rifiuti radioattivi

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Rischi ed emergenza nelle Rischi ed emergenza nelle acque sotterranee acque sotterranee Giuseppe Sappa Giuseppe Sappa Dip.to Dip.to di Idraulica, Trasporti e Strade di Idraulica, Trasporti e Strade Tel. 0644585010 Tel. 0644585010 Email: [email protected] Email: [email protected]

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Page 1: Rifiuti radioattivi

Rischi ed emergenza nelle Rischi ed emergenza nelle acque sotterraneeacque sotterranee

Giuseppe SappaGiuseppe SappaDip.toDip.to di Idraulica, Trasporti e Stradedi Idraulica, Trasporti e Strade

Tel. 0644585010Tel. 0644585010Email: [email protected]: [email protected]

Page 2: Rifiuti radioattivi

Argomenti

• Richiami sulle modalità di circolazione delle acque in sotterraneo

• I fattori di pericolo• I criteri di intervento

Page 3: Rifiuti radioattivi

L’acqua nel sottosuolo

Page 4: Rifiuti radioattivi

Falda: accumulo di acqua sostenuta alla base da un substrato impermeabile, dotata di moto di filtrazione

Page 5: Rifiuti radioattivi

Falda libera o freatica

Page 6: Rifiuti radioattivi

Falda artesiana o in pressione

Page 7: Rifiuti radioattivi

Che cos’è un acquiferoChe cos’è un acquifero

• il termine “aquifer” (it. acquifero) indica il complesso formazione rocciosa - falda;

• un acquifero dunque è una formazione rocciosa dotata di un grado di permeabilità tale da consentire la circolazione di una falda.

Page 8: Rifiuti radioattivi

Acquiferi permeabili per porosità

Tutti i terreni dotati di una porosità efficace primaria , ossia le rocce sciolte con granulometriasuperiore ai limi ed alcuni tipi di rocce lapidee formate per blanda cementazione di sedimenti sciolti dalle stesse caratteristiche granulometriche suddette.

• Rocce lapidee:– Tufi vulcanici– Calcareniti

• Rocce sciolte:– Sabbie– Ghiaie– Etc.

Page 9: Rifiuti radioattivi

Acquifero permeabile per porosità

Page 10: Rifiuti radioattivi

Acquifero delle duneLegenda

da M. Rossi & G. Sappa

Page 11: Rifiuti radioattivi

Acquifero delle alluvioniLegenda

da M. Rossi & G. Sappa

Page 12: Rifiuti radioattivi

Acquiferi permeabili per Acquiferi permeabili per fessurazionefessurazione

Tutti i terreni dotati di porosità efficace secondaria, ossia tutte quelle rocce lapidee che hanno subito una intensa fratturazione per azioni, tettoniche e non

• Calcari• Dolomie• Basalti• Etc.

Page 13: Rifiuti radioattivi

Acquifero permeabile per fessurazione

Page 14: Rifiuti radioattivi

Acquiferi permeabili per carsismoAcquiferi permeabili per carsismo

Tutti i terreni dotati di porositàefficace secondaria originata dal processo di dissoluzione

• Calcari carsificabili

• Gessi• Salgemma

Page 15: Rifiuti radioattivi

Acquifero permeabile per Acquifero permeabile per carsismocarsismo

Page 16: Rifiuti radioattivi

Peculiarità degli acquiferi carsici

Epicarso

Inghiottitoio

Il saturo

Infiltrazione

Page 17: Rifiuti radioattivi

Modalità della circolazione idrica in sotterraneo

Page 18: Rifiuti radioattivi

Esperienza di Darcy

il volume d'acqua che attraversa una colonna di sabbia è direttamente proporzionale al carico ed inversamente proporzionale alla lunghezza della colonna, attraverso un coefficiente di proporzionalità K

