sessione 1.2 il rischio cerebrovascolare · p a c * linee guida esh-esc modulo 1 sessione 1.2. 5 di...

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0 di 24 Sessione 1.2 Il rischio cerebrovascolare Modulo 1 Epidemiologia e fattori di rischio durata: 50 min. P A C Modulo 1 Sessione 1.2

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0 di 24

Sessione 1.2Il rischio cerebrovascolare

Modulo 1Epidemiologia e fattori di rischio

durata: 50 min.

P A C

Modulo 1 Sessione 1.2

1 di 24

• identificare e descrivere i fattori di rischio• descrivere gli strumenti per la valutazione

del rischio cerebrovascolare• descrivere i metodi di misurazione dei

fattori di rischio (standardizzazione)

Obiettivi di apprendimento della sessione

P A C

Modulo 1 Sessione 1.2

2 di 24

Classificazione Fattori di rischio (FR)

FR non modificabili

FR modificabili

EtàSessoGenetica

P A C

Modulo 1 Sessione 1.2

3 di 24

ipertensione arteriosa

alcune cardiopatie(fibrillazione atriale)

diabete mellito

iperomocisteinemia

ipertrofia ventricolare sinistra

stenosi carotidea

TIA

FR modificabili

fumo di sigaretta

eccessivo consumo di alcol

ridotta attività fisica

P A C

Modulo 1 Sessione 1.2

4 di 24

Ipertensione arteriosa

correlazione tra valori pressori elevati e complicazioni cardiovascolari e cerebrovascolari

elevata prevalenza nella popolazione

disponibilità di farmaci antiipertensivi efficaci e ben tollerati

un soggetto è normoteso quando i valori sistolici sono inferiori a 140 mm Hg e quelli

diastolici sono inferiori a 90 mm Hg*

* Linee guida ESH-ESCP A C

Modulo 1 Sessione 1.2

5 di 24

Definizione del grado di ipertensione*

<90≥140Ipertensione sistolica isolata

≥110≥180Ipertensione di Grado 3 (grave)

100-109160-179Ipertensione di Grado 2 (moderata)

90-99140-159Ipertensione di Grado 1 (lieve)

85-89130-139Normale-elevato

80-84120-129Normale

<80<120Ottimale

diastolica (mm Hg)

sistolica (mm Hg)

Classificazione

* Spread V ed., 2007P A C

Modulo 1 Sessione 1.2

6 di 24

rischio > per l’ictus ischemicocardiopatie

causa l’85% di ictus dovuti ad aritmie cardiache e il 50% delle forme cardiogene in generale

fibrillazione atriale

rischio da 1,8 a 6 volte >diabete

rischio > per livelli moderatamente alti ma nessuna dimostrazione di riduzione del rischio dopo trattamento(a breve, studio VITATOPS)

iperomocisteinemia

Associazione condizione/rischio ictusP A C

Modulo 1 Sessione 1.2

7 di 24

esiti contrastanti(studio di Framingham, Koren e coll., Devereux)

ipertrofia ventricolare sinistra

al 70%: rischio di ictus tra 1-3% per anno(fino a punte del 4.3% con più FR)

stenosi carotidea asintomatica

rischio: 8-10% a 7 gg.11,5% a un mese 17,3% a 3 mesi

TIA

Associazione condizione/rischio ictus

P A C

Modulo 1 Sessione 1.2

8 di 24

apparente effetto protettivo per consumo < di 24 gr/die (per ictus ischemico)

rischio > per consumi > ai 60 gr/die

abuso di alcool

fumoridotta attività fisica

Associazione condizione/rischio ictus

P A C

Modulo 1 Sessione 1.2

9 di 24

Fattori di rischio modificabili non completamente documentati

emicrania

anticorpi antifosfolipidi

fattori dell’emostasi

infezioni

uso di droghe

inquinamento atmosferico

dislipidemia

obesità

sindrome metabolica

altre cardiopatie

placche dell’arco aortico

uso di contraccettivi orali

terapia ormonale sostitutiva

P A C

Modulo 1 Sessione 1.2

10 di 24

correlazione non completamente dimostrata (ma sempre più evidente)

dislipidemia

posizioni contrastantiobesità

rischio da 1,5 a 3 volte >(> per ictus ischemico)

sindrome metabolica

Associazione condizione/rischio ictus

P A C

Modulo 1 Sessione 1.2

11 di 24

aumento della prevalenza di FOP e ASI in soggetti giovani con ictus

alcune cardiopatie

rischio >per ictus embolico

placche dell’arco aortico

rischio >per forme ischemiche

(donne > 35 anni - fumatrici - con storia d'ipertensione)

uso di contraccettivi orali

Associazione condizione/rischio ictus

P A C

Modulo 1 Sessione 1.2

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rischio > del 29%(non per ictus emorragici e TIA)

terapia ormonale sostitutiva

fattore di rischio indipendentesindrome delle apnee ostruttive del sonno

rischio > in donne che fanno uso

di contraccettivi orali

emicrania(con aura)

