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Page 1: Relazione sc 2014 allegati

 

Page 2: Relazione sc 2014 allegati

1 Programmazione FESR 2014-2020

Allegato “1” – Scheda di rilevazione per Obiettivo Tematico (Format)

OBIETTIVO TEMATICO

(Es. 5) - Esempio: CLIMA E RISCHI AMBIENTALI (PROMUOVERE L’ADATTAMENTO AL CAMBIAMENTO CLIMATICO, LA PREVENZIONE E

LA GESTIONE DEI RISCHI)

LINEE STRATEGICHE: La “Strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici, gestione sostenibile e la messa in sicurezza del territorio” è il riferimento per la attuazione delle politiche europee, che individuano la necessità di partire dalla valutazione delle cause che hanno accentuato la fragilità del nostro territorio, dovuta alla sua naturale vulnerabilità, e agli effetti prodotti dai cambiamenti climatici i principali elementi su cui produrre le azioni di tutela ambientali.

Note per la compilazione: La scheda di rilevazione va compilata in ogni sua parte in maniera sintetica. Per ogni azione è necessario compilare una scheda.

DESCRIZIONE AZIONE

Descrivere l’intervento/azione che si prevede di realizzare.

RISULTATI ATTESI Indicare “Risultati/Obiettivi Specifici” e gli “Indicatori” in coerenza con le tabelle contenute nell’ultima versione – 9 dicembre 2013 – della bozza di Accordo di Partenariato;

Page 3: Relazione sc 2014 allegati

2 Programmazione FESR 2014-2020

MOTIVAZIONE DELLA SCELTA DELLA AZIONE

Esplicitare le ragioni della proposta, in coerenza con quanto previsto dall’ AdP e dai documenti programmatici;

AREA GEOGRAFICA D’INTERVENTO

Indicare l’area del territorio regionale interessata dall’intervento;

COSTO STIMATO DELLA AZIONE

Specificare la dimensione finanziaria dell’intervento ed eventuale ipotesi di integrazione con altri fondi;

STRUMENTI DI ATTUAZIONE

Definire quali sono i possibili strumenti di attuazione della azione (Sviluppo Locale Partecipativo - CLLD - ITI, Aree Urbane, Aree interne, Cooperazione territoriale - Incentivazioni e Regimi di Aiuto, Strumenti di Ingegneria Finanziaria, Voucher, Pre-Commercial Procurement, etc.)

SOGGETTO ATTUATORE

Specificare il responsabile dell’attuazione degli interventi;

Page 4: Relazione sc 2014 allegati

3 Programmazione FESR 2014-2020

DESTINATARI/ BENEFICIARI

Indicare quali sono i soggetti destinatari degli interventi;

TEMPI DI AVVIO Indicare le fasi previste per la preparazione, attuazione e conclusione delle azioni;

DIPARTIMENTO/

UFFICIO (Specificare il Dipartimento e/o gli Uffici dell’Amministrazione Regionale che hanno contribuito a compilare la scheda)

RIFERIMENTI E

RECAPITI (Indicare i nominativi delle persone dell’Amministrazione da contattare in merito alle informazioni inserite nella scheda compresivi dei recapiti telefonici e dei relativi indirizzi e-mail)

Page 5: Relazione sc 2014 allegati

ALLEGATO “2”

VERSO LA SPECIALIZZAZIONE

INTELLIGENTE DELLA BASILICATA

Regione Basilicata

Dipartimento Attività Produttive, Politiche

dell’Impresa e del Lavoro, Innovazione

Tecnologica

FEBBRAIO 2014

Page 6: Relazione sc 2014 allegati

VERSO LA SPECIALIZZAZIONE INTELLIGENTE DELLA BASILICATA

- 1 -

PREMESSA

Nell’ambito della politica di coesione dell’Unione Europea e del programma per la

ricerca e Innovazione Horizon 2020 per il periodo 2014-2020 la Commissione

Europea ha indicato i fondi strutturali come strumenti alla base dell’innovazione

regionale ed ha posto, come condizione indispensabile per l’utilizzo degli stessi che

la Specializzazione Intelligente per tutte le regioni d’Europa diventi un requisito

preliminare per il supporto degli investimenti in due obiettivi politici chiave:

• Rafforzamento della ricerca, dello sviluppo tecnologico e dell’innovazione

(Obiettivo R&I)

• Miglioramento dell’accesso alle tecnologie dell’informazione e della

comunicazione (TIC).

Inoltre dovrà essere messa al centro la scoperta imprenditoriale, intesa come quel

processo che spinge le imprese, i centri di ricerca e le università a collaborare per

identificare le aree più promettenti di un territorio.

La Strategia di Specializzazione Intelligente vuole sottolineare come sia più sensato

concentrare le risorse dell’UE su poche aree su cui si può veramente eccellere,

piuttosto che distribuirle a macchia di leopardo tra numerosi ambiti, evitando così

di duplicare gli investimenti dove è possibile una collaborazione interregionale e

transazionale.

Diventa quindi elemento chiave della strategia l’identificazione dei punti di forza

per ciascuna regione e la comprensione dei possibili vantaggi derivanti dalla

collaborazione con altre regioni.

Pertanto le operazioni di sostegno e investimento non devono essere frammentate e

i fondi comunitari devono essere destinati a un numero limitato di priorità, in

particolare a quelle con potenziale di sviluppo più alto.

Le strategie di specializzazione intelligente richiedono spesso cambiamenti

strutturali nello sviluppo economico di una regione e possono assumere diverse

forme, quali la transizione da un settore esistente ad uno nuovo, la modernizzazione

di un’industria già presente, la diversificazione grazie alla scoperta di sinergie tra

un’attività già presente ed una nuova o l’utilizzo di R&I in settori a bassa crescita

per renderli più attraenti, come nel caso dello sviluppo di applicazioni IT per la

gestione del patrimonio storico e archeologico.

Page 7: Relazione sc 2014 allegati

VERSO LA SPECIALIZZAZIONE INTELLIGENTE DELLA BASILICATA

- 2 -

LE POLITICHE DI RICERCA E INNOVAZIONE

La Regione Basilicata ha già al suo attivo una politica di ricerca e Innovazione che

sostiene la cooperazione tra i soggetti interessati e promuove la collaborazione e la

partecipazione del tessuto imprenditoriale con l’obiettivo di accrescere la

competitività del sistema produttivo locale.

Gli interventi a favore della ricerca e dell’innovazione hanno trovato nel FESR 2007-

2013 la loro principale fonte di finanziamento.

La Legge Regionale N. 1/2009 per lo Sviluppo e la Competitività del Sistema

Produttivo Lucano stabilisce che: “la Regione Basilicata persegue lo sviluppo del

sistema produttivo regionale e la crescita competitiva del medesimo sostenendo la

ricerca e l’innovazione”; la Strategia Regionale per la Ricerca, l’Innovazione e la

Società dell’Informazione (SRI), approvata con DCR N. 571/2009, individua gli

ambiti prioritari attorno ai quali sviluppare la SRI sfruttando le potenzialità già

esistenti sul territorio (agro-biotecnologie, osservazione della terra, mobilità

sostenibile, energia). Questi due strumenti hanno assunto, nell’ambito della

programmazione generale della Regione Basilicata, una fortissima rilevanza.

Molte sono state, infatti, le azioni messe in campo dalla Regione nel settore della

ricerca e dell’innovazione: dallo sviluppo del progetto Basilicata Innovazione, alla

realizzazione del Campus di ricerca per l’Innovazione del manufacturing a Melfi,

agli incentivi alle imprese per investimenti in innovazione di prodotto, processo e

servizi, per la nascita di imprese start up e spin off, per investimenti in ricerca

industriale e sviluppo sperimentale, per la creazione di incubatori di impresa e reti

di impresa, nonché per i premi all’innovazione

Il Progetto “SMART Basilicata” candidato dal partenariato costituito dal Consorzio

TerN, dal CNR-IMAA, dell’ENEA, dall’Università degli della Basilicata e dall’ENEL

sull’Avviso pubblico “Smart Cities e Communities” emanato nell’anno 2012 dal

MIUR e sostenuto dalla Regione, ha ottenuto il punteggio più alto nella valutazione

tecnico-scientifico tra tutti i progetti presentati.

