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La normativa e la
personalizzazione
dell’apprendimento
Luciana Ventriglia
Presidente Nazionale Comitato Scuola A.I.D.
Relazione : punti-chiave
• Legge 170\2010 Nuove norme in materia di disturbi
specifici di apprendimento in ambito scolastico
• Diversi soggetti interessati: scuole,
università,insegnanti,famiglie, studenti, servizio
sanitario nazionale, Regioni, USR
• Individuazione precoce del persistere delle difficoltà
• Applicazione di strategie didattiche, metodologiche e
valutative
• PDP: apprendimento, personalizzazione, didattica
Prima della Legge 170/2010• La normativa di riferimento per i DSA è costituita
da circolari ministeriali e da ordinanze, queste ultime emanate annualmente per regolamentare lo svolgimento degli esami di Stato.
• La normativa, aggiornata nel tempo, dà indicazioni, suggerisce comportamenti didattici, definisce mezzi compensativi e misure dispensative e valutative.
• Alle Istituzioni Scolastiche viene affidato un ruolo prevalentemente di tipo esecutivo di applicazione delle diverse direttive.
…
NOTA MIUR n. 5744/09
D.P.R. n° 122 22 giugno 2009
O.M. n.44/2010
OM n°40/09
C.M. Prot. 4674 10 maggio 2007
C.M. n.50/2010
Circ. M.I.U.R. Ministero Istruzione
Università e Ricerca n.4099/A/4 del 5/10/04
“Iniziative relative alla dislessia”:La dislessia è un disturbo specifico di apprendimento che può verificarsi in
ragazzi per il resto normali, cioè senza handicap neurologici o sensoriali o condizioni di svantaggio sociale.
La difficoltà di lettura può essere più o meno grave spesso si accompagna a problemi nella scrittura e/o nel calcolo.
Lo sviluppo delle conoscenze scientifiche ha permesso di stabilire che si tratta di una caratteristica costituzionale, determinata biologicamentee non dovuta a problemi psicologici o di disagio socio-culturale.
Queste difficoltà permangono dopo la prima fase di acquisizione
Molti di questi ragazzi non sono riconosciuti come dislessici e non ottengono alcuna facilitazione o adattamento della didattica che permetta loro di avere pari opportunità di apprendimento
Legge 170/2010:
grande opportunità
per la Scuola
La Legge affida alla Scuola un ruolo
attivo e propositivo .
La Scuola luogo di
ricerca,sperimentazione, innovazione,
nuova organizzazione
Una opportunità:
Perché?
• Per una crescita culturale per tutta l‟organizzazione scolastica.
• Per una qualificazione della propria offerta formativa
• Perché i sistemi scolastici siano caratterizzati da una didattica orientata all’equità
• Per ripensare al ruolo della documentazione delle azioni didattiche intraprese sia in fase di pianificazione che di monitoraggio.
• Perché ogni docente possa riflettere in modo critico e costruttivo sulle proprie impostazioni didattiche e crescere in termini di professionalità
• Perché si possa parlare di modelli di progettazione didattica che puntano sui processi, sulle strategie di apprendimento significativo e autentico centrate sulle caratteristiche di chi apprende
Nuove norme in materia di disturbi specifici
di apprendimento in ambito scolasticoLegge170 /2010 art.2 (Finalità)
La presente legge persegue, per la persona con DSA, le seguenti finalità:
a. Garantire il diritto all‟istruzione
b. Favorire il successo scolastico, anche attraverso misure didattiche
di supporto, garantire una formazione adeguata e promuovere lo
sviluppo delle potenzialità.
c. Ridurre i disagi relazionali ed emozionali
d. Adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità
formative degli studenti
e. Preparare gli insegnanti e sensibilizzare i genitori nei confronti delle
problematiche legate ai DSA
f. Favorire la diagnosi precoce e percorsi didattici riabilitativi
g. Incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia,
scuola e servizi sanitari durante il percorso di istruzione e di
formazione
h. Assicurare eguali opportunità di sviluppo delle capacità in ambito
sociale e professionale
Legge 170/2010
• Si propone di preparare gli insegnanti e di sensibilizzare i
genitori nei confronti delle problematiche legate ai DSA
• Prende in considerazione l’intero percorso formativo: dalla
Scuola dell‟infanzia fino a comprendere gli studi universitari.
