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Streptococchi Qualcosa in più

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StreptococchiQualcosa in più

Caratteristiche

Streptococchi e enterocchiraggruppano la maggior parte dei ceppi patogeni

Caratteristiche comuni: Gram+, non sporigeni, immobili

CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE:

� cocchi Gram-positivi

� disposti a coppie o a catenella

� immobili

� capsulati (capsula ben evidente)

� asporigeni

� catalasi-negativi

STREPTOCOCCHI

DIFFERENZE ANTIGENICHE DEL POLISACCARIDE C:

18 tipi da A ad H e da K a T (Lancefield 1933)

IN BASE ALL’EMOLISI:

alfa-emolitici (parziale, alone verdastro attorno alle colonie)

beta-emolitici (totale, alone trasparente attorno alle colonie)

gamma-emolitici (assenza di emolisi)

Gruppo A (S. pyogenes )

Gruppo B (S. agalactiae) gruppi emolitici C, F e G (S. equisimilis o S. anginosus),

S. pneumoniae (pneumococcus) agente etiologico della meningite difetta del gruppo.

S. mutans, S. sanguis, S. salivarius , S. milleri fanno parte della flora orale epossono contribuire alla patogenesi di endocarditi

Parete (dall’interno all’esterno)

Peptidoglicani

Polisaccaride C (determina il gruppo A)

Proteine M (fattore di virulenza dotato di potere immunogeno)

Proteine T (marcatore epidemiologico)

Proteina R (non implicato nella virulenza e nella immunità)

COMPONENTI CELLULARICAPSULA (ac. Ialuronico)

PARETE CELLULAREPeptidoglicanoac. Teicoicoac. Lipoteicoico (LTA)polisaccaride Cproteina M (classe I, classe II)proteina Tproteina RFattore di opacità sierica (OF)

OF+ = Tipi cutaneiOF- = Tipi respiratori

Proteina associata a M (MAP)MAP I � M OF–

MAP II� M OF+

Proteine leganti il plasminogenoC5a-peptidasiEnolasiGliceraldeide 3-P-deidrogenasi

� Costituita da acido ialuronico contenente molecole ripetute di acido glicuronico e di N-acetilglucosammina � non immunogena (mimetismo antigene)

� Dotata di elevato potere antifagocitario

� Inibisce la chemiotassi e la fagocitosi a opera dei granulociti

CAPSULA

Proteina M

Formata da 2 catene polipeptidiche unite a formare una struttura ad α- elica.

� Ancorata alla membrana plasmatica si proietta verso l’esterno complessata ad acidi teicoici, formando delle fibrille

� l’estremità COOH terminale è altamente conservata nell'ambito del gruppo A degli streptococchi

� L'estremità animino-terminale, attraversa la parete cellulare fino alla superficie della cellula ed è responsabile della diversità antigenica di più di 80 sierotipi M.

PROTEINA M

� Dotata di potere antifagocitario

� Favorisce l’accumulo degli streptococchi nel sito dell’infezione.

� Ne esistono circa 100 diversi sierotipi � benchè Ab anti-M siano protettivi, l’immunità non protegge da infezioni con tipi M diversi.

� Presenta omologie di sequenza con proteine fibrillari umane (miosina, tropomiosina- a, cheratina)� autoimmunità

proteina Mproteina M

peptidoglicanopeptidoglicano

Fattore H (derivati del C3b)Fattore H (derivati del C3b)

Fibrinogeno

PROTEINA F

Favorisce l’adesione alle cellule epiteliali attraverso il legame con la fibronectina presente nella matrice intercellulare.Favorisce l’invasività nelle cellule epiteliali.

S. pyogenes può entrare nelle cellule epiteliali, con un processo mediato dalla proteina M e dalla proteina F. Questo ingresso nella cellula si pensa sia importante per il mantenimento delle infezioni persistenti (ad es. faringite streptococcica ricorrente) come pure per l'invasione nei tessuti profondi.