Sempre nel corso del 2012 la Regione Basilicata ha aderito all’avviso del MIUR per

lo sviluppo dei Cluster Tecnologici Nazionali partecipando a quelli della Chimica

Verde e dell’Agrifood.

La Regione Basilicata, inoltre, è stata tra le regioni fondatrici della Rete NEREUS

(Network of European Region Using Space Technologies), network delle regioni

europee per la promozione delle tecnologie spaziali con riferimento al programma

GMES (Global Monitoring of Environment and Security).

Page 8: Relazione sc 2014 allegati

VERSO LA SPECIALIZZAZIONE INTELLIGENTE DELLA BASILICATA

- 3 -

ELEMENTI PER L’ELABORAZIONE DELLA STRATEGIA PER LA

SPECIALIZZAZIONE INTELLIGENTE (RIS3)

Finanza, ricerca e sistema produttivo sono i fattori che anche nella nostra regione

dovranno sempre più fortemente interagire per fornire un rinnovato impulso allo

sviluppo di nuove ed avanzate tecnologie.

In Basilicata l’offerta di innovazione è assicurata quasi per intero da enti e strutture

scientifiche di natura pubblica orientate a fare ricerca generalizzata.

Il mercato di riferimento per questi enti e strutture è rappresentato da risorse

pubbliche e non già dalla domanda delle imprese chiamate quotidianamente a

vincere le sfide produttive e tecnologiche imposte dal mercato globale.

L’apparato produttivo lucano è costituito da una fitta costellazione di micro, piccole

e solo in alcuni casi medie imprese, spesso destrutturate, con una cultura industriale

approssimativa e con un debolissimo posizionamento sul mercato il cui raggio d’

azione spesso è soltanto locale.

La domanda dunque è pressoché inesistente e, in ogni caso, più che di una vera e

propria domanda, si tratta di un fabbisogno inespresso e insoddisfatto, mancando

molto spesso nei contesti locali interessati le competenze in grado di interpretarla e

di orientare di conseguenza i soggetti imprenditoriali nelle loro scelte.

In questa realtà, la capacità di tradurre il sapere scientifico in innovazione, riveste

senz’altro un ruolo chiave per il rafforzamento del sistema economico e sociale della

Basilicata sia in termini di potenziamento del tessuto produttivo, sia in termini di

valorizzazione del capitale umano e di crescita occupazionale.

Dunque, la strategia regionale di ricerca e innovazione nella visione della Regione

Basilicata dovrà essere finalizzata a concentrare le risorse per il sostegno e la

promozione della ricerca e innovazione verso quei settori produttivi/ ambiti

tecnologici più promettenti per il futuro del sistema produttivo regionale, evitando

scelte utopiche non basate sull’evidenza della realtà regionale.

Nell’ambito di tale contesto, la strategia deve individuare non solo i settori su cui

puntare, ma soprattutto trovare nuove modalità di intervento, nuove forme di

indirizzo, nuove politiche di spesa, conferendo particolare attenzione alla

dimensione territoriale e alla sua qualità e attrattività.

Gli interventi da una parte, dovranno sostenere il sistema delle imprese già operanti

nel contesto regionale e, dall’altra, dovranno assicurare la creazione di partenariati

attraverso la programmazione negoziata.

Page 9: Relazione sc 2014 allegati

VERSO LA SPECIALIZZAZIONE INTELLIGENTE DELLA BASILICATA

- 4 -

I primi, da attuare attraverso procedure di evidenza pubblica, strumenti di

ingegneria finanziaria e voucher garantiscono tempestività e flessibilità di azione,

sin dall’avvio della programmazione 2014-2020. La programmazione negoziata (da

realizzare attraverso Accordi di Programma e progetti strategici territoriali)

richiede, come è noto, tempi più lunghi ai fini della creazione delle più adeguate

sinergie tra i soggetti coinvolti e della programmazione degli interventi.

La strategia RIS3 della Regione Basilicata dovrà, inoltre, dedicare ampio spazio

anche allo sviluppo del Piano Digitale della Basilicata –L’Agenda Digitale va

inquadrata come una spinta politica all’innovazione finalizzata non solo alla

creazione di un’Amministrazione più efficiente che offra servizi evoluti a cittadini e

imprese, ma anche a rappresentare una leva di competitività e di rilancio

all’occupazione. Essa è una componente trasversale agli strumenti di

programmazione regionale dei Fondi, rivolta a rafforzare il coordinamento

orizzontale fra obiettivi tematici. La Regione, con l’adozione dell’Agenda Digitale,

intende promuovere l’introduzione di misure volte a sostenere la diffusione di

servizi di e- Goverment, l’utilizzo dell’e-Procurement e la diffusione dell’e-

Commerce e mettere in rete il sistema lucano, minacciato dall’eccessiva

frammentazione dei centri abitati che caratterizza il territorio regionale.

Page 10: Relazione sc 2014 allegati

VERSO LA SPECIALIZZAZIONE INTELLIGENTE DELLA BASILICATA

- 5 -

SISTEMI AGEVOLATIVI, ANALISI DELLE CRITICITA’

A partire dall’anno 2010, la Regione ha messo in campo numerose azioni di

sostegno alle imprese, utilizzando principalmente risorse finanziarie provenienti

dalla programmazione comunitaria PO FESR e FSE 2007-2013, dal PO Val D’Agri,

dal Programma Speciale Senisese, dalle risorse residue di cui alla Delibere CIPE N.

120/99 (Accordo di Programma Val Basento) e n. 138/2000 (Accordo PIA Treviso) e

risorse finanziarie proprie, allo scopo di perseguire le seguenti finalità:

- innalzare la capacità delle imprese di accedere al credito e migliorare il proprio

equilibrio patrimoniale;

- sostenere i processi di innovazione produttiva

promuovere programmi di investimento industriale di grande rilevanza economica

al fine di rafforzare e rilanciare la struttura produttiva regionale, favorire

l’attrazione di investimenti e rilanciare i siti produttivi dismessi salvaguardandone i

livelli occupazionali.

Principali bandi varati per il sostegno alla realizzazione di investimenti privati di

rilevanti dimensioni.

Avviso Pubblico “Val d’Agri” (D.G.R. 16 giugno 2009, n.1137) con l’obiettivo di

promuovere programmi di investimento da realizzarsi nell’area industriale di

Viggiano (PZ) e nelle aree produttive dei comuni del comprensorio della Val d’Agri.

L’avviso prevede una dotazione finanziaria complessiva di 30 Meuro riveniente

dalle royalties per le estrazioni petrolifere. Sono pervenute 17 manifestazioni

d’interesse per la realizzazione di piani di sviluppo industriali. Sono stati sottoscritti

due contratti di insediamento industriale.

Avviso Pubblico “Val Basento - Matera” (D.G.R. 16 giugno 2009, n.1136) con

l’obiettivo di promuovere programmi di investimento da realizzare nelle aree

industriali della Val Basento, Jesce, La Martella e nelle aree produttive della città di

Matera. L’Avviso prevede una dotazione finanziaria complessiva di 50 Meuro

derivanti dalle economie del Bando Val Basento (Delibera CIPE 120/1999) e del

Bando P.I.A. Regione Basilicata-Treviso (Delibera CIPE 138/2000). Sono pervenute

42 manifestazioni d’interesse per la realizzazione di piani di sviluppo industriali.

Ad oggi nove sono i contratti sottoscritti nell’area industriale della Val Basento e

cinque nell’area industriale di Matera, altri sette sono in attesa di sottoscrizione.

Page 11: Relazione sc 2014 allegati

VERSO LA SPECIALIZZAZIONE INTELLIGENTE DELLA BASILICATA

- 6 -

Avviso Pubblico “Manifestazioni d’interesse finalizzate alla realizzazione di Piani

di Sviluppo Industriale sul territorio della Regione Basilicata” (D.G.R. 7 gennaio

2010, n.6) relativo alla realizzazione di piani di sviluppo industriale su tutto il

territorio regionale. L’Avviso prevede una dotazione finanziaria complessiva di 40

Meuro riveniente per 10 Meuro dal Programma Speciale del Senisese e 30Meuro dal

FEASR oltre a risorse rinvenienti dal programma ex PAR- FAS (Delibera CIPE n.

