#storie di makers

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Il primo report semestrale dell’Associazione TechLab Gennaio-Giugno 2015 • anno 1 • numero 1 • copia gratuita L’Associazione di Promozione Sociale Techlab, con sede presso l’ex della cittadinanza chierese utensili e strumenti sia di tipo tradizio- nale che di tipo innovativo (macchina a taglio laser, schede Ardui- no), rappresentando uno dei pochi esempi sul territorio piemontese di laboratorio pubblico dove chiunque può concretizzare la sua intraprendenza. Il giornale che avete tra le mani vuole raccontare i progetti e le avanti nei suoi primi sei mesi di vita. Nell’augurarvi una buona lettura vogliamo cogliere l’occasione per ringraziare tutte le persone e le istituzioni che hanno fatto sì che il funzionare nel migliore dei modi possibili: i nostri soci che hanno Comune di Chieri per i preziosi spazi che ci lascia utilizzare, tutti i cittadini chieresi che sono passati a trovarci con tanta curiosità e voglia di fare. il presidente Marco Giovannone

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Il primo REPORT semestrale dell'associazione Techlab. Gennaio-Giugno 2015 - Anno1 - Numero1

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Il primo report sem

estrale dell’Associazione TechLab

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L’Associazione di Promozione Sociale Techlab, con sede presso l’ex

della cittadinanza chierese utensili e strumenti sia di tipo tradizio-nale che di tipo innovativo (macchina a taglio laser, schede Ardui-no), rappresentando uno dei pochi esempi sul territorio piemontese di laboratorio pubblico dove chiunque può concretizzare la sua intraprendenza.

Il giornale che avete tra le mani vuole raccontare i progetti e le

avanti nei suoi primi sei mesi di vita.

Nell’augurarvi una buona lettura vogliamo cogliere l’occasione per ringraziare tutte le persone e le istituzioni che hanno fatto sì che il

funzionare nel migliore dei modi possibili: i nostri soci che hanno

Comune di Chieri per i preziosi spazi che ci lascia utilizzare, tutti i cittadini chieresi che sono passati a trovarci con tanta curiosità e voglia di fare.

il presidente Marco Giovannone

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STORIE di PERSONESono i soci ordinari a giugno 2015, associati per diversi motivi: workshop, corsi di formazione, uso di macchinari e spazi, o anche per semplice supporto all’associazione. Provengono soprattutto da Chieri e dintorni, ma contiamo anche una ventina di persone arrivate da più lontano, in particolare tra gli studenti universitari.

La maggior parte dei soci rientra nella fascia d’età 20-30 anni, dato -

tetti, designer, ingegneri, informatici ed educatori). Subito dopo calcoliamo un consistente numero di giovani lavoratori che tramite il Techlab si tengono aggiornati sulle nuove tecnologie e trovano la

over50 (artigiani e professionisti che si informano sul digitale) e under20 attratti da tutto ciò che può essere realizzato in laboratorio.

Ogni giorno entrano in laboratorio in media 7 persone, calcolo indicativo di uno spazio attivo che accoglie quotidianamente persone che condividono idee e sviluppano progetti.

Ogni giorno mediamente entrano in laboratorio 2 persone nuove, chi a chiedere informazioni, chi a cercare compagni di avventura per sviluppare progetti.< 10 10-20 20-30

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18 143

30-40 40-50 >50

MASCHI

FEMMINE

DISTANZA DA CHIERI

81

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PIANALTO

chieri

TORINO

CINTURA DI TORINO

ALTRO IN PIEMONTE

FUORI DAL PIEMONTE

ETA,

Consorzio chierese Ssa

Cooperativa “Cittattiva”

Associazione “Patchanka”

Associazione “Gionchetto”

Cooperativa “Patchanka”

Compagnia teatrale “La Turcacane”

Associazione “Vivere”

Scuole

UMO design

Fablab Torino

Collettivo “LightsON”

Politecnico di Torino

Izmo

Cooperativa “Valdocco”

Scuole

Elementari di “Via Bonello”Medie “Quarini”Medie “Oscar Levi”Istituto “Vittone”Liceo “Monti”

Elementari “S. Maria” di MoncalieriElementari “Matteotti” di VinovoMedie “Nino Costa” di AndezenoMedie “Nasi” di MoncalieriLiceo “Bobbio” di Carignano

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E STORIE di NUMERI

Qui serve una precisazione: in realtà non usiamo molto la newsletter, possiamo dire che la utilizziamo solo per i grandi eventi, come le due inaugurazioni del laboratorio prima che diventasse l’associazione che è adesso. È nella lista delle cose da sistemare, don’t panic!

