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RELAZIONE FINALE ITALIANO – STORIA CLASSE III B – PITTURA a.s. 2010/2011 Insegnante: Alessandra Carniani La classe è composta da 21 studenti, tra i quali una alunna che segue gli obiettivi minimi. Nell’insieme il gruppo appare caratterizzato da una certa disomogeneità nel livello di competenze e di preparazione relativamente alle discipline umanistiche, ma anche per quanto riguarda l’impegno e la disposizione allo studio. L’esuberanza di alcuni e la difficoltà a mantenere tempi di attenzione più lunghi rendono talvolta faticoso il lavoro in classe e solo in pochi casi si raggiunge un’adeguata rielaborazione personale delle attività svolte. Preparazione conseguita A causa di una incostante applicazione allo studio la preparazione raggiunta in molti casi è minima, solo pochi alunni hanno conseguito un buon livello di abilità e conoscenze. Situazione di insegnamento apprendimento Durante le ore di lezione il clima è apparso sereno, buono e fiducioso il rapporto del gruppo con l’insegnante. Per adeguare la programmazione alle capacità generali della classe e per cercare di stimolare l’attenzione si è talvolta – per quanto possibile – fatto ricorso all’utilizzo di strumenti multimediali, ad attività di cooperative learnign e ad approfondimenti individuali. Metodo 1)Lezione frontale 2)Lezione interattiva

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RELAZIONE FINALE

ITALIANO – STORIA

CLASSE III B – PITTURA

a.s. 2010/2011

Insegnante: Alessandra Carniani

La classe è composta da 21 studenti, tra i quali una alunna che segue gli obiettivi

minimi.

Nell’insieme il gruppo appare caratterizzato da una certa disomogeneità nel livello

di competenze e di preparazione relativamente alle discipline umanistiche, ma

anche per quanto riguarda l’impegno e la disposizione allo studio. L’esuberanza di

alcuni e la difficoltà a mantenere tempi di attenzione più lunghi rendono talvolta

faticoso il lavoro in classe e solo in pochi casi si raggiunge un’adeguata

rielaborazione personale delle attività svolte.

Preparazione conseguita

A causa di una incostante applicazione allo studio la preparazione raggiunta in

molti casi è minima, solo pochi alunni hanno conseguito un buon livello di abilità e

conoscenze.

Situazione di insegnamento apprendimento

Durante le ore di lezione il clima è apparso sereno, buono e fiducioso il rapporto del

gruppo con l’insegnante.

Per adeguare la programmazione alle capacità generali della classe e per cercare di

stimolare l’attenzione si è talvolta – per quanto possibile – fatto ricorso all’utilizzo

di strumenti multimediali, ad attività di cooperative learnign e ad approfondimenti

individuali.

Metodo

1)Lezione frontale

2)Lezione interattiva

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3)Lavori di gruppo con il metodo del roole playng

-Strumenti

1)libro di testo

2) quotidiano

3)materiale interattivo

Modello valutativo

Le prove di verifica proposte sono state le seguenti

Verifiche

1) orali

2) test strutturati (domande a risposta chiusa e domande a risposta aperta)

3) scritte (redazione di un saggio breve, tema di ordine generale e di argomento

storico)

Valutazione

La Valutazione, in decimi, è avvenuta in conformità con le griglie di valutazione

consegnate agli studenti ad inizio anno

ITALIANO - STORIA

CLASSE 3°B SEZ. PITTURA

Insegnante Prof. A. Carniani

PROGRAMMA SVOLTO

ITALIANO

La crisi del Medioevo e il preumanesimo

Francesco Petrarca

Da il Canzoniere: “Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono”,“ Era il giorno ch’al sol si

scoloraro”, “ Padre del ciel, dopo i perduti giorni”, “ Movesi il vecchierel canuto e

bianco”, “ Benedetto sia ‘l giorno, e ‘l mese, e ‘l anno”

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Umanesimo e Rinascimento: cenni a generi, autori, centri; la tradizione del poema

cavalleresco e della poesia narrativa

Lorenzo il Magnifico: “La canzone di Bacco”

Angelo Poliziano: “I mi trovai fanciulle un bel mattino”

Luigi Pulgi: da Morgante “La morte di Margutte”, brano antologizzato

Ludovico Ariosto

Da l’Orlando furioso: “Il proemio”, “ La fuga di Angelica”, “ La pazzia di Orlando”,

“Astolfo sulla luna”

Niccolò Machiavelli

Da Il Principe: “I diversi tipi di principato”, “ Cesare Borgia”, “ Il principe e la morale”,

“Forza e astuzia: il principe-centauro”, “ Virtù e fortuna”

La prosa del Cinquecento

La lirica petrarchista

STORIA

L’esperienza comunale in Europa e i suoi sviluppi in Italia

• Dal comune alla signoria

• L’assestamento degli stati italiani e la pace di Lodi

Dai poteri universali agli stati nazionali

• Gli esordi del potere monarchico (Francia, Inghilterra, Spagna)

• La guerra dei Cento anni

• Il declino delle istituzioni universali

• Lo scisma d’occidente

Nuovi mondi e nuovi spazi economici

• Esplorazioni e scoperte

• Portoghesi e spagnoli nei nuovi mondi

• Gli indigeni di fronte ai conquistadores

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• Le conseguenze della conquista

Il consolidamento degli Stati nazionali e l’impero di Carlo V

• Le guerre d’Italia

I fermenti religiosi nell’Europa del Cinquecento

• La svolta luterana

• La diffusione di altre confessioni

• La Chiesa romana verso una riforma

Conflitti e trasformazioni economiche e sociali nel “secolo di ferro”

• La Spagna di Filippo II

• L’Inghilterra dei Tudor

• Gli stati europei agli inizi del Seicento

• La guerra dei Trent’anni (sintesi)

Siena, 24 maggio 2011

L’insegnante

Relazione finale

A.S. 2010-2011 sezione: Istituto d’arte. 3 B

RELAZIONE FINALE DELL’INSEGNANTE

MATERIA: Storia dell’arte

1. SITUAZIONE DELLA CLASSE ALLA FINE DELL’A.S. (sviluppi osservati/miglioramenti ottenuti rispetto al punto di

partenza): L’atteggiamento della classe nei confronti della disciplina è stato sostanzialmente positivo, anche in

considerazione della facilità di distrazione che caratterizzava il gruppo (che era tuttavia più numeroso) negli anni

precedenti. Tuttavia i livelli di apprendimento non sono mutati di molto; a fronte di un gruppo di allievi che continua a

distinguersi per impegno e capacità, c’è chi non ha ancora evidenziato se non in minima parte una crescita

intellettuale.

2. FINALITA’ E OBIETTIVI DISCIPLINARI (con riferimento alla Programmazione individuale del docente)

a) raggiunti:

Acquisizione e utilizzazione di un linguaggio storico-artistico corretto e appropriato; acquisizione e utilizzazione di

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strumenti idonei alla lettura, alla comprensione e alla valutazione del linguaggio specifico dell'oggetto artistico, del

suo contenuto, del suo significato.

b) raggiunti parzialmente o non raggiunti:

Sviluppo dell'esigenza di utilizzare l'immagine come supporto costante all'analisi dell'oggetto artistico; sviluppo

dell'esigenza costante alla contestualizzazione storica dell'oggetto artistico (raggiunti parzialmente, anche per la

scarsità di ore a disposizione).

3. PROGRAMMA SVOLTO:

Il programma svolto è allegato a parte

4. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI REALIZZATI:

E’ pressoché impossibile coordinarsi con altre discipline poiché il monte ore di questa disciplina nel triennio

dell’Istituto d’arte è totalmente sfalsato rispetto alle altre materie umanistiche.

5. METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI USATI (con opportuna analisi dell’efficacia degli stessi nel processo di

apprendimento):

Lezione frontale, coadiuvata dalla riproduzione dal computer d’immagini in formato jpg o power point e da varie clip

riguardanti monumenti e opere d’arte. Tutto ciò che esula dal supporto cartaceo, costituito dal libro di testo,

contribuisce a stimolare l’interesse degli allievi, stante la tendenza dei ragazzi di oggi a utilizzare molto più gli

strumenti multimediali piuttosto che leggere libri.

6. CRITERI DI VALUTAZIONE E MODALITA’ DI VERIFICA ADOTTATI:

Nell’attribuzione del voto finale si è tenuto conto dell’ impegno, la volontà nel tentare di migliorarsi, l’attenzione

continua e costante, la partecipazione attiva al dialogo educativo;

Tipologie di verifica: Interrogazione lunga, interrogazione breve, test a risposta singola e multipla, test a risposta

breve.

Anno scolastico 2010-2011 - Programma di Storia dell’arte – 3 B L'arte gotica in Italia fra Trecento e Quattrocento N. 1 - La nascita della borghesia, cattedrali e palazzi N. 2 - Giotto N. 3 - Simone Martini N. 4 - Pietro e Ambrogio Lorenzetti N. 5 - Il Gotico Internazionale: Gentile da Fabriano e Pisanello Il Rinascimento: la stagione delle scoperte N. 1 - La prospettiva e le proporzioni N. 2 - Filippo Brunelleschi N. 3 - Donatello N. 4 - Masaccio

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Il Rinascimento: la stagione delle esperienze N. 1 - Leon Battista Alberti N. 2 - Piero della Francesca N. 3 - Sandro Botticelli IL DOCENTE GLI STUDENTI

RELAZIONE FINALE

MATEMATICA E FISICA

classe III B a.s. 2010/2011

Le metodologie utilizzate in prevalenza sono state la lezione frontale e le interrogazioni cercando il

coinvolgimento di tutta la classe, insieme all'uso sistematico del libro di testo e di fotocopie per esercizi di

approfondimento. Questo criterio, però, ha dato risposte positive solo in parte, e solo per un gruppo

contenuto di alunni, nei quali lo svolgimento di esercizi alla lavagna ha stimolato partecipazione attiva,

sviluppo di abilità di calcolo e capacità di comprensione dei problemi. Per la maggior parte dei ragazzi,

invece, è stato necessario effettuare numerose ore di recupero in itinere ogni qual volta si avvertiva il

disagio di un argomento più difficoltoso o risultava, dal compito in classe, una parte di programma poco

assimilata.

Processo valutativo attuato:

Gli indicatori e misuratori del processo valutativo sono stati principalmente la partecipazione al dialogo

scolastico, l'esecuzione di esercizi assegnati a casa e la capacità di rielaborazione personale degli

argomenti. Le modalità di trasparenza per studenti e famiglie sono state, invece, la comunicazione dei voti

agli studenti stessi, sia delle prove orali che delle parti scritte e la richiesta tempestiva di colloquio con la

famiglia, nel caso di problemi particolari, anche per comunicazione telefonica.

L'Insegnante Nuti Fatima

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Programma di Matematica:

Ripasso Equazioni di primo grado intere e fratte.

Sistemi di equazioni di primo grado risolti con metodo di sostituzione, di confronto,

di riduzione e metodo di Cramer.

Problemi di primo grado in una e in due variabili.

Radicali aritmetici e loro proprietà. Espressioni con i radicali.

Definizione di radicale algebrico e generalità.

Equazioni di secondo grado intere e fratte, numeriche.

Programma di Fisica :

Dal testo in adozione “L'Amaldi. Introduzione alla fisica” di Ugo Amaldi vol. I Ed. Zanichelli

Ripasso concetto di Moto rettilineo uniforme e Moto uniformemente accelerato.

Modulo C - Unità 3- I moti nel piano.

Modulo D - Unità 1- I Principi della Dinamica.

Unità 2- Le forze e il movimento.

Gli alunni L'Insegnante

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ISTITUTO STATALE D’ISTRUZIONE SUPERIORE “E:S:Piccolomini”

Sez. LICEO ARTISTICO / ISTITUTO STATALE D’ARTE

“Duccio di Buoninsegna”

RELAZIONE FINALE A.S.20010/2011

Classe 3^B

DOCENTE: Anna Taddeo

DISCIPLINA: Scienze Naturali e Chimica

1.SITUAZIONE DELLA CLASSE ALLA FINE DELL’A.S.

La classe, in generale , ha manifestato un completo disinteresse per lo studio della disciplina ed in particolare per la chimica. E’ mancato il lavoro a casa , in classe l’atteggiamento di un congruo numero di alunni è stato fonte di disturbo per i pochi che volevano lavorare rendendo faticoso e poco soddisfacente l’intervento didattico-educativo.

2. FINALITA’ E OBIETTIVI DISCIPLINARI

Risultano raggiunti gli obiettivi disciplinari previsti nel Piano Individuale di Lavoro di inizio anno per un piccolo numero di studenti. Alcuni alunni hanno mostrato maggiori difficoltà dovute alla mancanza di rielaborazione dei contenuti, lavoro che necessita di tempi di applicazione più lunghi e che doveva essere svolto a casa. Nonostante gli scarsi risultati lo sportello didattico pomeridiano di durata annuale è stato ignorato e questo non ha contribuito in modo positivo alla formulazione del giudizio finale. Si sono svolti gli incontri di Educazione alla Salute promossi in collaborazione con la Asl 7 di Siena ai quali gli studenti hanno partecipato con interesse.

3. PROGRAMMA SVOLTO

Vedi allegato

4. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI REALIZZATI

Nessuno

5. METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI USATI

Indicazione delle metodologie utilizzate in prevalenza:

• lezione partecipata

• problem solving

• lezione frontale

• correzione collettiva di esercizi assegnati

• stesura di semplici schede di laboratorio

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• lavori di gruppo con tutor per recupero in itinere

• sportello didattico pomeridiano di durata annuale

METODOLOGIE CHE HANNO DATO RISPOSTE POSITIVE / NEGATIVE DA PARTE DELLA MAGGIORANZA DEGLI ALUNNI:

tutte giocano un ruolo importante, ma sicuramente la metodologia più proficua è la lezione

partecipata. L’uso prevalente di una rispetto all’altra dipende da molte variabili:

possesso di adeguati strumenti di cultura di base (saper leggere , scrivere e interpretare un testo, saper svolgere semplici calcoli)

argomento da trattare ( quanto è concreto e verificabile da parte dei ragazzi o quanto si riferisca ad argomenti teorici per i quali è richiesta una certa capacità di astrazione)

applicazione e partecipazione al lavoro in classe

rielaborazione dei contenuti nel lavoro a casa e ultimo ma non meno importante un concreto interesse per la disciplina.

La lezione frontale risulta sempre la più pesante.Tuttavia la materia necessita anche di queste e gli esiti di apprendimento sono molto legati alla capacità di concentrazione e di astrazione dei singoli alunni. Molte difficoltà potrebbero essere superate con l’allestimento di un laboratorio a norma ma in mancanza di ciò l’uso di internet e di DVD con il laboratorio virtuale offre un valido aiuto.

6. CRITERI DI VALUTAZIONE E MODALITA’ DI VERIFICA A DOTTATI:

I criteri di valutazione e le modalità di verifica ,sono allegati alla programmazione annuale.

La trasparenza del processo valutativo attuato per studenti e famiglie è stato così articolato:

lettura e spiegazione dei criteri di valutazione all’inizio dell’anno scolastico

esplicitazione di data e contenuto della verifica scritta

comunicazione tempestiva della valutazione

correzione in classe della verifica

stretti rapporti con le famiglie e/o tutori degli alunni tramite colloqui, telefonate o comunicazioni scritte

comunicazione alle famiglie riguardo alle assenze o a gravi episodi disciplinari

7. SUGGERIMENTI

Fondamentale è il raccordo e la continua collaborazione tra docenti e famiglie per

l’attivazione di strategie finalizzate al benessere psico-fisico dell’alunno/a nella continua

ricerca di ciò che è meglio per loro e per la classe.

