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1 REGIONE BASILICATA COMUNE DI GORGOGLIONE PROVINCIA DI MATERA Relazione Tecnica-Descrittiva agosto 2015 Il Sindaco I Redattori Ing. Carmine VETERE Arch. Valeria GAUDIO Arch.Salvatore BRUNO Ins. Filippo Giuseppe Il Responsabile del Procedimento Geom. Vincenzo Gagliardi

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REGIONE BASILICATA

COMUNE DI GORGOGLIONE

PROVINCIA DI MATERA

Relazione Tecnica-Descrittiva

agosto 2015 Il Sindaco I Redattori

Ing. Carmine VETERE

Arch. Valeria GAUDIO

Arch.Salvatore BRUNO

Ins. Filippo Giuseppe

Il Responsabile del Procedimento Geom. Vincenzo Gagliardi

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INDICE PREMESSA

1- AMBITO TERRITORIALE 1-1 ) Collina Materana 2

2- AMBITO COMUNALE 2-1) Il Territorio e la Comunità 2-2) Lineamenti e Struttura del Territorio 2-3) Monumenti e Luoghi di Interesse

3- CARATTERI GENERALI DELLA POPOLAZIONE 3-1) L'andamento demografico 3-2) Cenni Occupazionali 3-3) Gorgoglione e " Il Petrolio " 3-4) Gorgoglione e la " Pietra" 3-5) Settore Agricolo -Aziendale 4 I PIANI SOVRAORDINATI VIGENTI 4-1) Vincolo paesaggistico 4-2) Piano Stralcio dell'autorità di Bacino 4-3) Rischio Sismico 4-4) Piano Regolatore Generale 5- FINALITA' DEL REGOLAMENTO URBANISTICO 5-1) Contenuti del Regolamento Urbanistico 5-2) Ambito urbano 5-3) Risultanze del bilancio urbanistico 5-4) Comparazione dei dati 5-5) Analisi e valutazioni 6- IL NUOVO DIMENSIONAMENTO DEL PIANO 6-1) Scelte progettuali 6-2) La riqualificazione urbana 6-3) Il potenziamento della struttura urbana 6-4) Il rafforzamento della struttura urbana 6-5) Edilizia residenziale 6-6) Riequilibrio dell'armatura urbana 6-7) Verifica degli Standards 7- AREE EXTRAURBANE

CONCLUSIONI

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PREMESSA Il tema della riqualificazione urbana delle nostre città è sempre più un tema di interesse generale per le sue implicazioni nel tessuto sociale. Tra i diversi strumenti che si possono utilizzare per affrontare queste problematiche, uno dei più attuali è quello rappresentato dai Programmi Integrali di Intervento. L’idea è di una programmazione economica applicata a tutti i livelli di governo, da quello nazionale a quelli locali. E’ quindi possibile ,ricorrere al prestito , al credito industriale ,ai finanziamenti per opere pubbliche , ai finanziamenti europei, contrarre mutui, richiedere fidi, scontare e sottoscrivere effetti sia con Istituti pubblici che privati, concedere e ricevere fideiussioni e ipoteche di ogni ordine e grado, sviluppare ipotesi di project- financing. Le nuove normative prevedono un maggiore ricorso del capitale privato per la realizzazione di opere di interesse pubblico. Infine la recente evoluzione della strumentazione nel campo della pianificazione economico-territoriale, ed in particolare l’introduzione dei cosiddetti programmi Urbani Complessi e degli strumenti della Perequazione Negoziata rendono sempre più necessaria, un approccio multidisciplinare ed integrato per affrontare le complesse problematiche relative all’uso delle risorse territoriali ed ambientali.

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1.0. AMBITO TERRITORIALE La zona geografica della collina materana comprende una vasta zona che va dal centro-est della Basilicata ed arriva a ridosso della Piana di Metaponto. Si estende per circa 2.000 km² nella provincia di Matera

1.1 Collina materana 2

Il territorio della Collina Materana è come un ponte che collega il bacino del medio Basento con quello dell’Agri. E’ un territorio con le caratteristiche montane (con tutta la sua ermeticità nel conservare gli usi e le tradizioni di testimonianze storiche ed artistiche che hanno tramandato di padre in figlio, dai tempi più remoti) e collinari. Molti sono stati popoli che hanno lasciato segni indelebili in queste zone. In queste zone c’è una grande vocazione zootecnica (allevamenti bovini, ovicaprini e suinicoli) ed agricola. E’ bello ammirare gli uliveti di Ferrandina, di Salandra, i giardini di agrumi della zona di Craco, fino a giungere ai pescheti di Aliano. Questa zona è anche caratteristica per i suoi calanchi descritta da Carlo Levi, durante il suo confinio con la stesura dell’opera "Cristo si è fermato ad Eboli". Molto suggestivo è il paesaggio della Foresta di Gallipoli Cognato dove è possibile trovare delle mandrie di bovini allo stato brado. I comuni che comprendono questa zona sono: Accettura, Oliveto Lucano, Calciano, Garaguso, San Mauro Forte, Stigliano, Cirigliano, Gorgoglione, Aliano, Craco, Ferrandina e Salandra.

Gorgoglione si adagia a circa 800 m s.l.m. dai versanti che si affacciano alla valle del fiume Agri, nella parte centro-occidentale della provincia. Il suo territorio, dal profilo irregolare segnato da elementi caratterizzanti della orografia dei luoghi e coperto di boschi di cerro tra cui il Bosco Le Manche. Il territorio è ricco di rocce di arenaria chiamata pietra di Gorgoglione. Fa parte della Comunità Montana Collina Materana.

Confina a nord-est con il comune di Cirigliano (6 km), ad est con Stigliano (20 km) ed a sud con Aliano (16 km), ad ovest confina con i comuni di Corleto Perticara (PZ) (16 km), Guardia Perticara (PZ) (11 km), Missanello (PZ) (28 km) e Pietrapertosa (25 km) (PZ). Dista 95 km da Matera e 67 km da Potenza.

