risoluzione di problemi di dischi

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CAPITOLO 27 Gli errori di dischi rigidi e di file system possono essere generati da diversi problemi, ad esempio guasti hardware, interruzione dell’alimentazione, scarsa manutenzione del sistema, virus e errori umani. In questo capitolo vengono presentati riferimenti per la risoluzione di problemi relativi a dischi e a file system, viene illustrato l’utilizzo degli strumenti adeguati a tale scopo e riportate informazioni sulle condizioni di errore di volume e di disco, sui virus e sui messaggi di arresto. È inoltre possibile esaminare questo capitolo per ottenere descrizioni accurate del record di avvio principale (MBR, Master Boot Record), della tabella di partizione GUID (GPT) e dei settori di avvio. Contenuto del capitolo Novità nella risoluzione dei problemi di dischi e di file system ......................................................... 30 Strumenti di manutenzione e di risoluzione dei problemi .................................................................. 31 Descrizioni dello stato di dischi e volumi.............................................................................................. 55 Virus che influenzano il record di avvio principale e i settori di avvio .............................................. 60 Riparazione di record di avvio principale e settori di avvio su computer basati su processori x86 ......................................................................................................................... 64 Messaggi di arresto per dischi e file system........................................................................................ 69 Altri problemi del disco............................................................................................................................ 70 Settori del disco fondamentali per l'avvio ............................................................................................ 71 Risorse aggiuntive ................................................................................................................................ 103 Informazioni correlate Per ulteriori informazioni sulla tabella di allocazione file (FAT, File Allocation Table) e sui file system NTFS, consultare “File System” nel presente Resource Kit. Per ulteriori informazioni sulla gestione di dischi e volumi, consultare “Gestione dei dischi” nel presente Resource Kit. Per ulteriori informazioni sugli strumenti per la risoluzione di problemi forniti da Microsoft® Windows® XP Professional, consultare “Strumenti per la risoluzione dei problemi” nel presente Resource Kit. Per ulteriori informazioni sui metodi di risoluzione di problemi, consultare “Concetti e strategie per la risoluzione dei problemi” nel presente Resource Kit. Risoluzione di problemi di dischi e file system

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Risoluzione Di Problemi Di Dischi

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  • C A P I T O L O 2 7

    Gli errori di dischi rigidi e di file system possono essere generati da diversi problemi, ad esempio guasti hardware, interruzione dellalimentazione, scarsa manutenzione del sistema, virus e errori umani. In questo capitolo vengono presentati riferimenti per la risoluzione di problemi relativi a dischi e a file system, viene illustrato lutilizzo degli strumenti adeguati a tale scopo e riportate informazioni sulle condizioni di errore di volume e di disco, sui virus e sui messaggi di arresto. inoltre possibile esaminare questo capitolo per ottenere descrizioni accurate del record di avvio principale (MBR, Master Boot Record), della tabella di partizione GUID (GPT) e dei settori di avvio.

    Contenuto del capitolo

    Novit nella risoluzione dei problemi di dischi e di file system.........................................................30

    Strumenti di manutenzione e di risoluzione dei problemi..................................................................31

    Descrizioni dello stato di dischi e volumi..............................................................................................55

    Virus che influenzano il record di avvio principale e i settori di avvio ..............................................60

    Riparazione di record di avvio principale e settori di avvio su computer

    basati su processori x86.........................................................................................................................64

    Messaggi di arresto per dischi e file system........................................................................................69

    Altri problemi del disco............................................................................................................................70

    Settori del disco fondamentali per l'avvio ............................................................................................71

    Risorse aggiuntive ................................................................................................................................ 103

    Informazioni correlate

    Per ulteriori informazioni sulla tabella di allocazione file (FAT, File Allocation Table) e sui file system NTFS, consultare File System nel presente Resource Kit.

    Per ulteriori informazioni sulla gestione di dischi e volumi, consultare Gestione dei dischi nel presente Resource Kit.

    Per ulteriori informazioni sugli strumenti per la risoluzione di problemi forniti da Microsoft Windows XP Professional, consultare Strumenti per la risoluzione dei problemi nel presente Resource Kit.

    Per ulteriori informazioni sui metodi di risoluzione di problemi, consultare Concetti e strategie per la risoluzione dei problemi nel presente Resource Kit.

    Risoluzione di problemi di dischi e file system

  • 30 Parte VI Risoluzione dei problemi del sistema

    Novit nella risoluzione dei problemi di dischi e di file system

    Con Microsoft Windows XP Professional vengono forniti strumenti avanzati per la risoluzione di problemi relativi a dischi e a file system. Nella tabella 27.1 sono riepilogati i miglioramenti apportati in Windows XP rispetto a Professional Microsoft Windows 2000.

    Tabella 27.1 Miglioramenti e modifiche rispetto a Windows 2000

    Nuova funzionalit Descrizione della funzionalit

    Ripristino automatico di sistema (ASR, Automated System Recovery)

    ASR rappresenta un metodo in due parti mediante il quale possibile effettuare il ripristino dello stato del sistema operativo utilizzando file salvati su supporto a nastro e configurazioni del disco rigido salvate su un disco floppy.

    Nuove caratteristiche di Utilit di deframmentazione dischi, inclusa unopzione di riga di comando.

    In Windows XP Professional sono disponibili due tipi di metodi di deframmentazione dei dischi: lo snap-in Utilit di deframmentazione dischi e una nuova versione di riga di comando dello strumento (Defrag.exe). possibile, tramite entrambi gli strumenti, deframmentare volumi NTFS con dimensioni di cluster superiori ai 4 KB e file inferiori a 16 cluster. possibile inoltre deframmentare la Tabella file master (MFT, Master File Table) su volumi NTFS.

    Risoluzione dei problemi di dischi e volumi dalla riga di comando utilizzando DiskPart.

    Lutilizzo del nuovo strumento di riga di comando DiskPart per la risoluzione dei problemi di dischi e volumi dalla riga di comando rappresenta unalternativa allo snap-in Gestione disco.

    Creazione di dischi con tabella di partizione GUID su computer Itanium.

    In Windows XP 64-Bit Edition supportato un nuovo stile di partizione denominato GPT (Tabella di partizione GUID, GUID Partition Table). Nei dischi GPT sono presenti tabelle di partizione ridondanti per una maggiore integrit strutturale della partizione.

    Utilizzo dello strumento Fsutil.exe per individuare se un volume segnalato come danneggiato.

    Tramite lo strumento di riga di comando Fsutil.exe sono forniti numerosi comandi utilizzabili per la gestione del funzionamento del file system. possibile, ad esempio, utilizzare il comando fsutil dirty per determinare se un volume danneggiato. In tal caso, si sono verificati errori del file system e occorre eseguire Chkdisk sul volume per porre rimedio al problema. inoltre possibile utilizzare il comando fsutil dirty per contrassegnare un volume come danneggiato.

    Se la migrazione viene eseguita dalla versione 4.0 di Microsoft Windows NT, oltre ai miglioramenti descritti nella tabella 27.2 sono disponibili i miglioramenti indicati nella tabella 27.1.

  • Capitolo 27 Risoluzione di problemi di dischi e file system 31

    Tabella 27.2 Miglioramenti e modifiche rispetto a Windows 4.0

    Nuova funzionalit Descrizione della funzionalit

    Chkntfs.exe Chkntfs.exe uno strumento di riga di comando utilizzabile per la disattivazione dellesecuzione automatica al riavvio di Chkdsk sui volumi danneggiati. Inoltre, possibile utilizzare Chkntfs per annullare una sessione pianificata di Chkdsk in modo che non venga eseguita durante il riavvio del computer.

    Nuovi parametri di Chkdsk In Chkdsk sono presenti due nuovi parametri, /c e /i, per la riduzione del tempo richiesto per lesecuzione di Chkdsk su volumi NTFS.

    Console di ripristino La Console di ripristino un ambiente di avvio di riga di comando che consente laccesso al disco rigido per la risoluzione dei problemi di base e per la manutenzione del sistema.

    Dmdiag.exe Dmdiag.exe uno strumento di riga di comando per la visualizzazione della posizione e del layout di dischi e volumi dinamici. I dischi dinamici sono stati introdotti con Windows 2000 e non utilizzano il layout tradizionale di partizione utilizzato dai dischi nelle versioni di Windows NT 4.0 e precedenti.

    Strumenti di manutenzione e di risoluzione dei problemi

    Con Windows XP Professional sono forniti numerosi strumenti utili per la manutenzione e la risoluzione di problemi di dischi e di file system. Di seguito sono elencati gli strumenti descritti in questa sezione.

    Chkdsk

    Utilit di deframmentazione dischi

    Console di ripristino

    Ripristino automatico di sistema

    DiskProbe

    Dmdiag

    Per ulteriori informazioni sulla risoluzione di problemi con Windows XP Professional, consultare Strumenti per la risoluzione dei problemi e Concetti e strategie per la risoluzione dei problemi nel presente Resource Kit.

  • 32 Parte VI Risoluzione dei problemi del sistema

    Chkdsk Chkdsk.exe uno strumento di riga di comando utilizzato per la verifica dellintegrit logica di un file system su un volume Windows XP Professional. Nel caso in cui le strutture del file system risultino danneggiate, in Windows XP Professional sar automaticamente pianificata lesecuzione di Chkdsk al successivo riavvio del computer. In qualsiasi momento possibile eseguire manualmente Chkdsk dal prompt dei comandi oppure da Esplora risorse o da Risorse del computer. Per ulteriori informazioni sullesecuzione della versione grafica di Chkdsk, consultare Esecuzione di Chkdsk da Risorse del computer o da Esplora risorse in questo capitolo.

    I volumi in cui si sono presentati errori del file system sono denominati volumi danneggiati. Per indicare il verificarsi di un problema nel file system e il danneggiamento del volume, in Windows XP Professional viene visualizzato un messaggio simile al seguente nel momento in cui viene effettuato il tentativo di aprire, eliminare oppure rinominare un file o una cartella tramite Esplora risorse oppure tramite il prompt dei comandi.

    La directory o il file nomefile danneggiato e illeggibile. Eseguire l'utilit

    Chkdsk.

    inoltre possibile visualizzare messaggi presenti nel registro eventi di sistema nello snap-in Visualizzatore eventi. Nella figura 27.1 illustrata una voce di Chkdsk nel registro eventi di sistema.

    Figura 27.1 Messaggio di Chkdsk nel registro eventi di sistema in Visualizzatore eventi.

    anche possibile determinare se un volume danneggiato tramite lutilizzo dei comandi fsutil dirty query oppure chkntfs.

  • Capitolo 27 Risoluzione di problemi di dischi e file system 33

    Per determinare, ad esempio, se il volume C danneggiato, possibile digitare

    fsutil dirty query c:

    oppure

    chkntfs c:

    Esecuzione di Chkdsk per la riparazione dei file system possibile eseguire Chkdsk in due modalit differenti:

    Chkdsk senza parametri. Quando si esegue Chkdsk senza inserire parametri, il programma viene eseguito in modalit di sola lettura. In tal modo il disco viene esaminato e sono elencati eventuali errori del file system senza per che essi vengano riparati.