88/2012) e da altre che dovessero rendersi disponibili. Sono pervenute 56

manifestazioni d’interesse. Tre sono i contratti sottoscritti

’Avviso Pubblico “Manifestazioni d’interesse finalizzate alla salvaguardia dei

livelli occupazionali del sito produttivo inattivo “Ex Cutolo e Figli” nel comune

di Atella (D.G.R. n. 1333/2013) con l’obbligo di assunzione di almeno il 50% delle

unità lavorative già impegnate nelle attività del sito, con una dotazione finanziaria

complessiva di 10 Meuro riveniente dalla Delibera CIPE n. 88/2012. E’ pervenuta

un'unica manifestazione di interesse attualmente in fase istruttoria.

’Avviso Pubblico “Manifestazioni d’interesse finalizzate alla realizzazione di

Piani di Reindustrializzazione di siti produttivi inattivo “Ex Lucana Calzature

srl” nel comune di Maratea (D.G.R. n. 273/2013) con l’obbligo di assunzione di

almeno il 50% delle unità lavorative già impegnate nelle attività del sito, prevede

una dotazione finanziaria complessiva di 10 Meuro riveniente dalla Delibera CIPE

n. 88/2012. Sono pervenute quattro manifestazioni di interesse. La fase istruttoria è

stata conclusa e con DGR N. 50/2014 è stata approvata la graduatoria.

’Avviso Pubblico “Manifestazioni d’interesse finalizzate alla realizzazione di

Piani di Reindustrializzazione di siti produttivi inattivo “Ex Mecom srl” nel

comune di Senise (D.G.R. n. 272/2013) con l’obbligo di assunzione di almeno il 50%

delle unità lavorative già impegnate nelle attività del sito, prevede una dotazione

finanziaria complessiva di 10 Meuro riveniente dalla Delibera CIPE n. 88/2012. Sono

pervenute quattro manifestazioni di interesse. E’ in corso la valutazione istruttoria.

Avviso Pubblico “Manifestazioni d’interesse finalizzate alla realizzazione di Piani

di Reindustrializzazione di siti produttivi inattivo “Lucana Metalli srl” nel

comune di Melfi (D.G.R. n.274/2013 con l’obbligo di assunzione di almeno il 50%

delle unità lavorative già impegnate nelle attività del sito, prevede una dotazione

finanziaria complessiva di 10 Meuro riveniente dalla Delibera CIPE n. 88/2012. Sono

pervenute due manifestazioni di interesse. La fase istruttoria è conclusa; con DGR

N. 902/2013 è stata approvata la graduatoria.

Riepilogando, ad oggi diciotto sono i contratti già sottoscritti per investimenti

industriali, undici quelli in attesa di sottoscrizione, per un investimento complessivo

di circa 320 Meuro per un impegno finanziario a carico della Regione di circa 139

Meuro e un incremento occupazionale previsto di 1298 unità una volta conclusi gli

investimenti.

Page 12: Relazione sc 2014 allegati

VERSO LA SPECIALIZZAZIONE INTELLIGENTE DELLA BASILICATA

- 7 -

Grande interesse è stato rivolto dal sistema imprenditoriale ai Contratti di Sviluppo

Nazionali, introdotti dall'art. 43 del DL 112/2008 convertito con modificazioni dalla

Legge n. 133/2008.

L’importo complessivo degli investimenti ammissibili, in osservanza del D.M. del

24/09/2010 (disciplinare di attuazione dei Contratti di Sviluppo) non può essere

inferiore a:

- 30 milioni di euro per programmi di sviluppo industriale;

- 7,5 milioni di euro, per programmi che riguardino esclusivamente attività di

trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli;

- 22,5 milioni di euro per programmi di sviluppo turistico;

- 30 milioni di euro per programmi di sviluppo commerciale.

Dalla Basilicata sono pervenute ad Invitalia (soggetto a cui è affidata l’istruttoria

delle istanze), 10 Programmi di Sviluppo interessanti il territorio regionale di cui 5

riguardanti il settore turistico, 2 il settore commerciale, 2 quello industriale e 1 il

settore agricolo, per un investimento complessivo di circa 270 Meuro e una richiesta

di cofinanziamento di circa 135 Meuro.

Ad oggi la disponibilità finanziaria assicurata dallo Stato per i Contratti di Sviluppo

Nazionali della Basilicata è pari a 45 Meuro.

Le soglie minime degli investimenti ammissibili per i Contratti di Sviluppo

Nazionali sono molto alte e scoraggiano gli investimenti. Tale circostanza ha indotto

la Regione a introdurre nel proprio ordinamento con L.R. N. 20/2012 i Contratti di

Sviluppo a Regia Regionale, le cui direttive attuative approvate dal Consiglio

regionale nella seduta del 12 marzo 2013 e finalizzate a disciplinare i bandi che di

volta in volta saranno emanati, prevedono investimenti minimi e contributi massimi

rispettivamente di 4 Meuro per l’industria e il turismo e investimenti minimi e

contributi massimi rispettivamente di 2 Meuro per il commercio e l’artigianato.

(Le risorse finanziarie potrebbero essere recuperate dalla rimodulazione degli

interventi di cui alla - Delibera CIPE n. 88/2012 (ex PAR FAS) e dal nuovo

programma operativo PO FESR 2014-2020 ).

Tra gli strumenti di ingegneria finanziaria varati per favorire l’accesso al credito, la

nascita e lo sviluppo di imprese (Fondo di Garanzia per gli Investimenti (importo 35

Meuro), Fondo di Garanzia per il Circolante (importo 10 Meuro), Integrazione

Fondo Rischi dei Confidi (5,8 Meuro), Fondo Regionale di Venture Capital (importo

8 Meuro), Fondo per Microcredito (15 meuro) (entrati a regime a partire dall’anno

2012 ad eccezione del Fondo di Venture Capital, operativo dal 2013), il Fondo di

Garanzia per gli Investimenti e il Fondo Regionale di Venture Capital sono i due

strumenti che ad oggi non hanno registrato interesse da parte del sistema

imprenditoriale.

Page 13: Relazione sc 2014 allegati

VERSO LA SPECIALIZZAZIONE INTELLIGENTE DELLA BASILICATA

- 8 -

Alle misure per il Credito alle PMI, si aggiunge il varo dei seguenti bandi regionali:

Bando per lo sviluppo e l’innovazione delle PMI (Bando Click Day) (50 Meuro-

32 meuro Risorse FESR, 12 Meuro risorse Val D’agri);

Bando per l’innovazione di prodotto, processo, servizi delle PMI (Bando

Innovazione) (10,2 Meuro);

Bando per il risparmio energetico degli edifici pubblici dei comuni (7,9 Meuro)

Bando per la creazione di imprese Start Up e Spin Off in settori innovativi e

dell’ITC (5,050 Meuro);

Bandi Piot Aiuti alle imprese operanti nel settore turistico (Pacchetti integrati di

offerta turistica) (11 bandi emanati per una dotazione finanziaria impegnata di

circa 36 Meuro);

Bando per il sostegno all’Internazionalizzazione del PMI (2,8 Meuro);

Bando “Aiuti agli investimenti in Ricerca e Sviluppo per le PMI in Basilicata” (3

Meuro);

Bando “Aiuti agli investimenti in Ricerca e Sviluppo per le PMI con sede

operativa nella città di Potenza” (1,8 Meuro);

Come è noto questi ultimi anni sono stati contrassegnati da una crisi economica di

notevole proporzione che come effetto più significativo ha prodotto una riduzione

forte e persistente dei flussi di reddito delle imprese, un’accresciuta difficoltà di

incasso da parte dei soggetti pubblici e privati oltre a ritardi, lungaggini e spesso

vere e proprie impossibilità a recuperare finanziamenti dalle banche.

La stretta creditizia non solo ha influenzato le scelte di investimento e di crescita

degli imprenditori ma, molto spesso nella nostra regione è stata la principale causa

che ha determinato addirittura la chiusura delle aziende.

La difficoltà/impossibilità di accesso al credito da parte delle imprese in condizioni

finanziare meno solide, molto spesso ha minato l’equilibrio di bilancio, fino a

determinarne il fallimento. Per quelle con più elevate prospettive di crescita ha

pregiudicato la possibilità di fare investimenti e, in senso generale, di intraprendere

percorsi di sviluppo.

Nella nostra regione, caratterizzata dalla mancanza di investimenti e di crescita, si è

verificata sia il trend negativo degli investimenti e sia una accentuata mortalità delle

imprese.