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2.0 AMBITO COMUNALE : 2.1. Il Territorio e la Comunità Situata sotto un costone roccioso, lungo il torrente Vallone, una grotta carsica chiamata “Grotta dei Briganti” ,che lo storico Lacava ritiene essere stata abitazione dell’uomo primitivo, rappresenta sicuramente la più antica pagina della storia di Gorgoglione. Povero di riferimenti, se ne rinvengono tracce in alcune Bolle Pontificie del 1060 e del 1123 all’interno delle quali si fa riferimento alla costituzione della Comunità Parrocchiale in sede di riorganizzazione della Diocesi di Tricarico operata da Godan 3° Primate di Lucania nel 1065. La Comunità Parrocchiale risultava allora costituita da numerose chiese rupestri quali S.Maria di Pergamo, S.Maria di Cugno dell’Acino, S.Reparata , S.Antonio Abbate, S.Canio, ( tutte corrispondenti ad attuali contrade) e dalla chiesa Madre S. Maria Assunta. Di esse risultano presenti sul territorio il solo Santuario di S. Maria di Pergamo( secondo una leggenda la statua della Madonna sarebbe stata trovata nel cavo di una quercia da un pastore che aveva trovato i suoi buoi inginocchiati in segno di adorazione dinanzi all’albero) e la chiesa Madre S. Maria Assunta. Suggestiva è la chiesa Madre di Santa Maria Assunta,costruita originariamente in stile romanico e trasformata in seguito in stile barocco. Il suo interno, a tre navate, custodisce una croce greca lignea del 1600 di arte orafa napoletana,una statua del 1400 di San Rocco, la statua settecentesca della Madonna del Rosario e una pregevole fonte battesimale. I nomi alcune contrade “Tempa dei Greci”, Sanguineta, vari termini dialettali di chiara estrazione etimologica greca, il ritrovamento di preziosi reperti archeologici, vasi apuli a figure rosse, conservati al Museo Ridola di Matera farebbero risalire le sue origini molto più in là nel tempo, intorno al IV sec. A.C. ma molta della storia del paese rimane avvolta nell’oblio del tempo. Alcuni ritengono che il nome di Gorgoglione deriva dall’antico “gurguglio- gurguglionis” che significa “insetto del grano”probabilmente deriva dalla forma sinuosa del paese rassomigliante alla sinuosità dell’insetto, altri , più suggestivamente ma meno verosimilmente, dal “gorgoglio” delle acque del torrente “Vallone” che lambisce l’abitato. Compreso nella contea di Montescaglioso, nel 1160 apparteneva ad un certo patrizio che aveva sposato la vedova del normanna Alberto do Gorgoglione,. In seguito appartenne a Riberto di Gorgoglione padrone di Acquaviva di Puglia,. Verso il XIV secolo, il feudo normanno fu affidato alla famiglia dei “Della Marra” di Spinoso, poi venduto agli Spinelli e infine, al termine dell’epoca feudale fu ceduto al Marchese di Fuscaldo. Nel 1545 contava 224 fuochi, poi, a seguito della pestilenza, nel 1669 ne contò solo 77, così come si legge nella relazione “Gaudioso”redatta per conto del re di Napoli nel 1762. L’abitato, che sorge su una collina, ha origini antiche come è testimoniato dal ritrovamento sul territorio di alcune tombe risalenti al IV sec. A.c., in cui sono stati ritrovati vasi apuli a figure rosse, attualmente conservati nel Museo Ridola di Matera. Il centro appartenne ai Della Marra che nel 1070 edificarono il Castello la cui ultima torre fu demolita negli anni ’60, come si evince dall’antico stemma, che è in azzurro con un albero naturale, una torre e due leoni controcampati; successivamente fu dominio dei Carafa e degli Spinelli. A Maggio per tradizione viene preso un albero formato dalla congiunzione di un tronco di cerro e di un agrifoglio e sulla cima vengono legate alcune targhette indicanti dei premi ; un determinato numero di partecipanti spara per colpire la targhetta ed aggiudicarsi il premio corrispondente.Alla fine i premi rimasti vengono vinti da chi riesce a scalare il “ Maggio”( cioè l’albero). Il territorio è circondato da distese di uliveti e da aree boschive e la suggestiva posizione geografica Rende Gorgoglione un paese molto frequentato da turisti,soprattutto nel periodo estivo.

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2.2 - Lineamenti e struttura del Territorio L’abitato di Gorgoglione è distribuito lungo il versante sud-orientale di un rilievo collinare (di massima quota 961 slm), il quale è posto tra due corsi di acqua tra loro confluenti a formare la Fiumara di Cirigliano. Di questi il minore Fosso Vallone delimita i versanti occidentale e meridionale del sopradetto colle, mantenendosi in linea d’aria e non tanto distante dall’abitato. Il Maggiore invece Fosso Gorgoglione forma con la propria sponda destra il lato orientale mantenendo però l’alveo intervallato, secondo l’orizzontale, dal centro in questione.

I manufatti dell’abitato si raggruppano in prevalenza, attorno ad un specie di sella, di modeste dimensioni (831 slm) che interrompe la regolarità del declivio del colle, il quale un media ha una pendenza di 30/35 gradi. Verso le parti periferiche gli isolati di abitazione si distribuiscono lungo una serie di cerchi concentrici, poste a quote sempre decrescenti man mano che si procede verso l’esterno: ciò è dovuto al fatto che non essendovi sufficiente spazio a concentrare tutte le abitazioni nella detta sella queste vanno interessando le pendici del colle sempre più verso il fondo della valle. Un piccolo gruppo di fabbricati rimane isolato dal resto dell’abitato ad una quota inferiore 30/40 m al di sotto dello stesso. Dal punto di vista morfologico le condizioni generali del colle sono abbastanza buone con media pendenza solo sul versante occidentale si mostra notevolmente più acclive.(oltre 45°). I terreni che compongono il colle fanno parte di un complesso di tipo fly-scioide, nel qualòe si alternano arenarie e calcari. L a fascia arenaria predomina alle quote inferiori verso l’alveo del fiume. Più verso l’alto invece, verso l’abitato si sostituisce la fascia calcareo-marmoso-argillosa. Tettonicamente il complesso non è molto disturbato. Solamente dove si notano le maggiori pendenze (lato occidentale) l’abitato di Gorgoglione mostra fabbricati lesionati. E’ da notare che questi fabbricati dissestati si addensano in 2/3 zone tra di loro separate da altri manufatti indenni.In questo settore occidentale si è potuto constatare che le zone di disturbo coincidono con i tratti in cui i detriti si concentrano. Le zone integre sono quelle rocciose. In definitiva si tratta di una serie di piccole doccie vallive riempite di terreno incoerente, l’andamento delle quali è tortuoso ed interrotto da affioramenti trasversali di roccia che rimangono compresi tra quelle piccole prominenze longitudinali che si spingono fino all’alveo del Fosso Vallone.

