ricordi e pensieri

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Bepi Mizzon RicoRdi e PensieRi vivendo on dì dopo l’altro

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La vita di ogni giorno, i ritmi scanditi dall’avvicendarsi delle stagioni, gli aspetti della natura, la dolce armonia delle feste, l’osteria paesana, la cara bicicletta, la scuola: la nostalgia di un tempo dove le cose semplici erano anche le più care, dove ci si conosceva tutti, dove bastava un niente per essere felici e divertirsi. Dove le singole persone diventavano leggenda, e le storie realtà quotidiana.

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Bepi Mizzon

Bepi M

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vivendo on dì dopo l’altro

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9 788890 537424

ISBN 978-88-905374-2-4€ 14,00

La vita di ogni giorno, i ritmi scanditi dall’avvicendarsi delle stagioni, gli aspetti della natura, la dolce armonia delle feste, l’osteria paesana, la cara bicicletta, la scuola: la nostalgia di un tempo dove le cose semplici erano anche le più care, dove ci si conosceva tutti, dove bastava un niente per essere felici e divertirsi. Dove le singole persone diventavano leggenda, e le storie la realtà quotidiana.

Questo è il libro di Bepi Mizzon. Un calarsi nella vita contadina del “tempo che fu”, che rimane nei cuori di chi l’ha vissuto e di chi lo sente raccontare, fra le righe delle sue poesie che catturano il lettore, trasportandolo in un’epoca che ci è passata accanto e che sta ancora alla base del nostro essere.

Arianna Barocco

In copertina: Bepi Mizzon nei panni di Joani Spelo

Foto: “Sossano:il campanile vestito d’arcobaleno”, di Giovanni Scavazza

A nome dell’Amministrazione Comunale e della Cittadinanza tutta, esprimo grande soddisfazione per la pubblicazione di questo libro, che racconta di un passato che ci appartiene, da cui emergono le nostre radici e il nostro retaggio culturale. Bepi Mizzon dà lustro al paese di Sossano, e la sua voce evoca il ricordo, in cui si rinnova il nostro senso di appartenenza e la nostra identità veneta.

Il Sindaco Flavio Alberto Caoduro

E’ con grande orgoglio e immensa gioia che Anguana Edizioni presenta al pubblico, finalmente in una veste degna di rappresentarlo, un grande poeta e un grande uomo: Bepi Mizzon. Anguana Edizioni è onorata di aver potuto contribuire a rendere possibile ciò. Perché, in fin dei conti, questo è quello che fanno da sempre, con la loro Magia del Fare, le Anguane: materializzare i sogni degli uomini che seguono le Vie del Cuore.

Anguanamadre

Giuseppe (Bepi) Mizzon

Nato il 16 maggio 1942 a Pojana Maggiore (VI), attualmente risiede a Sossano (VI). Dopo aver concluso la VI elementare e aver conseguito il Diploma di Addestramento Meccanico, dal 1956 al 1961 lavora come fabbro e meccanico; a 20 anni si specializza nel settore meccanico cartaio, impiegato in varie cartiere della zona. Dal 1973 e fino alla pensione, nell’anno 1992, ha lavorato continuativamente presso la cartiera Marchi Group di Sarego. Da allora si dedica al volontariato, sotto diverse forme, presso Enti e privati; grazie a lui il Museo della civiltà contadina “Storia, Memoria” di Colloredo di Sossano ha una valida spalla. Nel 1996 nasce il gruppo del Filò “Amici del Museo Storia-Memoria di Colloredo”: gruppo teatrale che si esibisce in spettacoli della tradizione dialettale veneta, servendosi anche dei giocattoli dei tempi passati (e insegnando a costruirli), dei racconti sulle tradizioni, la cucina e i costumi di un tempo. Bepi ne è l’animatore e il cantastorie. Nel 2003 Giuseppe entra a far parte del Gruppo Bandistico “San Michele Arcangelo” di Sossano. E’ pure membro della Compagnia Teatrale del Comune di Villaga (VI), “Nantro par de maneghe”. E’ simpatizzante e “socio” onorario di manifestazioni, feste alpine e gruppi vari. Amante della poesia in lingua italiana e in dialetto fin da ragazzo, ha sempre “distribuito” questa sua passione in sonetti per feste popolari e occasioni diverse.