Z=0

z2 z1 h2 h1

θ

Page 19: Rifiuti radioattivi

L’approccio di Darcy

E’ un approccio macroscopico che rappresenta un mezzo poroso come uncontinuo per il quale si possono definire parametri macroscopici come laconduttività idraulica, e utilizzare leggi macroscopiche come quella di Darcy per ottenere descrizioni macroscopicamente medie del comportamento microscopico

Page 20: Rifiuti radioattivi

La legge di DarcyK × S × H

Q = = K × S × ie

Q = portata di deflusso (m3/s)H = carico idraulico (m)S=superficie della sezione attraversata (m2)K =coefficiente di proporzionalità (m/s)e = spessore della colonna di sabbia (m)i=gradiente idraulico(H/e adimensionale).

Page 21: Rifiuti radioattivi

Legge di Darcy

• v = Q/S = K * i• v = portata specifica (velocità

apparente)• K è definito da Darcy “conducibilità

idraulicaKi

K = γ × µ

Page 22: Rifiuti radioattivi

Ki

K = γ × µ

• γ è il peso specifico del liquido filtrante

• µ è la viscosità del liquido filtrante (variabile con la temperatura).

Page 23: Rifiuti radioattivi

Le dimensioni di v suggeriscono che v rappresenti una velocità, MA NON E’ COSI’. Si tratta di una portata per unità di area, non di una vera velocità.

L’unità di area è composta di solido e di liquido:solo l’area relativa occupata dal liquido è evidentemente efficace ai fini del flusso.

Page 24: Rifiuti radioattivi

Se noi volessimo conoscere la velocità reale del fluido dovremmo dividere la portata (Q) per l’area della sezione filtrante occupata dal fluido:

Definiamo η come il rapporto tra l’area occupata dal fluido (Aw) e l’area totale della sezione del cilindro riempito di sabbia (A)

η=AAw

Page 25: Rifiuti radioattivi

La velocità media reale del fluido attraverso i pori risulta:

O semplicemente:

dl

Tale velocità reale risulta > della velocità di Darcy

dl

Page 26: Rifiuti radioattivi

Le componenti di una sabbia

MATRICEFRAMEWORK

(QUARTZ)

FRAMEWORK(FELDSPAR)

CEMENTO

Meati

Note different use of “matrix”by geologists and engineers

0.25 mm

1. Framework2. Matrix3. Cement4. Pores

Engineering“matrix”

Geologist’s Classification

Page 27: Rifiuti radioattivi

Il moto di filtrazione delle acque sotterraneeThe tortuous path of groundwater molecules through an aquifer affects the hydraulic conductivity. How do the followingproperties contribute to the rate of water movement?

• Clay content andadsorptive properties

• Packing density• Friction• Surface tension• Preferred orientation

of grains• Shape (angularity or

roundness) of grains• Grain size• Hydraulic gradient

Page 28: Rifiuti radioattivi

Modalità di deflusso delle acque sotterranee

• Acquiferi porosi– v = 0 ÷1 m/h

• Acquiferi fessurati– v = 1 ÷ 100 m/h

• Acquiferi carsici– v = 100 ÷ 1000 m/h

Page 29: Rifiuti radioattivi

La legge di Darcy è valida solo in regime laminare (numero di Reynolds)

• Mezzi porosi

Re < 1

• Mezzi fessurati

Re < 800

Page 30: Rifiuti radioattivi

La rappresentazione della circolazione delle acque sotterranee

0.02.7

5.3

0.1 8.4

11.6

13.013.013.0

22.0

6.0

14.0

2.52.1

2.51.0

1.00.8

0.6

0.8

8.0

3.0

0.0

2.0

7.0

5.2

4.07.0

6.0

10.5

6.59.7

21.8

1.0

1.83.0

15.5

6.5

6.5

40.5

12.010.0

2.5

23.0

32.0

13.5

43.0

12.5

4.5

8.5

19.5

0 1000 2000 3000 4000 5000 6000 70000

1000

2000

3000

4000

5000

6000

7000

8000

9000

10000

La superficie piezometrica è l’inviluppo delle linee isofreatiche

Page 31: Rifiuti radioattivi

La storia“La vulnerabilità intrinseca è la

possibilità di penetrazione e propagazione,in condizioni naturali, nei serbatoi naturali ospitanti la prima falda generalmente libera, di inquinanti provenienti dalla superficie.” (Margat & Albinet, 1970)