2.3. Monumenti e luoghi di interesse

• La chiesa Madre di Santa Maria Assunta: costruita originariamente in stile romanico e successivamente trasformata in stile barocco, è a tre navate. Conserva al suo interno una pregevole fonte battesimale, una statua di San Rocco del XV secolo ed una settecentesca della Madonna del Rosario, ed infine una croce lignea del 1600 di arte orafa napoletana.

• Il Santuario della Madonna del Pergamo: chiesa campestre situata in posizione panoramica a pochi chilometri dal paese. La sua esistenza è attestata già nel 1131.

• La grotta dei briganti: situata a sud dell'abitato, ad un'altitudine di 760 m s.l.m., sul versante sinistro di un affluente della fiumara di Gorgoglione. Si trova ai piedi di una parete rocciosa alta 40 metri, sulla cui sommità si trova l'abitato. La sua altezza massima è di 2 metri e presenta tracce di stillicidio e concrezionamento, costituito da piccole stalattiti di qualche centimetro. Nel periodo del brigantaggio fu utilizzata come dimora dai briganti, da cui ha preso il nome.

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3.0 - CARATTERI GENERALI DELLA POPOLAZIONE 3.1 – L’ andamento demografico Il comune di Gorgoglione appartiene alla provincia di Matera e dista 98 km da Matera,capoluogo della omonima provincia.

Ha una superficie di 34,2 chilometri quadrati per una densità abitativa di 34,47 abitanti per chilometro quadrato, conta al 2015 1010 abitanti e sorge a 800 metri sopra il livello del mare. Il comune di Gorgoglione ha fatto registrare nel censimento 1991 una popolazione pari a 1.179 abitanti mostrando quindi nel decennio 1991 –2001 una variazione percentuale di abitanti pari al 15,48%. Gli abitanti sono distribuiti in 486 nuclei familiari con una media per nucleo familiare di 2,43 componenti.

Andamento demografico della popolazione residente nel comune di Gorgoglione dal 2001 al 2013. Grafici e statistiche su dati ISTAT al 31 dicembre di ogni anno.

La tabella in basso riporta il dettaglio della variazione della popolazione residente al 31 dicembre di ogni anno. Vengono riportate ulteriori due righe con i dati rilevati il giorno dell'ultimo censimento della popolazione e quelli registrati in anagrafe il giorno precedente.

Anno Data rilevamento Popolazione residente

Variazione assoluta

Variazione percentuale

Numero Famiglie

Media componenti per famiglia

2001 31 dicembre 1.181 - - - -

2002 31 dicembre 1.166 -15 -1,27% - -

2003 31 dicembre 1.138 -28 -2,40% 483 2,36

2004 31 dicembre 1.119 -19 -1,67% 485 2,30

2005 31 dicembre 1.094 -25 -2,23% 483 2,27

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2006 31 dicembre 1.078 -16 -1,46% 476 2,26

2007 31 dicembre 1.093 +15 +1,39% 482 2,27

2008 31 dicembre 1.082 -11 -1,01% 475 2,28

2009 31 dicembre 1.063 -19 -1,76% 470 2,26

2010 31 dicembre 1.064 +1 +0,09% 470 2,26

2011 (¹) 8 ottobre 1.073 +9 +0,85% 472 2,27

2011 (²) 9 ottobre 1.053 -20 -1,86% - -

2011 31 dicembre 1.049 -4 -0,38% 470 2,23

2012 31 dicembre 1.019 -30 -2,86% 459 2,22

2013 31 dicembre 1.015 -4 -0,39% 449 2,26

(¹) popolazione anagrafica al 8 ottobre 2011, giorno prima del censimento 2011. (²) popolazione censita il 9 ottobre 2011, data di riferimento del censimento 2011.

La popolazione residente a Gorgoglione al Censimento 2011, rilevata il giorno 9 ottobre 2011, è risultata composta da 1.053 individui, mentre alle Anagrafi comunali ne risultavano registrati 1.073. Si è, dunque, verificata una differenza negativa fra popolazione censita e popolazione anagrafica pari a 20 unità (-1,86%).Per eliminare la discontinuità che si è venuta a creare fra la serie storica della popolazione del decennio intercensuario 2001-2011 con i dati registrati in Anagrafe negli anni successivi, si ricorre ad operazioni di ricostruzione intercensuaria della popolazione. I grafici e le tabelle di questa pagina riportano i dati effettivamente registrati in Anagrafe.

Variazione percentuale della popolazione

Le variazioni annuali della popolazione di Gorgoglione espresse in percentuale a confronto con le variazioni della popolazione della provincia di Matera e della regione Basilicata.

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Popolazione straniera residente a Gorgoglione al 1° gennaio 2013. Sono considerati cittadini stranieri le persone di cittadinanza non italiana aventi dimora abituale in Italia.

Una nota positiva è l'aumento della popolazione straniera nel comune di Gorgoglione , infatti rappresenta il 5-6 % della popolazione complessiva . 3.2. CENNI OCCUPAZIONALI Risultano insistere sul territorio del comune 76 attività industriali pari al 13,24% della forza lavoro occupata,243 attività di agricoltura pari al 42,33 % della forza lavoro occupata, altre 38 attività di servizio pari al6,62 % della forza lavoro occupata e 148 in attività edilizia e artigianato i pari al 25,78 % della forza lavoro occupata. Mentre risultano non attiva ( pensionati ) , pari al 41,38 % del numero complessivo del comune. 3.3 . GORGOGLIONE E " IL PETROLIO " Oggi questo territorio si trova a convivere con un’intensa attività estrattiva con il progetto " Tempa Rossa" situato a nord-est con tre coltivazioni : Perticara ,Gorgoglione Tempa d’Emma. Scoperto nel 1989 il giacimento Gorgoglione è particolare per la natura degli idrocarburi presenti( olii pesanti da 100 a 22 API e presenza di zolfo), ma anche per il suo contesto ambientale situato tra il Parco Regionale di Gallipoli Cognato e il Parco Nazionale Val d'Agri Lagonegrese . La Concessione si trova nel cuore di una regione ad alto valore turistico per la bellezza dei suoi paesaggi, si estende su un territorio geologico segnato da una sismicità non trascurabile e una rete idrogeologica complessa. A questa particolarità si aggiunge un patrimonio archeologico di primo piano.

