rosanero cartaceo 6

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15 novembre 2008 - n. 6 stagione 2008/2009 • 12 a giornata rosanero quindicinale di informazione sportiva Il personaggio MOURINHO Dal Portogallo lo Special One della panchina ALL’INTERNO IL POSTER DI RAGGI Dopo le pesanti critiche di patron Zamparini, la gara al Barbera contro l’Inter stellare di Mourinho può rappresentare un punto di svolta per la stagione dei rosanero METTIAMOCI IL CUORE

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Edizione Rosanero cartaceo 6

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15 novembre 2008 - n. 6 stagione 2008/2009 • 12a giornata

rosaneroquindicinale di informazione sportiva

Il personaggio

MOURINHODal Portogallolo Special Onedella panchina

ALL’INTERNO IL POSTER DI RAGGI

Dopo le pesanti critiche di patronZamparini, la gara al Barbera contro l’Inter stellare di Mourinhopuò rappresentare un punto disvolta per la stagione dei rosanero

METTIAMOCI IL CUORE

2 la partita di oggi rosanero

Il Palermo che si presenta al co-spetto della capolista Inter è unasquadra frastornata, sia dalla

sconfitta patita contro il Torino chedalle pesanti dichiarazioni rilascia-te in settimana dal presidente Zam-parini. Il patron ha tutt’altro che gra-dito la prestazione fornita dai rosasabato scorso, tuonando contro tec-nico e giocatori: «La formazione cheva in campo è sempre l’immaginedell’allenatore, non è possibile chegli uomini che hanno battuto laJuventus giochino così contro i gra-nata. Spero di averli colpiti nell’or-goglio e di averli spronati. Ad ognimodo non metto in discussione nes-suno, voglio soltanto dare una scos-sa. Ora tocca al tecnico. Non è unaquestione di calciatori, perchè pri-ma giocavano bene. Contro i ne-razzurri devono scendere sul terre-no di gioco con voglia, facendo ildoppio dello sforzo».

In effetti i rosanero hanno convin-to poco negli ultimi tempi: la forma-zione di Ballardini tra la settima el’undicesima giornata ha conqui-

LA CAPOLISTA INTER ARRIVA AL BARBERA IN UN MOMENTO DELICATO PER LA COMPAGINEDI BALLARDINI. RIENTRA CARROZZIERI, SQUALIFICATO CON IL TORINO. IN DUBBIO AMELIA

di Gianluca Rubino tus. Ovviamente salvo sorprese, co-me l’eventuale conferma del gioiel-lino danese Kjaer. Partirà, invece,ancora una volta dalla panchina ilcroato Budan, nonostante in setti-mana Zamparini abbia auspicatoun suo impiego non soltanto part ti-me: «Igor ci serve, ma se non gio-ca non tornerà mai in forma. Io cre-do in lui, non lo abbiamo pagato duespiccioli. Deve essere il goleador im-placabile di Parma, altrimenti a gen-naio interverremo sul mercato».

Questi, dunque, gli undici che do-vrebbero andare in campo: Fonta-na tra i pali; linea difensiva forma-ta da Cassani, Bovo, Carrozzieri eBalzaretti. Sulla linea mediana Mi-gliaccio, capitan Liverani e Brescia-no; in avanti Simplicio a sostegnodelle due punte Miccoli e Cavani.Scorrendo la rosa della compagi-ne palermitana, risalta agli occhi lapresenza di due ex interisti: si trat-ta di Fontana e Dellafiore. Il por-tiere ha giocato con la maglia ne-razzurra tra il 2001-02 ed il 2004-05, stagione, quest’ultima, al ter-mine della quale decise di rescin-dere il contratto che lo legava al clubdi Moratti a causa di alcuni dissa-pori con il tecnico Mancini. Il di-fensore italo-argentino, invece, hadisputato un solo incontro in neraz-zurro: si tratta del match di Cham-pions League giocato e vinto 3-1dall’Inter in casa dell’Anderlecht neldicembre del 2004.

Infine i precedenti: nel 2005 vit-toria meneghina (2-0) con doppiet-ta di Bobo Vieri. Pronto riscatto ro-sanero l’anno successivo grazie aigol di Corini, Terlizzi e Makinwa. Nuo-va affermazione interista nel 2006-07: a decidere l’incontro, dopo le re-ti di Ibrahimovic e Amauri, fu unaprodezza di Vieira. La scorsa stagio-ne, invece, 0-0 con poche emozio-ni, se si eccettua una traversa di Chi-vu nel finale.

Dopo le bacchettate del patronora serve una prova d’orgoglio

stato solamentequattro punti, frut-to di una vittoria,un pareggio e bentre sconfitte. Dav-vero poco per unacompagine il cuiobiettivo è quellodi conquistare unpiazzamento Ue-fa per la prossimastagione. Servedunque una ster-zata, un cambia-mento di rotta chepossa riportare trai tifosi quell’entu-siasmo svanito negli ultimi tempi. Ilmatch contro i campioni d’Italia, intal senso, rappresenta una ghiottaoccasione.

I rosa dovranno gettare il cuore ol-tre l’ostacolo, lottando su ogni pal-lone e cercando di approfittare diquelle minime disattenzioni che lacorazzata guidata dal portogheseJosè Mourinho potrà concedere.

Ballardini sarà costretto ad appor-tare qualche modifica rispetto allaformazione messa in campo contro

il Toro. Della formzione tipo varatadal mister non sarà della partita No-cerino, squalificato per due giorna-te dal giudice sportivo. Problemi an-cora per il portiere Amelia, il qualenon dovrebbe fare in tempo a recu-perare per il match contro i neraz-zurri. Rientreranno, invece, Mark Bre-sciano e Moris Carrozzieri; proprioquest’ultimo dovrebbe ricostituire,insieme a Bovo, la coppia centraledi difesa che tanto bene aveva fat-to sino al match contro la Juven-

Anno 2008 - Stagione 2008/2009 - n. 6Direttore responsabileVITTORIO CORRADINO

EditoreENZO GANDOLFO

Direttore commercialeGIUSEPPE BOLAZZI

Articoli diTiberio Cantafia - Daniela GiordanoRoberto Immesi - David Montalbano

Gianluca Rubino - Roberta Siino

Grafica Carlo CottoneMarketing Toti Di Carlo

Fotografie Pasquale PonenteRedazione

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rosanero®

Da FERDICO GIUSEPPE

il Centro Commercialedi Tommaso Natalepotrai trovare rosanerodue giorni prima dellepartite casalinghe del Palermo

Davide Ballardini

Rosanero in attacco durante il vittorioso incontro casalingo col Chievo

3la partita di oggirosanero

Ecco la “corazzata” nerazzurrache però non convince nessuno

TRA POLEMICHE E LITI COI GIORNALISTI, MOURINHO HA CONDOTTO L’INTER IN VETTAALLA CLASSIFICA. UN BUON INIZIO DI CAMPIONATO, POI LA BATOSTA NEL DERBY...