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PROGRAMMA SVOLTO DI SCIENZE NATURALI

Classe 3° sez. A/B/C Prof. Anna Taddeo

a.s. 2010/2011

CHIMICA

MODULO E “ LA NOMENCLATURA E LE REAZIONI CHIMICHE”

UD 1 La nomenclatura dei composti UD 2 Le reazioni chimiche

BIOLOGIA

MODULO D “LA RIPRODUZIONE E L’EREDITARIETA’”

UD 1 Le basi della riproduzione: la mitosi e la meiosi UD 2 La riproduzione umana

MODULO B” L’ASSUNZIONE E LA TRASFORMAZIONE DI ENERGIA”

U.D.2 La nutrizione e la digestione UD 3 La respirazione

UD 4 Il trasporto di sostanze nel corpo

Elementi di educazione alla salute Malattie a trasmissione sessuale, uso e abuso di sostanze (alcool, fumo di tabacco, stupefacenti ) , fattori di rischio per le malattie dell’apparato cardiovascolare e respiratorio, educazione alimentare

Siena, 27 Maggio 2011 L’ insegnante Prof.ssa Anna Taddeo Gli studenti

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Relazione finale

A.S. 2010/2011 sezione ISTITUTO D’ARTE

RELAZIONE FINALE DELL’INSEGNANTE PIRRETTI LUIGI

MATERIA Tecnologia delle arti applicate – classe III B

1. SITUAZIONE DELLA CLASSE ALLA FINE DELL’A.S. (sviluppi osservati/miglioramenti ottenuti rispetto al

punto di partenza:

Non si sono riscontrati sostanziali sviluppi o miglioramenti rispetto alla situazione iniziale, già positiva, della

classe

2.FINALITA’ E OBIETTIVI DISCIPLINARI (con riferimento alla Programmazione individuale del docente)

a) raggiunti: Analisi delle principali tecniche pittoriche, con qualche riferimento a

concetti propri della tecnologia

b) raggiunti parzialmente o non raggiunti ( con opportuna motivazione/analisi delle

cause del mancato raggiungimento degli stessi); Cenni sulla grafica e sulle tecniche

grafiche principali per mancanza di tempo

c) da raggiungere/compensare con interventi di recupero e/o nella fase iniziale del

successivo a.s.

____________________________________________________________________________________________________

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3.PROGRAMMA SVOLTO (eventualmente in allegato):

La pittura ad olio – l’affresco – la pittura murale – Nozioni dei termini: pitture, vernici,

smalti, lacche

4. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI REALIZZATI:

____________________________________________________________________________________________________

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___________________________________________

5. METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI USATI (con opportuna analisi dell’efficacia degli stessi nel

processo di apprendimento):

Lezione frontale

6. CRITERI DI VALUTAZIONE E MODALITA’ DI VERIFICA ADOTTATI:

Si sono svolte verifiche sia di tipo scritto sia di tipo orale volte soprattutto a valutare la

conoscenza degli argomenti oggetto del programma del corso

7. SUGGERIMENTI

Programma di Tecnologia delle arti applicate

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Classe III B La pittura ad olio

• Cenni storici

• composizione chimica e proprietà

• gli olii siccativi

• differenza tra pigmento e colorante

• le tecniche nella pittura ad olio Modalità di stesura degli impasti cromatici

• Definizione dei termini: campitura, chiaroscuro

• definizione dei termini: sfumatura, velatura

• definizione dei termini: stesura materica, sgocciolatura L’affresco

• I componenti fondamentali della pittura ad affresco

• differenze tra calce viva e calce spenta

• descrizione dei processi chimico-fisici di indurimento della calce

• la preparazione della parete nell’affresco: il rinzaffo, l’arriccio e l’intonaco

• le caratteristiche dell’acqua, della sabbia e della calce per l’esecuzione dell’affresco

• le fasi di esecuzione dell’affresco: l’abbozzo, l’esecuzione, il battimento dei fili, lo spolvero

La pittura murale

• Scelta e preparazione del muro

• le pitture murali per interni

• le pitture murali per esterni

• il fenomeno della sfogliatura e la capacità traspirante della calce

• conoscenza dei termini: pittura, vernice, smalti, lacche

• i componenti principali dei prodotti vernicianti: il filmogeno, il solvente, il diluente, le cariche, gli additivi.

Gli alunni Il professore

ISTITUTO : ISTITUTO D'ARTE a. sc. 2009-2010

Docente: MONTENOVO GIORGIO Disciplina: Disegno Geometrico Classe: IIIB

RELAZIONE FINALE dell’AZIONE DIDATTICA 1. RIFERIMENTI TEORICI ( teorie, autori e testi, esperienze ecc.) e risultati pratici: La psicologia dello sviluppo è un elemento importante attraverso il quale formulare un'azione pedagogica efficace. La psicologia contemporanea considera la personalità e la motivazione, come direttamente connesse con problemi ed aspetti educativi. Sono importanti gli studi sulla motivazione del comportamento nella quale concorrono:

- tensioni fisiologiche, spinte istintive, pulsioni inconsce, bisogni di affetto e di appartenenza, di sicurezza, di indipendenza, di esperienza, di riuscita, di riconoscimento, di approvazione sociale; motivi intellettuali e sentimenti estetici, morali e religiosi.

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Individuate le motivazioni personali, l'azione pedagogica oltre alla distribuzione del sapere proprio della disciplina, deve mirare a formare nella persona il senso dei valori comuni di laicità e democrazia.

Pavel Florenskij, Jean Piaget, Il favoloso mondo di A mélie, Carlo Maria Martini, Piergiorgio Oddifredi, Gustavo Zagrebelski.