Da una convenzione stipulata tra l’associazione e il Poli-tecnico di Torino abbiamo anche accolto due tirocinanti per un totale di 600 ore circa.Emanuele, 22 anni, ingegnere informatico di Riva presso Chieri, e Irene, 22 anni, designer di Settimo Torinese.

O 96648

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140 2

ore di riunioni

ore di aperturaal pubblico

indirizzi mail

click

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RE DI LAVORO

RE DI LASE ROCINANTI

EWS LETTER

RAFFICO ONLINE

N

T291 tweet206 follower

11 progetti2561 view

TO R I

Quanto abbiamo impiegato per aprire e per mantenere l'asso-ciazione da settembre 2014 ad oggi. Tiene conto delle riunioni preliminari all'inaugurazione del 24 gennaio e dell'apertura al pubblico tutti i pomeriggi dal lunedì al venerdì dalle 14.30 in avanti, con l'aggiunta dei corsi tenuti al sabato e di qualche piacevole domenica da nerd.

sito (techlab.tl), abbiamo iniziato a documentare alcuni dei nostri progetti su behance.net/Techlab e creare contenuti su Facebook e Twitter.Questi i numeri degli ultimi tempi:

La macchina più importante del laboratorioè LUCE, una taglio laser comprata due anni fa grazie ad un bando provinciale.Quest’anno l’abbiamo ottimizzata e possia-mo calcolare chi la usa e quanto. Da gennaio ad oggi totalizza circa 140 ore di attività!

E STORIE di NUMERI

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Maurizio è un giovane chierese che si è avvicinato al Techlab tramite i suoi educatori per migliorare le sue capacità e fare nuove amicizie.

Il progetto “Pensami adulto” 2014, presentato dal Liceo “A.Monti” di Chieri

attivare un percorso di apprendistato prelavorativo breve e professionaliz-zante, per un allievo diversamente abile.La curiosità è stata proprio la matrice progettuale che ha portato Matteo a crescere in questo percorso; il relazionarsi, lo sperimentarsi, sporcarsi senza averne paura, vedere risultati dei propri lavori, conoscere persone nuove, imparare ad utilizzare strumenti, ha portato Matteo ad aver maggior consa-pevolezza nello spazio in cui si trovava e maggior sicurezza in sè stesso avendo quindi più facilità ad esprimersi .Visto il buon andamento dell’esperienza, considerata la disponibilità degli operatori e in accordo con il ragazzo e la sua famiglia si è concordato di continuare l’attività in modo indipendente e con una progettazione di obiet-tivi a più lungo termine che possano permettere l’utilizzo della risorsa Techlab da parte di Matteo in maniera sempre più autonoma.

Il progetto si chiama “Impariamo a consumare di meno” ed è stato

ta e consapevolezza energetica; tutto moltiplicato per 10 istituti com-prensivi della provincia di Torino. Il TechLab ha progettato, assemblato e montato i 20 kit di monitoraggio ambientale, grazie ad arduino, che raccolgono dati riguardanti l’ambiente pubblicandoli online sulla piatta-forma di condivisione di dati plot.ly.Le scuole che dallo scorso maggio stanno partecipando sono:Elementari di “Via Bonello”, Medie “Quarini” , Medie “Oscar Levi”,Istituto “Vittone”, Liceo “Monti”, Elementari “S.Maria” di Moncalieri, Elementari ”Giacomo Matteotti” di Vinovo, Medie ”Nino Costa” diAndezeno, Medie “Nasi” di Moncalieri, Liceo “Bobbio” di Carignano.