Santos Felix Mourinho

di Tiberio Cantafia

Mourinho contro tutti: «A Pa-lermo solo sotto scorta» di-chiarò qualche anno fa e

la curva lo salutò con un striscioneun po’ pepato. Al momento lo “Spe-cial One” è invece i guerra con i gior-nalisti che non lo apprezzano. Neè passata di acqua sotto i ponti daquando il tecnico nerazzuro, al-l’epoca al Porto, si lasciò andarecon una dichiarazione che scate-nò un putiferio di polemiche in Si-cilia e non solo. Quel «a Palermosolo sotto scorta», controbattutodalla tifoseria con uno striscionemolto colorito, non era altro che lapresentazione al mondo del per-sonaggio Mourinho. La sua Inter èal momento una squadra poco in-cisiva in attacco e dalle presta-zioni altalenanti. La colpa sembre-rebbe di Ibrahimovic, che non rie-sce a essere l’uomo decisivo delloscorso anno, e della solita “grana”Adriano. Il brasiliano, in un primomomento, sembrava aver trova-to l’allenatore giusto con cui trova-re stimoli e continuità. Ma dopo

ti, l’argentinoCruz che sia inChampios Lea-gue che incampionatoha, come sem-pre, tolto le ca-stagne dal fuo-co a Mourinhoe compagni.

C’è da direche l’allenato-re portoghese,nei primi duemesi avevaespresso unbuon calcio eportato la suasquadra in vet-ta alla classifi-ca, per buona

pace dei giornalisti che ne decan-tavano le lodi. Tutto è cambiato pe-rò dopo la sconfitta nel derby e do-po una serie di pareggi che han-no fatto diventare lo “Special One”il classico tecnico difensivista.

Alla sfida contro i rosanero, i ne-razzurri arrivano dopo una vittoriaallo scadere, firmata dal solito Cruz,

e dopo la diatriba tra Mourinho e igiornalisti, rei di considerare lasquadra del suo predecessore Man-cini migliore di quella attuale. Il por-toghese non ha gradito e controil Palermo vorrà zittire le malelin-gue. In attacco, insieme a Ibra, gio-cherà probabilmente il giovane Ba-lotelli e forse Quaresma, che pe-rò con l’Udinese non ha convinto.A centrocampo spazio al trio Za-netti-Cambiasso-Vieira, mentre indifesa dovrebbe essere schieratoil quartetto formato da Maicon, Cor-doba, Samuel e Maxwell davantia Julio Cesar.

Riuscirà il Palermo a disarciona-re la corazzata Inter? Speriamo cheBallardini, dopo la “cura” Zampa-rini, ci sorprenda con qualche nuo-va mossa. Sicuramente sarà im-portante curare l’aspetto difensivoe il rientro della coppia titolare Car-rozzieri-Bovo, sotto questo profilo,sarà una garanzia. C’è da dire chein difesa i nerazzurri conterannosu Cordoba, ingiustamente dellapartita visto il fallo di domenica scor-sa che avrebbe dovuto portare al-la sua squalifica

l’ennesima uscita serale, in coabi-tazione con altri amici brasiliani tracui il milanista Ronaldinho, è statomesso a tacere sia dentro che fuo-ri da campo. Per lui adesso solo laspola tra panchina e tribuna e, do-po la “punizione”, neanche un mi-nuto giocato. Ad approfittare delmomento difficile dei due attaccan-

Il bomber Adriano. Per lui un rapporto difficile anche con Mourinho

L’Associazione DiIettantistica SportivaZampa5stelle

organizza presso la struttura situata a Misilmeri (Pa)

RADUNO CINOFILO30 novembre 20082°

Verranno premiati i primi 3 classificati di ogni gruppo suddiviso per razze e meticci e verranno rilasciati attestati per tutti i partecipanti

Programma

Esposizione dedicatasia ai cani di razzache ai meticci

• Iscrizione in loco 16 euro: Include quota associativa, partecipazione ai ringe un voucher pranzo a buffet.

• Voucher buffet a persona 6 euro pagamento in loco.• Entrata gratuita per i visitatori.

Per info e prenotazioni contattare il 334 [email protected]

Tutti i partecipanti ai ring expo devono essere muniti di libretto sanitario e microchip. Si pregano inoltre i proprietari di cani di tenere il proprio

beniamino al guinzaglio e di munirsi degli appositi sacchetti iginienici.

ore 9,30-10,30 Entrata e iscrizione gare10,30-13,30 Ring e raggruppamenti13,30-14,30 Buffet14,30-18,00 Best in show razza e meticci

4 la partita di oggi rosanero

INTER

Le probabili formazioni

Migliaccio

Simplicio

Carrozzieri

Cassani

Fontana

PALERMO

Bovo

Miccoli

Bresciano

Balzaretti

Julio Cesar

Liverani

Cavani

Ibrahimovic

Balotelli

Vieira

Cambiasso

Zanetti Maxwell

Maicon

Cordoba

Samuel

Quaresma

le roserosanero

32 Marco Amelia portiere Roma 02/04/198212 Alberto Fontana portiere Cesena 23/01/196788 Samir Ujkani portiere Albania 05/07/198842 Federico Balzaretti difensore Torino 06/12/19815 Cesare Bovo difensore Roma 14/01/198380 Moris Carrozzieri difensore Giulianova (Te) 16/11/198016 Mattia Cassani difensore Borgomanero (No) 26/08/19833 Ciro Capuano difensore Napoli 10/07/0981

15 Paolo Hernan Dellafiore difensore Argentina 02/02/198524 Simon Kjaer difensore Dannimarca 26/03/198946 Andrea Raggi difensore La Spezia 24/06/19846 Samuele Romeo difensore Palermo 06/03/198923 Mark Bresciano centroc. Australia 11/02/198018 Maurizio Ciaramitaro centroc. Palermo 16/01/198222 Luca Di Matteo centroc. Pescara 25/02/198814 Roberto Guana centroc. Brescia 21/01/198111 Fabio Liverani centroc. Roma 29/04/19768 Giulio Migliaccio centroc. Mugnano di Napoli 23/06/1981

33 Antonio Nocerino centroc. Napoli 09/04/198530 Fabio Enrique Simplicio centroc. Brasile 23/09/19794 Giovanni Tedesco centroc. Palermo 13/05/1972

20 Igor Budan attaccante Croazia 22/04/19807 Edinson Roberto Cavani attaccante Uruguay 14/02/1987

77 Davide Lanzafame attaccante Torino 09/02/198710 Fabrizio Miccoli attaccante Nardò (Le) 27/06/197999 Levan Mchedlidze attaccante Georgia 24/03/199019 Davide Succi attaccante Bologna 11/10/1981

Allenatore: Davide Ballardini

n. Nome e cognome Ruolo Luogo di nascita Data di nasc. n. Nome e cognome Ruolo Luogo di nascita Data di nasc.