Arianna Barocco

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RicoRdi e PensieRivivendo on dì dopo l’altro

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Bepi Mizzon

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Bepi Mizzon

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Bepi Mizzon

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Bepi Mizzon

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Bepi Mizzon

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Bepi Mizzon

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Bepi Mizzon

RicoRdi e PensieRivivendo on dì dopo l’altro

Bepi Mizzon

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Copyright by Anguana Edizioni 2010, tutti i diritti riservatiwww.anguanaedizioni.itanguanaedizioni@[email protected]

E’assolutamente vietata la riproduzione totale o parziale dell’opera con qualsiasi mezzo e su qualsiasi supporto, pena sanzioni legali a norma di legge

Codice ISBN: 978-88-905374-2-4

Libro edito a cura di Arianna BaroccoDisegni di Rosella Balbo

Copyright by Anguana Edizioni 2010, tutti i diritti riservatiwww.anguanaedizioni.itanguanaedizioni@[email protected]

E’assolutamente vietata la riproduzione totale o parziale dell’opera con qualsiasi mezzo e su qualsiasi supporto, pena sanzioni legali a norma di legge

Codice ISBN: 978-88-905374-2-4

Libro edito a cura di Arianna BaroccoDisegni di Rosella Balbo

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E’assolutamente vietata la riproduzione totale o parziale dell’opera con qualsiasi mezzo e su qualsiasi supporto, pena sanzioni legali a norma di legge

Codice ISBN: 978-88-905374-2-4

Libro edito a cura di Arianna BaroccoDisegni di Rosella Balbo

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E’assolutamente vietata la riproduzione totale o parziale dell’opera con qualsiasi mezzo e su qualsiasi supporto, pena sanzioni legali a norma di legge

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Libro edito a cura di Arianna BaroccoDisegni di Rosella Balbo

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In memoria de mè mama Maria,che la xe stà tanto brava,san che le tribolaziòn no ghe mancava

In memoria de mè mama Maria,che la xe stà tanto brava,san che le tribolaziòn no ghe mancava

In memoria de mè mama Maria,che la xe stà tanto brava,san che le tribolaziòn no ghe mancava

In memoria de mè mama Maria,che la xe stà tanto brava,san che le tribolaziòn no ghe mancava

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PRESENTAZIONE

Di umili origini, intraprende la sua attività lavorativa come operaio metalmeccanico, e poi lavorando in trasferta come istruttore specializzato manutentore, girando l’Italia nelle varie cartiere “Burgo”e “Marchi Group”.Figura poliedrica la sua, ricca di interessi culturali. Nel contempo coltiva in segreto la passione per la poesia. Animatore, cantastorie in numerosi teatri, volontario in diverse Associazioni onlus, componente della Banda musicale cittadina, collaboratore del Museo Civico “Storia, Memoria”, guida e cicerone per le scolaresche: un mixer di attività, questo è Bepi Mizzon!Nei suoi scritti aleggia una velata nostalgia del tempo andato, ma non racconta solo storie inventate o raccolte qua e là, ma cose vere, vissute in prima persona: è l’esempio genuino

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PRESENTAZIONE

Di umili origini, intraprende la sua attività lavorativa come operaio metalmeccanico, e poi lavorando in trasferta come istruttore specializzato manutentore, girando l’Italia nelle varie cartiere “Burgo”e “Marchi Group”.Figura poliedrica la sua, ricca di interessi culturali. Nel contempo coltiva in segreto la passione per la poesia. Animatore, cantastorie in numerosi teatri, volontario in diverse Associazioni onlus, componente della Banda musicale cittadina, collaboratore del Museo Civico “Storia, Memoria”, guida e cicerone per le scolaresche: un mixer di attività, questo è Bepi Mizzon!Nei suoi scritti aleggia una velata nostalgia del tempo andato, ma non racconta solo storie inventate o raccolte qua e là, ma cose vere, vissute in prima persona: è l’esempio genuino

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PRESENTAZIONE

Di umili origini, intraprende la sua attività lavorativa come operaio metalmeccanico, e poi lavorando in trasferta come istruttore specializzato manutentore, girando l’Italia nelle varie cartiere “Burgo”e “Marchi Group”.Figura poliedrica la sua, ricca di interessi culturali. Nel contempo coltiva in segreto la passione per la poesia. Animatore, cantastorie in numerosi teatri, volontario in diverse Associazioni onlus, componente della Banda musicale cittadina, collaboratore del Museo Civico “Storia, Memoria”, guida e cicerone per le scolaresche: un mixer di attività, questo è Bepi Mizzon!Nei suoi scritti aleggia una velata nostalgia del tempo andato, ma non racconta solo storie inventate o raccolte qua e là, ma cose vere, vissute in prima persona: è l’esempio genuino

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PRESENTAZIONE

Di umili origini, intraprende la sua attività lavorativa come operaio metalmeccanico, e poi lavorando in trasferta come istruttore specializzato manutentore, girando l’Italia nelle varie cartiere “Burgo”e “Marchi Group”.Figura poliedrica la sua, ricca di interessi culturali. Nel contempo coltiva in segreto la passione per la poesia. Animatore, cantastorie in numerosi teatri, volontario in diverse Associazioni onlus, componente della Banda musicale cittadina, collaboratore del Museo Civico “Storia, Memoria”, guida e cicerone per le scolaresche: un mixer di attività, questo è Bepi Mizzon!Nei suoi scritti aleggia una velata nostalgia del tempo andato, ma non racconta solo storie inventate o raccolte qua e là, ma cose vere, vissute in prima persona: è l’esempio genuino

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dell’anima popolare.Nessuna ostentazione autoreferenziale, schivo da ogni forma di esibizionismo, dal carattere socievole improntato alla giovialità.Le sue poesie narrano il proprio sentire, l’intimo tradotto in versi, nelle varie e molteplici forme espressive.Il suo linguaggio, lungi dall’accademico riservato ai saccenti, incarna e propone con umiltà la voce delle cose che lo circondano.Insomma un costante richiamo alla memoria il suo, ai sentimenti, ai ricordi di quel mondo di un recente passato ancora attuale.