A settembre il progetto verrà presentato presso il INFINI.TO - Museo dello spazio e planetario digitale a Pino Torinese!

KIT DI MONITORAGGIO AMBIENTALE

STORIE di PROGETTIpt. 1

“Per me il Techlab è un laboratorio molto bello, è un’iniziativa per portaregiovani, bambini e molta altra gente a progettare e costruire. Dentro ilTechlab si può utilizzare la taglio laser, che serve per realizzare montatureper occhiali, scacchiere e molte altre cose. All’interno del Techlab si fannoanche attività di disegno, pittura, scultura con il pongo oltre alla possibili-tà di utilizzare gli attrezzi e macchinari come cacciaviti, pinze, avvitatori elevigatrici.Io al Techlab disegno, coloro, uso il pongo, pulisco la lavagna e aiuto iragazzi in alcuni lavori.Il Techlab mi piace perchè posso usare la mia creatività in tutte le coseche faccio e poi mi piace andare perchè i ragazzi che ci sono sono moltosimpatici. Ho imparato a fare tante cose.”

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Ne siamo quotidiamente circondati, è già nascosta in ogni dove.. Se Kevin Kelly ha ragione, e l’umanità sta prendendo il ruolo di apparato riproduttivo della tecnologia, affanandosi giorno per giorno a riprodurne esemplari, allora tra poco non riusciremo nemmeno più a distinguere cosa sia elettronico e cosa no; permeerà l’esistente!Sia che tu voglia fermare questo trend, o che lo voglia cavalcare, non puoi esimerti dal conoscere quanto siano incredibili questi elettroni quando percorrono circuiti prestampati o assemblati grezzamente. E non solo! Imparerai a misurarli, a

In associazione TechLab siamo diventati abbastanza bravi a governarli, grazie alle conoscenze condivise liberamente sul web e alla scheda Arduino. Per restituire questa gratitudine organizziamo spesso dei corsi di elettronica per diffondere

Un macchinario è, per l’artigiano, un’estensione delle sue mani, bisogna conoscerlo e prendersene cura. Al Techlab spicca Luce, l’indomita macchina a taglio laser di proprietà del Comune, messa a disposizione di chiunque la sappia usare. Non è più solo l’estensione delle mani, ma del pensiero digitale, progettuale, dell’artigiano moderno. Dall’apertura ad oggi sono stati formati 27 soci, che grazie all’abilitazione possono utilizzare il macchinario autonoma-mente. Luce rappresenta il primo macchinario pubblico di fabbricazione digitale di Chieri, siamo orgogliosi di ospitarlo al Techlab: se vuoi conoscerla e prendertene cura anche tu ci troverai il primo sabato del mese, alle 10 del mattino, con grasso e panni a ripulirla e prepararla per i suoi quotidiani utilizzi.

ELETTRONICA PER NEGATI

FORMAZIONE TAGLIO LASER

P.S.P. piccolo spazio pubblicita‘

Il Progetto Ponte è un progetto educativo del Consorzio dei Servizi Socio Assistenziali del Chierese, nato nel 2014 a partire dagli interventi dell'educativa territoriale, all'interno dei quali si è evidenziato un gruppo di persone con disabilità e in uscita dal percorso formativo.Il servizio di educativa, interrogandosi sulle opportunità da offrire a queste persone, ha ipotizzato un percorso che funzio-ni da "ponte" tra il passaggio in uscita dalla scuola e ingresso in eventuali percorsi di inserimento in attività socializzanti. Unitamente al percorso delle persone, il progetto "ponte" avvierebbe una serie di collaborazioni con le risorse presenti sul territorio andando così a contribuire alla costruzione di sinergie tra privato, pubblico e privato sociale.Rispetto alla collaborazione con l'associazione TechLab, nata nel novembre 2014 e terminata ad aprile 2015, è stato possi-

ad un gruppo di 4 persone disabili accompagnate da un'educatrice.

re le attività e le mansioni concordate. L'Associazione Techlab ha com unque mantenuto la disponibilità per possibili collaborazioni con il Ponte o per eventuali attività socializzanti nel futuro.