• Pone l‟accento sulla necessità di una formazione del
personale docente e dirigenziale delle scuole, finalizzata ad
acquisire la competenza per individuarne precocemente i
segnali e la conseguente capacità di applicare “strategie
didattiche, metodologiche, educative e valutative
adeguate”.
Competenze richieste alla Scuola
• Acquisisce le competenze
• Individua precocemente i segnali del
persistere di certe difficoltà
• Applica strategie didattiche,
metodologiche e valutative
• Utilizza una didattica individualizzata e
personalizzata.
Competenze richieste alla Scuola
• Adotta mezzi di apprendimento alternativi e le
tecnologie informatiche
• Introduce strumenti compensativi, mezzi di
apprendimento alternativi, tecnologie
informatiche
• Dispensa da alcune prestazioni non essenziali
ai fini della qualità dei concetti da apprendere
• Garantisce forme di verifica e valutazione
adeguate alle necessità formative degli studenti
Competenze richieste alla
Scuola
• Sottopone periodicamente a
monitoraggio le misure adottate
• Valuta l‟efficacia di quello che progetta
Legge 170
Centralità della Scuola
Cura della comunicazione • Con la famiglia ( “impegnata nell’assistenza alle attività
scolastiche a casa”) e con lo studente: comunicazione di
tipo positivo e propositivo ( attenta a “ ridurre i disagi
relazionali ed emozionali”)
• Con gli operatori del SSN
• Con la dirigenza scolastica, USR, UST
• La circolarità della comunicazione deve essere massima
anche tra i docenti in modo da attivare un‟azione
strategica didattica e metodologica, concorde e univoca, più
adeguata alla situazione pur nella realtà delle differenze
che caratterizzano le diverse discipline.
LEGGE 170/2010• PER LA PRIMA VOLTA VIENE
NORMATIVAMENTE RICONOSCIUTA, DEFINITA E REGOLAMENTATA LA MATERIA SUI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO IN AMBITO SCOLASTICO.
• NELL’INTERPRETAZIONE DELLE DEFINIZIONI SI TIENE CONTO DELL’EVOLUZIONE DELLE CONOSCENZE SCIENTIFICHE IN MATERIA
RICONOSCIMENTO : ART.1
dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia quali
«DSA»
● presenza di capacità cognitive adeguate,
● assenza di patologie neurologiche e di deficit
sensoriali.
I DSA possono costituire una limitazione
importante per alcune attività della vita
quotidiana
Io
nella mente
di…
“Per mia sorella io leggo male.
Il mio babbo dice che faccio male le “o”.
La mamma che guardo sempre la tv.
Per la maestra di matematica, io sono disordinato.
Per la maestra di italiano, ha capito che mi piace scrivere.”
Un esempio di
disgrafia
(v anno scuola primaria)
DEFINIZIONE : ART.1
• Dislessia: disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà nell‟imparare a leggere, nella decifrazione dei segni linguistici,nella correttezza e rapidità della lettura.
• Disgrafia: disturbo specifico di scrittura che si manifesta nella difficoltà nella realizzazione grafica.
• Disortografia: disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nei processi linguistici di transcodifica.
• Discalculia: disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà negli automatismi del calcolo e dell‟elaborazione dei numeri.
• Dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia possono sussistere separatamente o insieme.
E' compito delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le
scuole dell'infanzia, attivare, previa apposita comunicazione alle
famiglie interessate, interventi tempestivi (art.3, c.3)
Emozioni e aspettative
“Voglio conoscere i mondi: la Grecia, la Francia”
“Voglio conoscere l’inglese, il tedesco”
“Voglio imparare a scrivere su tutto in ogni maniera”
“Voglio imparare a leggere tutto quello che voglio”
“Ci sono i quaderni di tutti i tipi: a righe, a quadratini, a quadrati grossi”
“Se si sta buoni e si studia ci danno
i numeri : 0…30…
Voglio imparare a
leggere tutto
quello che voglio!
Motivazione alla lettura
• Possiamo leggere i libri da soli
• Possiamo leggere i cartelli stradali per sapere dove è Bologna o Firenze.
• Bisogna leggere per il lavoro: me lo ha detto la mamma.
• Leggere il calendario, sms, il computer
• Leggere le scritte nei film
• Leggere i giornali quando uno è adulto
• Leggere i prezzi nei vestiti
• Leggere le istruzioni per costruire un gioco.
