tro lo SPM Shoeters, match che aldilà di tutto, non potremmo mai dimenticare, un traguardo presti-gioso che si aggiunge ai tanti già centrati dal sodalizio del presiden-tissimo Marino. Settimana che era iniziata sabato scorso con l’antici-po griffato Gazzetta.it, prologo che onestamente non mi aspettavo così difficile da superare, le insidie c’erano tutte, ma Trento mi ha sor-preso parecchio. Devo fare i più sentiti complimenti ai bianconeri di coach Buscaglia, team sbaraz-zino, vivace e dotato di individua-lità non note agli addetti ai lavori ma di assoluto valore tecnico e fi-sico. Dal sempre più angusto mio

angolo ho apprezzato l’atletismo e le capacità fisico-balistiche di Owers e Mitchell, due talenti che sicuramente finiranno sui taccuini dei migliori osservatori della palla a spicchi, abili- davvero al pari del loro allenatore Buscaglia, team ancora inesperto ma che si farà, brava Trento, simpatizzerò per voi. Don Piero nell’ambito dello sconta-to work in progress ha dovuto far di necessità virtù nel contesto di un match molto delicato, l’assenza di Mays svuota di molto l’area pit-turata sia in attacco che in difesa, l’assenza del colored biancazzurro ingigantisce le oggettive difficoltà di Ivanov che seppur in lieve cre-scita deve ancora raggiungere una condizione fisica accettabile. Chi non tradisce mai è certamente “Leon” Zerini, ormai una certezza da ogni angolo del parquet, una certezza che merita in pieno una maglia azzurra e coach Pianigiani lo sa sicuramente. Ho apprezzato la crescita di Harper, eclettico e decisivo al pari di Denmon nell’ir-ta scalata alle dolomiti, chi anco-ra non convince pienamente è il play Henry, su di lui tante voci, mah aspettiamo e vedremo cosa succederà. Una indiscutibile verità

che questa intensa settimana ci ha lasciato è che per recitare un ruolo importante in questo equilibratissi-mo e difficile campionato la New Basket deve trovare al più presto il giusto asse play-pivot, dopodichè affinare schemi e giocate, attacchi e difese alternative alla collauda-ta ed efficace uomo brevettata da Bucchi. L’intensa settimana giunge stasera al capolinea con un altro scontro probante, scende al pala Pentassuglia la quotatissima Re-yer Venezia, squadra accreditata

tra le migliori del torneo, un roster di primissimo livello allenato dal santone Recalcati. Brindisi - Vene-zia ci porta alla memoria tante bel-le sfide, e quella di oggi non sarà certo da meno, i lagunari veleg-giano meritatamente nei quartieri alti della classifica, l’ex Viggiano e compagni costituiscono un nuovo arduo banco di prova per i nostri ragazzi, il miglior Brindisi davanti al suo pubblico per vincere un’al-tra battaglia, con Mays e un ottimo Henry sarebbe proprio il massimo.

L’angolo di The VoiceEnrico Carriero

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Secondo appun-tamento interno consecutivo per la

squadra brindisina che fa seguito all’impegno continentale di martedì; un impegno sicuramente prestigio-so, importante ma che comporte-rà inevitabilmente un dispendio di energie dal punto di vista fisico e mentale. La banda di coach Bucchi ci ha abituati in questo primo scor-cio di campionato a saper gestire le difficoltà da par suo. Contro Milano in Super Coppa e Sassari in cam-pionato, pur arrivando due sconfitte, è comunque emerso il carattere di questa squadra che non si è data mai per vinta ed ha lottato con tut-te le risorse a disposizione. Anche contro Trento ha ripreso per i capelli una gara che si stava complicando, complice soprattutto l’assenza di James Mays che-si spera-possa re-cuperare per la gara di domenica prossima contro Venezia. Ostacolo, quello veneziano,che quest’anno si preannuncia decisamente più impe-gnativo se non altro per la compo-

sizione del roster impreziosito dagli arrivi dell’ex brindisino Jeff Viaggia-no, di Tomas Ress e del “diable” Phil Goss che fanno della squadra lagu-nare un complesso quadrato e coe-so in tutti i reparti. Squadre appaiate a 6 punti, con unico inciampo a Sas-sari per la banda di coach Bucchi e a Milano per gli uomini di coach Charlie Recalcati, battute d’arresto

che ci stanno tutte dato il valore del-la Dinamo e dell’A.J. L’attualità dice di una gara che affonda le radici sin dagli anni ’70 e che, se si eccettua la stagione scorsa, nella maggior parte dei casi ha sempre arriso alla formazione veneta. L’auspicio è che, oltre al rientro di Mays, altre risorse possano derivare da un eventuale successo in terra dei tulipani per-ché, è risaputo, i successi, in special modo quelli importanti, corroborano entusiasmo ed energie e che l’Uma-na possa essere poco… umana a partire da prossima domenica.

La memoria storica del BBCAngelo Cavaliere

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Contro la Reyer Venezia prime prove di alta classifica

La partita interna contro l’Umana Reyer Venezia po-

trebbe diventare una cartina al tornasole delle reali potenzialità dell’Enel Basket Brindisi, alme-no per questa prima parte di stagione. La sfida ai veneti di coach “Charlie” Recalcati, infat-ti, sarà un banco di prova im-portante, se non fondamentale, rappresentando una delle partite “clou” della quinta di campiona-to, probabilmente seconda solo al match del PalaBigi tra Grissin Bon Reggio Emilia ed Emporio Armani Milano. Logico, quindi, attendersi indicazioni di una cer-ta valenza dalla partita: sino ad ora, nelle quattro partite giocate i brindisini di coach Piero Buc-chi hanno incontrato, per quanto riguarda le prime due giornate, due squadre che in questa pri-ma parte di stagione si sono di-mostrate in crisi di risultati, come Pesaro e Caserta, e quindi nelle due successive una neopromos-sa che ha dato loro filo da torce-re come Trento ed una big come Sassari, in entrambi i casi senza

un giocatore che si stava rivelan-do fondamentale nell’economia del gioco biancazzurro, quel Ja-mes Mays che stava diventando un terminale privilegiato degli schemi dell’Enel Basket. Senza di lui, Bucchi ha sfruttato mag-giormente le soluzioni perimetrali rispetto al gioco interno che tan-to aveva funzionato in occasione dei primi due test di campionato. Proprio il possibile ritorno di Mays contro Venezia potrà essere forte-mente indicativo di quanto Brindi-si vale realmente: la battaglia sot-to le plance tra i vari Hrvoje Peric e Cameron Todd Moore contro un ritrovato Mays ed un Delroy Ja-mes in crescita, sarà un leit motif non trascurabile della partita. Non ci sarà, comunque, solo questo nella sfida di questo quinto turno del campionato di Lega A. I ve-neti rappresentano una squadra temibile per tutti nel campionato e che al momento ha ceduto solo a Milano, anche se nell’ultimo tur-no ha dovuto faticare non poco per avere la meglio sull’Open-Job Metis Varese di Gianmarco Pozzecco. Il loro è un gruppo

che presenta diversi spunti, ad iniziare da quella che è la ca-ratura di un avversario che ha soprattutto tanta esperienza di basket ad alti livelli, se si pensa a vari Thomas Ress, Benjamin Ortner,Philip Goss (che ha piaz-zato dall’arco i 3 punti decisivi contro Varese) e Jeff Viggiano, ex di turno, oltre allo stesso co-ach Recalcati, accompagnati da un gruppo di giovani di buo-na caratura (tra questi, un talen-to italiano come Ruzzier) ed un play atipico (quasi due metri di altezza) come Stone. La sfida a Venezia, anche sotto questo aspetto, potrà essere impor-tante: in cabina di regia, dopo aver tenuto Sek Henry a ripo-so quasi due quarti utilizzando Demonte Harper come play-maker, Bucchi dovrà guardare a quali scelte utilizzare anche in considerazione della gran-de fisicità della “point guard” veneta. Un test che arriverà dopo la prima esperienza eu-ropea dei brindisini, passaggio storico e pieno di emozioni per la pallacanestro biancazzurra.

