scuola estiva aip 2010 - psicogeriatria.it · fattori clinici differenziali: fattori clinici...
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Carlo SerratiCarlo Serrati Direttore U.O. NeurologiaDirettore U.O. Neurologia
Ospedale S.Martino Ospedale S.Martino -- GenovaGenova
SCUOLA ESTIVA AIP 2010SCUOLA ESTIVA AIP 2010
Associazione Italiana Associazione Italiana PsicogeriatriaPsicogeriatriaBrescia, 24 Brescia, 24 –– 26 giugno 201026 giugno 2010
Alcune sindromi Alcune sindromi neurocomportamentalineurocomportamentali che che presentano deficit cognitivi tra i sintomi di esordio:presentano deficit cognitivi tra i sintomi di esordio:
•• Stato confusionale / deliriumStato confusionale / delirium
•• Sindrome Sindrome amnesticaamnestica
•• AfasiaAfasia
•• Depressione (soprattutto Depressione (soprattutto ““psicoticapsicotica””))
•• SchizofreniaSchizofrenia
•• CatatoniaCatatonia
•• PseudodemenzaPseudodemenza
FATTORI CLINICI DIFFERENZIALI:FATTORI CLINICI DIFFERENZIALI: delirium delirium VsVs demenzademenza
VARIABILI CLINICHEVARIABILI CLINICHE DELIRIUMDELIRIUM DEMENZADEMENZA
EsordioEsordio AcutoAcuto InsidiosoInsidioso
AttenzioneAttenzione Gravemente Gravemente compromessacompromessa
Lievemente ridotta / Lievemente ridotta / normalenormale
FluttuazioniFluttuazioni Molto evidentiMolto evidenti Minore variabilitMinore variabilitàà
DenominazioneDenominazione Meno deteriorataMeno deteriorata Molto deteriorataMolto deteriorata
Stato di vegliaStato di veglia FluttuanteFluttuante PiPiùù stabilestabile
FlappingFlapping TremorTremor Può essere presentePuò essere presente AssenteAssente
EEGEEG Onde delta e Onde delta e thetatheta diffusediffuse
Lievi alterazioni Lievi alterazioni temporali temporali thetatheta
AllucinazioniAllucinazioni Visive e tattiliVisive e tattili Meno comuniMeno comuni
CRITERI PRATICI PER DIAGNOSI DI CRITERI PRATICI PER DIAGNOSI DI ““DELIRIUMDELIRIUM””
•• Deficit cognitivo diffusoDeficit cognitivo diffuso MMSE < 22MMSE < 22
•• Attenzione alterata/disorientamentoAttenzione alterata/disorientamento -- test di cancellazionetest di cancellazione-- errore nellerrore nell’’ora del giorno >2 oreora del giorno >2 ore-- tempi di reazione rallentatitempi di reazione rallentati-- scrittura !scrittura !
•• Comportamento fluttuanteComportamento fluttuante 0 nessuna0 nessuna1 incerta1 incerta2 evidente (almeno 1 variazione con 2 evidente (almeno 1 variazione con
infermieri o variazioni cognitive)infermieri o variazioni cognitive)3 almeno 2 variazioni3 almeno 2 variazioni
•• AttivitAttivitàà motoria aumentatamotoria aumentata 0 nessuna0 nessuna1 incerta1 incerta2 irrequieto, 2 irrequieto, ““gioca con le lenzuolagioca con le lenzuola””3 agitato, 3 agitato, ““richiede sbarrerichiede sbarre””
•• Alterazioni ritmo sonno / vegliaAlterazioni ritmo sonno / veglia < 5 ore di sonno notturno< 5 ore di sonno notturno> 3 ore di sonno diurno> 3 ore di sonno diurno
ALCUNE REGOLE CLINICHE PER IL PAZIENTE ALCUNE REGOLE CLINICHE PER IL PAZIENTE ““CONFUSOCONFUSO””
1.1. Delirium Delirium èè una sindrome; fattori di rischiouna sindrome; fattori di rischio
a)a) Problemi medici multipli o instabiliProblemi medici multipli o instabili
b)b) PoliterapiePoliterapie
c)c) > 80> 80