Page 14: Relazione sc 2014 allegati

VERSO LA SPECIALIZZAZIONE INTELLIGENTE DELLA BASILICATA

- 9 -

Sono sopravvissute solo le imprese che sono riuscite ad ottenere dalle banche i

finanziamenti richiesti, nonostante il peggioramento delle condizioni di accesso al

credito (innalzamento dei costi di finanziamento o delle entità delle garanzie

richieste o del livello dei costi accessori)

Nella fase più acuta della crisi (anni 2011-2012), la contrazione del credito ha

segnalato la presenza di un pesante irrigidimento dell’offerta da parte delle banche,

solo in parte riconducibile al peggioramento delle condizioni finanziarie delle

imprese. Questo generale irrigidimento ha influenzato i comportamenti degli Istituti

di Credito verso al propria clientela anche in Basilicata.

Relativamente agli strumenti messi in campo negli scorsi anni dalla Regione

riconducibili essenzialmente a: misure agevolative per investimenti industriali e

aiuti alle PMI e misure per l’accesso al credito delle imprese, si osserva che negli

anni della crisi (dal 2010 ai tempi attuali) è sicuramente peggiorata la qualità della

domanda di finanziamento da parte delle imprese lucane. Il fabbisogno ha

riguardato più le esigenze di capitale circolante che quelle per investimenti. Questi

ultimi sono stati veramente molto limitati al punto che il Fondo di Garanzia

Regionale per gli Investimenti, almeno in due occasioni, è stato depotenziato nel

tempo, a favore del Fondo di Garanzia per il Circolante e il Fondo per l’integrazione

dei Fondi Rischi dei Consorzi Fidi che, invece, hanno registrato buone performance.

Per quanto concerne, invece, le misure agevolative per le imprese, si è registrato

come la stretta creditizia ancora in atto, abbia prodotto in molti casi allungamenti

dei tempi di realizzazione degli interventi ed in alcune situazioni addirittura la

rinuncia a beneficiare delle provvidenze.

Sulla scorta delle descritte risultanze, per il futuro e in particolare nell’ambito della

Programmazione dei Fondi Strutturali 2014-2020, è opportuno destinare più risorse

per il Fondo di Garanzia per il Circolante, per il Microcredito, per il Venture Capital,

nonché istituire un Fondo di Rotazione regionale che consenta di abbattere di

diversi punti percentuale i tassi di interesse sui prestiti. E’ opportuno, inoltre,

sostenere il varo di una o più piattaforme di crowdfunding per sostenere progetti

innovativi. Per quanto riguarda il Fondo di Garanzia Regionale per gli Investimenti

per il futuro è utile non riproporlo preferendo, eventualmente, cofinanziare il Fondo

di Garanzia Nazionale, più appetibile per le imprese.

Per le agevolazioni attraverso i bandi, è opportuno continuare a promuovere le

iniziative innovative, l’internazionalizzazione, la nascita di imprese start up e spin

off, gli investimenti in ricerca e innovazione nonché, i Contratti di Sviluppo

regionali attraverso le procedure negoziate per gli investimenti industriali più

rilevanti.

Page 15: Relazione sc 2014 allegati

VERSO LA SPECIALIZZAZIONE INTELLIGENTE DELLA BASILICATA

- 10 -

LE SCELTE DELLA BASILICATA- AREE DI SPECIALIZZAZIONE

Gli ambiti dell’innovazione sui quali la Regione intende concentrare la propria

strategia sono i seguenti (sono state tralasciate l’innovazione scientifica ed

istituzionale):

- Innovazione industriale.

Attraverso la RIS3, la Regione deve proseguire nelle politiche di sostegno alla

creazione di start up e filiere produttive (cluster e reti di imprese) e di ambiti

tecnologici da sviluppare ove maggiore appare il potenziale competitivo

regionale (automovit, chimica verde, agrifood, Industria culturale e creativa,

Energia e Ambiente) senza tralasciare quei settori emergenti che potrebbero

sviluppare il loro potenziale innovativo. Potranno, se del caso, essere valutate

aggregazioni attorno ad ulteriori piattaforme tecnologiche e di ricerca se in

presenza di una concreta domanda da parte delle imprese.

- Innovazione sociale

La RIS3 deve favorire l’innovazione e la qualità dei servizi da offrire alla società

civile, nell’ambito dei diversi aspetti del welfare (socio assistenziale, sanitario,

familiare).

- Ecosistema innovativo e crescita digitale

Elementi trasversali rispetto alle due aree precedenti, che puntano alla

realizzazione di un ambiente favorevole allo sviluppo di una specializzazione

regionale (sburocratizzazione, ambiente digitale, internazionalizzazione,

attrattività del territorio).

Page 16: Relazione sc 2014 allegati

VERSO LA SPECIALIZZAZIONE INTELLIGENTE DELLA BASILICATA

- 11 -

INNOVAZIONE INDUSTRIALE

Le aree di specializzazione industriale su cui la strategia di specializzazione della

Basilicata potrebbe investire in via prioritaria sono: Chimica verde, Energia e

Ambiente collegati tra l’altro al settore della sensoristica, Industria culturale e

creativa e Agrifood a loro volta collegati al settore del turismo.

Le suddette aree sono state definite sulla base di una pluralità di fattori oggettivi e

soggettivi, comprendenti:

- Campi di ricerca e sviluppo sperimentale del sistema della ricerca in Basilicata;

- Politiche nazionali dei cluster tecnologici nazionali e delle Smart Cities &

Communities e partecipazione della Basilicata ai relativi bandi;

- Esiti dei tavoli di confronto in cui sono stati coinvolti l’Università, Metapontum

Agrobios, il CNR, l’Enea e i rappresentanti del sistema imprenditoriale;

- Mappatura delle aree di specializzazione regionale realizzata da Invitalia sulla

base della partecipazione della Basilicata ai bandi ricerca nazionale.

Nello specifico sulla base degli avvisi pubblicati dal MIUR per lo sviluppo e

potenziamento di Cluster Tecnologici Nazionali, si è registrato un riconoscimento a

favore della regione nei settori della chimica verde e dell’Agrifood. Inoltre, a livello

internazionale, la Regione ha un ruolo emergente nel settore delle tecnologie

spaziali e di osservazione della terra nell’ambito della rete Nereus.

Considerato, inoltre, che gli impianti e la forza lavoro del settore dell’automotive e

dell’indotto nell’area industriale di Melfi sono una risorsa economica e tecnologica

ormai vitale per la nostra regione, la Strategia di specializzazione dovrà prevedere

investimenti in ricerca industriale e sviluppo precompetitivo finalizzati non solo ad

elevare la qualità produttiva del settore in chiave innovativa (fabbriche intelligenti)

ma anche in grado di rendere il distretto dell’indotto dell’automotive meno

dipendente dalla Fiat ed in grado di reggere difronte alla minaccia di chiusura,

diversificandone la produzione.

Con riferimento al distretto del mobile imbottito murgiano, la possibilità di

affiancare alla produzione anche l’innovazione dei materiali e del design attraverso

la creazione di un centro innovativo del design industriale che ricomprenda

laboratori di ricerca, di prototipazione rapida e sperimentazione progettuale può

consentire alle imprese che operano nel settore di innovare ed ampliare il proprio

portafoglio prodotti, recuperando competitività e quote di mercato.

Page 17: Relazione sc 2014 allegati

VERSO LA SPECIALIZZAZIONE INTELLIGENTE DELLA BASILICATA

- 12 -

Si riportano di seguito alcune schede riferite ad idee e possibili azioni da inserire nei

nuovi programmi di interesse nazionale e comunitario in scadenza nei prossimi

mesi, finalizzate a promuovere lo sviluppo locale attraverso la crescita

dell’economia e del progresso, puntando concretamente e molto di più rispetto al

passato, sulla creazione di un asse di collegamento strategico tra ricerca scientifica e

innovazione industriale locale.