3.4. GORGOGLIONE E LA " PIETRA" Da svariati anni si va via via sviluppando l'attività artigianale della lavorazione della pietra di Gorgoglione con la presenza 10-12 imprenditori artigiani che occupano complessivamente circa 50-60 unità lavorative, costituendo quindi una realtà nell'attuale momento di crisi occupazionale. Tale attività, dopo l'agricoltura e l'allevamento, costituisce la fonte di reddito più cospicua per gli abitanti del paese. Attualmente, essa viene svolta all'aperto, in varie zone dislocate su una buona parte del territorio Comunale , in quanto strettamente legata alla dislocazione naturale superficiale della materia prima da lavorare. Pur essendo presente una zona per l'insediamento di attività artigianale, non risulta idonea allo scopo, perchè verrebbero a incidere sul prodotto gli oneri di carico,trasporto e scarico della materia grezza rendendo difficilmente commerciabile lo stesso e inoltre non potrebbe essere sfruttato il giacimento del materiale in quanto non raggiungibile dai normali mezzi di trasporto.

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3.5. SETTORE AGRICOLO-AZIENDALE Degli 34,93 ettari di superficie territoriali 1160,26 ha costituiscono attualmente la superficie territoriale aziendale e i restanti ettari sono destinati ad altro In particolare la superficie agricola utilizzata rappresenta il 44,87% della superficie totale aziendale. Di queste soltanto il 32,88% è utilizzata per seminativi:

- 1.541,25 ettari per seminativi - 111,23 “ legnose agrarie - 906,33 “ prati e pascoli - 465,81 “ superficie a bosco - 151,30 altre superficie

Tra le colture arboree vi sono soprattutto la vite e l’olivo. 4.0 VINCOLI - I PIANI SOVRAORDINATI VIGENTI Il comune di Gorgoglione è interessato da : 1) Vincolo Paesaggistico

2) Rischio Idrogeologico ( PAI) 3) Rischio Sismico 4) Piano Regolatore Generale

4.1 VINCOLO PAESAGGISTICO Il R. D. L. del 29.06.1939 n.1497 - Protezione delle bellezze naturali - regolamentato dal R. D. L. del 03.06.1940 n.1357 e la Legge 08.08.1985 n.431 - conversione in legge, con modificazioni, del D. L. del 27.06.85 n.312 ( Galasso ) - reca norme per la tutela delle zone di particolare interesse ambientale-definisce le aree di particolare interesse ambientale in cui non si può modificare l’assetto del territorio o lo si può modificare previa autorizzazione delle autorità competenti. Queste leggi interessano il comune di Viggiano nel seguente ambito territoriale: ●I fiumi, i torrenti e i corsi d’acqua classificati pubblici, ai sensi del T. U. sulle acque dell’11.12.1933, n.1775 e le relative ripe per una fascia di 150 metri ciascuna. ●I territori coperti da foreste e da boschi, ancorché percorsi o danneggiati dal fuoco, e quelli sottoposti a vincolo di rimboschimento. ●Le zone gravate da usi civici.

4.2 PIANO DI STRALCIO DELL’AUTORITA’ DI BACINO L'Autorità di Bacino della Basilicata ( AdB) è stata istituita con la legge Regionale n 2 del 25/gennaio 2001. E' competente su porzioni di territorio della Basilicata, della Puglia, della Calabria e della Campania . L'AdB esercita il proprio compito di pianificazione secondo il PAI , il cui primo stralcio è stato approvato dal proprio Comitato Istituzionale in data 5/12/2001 con delibera n 26 e poi aggiornato ogni anno dal 2002 al 2015.

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La propria competenza è sui bacini dei fiumi: Agri,Cavone,Basento,Bradano e Noce. Il Piano ha una valenza conoscitiva e di programmazione . Infatti , il piano contiene informazioni dettagliate ed in continuo aggiornamento, su quelle che sono le criticità sulle aree di pertinenza. Tali informazioni sono vitali per la valutazione dello stato e dei bisogni di ogni bacino idrografico, consentendo la stesura delle linee strategiche d'intervento. La raccolta dei dati consente quindi, di esercitare un'azione programmatica basata sulle priorità evidenziate. Il Piano programma le azioni da intraprendere per la difesa del territorio dal rischio idraulico e idrogeologico del territorio. Quindi , lo scopo del piano è di prevenire i maggiori rischi derivanti da eventi calamitosi di natura geomorfologica ed idraulica. Il PAI individua le aree a Rischio idraulico ed idrogeologico, ed indica gli interventi prioritari da mettere in essere per l'incolumità delle persone e la difesa del territorio. Il Piano ha anche l'obiettivo di promuovere interventi di salvaguardia e di manutenzione dei suoli degradati, al fine di ottenere un loro recupero, assicurando un progressivo miglioramento delle condizioni di sicurezza e di qualità ambientali. Il piano è in continuo aggiornamento, sulla base dei dati conosciti che di anno in anno vengono raccolti ed elaborati, individuando così le aree a rischio e consentendo una rapida ed efficacia azione di prevenzione ed eliminazione dei rischi. ________________________________________________________________________________ R4 – rischio idrogeologico molto elevato = area in cui è possibile l’instaurarsi di fenomeni tali da provocare la perdita di vite umane e/o lesioni gravi alle persone, danni gravi agli edifici e alle infrastrutture, danni al patrimonio ambientale e culturale, la distruzione di attività socio-economiche; R3 - rischio idrogeologico elevato = area in cui è possibile l’instaurarsi di fenomeni comportanti rischi per l’incolumità delle persone, danni funzionali agli edifici ed alle infrastrutture con conseguente inagibilità degli stessi, l’interruzione delle attività socio-economiche, danni al patrimonio naturale e culturale; R2 – rischio idrogeologico medio = area in cui è possibile l’instaurarsi di fenomeni comportanti danni minori agli edifici, alle infrastrutture e al patrimonio ambientale, che non pregiudicano le attività economiche e l’agibilità degli edifici; R1 - rischio idrogeologico moderato = area in cui è possibile l’instaurarsi di fenomeni comportanti danni sociali ed economici marginali al patrimonio ambientale e culturale; P = area che, pur presentando condizioni di instabilità o di propensione all’instabilità, non sono antropizzate e sono quasi sempre prive di beni esposti e, pertanto, non minacciano direttamente l’incolumità delle persone e non provocano in maniera diretta danni a beni ed infrastrutture; ASV (aree assoggettate a verifica idrogeologica) = aree nelle quali sono presenti fenomeni di dissesto e instabilità, attivi o quiescenti, da assoggettare a specifica ricognizione e verifica. Dopo le tre fasi sintetizzate si perviene alla mappatura delle aree inondabili e delle infrastrutture a rischio dissesto. La classificazione delle fasce fluviali distingue le aree inondate (che hanno subito lo straripamento di un corso d’acqua in aree normalmente asciutte) e le aree inondabili (che in caso di esondazione, possono essere interessate dall’evento in relazione alla “frequenza” o “tempo di ritorno” sulla base di specifici calcoli idrogeologicie idraulici). La valutazione di larga massima delle fasce di pertinenza fluviale con assegnata probabilità di accadimento (o tempo di ritorno Tr, comeda DPCM 29.9.98) viene effettuata considerando portate al colmo di piena determinate secondo la metodologia dell’ Analisi di frequenza delle portate al colmo di piena (VAPI, Valutazione delle Piene in Italia,GNDCI-CNR).³

