stadiofriuli n.3 12/12/2015 24
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ZEBRETTE IN RIPRESA,
MA SERVONO PUNTI IN CASA
Verso il match con l’Inter
La mano di Colantuono
comincia a farsi senti-
re. Le prestazioni sono
decisamente migliorate, alcuni
punti pesanti sono arrivati.
Restano però alcuni dettagli
che vanno decisamente mi-
gliorati, come testimonia la
perfetta analisi del diretto-
re di Mondo Udinese, Monica
Valendino.
GIOCATORI SCHIERATI - Mi-
ster Colantuono giustamente
elogia sempre l’intera rosa,
non vuole sentir parlare di
seconde linee. Ma per ades-
so l’Udinese sembra schiava
proprio di una mancanza di
ricambi validi. Per adesso i
bianconeri sono quartulti-
mi come giocatori schierati:
23, solo Fiorentina, Napoli e
Chievo hanno fatto peggio.
Ma se per viola e partenopei
i titolari sono di primissimo
livello, per l’Udinese a volte si
ha l’impressione che chi deb-
ba rifiatare on abbia ancora
sempre un sostituto all’altez-
za. In avanti specialmente il
discorso è più che mai attua-
le. Colantuono fino ad oggi ha
scelto 10 centrocampisti, 5
attaccanti, 7 difensori oltre
a Karnezis.
GIOCATORI IN GOL - Una rosa
ristretta porta, quasi inevita-
bilmente, anche pochi gioca-
tori in gol: all’Udinese sono an-
dati a segno in 5, peggio di lei
in Serie A non ha fatto nessu-
no. Thereau capocannoniere
con 5 gol va bene, ma dietro le
punte sono quasi inesistenti,
tanto che svetta un mediano
come Badu a quota tre reti.
MEDIA GOL E ASSIST - Udi-
PUNTI IN CASA - La vittoria
con la Samp ha dato respiro,
ma per adesso rimangono
sempre 8 su 21 i punti presi
al Friuli, con l’Udinese quartul-
tima in questa classifica. Con
l’Inter, per l’ultima dell’anno,
si deve cercare di muovere
questa classifica, perché è nel
nese quindicesima con 0,9
gol a partita, ma nona come
rapporto tra tiri in porta e
fuori. Udinese sesta come
assist fatti, ben 28, di cui 10
vincenti. C’è un divario anche
qui, perché tanti passaggi non
portano a rete: la carenza re-
alizzativa è un problema.
fortino amico che si costru-
iscono le fortune, anche se
per adesso il grosso del lavoro
è stato fatto fuori, dove l’Udi-
nese è sesta, da zona Europa
quindi.
RIGORI - Negli ultimi due anni
ne è stato fischiato uno, que-
sta stagione l’Udinese è anco-
ra a zero: ovviamente il tutto
è legato anche a quante volte
si entra in area, ancora trop-
po poche. Gli assalti dal fon-
do scarseggiano, e il 40 per
cento dei rigori si conquista
proprio grazie agli inserimenti
dalla linea di fondo campo, ta-
gliando poi l’area. Ricordate il
lavoro di Pepe e Floro Flores
quanti rigori avevano porta-
to?
RETI SUBITE - Nei primi 15
minuti di gioco l’Udinese ne
ha presi ben 5, solo il Carpi ha
fatto peggio. Il tutto contra-
sta con i pochi gol subiti nei
quarti d’ora successivi, specie
nella ripresa dove comples-
sivamente ne sono stati in-
cassati 8. In tutto l’Udinese
ha preso 15 reti in area e 2
da palloni inattivi: compito dei
bianconeri è non far entrare
gli avversari e una attenzio-
ne massima sulle punizioni
o i calci d’angolo: a Firenze
l’ultimo esempio di questa
distrazione.
1 2 d i c e m b r e 2 0 1 5 I L P U N TO 3
I punti raccolti in trasferta hanno fi n qui tenuto a galla l’undici di Colantuono: ora però bisogna imparare a vincere al Friuli
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di M. e F. Galliussi s.a.s
È Joao Miranda il giocatore
simbolo di questa Inter
capolista a sorpresa. Il
centrale difensivo brasiliano
si è fin qui rivelato una roccia
su cui fondare le fortune della
banda Mancini. Lo volevano an-
che Milan e Juventus, alla fine
furono i nerazzurri a strap-
pare il sì del giocatore. Con-
tratto di 4 anni, pagamento
immediato di 4 milioni di euro
e i prossimi 10 in 3 anni e a
partire dal 1° luglio 2017 con
obbligo di riscatto che scat-
terà alla primissima presenza
nel campionato 2016-17.
Come riporta Gazzetta.it, il
suo score contro il Genoa ri-
leva un’altra caratteristica del
suo esser stato monumentale:
Miranda ha toccato 105 palloni,
come nessuno, con 76 passaggi
positivi (74 Murillo), 14 palloni
recuperati, 8 lanci buoni. Trat-
tasi di numeri da leader, ed è
evidente la forza del brasiliano
e del colombiano in una situa-
zione di gioco: i duelli. Ah, un
rewind: per due stagioni di fila
- la 2013 e la 2014, in coppia
con Godin - Miranda ha retto
la miglior difesa della Liga col
suo ex Atletico Madrid. Uno
che ci sa fare.
E Mancini non può che sfre-
garsi le mani: “Miranda è fan-
tastico, ha esperienza e non
perde mai la calma; Murillo
è giovane e può migliorare
tantissimo. Chi mi ricordano
i due? In passato ho avuto
belle coppie, penso a Samuel-
Cordoba o Materazzi, Nesta e
Stam, Kompany e Lescott, ma
fare paragoni non si può: loro
sono Miranda e Murillo”. Fatto
sta che l’ultima volta che l’Inter
aveva subìto meno gol dopo 15
partite di campionato risale
Della gara col Genoa ricordo poco,
ma per fortuna ora sto bene
“alla stagione 2008-09 (8 allora,
9 oggi), anno in cui i nerazzurri
vinsero lo scudetto. I nove gol
come oggi furono presi anche
nella stagione 1934-35 (2° po-
sto) e nel 1962-63 (scudetto
con Herrera).
Intanto in settimana, dopo due
giorni di riposo, Felipe Melo è
tornato ad allenarsi regolar-
mente con i compagni dopo
essere stato costretto a la-
sciare il campo sabato sera
durante Inter-Genoa a seguito
di uno scontro di gioco con il
compagno Gary Medel: “Sto
bene, grazie a Dio – commen-
ta il centrocampista brasiliano
sul sito ufficiale della società
nerazzurra -. Non mi ricordo
molto della partita ma per for-
tuna sto bene. È stato un bello
spavento per la mia famiglia.