Primo importante banco di provaParola di vice direttoreFrancesco Trinchera

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SANTERAMO-LECCE 56-67

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CATANZARO-MONTERONI 70-57

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PESCARA 8

MARTINA F.CA 6

CATANZARO 6

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CLASSIFICA

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MOLFETTA 2

GALATINA 2

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RUVO 4

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BARLETTA 2

FASANO 0

SANTERAMO 0

VIESTE 6

MANFREDONIA 6

CERIGNOLA 6

ALTAMURA 6

FOGGIA 6

ADRIA BARI 6

P. BRINDISI 4

CLASSIFICA

Page 12: Supporters magazine n125

Senza respiro. La corsa della New Basket continua a

tutti livelli, con il coinvolgimento di più protagonisti, nessuno dei qua-li, per la verità, è una comparsa. Così non si fa a tempo a contare gli impegni, 14 gare da qui a Na-tale, o classificarli nel vissuto che si è già travolti da urgenze emo-zionali (quasi) quotidiane. Per esempio, qualcuno si è accorto di come sta cambiando la fisio-nomia societaria? (Mi riferisco agli ultimi aggiornamenti nelle defe-zioni). Non spetta certo a noi ap-profondire, ma è evidente che la “geografia” interna alla gestione sia in fase di ridefinizione, il ché ha generato qualche ansia, biso-gna dirlo, nei supporters timorosi di veder “crollare” il bel castello, pareggiata dall’invito alla calma di molti altri, che adducono ar-gomenti forti quali la continuità di sponsorizzazione, la solidità ac-quisita, la passione dell’ambiente. Poi l’incognita Europa, impresa andata anche questa, in attesa di ritorno e dello storico esordio ca-salingo tra pochissimi giorni. Do-mande del tipo: siamo pronti? Sia-mo maturi? Ce la faremo? laddove la risposta, l’unica ammissibile, è: giochiamocela! E dove mettiamo le fatiche del campionato? Con-tro i trentatre (giocatori compresi) trentini abbiamo sudato e magari

stentato, ma la vittoria l’abbiamo ottenuta ed un 3 su 4 alla quarta giornata non solo è lusinghiero ma è un nostro personalissimo record, il miglior piazzamento in tre stagio-ni di Lega A! Non basta? Vogliamo di più? Non dubito che possiamo arrivarci ma ecco gli altri scogli, in agguato a questa navigazione “perigliosa”, e riferisco vox …fori, quattro play in meno di 40 minuti, vuol dire che non funziona, Henry tenuto fuori per un quarto e mez-zo: bocciato? Rimandato? Ricol-locato? (punito? Come accedeva, a volte, ad un dyson d’annata…). Magari ha solo bisogno di capire bene quale sia la sua reale voca-zione, per sfruttarlo al meglio. E il caso Mays? Lo recuperiamo per Venezia? Senza di lui, se con le aquile, di Trento, abbiamo lottato, finiremo dritti in bocca al leone di San Marco. Certo, a vederlo zop-picare chi non ha provato un nodo in gola, sapendo quale crepa apre la sua assenza e quale garanzia sia la sua mole sotto canestro. Ancora una volta gli ansiosi sono presi sottobraccio dagli ottimisti - modello io bado ai fatti - e invitati a riflettere sui fatti. La meraviglio-sa maturazione di Zero, la grinta di Delroy, la presenza scenica di Bullo, il lavoro sporco di Ivanov, le finezze acute di Turner, Harper, Denmon, la coralità e la coesione di squadra, hanno avuto ragione dell’avversario, hanno permesso di rimontare a Sassari, di vincere nel pala Pentassuglia: perché es-

sere pavidi, perché non lasciarsi andare alla fiducia, perché scandire “pierobucchicelabbiamonoi” se ci impressioniamo per un confronto? Si può anche perdere, veniamo da una storia fatta di af-fermazioni ed insuccessi, di vere, grandi delusioni, di stagioni amare e trionfali , la nostra reputazione è ormai chiara. Brindisi c’è e si sen-te bene, ve l’assicuro. E quanto ai supporters, relax! Tutto questo voler scavare, interpretare il non detto, decifrare, decodificare, an-ticipare, sentenziare, ovvio, fa par-te del gioco, ma quello vero è sul parquet, giudice unico ed oggetti-vo. Noi siamo fatti di passione, sia-mo “dentro”, molti sono competen-ti e fini intenditori ma non potremo mai entrare in campo. Meglio unir-ci a sostenere, meglio fare il sesto uomo, vivere tutte le novità. Senza chiedersi sempre: do you feel ok?

Essere tifosi senza invasioni di campoLa zona rosa della curvaDaniela Franco

Photo by:MIichele Longo

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CAMPIONATO SERIE A

BRINDISI-TRENTO 82-74

R.EMILIA-PESARO 91-73

ROMA-SASSARI 75-84

CANTU’-BOLOGNA 89-67

CASERTA-PISTOIA 59-63

VENEZIA-VARESE 98-95

CREMONA-CAPO D’ORLANDO 76-78

AVELLINO-MILANO 73-69

4° GIORNATA ANDATA (1-2-3 Novembre)

PESARO-ROMA (8.11. ore 20.30)

CANTU’-SASSARI

BRINDISI-VENEZIA

PISTOIA-BOLOGNA (9.11 ore 20.30)

CASERTA-CREMONA

VARESE-TRENTO

CAPO D’ORLANDO-AVELLINO

R. EMILIA-MILANO (10.11. ore 20.30)

5° GIORNATA ANDATA (8-9-10 Novembre)

Supporter’s Magazine vi aspetta con la prossima

uscita speciale del 12 novembrein occasione della 2ª partita

di Eurochallenge contro Södertälje Basketbollklubb

con inizio alle ore 20.45

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AVELLINO-R. EMILIA (15.11. ore 20.30)

TRENTO-PISTOIA (15.11. ore 20.30)

CREMONA-BRINDISIBOLOGNA-VENEZIA

CAPO D’ORLANDO-CASERTA

ROMA-VARESE

MILANO-CANTU’ (16.11 ore 20.30)

SASSARI-PESARO (17.11 ORE 20.30)

6° GIORNATA ANDATA (15-16-17 Novembre)

CLASSIF ICA

SASSARI 8

MILANO 6

R. EMILIA 6

BRINDISI 6

VENEZIA 6

CREMONA 4

VARESE 4

ROMA 4

CANTU’ 4

PISTOIA 4

AVELLINO 4

BOLOGNA 2

TRENTO 2

C. D’ORLANDO 2

CASERTA 0

PESARO 0

Page 13: Supporters magazine n125

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Negli ultimi anni, come tutti sap-piamo, il se-

condo campionato di basket, una volta denominato LegaDue, oggi battezzato A2 Gold, è stato vetrina per molti giocatori, specialmente stranieri, che avuta la possibilità di farsi conoscere, sono approdati nel massimo campionato di basket. Per non andare troppo indietro con gli anni e con la memoria, David Hawkins, Terrel Mc Intire, David Moss, Omar Thomas, Phil Goss, Jeff Brooks, Delroy James, per fare alcuni dei nomi, rappresentano le vere scommesse vinte da alcuni club. Questa tendenza che negli anni ha fatto, e farà, probabilmente la fortuna delle squadre del massi-mo campionato italiano ha una sua continuità come dimostra il pas-saggio in questa nuova stagione da Biella a Cantù di Hollis, oppure quello di Triche, da Trento a Roma.