d)d) Infettivi (vie urinarie)Infettivi (vie urinarie)
e)e) Albumina Albumina siericasierica bassabassa
f)f) Febbre / ipotermiaFebbre / ipotermia
g)g) Fratture / chirurgiaFratture / chirurgia
h)h) DemenzaDemenza
ÈÈ pipiùù importante la variazione improvvisa di un parametro metabolico importante la variazione improvvisa di un parametro metabolico che il che il suo livello assoluto (esempio azotemia)suo livello assoluto (esempio azotemia)
2.2. Il pattern EEG del delirium Il pattern EEG del delirium èè quello di onde lente diffuse ad alto voltaggio: un quello di onde lente diffuse ad alto voltaggio: un tracciato normale tracciato normale èè una forte evidenza contro il delirium (con luna forte evidenza contro il delirium (con l’’eccezione del eccezione del delirium tremens)delirium tremens)
3.3. Il delirium da farmaci con effetti anti colinergici Il delirium da farmaci con effetti anti colinergici èè molto comunemolto comune
SINDROMI VASCOLARI ASSOCIATE A STATO CONFUSIONALESINDROMI VASCOLARI ASSOCIATE A STATO CONFUSIONALE ==
LO STATO CONFUSIONALE ELO STATO CONFUSIONALE E’’ IL SEGNO UNICO O NETTAMENTE IL SEGNO UNICO O NETTAMENTE PREMINENTE DELLPREMINENTE DELL’’ICTUSICTUS
• Infarto del top della basilare
• Infarto arteria cerebrale posteriore specie sinistra
• Infarto rami inferiori della cerebrale media, specie dx
• Infarti ed emorragie del nucleo caudato
• Infarti ed emorragie del talamo
• Infarti del tronco encefalico (ponte)
NEUROPSICOLOGIANEUROPSICOLOGIAIpotesi (1)Ipotesi (1) Compromissione cognitiva diffusa (Compromissione cognitiva diffusa (““insufficienza insufficienza
cerebrale diffusacerebrale diffusa””; ; StrubStrub, 1982), tipo sindrome , 1982), tipo sindrome demenziale reversibile.demenziale reversibile. Ma le lesioni focali?Ma le lesioni focali?
Ipotesi (2)Ipotesi (2) Deficit specifico funzione Deficit specifico funzione attentivaattentiva ((MesulamMesulam, 2000), 2000)
-- potere potere distrattivodistrattivo di stimoli di scarso rilievodi stimoli di scarso rilievo ((
impersistenzaimpersistenza del focus del focus attentivoattentivo))
-- effetto effetto ““catturacattura”” di uno stimolo per periodi di uno stimolo per periodi eccessivamente prolungati (eccessivamente prolungati (
difficoltdifficoltàà di di shiftingshifting))
-- flusso del pensiero alterato per intrusioniflusso del pensiero alterato per intrusioni
-- flusso del pensiero alterato per perseverazioniflusso del pensiero alterato per perseverazioni
•• Deficit della matrice Deficit della matrice attentivaattentiva con compromissione secondaria con compromissione secondaria delldell’’attenzione selettiva; le funzioni strumentali sono colpite attenzione selettiva; le funzioni strumentali sono colpite secondariamente (secondariamente (MesulamMesulam, 2000), 2000)
•• Deficit del supervisore centrale di controllo (Deficit del supervisore centrale di controllo (GeschwindGeschwind, 1982), 1982)
Ma allora quali sono i rapporti Ma allora quali sono i rapporti tra Valutazione Neuropsicologica tra Valutazione Neuropsicologica ed analisi clinica delle sindromi ed analisi clinica delle sindromi con deterioramento cognitivo, con deterioramento cognitivo,
comprese Delirium e Demenza?comprese Delirium e Demenza?