CHIMICA VERDE

Inquadramento strategico

Fino a pochi anni fa l’interesse per le biomasse era essenzialmente legato agli utilizzi

energetici e spesso, grazie ad un incentivazione molto generosa, i processi di

conversione utilizzati sono stati caratterizzati da rendimenti energetici molto bassi

(inferiori 25% ) e anche dall’utilizzo di prodotti alimentari per fini energetici. Negli

ultimi anni questo approccio si sta superando traguardando la bioeconomia

mediante la quale si dovrà garantire l’integrazione sostenibile di: alimentazione,

energia e prodotti chimici (bioplastiche, biolubrificanti, biocompositi, intermedi

della chimica). Inoltre, attraverso la bioraffineria integrata nel territorio, si punta

anche a rivitalizzare siti produttivi nazionali attualmente in grande difficoltà,

coinvolgendo il territorio in un processo di innovazione che riporti in Italia la

produzione di materie prime a costi competitivi e rilanci il comparto della chimica.

Il tutto rispettando i requisiti di sostenibilità ambientale, economica e sociale

ottimizzando al massimo le ricadute occupazionali.

A livello Europeo, il tema della chimica verde, è sostenuto da ingenti risorse

finanziarie che possono essere anche intercettate dall’Italia grazie anche al

coinvolgimento di importanti aziende nazionali (Versalis, Novamont, Ghisolfi, etc.)

che hanno avviato alcune iniziative uniche a livello planetario, per la produzione di

biolubrificanti, bioplastiche, biocarburanti di seconda generazione, etc..

In linea con gli indirizzi europei è stato recentemente avviato anche il Cluster

Tecnologico Nazionale “Chimica Verde” che vede il coinvolgimento di enti di

ricerca, imprese e l’adesione della Regione Basilicata, che si pone l’obiettivo di

incoraggiare lo sviluppo delle bioindustrie in Italia, di rilanciare la chimica italiana

sotto il segno della sostenibilità ambientale, sociale ed economica. I soggetti aderenti

al Cluster vedono, in particolare nella costruzione di Bioraffinerie di terza

generazione, integrate nel territorio, volte principalmente ai prodotti innovativi ad

alto valore aggiunto come i biochemicals e le bioplastiche, un’opportunità per

affermare un nuovo modello socio‐economico e culturale, prima ancora che

industriale, dando una corretta priorità all’uso delle biomasse, nel rispetto della

biodiversità locale e delle colture alimentari e con la creazione di nuovi posti di

lavoro.

Page 18: Relazione sc 2014 allegati

VERSO LA SPECIALIZZAZIONE INTELLIGENTE DELLA BASILICATA

- 13 -

Proposte progettuali attivabili

Attraverso la chimica verde, utilizzando materie prime di origine vegetale, quali

scarti o colture dedicate, non in competizione con il comparto food, è possibile

rivitalizzare siti produttivi attualmente in difficoltà, ma anche avviare nuove

iniziative industriali, coinvolgendo il territorio in un processo di innovazione che

porta alla produzione di materie prime a costi competitivi e rilanci il comparto della

chimica. Ciò è possibile seguendo diversi linee quali ad esempio:

1. estrazione di componenti “pregiate dalle piante” e successiva valorizzazione

energetica dei residui lignocellulosici;

2. utilizzo dei sottoprodotti di processo o parziale spillamento di alcune correnti di

processo per la produzione di biomateriali;

3. utilizzo alternativo alla produzione di biocombustibili della cellulosa, principale

componente delle biomasse lignocellulosiche, per la produzione di intermedi

chimici, prodotti/molecole (acido succinnico, acido lattico, butandiolo, etc.) da

adoperare in materiali compositi o di intermedi chimici per alimentari i processi

convenzionali.

Per quanto riguarda il primo caso, si accenna ad una proposta industriale su cui sta

lavorando Versalis in Basilicata che punta alla conversione di 4-5000 ettari per la

coltivazione di una nuova piantagione (guayole), da cui è possibile estrarre gomma

naturale in quantitativi significativi (produttività 1,0-1,5 tonnellate per ettaro) e

biomasse lignocellulosiche di scarto. La gomma a livello Europeo è recentemente

stata inserita tra i materiali strategici per le difficoltà di reperimento.

Orientativamente questo tipo di iniziative genera un valore aggiunto nel prodotto

molto maggiore rispetto al valore delle biomassa lignocellulosica. Orientativamente

circa il 70-80 % del valore economico sta nella gomma e la parte complementare

nella biomassa lignocellulosica, il cui valore del prodotto per ettaro generabile da

queste colture è stimabile in 4-5000 euro e può prevedere la conversione di siti con

colture in difficoltà e/o la valorizzazione di terreni dismessi o marginali.

Dal punto di vista finanziario un’iniziativa industriale di questo tipo potrebbe

prevedere investimenti stimabili dell’ordine di 200-250 M€, con occupazione diretta

a regime in stabilimento di 100-120 unità oltre a quella indotta e a quella nei campi

agricoli stimabile in 450-500 persone.

Iniziative industriali simili possono essere pensate sulle altre linee, contribuendo

complessivamente ad una riconversione industriale di alcuni siti in difficoltà e

migliorando l’occupazione regionale.

Tali iniziative industriali potrebbero trovare maggiore accelerazione grazie all’uso

di contributi finanziari per lo sviluppo del territorio ma anche studiando degli

idonei sistemi di finanziamento rurale a sostegno della produzione agricola

specifica (PAC).

Page 19: Relazione sc 2014 allegati

VERSO LA SPECIALIZZAZIONE INTELLIGENTE DELLA BASILICATA

- 14 -

Ulteriori ricadute occupazionali

Il tema della chimica verde necessità di importanti attività di ricerca sia di base che

di sviluppo sperimentale a supporto di iniziative industriali. La regione è provvista

di centri altamente specializzati nel campo delle biotecnologie e della chimica verde,

quali l’ENEA, l’Università della Basilicata ed il Centro Alsia- Metapontum

Agrobios, le cui competenze verrebbero utilizzate per raggiungere importanti

traguardi in un campo altamente strategico, ancora in fase di studio e

sperimentazione. Le sinergie messe in campo dai ricercatori locali diverrebbero

nucleo di importanti fusioni tra innovazione e piccola realtà imprenditoriale,

generando ulteriore sviluppo e occupazione di alta formazione stimabile in ulteriori

60-70 ricercatori.

SVILUPPO DI SENSORISTICA AVANZATA E POTENZIAMENTO

INFRASTRUTTURE DI RICERCA NEL SETTORE AMBIENTALE

L’avvio di attività ad alto contenuto tecnologico per lo sviluppo di sensoristica

avanzata ed il potenziamento delle Infrastrutture di Ricerca nel settore ambientale è

una azione di rilevanza strategica per la Basilicata, essa consente di fornire un

supporto tecnico-scientifico di livello internazionale alle sfide ambientali legate

all’utilizzo sostenibile delle georisorse. La tutela dell’ambiente in un’area strategica

come la Val d’Agri, ove è presente il più grande giacimento petrolifero “on-shore”

d’Europa, deve basarsi sull’utilizzo delle migliori tecnologie osservative

attualmente disponibili. Inoltre, la presenza sul territorio regionale di aree di elevato

pregio naturalistico (es. parchi nazionali del Pollino e della Val d’Agri-

Lagonegrese), di infrastrutture civili di interesse strategico (es. reti viarie, ponti,

pipeline energetiche etc..) in zone esposte a fenomeni di dissesto idrogeologico e di

siti contaminati di interesse nazionale (es. Val Basento, Tito) rendono ancora più

strategico lo sviluppo di attività nel settore del controllo e del monitoraggio

ambientale avanzato.

Questa azione richiede una forte sinergia tra le istituzioni pubbliche, il sistema della

ricerca (centri di ricerca, università) ed il sistema produttivo, in particolare delle

PMI.

Page 20: Relazione sc 2014 allegati

VERSO LA SPECIALIZZAZIONE INTELLIGENTE DELLA BASILICATA

- 15 -

Il ruolo della ricerca sarà fondamentale nella formazione di giovani ricercatori e nel

potenziare le Infrastrutture di Ricerca. Le Infrastrutture di Ricerca (IR) non sono

solo da considerarsi come centri di eccellenza, ma come reali motori di sviluppo e

innovazione. Le IR debbono essere aperte al sistema delle imprese ed essere

funzionali alle vocazioni dei territori (vedasi documento HIT2020 del MIUR e

Accordi Partenariato Fondi Strutturali 2014-2020). In Basilicata sono già presenti IR

di livello europeo, come CIAO (CNR-IMAA Atmospheric Observatory) che è una

delle 5 stazioni europee della rete GRUAN (GCOS Reference Upper-Air Network)

promossa dall’organizzazione mondiale per la meteorologia (WMO) ed il

coordinatore del Progetto FP7 ACTRIS (Aerosol, Clouds, and Trace gases Research

InfraStructure network).