PRODOTTI EXTRACELLULARI

�STREPTOLISINA O

�STREPTOLISINA S

�TOSSINA ERITROGENICA (SPE A)

�TOSSINE PIROGENE (SPE)

�STREPTOCHINASI

�PROTEINASI (ESOTOSSINA B)

�IALURONIDASI

�DESOSSIRIBONUCLEASI (DNasi)

�NAD - GLICOIDROLASI

Degrada vitronectina e. Fibronectina

Attiva una metalloproteasiRilascia chinine

ESOTOSSINE PIROGENE E SUPERANTIGENI NELLE MALATTIE INVASIVE

ESOTOSSINE A,B,C SPE ASPE BSPE C

ESOTOSSINA F (fattore mitogeno) SPE FSUPERANTIGENE STREPTOCOCCICO SSA

ESOTOSSINA 2 MITOGENA SMEZ

SUPERANTIGENI MITOGENI SPE CSPE HSPE J

SHOCK TOSSICOINVASIONE DEI TESSUTI MOLLI E CUTE FASCITE NECROTIZZANTE M1

� rappresenta lo Streptococco patogeno più importante per l’uomo

Streptococcus pyogenes

STREPTOCOCCO β EMOLITICO DI GRUPPO A

ANTIGENI DI SUPERFICIE

�Antigene capsulare (acido ialuronico)

�Antigeni parietali: antigene C specie-specifico e antigeni proteici tipo-specifici (M,T,U,W,X,Y)

ESOTOSSINE

� streptolisina O

� streptolisina S

� tossina eritrogenica (taluni ceppi)

FATTORI DI VIRULENZA

FATTORI BATTERICI

� capsula

� proteina M

� proteina F

� polisaccaride C

� emolisina intracellulare

� recettori per l’estremo Fc delle IgG

ESOENZIMI

� ialuronidasi

� NADasi

� streptochinasi

� DNAsi

Sequele non suppurative

Glomerulonefrite post-streptococcica

febbre reumatica

eritema nodoso (alcuni casi)

Angina (faringotonsillite) streptococcica acuta con possibili localizzazioni a

distanza quali: ascessi peritonsillari, otite, mastoidite, meningite, polmonite,

endocardite

Scarlattina (ceppi produttori di tossina eritrogenica)

Infezioni cutanee (impetigine, erisipela, piodermiti)

Fascite necrotizzante (ceppi produttori di tossine eritrogeniche)

Sindrome da shock tossico (ceppi produttori di tosine eritrogeniche)

Infezioni post-partum (oggi scomparsa)

Patologie suppurative • Non invasiveFaringiti (faringiti, otite media ecc..)Piodermiti impetigine• InvasiveBatteriemia, setticemiaToxin schock-like syndrome

GLOMERULONEFRITE

SIEROTIPI CUTANEI

2,49,56,57,60

Latenza: 3-6 settimane

SIEROTIPI FARINGEI

1,4,12,25

Latenza: 1-2 settimane

�Immunocomplessi circolanti che si fissano ai tessuti renali e fissano il complemento (recettore C3)

�Componenti streptococcici depositati nei glomeruli attivano direttamente il complemento

�Proteinasi e streptochinasi alterano i tessuti renali

�proteina M12 (Cross-reattività)

Caratterizzata da lesioni flogistiche a carico dei tessuti connettivali e/o muscolari con manifestazioni a carico del cuore, dei vasi sanguigni, delle articolazioni.

FEBBRE REUMATICA(MALATTIA CARDIACA REUMATICA)

ERISIPELA

Infezione cutanea acuta a rapida diffussione attraverso i tessuti cutanei.

Attualmente localizzata più di frequente alle gambe.

Caratterizzata da dolore localizzato, eritema, ingrossamento linfonodale, brividi, febbre.

Streptococcus agalactiae

STREPTOCOCCO β EMOLITICO DI GRUPPO B

• Meningite neonatale• Setticemia

Infezione vaginali

Streptococcus pneumoniae

Isolato nel 1881 da Fränkel e Weichselbaum.

Griffith nel 1928 osservò che mescolando pneumococchi capsulati uccisi con ceppi vivi privi di capsula e inoculandoli nel topo, si isolavano dall’animale ceppi vivi provvisti di capsula dello stesso tipo antigenico presente nei ceppi uccisi. Tale esperimento dimostrò per la prima volta in vivo lo scambio di materiale genetico attraverso il meccanismo della trasformazione.

In Streptococcus pneumoniae fu dimostrata la funzione antifagocitaria svolta dalla capsula batterica, la capacità del polisaccaride capsulare di indurre una immunità umorale protettiva, l’efficacia della penicillina, l’utilizzo del polisaccaride capsulare a scopo vaccinale.

La polmonite pneumococcica è la più frequente polmonite batterica in ambito comunitario.

Nei paesi industrializzati, come Stati Uniti ed Europa, è gravata da morbilità, mortalità (variabile dal 20% al 60% in rapporto all’età) e costi sanitari considerevoli.

Italia l’incidenza è di circa 10 casi/1000 abitanti/anno. L’incidenza è più elevata nelle comunità chiuse come caserme, ospizi ed altro e durante i mesi invernali e primaverili nelle zone temperate.