Ringrazio tutti per i messaggi
e Dio perché ora sto bene”.
L’Inter nella ripresa è riuscita a
trovare il gol con Ljajic, conqui-
stare i tre punti e tornare in
vetta alla classifica: “La strada
è ancora lunga, manca anco-
ra tanto ma finora abbiamo
fatto molto bene, ho rivisto la
partita in tv. Dobbiamo finire
bene questa prima parte di
stagione, a Udine sarà difficile,
poi avremo la Lazio. Dobbiamo
proseguire come stiamo fa-
cendo ora, partita per partita,
rispettando gli avversari ma
È questo che fa una grande
squadra, tosta. Manca ancora
tanto però, dobbiamo conti-
nuare così”.
Contro l’Udinese, Mancini do-
vrebbe schierare l’ormai clas-
sico 4-4-2. Viste la squalifica di
D’Ambrosio, e l’indisponibilità
di Santon e Kondogbia, do-
vrebbero giocare: Handano-
pensando sempre a vincere
perché siamo l’Inter”.
Il segreto di questa Inter sem-
bra essere sempre di più la
forza del gruppo: “Quella che
ho trovato all’Inter è una fa-
miglia. Ventitrè, ventiquattro
giocatori che hanno lo stesso
obiettivo e pensano a lottare,
aiutare il compagno e vincere.
vic in porta, linea difensiva con
Nagatomo, Miranda, Murillo e
Telles. A centrocampo Felipe
Melo, Medel, Brozovic e Perisic,
in attacco Jovetic e Icardi. In
panchina dovrebbero anda-
re Carrizo, Berni, Ranocchia,
Juan Jesus, Montoya, Gnou-
kouri, Guarin, Ljajic, Biabiany,
Palacio e Manaj.
Il difensore centrale brasiliano è il punto di forza della retroguardia nerazzurra. La capolista, ben lungi dal mettere in mostra un bel gioco, ha fatto della difesa il suo baluardo. Intanto Felipe Melo recupera dopo il brutto scontro con Medel e dovrebbe giocare
CONTRO MIRANDASARÀ TUTTO PIÙ DIFFICILE
1 2 d i c e m b r e 2 0 1 54 L’AV V E R S A R I A
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Nel giorno dell’Immacolata
Concezione, il capitano
dell’Udinese Antonio Di
Natale si è recato, come tra-
dizione, al ristorante “Ancona
Due” per non far mancare la
sua beneficenza e osservare
da vicino il presepe allestito
all’esterno del locale. È stata
l’occasione per fare il punto
sul campionato e sulla pros-
sima sfida all’Inter: “Loro sono
una grandissima squadra – ha
commentato ai microfoni di
Udinese tv - . Non hanno un
gioco eccezionale, ma vinco-
no spesso e subiscono pochi
gol. Alla fine l’Udinese sta mol-
to bene fisicamente; in questi
giorni stiamo lavorando molto
bene col mister per affrontare
questa grandissima squadra
che è l’Inter”.
“La lotta scudetto? Credo che
quest’anno il campionato sia
molto strano, come si è visto
domenica con il Milan che ha
pareggiato contro il Carpi.
Vedo bene la Juventus, che
sta tornando su alla grande,
ma le pretendenti sono tante,
come la Roma e soprattutto il
Napoli, che ha una grandissima
squadra e un ottimo allenatore
e potrà lottare fino all’ultimo
per il primo posto”.
UDINESE STORE: SCONTI DA
NEW GENERATION
Sotto l’albero della New Gene-
ration si nasconde un Nata-
le ricco di sconti. Per tutto il
mese di dicembre i ragazzini
abbonati con la formula “New
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nese Calcio presso gli Udinese
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Portanuova, 1 a Udine.
NUOVI ACQUISTI PER L’UDI-
NESE FEMMINILE
Tempo di calciomercato anche
in casa Udinese Femminile, che
si appresta ad affrontare fuo-
ri casa il Montebello. Dall’Upc
Tavagnacco, sabato vittorioso
in Coppa Italia contro il Südti-
rol con un sonoro 4-0 che ha
permesso al club gialloblù l’ac-
cesso ai quarti di finale della
competizione, arriva l’attac-
cante Erika Lauriola classe
’96, molto probabilmente già in
campo da domenica prossima.
Ad aggiungersi a questo gran
colpo di mercato, arriva il de-
finitivo acquisto di Francesca
Zentilin, anche lei classe ’96, già
bianconera da inizio stagione.
Totò Di Natale ha risposto presente all’invito per la presentazione del presepe benefi co dell’Ancona 2. L’evento è stata l’occasione per fare il punto sul campionato di Serie A e sulla lotta al vertice. Juve, Roma e Napoli per la vittoria fi nale
IL CAPITANO OMAGGIAIL PRESEPE BENEFICO
1 2 d i c e m b r e 2 0 1 5 5N E WS B R E V I
Il popolo bianconero dopo il
match con la Fiorentina.
“Una cosa è certa, gli altri die-
tro non stanno a guardare,
vedi il Carpi contro il Milan.
Muovo alcune critiche. There-
au, Edenilson, Badu e Widmer
devono essere aiutati di più
e Aguirre, non in forma, do-
veva essere sostituito con
Perica o altro giocatore fin
da subito. Di Natale dopo il
mancato gol è stato nullo, un
peso. Giocatore da caricare
psicologicamente!!”
(Fausto)
“Dalle stelle alle stalle! Gio-
catori mediocri (Iturra in-
guardabile) quasi tutti da fine
carriera! Ma come si fa!!!!!”
(Gianfranco)
“Ogni partita regalano un
rigore perché non sanno
posizionarsi in difesa....Tan-
tomeno in attacco... Giocatori
confusi....”
(Gino)
“La sconfitta è giusta. La
Fiorentina si è dimostrata
superiore. Tuttavia questa
Udinese non mi è dispiaciuta.
Perdere contro la seconda in
classifica ci sta, l’importante
è che si tratti di una scon-
fitta onorevole, e per quanto
visto in campo contro la Fio-
rentina a mio avviso ci sono
buoni margini per sperare
in un inverno più tranquillo
rispetto a quello che ha ri-
servato a noi tifosi l’autunno”.
(Ludovico)
SFOGATOIO BIANCONERO
StadioFriuli è un supplemento di
Registrazione Tribunale Udine
n. 38/07 del 19.11.2007
Direttore Responsabile
Edi Fabris
www.tremilasport.com
Dal 5 dicembre 2015 apertura invernale tutti i giorni
Dal 5 dicembre 2015 apertura invernale tutti i giorni
Dal 5 dicembre 2015 apertura invernale tutti i giorni
Località Conca Delle Ponze - Tarvisio (Udine)
Dal 5 dicembre 2015 apertura invernale tutti i giorni
+39 338.5030887 / +39 333.2357346 rifugio alpino L. Zacchi / e.mail: [email protected]
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Era il 26 febbraio del 1972
quando nasceva l’Udine-
se club di Villa Vicentina.