PALERMO INTER

1 Francesco Toldo portiere Padova 02/12/197112 Soares Júlio César portiere Brasile 03/09/197922 Paolo Orlandoni portiere Bolzano 12/08/19722 Iván Córdoba difensore Colombia 11/08/19764 Javier Zanetti difensore Argentina 10/08/19736 Andrade Maxwell difensore Brasile 27/08/1981

13 Sisenando Maicon Douglas difensore Brasile 26/07/198116 Nicolas Burdisso difensore Argentina 12/04/1981 23 Marco Materazzi difensore Lecce 19/08/197324 Nelson Rivas difensore Colombia 25/03/198325 Walter Samuel difensore Argentina 22/03/197826 Cristian Chivu difensore Romania 26/10/198037 Andrea Mei difensore Urbino 18/05/198939 Davide Santon difensore Porto Maggiore (Fe) 02/01/19915 Dejan Stankovic centroc. Serbia 11/09/19787 Luis Felipe Figo centroc. Portogallo 04/11/1972

11 Luis Jiménez centroc. Cile 17/06/198414 Patrick Vieira centroc. Senegal 23/06/197615 Olivier Dacourt centroc. Francia 25/09/197419 Esteban Cambiasso centroc. Argentina 18/08/198020 Sulley Ali Muntari centroc. Ghana 27/08/198433 Faioli Amantino Mancini centroc. Brasile 01/08/198036 Francesco Bolzoni centroc. Lodi 07/05/198977 Andrade Quaresma centroc. Portogallo 26/09/198368 Zlatan Ibrahimovic attaccante Svezia 03/10/19819 Julio Cruz attaccante Argentina 10/10/1974

10 Leite Ribeiro Adriano attaccante Brasile 17/02/198218 Hernán Crespo attaccante Argentina 05/07/197521 Victor Nsofor Obinna attaccante Nigeria 25/03/198745 Mario Balotelli attaccante Palermo 12/08/1990

Allenatore: José Mario dos Santos Felix Mourinho

LA CLASSIFICA

G giocate - V vinte - N pareggiate - P perse - F gol fatti - S gol subiti

Squadra Punti Totali In casa Fuori casa

G V N P F S G V N P F S G V N P F S

Inter 24 11 7 3 1 17 7 5 4 1 0 6 2 6 3 2 1 11 5

Milan 23 11 7 2 2 16 8 6 5 0 1 12 4 5 2 2 1 4 4

Napoli 23 11 7 2 2 16 8 5 5 0 0 11 3 6 2 2 2 5 5

Lazio 22 11 7 1 3 21 12 6 4 1 1 10 2 5 3 0 2 11 10

Udinese 21 11 6 3 2 19 9 6 4 2 0 12 5 5 2 1 2 7 4

Juventus 21 11 6 3 2 13 7 5 3 1 1 6 3 6 3 2 1 7 4

Genoa 20 11 6 2 3 18 10 6 6 0 0 15 4 5 0 2 3 3 6

Fiorentina 20 11 6 2 3 14 9 6 4 2 0 8 2 5 2 0 3 6 7

Catania 18 11 5 3 3 11 9 6 5 0 1 7 3 5 0 3 2 4 6

Palermo 16 11 5 1 5 15 15 5 4 0 1 10 5 6 1 1 4 5 10

Atalanta 14 11 4 2 5 10 11 5 3 1 1 6 3 6 1 1 4 4 8

Lecce 12 11 2 6 3 10 12 6 2 4 0 9 5 5 0 2 3 1 7

Siena 12 11 3 3 5 8 11 5 3 2 0 5 1 6 0 1 5 3 10

Torino 11 11 3 2 6 10 14 6 3 0 3 8 8 5 0 2 3 2 6

Cagliari 10 11 3 1 7 11 15 5 2 1 2 8 6 6 1 0 5 3 9

Sampdoria 10 10 2 4 4 7 13 5 2 3 0 5 2 5 0 1 4 2 11

Roma 8 10 2 2 6 10 18 4 2 1 1 6 5 6 0 1 5 4 13

Bologna 7 11 2 1 8 9 20 6 1 1 4 5 9 5 1 0 4 4 11

Chievo 6 11 1 3 7 6 18 6 1 2 3 5 9 5 0 1 4 1 9

Reggina 5 11 1 2 8 8 23 5 1 2 2 7 7 6 0 0 6 1 16

Concorso n. 96del 15 novembre 2008

13a giornata 23 novembre 2008

1 Palermo - Inter

2 Ascoli - Parma

3 Avellino - Brescia

4 Bari - Ancona

5 Cittadella - Albinoleffe

6 Livorno - Treviso

7 Modena - Frosinone

8 Piacenza - Sassuolo

9 Salernitana - Rimini

10 Triestina - Vicenza

11 Arsenal - Aston Villa

12 Fulham - Tottenham

13 Newcastle Utd - Wigan Athl.

14 West Ham - Portsmouth

Bologna - Palermo

Chievo - Siena

Fiorentina - Udinese

Inter - Juventus

Lazio - Genoa

Lecce - Roma

Napoli - Cagliari

Reggina - Atalanta

Sampdoria - Catania

Torino - Milan

• Il Totocalcio •

6 i numeri rosanero

• Il prossimo turno •

7i marcatorirosanero

Diego Milito (Genoa) 9 Alberto Gilardino (Fiorentina) 8 Mauro Zárate (Lazio) 7 Fabrizio Miccoli (Palermo) 6 Amauri de Oliviera (Juventus) 5 Germán Denis (Napoli) 5 Marco Di Vaio (Bologna) 5 Sergio Floccari (Atalanta) 5 Zlatan Ibrahimovic (Inter) 5 Goran Pandev (Lazio) 5 Fabio Quagliarella (Udinese) 5 Ronaldinho de Assis (Milan) 5 Robert Acquafresca (Cagliari) 4 Edison Cavani (Palermo) 4 Bernardo Corradi (Reggina) 4 Antonio Di Natale (Udinese) 4 Marek Hamsyk (Napoli) 4 Giuseppe Mascara (Catania) 4 Giuseppe Sculli (Genoa) 4 Nicola Amoruso (Torino) 3 Gaetano D’Agostino (Udinese) 3 Alessandro Del Piero (Juventus) 3 Jeda Neves Capucho (Cagliari) 3 Ricardo ‘Kaká’ Izecson (Milan) 3 Adrian Mutu (Fiorentina) 3 Pavel Nedved (Juventus) 3 Michele Paolucci (Catania) 3 Tommaso Rocchi (Lazio) 3 Alberto Aquilani (Roma) 2 Claudio Bellucci (Sampdoria) 2 Rolando Bianchi (Torino) 2 Emanuele Calaiò (Siena) 2 Fabio Caserta (Lecce) 2 Antonio Cassano (Sampdoria) 2 José Ignacio Castillo (Lecce) 2 Julio Cruz (Inter) 2 Gennaro Delvecchio (Sampdoria) 2 Antonio Floro Flores (Udinese) 2 Pasquale Foggia (Lazio) 2 Filippo Inzaghi (Milan) 2 Houssine Kharja (Siena) 2 Ezequiel Lavezzi (Napoli) 2 Douglas Maicon Sisenando (Inter) 2 Michele Marcolini (Chievo) 2 Christian Panucci (Roma) 2 Sokratis Papastathopoulos (Genoa) 2