Il sistema produttivo ed in particolare le PMI dovranno sviluppare progetti

innovativi per la realizzazione di strumentazione innovativa ad elevata tecnologia,

sarà fondamentale potenziare il rapporto con il sistema della ricerca e favorire

processi di internazionalizzazione. In una visione di medio periodo questa azione

potrà garantire un aumento di competitività ed anche una apertura di nuovi

mercati.

I principali interventi previsti riguarderanno:

• Sviluppo ed integrazione di tecnologie osservative nel settore ambientale (es.

Lidar, radiometria ottica, sistemi di radiosondaggio);

• Progettazione, sviluppo e realizzazione di grandi apparecchiature,

strumentazione innovativa e reti di sensori per misure sistematiche nel settore

ambientale (es. sensori in fibra ottica, sistemi optoelettronici, radar, MEMS, web-

sensors and web-services per la gestioni di reti di sensori, sensori per droni etc..);

• Progettazione, sviluppo e realizzazione di strumentazione e sensori per lo studio

di fenomeni di diffusione di inquinati in suoli e falde (es. sensori chimico-fisici,

biosensori, strumenti per spettroscopia, strumentazione geochimica e geofisica

etc..)

• Sviluppo di progetti di ricerca industriale in collaborazione tra il sistema della

ricerca ed il sistema delle PMI;

• Sviluppo di progetti per la valorizzazione delle risorse umane ed in particolare

iniziative per favorire l’attrazione di giovani ricercatori e la mobilità accademia-

industria;

• Potenziamento delle Infrastrutture di Ricerca per misure sistematiche di

parametri ambientali;

• Attività per taratura e calibrazione di apparati strumentali nel settore ambientale

secondo metodi e tecnologie standard in ambito internazionale.

Page 21: Relazione sc 2014 allegati

VERSO LA SPECIALIZZAZIONE INTELLIGENTE DELLA BASILICATA

- 16 -

MOBILE IMBOTTITO NELL’AREA MURGIANA, CENTRO DI DESIGN

INDUSTRIALE

La filiera lucana e pugliese del mobile imbottito ha rappresentato per oltre un

ventennio una realtà economica di rilievo del Mezzogiorno, nata da processi di

gemmazione ed imitazione imprenditoriale, perlopiù stimolati dalla presenza di

imprese leader (Natuzzi, Nicoletti e Calia), e caratterizzata, per la collocazione

geografica interregionale, unica in Italia, in un’area denominata Murgia, a cavallo

tra le Regioni Basilicata e Puglia.

La realtà “istituzionale” è rappresentata dagli atti formali che hanno riconosciuto, a

livello interregionale, l’esistenza di un numero significativo di aziende specializzate

nel settore, pari a oltre 500 tra imprese dirette e indotte, con oltre 15.000 addetti (di

cui circa 50 in Basilicata con quasi 5.000 addetti) e collegate tra loro da un sistema di

relazioni tendenzialmente stabile e strutturato, tanto da poter parlare di Distretto.

La Regione Basilicata ha riconosciuto l’area compresa tra i comuni di Matera e

Montescaglioso quale Distretto del Mobile Imbottito con la Legge Regionale

n.1/2001. Nello specifico, i Comuni afferenti al distretto sono: Ferrandina, Matera,

Montescaglioso e Pisticci (tutti in provincia di Matera).

A partire dall’anno 2002 il settore ha subito una notevole contrazione di commesse a

causa della forte concorrenza delle produzioni realizzate a bassissimi costi dai paesi

emergenti (Cina, India).

Per far fronte alla crisi del comparto è stato avviato un tavolo di confronto tra il

MISE, le due Regioni coinvolte e le organizzazioni imprenditoriali e datoriali che ha

portato alla sottoscrizione, in data 8 febbraio 2013 tra il MISE, le Regioni Puglia e

Basilicata dell’Accordo di Programma del Distretto del mobile imbottito della

Murgia (Distretto) finalizzato alla salvaguardia e consolidamento delle imprese

operanti nel settore del mobile imbottito, all’attrazione di nuove iniziative

imprenditoriali, anche attraverso la riconversione industriale dell’area ed al

sostegno al reimpiego dei lavoratori espulsi dalla filiera produttiva.

L’Accordo ha una dotazione finanziaria complessiva di 101 milioni di Euro, da

destinare alla promozione di programmi di investimenti produttivi e di ricerca e

sviluppo sperimentale, così articolata: 40 Meuro risorse nazionali; 40 Meuro risorse

della Regione Puglia e 21 Meuro della Regione Basilicata.

Gli strumenti attuativi già varati prevedono finanziamenti ai contratti di sviluppo a

carattere interregionale con priorità per i settori della logistica e dell’alimentare,

incentivi all’innovazione e alla ricerca per l’imprese esistenti nell’area con priorità

per quelle del settore del mobile imbottito e, nello specifico, per la Basilicata

incentivi per la diversificazione e riconversione produttiva dell’area e la

ricollocazione dei lavoratori esclusi.

Page 22: Relazione sc 2014 allegati

VERSO LA SPECIALIZZAZIONE INTELLIGENTE DELLA BASILICATA

- 17 -

Tra le iniziative da candidare è prevista la creazione di un centro innovativo di

design industriale in cui sviluppare sinergicamente tra sistema della ricerca e delle

imprese veri e propri laboratori di ricerca, prototipazione rapida e sperimentazione

progettuale delle attività di design nel campo dell’arredamento (e non solo) che si

orienti anche ai mercati esteri e agli scenari produttivi contemporanei.

POLO DELL’AUTOMOTIVE

Il polo dell’Automotive, principalmente concentrato nell’area industriale di Melfi

coinvolge, oltre allo stabilimento SATA con i suoi 5.125 addetti, ulteriori 23 imprese

dell’indotto che danno occupazione a oltre 4.000 persone. Il destino del polo

comprendente l’indotto, che riguarda sostanzialmente la componentistica, la

meccanica, l’elettronica, le parti di ricambio e i servizi di manutenzione, è di fatto

legato all’andamento delle vendite FIAT.

Oggi registriamo un forte condizionamento della crisi anche sul mercato

dell’automotive. A rischio non sono soltanto i posti di lavoro diretti ma anche quelli

di quanti sono occupati nell’indotto.

Occorre, pertanto sviluppare politiche che rendano il polo meno dipendente dalla

FIAT ed in grado di reggere di fronte alla minaccia di chiusura, diversificando le

attività dell’indotto:

utilizzando le competenze automobilistiche locali per diversificare il proprio

mercato in realtà nuove (attraverso spin-off, mobilità della forza lavoro,

collaborazione in attività di ricerca, etc.), soprattutto con altre attività

economiche nella regione e fuori regione;

riconvertendo le competenze per riutilizzarle nell’economia locale, a favore

di committenti diversi da Fiat;

aiutando i fornitori locali a ristrutturare le proprie attività e a diversificarsi

indipendentemente dalla FIAT.

Gli strumenti per attuare tali politiche potranno essere individuati dalla Regione

attraverso appositi bandi e contratti di sviluppo regionali per il sostegno alle

imprese.

Page 23: Relazione sc 2014 allegati

VERSO LA SPECIALIZZAZIONE INTELLIGENTE DELLA BASILICATA

- 18 -

Fig. 1 Area industriale di Melfi. Imprese dell’indotto del Polo dell’Auto

INDUSTRIA TURISTICA-CULTURALE-ENOGASTRONOMICA

Il Turismo, strettamente collegato alla valorizzazione delle risorse culturali ed

ambientali, è riconosciuto come settore economico strategico, maggiormente in

grado di creare reddito, occupazione, e impiego per i giovani.

La strategia e le azioni da mettere in campo dovranno essere orientate

principalmente verso il rafforzamento del trinomio Turismo-Cultura-

enogastronomia riconoscendo nella valorizzazione dei Beni culturali, tutelati,

recuperati ed indirizzati ad un utilizzo produttivo compatibile e sostenibile, ben

comunicati attraverso tecnologie innovative, e alla valorizzazione del prodotti tipici

locali i principali fattori competitivi per lo sviluppo locale sostenibile.