In questo ultimo campionato, noto con molto piacere anche una “pe-sca” più numerosa nel mercato italiano. Io credo che sia il giusto premio o meglio la giusta strate-gia per chi realmente crede nel prodotto made in Italy. Sono tanti

i giocatori italiani saliti al piano di sopra in questi ultimi anni e, sen-za nulla togliere a nessuno, voglio focalizzare la mia attenzione su tre di questi ultimi atleti. Di certo, non sono sconosciuti sui taccuini degli addetti ai lavori, perché in questi anni hanno saputo dimostrare il proprio valore sia a livello giovanile che nelle loro squadre di apparte-nenza. Si tratta di Marco Laganà, Michele Ruzzier e Nicolò Basile. Li accomuna oltre all’esperienza ma-turata nel secondo campionato na-zionale ed alla giovane età il ruolo che svolgono in campo: il play ma-ker! Ruolo che in questi ultimi anni, vuoi per le regole nuove, vuoi per il nuovo modo di interpretare il ba-sket moderno, è in via di estinzione.

Marco Laganà, figlio d’arte, il pa-dre Lucio, sul finire degli anni anni ‘80 ed inizi del ‘90, è stato un gran-de tiratore e fece le fortune di mol-te squadre specialmente quella della viola Reggio Calabria dove cestisticamente è nato. Ebbi come giovane assistente la fortuna di al-lenarlo a Capo d’Orlando nei suoi ultimi anni di carriera). Laganà rie-sce a ricoprire per me in maniera universale il ruolo del play, grazie al suo talento, cresciuto nel set-tore giovanile della pallacanestro reggiana, sa giocare anche senza la palla, fondamentale purtroppo

trascurato da molti. La sua stazza fisica gli permette di poter essere pericoloso in molti fondamentali of-fensivi. Il suo passaggio a Cantù, dopo aver guidato Biella ad una esaltante stagione rappresenta il giusto trend per poter puntare in alto, pur essendo in pieno re-cupero da un brutto infortunio.

Michele Ruzzier, che Brindisi si troverà di fronte questa sera con la maglia della Reyer, cresciuto a Trieste in uno dei più floridi settori giovanili del nostro patrimonio ce-stistico, è reduce da tre anni da un progetto che Trieste ha lanciato con una squadra ricca di giovani locali ottenendo una promozione in A2 e due tranquille salvezze. Di stazza piccola ma di un eccellente rapidità in questi anni ha dimostra-to grande leadership nel gestire i ritmi e sopratutto nell’affrontare avversari più grossi ed esperti di lui. Ruzzier, insieme a Laganà, entrambi classe ‘93, sono reduci dalla grande vittoria degli euro-pei under 20 nell’ultima edizione dell’estate del 2013. Di due anni più piccolo è invece Nicolò Basile, passato quest’anno alla Consultin-vest Pesaro dopo due anni trascor-si a Forlì, il primo proprio con coach Dell’Agnello che l’ha voluto di nuovo in squadra. Nei due anni in Roma-

gna, pur partendo dalla panchina, ha dimostrato di poter guidare la squadra. Di certo a Pesaro dovrà continuare il suo percorso di cresci-ta. Questa stagione rappresenterà il giusto trampolino di lancio per dei giovani talenti italiani che avendo avuto la possibilità di dimostrare il proprio valore si misureranno ad un livello superiore rispetto a quello con cui fino ad ieri si erano confrontati.

Si torna a parlare “made in Italy” in Lega AStorie di campoAgostino Origlio

ADMO BRINDISI:Responsabile: Simona SGURA

Cell. 324.6278100 - 389.1739565www.admopuglia.it

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Olanda: Hertogenbosh 4 novembre 2014. Fotoservizio dei nostri inviati Marino Petrelli e Michele Longo

In Olanda cʼeravamo anche noi. E abbiamo vissuto una serata bellissima, al di là della sconfitta finale. Abbiamo raccontato, per la prima volta in assoluto, la partita in radio-cronaca web avendo un grande successo , dopo giornate intere a lavorare per la buo-na riuscita della diretta. Certo, qualche pro-blema lo abbiamo avuto anche a causa di una connessione wi fi non sempre ottimale, ma abbiamo aperto il solco e proseguiremo a Ulm tra dieci giorni. Brindisi in Europa è stata rappresentata da un centinaio di tifosi festanti che già dal pomeriggio giravano ad Eindhoven con sciarpe e felpe della nostra città. E aver raccontato la partita è motivo di grande orgoglio per noi di Supporterʼs Magazine, sempre pronti a cercare nuove strade per un prodotto migliore. Vi raccon-tiamo con qualche scatto di Michele Longo, che ha curato anche la realizzazione tecni-ca della radiocronaca, la nostra trasferta. Trovate tutte le foto sul nostro sito internet, mentre il reportage completo sarà rea-lizzato mercoledì prossimo in un numero speciale del nostro giornale in occasione dellʼesordio casalingo dellʼEnel Brindisi.

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Interni di arredo urbano. Domenica. Pomeriggio di sole che affoga dietro la

linea dell’orizzonte. Un buon mo-tivo per distrarre l’attenzione dal nuovo album di Paolo Benvegnù, è quello di sintonizzarsi su NBA Tv e scoprire le partite della sera. I Los Angeles Clippers ospitano i Sacramento Kings in un derby californiano che promette scintil-le visto il talento in campo. Il re-cente passato dei Clips, li vede al centro dell’interesse, da quando lo scorso anno, Donald Sterling,

l’allora proprietario, bianco ottua-genario, pensò bene di pronun-ciare frasi razziste all’orecchio della sua allora fidanzata. Ne venne fuori, ovviamente, un puti-ferio e la NBA lo radiò a vita co-stringendolo di fatto a vendere la franchigia. Cosa che è avvenuta puntualmente quest’estate, visto che i Clippers sono ora di proprie-tà di Steve Balmmer (foto in alto a destra) ex ceo di Microsoft, che nel corso della sua presentazione alla squadra e dopo aver distrutto tutti i dispositivi Apple presenti, ha pronunciato la fatidica frase: ”We are moving forward”. Peccato che i Clippers sono sempre i Clippers

e infatti ieri hanno perso mala-mente in casa nel più canonico del Clippers style. Buon vantag-gio costruito durante la gara (visto il talento a disposizione sarebbe strano il contrario), e poi totale amnesia dei fondamentali del gio-co e black out totale che portano la squadra ad arrancare nei minuti finali della gara vinta dai Kings.L’inizio della stagione 2014/2015 della NBA, non è avara di sorpre-se. I Knicks (che anche loro non sono messi granchè bene), per-dono in casa pesantemente con i Bulls e poche ore dopo vincono in trasferta a Cleveland, rovinan-do la magia dell’esordio casalin-go di Lebron James. Riflettendo sul fatto che Bulls e Cavs sono le due migliori squadre a Est, si ha subito la sensazione che ancora una volta i Knicks di quest’anno possono costruire e distruggere a proprio piacimento le proprie

ambizioni. Nell’attesa la famosa “Triangle offense” che Phil Jack-son (foto in basso a sinistra) cer-ca di esportare attraverso l’opera di coach Derek Fisher, è ben lon-tana dall’essere seguita secondo gli schemi collaudati che hanno permesso allo stesso Jackson di essere il più vincente allenatore della storia recente della NBA.A Ovest, abbiamo assistito alla ce-rimonia di premiazione con la con-seguente consegna degli anelli di campione NBA ai San Antonio Spurs, la nostra grossa emozione è stata ancora una volta, vedere Marco Belinelli che ritirava il tro-feo ed Ettore Messina applaudire dalla panchina. “Kobe’s back”, una sua meravigliosa schiacciata in stile vintage 70’s ha dissipato ogni dubbio sulla sua tenuta fisica (su quella mentale i dubbi erano assenti), i Lakers di quest’anno sono un work in progress, ma sul pino a garantire la ferocia giusta siede Byron Scott che dello show-time di una volta era esecutore in campo. Molte storie si intreccia-no in questa che rappresenta una delle stagioni più interessanti del campionato negli ultimi anni. Stay tuned su Supporter’s Magazine.