Alexandre ‘Pato’ da Silva (Milan) 2 Simone Pepe (Udinese) 2 Gianvito Plasmati (Catania) 2 Alexis Sánchez (Udinese) 2 Simone Tiribocchi (Lecce) 2 Francesco Totti (Roma) 2 Marcelo Zalayeta (Napoli) 2 Elvis Abbruscato (Torino) 1 Adriano Leite Ribeiro (Inter) 1 Massimo Ambrosini (Milan) 1 Júlio César ‘Baptista’ (Roma) 1 Paolo Bianco (Cagliari) 1 Giuseppe Biava (Genoa) 1 Marco Borriello (Milan) 1 Cesare Bovo (Palermo) 1 Marco Bresciano (Palermo) 1 Franco Brienza (Reggina) 1 Daniele Cacia (Lecce) 1 Daniele Conti (Cagliari) 1 Iván Córdoba (Inter) 1 Andrea Costa (Reggina) 1 Francesco Cozza (Reggina) 1 Daniele De Rossi (Roma) 1 Cristiano Doni (Atalanta) 1

Felipe Melo de Cavalho (Fiorentina)1 Adriano Ferreira Pinto (Atalanta) 1 Daniele Ficagna (Siena) 1 Michele Fini (Cagliari) 1 Daniele Franceschini (Sampdoria) 1 Mario Frick (Siena) 1 György Garics (Atalanta) 1 Abdel Kader Ghezzal (Siena) 1 Guillermo Giacomazzi (Lecce) 1 Tiberio Guarente (Atalanta) 1 Vincenzo Iaquinta (Juventus) 1 Gökhan Inler (Udinese) 1 Simone Inzaghi (Lazio) 1 Vincenzo Italiano (Chievo) 1 Simon Kjær (Palermo) 1 Zdravko Kuzmanovic (Fiorentina) 1 Antonio Langella (Chievo) 1 Joaquin Larrivey (Cagliari) 1 Christian Maggio (Napoli) 1 Daniele Mannini (Napoli) 1 Andrea Mantovani (Chievo) 1 Marco Marchionni (Juventus) 1 Jorge Martínez (Catania) 1 Stefano Mauri (Lazio) 1

Levan Mchedlidze (Palermo) 1 Vangelis Moras (Bologna) 1 Thiago Motta (Genoa) 1 Victor Nsofor Obinna (Inter) 1 Simone Padoin (Atalanta) 1 Raffaele Palladino (Genoa) 1 Gianpaolo Pazzini (Fiorentina) 1 Sergio Pellissier (Chievo) 1 Simone Perrotta (Roma) 1 Alessandro Rosina (Torino) 1 Rocco Sabato (Catania) 1 Jürgen Säumel (Torino) 1 Clarence Seedorf (Milan) 1 Fábio Simplício (Palermo) 1 Sebastiano Siviglia (Lazio) 1 Dejan Stankovic (Inter) 1 Roberto Stellone (Torino) 1 Francisco Valiani (Bologna) 1 Simone Vergassola (Siena) 1 Patrick Vieira (Inter) 1 Sergio Volpi (Bologna) 1 Mirko Vucinic (Roma) 1 Gianluca Zambrotta (Milan) 1 Paolo Zanetti (Torino) 1

8 la storia rosanero

Sarti, Burgnich, Facchetti, Bedin,Guarneri, Picchi, Jair, Mazzola,Peirò, Suarez, Corso. Forse ai

più giovani questa formazione nondirà nulla, ma agli appassionati dicalcio, a quelli con qualche annoin più, questo ritornello suonerà fa-miliare. È la grande Inter, l’Inter delmago Helenio Herrera, l’Inter di An-gelino Moratti. Una squadra capa-ce di vincere tutto, una squadra pron-ta a vincere “todos y contra todos”,come diceva il suo allenatore. Un’In-ter capace di aggiudicarsi, primaformazione italiana, la Coppa Inter-continentale. Una favola comin-ciata con l’arrivo a presidente di An-gelino Moratti. Classe 1909, nato aSomma Lombardo, figlio unico diuna farmacista, sette zie tutte suo-re, sposato con Erminia Cremone-si, tifosa nerazzurra anche lei, e pa-dre di sei figli (Adriana, Gianmarco,Maria detta Bedy, Massimo, Gioia el’adottivo Natalino), acquista l’Intersabato 28 maggio 1955 per 100 mi-lioni e diventa il quindicesimo presi-dente della storia del club. Sarebbestata la moglie, presto riconosciu-ta come Lady Erminia, a trasmetter-gli la passione del calcio. Artefici del-la leggenda, oltre al presidentissi-mo, Italo Allodi, responsabile dell’or-ganizzazione in società e del calcio-mercato, e Helenio Herrera. Maall’inizio, più che una favola, l’Inter sidimostra un investimento poco az-zeccato.

Malgrado l’ingaggio di uno deigrandi campioni dell’epoca, Anto-nio Valentin Angelillo, la squadra percinque anni non vince nulla, non ot-tenendo più del terzo posto. Ange-lillo, brillantina sui capelli e baffettineri, è l’idolo della tifoseria e del pa-tron: cresciuto nel Boca Junior, at-taccante più stile che fantasia, clas-se 1937, micidiale cercatore di gol,che con 33 centri in 33 gare stabili-sce nel ’58-’59 il record delle mar-cature, ancora imbattuto, nei cam-pionati a 18 squadre. Ma il campio-ne non entra nelle grazie del nuovoallenatore, Helenio Herrera, classe1916, argentino naturalizzato fran-cese. Carriera da difensore, giocò indiversi club francesi dal 1932 al 1945,vincendo in carriera solo una Cop-pa di Francia nel 1942 con il Red Star.Ma è come allenatore che si pren-de le maggiori soddisfazioni, alle-nando ben tre nazionali diverse (Ita-lia, Francia e Spagna), e vincendosia nel campionato spagnolo che inquello italiano. Nel campionato ibe-rico vince quattro scudetti, due conl’Atlético Madrid e due con il Barcel-

lona. Nel 1960, in seguito alle pole-miche provocate dai contrasti conla stella della squadra blaugranaLadislao Kubala, lascia la Catalo-gna. Arrivato alla corte di Moratti, il“Mago” rivoluziona tutto, dalla pre-parazione atletica alla tattica, dallarichiesta d’ingaggi all’alimentazio-ne degli atleti, dalla comunicazioneal rapporto con il presidente. Herre-ra, che aveva trovato un’Inter “lentae senza ritmo” e che era un sergen-te di ferro (“Il ritiro - confidava - l’hoinventato io”), non vuole Angelillo,che difatti viene ceduto alla Roma.Al suo posto arriva dalla Spagna unodei simboli di quell’epoca: il grandeSuarez. Regista, Luis Suarez, già Pal-lone d’Oro, campione europeo conla nazionale e protagonista nellecoppe internazionali con il Barcello-na, è voluto a tutti i costi dall’allena-tore interista, che viene accontenta-to da Moratti, che deve pagare unacifra record per il calciomercato diallora: 250 milioni. Tanto per capir-ci, con questa cifra versata dall’Interla società catalana costruisce la nuo-va tribuna del suo stadio. Nasce co-sì la squadra ideale di Herrera: unottimo portiere, Buffon e poi Sarti,una coppia di forti centrali difensiviformata da Guarneri e Picchi, un roc-cioso terzino marcatore come Bur-

