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La Riviera n°50 del 8-12-2013

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DOMENICA 08 DICEMBRE 2013 LA RIVIERA 02

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DOMENICA 08 DICEMBRE 2013 LA RIVIERA 03

CONTROCOPERTINA

Caterina Girasole, attrice della strategia antindranghetaILARIO AMMENDOLIA

Appena un anno fa la metà campo dell’antimafiasociale era affollatissima.Una squadra che giocava con un attacco a cinquepunte: Laganà, Callipari, le sindache Lanzetta,Girasole e Tripodi. Tutte donne e tutte del Pd.Il resto del campo era occupato dalle mille associa-zioni antindrangheta in permanente lotta tra di loroper questione di spazio. Un pullulare confuso: dallaMusella alla Scopelliti, e infine, in panchina, il piùche discutibile “museo della ndrangheta”.Ognuno ha il suo stile. Personalmente non ho mai condiviso l’attacco allesingole persone. Oggi, in seguito all’arresto dell’exsindaco di Isola Capo Rizzuto, sul banco degliimputati non ci dovrebbe stare il singolo giocatore(o meglio giocatrice) ma chi ha pensato che il vuotopolitico potesse essere colmato con l’imbroglio.Dell’intera squadra in campo solo la Scopelliti hasegnato il suo personale goal entrando inParlamento grazie al governatore della Calabria. Il resto sembra un esercito in rotta. Sacrificate dacoloro che le hanno utilizzate e sovraesposte e cheoggi non spendono una sola parola in loro difesa.Ho letto l’articolo di Goffredo Buccini, apparsomercoledì scorso sul “Corriere della Sera” e dedica-to al caso Girasole.Buccini è l’autore del libro Italia quaggiù che anno-vera tra le protagoniste del possibile riscatto dellaCalabria l’ex sindaco di Isola. Nel suo recente arti-colo non c’è un minimo di autocritica, anzi per indi-care la nostra terra usa la parola «a quelle latitudi-ni» come se fossimo l’antico Congo belga. Tra le righe si muove un rimprovero alla Girasole: ilfatto di aver sottaciuto la sua parentela acquisitacon gli Arena.Rispetto Buccini ma continua a non capire laCalabria. Non è colpa sua! In questo momento sto-rico alla Calabria manca una classe dirigente. Ilruolo viene svolto da gruppi di potere subalterni aquelli nazionali. Questi gruppi , pur di conservarsi, hanno consenti-to il massacro della immagine del nostro popolo.Sono convinto che Buccini non indicherebbe ma ilPiemonte con la frase «a quelle latitudini» malgra-do Cota e il Consiglio regionale piemontese nonabbiano brillato per rettitudine. Una “diffamazionecalcolata” congeniale al ruolo di colonia interna chesi vuole assegnare alla Calabria.La ndrangheta non è stata scalfita. Non ha maitemuto gerbere e musei. Ha sempre riso di questosventolio di pennacchi che, inevitabilmente finisceper rafforzarla.Lotta alla ndrangheta è lotta per cambiare la società

e siccome questa strada i gruppi dominanti nonintendono percorrerla si inventano una lotta teatra-le, inutile, fittizia.Infine qualche parola sulla Girasole. Non ho maiapprezzato il giustizialismo in cui oggettivamentes’è mossa la cosiddetta “antimafia sociale”. Noiperò siamo garantisti, sempre e con tutti. L’accusa che si muove alla Girasole è che cento etta-ri di terreno confiscato agli Arena e consegnato alComune, sarebbero stati gestiti dagli antichi pro-prietari sotto falso nome. Questa non sarebbe statauna scelta innocente ma il prezzo pagato per l’ap-poggio elettorale. Quindi un voto di scambio, anzimille voti dagli Arena alla Girasole.Conosco per un magistrato serio, preparato, deter-

minato ma democratico il procuratore antimafiadella DDA di Catanzaro, il pm Lombardo.Conosco molto meno la Girasole.Qualche perplessità sulle inchiesta appare più chelecita, per esempio: i fatti risalgono al 2010, comemai le forze dell’ordine non sono intervenute perristabilire la legalità violata su quei campi coltivati afinocchi? L’onorevole Giacomo Mancini è statoaccusato da una decina di pentiti e condannato.Abbiamo saputo in seguito che quei pentiti ubbidi-vano a un piano preordinato dalla ndrangheta. Némi viene da crede che in un paese come Isola unacosca possa spostare 1500 voti. Se così fosse più chedi un clan di mafia ci troveremmo dinanzi ad unfenomeno di ndrangheta con basi di massa. E sareb-be una cosa molto preoccupante.Certo tocca alla magistratura svolgere il suo lavoro.C’è però una verità che va aldilà di ogni singolainchiesta. In Calabria puoi finire ucciso da una pal-lottola di ndrangheta al cuore o, con la stessa faci-lità , con le manette ai polsi.Coloro che sono i veri responsabili di questo climase la ridano, tanto loro non corrono nessun perico-lo né a causa della ndrangheta né dalla magistratu-ra. Non vivono tra la gente e occupano i posti dicomando. Nella cabina sono in buona compagniae appartengono a ogni specie e a ogni colore.Concludo con le parole del “Galileo” condannatoda Tribunale della Santa Inquisizione: “Beati ipopoli che non hanno bisogno di eroi”.

Ilcrollo dell’utopia dei presunti giusti.Vietnam e ‘Ndrangheta: una trama,quattro spie, un’opinione pubblica pilota-

ta, un ingrandimento sproporzionato delmostro da abbattere, lo schieramento indi-scriminato di uomini e donne usa e getta. Ecco come una missione fallisce. Comeuna premessa apparentemente giustavomita una conclusione sbagliata. Comeun popolo coglione è costretto a marcirenel fango, perché c’è sempre chi, con ilpelo sullo stomaco, approfitta del fango.L’unica possibilità è scappare da una terrache ha assunto il volto della morte, perchéetici e ‘ndranghetisti l’hanno truccata dimorte. Fuggire da una Calabria che spez-za singhiozzi, sempre più disperati, piùacuti. Scappare via sia da chi mangia lacapra della Valle del Marro perché hameno peccati di quella dei Campi Bova,

che da chi scanna verri nerisullo Zillastro come se si

trattasse di un regola-mento di conti.

Sì, è necessario voltare lespalle a quella Calabriaadepta e affiliata, che ha

condannato il nostroPasquino Crupi ché nonsi è mai spiaccicato sulleprocessioni di Libera eperchè non hai mai por-tato a spalla la Madonnadi Isola, che oggi avrebbe

protetto, schierandosi inprima linea e armato diSaverio Strati: “Domani

sorgerà il sole”.

Il crollo della pastorale calabrese

IL COMMENTO

JIM BRUZZESE

Alla Calabria manca unaclasse dirigente. Il ruolo viene

svolto da gruppi di poteresubalterni a quelli nazionali.

Questi gruppi, pur diconservarsi, hanno

consentito il massacro dellaimmagine del nostro popolo

Maria Carmela Lanzetta, ex sindaco di Moasterace,Vittorio Piscitelli, prefetto di Reggio Calabria,Elisabetta Tripodi, sindaco di Rosarno, LauraBoldrini, presidente della Camera e CaterinaGirasole, ex sindaco di Isola Capo Rizzuto

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DOMENICA 08 DICEMBRE 2013 LA RIVIERA 04

Parlandodi...

Jonio in tempestaL’onda rimbomba contro i bastioni umani,trema il mondo di fronte alla potenza dionde esplosive e la furia la rabbia e il rug-gito di una feroce ciclopica belva primor-diale infondono paure ataviche di tempe-ste oceaniche; ma è soltanto lo Jonio,quell’azzurro placido amorevole mare, chesa come rendersi pauroso, un mare cala-brese, tenero spesso e rabbioso comeuna guerra a volte.

LA SETTIMANA

CCARARTOLINE TOLINE MERIDIONALI MERIDIONALI Antonio Calabrò

Jonio intempesta

Finalmente iBronzi di Riacetorneranno almuseonazionale diReggio Calabria

Per la prima volta un evento calabrese ha ottenutouno dei più importanti riconoscimenti dispensatidall’Unesco. La Varia di Palmi è stato infatti inseritanella lista dei beni patrimoni immateriali dell’uma-nità dalla durante l’ottava sessione del Comitatointergovernativo in corso a Baku (Azerbaijan). La Varia è un enorme carro sacro che rappresental'universo e l'assunzione in cielo della Vergine Maria.Il carro è alto 16 metri e viene trasportato a spalla da200 ‘mbuttaturi (portatori), in cima a questa torretrovano posto figuranti umani che rappresentano laMadonna, il Padreterno, gli Apostoli e gli angeli. Perriuscire ad ottenere il riconoscimento è stata fondatauna Rete italiana delle grandi macchine a spalla, lacui coordinatrice è Patrizia Nardi. Della Rete fannoparte anche altre tre macchine a spalla: i Gigli diNola, i Candelieri di Sassari e la Macchina di SantaRosa di Viterbo. Anch’essi inseriti insieme alla Varianell’elenco dell’Unesco.Gli organizzatori dell’evento e gli amministratorisperano che questo riconoscimento porti milioni dicuriosi a partecipare alla tradizionale processione.

La Varia di Palmièpatrimonio dell’umanità

48.000euro sono stati rubati martedì 3 dicembre all’ufficio postale della

cittadina rivierasca. Nel bottino erano comprese anche le tredicesime“natalizie”. I soldi erano stati appena consegnati dalle guardie giurateaddette a versare i contanti alle varie filiali del territorio. I dipendentidelle poste ardoresi avrebbero sentito un forte rumore che proveniva

dalla parte più interna dell’ufficio. I malviventi, in base alletestimonianze fornire ai carabinieri di Ardore e a quelli della

compagnia di Locri, si sarebbero introdotti da un buco realizzato inuna parete e, dopo aver spostato alcuni pezzi di arredamento e cavi

elettrici, si sarebbero recati alle postazioni degli impiegatiminacciandoli con la pistola. Vista la dinamica del “colpo”, il primo

parere dei carabinieri è che possa essere stato compiuto da qualcunoche ha un’ottima conoscenza dell’ufficio postale di Ardore.

Ilprossimo 16 dicembre i Bronzi di Riace tor-neranno a impreziosire il museo Nazionaledella Magna Grecia di Reggio Calabria.

Dopo quattro anni di restauri saranno rimessi inmostra. Quel che è sicuro è che la salaMonteleone di palazzo Campanella è chiusa, uffi-cialmente «per urgenti e improrogabili interventitecnici», come ha comunicato la Soprintendenzaper i beni archeologici. La presentazione ufficialeavverrà alla presenza del ministro dei Beni cultu-rali, Massimo Bray. Le due statue rinvenute nel1972, avevano trovato ospitalità nella sede delconsiglio regionale dal 23 dicembre del 2009, perconsentire i lavori di ristrutturazione di palazzoPiacentini. Tra rinvii e inaugurazioni sempreposticipate, le due opere sono rimaste distesesulla schiena per quattro lunghi anni, visibili alpubblico solo da dietro a un pannello di plexi-glass. In questo periodo – riporta sempre “ilCorriere” - i guerrieri bronzei sono stati anchesottoposti a interventi per la rimozione dellecosiddette “terre di fusione” (il materiale cheanticamente era stato usato per modellare le figu-re), realizzati dai restauratori Nuccio Schepis ePaola Donati.

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la

Le notizie più lette della settimana su larivieraonline.com

DOMENICA 08 DICEMBRE 2013 LA RIVIERA 05

1) CICLONE NETTUNO: TUTTE LE FOTO DEI DANNIPROVOCATI DAL MALTEMPO

2) IMBALZANO L’APERTURA DEL TRATTO DELLA SS.106 TRALOCRI E MARINA DI GIOIOSA È UN EVENTO

7) LOCRI, AGGREDITO NEL PALAZZO COMUNALEL’ASSESSORE ALFONSO PASSAFARO

3) SIDERNO, I MAROSI DISTRUGGONOIL LIDO LE VELE AZZURRE

6) BOVALINO, L’INCROCIO DELLA MORTE

4) AUTO IN FIAMME IN PIENOCENTRO A SIDERNO

5) ESTORSIONE A SIDERNO:DOMENICO TEDESCO NELLEMIRE DEI CARABINIERI

È una vera galleria degli orrori il cibo che ogni giorno varca le frontiere ed invadel’Italia e viene spacciato come italiano all’insaputa dei cittadini-consumatori. Dai con-trolli ed ispezioni nei tir, alla presenza dei carabinieri del NAS, emergono importa-zioni di bassa qualità. «Un flusso ininterrotto di prodotti agricoli - commenta PietroMolinaro presidente di Coldiretti Calabria che guida la delegazione di oltre 150imprenditori calabresi - che ogni giorno dall’estero attraversano le frontiere serve ariempiere barattoli, scatole e bottiglie, mercati da vendere come Made in Italy e senzaindicazione sull’origine degli alimenti in etichetta. A farne le spese è anche l’econo-mia agricola ed agroalimentare della nostra Regione poiché subiamo sleale concor-renza sull’olio, clementine, succo di arance, carne di maiale e salumi». In Calabria adesempio, si producono 200mila quintali di Cipolla di Tropea IGP certificata, sul mer-cato se ne commercializzano 800mila quintali, è evidente che i conti non tornano –precisa Molinaro – ed ancora attraverso il porto di Gioia Tauro, entra succo di aran-ce e questo, è la causa del prezzo stracciato per le nostre arance, che alimenta poi lacatena di sfruttamento. In Italia arriva dall’estero un quantitativo di agrumi freschipari al 14 per cento della produzione nazionale a cui si aggiungono oltre 300milaquintali di succhi concentrati che finiscono nelle bevande all’insaputa dei consumato-ri perché in etichetta - sottolinea - viene indicato solo il luogo di confezionamento.Attualmente in Italia l'obbligo di indicare la provenienza è in vigore per carne bovina(dopo l’emergenza mucca pazza), pollo (dopo l’emergenza aviaria), ortofrutta fresca,uova, miele, latte fresco, passata di pomodoro, extravergine di oliva, ma ancora moltoresta da fare e l’etichetta è anonima per circa la metà della spesa dalla pasta ai succhidi frutta, dal latte ai formaggi, dalla carne di maiale ai salumi, al concentrato di pomo-doro.

L’avevamo annunciato con una copertina loscorso mese e il miracolo è avvenuto: è statainaugurato il tratto delle nuova statale 106 traMarina di Gioiosa Jonica e Locri. Gli undicichilometri sono finalmente percorribili. perrealizzarli sono stati necessari tre anni, duesocietà e l’intervento diretto dell’Astaldi con isuoi operai per riuscire a terminare i lavori.La nuova ss.106 è una delle incompiute stori-che e più problematiche della fascia jonica reg-gina. Questa prima apertura forse potrebbeessere un primo passo per uscire da questasituazione di stallo e arretratezza. Finora quel-la che doveva essere un traino per l’economialocale e per lo sviluppo del territorio non harispettato le attese, anzi come abbiamo scrittoè stata fonte di fallimenti e truffe ai danni diaziende locali da parte di imprese del Nord odi speculazione da parte delle ndrine locali.

Inaugurato un trattodella nuova statale 106

L’ARTISTA

Rodolfo Chirico capiva la scena.E lo faceva in modo naturale eintuitivo. Non so se fosse untalento naturale o costruito, maforse, come sempre, c'erano entrambe le cose.In dosi diverse,naturalmente. Vita eteatro in lui siintrecciavano, come itesti, le provocazioni,le idee.

