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L’arte si fa valore ALL’INTERNO Al Festival di Sanremo con Irene Grandi. Il nuovo disco, i tour e…Pastis (a pag. 6) NOTIZIE VENICE BAROQUE ORCHESTRA: NOMINATION AI GRAMMY GIOVANNI SANGUINETI IL NUOVO ALBUM NOTTE DELLA TARANTA: L’EVENTO PINO DANIELE: IL RICORDO DI GIAMBATTISTA ZERPELLONI PAOLO BENVEGNÙ EARTH HOTEL E TOUR 2015 DOC SVILUPPA I NUOVI COLLABORATORI COMMERCIALI SPECIALE PREMIO ZORZELLA 03. 04. 04. 05. 10. 15. 16. FEB 2015 N°4 Saverio Lanza

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L’arte si fa valore

ALL’INTERNO

Al Festival di Sanremo con Irene Grandi.Il nuovo disco, i tour e…Pastis (a pag. 6)

NOTIZIE VENICE BAROQUE ORCHESTRA: NOMINATION AI GRAMMY

GIOVANNI SANGUINETI IL NUOVO ALBUM

NOTTE DELLA TARANTA: L’EVENTO

PINO DANIELE:IL RICORDO DIGIAMBATTISTAZERPELLONI

PAOLO BENVEGNÙEARTH HOTELE TOUR 2015

DOC SVILUPPAI NUOVI COLLABORATORI COMMERCIALI

SPECIALE PREMIO ZORZELLA

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FEB2015

N°4

SaverioLanza

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Grande soddisfazione per la Venice Baroque Or-chestra, da febbraio 2015 in tournée in Nord America. Il CD Farinelli-Porpora Arias (Erato,

2013), realizzato dall’ensemble veneto con il controte-nore Philippe Jaroussky e la partecipazione di Cecilia Bartoli sotto la direzione di Andrea Marcon, è stato nominato ai Grammy Awards 2015 (57esima edi-zione), nella categoria “miglior album classico vocale”. Il Grammy Award è uno dei più importanti riconosci-menti al mondo nel settore musicale. Il cd che ha ot-

tenuto la nomination contiene arie d’opera di Nicola Porpora eseguite da Jaroussky, uno dei cantanti più ri-cercati nell’ambito della musica barocca, con la parte-cipazione straordinaria di Cecilia Bartoli che duetta con Jaroussky nelle tracce n. 4 (“Placidetti Zefiretti”, da Poli-femo) e n. 6 (“La gioia ch’io sento”, da Mitridate). La VBO, da quasi 20 anni attiva nel campo della musica antica, è specializzata nell’esecuzione con strumenti originali. Si dedica principalmente al repertorio italiano del ‘700 e alla riscoperta del patrimonio operistico barocco.

VENICE BAROQUE ORCHESTRA NOMINATION AI GRAMMY AWARDS 2015

DOC SBARCA IN SICILIADopo l’apertura della filiale

di Milano e i nuovi Point in Umbria, Molise e Cam-

pania, Doc sbarca in Sicilia per intercettare l’enorme bacino ar-tistico e tecnico costituito dalle molteplici realtà culturali dell’iso-la. Con questo obiettivo e grazie alla disponibilità di alcuni soci, tra novembre e dicembre 2014, Doc ha avviato in Sicilia una prima fase embrionale di ricerca e ana-

lisi del territorio e di prima comu-nicazione dei principi sui quali si basa il mondo Doc, di legalità e dell’importanza di dare valore al lavoro dei soci. Con il compito di iniziare a sondare il fertile humus artistico che la Sicilia offre e con la speranza di poter trasformare presto i collaboratori commerciali in veri e propri Doc Point, sono di-ventati operativi in Sicilia Orazio Li Vigni, in forza alla filiale Doc di

Venezia dal 1997, coadiuvato da Desirè Catania, che si occuperà delle realtà di Trapani e Palermo. Sul capoluogo anche Simone Pi-raino, che si occuperà di musica classica e gestione eventi, mentre Giuseppe Pernice in collabora-zione con Angelo Strano e altri possibili collaboratori, opererà sulla Sicilia orientale, con base a Catania.

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ATTIVATE NUOVE COLLABORAZIONI IN SICILIA, A PALERMO E CATANIAAnno II - Numero 4 - Febbraio 2015

Registrazione Trib. di Verona n. 2018 r.s. del 31/07/2014

Editore

Doc Servizi Soc. Coop.

Via Pirandello, 31/b - 37138 Verona - www.docservizi.it

Contatti di redazione: Tel. 045 823 0796

Direttore Editoriale: Demetrio Chiappa

Direttore Responsabile: Claudia Cefalo

Coordinamento Redazione: Giulio Magliulo

Segreteria di Redazione: Elena Pellegrini

Coordinamento Creativo: Cesare Orlandelli

Grafico: Valeria Avesani

Hanno collaborato a questo numero: Chiara

Chiappa, Fabio Fila, Renato Affortunati, Ales-

sandro Sbrogiò, Pasquale Gennaccari, Patti

Morelli, Alessandro Formenti.