    Chkdsk con parametri. Quando si esegue Chkdsk con parametri, come ad esempio /f oppure /r, gli errori relativi alle strutture del file system vengono riparati.

    Prima di eseguire Chkdsk per riparare un volume, attenersi alla procedura riportata di

    seguito.

    Prima di eseguire Chkdsk per riparare un volume, occorre effettuare le operazioni riportate di seguito.

    Effettuare una copia di backup dei file di dati fondamentali oppure assicurarsi di averlo gi effettuato.

    Prepararsi al completamento del processo di Chkdsk.

    Il completamento del processo di Chkdsk potrebbe richiedere una notevole quantit di tempo nel caso in cui vengano utilizzato il parametro /f oppure /r su un volume di grandi dimensioni, ad esempio di 70 GB, oppure su un volume contenente un grande numero di file (milioni). Durante lesecuzione il volume non disponibile, dato che non viene rilasciato fino al termine di Chkdsk. Se il volume viene esaminato durante il processo di avvio, il computer non sar disponibile fino al termine dellesecuzione di Chkdsk.

    In Chkdsk non sono inclusi parametri per leliminazione del processo. Tuttavia, durante la sua esecuzione, possibile specificare i parametri per abbreviare il processo. Per ulteriori informazioni sul modo in cui ridurre al minimo i tempi di inattivit durante lesecuzione di Chkdsk, consultare Riduzione del tempo richiesto per lesecuzione di Chkdsk su volumi NTFS nel presente capitolo.

    Esecuzione di Chkdsk sul volume di avvio

    Il messaggio riportato di seguito viene visualizzato nel momento in cui utilizzato il parametro /f oppure /r durante lesecuzione di Chkdsk sul volume di avvio.

    Impossibile eseguire chkdsk. Il volume utilizzato da un altro processo.

    Programmare il controllo di questo volume al riavvio successivo del sistema?

    (S/N)

    Lutilizzo esclusivo del volume di avvio non pu essere concesso a Chkdsk dato che in esso sono presenti i file del sistema operativo Windows XP. Occorre pertanto riavviare il computer per esaminare il volume. Nel caso venga selezionato S, sar eseguita una versione di Chkdsk denominata Autochk durante il successivo avvio del computer. Una volta controllato il volume di avvio, il computer sar riavviato automaticamente.

  • 34 Parte VI Risoluzione dei problemi del sistema

    Esecuzione di Chkdsk su un volume diverso dal volume di avvio

    Nel caso in cui il parametro /f oppure /r sia utilizzato su un volume differente dal volume di avvio, questo volume sar utilizzato esclusivamente da Chkdsk fino al termine della riparazione degli errori al suo interno. Se il volume presenta file o programmi aperti, verr visualizzato il messaggio riportato di seguito.

    Impossibile eseguire chkdsk. Il volume utilizzato da un altro processo.

    Smontare il volume per eseguire chkdsk. TUTTI GLI HANDLE DEL VOLUME APERTI

    CESSERANNO IN QUESTO MODO DI ESSERE VALIDI. Forzare lo smontaggio sul volume?

    (S/N)

    Se viene selezionato S, Chkdsk tenter di chiudere tutti gli handle e di bloccare il volume. Se tale operazione viene effettuata con successo, avr inizio il processo di riparazione. La durata di tale processo determinata dal numero di file e di cartelle presenti sul volume e dal grado di danneggiamento, se presente.

    Nel caso in cui non sia possibile chiudere il volume oppure nel caso in cui venga selezionato N, possibile specificare se si desidera analizzare il volume tramite lesecuzione di Autochk durante il successivo riavvio del computer. Per ulteriori informazioni su Autochk, consultare Esecuzione di Autochk durante il riavvio del computer in questo capitolo.

    Sintassi di Chkdsk

    Di seguito illustrata la sintassi della riga di comando di Chkdsk.

    chkdsk [volume[[percorso] nomefile]] [/f] [/v] [/r] [/x] [/i] [/c][/l[:dimensioni]]

    Parametri di Chkdsk

    Nella tabella 27.3 sono elencati tutti i parametri della riga di comando di Chkdsk.

    Tabella 27.3 Parametri di Chkdsk

    Parametro Descrizione

    volume Viene specificato il volume che si intende analizzare con Chkdsk. possibile specificarlo utilizzando uno dei formati illustrati negli esempi seguenti.

    Per eseguire Chkdsk sul volume C, inserire

    c:

    Per eseguire Chkdsk su un volume di nome data installato su C, inserire

    c:\data

    Per eseguire Chkdsk su un altro volume, possibile inserire il nome simbolico del volume, come ad esempio

    \\?\Volume{2d9bd2a8-5df8-11d2-bdaa-000000000000}

    possibile determinare un nome di collegamento simbolico di un volume tramite il comando mountvol. Per ulteriori informazioni su mountvol, consultare la Guida in linea di Windows XP Professional.

    percorso Esclusivamente FAT/FAT32. Viene specificato il percorso di un file o di un insieme di file allinterno della struttura di cartelle del volume.

    (continua)

  • Capitolo 27 Risoluzione di problemi di dischi e file system 35

    Tabella 27.3 Parametri di Chkdsk (continua)

    Parametro Descrizione

    nomefile Esclusivamente FAT/FAT32. Viene specificato il file o linsieme dei file da analizzare per la frammentazione. possibile utilizzare caratteri jolly (* e ?).

    /f Vengono riparati gli errori sul disco. Il volume deve essere bloccato. Nel caso non sia possibile, verr consentito di analizzarlo al successivo riavvio del computer.

    /v Su FAT/FAT32: viene visualizzato il percorso e il nome completi di ciascun file presente sul disco. Su NTFS: vengono visualizzate informazioni aggiuntive oppure messaggi di pulitura, se presenti.

    /r Individua i settori danneggiati e recupera le informazioni leggibili (richiede la presenza di /f). Nel caso non sia possibile bloccare il volume, verr consentito di analizzarlo al successivo riavvio del computer.

    Dato che in NTFS, inoltre, vengono identificati e ricollegati i settori danneggiati durante lesecuzione delle normali operazioni, di norma non occorre utilizzare il parametro /r a meno che non si sospetti la presenza di settori danneggiati sul disco.

    /x Viene prima obbligato lo smontaggio del volume, se necessario. Tutti gli handle aperti presenti sul volume sono quindi non validi (richiede la presenza di /f). Questo parametro non funziona sul volume di avvio. Occorre riavviare il computer per smontare il volume di avvio.

    /i Esclusivamente NTFS. Viene effettuato un controllo meno accurato delle voci dindice, riducendo in tal modo il tempo di esecuzione di Chkdsk.

    /c Esclusivamente NTFS. Viene ignorato il controllo dei cicli interni alla struttura di cartelle, riducendo in tal modo il tempo di esecuzione di Chkdsk.

    /l:dimensioni Esclusivamente NTFS. Viene modificata la nuova dimensione, in kb, del file di registro. Viene visualizzata la dimensione attuale nel caso non ne venga inserita una nuova.

    Nel caso in cui il sistema si spenga, si arresti oppure venga riavviato inaspettatamente, sar eseguito da NTFS un processo di recupero in grado di accedere alle informazioni nel file di registro nel momento in cui verr riavviato Windows XP Professional. La dimensione del file di registro varia in base alla dimensione del volume. Nella maggior parte dei casi, non occorre modificare la dimensione del file di registro. Tuttavia, nel caso in cui la quantit di modifiche sia cos elevata da imporre a NTFS di riempire il file di registro prima che tutti i metadati vengano scritti su disco, occorre che NTFS obblighi la scrittura dei metadati su disco e laumento dello spazio disponibile su registro. Nel momento in cui tale condizione ha luogo, possibile notare un arresto temporaneo di Windows XP Professional per 5 o pi secondi. possibile eliminare le operazioni di scrittura obbligata dei metadati su disco aumentando le dimensioni del file di registro. Per ulteriori informazioni sulla possibilit di recupero di NTFS, consultare File System nel presente Resource Kit.

    /? Viene visualizzato lelenco di parametri di Chkdsk.

    Per ulteriori informazioni sui parametri di Chkdsk, consultare la Guida in linea di Windows XP Professional. Per ulteriori informazioni sullesecuzione della versione grafica di Chkdsk, consultare Esecuzione di Chkdsk da Risorse del computer o da Esplora risorse nel presente capitolo.

  • 36 Parte VI Risoluzione dei problemi del sistema

    Esempi di Chkdsk

    Per eseguire Chkdsk per la riparazione di errori sul volume D, digitare:

    chkdsk d: /f

    Se occorre eseguire Chkdsk su un volume D di grandi dimensioni e si intende completare il processo pi rapidamente possibile, digitare:

    chkdsk d: /f /c /i

    possibile eseguire gli script di Chkdsk e di Autochk utilizzando le classi Win32_LogicalDisk, Win32_AutoChkSetting e Win32_OperatingSystemAutoChkSetting di Strumentazione gestione Windows (WMI, Windows Management Instrumentation). Per ulteriori informazioni su WMI, scegliere il collegamento Microsoft Windows Management Instrumentation (WMI) SDK nella pagina delle risorse Web allindirizzo http://www.microsoft.com/windows/reskits/webresources (informazioni in lingua inglese).

    Processo di Chkdsk su volumi NTFS Durante lesecuzione di Chkdsk su volumi NTFS, il processo viene diviso in tre fasi principali e due fasi (quarta e quinta) facoltative. Lesecuzione di ciascuna fase viene visualizzata da Chkdsk con i messaggi illustrati di seguito.

    Verifica dei file in corso (fase 1 di 3)...

    Verifica file completata.

    Verifica degli indici in corso (fase 2 di 3)...

    Verifica indici completata.

    Verifica dei descrittori di protezione in corso (fase 3 di 3)...

    Verifica descrittori di protezione completata.

    Di seguito sono descritte le fasi di Chkdsk.

    Fase 1: verifica di ciascun segmento record file nella tabella file master Durante la fase 1, Chkdsk esamina ciascun segmento record file nella tabella file master (MFT) del volume. Un segmento record file specifico presente nella MFT identifica in maniera univoca qualsiasi file e directory presenti su un volume NTFS. La percentuale visualizzata da Chkdsk durante questa fase rappresenta la percentuale di MFT verificata.

    Fase 2: analisi delle directory presenti nel volume Durante la fase 2, Chkdsk esamina ciascuno degli indici (directory) sul volume per valutarne la consistenza interna e verifica che ciascun file e directory rappresentato da un segmento record file nella MFT faccia riferimento ad almeno una directory. Chkdsk conferma, inoltre, che ciascun file o sottodirectory di cui si fa riferimento in ciascuna directory sia attualmente esistente come segmento record file valido nella MFT e analizza riferimenti circolari a directory. Viene inoltre confermato che le informazioni sulla data e lora e le informazioni sulle dimensioni dei file associati ai file siano aggiornati negli elenchi delle directory corrispondenti a tali file.