Quarantaquattro anni di vita
come la storica canzone di Ba-
glioni, Questo piccolo grande
amore. In quell’anno il club fu
l’ottavo a nascere ma oggi è il
più longevo perché gli altri set-
te non esistono più. Detiene un
record davvero singolare: il suo
presidente è ancora il suo pro-
motore dell’epoca, Aldo Sgubin
che così racconta la sua lun-
ghissima storia d’amore con il
bianconero friulano: «Abbiamo
una sede tutta nostra con pos-
sibilità di assistere alle partite
e di mangiare in compagnia. Il
nostro direttivo è composto da
13 persone ed ogni occasione è
buona per stare insieme, feste
e compleanni, sia che si vinca
o che si perda».
«Lo scorso anno abbiamo su-
perato le 700 tessere dei soci e
di essi ben 400 erano abbonati
allo stadio. Quest’ anno c’è sta-
to un calo di abbonati in con-
seguenza di un certo malcon-
tento che si respira fra i tifosi
da quest’estate, in particolare
Da oltre quarant’anni il club bianconero di Villa Vicentina è al fi anco delle Zebrette. La nostra Biancamaria Gonano è andata a conoscere il club più longevo della regione svelandone i lati più nascosti e simpatici: «Indimenticabile la trasferta a Dortmund»
PASSIONE E CUORE:UDINESE CLUB VILLA VICENTINA
rispetto alla sciagurata mossa
di riservare i posti migliori dei
distinti alla vendita libera, ai
pochi movimenti di mercato di
qualità e alla perdita del guer-
riero Pinzi. Ma il nostro club
è molto attivo e abbiamo già
tesserato più di 300 persone».
«Personalmente con la tra-
sferta di Bologna per me e mia
moglie sarà la 361sima uscita
al seguito, praticamente un
anno intero di vita dedicato
all’Udinese ogni giorno. Siamo
nati con l’Udinese e abbiamo
vissuto la serie C, la B e ora da
vent’anni la serie A e per que-
sto dobbiamo ringraziare la
famiglia Pozzo perché per una
provinciale come la nostra è
un motivo di grande orgoglio.
In fondo il Paron ha detto una
verità: “ si può retrocedere ma
mai fallire…».
«Trasferte epiche e memorabili
di salvezze miracolose o retro-
cessioni dolorose. All’estero le
abbiamo fatte tutte, tranne
Olomuk con le gigantesche sod-
disfazioni di Dortmund, Mosca
e mille altre. Chilometri di pas-
sione condivisa, di stadi visitati
e di città di terra straniera in
cui portare il nostro vessillo di
friulanità. Da noi c’è da lavorare
per trascinare i tifosi e si fa
fatica ma la passione ci spinge
e non mollare mai. Anche io che
sono un po’ “vecchietto” lo dico
sempre ai più giovani…».
Nella fotoqui a fi ancouna parte
dell’Udinese ClubVilla Vicentina
“
1 2 d i c e m b r e 2 0 1 5 7V I TA DA C LU B
La sconfitta per 3-0 rime-
diata sul campo della Fio-
rentina non ha fiaccato
gli animi in casa Udinese. La
comunque buona prestazione
delle Zebrette ha soddisfatto
il tecnico Stefano Colantuono
che così ha commentato l’in-
contro ai microfoni di Udine-
se tv: «E’ un risultato troppo
severo, le due squadre si sono
equivalse per lunghi tratti. Ab-
biamo fatto quello che dove-
vamo, purtroppo non è facile
raccontare un 3-0. La prima
rete è frutto di una deviazione,
il secondo su un rigore. Spero
che i ragazzi non subiscano
troppo questo risultato, ma
anche oggi devono capire che
hanno fatto una grande gara».
«Certo se si guarda solo il pun-
teggio le mie parole sembrano
un’eresia, ma noi oggi abbia-
mo fatto un grande passo in
avanti anche dal punto di vista
dell’atteggiamento – continua
il tecnico -. Dobbiamo giocare
alti, aggressivi e propositivi.
Abbiamo ricevuto i compli-
menti anche da Paulo Sousa,
sono soddisfatto. Mi dispiace
per le squalifiche di Danilo e
Felipe, ma noi stiamo diventan-
do una squadra. Chi mancherà
verrà sostituito egregiamente
da chi giocherà e sono sicuro
che farà una grande gara».
Particolarmente impegna-
to l’estremo difensore bian-
conero Orestis Karnezis che
all’emittente bianconera ha
commentato: «Non è stato un
pomeriggio facile, ma secondo
me abbiamo fatto una buona
gara. Il risultato è brutto, ma
noi dobbiamo tenere le tante
cose positive, a partire dalla
prestazione. Siamo stati sfor-
tunati nei gol, sopratutto nel
contro la Fiorentina possiamo
fare punti».
Contro l’Inter non ci sarà per
squalifica: il giallo rimediato
contro la sua ex squadra im-
pedirà a Felipe di prendere po-
sto regolarmente in difesa, ma
l’italo-brasiliano è comunque
fiducioso vista la prestazione
primo con quella deviazione.
Abbiamo avuto anche la possi-
bilità di segnare, ma purtroppo
non l’abbiamo sfruttata. Dob-
biamo tenere questa voglia di
giocare e di affrontare l’avver-
sario, senza paura. L’Inter? E’
una squadra molto forte ma
credo che se giochiamo come
della squadra contro la Viola:
«Abbiamo fatto una buona
gara, ottimo l’atteggiamento
da parte di tutta la squadra.
Se si guarda il risultato non
possiamo essere soddisfatti,
ma secondo me abbiamo gio-
cato davvero bene. La squali-
fica? Sono molto arrabbiato,
ho cercato di stare attento
per tutta la partita perché ci
tenevo a giocare contro i miei
ex compagni dell’Inter. Secon-
do me l’arbitro è stato un po’
esagerato nell’ammonirmi, ma
sono sicuro che chi prenderà il
mio posto lo farà bene».
«La Fiorentina è una squadra
molto forte, la piazza aiuta
tanto. - continua Felipe -. Han-
no dei grandi giocatori, credo
che se riusciranno a recupe-
rare Rossi potranno giocarsela
per qualcosa di importante».