Catalasi

Questo enzima è utilizzato in batteriologia sistematica per l'identificazione dei batteri.

Si tratta di porre la colonia batterica da studiare a contatto con l'acqua ossigenata (a 10 volumi).

Una effervescenza segnala la presenza di una catalasi.La maggior parte dei batteri gram negativi possiedono la catalasi (catalasi +).

La ricerca della catalasi nei gram positivi permette di differenziare gli stafilococchi ed i micrococchi (catalasi+) dagli enterococchi (catalasi -)

Sono noti come patogeni per l'uomo dodici generi di cocchi gram-positivi, catalasi-negativi

�Streptococcus �Enterococcus

sono i generi più frequentemente isolati e più comunemente responsabili di malattie nell'uomo.

COCCHI CATALASI-NEGATIVI

Un tempo classificati classificati come streptococchi di gruppo D, poichépossiedono l'antigene di gruppo D della parete cellulare

Poi differenziati sulla base delle proprietà fisiologiche

Successivamente differenziati mediante l'analisi degli acidi nucleici

Nel 1984 gli enterococchi sono stati riclassificati nel nuovo genere Enterococcus

Attualmente a questo genere appartengono 16 specie.Le specie più comunemente isolate e clinicamente importanti sono E. faecalis ("che riguarda le feci") ed E. faecium ("delle feci").

Enterococcus

enterococchi ("cocchi enterici")

Tipica disposizione a coppie e in corte catenelle La morfologia al microscopio di questi batteri spesso non può essere

differenziata da quella di S. pneumoniaeSono anaerobi facoltativi e hanno un optimum di crescita a 35°C,

benché la maggior parte di essi possa crescere tra 10°c 45°C Crescono facilmente su terreni agar sangue con grandi colonie

bianche che compaiono dopo 24 ore di incubazioneLe colonie sono tipicamente non emolitiche ma possono anche

essere alfa o beta-emolitiche. Crescono in presenza di NaCI al 6,5% Tollerano i sali biliari al 40% Possono idrolizzare l'esculina.

Fisiologia e Struttura

Gli enterococchi sono microrganismi commensali con potenzialità di causare malattia. Alcuni ceppi possiedono una potente enterotossina

Patogenesi

• Nonostante i pochi fattori di virulenza gli enterococchi sono considerati importanti per la loro capacità di provocare infezioni letali. • Sono una delle quattro cause principali di infezioni nosocomiali (contratte in ospedale), responsabili del 10% di tutte le infezioni.• I siti più comunemente interessati sono: il tratto urinario e il torrente circolatorio. • Le infezioni enterococciche sono particolarmente comuni in pazienti con cateteri urinari o intravascolari• Una complicanza particolarmente grave della batteriemia da enterococchi è l'endocardite.

Sindromi cliniche

Mimetismo di streptococcoDr. Angelo Micozzi

Reumatismo articolare acuto

È una malattia autoimmune, dovuta al mimetismo molecolare di streptococcus piogene, in corso di faringite.

È piuttosto comune nella popolazione pediatrica dei paesi sviluppati.

La complicanza più grave è rappresentata dalla endomiocardite, sebbene siano possibili altri quadri clinici, quali la poliartrite, la corea di Sydenham, i noduli sottocutanei e l’eritema marginato

Fattori ambientali,spt sovraffollamento

Evento precipitante: infezione con un ceppo di streptococco di gruppo A con specifici fattori di virulenza

Soggettopredisposto

Mimetismo molecolare tra antigeni dello streptococco di gruppo A e tessuti dell’ospite

Esagerata risposta immunitaria mediata dalle cellule T

Fattori dell’ospite geneticamente determinati

Primo episodio di febbre reumatica

Cardite reumatica

Episodi ricorrenti di malattia reumatica

Malattia reumatica

Poliartrite e febbre Cardite Corea

Diagnosi differenziale

Artrite settica Soffio innocente LES

Connettivopatia o altra malattia autoimmune¹ Prolasso valvola mitrale Intossicazione da farmaci

Artropatia virale² Cardiopatia congenita Malattia di Wilson

Artropatia reattiva Endocardite infettiva Tic³

Malattia di Lyme Cardiomiopatia ipertrofica Paralisi cerebrale coreoatetosica

Anemia drepanocitica Miocardite virale o idiopatica Encefalite

Endocardite infettiva Pericardite virale o idiopatica Corea familiare (malattia di Huntington)