    La percentuale visualizzata da Chkdsk durante questa fase rappresenta la percentuale del numero totale di file analizzati sul volume. In caso di volumi con molte migliaia di file e di cartelle, il completamento di tale fase pu richiedere molto tempo.

  • Capitolo 27 Risoluzione di problemi di dischi e file system 37

    Fase 3: verifica dei descrittori di protezione per ciascun volume Durante la terza fase viene esaminato ciascun descrittore di protezione associato a ogni file e directory presenti sul volume verificando che la struttura di ciascun descrittore sia corretta e coerente allinterno. La percentuale visualizzata da Chkdsk durante questa fase rappresenta la percentuale del numero di file e directory analizzati sul volume.

    Fasi 4 e 5 (facoltative): lettura di tutti i settori sul volume per confermarne la stabilit Le fasi 4 e 5 vengono effettuate nel caso sia specificato il parametro /r allavvio di Chkdsk. Tale parametro conferma che i settori in ciascun cluster sono utilizzabili. La specificazione del parametro /r non di norma necessaria, dato che NTFS identifica e ricollega i settori danneggiati durante il corso delle normali operazioni, ma possibile utilizzarlo se si sospetta la presenza di settori danneggiati nel disco.

    Durante la fase 4 vengono verificati tutti i cluster utilizzati, mentre durante la fase 5 vengono verificati tutti i cluster non utilizzati.

    La percentuale visualizzata da Chkdsk durante la fase 4 rappresenta la percentuale di cluster utilizzati analizzati, mentre la percentuale visualizzata da Chkdsk durante la fase 5 rappresenta la percentuale di cluster inutilizzati analizzati. Lanalisi dei cluster utilizzati richiede, di norma, pi tempo rispetto allanalisi dei cluster inutilizzati, pertanto la fase 4 ha una durata maggiore rispetto alla fase 5 nel caso di un volume con un numero uguale di cluster utilizzati e inutilizzati. Nel caso di un volume con una quantit di cluster inutilizzati maggiore della quantit di cluster utilizzati, la fase 5 durer pi a lungo rispetto alla fase 4.

    Durante le fasi 1 e 3 lindicatore di percentuale avanza in maniera relativamente fluida, sebbene possa aver luogo qualche ritardo durante la progressione di queste fasi. I segmenti record file non utilizzati, ad esempio, richiedono un minor tempo di elaborazione rispetto a quelli utilizzati, e i descrittori di protezione di maggiori dimensioni richiedono un tempo di elaborazione maggiore rispetto a quelli di minori dimensioni. La percentuale di completamento del processo costituisce un metodo abbastanza accurato di rappresentazione del tempo occorrente al completamento della fase.

    La durata della fase 2 variabile, dato che la quantit di tempo necessaria ad analizzare una directory relativa alla quantit di file e di sottodirectory presenti in essa. Per questo motivo lindicatore di percentuale potrebbe non avanzare fluidamente durante la fase 2, sebbene continui anche in caso di directory molto grandi. Pertanto la percentuale di completamento, in questa fase, non rappresenta un metodo di determinazione attendibile della durata della fase.

    Per ulteriori informazioni, consultare la sezione Determinazione della durata di esecuzione di Chkdsk nel presente capitolo.

    Esecuzione di Autochk durante il riavvio del computer Autochk.exe una versione di Chkdsk eseguita esclusivamente prima dellavvio di Windows XP Professional. Autochk viene eseguito in una delle situazioni elencate di seguito.

    Autochk viene eseguito nel caso si tenti di eseguire Chkdsk sul volume di avvio. Chkdsk non in grado di smontare il volume di avvio, pertanto viene permesso di eseguire il processo di riparazione mediante Autochk nel momento in cui il computer riavviato. Nel caso venga selezionato S durante la pianificazione di Autochk, sar possibile cancellare il processo di riparazione entro 10 secondi dopo il riavvio premendo un qualsiasi tasto. Se Autochk viene cancellato prima che i 10 secondi siano trascorsi, non verr eseguito al successivo riavvio del computer. Se si desidera eseguire Chkdsk nuovamente, sar possibile eseguire questa operazione tramite la riga di comando.

  • 38 Parte VI Risoluzione dei problemi del sistema

    Autochk viene eseguito nel caso in cui Chkdsk non riesca a ottenere lutilizzo esclusivo del volume. Se non viene concesso a Chkdsk laccesso esclusivo a un volume durante la sua esecuzione dalla riga di comando, verr offerta la possibilit di smontare tale volume. Nel caso in cui venga selezionato S e Chkdsk non sia ancora in grado di smontare il volume oppure nel caso in cui venga selezionato N, Chkdsk offrir la possibilit di eseguire il processo di riparazione utilizzando Autochk al riavvio del computer. Nel caso venga selezionato S per pianificare Autochk, sar possibile cancellare il processo di riparazione entro 10 secondi dal riavvio premendo un tasto qualsiasi. Se Autochk viene annullato prima del trascorrere dei 10 secondi, non verr eseguito al successivo riavvio del computer. Se si desidera eseguire Chkdsk nuovamente, sar possibile eseguire questa operazione tramite la riga di comando.

    Autochk viene eseguito se il volume contrassegnato come danneggiato. Se il volume viene contrassegnato dal file system come danneggiato, la riparazione viene eseguita da Autochk allavvio. I volumi sono contrassegnati come danneggiati nel momento in cui il file system individua su di essi un errore. Se Autochk individua un volume danneggiato, viene effettuato un intervallo di 10 secondi prima che il processo di riparazione venga avviato. Nel caso in cui Autochk venga annullato in presenza di un volume danneggiato, il tentativo di riparazione verr effettuato dopo dieci secondi dal riavvio del computer.

    possibile utilizzare lo strumento di riga di comando Chkntfs.exe per modificare lintervallo di Autochk da 0 secondi fino a 3 giorni (259.200 secondi). Un lungo intervallo comporta, tuttavia, che il computer non venga avviato fino alla scadenza del termine o finch loperazione non viene annullata premendo un tasto qualsiasi.

    Nel caso venga selezionata lesecuzione di Autochk, possibile consultare il report di Autochk nel registro applicazioni di Visualizzatore eventi. Le informazioni di Autochk sono registrate dal servizio Winlogon, pertanto vanno esaminate le voci con Winlogon elencato come loro origine.

    Utilizzo di Chkntfs per annullare lesecuzione di Autochk possibile utilizzare lo strumento di riga di comando Chkntfs.exe per escludere i volumi danneggiati dal processo di riparazione di Autochk in computer molto frequentemente utilizzati che non possono essere disattivati per un periodo equivalente a quello richiesto per il completamento della riparazione. Chkntfs pu essere inoltre utilizzato per eliminare sessioni precedentemente pianificate di Autochk e per controllare lo stato di un volume.

    Digitando, ad esempio, chkntfs c: nel prompt dei comandi possibile ottenere le informazioni elencate di seguito.

    Se lesecuzione di Autochk stata pianificata manualmente sul volume C per il successivo riavvio del computer.

    Nota

    possibile utilizzare il comando fsutil dirty per effettuare una query e per impostare il volume come danneggiato, ma occorre utilizzare il comando chkntfs per evitare che il volume danneggiato venga riparato da Autochk. Per ulteriori informazioni sullutilizzo del comando fsutil dirty, consultare la Guida in linea di Windows XP Professional.

  • Capitolo 27 Risoluzione di problemi di dischi e file system 39

    Se il volume C sia danneggiato o meno; in tal caso Autochk viene eseguito automaticamente al successivo riavvio a meno che non venga eseguito Chkdsk manualmente su C, cancellato Autochk allintervallo dellavvio oppure escluso il volume C tramite il parametro /x.

    Sintassi di Chkntfs

    La sintassi di riga di comando di Chkntfs mostrata di seguito.

    chkntfs volume []

    chkntfs [/d]

    chkntfs [/t[:tempo]]

    chkntfs [/x volume []]

    chkntfs [/c volume []]

    Parametri di Chkntfs

    Nella tabella 27.4 sono elencati tutti i parametri di riga di comando di Chkntfs. Con Chkntfs possibile specificare soltanto un parametro alla volta.

    Per ulteriori informazioni sui parametri Chkntfs, consultare la Guida in linea di Windows XP Professional. Per ulteriori informazioni sulle modifiche al Registro di sistema che avvengono durante lutilizzo di Chkntfs, consultare larticolo Q218461, Enhanced Chkdsk, Autochk, and Chkntfs Tools in Windows 2000. Questo articolo pu essere trovato tramite il collegamento alla Knowledge Base di Microsoft sulla pagina delle risorse Web allindirizzo http://www.microsoft.com/windows/reskits/webresources (informazioni in lingua inglese).

    Attenzione

    Se un volume viene contrassegnato come danneggiato, non consigliabile rinviare Chkdsk per un periodo indeterminato di tempo. I danni del file system possono aumentare nel corso del tempo, per cui i volumi danneggiati vanno considerati a rischio finch non sottoposti a Chkdsk. Utilizzare Chkntfs soltanto se occorre controllare in che momento viene eseguito Chkdsk.

  • 40 Parte VI Risoluzione dei problemi del sistema

    Tabella 27.4 Parametri di Chkntfs

    Parametro Descrizione

    volume [] Viene specificato il volume che si intende analizzare possibile specificarlo utilizzando uno dei formati illustrati negli esempi seguenti:

    per eseguire Chkntfs sul volume C, inserire

    c:

    per eseguire Chkdsk su un volume di nome data installato su C, inserire

    c:\data

    per eseguire Chkntfs su un altro volume, possibile inserire il nome simbolico del volume, come ad esempio

    \\?\Volume{2d9bd2a8-5df8-11d2-bdaa-000000000000}

    possibile determinare un nome di collegamento simbolico di un volume tramite il comando mountvol. Per ulteriori informazioni su mountvol, consultare la Guida in linea di Windows XP Professional.

    [/d] Vengono ripristinate tutte le impostazioni predefinite di Chkntfs eccetto il tempo di conteggio alla rovescia di Autochk. Il parametro /d svuota lelenco dei volumi esclusi mediante /x e cancella, inoltre, qualsiasi sessione di Autochk pianificata in precedenza, per essere eseguita al riavvio del computer. Una volta utilizzato questo parametro, Autochk viene eseguito su volumi contrassegnati come danneggiati al riavvio del computer.

    [/t[:tempo]] Viene modificato il tempo di conteggio alla rovescia di Autochk, specificandolo in secondi. Il conteggio predefinito impostato a 10 secondi. Se il parametro /t viene utilizzato senza impostare :tempo, verr visualizzato lultimo tempo di conteggio alla rovescia utilizzato.

    [/x volume []] Viene escluso il volume specificato per lanalisi allavvio del computer. Con questo parametro possono essere esclusi soltanto volumi danneggiati; i volumi pianificati manualmente verranno ancora analizzati da Autochk.

    [/c volume []] Viene pianificata lesecuzione di Autochk allavvio del computer sui volumi specificati nel caso siano danneggiati, escludendo i volumi segnalati dal parametro /x.