I love this game: nba.comAmedeo Confessore

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Arredo urbano, i Clippers e i Knicks I QUINTETTI IN CAMPO

IN PANCHINA (Trento)

Michele RUZZIER - Play1993, 185 cm, 80 Kg, (ITA)Deividas DULKYS - Guardia1988, 195 cm, 90 Kg, (LIT)Marco CERON - Guardia1992, 195 cm, 100 Kg, (ITA)Hrwoje PERIC - Ala1985, 200 cm, 106 Kg, (CRO)Benjamin ORTNER - Pivot1983, 206 cm, 100 Kg, (AUT)Alioune GUISSE - Pivot1995, 205 cm, 95 Kg, (SEN) HEAD COACH

Carlo RECALCATI

a cura di Gianluca MUSCOGIURI

HEAD COACHPiero BUCCHI

NEW BA

SKET B

RINDIS

I UMANA REYER VENEZIA

IN PANCHINA (Brindisi)

Massimo BULLERI - Play1977, 188 cm, 81 Kg, (ITA)

David COURNOOH - Play1990, 187 cm, 83 Kg, (ITA)

Demonte HARPER - Ala p.1989, 193 cm, 88 Kg, (USA)

Francesco MORCIANO - Ala g.1996, 200 cm, 95 Kg, (ITA)Andrea ZERINI - Ala g.

1988, 205 cm, 110 Kg, (ITA)James MAYS - Pivot

1986, 206 cm, 104 Kg, (RCA)

LA TERNA ARBITRALE

Manuel MAZZONI Gabriele BETTINI Dario MORELLI

Dejan IVANOV - Pivot1986, 205 cm, 104 Kg, (BUL)

Sek HENRY - Play1987, 193 cm, 91 Kg, (JAM)

Julyan STONE - Play1988, 198 cm, 95 Kg, (USA)

Marcus DENMON - Guardia1990, 191 cm, 84 Kg, (USA)

Jeff VIGGIANO- Ala p.1984, 197 cm, 98 Kg, (ITA)

Tomas RESS - Ala g.1980, 208 cm, 100 Kg, (ITA)

Cameron MOORE - Pivot1990, 209 cm, 103 Kg, (USA)

Elston TURNER - Ala p.1990, 195 cm, 96 Kg, (USA)

Phil GOSS - Guardia1983, 186 cm, 85 Kg, (USA)

Delroy JAMES - Ala g.1987, 203 cm, 100 Kg, (GUY)

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Una vera e pro-pria rivoluzione tanto nel roster

quanto alla guida tecnica: si pre-senta così sul parquet del Pala Pentassuglia la Reyer Venezia, identificata dagli addetti ai lavori come una delle pretendenti prin-cipali ai primi quattro posti nella griglia playoff. Dopo la disastro-sa stagione 2013/2014 chiusa all’undicesimo posto la società del Presidente Brugnaro ha cambiato gestione tecnica affidandosi ad un coach esperto e navigato come Carlo Recalcati, un’icona del ba-sket italiano, sia alla guida di club come Varese, Bologna e Siena che sulla panchina della naziona-le maggiore, con la quale ha col-lezionato un oro agli Europei del 2003 e un argento alle Olimpiadi di Atene del 2004. La sua maturi-tà e la capacità di gestire anche le situazioni più complicate sarà un vantaggio non di poco conto, che probabilmente permetterà alla Reyer di disputare un buon cam-pionato a ridosso delle formazioni di testa. La società lagunare ha confermato dalla scorsa stagio-ne solamente l’ala croata Peric, rivoluzionando completamente il roster partendo dal blocco-Siena degli ultimi anni. Sono stati acqui-stati l’ala Jeff Viggiano ed i lunghi Tomas Ress e Benjamin Ortner.

Soprattutto questi ultimi due sono stati i protagonisti delle grandi vit-torie della pluriscudettata Monte-paschi Siena delle ultime annate. Il vero dilemma iniziale della squa-dra affidata a coach Recalcati è stato senza dubbio – e continua ad essere tutt’ora - quello relativo al playmaker. In estate la società orogranata si era assicurata tra l’entusiasmo della piazza le pre-stazioni di Lorenzo Brown, reduce dalla stagione da rookie tra Nba e D-League. Le visite mediche non superate, però, hanno costretto la Reyer al taglio del play ed alla sostituzione con un altro ex Nba (tra l’altro compagno di Gallinari ai Denver Nuggets) Julyan Stone. Il giocatore americano, giunto a Venezia con grandi aspettative, è l’ombra di quello che si atten-devano tutti i tifosi ed a maggior ragione la società. Le prestazio-ni negative hanno convinto nelle ultime partite coach Recalcati a farlo partire dalla panchina dan-do fiducia in quintetto al giovane Michele Ruzzier, playmaker clas-se ’93, ancora un po’ acerbo ma con grandi prospettive di crescita, grazie anche alla vicinanza di una guardia esperta come Phil Goss. L’ex capitano dell’Acea Roma (ha giocato anche a Varese e Scafati) è un’atleta, utilizzato a volte anche nel ruolo di play, bravo nell’uno contro uno, in grado di costruirsi dal nulla le azioni offensive, tanto per se stesso quanto per i compa-gni (viaggia infatti a quasi 5 assist di media a partita). Nel ruolo di

ala piccola l’ex brindisino Jeff Vig-giano si sta confermando ad ottimi livelli, grazie all’atletismo che lo rende molto pericoloso in pene-trazione ed a un buon tiro dalla lunga distanza. Punto fermo del quintetto veneziano è sicuramen-te Tomas Ress, capitano storico della Montepaschi Siena, un gio-catore importante sotto le plance ma micidiale se lasciato libero di tirare oltre l’arco dei tre punti. Non è rapidissimo nel reggere l’uno contro uno perciò potrebbe soffri-re, se non aiutato in maniera ade-guata, l’atletismo di Delroy James. Ress- James sarà sicuramente un duello fondamentale per l’esito del match, così come quello tra Ca-meron Moore, o in alternativa Ort-ner, ed uno dei migliori lunghi del campionato, tale James Mays (se la caviglia ballerina gli permetterà di essere quello visto a inizio sta-gione). Senza dubbio entrambe le squadre possono contare su una panchina profonda ed in grado di sparigliare le carte in tavola. Brindisi può contare su Bulleri, Cournooh, Harper, Zerini e Ivanov mentre la Reyer può estrarre dal cilindro jolly del calibro di Peric, Stone (se Recalcati continuerà a farlo partire dalla panchina), Ort-ner e Dulkys. Proprio quest’ultimo è la sorpresa più lieta per i tifosi orogranata: guardia lituana prove-niente da una stagione a metà tra Polonia e Turchia si sta dimostran-do un micidiale tiratore dalla lunga distanza, in grado di prendersi le proprie responsabilità nei momen-ti più delicati dell’incontro. Si pre-annuncia una sfida delicata per entrambe le squadre: Brindisi re-duce dalle fatiche di Eurochallen-ge, Venezia alla ricerca di quella continuità necessaria per rimane-re tra le prime del campionato. Chi riuscirà a portare a casa i 2 punti acquisirà probabilmente fiducia ed entusiasmo per proseguire con il vento in poppa la propria corsa.