gnich ed un difensore esterno pron-to ad inserirsi sulla fascia sinistra ein grado di portare scompiglio nel-l’area avversaria, ruolo innovativoper il calcio italiano e realizzato allaperfezione da Facchetti. Davanti al-la difesa operava un mediano ru-bapalloni (Zaglio, Tagnin, Bedin) ingrado di mettere in movimento a de-stra il velocissimo Jair, a sinistra Cor-so, mancino dalla classe immensa,e il regista Suarez, rapido a smi-stare palloni per uno straordinarioattaccante come Mazzola, e per l’al-tra punta (Di Giacomo, Milani, Peiròe, in ultimo, Domenghini). Il “cate-naccio” viene rivalutato e trasforma-to dal “Mago” in un gioco vivace checonquisterà ben presto consensidappertutto. Gli inizi però non so-no facili. Il tecnico rischia l’esonero,il suo rapporto con il manager ItaloAllodi è tormentato. Ma ecco il pri-mo successo. L’Inter di Herrera vin-ce il suo primo scudetto, stagione’62-’63, decisivo il successo a Tori-no sulla Juventus nel cosiddetto der-by d’Italia: 1-0 per i nerazzurri, rete-partita di Sandro Mazzola, classe1942, figlio d’arte, attaccante con unrepertorio di colpi e un’intelligenzaben oltre la media naturale, un’al-tra pagina eterna della lunga storianerazzurra (in tutto, in 418 partite con

una fedeltà senza macchia, Maz-zola realizzerà 117 gol in campiona-to, 20 nelle coppe europee, 24 inCoppa Italia). Dopo lo scudetto par-te una straordinaria e fortunataavventura in Europa che, mercoledì27 maggio 1964, si conclude al “Pra-ter” di Vienna, avversario il Real Ma-drid dei campionissimi, di Puskase Di Stefano che affrontano la lorosettima finale di coppa. I tifosi par-tono da Milano con ogni mezzo pos-sibile per raggiungere la capitale au-striaca. Herrera, che da buon ex delBarcellona vive la finale quasi come

di Roberto Immesi

Quando l’INTER DEL MAGO conquistò la vetta del mondo

la storiarosanero

un derby, prepara la gara in ogniparticolare. Ed è il trionfo. Il gregarioTagnin annulla Di Stefano, lo stop-per Guarneri non lascia palla a Pu-skas, il grande capitano Picchi do-mina la scena difensiva, sul finaledel primo tempo Facchetti lanciaMazzola che porta in vantaggio i ne-razzurri. Nella ripresa 2-0 del cen-travanti Aurelio Milani, poi accor-cia il Real con Felo, chiude Mazzo-la con una rete capolavoro. L’Inter ècampione d’Europa. Uno dei gran-di protagonisti è il gigante buono,Giacinto Facchetti nato a Treviglio nelluglio del 1942, diventato l’allievo pre-diletto del “Mago”. Resterà alla sto-ria come il primo terzino d’attaccodel calcio italiano.

Ma quell’anno riserva ancora unagrande gioia alla squadra di Morat-ti. È il 9 settembre 1964, l’Inter vaalla conquista del mondo. L’avver-sario, per la finale della Coppa In-tercontinentale, è l’Independiente diAvallaneda, il club campione del su-damerica. Si gioca in uno stadio “bol-gia”, Herrera ha riscaldato gli animi(“Non me ne frega nulla dei tifosi av-versari”), i nerazzurri marcano “hom-bre a hombre”, non concedono me-tri agli argentini allenati da ManuelGiudice. La resistenza umana e atle-tica dell’Inter campione d’Europa vie-ne annullata da un errore di Sarti,

una papera clamorosa: Indepen-diente 1-Inter 0. Si riparte a San Siro,due settimane dopo, il 23 settem-bre. Non c’è partita. I nerazzurri do-minano, trainati dal pubblico: 2-0,reti di Mazzola e Corso. Per asse-gnare la Coppa Intercontinentaleserve una terza gara, la “bella”. Sigioca a Madrid, il 26 settembre, sta-dio “Santiago Bernabeu”, il tempiodel Real. Herrera sostituisce Mazzo-la con Peirò, Burgnich con Malatra-si, Jair con Domenghini. Scelte di-scutibili. Infatti i nerazzurri soffronoe rischiano, alla fine dei tempi rego-lamentari il migliore in campo risul-ta Sarti, che para tutto e di più. Not-te drammatica, senza fine. Si rac-conta di una Milano in religioso si-lenzio, in attesa di notizie da Madrid.Tempi supplementari, fatica imma-ne per gli atleti, campo pesante, ga-ra spezzettata. Serve un colpo di ge-nio per rompere l’equilibrio. E qui en-tra in scena Corso. L’Inter passa invantaggio con il suo “Mandrake”al minuto numero 6 del secondotempo supplementare: lancio di Mi-lani, cross di Peirò, controllo di pet-to e sinistro vincente di Corso. È iltrionfo.

Il 1965 è l’anno più glorioso dellastoria dell’Inter. Dopo aver vinto laCoppa dei Campioni e la Coppa In-tercontinentale, i nerazzurri hanno

lasciato il titolo al Bologna in un av-velenato finale di campionato. Perla prima volta nel calcio compare iltermine doping e, per la prima vol-ta, il titolo viene assegnato in unagara di spareggio, che i nerazzurriperdono a Roma il 7 giugno 1964.Moratti è furibondo e accusa tutto etutti. Ci pensa allora Herrera che nel1965 s’inventa un triplice capola-voro. Primo, vince lo scudetto, in ri-monta sul Milan di Gino Viani; poi ri-vince la Coppa Campioni; terzocapolavoro la conquista della se-conda Coppa Intercontinentale.

In Europa la squadra di Herreravola senza problemi sino alla semi-finale con il Liverpool. Cade nella ga-ra d’andata in Inghilterra (3-1) e nonsembra in grado di recuperare laqualificazione. Invece, ancora unavolta, la leggenda si materializza sulcampo bagnato di San Siro, il 12 mag-gio, davanti a 80 mila spettatori. Pu-nizione vincente di Corso, rete fo-tografia di Joaquim Peirò che rubala palla al portiere inglese Lawren-ce (stava palleggiando con le ma-ni), 3-0 di Facchetti. La finale dellaCoppa dei Campioni si disputa a Mi-lano, il 27 maggio. Tempesta di piog-gia sulla città nel pomeriggio, tem-peratura autunnale, stadio esauri-to, gara equilibrata contro i porto-ghesi del Benfica guidati dal gran-

de Eusebio, Inter in maglia biancacon striscia nerazzurra sul petto. De-cide, al 42° del primo tempo, unarete di Jair: la palla passa tra le gam-be del portiere Costa Pereira.