Continua il presidio degli agricoltori calabresi al Brennero

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DOMENICA 08 DICEMBRE 2013 LA RIVIERA 6

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DOMENICA 08 DICEMBRE 2013 LA RIVIERA 07

Ilgoverno della Regione Calabriasta rischiando l'implosione? Sì. Laspaccatura in due del Popolo dellaLibertà a palazzo Campanella, da

una parte nella resuscitata Forza Italia, dal-l'altra nel cosiddetto Nuovo Centrodestra(Ncd) - unica regione in Italia - può avvele-nare e portare al decesso la Giunta capitana-ta dal governatore Giuseppe Scopelliti? Sì.Parola - in sintesi - di Gianfranco Fini, inter-vistato da “la Riviera” in occasione della visi-ta a Locri per la presentazione del propriosaggio “Il ventennio - Io, Berlusconi e ladestra tradita”.L'uomo che ha portato la destra sociale algoverno trasformando il Movimento socialeitaliano in Alleanza nazionale, non ha dubbi:chi si mette in rotta di collisione con il “deca-duto” ma sempre “burattinaio” Silvio, comesuccesso a lui, è destinato a vaporizzarsi allasvelta, a guisa dell'acqua di una pentola pog-giata su un fuoco troppo forte. Nel senso che,interpretando le “finiane” parole, l'influenzadel signor “ghe pensi mi” sulle sorti del Paeseè per il momento immutata. Scopelliti, inconclusione, come Alfano e come Fini. Il presidente Giuseppe Scopelliti può per-mettersi di essere un “diversamente berlu-sconiano”?No, non può permetterselo lui in Calabriacome non potrà permetterselo AngelinoAlfano a livello nazionale.In che senso?La personalità di Berlusconi è tale dacostringere o a sostenerlo in modo incondi-zionato o a divaricare il proprio percorso. Equesto l'ho detto a Scopelliti, perché Alfanoè stato abile dialetticamente quando hainventato questa espressione (“diversamente

berlusconiano”, ndr) ma credo si sia giàaccorto che nel momento topico Berlusconipretende obbedienza cieca, pronta e assolu-ta.Sembra evidente un'analogia con la Suaesperienza, cioè con la dipartita del Suopotere…Sì. Vale a dire che Berlusconi, chiamato ascegliere tra il proprio personale interesse el'interesse generale, sceglie sempre il pro-prio. Alfano cosa gli diceva? «Io sarò solida-le con te, voterò contro la decadenza, sei vit-tima di una persecuzione, però non puoi farcadere il Governo, perché il Governo è l'uni-co possibile in questo momento difficile».Berlusconi gli ha risposto: «Non si sta con icarnefici, ti devi dimettere».Scopelliti, quindi, come Alfano e come Fini? L'azione di governo regionale di Scopellitisarà senza dubbio più complicata ma finquando avrà una maggioranza che gli con-sente di governare, dovrà continuare a farlo.Ma questa maggioranza quanto può durare?Per come conosco Scopelliti, non penso siacosì sprovveduto da non aver messo in conto,nel momento in cui ha preso questa decisio-ne, che non ci sarebbe stata qualche ripercus-sione.Cos'ha da dire Fini sulla recente decadenzadi Berlusconi?Altro non è stato che l'applicazione di unalegge che fu votata anche dal Pdl. Quindi,tutto quel che è stato detto da Berlusconi edai suoi amici è stato oggettivamente soprale righe. Non si può parlare di espulsione oatto d'imperio.Lei come lo definirebbe?Far applicare una legge vigente, da chemondo è mondo è un principio ineludibile di

democrazia. Se viene a mancare, il cittadinonon crederà più nella giustizia.Diciamo che la politica è in continua evolu-zione. Come oggi Alfano ha abbandonato ilCavaliere, in passato Fini fu abbandonatoda suoi colonnelli…La vicenda di Alfano è solo in apparenzasimile alla mia. Io non me ne sono andato masono stato espulso, per aver criticato pubbli-camente Berlusconi ma soprattutto per averdetto no, in modo tassativo, quando mivenne a chiedere in compagnia di GianniLetta di convincere Giulia Buongiorno, cheera presidente della commissione Giustizia,a far approvare un emendamento o un dise-gno di legge che accorciasse i tempi di pre-scrizione dei reati. E, sul mio onore, io nonavevo benché minima contezza del fatto cheper Berlusconi quella richiesta fosse finaliz-zata a evitare la condanna del primo diagosto scorso (quattro anni di reclusioneper frode fiscale, cinque anni d'inter-dizione dai pubblici uffici e tre annid'interdizione dagli uffici direttivi,ndr).Quindi cosa rispose?Non risposi «non ti voglioaiutare» o «non ti posso aiu-tare» ma lo feci in lineagenerale, cioè che ogniqualvolta un processo siferma per raggiunti limiti diprescrizione, la vittima delreato ha la certezza che lagiustizia non esiste e l'impu-tato, soprattutto se colpevo-le, si frega le mani. La miarottura con Berlusconiderivò da questa mia oppo-sizione. Anche oggi lui radi-calizzerà molto le sue posi-zioni e questo renderà impos-sibile essere “diversamenteberlusconiani”. Lei certo ricorderà l'onorevoledel Msi Raffaele Valensise,originario di Polistena. Qualè il suo ricordo di Valensise?Molto bello. Era in primoluogo un grande galantuo-mo, lo ricordo come unsignore molto più grande dime, di stampo antico,profondamente innamo-rato della sua terra edella sua gente. Quandose n'è andato, ha lascia-to un vuoto e lo dicosenza nessuna retori-ca.

Intervista all'ex presidente della Camera e leader di Alleanza nazionale,espulso dalla politica di potere ma che la politica sa ancora leggere

IL FACCIA A FACCIA

Fini: «Caro Scopelliti, da “diversamenteberlusconiano” non puoi farcela»

GIANFRANCO FINI(Bologna, 3 gennaio

1952) politico italiano

È stato presidente dellaCamera dei deputati dal

30 aprile 2008 al 15marzo 2013.

Servizio a cura di Stefano Marzetti e Antonio Tassone

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DOMENICA 08 DICEMBRE 2013 LA RIVIERA 08

POLITICA

ILARIO AMMENDOLIA

Il clima intorno non è né di attesa, nédi entusiasmo. Un fatto di ceto politicoe come tale percepito dai cittadini confreddezza. I candidati all’assembleanazionale di Renzi e di Cuperlo, purottime persone, sembrano usciti da riu-nioni clandestine, da una specie di“carboneria democratica” che si anni-da nei gangli del partito. Non a casoverranno scelti con il “porcellum”interno.Renzi, Cuperlo, Civati sono ottime per-sone e potrebbero essere delle risorseper un Partito che abbia la voglia el’ambizione di esser tale. Invece ladiscussione verte sulla continua ricercadi un leader che viene caricato di atte-se messianiche destinate ad esseredeluse. Si tratta di una incursione della“cultura” berlusconiana nel campodella Sinistra. È stato così con Prodi,con Veltroni, con Bersani.La ricerca del leader carismatico equi-vale ad un trapianto sul corpo dellaSinistra di una testa estranea.Del resto basti osservare il PD nellaLocride.Un partito che si agita a ogni scadenzaelettorale e poi cade in letargo. In per-fetta sincronia con quanto avviene nelresto della Calabria. Credo che qualoralo si volesse ci sarebbero tanti giovani,tante intelligenze, tante energie, chepotrebbero giocare un ruolo ma questoguasterebbe la rotta di navigazione sta-bilita dalla cabina di comando.La divisione in corrente è fittizia. Peresempio credo che se il “Renzi rotta-matore” della Leopolda potesse vederemolti dei “renziani” di lungo corso chesi riciclano in Calabria scapperebbe agambe levate e se un fine “intellettua-le” come Gianni Cuperlo guardasse i“suoi” comprenderebbe come le picco-

le lobby locali abbiano sterilizzato ogniistanza di rinnovamento.I partiti non sono mai stati, né avrebbe-ro potuto essere, associazioni di benefi-cienza. Dovrebbero essere luoghi diconfronto, anche aspro e teso, di inizia-tiva, a volte di lotta, di elaborazionecollettiva, di speranza. Questo l’humusrenderebbe legittime le ambizioni per-sonali e la selezione della classe diri-gente.Il PD odierno, soprattutto dalle nostreparti, è lontano dai luoghi di lavoro eda coloro che il lavoro lo cercano, privodi ogni progetto, spesso prigioniero dinotabili di paese senza spessore politi-co.È amaro per me dire queste cose, ma ilsilenzio provoca cancrena e morte.Non ci sarebbe stato una destra così

forte, né il “grillismo” se il Pd avesseesercitato il proprio il ruolo di grandepartito democratico.Personalmente non andrò a votare.Questa è solo una scelta sofferta mapersonale, quindi, di poco conto. Molto più negativo è il fatto che il Pdnon parli né agli studenti né ai profes-sori, né agli ammalati né ai carcerati,né agli intellettuali né ai disoccupati,né a coloro che cercano e non trovanolavoro né ai pensionati. Non è sincro-nizzato con la gente. Parla a cerchieristrettissime di persone che, non sem-pre, sono disinteressate Questo il contesto in cui si svolgono leprimarie.Il qualunquismo non serve. È utile lacompostezza e la serietà ma non è più

tempo di dare coperture a gruppi diri-genti fittizi ed a manovre di mero pote-re.Per fare qualche esempio.La Calabria è allo stremo e il Consiglioregionale, con voti unanimi, ci costa 80milioni di euro l’anno, molto più diquello della Lombardia, del Veneto odel Piemonte della ricca Emilia. LaCalabria è in difficoltà e i gruppi regio-nali incassano contributi che un refe-rendum che avevamo combattuto evinto aveva eliminato. Non c’è diffe-renza alcuna tra “renziani” e “cuperlia-ni”, tra “destra e “sinistra”.La nostra Terra continua ad essere“uno sfasciume pendulo sul mare” male classi dirigenti, in maniera biparti-san, continuano a perdere le risorseche provengono dall’Europa.Abdicazione della politica a favore delvoto di scambio, antica malattia che ciha reso agonizzanti.Così la politica perde credibilità e lademocrazia corre pericoli.Noi abbiamo bisogno di partiti capacidi cogliere le attese, i problemi, le spe-ranze della gente e trasformarli in pro-getto politico ed in un serio impiantoculturale.La politica senza passione e senzaentusiasmo diventa mestiere (o ancorapeggio) e come tale interessa solo aimestieranti. Noi continueremo a bat-terci per un’altra Politica che viva nelleviuzze dei paesi, nelle grandi città, masoprattutto nei cuori delle persone.Una politica di cui si parli nelle case enei luoghi di lavoro e per la quale valela pena spendersi. L’augurio sincero edi cuore che faccio al Pd nel giornodella sue primarie è che possa diventa-re un partito democratico vero di cui sisente tanto bisogno.

GIUSEPPE BASILE

MIMMO BOVA

CESARE DE LEO

MATTEORENZI

GIUSEPPE CAMPISI

LUIGI MEDURI

SEBYROMEO

KETTYBELCASTRO

GIANNICUPERLO

DEMETRIO BATTAGLIA

MARIACARMELALANZETTA

SILVIO FRASCÀ

FRANCESCO LOMBARDO

FILIPPOCIVATI

MARCO PARLATO

Pd Calabria al votoOggi si svolgeranno le primarie

Il partito nella Locride siagita ad ogni scadenzaelettorale e poi cade in

letargo. Dalle nostre parti, ilPd è lontano dai luoghi dilavoro e da coloro che il

lavoro lo cercano, è privo diogni progetto, spesso

prigioniero di notabili dipaese senza spessore politico

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DOMENICA 08 DICEMBRE 2013 LA RIVIERA 09

ANGELINOALFANO

Scopelliti ammette: «Hanno vinto le frange estreme»

L'aver imboccato la strada che si divarica da quella di Berlusconi, gli ha giàoltremodo e alla svelta procurato i grattacapo che di certo aveva messo in preventivo.Le frizioni in Giunta regionale sanno di scricchiolamento di un centrodestraimbarazzato e già diviso in due nuovi gruppi in Consiglio. E se ci si mette a contaregli uomini, si scopre che il governatore la maggioranza non ce l'ha più

Con il governatore della CalabriaIntervista esclusiva

SILVIO BERLUSCONI

PINO GALATI

NICO D’ASCOLA

ROYBIASI

GIUSEPPE RAFFA

GIACOMO MANCINI

NINO FOTI

GIUSEPPESCOPELLITI

GIOVANNI BILARDI

GIOVANNI CALABRESE

ORESTE ROMEO

LUIGI FEDELE

DORINABIANCHI

A Giuseppe Scopelliti conviene essersitrasformato in un “diversamente berlu-sconiano”? «Credo che oggi convengasicuramente dimostrare lealtà nei con-fronti di Berlusconi attraverso scelte chesiano coerenti rispetto agli impegniassunti». Partenza in “politichese” d'alta scuola,con slalom stretti a scostare domandeobbligate e incomode. Il governatoredella Calabria, lo “sciatore” dell'oratorialo sa fare ma stavolta non è stato infor-mato che cinque minuti prima di averglichiesto udienza al palazzo municipale diLocri, avevamo parlato con GianfrancoFini (intervista a pagina 7) secondo cui laconflagrazione col Cavaliere è l'antica-mera dell'evaporazione politica. Fini, il“padre” di quell'Alleanza nazionale allaquale Scopelliti deve tutto il suo attualepotere, era lì, a una parete di distanza,per presentare il proprio saggio Il venten-nio - Io, Berlusconi e la destra tradita(Rizzoli).Non resta che insi-stere con quest'uo-mo che qualchenotte insonne deveaverla trascorsaprima da deciderecon chi stare. Primadi scegliere, unicopresidente diRegione, di saliresul carro del vice-premier AngelinoAlfano: il Nuovocentrodestra avver-so la reminiscenzadi Forza Italia codi-ficata e imposta daSilvio Berlusconi. L'aver imboccato lastrada che si divarica da quella di misterB., gli ha già oltremodo e alla svelta pro-curato i grattacapo che di certo avevamesso in preventivo. Le frizioni inGiunta regionale sanno di scricchiola-mento di un centrodestra imbarazzato egià diviso in due nuovi gruppi inConsiglio. E se ci si mette a contare gliuomini, si scopre che il governatore lamaggioranza non ce l'ha più. Seppure politichese quello “scopellitia-no” negli ultimi giorni è stato un lessicoche ha mostrato imprudenze. Ha avutoun prezzo accusare il Silvio di aver«annacquato il centrodestra» - soprattut-to l'esperienza di An - e averlo definitoun «uomo solo al comando». Il prezzo èil vorticoso girar di scatole dei berlusco-nes - ormai ex alleati di maggioranza -che con l'assessore al Personale di palaz-zo Campanella, Mimmo Tallini, hannofatto di tutto per polverizzare l'immaginedi Scopelliti quale leader del governo

regionale. Leader di un centrodestrache, in teoria, si sarebbe dovuto ripre-sentare compatto alle future elezioni.Leader la cui ricandidatura sembraormai un'eventualità da fantascienza. In che senso, governatore, “dimostrarelealtà nei confronti di Berlusconi attra-verso scelte che siano coerenti rispettoagli impegni assunti”?Il Paese necessita di risposte da partedella politica. E noi anziché una politicapopulista, demagogica e parolaia, nevogliamo una concreta verso i bisognidel cittadino, assumendoci responsabi-lità, mettendoci la faccia, sostenendoquesto Governo.Perché abbandonare Berlusconi?Perché siamo convinti che tornare avotare con una legge come quella cheoggi è in vigore, non darebbe stabilità alPaese, non porterebbe a soluzioni. Aquesto punto bisogna assumersi delleresponsabilità.

Quali?Abbiamo fatto unascelta molto chiara.Berlusconi in unamanifestazione aBari aveva annun-ciato di voler dareun “governo forte alPaese”, un governodi larghe intese. Enoi (del Ncd, ndr)questo lo abbiamocondiviso, sposato.Purtroppo, in unconfronto internoal partito, hannovinto le logiche diquelle parti estreme

che hanno spinto per una scelta diversa.Sulla Calabria, tutto ciò che influenzaavrà?Non credo ci siano influenze particolari.Eravamo prima un grandissimo gruppo,adesso diventiamo due gruppi che hannoun unico grande obiettivo. Ho apprezza-to che FI abbia riconosciuto che l'azionedi governo regionale sia positiva. Se nonverranno meno questi presupposti cisono le condizioni per continuare tuttiinsieme a costruire quell'idea di regioneche abbiamo più volte ipotizzato.Un rimpasto di Giunta è ormai cosacerta e inevitabile. Cosa accadrà?Non ci sono stati momenti che ci abbia-no spinto a valutare questa possibilità.Penso che la politica, al di là dei confron-ti interni, soprattutto in Calabria debbainteressarsi di più ai problemi dellagente. Se comunque il rimpasto fossechiesto e se ve ne fosse necessità, ci con-fronteremo.

st.mar.

L'unico presidente diRegione del Nuovo

Centrodestra non lo diceforte e chiaro ma lo pensa:

Forza Italia è più forte. Lui lo sa. Ha infatti avuto

un prezzo accusare il Silviodi aver «annacquato ilcentrodestra» e averlo

definito un «uomo solo alcomando»

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DOMENICA 08 DICEMBRE 2013 LA RIVIERA 10

Parlandodi...

LA SETTIMANA

Monasterace 1 dicembre 2013 - Il TempioDorico e l'antica Kaulon a rischio... l'erosionecostiera avanza e il menefreghismo degliorgani preposti e pagati profumatamenteper tutelare la nostra storia e le nostre testi-monianze, latitano.... Da due anniMonasterace nel cuore e non solo, denun-ciano pubblicamente questo grave proble-ma, nessuno interviene realmente, solo lette-re e prese di posizione e d 'atto, il resto èmuto... Ma ci chiediamo davvero: «Non sipuo far nulla per tamponare provvisoria-mente tale rischio alla nostra storia ed a unodei nostri volani per lo sviluppo economico ,sociale e culturale?».Gianpiero Taverniti - Monasterace nel Cuore

LLAA FLORENTEFLORENTE KKAAULONULON

ININ BALIABALIA DELLEDELLE ONDEONDE

Siamo stati al Liceo artistico di Sidernoe abbiamo scoperto che in quella scuolacresce una pianta tutta nuova. Eravamolì in occasione della presentazione dellibro di Roberta Bruzzone Segreti di fami-glia. Il delitto di Sarah Scazzi. Le prove, idepistaggi e le lacrime di plastica (Aracne)e mentre aspettavamo la scrittrice, abbia-mo notato e fotografato questa stranapianta, dove sembra che siano stati inse-riti dei secchi bianchi per contenere l’ac-qua che cade dal soffitto.Ci viene da pensare che si tratti di unintelligente stratagemma per prenderedue piccioni con una fava: non bagnare ilpavimento e, allo stesso tempo, nutrire lepiante che arredano l’interno dell’istitu-to. D’altronde, se le idee non nascono tragli artisti...