Un roster rivoluzionato…Focus su VeneziaGianluca Muscogiuri

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QuiVeneziaUn missile terra-aria di Phil Goss a 55 centesimi dalla fine ha lasciato domenica scorsa l’amaro in bocca a Varese e ha fatto esplodere il Taliercio. Grande partita, soprattutto a li-vello balistico con 21 triple infi-late dalle due squadre (Rautins 6/8), ma match pilotato verso la vittoria granata dalla prestazio-ne super di Viggiano (27 punti) su entrambi i lati del parquet. Il primo quintetto resta forse il punto di forza della Reyer, soprattutto da quando coach Recalcati ha deciso di lanciare titolare Ruzzier, classe ’93, al posto di Stone, giocatore fisi-camente molto importante, ma un po’ in difficoltà al debutto in Italia. Goss invece è un gioca-tore chiave per Venezia, assie-me a Peric. Recalcati l’ha vo-luto perché lo conosce bene e ha molta fiducia in lui. Venezia ha una panchina lunga, con un giocatore del ’92 come Ceron dal buon potenziale offensivo. “Abbiamo un po’ pasticciato in attacco, e forse siamo stati precipitosi nel momento in cui Varese ci ha superato e creato il break: potevamo contenere meglio i danni e usare maggio-re raziocinio. Poi abbiamo fatto fatica nell’usare i blocchi che invece ci devono servire – ha dichiarato Recalcati domeni-ca scorsa al nostro Damiano Franzetti -. Restiamo mol-to contenti della vittoria, ma non contentissimi in assoluto: vedo ancora troppo squilibrio all’interno della parti-ta quando cambiamo i quintetti sul parquet. Dobbiamo trovare continuità all’interno dei 40 mi-nuti. Abbiamo tante armi a no-stra disposizione, tipo Viggia-no da 4, ma quando variamo la formazione dobbiamo riuscire a restare maggiormente com-petitivi”. Brindisi è avvertita.

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1

5432

Yakhouba DIAWARAVarese - 93

T. MITCHELLTrento 93

D. LOGANSassari 83

1

5432

Shane LAWALSassari - 8

S. YOUNGCaserta 75

D. JOHNSON-ODOMCantù 71

R. CERVIReggio Emilia 8

T. MITCHELLTrento 7

L. JOHNSONPistoia 6

O. WHITEBologna 5

1

5432

Jerome DYSONSassari - 12

C. CLARKCremona 10

R. MOORECaserta 9

D. LOGANSassari 9

B. JONESRoma 9

1

5432

Oberah ANOSIKEAvellino - 49

J. BROOKSSassari 35

1

5432

Andrea CINCIARINIReggio Emilia - 30

R. MOORECaserta 27

D. JOHNSON-ODOMCantù 20

B. TRICHERoma 20

P. GOSSVenezia 20

1

5432

Marco SPANGHEROTrento - 54,6%

D. HOLLISCantù 54,6%

F. MUSSINIReggio Emilia 53,9%

A. RAUTINSVarese 52,9%

L. KLEIZAMilano 50,0%

PUNTI REALIZZATI

STOPPATE

RECUPERI

RIMBALZI

ASSIST

TIRI DA 3 PUNTI

LE STATISTICHE DEL CAMPIONATO DI LEGA BASKET SERIE A - ANNO 2014 / 2015 a cura di Gianluca MUSCOGIURI

Il periodico sportivo delBrindisi Basket Club 2005Proprietario: Massimo LaiernoEditore: Brindisi Basket Club 2005

Registro stampa:Autorizzazione del Tribunale di BrindisiRegistro Stampa n. 15 del 2006Direttore Responsabile:Marino PetrelliVice Direttore Responsabile:Francesco TrincheraAmministrazione: Massimo MazzaDistribuzione: Free Press per Brindisi e Provincia a cura del BBCResponsabile distribuzione:Lucia Capone (340.7509469)

Consulente Pubblicitario:Anna Monaco Cell. 338.9825684([email protected])Fotografo ufficiale: Michele LongoCollaboratori: Enrico Carriero, Angelo Cavaliere, Giuseppe Errico, Daniela Fran-co, Domenico Galgano, Antonio Man-freda, Antonio Martinesi, Teodoro Mar-tinesi, Gianluca Muscogiuri, Pasquale Palmiero, Gianfranco Patera, Roberto RomeoEditorialista: Mario ArceriDirezione, Redazione, Amministra-zione: Via Dalmazia, 27/h - Brindisi

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N. 125 del 9 Novembre 2014

L’Enel Basket Brin-disi dopo la dura sconfitta in terra

sarda, fa subito bottino alla prima casalinga con Trento, mostrando finalmente grinta e voglia di vin-cere soprattutto dai giocatori che entrano dalla panchina, proprio questo è stato uno degli aspetti più interessanti della vittoria. An-cora una volta, come era succes-so nella sfida di domenica scorsa con Sassari, non abbiamo visto in campo il centro titolare Mays, che ancora non ha recuperato al massimo dal lieve infortunio alla caviglia, si spera di poterlo rivedere in campo nel big match della prossima giornata di cam-pionato con Venezia. Come detto in precedenza la panchina è stata l’emblema della vittoria, la fisicità e la grinta di Zerini nel pittura-to hanno fatto si di non temere i lunghi avversari, che pensavano di aver vita facile senza l’intimida-tore Mays. Nel complesso la par-tita è stata molto equilibrata per tre quarti, mostrando a tratti fasi

di ottime costruzioni di gioco sia da una parte che dall’altra. Un av-vio sprint da parte della squadra brindisina con un elevata percen-tuale dai tiri da tre punti, ha inco-minciato a chiarire le idee a co-ach Bucchi, che con l’assenza di fisicità nel pitturato si è dovuto af-fidare moltissimo al gioco perime-trale. Lo spettacolo durante tutta la partita non è mancato, si sono viste da entrambi i lati del campo azioni bellissime, regalando cosi al pubblico brindisino un match da un altissimo tasso tecnico. La

neo promossa Trento in questo inizio di campionato sta facen-do molto bene, già dalla scorsa partita casalinga con Cantù è ri-uscita a siglare la prima vittoria stagionale, mostrando carattere e talento soprattutto da parte degli stranieri. La coppia di americani Mitchell- Sanders ha dato filo da torcere alla squadra brindisina, che ha dovuto abbassare le mani davanti a schiacciate spettacolari che hanno fatto tremare il Pala-pentassuglia. Trento sicuramen-te avrà fatto un ottima partita in

attacco, ma non in difesa dove ha dato spazio agli americani di Brin-disi, che non sono stati da meno di quelli della squadra avversaria, un immenso Denmon autore di 18 punti continua a mettere fuoco alle retine del PalaElio, la coppia Turner-James ha fatto un ottimo lavoro nel solco decisivo tra il ter-zo e quarto periodo, infine e non

