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La revisione straordinaria degli Studi di Settore Novembre 2008 – Marzo 2009

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La revisione straordinaria degli

Studi di Settore

Novembre 2008 – Marzo 2009

La riunione della Commissione degli Esperti6 novembre 2008

1. Le informazioni disponibili sulla crisi economica presentavano carattere previsionale;

2. Una quantificazione “effettiva” del fenomeno crisi non poteva prescindere, quindi, da una approfondita comprensione;

3. Gli studi di settore, pur approvati, richiedevano una ulteriore valutazione;

4. Al fine di analizzare l’impatto della crisi nei risultati del periodo d’imposta 2008, nuova riunione entro la fine del mese di marzo 2009;

5. Gli studi di settore non costituiscono una forma di “catastizzazione”.

Richiesta al Governo:

• Di assicurare una compiuta e coerente rilevazione della crisi economica nell’ambito della metodologia degli studi di settore;

• Di predisporre un “Comitato di crisi” allo scopo di garantire l’effettiva rispondenza dei parametri degli studi di settore alla crisi economica in atto.

Riunione del Consiglio Generale CONFCOMMERCIO19 novembre 2008

Interpellanza al Ministro dell’Economia20 novembre 2008

In risposta all’interpellanza il Sottosegretario di Stato per l’Economia ha precisato che:

• Il contribuente non ha il dovere di adeguarsi al livello di congruità degli studi di settore “se ritiene che tale livello non rispetti la sua specifica realtà di impresa”;

• Il risultato di “non congruità” ai fini degli studi di settore non comporta alcun accertamento automatico;

• Gli studi di settore devono essere “aderenti alla nuova realtà economica e non strumenti punitivi per le imprese”.

D.L. 29 novembre 2008, n. 185Revisione congiunturale

degli studi di settoreArt. 8: Viene previsto che gli effetti della crisi economica congiunturale dovranno essere tenuti in conto nella costruzione degli studi di settore. Si tratterà di integrare i risultati degli studi per determinati settori od aree territoriali tramite appositi decreti del Ministro dell’Economia e delle Finanze adottati su parere della Commissione degli esperti. L’integrazione dei dati ed elementi importanti per una “registrazione” fedele delle conseguenze della crisi su settori ed aree considerati terrà conto anche di ulteriori elementi acquisibili presso istituti ed enti specializzati nell’analisi economica.

Centrali ed insostituibili saranno, quindi, a tal fine, le segnalazioni provenienti da tutti gli Osservatori regionali per gli studi di settore ai quali si richiede un particolare impegno nel segnalare ed approfondire elementi utili a rendere il sistema più aderente al reale contesto economico.

Parere della Commissione degli Esperti11 dicembre 2008

1. Validazione dei 69 studi di settore che sono stati revisionati ( in via ordinaria) per l’anno 2008;

2. Tale validazione è subordinata alla necessità che, entro la fine di marzo 2009, su tutti gli studi di settore siano effettuati gli interventi necessari per adeguare la capacità a rappresentare i soggetti cui si riferiscono, al fine di tener conto della crisi economica in atto.

Questionario per il monitoraggio della crisi(Invio dal 5 febbraio 2009 al 5 marzo 2009)

1. Dal 5 febbraio 2009 al 5 marzo 2009, i contribuenti soggetti agli studi di settore potevano compilare, su base volontaria, ed inviare alla SOSE i questionari per il monitoraggio della crisi economica.

Incontro del Direttore dell’Agenzia delle Entrate

con le Associazioni di categoria12 Febbraio 2009

In tale incontro:

• E’ stato ribadito che gli studi di settore non costituiscono in alcun modo una forma di “catastizzazione” dei ricavi;

• Si è convenuto sulla necessità di definire ulteriormente le caratteristiche dei soggetti che rientrano nel concetto di marginalità;

• E’ stato confermato che il contraddittorio, in occasione dell’accertamento con adesione, è la sede in cui possano essere fatte valere le eccezioni e le ragioni da parte del contribuente degli scostamenti rispetto agli studi di settore.