AALL LICEOLICEO ARARTISTICOTISTICO

CRESCECRESCE UNAUNA NUONUOVVAA PIANTPIANTAA

Domenico Angiletta e Giovanni Pittari duranteil programma di approfondimento “60 News”mentre discutono dei contenuti de “laRiviera”.

LALA STRSTRANAANA COPPIACOPPIA DIDI TELEMIATELEMIA

Iniziativa per conoscere megliol'Europa promossa dall'associazioneEurokom e dallo sportello Europedirect di Gioiosa Jonica. Conoscenzadiretta della Commissione europeaper capire le opportunità e l’influenzadelle politiche europee sulla vita. Il2014 è un anno importantissimo, siaper il semestre di presidenza italiana esia per il rinnovo del Parlamentoeuropeo: l'occasione per dare valori aun'Europa schiacciata sulla finanza esulle banche. Incamminiamoci versoun'Europa dei popoli.

EEUROKUROKOMOM, , CONOSCERECONOSCERE

LELE OPPOROPPORTUNITÀTUNITÀ ININ EEUROPUROPAA L'associazione dei sindaci si muove in difesa della “Locride Ambiente”, fattaoggetto nell'ultimo periodo di atti intimidatori. Per questo ha convocato un'as-semblea per le ore 17,30 di lunedì 9 dicembre 2013 presso la sede legale delcomune di Siderno.La situazione, in effetti, si è fatta e potrebbe farsi sempre più pesante per lasocietà mista pubblico/privato per la raccolta differenziata dei rifiuti solidiurbani, azionista di riferimento dei comuni della Locride, i cui amministrato-ri non possono lasciare indifferenti le Comunità locali sia dal punto di vistadell'ordine pubblico che dal punto di vista dei servizi e dell'occupazione.

L’L’ASASSOCIAZIONESOCIAZIONE SINDSINDACIACI SISI MUOMUOVEVE

ININ DIFESADIFESA DIDI “L“LOCRIDEOCRIDE AAMBIENTEMBIENTE

Sono state siglate tre nuove convenzioni tra l’amministrazioneregionale e gli enti beneficiari dei Pisl (Progetti integrati per losviluppo locale). Coinvolto il comune di Cirò per l'operazione“Centro servizi territoriale Pan Kro e Unità OperativaSpecialistica Filiera Vinicola”, della Provincia di Catanzaro per il“Centro Servizi Territoriale per lo sviluppo delle imprese attra-verso la gestione dei servizi avanzato c/o Azienda Condoleo” edel comune di Soverato per l'intervento “Sport in pineta aSoverato - Riqualificazione campi gioco community”.A fine novembre il presidente della Provincia di Crotone, StanoZurlo, aveva incontrato i commissari straordinari del Comune diCirò Umberto Campini, Francesco D’Alessio e MassimilianoPensabene. Per due progetti specifici era stato stabilito un finan-ziamento di oltre un milione di euro.

PPROGETROGETTITI DIDI SVILSVILUPPOUPPO AA CCIRÒIRÒ EE SSOOVERVERAATOTO

Finalmente aperta la porta della posta di GioiosaJonica. Grazie alla direttrice per aver ascoltato ilnostro consiglio, ora gli anziani potranno sedersi eattendere al caldo il loro turno

LALA POSTPOSTAA DIDI GIOIOSAGIOIOSA JONICJONICAA HAHAAPERAPERTOTO ALAL PUBBLICOPUBBLICO LELE PORPORTETE

CCITITTÀTÀ MMETROPOLITETROPOLITANAANAIl Rotaract Club di Locri ed il Corsecom,assieme all'Associazione dei Comuni dellaLocride, hanno organizzato un dibattitosul tema "Città metropolitana, un'opportu-nità da progettare". L'obiettivo era dare finalmente avvio nellaLocride ad una discussione incentrata sulleopportunità e le problematiche che si pre-sentano per la costituenda CittàMetropolitana di Reggio Calabria.Le questioni su cui riflettere e porre l'at-tenzione sono molteplici ed è giunto ilmomento di approfondire quella che ad

oggi appare una materia complessa ed arti-colata, su cui è ancora acceso il dibattitoanche a livello nazionale, in quanto si legaalla Riforma delle Province che richiama ilpiano di razionalizzazione della spesa pub-blica proposto dal Governo. - La città diReggio Calabria ha tuttavia già accumulatomolto ritardo rispetto alla tabella di mar-cia indicata dalla legge per l'avvio dell'iterche dovrebbe poi condurre alla nascita "defacto", prevista per il 1° gennaio 2014 diquesto nuovo soggetto istituzionale.

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DOMENICA 08 DICEMBRE2013 LA RIVIERA 11

Basta emergenze, è necessaria la prevenzione ANTONIO TASSONE

Il maltempo dei giorni scorsi ha messo adura prova i lungomari delle cittadine rivie-rasche. La situazione, sin da subito, è appar-sa gravissima anche se bisogna pur dire chel'evento che si è registrato è stato davveroeccezionale. Vi è una grandissima preoccu-pazione per la situazione d'emergenza che siè venuta a creare frutto, alle volte, dell'anno-sa incapacità di provvedere ad una program-mazione seria e mirata da parte di tutti i sog-getti interessati. Anche sulla chiusura dellescuola a seguito dell'allerta meteo non c'èstata univocità di vedute. Ognuno ha agitoarbitrariamente senza un necessario raccor-do istituzionale dimostrando ancora unavolta che la coesione territoriale è ben lungidall'essere “reale”. Nell'immediato serve unnecessario e tempestivo intervento di ripri-stino dei lungomari per cercare di migliora-re la situazione attuale soprattutto in vistadella prossima stagione turistica.Quest’ultima emergenza conferma, comepiù volte abbiamo ribadito dalle colonne delnostro giornale, che ormai è inevitabile enon più ulteriormente procrastinabile l'aper-tura di un serio confronto sulla gestione delterritorio con precisi impegni, risorse e azio-ni da parte di tutti i soggetti coinvolti. è arri-vato il momento, ed i fatti (seppur eccezio-nali) lo dimostrano, di passare dalla gestio-ne dell'emergenza alla prevenzione, inmaniera tale da evitare anche inutili e ulte-riori dispendi di risorse economiche.

Ciclone NettunoReportage Il Super Ciclone "Nettuno", è apparso timido, ma le conseguenze

del suo passaggio sono state evidenti. Lungomari distrutti, stradefranate. ponti caduti. E ci si aspetta anche un piano diprevenzione da far attuare anche con delle esercitazioni allapopolazione troppo impreparata a gestire il pericolo “alluvione”.

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REPORTAGE

DOMENICA 08 DICEMBRE 2013 LA RIVIERA 13

I danni sui lungomariCaulonia, Locri,Siderno, Marinadi Gioiosa

Ciclone Nettuno LIDIA ZITARA

In molti non lo sanno o non lo hanno capito,ma siamo stati fortunati, molto fortunati. Seil ciclone “Nettuno” avesse scaricato al suolo

tutta la sua furia, oggi saremmo al telegiornale apiangere morti e paesi franati. “Al lupo al lupo,ma se arriva un lupo vero?” è stato detto primadi rendersi conto dei danni compiuti dalle vio-lente mareggiate occorse nella notte tra sabatoe domenica scorsi. Per una volta bisogna direche la macchina burocratica e operativa dellaProtezione Civile ha funzionato. Data una“allerta 2”, cioè “elevata” in gergo tecnico, atutti era parso ci fosse stata una esagerazione.La verità è che il ciclone “Nettuno” ha scatena-to le più violente celle temporalesche in mare,come attesta la boa ondametrica al largo dellecoste di Crotone, che ha rilevato onde di altez-za di 11 metri (altezza massima 11,81 mt, quasi12 metri, registrata alle 10 del primo dicembre).Molto intensa l'attività elettrica e cospicua pre-senza di cumulonembi (nubi da temporale). Una vera e propria tempesta, anche se il ciclonenon è stato ancora classificato come eventoeccezionale poiché per poter fare questa stimaoccorre eseguire una valutazione statistica deidati idrometrici e compararli con quelli dellamedia delle annate precedenti. Certamenterisulta un evento meteorologico “non ordina-rio”: basti pensare ai 220 mm di pioggia cadutitra il 30 novembre e il primo dicembre, rilevatidalla stazione di Cirò Marina. Il Reportdell'Arpacal parla di raffiche di vento superioriai 100 km/h. Le precipitazioni hanno prodottol'innalzamento dei livelli dei corsi d'acqua confoce sullo Ionio. «In particolare - conclude il Report Multirischi- si sono registrati i seguenti livelli: Crati a Sibari( 3.85 metri) , Esaro a Crotone (3.5 metri) ,Neto a Rocca di Neto ( 2.17 metri) , Nicà a

Crucoli (2.40 metri) , Tacina a Belcastro ( 2.96metri)». Mentre il Report promette di aggiornarsi intempo reale, anticipa che già per metà di questasettimana si attende tempo instabile ancorasulla zona di Crotone, senza andare a toccare lasoglia dell' “allerta 2”, ridimensionata ad “aller-ta 1”, cioè moderata, nella mattina di lunedì. Siprevedono localizzati rovesci, brevi ma intensi.Ancora difficile una stima compiuta dei nume-rosi danni, poiché dovranno essere i comuni afare un rapporto da inviare alle Procure di com-petenza. Tenendo conto della frastagliata confi-gurazione geografica della Calabria, ad ognicomune spetterà relazionare dalle oggettivitàpiù evidenti dei lungomare spazzati via dalleonde, fino alle contradine più remote che subi-scono periodicamente danni ragguardevoli,spesso trascurati, che poi producono eventidisastrosi come voragini o frane. I danni mag-giori proprio nella zona dell'Alto Ionio, traCatanzaro e la Basilicata. Sulla Locride abbiamo avuto dei danni minori,per fortuna non alle persone ma solo alle infra-strutture e alle abitazioni. Le strutture più pro-vate sono quelle più trascurate o che abbianosubito danni dal maltempo pregresso. La pro-

gressiva erosione delle coste ha sicuramenteinciso sulla capacità delle spiagge di limitare idanni alle abitazioni vicino al mare, e in tempirecenti il Porto Delle Grazie di Roccella hacomunque prodotto una perturbazione nell'or-dinario flusso delle acque marine, soprattuttocon i venti di scirocco, che ha visto tangibilmen-te i paesi limitrofi, come Caulonia, e la stessaRoccella, sempre più colpiti dalla violenza delmare. A Siderno abbiamo invece un problema diver-so: la diga. La presenza di una diga è di per sémotivo di erosione delle coste, poiché i torrentiche si raccolgono nell'indotto, non scaricano piùdetriti di sabbia e rocce a mare, incidendo sullaprofondità della fascia sabbiosa. La diga è unadelle maggiori fonti di preoccupazione per isidernesi, poiché numerose volte è arrivata adun livello molto alto. Lo svuotamento di provache fu fatto anni addietro, sotto la supervisionedel Consorzio di Bonifica di Caulonia, ha pro-dotto gravi danni al condotto di deflusso, chescarica sotto l'ex pontile di Siderno. La cosa hamesso tutti in allarme perché il pensiero genera-le è stato: “Se uno svuotamento controllato pro-voca tali danni, cosa succederebbe in caso diesondazione?”.

poteva essere una tragedia

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DOMENICA 08 DICEMBRE 2013 LA RIVIERA 13

Ricostruzione lungomarecon Leonardo PolverariIntervista esclusiva

Siderno è stata colpita al “cuore”. Le vio-lente mareggiate hanno inferto un colpodurissimo ad uno dei posti più belli dellanostra città. Buona parte del lungomaredelle Palme è franata, dopo più di 50 annidalla sua realizzazione, davanti alla forzadevastante di una mareggiata senza pari.Per ricostruire la storia del nostro lungo-mare che, per decenni, ha rappresentato il“fiore all’occhiello” turistico della nostracittà, abbiamo intervistato l’ing. LeonardoPolverari che è stato il direttore tecnico diquei lavori. Ing. Polverari, le forti mareggiate di questigiorni hanno dimostrato (semmai ce nefosse stato bisogno) che la l’opera vennerealizzata ai suoi tempi con determinatirequisiti di alto profilo tecnico. Potrebbeindicare ai nostri lettori le caratteristichetecniche dell’opera ed a quale anno risalela costruzione?L’opera, tenacemente voluta dall’alloraSindaco di Siderno, prof. Iannopollo, èstata progettata dall’Ufficio Tecnico

dell’Amministrazione Provinciale diReggio Calabria e finanziata con fondidella Cassa per il Mezzogiorno. La sua ese-cuzione, avvenuta nei primi anni 60, è stataaffidata all’impresa Polverari, di cui miopadre era titolare ed io, dopo essermi lau-reato nel 1959 in ingegneria idraulica,direttore tecnico. I lavori sono stati seguitipersonalmente dall’allora ingegnere capodell’Amministrazione Provinciale, ing.Polimeni e dal suo collaboratore geom.Attisani; di loro ricordo la stima e l’affettoche mi hanno sempre dimostrato, mi chia-mavano scherzosamente “giovane inge-gnere”, ma sopratutto ricordo il clima dicollaborazione che hanno saputo creare sindall’inizio, cercando insieme sia soluzionitecniche quali la difesa dal mare, sia quelleestetiche quali il disegno delle ringhiere. Aprotezione della sovrastante struttura stra-dale, lato mare, esiste un muro su fonda-zione in conglomerato cementizio, realiz-zata a quote diverse a seconda della distan-za del muro dalla battigia; il muro è esegui-

to in muratura di pietrame e termina concordolo in c.a. per l’ancoraggio della rin-ghiera: insieme hanno un profilo atto afavorire l’impatto con le onde; nelle zone incui il muro è più vicine alla battigia, a pro-tezione della fondazione, sono stati rea-lizzati grossi massi in conglomeratocementizio.Da una sua stima personale a quan-to ammonterebbero i danni provo-cati dalla mareggiata?Personalmente ritengo che i danniprovocati da quest’ultima mareg-giata siano ingenti, dell’ordine diparecchie centinaia di migliaia dieuro.Perché il nostro lungomare è “fra-nato” davanti alla forzadevastante delle ondedel mare?Nei tratti di muronon protetti damassi, data la lorodistanza dalla bat-

tigia, la particolare devastante ed impreve-dibile forza delle onde di questa mareggia-ta ha spostato lentamente il punto di rottu-ra delle stesse avvicinandolo ad essi, ed ha

creato naturalmente un abbassa-mento del piano spiaggia; quan-

do a questo fenomeno, nellafase particolarmente delicatadi inizio di calma delle ondeche lambivano il muro senzaparticolare violenza, si èaggiunto il fenomeno conti-nuo di erosione di sabbia,era logico che si verificasse lo

scalzamento della fondazioneed il ribaltamento del muro: i

danni infatti si sonoverificati preva-

lentementein questa

fase.Perché,i mag-g i o r i

danni si sono verificati nella parte nord dellungomare ?Penso che i danni maggiori si siano verifica-ti nella parte nord del lungomare perché, acausa della presenza della rampa barche eper altre concause non precisabili, si sonovenuti a creare in quella zona dei vorticiparticolari che hanno ingigantito il feno-meno su citato.In ultimo come bisognerà intervenire tec-nicamente, secondo lei, per far ritornare ilnostro invidiato lungomare all’anticosplendore ?Ritengo sia necessario, considerato che sipossono ancora verificare eventi comequest’ultimo, che il ripristino delle operedanneggiate avvenga con un maggioreapprofondimento del piano di posa dellefondazioni e la protezione con massi di tuttii tratti di muro che ne sono sprovvisti; senecessario, dopo un più approfondito stu-dio, realizzando eventuali scogliere frangi-flutto e palificazioni.