EDIT

ORI

ALE

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I l 31 gennaio ap-pena trascorso Doc Servizi ha

compiuto 25 anni. Ri-cordo come fosse ieri l’amico Giamba che mi raccontava come i musicisti folk, che al-lora erano a mio per-sonale giudizio il vero sostegno dell’eco-nomia musicale del Paese, lamentassero

l’impossibilità di lavorare in regola con normative sconosciute ai più, relative al fantomatico certificato di agibilità ENPALS e alle necessità previdenziali e fi-scali del settore. Abbiamo insieme deciso di costitu-ire la cooperativa perché pensavamo, a ragione, che fosse l’unica risposta concreta ai bisogni degli artisti, dei committenti e dell’intero sistema artistico. Siamo strati tra i primi. Dal 1990 crediamo che il mondo dello spettacolo possa vivere e svilupparsi anche nel caso di eventuali soppressioni di Agibilità ENPALS. Crediamo in un progetto basato su un sistema ar-ticolato, unico in Europa, sia per tipologia di servizi

resi nel setto-re, sia per con-tatti e presen-za capillare. Abbiamo dato un contributo importante alla diffusione della conoscenza dei tecnicismi del mondo dello spettacolo, tra-sformando in fattibile e facile quello che per molti era diffi-cile, se non im-possibile. Dallo

spettacolo “puro”, abbiamo allargato il nostro oriz-zonte alla cultura e all’arte in generale, per stare al passo con i bisogni e le richieste di un mondo che cambia velocemente. Oggi, con 20 punti in Italia, quasi 30 milioni di fatturato annuo, 80 collaboratori e oltre 4500 soci lavoratori, siamo pronti a spingerci oltre i confini nazionali per dare strumenti flessibili e ulteriori occasioni di lavoro ai soci che credono in noi affidandoci la loro competenza e professionali-tà, e per i quali noi continuiamo a elaborare nuovi strumenti e a pensare nuovi servizi. Mi piace ricor-dare e ringraziare tutti coloro che hanno reso uni-ca la nostra cooperativa: i soci tutti, i collaboratori, anche quelli che non lavorano più con noi, i clienti e le istituzioni con i quali da 25 anni collaboriamo fattivamente.

25 ANNI

DI DOC

INDICEEditoriale25° Anniversario Doc Servizi

Notizie dalle filialiSbarco in Sicilia

SociVenice Baroque…Grammy

Giovanni Sanguineti, il nuovo album

Pino Daniele: il ricordo di Giamba

EventiNotte della Taranta 2014

In copertina Saverio Lanza, a Sanremo con Irene Grandi

Storia di un successo Capodanno Doc

Paolo Benvegnù, “Earth Hotel”

Terzo Grado a…Renato Affortunati, responsa-bile filiale Firenze

Non solo musicaTra i soci Doc anche Manuel Pablo Pace, pittore

Previdenza e Fisco2015: Novità normative

Formazione e SicurezzaCircolare 154 INPS /ENPALS

I nuovi collaboratori commer-ciali

Flash CulturaA colloquio con…2, di Adriana Benignetti

PromoPremio Zorzella

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Il CD Farinelli-Porpora Arias realizzato dalla Venice Baroque Orchestra con Philippe Jaroussky e Cecilia Bartoli, diretti da Andrea Marcon, nominato ai Grammy Awards 2015 nella categoria “best classical solo vocal album”.

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Pino Daniele il ricorDo Di Giamba

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Al nostro socio Giovanni Sanguineti l’idea di un disco con musiche originali venne nel 2013, anno fecondo nel quale il contrabbassista genovese, dopo essersi

dedicato per molto tempo all’esecuzione di brani altrui, com-pone tantissima nuova musica, pur non abbandonando del tutto gli standard jazz (come dimostra la presenza nel nuovo disco di I fall in love too easily e All my tomorrows, rispetti-vamente di Van Heusen e Chan). Vibes & Moods, uscito a fine 2014 per Ultra Sound Records, è stato realizzato con il quartetto formato da Leo Ravera al piano, Stefano Guazzo al sax e Lorenzo Capello alla batteria. Che Giovanni Sangui-neti da vero jazzista fosse interessato all’interdisciplinarietà tra linguaggi differenti lo si poteva intuire già dalla sua tesi di laurea (incentrata sul confronto linguistico tra Nietzsche e Fossati) e lo si evince nettamente dalla sua biografia. Tappe importanti della sua carriera sono l’affiliazione alla Interna-tional Society of Bassists di Dallas nel 2000 e l’insegnamento con il metodo Yamaha presso l’associazione musicale “Obiet-tivo Musica” al Teatro Carlo Felice di Genova. Diverse le colla-borazioni nei più svariati ambiti subito accolte con entusia-smo dalla critica e dal pubblico, come quella con la pianista e cantante newyorkese Patty Wicks. Tra gli album realizzati con lei, It’s A Good Day è stato considerato miglior disco jazz italiano agli Italian Jazz Awards 2008. Del 2009 è il primo album a suo nome, Hard To Find, tributo al contrabbassista americano Leroy Vinnegar, molto apprezzato in Giappone e con ottimi risultati nelle charts del Sol Levante. Tra i suoi attuali compagni d’avventura ci sono Riccardo Arrighini e Rodolfo Cervetto nel Trio in Opera, caratteristico per il suo intreccio di ritmiche jazz e pianismo lirico, Alessandro Col-lina, pianista dalla formazione italo-francese, e il chitarrista Philippe Petrucciani con cui collabora nell’ Old Folks Trio.