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4.3. RISCHIO SISMICO

Le zone sismiche assegnate al territorio comunale di Gorgoglione per la normativa edilizia e la zona climatica per la regolamentazione degli impianti termici.

Rischio sismico di Gorgoglione

La classificazione sismica del territorio nazionale ha introdotto normative tecniche specifiche per le costruzioni di edifici, ponti ed altre opere in aree geografiche caratterizzate dal medesimo rischio sismico.

In basso è riportata la zona sismica per il territorio di Gorgoglione, indicata nell'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274/2003, aggiornata con la Deliberazione del Consiglio Regionale della Basilicata n. 731 del 19.11.2003.

Zona sismica

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Zona con pericolosità sismica media dove possono verificarsi terremoti abbastanza forti.

I criteri per l'aggiornamento della mappa di pericolosità sismica sono stati definiti nell'Ordinanza del PCM n. 3519/2006, che ha suddiviso l'intero territorio nazionale in quattro zone sismiche sulla base del valore dell'accelerazione orizzontale massima (ag) su suolo rigido o pianeggiante, che ha una probabilità del 10% di essere superata in 50 anni.

Zona sismica

Fenomeni riscontrati Accelerazione con probabilità di

superamento del 10% in 50 anni

1 Zona con pericolosità sismica alta. Indica la zona più pericolosa, dove possono verificarsi forti

terremoti.

ag ≥ 0,25g

2 Zona con pericolosità sismica media, dove possono verificarsi terremoti abbastanza forti.

0,15 ≤ ag < 0,25g

3 Zona con pericolosità sismica bassa, che può essere soggetta a scuotimenti modesti.

0,05 ≤ ag < 0,15g

4 Zona con pericolosità sismica molto bassa. E' la zona meno pericolosa, dove le possibilità di danni sismici

sono basse.

ag < 0,05g

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4.4. PIANO REGOLATORE GENERALE Il piano Regolatore Generale interviene sul territorio comunale di Gorgoglione, con le seguenti varianti: - a) il Piano Regolatore Generale,adottato ed approvato in sede regionale con delibera n 168 del 08-02- 1983; -b) variante adottata con delibera regionale n 5807 del 09-12-1986; -c) seconda variante adottata con delibera del consiglio comunale n 51 del 30-10-1991 Gorgoglione è dotata di PRG. Le zone omogenee destinate per le residenze e per i servizi sono state individuate secondo il sistema classico in zone A-B-C-D- ecc. La zona R1-a e R1-b è costituita dalla parte piu’ antica del centro urbano e riveste carattere storico. La zona R2-B di completamento è la parte del centro urbano edificata negli ultimi cinquant’anni e consente una residua potenzialità edificatoria. Le zone C, aree destinate alle nuove espansioni residenziali sono suddivise in tre sottozone così distinte :

ex C1 area per l’edilizia Economica Popolare,con indice terr. 3 mc/mq; ex C2 ( 167 ) per una edilizia di tipo Economica -Popolare con indice terr. 2,5 mc/mq; R3 per un’edilizia di nuova espansione con indice terr. 1.5 mc/mq; L ' area Produttiva è stato analizzata in tutte le sue componenti morfologiche e strutturali

per individuare le azioni programmatiche occorrenti per migliorare le attività esistenti e valorizzare le risorse presenti.

Zona Artigianale con indice territoriale 2,0 mc/mq . 5. FINALITA' DEL REGOLAMENTO URBANISTICO L'adeguamento degli strumenti della pianificazione urbanistica comunale al nuovo dettato della nuova legge 11 agosto 1999 " tutela ,governo ed uso del territorio" è stato avviato dall'Amministrazione comunale con delibera di Giunta Comunale n 33 del 1/03/2007. A quel momento la disciplina Urbanistica era costituita dal - a) il Piano Regolatore Generale,adottato ed approvato in sede regionale con delibera n 168 del 08-02- 1983; -b) variante adottata con delibera regionale n 5807 del 09-12-1986; -c) seconda variante adottata con delibera del consiglio comunale n 51 del 30-10-1991 In Questo scenario l'Amministrazione Comunale delinea i contenuti relativi al Regolamento Urbanistico che di seguito si richiamano: - Indirizzi di Carattere generali - individuare quale obiettivo strategico della programmazione e pianificazione ,quello di riportare alla luce l'identità del territorio Gorgoglionese , consolidandone le qualità in un nuovo schema di assetto insediativo e infrastrutturale che consenta alla città di competere con le realtà urbane ,regionale e nazionali , con cui si relaziona.