Interrogazione parlamentaree risposta governativa

18 febbraio 2009

1. In tale interrogazione parlamentare veniva chiesto al Governo quali erano i motivi per cui le indicazioni sulle modalità da seguire nell’attività di accertamento, contenute nella circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 5 del 23 gennaio 2008, non venivano applicate uniformemente dalle Direzioni Regionali;

2. La risposta governativa è stata “il Governo monitora l’applicazione della circolare n. 5, garantendo ulteriori interventi presso l’Agenzia delle Entrate, nel caso in cui si verificassero degli inadempimenti da parte degli uffici”.

Orientamenti del Governo in merito alla modifica degli studi di settore

Interpellanza parlamentare12 marzo 2009

In tale interpellanza il Sottosegretario di Stato all’Economia ha precisato che:

• La crisi economica ha effetti diversi a seconda degli studi e, quindi, non si può pensare ad una percentuale fissa per tutti gli studi di settore;

• Si sono verificate una serie di anomalie a causa della crisi, però tali anomalie non sono uniformi rispetto ai vari settori, ma sono molto differenziate, perché alcuni settori non hanno avuto crisi.

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VALUTAZIONE DELL’IMPATTO VALUTAZIONE DELL’IMPATTO DELLA CRISI ECONOMICADELLA CRISI ECONOMICA

SULLE PMI ITALIANESULLE PMI ITALIANEED ADEGUAMENTOED ADEGUAMENTO

DEGLI STUDI DI SETTOREDEGLI STUDI DI SETTORE

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SOSE PER LA CRISISOSE PER LA CRISI

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SOSE PER LA CRISISOSE PER LA CRISI

206 Studi di Settore…

In forte flessione (da -20% a -10%) 9

In flessione (da -10% a -1%) 94

In stabilità (da -1% a +1%) 40

In crescita (da +1% a +10%) 62

In forte crescita (da +10% a +20%) 1

Fonte: Comunicazioni Annuali Dati IVA

Al fine di rendere significativo il lavoro di analisi per misurare la crisi economica,è stato analizzato un panel di contribuenti per il triennio 2006-2008.Il panel è costituito da 2.200.000 soggetti.

Analisi dell'andamento delle operazioni attive2008 rispetto al 2007

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SOSE PER LA CRISISOSE PER LA CRISI

Elaborazioni su un panel di 2.200.000 contribuenti che hanno applicato gli Studi di Settore nel triennio 2006-2008.

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SOSE PER LA CRISISOSE PER LA CRISI

Elaborazioni su un panel di 2.200.000 contribuenti che hanno applicato gli Studi di Settore nel triennio 2006-2008.

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SOSE PER LA CRISISOSE PER LA CRISI

Elaborazioni su un panel di 2.200.000 contribuenti che hanno applicato gli Studi di Settore nel triennio 2006-2008.

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SOSE PER LA CRISISOSE PER LA CRISI

Elaborazioni su un panel di 2.200.000 contribuenti che hanno applicato gli Studi di Settore nel triennio 2006-2008.

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SOSE PER LA CRISISOSE PER LA CRISI

Elaborazioni su un panel di 2.200.000 contribuenti che hanno applicato gli Studi di Settore nel triennio 2006-2008.

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SOSE PER LA CRISISOSE PER LA CRISI

Costruzioni Crescita Flessione 8,3%Manutenzione e riparazione di autoveicoli, motocicli, trattori agricoli Crescita Crescita 1,1%Intermediari del commercio Crescita Stabile 6,3%Strutture ricettive Crescita Stabile 8,5%Pubblici esercizi Crescita Flessione 11,7%Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni Crescita Stabile 5,7%Attività immobiliari Stabile Flessione 5,7%Servizi di consulenza Crescita Stabile 4,4%Attività ricreative e sportive Crescita Flessione 7,6%Servizi alla persona Crescita Crescita 10,1%Altre attività di servizi Crescita Crescita 4,7%

Gruppo di settore

Andamento complessivo del settore

(2008 rispetto al 2007)(**)

% nuovi soggetti in declino nel

2008

Andamento complessivo del settore

(2007 rispetto al 2006)(*)

(**) Fonte: Comunicazioni Annuali Dati IVA(*) Fonte: Dichiarazioni Annuali IVA

Elaborazioni su un panel di 2.200.000 contribuenti che hanno applicato gli Studi di Settore nel triennio 2006-2008.