Leucemia o linfoma Tumore cerebrale

Gotta o pseudogotta Malattia di Lyme

Ormoni*

•Poliartrite•Migrante e sostitutiva•Autolimitantisi•Tutte articolazioni (spt caviglie e ginocchia, gomiti e polsi)•Tumor, rubor, calor, funtio lesa•Risponde ad ASA

Artrite

Cardite (40-75%)

Lesioni dell’endocardio e miocardio , più raro pericardio

Valvolite → mitrale, aorta (rara tricuspide polmonare)

• tachicardia eccessiva rispetto entità della febbre

• soffio sistolico apicale, provocato dall’insufficienza mitralica

• soffio proto/meso-diastolico, al 3° spazio intercostale destro, se coinvolgimento valvola aortica

• sfregamenti e toni cardiaci ovattati, dolore toracico (se pericardite )

• segni scompenso: tosse, dispnea, epatomegalia

Corea di Sydenham

• smorfie faciali, fascicolazioni della lingua, perdita di controllo della motilità fine, disartria e eloquio improvviso

• alterazioni della scrittura, difficoltà nel vestirsi e nel prendersi cura di sé o addirittura nel camminare e nel mangiare dovuto a movimenti involontari e incoordinati

• possono scomparire durante il sonno o aggravarsi a causa di stress o di affaticamento

• movimenti improvvisi, involontari, aritmici, clonici e afinilistici

Presenti nel 5-10% dei pazienti.Patognomonici ma rari (più frequentemente con interessamento cardiaco).

I noduli sottocutanei sono tardivi; sulle superfici estensorie delle grandi articolazioni, indolori, transitori

L’eritema marginato è un rash cutaneo serpiginoso, piano, indolore e che non lascia cicatrici. E’ transitorio e dura a volte meno di un giorno.

Eritema marginato e noduli sottocutanei

Artrite

Molte evidenze testimoniano del ruolo innescante di streptococcus nelle artriti autoimmuni.

Sono numerosi, ormai, gli antigeni e superantigeni batterici implicati nel processo.

Ad esempio, venne descritto il caso di una infezione urinaria da streptococco viridans, in un soggetto di 28 anni, che sviluppò una artrite reattiva.

Postura

Un altro aspetto molto interessante è legato alla postura, la quale può essere alterata in presenza di una risposta anti-streptococcus.

In uno studio condotto su 84 persone, in media di 23 anni, con disturbi della postura, èstata osservato un significativo aumento del TAS, rispetto ai controlli, come causa determinate di un deficit propriocettivo.

Un caso in un adulto

Un quadro clinico caratterizzato da dermatomiosite e poliartrite nodosa cutanea, si ripeteva con fasi di riacutizzazioni fin dalla infanzia.

I disturbi periodici erano sempre preceduti da un rialzo di anticorpi anti-streptococcus.

Il mimetismo molecolare, tra M5 del batterio e miosina, permise di spiegare il fenomeno.

Endocardite

Sembra ormai accertato, che il mimetismo molecolare rappresenta il processo patogenetico, mediante il quale la risposta anti-streptococco si indirizza anche nei confronti delle porzioni omologhe delle valvole, dell’appendice atriale sinistra e del miocardio.

In questi tessuti, infatti, sono state osservate infiltrazioni di linfociti T specifici, del tipo CD4+, che riconoscono la proteina M5 batterica e producono IL-10 e IL-4, responsabili delle lesioni fibrotiche valvolari.

Antigeni diversi

In un interessante modello sperimentale, i ratti immunizzati con la proteina M5 del batterio sviluppano anche una risposta indirizzata verso la miosina e le valvole cardiache.

Il mimetismo molecolare, in questi casi, non riguarda solo determinanti antigenici peptidici, ma anche quelli a struttura polisaccaridica, come la N-acetil-glucosamina, del tutto simile alla forma umana.

HLA e valvulopatia

I linfociti Th1, che rappresentano i mediatori cellulari delle lesioni, si attivano in risposta alla regione immunodominante 81-103 della proteina M5 e sono stati osservati all’interno delle lesioni, così come nel sangue periferico, nel contesto di molecole HLA DR7 e DR53.

Il DR7, pertanto, predispone alle valvulopatieautoimmuni streptococciche, sia singole, sia soprattutto multiple.

Antigene Lewis

Anche l’espressione dell’antigene Lewis, da parte di batteri presenti nel cavo orale, può stimolare una risposta autoimmune.

Anticorpi IgM, diretti contro la molecola sialica sLe(x) di diversi streptococchi (oltre al piogene, anche mutans, salivarius, mitis, sanguis, intermedius, anginosus, etc.) interagiscono su porzioni omologhe delle valvole cardiache.