gsprojects.itreverbnation.com/giovannisanguinetipjs

Ci sono legami eterni, che sfidano la morte. Di questo tipo era l’amicizia tra Pino Daniele, scomparso tragica-

mente il 4 gennaio 2015, e Giambattista Zerpelloni, detto Giamba, titolare dello sto-rico Musical Box di Verona, nonché cofonda-tore ed ex presidente Doc Servizi, al quale abbiamo chiesto un ricordo dell’amico Pino. “Quello che ha lasciato Pino è un grande vuo-to, come quello che lascia una persona cara, di famiglia, un amico a 360°, sul piano personale e su quello professionale. Lo vidi la prima volta 25 anni fa circa, in occasione di un suo concerto a Reggio Emilia. Portavo una batteria per Billy Cobham, che si sarebbe esibito con Tullio De Piscopo. Il giorno dopo arrivò una telefonata di Marcello Todaro, ex chitarrista del Banco del Mutuo Soccorso, diventato poi fonico di fiducia di Pino. Mi chiese di seguire professionalmente Pino, occupandomi di tutta la parte tecnica. Per me era un sogno che si avverava. Così è nata un’amicizia lunga 25 anni, basata su un patto: dirsi sempre la verità, anche se spiacevole, an-che se scomoda. Gli artisti sono sempre circon-dati da tanti signori “signorsì” che, pur di com-piacere l’artista, spesso non sono di nessun

aiuto. Tra noi non è mai stato così. Anche quan-do decise di cambiare chitarra, la mitica Paradi-se, diventata un’icona del suo stile e della sua musica. Pino studiava tantissimo, era sempre alla ricerca di nuovi suoni, nuovi linguaggi, mu-sicalmente non si accontentava mai. L’ultimo concerto fatto insieme è stato quello in Piazza del Plebiscito per i 30 anni di carriera nel 2013. Non lo dimenticherò mai”.

Un’amicizia lunga 25 anni quella che legava Pino Daniele a Giambattista “Giamba” Zerpelloni, cofondatore e primo presidente Doc Servizi

Si è tenuta dal 5 al 23 agosto 2014 la XVII edizione della Notte Della Taranta, mastodontico festival itinerante, il più grande d’Italia e una delle più significative manifestazioni sulla cultura popolare in Europa. Con la direzio-ne artistica di Sandro Cappelletto e Sergio Torsello, la rassegna ha toccato 15 comuni salentini, per conclu-

dersi a Melpignano, sede storica del concertone finale, trasmesso in diretta su Rai 5 e su Rai Radio 2 il 23 agosto. Doc Servizi (filiale di Bari), con la direzione tecnica di Pasquale Gennaccari, si è occupata sia della produzione itinerante, composta da palcoscenico, strutture, camerini, tecnologie, generatore, staff tecnico per un totale di venti unità, sia di quella più complessa del concertone finale (esibizione gruppi di apertura e diretta televisiva), anche quest’anno diretto dal maestro concertatore Giovanni Sollima. Gli eventi sono stati progettati dal team di Fondazione Notte Della Taranta e affidati a due diverse squadre di produzione per coordinare i fornitori (di tecnologie, strutture e ge-neratori), il cast artistico, il team di musicisti della Fondazione Notte della Taranta e gli ospiti della serata, gli artisti e la produzione televisiva (service TV ed emittente nazionale). Ecco i numeri: 15-20 bilici di produzione, 80 unità tra crew e staff, 80-100 tra artisti e concertatore, 150 giornalisti, 30-40.000 spettatori il venerdì sera e 140.000 spettatori il sabato sera, un centinaio di sistemi audio, 200 pezzi luce, un paio di generatori e una decina di utenze ENEL con potenza tra i 15 e gli 80kW, 150 mq. di led-wall, oltre 200 metri lineari di transenne antipanico e 130 unità di sicurezza. Oltre allo staff tecnico, hanno collaborato gli operatori per servizi di pulizie, vigilanza e sicurez-za, elettricisti di produzione, tecnici del comune, protezione civile, polizia locale, VVFF, Questura, Prefettura e Croce Rossa.

Più di 100 artisti coinvolti, 150 giornalisti, 140.000 spettatori per la serata finale: i numeri e il “dietro le quinte” di un grande evento itinerante, con produzione Doc Servizi

LA NOTTE DELLA TARANTA, IL PIÙ GRANDE FESTIVAL D’ITALIA

Ti saluto con un arrivederci Pino. Molti sostengono che con la morte finisce tutto. Non e' vero!

Con la morte inizia tutto. Pino, ce lo ricorderai tutti i giorni con la Tua Musica, che

non tramontera' mai. Grazie Pino,per il dono dell'Amicizia

e dei bei momenti trascorsi insieme. Ogni tua nota suonata e' una nostra

lacrima. Giamba

Vibes & Moods, la nuova trilogia personale del

contrabbassista genovese

GIOVANNISANGUINETI

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Saverio LanzaA Sanremo con Irene Grandi

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Il suo nome è già comparso su queste pagine. Ne abbiamo parlato in occasione dell’uscita di “Così vicini”, il nuovo fortunatissimo album di Cri-stina Donà (per Rockline tra i migliori dischi ita-liani del 2014) di cui è coautore. In questo primo numero del 2015 torniamo a parlare di Saverio Lanza, musicista, arrangiatore e produttore mu-sicale in Doc dal 2009,perché per il secondo anno consecutivo partecipa al Festival di Sanremo. Nel 2014 l’avevamo visto all’Ariston come autore e direttore d’orchestra per Arisa, quest’anno lo ve-diamo nelle stesse vesti per Irene Grandi. Il bra-no presentato dalla cantante fiorentina, dal titolo “Un vento senza nome”, testi di Irene musica di Saverio, anticipa il nuovo (forse omonimo) disco che uscirà subito dopo la competizione sanreme-se.