Dall’Europa, infine, al mondo. InCoppa Intercontinentale l’avversa-rio è ancora l’Independiente. A dif-ferenza del precedente confronto,stavolta la gara d’andata si disputaa San Siro. È mercoledì 8 settembre.Gli argentini non hanno neppure iltempo di respirare. Herrera ha chie-sto ai nerazzurri di prendere l’avver-sario per il collo. Peirò, dopo 8 mi-nuti, è già in gol; Mazzola, con unadoppietta, mette il timbro al limpido3-0. Una settimana dopo si gioca incasa dell’Independiente, che provaa buttarla in rissa: Suarez e Sarti ven-gono colpiti da alcuni oggetti lancia-ti dalle tribune, Jair è martoriato difalli. Una traversa e delle belle pa-rate di Sarti certificano il pareggioe dunque la vittoria della secondaCoppa Intercontinentale. Titola la“Gazzetta dello Sport”: “Pari corag-gioso dell’Inter: è campione”. Ricor-derà l’avvocato Prisco di aver segui-to la gara in tribuna d’onore, protet-to dagli alpini della sessione di Bue-nos Aires.La “Grande Inter” vince ilterzo scudetto, il secondo consecu-tivo, al termine del campionato ‘65-’66. Forse il successo meno compli-cato per la squadra di Moratti edel “Mago” Herrera. Qualche timi-da opposizione da parte di Milan eBologna, ma nulla più. I rossoneri siarrendono nel derby, che i nerazzur-ri vincono 2-1, con un gol di Bedin(che annulla Rivera) e un altro di Do-menghini. L’Inter è campione con 50punti.

MAGO conquistò la vetta del mondo

A sinistra, Sandro MazzolaAl centro, Mariolino Corso e Luis SuarezNella pagina accanto: Picchi e Pelè In basso, il “mago” Helenio Herrera con i trofei conquistati

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rosanero

14 il personaggio

L’irascibile MourinhoSpecial One della panchina

DALL’ESORDIO IN CATALOGNA AI SUCCESSI COL PORTO, FINO ALL’AVVENTURA INGLESE CON ABRAMOVICH. E QUEST’ANNO L’ARRIVO ALLA CORTE DI MORATTI

«Chiamatemi Mourinho, nonspeciale. Sono arrivato inun club speciale, l’allena-

tore diventa uno di più. Sono ungrande allenatore, ma non chia-matemi speciale». Come prime di-chiarazioni niente male... Del re-sto, s’era presentato così al suo ar-rivo in Italia il tecnico dell’Inter, Jo-sè Mourinho, durante la prima con-ferenza con i giornalisti italiani. Chis-sà se ora, con un Inter altalenan-te, dal gioco involuto e dalle trameepisodiche, l’allenatore portoghe-se avrà ancora voglia di sentirsi“l’uomo in più”.

Soprannominato lo “Special One”,Mourinho è un personaggio con-troverso, spesso al centro di nu-merose polemiche per via del suocarattere spavaldo. Ma gli va ri-conosciuto il suo valore tecnico:per due anni consecutivi (2004 e2005) infatti, il tecnico portoghe-se è stato indicato il migliore alle-natore del mondo dall’Iffhs, l’Isti-tuto internazionale di storia e sta-tistica del calcio.

Nato a Setùbal, in Portogallo, il

26 gennaio 1963, Mourinho a 15anni abbandona la carriera cal-cistica e si dedica allo studio, di-ventando insegnante di educazio-ne fisica. Nel 1996 lascia il ruolo didocente per intraprendere quellodi tecnico-traduttore sulla panchi-na del Barcellona. Rimane in Ca-talogna anche la stagione succes-siva, allenando la squadra riservedel club spagnolo. Nel 2000 siedesulla panchina del Benfica, doveottiene dei buoni risultati e per que-sto chiede il prolungamento delcontratto. Ma i dirigenti del clubportoghese non accettano e Mou-rinho lascia la panchina a fine sta-gione. Dopo una parentesi nellasquadra dell’União Leira, nel 2002viene ingaggiato dal Porto. In dueanni di permanenza sulla panchi-na della squadra portoghese, Mou-rinho vince due campionati, unaCoppa del Portogallo, una Cop-pa Uefa e una Champions League.Proprio durante i festeggiamentiper la conquista della ChampionsLeague, Mourinho abbandona,con una protesta silenziosa, il pal-co allestito al centro del campo.Solo giorni dopo, lo stesso tecnico

spiegò la ragione di questo ge-sto clamoroso: aveva ricevuto del-le minacce dai tifosi del Porto in se-guito alle voci di un suo possibiletrasferimento sulla panchina delChelsea.

Ma non sono voci infondate. Nel2004, dopo aver rescisso il contrat-to con la società portoghese, ap-proda infatti in Inghilterra al club diRoman Abramovich. In una dellesue prime conferenze stampa di-chiara: «Se avessi voluto un lavorofacile sarei rimasto al Porto, conuna bellissima sedia blu, una Cham-pions in bacheca, Dio e dopo Dioil sottoscritto». In terra inglese, Mou-rinho mette su una squadra mol-to competitiva, a tal punto da con-quistare dopo cinquant’anni duetitoli di Premier League (2004-2005e 2005-2006) e una Coppa di Le-ga (2004-2005). Nella stagione2006-2007 sempre sulla panchi-na dei blues, conquista la Fa Cupcontro il Manchester United e laCoppa di Lega contro l’Arsenal. Lastagione successiva, dopo avereperso ai rigori in maniera dram-matica la finale di Champions Lea-gue contro lo United, di comune

accordo con la società, Mourinhoscioglie il contratto a causa di al-cune incomprensioni con Abramo-vich.

Il 2 giugno 2008, lo “Special One”firma un contratto triennale con l’In-ter. La sua stagione sulla panchi-na nerazzurra inizia con la conqui-sta della Supercoppa italiana aidanni della Roma, così che può an-noverare nel suo palmarès perso-nale le supercoppe di tre paesi:Portogallo, Inghilterra e Italia. Incampionato, nelle prime dieci gior-nate, la sua squadra ho ottenuto21 punti in classifica, frutto di sei vit-torie, tre pareggi e una sconfitta.

di Roberta Siino

SCONTIdal 30% al 50%

16 il prossimo turno rosanero

La “cura” Mihajlovichper il Bologna in crisi

TRASFERTA INSIDIOSA DOMENICA PROSSIMA PER IL PALERMO CHEAFFRONTERÀ UNA SQUADRA GIUNTA ORMAI ALL’ULTIMA SPIAGGIA

Il prossimo turno vedrà il Paler-mo impegnato contro il Bolognadi Sinisa Mihajlovic, in una sfi-

da facile solo all’apparenza. Dopoil buon esordio del tecnico serbocontro la Roma, i bolognesi sem-brano in risalita e potranno conta-re sulla ventata di entusiasmo cheMihajlovic ha portato in tutto l’am-biente. Fin qui il Bologna ha delu-so: due vittorie e un pareggio dal-l’inizio della stagione non posso-no bastare ad una piazza esigen-te come quella emiliana. Urgonorinforzi, la società lo sa e a genna-io arriveranno. Nel frattempo peròbisogna resistere. Il Bologna nonvince in casa dal 19 ottobre (3-1 con-tro la Lazio), il pareggio con la Ro-ma è servito a placare un po’ glianimi ma c’è necessità di risultatiimportanti. Anche il Palermo nonattraversa un buon momento, sesi esclude la parentesi Chievo.