Besancon (Francia)

Page 32: Rifiuti radioattivi

Una definizione italiana(CNR – GNDCI Linea 4)

ü “La vulnerabilità intrinseca o naturale degli acquiferi è la suscettibilitàspecifica dei sistemi acquiferi, nelle loro diverse parti componenti e nelle diverse situazioni geometriche ed idrodinamiche, ad ingerire e diffondere, anche mitigandone gli effetti, un inquinante fluido od idroveicolato tale da produrre impatto sulla qualità dell’acqua sotterranea, nello spazio e nel tempo“(Civita,1987)

Page 33: Rifiuti radioattivi

Nella cultura tecnica tradizionale…

la vulnerabilità è una caratteristica delle strutture ed infrastrutture antropiche, che sono il bene da tutelare, nei confronti:

– Degli eventi meteorici eccezionali– Delle esondazioni– Dei fenomeni sismici– Dei fenomeni franosi– degli agenti naturali e degli eventi da essi

causati.

Page 34: Rifiuti radioattivi

Negli studi ambientali, il concetto si capovolge….• la vulnerabilità è una caratteristica degli acquiferi, rispetto alle attività antropiche, perché questi costituiscono la risorsa da tutelare, come presupposto per la conservazione della specie umana.

Page 35: Rifiuti radioattivi

Le carte di vulnerabilità degli acquiferi sono:

• Uno strumento di previsione dell’impatto ambientale di un’opera nella fase costruttiva e/o in esercizio

Page 36: Rifiuti radioattivi

Le carte di vulnerabilità degli acquiferi sono:

Topografia

Litologia

Soggiacenza

Conducibilità idraulica

Uno strumento di pianificazione per la classificazione del territorio al fine di definire le possibilità di sfruttamento

Page 37: Rifiuti radioattivi

Pericoli per le acque sotterranee

Page 38: Rifiuti radioattivi

I principali fattori di pericolo(Hazards)

• Pozzi• Serbatoi interrati• Attività industriali• Attività estrattive• Collettori, fognari e non

Page 39: Rifiuti radioattivi

Trasporto inquinanti in sotterraneo

• Avvezione• Diffusione• Dispersione

Page 40: Rifiuti radioattivi

Il trasporto tridimensionale di un inquinante in falda

( )∑

=+⋅+

∂⋅∂

−∂

∂∂

⋅∂

=∂∂ n

kks

s

i

i

i

jij

RCq

xCv

x

xCD

tC

Page 41: Rifiuti radioattivi

Il trasporto tridimensionale di inquinante in falda

C è la concentrazione dell’inquinante dissolto nell’acqua di falda [ML-3]

t è il tempo [t] xi è la i-esima coordinata cartesiana [L] Dij è il coefficiente di dispersione [L2t-1] vi è la velocità dell’acqua nel mezzo poroso nella direzione dell’i-

esimo asse [Lt-1] qs è la portata volumetrica per unità di volume di acquifero,

rappresentante sorgenti o pozzi [t-1] Cs è la concentrazione relativa alla sorgente o al pozzo [ML-3] θ è la porosità del mezzo, ed è una grandezza adimensionata

∑=

N

kkR

1

è il termine relativo alle reazioni chimiche [ML-3t-1]

Page 42: Rifiuti radioattivi

Sversamentosolventi

clorurati

DNAPL

Acquifero superficiale

Solventi clorurati disciolti

Ingrandimento dei contaminanti NAPL intrappolati nei pori e nelle particelle di sedimenti