Giovanni Fattori

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dell’anima popolare.Nessuna ostentazione autoreferenziale, schivo da ogni forma di esibizionismo, dal carattere socievole improntato alla giovialità.Le sue poesie narrano il proprio sentire, l’intimo tradotto in versi, nelle varie e molteplici forme espressive.Il suo linguaggio, lungi dall’accademico riservato ai saccenti, incarna e propone con umiltà la voce delle cose che lo circondano.Insomma un costante richiamo alla memoria il suo, ai sentimenti, ai ricordi di quel mondo di un recente passato ancora attuale.

Giovanni Fattori

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dell’anima popolare.Nessuna ostentazione autoreferenziale, schivo da ogni forma di esibizionismo, dal carattere socievole improntato alla giovialità.Le sue poesie narrano il proprio sentire, l’intimo tradotto in versi, nelle varie e molteplici forme espressive.Il suo linguaggio, lungi dall’accademico riservato ai saccenti, incarna e propone con umiltà la voce delle cose che lo circondano.Insomma un costante richiamo alla memoria il suo, ai sentimenti, ai ricordi di quel mondo di un recente passato ancora attuale.

Giovanni Fattori

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dell’anima popolare.Nessuna ostentazione autoreferenziale, schivo da ogni forma di esibizionismo, dal carattere socievole improntato alla giovialità.Le sue poesie narrano il proprio sentire, l’intimo tradotto in versi, nelle varie e molteplici forme espressive.Il suo linguaggio, lungi dall’accademico riservato ai saccenti, incarna e propone con umiltà la voce delle cose che lo circondano.Insomma un costante richiamo alla memoria il suo, ai sentimenti, ai ricordi di quel mondo di un recente passato ancora attuale.

Giovanni Fattori

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PRimaveRa

PRimaveRa

PRimaveRa

PRimaveRa

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DOLZE PRIMAVERA

Come te splendi primavera In te ‘sto bel creà,di vivo smeraldo te vestìssile valate e ogni prà.

Tra le erbe e i sassiSe sente ‘el frussio,de l’aqua dela fontee de russeli in pendìo.

Tra fiori e le piantes-ciàpi de o§éi colorà,che i salta, che se ciàma,contenti e spensierà.

Sento le tortore e i colonbitubare e gorghejare,i se basa cuore a cuorepensando ‘l so gnàro d’amore.

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DOLZE PRIMAVERA

Come te splendi primavera In te ‘sto bel creà,di vivo smeraldo te vestìssile valate e ogni prà.

Tra le erbe e i sassiSe sente ‘el frussio,de l’aqua dela fontee de russeli in pendìo.

Tra fiori e le piantes-ciàpi de o§éi colorà,che i salta, che se ciàma,contenti e spensierà.

Sento le tortore e i colonbitubare e gorghejare,i se basa cuore a cuorepensando ‘l so gnàro d’amore.

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DOLZE PRIMAVERA

Come te splendi primavera In te ‘sto bel creà,di vivo smeraldo te vestìssile valate e ogni prà.

Tra le erbe e i sassiSe sente ‘el frussio,de l’aqua dela fontee de russeli in pendìo.

Tra fiori e le piantes-ciàpi de o§éi colorà,che i salta, che se ciàma,contenti e spensierà.

Sento le tortore e i colonbitubare e gorghejare,i se basa cuore a cuorepensando ‘l so gnàro d’amore.

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DOLZE PRIMAVERA

Come te splendi primavera In te ‘sto bel creà,di vivo smeraldo te vestìssile valate e ogni prà.

Tra le erbe e i sassiSe sente ‘el frussio,de l’aqua dela fontee de russeli in pendìo.

Tra fiori e le piantes-ciàpi de o§éi colorà,che i salta, che se ciàma,contenti e spensierà.

Sento le tortore e i colonbitubare e gorghejare,i se basa cuore a cuorepensando ‘l so gnàro d’amore.

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Xe on bel védarequando tuto xe fiorìo,el pare on firmamentode stele all’infinìo.

Tuta l’aria se profuma con la primavera in fior,le nude piante se vestìssede splendidi color.

A ‘sto bel’incantodela dolze primavera,se inpiéna de amoreel cielo e la tera…!