PROGETTO PONTE

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Immagine DC / Piri Piri Atelier

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ARDUINO DISABILITY ORCHESTRANovembre 2014, passa dal techlab Emanuela, sorridente con un cajon rotto. Mentre le diamo una mano ad aggiustarlo ci parla del suo progetto in associazione Vivere, insieme a Riccardo stanno mettendo su un’orchestra musicale con gli utenti disabili della loro associazione! Sono entusiasti dei risultati, ma avrebbero bisogno di strumenti più versatili e personalizzati. Parliamo di Arduino e dei nuovi sviluppi in ambito hardware e software; ci salutiamo speranzosi nei nuovi mezzi tecnologici. Dicembre 2014, passa dal techlab Tommaso, studente di ingegneria del cinema e fondatore del collettivo studentesco LightsOn, che da qualche anno prova a migliorare l’offerta formativa del suo corso di studi. Chiacchieriamo del design dell’interazione e di Arduino, troviamo l’ambito, ma bisogna strutturare un corso. Basta teoria. O meglio, che la teoria sia al servizio della pratica, almeno in questi corsi aggiuntivi. Ma quale pratica?

Ci troviamo tutti insieme una sola volta, nello stanzino del TechLab: LightsOn / Associazione Vivere e TechLab. Da lì nasce il progetto: 30 studenti del Politecnico seguiranno un corso di physical computing e prototiperanno 10 strumenti musicali elettronici interattivi per i disabili dell’associazione Vivere!Si parte a marzo, a giugno inizia la protopazione al Fablab Torino, in cui conosciamo l’Audio Hack Lab, un collettivo di musicisti, maker, nerd, più che altro esploratori delle nuove frontiere degli strumenti elettronici.Ci presentiamo: ogni gruppo racconta lo stato dell’arte del proprio prototipo e inizia la collaborazione.Adesso siamo in attesa di far provare gli strumenti ai ragazzi dell’associazione Vivere, momento centrale del tutto il progetto. A ottobre, se siamo bravi, portiamo giù a Roma gli strumenti e i performers!

STORIE di PROGETTITAG N.F.C. non far cavolate

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b “Quanto sarebbe bello se al posto di un trapano in ogni casa ci fosse un laboratorio in ogni quartiere? Hai presente la condivisione?” - “Si, va beh, e quando tizio lo lascia sporco? O lo rompe? Dai... Non siamo ancora pronti per un passo del genere.”Pronti o non pronti la strada è tracciata. Alla tecnica e all’ingegno il compito di trovare il modo giusto per accomodarla. Insieme al nostro stagi-sta ne stiamo implementando uno per la gestione completa del laboratorio; siamo partiti da Luce (vedi Corso di Formazione Laser) rendendo automatico il suo utilizzo, il suo costo e la sua manutenzione! Come?Ogni socio ha un tag, una tessera, che lo lega ad un numero in una tabella, in cui sono segnati i suoi permessi e i suoi crediti.Su ogni macchina c’è un lettore, quando passi il tuo tag la macchina si abilita o no a seconda dei tuoi permessi e dei tuoi crediti.Fatto!

Può essere un buon punto d’inizio per rendere il Techlab un vero laboratorio pubblico condiviso dai cittadini.

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reale bisogno e realizzare dei prototipi? Aspè! Tutto chiaro.

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.

Il Techlab ha partecipato al PLG – Piano Locale Giovani 2015 dal titolo “Tutti insieme per la legalità”. In particolare l’Associazione Techlab si

è occupata di organizzare un laboratorio di

campetto da calcio del cortile di Via Monti.Sono stati organizzati cinque incontri: nei primi

due si è cercato di coinvolgere il più possibile gli abitanti del quartirere nella progettazione degli arredi e nella scelta delle modalità di

calcio; negli ultimi tre incontri, invece, si sono costruiti insieme ai residenti un enorme tavolo di legno, le panchine e si è proceduto alla pittura di alcune pavimentazioni del cortile necessarie alla realizzazione di alcuni giochi.Il workshop è stato sponsorizzato sul web e ha visto la partecipazione di 7 studenti di architettura e design, che insieme al TechLab hanno accompagnato i residenti alla realizzazione degli arredi.