    Utilizzo del parametro /x per lesclusione dei volumi

    Il parametro /x deve essere utilizzato per impedire lesecuzione allavvio di Autochk sui volumi danneggiati. Sebbene non sia raccomandato lutilizzo di tale parametro per rimandare lesecuzione di Autochk a tempo indeterminato, possibile utilizzarlo per impedirne lesecuzione. Quando si a conoscenza, ad esempio, che un volume danneggiato, possibile utilizzare il parametro /x per rimandare lesecuzione di Autochk fino a quando si verifica un periodo di scarsa attivit del computer, come ad esempio durante la notte oppure durante il fine settimana.

  • Capitolo 27 Risoluzione di problemi di dischi e file system 41

    Il parametro /x non cumulativo. Ogni suo utilizzo pi recente sostituisce i precedenti. Digitando chkntfs e: /x, ad esempio, seguito da chkntfs f: /x, si esclude dallanalisi soltanto il volume F.

    Per escludere molteplici volumi, elencarli tutti in un solo comando. possibile, ad esempio, escludere sia E che F digitando

    chkntfs e: f: /x

    Utilizzo del parametro /c per lesecuzione di Autochk su volumi esclusi

    Se Chkntfs viene utilizzato per specificare quale volume venga contrassegnato come danneggiato e se si intende eseguire Autochk su tale volume allavvio del computer, occorrer utilizzare il parametro /c. Questo parametro sostituisce il parametro /x, in tal modo possibile eseguire Autochk su volumi in precedenza esclusi. Una volta eseguito Autochk, il volume rimane nellelenco degli esclusi.

    Il parametro /c cumulativo. possibile, ad esempio, specificare molteplici volumi digitando

    chkntfs c: /c

    chkntfs d: /c

    chkntfs e: /c

    possibile specificare molteplici volumi contemporaneamente digitando

    chkntfs c: d: e: /c

    Nota

    possibile configurare le risorse di dischi fisici in dischi cluster in modo che Chkdsk sia ignorato nel momento in cui il disco viene montato dal sistema. possibile, inoltre, configurare il sistema per montare il disco anche nel caso Chkdsk incontri errori. Per ulteriori informazioni sulla configurazione di Chkdsk per lesecuzione su un disco cluster, consultare larticolo Q223023, Enhanced Disk Resource Private Properties Using Cluster Server. Per la ricerca dellarticolo, vedere il collegamento della Knowledge Base di Microsoft alla pagina Web Resources allindirizzo http://www.microsoft.com/windows/reskits/webresources (informazioni in lingua inglese).

    Nota

    inoltre possibile utilizzare i comandi chkdsk /f oppure chkdsk /r per analizzare i volumi in precedenza esclusi mediante il comando chkntfs /x. Tramite il comando chkntfs /c Autochk viene eseguito esclusivamente allavvio e soltanto se il volume contrassegnato come danneggiato.

  • 42 Parte VI Risoluzione dei problemi del sistema

    Riduzione del tempo richiesto per lesecuzione di Chkdsk su volumi NTFS

    NTFS un file system di journaling, dato che garantisce la coerenza del volume mediante lutilizzo della registrazione standard di transazione e delle tecniche di ripristino. Se un disco risulta danneggiato, sar eseguita da NTFS una procedura di ripristino che acceder alle informazioni archiviate in un file di registro di transazione. La procedura di ripristino di NTFS garantisce il ripristino del volume a uno stato coerente. Per tale motivo, i volumi NTFS risultano raramente danneggiati.

    Occorre eseguire Chkdsk per la riparazione di danni provocati da errori del file system su un volume NTFS. consigliabile eseguire chkdsk /f appena possibile, ma si pu eseguire anche una versione pi rapida di Chkdsk utilizzando i parametri /c e /i. Questi parametri sono stati designati per amministratori che gestiscono volumi NTFS eccezionalmente grandi e che per i quali richiesta flessibilit nella gestione del tempo di inattivit durante lesecuzione di Chkdsk.

    Nella tabella 27.5 vengono forniti brevi cenni generali su ciascun parametro e sulla potenziale riduzione di durata dellesecuzione di Chkdsk. La riduzione attuale varia in base a una combinazione di fattori, quali la proporzione di file per directory e la relativa velocit di input/output del disco rispetto alla velocit di CPU, rendendo complesso il calcolo del tempo necessario.

    Tabella 27.5 Cenni generali sui parametri /c e /i di Chkdsk

    Parametro

    Funzione

    Potenziale riduzione di tempo in Chkdsk

    /c Viene ignorato il processo che individua i cicli nella

    struttura delle directory.

    Dalluno al due per cento

    /i Viene ignorato il processo di confronto tra le voci di

    directory e i segmenti record file corrispondenti a tali voci.

    Dal cinquanta al settanta per

    cento

    Attenzione

    Con NTFS non viene garantita lintegrit dei dati degli utenti seguenti unistanza di danneggiamento del disco, anche immediatamente dopo lesecuzione di Chkdsk nel momento in cui viene individuato un danneggiamento. Chkdsk potrebbe non recuperare tutti i file e i file recuperati potrebbero essere danneggiati internamente. Occorre pertanto proteggere i dati importanti effettuando backup periodici.

    Attenzione

    Dopo lutilizzo di Chkdsk con i parametri /c e/i il volume pu restare danneggiato. Occorre pertanto utilizzare tali parametri soltanto in situazioni in cui occorre ridurre al minimo il tempo dinattivit del sistema.

  • Capitolo 27 Risoluzione di problemi di dischi e file system 43

    Utilizzo del parametro /c

    Il parametro /c pu essere utilizzato per ignorare il processo di individuazione dei cicli nella struttura di directory. I cicli rappresentano una rara forma di danneggiamento in cui una sottodirectory considera se stessa come directory padre. Questo parametro pu causare cicli di directory su un volume NTFS se utilizzato, sebbene possa permettere anche di incrementare la rapidit di esecuzione del processo di Chkdsk. Questi cicli potrebbero risultare inaccessibili dal resto della struttura delle directory e potrebbero causare il generarsi di file orfani. II file possono diventare orfani nel momento in cui i segmenti record file sono presenti ma non fanno pi riferimento ad alcuna voce di directory. Il file rappresentato dal segmento potrebbe essere intatto in ogni senso, sebbene sia invisibile a tutti i programmi, inclusi i programmi di backup.

    Utilizzo del parametro /i

    Il parametro /i viene utilizzato per ignorare il processo di confronto tra voci della directory e segmenti record file corrispondenti a queste voci. Un segmento record file presente nella tabella file master identifica in maniera univoca ciascun file e directory presente in un volume NTFS. Nel momento in cui viene utilizzato il parametro /i, le voci di directory vengono analizzate per verificarne la coerenza, sebbene non siano necessariamente coerenti con i dati archiviati nei segmenti record file corrispondenti.

    Tramite lutilizzo di questo parametro, i file possono diventare orfani nel caso rimangano le voci di directory, ma le voci fanno riferimento a segmenti incorretti. In tal caso i file esistono ma i programmi incontrano errori nel momento in cui tentano di accedere ad essi.

    Per ulteriori informazioni sullutilizzo dei parametri /i e/c, consultare larticolo Q187941, An Explanation of CHKDSK and the New /C and /I Switches. Per la ricerca dellarticolo, selezionare il collegamento alla Knowledge Base di Microsoft nella pagina Web Resources allindirizzo http://www.microsoft.com/windows/reskits/webresources (informazioni in lingua inglese).

    Esecuzione di Chkdsk su computer dimportanza strategica Se, durante lutilizzo degli strumenti Chkntfs o Fsutil, si rileva che un computer di importanza strategica contrassegnato come danneggiato, sar fondamentale agire in uno dei modi elencati di seguito.

    Non intervenire La scelta di non intervenire pu risultare necessaria se si tratta di un computer che deve essere in linea ventiquattro ore su ventiquattro. Laspetto negativo di questa opzione consiste nel fatto che un danno relativamente minore pu aggravarsi se non si interviene appena possibile nella riparazione. Considerare pertanto questa opzione esclusivamente se il mantenimento in linea del computer pi importante dellintegrit dei dati archiviati nel volume danneggiato al suo interno. Tutti i dati devono essere considerati a rischio finch non viene eseguito Chkdsk.

    Eseguire la versione completa di Chkdsk Con tale opzione vengono riparati tutti i dati del file system, ripristinando tutti i dati degli utenti recuperabili tramite una procedura automatica. Laspetto negativo delloperazione rappresentato dal fatto che il computer potrebbe dover essere inutilizzabile per alcune ore, cosa inopportuna per certi computer dimportanza strategica.

    Eseguire una versione abbreviata di Chkdsk utilizzando una combinazione dei parametri /c e /i. Con questa opzione vengono riparati danni minori che possono aggravarsi molto pi rapidamente rispetto al caso in cui venga eseguita la versione completa di Chkdsk; tuttavia tale opzione potrebbe non riparare tutti i danni. Lesecuzione completa di Chkdsk necessaria per garantire un ripristino di tutti i dati recuperabili.

  • 44 Parte VI Risoluzione dei problemi del sistema

    Determinazione della durata di esecuzione di Chkdsk Il metodo migliore per valutare la durata di esecuzione di Chkdsk su un determinato volume quello di effettuare unesecuzione di prova in modalit di sola lettura durante un periodo di scarso utilizzo del volume. Occorre, tuttavia, prestare attenzione durante lutilizzo della modalit di sola lettura per la determinazione della durata, per i motivi elencati di seguito.

    L'esecuzione in modalit di sola lettura di Chkdsk potrebbe non riuscire oppure segnalare falsi errori

    La procedura di esecuzione di Chkdsk in sola lettura divisa in tre fasi. Se vengono individuati errori nelle prime fasi, il programma potrebbe interrompersi prima di averle completate tutte. Chkdsk talvolta segnala falsi errori durante la modalit di sola lettura e potrebbe segnalare il danneggiamento del volume anche quando questultimo non danneggiato. Potrebbe essere segnalato un danno, ad esempio, nel caso in cui NTFS modifichi una sezione del disco in base alle operazioni effettuate da un programma nello stesso tempo in cui tale sezione viene esaminata da Chkdsk. Un volume deve essere statico durante la verifica, e il solo modo per garantire ci bloccarlo. Il volume viene bloccato solamente con la specificazione dei parametri /f, /r oppure /x. Occorre pertanto eseguire Chkdsk per pi di una volta in modo che tutte le fasi nella modalit di sola lettura vengano completate.

    Il carico del sistema pu influenzare il tempo di durata di Chkdsk Per eseguire Chkdsk richiesto un utilizzo intensivo della CPU e del disco. Se sono in esecuzione intense operazioni di I/O ed esiste un elevato utilizzo della CPU durante lesecuzione di Chdksk in modalit di sola lettura, il tempo richiesto per il completamento delloperazione diventer maggiore.