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Xe on bel védarequando tuto xe fiorìo,el pare on firmamentode stele all’infinìo.

Tuta l’aria se profuma con la primavera in fior,le nude piante se vestìssede splendidi color.

A ‘sto bel’incantodela dolze primavera,se inpiéna de amoreel cielo e la tera…!

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Xe on bel védarequando tuto xe fiorìo,el pare on firmamentode stele all’infinìo.

Tuta l’aria se profuma con la primavera in fior,le nude piante se vestìssede splendidi color.

A ‘sto bel’incantodela dolze primavera,se inpiéna de amoreel cielo e la tera…!

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Xe on bel védarequando tuto xe fiorìo,el pare on firmamentode stele all’infinìo.

Tuta l’aria se profuma con la primavera in fior,le nude piante se vestìssede splendidi color.

A ‘sto bel’incantodela dolze primavera,se inpiéna de amoreel cielo e la tera…!

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ATIMI DE VITA

‘Sta vita che vivémode atimi xe formà, e fìn che lo di§émoi xe bei che passà.

Quante ròbe pòl capitareIn te ‘sto mondo che vivemo,no te fè in tenpo de pensareche za dosso le gavémo.

Par far contento on pòro cuorecon calcossa che fa piazére,basta on atimo a favoreche tuto el pòl vére.

Solo ‘n atimo pòl bastare par canbiare ‘na situaziòn,basta savére pazientareche rivarà el momento bòn.

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ATIMI DE VITA

‘Sta vita che vivémode atimi xe formà, e fìn che lo di§émoi xe bei che passà.

Quante ròbe pòl capitareIn te ‘sto mondo che vivemo,no te fè in tenpo de pensareche za dosso le gavémo.

Par far contento on pòro cuorecon calcossa che fa piazére,basta on atimo a favoreche tuto el pòl vére.

Solo ‘n atimo pòl bastare par canbiare ‘na situaziòn,basta savére pazientareche rivarà el momento bòn.

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ATIMI DE VITA

‘Sta vita che vivémode atimi xe formà, e fìn che lo di§émoi xe bei che passà.

Quante ròbe pòl capitareIn te ‘sto mondo che vivemo,no te fè in tenpo de pensareche za dosso le gavémo.

Par far contento on pòro cuorecon calcossa che fa piazére,basta on atimo a favoreche tuto el pòl vére.

Solo ‘n atimo pòl bastare par canbiare ‘na situaziòn,basta savére pazientareche rivarà el momento bòn.

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ATIMI DE VITA

‘Sta vita che vivémode atimi xe formà, e fìn che lo di§émoi xe bei che passà.

Quante ròbe pòl capitareIn te ‘sto mondo che vivemo,no te fè in tenpo de pensareche za dosso le gavémo.

Par far contento on pòro cuorecon calcossa che fa piazére,basta on atimo a favoreche tuto el pòl vére.

Solo ‘n atimo pòl bastare par canbiare ‘na situaziòn,basta savére pazientareche rivarà el momento bòn.

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Che fa vegnér la vita scurabasta ‘n atimo de disperaziòn,e te ciàpa la paurae calche bruta tentaziòn.

Quanti progeti che fa§émopar podér canbiar vita,in te ‘n atimo ai càtemoche i sparisse cofà ‘na sìta.

Ghe xe anca dei atimi beiche te passa par la mente,dele volte basta quéi a far felice zérta jente.

In te ‘n atimo de amorecossa xe che se pòl fare….a far felice calche cuore che ghe pia§e farse amare……!

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Che fa vegnér la vita scurabasta ‘n atimo de disperaziòn,e te ciàpa la paurae calche bruta tentaziòn.

Quanti progeti che fa§émopar podér canbiar vita,in te ‘n atimo ai càtemoche i sparisse cofà ‘na sìta.

Ghe xe anca dei atimi beiche te passa par la mente,dele volte basta quéi a far felice zérta jente.

In te ‘n atimo de amorecossa xe che se pòl fare….a far felice calche cuore che ghe pia§e farse amare……!

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Che fa vegnér la vita scurabasta ‘n atimo de disperaziòn,e te ciàpa la paurae calche bruta tentaziòn.

Quanti progeti che fa§émopar podér canbiar vita,in te ‘n atimo ai càtemoche i sparisse cofà ‘na sìta.

Ghe xe anca dei atimi beiche te passa par la mente,dele volte basta quéi a far felice zérta jente.

In te ‘n atimo de amorecossa xe che se pòl fare….a far felice calche cuore che ghe pia§e farse amare……!

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Che fa vegnér la vita scurabasta ‘n atimo de disperaziòn,e te ciàpa la paurae calche bruta tentaziòn.

Quanti progeti che fa§émopar podér canbiar vita,in te ‘n atimo ai càtemoche i sparisse cofà ‘na sìta.

