semeiotica chirurgica della mammella
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PARI, SITUATA IN CORRISPONDENZA DELLA REGIONE TORACICA ANTERIORE
PRESENTA NELLA PORZIONE CENTRALE UN’AREA IPERPIGMENTATA CIRCOLARE DETTA AREOLA AL CENTRO DELLA QUALE E’ SITUATO IL CAPEZZOLO
SEPARATA DALLA PARETE TORACICA DAL SOLCO SOTTOMAMMARIO
OCCUPA UN’AREA CHE SI ESTENDE DALLA LINEA PARASTERNALE ALLA LINEA ASCELLAREMEDIA PER LO SPAZIO COMPRESO TRA III E VII COSTA.
PRESENTA UN PROLUNGAMENTO SUPERO-LATERALE DETTO PROLUNGAMENTOASCELLARE (BREAST TAIL) CHE ABBRACCIA IL MARGINE LATERALE DELLA PORZIONESUPERIORE DEL M. GRANDE PETTORALE E PENETRA NELLA LOGGIA ASCELLARE
SEMEIOTICA CHIRURGICA DELLA MAMMELLA
E’ CONTENUTA SOTTO CUTE E SOTTOCUTE, IN UNO SDOPPIAMENTO DELLA FASCIA TORACICA SUPERFICIALE
SEZIONE DELLA MAMMELLA: RELAZIONI FASCIALI
DOTTI GALATTOFORI: IN SUPERFICIE EPITELIO PAVIMENTOSO STRATIFICATO IN PROFONDITA’ EPITELIO CUBICO SEMPLICE
GHIANDOLA TUBULO-ALVEOLARE COMPOSTA
CELLULE MIOEPITELIALI CHE FORMANO UNA SORTA DI CANESTRO ALLA PERIFERIA DEGLI ELEMENTI SECERNENTI FAVORISCONO IL PASSAGGIO DEL LATTE DAGLI ALVEOLI ALL’INTERNO DEI DOTTI
La mammella è costituita da 15-18 lobi,ognuno dei quali contiene più lobuli(deputati alla produzione del latte) ed undotto galattoforo principale, che si aprenel capezzolo).Ogni dotto principale si suddivide indotti di calibro progressivamenteinferiore, fino all’unità funzionale dibase, rappresentata dall’unità dotto-lobulare terminale (TDLU).
•Componente epiteliale •(lobuli e dotti)
•Componente stromale •(tessuto adiposo e tessuto connettivo)
VASCOLARIZZAZIONE
1- VENE PERFORANTI CHE RAGGIUNGONO LA V. MAMMARIA INTERNA2-VENE TRIBUTARIE DELLA VENA ASCELLARE3-RAMI VENOSI CHE RAGGIUNGONO IN PROFONDITA’ LE VENE INTERCOSTALI
1
3
2
LINFONODI
•Rete linfatica superficialeRaccoglie la linfa di buona parte della mammella e drena nel cavo ascellare, decorrendo nel tessuto sottocutaneo.
•Rete linfatica profondaRaccoglie la linfa degli stratiposteriori della mammella.Drena nel cavo ascellare,decorre nella fascia delgrande pettorale e fra imuscoli grande e piccolopettorale
I LIVELLO:LUNGO A-V-N- DORSALELATERALMENTE AL MARGINE LATERALE DEL M. PICCOLO PETTORALE
II LIVELLO: LUNGO LA V. ASCELLAREDIETRO IL VENTRE DEL M. PICCOLO PETTORALE
III LIVELLO:APICE ASCELLAMARGINE MEDIALE DEL M. PICCOLO PETTORALE
LINFONODI
I livello
III livello
II livello
LOGGIA ASCELLARE
PIRAMIDE CON APICE MEDIALE
PARETE POSTERIOREM. SOTTOSCAPOLARI
M. GRANDE DORSALEPARETE LATERALE
OMEROARTICOLAZIONE SCAPOLO-OMERALEM. CORACO-BRACHIALE E BICIPITE
PARETE ANTERIOREFASCIA PETTORALE PROFONDA
PARETE MEDIALECOSTEM. INTERCOSTALIM. DENTATO ANTERIORE
APICE:PORZIONE TENDINEA DEL M. SUCCLAVIO, OVE INCROCIA LA V. SUCCLAVIA CHE ENTRA NEL TORACE.