per ultimo per prestazione un de-terminatissimo Demonte Harper, autore di 18 punti e leader della partita, per lui minuti di qualità in posizione di playmaker, dove ha fatto vedere a coach Bucchi che può entrare dalla panca e rivolu-zionare il risultato. Se vogliamo trovare qualcosa di negativo è la prestazione del play titolare Hen-ry, che non è riuscito ad ambien-tarsi nel gioco del campionato ita-liano, molti minuti in panchina gli faranno capire che coach Bucchi, vuole sempre il massimo dai suoi atleti, aspettiamo la prossima ca-salinga per vedere un riscatto del nostro Sek. Se vogliamo raccon-tare con un solo giocatore la par-tita con Trento, non possiamo che dire Andrea “Zero” Zerini, leader indiscusso da questa squadra, ri-esce a trasmettere sempre grinta e voglia di vincere ai compagni, piano piano il giocatore fiorentino sta diventando un punto fermo su cui Bucchi sta lavorando da molto tempo e le convocazioni in nazionale maggiore sono l’emble-ma del lavoro di questo ragazzo. Questa sera la squadra brindisina affronterà Venezia, nel big match della quinta giornata, dove l’Enel Basket Brindisi vuole continuare a fare bottino per rimanere ai vertici della classifica e mettere un pun-to di vantaggio sulle dirette con-correnti ai playoff. Venezia verrà al Pala Pentassuglia per ben fi-gurare e cercare di strappare la vittoria e continuare il suo periodo positivo. Come sempre il tifo brin-disino dovrà essere il sesto uomo in campo, continuando a seguire e tifare la stella del sud, che gior-no dopo giorno, riesce a scrivere nuove pagine di storia nella città.

Forza ragazzi, come tutti io sono con voi.

La panchina lʼarma in più dellʼEnel BasketLe nuove leve del clubAntonio Martinesi

Photo byMichele Longo

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A. POLONARAReggio Emilia 42

D. HUNTCapo D’Orlando 40

S. SAMUELSMilano 38

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Una settimana di emozioni intense alle spalle, ma

ora è il momento di guardare avan-ti. Il ricordo di Elio Pentassuglia, a 26 anni dalla sua tragica scompar-sa, con l’amatissima sorella Liliana e tantissimi dei suoi vecchi allievi, guidati da Claudio Calderari: con i capelli ormai grigi ma con il cuore giovane nella memoria dell’antico coach. Poi la vittoria sofferta ma convincente e preziosa (nell’assen-za di Mays) contro un Trento che gioca con il piglio della veterana e non della matricola, guidata da uno dei pochi talenti veri di questa stagione: Mitchell. Infine l’esordio in Europa ad Hertogenbosch, in casa del Den Bosch, una vecchia gloria del basket europeo: un’al-tra tappa fondamentale toccata dall’Enel Brindisi di Piero Bucchi e Nando Marino nel suo processo di crescita e, soprattutto, di consoli-damento tra le protagoniste della pallacanestro italiana. Un viaggio che le pone di fronte ora un altro ostacolo importante e significativo:

la Reyer Venezia e cioè una delle società di blasone più alto del no-stro sport che quest’anno sembra essere finalmente riuscita a sosti-tuire la nostalgia per un passato illustre con la volontà di tornare ad essere protagonista affidandosi a un nostromo di lungo corso come Carlo Recalcati al timone e ad un capitano di grande spessore come Phli Goss in campo. Dopo quattro giornate, l’Enel è ben assestata a ridosso del primo posto, con una sola sconfitta, a Sassari contro il Banco di Sardegna nell’infausto giorno dell’infortunio di James Mays, il centro americano con pas-saporto centroafricano scoperto nelle Filippine dove lo scorso anno ha viaggiato alla media di 16 rim-balzi e venti punti a partita, dopo il ping pong tra Turchia e Portori-co e una stagione nella D-League statunitense. Quanto sia prezioso il 2.06 della North Carolina uscito da Clemson, lo ha dimostrato la gara con Trento nella quale Owens ha spadroneggiato sotto canestro contro Ivanov prima che la difesa brindisina ne prendesse le misure con un monumentale Zerini, par-ticolarmente efficace in coppia con il bulgaro, a costo di lasciare

qualche spazio in più a Mitchell. Di Harper comunque i due break si-gnificativi della partita (da 21-25 a 26-25 all’inizio del secondo quarto e da 56-61 a 64-61 a cavallo del terzo e quarto tempo) dando vita al rush finale nel quale ha contribu-ito con altri cinque punti. Ma que-sta è storia di ieri, anzi di otto gior-ni fa, comunque da ricordare per sottolineare come Bucchi sia riu-scito, pur in condizioni non ottimali per l’assenza di Mays, a giocarsi al meglio le sue carte, compresa quella di Bulleri prezioso nel frena-re l’urto dei trentini dettando i ritmi giusti per scatenare la batteria dei tiratori brindisini nello spettaco-lare avvìo della quarta frazione.

Ora, contro la Reyer e cioè con-tro la formazione che i pronostici danno insieme a Reggio Emilia candidata alla terza piazza fina-le del campionato, una prova per certi versi decisiva. I veneziani affiancano alla genialità di Goss (il protagonista delle due ultime splendide stagioni della Virtus Roma) una batteria di lunghi di grande valore: il giovane Todd Moore che lo scorso anno si è messo in evidenza a Caserta, e due veterani come Tomas Ress e l’austriaco Ortner che tanta par-te hanno avuto negli ultimi anni di gloria della Montepaschi. Sia-mo ancora alla quinta di anda-ta, ma la sfida è già da play off.

Il Post it diMario Arceri

Photo By:Michele Longo Èuno dei mondi più

inesplorati del no-stro amato sport,

sono protagonisti come gioca-tori e coach delle straordinarie partite di basket. Spesso non amati dai tifosi di ogni squadra, contestati a prescindere e spes-so a torto. Stiamo parlando dei “depositari della legge” del ba-sket, gli arbitri. In questo mondo ci facciamo accompagnare da una donna Silvia Marziali di pro-fessione arbitro. La coda bionda più nota e vistosa del basket fem-minile e a detta di molti addet-ti ai lavori tra le migliori in Italia.

Guardando una partita di basket, dove tutti giudica-no il tuo operato, in campo e fuori, verrebbe da chie-dersi: “Ma come ti è venuto in mente di fare l’arbitro di basket”?“Fino ai 19 anni passavo gran parte del pomeriggio ad allenar-mi e spesso capitava che la no-stra allenatrice ci chiedesse di arbitrare il minibasket. A fine anno una mia amica ed io scoprimmo che facendo il corso da arbitri potevamo arbitrare tutti quei tor-nei ai quali avevamo partecipato come giocatrici e prendere qual-che soldo, così ci siamo iscritte”.Raccontaci del tuo esor-dio e dei tuoi primi anni con il fischietto in bocca…“Il mio esordio è stato ad un mese dal corso al torneo MiniStar a Ro-seto, divertentissimo! Ho preso per la prima volta contatto con il mondo arbitrale, vissuto il torneo con un altro ruolo, conosciuto al-tri arbitri, seguito le prime lezioni e consigli degli istruttori, arbitra-to le prime partite, formato il pri-mo gruppo arbitri.. Dal settembre successivo ho poi iniziato ad ar-bitrare qualche giovanile e pro-mozione, cercando di incastrar-le con le partite da giocatrice”.Quale è stata la partita più importante che hai arbitrato?“Ogni partita è importante, ognuna ha caratteristiche e peculiarità che la rendono tale. Se parliamo di po-sta in gioco, credo sia stata gara 3 di finale scudetto Schio-Ragusa”.Come ti prepari per una par-tita?“Arrivata la designazione, inizio a pensare a quali potrebbero esse-