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Obiettivo da perseguire in una logica culturale/disciplinare unitaria( urbanistica ecologica e della conservazione ) di tutela -valorizzazione delle risorse territoriali ( ambientali,storico-culturali, produttive,identitarie), che in quella competizione giocano un ruolo strategico decisivo; - individuare nei seguenti strumenti di pianificazione e di programmazione gli atti attraverso i quali conseguire gli obiettivi summenzionati: - Regolamento Ubanistico ( RU ); - Piano Strutturale Comunale ( PSC ), con annesso Quadro Conoscitivo Locale. Individuare , in particolare -il RU quale strumento di approfondimento,sotto il profilo della qualità urbana , di tale stato di diritto; - il PSC quale strumento di definizione della qualità globale dello spazio urbano e territoriale Gorgoglionese del prossimo futuro,in termini ambientali,culturali,insediativi, produttivi, infrastrutturali. In particolare individuare , quali compiti specifici del Regolamento Urbanistico( RU) ,quelli di : - ricucire e riordinare, sul piano della qualità e della coerenza , le parti dell'Ambito urbano realizzate in attuazione del PRG Vigente; - assicurare la tutela e la valorizzazione e la sicurezza di alcune aree della città storica; -Individuare delle modeste aree insediative per soddisfare la domanda di residenza privata e pubblica,con ricorso esclusivo a tecnologie di bioarchitettura e di contenimento dei consumi energetici; 5-1 I CONTENUTI DEL RU

Premessa

La descrizione dei contenuti del RU è analiticamente descritta negli elaborati di testo e grafici del RU che si riportano integralmente in allegato alla presente Relazione Preliminare.

Le previsioni relative al centro abitato e alle aree di completamento di tipo B sono state sostanzialmente portate a termine, le zone C di espansione, poste in posizione marginale rispetto all’abitato, e soggette a piani attuativi, non sono state oggetto di alcuna pianificazione, mentre nelle sub –aree, ad edificazione diretta , costituite dopo l’approvazione del D.P.R.G. del 96 si è sviluppato un’edificazione frammentaria e senza alcun tessuto connettivo.

5-2 Ambito urbano

Il RU ,occupandosi del sistema insediativi esistente, individua le principali categorie di intervento di tutti i fabbricati presenti nel Centro Storico (TA-tessuto di antica formazione ); pone le condizioni urbanistiche per realizzare il recupero dei fabbricati esistenti, senza far ricorso a Piani Attuativi, costosi per le Amministrazioni e difficoltosi da porre in atto; le Norme Tecniche di Attuazione dettagliano con precisione gli interventi ammessi in merito alla classificazione dei fabbricati e dalle definizione dettate dal recente Testo Unico per l’Edilizia.

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Ancora il RU con la perimetrazione ricognitiva del vecchio piano e la nuova perimetrazione dell’Ambito Urbano cura il progetto dei “ limiti” ,ossia dei confini tra il vecchio piano e il nuovo RU , consentendo il completamento dei Suoli Urbanizzati all’interno dell’Ambito Urbano e prevedendo “ un continuum spaziale “quali previsioni strutturali e ricognitive , la cui attuazione è subordinata alla definizione di Piani Operativi e/o Accordi di localizzazioni( art.45,comma 1 .legge 23 -1999).

Il RU si caratterizza per la netta prevalenza dell’intervento diretto e il ricorso ad una forma semplice ed elementare delle pratiche perequative, nel riconfermare la trasformabilità insediativi di aree già in tal senso destinate dal vigente PRG, in parte scaduta per effetto del tempo trascorso e in parte per diritti acquisiti, subordina la realizzazione di tali diritti alla cessione di aree graficamente definite per la realizzazione degli standards.

Nel Regolamento di Attuazione della legge si dice che ,con riferimento ai Regimi di Intervento da definire in sede di redazione dello strumento, il RU dimensiona in dettaglio i perimetri dei Regimi d'Intervento in Ambito Urbano ed in particolare:

• con il Regime di Conservazione si individuano le aree di restauro urbanistico delle strutture urbane, e di restauro architettonico degli immobili da tutelare e/o da recuperare;

• con il Regime di Trasformazione si individuano le aree di ristrutturazione urbanistica, quelle per le quali si ritiene necessario modificare gli usi attuali in funzione dei mutati bisogni della comunità, delle diverse tendenze del mercato urbano e delle necessità di riorganizzazione dell'insediamento;

• con il Regime di Nuovo Impianto si individuano aree ed interventi, giustificati dalla necessità di completare la struttura urbana esistente,sia dal punto di vista della funzionalità che dal punto di vista dell'infrastrutturazione.

IL PRG vigente e lo stato di Attuazione delle Previsioni

Il Piano Regolatore Generale e le sue Varianti vigenti definisce la disciplina per l'uso del suolo sull'intero territorio comunale.

Nel centro abitato il PRG individua le zone omogenee come previsto dal DM 1444/68,indicando oltre la zona A differenti tipologie di zona B edificate in relazione alla effettiva consistenza edilizia ed al grado di sfruttamento edificatorio dei suoli di ciascuna zona.

Le nuove zone di espansione edilizia per usi abitativi e per usi produttivi vengono previste a nord dell'abitato ,in concomitanza con la nuova area PEEP.

In prossimità delle suddette zone di espansione residenziale è localizzata a Nord-Ovest l'area D ( produttiva -artigianale , ormai consolidata) ;

Oltre alle aree destinate ad attrezzature collettive presenti nelle zone B e C consolidate nella parte Sud dell'abitato, in prossimità del campo sportivo, il PRG prevede nuove zone Collettive sempre nella stessa area ( area Madonna del Pergamo)

5-3 RISULTANZE DEL BILANCIO URBANISTICO

Da un primo quadro generale dei dati forniti sia dalle tavole di analisi che dalle schede del Bilancio urbanistico si rileva con immediatezza l’attuazione ma non la CONSOLIDAZIONE di gran parte delle previsioni del PRG , sia per quanto riguarda l’attuazione delle nuove aree residenziali, sia per la parte infrastrutturale del Piano. Nel merito si evince che mentre le previsioni relative al centro abitato e alle aree di completamento di tipo B sono state sostanzialmente portate a termine, le zone C di espansione, poste in posizione marginale

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rispetto all’abitato, e soggette a piani attuativi, non sono state oggetto di alcuna pianificazione, mentre nelle sub –aree, ad edificazione diretta , si è sviluppato un’edificazione frammentaria e senza alcun tessuto connettivo.