Consensus Conference per i DSA:
La diagnosi precoce
Riguardo all’età minima in cui è possibile effettuare la diagnosi, essa dovrebbe teoricamente coincidere con il completamento del II anno della scuola primaria, dal momento che questa età coincide con il completamento del ciclo dell’istruzione formale del codice scritto;
inoltre entro questa età l’elevata variabilità inter-individuale nei tempi di acquisizione non consente una applicazione dei valori normativi di riferimento che abbia le stesse caratteristiche di attendibilità riscontrate ad età superiori.
Consensus Conference per i DSA:
La diagnosi precoce
Tuttavia, è importante sottolineare che già alla fine del I anno della scuola primaria può capitare di valutare bambini con profili funzionali così compromessi e in presenza di altri specifici indicatori diagnostici (pregresso disturbo del linguaggio, familiarità accertata per il disturbo di lettura), che appare possibile e anche utile anticipare i tempi della formulazione diagnostica,
. . . . prevedendo necessari momenti di verifica successivi.
Se ascolto dimentico,
se ascolto e vedo, ricordo poco,
se ascolto, vedo e pongo domande o
discuto con qualcuno,
comincio a comprendere,
se ascolto, vedo, discuto e faccio,
acquisisco conoscenza e abilità,
se insegno a un altro,
divento padrone.
Confucio
Atto di indirizzo settembre 2009
Contenuti e articolazione delle discipline
devono essere ripensati nella prospettiva di
portare a una prima familiarità con i “nuclei
fondanti” delle discipline stesse e a una
solida acquisizione di conoscenze e
competenze di base che tutti gli studenti
devono possedere e padroneggiare a a
conclusione del primo ciclo di istruzione.
Occorre abbandonare con decisione la strada,
talora percorsa, dei programmi pletorici
Prestazioni non essenziali:
contenuti / operazioni mentali• I contenuti possono essere selezionati,
perché sono sempre una parte della
conoscenza possibile o del conosciuto,
mentre le operazioni mentali devono
essere vissute tutte integralmente e
completamente, perché la mente umana
non può permettersi di selezionare le sue
capacità, ha solo il compito di svilupparle
tutte nel modo più elevato possibile” (Lucio Guasti).
Personalizzare
l’insegnamento
• Conoscere i processi dell’apprendimento
• Individuare punti di forza e debolezza di ogni studente
• Prendersi cura degli aspetti emotivo-motivazionali e relazionali dell‟apprendimento
• Promuovere modalità di insegnamento flessibili (apprendimento cooperativo, tecniche metacognitive, educazione tra pari)
• Promuovere una valutazione “per” l‟apprendimento
• Utilizzare mediatori didattici diversificati (software, ausili informatici…)
• Favorire una didattica per competenze e non per contenuti
Flessibilità didattica
DPR 275/1999 art. 4.2:
il Regolamento dell‟autonomia scolastica offre lo strumento
della flessibilità, (“le istituzioni scolastiche possono adottare
tutte le forme di flessibilità che ritengono opportune”).
Tale flessibilità non è solo nei calendari, negli orari, nei
raggruppamenti degli alunni, nell‟adeguamento alle
esigenze delle realtà locali, ecc, ma è prevista anche in tutti
gli aspetti dell‟organizzazione educativa e didattica della
Scuola e quindi va intesa come:
- personalizzazione educativa e didattica,
- personalizzazione degli obiettivi formativi
- personalizzazione dei percorsi formativi.
PDP
PIANO: studio mirante a predisporre un'azione in tutti i suoi
sviluppi”; programma, progetto, strategia
DIDATTICO: scopo della didattica è:
- il miglioramento dell‟ efficacia e efficienza insegnamento
del docente
- il miglioramento dell'efficacia e soprattutto dell'efficienza
(diminuzione dei tempi e delle energie) dell'apprendimento
dell„allievo.
PERSONALIZZATO: indica la diversificazione delle
metodologie, dei tempi, degli strumenti nella progettazione
del lavoro della classe (C.M. n 4099 del 05/10/2004 e n. 4674 del 10/05/2007 per studenti dislessici - DPR
122 giugno 2009 art.10 – Circ. MIUR 28.5.2009)
PDP : SINERGIA DI AZIONE• Necessità di collaborazione tra operatori
sanitari , docenti e famiglia per la stesura
e realizzazione, per ciascun alunno con
DSA, del Percorso Personalizzato che
tenga conto degli interventi riabilitativi,
educativi e didattici.