3. LA RELAZIONE UMANA CON GLI STUDENTI. 3.1. La modalità di relazione umana con gli studenti ha seguito i seguenti Principi ispiratori. Proposta, delle regole di vita in comune, da parte del docente, dialogo con gli allievi e decisioni condivise preventivamente per stabilire le regole che successivamente il docente farà rispettare; possibilità di modificare le regole precedentemente stabilite attraverso decisioni comuni e motivate: successivamente il docente farà rispettare le nuove regole. 3.2. Accordi fra colleghi del c. di classe per una impostazione condivisa 4.PLURALITA’ BILANCIATA delle 4 tipologie classiche delle situazioni di insegnamento/apprendimento Risultati e proposte future. a)direzione del docente verso l’allievo : aspetti positivi, negativi e ipotesi future Situazione sviluppata al momento della presentazione degli argomenti b) docente con ruolo di tutor : aspetti positivi, negativi e ipotesi future Necessario per alcuni allievi che non riescono a svolgere autonomamente le esercitazioni, rispetto allo scorso anno la situazione non è migliorata c)autonomia dell’allievo : aspetti positivi, negativi e ipotesi future Alcuni allievi sono riusciti a migliorare questo aspetto ma nel complesso , rispetto allo scorso anno ,non si sono avuti dei grandi risultati; ritengo che la causa sia da ricercare in una scarsa motivazione di questi allievi imputabile ad uno scarso grado di maturità ed autonomia: alcuni sembra vengano a lezione per il loro dovere di figli; in questa ipotesi è difficile ottenere l'autonomia; sarà necessario ripartire dal ragazzo, rifondando alcune basi, più ampie di quelle circoscritte dai saperi della disciplina. d)alternanza dei ruoli comunicativi : aspetti positivi, negativi e ipotesi future In alcuni casi, solamente qualche studente ha partecipato all'alternanza dei ruoli comunicativi 4.2. Interessato/a ad accordi fra colleghi per cercare una impostazione comune? SI 4.3. Quale sarebbe la sua personale proposta? Individuare un argomento interdisciplinare, per svolgere un lavoro nelle diverse materie che stimoli all'interesse oltre il risultato del conseguimento del voto 5. PLURALITA’ BILANCIATA delle 4 tipologie classiche delle AZIONI INTELLETTUALI richieste agli studenti 5.1. Risultati ottenuti e ipotesi future a) azione dichiarativa : aspetti positivi, negativi e ipotesi future Alcuni componenti della classe riescono ad impostare il percorso, altri trovano difficoltà: si potrà risolvere con il tutoraggio dell'insegnante e di alcuni allievi su altri b) azione procedurale : aspetti positivi, negativi e ipotesi future Alcuni allievi, una volta indirizzati, non riescono a procedere, l'aspetto negativo è che rispetto allo scorso anno non ci sono stati miglioramenti c)azione di problem solving : aspetti positivi, negativi e ipotesi future Pochi allievi e poche volte riescono a intravedere nuove regole durante il cammino; mai riescono ad arrivare a conclusione del processo d)azione di scoperta e/o creazione artistica : aspetti positivi, negativi e ipotesi future In alcuni casi, ma meno dello scorso anno, si può parlare di risultati personalizzati e di strade intraprese con coerenza per avviarsi alla creazione artistica 5.2.Interessato/a ad accordi fra colleghi per cercare una impostazione comune? Si, per avere dei suggerimenti o per darne relativamente alle nuove possibilità 5.3.Quale sarebbe la sua personale proposta? Vedi 5.3. Svolgere un incontro sul tema: ordine del giorno nel primo C. di C.. 6. PRINCIPI GUIDA costitutivi del processo di insegnamento/apprendimento. Rispetto a a) significatività per matrice cognitiva , nella presentazione del “nuovo elemento di conoscenza” Principio che si addice alle caratteristiche della classe b) motivazione da dissonanza , nel <prospettare l’opportunità di passare al nuovo> Fatto per stimolare gli allievi ma non utilizzato sempre, non può diventare il nucleo della didattica: alcuni non ne trarrebbero vantaggio c) direzione coerente , nel presentare le tappe dell’unità di apprendimento Resta il metodo più naturale per questo gruppo di allievi d) continuità sistematica , nel concludere la proposta senza passare ad <altro nuovo non collegato> Normalmente in uso ma per stimolare la classe si operano delle rotture alla continuità e) ricorsività di complessità crescente , nell’arricchire di elementi il nucleo concettuale originario nell'ultima parte dell'anno, con il programma svolto nelle sue parti essenziali, si è tentata l'introduzione della ricorsività di complessità crescente, ma diverse situazioni di impegni, festività e chiusure hanno rotto la necessaria continuità; gli allievi hanno risposto anche partecipando, ma di fronte a difficoltà maggiori è aumentato il fenomeno della copiatura, l'esperienza non è stata positiva. f) integrazione pluridisciplinare , nello stimolare possibili apporti di altre conoscenze disciplinari

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Ricercata o indicata la possibilità, alcuni ne traggono giovamento g) trasferibilità linguistica , nel presentare-esporre le questioni poste in altri linguaggi Per ragazzi che continuano a non studiare perché percepiscono il disegno geometrico soltanto come esercizio grafico e vedono il disegno non come frutto di ragionamento ma come copia da eseguire, l'uso del libro e della parola scritta che descrive i concetti da applicare è un forte aiuto alla comprensione e un vero elemento di trasferibilità linguistica. 6.1. A quali di essi ha fatto più spesso e in modo sistematico riferimento? Libro con parola scritta, computer con immagini tridimensionali 6.2. E con quali risultati? Miglioramento della consapevolezza delle azioni procedurali 6.3. Pensa di ampliare per il futuro gli elementi della sua proposta metodologica? ___La classe è in grado di accoglierli tutti ( la motivazione per dissonanza sembra essere quella più ostica) per cui si dovranno valutare quali saranno di maggior profitto anche verificando e proponendo più cambiamenti durante l'anno. ______________________________________________________________________________________ 6.5. Sarebbe interessato/a ad accordi fra colleghi per cercare una impostazione comune? Si, per avere dei suggerimenti o per darne relativamente alle nuove possibilità 6.6. Quale sarebbe la sua personale proposta? Vedi 6.5. Svolgere un incontro sul tema: ordine del giorno nel primo C. di C.. 7. CONTENUTI DISCIPLINARI . 7.1 Resoconto del programma svolto, firmato dagli studenti rappresentanti di classe e prospetto dei voti dei singoli. Il programma si è svolto in maniera completa relativamente alla conoscenza degli argomenti necessari ad affrontare l'esame di Maestro d'Arte 7.2. Indichi alcune motivazioni alla base delle sue scelte-selezioni: a) per gli ambiti esclusivamente disciplinari: si è approfondita la parte di programma che permetterà alla classe di affrontare gli argomenti dei prossimi anni, raggiunto questo scopo si è proceduto a formare gli allievi in vista dell'esame. 7.3. Sarebbe interessato/a a momenti di interdisciplinarità con i suoi colleghi del consiglio di classe ? Si 7.4. Sarebbe interessato/a a momenti di omogeneità con i suoi colleghi del medesimo ambito disciplinare?

Si 8. CRITERI GUIDA utilizzati nel processo valutativo

8.1.) tipologia di verifica : scritto-grafica

8.2.) trasparenza della valutazione assegnata nelle verifiche scritto grafiche: comunicazione anticipata di argomenti,

tempi e metro di valutazione; restituzione del compito alla lezione successiva con commento per ogni singolo

studente e valutazione condivisa con lo studente, al voto è stato sempre associato il significato di indicatore di

conoscenza e di indicatore di recupero

8.3.) tempistica della comunicazione dei risultati delle prove scritte-test ecc comunicazione alla lezione successiva

allo svolgimento

8.5. E’ interessato/a a un percorso di aggiornamento sulla valutazione? si

8.6. Di tipo disciplinare o anche educativo-didattico generale? educativo-didattico generale

8.7. Pensa che i futuri dipartimenti disciplinari debbano affrontare la questione valutazione? Si

9. CONTRIBUTO DI IDEE AL MIGLIORAMENTO DELLA NOSTRA SCUOLA .

9.1.Indichi, in ordine di priorità, le tre criticità più gravi della nostra Istituzione.

La bella ricerca di dialogo e di democrazia che negli intenti vorrebbe la stessa democrazia come una “malattia” buona e contagiosa, alla prova dei fatti risulta non garantire efficienza al sistema; l'applicazione libera delle regole porta alla confusione e forse ad una critica a tale sistema democratico inducendo a disprezzare ciò che si vuole divulgare. Bene la democrazia nella fase dichiarativa e decisionale ma poi si ha bisogno di polizia nella fase delle procedure

9.2.Indichi, in ordine di priorità, le tre criticità più gravi della suo Istituto.

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MATERIA Disegno Geometrico CLASSE III SEZ.B

Insegnante Montenovo Giorgio

PROGRAMMA SVOLTO:

U.D.1 INTRODUZIONE ALLA PROSPETTIVA ATTRAVERSO L’ASIMILAZIONE DEL SIGNIFICATO TRIDIMENSIONALE DEGLI ELEMENTI PRINCIPALI DELLA PROSPETTIVA:

h) DIFFERENZA TRA PROIEZIONE CONICA E PROIEZIONE CILINDRICA, RAGGI VISUALI, FIGURA PROSPETTICA, FIGURA OBIETTIVA;

i) GEOMETRALE, QUADRO;

j) PUNTO DI VISTA, PUNTO PRINCIPALE, PUNTO DI STAZIONE, DISTANZA DELL’OSSERVATORE DAL QUADRO E SUA ALTEZZA;

k) FONDAMENTALE E ORIZZONTE;

l) FUGA DI UNA RETTA E SUA TRACCIA;

m) CERCHIO DI DISTANZA.

ESERCITAZIONI GRAFICHE: ESEMPI ALLA LAVAGNA PER DESCRIVERE I CASI REALI SVOLTI DAL DOCENTE E DAGLI STUDENTI.