Ghe xe anca dei atimi beiche te passa par la mente,dele volte basta quéi a far felice zérta jente.

In te ‘n atimo de amorecossa xe che se pòl fare….a far felice calche cuore che ghe pia§e farse amare……!

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CARE DONE

Quanta gioia e felicitàpar ‘ste dòne che xe qua,chi ga catà, o cataràso l’altare la so metà.

A si come le sagretevizin a i vostri ometi,come tante madoneteche speta dei ba§eti.

A si come le colonbeche §ola, su in te ‘l celo,co le nuvole e co ‘l ventoperdendose nel gran velo.

Care dòne: si come le ondeche ‘l mare urta, senpre sù,sbianzando tuto de colorele note scure, ‘l celo blù.

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CARE DONE

Quanta gioia e felicitàpar ‘ste dòne che xe qua,chi ga catà, o cataràso l’altare la so metà.

A si come le sagretevizin a i vostri ometi,come tante madoneteche speta dei ba§eti.

A si come le colonbeche §ola, su in te ‘l celo,co le nuvole e co ‘l ventoperdendose nel gran velo.

Care dòne: si come le ondeche ‘l mare urta, senpre sù,sbianzando tuto de colorele note scure, ‘l celo blù.

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CARE DONE

Quanta gioia e felicitàpar ‘ste dòne che xe qua,chi ga catà, o cataràso l’altare la so metà.

A si come le sagretevizin a i vostri ometi,come tante madoneteche speta dei ba§eti.

A si come le colonbeche §ola, su in te ‘l celo,co le nuvole e co ‘l ventoperdendose nel gran velo.

Care dòne: si come le ondeche ‘l mare urta, senpre sù,sbianzando tuto de colorele note scure, ‘l celo blù.

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CARE DONE

Quanta gioia e felicitàpar ‘ste dòne che xe qua,chi ga catà, o cataràso l’altare la so metà.

A si come le sagretevizin a i vostri ometi,come tante madoneteche speta dei ba§eti.

A si come le colonbeche §ola, su in te ‘l celo,co le nuvole e co ‘l ventoperdendose nel gran velo.

Care dòne: si come le ondeche ‘l mare urta, senpre sù,sbianzando tuto de colorele note scure, ‘l celo blù.

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L’aria fina profumada careza la vostra pele,el sole varda la bronzadapar verve fate cussì bele.

A si tute in festaa ve godì de qua, de là,ma i pensieri ca ghi in testa,lasséli stare, lasséli là.

Su, su, dòne… sventoleve co i fazoleti ricamà,valtre si…. brave e bone,no xe on sogno, ma…realtà….! Viva le dòne che xe qua….

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L’aria fina profumada careza la vostra pele,el sole varda la bronzadapar verve fate cussì bele.

A si tute in festaa ve godì de qua, de là,ma i pensieri ca ghi in testa,lasséli stare, lasséli là.

Su, su, dòne… sventoleve co i fazoleti ricamà,valtre si…. brave e bone,no xe on sogno, ma…realtà….! Viva le dòne che xe qua….

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L’aria fina profumada careza la vostra pele,el sole varda la bronzadapar verve fate cussì bele.

A si tute in festaa ve godì de qua, de là,ma i pensieri ca ghi in testa,lasséli stare, lasséli là.

Su, su, dòne… sventoleve co i fazoleti ricamà,valtre si…. brave e bone,no xe on sogno, ma…realtà….! Viva le dòne che xe qua….

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L’aria fina profumada careza la vostra pele,el sole varda la bronzadapar verve fate cussì bele.

A si tute in festaa ve godì de qua, de là,ma i pensieri ca ghi in testa,lasséli stare, lasséli là.

Su, su, dòne… sventoleve co i fazoleti ricamà,valtre si…. brave e bone,no xe on sogno, ma…realtà….! Viva le dòne che xe qua….

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Page 21: Ricordi e pensieri
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EL MUSEO CONTADIN

Nel’otobre de ’l novantatrèa Colaredo par destìn,so le scòle òncora in pièxe nato ‘l mu§eo contadìn.

Tuto merito dela siòra Mirella,co ‘n bravo restauradòre,a scùmiziare ‘sta roba belalaòrando con tanto amore.

El xe on mu§eo contadìnPién de atrezi co le so stòrie,sia da on’àrpega a on canfìnde ricordi e de memorie.

‘Na volta se dòparavatuti ‘sti vèci atrezi,e chi ben savéa laòrarei fa§éa anca i rizi.

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EL MUSEO CONTADIN

Nel’otobre de ’l novantatrèa Colaredo par destìn,so le scòle òncora in pièxe nato ‘l mu§eo contadìn.

Tuto merito dela siòra Mirella,co ‘n bravo restauradòre,a scùmiziare ‘sta roba belalaòrando con tanto amore.