PDP
Il PDP è un contratto fra
Docenti, Istituzione
Scolastiche, Istituzioni Socio-
Sanitarie e Famiglia per
individuare e organizzare un
percorso personalizzato, nel
quale devono essere definiti i
supporti compensativi e
dispensativi che possono
portare alla realizzazione del
successo scolastico degli alunni
DSA.
Struttura del Piano
Didattico Personalizzato 1. Dati relativi all‟alunno
2. Descrizione del funzionamento delle abilità strumentali
3. Caratteristiche comportamentali
4. Caratteristiche del processo di apprendimento
5. Strategie utilizzate dall‟alunno per lo studio
6. Strumenti utilizzati dall‟alunno nello studio
7. Individuazione di eventuali modifiche all‟interno degli obiettivi specifici di
apprendimento previsti dai piani di studio
8. Strategie metodologiche e didattiche adottate
9. Attività programmate
10. Strumenti compensativi e misure dispensative
11. Criteri e modalità di verifica e valutazione
12. Patto con la famiglia
Struttura del PDP 7. Individuazione di eventuali
modifiche all’interno degli
obiettivi specifici di apprendimento previsti
dai piani di studioVuol dire considerare l‟insegnamento, non come accumulo di nozioni, di
memorizzazioni di regole, di semplice esposizione di contenuti
immagazzinati, ma come capacità di:
• sollecitare processi di apprendimento significativo,
• favorire la ristrutturazione attiva della mappa personale,
• sostenere la disponibilità al compito,
• stimolare il coinvolgimento cognitivo e affettivo degli alunni.
Le modifiche possono riguardare aspetti marginali degli obiettivi disciplinari
che non interferiscono con l‟acquisizione di competenze fondamentali.
Struttura del PDP
8. Strategie metodologiche
e didattiche adottate• Favorire attività nelle quali i ragazzi vengano messi in situazione di conflitto
cognitivo con se stessi e con gli altri
• Sfruttare i punti di forza di ciascun alunno, adattando i compiti agli stili di
apprendimento degli studenti e dando varietà e opzioni nei materiali e nelle
strategie d‟insegnamento
• Individuare ed amplificare le strategie utilizzate spontaneamente dallo
studente
• Utilizzare mediatori didattici diversificati (mappe, schemi, immagini)
• Stimolare il recupero delle informazioni tramite il braistorming
• Collegare l‟apprendimento alle esperienze e alle conoscenze pregresse degli
studenti
Ridurre al minimo i modi tradizionali “di fare scuola”
(lezione frontale, completamento di schede che richiedono ripetizione di
nozioni o applicazioni di regole memorizzate, successione di spiegazione-
studio- interrogazioni… ).
Struttura del PDP
9. ATTIVITA’ PROGRAMMATE
• Attività di recupero
• Attività di consolidamento e/o di potenziamento
• Attività di laboratorio
• Attività di classi aperte (per piccoli gruppi)
• Attività all‟esterno dell‟ambiente scolastico
• Attività di carattere culturale, formativo, socializzante
Struttura del PDP
10. Strumenti compensativi 11. Misure dispensative
Per ciascuna materia o ambito di studio vanno individuati gli strumenti compensativi e le misure dispensative necessari a sostenere l’allievo nell’apprendimento.
Tra questi, nella scuola secondaria, vanno individuati con particolare cura gli strumenti compensativi e dispensativi chesarà possibile assicurare anche in sede di Esame di Stato.
Preliminarmente all’Esame di Stato, della scuola secondaria di II grado, tali strumenti vanno indicati nel Documento del 15 maggio (Nota MPI n.1787/05 - MPI maggio 2007) in cui il Consiglio di Classe dovrà esattamente indicare modalità, tempi e sistema valutativo previsti per le prove d’esame.
Struttura del PDP
12. Criteri e modalità di verifica
e valutazioneLa valutazione per l’apprendimento presuppone “tutte quelle
attività intraprese dagli insegnanti e/o dagli alunni, che
forniscono informazioni da utilizzare come feedback per
modificare le attività di insegnamento/apprendimento in cui
sono impegnati (Black and Wiliam, 1998).