    Chkdsk e Autochk non richiedono lo stesso tempo per completare le operazioni Chkdsk viene eseguito durante lesecuzione di Windows XP Professional, mentre Autochk viene eseguito prima di essa. Sebbene lesecuzione di Autochk allavvio conferisca lutilizzo esclusivo delle risorse di CPU e disco I/O a Chkdsk, lo priva anche del beneficio di sfruttare la memoria virtuale. Pertanto, sebbene Autochk venga eseguito di norma pi rapidamente rispetto a Chkdsk, i sistemi con una quantit di RAM relativamente bassa potrebbero causare rallentamenti maggiori nellutilizzo di Autochk rispetto a Chkdsk.

    La riparazione dei danni richiede maggior tempo Il processo in sola lettura di Chkdsk pu essere completato soltanto nel caso in cui non vengano individuati danni maggiori. Nel caso siano presenti errori minori, la loro riparazione richieder una quantit di tempo maggiore rispetto a quelle necessaria allesecuzione in modalit di sola lettura di Chkdsk. Se il volume presenta, tuttavia, danni maggiori, il tempo necessario potr aumentare in proporzione al numero di file danneggiati.

    Ripristino di cluster perduti su volumi FAT Dato che alcune riparazioni sui volumi FAT, come ad esempio la correzione di cluster (noti anche come unit di allocazione) perduti oppure di file con collegamenti incrociati, modificano la tabella di allocazione file del volume e possono causare la perdita di dati, viene prima richiesta conferma da Chkdsk con un messaggio simile al seguente.

    10 unit di allocazione perse rilevate in 3 catene.

    Convertire i concatenamenti persi in file? (S/N)

    Premendo il pulsante N, saranno riparati da Windows XP Professional gli errori sul volume ma non saranno salvati i contenuti dei cluster perduti.

    Premendo il pulsante S, si tenter di identificare la cartella a cui appartengono. Nel caso la cartella venga identificata, concatenamenti dei cluster perduti verranno salvati come file.

  • Capitolo 27 Risoluzione di problemi di dischi e file system 45

    Nel caso in cui Windows XP Professional non possa identificare la cartella o le cartelle non esistano, ciascun concatenamento di cluster perduti sar salvato in una cartella Found.xxx, con xxx corrispondente a un numero sequenziale che ha inizio con 000. Nel caso non esista una cartella Found.000, ne verr creata una nella directory principale. Se sono presenti una o pi cartelle sequenziali di nome Found.xxx (con inizio da 000), sar creata una cartella con il successivo numero in sequenza.

    Queste cartelle vengono create come cartelle di sistema nascoste. Per visualizzare un elenco delle cartelle Found.xxx trovate, digitare dir /a nel prompt dei comandi della directory principale. Per informazioni sulla visualizzazione delle cartelle di sistema nascoste in Risorse del Computer oppure in Esplora risorse, consultare la Guida in linea di Windows XP Professional.

    Una volta identificata oppure creata la cartella di archiviazione, uno o pi file con nome in formato Filennnn.chk vengono salvati al suo interno. Il primo file salvato viene denominato File0000.chk, il secondo File0001.chk, e cos via. Al termine di Chkdsk possibile esaminare il contenuto di tali file con un editor di testo, ad esempio Blocco note, per verificare leventuale presenza di dati necessari. Se i concatenamenti convertiti provengono da file binari danneggiati, non saranno pi di alcun valore. possibile eliminare i file chk una volta salvati i dati utili.

    Esecuzione di Chkdsk da Risorse del computer o da Esplora risorse Oltre a una versione di riga di comando di Chkdsk, possibile eseguire il programma da Risorse del computer oppure da Esplora risorse. La versione grafica di Chkdsk offre lequivalente dei parametri di modalit di sola lettura, /f e /r.

    Nel caso non sia possibile bloccare il volume, verr consentita lesecuzione di Autochk al successivo riavvio del computer. Non possibile smontare il volume allo stesso modo in cui si effettua tale operazione con la versione di riga di comando, n possibile utilizzare altri parametri di Chkdsk, come ad esempio /c oppure /i. Occorre utilizzare la versione di riga di comando di Chkdsk per poter usufruire di tutti i parametri.

    Per eseguire Chkdsk da Risorse del computer oppure da Esplora risorse, attenersi alla procedura riportata di seguito.

    1. In Risorse del computer oppure in Esplora risorse, fare clic con il pulsante destro del mouse sul volume che si intende esaminare, quindi fare clic su Propriet.

    2. Nella scheda Strumenti scegliere Esegui ScanDisk.

    3. Eseguire uno dei passaggi riportati di seguito.

    Per eseguire Chkdsk in modalit di sola lettura fare clic su Avvia.

    Per eseguire Chkdsk utilizzando il parametro /f, selezionare la casella Correggi automaticamente gli errori del file system, quindi fare clic su Avvia.

    Per eseguire Chkdsk utilizzando il parametro /r, selezionare la casella Cerca i settori danneggiati e tenta il ripristino, quindi fare clic su Avvia.

    Attenzione

    Dato che altri programmi potrebbero creare e utilizzare file con estensione

    chk, occorre prestare attenzione nel cancellare esclusivamente i file chk

    presenti nelle cartelle Found.xxx

  • 46 Parte VI Risoluzione dei problemi del sistema

    Utilit di deframmentazione dischi A causa della frammentazione, il disco effettua un numero maggiore di ricerche dei dati al suo interno, provocando rallentamenti nel trasferimento di questi e nelle prestazioni del disco. Il metodo di archiviazione dei file sul disco pu richiedere una deframmentazione periodica. La frammentazione pu aver luogo a causa dei seguenti motivi.

    Viene creato un file ma il volume non dispone di un gruppo di cluster contigui liberi abbastanza grandi da contenere lintero file. Pertanto questultimo spezzato in vari frammenti e diviso tra i cluster non contigui.

    Il file viene modificato in modo da poter essere distribuito nello spazio esistente su disco. Nel momento in cui un file utilizza tutti i cluster in un gruppo di cluster liberi contigui, viene diviso in frammenti archiviati in cluster liberi altrove sul disco.

    Sebbene i volumi FAT e NTFS siano designati per fornire unarchiviazione dei dati pi rapida e pi efficiente nel momento in cui vengono salvati, i file system richiedono un tempo maggiore nel leggere e per scrivere su file frammentati rispetto che su file non frammentati. Nel momento in cui i file su disco diventano molto frammentati, le prestazioni subiscono notevoli peggioramenti, dato che le testine del disco devono muoversi su diverse tracce per individuare tutti i frammenti del file.

    Tramite gli strumenti di deframmentazione questo problema viene risolto trasferendo i file in cluster contigui sul disco. La riduzione della frammentazione riduce la quantit di movimenti meccanici necessari per lindividuazione di tutti i cluster di un file, in tal modo le prestazioni del disco migliorano.

    Con Windows XP Professional sono forniti due metodi per la deframmentazione dei volumi FAT e NTFS:

    Lo snap-in Utilit di deframmentazione dischi (Dfrg.msc).

    Il nuovo strumento di riga di comando di Utilit di deframmentazione dischi (Defrag.exe).

    Entrambi gli strumenti possono riorganizzare file, cartelle, programmi e spazio inutilizzato sul disco rigido del computer allo scopo di ottimizzarne le prestazioni. Questi strumenti sono inoltre migliorati in Windows XP Professional, ed possibile effettuare le operazioni elencate di seguito.

    Deframmentare volumi che utilizzano qualsiasi dimensione di cluster

    Deframmentare file minori di 16 cluster

    Deframmentare la tabella file master (MFT).

    La quantit di tempo necessaria al processo di deframmentazione varia in base a diversi fattori, quali le dimensioni del volume, il numero e le dimensioni dei file sul volume, la quantit di frammentazione e quanto il sistema sia impegnato in altre operazioni durante la deframmentazione.

    Prima di utilizzare gli strumenti di deframmentazione dischi Vi sono alcune limitazioni che occorre tenere in considerazione prima di effettuare la deframmentazione.

    possibile deframmentare esclusivamente i volumi locali, e soltanto un volume alla volta.

    Occorre avere accesso in qualit di amministratore o come membro del gruppo Administrators per poter effettuare la deframmentazione.

  • Capitolo 27 Risoluzione di problemi di dischi e file system 47

    Non possibile utilizzare lo strumento di riga di comando Defrag.exe mentre lo snap-in Utilit di deframmentazione dischi aperto.

    Non possibile effettuare la deframmentazione di volumi contrassegnati dal file system come danneggiati. Occorre eseguire Chkdsk sul volume danneggiato prima di poterlo deframmentare. Per determinare se un volume danneggiato utilizzare il comando fsutil dirty query. Per ulteriori informazioni su Chkdsk, consultare le sezioni precedenti di questo capitolo.

    Per ottenere, inoltre, i migliori risultati con gli strumenti di deframmentazione, occorre seguire le direttive elencate di seguito.

    Assicurarsi di disporre di almeno il 15% di spazio libero su disco prima della deframmentazione. Questo spazio libero viene utilizzato da Windows XP Professional come area di riorganizzazione dei frammenti dei file.

    Sebbene sia possibile deframmentare parzialmente i volumi con meno del 15% di spazio libero su disco, consigliabile eliminare file non indispensabili o trasferirli su un altro volume per incrementare lo spazio libero a un minimo del 15%. possibile, inoltre, utilizzare lo strumento Pulitura disco per eliminare i file non indispensabili. Per ulteriori informazioni sullutilizzo di Pulitura disco, consultare la Guida in linea di Windows XP Professional.

    Non eseguire Backup (manuale o pianificato) contemporaneamente con lesecuzione degli strumenti di deframmentazione, dato che lutilizzo di Backup mette in pausa il processo di deframmentazione.

    Nel programma Backup incluso con Windows XP Professional vengono utilizzati snapshot che consentono agli utenti oppure alle applicazioni di continuare a lavorare durante il backup. Il processo di deframmentazione viene riavviato dopo la rimozione degli snapshot di volume da parte di Backup. Per ulteriori informazioni sugli snapshot di volume, consultare Backup e ripristino nel presente Resource Kit.

    Esecuzione dello snap-in Utilit di deframmentazione dischi Utilizzando lo snap-in Utilit di deframmentazione dischi possibile analizzare il volume prima di deframmentarlo, in modo da visualizzare quanti file e cartelle frammentati esistono. Se gli elementi frammentati rappresentano almeno il 10% degli elementi totali nel volume, Utilit di deframmentazione dischi consiglier di effettuare la deframmentazione. Se gli elementi frammentati rappresentano meno del 10% degli elementi totali nel volume, possibile effettuare la deframmentazione oppure visualizzare il rapporto della frammentazione.

    Per avviare lo snap-in Utilit di deframmentazione dischi, attenersi alla procedura riportata di seguito.

    Fare clic su Start, quindi su Esegui, digitare dfrg.msc e fare clic su OK.

    Nella figura 27.2 viene mostrata la divisione dello snap-in in due aree principali. Larea superiore elenca i volumi presenti sul computer locale e consente la selezione di un volume da analizzare e deframmentare. Nellarea inferiore viene visualizzata una rappresentazione grafica dello stato di frammentazione del volume. Con i colori vengono indicate le condizioni del volume.

    I settori rossi indicano i file frammentati.

    I settori blu indicano i file contigui (non frammentati).