Antonio Tassone

«Vanno realizzate scogliere “frangiflutto” e “palificazioni”»

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LOCRIDE

DOMENICA 08 DICEMBRE LA RIVIERA 14

La criminalità organizzatadella Locride non potrà dor-mire sonni tranquilli. Da alcu-ne settimane, ma la notizianon è ufficiale, ci sarebberodue nuovi collaboratori di giu-stizia. Addirittura i due sareb-bero legati da un vincoloparentale e si trovano detenu-ti da alcuni anni nelle patriegalere, dove stanno scontandopene pesantissime inflitte invia definitiva da pochi mesi.Entrambi sarebbe stati coin-volti in vicende delittuose, sep-pur uno di loro indirettamen-te, mentre l'altro avrebbeavuto un ruolo in alcune avve-nimenti che hanno insanguina-to in particolare la parte più asud della Locride.Nei processi in cui sono rima-sti coinvolti il delitto è stato ilprincipale reato che gli è statocontestato ai due novelli asse-riti collaboranti. Storie torbideche si inseriscono anche pocooltre la Locride, sempre per

via di legami familiari, segnatida scontri all'interno di gruppicollegati, a quanto sembra, aclan potentissimi. Del resto ilpercorso collaborativo intra-preso dai due sarebbe strana-mente coinciso con un delittoeccellente accaduto nel bassoionio, dove a perire sotto icolpi di fucile caricato a pallet-toni è stato un presunto capoclan, legato ad un filo con i

“pentiti”, caduto in quell'areadi confine, dove si innescanoconflitti tra consorterie dellaLocride e quelli del Melitese.Forse tra i due c'è uno che piùdell'altro potrebbe svelare deiretroscena in parte intuitidagli investigatori negli annipassati, che potrebbero riguar-dare anche l'assassinio di unnoto professionista.

lr

Sempre più convinti che le prospettivedi sviluppo della Locride non possanoprescindere dal settore turistico e

dalla sua programmazione siamo andati adincontrare il presidente della JonicaHolidays, la cooperativa che raggruppatutti gli albergatori della zona jonica reggi-na, Maurizio Baggetta, al quale abbiamovoluto rivolgere alcune domande.Presidente Baggetta, il nostro particolaremicroclima potrebbe favorire un turismodi bassa stagione. Perché, secondo lei, que-sto potenziale fattore di crescita economicanon si è sviluppato qui da noi?Il perché è difficile spiegarlo, posso solodire che gli operatori turistici del consorzioJonica Holidays che io mi onoro di presie-dere, da anni stanno combattendo contutte le forze, economiche e non, per farconoscere un territorio ricco di potenzialitàculturali, artistiche, storiche e naturali che,se discretamente valutate (come merite-rebbero) potrebbero creare centinaia diposti di lavoro. Ad esempio, parlando delparticolare microclima di cui beneficiamoche ha una media annuale di 18°, è difficilespiegare come mai, nonostante specificistudi di autorevoli docenti universitariabbiano dimostrato l’utilità di queste parti-colari condizioni climatiche nelle patologiereumatiche, almeno sino ad oggi, che iosappia, gli stessi dati scientifici non sonostati opportunamente diffusi o, se lo sonostati, non hanno portato alcun risultato allo

sviluppo turistico del territorio. Per noi èuna cosa normale avere una temperaturatra i 25 e i 33 gradi a partire da marzo finoad ottobre con delle punte di + 40° ad ago-sto. Per molti potenziali turisti che proven-gono dal Nord Italia (magari pensionati)ma anche provenienti dall’estero, in quan-to hanno una gestione delle ferie completa-mente diversa dal sistema italiano, sarebbe

un clima ideale per poter “svernare”. Untoccasana per il corpo e per la mente. Soloche le difficoltà per poterci raggiungere (intermini di costi ma anche di mezzi di tra-sporto) sono enormi specie se non sonoorganizzati in gruppi. Infatti, il turismoindividuale è sempre meno presente nellenostre strutture e non bisogna essere degliesperti in economia, per capire che è neces-sario iniziare la stagione turistica già adaprile per poi proseguire fino ad ottobre.Quali sarebbero, secondo lei, i punti d’ec-cellenza da valorizzare per una necessariainversione di tendenza? Secondo il mio punto di vista oggi il merca-to del turismo è cambiato. Esso si caratte-rizza per la scelta di soggiorni sempre piùbrevi . Dovremmo concentrarci, a mio avviso, sulturismo culturale, sulla valorizzazione degliusi e dei costumi del nostro popolo, sull’e-nogastronomia, sul nostro artigianato,sulle tradizioni popolari, stili di vita, sul rap-porto tra il paesaggio e l’architettura, perfare questo dovremmo valorizzare almeglio tutti i beni a nostra disposizione.Il nostro territorio è ricco di queste risorse,però ognuna di queste per quanto tipica edesclusiva, se poco conosciuta e sviluppata,non potrà riuscire ad esprimere una forteattrazione turistica tale da modificare i con-sueti itinerari di vacanza. Pertanto la dota-zione territoriale non è sufficiente per inne-scare un processo di crescita economica.

Per poter vendere un prodotto turistico ènecessario mettere in “mostra” non un sin-golo bene ma l’intero territorio con le suepeculiarità ed eccellenze culturali. Turismo religioso in bassa stagione, cosane pensa? Il turismo religioso potrebbe essere un’al-tra forma di turismo per potenziare ilnostro territorio specialmente grazie allapresenza del Santuario della Madonnadello Scoglio che durante l’anno richiamamigliaia di fedeli devoti che specie nei finesettimana riempiono diverse strutture dellaLocride. L’unico handicap, guardando dal punto divista strettamente imprenditoriale, è chequesti turisti soggiornano al massimo uno-due giorni, hanno poche esigenze e spessorichiedono servizi minimi badando princi-palmente al prezzo. Spesso e volentieriarrivano la mattina e vanno via la sera, inquanto provengono dalle regioni limitrofeo dalle stesse province calabresi. Poi ci sonoquelli che arrivano dall’estero come svizze-ri, austriaci, tedeschi e qui l’interesse cam-bia in quanto vogliono abbinare anche levisite al territorio, conoscere la nostra sto-ria e le nostre tradizioni, l’enogastronomialocale. Inoltre bisogna considerare chequesta è una forma di turismo che nonconosce stagioni ma dura per tutto l’anno.Che stagione turistica estiva è stata quelladel 2013 ? Purtroppo è stata una stagione anomala, la

crisi economica non ha risparmiato ilnostro settore, molte strutture hannoavvertito dei cali di presenze, diversi, perlimitare i danni, hanno accettato gruppiorganizzati fino all’inizio di agosto. I risul-tati diffusi in questi giorni dalla Camera diCommercio di Reggio Calabria, in collabo-razione con I.S.N.A.R.T (IstitutoNazionale Ricerche Turistiche), non sonomolto confortanti, purtroppo in tutta laprovincia si denota un tasso di occupazioneinferiore alla media regionale ed un trendnegativo rispetto anche al 2012. Questo,nonostante diverse strutture del nostroconsorzio, hanno avuto in luglio e settem-bre numerosi gruppi provenientidall’Europa, dal Sud America, dal Canadae U.S.A.Per Natale cosa si prevede? Noi durante l’anno abbiamo partecipato adiverse fiere, non ultima quella di Paestum,proponendo diversi pacchetti, tra cui quellidi fine anno. Certo è che la Locride non è la meta piùambita per il turismo natalizio e sincera-mente mi viene difficile fare una previsionevisto le incertezze della politica economicache il nostro paese sta affrontando in que-sti giorni.Le famiglie ancora non sanno se e quantodenaro gli potrà rimanere a disposizionema siamo in molti a sperare nel last-minu-te.

a.t.

L’intervistacon Maurizio Baggetta

Al Consiglio di Statovince Salvatore Leoncini

Giudiziaria

«Sfruttiamo il nostro straordinario microclimaLa stagione turistica deve cominciare in aprile»

Il consiglio di Stato con sentenza 5724depositata il 29/11/2013, ha definito com-pletamente l’esito del contenzioso elet-torale del Comune di Grotteria sortodopo le elezioni amministrative del 2012,i cui risultati diedero la vittoria all’attualesindaco Salvatore Leoncini. Le due listealternative facente capo ad Andrian eLupis impugnarono il risultato elettoraleal Tar di Reggio Calabria paventandouna serie di omissioni ed irregolarità,smentite sia in primo grado dal Tar diReggio Calabria che in sede di appellodal Consiglio di Stato, che ha conferma-to le sentenze del Tar rendendo vera-mente giustizia alla correttezza della listaLeoncini.Il Consiglio di Stato ha accolto comple-tamente le tesi difensive sostenute dal-l’avvocato Giovanni Gerace, difensoredella lista del sindaco Leoncini, che hacontraddetto brillantemente alle pesantieccezioni formulate dalle controparti inparticolare demolendo la tesi del ricorsocome cittadini elettori sostenuta daRaffaele Lupis per salvare ‘atto di appel-lo e del voto viziato riconosciuto, invece,come valido ed efficace tanto da con-dannare la lista ReAzione Popolare alpagamento in favore della listaProgresso per Grotteria di Leoncini edel Comune della somma di euro 6.000.Inizia ora,veramente, una nuova fase hacommentato il sindaco Leoncini.

Ma dove seiCome un cerchio di fuoco mi circondisento il calore tuo dentro di me,il mio sangue, forte forte ribolle, cammino sotto il sole e penso a te.Tu mi appari, mi tendi le mani;mi svanisci nell'aria. Perché nonrimani?Tu non ci sei! Ma dove sei amore?La notte è come il giorno,accende dentro di me il tuo calor;si sveglia dentro me la voglia di cer-carti, per stare eternamente dentro a te!Tu non ci sei ma dove sei amor? Il tuo sangue bollente scorre velocecome il vento, non c'è nessuno che lo fermerà.Ricordo quel cerchi sgomento,ho… se un giorno quella donna a meverrà!Mi sento malinconico e perduto.Ti prego amore, dammi il tuo aiuto!Ma tu solo mi hai lasciato!E il mio sangue, adesso, si è gelato!La notte è come il giorno,accende dentro me il tuo calor;certa è la voglia di cercarti,per stare eternamente insieme a te!Ma tu non ci sei! Ma dove sei amor.

Domenico Ubaldo

Noi durante l’anno abbiamo partecipato a diverse fiere, non ultima quella diPaestum, proponendo diversi pacchetti, tra cui quelli di fine anno. Certo è chela Locride non è la meta più ambita per il turismo natalizio e sinceramentemi viene difficile fare una previsione visto le incertezze della politicaeconomica che il nostro paese sta affrontando in questi giorni

La criminalità trema!Nuovi pentiti in arrivo

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DOMENICA 08 DICEMBRE 2013 LA RIVIERA 15

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DOMENICA 08 DICEMBRE 2013 LA RIVIERA 16

La storia della Jonica Frutta inizia nel lontano1986, quando il Signor Albanese Francescodecide di dedicarsi alla vendita di prodotti orto-

frutticoli all’interno dei mercati generali e, usando ilgergo commerciale, di svolgere la cosiddetta venditaporta a porta.Il grande passo che ha segnato una svolta nell’attivitàlavorativa del signor Albanese è avvenuto nel 1996con l’apertura di un punto vendita al dettaglio; talepunto vendita dopo poco ha riscontrato un grandesuccesso tanto da spingere la famiglia Albanese ad

investire nell’acquisto del terreno dove oggi sorge lastruttura attuale e a procedere alla costruzione delnegozio che vanta uno spazio vendita di circa 500 mq.Da poco la Jonica Frutta, per dare maggiori servizialla propria clientela, ha ampliato il suo portafoglioprodotti aprendo, all’interno dello stesso punto ven-dita, un nuovo settore denominato “La Salumeria”,che è servito ad offrire una gamma di prodotti sianazionali ma soprattutto locali, pubblicizzando efacendo conoscere, grazie a diverse degustazioni,tutto il meglio che la nostra terra può offrire.

CESTO FRUTTAFrutta fresca e primizie

IDEE REGALO

CESTO SALUMISalumi e formaggi tipici del nostro territorio

CESTO FRUTTAFrutta fresca di ottima qualità

Dal 1986, vicini all’esigenze del clienteProdotti sia nazionali ma

soprattutto locali,pubblicizzati grazie a diverse

degustazioni a “laSalumeria”di Jonica Frutta,tutto il meglio che la nostra

terra può offrire.

Augurabuone feste

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DOMENICA 08 DICEMBRE 2013 LA RIVIERA 17

In alto: Il puntovendita con 500

mq di esposizionee vendita. A

destra: Il repartofrutta e verdura. Inbasso a destra: ilreparto alimentari.

Sotto: il repartosalumeria, con

una vastaesposizione di

prodotti tipici

RUTTASECCAa fresca di ottima qualità

Jonica Frutta s.r.lC.so Garibaldi 50/A-89048 Siderno (RC).

Info: 0964343140www.jonicafrutta.it

feste

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DOMENICA 08 DICEMBRE 2013 LA RIVIERA 18

la Riviera

NOTE E SCHERMAGLIE

La GerenzaCalabrese per caso

la RivieraRegistrazione Tribunale di

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PINO ROMEO

C'è un commento interessante, condivisi-bile per i contenuti e per il “sentimento”romantico che esso esprime, su un quo-tidiano nazionale che guardando ai datidell'OCSE sulla qualità dell'istruzione -che ci pone all'ultimo posto - definiscenoi calabresi come distruttori di futuro.Certo, una posizione poco onorevole.Una tra le tante cose, e forse la piùimportante, di cui non andar fieri.Tuttavia, dal punto di vista di un cal-abrese che ha studiato in Calabria sinoalle superiori e che può dire di aver avutodiverse esperienze universitarie sia al Sudche al Nord, qualcosa bisogna aggiungereper dare un pò di respiro ad una terraaltrimenti senza speranza, senza futuro,superando un pessimismo al quale cisiamo, e ci hanno, abituati per motivi disubalternità politica o per comodità difacile e pagante cronaca. Non so e noncredo che servano dati statistici per con-figurare un problema da sempre noto eche esprime la sua emergenza tra tanteemergenze. Ora, di fronte a tali consider-azioni forse bisognerebbe aggiungere chese è incontrovertibile il dato citato, èaltrettanto vero che la maggior parte deilaureati italiani sono, da decenni, merid-ionali, ponendosi i nostri ragazzi al pari osuperando anche nelle “altrui” universitàstudenti non meridionali che hannopotuto godere di una “diversa” qualitàdell'istruzione. In questa vicenda che nondovrebbe stupirci ma farci riflettere, nonsi tratta di mettere in discussione dei datio dotarsi di matematici parametri di val-utazione statistica e di contenuto. Il prob-lema della qualità dell'istruzione al Sud èun problema complesso che coinvolgetutti, tutti, e reagire diventa indispens-abile. Ma per fare questo dovremmo,forse, partire da presupposti diversi.Cioè, individuare quanto - in controten-denza - rimane di positivo in una culturavera della conoscenza e quanto manca.Fatto questo dovremmo individuare ciòche di positivo ci contraddistingue,ovvero la capacità di adattamento e divoler competere che alberga in ogni gio-vane calabrese, e implementare tale men-talità negli istituti non tanto superioriquanto accademici. Poi, dovremmo cer-care di valorizzare le nostre risorse sulterritorio anziché vederle, giorno dopogiorno, partire, meglio emigrare, pre-lau-rea e post-laurea verso altre destinazioni.Allora, a questo punto, si potràragionare di futuro poiché non è nellasola presunta poca qualità che albergal'insuccesso, ma nella scarsa visione d'in-sieme che da sempre distingue chi ha ilcompito di servire un territorio e pro-muoverlo sostenendo coloro che,superando le difficoltà ed evitando dipiangersi addosso, ricercano altrove altrepossibilità di qualificare le proprie capac-ità portandosi dietro quanto la scuola cal-abrese, comunque, gli ha dato.

Qualità dell’istruzione

La solidarietà

«Sono vicina a IlarioAmmendolia sia comecittadina che come ex-amministratrice»

Sant’Agostino

Da cittadina, in primis, e da ex-ammini-stratrice “patita” di denunce (38 proce-dimenti giudiziari penali tutti ricon-ducibili all'arco dei miei mandati),postea, sento il bisogno di espri-mere al collega IlarioAmmendolia la mia più vera vici-nanza ed i sensi della mia solida-rietà per la condanna inflittagliper reati ambientali. Ancora quel-lo delle discariche è, per i sindaci,un rompicapo davvero molto deli-cato e complesso, dal momentoche solo poche di esse sonoa norma. I rifiuti, tut-tavia , in qualchesito bisogna con-ferirli, in presen-za o no di disca-

riche autorizzate. L'amministratoredella civica azienda, primo organo di

protezione civile sul territorio,deve preoccuparsi, comegiustamente ha fatto ilprof. Ammendolia, di sal-vaguardare l'igiene e lasalute pubblica nel supre-mo interesse dei cittadini,agendo di conseguenza.Se, poi, il rimedio usato

risulta contra legem, siconfida nella benevola

comprensione deimagistrati, cui è

affidata laquerelle. E,s e

“gl'Inflessibili, al prof. di Caulonia, vol-tano il tergo, ei si fa, contra ai mali, dellacostanza sua scudo ed usbergo“. Peruna persona scrupolosa e sensibilecome lui la condanna non è, certamen-te, un dato trascurabile, tuttavia lo potràconfortare l'assoluzione piena dei suoiconcittadini, giudici naturali degliAmministratori responsabili ed accortiche li hanno rappresentati. Sarebbestato peggio, da un punto di vista mora-le, se il convincente Direttore editorialefosse stato assolto dalla legge, ma con-dannato dal popolo cauloniese, cheintanto continua a stimarlo per la suaindefessa attività umana, sociale e cultu-rale, professata con coerente fermezza.Ad maiora!