Questo fenomeno indica la possibilità che l’endocardite sia innescata in maniera più variegata, che non il singolo streptococcus A.

Glomerulonefrite

Molte acquisizioni sono state prodotte sulla glomerulonefrite post-streptococcica, da quando Clemens von Pirquet postulò l’ipotesi patogenetica degli immunocomplessi.

Dopo molti anni, è stato proposto, osservato e dimostrato il mimetismo molecolare tra antigeni di streptococco e componenti renali.

Sotto questo aspetto, un costituente del batterio, la esotossina B, insieme al suo precursore zimogeno, stimola una risposta immunitaria nefritogenica.

Psoriasi

Le infezioni da streptococcus pyogenes sono ormai considerate e accettate come la causa più rilevante nella patogenesi della psoriasi, negli individui immunogeneticamente predisposti (HLA/Cw6).

La localizzazione di tali infezioni è varia: dalla faringite (che è la forma più frequente), alla dermatite perianale, vulvovaginite, balanopostite.

Anche in questo caso, il ruolo svolto dal mimetismo molecolare sembra determinante.

Cheratina

Elevati livelli di anticorpi anti-esoenzimi streptococcici sono stati osservati in pazienti con psoriasi e artrite psoriasica.

Tali anticorpi mostrano una reattività crociata verso la zona basale cutanea, analogamente a quanto è stato accertato, circa il mimetismo tra i più comuni epitopi batterici e la cheratina.

La psoriasi in fase attiva è associata a una risposta Th1, indirizzata verso la proteina M di streptococcus e la cheratina, tanto quanto succede in caso di dermatite atopica.

HLA Cw6

Le proteine M dello streptococco mostrano una estesa omologia di sequenza con le cheratine dell’epidermide umana.

È stato dimostrato, che la M6 batterica, omologa alla cheratina 17, è riconosciuta dai linfociti specifici, nel contesto di molecole HLA Cw6.

Tali linfociti infiltrano la cute, producendo le tipiche lesioni psoriasiche.

Streptococcus C

Oltre agli streptococchi di gruppo A, anche quelli di gruppo C (disgalactiae) sono stati messi in relazione con faringiti purulente e con disturbi autoimmuni.

È stato dimostrato, infatti, che a proteina MC del batterio presenta una reattività crociata con una proteina della cartilagine di 68 kDa e con alcune cheratine epidermiche.

Tali fenomeni possono essere associati, pertanto, alla patogenesi di artrite reattiva e di psoriasi.

PANDAS

Il termine PANDAS (Pediatric Autoimmune Neuropsychiatric Disorders) è stato coniato da Swedonel 1998, per descrivere disturbi ossessivo-compulsivi, nell’infanzia, associati a tic e dovuti a infezione da streptococcus pyogenes.

Come nell’adulto, il PANDAS è associato a una disfunzione dei gangli basali, correlato a una risposta crociata tra antigeni di streptococcus e costituenti delle fibre nervose.

Opsoclono-mioclono

L’opsoclono-mioclono dell’adulto è un disturbo del movimento degli occhi, associato a mioclono del tronco, arti e capo, secondario a neoplasia o infezione.

Due ragazze manifestarono tale patologia dopo una faringite febbrile.

In ambedue i casi si dimostrò la presenza di anticorpi diretti contro una proteina di 56 kDa, identificata come neuroleuchina (glucosio-6-fosfatasi isomerasi), la quale è presente nell’ospite, come nella parete di streptococchi.

NGE

I disturbi neuro-psichiatrici post-streptococcici evidenziano, dunque, una patogenesi immuno-mediata, che comporta la formazione di una risposta anti-neuronale.

Gli autoantigeni in questione, presenti nel sistema nervoso, hanno una diversa taglia molecolare, di 40, 45 e 60 kDa, i quali mostrano attività enzimatica e sono riconosciuti come NGE (neuronal glycolytic enzymes).

Tali NGE sono costituiti dalla piruvato-chinasi M1, aldolasiC ed enolasi (neurono-specifica e non neurono-specifica), localizzati all’interno e sulla superficie delle cellule nervose, così come nella parete streptococcica.

Enolasi

Anche la enolasi (enzima glicolitico) sulla superficie di streptococcus, stimola una risposta linfocitaria indirizzata verso la componente enzimatica omologa umana.

Questo importante mimetismo molecolare serve a spiegare gli alti titoli di anticorpi anti-enolasi, presenti nei pazienti con febbre reumatica, insieme ai molteplici disturbi autoimmuni conseguenti.