APPROCCIO A PAZIENTE CON PROBLEMATICA MAMMARIA
SEMEIOTICA FISICA
FISIOLOGICA
FAMILIARE
PATOLOGICA REMOTA
PATOLOGICA RECENTE
ANAMNESI
ANAMNESI
ANAMNESI PATOLOGICA RECENTE
ESAME OBIETTIVO MAMMELLA
ISPEZIONEPALPAZIONEPERCUSSIONEAUSCULTAZIONE
QUADRANTI MAMMELLA
QSE
QII
QSI
QIE
REGIONE RETROAREOLARE
In ambiente ben illuminato
❖ CAPEZZOLO
❖ AREOLA
❖ CUTE
❖ MAMMELLA
IntroflessoRetrattoDeviato da un latoAbnormemente erettoUlcerato
Alterazioni della pigmentazionePresenza di ulcerazioni
Normale Arrossata (processo infiammatorio)Infossata, Edematosa (pelle a buccia d’ arancia - carcinoma)Ulcerata (carcinoma)
Vene cutanee visibiliTumefazioneDeformazione (carcinoma)Aumento di volume (carcinoma)Rimpicciolimento (scirro atrofico)
ESAME OBIETTIVO: ISPEZIONE
PAZIENTE CORICATA CON LE BRACCIA DISTESE LUNGO I FIANCHI ESAME COMPARATIVO TRA LE DUE MAMMELLE
1.CON LE MANI APPOGGIATE SULLE GINOCCHIA
1.CON LE BRACCIA SOLLEVATE
Allo scopo di osservare eventuali retrazioni della cute e del capezzolo
Accorgimenti tecnici
Nel caso di retrazione per avere conferma è necessario far chinare lapaziente in avanti allo scopo di evitare che le mammelle siano sostenutedalla parete toracica.
PAZIENTE SEDUTA DI FRONTE ALL’ ESAMINATORE
ESAME OBIETTIVO: ISPEZIONE
ESAME OBIETTIVO: ISPEZIONE
AMASTIA (Rara) Mancanza totale di sviluppo del tessuto mammario
POLIMASTIA (Non eccezionale) Presenza di mammelle sovrannumerarie
ATELIA (Rara) Mancanza di sviluppo del capezzolo
POLITELIA (Comune) Presenza di capezzoli sovrannumerari
ANOMALIE CONGENITE
ALTERAZIONI DEL PROFILO
ESAME OBIETTIVO: ISPEZIONE
RETRAZIONE CUTE
RETRAZIONE CAPEZZOLO
ECZEMA CAPEZZOLO(M. Paget)
ULCERAZIONE NEOPLASTICA
a)SECREZIONI DEL CAPEZZOLO
SIEROSA lE’ uno dei primi segni di gravidanza lPuò essere presente nel caso di un papilloma intraduttale (tumore benigno)
EMATICAlPresenza di papilloma o carcinoma intraduttale (tumori maligni)
GIALLO-VERDE lSegno tipico della Mastopatia Fibrocistica (patologia benigna)
GALATTOSIMILEl Si osserva alla fine dell’ allattamento l Acromegalia
1.CAPEZZOLO ED AREOLAQualsiasi modificazione notata può essere importante. Il capezzolo può apparireretratto, introflesso, deviato oppure più sporgente del controlaterale.Il capezzolo introflesso all’ epoca della pubertà non è patologico.
•Secrezioni
•Secrezioni di vario tipo•(ectasia duttale)
•Modalità (spontanea – provocata)•Aspetto (ematico, sieroematico, purulento....)•Provenienza (monoorifiziale - pluriorifiziale)
•Sanguinamento• (neoplasia)
a)ULCERAZIONI DEL CAPEZZOLO
lDurante l’ allattamento (ulcere superficiali)lMorbo di Paget (non regressione dell’ ulcerazione)lCarcinoma ghiandolare (ulcera estesa all’ areola)lUlcera venerea
c) PIGMENTAZIONE DEL CAPEZZOLO
2. TUMEFAZIONE PALPABILEIndividuata generalmente dalla pazienteSi consiglia l’ autopalpazione almeno 1 volta al mese
La mammella è intensamente pigmentata durante l’ allattamentoper stimolazione estrogena.
ESAME OBIETTIVO: PALPAZIONE
La mammella, che ricopre normalmente un’ area toracica che va dal II° al VI°spazio intercostale e si estende verso l’ ascella con il suo processo caudato, va palpata con delicatezza e metodo.
