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Per la critica Musica AULD LANG SYNE IL VALZER DELLE CANDELE La melodia ha una vaga parentela con il romanzo di Kundera che l'autore stesso definisce un vaudeville. Viene nel Novecento variamente utilizzata: dai festeggiamenti di capodanno ai funerali, alle feste di laurea, all'elezione di un nuovo governo, all'ammaina bandiera del Regno Unito in una colonia che raggiunge l'indipendenza. di Cosimo Ruggieri Non c'è scout che trovandosi, intorno ai fuochi dell'ultima sera,in posti magnifici tra montagne o lungo le rive di un fiume, non si sia commosso, alla musica e alle parole di Auld Lang Syne E' l'ora dell'addio, fratelli, è l'ora di partir, il canto si fa triste, è ver, partire è un po' morir. La storia di Auld Lang Syne comincia molto tempo fa, all'incirca nel 1564 alla corte di Maria Stuarda che aveva “fatto amicizia” con Davide Rizzio, politico compositore e liutista, musicista prima alla corte del duca di Savoia e poi nella casa del conte di Moretto. Egli era arrivato alla corte di Maria Stuarda grazie all'amicizia con dei musicisti che dalla corte di Francia avevano seguito la Regina in Scozia.Il suo amico personale, Sir John Melvil, lo aveva informato che Sua Maestà cercava un musicista per completare un quartetto vocale. Fu così che Rizzio alla fine del 1564 divenne - essendo il suo predecessore andato in pensione - il segretario privato della Regina addetto alle relazioni con la Francia. Rizzio era un uomo ambizioso e con forti influenze politiche, il suo

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Per la critica Musica

AULD LANG SYNE IL VALZER DELLE CANDELE La melodia ha una vaga parentela con il romanzo di Kundera che l'autore stesso definisce un vaudeville. Viene nel Novecento variamente utilizzata: dai festeggiamenti di capodanno ai funerali, alle feste di laurea, all'elezione di un nuovo governo, all'ammaina bandiera del Regno Unito in una colonia che raggiunge l'indipendenza. di Cosimo Ruggieri

Non c'è scout che trovandosi, intorno ai fuochi dell'ultima sera,in posti magnifici tra montagne o lungo le rive di un fiume, non si sia commosso, alla musica e alle parole di Auld Lang Syne E' l'ora dell'addio, fratelli, è l'ora di partir, il canto si fa triste, è ver, partire è un po' morir. La storia di Auld Lang Syne comincia molto tempo fa, all'incirca nel 1564 alla corte di Maria Stuarda che aveva “fatto amicizia” con Davide Rizzio, politico compositore e liutista, musicista prima alla corte del duca di Savoia e poi nella casa del conte di Moretto. Egli era arrivato alla corte di Maria Stuarda grazie all'amicizia con dei musicisti che dalla corte di Francia avevano seguito la Regina in Scozia.Il suo amico personale, Sir John Melvil, lo aveva informato che Sua Maestà cercava un musicista per completare un quartetto vocale. Fu così che Rizzio alla fine del 1564 divenne - essendo il suo predecessore andato in pensione - il segretario privato della Regina addetto alle relazioni con la Francia. Rizzio era un uomo ambizioso e con forti influenze politiche, il suo

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essere cattolico romano e straniero - e in più sospettato di essere l'amante della Regina - gli avevano attirato parecchie invidie e inimicizie da parte della corte e del marito della regina, Enrico Stuart, Lord Darnley. Il 9 marzo del 1566 alcuni nobili protestanti, con il beneplacito del marito di Maria Stuarda, entrarono nella sala da pranzo chiedendo la consegna di Rizzio. La Regina rifiutò e Rizzio venne ucciso con cinquantasette pugnalate (Gaio Giulio Cesare ne ebbe soltanto ventitré!) e spogliato dei suoi beni. Sepolto dapprima nel cimitero di Holyrood, per ordine di Maria Stuarda, anni dopo fu traslato e tumulato nel sepolcro dei re di Scozia: quasi a conferma che il rapporto tra Rizzio e la regina andasse oltre una semplice amicizia. A Rizzio sembra si debba la composizione della melodia di Auld Lang Syne. Il titolo deriva da un' espressione scozzese , in inglese tradotta “old long since" o anche "the good old days", ovvero "i bei tempi andati".