5.4 COMPARAZIONE DEI DATI Adempiendo alle prescrizioni della LUR è stato effettuato il Bilancio Urbanistico sullo stato di attuazione della Pianificazione generale , esteso a tutto l’Ambito Urbano Comunale , utilizzando i dati , disaggregati per le singole zone omogenee, contenuti nella scheda N 1 , di seguito allegata . Nella scheda sono state riportate

- le superfici in mq delle Zone territoriali Omogenee; - la edificabiltà in mc/mq per ciascuna zona ; - la previsione dei volumi edificabili in mc ; - i volumi edificati in mc; - l’avanzamento in %.

Nel caso specifico del Comune di Gorgoglione dalla scheda n 1 si rileva che , dal punto di vista quantitativo l’attuazione delle previsioni del PRG e della Variante al PRG vigente è compresa tra i seguenti limiti: - Zona R1-a 0% 100 % - Zona R1-b 0% 81 % - Zona R2-b 0% 73 % - Zona ex C1 0% 65 % - Zona ex 167 0% 85 % - Zona R 3 0% 4 % Comparazione tra il PRG e RU Piano Sperficie Volumetria PRG 57 Ha 574.418 mc RU 24 Ha 242.978 mc Il PRG subisce una riduzione di circa 33 Ha e conseguentemente anche di Volumetria; nella tabella sottostante viene analizzato in modo dettagliato la Volumetria delle diverse " zone".

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BILANCIO URBANISTICO PdF VIGENTE APPROVATO con DPGR n 876 del 14/10/1996

ZONE

TERRITORIALI OMOGENEE

S = MQ EDIFICABILITÀ PREVISIONE MC

ATTUAZIONE VOLUME

EDIF. MC

AVANZAMENTO

Volume Realizzabile

R1-A 13.468 / 65.378 P dr 65.378 100% N.b. da comparare

con il pdr

R1-B 23.194 3,5 81.179 Diretta 66.114 81 % 15.065

R2-B 53.825 5 269.125 Diretta

196.026 73 % 73.099

EX C1 19.475 3 58.425 Diretta/

Pdl 38.375 65 % 20.050

EX 167 28.887 2,5 72.217 Diretta /

Pdl 61.715 85 % 10.502

R3

53.825 1,5 80.737 PdL 3.220 4 % 77.517

TOTALE 192.674 627.061 430.820 196.233

ARTG. 58.725 2 117.450 PdL 200 117.250

SUP TOTALE Zona Residenziale 192.674 mq VOLUME PREVISTO 627.061 mc VOLUME ATTUATO 403.820 mc VOLUME TOTALE REALIZZABILE 196.233,00 pari a 1.960 ab Il Volume attuato è quello derivato dalla cartografia aggiornata , e naturalmente viene ad incidere circa il 10-20% in più di quello reale.

5.5 ANALISI E VALUTAZIONI

Il Piano Regolatore Vigente è stato solo parzialmente attuato. Ciò non solo in relazione alla domanda in sede di redazione,sicuramente sovrastimata almeno per quanto riguarda la previsione di nuovi vani da destinare ad uso abitativo, ma anche in relazione al fatto che,con riferimento alle zone previste per la nuova espansione residenziale , si è registrata, almeno fino agli ultimi anni, una scarsa propensione da parte dei proprietari delle are interessata a dar corso alla redazione dei Piani di lottizzazione Convenzionata secondo le Previsione del PRG.

Il comune di Gorgoglione presenta un territorio molto accidentato con la presenza sia di terreni collinare che di montagna ed un andamento altimetrico che va da 740 m s.l.m. ai 1066 ( località " Tempa dei Greci").

Il centro urbano si sviluppa a ventaglio intorno al colle che ospitava l'antico castello " Gurguleo". Si possono individuare quattro fasi di sviluppo principale.

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1) il nucleo principale di epoca medievale, attorno alla chiesa di Santa Maria Assunta,ha una conformazione abitativa e viaria estremamente compatta

2) l'area immediatamente a monte di piazza Zanardella fino a Largo Castello, è testimone dell'espansione seicentesca dell'abitato;

3) l'area ad ovest di Piazza Zanardella e di largo Castello è quella di realizzazione più recente con standards abitativi migliori;

4) l'area a nord dell'abitato , nell'area 167, dove è stata inserita la popolazione rinvenente dal centro storico soggetto a evento sismico;

Per il nuovo dimensionamento del Piano si è tenuto conto di fattori che hanno inciso notevolmente sulla quantificazione delle nuove volumetrie come :

- il centro storico

- indotto personale TOTAL

- dinamica turismo-ricettività in occasione dell'evento " Matera Capitale della Cultura"

6. IL NUOVO DIMENSIONAMENTO DEL PIANO 6.1 SCELTE PROGETTUALI Obiettivo prioritario del R.U. è la costruzione di un’identità urbana da perseguire mediante la la riqualificazione urbana e la messa in sicurezza di tutta l'area del centro storico. 6.2 La riqualificazione urbana Riqualificazione Urbana del tessuto urbano con l’ individuazione delle soluzioni urbanistiche attuative in grado di risolvere :

- i problemi delle aree vuote , incompiute e non integrate con il tessuto urbano ; - problematiche connesse con il potenziamento dei nodi urbani di importanza strategica

( piazze, slarghi, accesso agli abitati); - Nuovi interventi di Attrezzature pubbliche e o di Residenza connessa all'attività estrattiva.

6.3 Il potenziamento della struttura urbana Dal Bilancio Urbanistico, dai risultati dell’ascolto della comunità, da una attenta analisi dei dati demografici dell’ultimo censimento 2013 e dal recente avvio di importanti iniziative dovute all'attività estrattiva sia della Pietra che di Idrocarburi ( Total ), si può ipotizzare un incremento virtuale della popolazione per i prossimi anni di circa 470 abitanti. Pur tuttavia se si considera l'impulso derivante : • nei settori produttivo ( lavorazione della pietra ); • del turismo( Madonna del Pergamo) • dalla stabilità demografica del decennio 1991-2001, significativa se confrontata con la maggior parte dei dati degli altri comuni della Basilicata; • dell’interesse al sito provato dall’immigrazione da provenienze limitrofe e remote che sostiene il numero dei residenti ; • circa il 5-6% della popolazione è di provenienza Rumena e Albanese; consente di operare un significativo riscontro rispetto alle dimensioni massime ammissibile comprensive della quantità derivante dalle previsioni attuative al previgente PRG.