Rosa Marrapodi

Sono solamente passata dall'altra parte:è come fossi nascosta nella stanzaaccanto.Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l'uno perl'altro lo siamo ancora.Chiamami con il nome che mi hai sem-pre dato, che ti è familiare;parlami nello stesso modo affettuosoche hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assu-mere un'aria solenne o triste. Continua a ridere di quello che ci face-va ridere, di quelle piccole cose chetanto ci piacevano quando eravamoinsieme.Prega, sorridi, pensami!Il mio nome sia sempre la parola fami-liare di prima:pronuncialo senza la minima tracciad'ombra o di tristezza.La nostra vita conserva tutto il significa-to che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c'è una continuitàche non si spezza.Perché dovrei essere fuori dai tuoi pen-sieri e dalla tua mente, solo perché sonofuori dalla tua vista?Non sono lontano, sono dall'altra parte,proprio dietro l'angolo.Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai latenerezza purificata.Asciuga le tue lacrime e non piangere,se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace

Consuelo

Così cantavano le ragazze degli anni '60 e '70. Aspettavanole lettere del loro amore. Quasi tutte, per questo, volevanobene al postino. Ora, invece, siamo tutti meno entusiastiquando suona il postino, in quanto quasi sicuramente ciconsegnerà delle bollette da pagare o il sollecito di qualcheritardo che quasi quasi ci eravamo dimenticati. Ormai itelefonini hanno sostituito quelle belle lettere, e ai postinimanca quella gioia di rendere felici tante ragazze....

Franco Parrello

L’ANGOLO DI PARRELLO di Franco Parrello

É arrivato il Postino ...c'è posta del mio amore

I calabresi non uccidono il futuro, semplicemente locercano, o lo creano, altrove

A Consuelo che con i tuoi occhi e il tuo sorriso ci hai trasmes-so amore ed ora da lassù continui a vivere nei nostri cuori.

I tuoi familiari

“La morte non è niente...”

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DOMENICA 08 DICEMBRE 2013 LA RIVIERA 19

L'obiettivo, anche per le festi-vità natalizie del 2013, èstato raggiunto: sensibilizza-

re i cittadini di Siderno e del territo-rio comunale a una maggiore parte-cipazione che garantisse, in tempodi crisi, di organizzare un cartelloneche promette scintille. Trentunogiorni di appuntamenti a partiredallo scorso 4 dicembre, per finireal 5 gennaio del 2015. Sensibilizzarei cittadini a una maggiore parteci-pazione, si diceva. È il grido di bat-taglia di Mario Diano, presidentedella Consulta delle cinquanta asso-ciazioni di Siderno, affiancato dalnumero uno della Pro loco,Agostino Santacroce. Partecipare,perché soldi il Comune - commissa-riato - non ne ha, solo qualche goc-cia arriva dalla Provincia e quindi«noi cittadini - dice Diano - nonpossiamo stare a guardare, la città ènostra ed era necessario uno scattod'orgoglio». Uno scatto che permet-terà di raggiungere l'entusiasmo diadulti e piccini, in una sequenzaquasi senza sosta di caldi momentidal sapore natalizio. Fra artigianatoe gastronomia locali, a farla dapadrone saranno anche i presepi,viventi e non, per i quali sono previ-sti anche dei concorsi. Per i bambi-ni, coloro che devono essere consi-derati i privilegiati della festa diBabbo Natale, una serie di iniziati-ve dedicate al gioco e al divertimen-to. E cosa sarebbe un Natale senza

musiche caratteristiche? A garan-tirle sarà una serie di concerti.Il programma, dicevamo, è ricco, apartire da oggi fino al 5 gennaioprossimo: 8 dicembre “AspettandoNatale” (giochi, artigianato, gastro-nomia), oratorio Mirto, ore 17;inaugurazione “Concorso PresepeSidernese”, piazza V. Veneto ore19,30 ed esposizione dei presepifino al 6 gennaio; accensione del-

l'albero in piazza Portosalvo, ore18,30; “Il mio presepe - Bando con-corso miglior presepe”, scuolamedia C. Alvaro dalle 8,30 alle 13;11 e 18 dicembre “Insieme a BabboNatale” (giochi per bambini fino a 6anni), oratorio Dionisi; dal 13dicembre al 31 “Mostra delle operedi Giuseppe Correale”, palazzocomunale; dal 14 dicembre al 22 “Ilmercato… a Natale”, mercato

coperto; il 15 dicembre “Concorsodolce di Natale”, centro commer-ciale “la Gru”, ore 16; 13 e 14dicembre manifestazioniThelethon, lungomare; dal 15 al 21dicembre “La magia del presepe -Seconda rassegna di arte presepia-le” (mostra riservata alle scuole),palazzo De Mojà, Siderno superio-re, ore 17; 18 dicembre “BuonNatale in musica” - Quinto

Concerto degli allievi diretti dalmaestro Natale Femia, aula magnadell'istituto G. Marconi, ore 18,30;19 dicembre “Figuranti del Presepevivente in corteo”, corso dellaRepubblica, ore 9,30 e Consegna diuna pergamena a una commissionestraordinaria, municipio ore 11;“Concerto di Natale” a cura dellaPiccola orchestra e del corso I.I.S.primo grado, plesso M. Bello, ore17,30; 20 dicembre “Mostra merca-to dei ragazzi”, scuola media C.Alvaro e “Città Natale”, via P.Romeo - Matteotti; dal 21 dicembreal 6 gennaio “Seconda rassegna diarte presepiale”, inaugurazionepalazzo De Mojà, Siderno superio-re ore 17,30; “Presepe dei Mestieri- Presepe vivente per vie del borgo”dalle ore 18,30 alle 20,30; “Mostrapresepi”, palazzo De Mojà dalle16,30 alle 18,30; 25 dicembre e 1gennaio “Concerto PuerisCantores”, chiesa M. SS Portosalvo;26 dicembre “Presepe vivente”,Siderno superiore; 27 dicembre“Concerto della banda musicaleCittà di Siderno” diretta dal mae-stro Francesco Bolognino, chiesa S.Maria dell'Arco ore 19,30; 4 gen-naio “Saggio musicale”, liceo arti-stico e “Aspettando l'Epifania”,Casa di riposo S. Antonio, ore15,30; 5 gennaio “IX edizione NotteBianca”, dalle ore 22,30.

(Questo programma potrebbeessere soggetto a piccole variazioni)

Natale per scaldare Siderno

Trentuno giorni di divertimento per adulti e piccini, fra presepi,concerti, gastronomia, artigianato e giochi. Per la Consulta delleassociazioni e per la Pro loco un successo di partecipazione

Città di Natale&Mercatino di Natale

Il Natale si avvicina e le cittadine della Locride si stanno vestendo a festa con luminarie e decorazio-ni. Per le strade si spande il profumo di cannella e spezie, spuntano i tipici mercatini natalizi. Ormaiin ogni città il Natale è sinonimo di casette di legno, brezel e vin brulè. Anche Siderno durante lefeste si adornerà di bancarelle e il mercato coperto tornerà a vivere. I cittadini si riapproprierannoinfatti delle piazze e dei luoghi di ritrovo del paese. La PiGreco communication e l’associazione Salva-gente, in collaborazione con artigiani e ecommer-cianti, dal 14 al 22 dicembre trasformeranno il mercato in via Gramsci in un bazar natalizio con milleprofumi, tante idee originali da ricercare tra i banchi. Il 20 sarà anche costruita la città di Natale.Saranno chiuse al traffico via Matteotti e il quadrato da via Roma a via Pagano e si creerà un paesenel paese. La via Marina e le sue traversine saranno il cuore pulsante di una città che sta cercandodi risorgere e che vuole divertimento, colore e vita.

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DOMENICA 08 DICEMBRE 2013 LA RIVIERA 20

CHRISTMAS

Eventi

08dicembredomenica

Il “torrone più lungo delmondo” sarà realizzato stasera aMarina di Gioiosa. Tanti spetta-coli, intrattenimento per grandie piccini e un ottimo torrone allemandorle, miele e cioccolato.

Da venerdì 13 dicembre ammartedì 31 al èpalazzo comu-nale di Sderno si svolgerà la“Mostra delle opere diGiuseppe Correale”

Presentazione il 14 dicembre 2013 presso lachiesa di San Francesco a Gerace, del romanzoMagistrati (Edizioni CentoAutori) di BrunoLarosa. All'incontro interverranno FedericoCafiero de Raho, procuratore della Repubblicadi Reggio Calabria; Piero Sansonetti, direttoredel quotidiano “l'Ora della Calabria”; AlfonsoMaria Stile, ordfinario di diritto penale pressol'università “La Sapienza” di Roma; HenryJohn Woodkok, sostituto procuratore dellaRepubblica di Napoli.

13dicembrevenerdì

Il libroMagistrati

La vignettaBRIGANTIBRIGANTI di Brigantessa Serena Iannopollo

Cari compatrioti, arrivau u misi i Natali!Simu tutti chiù cuntenti puru ca 'ndi por-tau pioggia, terra i l'Etna, trombi d'aria,mareggiati chi 'ndi sciuppàru puru u lun-gomari… e mo aundi jamu u caminamu amatina? Unu di tanti onorevoli chi 'ndavia Sidernu mi cuntau ca igliu vitti cu l'occhisoi quandu costruìanu i ringhieri du lungo-mari, e non si potìa aspettari ca rejìanu e'mareggiati i sti jorna, pecchì furu mentutisenza fondamenta, poi bastau 'na notti imari forti e si scasciàru. Pò esseri, mi dicu, ca cca tuttu è possibili'nta sta terra. Puru ca chiudunu i scoli 'ntana jurnata i suli e poi u jornu appressu cuna bella pioggia a laprunu mata. Ma a vitaè china i misteri, è tutta questioni i fedi. Aparti u malu tempu, stu misi 'ndi portaupuru i durci natalizi , e cu chigli armenu'ndi ricrijamu u stomacu e u cori. Certu, sijamu 'nto supermercatu non trovamumancu nu durci bbonu, ca 'ndavi sulupanettoni chini i conservanti, e di durcitipici nosti mancu l'umbra, oppuru si ssitròvanu vannu a pisu d'oru. Ma chista è aglobalizzazioni… 'ndi piazzi? E mo 'ndatenimu. Na vota si facìanu sammartini,oppuru na vecchia varianti: “i pitti” caennu cchiù randi a tipu torta, ma sulu inonni si ricordanu. Trovàvamu puru i pastieri napoletani, apignolata, i nocatuli belli frischi e profu-mati, turdiddri, turruna i qualità, tutti dur-cicegli appena sfurnati e chi ti venìa avoglia mu ti mangi tutti a na vota. Ora

trovi tutti sti durci tipici calabrisi rivisitati econfezionati ì l'aziendi du nord. 'Ndannuad esseri bboni chigli sammartini duricomu a petra all'MD, oppuru chiglipastieri randi e mbarzamati chi 'ndavi agru, ma tantu custanu dui sordi, puru canon sapimu chi 'ndi mangiamu… chi 'ndi'mporta a nui? Ma a cosa cchiù eclatantiennu chigli panettoni e pandori TUTTI iMilanu e Torinu, oppuru i Trevisu, chini ina crema 'mbelenata i conservanti chi tivindunu a n'euru o pezzu, puru cu'spumanti inclusu! Quali affari! Mi 'mbe-lenu ma tantu pagai pocu! E' chista a man-talità, no? U risparmiu. E non è megghiumu 'ndi facimu nui a casa cu ingredientisani, cu a farina nosta e l'ova nostrani, cu afrutta ccattata 'nto fruttivendulu sutta casaoppuru u jamu 'nta na pasticceria i fiduciachi sapimu ca non 'ndi staci 'mbelenandu?Ed eu pecchi 'ndavarrìa u cedu o' ricattu upagu pocu e mu moru, e u 'nci dassu purusparti i sordi mei all'aziendi du nord, quan-du sacciu ca u pasticceri meu è megghiu in'azienda, ed è megghiu puru si i sordirestanu 'nta Calabria? Ieu personalmenti idurci mi fazzu sula, ca di mundizzi nordicinon mi fidu, e si cocchiunu mi dici ca tantuennu mundizzi puru i durci nostrani allurapreferisciu u moru cu i mondizzi da terramia, cu a coscienza ca armenu fici cocchicosa pemmu sarvu l'economìa calabrisi. Boni acquisti, e non vi scocciati u guardatil'etichetta, scigghìti a rrobba fatta cca, sedelegale sud!

Nu Natali durci comu u velenuE' megghiu u mi 'mbelenu e mu pagu pocu o u pagu pa' qualità?

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5Consigli per iregali di Natale

Per 40Praline

Per la copertura

Dove andare e cosa fare per Natale 2013, ecco lemete da non perdere. Rimane ai primi posti nellatop-ten dei luoghi più natalizi la visita dei cosiddet-ti weihnachtsmarkt, i famosissimi mercatini diNatale di origine tedesca (imprendibili quelli diMonaco di Baviera) diffusasi poi anche nellenostre italiane Bolzano, Trento o Cremona, doveè possibile trascorre delle giornate avvolti da unamagica atmosfera vacanziera, assaggiare squisitespecialità della cucina nordica, come strudel e bre-zel di pane, nonché trovare regali da portare acasa.Natale 2013 in montagna. Sempre di moda invecela settimana, o anche solo il weekend, da trascor-

rere tra le montagne innevate delle nostre Alpi odi qualche paese europeo, dividendosi tra sportsciistici, ore di relax in rifugi sperduti, e calde tazzedi cioccolata fumante.Natale 2013: le mete da sogno e le più ambite. Daultimo, per i pochi fortunati che possono permet-terselo, rimangono da visitare quelle mete chenulla hanno a che fare con lo spirito e soprattuttoil clima del Natale: le mete esotiche, i paesi lonta-ni, come il Kenia, i Caraibi o la Florida, dove è pos-sibile sdraiarsi al sole sorseggiando del latte dimandorla ed entrare in contatto con tradizioni eculture diverse da noi.

Natale 2013:dove andare e cosa fare

Cioccolato fondente 200g

MascarponeGranarolo 100g

Zucceroa velo 80g

Cacao in polvere 4 cucchiai

Noce di coccoPolpa grattugiata

4 cucchiaiPistacchi

grattugiati 4 cucchiai

Le praline al mascarponesono dei bon-bon a basedi cioccolato. Si tratta diun’idea molto insolita eraffinata per utilizzare ilmascarpone.Le praline al mascarponeabbelliranno la vostratavola delle feste, idealida servire alla fine delricco pranzo di Natale odi Capodanno oppuresulla tavola di un buffet.Per un effetto ancora piùraffinato potrete servirele vostre praline adagiatein eleganti pirottiniargentati che si possonotrovare facilmente in tuttii negozi della grande dis-tribuzione.

PreparazioneSminuzzate il cioccolato fondentein maniera grossolana e mettetelo asciogliere a bagnomaria mettendo-lo in una ciotola che andrete a immer-gere in un recipiente più grande contre dita d’acqua. Mettete il pentolinosul fuoco e mescolate fino a quando ilcioccolato non si sarà sciolto.Dopodiché toglie-te la pentola dal fuoco e lasciate raffreddare.Quindi prendete una ciotola capiente, versateciil cioccolato fuso, il mascarpone e lo zucchero avelo. Mescolate bene aiutandovi con un cucchiaio dilegno fino a ottenere un composto omogeneo. Lasciatelo raffreddare in frigo per almeno dueore per far solidificare l’impasto. Nel frattempo tritate aiutandovi con un mixer i pistacchi e pre-parate le ciotole con il cacao e la noce di cocco . Trascorse le due ore suddividente il compostoin piccole porzioni da 10 gr l’una aiutandovi con un cucchiaino e con le mani umide date unaforma rotonda al composto. Fate rotolare in ognuna delle tre ciotole un terzo delle palline inmodo da ricoprire la superficie con le tre polveri . Adagiate le praline al mascarpone nei pirot-tini di carta e conservate in frigorifero fino al momento di servirle.

Praline al mascarpone

I regali di Natale possono diventare un problema? Avolte sì, specie quando si ha poco tempo a disposizio-

ne a causa del lavoro o degli impegni familiari. Quelche dovrebbe essere un piacere a volte si trasforma invero e un proprio incubo. Vediamo allora qualche con-

siglio che potrebbe aiutarci nei prossimi giorni.

Il primo consiglio è quello di non ridursi mai all'ultimomomento per comprare un regalo, soprattutto se lo

avete già individuato. Il prezzo non cambia nel corso diquesti giorni, se avete già deciso acquistatelo subito. In

questo modo non correrete il rischio di non trovarlo aridosso del Natale.

Il secondo consiglio è quello di avere sempre lamente lucida e di ricordare quel che si è regalato a

Tizio e Caio lo scorso anno. Non è proprio il massimopresentarsi con lo stesso regalo di dodici mesi prima.

Il terzo consiglio è quello - quando possibile - dirispettare i gusti del destinatario del regalo. Se sappia-mo che ama la musica rock, non sarebbe opportuno

regalare un disco di musica classica, tanto per fare unbanale esempio.