  • 48 Parte VI Risoluzione dei problemi del sistema

    I settori bianchi mostrano lo spazio libero sul volume. Sui volumi NTFS i settori bianchi possono anche rappresentare la zona di MFT. Per ulteriori informazioni sulla zona di MFT, consultare File System nel presente Resource Kit.

    Le sezioni verdi rappresentano i file che non possono essere spostati. Di norma in essi viene incluso il file di paginazione, ma sui volumi NTFS i settori verdi potrebbero anche rappresentare lo spazio utilizzato dal journal delle modifiche e dal file di registro di NTFS.

    Figura 27.2 Lo snap-in Utilit di deframmentazione dischi

    Confrontando la barra Stima utilizzo disco prima della deframmentazione con la barra Stima utilizzo disco dopo deframmentazione possibile osservare i benefici apportati al volume dopo la deframmentazione Il rapporto di deframmentazione fornisce ulteriori dettagli sullo stato di frammentazione del volume. consigliabile analizzare periodicamente i volumi e deframmentarli quando consigliato dallUnit di deframmentazione dischi.

  • Capitolo 27 Risoluzione di problemi di dischi e file system 49

    Deframmentazione di volumi mediante lutilizzo del comando Defrag

    Il metodo di deframmentazione dei volumi funziona in maniera uguale per lo strumento di riga di comando e lo snap-in Utilit di deframmentazione dischi. Lo strumento di riga di comando differisce dallo snap-in, tuttavia, per i motivi riportati di seguito.

    Il comando non fornisce unanalisi grafica dello stato di frammentazione di un volume, ma mostra un riepilogo.

    Tramite il comando non viene fornito un indicatore di stato.

    Per visualizzare un elenco di parametri di Defrag.exe, digitare dal prompt il seguente comando.

    defrag /?

    Per deframmentare un volume specificare la lettera dellunit. Per deframmentare il volume C, ad esempio, digitare il seguente comando.

    defrag c:

    Per deframmentare il volume C e visualizzare un rapporto dettagliato simile al rapporto mostrato nello snap-in Gestione disco digitare il seguente comando.

    defrag c -v

    Per analizzare il volume C e visualizzare un rapporto dettagliato di analisi digitare il seguente comando.

    defrag c: -a -v

    Durante lanalisi e la deframmentazione di un volume dalla riga di comando, viene visualizzato un cursore lampeggiante. Una volta terminata lanalisi, viene visualizzato il rapporto. Al termine della deframmentazione di un volume, viene visualizzato il rapporto di deframmentazione. Una volta completato il processo, Unit di deframmentazione dischi esce dal prompt dei comandi.

    Per interrompere il processo di deframmentazione, premere CTRL+C dalla riga di comando.

    Per ulteriori informazioni sullutilizzo di Defrag.exe, consultare la Guida in linea di Windows XP Professional.

    Suggerimenti per lutilizzo di Utilit di deframmentazione dischi Di seguito sono elencati i suggerimenti per una migliore deframmentazione dei volumi.

    Prima di deframmentare un volume eliminare qualsiasi file non indispensabile, come ad esempio i file temporanei. possibile utilizzare Pulitura disco per eliminare i file non necessari. Per ulteriori informazioni sullutilizzo di Pulitura disco, consultare la Guida in linea di Windows XP Professional.

    Deframmentare un volume prima di aggiungervi una grande quantit di file, come, ad esempio, prima dellinstallazione dei programmi. In tal modo vengono occupati spazi contigui e i file non vengono frammentati una volta aggiunti.

    Deframmentare un volume dopo aver eliminato una grande quantit di file.

  • 50 Parte VI Risoluzione dei problemi del sistema

    Deframmentare un volume dopo avervi installato programmi.

    Deframmentare il sistema e i volumi davvio dopo aver installato Windows XP Professional.

    Deframmentare volumi durante i periodo di scarsa attivit del sistema.

    Ottimizzazione dei tempi di avvio mediante gli strumenti di deframmentazione

    In Windows XP Professional vengono controllati i file utilizzati allavvio del computer e delle applicazioni. Tramite questo controllo possibile pre-ricercare questi elementi. La pre-ricerca dei dati un processo per cui i dati che saranno richiesti allavvio vengono letti allinterno della memoria. La pre-ricerca dei file di avvio e delle applicazioni riduce il tempo necessario allavvio di Windows XP Professional e delle applicazioni.

    La pre-ricerca ulteriormente incrementata nel caso in cui i file sono residenti luno vicino allaltro nella parte pi esterna del disco. In Windows XP Professional viene ottimizzata la posizione dei file davvio e delle applicazioni mentre il computer in stato dinattivit. Lottimizzazione ha luogo in background e dura soltanto uno o due minuti; durante questo periodo possibile sentire i rumori di accesso al disco rigido. Dopo aver effettuato lottimizzazione iniziale, vengono effettuate le successive ottimizzazioni; tale operazione viene eseguita ogni tre giorni circa.

    Nel momento in cui vengono eseguiti gli strumenti di deframmentazione forniti con Windows XP Professional, possibile effettuare qualsiasi modifica allottimizzazione automatica che avr luogo durante il successivo periodo di inattivit del computer. Gli strumenti di deframmentazione non influiscono sul layout esistente delle applicazioni e dei file di avvio ottimizzati.

    File non deframmentabili Dopo la deframmentazione possibile consultare il rapporto per osservare i risultati. Nel rapporto incluso un elenco di file che restano frammentati (formati da due o pi frammenti). Un file pu rimanere frammentato a causa dei motivi riportati di seguito.

    Nel volume manca lo spazio contiguo adeguato per deframmentare tutti i file. LUtilit di deframmentazione dischi richiede almeno il 15% di spazio libero su disco per deframmentare completamente un volume.

    Durante la deframmentazione viene creato un nuovo file sul volume nello spazio di disco in precedenza libero. In questo caso, se lUtilit di deframmentazione dischi tenta di spostare un file in quello spazio per deframmentarlo, lo spostamento non avr successo e il file rester frammentato.

    Il file la tabella file master (MFT) su un volume NTFS. Dato che il primo frammento di MFT non pu essere spostato, questultimo tipicamente contenuto allinterno di due frammenti in caso di spazio sufficiente su volume disponibile. Se la tabella file master contenuta in tre o pi frammenti, lUtilit di deframmentazione cerca uno spazio libero in cui possibile allocarla. Nel caso tale spazio esista, la tabella viene spostata interamente, eccetto il primo frammento. In caso di spazio non disponibile, la tabella non sar deframmentata.

    Nota

    Anche sui computer su cui installato Windows XP Home Edition viene

    attivata la funzione di pre-ricerca e di ottimizzazione di file e applicazioni di

    avvio.

  • Capitolo 27 Risoluzione di problemi di dischi e file system 51

    Il file viene escluso in maniera permanente, e in tal caso potrebbe comparire nel rapporto della deframmentazione anche se ancora frammentato, indipendentemente dalla quantit di deframmentazioni del volume. I file elencati di seguito sono esclusi in maniera permanente dal processo di deframmentazione.

    Bootsect.dos

    Safeboot.fs

    Safeboot.csv

    Safeboot.rsv

    Hiberfil.sys

    Memory.dmp

    File di paginazione

    Il file di paginazione un file nascosto nel disco rigido e utilizzato da Windows XP Professional per mantenere parti di programmi e file di dati per cui non vi abbastanza spazio in memoria. Il file di paginazione e la memoria fisica creano la memoria virtuale. In Windows 2000 le dimensioni del file di paginazione erano moderate e talvolta occorreva aumentarle, e per tale motivo il file di paginazione diventava frammentato. In Windows XP Professional viene creato un file di paginazione di dimensioni molto maggiori a quelle del file in Windows 2000, pertanto risulter alquanto raro che possa frammentarsi.

    possibile determinare se il file di paginazione sia frammentato o meno analizzando il volume che lo contiene e poi visualizzando il rapporto dellanalisi. Nel rapporto sono mostrate le dimensioni del file di paginazione e il numero di frammenti. Non possibile eseguire lUtilit di deframmentazione per deframmentare il file di paginazione, dato che viene tenuto aperto da Windows XP Professional per uso esclusivo. possibile, tuttavia, ridurre il grado di frammentazione eliminando il file di paginazione e creandolo da capo. Occorre disporre di almeno due volumi per effettuare questa operazione.

    Per deframmentare il file di paginazione, attenersi alla procedura riportata di seguito.

    1. Dal menu Start fare clic su Pannello di controllo, quindi su Prestazioni e manutenzione e fare clic su Sistema.

    2. Sulla scheda Avanzate, in Prestazioni, fare clic su Impostazioni.

    3. Nella scheda Avanzate fare clic su Cambia per aprire la finestra di dialogo Memoria virtuale.

    4. Nellelenco delle unit selezionare un volume in cui archiviare un file di paginazione temporaneo.

    5. Fare clic su Personalizza, digitare una lettera iniziale e le dimensioni massime per corrispondere al file di paginazione attuale e fare clic su Imposta.

    6. Fare clic su Personalizza, digitare una lettera iniziale e le dimensioni massime per corrispondere al file di paginazione attuale e fare clic su Imposta.

    7. Riavviare il computer in modo che il sistema utilizzi il nuovo file di paginazione.

    8. Eseguire la deframmentazione del volume originale in modo da consolidare i segmenti di spazio libero creati spostando il file di paginazione.

  • 52 Parte VI Risoluzione dei problemi del sistema

    9. Creare nuovamente il file sul volume originale.

    10. Ridurre le dimensioni minime e massime del file di paginazione temporaneo a 0 MB.

    11. Riavviare il computer.

    Console di ripristino La Console di ripristino un interprete di riga di comando in modalit testo utilizzabile per la risoluzione di problemi basilari e per la manutenzione del sistema. possibile eseguire la Console di ripristino direttamente dal CD del sistema operativo Windows XP oppure, per sistemi basati su processori x86, installarla come opzione davvio. La Console di ripristino separata dal prompt dei comandi di Windows XP Professional e conferisce un accesso limitato al disco rigido locale per volumi NTFS e FAT.

    Dato che lavvio dellinterfaccia utente grafica (GUI) di Windows XP Professional non un prerequisito per lutilizzo della Console di ripristino, la sua utilit si rivela di grande importanza durante il ripristino di computer basati su Windows XP Professional che non possono essere avviati in modalit sicura o normale. Se, ad esempio, il computer non dovesse partire a causa di un danneggiamento del record di avvio principale (MBR) o del settore di avvio, sar possibile utilizzare la Console di ripristino per riparare tali elementi.

    Per ulteriori informazioni sullutilizzo della Console di ripristino per la riparazione di errori di MBR e di settori di avvio, consultare la sezione Riparazione di record di avvio principale e di settori di avvio su computer basati su processori x86 presente in questo capitolo.

    Per ulteriori informazioni sullinstallazione e sullutilizzo della Console di ripristino, consultare Strumenti per la risoluzione di problemi nel presente Resource Kit.