APPROCCIO PSICOMETRICO
- analisi quantitativa di eventi cognitivi e/o psichici- richiede dati normativi
APPROCCIO COGNITIVO
•le abilità cognitive sono scomponibili in sistemi funzionali integrati (es. memoria a breve e a lungo termine)
APPROCCIO “ECOLOGICO”
•si valuta il presente nel contesto esistenziale (disabilità, strategie di compenso, capacità residue)
In ogni caso è indispensabile possedere uno schema di funzionamento cerebrale
FUNZIONI DISTRIBUITE
FUNZIONI LOCALIZZATE
NON sono strettamente localizzate (alterazione = danno diffuso)
Lateralizzate ad un emisfero (dominante verso un dominante) (alterazione = lesione discreta)
FUNZIONE COGNITIVA
FUNZIONI DISTRIBUITE
BASE NEURALE
1) Attenzione / Concentrazione • Sistema Reticolare Ascendente (tronco encefalico + talamo)
• Aree di associazione multimodale (prefrontale, parietale posteriore, lobi temporali)
2) Memoria • Sistema Limbico (ippocampo e diencefalo)
3) Funzionali intellettuali “elevate”, personalità, comportamento sociale
• Lobi Frontali
(A) EMISFERO DOMINANTE
1) linguaggio
2) calcolo
3) prassie
FUNZIONI LOCALIZZATE
(B) EMISFERO NON DOMINANTE
1) attenzione spaziale selettiva (emineglect)
2) compiti visuopercettivi complessi
3) abilità costruttive
4) componenti prosodiche del linguaggio (tono, melodia, intonazione)
5) attenzione / concentrazione
QUESTE DIVERSE FUNZIONI SONO SOSTENUTE DA TRE DIVERSI SISTEMI INTEGRATI
• Sistemi lateralizzati destro / sinistrocon due differenti stili di processazione delle informazioni
• Sistema cerebrale d’azione (cervello rostrale + cervelletto)e sistema cerebrale percettivo integrativo
(corteccia temporo-parieto-occipitale + strutture sottocorticali)
• Strutture filogeneticamente sovrapposte(vertebrati antichi, mammiferi sociali, uomo/primati)
SEMPLIFICANDO
Il comportamento umano ed il sistema cerebrale sotteso sono frutto dell’evoluzione
L’evoluzione conserva, cioè non elimina le strutture ma le riutilizza; quindi il comportamento umano include aspetti della nostra filogenesi
Il comportamento umano non è funzione della sola neocorteccia; le strutture sottocorticali, anche quelle rettiliane, hanno un ruolo decisivo nel determinarlo
Il procedimento Neuropsicologico consta di 5 momenti progressivi, valutando:
(1) livello di arousal
(3) linguaggio e parola
(4) stato mentale
(5) test specifici
(2) attenzione / concentrazione
Il livello di arousal fa usualmente riferimento allo stato di coscienza.
(1) risponde prontamente alle richieste dell’esaminatore
(2) è attento alle parole dell’esaminatore e ai compiti richiesti
(3) non è distratto dall’ambiente
(4) mantiene l’argomento della conversazione o l’intento comunicativo
Un paziente vigile:Un paziente vigile:
AREA TESTATA
Livello di vigilanza
FUNZIONE MISURATA
Stato di allerta
Attenzione sostenutaCancellazione di A,Tempi di reazione
Linguaggio Test specifici di linguaggio e parola
Deterioramento cognitivo globale
Mini Mental State,MODA
Funzioni Motorie
Funzioni temporo parietaliFunzioni Frontali
Stereognosia, grafestesia, calcolo, dx/sn, abilità costruttive etc…
Generazione di idee, fluenza, problem solving
Localizzazione
1
2
3
4
5
Funzione mnesica DigitDigit, Raccontino, Figura di , Raccontino, Figura di ReyRey…………………… ………………
LIVELLO
PREFRONTALE
PREFRONTALE(MEDIALE E LATERALE)
CERVELLO POSTERO-BASALE
FUNZIONE
AUTO-ANALISI
CONTROLLO ESCUTIVOPREFRONTALE
INIZIATIVA FUNZIONI SEQUENZIALI
MEMORIA MOVIMENTO
VEGLIA
LINGUAGGIO SENSIBILITA’ ATTENZIONE
CAPACITA VISUO-SPAZIALI
EMOTIVITA’
Rapporto tra MOTIVAZIONE e PRESTAZIONERapporto tra MOTIVAZIONE e PRESTAZIONE
PrigatamoPrigatamo, 2000, 2000
Sistema della Sistema della ““ricompensaricompensa”” (curiosit(curiositàà, interesse, , interesse, aspettative, anticipazione) aspettative, anticipazione)
esplorazione, esplorazione,
percezione positivapercezione positiva
Area Area tegmentaletegmentale ventraleventrale
Ipotalamo dorso Ipotalamo dorso –– laterale = attiva il bisogno*laterale = attiva il bisogno*
n. n. accumbensaccumbens
Cingolo anteriore aree Cingolo anteriore aree corticali frontalicorticali frontali
Amigdala (temporale)Amigdala (temporale)
* ma anche attivazione cognitiva* ma anche attivazione cognitiva
Di per sDi per séé, il sistema di ricerca non sa che cosa sta , il sistema di ricerca non sa che cosa sta cercando (senza oggetto)cercando (senza oggetto)
esplorazioneesplorazione
individuazione individuazione delldell’’oggettooggetto
confronto con la confronto con la memoria, ciomemoria, cioèè con la con la rappresentazione rappresentazione degli oggettidegli oggetti
Rapporto tra MOTIVAZIONE e PRESTAZIONERapporto tra MOTIVAZIONE e PRESTAZIONE
PrigatamoPrigatamo, 2000, 2000
Motivazione come filtro delle informazioni?Motivazione come filtro delle informazioni? In particolare, In particolare, èè rilevanterilevante
•• Il ruolo dei gangli della base come filtro di Il ruolo dei gangli della base come filtro di informazioni irrilevanti (globo pallido), in stretta informazioni irrilevanti (globo pallido), in stretta connessione con la corteccia prefrontale.connessione con la corteccia prefrontale.