Contro i nerazzurri dovrebbe
invece prendere regolarmen-
te posto in campo Emmanuel
Badu, uscito claudicante con-
tro i toscani: «Ho preso una
botta sulla coscia, ma credo
che non sia nulla di grave. Ho
provato ad inserirmi un po’ di
volte per provare ad aiutare
la squadra, ma non ci sono ri-
uscito. Noi abbiamo avuto un
ottimo atteggiamento, il risul-
tato è troppo severo. Dobbia-
mo dimenticare questa scon-
fitta e pensare alle cose buone
che abbiamo messo in campo
contro la Fiorentina».
Bianconeri ottimisti per il match coi nerazzurri: nonostante la sconfi tta nello scorso turno di campionato contro la Fiorentina, Colantuono e i suoi ragazzi sono soddisfatti della prestazione. Pesa però l’assenza dell’ex Felipe per squalifi ca
KARNEZIS: «INTER FORTE,MA POSSIAMO FARE PUNTI»
1 2 d i c e m b r e 2 0 1 58 S A L A S TA M PA
L’ambiente ud inese
sembra essersi ras-
serenato dopo le due
vittorie che hanno portato i
bianconeri fuori dalle sabbie
mobili. La sconfitta di Firenze
passa quindi piuttosto inos-
servata: tutto sommato nella
tana dei viola una sconfitta
ci può stare, soprattutto se
la prestazione resta comun-
que positiva. A confermare la
ritrovata serenità, anche le
parole di un grande ex bian-
conero come Paolino Poggi,
che così ha commentato il
momento delle Zebrette a
Tuttomercatoweb: «Non mi
aspettavo una stagione così
anche se era evidente anche
prima delle due vittorie che
si era cominciato a intrave-
dere una stabilità della squa-
dra che faceva presupporre
che si stava incanalando in
una situazione più tranquilla,
con prestazioni migliori e una
difesa che aveva cominciato
ad essere molto più quadra-
ta. Consideriamo inoltre che
sono out giocatori decisa-
mente importanti come Guil-
herme e Duvan Zapata».
«Le due vittorie consecuti-
ve sono conseguenza della
crescita che sta avendo la
squadra. Zapata ha comin-
ciato ad allenarsi e mi auguro
che rientri presto – continua
Poggi -. Riaverlo a disposizio-
ne sarebbe come un nuovo
acquisto. Per quanto riguar-
da il livello generale penso
che sia dovere della società
cercare di capire se c’è da
integrare o meno. Colantuo-
no è un allenatore con idee
molto chiare e ogni volta che
si celebra un matrimonio fra
allenatore e squadra nuova
serve pazienza per mettere
le cose a posto. Una cosa po-
lani doc come Alex Meret e
Simone Pontisso, entrambi
classe ‘97. «E’ stata una gran-
dissima soddisfazione- ha
detto il portiere ad Udinese
Tv- Giocare nella squadra che
tifo fin da bambino è stata
un’emozione meravigliosa.
Ringrazio i tifosi per il trat-
tamento e per l’affetto avuto
nei confronti miei e di Pon-
sitiva come allenatore è che
Colantuono va avanti per la
sua strada senza cambiare
modo di pensare e senza far-
si condizionare dai risultati.
Mi piace la sua coerenza».
Intanto la vittoria in coppa
Italia della scorsa settima-
na si è rivelata doppiamente
importante perché ha visto
come protagonisti due friu-
tisso. Ho fatto le cose sempli-
ci, ho provato a restare il più
tranquillo possibile, giocando
come se fossi in Primavera.
Anche se qui chiaramente il
livello è più alto, sono soddi-
sfatto della mia gara. Ho fat-
to due interventi importanti
in gara, ma in generale devo
fare i complimenti a tutta la
squadra. Anche dopo il gol
non ci siamo disuniti e ab-
biamo meritato la vittoria.
Totò è un grandissimo cam-
pione, spero che ci continui
a dare una mano nel corso
della stagione. La gara con
la Lazio? Io continuerò ad
allenarmi e proverò a farmi
trovare pronto se il mister
dovesse decidere di darmi
una chance».
Giustamente entusiasta
anche il codroipese Simone
Pontisso, all’esordio dal primo
minuto: «E’ stata una gran-
dissima emozione per me
giocare in questo stadio. Io
sono in questa squadra dalle
giovanili, è stata la realizza-
zione di un sogno L’Atalanta è
una squadra molto forte ma
noi abbiamo fatto una gran-
de partita, abbiamo meritato
la vittoria senza mettere mai
in discussione la gara. Sono
stati bravissimi anche i ra-
gazzi che hanno giocato fuori
ruolo, non era facile».
L’ex attaccante bianconero convinto dal progetto Colantuono, ora che la mano del tecnico comincia a farsi vedere: «E’ uno coerente, non si fa condizionare dai risultati». Intanto i friulani Meret e Pontisso festeggiano il passaggio in coppa
PAOLO POGGI FIDUCIOSO, UDINESE SULLA STRADA GIUSTA
1 2 d i c e m b r e 2 0 1 5 9S A L A S TA M PA
LE FORMAZIONI DI OGGIUDINESE 3-5-2
Panchina
90 ROMO
97 MERET
53 ADNAN
40 PONTISSO
23 MARQUINHO
8 FERNANDES
13 INSUA
26 PASQUALE
18 PERICA
10 DI NATALE
Allenatore: Colantuno
INTER 4-4-2
Panchina
30 CARRIZO
46 BERNI
23 RANOCCHIA
5 JUAN JESUS
14 MONTOYA
27 GNOUKOURI
13 GUARIN
22 LJAJIC
11 BIABIANY
8 PALACIO
97 MANAJ
Allenatore: Mancini
89 Piris
11 Domizzi
2 Wague
74 Aguirre
77 Thereau
21 Edenilson
16 Iturra
20 Lodi
7 Badu
21 Widmer
31 Karnezis
1 2 d i c e m b r e 2 0 1 51 0 I P R O B A B I L I U N D I C I
10 Jovetic
9 Icardi
77 Brozovic
17 Medel
83 Felipe Melo
44 Perisic
25 Miranda
55 Nagatomo
24 Murillo
12 Telles
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UDINESE INTER
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CLASSIFICA SERIE ALE ALTRE GARE
16ª giornata 13.12.2015
PROSSIMO TURNO17ª giornata 20.12.2015
SQUADRA punti giocate V N P M.I. GF GS
INTER 33 15 10 3 2 +2 18 9
FIORENTINA 32 15 10 2 3 +1 30 12
NAPOLI 31 15 9 4 2 +2 28 12
ROMA 28 15 8 4 3 -1 30 18
JUVENTUS 27 15 8 3 4 -2 22 11
SASSUOLO 26 15 7 5 3 -3 19 14
ATALANTA 24 15 7 3 5 -5 18 15
MILAN 24 15 7 3 5 -5 19 18
TORINO 22 15 6 4 5 -9 21 19
EMPOLI 21 15 6 3 6 -8 17 20
CHIEVO V. 19 15 5 4 6 -10 20 16
LAZIO 19 15 6 1 8 -12 17 24
UDINESE 18 15 5 3 7 -11 14 20
SAMPDORIA 16 15 4 4 7 -15 21 25
BOLOGNA 16 15 5 1 9 -15 16 21
GENOA 16 15 4 4 7 -13 15 20
PALERMO 15 15 4 3 8 -16 13 23
FROSINONE 14 15 4 2 9 -17 14 26
CARPI 10 15 2 4 9 -21 13 27
H. VERONA 6 15 0 6 9 -25 10 25
GENOA BOLOGNA
PALERMO FROSINONE
SASSUOLO TORINO
CHIEVO V. ATALANTA
EMPOLI CARPI
MILAN H. VERONA
NAPOLI ROMA
JUVENTUS FIORENTINA
LAZIO SAMPDORIA
BOLOGNA EMPOLI
CARPI JUVENTUS
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La sconfitta a sorpresa del
Napoli contro il Bologna
ha lasciato spiazzato un
po’ tutti, a cominciare dagli
stessi partenopei, convinti di
poter conservare il primato
in classifica contro la banda
Donadoni. La realtà è che con
l’avvento dell’ex tecnico della
Nazionale la situazione in casa
felsinea è decisamente cam-
biata e la classifica per i ros-
soblù ora comincia a sorridere.