    Ripristino automatico di sistema Se le modifiche al sistema operativo dovessero causare instabilit o problemi allavvio, sar possibile utilizzare lo strumento Ripristino automatico di sistema (ASR, Automated System Recovery) per ripristinare lo stato del sistema e tutti i file archiviati sul volume del sistema. Il termine stato del sistema si riferisce a tutti i componenti che determinano lo stato attuale del sistema, inclusi i seguenti.

    Informazioni sugli account degli utenti, configurazione del disco rigido, informazioni sul Registro di sistema che includono impostazioni di applicazioni, hardware, rete, video e software.

    I file del sistema operativo richiesti per lavvio del sistema, inclusi quelli presenti nella directory principale del sistema e i file davvio come Ntldr oppure IA641dr.efi.

    Nota

    Alcuni comandi della Console di ripristino non sono totalmente funzionali su

    dischi dinamici o GPT.

  • Capitolo 27 Risoluzione di problemi di dischi e file system 53

    Il Ripristino automatico di sistema rappresenta lultima risorsa nel caso sia stato tentato qualsiasi altro metodo di ripristino, come ad esempio il ripristino allo stato precedente dei driver, da backup, lesecuzione di installazioni parallele e lutilizzo di Ripristino configurazione di sistema. Mediante Ripristino automatico di sistema vengono ripristinati i file e le impostazioni di stato del sistema e la possibilit di avviare il sistema. Il danneggiamento del disco rigido, ad esempio, potrebbe impedire lavvio di Windows XP Professional e il danno potrebbe essere talmente grave da impedire anche lutilizzo della modalit provvisoria, di Console di ripristino oppure dellultima configurazione sicuramente funzionante. Mediante il Ripristino automatico di sistema viene automatizzato il processo di backup e di ripristino delle informazioni e dei file di stato del sistema necessarie al volume per avviare Windows XP Professional.

    Ripristino automatico di sistema accessibile mediante lapplicazione di backup di Windows XP Professional NTBackup.exe e tramite altri programmi creati da produttori indipendenti di software (ISV). Ripristino automatico di sistema sostituisce lopzione Disco di ripristino presente in Windows 2000 e Windows NT 4.0. Per ulteriori informazioni sullutilizzo di Ripristino automatico di sistema, consultare Backup e ripristino nel presente Resource Kit.

    DiskProbe DiskProbe uno strumento di editor di settore di Windows XP Professional mediante il quale gli utenti membri del gruppo Administrators possono modificare, salvare e copiare dati sul disco fisico. Tramite un accurato utilizzo di DiskProbe possibile sostituire il record di avvio principale (MBR), riparare le informazioni danneggiate della tabella di partizione e riparare o sostituire settori davvio danneggiati o altri dati del file system. Pu essere utilizzato anche per salvare gli MBR e i settori di avvio come file binari di backup nel caso in cui i settori originali siano stati danneggiati da virus, errori umani, problemi hardware, interruzioni dellalimentazione oppure eventi simili. consigliabile utilizzare altri strumenti di risoluzione di problemi quali, ad esempio, Console di ripristino, prima di utilizzare DiskProbe se non si ha unelevata dimestichezza con il programma.

    Con DiskProbe possibile modificare i valori dei byte individuali in qualsiasi settore di un disco dinamico, sebbene non sia possibile esplorarne la struttura. pertanto consigliabile utilizzare DiskProbe esclusivamente su dischi di base. possibile, comunque, utilizzare DiskProbe per effettuare backup e ripristinare settore di avvio e MBR dei dischi dinamici.

    Attenzione

    Occorre prestare molta attenzione quando si effettuano modifiche alle

    strutture del disco rigido. Dato che DiskProbe non convalida le modifiche

    proposte per i record, valori incorretti nelle strutture principali dei dati

    possono rendere impossibile laccesso al disco oppure impedire lavvio del

    sistema operativo. Se tali modifiche non possono essere corrette, occorrer

    ricreare e riformattare tutti i volumi sul disco.

  • 54 Parte VI Risoluzione dei problemi del sistema

    DiskProbe fa parte degli Strumenti di supporto di Windows. Per ulteriori informazioni su DiskProbe, fare clic su Strumenti in Guida in linea e supporto tecnico e quindi fare clic su Strumenti di supporto di Windows.

    Dmdiag Dmdiag.exe uno strumento di riga di comando utilizzato per la visualizzazione della posizione e del layout dei dischi dinamici (MBR e GPT) e dei volumi dinamici. Tali informazioni vengono utilizzate principalmente nelle operazioni con il supporto tecnico Microsoft per la risoluzione di problemi inerenti ai dischi dinamici e ai volumi.

    Dmdiag.exe fa parte degli Strumenti di supporto di Windows e pu essere eseguito dalla riga di comando utilizzando la sintassi riportata di seguito.

    dmdiag [-f nomefile] [-v] [/?]

    Se nessun parametro viene utilizzato, saranno visualizzate le informazioni sui dischi dinamici e sui volumi installati sul computer. Nella tabella 27.6 sono descritti i parametri di Dmdiag.exe.

    Tabella 27.6 Parametri di Dmdiag.exe

    Parametro Descrizione

    -f nomefile Viene specificato il nome del file in cui verranno memorizzate le informazioni sui

    dischi e sui volumi. Se non viene specificato alcun nome, il file sar salvato

    come Dmdiag.txt nella stessa cartella in cui stato eseguito Dmdiag.exe. Se

    non sar specificato il parametro -f, il risultato sar visualizzato nel prompt dei

    comandi.

    -v Dmdiag viene eseguito in modalit dettagliata e saranno fornite informazioni

    aggiuntive sui dischi dinamici e sui volumi. Questa modalit viene utilizzata per

    ottenere un rapporto utilizzabile dal supporto tecnico per la risoluzione dei

    problemi dei dischi dinamici e dei volumi.

    /? Viene visualizzata una schermata di guida che illustra il corretto utilizzo della

    sintassi.

    Per ulteriori informazioni su Dmdiag.exe, fare clic su Strumenti in Guida in linea e supporto tecnico e quindi fare clic su Strumenti di supporto di Windows.

    Attenzione

    Non utilizzare DiskProbe su dischi GPT presenti in computer Itanium. Le

    strutture sui dischi GPT sono in grado di ripararsi autonomamente.

    Modifiche dirette alle strutture GPT possono causare linvalidit dei

    checksum delle tabelle di partizione, rendendo il disco inaccessibile. Per

    ulteriori informazioni sui dischi GPT, consultare la sezione Settori del disco

    su dischi GPT in questo capitolo.

  • Capitolo 27 Risoluzione di problemi di dischi e file system 55

    Descrizioni dello stato di dischi e volumi

    I membri del gruppo Administrators possono utilizzare lo snap-in Gestione disco per visualizzare lo stato di dischi e volumi.

    Per aprire lo snap-in Gestione disco, attenersi alla seguente procedura.

    1. Nel menu Start, fare clic su Esegui.

    2. Nella finestra Apri, digitare diskmgmt.msc e quindi fare clic su OK.

    Come mostrato nella figura 27.3, se non sono presenti errori sul disco, lo snap-in visualizzer uno stato Pronto per i dischi e uno stato Integro per i volumi.

    Figura 27.3 Stato Pronto e stato Integro

    possibile utilizzare le informazioni contenute in questa sezione per analizzare e risolvere i problemi individuati da Gestione disco, in cui presente un grande numero di descrizioni di stati predefiniti che indicano la presenza di problemi su dischi e volumi. In molti casi un problema inerente a un disco comporta una condizione di errore anche in un volume ad esso corrispondente. Nella figura 27.4 viene mostrato, ad esempio, un disco che presenta la condizione di errore Pronto (Errori) e un volume che presenta la condizione di errore Integro (A rischio).

    Figura 27.4 Condizioni di errore Pronto (Errori) e Integro (A rischio)

    inoltre possibile utilizzare lo strumento DiskPart per visualizzare lo stato di dischi e volumi. DiskPart un interprete di comandi in modalit testo separato dal prompt di comandi di Windows XP Professional. Mediante DiskPart possibile gestire dischi fissi (non removibili) e volumi utilizzando script o input diretti.

    Per eseguire questa operazione, alla riga di comando digitare: diskpart

    Per visualizzare lo stato dei dischi, alla riga di comando di DiskPart digitare: list disk

    Per visualizzare lo stato dei volumi, alla riga di comando di DiskPart digitare: list volume

    Per visualizzare un elenco dei comandi di DiskPart, alla riga di comando di DiskPart digitare: commands

    Per ulteriori informazioni sullutilizzo di DiskPart, consultare la Guida in linea di Windows XP Professional.

  • 56 Parte VI Risoluzione dei problemi del sistema

    Descrizioni dello stato del disco Le descrizioni di stato elencate di seguito si presentano nel caso in cui Gestione disco individui un problema inerente a un disco oppure nel caso in cui non riesca a riconoscere il disco stesso.

    Esterno

    Lo stato Esterno viene visualizzato nel momento in cui un disco dinamico installato sul computer locale. Occorre fare clic con il pulsante destro del mouse sul disco e selezionare Importa dischi esterni prima di poter accedere ai dati presenti al suo interno. Se non si intende importare il disco, possibile fare clic con il pulsante destro del mouse e selezionare Converti in disco di base. Sar visualizzato un messaggio di avviso prima di effettuare la cancellazione di tutti i dati del disco e convertirlo in disco di base. Per ulteriori informazioni sullimportazione dei dischi esterni, consultare Gestione dei dischi in questo Resource Kit.

    Mancante

    Lo stato Mancante si verifica nel momento in cui un disco dinamico danneggiato, spento oppure disconnesso. Dopo la riconnessione o lattivazione del disco mancante, eseguire Gestione disco, fare clic con il pulsante destro del mouse sul disco e selezionare Riattiva il disco specificato.

    Non inizializzato

    Lo stato Non inizializzato indica che il disco non contiene una firma disco corretta nel record di avvio principale (MBR) oppure un GUID disco non valido nella tabella di partizione GUID. Dopo aver installato un nuovo disco, la tabella di partizione MBR oppure GUID deve essere scritta da Windows XP Professional prima di poter creare partizioni sul disco.

    Quando si avvia lo snap-in Gestione disco per la prima volta dopo aver installato un nuovo disco, viene eseguita una procedura guidata che fornisce un elenco dei nuovi dischi individuati da Windows XP Professional. Se si interrompe la procedura guidata prima che la tabella di partizione MBR oppure GUID, lo stato del disco resta Non inizializzato finch non si fa clic col pulsante destro del mouse sul disco e quindi su Inizializza disco.

    Non in linea

    Lo stato Non in linea viene mostrato nel momento in cui un disco non accessibile. Il disco potrebbe essere danneggiato oppure non disponibile in alcuni momenti. Lo stato Non in linea viene inoltre visualizzato se si tenta di importate un disco esterno (dinamico) e limportazione non ha successo. Viene visualizzata una icona di errore sul disco non in linea. Lo stato Non in linea viene mostrato soltanto per i dischi dinamici.

    Se lo stato del disco Non in linea e il nome del disco diventa Mancante, il disco stato disponibile di recente ma il sistema non pi possibile individuarlo o identificarlo. Il disco mancante potrebbe essere danneggiato, spento oppure disconnesso.