Corea

La corea di Sydenham è una delle sequele autoimmuni delle infezioni da streptococcus A, tipicamente, associata alla febbre reumatica e caratterizzata da sintomi motori e neuropsichiatrici.

La risposta anti-streptococco si indirizza, in questi casi, anche verso autoantigeni neuronali dei nuclei caudato e subtalamico.

Tali antigeni, presenti nei nuclei della base, sono gli stessi descritti in precdenza, con un peso di 40, 45 e 60 kDa.

Sindrome di Tourette

I disturbi compulsivi sono comuni nei bambini e rientrano nel quadro post-streptococcico della sindrome di Gilles de la Tourette, che rientra nel quadro più generale dei PANDAS.

Dopo un peisodio di faringite, un bambino di 3 anni e 9mesi cominciò a manifestare una varietà di alterazioni comportamentali, come tic (elevazione della testa e della spalla ipsilaterale, ammiccamento, smorfie) e compulsioni(ripetuto lancio di oggetti).

TAS e anti-Dnase erano elevati e si associavano alla presenza di streptococco A nel tampone. La terapia con penicillina comportò una remissione completa della sintomatologia, laddove l’acido valproico aveva fallito.

Antigeni

La corea di Sydenham è una tra le maggiori conseguenze autoimmuni della malattia reumatica.

È stato osservato che i più probabili auto antigeni, candidati al mimetismo molecolare, sono i gangliosidi umani e la N-acetil-β-D-glucosamina dello streptococco A.

Uveite

Il mimetismo immunologico tra ospite e molecole infettive è stato suggerito come potenziale processo patogenetico nello sviluppo di uveite anteriore acuta.

In effetti, è stato dimostrato, che anticorpi monoclonali anti-streptococco A sono in grado di legare anche gli antigeni retinici S, i quali hanno una somiglianza con le proteine superficiali M del batterio.

Behçet

Tale fenomeno è stato invocato anche nelle afte ricorrenti della malattia di Behçet, associata alla uveoretinite.

Infatti, le Hsp60 di streptococcus A, isolate dai margini orali delle afte, in un paziente con uveoretinite, stimolano una risposta linfocitaria, titolata con anticorpi, che mostra di interagire anche con gli antigeni retinici.

Pneumococco e LES

L’importanza di una infezione, nell’innesco autoimmune del lupus eritematoso trova motivi di grande interesse, da parte dei clinici.

Numerose osservazioni indicano che le risposte anti-virali e anti-batteriche sono spesso accompagnate da uno stato di autoreattività.

Nel LES è stato riscontrato, oltre al ruolo stimolante di EBV, anche una importante azione da parte dello streptococcus pneumoniae, anche in caso di immunizzazione con vaccino anti-pneumococco, soprattutto in caso di positività per anti-Dna.

Agalactiae

Lo streptococcus agalactiae è una frequente causa di sepsi batterica e meningite nel neonato, oltre a essere un commensale, che colonizza il tratto gastrointestinale dei mammiferi.

La proteina Srr-1 è localizzata sulla superficie del batterio e interagisce con una proteina di 62 kDa della saliva umana.

Tale proteina è stata identificata con la cheratina 4, con la quale Srr-1 condivide una omologia di sequenza.

Pneumococco e LDL

Durante la progressione dell’aterosclerosi, si formano autoanticorpi, stimolati dalle LDL ossidate, i quali esprimono una risposta linfocitaria attiva in sede di lesione.

Tali anti-LDL ossidate sono in grado di legare anche antigeni di streptococcus pneumoniae, dimostrando un mimetismo molecolare tra le lipoproteine a bassa densità e il batterio.

Questa osservazione ha permesso di ipotizzare una terapia immunizzante da pneumococco, per ridurre l’estensione della aterosclerosi.

Amilasi salivare

Lo streptococco gordonii è un commensale della bocca, che interagisce con le amilasi salivari, mediante due proteine, AbpA (di 20 kDa) e AbpB (di 82 kDa), le quali mostrano una omologia di sequenza e, quindi, una reattività crociata, con lo streptococcusgordonii.

Queste osservazioni permettono di ipotizzare un ruolo interessante del batterio nell’aumento delle amilasi salivari.

Strepto-coxsackie

Numerosi dati epidemiologici, clinici e sperimentali suggeriscono che la endocardite reumatica da streptococco e la miocardite autoimmune da virus coxsackie sono molto simili nella patogenesi, la quale èsostenuta, in ambedue i casi, dal mimetismo molecolare.