L’occasione per il riscatto in
campionato è dietro l’angolo: è
infatti in arrivo il big match di
domenica pomeriggio (in cam-
po alle 18), con un San Paolo
che si prospetta gremito in vi-
sta del delicatissimo incontro
interno contro la Roma.
Prima della sconfitta con il Bo-
logna, il Napoli veniva da 564
minuti di imbattibilità esterna:
contro i felsinei Pepe Reina ha
subito gol in trasferta dopo
un’imbattibilità esterna di 564’.
Tanti sono stati i minuti tra-
scorsi tra la rete di Pucciarelli,
nel 2-2 di Empoli del 13 set-
tembre, e la prima di Destro,
nel 3-2 dal Bologna. L’unico ko
del Napoli di Maurizio Sarri
era il 2-1 subito dal Sassuolo
alla prima giornata di questo
campionato. Ben 18 risultati
utili consecutivi tra serie A ed
Europa League come anche
e soltanto nel 1989/90 e nel
2005/06. Inoltre, con la dop-
pietta al Bologna il Pipita ha
segnato 70 gol in maglia az-
zurra ed ha raggiunto Luis Vi-
nicio e Faustinho Canè al nono
posto assoluto nella classifica
dei bomber della storia del Na-
poli. Prossimo obiettivo, ora,
per il centravanti argentino è
Beppe Savoldi che, con 77 reti
azzurre, occupa attualmente
l’ottava posizione.
Intanto in casa Roma fanno
ancora discutere le dichiara-
zioni rilasciate dall’ex Burdisso
si è mai chiesto se fosse stato
meglio giocare per 15 anni nella
Roma e vincere oppure per 20
e non farlo. Calcisticamente
non è un leader che trascina in
campo. De Rossi è stato trop-
po buono, non ha mai voluto
scavalcarlo». Il difensore ar-
gentino sull’ex tecnico Luis En-
rique ha aggiunto: «Ha portato
a Trigoria la cultura del lavoro.
A Roma sembrava che quan-
do si allenavano ti facevano un
Tre gli infortunati per la Roma che dovrà fare a meno di Totti, Gervinho e Torosidis
“alla Gazzetta dello Sport: «Tot-
ti è fantastico e non può mai
essere un limite, ma non si è
mai fatto delle domande. Non
favore. Ricordo che Spalletti e
Montella impazzivano di rabbia.
Vincenzo usava i gps e alla fine
diceva: Avete lavorato in modo
imbarazzante».
Venendo al match di domenica,
Sarri è nelle migliori condizio-
ni per scegliere la formazione
ideale vista la disponibilità di
quasi tutta la rosa. Fuori solo
Gabbiadini, i cui tempi di recu-
pero restano ancora lunghi.
Il tecnico campano dovreb-
be quindi optare per un 4-3-
3 con Reina in porta, Hysaj,
Albiol, Koulibaly e Ghoulam in
difesa, Jorginho, Hamsik e Al-
lan a centrocampo, Callejon,
Insigne e Higuain in attacco.
A disposizione in panchina: Ra-
fael, Gabriel, Maggio, Henrique,
Chiriches, Strinic, David Lopez,
Valdifiori, Chalobah, Mertens,
El Kaddouri.
Ben più complicata la situa-
zione in casa Roma, con Rudi
Garcia che dovrà fare a meno
degli infortunati Gervinho,
Torosidis, Totti, Capradossi e
Ponce. Nel 4-3-3 dovrebbero
trovare posto Szczesny in por-
ta, Florenzi, Manolas, Castan e
Digne in difesa, Pjanic, De Rossi
e Nainggolan a centrocampo,
Iturbe, Dzeko e Iago Falque
in attacco. A disposizione in
panchina: De Sanctis, Lobont,
Gyomber, Maicon, Rudiger, Kei-
ta, Emerson, Ucan, Vainqueur,
Salah, Di Livio e Sadiq.
Sfi da attesissima al San Paolo tra la Roma di Rudi Garcia, a caccia della miglior condizione dopo il pessimo scivolone rimediato contro il Bologna, e il Napoli di Sarri, che si sta confermando come una delle principali pretendenti al titolo
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OCCASIONE DELLA SETTIMANA
Juventus - Fiorentina è un
match da sempre ricco
di attese. La Juve viene
da una buona serie di risultati
in campionato, che le hanno
permesso di risollevare la clas-
sifica disastrosa di un mese e
mezzo fa. In settimana è però
caduta contro il Siviglia, una
sconfitta che non comunque
turbato più di tanto il tecnico
bianconero Max Allegri, come
testimoniano le sue parole
alla Gazzetta: «Abbiamo fatto
un’ottima gara: se crei e non
fai gol poi puoi rischiare anche
di prenderlo e purtroppo così
è andata. E comunque non c’è
da essere delusi perché era-
vamo nel girone più difficile di
tutti e il gruppo ha dimostrato
di essere in crescita. Dobbia-
mo essere bravi a rituffarci
con la testa in campionato già
dalla prossima partita perché
ci aspetta uno scontro diretto
con la Fiorentina più importan-
te del match di coppa».