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SOSE PER LA CRISISOSE PER LA CRISI

Commercio all'ingrosso di materie prime agricole e di animali vivi Crescita Flessione 7,1%Commercio all'ingrosso di prodotti alimentari, bevande etabacco Crescita Flessione 7,5%Commercio all'ingrosso di altri beni di consumo finale Crescita Flessione 11,1%Commercio all'ingrosso di prodotti intermedi non agricoli, di rottami e cascami Crescita Flessione 17,5%Commercio all'ingrosso di macchinari ed attezzature Crescita Flessione 10,1%Commercio all'ingrosso di altri prodotti Crescita Stabile 9,8%Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco Crescita Flessione 9,3%Commercio al dettaglio di prodotti per la persona Crescita Flessione 14,1%Commercio al dettaglio di prodotti per la casa Crescita Flessione 12,1%Commercio al dettaglio di prodotti per il tempo libero Crescita Flessione 14,5%Commercio al dettagio di altri prodotti Crescita Flessione 4,0%Commercio al dettaglio ambulante Crescita Flessione 13,0%TOTALE Crescita Flessione 7,9%

Gruppo di settore

Andamento complessivo del settore

(2008 rispetto al 2007)(**)

% nuovi soggetti in declino nel

2008

Andamento complessivo del settore

(2007 rispetto al 2006)(*)

(**) Fonte: Comunicazioni Annuali Dati IVA(*) Fonte: Dichiarazioni Annuali IVA

Elaborazioni su un panel di 2.200.000 contribuenti che hanno applicato gli Studi di Settore nel triennio 2006-2008.

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SOSE PER LA CRISISOSE PER LA CRISI

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SOSE PER LA CRISISOSE PER LA CRISI

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SOSE PER LA CRISISOSE PER LA CRISI

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SOSE PER LA CRISISOSE PER LA CRISI

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SOSE PER LA CRISISOSE PER LA CRISI

SENSIBILE RIDUZIONE DEI SENSIBILE RIDUZIONE DEI RICAVIRICAVI

RIGIDITÀ DEI FATTORI RIGIDITÀ DEI FATTORI PRODUTTIVIPRODUTTIVI

UNA SOVRASTIMA DEI RICAVI UNA SOVRASTIMA DEI RICAVI TEORICI SULLA BASE DEI TEORICI SULLA BASE DEI

COSTI DI GESTIONECOSTI DI GESTIONE

CRISI CRISI SETTORIALESETTORIALE

INVARIABILITÀ DEI COSTI INVARIABILITÀ DEI COSTI FISSIFISSI

CORRETTIVO CORRETTIVO CONGIUNTURALECONGIUNTURALE

IL CORRETTIVO CONGIUNTURALE INDIVIDUALEIL CORRETTIVO CONGIUNTURALE INDIVIDUALE

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SOSE PER LA CRISISOSE PER LA CRISI

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SOSE PER LA CRISISOSE PER LA CRISI

Platea di contribuenti che applicano gli studi di settore 3.700.000

Correttivi di 1° livello (materie prime e carburanti)Studi di settore interessati 16 Soggetti interessati 415.000

Correttivi di 2° livello (specifici per mantenere la rappresentatività)Studi di settore interessati 11 Soggetti interessati 205.000

Correttivi di 3° livello (congiunturale individuale di struttura e territorio)Studi di settore interessati 206 Soggetti interessati 1.850.000

Soggetti interessati da almeno un correttivo 2.150.000 % soggetti interessati da almeno un correttivo 58%

Applicabilità dei correttivi per la crisi 2008

Oltre gli interventi congiunturali… Le attestazioni per giustificati scostamenti dovuti a fenomeni di “turbolenza dei settori”

Applicazione dello studio

Individuazione di particolari effetti

congiunturali (“turbolenza”)

Attivazione interventi congiunturali

Riscontro del risultato di congruità dei ricavi

stimati troppo elevato

Esempio: Incremento dei ricavi e contrazione dei

margini di profitto

Annotazione

“acquisto materie prime con prezzo elevato nel I semestre a fronte di

vendite prodotti finiti nel II semestre con parziale traslazione dei maggiori

costi sostenuti”

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