Saverio, com’è nata la collaborazione con Irene Grandi? È nata qualche anno fa, anche se entrambi faccia-mo parte della generazione musicale fiorentina de-gli anni ’70. Lei cercava un produttore ed era rimasta molto colpita dall’album di Cristina Donà “Torno a casa a piedi”. Ci ha contattato chiedendoci di colla-borare al progetto che stava portando avanti con Stefano Bollani. Nacque così “Come non mi hai vista mai”, scritta da me e da Cristina, che finì nell’album “Irene Grandi & Stefano Bollani”. Quel disco per Irene ha significato un nuovo inizio, un’occasione per cre-scere musicalmente e confrontarsi con uno stile mu-sicale diverso rispetto a quello dei suoi esordi. Del resto per qualsiasi artista è necessario rinnovarsi, cambiare, mettersi alla prova. La canzone che pre-senterà a Sanremo, contenuta nel nuovo disco che sta per uscire insieme ad altri due brani scritti da me

e Cristina, si muove in questa direzione.In generale qual è il tuo rapporto con Sanremo?La prima volta che ci andai fu nel 1994, da artista in gara tra le nuove proposte con la mia band dell’e-poca, i Rock Galileo. Vincemmo noi. L’anno dopo partecipammo tra i big ma andò male – del resto il rock e il Festival non sono andati mai molto d’accor-do – e dopo poco tempo il gruppo si sciolse. Più tardi ci sono tornato da autore, poi da autore e direttore

d’orchestra e ora di nuovo da autore. Un po’ come il detto “si nasce piromani e si muore pompieri”, la mia visione di Sanremo è cambiata con gli anni. Negli anni ’90 volevo scardinare a tutti i costi, oggi credo che il Festival, sebbene abbia perso un po’ in contenuti da quando è diventato un prodotto tele-visivo, vada visto per quello che è: un’opportunità, uno spazio per la musica italiana per farsi conoscere al grande pubblico. Per sfruttarlo al meglio bisogne-rebbe staccarsi un po’ dalla massa, da quello che la gente si aspetta di sentire e provare a proporre qual-cosa di diverso, di meno conforme.

A pochi giorni dall’inizio di Sanremo 2015, al quale partecipa come coautore del brano di Irene Grandi, Saverio Lanza svela il suo rapporto con il Festival e si prepara all’uscita del nuovo disco di Irene Grandi, da

conciliare con la ripresa a marzo del tour di “Così vicini” con Cristina Donà e con gli impegni di Pastis.

“Per qualsiasi artista è necessario rinnovarsi, cambiare, mettersi alla prova.“

Foto di Marco Lanza

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Questo ha a che fare con il concetto di domanda e offerta del mercato musicale. Io non credo che sia la domanda a dover dettare legge. Gli artisti devo-no assumersi la responsabilità di orientare l’offerta, altrimenti si rischia l’appiattimento. E poi non sono d’accordo sul luogo comune che distingue le canzoni per il pubblico da quelle che sanno apprezzare solo gli addetti ai lavori. Ci sono brani che mettono d’ac-cordo più istanze, più nature. Alla fine la musica è “leggera” in questo senso, vedi i Beatles, il più grande gruppo di musica pop di tutti i tempi. L’importante è proporre sempre qualcosa di vero, secondo me.

Dentro al nuovo disco di Irene Grandi è finito anche un po’ di Pastis. Ci racconti questo pro-getto che coinvolge anche tuo fratello Marco?Il progetto Pastis nasce intorno al 2006. Con mio fra-tello, fotografo, ci siamo accorti che stavamo lavo-rando entrambi su cose simili: io mi stavo dedican-do a un progetto discografico con voci di barboni e clandestini in Italia e lui faceva degli shooting simu-lando sfilate urbane di gente comune. Così, convinti che uno più uno faccia almeno tre, abbiamo pensato di creare qualcosa di nuovo che intrecciasse musica, arte contemporanea e fotografia. Proponiamo dal vivo delle opere di video arte musicale che si ispirano alla vita quotidiana, in teatro ma anche all’aperto, sfruttando e facendo convivere pacificamente gli strumenti dei nostri rispettivi lavori: chitarre, piano-forte, macchina fotografica e telecamera. All’inizio sembrava un’attività collaterale al nostro lavoro, poi siamo stati trascinati anche dall’entusiasmo di molti

artisti, come il compianto Hector Zazou che è stato il nostro primo mentore, ed è diventato uno dei no-stri progetti principali. Irene ha partecipato con noi all’esibizione finale di Mia Fair, la fiera internaziona-le d’arte video fotografica di Milano, e ha poi voluto che il corpo principale della performance finisse nel suo disco. Il titolo è Pastis/51: Roba Bella. Anche Cri-stina è stata tra i nostri ospiti con uno splendida col-laborazione intitolata Pastis/46: I Viaggi per Mare.

Com’è lavorare con un fratello?Domanda da un milione di dollari…Tra me e mio fratello ci sono dodici anni di differenza. A volte sem-briamo dei trattori, professionalmente parlando, a volte incappiamo in zone delicate, con le quali tutti i fratelli devono fare i conti prima o poi. Ma comples-sivamente è un bel viaggio, bello e produttivo. Alla fine di un fratello ti fidi sotto tutti i punti di vista. È un dono prezioso averne uno.

A marzo riprende anche il tour con Cristina Donà…Sì, ripartirà a marzo con un po’ di date in duo e qual-cuna in quartetto. Fino a giugno dovrò dividermi tra lei e Irene Grandi, con la quale avremo molti impegni a maggio. E poi in estate partirà la seconda tranche del tour con Cristina. Sono due anni che non mi fer-mo un attimo. Ma devo dire che con entrambe ho un bellissimo rapporto, per cui la fatica si sente meno.