El xe on mu§eo contadìnPién de atrezi co le so stòrie,sia da on’àrpega a on canfìnde ricordi e de memorie.

‘Na volta se dòparavatuti ‘sti vèci atrezi,e chi ben savéa laòrarei fa§éa anca i rizi.

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EL MUSEO CONTADIN

Nel’otobre de ’l novantatrèa Colaredo par destìn,so le scòle òncora in pièxe nato ‘l mu§eo contadìn.

Tuto merito dela siòra Mirella,co ‘n bravo restauradòre,a scùmiziare ‘sta roba belalaòrando con tanto amore.

El xe on mu§eo contadìnPién de atrezi co le so stòrie,sia da on’àrpega a on canfìnde ricordi e de memorie.

‘Na volta se dòparavatuti ‘sti vèci atrezi,e chi ben savéa laòrarei fa§éa anca i rizi.

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EL MUSEO CONTADIN

Nel’otobre de ’l novantatrèa Colaredo par destìn,so le scòle òncora in pièxe nato ‘l mu§eo contadìn.

Tuto merito dela siòra Mirella,co ‘n bravo restauradòre,a scùmiziare ‘sta roba belalaòrando con tanto amore.

El xe on mu§eo contadìnPién de atrezi co le so stòrie,sia da on’àrpega a on canfìnde ricordi e de memorie.

‘Na volta se dòparavatuti ‘sti vèci atrezi,e chi ben savéa laòrarei fa§éa anca i rizi.

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Metendo in moto la mente nostraquante stòrie se pòl scòltare,so ‘sti tòchi in bela mostraso ‘l mu§eo a riposare.

Questa xe ‘na culturache fa piazére a tanta jente,con volontari senza paùrache laòra e no ciàpa gnente.

El mu§eo el vien visitàda scòlaresche da lontàn,e so le scòle ben situà a Colaredo de Sossan.

Ghe xe ‘na bela coleziònde armi e divise,che ga vu ‘sta passiònxe sta Gianni a so spese.

Ghe xe on bel repertorioSo le gòere zà passà,ghe vòl solo Gianni fiorìoche spiegare ben lo sa!

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Metendo in moto la mente nostraquante stòrie se pòl scòltare,so ‘sti tòchi in bela mostraso ‘l mu§eo a riposare.

Questa xe ‘na culturache fa piazére a tanta jente,con volontari senza paùrache laòra e no ciàpa gnente.

El mu§eo el vien visitàda scòlaresche da lontàn,e so le scòle ben situà a Colaredo de Sossan.

Ghe xe ‘na bela coleziònde armi e divise,che ga vu ‘sta passiònxe sta Gianni a so spese.

Ghe xe on bel repertorioSo le gòere zà passà,ghe vòl solo Gianni fiorìoche spiegare ben lo sa!

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Metendo in moto la mente nostraquante stòrie se pòl scòltare,so ‘sti tòchi in bela mostraso ‘l mu§eo a riposare.

Questa xe ‘na culturache fa piazére a tanta jente,con volontari senza paùrache laòra e no ciàpa gnente.

El mu§eo el vien visitàda scòlaresche da lontàn,e so le scòle ben situà a Colaredo de Sossan.

Ghe xe ‘na bela coleziònde armi e divise,che ga vu ‘sta passiònxe sta Gianni a so spese.

Ghe xe on bel repertorioSo le gòere zà passà,ghe vòl solo Gianni fiorìoche spiegare ben lo sa!

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Metendo in moto la mente nostraquante stòrie se pòl scòltare,so ‘sti tòchi in bela mostraso ‘l mu§eo a riposare.

Questa xe ‘na culturache fa piazére a tanta jente,con volontari senza paùrache laòra e no ciàpa gnente.

El mu§eo el vien visitàda scòlaresche da lontàn,e so le scòle ben situà a Colaredo de Sossan.

Ghe xe ‘na bela coleziònde armi e divise,che ga vu ‘sta passiònxe sta Gianni a so spese.

Ghe xe on bel repertorioSo le gòere zà passà,ghe vòl solo Gianni fiorìoche spiegare ben lo sa!

Page 24: Ricordi e pensieri

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L’entrada xe libera par tuti se ‘l museo i vòl visitare,vegnéndo fora gaji e fieriparchè ghe xe tanto da inparare.

‘Sta civiltà contadinapar el paese de Sossan,la xe ‘na bona dotrinache serve oncò e anca doman….!

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L’entrada xe libera par tuti se ‘l museo i vòl visitare,vegnéndo fora gaji e fieriparchè ghe xe tanto da inparare.

‘Sta civiltà contadinapar el paese de Sossan,la xe ‘na bona dotrinache serve oncò e anca doman….!

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‘Sta civiltà contadinapar el paese de Sossan,la xe ‘na bona dotrinache serve oncò e anca doman….!