In casa gigliata, invece, sono
le statistiche a regalare un
sorriso a Paulo Sousa. Contro
l’Udinese la Viola ha chiuso per
la terza volta una partita di
questo campionato senza su-
bire tiri nello specchio: nessuna
squadra ha fatto meglio. C’è
inoltre da tenere presente che
i viola non ottenevano 32 punti
dopo 15 giornate dalla stagio-
ne 2005/06. Per la Fiorentina
sono ormai 22 le partite con-
secutive a segno: attualmente
si tratta della striscia più lunga
con ben 49 gol segnati. La rete
di Badelj è la sedicesima della
Fiorentina nei primi tempi: un
primato in questa Serie A.
Tutti i cinque gol di Josip Ilicic
sono arrivati dal dischetto:
nessuno ha segnato più di lui
su rigore nei cinque maggiori
campionati europei. Occhio poi
a Manuel Pasqual: sono ben 38
gli assist del terzino in Serie A,
e dal 2005/06 solo Maicon ne
ha forniti di più tra i difensori
(42). Rimanendo in difesa, dal
a tiro, anche fortunosamen-
te come nel caso del gol as-
segnato a Badelj nonostante
la sua deviazione, ma ad im-
pressionare è tutto il lavoro
fatto di movimento, sponde
e tagli fatto per la squadra.
La Juventus non subisce gli
da tre partite di campionato
abbondanti: l’ultimo a punire
Buffon è stato Maccarone, ma
la Viola quest’anno anche in
trasferta ha dimostrato di sa-
per imporre il proprio gioco. Lo
ha fatto dominando nella tana
della capofila Inter e pure nella
suo esordio in Serie A Gonzalo
Rodríguez ha segnato 19 gol in
campionato, almeno nove più
di ogni altro difensore nello
stesso periodo.
Nel successo contro l’Udinese
la Fiorentina ha mostrato la
maturità di colpire l’avversario
nel momento giusto, soffren-
do qualcosa ma senza subire
tiri nello specchio della porta.
Tra i punti di forza c’è Kalinic,
un autentico caterpillar: l’at-
taccante croato trasforma
in rete praticamente qualsiasi
pallone giocabile che gli passi
sconfitta di misura di Napoli.
Il grande ex, il tecnico Paulo
Sousa spiega così a Sky Sport
l’antevigilia del match: «Emo-
zioni nell’affrontare la Juve?
Il calcio ci dà questo, io vivo
sempre di emozioni in ogni
partita. Credo di essermi fatto
apprezzare per la mia profes-
sionalità. La Juve sta tornan-
do ad alti livelli perchè ha una
qualità altissima. Ha avuto delle
difficoltà, ma hanno una cul-
tura importante, e credo che
possa lottare per lo scudetto».
Allegri dovrà fare i conti con
le pesanti assenze di Khedira,
Pereyra e Caceres, ai quali si
aggiunge Hernanes. Nel 3-5-2
iniziale in campo dovrebbe-
ro andare: Buffon tra i pali,
Barzagli, Bonucci e Chiellini
in difesa, Lichtsteiner, Pogba,
Marchisio, Asamoah e Alex
Sandro a centrocampo, Man-
dzukic e Dybala in attacco. A
disposizione in panchina: Neto,
Rubinho, Cuadrado, Padoin,
Evra, Sturaro, Lemina, Rugani,
Vitale, Zaza e Morata.
Paulo Sousa è invece nell’invi-
diabile posizione di avere fuori
il solo Blaszczykowski. Il 3-4-
2-1 del portoghese dovrebbe
quindi prevedere Tatarusanu
in porta, Roncaglia, Rodriguez,
Astori in difesa, Bernardeschi,
Badelj, Vecino e Alonso a cen-
trocampo, Ilicic e Borja Vale-
ro a sostegno dell’unica punta
Kalinic.
I bianconeri devono smaltire il ko rimediato in coppa in settimana. Alle porte il match clou contro gli acerrimi rivali della Fiorentina, guidata dal tecnico lusitano, punto di forza della mediana della prima era Lippi. Fischio d’inizio domenica alle 20:45
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Rientrato l’allarme in casa
bianconera: i successi
delle precedenti settima-
ne in campionato hanno ridato
entusiasmo al capitano: Totò
Di Natale sembra destinato a
restare in bianconero alme-
no fino a giugno. La conferma
arriva dallo stesso campione
che nei giorni scorsi ha ribadito:
«Mi dispiace leggere sui giornali
certe cose non vere. Ho grande
stima del mister e della società.
Non ho mai detto di non voler
essere la riserva di Aguirre. Non
mi permetterei mai di farlo, è
un bravissimo giocatore. Ho un
bellissimo rapporto con la so-
cietà e con i tifosi. Il Presidente
sa quello che deve sapere: io
penso solo a giocare».
Sullo stesso argomento si è
espresso anche il difensore
bianconero Maurizio Domizi
che, intervistato da Sky, ha
parlato anche del suo futuro:
«Vediamo se potrò continua-
re qui, altrimenti valuterò altre
soluzioni: mi sento bene e credo
di poter far bene anche nella
prossima stagione. Di Natale?
Bisognerebbe parlare con lui,
si sentono tante chiacchiere in
giro ma una sua dichiarazione
non è mai uscita. A me come
compagno di squadra non ha
mai detto nulla sul ritiro». Il
difensore bianconero piace al
Pescara, che però sta sondan-
do il terreno anche per Lorenzo
Ariaudo, del Sassuolo, e Bartosz
Salamon, del Cagliari.
Archiviato il tormentone Di Na-
tale, gli uomini mercato restano
attivi nel valutare i nuovi nomi
da portare al Friuli. Uno dei più
seguiti è indubbiamente il cen-
trocampista classe 1996 della
Stella Rossa, Marko Grujic, sul
quale i bianconeri sono ormai
da diverso tempo come testi-
Juventus e Roma.
Per l’attacco ormai è eviden-
te l’interesse della dirigenza
bianconera per Simone Zaza.
L’attaccante a Torino è chiu-
so, e se va avanti così gli Euro-
pei li vedrà col binocolo. Udine
potrebbe essere la soluzione
ideale. Impossibile una cessione
a titolo definitivo, visto che il
moniano le parole del tecnico
della formazione serba, Bozo-
vic: «Credo che rimarrà con noi
almeno fino ad agosto pros-
simo, ma per il suo cartellino
abbiamo già ricevuto offerte
consistenti da parte di Stoc-
carda e Udinese». Sulle tracce
del talentuoso centrocampista
serbo ci sarebbero anche Inter,
Simone Zaza obiettivo numero uno per l’attacco,
ma in prestito
“prezzo del cartellino si aggira
sui 18 milioni. Più fattibile per il
prestito, anche se dall’Inghilter-
ra giunge voce di un clamoro-
so scambio: Zaza in prestito al
Watford con Diamanti o Ibarbo
dirottato in maglia bianconera.