Pertanto la valutazione per l’apprendimento, pur non essendo
esente da un suo valore certificativo, ha soprattutto un valore
formativo.
Infatti è dimostrato che la valutazione per l’apprendimento è
uno degli strumenti più efficaci per migliorare i risultati degli
studenti, riuscendo anche ad innalzarne i livelli di competenza.
12. Criteri e modalità
di verifica e valutazione
Si concordano:
• verifiche orali programmate
• compensazione con prove orali di compiti scritti
• uso di mediatori didattici durante le prove scritte e orali
(mappe mentali, mappe cognitive..)
• valutazioni più attente alle conoscenze a alle competenze
di analisi, sintesi e collegamento con eventuali
elaborazioni personali, piuttosto che alla correttezza
formale
• prove informatizzate
• valutazione dei progressi in itinere
Struttura del PDP
13. Patto con la famiglia. Nella progettazione del PDP dovranno essere
indicate le modalità di accordo tra i docenti e la
famiglia:
- assegnazione dei compiti a casa e modalità su come
vengono assegnati (con fotocopie, con nastri registrati, ...)
- quantità di compiti assegnati (tenendo conto che i ragazzi
con DSA sono lenti e fanno molta più fatica degli altri,
occorre selezionare gli aspetti fondamentali di ogni
apprendimento)
- scadenze con cui i compiti vengono assegnati, evitando
sovrapposizioni e sovraccarichi.
- modalità di esecuzione e presentazione con cui il lavoro
scolastico a casa può essere realizzato (uso di strumenti
informatici, presentazioni con mappe, powerpoint …)
Strumenti compensativi• Strumenti attivatori e amplificatori di
processi cognitivi di alta rilevanza
• Partner intellettuali con l‟alunno allo scopo
di impegnare e favorire pensiero critico e
apprendimento di alto valore cognitivo.
• Supporto per operazioni di più basso
livello che liberando la mente dal carico
che sarebbe necessario per queste,
permettono loro di impegnarsi in abilità
cognitive che altrimenti non sarebbero
consentite Tecnologia, scuola ,processi cognitivi Franco Angeli, 2009
Strumenti
compensativi
• Il primo strumento compensativo per un alunno con dislessia:
un efficiente metodo di studio. (“Dislessia”,gennaio 2010)
• In classe durante la spiegazione (selezionare i contenuti
fondamentali sul libro di testo; utilizzare simboli visivi,
parole chiave, brevi frasi, evidenziare)
• A casa (capire e ricordare) lettura per lo studio
• Strategie metacognitive da esplicitare per tutti gli studenti
• Esplorazione metacognitiva delle modalità di studio adottate
dallo studente.
• Colloquio con i genitori e con lo studente da parte dei docenti
Strumenti
compensativi specifici
Hanno la funzione di vicariare in modo diretto e
specifico una delle abilità : lettura, scrittura, grafia,
ortografia, calcolo, numero,..):
- Sintesi vocale
- Calcolatrice
- Correttore ortografico
- Lettore esterno
- Quaderni specifici
Strumenti
compensativi funzionali
Aiutano alcune funzioni
(come la memoria procedurale, automatismi…)
- Tavola pitagorica
- Promemoria con le regole e le formule
- Sequenza dei mesi
- Testi con carattere più leggibile (Sinnos, nero/bianco)
- Audiolibri di narrativa (www.letturagevolata.it), dove non è
possibile la fruizione delle informazioni di tipo visivo.
Misure dispensative
Gli studenti con
D.S.A sono
dispensati da :
Lettura ad alta voce
Scrittura sotto dettatura
Uso del vocabolario cartaceo
Studio delle tabelline
Possono usufruire di :
Tempi più lunghi per eseguire consegne
Verifiche orali anziché scritte
Interrogazioni programmate
Altre possibili
misure dispensative
Essere dispensati da…
• memorizzare le definizioni grammaticali
• studio della grammatica di tipo classificatorio
• leggere a turno, a voce alta, (pagine di storia,
geografia…) per affrontarne a casa lo studio
• leggere consegne complesse dal punto di vista
sintattico, lessicale…
Altre possibili misure
dispensative?
Essere dispensati da…
• scrivere sotto dettatura testi sui quali studiare
• ricopiare testi sui quali il docente ha effettuato
correzioni ortografiche
• copiare dalla lavagna serie di domande a
risposta aperta, alle quali rispondere (verifiche)
• usare testi stampati con presenza di barriere
tipografiche per la decifrazione
Quando suggerire l’uso
di misure dispensative?