•• Questo sistema Questo sistema èè critico per filtrare lcritico per filtrare l’’archiviazione archiviazione delle informazioni nella corteccia parietale e varia da delle informazioni nella corteccia parietale e varia da individuo a individuo (F. individuo a individuo (F. McNabMcNab e T. e T. KlingbergeKlingberge, , Nature Nature NeuroscienceNeuroscience; 1/2008).; 1/2008).
•• Siamo in grado di cogliere questo aspetto sul piano Siamo in grado di cogliere questo aspetto sul piano neuropsicologico?neuropsicologico?
LL’’ATTIVITAATTIVITA’’ DECISIONALE EDECISIONALE E’’ INTEGRATA NEI CIRCUITI CEREBRALIINTEGRATA NEI CIRCUITI CEREBRALI
LL’’ATTIVITAATTIVITA’’ DECISIONALE EDECISIONALE E’’ INTEGRATA NEI CIRCUITI CEREBRALIINTEGRATA NEI CIRCUITI CEREBRALI
LL’’ATTIVITAATTIVITA’’ DECISIONALE EDECISIONALE E’’ INTEGRATA NEI CIRCUITI CEREBRALIINTEGRATA NEI CIRCUITI CEREBRALI
LL’’ATTIVITAATTIVITA’’ DECISIONALE EDECISIONALE E’’ INTEGRATA NEI CIRCUITI CEREBRALIINTEGRATA NEI CIRCUITI CEREBRALI
BucharaBuchara e e DamasioDamasio, 2000, 2000
VALUTAZIONE DEL DEFICIT COGNITIVO
• Visita clinica (neurologica), con particolare riguardo alla storia clinica del pz
• Test neuropsicologici (super specialistici)
• Informazione dai familiari (ADL, IADL)
• Test funzionali (ecologici)
Abbiamo costruito un test a 14 prove, praticato in un ambiente ospedaliero opportunamente attrezzato, che comprende:
(1) LAVARSI LE MANI(2) FARE IL CAFFE’(3) RIFARE IL LETTO (osservare la sequenza)(4) INDOSSARE LA GIACCA(5) ORIENTAMENTO (nel tempo)(6) SEGNARE UN APPUNTAMENTO(7) METTERE UNA FIRMA SU UN MODULO(8) TELEFONARE(9) CONTARE I SOLDI
(10) APPARECCHIARE LA TAVOLA(11) LAVARE I PIATTI(12) ORIENTAMENTO NELL’AMBIENTE (acquisto di acqua in un bar poco distante)(13) COMPITO DI MEMORIA con richiamo (innaffiare una pianta)(14) COMPITO DI MEMORIA (recupero oggetto precedentemente nascosto)
Il tempo di esecuzione non è superiore a 30 minutiLa somministrazione del test non necessita di lunghi addestramenti specifici
IL VANTAGGIO DI QUESTO TEST E’ DI POTER COGLIERE I DISTURBI REALI O PRESUNTI DEL PAZIENTE DIRETTAMENTE ATTRAVERSO L’OSSERVAZIONE CLINICA OBIETTIVA
UN NUOVO TEST ECOLOGICO UN NUOVO TEST ECOLOGICO (Serrati (Serrati etet al. 2005)al. 2005)
Scatterplot: MMSE vs. P. Ecologico (Casewise MD deletion)P. Ecologico = 2,5266 + ,38173 * MMSE
Correlation: r = ,61046
4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32
MMSE
-2
0
2
4
6
8
10
12
14
16
18
P. E
colo
gico
95% confidence
Scatterplot: P. Tot. vs. ADL (Casewise MD deletion)ADL = 2,7544 + ,06203 * P. Tot.
Correlation: r = ,48390
0 10 20 30 40 50 60
P. Tot.
-1
0
1
2
3
4
5
6
7
AD
L
95% confidence
Schema dei differenti elementi che intervengono nel disturbo Schema dei differenti elementi che intervengono nel disturbo soggettivo di memoriasoggettivo di memoria
Fattori sociali Fattori biologici
Ruolo, motivazione, Stereotipi Riduzione risorseSolitudine negativi cognitive
Bassa stima di se * Bassa autoefficacia Performances *
Depressione, ansietà Disturbo soggettivo
Fattori psicologici Condizioni di salute *