Premesso ciò, Bologna-Palermoresta una partita di calcio e comesempre sul tappeto verde tutto puòsuccedere. Si affronteranno dueformazioni in crisi di gioco e di ri-

sultati. Ecco perché la partita di Bo-logna potrebbe rappresentare laclassica ultima spiaggia, poiché itifosi non potrebbero tollerare uneventuale sconfitta contro unasquadra ritenuta alla propria por-tata. Proviamo allora ad esamina-re le possibili chiavi tattiche per ri-solvere la partita.

Il Bologna gioca con un falso 4-5-1, nel senso che un esterno in fa-se offensiva va a fare la punta, con-tro la Roma è stato Adailton, e con-tro Siena e Palermo probabilmen-

te sarà di nuovo lui a supportarel’unica punta Di Vaio. L’altro ester-no sarà Valiani, un centrocampi-sta molto veloce ed offensivo checercherà di “allargare” la difesarosanero. Dunque, il centrocam-po palermitano dovrà sostenereCassani e Balzaretti nel tentativodi contenere le folate offensive deidue esterni bolognesi.

Altro elemento cardine del cen-trocampo emiliano è Volpi, abileregista e ottimo tiratore, in questocaso potrebbe essere Simplicio a

fungere da trequartista-interdito-re, arretrando leggermente la suaposizione per pressare e non la-sciare il tempo di ragionare al re-gista bolognese. Bloccando il cen-trocampo, il Palermo dovrebbe as-sumere il controllo del gioco conLiverani e sfruttare la velocità diMiccoli e Cavani che con Morase Terzi, lenti e macchinosi, non do-vrebbero faticare troppo.

Un ultimo appunto sulla bravu-ra di Di Vaio: l’esperta punta è ilclassico attaccante sornione, ma-gari non lo si vede per tutta la par-tita ma è sempre in agguato, pron-to ad approfittare dell’errore av-versario. È importante che i cen-trali rosanero non abbiano cali diconcentrazione e non gli conce-dano troppo spazio per non cor-rere il rischio di farsi beffare allaprima occasione. Questo Bologna,ad oggi, è ancora un’incognita det-tata dal cambio di allenatore e dauna interminabile serie di infor-tuni che non le hanno permessodi esprimersi sui livelli che i tifosiattendevano. Per il Palermo po-trebbe essere l’occasione buonaper tornare alla vittoria esterna.

di David Montalbano

Sergio VolpiSinisa Mihajlovich

17fuori camporosanero

MOKA TERMINI in collaborazione con il giornale “ROSANERO” assegnerà ilpremio Miglior Rosanero Tonaca di Monaco al miglior giocatore in campo du-rante le partite casalinghe di campionato, scelto in base ai voti espressi davoi tifosi tramite l’indirizzo di posta elettronica:

[email protected] con un sms al numero: 3202527458lasciando anche un recapito telefonico. Il premio, che consiste in una fornitura annua di 24 kg. di caffè, verràconsegnato nei primi giorni della settimana successiva, presso la Torrefa-zione MOKA TERMINI (Via Napoli, 12 - Palermo).

UN PREMIO PER CHI PARTECIPERÀ AL VOTOTra tutti coloro che avranno indovinato il migliore in campo verrà estrattoa sorte un solo nominativo che avrà diritto a partecipare alla premia-zione, consegnando personalmente il premio al giocatore più votato.Inoltre, al tifoso vincitore, sarà offerta dalla Torrefazione Moka Termi-ni una fornitura di 6 chili di caffè.

IL MIGLIORE DI OGGI SCEGLILO TU

Potrete seguire le premiazioni del migliore in campo sul magazine sportivotelevisivo “Stadionews”.

Maglia: n. 24

Ruolo: difensore

Nato a: Horsens (Danimarca)

Nato il: 26/03/1989

Altezza: 189 cm

Peso: 82 kg

SIMON KJAERIl difensore del Palermo è stato scelto dai tifosi rosanero comemigliore giocatore in campo durante la gara casalinga contro ilChievo. Kjaer riceve così il premio della Torrefazione Moka Ter-mini in via Napoli, 12, a Palermo.

Giuseppa Lucido è la tifosa rosanero che ha vinto il premio con-sistente in sei chili di caffè, sorteggiato tra coloro che hanno in-dovinato Kjaer nella partita casalinga contro il Chievo.

18 il calcio minore rosanero

Juventus-GenoaGiovedì 13 novembre, ore 20,30 SKY

MEDIASET PREMIUMPalermo-InterSabato 15 novembre, ore 20,30 SKY

MEDIASET PREMIUMCARTAPIU' LA7

Atalante-NapoliDomenica 16 novembre, ore 15.00 SKY

MEDIASET PREMIUMCagliari-FiorentinaDomenica 16 novembre, ore 15.00 SKY

CARTAPIU' LA7Catania-TorinoDomenica 16 novembre, ore 15.00 SKY

CARTAPIU' LA7MEDIASET PREMIUM

Milan-ChievoDomenica 16 novembre, ore 15.00 SKY

MEDIASET PREMIUM

Sampdoria-LecceDomenica 16 novembre, ore 15.00 SKY

CARTAPIU' LA7Siena-BolognaDomenica 16 novembre, ore 15.00 SKY

CARTAPIU’ LA7Udinese-RegginaDomenica 16 novembre, ore 15.00 SKY

CARTAPIU’ LA7Roma-LazioDomenica 16 novembre, ore 20.30 SKY

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La sconfitta con il Torino è il tema da cui parte la di-scussione a “Centrocampo”, condotto come di con-sueto da Giusy Randazzo, che si avvale di uno stu-dio molto “tecnico” con Davide Campofranco, oracentrocampista del Trapani, il comico Dario Veca eEdoardo De Filippis (presidente dell’AssociazioneGiovani Futuro). A supportare Giusy Randazzo Tibe-rio Cantafia e Giancarlo Bellipanni. In studio, oltrealla “sgabellina” Cindy Cabri e Raimondo Di Matteoal sax, gli opinionisti Daniele Sorintano, avvocato, eil presidente dell’Otium Palermo Fabio Cocchiara.La discussione verte principalmente sulle dichiara-zioni di Zamparini, un fiume in piena che colpisce ar-bitri, giornalisti e squadra. Se sugli arbitri gli ospiti siesprimono unanimemente a favore del presidente,

è il ragionamento sul comportamento da utilizzarecon squadra e tecnico a dividere lo studio.Da lì il passo è breve per arrivare a discutere del po-sizionamento in campo di alcuni giocatori, tra cuiCavani. D’accordo con Zamparini Daniele Sorintano,secondo cui Cavani sembra più un esterno e Noceri-no non è adatto al ruolo di centrocampista laterale. Dopo le interviste di Cocchiara si discute sul prossi-mo impegno con l’Inter, ricordando soprattutto cheMourinho verrà per la prima volta a Palermo dopo ladefaillance di qualche anno fa: “A Palermo”, disse,”verrei solo se scortato”.In studio comunque si spera di un risultato positivoricordando, grazie a Bellipanni, il 3 a 2 del Palermodi Del Neri sull’Inter di Mancini.