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L’entrada xe libera par tuti se ‘l museo i vòl visitare,vegnéndo fora gaji e fieriparchè ghe xe tanto da inparare.

‘Sta civiltà contadinapar el paese de Sossan,la xe ‘na bona dotrinache serve oncò e anca doman….!

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INDICE

Presentazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9

PRIMAVERA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11Dolze Primavera . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13Atimi de Vita . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15Care Dòne . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17El Museo Contadìn . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21El paese de Sossan . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25El Vecio che va par Carità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29Garzon del Fàvaro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31Le dòne de ‘na Volta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33L’Ometo Zercantòn . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37Oto Marzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39Quando fa§eo l’Aprendista . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41Riva la Note . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43San Valentìn . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 45Bar Ciambelino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47El Gùza Moleta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49Ai tenpi dela Scola Elementare in canpagna . . . . . . . . . . . . . 53

ISTA’ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 55El Contadìn . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 57El Balo de la pòra jente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59

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Presentazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9

PRIMAVERA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11Dolze Primavera . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13Atimi de Vita . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15Care Dòne . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17El Museo Contadìn . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21El paese de Sossan . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25El Vecio che va par Carità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29Garzon del Fàvaro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31Le dòne de ‘na Volta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33L’Ometo Zercantòn . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37Oto Marzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39Quando fa§eo l’Aprendista . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41Riva la Note . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43San Valentìn . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 45Bar Ciambelino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47El Gùza Moleta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49Ai tenpi dela Scola Elementare in canpagna . . . . . . . . . . . . . 53

ISTA’ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 55El Contadìn . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 57El Balo de la pòra jente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59

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Presentazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9

PRIMAVERA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11Dolze Primavera . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13Atimi de Vita . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15Care Dòne . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17El Museo Contadìn . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21El paese de Sossan . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25El Vecio che va par Carità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29Garzon del Fàvaro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31Le dòne de ‘na Volta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33L’Ometo Zercantòn . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37Oto Marzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39Quando fa§eo l’Aprendista . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41Riva la Note . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43San Valentìn . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 45Bar Ciambelino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47El Gùza Moleta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49Ai tenpi dela Scola Elementare in canpagna . . . . . . . . . . . . . 53

ISTA’ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 55El Contadìn . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 57El Balo de la pòra jente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59

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Presentazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9

PRIMAVERA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11Dolze Primavera . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13Atimi de Vita . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15Care Dòne . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17El Museo Contadìn . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21El paese de Sossan . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25El Vecio che va par Carità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29Garzon del Fàvaro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31Le dòne de ‘na Volta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33L’Ometo Zercantòn . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37Oto Marzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39Quando fa§eo l’Aprendista . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41Riva la Note . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43San Valentìn . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 45Bar Ciambelino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47El Gùza Moleta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49Ai tenpi dela Scola Elementare in canpagna . . . . . . . . . . . . . 53

ISTA’ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 55El Contadìn . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 57El Balo de la pòra jente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59

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El Moraròn . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 63El Marsupio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 67Essare on Pojòn . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69Gioia in te’l Cuore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 71La Vita de Oncò . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 73La me prima Bicicreta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75L’Ostaria dala Silvia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 79‘Ndare al Pozo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 81Profumo de Canpagna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 83Temporai d’Istà . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 85Tornare al Cagnan . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 89Ricordi de Magnare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 91Zò al Fosso a ra§entare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 93La me Cagneta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 95Quando vien Sera in Canpagna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 97‘Na Festa sui Munti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 99

AUTUNO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 101Finìo l’Istà . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 103El tramonto dela Vita . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 105‘Na Scola de Canpagna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 107Festa de’l 4 Novembre . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 109El nostro Drènto di§e . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 111Ricordi che xe ‘ndà . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 113Sagra dele Castagne . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 117Ciro el Strazàro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 121Me go Sognà . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .123

El Moraròn . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 63El Marsupio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 67Essare on Pojòn . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69Gioia in te’l Cuore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 71La Vita de Oncò . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 73La me prima Bicicreta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75L’Ostaria dala Silvia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 79‘Ndare al Pozo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 81Profumo de Canpagna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 83Temporai d’Istà . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 85Tornare al Cagnan . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 89Ricordi de Magnare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 91Zò al Fosso a ra§entare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 93La me Cagneta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 95Quando vien Sera in Canpagna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 97‘Na Festa sui Munti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 99

AUTUNO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 101Finìo l’Istà . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 103El tramonto dela Vita . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 105‘Na Scola de Canpagna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 107Festa de’l 4 Novembre . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 109El nostro Drènto di§e . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 111Ricordi che xe ‘ndà . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 113Sagra dele Castagne . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 117Ciro el Strazàro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 121Me go Sognà . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .123