Il quarto consiglio è quello di pianificare i regali.Facciamo la lista schematica delle persone a cui

vogliamo fare un dono natalizio e poi fermiamoci unattimo a riflettere. Dopo aver pensato bene, associamoil regalo previsto ad ogni persona. In questo modo noncommetteremo l'errore di dimenticare qualche regalo.Non avete le idee chiare? Allora prendete in conside-

razione l'ipotesi di passare un pomeriggio in un centrocommerciale. Lì qualche idea vi verrà di sicuro.

Il quinto consiglio è quello di definire a priori un bud-get di spesa, più che mai indispensabile in tempi di

crisi. Oltre quella cifra non dovremo mai andare e que-sto ci permetterà di pianificare ancor meglio i nostri

regali di Natale.

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CHRISTMAS

CruciverbaSudoku ORIZZONTALI1. E' alla moda a Boston3. Segue il fa6. Tumore di tessuto muscolare10. L'accordo trovato13. Pari in para14. Voragini, abissi16. Una incognita breve17. Foro della pelle18. La coppiera degli dei19. Un insetto o un motociclo22. La bocca latina23. Avvelenarsi lievemente27. Riforma iniziata da Gorbaciov nel198528. Insegnamento riservato a pochi 30. Tra do e mi31. Altare pagano32. Lo dice il dubbioso33. Una sconfitta per il pugile35. Sconfinati, smisurati38. Rimbalzo di suono40. Città svizzera42. Ognuno propugna le proprie43. Sigla di Vicenza

VERTICALI1. Zero a zero2. Inizio di novembre3. Circuito automibilistico in Belgio4. Oppure inglese5. Parte penzolante dell'orecchio6. Semplice, puro7. Una nota Merlini8. Tiene la merce in cantina9. Esagerata e ossessiva

11. L'insegnante degli alunni12. S'immolano per una causa15. Comune in provincia di Ancona (J=I)16. Nativo di Siena17. Uccelli molto comuni19. Serpente velenoso20. Scrive in versi21. Sono simili ai coccodrilli24. Si dice di un tipo al di fuori dal comune25. Arte che cura la conservazione della

bellezza26. Un'antica casa cinematografica29. Lettera dell'alfabeto greco33. Capitale dell'Ucraina34. Si mettono ai piedi in montagna36. L'uomo inglese37. Dispari di sale38. Iniziali di Petrolini39. Una posizione dell'interruttore elettrico41. Preposizione articolata

Proverbi sul Natale1. A Natale, freddo cordiale2. Natale col sole, Pasqua col tizzone3. Castagne verdi per Natale sanno molto e poi vanno a male4. Da San Martino (11 novembre) a Natale, ogni povero sta male5. Quando Natale viene in domenica, vendi la tonaca per comperar saggina6. Per San Silvestro, ogni oliva nel canestro7. Natale al sole Pasqua al freddo8. E’ Natale, fammi la mancia se ti pare9. Da Ognissanti a Natale i fornai perdono il capitale10. A Natale, mezzo pane; a Pasqua mezzo vino

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SPORT

A tavola con Roma e Fiorentina

ANGELO LETIZIA

Atavola con Roma-Fiorentina: ilclou della 15a giornata verràservito alle 12.30 all'Olimpico di

Roma, a seguire nel pomeriggio e poiin serata, Torino-Lazio e Parma-Laziocompleteranno il trittico di gare cer-chiate in rosso sul calendario, in unturno per lo più caratterizzato da deli-cati confronti diretti tra squadre delfondo classifica, come Sampdoria-Catania e Sassuolo-Chievo.Procedendo con ordine, i giochi saran-no aperti da Roma-Fiorentina all'oradi pranzo: per i giallorossi, dopo ilfilotto di 10 vittorie iniziale e i trepareggi consecutivi con Torino,Sassuolo e Cagliari, è arrivata aBergamo la prima sconfitta stagionale.E non si può certo dire sia stato unrisultato indolore: sul campodell'Atalanta, oltre ai tre punti agliavversari, la Roma ha pure lasciato perla prima volta in stagione la testa dellaclassifica alla Juventus, acuendo inmodo definitivo le problematiche digioco e di brillantezza che i campanel-li d'allarme suonati nelle ultime gior-nate avevano già lasciato intuire. Incasa romanista, solo all'ultimo verràsciolto il nodo del rientro in campo dicapitan Totti, alla cui indisponibilità èlegittimo collegare in buona partemolte delle difficoltà evidenziate da

una squadra apparsa ultimamentepriva d'identità e incapace di sopperirecon le alternative in rosa a un'assenzapesante come quella del Pupone. Daparte sua, la Fiorentina contro ilVerona, soffrendo forse più del lecitoma con merito, ha ritrovato vittoria,gioco e morale, e si presenta a Roma aviso aperto, in pieno stile Montella.Niente tatticismi o barricate, i violaall'Olimpico penseranno a costruire enon staranno a guardare, come delresto chiederà di fare Ventura al Torodi fronte alla Lazio, nella gara proba-bilmente più interessante del pomerig-

gio. L'allenatore dei granata ormai daanni si dimostra tecnico per palati fini,facendo sempre giocare in modo egre-gio le sue squadre, spesso pure soppe-rendo a evidenti lacune d'organico edando, o ridando, dignità a calciatorisconosciuti o caduti in oblio. Quandogioca, il Toro da sempre l'idea di unasquadra che sa quello che deve fare enon è un caso: se l'avversario è piùforte e in giornata, gli uomini diVentura non sono ovviamente imbatti-bili, ma per spuntarla su di loro biso-gna sempre dare il massimo. La Lazioè quindi avvisata, oggi servirà massimaattenzione e lucidità, proprio tutto ciòche è mancato nell'ultima batostarimediata in casa col Napoli, altrimen-ti saranno dolori e per Petkovic forse ilcapolinea in panchina. Proseguendo,non molto meglio della Lazio si puòdire poi stia facendo l'Inter: dopo labella vittoria di Udine e il coincidenteperiodo no del Napoli, l'obbiettivoterzo posto era sembrato quasi a por-tata di mano, i pareggi col Bologna eSampdoria invece non solo hanno fre-nato la rincorsa, ma hanno pure con-sento alla Fiorentina di riacciuffare inerazzurri al quarto posto. Sbagliaredi nuovo contro il Parma stasera alMeazza equivarrebbe all'ennesimaoccasione sprecata per una squadrache, rispetto al recente passato, si è disicuro rimessa in carreggiata, ma che

ha ancora tanta strada da percorrere epiù di un meccanismo da oliare e roda-re al meglio. Contro il Parma, oltretut-to, bisognerà poi tenere in giustoconto il fattore Cassano, ex che defini-re col dente avvelenato potrebbe esse-re addirittura riduttivo, non tanto peril rancore verso i colori nerazzurri,quanto per l'astio accumulato versoMazzarri, la cui prima mossa ufficialedopo la firma del contratto all'Inter, èstata quella di dare il benservito aFantAntonio senza neanche tanti com-plimenti o giri di parole. A parte que-sto, con gli emiliani Cassano sembrainoltre aver trovato di nuovo, come aGenova con la Samp, la sua dimensio-ne più adatta, con una squadra che losupporta o non lo sopporta, al contra-rio di quanto successo altrove, traen-done il massimo in termini di gol ecostruzione di gioco, esattamentequello che i giallorossi si augurano diottenere pure stasera a Milano. Primadi Inter-Parma, nel pomeriggio parti-colare attenzione merita Verona-Atalanta, con i padroni di casa voglio-si di riscattare il passo falso di Firenzee l'Atalanta alla ricerca di un nuovorisultato di prestigio dopo essersi resadomenica scorsa protagonista dell'im-presa di battere la Roma, in preceden-za fallita da tutti in stagione. Allo stes-so orario di Verona-Atalanta, si dispu-teranno Cagliari-Genoa, due squadre

in salute e al momento senza assilli diclassifica, e Sampdoria-Catania, ilprimo dei due delicati scontri salvezzache con Sassuolo-Chievo completanoil quadro della giornata. A Genova siritrovano davanti penultima e ultimain classifica, con i blucerchiati padronidi casa avanti di soli due punti ma chesembrano aver tratto gran beneficiodall'avvento in panchina di SinisaMihajlovic, l'esatto contrario di quantosta avvenendo a Catania, dove l'esone-ro di Maran e l'arrivo al suo posto diDe Canio, non solo non ha prodotto ibuoni effetti sperati, ma sembrerebbeaddirittura aver determinato un'ulte-riore passo indietro. Bene comeMihajlovic è invece partito Corini sullapanchina del Chievo: all'esordio, subi-to vittoria e derby cittadino per ilChievo, che oggi proverà a ripetersi aReggio Emilia sul campo del Sassuolo.Come la Samp sul Catania, anche gliuomini di Di Francesco partirannoavanti di due punti in classifica ma nonnettamente favoriti: il Chievo vistoall'opera domenica potrebbe crearepiù di un grattacapo, anche in virtù delfatto che il Sassuolo vincendo avrebbesi la possibilità di portare a più cinqueil vantaggio sull'avversario, ma nellostesso tempo, in caso di sconfitta, siritroverebbe addirittura scavalcato inclassifica dal rivale di giornata. Buoncampionato a tuti

IN EVIDENZA

Martedì sera, adIstanbul, nella tanadel Galatasaray ,laJuventus si giocheràla qualificazione alturno successivo diChampions Leaguesenza Pirlo

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SPORT

L'invincibile e mitica Juve Siderno dell'anno 1966.All'epoca si giocava al campo "Francesco Romeo" diVia Bello. Questi gli undici leoni sapientemente guidata

da Mimmo Cataldo...Gergolet, Baccheretti, Marinaro, Santagati, DeGirolamo, Marin. Sotto Latella, Prochilo, Muià, Voltolina e Frascà....

CCARARTOLINE STOLINE SPORPORTIVETIVE

CASTORI SALTA DOPO POCO PIÙ DI UN MESE

Gianluca Atzori ritorna sulla panchina della Reggina

Non si è giocato a Croce Valanidi sabato scorso ed ilSiderno ne ha approfittato per ricaricare le batterie in vistadella delicata sfida odierna che si disputerà al “Raciti”con-tro l’ostico Polistena. Mister Mollica chiede la quarta vit-toria consecutiva della sua gestione. Da quando il tecnicoafricese ha preso in mano le redini della squadra sono arri-vate tre vittorie di fila. Nessuna rete subita e solo tre mar-cature di Carabetta e dei fratelli Serra hanno fruttato novepunti in classifica che hanno collocato la compagine tantocara al presidente Racco in sesta posizione, anche se,verità per verità, c'è da dire che attualmente la graduatoriaè estremamente ingarbugliata. Certamente bisogneràrinforzare l'organico con qualche altro elemento perchè lastrada è ancora lunga. La società conta di avere il sostegnodel pubblico per portare il Siderno ad una nuova ed impor-tante vittoria, Polistena permettendo.

Il Siderno di Mollica tenta il poker col Polistena

Il consiglio direttivo del Cr Calabriaha diramato il programma per i recu-peri delle gare dei campionati rinviatiin questo fine settimana. Si giocherà il4 e 5 gennaio, mentre la slitta laFinale di Coppa Italia. ECCO IL COMUNICATO APPAR-SO SUL SITO www.crcalabria.itIl Consiglio Direttivo del ComitatoRegionale Calabria, premesso chenon è stato possibile provvedere alloslittamento dell’intera giornata deicampionati non disputata, per nonalterare le concomitanze con le garedei campionati maggiori già program-mate, dispone che il recupero dellegare rinviate lo scorso 30 novembre e

1° dicembre 2013 verrà effettuatonelle giornate di seguito specificate:Campionati Eccellenza, Promozione,1^,2^ e 3^ categoria Sabato 4 e Domenica 5 Gennaio 2014Campionato Allievi e GiovanissimiRegionaliVenerdì 3, Sabato 4, Domenica 5 eLunedì 6 Gennaio 2014 Campionato Juniores RegionaleCalcio a 5Domenica 8 e Lunedì 9 dicembre2013 Calcio a Cinque “serie D”Sabato 28 e Domenica 29 dicembre2014La Finale di Coppa ItaliaDilettanti viene posticipata aMercoledì 8 gennaio 2014.

date recuperiDilettanti

Magliette di gioco nuove di zecca con icolori sociali della squadra, ovviamente.Un premio utile per le cinque formazionidilettantistiche calabresi che si sono aggiu-dicate il premio Fair play Tim Cup per ilmese d’ottobre. Primo appuntamentomensile per l'iniziativa per promuoverelealtà e correttezza. Il riconoscimento èandato alle formazioni dell’Audax, CalcioGiovanile Catanzarese, Davoli e alle reg-gine Brancaleone e Roccella . Giovedì

pomeriggio nella sede del comitato LndCalabria alla presenze di dirigenti calcisticidi primo piano e di rappresentanti dellaTim la prima premiazione. Ce ne sarà unain ogni mese da qui alla fine della stagione.Il riconoscimento andrà a quelle Asd intesta nella classifica disciplina dei rispettivitornei regionali dilettantistici con l’impeg-no però di omaggiare le formazioni pernon più di una volta. In tutto, numeri allamano, i team premiati saranno 40. Alla

Fair play: Lnd e Tim premiano cinquesquadre. Nella locridericonoscimento alRoccella ed alBrancaleone

Dopo la sfida persa con lo Spezia sembrava che il mister di San Severino Marche avesse ottenuto una fidu-cia a tempo, invece nel giro di poche ore c'è stato un cambio di passo da parte della dirigenza che dopouna serie di valutazioni ha stabilito di richiamare Atzori il quale accettando ha anche posto una serie divincoli, tra cui il rinnovo automatico del contratto in caso di salvezza, a una società in preda a un contin-uo valzer di panchine. Ciò che più spiace per quanto riguarda l'esonero di Castori, giustificato dai risultatiottenuti anche se il tempo è stato poco, è il trattamento riservato all'ormai ex mister che in assenza dicomunicazioni dalla società era pronto per dirigere l'allenamento in vista del match contro il Chievo pre-visto domani pomeriggio al Bentegodi.Ecco la nota ufficiale della società amaranto:La Reggina Calcio rende noto di aver sollevato dall’incarico di responsabile tecnico della Prima Squadra

il Sig. Fabrizio Castori. Il Club, ringraziandolo per l’impegno profuso e la professionalità dimostrata, augu-ra a lui ed al suo staff le migliori fortune per il loro futuro. Fabrizio Castori si congeda con queste parole.“Sono rammaricato, com’è ovvio che sia. In questi 40 giorni, io e il mio staff abbiamo lavorato quotidiana-mente 12 ore, senza mai risparmiarci, per il bene della Reggina. Ringraziamo i ragazzi per la disponibil-ità dimostrata, lasciamo una squadra in salute. Dispiace non esser riusciti ad accelerare un processo dicrescita che, sono certo, condurrà la Reggina a raggiungere l’obiettivo della salvezza. L’epilogo amaro noninficia la stima sincera che nutro per il Presidente Foti, è stato un piacere lavorare con lui e colgo l’occa-sione per ringraziarlo, insieme al Direttore Giacchetta, per la fiducia che mi hanno accordato facendomiconfrontare con una piazza così importante. Saluto dunque con affetto l’ambiente amaranto, è stato unonore allenare questo Club”.

1982

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L’unica novità in casa del Marina di Gioiosa è che idirigenti si sono incontrati con la nuova ammini-strazione comunale per cercare di trovare una solu-zione all’annosa vicenda dello stadio comunalevisto che è dall’inizio di questa stagione che i giallo-rossi hanno dovuto emigrarechiedendo ospitalità all’ammini-strazione della vicina RoccellaJonica che si è gentilemente pre-stata e che va ringraziata, ma unacosa è giocare sul proprio campoaltra cosa è giocare sul tappeto diRoccella Jonica. Vedremo cosaaccadrà nei prossimi giorni anchese sembra che il neo Sindaco diMarina di Gioiosa Jonica abbiapromesso il suo interessamento alfine di risolvere la questione.Dopo l'avvento di MaurizioPanarello al posto di PasqualeRotondo sulla panchina delMarina di Gioiosa, incominciatocon un pareggio contro un discre-to Filogaso. Oggi pomeriggio si ritorna a Roccellaper affrontare il Soriano. Il nuovo allenatore è con-sapevole di aver dato una prima risposta, pur essen-do ancora all'inizio del suo lavoro e di un percorso

che dovrà riportare il Marina di Gioiosa in posizio-ni degne del proprio blasone c'è ancora molto dalavorare per migliorare diverse cose . Intanto saràimportante per Marina di Gioiosa recuperarequalche giocatore importante che permetterà alla

formazione giallorossa di gio-carsela a viso aperto per cerca-re di ottenere il massimo delrisultato. Non sarà una garafacile ma il Marina di Gioiosacercherà di giocarcela comedel resto ha sempre fatto fattoscendendo in campo con lamassima concentrazione edeterminazione al fine di otte-nere una vittoria preziosissima.Il Marina di Gioiosa sulla cartanon è inferiore a nessuno, ma èpur vero che la vittoria stamancando da qualche gara eservirebbe per riuscire a rialza-re la posizione di classifica chein questo momento appare

lacunosa. La partita odierna, nasconde molte diffi-coltà, ma è inutile dire che c’è un solo risultato peril team jonico ossia la coquista dei tre punti.