PIANO LOCALE GIOVANIMONTILAB

Montilab è un laboratorio di progettazione partecipata e auto-costruzione proposto al Liceo Monti dalla squadra del Techlab. In cinque pomeriggi di lavoro abbiamo analizzato, progettato e costruito un’aula all’aperto, nel cortile del liceo, utilizzando mate-riali di recupero. Legno e ferro protagonisti degli arredi e studenti liceali protagonisti dell’intero ciclo progettuale-produttivo!

LASERPRESS DO IT TOGETHER

Laserpress 2015 si è tenuto nel contesto dei PoliTO Design Workshop dal 2 al 6 marzo ed è stato condotto da Gabriele Fumero, Davide Tomatis e

nella vita quotidiana per poi immaginare un possibile scenario futuro, utopico o distopico. Le illustrazioni sono state rilegate per andare a formare un piccolo volume in edizione limitata comprensivo di tutti i

sulle possibilità tecnologiche odierne e dalla volontà di utilizzare e contaminare diverse tecnologie, non limitandosi al computer ma rivolgendosi all’artigianato, contemporaneo o tradizionale.

Il workshop ha coinvolto 21 studen-ti del Corso di Laurea in Design e Comunicazione Visiva del Politecni-co di Torino, che in una settimana hanno dovuto reinterpretare gli spazi del Centro di Protagonismo Giovanile “L’isola che non c’è” di via Rubino 24.Co-progettazione e autocostruzione sono state le tematiche principali che hanno guidato gli interventi

sono partite dal confronto con gli adolescenti che vivono la struttura. Le loro esigenze sono state tradotte in installazioni che gli studenti hanno costruito utilizzando mate-riali di recupero.

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progettazione partecipata ed autocostruzione di

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Candidati: Filippo Anzivino e Pierluigi Vona. “Ha l’uomo uno spirito artigiano? La consapevolezza tecnologica e la democrazia della cultura del fare sono argomenti abbastanza sviluppati all’interno della nostra società?Abbiamo provato a rispondere a questi interrogativi analizzandoli dal punto di vista critico storico e culturale

Rivoluzioni Industriali. Prima sulle conseguenze che hanno portato e poi sulle cause che le hanno rese possibili.

dell’attuale Terza Rivoluzione Industriale. La seconda parte descrive i progetti che stiamo attualmente portando avanti. Ociaj e Techlab.”

Candidata: Melissa Capello.“Ho scelto la prevenzione come argomento da sviluppare perché dopo tre anni di IPU, e dopo aver avuto la possibilità di incontrare diversi settori educativi (tossicodipendenza, autismo, dsa, pschiatria, infanzia e adolescenza) ho capito che il ruolo della prevenzione dovrebbe essere un ruolo centrale per tutti questi settori; informare, divulgare, discutere, affrontare, condividere, sono i concetti alla base per instaurare delle relazioni, delle relazioni umane.Il lavoro è costituito da 4 capitoli.Inizialmente ho preso in considerazione la psicologia della prevenzione, le sue caratteristiche, analizzando

Il secondo capitolo riprende il tema dell’adolescenza, esaminando i vari modelli interpretativi di questa fase evolutiva, le eventuali problematiche che si possono incontrare e i fattori di rischio e protezione. Il terzo capitolo affronta il concetto della promozione della salute, approfondendo l’approccio preventivo nei confronti

Torino dall’Associazione Techlab: il Montilab, interventi di progettazione e autocostruzione con gli adolescenti; PLG, interventi nelle case popolari per introdurre e implementare il concetto di bene pubblico, la responsabilità e la cura degli spazi comuni; Hack schooling, le prospettive dell’Associazione Techlab all’interno dell’Area Tabasso.”