El Moraròn . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 63El Marsupio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 67Essare on Pojòn . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69Gioia in te’l Cuore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 71La Vita de Oncò . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 73La me prima Bicicreta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75L’Ostaria dala Silvia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 79‘Ndare al Pozo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 81Profumo de Canpagna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 83Temporai d’Istà . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 85Tornare al Cagnan . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 89Ricordi de Magnare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 91Zò al Fosso a ra§entare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 93La me Cagneta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 95Quando vien Sera in Canpagna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 97‘Na Festa sui Munti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 99

AUTUNO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 101Finìo l’Istà . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 103El tramonto dela Vita . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 105‘Na Scola de Canpagna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 107Festa de’l 4 Novembre . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 109El nostro Drènto di§e . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 111Ricordi che xe ‘ndà . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 113Sagra dele Castagne . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 117Ciro el Strazàro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 121Me go Sognà . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .123

El Moraròn . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 63El Marsupio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 67Essare on Pojòn . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69Gioia in te’l Cuore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 71La Vita de Oncò . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 73La me prima Bicicreta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75L’Ostaria dala Silvia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 79‘Ndare al Pozo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 81Profumo de Canpagna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 83Temporai d’Istà . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 85Tornare al Cagnan . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 89Ricordi de Magnare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 91Zò al Fosso a ra§entare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 93La me Cagneta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 95Quando vien Sera in Canpagna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 97‘Na Festa sui Munti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 99

AUTUNO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 101Finìo l’Istà . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 103El tramonto dela Vita . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 105‘Na Scola de Canpagna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 107Festa de’l 4 Novembre . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 109El nostro Drènto di§e . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 111Ricordi che xe ‘ndà . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 113Sagra dele Castagne . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 117Ciro el Strazàro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 121Me go Sognà . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .123

Page 27: Ricordi e pensieri

S-ciante de Ricordi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 125Stare con Ti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 127Luce d’Autuno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 129Scoltare òncora . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 131Son drio Pensare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 133Nostalgie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 135El Dì che more . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 137

INVERNO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 139Ani che xe passà . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .141Bravi Alpini . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 143El Caretìn de Ino Fàvaro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 145Festa de Nadale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 147Fine de l’Ano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 149I bei Tenpi de ‘na Volta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 151Jera Inverno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 153La Fòla de’l Nono . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 157La Nevegada . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 159L’Amolaro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 161Magnare O§ei . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 163‘Nantro Ano xe ‘ndà . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 165Ricordi Invernai . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 169Note Divina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 173Tonin el Poaréto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 175Copàre el màs-cio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 177

Indice . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 181

S-ciante de Ricordi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 125Stare con Ti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 127Luce d’Autuno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 129Scoltare òncora . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 131Son drio Pensare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 133Nostalgie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 135El Dì che more . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 137

INVERNO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 139Ani che xe passà . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .141Bravi Alpini . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 143El Caretìn de Ino Fàvaro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 145Festa de Nadale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 147Fine de l’Ano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 149I bei Tenpi de ‘na Volta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 151Jera Inverno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 153La Fòla de’l Nono . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 157La Nevegada . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 159L’Amolaro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 161Magnare O§ei . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 163‘Nantro Ano xe ‘ndà . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 165Ricordi Invernai . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 169Note Divina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 173Tonin el Poaréto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 175Copàre el màs-cio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 177

Indice . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 181

S-ciante de Ricordi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 125Stare con Ti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 127Luce d’Autuno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 129Scoltare òncora . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 131Son drio Pensare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 133Nostalgie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 135El Dì che more . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 137

INVERNO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 139Ani che xe passà . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .141Bravi Alpini . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 143El Caretìn de Ino Fàvaro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 145Festa de Nadale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 147Fine de l’Ano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 149I bei Tenpi de ‘na Volta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 151Jera Inverno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 153La Fòla de’l Nono . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 157La Nevegada . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 159L’Amolaro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 161Magnare O§ei . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 163‘Nantro Ano xe ‘ndà . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 165Ricordi Invernai . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 169Note Divina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 173Tonin el Poaréto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 175Copàre el màs-cio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 177

Indice . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 181

S-ciante de Ricordi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 125Stare con Ti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 127Luce d’Autuno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 129Scoltare òncora . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 131Son drio Pensare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 133Nostalgie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 135El Dì che more . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 137

INVERNO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 139Ani che xe passà . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .141Bravi Alpini . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 143El Caretìn de Ino Fàvaro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 145Festa de Nadale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 147Fine de l’Ano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 149I bei Tenpi de ‘na Volta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 151Jera Inverno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 153La Fòla de’l Nono . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 157La Nevegada . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 159L’Amolaro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 161Magnare O§ei . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 163‘Nantro Ano xe ‘ndà . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 165Ricordi Invernai . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 169Note Divina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 173Tonin el Poaréto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 175Copàre el màs-cio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 177

Indice . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 181

Page 28: Ricordi e pensieri

Stampato nel mese di Dicembre 2010Presso la Tecnografica Rossi di Sandrigo ( VI )

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