U.D.2 RAPPRESENTAZIONE DI ELEMENTI SEMPLICI POSTI SUL GEOMETRALE: RETTE, PUNTI, E FIGURE PIANE: ESECUZIONI ATTRAVERSO IL METODO DELLA PROSPETTIVA CENTRALE:

8. CON RETTE INCLINATE A 90° E 45° RISPETTO AL QUADRO,

9. CON RETTE PASSANTI PER IL PUNTO DI STAZIONE,

ESERCITAZIONI: TAVOLE CON DISEGNI DI FIGURE PIANE ELEMENTARI.

U.D.3 RAPPRESENTAZIONE DI SOLIDI IN PROSPETTIVA CON IL METODO DELLA PROSPETTIVA CENTRALE:

8. MISURAZIONE DELLE ALTEZZE IN PROSPETTIVA;

9. RAPPRESENTAZIONE DI SOLIDI IN PROSPETTIVA CENTRALE CON RETTE INCLINATE A 90° E 45° RISPETTO AL QUADRO,

10. RAPPRESENTAZIONE DI SOLIDI CON RETTE PASSANTI PER IL PUNTO DI STAZIONE,

ESERCITAZIONI: TAVOLE CON DISEGNI DI SOLIDI ELEMENTARI DISPOSTI CON SPIGOLI PERPENDICOLARI E PARALLELI AL QUADRO.

U.D.4 RAPPRESENTAZIONE DI SOLIDI IN PROSPETTIVA CON IL METODO DELLA PROSPETTIVA ACCIDENTALE:SOLIDI DISPOSTI IN POSIZIONI GENERICHE:

1. TRACCIA E FUGA DI UNA RETTA IN POSIZIONE GENERICA,

ESERCITAZIONI: TAVOLE CON DISEGNI DI SOLIDI ELEMENTARI DISPOSTI IN POSIZIONI GENERICHE.

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U.D.5 PROSPETTIVA CON IL METODO DEI PUNTI DI MISURA:

ESERCITAZIONI: TAVOLE CON DISEGNI DI SOLIDI E COMPOSIZIONI DI SOLIDI DISPOSTI IN POSIZIONI GENERICHE.

U.D.6 OMBRE IN PROSPETTIVA:

1. POSIZIONE DELLA LUCE E SUA RAPPRESENTAZIONE IN PROSPETTIVA: So, S';

2. DETERMINAZIONE DELLE OMBRE SUL GEOMETRALE;

ESERCITAZIONI:

1. TAVOLE IN CUI SI DETERMINANO LE OMBRE DI SOLIDI ELEMENTARI CON LUCE DI FRONTE ALL'OSSERVATORE

2. TAVOLE IN CUI SI DETERMINANO LE OMBRE DI SOLIDI ELEMENTARI CON LUCE ALLE SPALLE DELL'OSSERVATORE.

U.D.8 OMBRE IN PROSPETTIVA II:

1. PIANI DI LUCE E LORO INTERSEZIONE CON PIANI VERTICALI E INCLINATI, INCLINAZIONE DELLA DIREZIONE DELLA LUCE.

ESERCITAZIONI: TAVOLE CON COMPOSIZIONI DI SOLIDI DISPOSTI IN POSIZIONI GENERICHE E RELATIVA DETERMINAZIONE DELLE OMBRE DATA LA LUCE FRONTALE O ALLE SPALLE DELL'OSSERVATORE.

U.D.9 ESERCITAZIONI PER L'ESAME:

ESERCITAZIONI: DETERMINAZIONE DI OMBRE SU GRUPPI DI SOLIDI SIMULANDO LE DIFFICOLTA' E I PROBLEMI DEL COMPITO PREVISTO PER L'ESAME.

DATA 19/02/2011 FIRMA

Giorgio Montenovo

Relazione finale

A.S. 2010/2011 sezione 3ª B decorazione pittorica

RELAZIONE FINALE DELL’INSEGNANTE Luano Pinzi

MATERIA Disegno dal vero

1. SITUAZIONE DELLA CLASSE ALLA FINE DELL’A.S. (sviluppi osservati/miglioramenti ottenuti rispetto al

punto di partenza:

In relazione alla programmazione curriculare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:

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CONOSCENZE:

Gli studenti generalmente hanno acquisito i contenuti e le conoscenze in maniera corretta, alcuni anche in autonomia. Permangono per alcuni alunni incertezze dovute all’applicazione incostante, alcuni lavorano in maniera appropriata e autonoma a tutti i livelli. Complessivamente la classe ha raggiunto un livello più che discreto .

COMPETENZE:

Le abilità sia di applicazione che di elaborazione, la valutazione e la flessibilità nell’affrontare i temi dati sono differenziate; vari studenti riescono a padroneggiare i metodi e gli strumenti di lavoro, ed alcuni hanno ottenuto questi risultati da un livello di partenza molto basso.

CAPACITA’:

Le capacità sono fortemente differenziate all’interno della classe, vi é un gruppo che si accontenta di un mero risultato scolastico, negli altri elementi si può parlare di autoformazione e autoaggiornamento, in alcuni casi condotta con lodevole assiduità e proprietà nell’affrontare qualsiasi tema dato.

2.FINALITA’ E OBIETTIVI DISCIPLINARI (con riferimento alla Programmazione individuale del docente)

d) raggiunti:

• Potenziamento della metodologia operativa attraverso la conoscenza e l’utilizzazione

di varie tecniche operative.

• Sviluppo di una maggiore autonomia operativa.

• Utilizzare in modo corretto le tecniche impiegate.

• Uso corretto degli strumenti adoperati.

• Rispetto degli ausili a disposizione.

3.PROGRAMMA SVOLTO (eventualmente in allegato):

• Organizzazione di oggetti nello spazio, esercizi di impaginazione.

• Organizzazione di oggetti nello spazio (foglio) e valorizzazione dei segni della matita e di tecniche varie (matite colorate, inchiostri,carboncini, matite grasse, ecc.).

• Sperimentazione libera con l’uso di superfici diverse e vari materiali.

• Elaborazione di nature morte con sperimentazione personale.

• L’ambiente prospettico.

• Elaborazioni personali, composizione e segno.

4. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI REALIZZATI:

5. METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI USATI (con opportuna analisi dell’efficacia degli stessi nel

processo di apprendimento):

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• Lezione di tipo direttivo attraverso l’assegnazione di esercizi da eseguirsi

secondo precise direttive di carattere teorico-pratico.

• Lezione di tipo autonomo attraverso attività individuali per promuovere la

capacità di risolvere in modo autonomo problemi di tempi e modi di esecuzione

degli elaborati.

• Testi di consultazione, fotocopie.

6. CRITERIi DI VALUTAZIONE E MODALITA’ DI VERIFICA ADOTTATI:

Le verifiche sono state effettuate sugli elaborati realizzati in classe e a casa compreso il

recupero, ed hanno tenuto conto:

• Del livello di partenza.

• Autonomia operativa.

• Correttezza esecutiva.

• Rispetto e ottimizzazione dei tempi esecutivi.

• Dei risultati delle verifiche.

• Del livello di partenza.

• Impegno, partecipazione ed interesse.

• Presenza alle lezioni.

• Grado di conoscenze specifiche acquisite.

• Puntualità nel rispetto delle scadenze.

7. SUGGERIMENTI

PROGRAMMA SVOLTO ANNO SCOLASTICO 2010/11

DOCENTE PROF. LUANO PINZI

CLASSE 3ªB

In relazione alla programmazione curriculare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini

di:

CONOSCENZE:

Gli studenti generalmente hanno acquisito i contenuti e le conoscenze in maniera corretta, alcuni

anche in autonomia. Permangono per alcuni alunni incertezze dovute all’applicazione incostante,

alcuni lavorano in maniera appropriata e autonoma a tutti i livelli. Complessivamente la classe ha

raggiunto un livello più che discreto .