“Centrocampo”: si commental’eruzionedel vulcanoZamparini

Tra le cinque palermitanesplende solo il Villabate

ECCELLENZA. IL PUNTO SUL CAMPIONATO GIUNTO ALL’UNDICESIMA GIORNATAPARMONVAL, BAGHERIA, CARINI E MONREALE: UN AVVIO TRA MILLE PROBLEMI Quando il campionato di Eccel-

lenza siciliano ha aperto i bat-tenti, i giornali avrebbero po-

tuto titolare “Attenti a quelle cinque”,riferendosi alle compagini palermi-tane presenti nel girone A. Oggi, adue mesi dal via del torneo, in vistadell’undicesima giornata da gioca-re, si può ridurre questo numero azero. Sì, perché nessuna tra Villaba-te, Parmonval, Città di Bagheria, Ca-rini e Audace Monreale può essereconsiderata in corsa per la vetta del-la classifica, ma addirittura per al-cune si parla di obiettivo salvezza.

Non è il caso dello Splendore Vil-labate, unica vera speranza in que-sto campionato. I ragazzi di misterLa Bianca hanno dimostrato di ave-re carattere, tenacia ed una buonatecnica, ma mancano di continuità.Nelle dieci gare giocate fino ad ora,infatti, si contano quattro vittorie, al-trettanti pareggi e due sconfitte. Cla-moroso, ad esempio, l’esordio dicampionato contro la matricola Fa-vara e il pari in casa contro il mode-sto Akragas. I giallorossi occupanoadesso il quarto posto in classificacon 16 punti, a sette lunghezze dal-la prima. Nel prossimo turno incon-treranno in casa la Folgore nel ten-tativo di proseguire la scia positivainiziata col pareggio contro il Licata,due domeniche fa, e proseguita conla splendida vittoria sul campo delBagheria nello scorso turno.

Seguono a ruota due squadre new

entry del calcio di Eccellenza: la Par-monvale il Città di Bagheria. Le duecompagini sembrano camminarea braccetto, differenziandosi soloper una rete subita in più dalla se-conda. Quattro vittorie, due pareg-gi e quattro sconfitte e 14 punti tota-li per entrambe.

La squadra di Partanna Mondel-lo-Valdesi, guidata dal tecnico Ca-talano, partita in sordina, ha addi-rittura battuto l’allora capolista Agroe-ricino, respirando più volte l’aria dialta quota nella classifica. L’inespe-rienza però si paga e i risultati lodimostrano. Domenica si giocheràin casa del Kamarat, compagno diclassifica della palermitana e saràdavvero una prova di fuoco per lagiovane squadra.

Partenza a tutto gas invece per ilBagheria che nella primissima gior-nata porta a casa i tre punti batten-do la bestia nera Licata. Niente ma-le per la squadra di mister Bellomo,ripescata in extremis per il salto diqualità in questa categoria. Gli alti e

bassi, registrati in questi dieci incon-tri giocati, non lasciano intravede-re quel rendimento costante che cisi aspettava. Dopo la batosta di do-menica scorsa contro il Villabate, al-la compagine palermitana servireb-be almeno un punto nel prossimoturno, in casa del Campobello, permantenere il passo.

Scendendo di tre punti in classifi-ca troviamo il Carini. La potremmodefinire, insieme al Monreale, comela squadra dei giovani. Gli undici dimister Petrone vedono il primo risul-tato positivo solo alla quarta giorna-ta, battendo il Favara, ultimo in clas-sifica. Dopo quel 5 ottobre sono sta-ti ben cinque i pareggi collezionatidalla squadra, tutti senza reti segna-te e subite. Il Carini è tornato alla vit-toria la scorsa domenica contro unacciaccato Monreale, interrompen-do la maledizione degli 0-0. Nel pros-simo turno si troverà di fronte il Ribe-ra, affondato domenica scorsa sot-to i colpi della capolista Mazara.

Ultimo della lista è proprio l’Au-

dace Monreale. Ad inizio stagio-ne i tifosi erano convinti che anchein Eccellenza si potesse replicare l’ot-tima stagione della Promozione.Niente di più sbagliato. La squadraè penultima in classifica con soli 7punti. L’obiettivo principale, anchese decisamente lontano, è la salvez-za che, visti i risultati (7 sconfitte, 2vittorie e 1 pareggio), abbiamo mo-tivo di pensare sarà difficile da rag-giungere. Nonostante il cambio alcomando della panchina, con l’ar-rivo di Buffa (ex junores) al posto diNinni Carollo, la squadra non ha fat-to risultato e ha dimostrato di nonessere ancora pronta per affronta-re i campi della massima categoriaregionale. La nota positiva della so-cietà della cittadina normanna so-no le giovani leve, di cui patron DiMinica va fiero. Nella prossima ga-ra, reduce dalla sconfitta contro ilCarini, la formazione di Buffa incon-trerà in casa l’Akragas, anch’essopenultimo. Inutile dire che tutti siaspettano la partita del riscatto.

di Daniela Giordano

19fuori camporosanero

Ingredienti (per 6 persone)• 500 gr di casarecce• 400 gr di filetto di cernia• 250 gr di passata di pomodoro• 1 cipolla• sale e pepe• 1 dl di panna da cucina• olio extravergine di oliva• mentuccia fresca• un bicchiere di vino bianco

La cucina di RosaneroCASARECCE AL RAGU DI CERNIA

Preparazione. Sventrate il pollo, fiammeggiatelo e lavatelobene, tagliatelo a pezzi regolari. Fate scalda-re l'olio e il burro in un tegame, adagiatevi ipezzi di pollo e fateli colorire da ogni parte, ri-voltandoli con un cucchiaio di legno. Unavolta rosolato, bagnatelo con un bicchiere scar-so di vino rosso e lasciate che evapori a fuocolento. Tritate le foglie di salvia, il rosmarino e unite-lo al pollo, rimescolate bene, aggiungete il pas-sato di pomodoro, salate, pepate e fate cuo-cere il pollo per un'ora e dieci minuti circa, afuoco lento, unendo se necessità un po' di ac-qua calda. Tagliate le olive a metà e unitele alpollo, insieme con i capperi, dieci minuti pri-ma del termine di cottura. Levate il pollo dalfuoco e trasferitelo in una pirofila con tutto ilsuo intingolo, servite in tavola.

Ingredienti (per 4 persone)• 1 pollo • 4 cucchiai di olio • 30 g di burro • vino rosso • 400 g di pass.di pomodoro • rosmarino,s alvia • 100 g di olive verdi snoccio-late • 30 g di capperi • sale , pepe

POLLO IN UMIDO

Preparazione. Tagliate a dadini i fi-letti di cernia,in unacasseruola fate roso-lare la cipolla prece-dentemente tritata,aggiungere i dadinidi cernia e fate sfu-mare con il bicchie-re di vino bianco. In-corporate al soffrittola passata di pomo-doro, portare ad ebo-lizzione per due mi-nuti circa e unite la panna e un pizzico di mentuccia. Lessatele caserecce e scolatele al dente, unendole alla salsa. Maneg-giate la pasta e infine aggiungete la restante parte di mentuc-cia tritata. Decorate con un ciuffo di mentuccia fresca e un fi-lo di olio a crudo.

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