Candidata: Carolina Salassa

funzionale ne ha comportato la sua progressiva marginalizzazione all’interno delle pratiche quotidiane di chi abita la città. La progressiva privatizzazione dello spazio pubblico ha condizionato fortemente la produzione di spazialità condivise al suo interno, poiché soggetto a logiche turistiche e di mercato. Ci troviamo quindi di fronte a degli spazi pseudo-pubblici, all’interno dei quali le attività sono legate ad attività consumistiche che non permettono così la creazione di una solida sfera pubblica, poiché viene a mancare il requisito fondamentale

poiché non sono in grado di stimolare la nascita di forme di vita collettive. Ad oggi, lo spazio pubblico si differenzia dai suoi antecedenti storici, poiché non è più un luogo di necessità ma del vissuto facoltativo e volontario: non abbiamo più la necessità di camminare perché i mezzi privati hanno il dominio sugli spostamenti, non abbiamo bisogno di scendere in strada per

acquisire beni e informazioni o per incontrarci con l’altro. Ne consegue che le attività che si possono svolgere negli spazi pubblici contemporanei derivano da una scelta degli stessi individui che decidono coscienziosamente di vivere a proprio modo lo spazio. Le identità si costruiscono attraverso una condivisione degli spazi che nel loro svolgersi, permettono la creazione di spazialità condivise ogni volta con caratteristiche diverse e personali di chi svolge l’azione. Queste iniziative hanno così prodotto forme e usi dello spazio pubblico impreviste e inaspettate che rientrano nella sfera quotidiana e collettiva degli individui. Non ha più quindi senso parlare di forma e di estetica quanto più è necessario capire che i risultati di queste azioni sono il frutto di una

poiché risultato di un processo collettivo e quindi irriproducibili altrove. Sono spazi in cui viene restituito all’uomo il diritto e il dovere di plasmare lo spazio

e il rapporto che gli abitanti possono costruire con esso.”

STORIE di TESIPROGETTARE DURANTE LA TERZA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE. TECHLAB E OCIAJ, ESPERIENZE DI INNOVAZIONE RADICATE NELLA TRADIZIONE

INNOVAZIONE NEI METODI DI PREVENZIONE CON GLI ADOLESCENTI

PROGETTARE SPAZI, COSTRUIRE LEGAMI

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azione da decine di ersità, Associazioni di cittadini,

con lo scopo di mettere a confr

ogettazione di spatori di autocostruzione in via Monti a Chieri.

esidentessa ed educatric rolina, laureanda in ar

anti all’ambasciata Americana a Roma.

amente Riccardo Luna e Massimo Banzi,

esso la Città univ sia nella zona legata ai progetti m

pazi comuni abbiamo a

eventi di carattere loc

fronto esperienze, problemi e buone

e Massimo Banzi, si erano messi in testa di

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Nel 2013 abbiamo presentato il Techlab e Chieri dav Di fronte ad un sacco di

Come? Perché?Perché due amici, un giornalista e un maker, rispettiv

Quest’anno si terrà dal 16 al 18 ottobre, sempre a Roma, pr ersitaria La Sapienza. Noi saremo sia nella zona fablab, in cui ospiteremo i progetti dei soci, usicali, con l’Arduino Disability Orchestra.

sulle novità e sponsorizzare il proprio lavoro non manca!

L’associazione Izmo organizza la 5° edizione della International Summer School a Torino (Italia) dal 22 al 31 luglio 2015.Quest’anno, l’attenzione sarà sullo spazio pubblico, e agli studenti verrà chiesto di progettare e costruire arredo urbano e impianti, per realizzare un cinema all’aperto a Chieri (Torino).Il corso si propone di attrarre studenti, professionisti e, in generale, tutti coloro che sono interessati al tema dello spazio pub-blico.Il progetto è sviluppato in collaborazione con Techlab di Chieri.

prospettiva ampia e multidisciplinare sul tema. Inoltre, gli studenti avranno l’opportunità di sperimentare metodologie e tecniche che consentiranno loro di lavorare in modo creativo con materiali di scarto e imparare pratiche di progettazione partecipata.La formazione sarà ulteriormente rafforzata da un incontro con Esterni e Truly Design che mostreranno i loro progetti e spie-gare il loro approccio al tema. La Summer School è in lingua inglese. Al termine delle lezioni, i partecipanti lavoreranno sulla progettazione e produzione di un cinema all’aperto in una zona verde all’interno della città di Chieri.