Infatti, come la miosina è riconosciuta da anticorpi anti-streptococco M, così l’actina rappresenta un importante autoantigene, che lega gli anticorpi anti-coxsackie.

Mimetismo batterio/virus

Partendo da questo interessante dato, espresso peraltro dalla complementarità molecolare tra actina e miosina, alcuni autori hanno voluto indagare sui possibili rapporti tra i due agenti infettivi.

È stato osservato, che gli anticorpi diretti contro il batterio e quelli diretti contro il virus possono precipitare uno in presenza dell’altro.

Ciò significa una somiglianza tra i due agenti, intesa come complementarità antigenica e, quindi, una maggiore patogenicità.

Strepto-borrelia

Analoghe considerazioni sono state addotte in alcune manifestazioni cliniche della malattia di Lyme, quali artrite e cardite, le quali sono dovute al mimetismo molecolare tra borrelia burgdorferi e proteine dell’ospite.

Poiché anche la proteina M di streptococcus piogene èin grado di stimolare una risposta autoimmune su articolazioni e cuore, sulla base del mimetismo, si èindagato sulla eventuale omologia tra i due batteri.

M5-OspA

Comparando le sequenze di aminoacidi della proteina M con la proteina OspA della borrelia, sono state trovate importanti omologie.

Partendo da questa considerazione, si è visto successivamente, che gli anticorpi anti-M5 legano anche la proteina della spirocheta, tanto quanto la miosina

Vari ceppi di streptococco

Nove cloni di streptococchi non patogeni (o presunti tali) sono stati isolati dal faringe di sette soggetti in buona salute.

La misurazione di anti-streptolisina, eseguita su siero di queste persone, metteva in evidenza un titolo significativo, che non poteva dipendere dal gruppo A.

In effetti, è stata dimostrata la presenza di una proteina simile alla streptolisina, posseduta dai ceppi non patogeni, che comporta un aumento del TAS, per mimetismo molecolare tra le due molecole.

Pneumocisti-pneumococco

Pneumocystis carinii è un fungo patogeno opportunistico, che provoca polmonite negli individui immunocompromessi.

Un anticorpo monoclonale, denominato 4F11 e prodotto nel topo, a seguito di stimolazione con epitopi specifici di pneumocystis, è in grado di legare antigeni ricombinanti del fungo e, contemporaneamente, un antigene peptidico superficiale di streptococcus pneuomoniae, chiamato PspA.

Ciò indica una somiglianza molecolare tra i due agenti infettivi.

Strepto-mycobacterium

La proteina M e le Hsp65 del mycobacteriumtuberculosis sono immunogeni fondamentali, per la insorgenza di fenomeni artritici e autoimmuni.

Molto interessante l’osservazione, per la quale i due determinanti antigenici mostrano una reattività crociata, in quanto possono essere legati dagli stessi anticorpi.

Clostridium-mutans

In un affascinante esperimento, una sequenza ripetitiva di 10 aminoacidi della porzione emoagglutinante della tossina A di clostridiumdifficilis è stata sintetizzata.

Tale peptide produceuna risposta sierologica nei conigli, la quale è in grado di riconoscere una proteina di streptococcus mutans.

α2β1 integrinaMolti batteri interagiscono con le integrineumane, per entrare nelle cellule ospiti e diffondere la colonizzazione.

Lo streptococcus β-emolitico di gruppo A impiega il mimetismo molecolare per un legame diretto tra la sua proteina collageno-simile e il recettore del collagene α2β1 integrina (CD49b/CD29).

CD44

Uno dei recettori più importanti dello streptococcus A è rappresentato dalla molecola di membrana CD44, ossia una proteina in grado di legare acido ialuronico in generale, compreso quello presente nella capsula del batterio.

In più, è stato osservato che tale legame favorisce la rottura delle giunzioni intercellulari, a livello dell’epidermide, nei cheratinociti.

La ricaduta sul ruolo dello streptococco, nella genesi della dermatite atopica e della psoriasi, è evidente.

CD46

L’autofagia è un processo altamente regolato di auto-degradazione delle cellule, il quale viene indotto dalla presenza di patogeni intracellulari, quali lo streptococcus, al fine di controllare l’infezioni.

L’autofagia, pertanto, va considerata un vero e proprio fenomeno di immunità innata, che si esprime con la presenza di una molecola di membrana ubiquitaria, denominata CD46.

Patogeni, quali lo streptococco, sono in grado di evitare la degradazione delle cellule invase, mediante un legame specifico con il CD46.

Discheratosi e CD46

Gli streptococchi A sono direttamente e indirettamente coinvolti nella espressione di numerose malattie cutanee.