Nel 1792 il poeta scozzese Robert Burns, nella raccolta di oltre 100 ballate scozzesi contenute nel libro Select Collection of Original Scottish Airs , includeva Auld Lang Syne e, inviando il testo per lo Scots Musical Museum (una serie di pubblicazioni di James Johnson per preservare la tradizione musicale scozzese ), precisava, in una nota di accompagno, che si trattava di una vecchia canzone, mai prima pubblicata, anche se la versione del 1711, stampata da James Watson, poteva mostrare una somiglianza con la sua poesia. La canzone iniziò ad essere cantata durante il capodanno scozzese (Hogmanay) e divenne presto uno “standard” prima in Scozia e poi nel resto delle isole Gran Bretagna e Irlanda. Gli immigrati la portarono con loro nel viaggio verso le nuove terre e così divenne uno “standard” in tutto il mondo. In America il direttore d'orchestra canadese Guy Lombardo la suonò nel 1929 nel corso di uno speciale di capodanno radiofonico che si poté ascoltare nel giro sulla CBS prima di mezzanotte (fuso orario della costa orientale degli Stati Uniti d'America ), poi sul Network NBC dopo la mezzanotte.

La melodia di Auld Lang Syne è cantata con una scala pentatonica (scala in uso nella tradizione folk scozzese ) ed il testo di comincia con una domanda retorica: è giusto dimenticare i vecchi tempi passati? la riposta è un invito a ricordare le amicizie di lunga data. Credi davvero che i vecchi amici si debbano dimenticare e mai ricordare?Credi davvero che i vecchi amici e i giorni trascorsi insieme si debbano dimenticare? Perchè i giorni sono ormai trascorsi, mio caro,i giorni sono ormai trascorsi. Faremo un brindisi per ricordare con affetto i giorni ormai trascorsi. La melodia è nota come il valzer degli addii ed ha una vaghissima parentela con il celebre romanzo di Milan Kundera che l'autore stesso definisce un vaudeville. Forse che è un vaudeville essa pure?

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Viene nel Novecento variamente utilizzata: dai festeggiamenti di capodanno ai funerali, alle feste di laurea , all'elezione di un nuovo governo, all'ammaina bandiera del Regno Unito in una colonia che raggiunge l'indipendenza. Ad esempio in India la melodia è stata ispiratrice per la canzone popolare Purano shei Diner Kotha (Memorie dei bei tempi andati) composta dal premio nobel Rabindranath Tagore e fa parte di una raccolta di 2.230 canzoni e poesie che costituiscono la spina dorsale della musica bengalese. In Danimarca il gruppo rock Gasolin, nel 1974, la incise sotto forma di ballata con il titolo Stakkels Jim, nel disco Stakkels Jim è conosciuto anche come Gas 4. In Olanda Wij houden van Oranje (amiamo l'arancione) è cantata in coro da stadio e interpretata da André Hazesn. In Corea del Sud è conosciuta come Jakpyeol o anche come Seokbyeol ho Jeong . Negli anni dal 1919 al 1948 la melodia è stata usata come inno nazionale della Corea. Molti musicisti hanno coverizzato Auld Lang Syne. Tra i più famosi vanno ricordati Elvis Presley che la registrò nel 1976 a Pittsburg nel concerto di capodanno. I Beach Boys incisero nell'album The Beach Boys' Christmas Album del 1964, la canzone tradotta e arrangiata da Brian Wilson, cantata da tutto il gruppo, con una parte recitata da Dennis Wilson. Nella notte del 31 dicembre 1969 e il 1 gennaio 1970 venne suonata da Jimi Hendrix nel Live at the Fillmore East. Molto tempo prima era stata eseguita da Charlie Parker e la si può ascoltare nel disco Complete Royal Roost Live: Savoy Years, Vol. 2 . George Harrison pubblicò una canzone da titolo Ding Dong, Ding Dong nello stile di Auld Lang Syne. Anche nel cinema viene usata molte volte. Ad esempio Charlie Chaplin la usa nel film La febbre dell'oro del 1925, John Ford la adotta ne Alle frontiere dell'India del 1937 con Shirley Temple . Non poteva mancare, ovviamente , nel classico film di natale La vita è meravigliosa di Frank Capra del 1946 con James Stewart e Donna Reed . E anche Colpo grosso di Lewis Milestone del 1960 con Frank Sinatra, Dean Martin, Sammy Davis Jr. Infine, tra i moltissimi titoli che si potrebbero citare, la melodia sfonda il limite temporale del Novecento e viene usata nel 2016 nel film Johanna McKeon intitolato appunto Auld Lang Syne che racconta di una coppia che alla vigilia di Capodanno, ospita un gruppo di vecchi amici con molti colpi di scena