Per seguire Saverio Lanza e i Pastis: pastislanza.it

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È stata affidata a Doc Servizi l’organizzazione dei festeggiamenti del Capodanno 2015 in piazza Bra a Verona. L’amministrazione comunale, attra-

verso un bando pubblico, ha voluto regalare alla cit-tà un brindisi in piazza e un evento di grande respiro culturale ad alto tasso di divertimento, realizzato con la collaborazione di artisti e professionisti, non solo di area veronese. Massimo Bubola & Eccher Band, The Magical Mystery Band, The Glorious Gospel Band, sono solo alcuni degli ospiti che hanno partecipato all’evento presentato da Susanna Gecchele, France-sca Vitaliani e dal cabarettista Cristian Calabrese, im-pegnato in Doc anche nella gestione di un laboratorio di cabaret per giovani emergenti. La risposta del pub-blico è stata eccezionale: oltre 40.000 persone hanno affollato il magnifico salotto ai piedi dell’Anfiteatro Arena, per il capodanno più numeroso degli ultimi die-ci anni a Verona. Doc Servizi, cooperativa nella quale trovano “casa” molti artisti e tecnici e professionisti del-lo spettacolo, si è assunta il compito di allestire un pal-co di grande effetto con un cast interamente veronese. La direzione artistica dell’evento è stata di Alessandro Formenti, responsabile eventi della Filiale di Verona. Studioventisette, società di comunicazione ed eventi di Verona, ha collaborato con Doc Servizi alla realizza-zione dell’evento. Le sette ore di spettacolo energico, mai sottotono, sono iniziate alle ore 20.00 con una gio-vane band veronese, Percorsi Di-Versi, che si era ag-giudicata un posto d’onore nella rassegna organizzata da Doc Servizi “I nuovi colori della musica veronese”. A seguire, The Glorious Gospel Band, coro afro-italia-no entrato in Doc nel 2014, che ha preceduto la salita sul palco dei trenta giovani finalisti del tour “Grandi Festival Italiani”, diretti dal M° Vince Tempera. Cuore centrale della serata, l’esibizione di Massimo Bubola,

uno tra i più noti artisti veronesi a livello nazionale, che ha riproposto alcuni evergreen scritti con Fabrizio De André (Fiume Sand Creek, Volta la Carta, Quello che non ho) e Il Cielo d’Irlanda, uno dei suoi brani più fa-mosi, portato poi al successo da Fiorella Mannoia. La fine del countdown ha fatto esplodere lo spettacolo pirotecnico, affidato alla professionalità della ditta Pa-rente Fireworks. Dopo i fuochi d’artificio e gli auguri, riprendere con la musica è toccato a The Magical My-stery Band, tribute band dei Beatles, nota per il suo omaggio non convenzionale ai FabFour. Tanti i part-ner e i collaboratori coinvolti da Doc nella realizzazio-ne dell’evento. La Show Time, con Luca Modesti, ha curato la sezione audio-luci, creando un disegno luci su strisce di Ledwall verticali, per riprendere le lumi-narie a goccia di Piazza delle Erbe. Tutte le immagini, lettering e video proiettate sul maxi schermo centra-le, sono state curate da Marco Rossignoli, neo socio Doc, nonché talentuoso video designer. Il reparto luci è stato affidato ai soci Simone Nereidi, Sebastiano Salata ed Enrico Celsan. Del suono invece si sono oc-cupati i tecnici Fabio Scappini (sala) e Matteo Bisso-li (palco). L’allestimento di palco e scopertura è stato curato da Cipiesse. Tutto è stato coordinato da Fabio Fila, responsabile del reparto sicurezza Doc Servizi e, per l’occasione, direttore di produzione, e da Matteo Salvetti, coordinatore per la sicurezza. Last but not le-ast, Mastercoop si è occupata della movimentazione manuale dei carichi, mentre la sicurezza del pubbli-co è stata affidata alla veronese New Central Group. Doc Servizi ringrazia tutti i partner e i collaboratori per la disponibilità e la professionalità che hanno caratte-rizzato pre-produzione, ideazione, organizzazione, co-ordinamento e sviluppo di tutte le fasi dell’evento.

Brindisi e tanta musica in stile Doc Servizi

Grande festa in piazza Bra a Verona per festeggiare l’arrivo del 2015… all’insegna della sicurezza

Capodanno Doc

Marco e Saverio Lanza (Pastis) con Cristina Donà

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PAOLO BENVEGNÙA nche l’ultimo album di Paolo Benvegnù, Earth Hotel, uscito ad ottobre 2014 su etichetta Woodworm,

si è rivelato uno dei dischi italiani di area indipendente più apprezzati dell’anno appena concluso, seb-bene abbia avuto a disposizione solo un mese e mezzo per posizionarsi in alto nelle chart di tante

radio e webzine, compresa quella della trasmissione King Kong su Rai Radio1 (miglior disco 2014, secondo gli ascoltatori). Senza contare la vittoria del PIVI – Premio Italiano Video Indipendente – che il video del singolo Una nuova innocenza, scritto e diretto da Mauro Talamonti, si è aggiudicato nella categoria “miglior fotografia”. A tre anni di distanza da Hermann, i dodici brani di Earth Hotel rispecchiano la poetica di Benvegnù da diversi punti di vista: un inno all’amore, ai suoi luoghi, ai viaggi che ne acuiscono la distanza o la riducono, ai tempi brevi o lunghissimi che ne scandiscono i ritmi, raccontati dall’alto di una costruzione di dodici piani. Earth Hotel, grazie al registro stilistico unico e riconoscibile di Benvegnù all’interno di un panorama musicale così poco avvezzo a tale lucidità narrativa, ci tiene saldi all’immanente, così che il nostro sguardo non si perda alla vista del complesso skyline sentimentale che si può godere dalla sua terrazza. All’album hanno partecipato