re le problematiche della partita, a ciò che potrei fare e come affron-tarle, per permettere un gioco più corretto possibile. Questo mi ren-de concentrata e, insieme al lavo-ro video, anche serena e pronta”.Quali sono le sensazioni più frequenti al termine di una gara?“La fine della partita è sempre un momento un po’ convulso, visto i chiarimenti richiesti dai coach e giocatori, dal confronto con i colleghi e spesso la presenza dell’osservatore. Ho mille im-magini che si sovrappongono e pensieri disordinati tutti accelera-ti dall’adrenalina. A freddo, sulla via del ritorno, penso a ciò che avrei potuto fare diversamente e/o meglio, agli errori fatti e alle cose che invece son andate bene”Che tipo di allenamento svolgi?“Mi alleno quasi tutti i giorni, correndo in pista, lavorando in palestra, arbitrando qualche al-lenamento o amichevole. Inoltre affianco lavoro video: mi rivedo nelle partite precedenti, curando la meccanica ovvero le posizioni che dobbiamo tenere in campo, e la comunicazione non verbale (gestualità, segnali) e taglio clip di situazioni dubbie da analizzare successivamente con l’istruttore”.Come sono i rapporti con i tuoi colleghi? Quali sono i tuoi punti di rifermento tra gli arbitri più famosi?“Molto buoni. Spesso i legami che si creano in campo si tra-sformano in amicizie fuori. Non ne ho solo uno e non solo tra i famosi. Si può imparare tanto da tutti, ognuno per una cosa diversa. Spero di poter avere la passione e la professionalità che hanno alcuni arbitri esperti delle serie minori: ogni fine settimana è una finale, consigliano ai più giovani, si divertono e arbitrano con il sorriso sulle labbra a pre-scindere se sugli spalti ci siano 5 persone e la partita finisce di 30”.

La soddisfazione più gran-de che hai provato? E la delusione più scottante?“La soddisfazione è stata parteci-pare al Torneo dell’Amicizia. Vesti-re i colori azzurri, aver scritto Italia sul petto, rappresentare la propria nazione all’estero è una emozio-ne unica. Posso dire di non aver avuto nessuna delusione parti-colare, a volte i rapporti tra col-leghi possono regalarti qualche

sorpresa ma fa parte della vita”.Quali sono i giocatrici o le giocatrici che ti potreb-bero mettere in difficoltà. E quelli/e invece che vor-resti sempre in campo?“I giocatori che preferirei non avere in campo sono quelli che simulano, floppano, o comun-que fanno di tutto per ingannare l’arbitro. Adoro quei giocatori en-tusiasti che si lanciano su ogni palla vagante, difendono forte e si buttano a rimbalzo agonisti-camente. Sono sicuramente più difficili da arbitrare tecnicamen-te ma sono uno spettacolo per il gioco stesso e spesso sono i più corretti e dotati di fair play”.

Essere donna arbitro è un vantaggio o uno svantaggio?“Non parlerei di vantaggi o svan-taggi, ma di opportunità. Nel 2010 è partito il progetto donna che ci ha dato la possibilità di essere più seguite, di aver avuto mag-giori occasioni di lavoro e di fare qualche esperienza in più. Poi sta alla persona saperle sfruttare”.Perché in Italia, al contra-rio di molti altri paesi, non

ci sono donne arbitri inter-nazionali?“Nelle generazioni passate c’era-no diverse donne arbitro ma non sono state seguite adeguata-mente e prese in considerazione dal mondo cestistico in toto ed è per questo che attualmente non ci sono donne internazionali”.Quali sono le principali diffe-renze, per un arbitro, nel di-rigere una partita femminile rispetto ad una maschile?“Le donne sono più scomposte e molti contatti vengono esaspera-ti, non tutti provocano un effetti-vo svantaggio e di conseguenza non sono necessariamente dei falli. I maschi, per differenza fi-sica, riescono a gestire meglio il contrasto, anche se capita sem-pre più spesso di avere qual-che giocatore che si lamenta anche per contatti ininfluenti”.Quale è la dote più importan-te in un arbitro e quale inve-ce il suo più grande limite?“Grande passione per il gioco, capacità di accettare le critiche, apertura al dialogo. La supponen-za o arroganza oscurano anche l’arbitro tecnicamente più bravo”.Raccontaci un aneddoto della tua carriera arbitrale...“In realtà di carini ce ne sono stati parecchi, nonostante la mia poca esperienza. Mi ero appena trasferita a Parma, non conosce-vo bene le palestre e avevo una gara giovanile di sabato pome-riggio. Mi presento e chiedo se fosse in quell’impianto la partita. Mi dicono che in realtà la parti-ta di pallavolo è già iniziata. Ah ok, rispondo, io sarei l’arbitro della partita di pallacanestro”Ti è mai capitato che un giocatore, dopo un fallo fi-schiato, invece di protesta-re ti chiedesse un appunta-mento? Si capita, alcuni sono molto cre-ativi!”Cosa diresti ad una ragaz-za che volesse intrapren-dere la carriera arbitrale.“La stessa cosa che direi a un ragazzo: se ami la palla-canestro, ti piace fare sport e allenarti, conoscere perso-ne e posti nuovi, perché no?”

L’intervista integraleè disponibile sul sito

www.supportersmagazine.itFoto: Carlo Silvestri

(Basketinside.it)e Luis Javier Benito

Pink and roll Esclusiva SM, Silvia Marziali si confessa Il lato rosa del basketGiuseppe Errico

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Una settimana di grandi emozioni

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Si è tenuto domeni-ca scorsa a Bari il Trofeo delle Pro-

vince 2014 riservato agli atleti nati nel 2001. I 48 ragazzi selezionati dai referenti tecnici sono stati divisi in 4 squadre che hanno dato vita nella mattinata alle due semifinali e nel pomeriggio alle due finali. 4 gli atleti brindisini convocati: Cantoro e Fonseca (Aurora) e Capriati e Mas-sagli (Enel). Presenti il responsabile tecnico del settore giovanile Andrea Capobianco e l’allenatore della na-zionale giovanile Antonio Bocchi-no. Livello tecnico non eccelso con poco talento, due o tre ragazzi ne hanno mostrato a sprazzi. Dome-nica erano presenti i soli genitori e qualche istruttore, tre o quattro per intenderci; probabilmente questa formula ha fatto venire meno il la-voro che si svolgeva con le singole selezioni provinciali che si prepara-vano come una squadra di club con l’obiettivo di rappresentare, e vince-re, il trofeo per la propria provincia. Campionati NazionaliDNG: Inizia male il campionato dell’Enel con una doppia sconfitta:

Enel-Bk Francavilla; Pall. Palestrina-Enel 85-56. Due partite diverse con il primo confronto condotto per tre quarti dai ragazzi di Giarletti, con un buon Morciano (19), prima di cedere al ritorno degli ospiti guidati da Bergamin (21); nella trasferta la-ziale privi di De Gennaro e Morcia-no, Savoia (15) e compagni sono partiti fortissimo con un parziale iniziale di 15 a 0. Poi i laziali hanno colmato progressivamente il break per poi allungare definitivamente sino al +29 pesante finale. Prossi-mo impegno casalingo per l’Enel lunedì alle 18 al PalaPentassuglia, dove affronterà la Juve Caserta che ha battuto Avellino per 60 a 47.U17 Ecc: nell’ultimo turno l’Aurora ha battuto il Bk Mola per 77 a 73 nel confronto tra le capoliste al termine di una gara tirata. Ancora sconfitta per l’Enel sul campo della Pielle Matera 62 a 60 nonostante la buona presta-zione di squadra guidata da un buon Fusco. Ultima azione decisiva con un canestro dalla distanza che ha permesso ai materani di festeggia-re. Prossimi impegni il 20 novembre quando l’Aurora affronterà il Matera mentre l’Enel ospiterà il Monteroni.U17 Elite: sconfitta per l’Aurora a Vieste pagando nel finale la mag-giore fisicità dei foggiani 81 a 66 il

risultato finale che punisce oltremi-sura i ragazzi di Leuzzi. Prossimo in-contro mercoledì alle 18 PalaZumbo dove ospiteranno il Magic Galatina.U15Elite:Prima giornata positiva per le due squadre brindisine: i cam-pioni uscenti dell’Enel (campioni regionali U14Elite lo scorso anno), hanno facilmente avuto ragione del-la N.Pall.Monteroni per 95 a 38 con tutti i ragazzi schierati da Cristofaro a referto e con un ottimo esordio del neoacquisto il tarantino Invidia. An-che l’Aurora vince in casa contro il Cus Bari per 60 a 59 grazie ad una rimonta nell’ultimo quarto guidata dal duo Fusco (18) e Mastrapasqua (19) U14Elite:giovedì prossimo ha inizio il campionato con l’Enel che ospita al PalaPentassuglia alle ore 20.30 il Cus Bari mentre nel-la stessa giornata l’Aurora ospita l’Aurora gioca alle 18 con la Scuo-la di basket Lecce al palaZumbo.

Campionati ProvincialiU19: Girone C: l’Enel vince il derby con la Pall.Brindisi, no-nostante un buon Simmini, per 71 a 75 con Piliego autore di 25 punti. L’Assi ha giocato a Ca-limera. Prossimo turno lunedì 10: l’Enel ospita il S. Pancrazio mentre l’Assi ospita il N.L. Lecce U17: nella seconda giornata la Pallacanestro Brindisi ha per-so a Martina per 66 a 62 e nel-la prossima giornata riposa.U15: nella prima giornata c’è stato il derby tra Aurora ed Ju-nior finito per 51 a 43 per gli aurorini allenati da Zongoli.U13: diramato il calendario prov-visorio del campionato con inizio il 20 novembre con le quattro squadre brindisine, due dell’Au-rora e due dell’Enel, inserite nel girone I insieme a Bk Coperti-no, New Bk Lecce e San Pietro.

Periscopio sui giovaniGianfranco Patera Trofeo delle province al di sotto delle aspettative

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Sogni che diventa-no realtà. E che quasi non finisco-

no in apoteosi se fosse riuscita l’impresa di vincere a Hertogen-bosh all’ultimo tiro dopo aver rin-corso per tutta la partita. Sogni che si avverano, essere presenti in Europa dopo dieci anni di cre-scita e successi. Sogni che ritor-nano, con la nostra radiocronaca web che ha permesso a quasi mil-le ascoltatori di seguire la partita e soffrire insieme a noi che com-mentavamo. Torniamo dall’Olanda con alcune vive considerazioni. La prima è che senza Mays sotto canestro non mancano i problemi, nonostante la generosità di Iva-nov, che però solo a fasi alterne riesce a farsi sentire contro i lun-ghi avversari. Poi che ancora una volta, dopo Sassari, la squadra è un diesel e concede due quarti agli avversari prima di svegliarsi. E ancora, il risvolto della meda-glia. Tanto in sofferenza all’inizio quanto aggressiva ed energica nella seconda parte. La rimonta furibonda si è fermata ad un cen-timetro dalla vittoria, ma questa dimostra di avere il carattere che il suo allenatore vuole infondergli partita dopo partita. Dispiace per-dere così, contro una squadra non trascendentale, ma piace il carat-tere della lotta, del voler tornare a

tutti i costi in partita, del ripartire tutti uniti, nonostante ad un certo punto L’Enel sembrava un pugile suonato che spera di chiudere il match il prima possibile. Andare sotto 40-19 e ancora 65-48 a otto minuti dalla fine e poi arrivare al tiro della vittoria denota quantome-no spirito di battaglia. E’ stata una trasferta lunga, in una terra lonta-na dal nostro modo di pensare, anche cestistico, contro una squa-dra che in Europa ha già giocato più volte. Qualcuno pensava che fosse solo un test infrasettimanale senza interesse per i nostri gioca-tori. Invece la squadra ha voglia di giocare, crederci e provare a vincere anche in Eurochallenge. Certo, l’inesperienza ha giocato un brutto scherzo, almeno nei pri-mi due quarti e forse, come ci ha detto Piero Bucchi a fine partita,

questi viaggi tolgono qualcosa in termini di energie mentali. E non sempre quando rincorri poi riesci nell’impresa di ribaltare il risultato. Ma lo spirito mostrato nei secondi due quarti è quello giusto. Spirito che già da questa sera vogliamo rivedere contro Venezia, squadra molto attrezzata per disputare un campionato di alto livello e contro la quale ci giochiamo una posizio-ne di vertice che permetterebbe di avere una classifica già interes-sante dopo cinque giornate. Ve-nezia è stata costruita con grande attenzione e anche con un budget importante, Brindisi con intelligen-za e come al solito con quel pizzi-co di sfrontatezza che ha sempre caratterizzato le squadre di Buc-chi. Dobbiamo far valere il fattore campo per continuare a credere nel progetto e dimostrare che an-

che quest’anno possiamo compe-tere con le migliori. Non mancano gli elementi positivi per provarci, a cominciare dagli ultimi, arremban-ti venti minuti di Hertogenbosh. Trasferiamo questa “cattiveria” agonistica contro Venezia e capi-remo di che pasta siamo fatti. In-tanto, dedichiamo la copertina di questo numero ai tifosi che hanno raggiunto Hertogenbosh. Unici, inimitabili, impareggiabili. Si sono sobbarcati migliaia di chilometri (come sempre) per essere vicini alla squadra e vivere l’emozione dell’esordio europeo. Non si può prescindere da questo straordi-nario patrimonio, umano e di pas-sione. Al ritorno dall’Olanda molti tifosi hanno avuto il piacere di viaggiare con la squadra e questo connubio va al di là di una partita. Si cresce tutti insieme, in Italia e in Europa. Non dimentichiamolo mai.

Sogni che poi si avveranoEditoriale di Marino Petrelli

Photo By:Michele Longo

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Supporter’s magazine si fa in due! in occa-sione della partita interna dell’Enel Basket Brindisi contro il Södertälje Basketbollklubb usciremo con un numero speciale che ripro-porrà la trasferta in terra di Olanda seguita da Marino Petrelli e Michele Longo e pre-senterà l’avversario di turno e il calendario dell’eurochallenge. Il reportage completo del-la prima storica trasferta europea dell’Enel Brindisi la potete trovare sul sito www.sup-portersmagazine.it e sulla nostra pagina Fa-cebook. Come per la prima partita, anche da Ulm i nostri inviati racconteranno la partita in diretta radiofonica sul web e con ampi servizi.

Il Post.it di Mario Arceri

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Storie di campo di Agostino Origlio

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Parola di vice direttore

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La zona rosa della curva

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Scrivono le nuove leve del club

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Periscopio sui campionati giovanili18

Page 19: Supporters magazine n125

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