Tra i due più probabile Diaman-
ti, visto che su Ibarbo ci sa-
rebbe un interessamento della
Sampdoria.
Intanto si muove qualcosa an-
che in uscita: la Lazio ha biso-
gno di un difensore solido e in
fretta. Decisamente in ribasso
le quotazioni di DjiloBodji, men-
tre Douglas costa troppo, visto
che il Dnipro pare abbia fissato
il prezzo del cartellino a 8 mi-
lioni. Molto difficili le piste che
portano a Vlaar e soprattutto
a Ivanovic. Ecco perché al mo-
mento il preferito dai capitolini
risponde al nome di Heurtaux.
Un pensierino sul difensore
francese lo sta facendo anche
la Roma. Oltre al transalpino
tra i papabili per un posto nel-
la rosa di Rudi Garcia ci sono
anche Juan Jesus dell’Inter e
Mamadou Sakho del Liverpool.
Il tecnico della Stella Rossa di Belgrado ha confermato l’interesse dei bianconeri per il talentuoso centrocampista serbo, che piace anche a Stoccarda, Inter, Roma e Juventus. In uscita potrebbe fi nire Heurtaux per il quale si prospetta un derby capitolino
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Non solo difensore solido, ma anche
ottimo realizzatore e freddo rigorista
“
E’ uno dei giocatori che
più è rimasto nel cuore
dei tifosi bianconeri, sia
per la sua bravura, sia per
la fortuna di aver giocato in
quella che probabilmente ri-
mane la più bella Udinese di
tutti i tempi. Stiamo parlando
di Edino Nazareth Filho, meglio
conosciuto come Edinho.
Nato il 5 giugno 1955, Edinho
inizia la sua carriera nella Flu-
minense, dal cui vivaio esce a
metà degli anni ’70. Nonostan-
te non fosse particolarmente
alto, Edinho ha fatto dell’at-
letismo e del vigore fisico i
suoi punti di forza, oltre a dei
piedi decisamente buoni ri-
spetto alla media dei difensori
del tempo. L’esordio in prima
squadra arriva nella stagione
1973/1974 e alla Fluminense
resta fino al 1982 totalizzando
34 gol in 358 presenze, evi-
denziando forte personalità
e buon senso del gol, tanto da
meritarsi in patria il nomigno-
lo di maquina tricolor. Grazie
alla sua freddezza era ottimo
rigorista, e decisamente il più
importante lo segno nella fi-
nale del Campionato Carioca
contro il Vasco da Gama, si-
glando 1-0 che sancì la vittoria
dei rossoverdi.
La sua solidità lo fa diventare
un perno della nazionale bra-
siliana, con la quale disputa i
Mondiali del 1978 e del 1982. A
27 anni è ormai un veterano,
con due esperienze ai mondiali
zebrette dopo il laterale de-
stro Orlando Lele, arrivato a
Udine l’anno prima.
L’Udinese si appresta a vi-
vere la sua quarta stagione
consecutiva in serie A dopo
esserne rimasta assente
per ben 18 anni. Si usciva
dallo scandalo Totonero, e i
club italiani avevano voglia
e tantissima esperienza alle
spalle per Edinho è arrivato il
momento di provare a tastare
i campi europei. A farsi avanti
per prima nell’estate del 1982
è l’Udinese: da solo due anni
era stato riaperto il mercato
per gli stranieri in Italia, ed
Edinho sarà il secondo ver-
deoro a vestire la maglia delle
di rivalsa e di riconquistare
il proprio prestigio anche a
livello internazionale dopo la
grande e inaspettata vittoria
della Nazionale ai Mondiali di
Spagna. L’Udinese decide di
scommettere su un giocatore
sudamericano che per stile di
gioco reputa già pronto per la
massima serie. La scommessa
si rivelò vinta.
Edinho disputa la sua prima
stagione sotto la guida di Enzo
Ferrari, e diventa da subito
giocatore fondamentale di
un’Udinese che conquista il
sesto posto, il secondo più
alto piazzamento fino a quel
momento ottenuto nella pro-
pria storia dalle zebrette. Il
vero punto di forza si rivela
la difesa, che rimane imbat-
tuta in ben 11 delle 30 par-
tite disputate in campionato
quell’anno, con Edinho sempre
in campo.
Ma il brasiliano non si rivela
solamente ottimo difensore:
in quell’anno, infatti, mette a
segno anche il 25% delle reti
totali realizzate dai biancone-
ri. Ben 8 centri sui 32 totali
della squadra portano la sua
firma. Prendendo in esame
le sole gare di campionato,
la media si alza ancora di più,
visto che dei 25 gol messi a
segno dall’Udinese, ben 7 sono
di Edinho. Grazie a rigori e pu-
nizioni Edinho riesce a segna-
re più di campioni del calibro
di Franco Causio, Ivica Šurjak
e Pietro Paolo Virdis. L’anno
Arrivato all’Udinese dopo i Mondiali del 1982, diventò fi n da subito la colonna portante della difesa delle zebrette
EDINHO NAZARETH FILHO:LA “MAQUINA TRICOLOR”
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BACCHI VALERIO
dopo arriva in Friuli un altro
grande brasiliano, il più grande
che abbia mai vestito la ma-
glia dell’Udinese: Zico.
Rivali in Brasile, i due fuori-
classe diventano i perni della
grande Udinese di quegli anni,
giocando assieme due splen-
dide stagioni. Nel primo anno
Zico è da subito la stella della
squadra: ancora guidata da
Ferrari, la squadra bianconera
cambia radicalmente gioco,
segnando – ma anche suben-
do – molti gol. Edinho mette
la firma su sei reti, e l’Udinese
sfiora una clamorosa qualifi-
cazione alla Coppa Uefa. Alla
fine sono solo quattro i punti
che separano le zebrette dal
primo storico approdo in Eu-
ropa.
Dopo l’addio di Zico le pro-
spettive per l’Udinese cam-
biano e la squadra deve fare
i conti con la lotta per non
retrocedere. Edinho rimane
in Friuli per altri due anni,
mettendo a segno una stori-
ca tripletta per un difensore
negli anni: Fluminense, Botafo-
go, Maritimo, Flamengo, Vito-
ria, Portuguesa, Gremio, Goias,
Bahia, Brasiliense, Atletico Pa-
ranaense, Sport Recife, Bo-
avista, Joinville e Americana.
bianconero in coppa Italia
contro la Reggiana nella sta-
gione 1985-1986. Il suo ultimo
anno lo vede retrocedere con
la squadra in serie B a causa
della pesante penalizzazione
comminata alle zebrette.