Metodomano a piatto il medico destrimane deve porsi alla destra della paziente esaminare per prima la mammella normale
- mammella dx: metà mediale con la mano destrametà laterale con la mano sinistra
- mammella sn: con la mano destra
ESAME OBIETTIVO: PALPAZIONE
Ca.
localmente
avanzato
Secrezione
capezzolo
fovea
DOLORABILITA’
RICERCA DI LESIONI NODULARI
1
2
ESAME DELLE STAZIONI LINFONODALI
ESAME OBIETTIVO: PALPAZIONE
Utile per la ricerca di linfonodi satellitiIl medico deve:✓ porsi di fronte alla paziente✓ sostenere il braccio della paziente (per rilasciamento dei muscoli pettorali)✓ esplorare il cavo ascellare a paziente supina e poi seduta
Le regioni ascellari da esplorare sono 4:✓ Apice✓ La parte laterale del muscolo grande pettorale✓ La parte posteriore dello stesso muscolo✓ Il muscolo sottoscapolare che rappresenta la parete posteriore dell’ ascella
PALPAZIONE CAVO ASCELLARE
ESPLORAZIONE DELLA REGIONE SOPRACLAVICOLARE
La paziente deve sedere di fronte all’esaminatore con le spalleleggermente sollevate e chinate in avanti. Scopo dell’ esplorazione èla ricerca di eventuali linfonodi interessati dalla presenza di unaripienezza delle fosse clavicolari.
ESAMI DI LABORATORIO: ONCO-MARKERS
INDAGINI STRUMENTALI
ECOGRAFIA
Esame elezione in donne giovani con seno denso
ECOGRAFIA
ECOGRAFIA
MAMMOGRAFIA
SUGGESTIVI PER MALIGNITA’
CALCIFICAZIONI MAMMARIE
microcalcificazioni
Carcinoma
Carcinoma
e microcalcificazioni
SENSIBILITA’ DELLA MAMMOGRAFIA
- A MANO LIBERA- ECOGUIDATO
AGOASPIRATO
•Esame citologico
-C1 non diagnostco
-C2 benigno senza atipia
-C3 atipia
-C4 sospetta maligna
-C5 maligna
Lesionie caratterizzata
da componente liquida o necrotica
B1: tessuto normale
B2 lesione benigna
B3: potenziale incerto
B4: lesione sospetta
B5: lesione maligna
- A MANO LIBERA-ECOGUIDATA ( TRU CUT o VACUUM)-STEREOTASSICA (MAMMOTOME) per lesioni non palpabili-Recentemente RM-guidata
BIOPSIA
Consiste nella esecuzione di una mammografia dopo introduzione nel
dotto secernente di mezzo di contrasto radiopaco idrosolubile.
Consente di evidenziare difetti di riempimento del dotto causati da
vegetazioni intraduttali senza peraltro permettere sicura diagnosi
differenziale tra lesioni benigne e lesioni maligne.
L'esame è indicato nei casi di secrezione ematica, sieroematica o
trasparente, specie se monolaterale e monoorifiziale, e in presenza di
citologia sospetta.
Non è indicato in presenza di altri tipi di secrezione in quanto la
probabilità di neoplasia altrimenti occulta in tali casi è irrilevante
Duttogalattografia
•- Ectasia Duttale (DE)•- Difetto di riempimento Singolo (SFD)•- Difetto di riempimento Multiplo (MFD)-Sospetto Carcinoma (SC) -- Non evidenza di malignità (NPF)
RISONANZA MAGNETICA
rileva l’angiogenesi, caratteristica di ogni processo eteroformativo in
accrescimento. L’angiogenesi comporta incremento del volume e della
permeabilità vascolare, e dello spazio interstiziale, che favoriscono
l’impregnazione della lesione da parte del mezzo di contrasto
paramagnetico.