Michele Pazzaglia (sound engineering, sintetizzatori), Matteo Carbone (chitarre acustiche ed elettriche, pia-noforte, sintetizzatori), Ciro Fiorucci (batteria elettronica), Francesco Chimenti (violoncello), Emanuela Aga-toni (viola, violino) e i soci Doc Luca Baldini (basso, pianoforte), Andrea Franchi (batteria, chitarre acustiche ed elettriche, sintetizzatori, pianoforte preparato) e Guglielmo Ridolfo Gagliano (basso, chitarra elettrica). È un rapporto speciale quello che lega Benvegnù al suo pubblico, cresciuto con il tempo, fin dagli esordi con gli “Scisma” alla metà degli anni Novanta. Già da quei primi album si dipanava un discorso musicale che tra-scendeva l’indie-rock generico del periodo, per proiettarsi in una sfera autoriale pienamente raggiunta in se-guito. Sebbene i dischi escano a suo nome ormai dal 2004, Paolo Benvegnù non ha mai abbandonato l’idea di band, convinto che la collaborazione è fondamentale e che il prodotto finale possa essere frutto solo di un processo creativo condiviso. Questa sua innata attitudine è testimoniata dalle tante collaborazioni che hanno impegnato il nostro socio nel corso del tempo, sia in ambito mainstream, come quelle con Irene Grandi, Ma-rina Rei, Giusy Ferreri e Mina, sia in quello più underground con Marco Parente, Ustmamò e Marta Sui Tubi.

Le prossime date del tour 20/02 - TEATRO LA FENICE - Osimo (AN) 21/02 – OFF - Modena 18/03 – BLACKOUT - Roma 27/03 – CIRCOLO - Mariano Comense (CO) 06/06 – DARSENA - Castiglion del Lago (PG) paolobenvegnu.com

L’ultimo disco“Earth Hotel”e il tour 2015

Foto di Mauro Talam

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Il tratto principale del tuo carattere? La pazienza. Il tuo principale difetto? Dico sempre di sì a tutti. Ciò che ami di più nel tuo lavoro? Fare squadra e cercare di aiutare il più possibile. La qualità che preferisci in un artista? La fantasia. Musicisti preferiti? Sting, Freddy Mercury, Tonino Carotone. L’ultimo libro che hai letto? “Un luogo chiamato libertà” di Ken Follett. La città in cui vorresti vivere? Gold Coast, Australia. Il luogo più bello in cui hai lavorato? Agrigento. Il tuo sogno nel cassetto? Vivere in un mondo sorridente. Il dono di natura che vorresti avere? Potermi sdoppiare. Stato attuale del tuo animo? Arruffato come i miei capelli. Sei in Doc da? Dal lontano 2004. Il tuo motto? Svegliamoci e partiamo!

TERZO GRADO a...RenatoAffortunatiResponsabilefilialeFirenze

Il Decreto Semplificazioni fiscali ha introdotto l’obbligo per le aziende di predisporre una nuova certificazione “CU 2015” che va a sostitu-ire la precedente certificazione CUD e le certificazioni per i lavoratori autonomi che fino allo scorso anno erano redatte in forma libera. La nuova Certificazione Unica “CU 2015” verrà utilizzata per certificare: - i redditi da lavoro dipendente, equiparati e assimilati - i redditi di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi I datori di lavoro dovranno consegnare i modelli CU 2015 ai lavoratori sia dipendenti sia autonomi entro il 28 febbraio e spedirli telemati-camente all’Agenzia delle Entrate entro il 7 marzo, per permettere la spedizione ai lavoratori dei mod. 730 precompilati Al fine di promuovere una stabile occupazione, la Legge di Stabilità 2015 introduce l’esenzione del pagamento dei con-tributi fino ad un massimo di € 8.060 annui per le assunzio-ni con contratto a tempo indeterminato effettuate nel 2015. L’esonero contributivo si applica alle nuove assunzioni con contratto di lavoro a tempo indeterminato decorrenti dal 1° gennaio al 31 di-cembre 2015 relativamente ai lavoratori che nei 6 mesi precedenti alla data di assunzione non siano risultati occupati a tempo indeterminato presso qualsiasi datore di lavoro. Confermato il bonus di € 80 mensili per i percettori di reddito fino a € 24.000, con un riproporzionamento per i redditi tra € 24.000 e 26.000. Il bonus è riconosciuto automaticamente da Doc Servizi, salvo esplicita rinuncia del dipendente. La Legge di stabilità ha introdotto la possibilità, per il lavoratore di-pendente assunto da almeno sei mesi presso il medesimo datore di lavoro, di richiedere la liquidazione mensile del TFR. La quota di TFR che può essere corrisposta mensilmente in busta paga è quella ma-turanda da marzo 2015. La scelta, una volta effettuata, non può essere modificata fino al 30 giugno 2018. Il TFR è esente da contributi Inps e soggetto alla ritenuta irpef ordinaria. Non sono ancora stati emanati i decreti attuativi del Jobs Act, con la sola eccezione della Nuova Aspi che entrerà in vigore dal prossimo maggio. La nuova disoccupazione Naspi 2015 è un’indennità che sarà gestita dai centri per l’impiego presso i quali il lavoratore licenziato si dovrà rivolgere per sottoscrivere la DID. La Naspi durerà la metà dei mesi lavorati negli ultimi 4 anni per un massimo di 2 anni, mentre per i lavoratori precari la durata massima per l’erogazione dell’assegno sarà 6 mesi. Si attendono ancora chiarimenti sulle modalità di fruizione dei lavoratori intermittenti.