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COMPETENZE:

Le abilità sia di applicazione che di elaborazione, la valutazione e la flessibilità nell’affrontare i temi

dati sono differenziate; vari studenti riescono a padroneggiare i metodi e gli strumenti di lavoro, ed

alcuni hanno ottenuto questi risultati da un livello di partenza molto basso.

CAPACITA’:

Le capacità sono fortemente differenziate all’interno della classe, vi é un gruppo che si accontenta

di un mero risultato scolastico, negli altri elementi si può parlare di autoformazione e

autoaggiornamento, in alcuni casi condotta con lodevole assiduità e proprietà nell’affrontare

qualsiasi tema dato.

Contenuti: UD1- segno e linea

UD2- forma

UD3- spazio

UD4- luce e ombra

UD5- volume

UD6-Superficie

UD7-Computer

1°Quadrimestre: UD3- Organizzazione di oggetti nello spazio, esercizi di impaginazione.

UD1/3-Organizzazione di oggetti nello spazio (foglio) e valorizzazione dei

segni della matita e di tecniche varie (matite colorate, inchiostri,carboncini,

matite grasse, ecc.).

UD1/UD4/UD5 Sperimentazione libera con l’uso di superfici diverse e vari

materiali.

2°quadrimestre: UD1/2 - Elaborazione di nature morte con sperimentazione personale.

UD3/4/5 - L’ambiente prospettico.

UD7 - Composizione e segno con l’uso del computer.

Tutte le unità didattiche hanno una scansione temporale.

Obiettivi: a) Perfezionare la capacità di organizzare compositivamente uno spazio.

b) Valorizzazione del segno o del chiaro-scuro.

c) Uso corretto degli strumenti.

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d) Corretta manutenzione degli strumenti di lavoro.

Verifiche- Le verifiche sono state effettuate durante le fasi operative di ogni lavoro.

Valutazione- La valutazione ha tenuto conto:

- Dei risultati delle verifiche.

- Del livello di partenza.

- Impegno, partecipazione ed interesse.

- Presenza alle lezioni.

- Puntualità nel rispetto delle scadenze.

L’insenante

Luano Pinzi

Relazione Finale Individuale

Classe 3B Materia: Discipline Plastiche

PROF. EMANUELA FUCECCHI

Anno scolastico 2010/2011

Presentazione della classe La classe è composta da 20 studenti tutti della sezione di Pittura. La classe, sempre abbastanza vivace nei comportamenti, ha raggiunto comunque un ottimo livello nella capacità di vedere, osservare e comprendere la struttura dei vari linguaggi plastico/visivi, gli studenti hanno acquisito una buona autonomia esecutiva nelle varie tecniche affrontate, senso critico e precisione nella realizzazione degli elaborati. Preparazione conseguita Se pur in maniera differenziata, la classe ha dimostrato di avere appreso un uso appropriato degli strumenti e delle tecniche per la realizzazione degli elaborati. Alcuni studenti hanno lavorato con costanza e motivazione per tutto l'anno scolastico ottenendo un risultato tecnico positivo sullo sviluppo di un personale linguaggio. Le situazioni di insegnamento apprendimento N. 4 ore settimanali. All'interno della classe si sono affiancate lezioni frontali ed individuali volte a valorizzare le esperienze e gli interessi dei componenti della classe. Ogni singola U.D. è stata affrontata con una lezione/discussione sul lavoro. Gli studenti si sono avvalsi dei testi di consultazione, riviste, cataloghi d'arte, fotocopie, audiovisivi, visite a musei e a mostre, utilizzo di pagine web, strumenti

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tradizionali per il disegno,per la pittura e per il modellato in creta disponibili all'interno della scuola e della classe.. Il modello valutativo Realizzazione di elaborati derivati dalla progettazione. Le verifiche sono state effettuate sul percorso ideativo, metodologico, operativo affrontato dall’allievo in classe e a casa per la realizzazione del proprio elaborato. Considerata la particolare tipologia del lavoro, le verifiche sono state effettuate in itinere durante le varie fasi operative e al termine di ogni lavoro.

Inoltre per la valutazione finale si terrà conto:

• del livello di partenza

• dell’impegno, della partecipazione e dell’interesse

• della presenza alle lezioni e della puntualità nel rispetto delle consegne

• del grado di conoscenze specifiche acquisite

• delle capacità di elaborazione e rielaborazione

• dei fattori extrascolastici che possono avere influenzato lo studente

• rispetto dell'aula

Gli obiettivi minimi sono raggiunti quando:

11. nella conoscenza della teoria si rilevano solo lievi lacune

12. non si rilevano errori nell'uso degli strumenti tecnici

13. l'elaborato risponde generalmente al tema proposto

14. il linguaggio scelto è quasi sempre appropriato

15. non si rilevano gravi errori nell'esecuzione che è sufficientemente adeguata

Corrispondenza tra voti e livelli di apprendimento e/o conoscenze

(terminologia, regole teoriche, simbologia)

assenti o molto lacunose 1-4

lacunose o superficiali 5

minime 6

complete ed approfondite 7

complete, applicate, coordinate, personali 8-10

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Comprensione

(principi, regole e procedimenti)

comprende in modo approssimativo 1-4

coglie informazioni essenziali 5

coglie aspetti essenziali ma non approfondisce 6

coglie aspetti principali ed approfondisce 7

coglie aspetti impliciti e sa trarre deduzioni 8-10

Applicazione

(regole, composizione, precisione esecutiva, resa grafica, capacità creative e di rappresentazione)

Gravemente insufficiente: 1-4

presenta capacità di composizione, di elaborazione e di rappresentazione molto carenti; imprecisione esecutiva o esecuzione tecnica scorretta non corrispondente alle esercitazioni assegnate.

Insufficiente o mediocre: 5

presenta carenti capacità di composizione, di elaborazione e di rappresentazioni; imprecisione esecutiva; esecuzione tecnica poco corretta; non completa corrispondenza alle esercitazioni assegnate.

Sufficiente: 6

presenta qualche errore di esecuzione, è abbastanza preciso, curato nella impostazione; nella elaborazione creativa e nella rappresentazione solo se guidato.

Discreto: 7

corretto, preciso , curato in ogni suo aspetto, discrete capacità creative di elaborazione ed esecuzione.

Buono: 8

corretto, preciso, curato nella composizione ed esecuzione, adeguata ed autonoma elaborazione creativa, adeguata resa grafica e manuale.

Ottimo: 9-10

corretto in ogni sua parte, preciso, completo nella composizione ed esecuzione, ricco nei particolari, notevoli capacità creative e autonome.

Uso degli strumenti

Completamente inadeguato 1-4

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Uso non appropriato 5

Uso corretto se guidato 6

Uso corretto ed autonomo 7

Uso corretto autonomo e versatile 8-10

Programma disciplinare svolto

La classe, nell’ambito della normale programmazione di discipline plastiche, ha affrontato le

seguenti tecniche:

Approfondimento sul modellato, sviluppo delle capacità manuali nel plasmare la creta

Conoscenza delle soluzioni plastiche che è possibile ottenere grazie all’utilizzo dei diversi utensili

ritenuti idonei (assemblaggio con altri tipi di materiali).

Sbalzo su lastra di orpello.

Modellato a bassorilievo/altorilievo.

Cottura ceramica.

Smaltatura con colori reagenti.

Patinature dei lavori con terre colorate, mordente e cera etc.

Colori acrilici e laccatura delle basi in legno per rifinire i vari elaborati

L’insegnante

(Prof. Emanuela Fucecchi)

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PROGRAMMA SVOLTO NELL’ANNO SCOLASTICO 2010/2011

DISCIPLINE PLASTICHE

PROF.ESSA EMANUELA FUCECCHI

CLASSE 3/B

PITTURA

1. La classe, nell’ambito della normale programmazione di discipline plastiche, ha affrontato le seguenti tecniche:

• La classe, nell’ambito della normale programmazione di discipline plastiche, ha affrontato

le seguenti tecniche:

• Approfondimento sul modellato, sviluppo delle capacità manuali nel plasmare la creta

• Conoscenza delle soluzioni plastiche che è possibile ottenere grazie all’utilizzo dei diversi

utensili ritenuti idonei (assemblaggio con altri tipi di materiali).