    Per riportare in linea un disco non in linea e mancante, attenersi alla procedura riportata di seguito.

    1. Risolvere eventuali problemi di dischi, controller o cavi e assicurarsi che il disco fisico sia acceso e collegato al computer.

    2. In Gestione disco fare clic con il pulsante destro del mouse e selezionare Riattiva il disco specificato per ripristinare il disco allo stato in linea.

  • Capitolo 27 Risoluzione di problemi di dischi e file system 57

    Nel caso persista lo stato Non in linea e il nome del disco continui a essere Mancante, e il disco presenti un problema che non pu essere risolto, possibile rimuoverlo dal computer.

    Una volta rimosso, gli altri dischi dinamici in linea presenti nel computer mantengono nel database dei dischi dinamici le informazioni inerenti al disco rimosso e ai volumi corrispondenti. possibile eliminare tutti i riferimenti al disco rimosso aggiornando il database, utilizzando Gestione disco per rimuovere tutti i volumi sul disco mancante. Una volta rimossi tutti i volumi, fare clic con il pulsante destro del mouse sul disco mancante e selezionare Rimuovi il disco. Il disco mancante non apparir pi in Gestione disco.

    Per riportare in linea un disco non in linea ma non mancante, attenersi alla procedura riportata di seguito.

    1. In Gestione disco utilizzare il comando Riattiva disco specificato per riportare in linea il disco.

    2. Nel caso lo stato Non in linea dovesse persistere, controllare i cavi e i controller del disco e assicurarsi che il disco fisico sia integro. Correggere tutti i problemi e tentare nuovamente di riattivare il disco.

    Se la riattivazione avviene con successo, tutti i volumi sul disco saranno riportati automaticamente allo stato Integro.

    Pronto (Errori)

    Lo stato Pronto (Errori) indica che sono stati individuati errori di I/O in una sezione del disco. Viene visualizzata una icona di errore sul disco che presenta errori. Lo stato Pronto (Errori) viene mostrato soltanto per i dischi dinamici.

    Se gli errori di I/O sono transitori, riattivare il disco facendo clic con il pulsante destro del mouse su di esso e selezionare Riattiva disco specificato per riportarlo allo stato Pronto.

    Illeggibile

    Lo stato Illeggibile si manifesta nel momento in cui il disco non accessibile per le ragioni elencate di seguito.

    Il disco in rotazione.

    Il disco potrebbe aver subito un errore hardware, un danneggiamento oppure un errore di I/O.

    La copia del disco del database potrebbe essere danneggiata.

    Viene visualizzata una icona di errore sul disco che visualizza lo stato Illeggibile. Lo stato Illeggibile viene mostrato sia per i dischi dinamici che per i dischi di base.

    I dischi potrebbero mostrare lo stato Illeggibile mentre sono in rotazione oppure durante una nuova analisi di tutti i dischi sul sistema da parte di Gestione disco. In alcuni casi un disco illeggibile non ripristinabile. Nel caso dei dischi dinamici, lo stato Illeggibile si manifesta di norma a causa di un danneggiamento o di errori di I/O su una parte del disco anzich sulla sua intera superficie. possibile analizzare nuovamente il disco mediante il comando Ripeti analisi dischi nel menu Azione, oppure riavviare il computer per controllare se lo stato del disco cambia.

    Attenzione

    Leliminazione di un volume distrugge i dati al suo interno, pertanto occorre rimuovere un disco soltanto se si assolutamente certi che il disco sia danneggiato e inutilizzabile.

  • 58 Parte VI Risoluzione dei problemi del sistema

    Descrizioni dello stato del volume Le descrizioni di stato seguenti vengono visualizzate se Gestione disco individua un problema nei volumi dinamici oppure se non riesce a riconoscerli, come nel caso dei volumi creati da sistemi operativi non Windows.

    Non riuscito

    Lo stato Non riuscito si manifesta nel momento in cui il disco dinamico o il file system sono danneggiati. Lo stato Non riuscito pu indicare una perdita di dati, a meno che non sia possibile riparare il disco o il file system.

    Per risolvere il problema assicurarsi che il disco fisico corrispondente al volume sia accesso e collegato al computer. Tentare di riportare il disco allo stato Pronto mediante il comando Riattiva disco specificato. Se la riattivazione avviene con successo, il volume viene riavviato automaticamente e riportato allo stato Integro.

    Se il disco torna a stato Pronto ma il volume non torna a stato Integro, possibile riattivare questultimo manualmente utilizzando il comando Riattiva volume specificato.

    Lo stato Non riuscito, in alcuni casi, non indica la perdita di dati anche se i comandi Riattiva disco specificato e Riattiva volume specificato non hanno successo. Una situazione del genere pu aver luogo a causa di uno dei motivi elencati di seguito.

    stato importato un volume RAID-5 oppure in mirroring in un computer su cui viene eseguito Windows XP Professional oppure Windows XP 64-Bit Edition. Questi sistemi operativi non supportano volumi in mirroring oppure RAID-5. Occorre trasferire nuovamente i dischi al computer originale per accedere ai dati presenti nei loro volumi.

    Viene effettuata linstallazione di Windows XP Professional per aggiornare un computer su cui presente Windows NT 4.0 Workstation e contenente volumi multidisco. Dato che Windows XP Professional non pu accedere a volumi multidisco creati mediante Windows NT 4.0, occorre utilizzare Ftonline.exe per ripristinarli allo stato Integro in modo da poter accedere ai dati contenuti allinterno. Per ulteriori informazioni sulla gestione dei volumi multidisco durante linstallazione di Windows XP Professional, consultare Gestione dei dischi nel presente Resource Kit. Per ulteriori informazioni sullutilizzo del comando Ftonline.exe, fare clic su Strumenti in Guida in linea e supporto tecnico e quindi fare clic su Strumenti di supporto di Windows.

    Integro (A rischio)

    Lo stato Integro (A rischio) si manifesta nel momento in cui vengono rilevati errori I/O nel volume dinamico causati da settori danneggiati sul disco fisico. Il disco ricollega i settori danneggiati utilizzando settori riservati esclusivamente per il ricollegamento. Se gli errori sono transitori, possibile utilizzare il comando Riattiva disco specificato in Gestione disco per ripristinare lo stato Integro al volume. Se lo stato A rischio persiste, il disco potrebbe essere danneggiato. Effettuare una copia di backup dei dati e sostituire il disco appena possibile.

  • Capitolo 27 Risoluzione di problemi di dischi e file system 59

    Integro (Partizione sconosciuta)

    Lo stato Integro (Partizione sconosciuta) si manifesta nel momento in cui Windows XP Professional o Windows XP 64-Bit Edition non riconoscono lID di sistema di una partizione di un disco MBR. Le partizioni che presentano lo stato Integro (Partizione sconosciuta) potrebbero essere state definite dalla casa produttrice del sistema hardware originale (OEM, Original Equipment Manufacturer) oppure essere partizioni create da sistemi operativi differenti da Windows o da utilit di terze parti. Non possibile formattare, assegnare lettere di unit o percorsi alle partizioni con stato Integro (Partizione sconosciuta), n accedere ai dati al loro interno. comunque possibile eliminarle mediante Gestione disco oppure tramite il comando DiskPart.

    In Windows XP 64-Bit Edition vengono riconosciute le partizioni su dischi GPT che utilizzano i GUID di un tipo di partizione conosciuto. Se Windows XP 64-Bit Edition non riuscisse a riconoscere il GUID di tipo di partizione, questultima verr visualizzata con lo stato Integro (Partizione sconosciuta).

    Windows XP 64-Bit Edition riconosce le partizioni su dischi GPT elencate di seguito e le visualizza nellinterfaccia di Gestione disco.

    Partizione di sistema EFI (Extensible Firmware Interface)

    Partizione primaria su un disco di base

    Windows XP 64-Bit Edition riconosce e visualizza, inoltre, le partizioni primarie, estese e le unit logiche sui dischi MBR.

    Windows XP 64-Bit Edition riconosce le partizioni su dischi GPT elencate di seguito ma non le visualizza nellinterfaccia di Gestione disco.

    Partizione riservata Microsoft (MSR)

    Partizione di metadati di Gestione disco locale (LDM) su un disco dinamico

    Partizione di dati LDM su un disco dinamico

    Se una partizione primaria stata creata su un disco GPT da una casa produttrice del sistema hardware oppure se si utilizza un sistema operativo differente da Windows XP 64-Bit Edition per creare una partizione primaria su un disco GPT, Windows XP 64-Bit Edition potrebbe non riconoscere il GUID del tipo di partizione. Se il GUID di tipo di partizione non viene riconosciuto, Windows XP 64-Bit Edition visualizza la partizione senza consentire lassegnazione di una lettera di unit o di un percorso di unit, n permesso laccesso ai dati al suo interno. comunque possibile eliminarle mediante Gestione disco oppure tramite il comando DiskPart.

    Attenzione

    Se Windows XP Professional riconosce una partizione OEM, Gestione disco visualizza lo stato della partizione come Integro (Configurazione EISA). Non possibile utilizzare Gestione disco per formattare, eliminare, assegnare lettere di drive o percorsi di drive a partizioni Integro (Configurazione EISA), n accedere ai dati al loro interno. comunque possibile utilizzare DiskPart per eliminare le partizioni OEM mediante il comando delete partition e specificando il parametro override. Leliminazione di una partizione OEM pu impedire lavvio di Windows XP Professional ed pertanto consigliabile non eliminare queste partizioni.

  • 60 Parte VI Risoluzione dei problemi del sistema

    Per ulteriori informazioni sui tipi di partizioni riconosciute da Windows XP Professional, consultare Record di avvio principale su dischi di base. Per ulteriori informazioni sui tipi di partizioni riconosciuti da Windows XP 64-Bit Edition, consultare Intestazione della tabella di partizione GPT nel presente capitolo. Per ulteriori informazioni sulle partizioni su dischi GPT, consultare Gestione dei dischi in questo Resource Kit.

    Sconosciuto

    Lo stato Sconosciuto si manifesta nel momento in cui il settore di avvio del volume danneggiato e non pi possibile accedere ai dati al suo interno. Il settore di avvio potrebbe essere infettato da un virus. Per ulteriori informazioni sulla pulitura di un computer su cui presente un virus, consultare Virus che influenzano il record di avvio principale e i settori di avvio nel presente capitolo. Per ulteriori informazioni sulla riparazione di errori dei settori davvio, consultare la sezione Riparazione di record di avvio principale e di settori davvio su computer basati su processori x86 presente in questo capitolo.

    Virus che influenzano il record di avvio principale e i settori di avvio

    sempre importante proteggere il computer e i dati al suo interno dai virus. Molti virus sfruttano le strutture del disco utilizzate dal computer per effettuare lavvio per sostituire, reindirizzare oppure danneggiare il codice e i dati fondamentali per lavvio del sistema operativo.

    Per ulteriori informazioni sul record di avvio principale (MBR) e il settore di avvio su computer basati su processori x86, consultare S