Volatilizzazione

Biodegradazione

DNAPL

Dispersione & Diluizione

Acquifero semiconfinato

Plume dei soventi clorurati disciolti

Strato areato superficiale

Page 43: Rifiuti radioattivi

Quando c’è emergenza

• Se è a rischio la potenzialità di un acquifero

• Se è a rischio la qualità delle acque sotterranee

Page 44: Rifiuti radioattivi

Modello convenzionale per l’analisi di uno sversamento

10/12 m

50 m

Page 45: Rifiuti radioattivi

Modello di diffusione di inquinanti in falda

Page 46: Rifiuti radioattivi

Modello di diffusione di inquinanti in falda

Page 47: Rifiuti radioattivi

I fattori di rischio(a breve termine)

• Depauperamento della falda

• Degrado qualitativo della risorsa idrica

Page 48: Rifiuti radioattivi

PozziPozzi• Fattori di pericolo

– Difetti di costruzione

– Difetti di funzionamento e manutenzione

– Abbandono

• Ricettori di pericolo– Opere di captazione

Page 49: Rifiuti radioattivi

La gestione dell’emergenza

Definizione del contesto idrogeologico

Stima dei tempi di propagazione

Identificazione delle sorgenti di pericolo

Definizione delle modalità di intervento

Page 50: Rifiuti radioattivi

Criteri di intervento

• Interventi passivi– Interrompono la fruibilità della risorsa

ed affidano al potere autodepurativodell’acquifero nel tempo il recupero quantitativo e qualitativo

• Interventi attivi– Agiscono sulla concentrazione del

fattore di contaminazione per risanare la risorsa

Page 51: Rifiuti radioattivi

Roma – Pozzi ACEA di Tor Pagnotta

• Costruzione 1986• 1992: le analisi

hanno dato un eccesso di trielina

• Alcune lavanderie in zona

• Interruzione dell’esercizio (intervento passivo)

Page 52: Rifiuti radioattivi
Page 53: Rifiuti radioattivi

Il profilo geologico

Page 54: Rifiuti radioattivi

Alimentazione

•Sorgente Sanità (Qmax 4.5 m³/s, Qmin 3 m³/s)

• Gruppo di Cassano Irpino (Qmax 3.7 m³/s, Qmin 1.6 m³/s)

Page 55: Rifiuti radioattivi

Andamento delle portate

0

100

200

300

400

500

600

700

800

385 400 415 430 445 460 475 490 505 520 535 550 565 580 595 610

Progressiva (m)

Port

ata

(l/s)

Page 56: Rifiuti radioattivi

Intervento passivo

Page 57: Rifiuti radioattivi

Interventi attivi

• Air Sparging: iniezione di gas (solitamente aria o ossigeno) sotto pressione in pozzo installato all'interno della zona satura per volatilizzare gli agenti inquinanti.– Gli agenti inquinanti volatilizzati migrano verso l'alto e

sono rimossi prima di raggiungere la zona vadosa, attraverso l'estrazione del vapore dal terreno. E’ più adatta per gli agenti inquinanti organici volatili in materiali geologici di permeabilità relativamente media a elevata.

Page 58: Rifiuti radioattivi

Interventi attivi• Fratturazione con esplosivo: è una tecnica usata in

formazioni rocciose permeabili per fratturazione, per migliorare il tasso e la prevedibilità del recupero di acqua freatica contaminata generando "le trincee di frattura" o le zone altamente fratturate attraverso la detonazione degli esplosivi in pozzi trivellati (shotholes). Si distingue dalla frattura idraulica o pneumatica in quanto queste altre tecnologie non coinvolgono gli esplosivi.

Page 59: Rifiuti radioattivi

Interventi attivi

• Pozzi Direzionali: sono i pozzi orizzontali a qualsiasi inclinazione non-verticale allo scopo di monitorare o risanare le acque sotterranee. Sono particolarmente indicati quando il plume dell'agente inquinante riguarda una grande zona ed ha geometria lineare, o quando le ostruzioni di superficie sono presenti.