Page 24: Relazione sc 2014 allegati

VERSO LA SPECIALIZZAZIONE INTELLIGENTE DELLA BASILICATA

- 19 -

Sistema culturale

Azione1: Saranno attivati interventi infrastrutturali per la tutela e la valorizzazione

di beni culturali di rilevanza strategica, anche a partire da recuperi statici e di

adeguamento alle normative antisismiche, restauri e recuperi secondo tecniche di

bioedilizia (castelli, musei, aree archeologiche, itinerari storici, borghi e centri storici,

contesti urbani e rurali, habitat rupestri), da attivarsi attraverso Progetti integrati

urbani (in particolar modo a sostegno della candidatura di Matera a capitale

Europea della Cultura 2019) e territoriali ed Accordi quadro con il Ministero dei

Beni Culturali, purchè collegati a piani di gestione sostenibile per il successivo

mantenimento.

Azione 2: Attraverso programmi annuali di intervento saranno inoltre finanziati

servizi innovativi (es. prenotazione on line, realtà virtuale, allestimenti

tecnologicamente avanzati ecc.) di fruizione dei beni culturali materiali e

immateriali, attivando in particolar modo start up giovanili di industria creativa,

nonché piani annuali per il marketing e la comunicazione e promozione delle risorse

culturali secondo i nuovi paradigmi della comunicazione digitale (Internet, social

network, realtà virtuale, ecc) da attivarsi attraverso l’Azienda di promozione

Turistica.

Enogastronomia

In stretta connessione con la programmazione regionale FEASR, come pure

attivando progetti a valere su bandi europei, saranno attivate azioni immateriali di

valorizzazione delle risorse enogastronomiche a partire dai prodotti tipici regionali

certificati, accompagnamento al mercato delle imprese produttrici e sostegno ad

aggregazioni di imprese per la commercializzazione in Italia ed all’estero, in

un’ottica di stretta integrazione con le imprese della filiera turistica.

Reti di impresa

Emanazione di avvisi pubblici per il sostegno a processi di aggregazione e

integrazione tra imprese nella promozione e commercializzazione di prodotti

turistici, recuperando modelli di successo sperimentati (come evoluzione di sistemi

turistici locali-PIOT) o favorendo modelli innovativi. Attraverso una opportuna

integrazione di fondi (FSE) dovranno essere avviate azioni di miglioramento delle

competenze professionali di tutti gli attori della filiera turistica, sul tema

dell’innalzamento della qualità dell’accoglienza e dei servizi, sul web marketing, in

relazione alle diverse tipologie di servizi ed alle sempre più numerose nicchie di

mercato (turismo enogastronomico, culturale, sportivo, balneare, religioso,

escursionistico ecc); definizione di nuove figure professionali innovative nel turismo

(destination manager, quality manager, revenue manager ecc.).

Page 25: Relazione sc 2014 allegati

VERSO LA SPECIALIZZAZIONE INTELLIGENTE DELLA BASILICATA

- 20 -

Evoluzione dei sistemi turistici e dei PIOT

Avvalendosi della esperienza maturata attraverso la procedura PIOT attivata con la

passata programmazione, sarà perseguita una maggiore concentrazione delle risorse

finanziarie su pochi territori dotati di attrattori di elevato pregio e qualità intrinseca,

per conseguire più elevati standard qualitativi in termini di strutturazione e di

organizzazione del complessivo sistema dell’offerta.

La strategia e le azioni da attivare si caratterizzeranno per essere finalizzate, in

generale, ad incidere sui due fattori determinanti della competitività: innovazione e

qualità.

Azione 1: Saranno attivati programmi a gestione pubblica di interventi materiali e

immateriali finalizzati al miglioramento delle condizioni e degli standard di qualità

della offerta turistica, con particolare attenzione allo sviluppo di servizi innovativi

per la fruizione del sistema turistico.

Azione 2: Nell’ambito di programmi volti al sostegno della competitività del sistema

produttivo, specifiche dotazioni finanziarie saranno riservate alle imprese turistiche

per la qualificazione della offerta (interventi di qualificazione e adeguamento a

standard nazionali) e innovazione di prodotto/servizio, strategica ed organizzativa.

Sarà incentivata la creazione di servizi, in particolare proposti da start up turistiche

(portali per la commercializzazione di prodotti turistici, servizi per la

comunicazione e promozione digitale, sistemi informativi innovativi, app. di servizi

informativi al turista ecc) .

Sviluppo occupazionale: Considerando sia le unità lavorative direttamente coinvolte

nella realizzazione degli interventi infrastrutturali (addetti imprese restauro beni

culturali coinvolte) che nella gestione a fini produttivi dei “contenitori” recuperati e

valorizzati (nuovi addetti alla gestione di servizi di fruizione dei beni culturali,

nuovi addetti tecnologie innovative della comunicazione, nuove figure professionali

innovative) sia nella crescita delle attività indotte, si possono ipotizzare un migliaio

di unità lavorative impiegate.

Page 26: Relazione sc 2014 allegati

VERSO LA SPECIALIZZAZIONE INTELLIGENTE DELLA BASILICATA

- 21 -

CRESCITA DIGITALE (AGENDA DIGITALE IN BASILICATA)

La Regione Basilicata - impegnata già dal 1996 nello sviluppo del Piano d'Azione

Regionale per la Società dell'Informazione e della Conoscenza (Piano strategico

BASITEL) - i cui risultati hanno posto le basi per la realizzazione degli obiettivi

strategici previsti nel programma operativo PO FESR Basilicata 2007-20013 - è da

tempo orientata a mettere a disposizione dei cittadini e delle imprese del territorio

strumenti tecnologici che rendano più semplice e facile l'accesso ad una pluralità di

servizi. A riguardo sono state avviate dalla Regione Basilicata, anche in

collaborazione con gli attori del territorio e anche più recentemente, con fondi

regionali o nell'ambito della programmazione PO FESR 2007-2013, una complessa

serie di attività progettuali volte a promuovere l'attuazione del Codice

dell'Amministrazione Digitale attraverso la digitalizzazione dell'attività

amministrativa, il superamento del digital divide, la cooperazione applicativa, la

circolarità del dato, la conservazione digitale a norma, il potenziamento delle

infrastrutture tecnologiche.

La recente e rapida evoluzione dell'azione di governo nazionale rende necessario,

anche a livello locale, un rilancio della programmazione in un’ottica strategica e non

adattativa e richiede in materia di Società dell'informazione la definizione di una

strategia regionale digitale di ampio respiro in materia di Società dell'Informazione,

che costituisca le fondamenta dell'Agenda Digitale in Basilicata nella visione

strategica del periodo 2014-2020

L'Agenda digitale in Basilicata sarà orientata al raggiungimento dei seguenti

obiettivi generali:

- inquadrare a sistema tutti i principali progetti, infrastrutture, assets ed azioni

localmente già realizzate o in corso di realizzazione, anche in ottica di riuso o

successivi interventi di adeguamento e potenziamento; stimolare l'avvio di nuove

progettualità fortemente innovative ed in linea con i nuovi obiettivi europei

dell'economia digitale, attraverso la progettazione di nuovi servizi regionali

avanzati in tema di cloud computing, social network, web semantico, open data;

- promuovere il coordinamento dei contributi regionali alla cabina di regia

nazionale;

- rendere possibile la definizione di un nuovo piano regionale per l'eGovernment e

lo sviluppo dell'ICT in Basilicata ;

- mobilitare tutti gli attori locali coinvolti (pubblica amministrazione, imprese,

mondo della ricerca), ricrei condizioni favorevoli di accesso al finanziamento

comunitario e nazionale ed abiliti forme di partecipazione pubblico-privata allo

sviluppo dei progetti o all'ottenimento di benefici dai risultati raggiunti.

Page 27: Relazione sc 2014 allegati

VERSO LA SPECIALIZZAZIONE INTELLIGENTE DELLA BASILICATA

- 22 -

Tra i servizi regionali avanzati in tema di cloud computing, social network, web

semantico, open data, dovranno essere sviluppati in primis i progetti relativi alla

realizzazione del fascicolo sanitario digitale (il cui progetto è in avanzato stato di

attuazione), alla scuola digitale, alla fatturazione elettronica, all’identità digitale, alla

circolarità anagrafica (il cui progetto è in fase di realizzazione), all’anagrafe degli

immobili, alla riorganizzare del processo di procurement –to-pay per rendere la

gestione della spesa dell’amministrazione regionale trasparente e funzionale e

consentire la riduzione dei tempi di pagamento.