Nicodemo Barillaro

Dopo la vittoria ottenuta sul campo delGallico-Catona, prima della sosta forzata didomenica scorsa, i punti di distacco dalla

seconda classificata erano saliti a sette ed ilRoccella di Ciccio Galati può continuare la marciasolitaria in vetta alla classifica del campionato diEccellenza gestendo questo buon divario di puntirispetto alle più immediate inseguitrici. Tutto sem-bra girare per il meglio in casa amaranto. C'è gran-de entusiasmo e soprattutto c'è la volontà del grup-po di dare fondo a tutte le energie per acciuffare unprestigioso traguardo quale potrebbe essere la con-quista del campionato interregionale che sarebbeuna vetrina importante per l'intero movimento cal-cistico locrideo alle prese con gravi difficoltà strut-turali ed economiche. Siamo tutti uniti a fare il tifoper il Roccella perchè questa potrebbe essere dav-vero l’anno della svolta. Oggi Calabrese e compa-gni saranno di scena al “Nicola Coscia” di

Guardavalle per affrontare i locali. Ciccio Galatichiede strada alla sua ex -squadra, quella del suopaese, per avvicinarsi al sogno della serie D e perentrare nel libro della storia. I giallorossi del presi-dente Surace hanno cambiato guida tecnica chia-mando, al posto dell’esonerato Calabrese, il neoallenatore Saverio Gregorace. Il Roccella giocheràsenza avere molta fretta ma cercherà di colpire laretroguardia ospite al momento giusto potendocontare su un trio d'attacco di assoluto spessorecome quello composto da Femia, Carbone e Saffiotioltre che dallo sgusciante, ex di lusso, Criniti. Unapartita dalla quale potrebbero emergere quelle con-ferme necessarie per prendere consapevolezza chequesta potrebbe essere davvero la stagione giusta.Sugli spalti dello stadio di Guardavalle ci si attendeil pubblico delle grandi occasioni per trascinare gliamaranto alla undicesima vittoria stagionale.Antonio Tassone

Il torneo “By Night” svoltosi nell'ambito del quintoTorneo nazionale di burraco svoltosi a Sorrento, èstato vinto dalla coppia composta da GisellaGnisci/Marisa Romeo, dell'“Asd Burraco Siderno”.Una grande soddisfazione anche per il presidenteFrancesco Ruso, ottimista in vista dodicesimoTorneo nazionale di burraco “Città di Roma”, inprogramma tra il 24 e il 26 gennaio prossimi.La competizione di Sorrento è stata organizzata dal-

l'associazione “Come, quando, fuori, piove”, pre-sieduta da Loredana Soldatini e ha ottenuto unenorme successo considerati i 124 tavoli che hannoospitato diversi circoli italiani per un totale di 496giocatori. Nell'occasione l'“Asd burraco Siderno” hastretto un gemellaggio con l'associazione “Come,quando, fuori, piove”, alla presenza del presidentedella Federazione italiana burraco, SalvatoreModica.

Roccella: la strada che conduce alla serie D passa da Guardavalle

M. di Gioiosa contro il Soriano Panarello vuole 3 punti

Il Gioiosa Jonicaospita la forteBagnarese Domenica di stop per il Gioiosa Jonicache dopo aver ottenuto un’importantevittoria sul campo della BenestarNatileseha tirato un grande sospiro di sollievoperchè ovviamente, nonostante le buoneprestazioni della squadra, i risultati ulti-mamente non erano arrivati. Sono inmolti a credere che il vero campionatodel Gioiosa Jonica inizierà da questopomeriggio allorquando i ragazzi di casariceveranno l'ostica Bagnarese di misterLaurendi. Una partita insidiosa che ipadroni di casa dovranno giocare congrande determinazione per riuscire adottenere tre punti di platino in prospetti-va futuro. Silvano recupererà diversi ele-menti per la gara di oggi. La formazioneche andrà in campo si opporrà allaBagnarese in condizioni tecniche accet-tabili dopo che la stessa è stata, almenoultimamente, falcidiata da infortuni esqualifiche . Gli ospiti sicuramente ven-deranno cara la pelle pur di riuscire aportarsi via almeno un punto.

manifestazione della Figc hanno preso parte ilsindaco di Catanzaro Sergio Abramo; il vicepresidente della Lnd, Antonio Cosentino;Luca Di Guida, responsabile Tim perCampania e Calabria, CristianoHabetswallner, responsabile delle sponsoriz-zazioni di Telecom Italia, il consigliere fed-erale della Lega Nazionale DilettantiSalvatore Colonna e ovviamente il padrone dicasa, Saverio Mirarchi, ai vertici del ComitatoCalabro.

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Grande soddisfazione per il presidente dell'“Asd burraco Siderno”, Francesco Ruso

Burraco, la coppia Gnisci/Romeovince il “By Night” di Sorrento

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A cura di:Patrizia Pellegrini NaturopataBioterapia Nutrizionale®Presidente AssociazioneCulturale Tone www.associazione-tone.it [email protected]

Scegliendo il miele preferibilmente quello di produzione artigianale, non sottoposto ai proce-dimenti industriali necessari per lo stoccaggio e la commercializzazione su larga scala, il mieleviene impiegato nel percorso nutrizionale e medicamentoso. Il miele non si può considerareun semplice dolcificante, ma costituisce un vero e proprio alimento tanto che mangiare unafetta di pane e miele equivale a mangiare un pasto completo. Pertanto non può essere consi-derato come lo zucchero, contenendo , rispetto a quest'ultimo, centinaia di nutrienti ed oli-goelementi. I principali elementi presenti nel miele sono proteine contenenti una serie di aminoacidiessenziali, oligoelementi come magnesio, silicio, fosforo, zolfo, manganese, potassio, calcio,rame, ferro, cloro, zinco e cromo, vitamine C, B1 , B2 , PP, B6 , fitostimoline.Il suo effetto anti-virale ed antibatterico dipende dal contenuto di aromatici come eucaliptolo, limonene… Nell'alimentazione il miele viene impiegato a colazione o per merenda nelle malattie da raf-freddamento, nelle affezioni respiratorie catarrali e nell'astenie. Per il contenuto proteico, vita-minico e minerale, il miele tonifica e ristruttura i muscoli di soggetti dediti ad attività sportiva.

Gustosapori&

A pignolata

La pignolata calabrese è un dolce di Natale, semplice da realizzare,molto amato soprattutto dai bambini e che può essere preparato inpochissimo tempo anche per Carnevale. La ricetta è nota in tutta Italiae possiede nomi differenti man mano che ci si sposta da una regioneall'altra; anche nella stessa Calabria c'è una ricetta simile con nomidiversi. Si tratta di piccoli gnocchetti di pasta dolce, fritti esuccessivamente cosparsi ancora tiepidi con il miele caldo e decoraticon una cascata di codette colorate di zucchero.

Ingredienti per la pignolata calabrese:- 300 gr di farina- 3 uova - 100 gr di zucchero - 1 bicchierino di liquore Strega- 30 gr di burro - 500 gr di miele - Latte q.b.- 1 bustina di vaniglia - 1 scorza di limone- olio per friggere q.b.- una manciata di codette di zucchero colorate

PREPARAZIONE

Ponete la farina su un piano di lavoro e create unafontana, aggiungete lo zucchero, le uova, la vaniglia, illiquore e il burro sciolto; quindi mescolate con cura eformate un impasto omogeneo. Coprite e lasciateriposare per 30 minuti; dopo prendete l'impasto e for-mate degli gnocchetti che metterete da parte su untelo leggermente infarinato. Scaldate l'olio e buttategli gnocchetti in modo che possano dorarsi a fuocomoderato; scolateli e fateli asciugare sulla carta assor-bente. In un tegame sciogliete il miele, profumatocon la scorza di limone, versate gli gnocchetti emescolate con cura, in modo da amalgamare il tuttobene. Sistemate i dolci ancora caldi su un piatto, for-mando una piramide e cospargeteli con una mancia-ta abbondante di codette di zucchero.

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“La marginalitàdella natura comeespressione pittoricaedi denuncia”

abbandonate ma anche spazi più piccoliquasi invisibili: le erbacce dentro l’asfaltorotto, ai margini di una strada o agli angolidelle scalinate sono riserve naturali di ric-chezza biologica, che hanno pieno dirittoall’esistenza e che la giovane artista fa rie-mergere nelle sue opere per darne lustro evalore. In merito alla sua ispirazione pittorica laGattuso racconta: “Tra questi frammenti dipaesaggio, nessuna somiglianza di forma.Un solo punto in comune: tutti costituisconoun territorio di rifugio per la diversità.Ovunque, altrove, questa è scacciata.” Lapittura come ribellione dell’innaturale, delcontroverso e del nascosto. Ricrescita, vita,naturalezza e libertà nelle sue opere ricche disegni e colori.Attraverso modesti periodi di osservazione,la natura diventa protagonista della sua sen-sibilità espressiva: tra staticità e dinamismole erbe cosiddette “randagie” acquistanonella sua mente e nel suo lavoro una lorointima dignità. Cosi nascono le opere dellagiovane artista. I segni sulla tela assumonotratti distintivi, diventano quasi calligrafici. Èla gestualità che colpisce: trecce piccole, cor-pose che creano effetti vibranti, di movimen-to; tracce magre, lineari, colature di colore… il tutto si intreccia tessendo la trama del-l’immagine come un grande giardino plane-tario. Il movimento del gesto, concepitocome grafia, simula l’atmosfera del terzo

La ricerca artistica della reggina AlessandraGattuso è molto interessante e fuori da nor-mali schemi artistici convenzionali in quan-to nasce effettivamente da un ambito tecnicoparticolare, scrutando il mondo creativo delfrancese Gilles Clement, (paesaggista, inge-gnere e soprattutto giardiniere come egliama definirsi). Si lega fortemente ai concettidi biodiversità e di marginalità che hannoinfluenzato particolarmente la sua espressio-ne artistica. I frammenti di paesaggio chesfuggono all’uomo, i boschi, le grandi aree

ARARTE E DINTORNI TE E DINTORNI di Domenico Spanò

Si è parlato di “Stampa Migrante” alComune di Siderno venerdì 29 novem-bre. L'incontro dal tema “Società e poli-tica nella Calabria liberale” dedicato aidocumenti ritrovati del sindaco PietroCampoliti, organizzato dallaDeputazione di Storia Patria per laCalabria e dall'Istituto Calabrese per lastoria Aic. Molte le presenze di giornali-sti, storici e ricercatori calabresi.All'incontro, coordinato da Giuseppe

Caridi, hanno partecipato anche il pro-fessore Giuseppe Masi, VincenzoCataldo e Mimmo Romeo. Oltre aPantaleone Sergi, giornalista e docenteall'Università della Calabria, haapprofondito alcuni aspetti della suaricerca pubblicata in Italia dall'editoreRubettino con il sottotitolo “Giornalidella diaspora italiana nel mondo e del-l'immigrazione in Italia”.

Siderno ai tempi del sindaco Campoliti

AlessandraGattuso

Incontri poetici

CULTURA E SOCIETÀ

Presentazione dellaraccolta di poesieIcaro di DanielaFerraro a Locri

SABATO 14 DICEMBRE 2013 Orario 17.30PRESSO LA SALA CONCILIARE DEL COMUNE DI LOCRI (RC)Corso Matteotti

Moderatore: Vincenzo De Angelis (critico letterario)

Porgono i saluti: Giovanni Calabrese (sindaco di Locri)Anna Sofia (assessore P.I.)

Con la partecipazione di :Daniela FerraroFranca Evoli (Associazione cult. N. Arghiropoulos)La Riviera

Il ritrovamento e restauro di documenti relativi a Pietro Campoliti ed alla sua famiglia, a cura dell’IstitutoCalabrese per la Storia dell’antifascismo e dell’Italiacontemporanea di Cosenza, ci spinge a scrivere alcune parole sul periodo storico che lo vide sindaco di Siderno.

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paesaggio. Il territorio reggino è colmo di terzo paesag-gio. I terreni qui prima sfruttati e poi abban-donati sia dall’individuo singolo che da siste-mi tumorali più o meno legalizzati, divengo-no la superficie ideale per le erbe vagabondea favore della biodiversità. Oggi la flora fug-gita dai giardini rigidamente disciplinati nonvede l’ora di trovare un suolo favorevole perdiffondersi e la giovane artista li ricrea libe-ramente sulla propria tela. Nelle sue operec’è anche una forte denuncia: le aree dismes-se industriali ( vedi l’ex area Liquichimica diSaline Joniche) sono considerate come areein pericolo e da salvare. Sensibilizzare con ilsegno ed il colore equivale a denunciare lariconquista di un suolo da parte della natura.Istigato dal vento o dalla mano dell’uomo, ilflusso naturale dei vegetali non fa considera-re la pianta come un oggetto finito; il giocodelle trasformazioni sconvolge costantemen-te il disegno del giardino naturale. Alessandra Gattuso nasce a Reggio Calabrianel 1987. Diplomata in Arte Applicata - Artee restauro delle opere pittoriche nel 2006.Diploma di primo livello in Arti Visive, conindirizzo pittura, presso l’Accademia di belleArti di Reggio Calabria nel 2010 e nel 2012consegue il diploma di laurea di secondolivello in Arti visive e discipline dello spetta-colo presso lo stesso Istituto. Ha partecipa-to a numerosi concorsi artistici e mostre col-lettive, risultando vincitrice di vari premi.

NICODEMO ANGÌ

Il nome di Piergiorgio Odifreddi è ben noto,così come quello di Lucrezio, poeta latinomisterioso nella vita ma famoso per la suamonumentale opera filosofico didascalica.A non molti sarebbe venuto però in mentedi citare il primo come traduttore e prosato-re del secondo, eppure così è.L'opera che Odifreddi ha presentato alPalazzo della Cultura di Locri il 27Novembre scorso - Come stanno le cose – Ilmio Lucrezio, la mia Venere – è infatti unatraduzione non letterale ed una messa inprosa del poema di Lucrezio.Il motivo per il quale lo studioso si è cimen-tato in questa revisione è stato spiegato dalui stesso con motivazioni che hanno per-messo ai presenti di comprendere i “per-ché” di una scelta solo in apparenza partico-lare.Lucrezio si era infatti reso portavoce di cor-renti filosofiche epicuree, intrise di materia-lismo e atomismo e che ponevano al centrodel Cosmo la Natura e la Realtà e non gliDei. Per questo motivo – ha spiegato

Odifreddi – il prezioso testo era stato boi-cottato e spinto nell'ombra in quanto il suomaterialismo scientifico “puzzava di zolfo”ed era considerato contrario alla religionecristiana.Essere sgradito al “sistema” e accostarsi allarealtà senza preconcetti e superstizioni – lai-camente, quindi – sono per Odifreddi moti-vi di merito e rispetto tali da suggerire illavoro che si è poi concretizzato nel libro(Edito da Rizzoli).Il “matematico impertinente” ha infatti unastoria – professionale, come autore, divulga-tore e docente, e privata – improntata a fierebattaglie in favore del rigore scientifico edella laicità; posizioni queste che hannoanche catalizzato un carteggio con PapaBenedetto XVI, brani del quale sono statiletti dalla professoressa Autelitano,Direttrice dell’Istituto “Oliveti – Panetta” diLocri che ha organizzato l'evento.La partecipazione a questo “bagno” di idee,dialettica e citazioni è stata massiccia, con laplatea e la galleria del Palazzo della Culturagremite di studenti, molto interessati e par-tecipi nel proporre ad Odifreddi domandedi ogni tipo.Un ospite così importante non poteva poinon ricevere il saluto dell'AmministrazioneComunale, rappresentata dall’Assessorealla Pubblica Istruzione del Comune diLocri, avv. Anna Rosa Sofia, che si è compli-mentata per l'originalità dell'interessanteopera.