Associazione condizione/rischio ictus

P A C

Modulo 1 Sessione 1.2

13 di 24

alta prevalenza di ictus in soggetti affetti

anticorpi antifosfolipidi

in soggetti clinicamente sani e in pazienti con precedenti eventi

ischemicifattori dell’emostasi

(h livelli di fibrinogeno)

> rischio per eventi ischemiciinfezioni

Associazione condizione/rischio ictus

P A C

Modulo 1 Sessione 1.2

14 di 24

> rischio per emorragie e ischemie cerebrali

uso di droghe (cocaina)

> rischio per ictus ischemicoinquinamento atmosferico(NO2 e PM10)

Associazione condizione/rischio ictus

P A C

Modulo 1 Sessione 1.2

15 di 24

Fattori di rischio non modificabili

etàtasso di incidenza di ictus > dopo i 65 aa

genere tasso di incidenza > di 1,25 negli uomini

geneticarilevanza della storia familiare

P A C

Modulo 1 Sessione 1.2

16 di 24

identificare il rischio

Prevenzione individuale

ridurre i fattori di rischio modificabili

P A C

Modulo 1 Sessione 1.2

per

per

17 di 24

Valutazione del rischio legato all’associazione di più fattori

delineare il profilo di rischio di ogni singolo paziente

correggere precocemente i fattori suscettibili di un intervento preventivo

per

P A C

Modulo 1 Sessione 1.2

18 di 24

Punteggio ABCD²*:0-3 - basso rischio (a 2 giorni: 1.0%)4-5 - rischio moderato (a 2 giorni: 4,1%)6-7 - alto rischio (a 2 giorni: 8,1%)

110-59 minuti

Durata

1Diabete

2≥ 60 minuti

2ipostenia unilaterale

1deficit di linguaggio senza ipostenia

Clinica

1Pressione arteriosa ≥ 140/90 mm Hg

1Età ≥ 60 aa

punteggiofattori

* Spread V ed., 2007

Rischio di ictus dopo TIAP A C

Modulo 1 Sessione 1.2

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1Insufficienza cardiaca

1Diabete mellito

1Ipertensione

1Età ≥ 75 aa

2Precedente ictus o TIA

punteggiocriteri di rischio CHADS 2

* Spread V ed., 2007

Rischio di ictus in pazienti con FA non valvolare non trattati con terapia anticoagulante *

1/2P A C

Modulo 1 Sessione 1.2

20 di 24

2/2

618,25

512,565

48,5220

35,9337

24,0523

12,8 463

01,9 120

punteggio CHADS2

frequenza aggiustata di ictus per anno per 100 (IC95)

pazienti (n=1.733)

Rischio di ictus in pazienti con FA non valvolare non trattati con terapia anticoagulante *

* Spread V ed., 2007P A C

Modulo 1 Sessione 1.2

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Profilo di Framingham

rivolto sia a uomini che donne

utilizzato con persone di età compresa fra i 54 e 85 aa.

utilizzato dal medico

misurazione dei FR attraverso una metodologia standardizzata

P A C

Modulo 1 Sessione 1.2

22 di 24P A C

Modulo 1 Sessione 1.2

Lancet, 2005

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Standardizzazione della metodologia per la misurazione dei FR

fumatore : chi fuma quotidianamente

(anche una sigaretta) o ha smesso da meno di 12 mesi

diabetico : chi presenta valori di glicemia a digiuno ≥ 126 mg/dl in almeno 2 misurazioni nell’arco di 7 gg.

normoteso: chi presenta valori sistolici < 140 mm Hg diastolici < 90 mm Hg

P A C

Modulo 1 Sessione 1.2

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Accorgimenti per una corretta misurazione

la misurazione va effettuata al braccio destro e ripetuta a distanza di 5 minuti

il bracciale deve essere adeguato al braccio

il fonendoscopio non deve essere sotto il manicotto

la velocità di gonfiaggio del manicotto deve essere di 2 mmHg al secondo

Il valore della pressione da utilizzare per la valutazione del rischio è la media delle 2 misure

P A C

Modulo 1 Sessione 1.2