2015 A cura di Studio Metis Verona

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Manuel Pablo Pace muove i primi passi da pittore al liceo artistico di Valdagno, dove grazie a Giorgio Fabbris conosce e appro-

fondisce l’Art Brut. Dopo qualche anno di studio in Italia si trasferisce in Spagna, dove espone le sue opere e si confronta anche con il cinema. A Barcel-lona incontra Marisol Ebner, graphic-designer cile-na e sua attuale compagna, con la quale instaura un importante sodalizio professionale, oltre che personale. Accumula opere per circa tre anni, fin-ché Francisco Stuardo gli propone di partecipare a una collettiva a Santiago de Chile nella sua galleria, esperienza che lo porterà alla fiera d’arte interna-zionale Scope New York. In Italia partecipa a Infart (International Urban Art Contest), diventandone in seguito art director. Le sue opere risultano diffi-cilmente inquadrabili in un genere preciso. La sua pittura ricorda i toni vintage dei manifesti pubbli-citari anni ’50 suggerendo al contempo atmosfere oniriche. I ritratti calano i soggetti in ambientazio-ni surreali, in un passato imprecisato, componen-do scene di genere dal gap temporale spiazzante. Attualmente vive e lavora a Bassano del Grappa, dove sviluppa progetti personali e collettivi. Coin-volto nel progetto DelirioHouse, è anche direttore creativo dello studio Atikom.

Vicentino figlio di genitori ispanofili, classe 1977, Manuel Pablo Pace lavora a Bassano del Grappa ed espone in tutta Europa

Non solo musica: in Doc anche il pittore Manuel Pablo Pace

Jobs Acte Disoccupazione

TFR in busta paga

Bonus 80 € mensili

Esonero contributivo per assunzioni a tempo indeterminato

Modello CU 2015

Principali novità normative

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Da sempre i veri promotori dello sviluppo della cooperativa sono i soci. Gli oltre 15.000 lavoratori dello spettacolo che attraverso un colloquio sono diventati soci, sono sempre

stati indirizzati da altri soci che hanno trovato in Doc vantaggi e risposte ai propri bisogni professionali. Alcuni diventano soci Doc per convenienza, altri per poter lavorare in regola, altri ancora cre-dono nei progetti della cooperativa e sentono di appartenere a un gruppo che costruisce una rete di relazioni, vantaggi e oppor-tunità che di fatto può cambiare in meglio - con i propri servizi e strumenti – il settore in cui si lavora. Ci sono soci che, lavorando con noi ormai da anni, conoscono molto bene sia i nostri valori, sia gli aspetti tecnici e organizzativi della struttura. A questi soci Doc vuole dare la possibilità di valorizzare sia l’appartenenza alla cooperativa, sia il loro inserimento in particolari settori e gruppi di lavoro. Così sono nati i nuovi collaboratori esterni. In dicembre abbiamo provveduto alla formazione dei primi tre collaboratori, il cui ruolo di fatto si interpone tra le filiali e i soci. I loro compiti sono legati alle competenze specifiche e alla formazione che an-dranno ad affrontare: dalla semplice segnalazione in cooperativa, alla gestione delle relazioni con i soci, alle richieste dei certificati di agibilità, arrivando perfino alla realizzazione dei conteggi. Di fatto queste nuove figure si interfacceranno tra i nuovi soci e la filiale, venendo remunerati in base all’effettivo lavoro svolto. Attraverso un particolare contratto e dopo un’accurata formazione, i nuovi collaboratori potranno iniziare a muoversi nei loro ambienti pro-ponendo i progetti e i servizi Doc. Chi fosse interessato a ulteriori dettagli rispetto all’attività dei collaboratori esterni, può chiedere informazioni direttamente in sede a [email protected], indicando come oggetto “info per collaboratore esterno”.

DocSviluppaI nuovi collaboratori esterni

È stata emanata il 3 dicembre 2014 la circolare 154 INPS che disciplina le nuove dichiarazioni contributive per i lavoratori dello spettacolo. In

vigore dal mese di gennaio 2015, la circolare riassu-me tutti gli obblighi previsti per il settore. Si dispone che i datori di lavoro dello spettacolo raggruppino in un’unica posizione INPS tutte le posizioni contributi-ve, INPS ed Enpals. Pur rimanendo in vigore l’obbligo del certificato di agibilità, spariranno di fatto tutte le vecchie matricole Enpals (dal 2015 non sarà più possibile aprire nuove posizioni) che verranno assorbite dalla posizione INPS. Viene confermata la gestione speciale per i lavoratori dello spettaco-lo, che prevede il raggiungimento della pensione con 120, 260 o 312 giornate, a seconda dell’attività e della tipologia di rapporto. Rimangono in vigore le vecchie categorie Enpals, e le nuove denunce contri-

butive verranno integrate con una nuova sezione Po-sContributiva. I lavoratori, sia artisti sia tecnici, saran-no inquadrati come categoria “impiegati” (codice 2), tranne gli operai (codice 1: allestitori, autisti, facchi-ni) e i lavoratori autonomi dello spettacolo (codice S) e lavoratore con qualifica di quadro (Q). Nella denun-cia cambiano tutti i codici precedenti: andrà indicato il codice “SC” (ex codice tabella aliquota Enpals “C3”); “SY” (ex codice tabella aliquota Enpals “Y3”); “SR” (ex codice tabella aliquota Enpals “R3”); “SX” (ex codice tabella aliquota Enpals “X3”); - “SI”: interprete princi-pale in sala di incisione. La sparizione delle matricole Enpals sta generando non poche difficoltà alle azien-de di nuova iscrizione nel 2015, perché non è ancora stato chiarito dall’INPS su quali posizioni contributi-ve richiedere i certificati di agibilità Enpals, tuttora obbligatori.