• Modellato a bassorilievo/altorilievo.

• Cottura ceramica.

• Smaltatura con colori reagenti.

• Patinature dei lavori con terre colorate, mordente e cera etc.

• Colori acrilici e laccatura delle basi in legno per rifinire i vari elaborati

• Oreficeria: partecipazione al concorso “Premio Barbucci”.

• Ornato modellato: composizione floreale

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2. UNITA’ DIDATTICHE SVOLTE NEL 1° e 2° QUADRIMESTR E

U.D.1 -“Animale Totemico”. Studio grafico, modellato in creta, cottura ceramica, smaltatura con

colori reagenti, sbalzo su lastra di orpello, colori acrilici e laccatura basi di legno per

presentazione lavori.

U.D.2 -“Ornato”. Esercitazioni di modellato in creta su riproduzioni in bassorilievo di decorazioni

floreali.

U.D.3 - “Elemento modulare”” studio grafico e modellato in creta, cottura

U.D.4 - “Oreficeria” “Pegno d'amore”progetto per il concorso “Barbucci” di Firenze. .

U.D.5 - “Il rosone moderno” studio grafico per modellato su lastra di creta.

U.D. 6 - “Bassorilievo floreale” modellato in creta .

U.D. 7 - “Il fondo marino” studio grafico per modellato in creta.

3. Gli studenti L’insegnante (Emanuela Fucecchi)

Siena 27.05.2011

Relazione Individuale relativa alla classe 3B.

Prof. Mezzacasa Fiorella Docente di Arte delle Lacche della Doratura e del Restauro di Decorazione

Pittorica.

Anno scolastico 20010-11

Presentazione della classe.

Classe composta da 19 allievi . Dal punto di vista relazionale mostra a volte particolari problemi; gli allievi sono per la maggior parte vivaci e inclini al gioco. Quasi un terzo di questi ragazzi sono dotati di una discreta motivazione e di una buona preparazione, di inventiva e di una buona manualità, una parte raggiunge per il momento più lentamente gli obiettivi prefissati, alcuni di questi necessitano ancora di particolari attenzioni.

Preparazione conseguita.

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La classe non ha brillato durante la realizzazione del primo elaborato, forse a causa della difficoltà della

tecnica o a causa dello scarso interesse da parte degli allievi nei confronti dell’artista scelto come tema di

studio. Solo alcuni ragazzi sono riusciti ad ottenere risultati interessanti. Nel secondo elaborato, da dopo

natale per orientarsi, si sono visti i primi esiti positivi, e da allora è stato un crescendo di risultati, anche da

parte degli allievi in partenza svantaggiati, di entusiasmo, proposte di lavori da parte degli allievi. Il

profondo interesse per l’arte di alcuni , in questa materia, ha inciso positivamente sul clima generale della

classe, nobilitando i rapporti umani già buoni. Sono da segnalare allievi particolarmente dotati e motivati.

Le situazioni di insegnamento apprendimento

Per queste ricerche ci siamo avvalsi degli strumenti informatici della scuola e dei materiali attrezzature dei

laboratori nonché dei libri e riviste giacenti nella biblioteca della scuola.

I laboratori offrono agli allievi l’ opportunità di tradurre fattivamente le varie conoscenze acquisite, sia

nelle materie cultuali, sia nelle materie di indirizzo. Questa opportunità oltre a dare un senso tangibile alle

materie studiate teoricamente, dà agli allievi, la possibilità di rimotivarsi continuamente allo studio, per

conto dei successi che spesso riscontrano nell’ambito delle loro esperienza figurative. Il contatto più

ravvicinato con il compagno di classe determinato dalla lezione non frontale favorisce la vicinanza di sé

all’altro e lo sviluppo della espressione delle proprie emozioni.

Il modello valutativo

Verifiche informali in itinere( sondaggi a livello individuale e/o generale)

In itinere verranno effettuate continue verifiche, evidenziando le varie fasi tecniche, delle elaborazioni

grafico pittoriche eseguite in classe e verifiche orali sugli aspetti teorici della materia in collegamento anche

con la Tecnologia e/o per saggiare promuovere la cultura tecnica del ragazzo.

Alla fine di ogni elaborato verrà espresso un voto che avrà il valore di una verifica formalizzata,

tenendo conto del livello di partenza, impegno partecipazione interesse, presenza alle lezioni, puntualità

nelle scadenze esecutive del lavoro, scelta adeguata della tecnica da impiegare negli elaborati a seconda

del linguaggio adoperato, linguaggio consapevole e tecnica adatta alle esigenze richieste dalla tematica

affrontata, autodisciplina e autosufficienza nelle varie fasi operative.

ALLEGATO A. Criteri di Valutazione Area Propedeutica e di Sezione

Laboratori di Pittura.

Si sono ritenuti raggiunti gli obiettivi minimi quando:

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nella conoscenza della teoria si rilevano solo lievi lacune;

non si rilevano errori nell’uso degli strumenti tecnici;

l’elaborato risponde generalmente al tema proposto;

il linguaggio scelto è quasi sempre appropriato;

non si rilevano gravi errori nell’esecuzione;

l’impaginazione è sufficientemente adeguata.

Corrispondenza tra voti e livelli di apprendimento.

Area propedeutica e di sezione:

mancanza totale di conoscenze;

mancanza di abilità valutabili;

rifiuto di partecipazione; livello 1°( voto 1-3)

incapacità di concretizzare semplici obiettivi di conoscenza;

uso elementare o non pertinente degli strumenti tecnici;

errori gravi nella simbologia e nell’applicazione; livello 2° (voto 4)

conoscenza e comprensione dei contenuti approssimativa;

errori non gravi nell’uso della simbologia;

errori non gravi nell’applicazione pratica dei concetti teorici;

linguaggio grafico generalmente inadeguato; livello 3° (voto 5 )

lievi errori formali;

linguaggio grafico generalmente appropriato;

conoscenza e comprensione sufficientemente chiare;

applicazione pratica generalmente corretta; livello 4° (voto 6)

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linguaggio grafico adeguato;

conoscenza e comprensione chiare ed assimilate;

applicazione pratica corretta; livello 5° (voto 7)

linguaggio grafico corretto, personale ed originale;

conoscenze complete, approfondite e rielaborate;

applicazione pratica autonoma, creativa e originale;

possesso di un valido metodo di lavoro. livello 6° (voto 8-10)

Siena 5.5 .11 L’insegnante

Prof. Mezzacasa Fiorella

Relazione Individuale relativa alla classe 3B.

Prof. Mezzacasa Fiorella Docente di Arte delle Lacche della Doratura e del Restauro di Decorazione

Pittorica.

Anno scolastico 20010-11

Scansione del programma (Contenuti disciplinari)

Tecnica studiata: i colori ad olio.

Copia dall’autore Edward Hopper. Durante la realizzazione di questo elaborato si terrà una lezione sulla storia e sull’arte di questo artista.

UD1: scelta della composizione da realizzare. (6 ore)

UD2: applicazione sulla tela preparata e tesa di un fondo acrilico, che sintetizzi l’intonazione generale dell’opera che vogliamo riprodurre.

UD3: trasporto da fotocopia ingrandita, dell’opera da riprodurre sulla tela.

UD4: ombreggiatura del disegno.

UD5:individuazione e pittura di alcune zone di colore partendo dalle masse più ampie e dai toni scuri .

UD6:individuazione e pittura dei mezzi-toni.

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UD7:individuazione e pittura dei chiari. UD8:lisciatura e definizione dei particolari. Questionario sulle tecniche apprese.