• Sostituzione delle verifiche scritte con verifiche orali
• Valutazione del contenuto e non della correttezza
ortografica nelle produzioni scritte (valutazione
dispensativa?)
• Riduzione dei compiti a casa (permettere la
frequenza a trattamenti riabilitativi o attività sportive)
PDP
Che cosa?
Chi?
Chi?
Il team dei docenti o il Consiglio di Classe,
acquisita la diagnosi specialistica di DSA,
procede alla compilazione del Piano Didattico
Personalizzato.
E‟ prevista una fase preparatoria d’incontro e
di dialogo tra docenti, famiglia e specialisti
nel rispetto dei reciproci ruoli e competenze.
PDP
Chi?
Quando?Che cosa?
Quando?
Su richiesta, per scritto, da parte della famiglia alla scuola di definire un percorso personalizzato che preveda l‟applicazione delle disposizioni previste dalla legge e da altra normativa ministeriale al riguardo.
Informazione alla famiglia sull’iter procedurale conseguentealla segnalazione specialistica (POF e linee guida per accoglienza alunni con DSA, sito Internet della scuola, referente DSA)
La richiesta deve essere protocollata.
Applicazione delle norme sulla privacy sui dati sensibili.
Il PDP compilato va dato in copia alla famiglia con lettera protocollata
PDP
Chi?
Quando?Che cosa?
Come?
Come ?
• incontro di presentazione tra: il coordinatore della
classe, la famiglia dello studente, il Dirigente Scolastico
e/o il referente DSA per la raccolta delle informazioni.
(verbalizzazione da parte del coordinatore);
• accordo tra i docenti per la sua predisposizione e per la
distribuzione della modulistica da compilare (ad es.
nel C.d.C. di Ottobre)
• stesura finale e sottoscrizione del documento
(docenti e genitori dello studente). (nel successivo
C.d.C. di Novembre).
PDP
Chi?
Quando?Che cosa?
Come?
Perchè?
Perché?Permette di:
• ripensare le pratiche didattiche per migliorarle,
• Riflettere sull‟importanza dell’osservazionesistematica dei processi di apprendimentodell‟alunno
• condividere la responsabilità educativa con la famiglia
• favorire la comunicazione efficace tra diversi ordini di scuola
• documentare per decidere e/o modificare strategie didattiche
• creare ambienti costruttivi, collaborativi, attivi, cioè ambienti per l‟apprendimento che favoriscano la curiosità intellettiva e dove sia presente un clima emozionale positivo.
“ Raramente il destino degli individui è determinato da ciò che essi NON sono in grado di fare. È molto più probabile che la loro vita sia forgiata dalle capacità che essi hanno sviluppato (…).
Coloro ai quali è affidato il compito dell’educazione, dovrebbero prestare una particolare attenzione alle doti e alle inclinazionidei giovani dei quali sono chiamati a occuparsi.”
Howard Gardner “L’educazione delle intelligenze multiple”, ANABASI,Milano
RESPONSABILITA’ • Un diamante grezzo
assomiglia ad un
ciottolo qualsiasi, e
nessuno lo degnerebbe
di uno sguardo.
• E' l'abilità del
tagliatore di diamanti
che svela la bellezza
che giace nascosta
nelle pietre
Valutazione
Nell‟art. 2 (Finalità)
“adottare forme di verifica e di valutazione adeguate
alle necessità formative degli studenti”
Art. 4 (Formazione nella scuola)
“acquisire la capacità di applicare
strategie didattiche, metodologiche e valutative adeguate”
Valutazione per l’apprendimento:
valutazione finalizzata al miglioramento
dei risultati di apprendimento degli studenti
Legge 8 ottobre 2010 n.170
“Nuove norme in materia di DSA
in ambito scolastico”
art 5 (Misure educative e didattiche e di supporto) comma 4
Agli studenti con DSA sono garantite, durante il
percorso di istruzione e di formazione scolastica e
universitaria, adeguate forme di verifica e di
valutazione, anche per quanto concerne gli esami
di Stati e di ammissione all‟università nonché gli
esami universitari
Valutazione Personalizzata
Nella C.M. 4674 del 10 maggio 2007 si parla della
valutazione per gli studenti con DSA “(.)In tutti i casi in cui
le prove scritte interessino lingue diverse da quella
materna e non si possono dispensare gli studenti dalla
loro effettuazione, gli insegnanti vorranno riservare
maggiore considerazione per le corrispondenti prove
orali come misura compensativa dovuta”
Nel DPR N. 122/2009 “La valutazione concorre, con la sua
finalità anche formativa e attraverso l’individuazione
delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai
processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al
miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo
formativo”.