FLASH CULTURA ADRIANA BENIGNETTI

A COLLOQUIO CON…2 YOU CAN PRINT, 2013

Nato dall’iniziativa di una giovane pianista e musicologa, Adriana Beni-gnetti, il libro (81 pp. con appendice fotografica) raccoglie dieci interviste a personaggi noti nel mondo della mu-sica cosiddetta “classica”, che l’autrice ha avuto modo di incontrare tra il 2012

e il 2013 per musicaproget-to.org, il blog di cui è ideatrice e curatrice. A col-loquio con…2, pubblicato con YouCanPrint, è il seguito di A colloquio con…Vite in musica” (YouCanPrint, 2012), nel qua-le la Benignetti aveva raccolto

altri quindici incontri musicali. Par-tendo dal presupposto che lavorare nella musica richiede, oltre al talento, costanza, impegno, sacrificio e gran-di capacità di autocontrollo, l’autrice racconta e fa raccontare i direttori d’or-chestra John Axelrod e Giampaolo Maria Bisanti, la compositrice Silvia Colasanti, i violinisti Davide de Asca-niis, Francesco Parrino ed Edoar-do Zosi, l’agente musicale Gabriella Giordano, il pianista Alessandro Ma-rangoni, l’arpista Floraleda Sacchi e il pianista e compositore Orazio Sciorti-no. Svelando alcuni trucchi del mestie-re e ricordando particolari inediti delle proprie biografie, i dieci personaggi si fanno protagonisti di un raccon-to scorrevole, fruibile anche dai non addetti ai lavori. Leggendo il libro si correre il rischio di imparare qualcosa di storia della musica e di avere qual-che assaggio dell’ecosistema musicale classico di oggi, sicuramente diverso dal passato, per certi aspetti meno glo-rioso (almeno in Italia), ma ancora vivo grazie ai direttori artistici più lungimi-ranti e al talento di artisti straordinari, che quello, si sa, non ha tempo.

Dieci interviste-ritratto per dar voce a chi ha fatto della musica

la propria professione.

CIRCOLARE 154DAL 2015 NUOVE DENUNCE EX ENPALS PER LAVORATORI DELLO SPETTACOLOA cura di Studio Metis Verona

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PREMIO ZORZELLAB A N D O D I C O N C O R S O

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Premio Luciano Zorzella

JAZZ

Ideato da Doc Servizi in collaborazione con Circolo del Jazz e CSM College con il Patrocinio del Comune di Verona, il Premio Luciano Zorzella è stato istituito per ricordare il batterista veronese, appassionato jazzi-sta, promoter e organizzatore di eventi jazz, prematu-ramente scomparso nel 2006. Con la direzione artisti-ca di Marco Pasetto e giunto alla settima edizione, il premio consiste in una borsa di studio di 1.000 euro messa a disposizione da Doc Servizi e, da quest’an-no, anche nell’affiliazione/assunzione alla cooperativa, per avviare il vincitore al professionismo nella musica. In palio anche una serata dal vivo al Circolo del Jazz di Verona. Il premio verrà consegnato mercoledì 18 marzo nell’ambito della serata “Ricordando Lucia-no...” al Teatro Camploy di Verona. In quell’occasio-ne si esibiranno, come ormai da tradizione, le big band con cui collaborò Luciano Zorzella: Storyville Jazz Band e Big Band Ritmo Sinfonica Città di Verona, e Beppe Zorzella, ospite speciale della serata.

REGOLAMENTO

ART. 1 ORGANIZZAZIONE Il concorso è indetto da Doc Servizi Soc. Coop. con sede in Verona, Via Pirandello, 31 scala B, che cura l’or-ganizzazione e la raccolta del materiale da selezionare al fine di individuare il vincitore della borsa di studio.

ART. 2 PARTECIPAZIONE Il concorso si rivolge ai musicisti jazz dai 18 ai 27 anni. É aperto solo a solisti, residenti in Italia.

ART. 3 CARATTERISTICHE DEI BRANI I brani presentati dovranno essere almeno tre. Pos-sono essere presentati tramite CD oppure con link a Youtube, Soundcloud. La qualità deve es-

sere sufficiente per valutare le qualità musicali. Potranno essere indifferentemente cantati o solo suo-nati. Potranno essere standard o brani originali.

ART. 4 MODALITÀ DI ISCRIZIONE La domanda di iscrizione dovrà pervenire entro il 3 marzo 2015 al seguente indirizzo: Premio Zorzella c/o Doc Servizi – Via Pirandello, 31 scala B - 37138 tramite raccomandata a/r o corriere o a consegna personale o via email a [email protected]. Non si possono inviare mp3 allegati alla email; eventualmente inviare un link da dove si possano scaricare. Sono richiesti:- n. 3 brani musicali;- n. 1 breve curriculum/biografia;- n. 2 foto;- dati anagrafici dell’artista con recapiti telefonici ed e-mail. Il materiale e la documentazione utilizzati per l’iscri-zione non saranno restituiti. I link inviati saranno pub-blicati sulle pagine social dedicate al Premio. Il nome del vincitore sarà comunicato sul sito www.docservizi.it entro venerdì 7 marzo 2014.

ART. 5 SELEZIONE Il materiale sarà valutato da una commissione sele-zionatrice composta da: Marco Pasetto (musicista e direttore d’orchestra), Umberto Bonani (Presidente Circolo del Jazz di Verona), Pepe Gasparini (musicista e presidente CSM College), Beppe Zorzella (musicista), Michele Zorzella (musicista), Andrea Pimazzoni (musi-cista, vincitore del Premio Zorzella).

Il giudizio della commissione è insindacabile.