II Quadrimestre: Approfondimento della tecnica ad olio attraverso i seguenti temi classici a scelta: il volto, la figura umana, il paesaggio, gli animali, la natura morta, avendo sempre come riferimento artisti riconosciuti dalle avanguardie in poi. Alcuni allievi hanno lavorato su tele da loro preparate partendo dal montaggio del telaio, al montaggio della tela sul telaio, fino alla stesura dell’imprimitura da loro stessi preparata. Alcuni allievi hanno realizzato oltre quattro grandi elaborati.

UD1: scelta della composizione da realizzare. (6 ore)

UD2: applicazione sulla tela preparata e tesa di un fondo acrilico, che sintetizzi l’intonazione generale dell’opera che vogliamo riprodurre.

UD3: trasporto da fotocopia ingrandita, dell’opera da riprodurre sulla tela.

UD4: ombreggiatura del disegno.

UD5:individuazione e pittura di alcune zone di colore partendo dalle masse più ampie e dai toni scuri .

UD6:individuazione e pittura dei mezzi-toni. UD7:individuazione e pittura dei chiari. UD8:lisciatura e definizione dei particolari

Siena 5.5 .11 L’insegnante

Prof. Mezzacasa Fiorella

RELAZIONE FINALE DELLA CLASSE

LABORATORIO DI TECNICHE MURALI

Docente: Prof.Ferrero Ilaria

1. SITUAZIONE DELLA CLASSE ALLA FINE DELL’A.S

Gli studenti hanno conseguito una discreta e in taluni ottima padronanza dei metodi operativi e dei materiali impiegati

attraverso il corretto uso delle tecniche pittoriche apprese nel corso del triennio.

Hanno maturato una sufficiente autonomia critica e alcuni di loro sperimentato nuovi linguaggi e metodi di

rappresentazione ( linguaggi multimediali, fumetto, fotografia)

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Permane peraltro una certa resistenza a seguire le indicazioni operative consigliate e al rispetto dei tempi di

consegna.

Buono il dialogo educativo, il rispetto dei ruoli e il coinvolgimento nelle attività di progetto d’Istituto.

2. FINALITA’ E OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI

Sono stati raggiunti i seguenti obiettivi formativi: la valorizzazione del lavoro progettuale come esercizio di

operatività, unitamente all’acquisizione di metodi esecutivi e conoscenze tecniche appropriate.

Gli obbiettivi disciplinari che le esperienze si sono proposte di raggiungere hanno incluso una gamma di

processi che mirano all’acquisizione di:

a) approccio ad una metodologia progettuale che vede nell’analisi del problema proposto e le probabili

strategie operative i principali momenti del processo formativo e metodologico.

b) l’acquisizione di strumenti tecnici e abilità necessarie a produrre in modo consapevole messaggi visuali.

c) l’acquisizione, nel linguaggio verbale, di una terminologia appropriata specifica della disciplina.

Obiettivi parzialmente raggiunti: il rispetto dei tempi di consegna e una migliore organizzazione delle fasi

operative.

3. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI REALIZZATI

Fondamentale è pertanto il collegamento con la progettazione e il disegno professionale, premessa indispensabile per lo sviluppo coerente e tecnicamente valido degli elaborati

4. METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI USATI: Lo studente ha raggiunto una formazione di base nel campo delle varie esperienze tecniche attraverso la presa di

coscienza di una cultura specifica nel campo delle arti grafico-pittoriche partendo anche dal patrimonio e dalle

conoscenze personali attraverso :

- Consegna delle indicazioni inerenti la procedura corretta con cui si applicano i materiali pittorici sui vari supporti sia in forma verbale sia tramite esemplificazioni dirette (esempi pratici) o tratti dalla storia dell’arte

- Richiesta di accettazione delle indicazioni procedurali indicate dal docente e ripetizione delle esercitazioni al fine di migliorare le proprie capacità.

- Consegna di un iter progettuale: importanza di dotarsi di un metodo ragionato per risolvere situazioni problematiche, con le seguenti attività: dare all’alunno gli strumenti necessari a risolvere eventuali difficoltà e trasformare l’eventuale errore in una possibilità di accrescimento personale (problem solving)

- abitudine all’osservazione: riconoscimento della dimensione autonoma e creativa, con le seguenti attività: capacità di motivare le proprie scelte e sensibilizzazione del gusto estetico, riconoscimento delle forme stereotipe

- Rispetto dei tempi e di consegna.

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5. CRITERI DI VALUTAZIONE E MODALITA’ DI VERIFICA ADOTTATI

vedi allegato A

Siena 26/05/2011 la Docente Prof. ILARIA FERRERO

PROGRAMMA SVOLTO

LABORATORIO DI TECNICHE MURALI

Docente: Prof. Ferrero Ilaria

6. PROGRAMMA SVOLTO:

I° quadrimestre: ideazione, progettazione e realizzazione di un autoritratto alla maniera di un grande

artista del passato.

- scelta dell’artista di riferimento;

- copia ad acquerello su carta

- ritratto fotografico e sostituzione dei tratti somatici

- riproduzione su carta

II° quadrimestre: ideazione, progettazione e realizzazione di un trompe l’oeil.

- scelta della composizione con tecnica a collage;

- copia fotografica e riproduzione ad acquerello su carta

- realizzazione su tavola

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ideazione di una decorazione per un autocaravan, progettazione per una decorazione di un agriturismo

toscano ( simulazione della prova d’esame)

PROGETTI:Alcuni alunni hanno partecipato alla progettazione della decorazione del nuovo reparto di

Rianimazione e terapia intensiva dell’Ospedale delle Scotte.

Il concorso di Satira intitolato a M.Maccari è stato soppresso per mancanza di stanziamenti. Sono state

realizzate scatole dipinte a mano e oggettistica per il mercatino di beneficenza di Natale a favore dei

bambini adottati a distanza in Africa.

7. CRITERI DI VALUTAZIONE E MODALITA’ DI VERIFICA ADOTTATI

vedi allegato A.

Siena 25/05/2011 la Docente Prof. ILARIA FERRERO

Gli alunni ……………………………………….

……………………………………….

ALLEGATO A. Criteri di Valutazione Area Propedeutica e di Sezione

Laboratori di Pittura.

Si sono ritenuti raggiunti gli obiettivi minimi quando:

nella conoscenza della teoria si rilevano solo lievi lacune;

non si rilevano errori nell’uso degli strumenti tecnici;

l’elaborato risponde generalmente al tema proposto;

il linguaggio scelto è quasi sempre appropriato;

non si rilevano gravi errori nell’esecuzione;

l’impaginazione è sufficientemente adeguata.

Corrispondenza tra voti e livelli di apprendimento.

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Area propedeutica e di sezione:

mancanza totale di conoscenze;

mancanza di abilità valutabili;

rifiuto di partecipazione; livello 1°( voto 1-3)

incapacità di concretizzare semplici obiettivi di conoscenza;

uso elementare o non pertinente degli strumenti tecnici;

errori gravi nella simbologia e nell’applicazione; livello 2° (voto 4)

conoscenza e comprensione dei contenuti approssimativa;

errori non gravi nell’uso della simbologia;

errori non gravi nell’applicazione pratica dei concetti teorici;

linguaggio grafico generalmente inadeguato; livello 3° (voto 5 )

lievi errori formali;

linguaggio grafico generalmente appropriato;

conoscenza e comprensione sufficientemente chiare;

applicazione pratica generalmente corretta; livello 4° (voto 6)

linguaggio grafico adeguato;

conoscenza e comprensione chiare ed assimilate;

applicazione pratica corretta; livello 5° (voto 7)

linguaggio grafico corretto, personale ed originale;

conoscenze complete, approfondite e rielaborate;

applicazione pratica autonoma, creativa e originale;

possesso di un valido metodo di lavoro. livello 6° (voto 8-10)