Da lì la decisione di tornare in
patria dove giocherà un anno
nel Flamengo, uno nella sua
Fluminense, e uno nel Gremio,
prima di appendere gli scarpi-
ni al chiodo. Una volta chiusa
la carriera da calciatore inizia
quella da allenatore guidando
In totale con la maglia dell’Udi-
nese ha disputato 138 partite
mettendo a segno 22 reti. Con
la Nazionale brasiliana giocò
45 match realizzando 3 reti.
Massimo Muzzin
Con la maglia delle zebrette il difensore verdeoro disputò 138 partite in campionato segnando ben 22 gol.
QUELLA COPPIA CARIOCADA SOGNO CON IL MAGO ZICO
Qui Edinho in una foto dell’epoca, in compagnia dei connazionali Cerezo, Zico e Falcao.
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Ecco una rapida carrella-
ta di alcune tra gli eventi
più interessanti in pro-
gramma nei prossimi giorni in
regione.
OBLIVION, THE HUMAN JUKE-
BOX - Cinque contro tutti. Un
articolato mangianastri uma-
no che mastica tutta la mu-
sica mai scritta e la digerisce
in diretta in modi mai sentiti
prima. Questo è Oblivion: The
Human Jukebox. Alla perversa
creatività dei cinque cialtroni
più irriverenti del teatro e della
Rete si aggiunge, questa vol-
ta, quella del loro pubblico che
contribuirà a creare il menù
della serata suggerendo gli
ingredienti della pozione. Un
flusso di note e ritmi infinito
che prenderà vita davanti agli
occhi attoniti degli spettatori,
ogni sera, per una esperienza
folle e mai ripetibile. Dal Trio
Lescano ai rapper, da Liga-
bue ai Beatles, da Morandi ai
Queen, tutte le canzoni sen-
za farne nessuna! Gli Oblivion
sono: Graziana Borciani, Davide
Calabrese, Francesca Folloni,
Lorenzo Scuda, Fabio Vagna-
relli. Appuntamento a sabato
12 dicembre ore 20:30 al Tea-
tro Verdi di Gorizia.
IN ARRIVO LA CHRISTMAS
RUN - a Christmas Run, or-
ganizzata come sempre dalla
Bavisela, propone la formula
collaudata, un percorso com-
petitivo Runner e uno non
competitivo Family, per com-
plessivi 4km circa, da piazza
Unità d’Italia al castello di San
Giusto. Partenza alle 10.30,
iscrizioni. Appuntamento a do-
menica 20 dicembre a Trieste.
LIGHT OF DAY A MUGGIA -
Concerto benefico dedicato a
Ruggero con la partecipazione
di Eddie Manion, Eric Bazilian,
Jake Clemons, Joe D’Urso, Vini
Mad Dog Lopez. Il sound della
East Coast americana a favore
della ricerca sul Parkinson , Sla
e sclerosi multipla. Ingresso:
20 euro, prevendita 18 euro.
Per i soci di Trieste is Rock in
prevendita 15 euro. Appunta-
mento a sabato 12 dicembre
alle ore 20:45 al Teatro Verdi
di Muggia.
LA GRANDE MUSICA ANTICA -
Federico Guglielmo, celeberri-
mo violinista barocco e moder-
no propone insieme al liutista
Diego Cantalupi alcuni fra i più
grandi successi violinistici del
Sei e Settecento (Marini, Corelli,
Tartini, Veracini). Una serata
’60, straniero (Aretha Franklin,
Etta James, Amy Winehouse) e
italiano (Celentano, Nina Zilli);
l’inserimento del contrabbas-
so ha permesso al gruppo di
deviare anche verso lo swing
e il rockabilly più coinvolgente
(Brian Setzer, Buscaglione, Ca-
rosone, Imelda May). Appunta-
mento a venerdì 18 dicembre
ore 19 in piazza XX settembre
a Pordenone.
THE MOUNT UNITY CHOIR A
CORDENONS - Earl Bynum
noto produttore e grande
autore torna in Italia con una
formazione a dieci elemen-
ti di coristi selezionati dalla
Mount Unity Choir, parte in-
tegrante della Mount Lebanon
Baptist Church. Membro del
all’insegna di un violinismo vir-
tuoso e strabiliante, da parte
di un solista celebrato dalla
critica internazionale. Appun-
tamento sabato 12 dicembre
alle 20:45 presso la Sala Consi-
liare del Palazzo della Provincia
a Pordenone.
PENELOPE E I DIABOLICI
TOUPE LIVE - Nata nel 2010
a Ceggia (VE), “Penelope e i
Diabolici Toupè” è una picco-
la orchestra “vintage style” di
7 elementi, caratterizzata da
una sezione fiati (trombone,
tromba e sax tenore/baritono)
che le permette di esplorare
un repertorio inusuale, fresco,
ballabile, interpretato da una
voce femminile travolgente e
sexy. Il genere prevalente è il
Rhythm and Soul degli anni
Gospel Announcers Guild of
the Gospel Music Workshop
of America e della Backstage
Committee-GMWA, Bynum è
uno dei più attivi animatori
della scena Gospel della Vir-
ginia. La performance del
coro si dimostra un’autentica
testimonianza di vibrante e
sentita condivisione, di pre-
ghiera appassionatamente
partecipata. Un perfetto mix
di molteplici influenze di Gospel
tradizionale, contemporaneo,
ed arrangiamenti anche vicini
al jazz, sapientemente dosati e
proposti con energia e grande
maestria. Apertura biglietteria
ore 19.00, apertura porte ore
20.15. Appuntamento a mer-
coledì 16 dicembre al Centro
Aldo Moro di Cordenons.
GLI EVENTI IN REGIONEDA METTERE IN AGENDA
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NATALE IN TRINCEA: ANCHE LA GUERRA SI FERMAIl 18 Dicembre, presso la Dolina dei Bersaglieri, avrà luogo la manifestazione “Natale in Trincea” organiz-zata dalla Pro Loco di Fogliano Redipuglia.
Un evento che ha lo scopo di mostrare alle scuole e a chiunque voglia partecipare il lato umano della Grande Guerra, nello specifi co affrontando un tema che ci accomuna tutti: il Natale.
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Cura e manutenzione del paesaggio Cura e manutenzione del paesaggio (inclusi parchi, giardini e aiuole)(inclusi parchi, giardini e aiuole)
Con le corde, imbragaturaCon le corde, imbragatura
e moschettoni, si muovono
tra chiome e branche,tra chiome e branche,
arrivandoarrivando
dove nessunodove nessuno
può arrivare.può arrivare.
Con un solo scopo:Con un solo scopo:
la salute dell’albero.la salute dell’albero.