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6.4 Il rafforzamento dell’Armatura Urbana I paradigmi di riferimento per il RU sono stati la riqualificazione urbana, il potenziamento della struttura urbana e della messa in sicurezza del centro storico. Il miglioramento della qualità dei servizi e delle Attrezzature integrate, sociali e del tempo libero costituisce strumento essenziale per la realizzazione delle politiche di riqualificazione e sviluppo enunciate. 6.5 Edilizia Residenziale

Per l’edilizia pubblica a fini residenziali, coscienti della tipologia ormai consolidata in Gorgoglione ossia lotto per villetta mono- bifamiliare , si è abbassato l’indice territoriale per ogni nuova area della ,Conservazione ,Trasformazione e Nuovo Impianto. La nuova previsione porta ad un insediamento così ripartito : nelle aree a carattere di TESSUTO in corso di Attuazione 95 ab di TESSUTO in corso di Trasformazione 130 ab di TESSUTO di Lottizzazione Privata 21 ab di TESSUTO di Nuovo Impianto 248 ab Totale 470 ab 6.6 Riequilibrio dell’Armatura Urbana Con riferimento al dato dimensionale della popolazione ( popolazione al 2013 con un ipotetico incremento di 471 ab ) sono state elaborate le valutazioni dei fabbisogni di uso sociale del suolo , tramite le quote standard del DM 1444/68 , confrontati anche con le previsione della pianificazione vigente con lo stato di attuazione delle stesse. 6.7. Verifica degli standards Dall'analisi della tabella allegata , si rileva che gli standards sono pienamente soddisfatti.

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AF1 Lo standard dei servizi materni e dell'istruzione dell'obbligo è ormai definito e ben distribuito; la superficie totale di 6.027mq è pari a 4,03 mq/ab; AF2 Lo standard per il verde sportivo ed attrezzato risulta ampiamente soddisfatto, la superficie complessiva è pari a 17.542 pari a circa 11,50 mq/ab. Pur tuttavia si prevede di implementare in ambito urbano la dotazione di verde di tutela e di cortina. AF3 Lo standard per Attrezzature di Interesse Comune sono attuati e risultano superiore allo standard richiesto dal DM 1444/68 che è pari a 12mq /ab; AF4 Lo standard a parcheggi risulta ampiamente soddisfatto con i 3,30 mq/ab.per una superficie complessiva di 5.045 mq.

BILANCIO URBANISTICO Previsione R.U.

Standard D.M. 1444/68

Art.3.D.M.1444/68 Zone R.U. D.M. 1444/68 Mq/Ab

D.M. 1444/68Sup. 1480ab

Previsione R.U. S =Mq

Previsione R.U. Mq/ab

ISTRUZIONE Asili Nido Scuole materne Scuole Obbligo 4mq

AF1 4 5.920 6.095 4,12

ATTREZZ. DI INTERESSE COMUNE Religiose- Culturali –Sociali Ass sanitarie -Amm. Pubb. Servizi

AF2 2 2.960 23.953 16,18

SPAZI PUBBLICI ATTREZZATI Parco-Gioco-Sport

AF3 4 5.920 11.512 7,78

PARCHEGGI

P

2

2.960

4.704

3,18

Totale 12 17.760 47.264 31,26 ab

Standards dimensionati su una previsione di 1010 ab + 470 = 1480 ab .

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7.0 AREE EXTRAURBANE Per il settore produttivo in ambito extraurbano sono state individuati : - Produttivo Artigianale - Produttivo Eolico - Produttivo Estrazione mineraria ( "Tempa Rossa") -Produttivo Estrazione e Commercializzazione della Pietra -Produttivo Turistico -Ricettivo a) Produttivo Artigianale Si riconferma l'area artigianale già prevista dal Prg vigente CONCLUSIONE Il modello di assetto urbanistico proposto con il RU è stato definito tenendo conto dell’intero tessuto connettivo dell’urbano, ereditato dalla precedente pianificazione e delle linee tendenziali di sviluppo di Gorgoglione. Le scelte spaziali relative alle nuove aree di espansione sono state operate in assonanza con le attuali direttrici di espansione dell’abitato nonché del grado di urbanizzazione esistente. Operando in questa direzione si sono in primo luogo verificate le potenzialità ancora offerte dal PRG vigente senza “usurpare” altro territorio. Comparazione tra il PRG e RU Piano Sperficie Volumetria PRG 57 Ha 574.418 mc RU 24 Ha 242.978 mc Infatti la comparazione dimensionale tra il vecchio PRG e il R.U .mette in evidenza l'enorme risparmio di suolo ,di circa 20 ha a favore della nuova Pianificazione, ottemperando così alle disposizione europee per la riduzione di aree urbanizzate.. Successivamente , si è proceduto alla determinazione delle aree necessarie a soddisfare i fabbisogni emersi. Va ricordato che accanto alla necessità di munirsi di uno strumento urbanistico più efficace per il controllo e l’indirizzo dello sviluppo del territorio comunale ,l’Amministrazione avvertiva l’esigenza di avere , soprattutto attraverso una disciplina urbanistico-edilizia , uno strumento più adatto per cucire e gestire l’esistente. Considerando , quindi , le caratteristiche del territorio, l'azione pianificatoria di carattere innovativo per il comune di Gorgoglione dovrà coinvolgere una complessiva rilettura della struttura territoriale attraverso il potenziamento del: - Produttivo Eolico - Produttivo Estrazione mineraria ( "Tempa Rossa") -Produttivo Estrazione e Commercializzazione della Pietra -Produttivo Turistico -Ricettivo ( Madonna del Pergamo) Infine si è cercato di ricreare l’identità perduta propria di Gorgoglione ossia quella di “ Città della Pietra- Città Energetica( parco eolico- estrazione petrolifera) –Città turistica ricettiva( area Madonna del Pergamo) ”

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