La proteina di superficie M è in grado di legare il CD46, anche a livello dei cheratinociti, i quali, cominciando a processare e presentare antigeni, stimolano l’attivazione di una risposta linfocitaria specifica, che si traduce in una lesione cutanea discheratosica.

Pneumococco e RSV

Haemophilus influenzae e streptococcus pneumoniaesono stati spesso considerati come patogeni secondari, in corso di infezione da virus respiratorio sinciziale (RSV).

In realtà potrebbe essere vero l’esatto contrario, in quanto i due batteri sono in grado di legare il virus, a livello della glicoproteina G.

In particolare, il legame tra RSV e pneumococco èdiretto e permette una migliore adesività del batterio alle cellule bersaglio.

Streptococco e influenza

L’emagglutinina del virus dell’influenza A si lega a streptococchi di gruppo B, mediante acido sialico presente nella capsula batterica.

L’acido sialico è presente sul maggiore recettore del virus, ossia il CD43, analogamente a quanto si verifica per alcuni paramixovirus, quali il virus della parotite e quello parainfluenzale o Sendai.

Anti-CD44 (hermes antigen)

poliovirus Streptococcus beta-emolitico gruppo A

Leucociti/eritrocitiMolecole di adesione per metastasi tumorali

Aggiornamento delle malattie croniche per superantigeni

CD46

Il CD46 appartiene a un gruppo di molecole descritte come TLX, ossia antigeni dei leucociti/trofoblasti (trophoblast-leukocyte cross-reactive antigens), le quali intervengono nei meccanismi protettivi dell’embrione e del feto verso l’aggressione immunitaria della madre, durante la gravidanza.

Il CD46, in particolare, limita la deposizione del C3b complemento, proteggendo il trofoblasto dalla lisi (fenomeno comune nell’aborto ricorrente).

La stessa molecola funziona da recettore per due virus, HHV-6 e morbillo, per i quali l’anticorpo monoclonale corrispondente rappresenta il simile molecolare. L’anti-CD46 è utilizzato anche con un criterio di similitudine patogenetica nelle minacce di aborto e negli aborti ricorrenti.

Anti-CD46 (MCP)

HHV-6 Virus morbilloStreptococcus Beta A

tutte le cellule dotate di nucleo/piastrine

Fasi di riacutizzazione di malattie neurologiche

neisseriaadenovirus

Mimetismo acinetobacterBSE e sclerosi multipla

83

BSE/EAE

L’encefalopatia bovina spongiforme (BSE) definisce un gruppo di patologie neurodegenerative trasmissibili, a esito fatale, che comprende la scrapie ovina, la malattia di Creutzfeld-Jakob e il kuru nell’uomo, oltre alla devastante forma delle alci.

Gli animali sono colpiti da una paralisi posteriore, che è anche una delle principali manifestazioni della encefalomielite allergica sperimentale (EAE), ossia il modello animale della sclerosi multipla.

Ruolo di acinetobacter

La somiglianza clinica e istopatologia di queste malattie suggerisce un denominatore patogenetico comune.

Specifici peptidi cerebrali, che producono la EAE, mostrano un mimetismo molecolare con il saprofita cutaneo e del suolo acinetobacter, un batterio gram-, che può determinare infezioni urinarie e respiratorie.

Gli animali affetti da BSE e i pazienti con sclerosi multipla hanno elevati titoli di anticorpi anti-acinetobacter e anti-pseudomonas, oltre a una risposta anti-mielina e anti-neurone.

Ciò fa pensare a un processo autoimmune, dovuto al mimetismo molecolare.

Microbiologia

UbiquitarioDiffuso nell’ambiente e sulla cute

Sopravvive su superfici umidi e secche

32 specie>2/3 delle infezioni sono dovute a Acinetobacterbaumanii

Molto resistente ad antibioticiResistenza a β-lattamiResistenza a 15 enzimi aminoglycosidiciResistenza a chinoloni, per mutazioni di Dna-girasi

Manifestazioni cliniche

Polmonite da ventilatore

Infezioni urinarie

Infezioni settiche

Meningite secondaria

Infezioni di ferite e della cute

Endocardite

Peritonite

Ventriculite

sito

Pazientiospitalizzati

(40)

Controlli (40)

fronte 33% 13%

orecchio 35% 7%

Naso 33% 8%

Gola 15% 0%

Ascella 33% 3%

Mano 33% 20%

Inguina 38% 13%

Perineo 20% 3%

Dita piedi 40% 8%

Ogni sito 75% 42.5%