LO SCENARIO REGIONALE IN TERMINI DI DIGITAL DIVIDE

In Basilicata, ad eccezione delle città di Potenza e Matera, i restanti 129 Comuni

lucani risultano essere totalmente “aree bianche”, ovvero per le quali nessun

operatore di telecomunicazione ha dichiarato interesse a intervenire (cosiddetta

situazione di “fallimento di mercato”). In base ai dati del MISE , con riferimento alla

popolazione residente in Basilicata (576.000 abitanti), il 77,7% della popolazione

risulta coperto da banda larga da rete fissa in tecnologia ADSL; a questa va

sommata una ulteriore quota pari al 12,7% di copertura solo da connessione

wireless. Il restante 9,6% della popolazione residente è in digital divide, ossia

popolazione residente che non risulta coperta da servizi a banda larga da rete fissa

(per indisponibilità assoluta di ADSL o per disponibilità di velocità inferiori a

2Mbps) e non risulta coperta da servizi a banda larga da rete mobile (da operatori in

grado di fornire servizi di terza generazione o operatori WiMax).

PROGETTI IN ITINERE

Progetto “Banda Larga” attuato dalla Regione Basilicata

Il progetto relativo al completamento della banda larga su tutto il territorio

regionale il cui appalto è stato aggiudicato alla società FASTWEB ha la finalità di

contribuire a superare quasi del tutto la situazione di digital divide regionale in

coerenza con il “Piano nazionale banda larga” del maggio 2012 e prevede la

diffusione di servizi di connettività avanzata sul territorio regionale con particolare

riguardo alle aree di 41 Comuni, di cui: 28 Comuni con risorse del FESR e 13 comuni

con risorse del FEASR.

Progetto sulla Circolarità Anagrafica In Basilicata (BAS- Anag)

L’erogazione di servizi attraverso sistemi informativi presuppone la disponibilità di

molte informazioni, necessariamente validate, e quindi di banche dati certificanti

l’identità; tra queste assumono un rilevo assoluto quelle della anagrafe dei cittadini

e dell’anagrafe delle imprese, di cui sono titolari, rispettivamente: il Ministero

dell’Interno e la società Infocamere srl.

Page 28: Relazione sc 2014 allegati

VERSO LA SPECIALIZZAZIONE INTELLIGENTE DELLA BASILICATA

- 23 -

In quest’ottica la Regione Basilicata, già da diversi anni, si è dotata di un

collegamento con la banca dati delle imprese, ma, per garantire il corretto

funzionamento dei servizi della Pubblica Amministrazione (compensazione

sanitaria tra le regioni; certificazione dell’identità per partecipare ai bandi pubblico,

per accedere a servizi tributari o a servizi per il lavoro, etc), è di primaria

importanza l’avvio del progetto per la realizzazione della Circolarità Anagrafica

Regionale.

Il progetto Bas An, approvato con DGR n. 1557/2009 (importo 1,7 Meuro a valere sul

PO FESR 2007-2013 ) ha due finalità:

1. potenziare l’infrastruttura tecnologica delle amministrazioni comunali per il

collegamento al sistema INA– Indice Nazionale delle Anagrafi – del

Ministero dell’Interno;

2. consentire l’accesso da parte della Regione Basilicata e degli enti territoriali

della Basilicata ai dati anagrafici certificati dal Ministero dell’Interno.

I Soggetti coinvolti sono: Il Ministero dell’Interno, che ha la titolarità sui temi di

“Ordinamento delle anagrafi e della popolazione residente”; la Regione Basilicata,

che realizza le infrastrutture tecnologiche abilitanti al funzionamento della

Circolarità Anagrafica Regionale sul Sistema Pubblico di Connettività; le

Amministrazioni Comunali, che allineano la propria anagrafe e consultano il

sistema INA/SAIA attraverso l’uso di procedure informatiche; l’ANUSCA -

Associazione Nazionale degli Ufficiali di Stato Civile ed Anagrafe.

Gli Accordi sottoscritti sono i seguenti:

1. Protocollo d’Intesa tra Regione Basilicata e Ministero dell’Interno per il

popolamento dell’INA/SAIA attraverso il Sistema Pubblico di Connettività e

definizione dell’Accordo di Servizio per l’aggiornamento delle banche dati

di interesse regionale (firmato il 9/11/2009);

2. Convenzione tra Regione Basilicata e ANUSCA (Associazione Nazionale

degli Ufficiali di Stato Civile ed Anagrafe) per la realizzazione del progetto

BAS-ANAG (firmata il 9/11/2009);

3. Convenzione tra Regione Basilicata e Amministrazioni comunali per

l’adeguamento del software di popolamento dell’INA/SAIA e per la

definizione degli accordi di servizio.

Attualmente il progetto BAS-ANAg è in stand by in attesa dell’espletamento della

gara per la realizzazione del Data Center Regionale (termine per la presentazione

delle offerte il 16/02/2014): i lavori in appalto consistono nella realizzazione di

interventi edili, manutenzione ed integrazione degli impianti elettrici, di rete, di

condizionamento e di sicurezza per il consolidamento del Nuovo Data Center della

Regione Basilicata, sito al piano terreno della sede di Via V. Verrastro, 4 – Potenza e

della sede secondaria per i servizi di Disaster Recovery e Business Continuity presso

l’Ospedale Madonna delle Grazie a Matera.

Page 29: Relazione sc 2014 allegati

VERSO LA SPECIALIZZAZIONE INTELLIGENTE DELLA BASILICATA

- 24 -

Il Fascicolo Sanitario Elettronico in Basilicata – Il Progetto LUMIR

LUMIR è il progetto di informatizzazione e messa in rete degli operatori della sanità

nella Regione Basilicata. Attraverso LUMIR si intendono integrare gli strumenti di

informatica sanitaria mettendoli a disposizione dei medici e degli altri operatori per

velocizzare, migliorare e raffinare il percorso terapeutico e di tutela della salute dei

pazienti.

Il Progetto LUMIR, coerentemente con gli obiettivi del Piano Sanitario Nazionale

2003 – 2005 persegue due obiettivi strategici:

1. Supportare l’efficienza delle cure primarie attraverso l’integrazione in rete dei

professionisti medici e pediatri in forma singola o associata al fine di agevolare i

processi di continuità della cura;

2. Supportare l’integrazione dei servizi sanitari e sociali nell’ambito del territorio

al fine di agevolare i processi di integrazione tra presidi, distretti e

professionisti.

La Regione Basilicata ha fissato il 15/11/2013 quale data di partenza del Fascicolo

Sanitario Elettronico per i cittadini della sua regione, sul portale della Regione

Basilicata è stato già predisposto un apposito spazio.

La prima fase del progetto prevede che i Medici di Medicina Generale ed i Pediatri

di Libera scelta raccolgano il consenso all’apertura del fascicolo da parte dei loro

pazienti. Ogni medico dovrà esporre l’informativa sul consenso al trattamento dei

dati nel proprio studio medico e reclutare almeno 15 pazienti al mese facendogli

firmare il modello del consenso al trattamento dei dati personali , conservandolo

fino alla successiva trasmissione agli uffici competenti dell’ASP.

Successivamente dovrà accedere al sito http://lumir.sanita.basilicata.it/lumirweb/ e

registrare l’avvenuta raccolta del consenso come specificato dal manuale di utilizzo

del LuMiRWeb. Per ogni eventualità è stato predisposto un numero verde per

l’helpDesk 800292020. Il Medico, attraverso il software di gestione del suo studio

medico, dovrà inviare periodicamente al fascicolo sanitario elettronico i dati relativi

alle prescrizioni fatte ai suoi pazienti. I software attualmente compatibili con il

fascicolo sono: Basmed, Profim, Phronesis, Venere, FPF, CCBASIC e Infanthia. A

partire dal 15/11/2013 un primo gruppo di 24 medici ha iniziato con la raccolta del

consenso. Attualmente 216 medici hanno accettato di partecipare al progetto.