VALUTAZIONE
Decreto del Presidente della Repubblica n° 122 del 22 giugno 2009 Art. 10
– Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di apprendimento
(DSA):
“Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA)
adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli
apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo
dei cicli, devono tener conto delle specifiche situazioni soggettive di
tali alunni.
A tali fini, nello svolgimento dell’attività didattica e delle prove d’esame,
sono adottati, nell’ambito delle risorse finanziarie disponibili a
legislazione vigente, gli strumenti metodologico-didattici
compensativi e dispensativi ritenuti più idonei.
Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta
menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle
prove”.
NOTA MIUR
n. 5744 del 28.05.2009 ESAMI DI STATO
“In sede di SCRUTINIO FINALE, appare doveroso che i CONSIGLI DI CLASSE valutino con particolare attenzione le situazioni concernenti gli allievi con DSA verificando che in corso d’anno siano state applicate le indicazioni inserite nelle note emanate da questo Ministero e siano stati predisposti PERCORSI PERSONALIZZATI con le indicazioni di compenso e dispensa e considerando, IN OGNI CASO, se le carenze presenti in questi allievi siano o meno da imputarsi al disturbo di apprendimento”.
O.M.N.42 MAGGIO 2011
ESAMI DI STATO
• La Commissione d‟esame , anche sulla base di quanto previsto dall‟articolo 10
del D.P.R. 22/6/2009, n.122, nelle more dell‟emanazione delle disposizioni
applicative della legge 8 ottobre 2010, n.170 – considerati eventuali elementi
forniti dal Consiglio di classe, terrà in debita considerazione le specifiche
situazioni soggettive, adeguatamente certificate, relative ai candidati affetti da
disturbi specifici di apprendimento (DSA).
• In tal senso sarà possibile prevedere alcune particolari attenzioni finalizzate a
rendere sereno per tali candidati lo svolgimento dell‟esame sia al momento
delle prove scritte, sia in fase di colloquio.
• In particolare si segnala l‟opportunità di prevedere tempi più lunghi di quelli
ordinari per lo svolgimento della prove scritte, di curare la predisposizione
della terza prova scritta, di adottare criteri valutativi attenti soprattutto al
contenuto piuttosto che alla forma.
• Al candidato potrà essere consentita la utilizzazione di apparecchiature e
strumenti informatici nel caso in cui siano stati impiegati per le verifiche in
corso d‟anno o comunque siano ritenuti giovevoli nello svolgimento dell‟esame,
senza che venga pregiudicata la validità delle prove.
INVALSI
“Per la rilevazione degli apprendimenti ( 2\5 primaria; 1
anno sec.1°, 2° anno sec. 2°) per l‟anno scolastico
2010 -2011 l‟INVALSI ha pubblicato una apposita
Nota in cui sono esplicitate le modalità di
partecipazione degli alunni con bisogni educativi
speciali:
• tempo aggiuntivo (fino a un massimo di 30 minuti per
ciascuna prova).
• ammessi strumenti dispensativi e misure
compensative
• Scansione temporale
PROVA NAZIONALE:
Concorre alla valutazione finale
degli alunni
“ Si ricorda che gli alunni con certificazione di diagnosi di
dislessia o di altri disturbi specifici di apprendimento ,
possono sostenere la prova con l’ausilio degli
strumenti compensativi utilizzati in corso d’anno e con
tempo aggiuntivo stabilito dalla singola sotto commissione
(per la Prova Nazionale, massimo 30 minuti). Ove ai
candidati che ne hanno titolo e necessità siano assegnati
tempi più ampi per rispondere ai quesiti (prova nazionale)
del primo fascicolo (italiano), agli altri candidati potrà
essere, comunque, somministrato il secondo fascicolo
(matematica) dopo i primi 60 minuti ed il previsto intervallo
MIUR- C.M.n.50 7 giugno 2010