Agli studenti inoltre saranno attestati 4 CFU riconosciuti dal Politecnico di Torino e da ogni altra università europea.

Una settimana di Workshop al Politecnico di Torino per dare la possibilità agli studenti di realizzare un progetto sul campo con professionisti e realtà del territorio alle quali potrebbero avvicinarsi al termine della carriera universitaria.La nostra partecipazione ai Polito design workshop di quest’anno è stata molto importante per portare il nome del labo-ratorio all’interno della facoltà di Design di Torino. Abbiamo seguito ben 2 workshop, il primo “LASERPRESS” direttamente nell’organizzazione e nelle scelte progettuali e logistiche, il secondo “DO IT TOGETHER” come tutor tecnici insieme ad

STORIE di EVENTIROMA MAKER FAIRE

POLITO DESIGN WORKSHOP

Come nelle precedenti edizioni, la Biennale dello Spazio Pubblico trarrà ispir e locale, nazionale ed internazionale, promossi da Pubbliche Amministrazioni, Univ Organizzazioni professionali e culturali, Organizzazioni internazionali, e, oblemi e buone

sede di Architettura di Roma Tre (ex Mattatoio).Nell’ambito della biennale all’interno di un tavolo di discussione sulla pr vuto la possibilità di presentare anche un nostro progetto, la realizzazione di laborHanno partecipato a nome dell’associazione, Melissa, vicepr e, e Ca rchitet-tura.

BIENNALE DELLO SPAZIO PUBBLICO 2015

IZMO SUMMER SCHOOL

Arduino nasce ad Ivrea. Il primo fablab italiano vede la luce a Torino, chiamato Fablab Italia, durante la mostra sui 150 anni dell’Unità d’Italia.FabLab Torino nasce dentro gli spazi di Toolbox, un immenso spazio di coworking, gestito egregiamente, in perenne crescita; da due anni, a cavallo tra maggio e giugno, organizza una festa d’innovazione di strada.È l’occasione giusta per ritrovare tutti i compagni di merende makers, per conoscerne di nuovi e per toccare con mano

Il TechLab non se n’è ancora fatta mancare una, portando a Torino gli innovatori chieresi!

TORINO MINI MAKER FAIRE

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0 Via VittorioEmanuele II, 1CHIERI, TO

techlab.tl

-to il vestito giusto. Alla nascita il motto del laboratorio era:

"il lavoro non si cerca, lo si crea". Leggendolo da lontano sembra un po' arrogante, ma per quelle persone che quo-

tidianamente cavalcano quell'uragano di tempesta di valori e di tecniche che tanto caratterizza il periodo attuale, beh, sembra il motto più azzeccato.

Ci piace pensare di star costruendo un qualcosa nella tempesta; che segnala i pericoli e che traccia, meglio abbozza, le vie un po' meno tortuose fra i nuovi

lavori in continua creazione, con una gran bella novità: sul grande libro del web ognuno è invitato a condividere quel poco che la sua esperienza gli ha insegnato,

in cambio di tutte quelle che apprende: si costruisce, si vince e si perde tutti insieme. Non è un'avventura per singoli, insomma, e non è un'avventura per chi

ha bisogno di controllori. Assomiglia di più a quell'ultima domanda fatta dal Professore di psicologia socia-

le Dylan Selterman alla sua classe dell'Università del Maryland:

"Adesso hai l'opportunità di guadagnare qualche punto in più. Seleziona se vuoi aggiunge-re 2 punti o 6 punti al voto del tuo esame, ma stai attento: se più del 10% della classe

sceglie i 6 punti, nessuno riceverà nulla. La tua risposta sarà anonima al resto della classe, solo io posso vederla."

Rispondete con cura.