Tumore residuo dopo CT neoadiuvanteRicerca di carcinoma occultoStadiazione loco-regionale In presenza di protesi mammarieDonne con rischio geneticoMulticentricifà/multifocalitàFollow up dopo chirurgia conservativa e/o RTPrelievi cito/istologici
Risonanza Magnetica
multicentricità
Pre-chemio
Post-chemio
SCREENING
DIAGNOSI PRECOCE
AUTOPALPAZIONE
TUMORI MALIGNI DELLA MAMMELLA
CARCINOMA DELLA MAMMELLA
La principale causa di morte per le donne < ai 40
Il tumore più frequente nella donna
Incidenza in aumento
Mortalità in diminuzione
Diagnosi precoce: screening, maggiore sensibilitàPaziente, maggiore sensibilità MMG
Nuovi farmaci
AUTOPALPAZIONE
FATTORI DI RISCHIO
ESAME OBIETTIVO
NODULO IRREGOLARECONSISTENZA AUMENTATA DURO-LIGNEANON MOBILE INDOLENTECUTE SOVRASTANTE RETRATTA,/BUCCIA D’ARANCIASECREZIONE DEL CAPEZZOLO PER INVASIONE DEI DOTTI GALATTOFORIADENOPATIA ASCELLARE
DIAGNOSI
ANAMNESIESAME OBIETTIVOMAMMOGRAFIAECOGRAFIA AGOASPIRATO (A MANO LIBERA/ECOGUIDATO)BIOPSIA (A MANO LIBERA/ECOGUIDATA/STEREOTASSICA (MAMMOTOME))RMN MAMMARIADUTTOGALATTOGRAFIA
MODALITA’ DI DIFFUSIONE
CUTE E SOTTOCUTE: provoca infossamento della cute stessa e successivamente ulcerazione
TESSUTO MAMMARIO : provoca la fissazione del tumore
FASCIA PETTORALE E OLTRE : determina l’ aderenza del tumore alla parete toracica
PELLE A BUCCIA DI ARANCIOl’ invasione da parte del tumore dei linfatici provoca edema della cute sovrastanteresponsabile dell’ aspetto a buccia di arancio
INVASIONE DEI DOTTI LINFATICISi manifesta con la presenza di numerosi piccoli noduli disposti lungo il decorso
dei principali canali linfatici verso una o più stazioni linfoghiandolari satelliti
INVASIONE DEI LINFONODI SATELLITII Linfonodi sede di metastasi diventano voluminosi, duri, irregolari e si fissano aitessuti del cavo ascellare, alla cute e alla parete toracica
DIFFUSIONE PER CONTINUITA’
DIFFUSIONE PER VIA LINFATICA
DIFFUSIONE PER VIA EMATICA
SCHELETRO
POLMONE
FEGATO
CERVELLO
VERTEBRE DORSALI E LOMBARICRANIO
COSTOLEFEMORE
LINFAGITE NEOPLASTICAMETASTASI A PALLA DI CANNONE
STADIAZIONE
NEI PAZIENTI AD ALTO RISCHIO DI RECIDIVA (STADIO III) O CON SEGNI CLINICI O LABORATORISTICI SOSPETTI DI METASTASI
TC TORACEECOGRAFIA/ TC/RM EPATICASCINTIGRAFIA OSSEAPETRMN MAMMARIA : più sensibile per valutare tumore residuo dopo CT neoadiuvante
Ricerca di carcinoma occultoStadiazione loco-regionaleIn presenza di protesi mammarie
TNM
Carcinoma infiltrante
FibroadenomaTumore benigno più frequente Età 15-35 aa
Nodulo da 1 a 4 cm., margini netti,
mobile, capsulato, non dolente, consistenza teso-elastica
Diagnosi=ecografia e mammografia
No evoluzione maligna
Indicazione chirurgica= forme dubbie
rapido accrescimento
Tumore Filloide
Raro
Tutte le età
(IV decade preferita)
Nodulo voluminoso
No capsula
Rapido accrescimento
Forme benigne, borderline, maligne
Diagnosi=mammografia
Terapia
Forme benigne e borderline
ampia exeresi
Forme maligne
mastectomia totale
senza dissezione linfonodale
(no metastasi linfonodali,
si metastasi ematiche)
TUMORI EPITELIALI
Lesione solitaria (10% multiplo, bilaterale).Origina dai dotti galattofori.
SINTOMO INIZIALE+ E.o- secrezione ematica, siero-ematica monolaterale, monorifiziale, spontanea o
provocata- piccola tumefazione palpabile in sede sottoareolare circoscritta
Diagnosi: esame citologico della secrezione+duttogalattografia
PAPILLOMA INTRADUTTALE
DUTTOGALATTOFORECTOMIA: asportazione del dotto retroalare interessato
Particolare tipo di carcinoma duttale che insorge nei dotti escretori princiali ed interessa la cute dell’areola e del capezzolo.EO:Lesione eczematoide con ulcerazione e fissurazione della cute del capezzolo e dell’ areola.
MALATTIA DI PAGET
QUADRANTECTOMIA CENTRALE O SKIN SPARING MASTECTOMIA CON
RICOSTRUZIONE (RT SE INTERVENTO CONSERVATIVO)
MASTITE CARCINOMATOSA (CA.INFIAMMATORIO)
ETA’ 35-60 ANNI
MANIFESTAZIONI CLINICHE:
ARROSSAMENTO
EDEMA DELLA CUTE
INGROSSAMENTO DELLA MAMMELLA
INDURIMENTO DIFFUSO
DOLORABILITA’
AUMENTO DELLA TEMPERATURA CUTANEA
CARATTERISTICHE :
INVASIONE DEI LINFATICI SOTTODERMICI
PROGNOSI SEVERISSIMA
TERAPIA CHIRURGICA: MASTECTOMIA + CAVO