PiergiorgioOdifreddi e

Lucrezio, innoalla Natura

Hic sunt Leones

Il matematico e saggistapiemontese ha presentato aLocri la sua traduzione delpoema De Rerum Naturadell'autore latino Lucrezio

All’Unical “Sud libera Sud”Il prossimo appuntamento di Pino Aprile, è promosso dai movimentiassociativi Briganti e Pedagogia della R-Esistenza dell’Università dellaCalabria, per mercoledì 11 dicembre presso l’University Club (cubo23/C) dell’Ateneo di Arcavacata di Rende. Tema dell’incontro “SudLibera Sud” con la presentazione del nuovo libro di Pino Aprile “Il Sudpuzza”. All’incontro interverranno numerosiesponenti dell’associazionismo meridionale,a partire dal presidente dei Briganti, ValerioRizzo, e dal presidente del MovimentoCulturale Insorgenza Civile, Nando Dicè.«L’obiettivo dell’incontro - informano gliorganizzatori - è rilanciare la questione dellosviluppo del Mezzogiorno, partendo da unaprospettiva rigorosamente meridionalista.C’è un nuovo Sud che ogni giorno lotta dura-mente per riscattare la sua condizione seco-lare di forzato arretramento economico-sociale. C’è un Sud che produce economialegale nonostante le mafie e il disinteressedello Stato centrale egemonizzato dallafinanza settentrionale». «Sud libera Sud èuna sfida epocale per la quale la comunitàmeridionale è ormai pronta: non più spetta-tori del destino ma protagonisti della propria storia». All’incontroparteciperanno anche il giornalista Arcangelo Badolati, lo Storico delMedioevo prof. Pietro Dalena, l’imprenditore e Testimone di GiustiziaPino Masciari, il presidente nazionale di Federcontribuenti MarcoPaccagnella e altri operatori della cultura, dell’economia e del sociale.

Il Mediterranean Experiences Festival,è alla sua settima edizione. Quest’annosi svolge a Reggio Calabria dal 9 al 14Dicembre, concludendosi con un con-certo del baritono Vincenzo Nizzardo edella pianista Chiara Barillà, che si svol-gerà al teatro Cilea di Reggio Calabria.Il Festival del Mediterraneo vede la par-tecipazione di numerosi registi, artisti,con la proiezione di numerosi film, alcu-ni dei quali presentati come prime mon-diali. Questa settima edizione si sposacon la solidarietà, infatti vede comepartner principale Medici con l’AfricaCuamm, la più grande e antica associa-zione di medici missionari italiana. IlFestival del Mediterraneo vuole essere,essenzialmente, un Percorso alla ricercadell’Identità Mediterranea, del Sudinteso come cammino lento e fascinoso,comunitario e partecipato, una viamediterranea alla vita, dove gli occhi, ilcapo, le spalle, le gambe, lo sguardo rac-contano condivise storie di bellezza, dirapimenti del cuore, di amore, sacrificio.È la sintesi del coraggio di amare la vitaoltre ogni barriera, con il sentimento diuna esperienza che si protrae di genera-zione in generazione, al di fuori dei ritmifrenetici imposti dal modello di vitaoccidentale. Il Festival, con i suoi per-corsi, propone un modelloMediterraneo alla vita. Lo stesso deituareg che affrontano il deserto, lo stes-so del contadino calabrese che, alleprime luci dell’alba Mediterranea,affronta le fatiche, ma anche i profumi,gli odori e i colori di una nuova giorna-ta. Le diverse esperienze s’impongonosingole e collettive insieme. Un Percorsoche scopre colori, suoni, persone, cultu-re, sapori, idee di popoli differenti, manati dallo stesso mare e illuminati dallastessa luce mediterranea.. La Fruizione

presenta momenti di alternanza deiruoli che permette agli stessiProtagonisti del Festival (attori, giorna-listi, registi, scrittori, musicisti, artisti econvegnisti) di effettuare un propriopercorso nelle vesti di pubblico e, altempo stesso, il Pubblico diventa Attorecon la propria curiosità, percezione einterazione con gli Eventi che si succe-dono come fasi domestiche, di tutti igiorni. Una evento che accade nel cen-tro del Mediterraneo, che passa per icibi tipici, le ceramiche, i giuochi, gliarredi in legno, i fuochi all'aperto, ilcolore dell'olio e il sapore del vino. LaPercezione diventa tattile e corporea

allo stesso tempo, Tempo che fluisce,misurato durante tutta la manifestazio-ne, dalle quinte, alla platea, dal backsta-ge, all'applauso, dal sorriso, all'abbrac-cio. Una Nuova Forma-Tempo: l'Ideadella Festa come partecipazione allaconoscenza di nuove Esperienze, dinuove persone e solide tradizioni.Anche per questo il premio si intitola auno storico del territorio, Gino Votano.Soprattutto, un contadinod’Aspromonte che ha vissuto e scritto lastoria della sua gente.

Francesco VotanoVincenzo Carrozza

Medef 2013Il Festival del Mediterraneo vuole essere, essenzialmente, unPercorso alla ricerca dell’Identità Mediterranea,delSud inte-so come cammino lento e fascinoso, comunitario e partecipa-to, una via mediterranea alla vita

Martedì 10 dicembre, ore 10.30, presso il palazzo di Confindustria, nel saloneconvegni, via del Torrione 96, si svolgerà la tavola rotonda Mezzogiorno unastoria finanziaria su Nicola Zitara, interveranno Rosario Condarcuri (editorede “La Riviera”), Vincenzo Carrozza (medico, scrittore), Antonia CapriaZitara (artista), Francesco Labonia (direttore “L’Indipendenza”).Mercoledì 11 dicembre, ore 10, sempre nel salone convegni di Confindustriasi terrà l’incontro Ragionamenti su “Letteratura Calabrese” di Pasquino Crupicon: Gioacchino Criaco (scrittore), Domenico Gangemi (scrittore), AlbertoCisterna (magistrato), Francesca Cozzupoli (direttrice Confindustria ReggioCalabria), Angela Crupi.

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Parlandodi...

ATTUALITÀ

DOMENICA 08 DICEMBRE 2013 LA RIVIERA 30

1-Alla presentazione del libro diFrancesco Ceniti sulle gesta del grandeciclista Marco Pantani si è rivisto ilcorridore sidernese Roberto Sgambelluriin compagnia dell’amico Mimmo Romeoe della mamma del “pirata” , la signoraTonina. 2- I nostri amici Luigi Sarroino, LuigiGandolfo e Anthony “the voice”. Il trisd’assi è servito. 3-Una delle tante singolari protestemesse in atto dal signor Panetta. Stavoltalo si è intravisto “incappucciato” lungo lastrada statale 106 nei pressi del comune diMarina di Gioiosa. Il signor Panetta riescesempre ad attirare l’attenzione su di sè edi controlli si rendono necessari

POLITICPOLITICA EA EDINTORNI ...DINTORNI ...

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LOQUI E SPROLOQUI LOQUI E SPROLOQUI di Filomena Cataldo

Lina delle tante virtù che a te non èmai mancata è la speranza,fondamentale nella vita, perché ti da ilcoraggio di affrontare il futuro cosìincerto e così imprevedibile. Haifronteggiato tutti, senza mai fermarti,sei caduta e ti sei rialzata cercando diconvincerci sempre con le parole chele cose potrebbero andarediversamente se solo si pensasse adessere un po' più ottimisti. Sei lanostra sicurezza ed è per questo che tidiamo ascolto fiduciose e coesecercando di allontanare la realtànegativa che incombe. Per i tuoi 60anni, vogliamo essere noi a spingertiaffinché tu non distolga lo sguardorivolto al futuro. Ma di continuare arelazionarti con il mondo così comesei con il tuo modo di essere.

Buon compleanno. Lidia, Loredana e Rosaria

AAUGURI LINAUGURI LINA

Molte ricerche tracciano un identikit preciso del gio-vane studente italiano: realista, pragmatico, pocoottimista nei confronti del futuro, soprattutto se inesso si spera di vedere ricompensato l'impegno e lacostanza riposte nello studio. Uno studente preoccu-pato del lavoro piuttosto che della carriera professio-nale, dell'essere qualcuno, del distinguersi fra tanti.Questa sfiducia e disillusione si concretizza, nei loca-li antistanti le scuole, in frasi del tipo “Si, studiare! Eper fare cosa....?” oppure “Stamane non avevo nullada fare e sono venuto a scuola”. Si potrebbe conti-nuare all'infinito, creando addirittura un Dizionariodello studente realista e pragmatico. Quello studen-te, appunto, che considera il lavoro un bene prezio-so, talmente prezioso (e precario) da rinunciare aipropri sogni. Anche perché, sostengono fermamen-

te i giovani, “ più che il sapere e il sapere tanto, ciòche conta nel trovare un lavoro fisso e fare carrierasono le “raccomandazioni”, “le conoscenze”. Bastavedere quel politico - continuano convinti - o il figliodi o la figlia di, insomma”. La fotografia che ne deri-va è quella di un'Italia priva di opportunità, di spe-ranze. Lo storico Le Goff, commentando le protestenelle banlieu parigine del 2005, le ha definite “larivolta di una generazione che non ha più avvenire”.Estremizzando, può darsi. Ma di fatto questo è quel-lo che si evince dagli stati d'animo dei giovani in cui,il punto di vista dello studente straniero, è ancora piùpreoccupante “ In Italia non c'è futuro, non è unpaese per giovani. I ragazzi italiani vanno via”.Ciò che a scuola si chiama demotivazione, refratta-rietà, è in realtà consapevolezza del quotidiano; que-

sti ragazzi non sono preoccupati del futuro, tantoappare privo di progettualità, quanto dello sbarcareil presente. Del fare qualcosa; del non perderetempo in attività senza alcuna finalità pratica. In tuttoquesto, se mai fosse pensabile addebitare una colpa,essa sarebbe rinvenibile nell'arrugginito e ingolfatosistema della scuola italiana. Una scuola che, nono-stante i gloriosi natali, risulta ormai fuori campo,priva di scelte strutturali importanti, di riforme, diinvestimenti per adeguare il sistema scolastico aquello degli altri paesi europei (almeno). L'obiettivo,ribadito anche nella Conferenza Internazionale delLavoro (Ginevra, 2012), è quello di agire per rilancia-re l'occupazione giovanile e mettere, dunque, unapezza allo strappo generatosi tra formazione e mer-cato del lavoro.

Come vivono i giovani il momento della formazione?

Nonostante ciò che appare, ilmondo non risponde tutto allestesse leggi del sistema unico che

chiamiamo Occidente. Vi sono percorsialternativi, vicini a noi e pur diversissi-mi. La home schooling, per esempio. Lamessa in crisi radicale della scuola del-l'obbligo. Ho incontrato Elena, che ciracconta la sua esperienza.Le tue origini e il tuo percorso?Sono nata a Locri e ho frequentato le

scuole qua, poi sono partita, come tutti,per l'università, Milano. Dopo dieci anniho capito che la vita di città non mi inte-ressava e ho cominciato a girarel'Europa. In attesa di mio figlio però, hodeciso che avevo bisogno di un postopulito, sano, dove farlo crescere.Dove e come vivete?In Puglia, in campagna, anche se nonabbiamo mai smesso di viaggiare, maga-ri con il camper. Cerchiamo l'autosuffi-

cienza, coltivando quello che ci serve,facciamo il pane, il miele. Scambiamociò che produciamo con quello che altriproducono e noi non abbiamo. I super-mercati non ci vedono mai.Cosa è la home schooling?La scuola parentale è l'impegno daparte dei genitori ad occuparsi dell'istru-zione dei figli entro le mura domestiche.La legge dice che l'istruzione obbligato-ria può essere fornita dalla famiglia chedimostri di averne le capacità tecniche. Non sono contraria alla scuola di stato.Laddove le famiglie non possano affian-care i figli, è giusto che il sistema socialedia questa opportunità. Come si svolge in pratica?A parte i libri, la cultura è fatta anche dicose pratiche, conoscere le api e comefanno il miele, saper fare il pane, cono-scere le erbe dei campi, non si imparasolo stando seduti tra i banchi. Per pre-parare le dosi di una ricetta ci vuole lamatematica. Mio figlio segue corsipomeridiani di teatro, musica, insiemead altri coetanei. Organizzo da me delle

giornate di home schooling con altribambini, facciamo cose insieme.Come avete maturato la decisione dellascuola parentale? Ci abbiamo provato con la scuola, inprima elementare, ma non ci siamo tro-vati bene. Elio tornava a casa e diceva:“ma quanto urlano le maestre?!”. Lascuola così com'è tende a perdere divista l'obiettivo di stimolare e motivare ibambini. I voti, a che servono? Un bambino chenon comprende una cosa ha bisogno chegli sia spiegata di nuovo, non di un brut-to voto. Quando abbiamo iniziato nonavevamo idea del vasto mondo dellascuola familiare. Ci sono incontri, ci siscambia informazioni, esperienze, con-sigli sui libri, giochi educativi.Come la vive tuo figlio e come la vivetevoi? Dubbi, perplessità, soddisfazioni?Mio figlio ha scelto. Poteva rientrare inqualsiasi momento. Ogni bambino ha unproprio percorso di crescita. Seguiretutti lo stesso programma appiattisce italenti individuali e fa perdere il piacere.Qualcuno va più veloce in matematica,qualcun altro in italiano. E poi perché icompiti a casa? Non posso occuparmi iodell'istruzione di mio figlio in quelleore? Che relazione avete avuto con le istitu-zioni scolastiche?All'inizio le insegnanti non accettavanola nostra scelta. Poi hanno visto chenostro figlio era preparato. Gli hannoconsentito, se ne avesse voglia, di fre-quentare le lezioni come uditore. Ognianno frequentava gli ultimi dieci giorni eveniva interrogato, così le insegnantivalutavano la sua preparazione. Come continua il percorso?Ha cominciato quest'anno la primamedia con grande entusiasmo, si è iscrit-to, ma dopo questi primi mesi abbiamodeciso di continuare a casa. La scuola èimportante, ma ne usufruisco se ne hobisogno, così come gli altri servizi socia-li. Se si facesse così avremmo una scuo-la più vivibile, fatta di classi più piccole,gli insegnanti si occuperebbero soltantodei bambini che ne avessero bisogno. Ioho un ricordo fantastico delle elementa-ri a Locri, con il maestro Mario Cecere.

«Mi occupo io dell’istruzione di mio figlio»Due genitori un tantino fuori dagli schemi e la loro scelta dell’home schooling

L’INTERL’INTERVISTVISTAA di Daniele Mangiola

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la Riviera

DOMENICA 08 DICEMBRE 2013 LA RIVIERA 31

Il famoso presentatore di Canale 5, MarcoColumbro , ospite nei giorni scorsi delristorante “la cascina” di Roccella Jonica doveha degustato alcune delizie calabresi “ albergamotto” propostegli dall’amico Salvatore.Columbro potrà confermare a qualche suocollega che il bergamotto è solo “calabrese”.

MMARCOARCO CCOLOLUMBROUMBRO AA RROCCELLAOCCELLA

Riesce a fare di tutto. Cameramend’eccezione di Telemia, all’occasioneanche giornalista con il microfono allamano, la sua vera passione rimangono le“belle donne”. E capirai....mica è da tuttiavere queste “chance”.

Alle prossime regionalinon ci sarà “partita”. Ilsignor Aspromonte daMarina di Gioiosaannienterà laconcorrenza. Parola sua

Continua il tour senza fissa dimora dell’amicoMichele Macrì. A Montecarlo nella terra diprincipi e gran premi lui finisce nel pallone

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Arcipesca Fisa come al solito presentequando si tratta di intervenire in casi dicalamità naturale. Complimenti a tutto lostaff per il lavoro svolto in occasione dellatempesta che si è abbattuta domenicascorsa sulla locride

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1- Nella foto in alto il fratello di RoccoGatto fotografato nei giorni scorsi daun nostro fotoreporter in quel diGioiosa Jonica . Tanti saluti 2- Il simpaticissimo Fabrizio Caridimentre si esercita con un amico persperimentare nuovi “tagli” di capelli.Chissà che Fabrizio non abbiascoperto una nuova e remunerativapassione ? 3- Paul Newman a Siderno. Luigi,grinta trentina e sexy appeal locrideo,mentre dà le spalle al più bel Joniomai visto, quello di Nettuno che haspazzato via tutto, non lasciandoniente.

I PERSONAGGII PERSONAGGIDELLA SETDELLA SETTIMANATIMANA

L’ing.Vincenzo Errigo, capo dell’ufficiotecnico di Siderno. Sullo sfondo, il mare in“burrasca”. Chissà cosa avrà pensato ilresponsabile dei lavori pubblici quando havisto in che condizioni si presentava illungomare?

ECCOECCO AA VOIVOI ILIL CCAPOAPO

UFFICIOUFFICIO TECNICOTECNICO

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Ecco un esempio di come la scuola tramandaalle nuove generazione comportamenti miglio-ri.Nella scelta di essere attore protagonista della“Giornata mondiale dell'Albero”, l'Istitutocomprensivo di Siderno Pascoli-Alvaro direttodalla professoressa Antonella Borrello hausato quello sguardo lungo che va ben oltre ilbasso orizzonte a cui ci hanno abituati. Nellediverse manifestazioni organizzate dai plessi

sidernesi di Donisi, Pascoli, Gonia, Casanova,Mirto, Lamia c'è stata la volontà di far eccelle-re gli alunni non solo tra i banchi di scuola, maanche nella vita sociale. L'iniziativa, di finenovembre, è stata dedicata al tema dell'acco-glienza e, come è stato spiegato dagli organiz-zatori, la volontà è che la cultura dell'acco-glienza metta radici nel nostro territorio. Ognialbero piantato infatti è stato dedicato aimigranti e ai loro figli e al loro diritto a

costruirsi un futuro migliore.Gli alunni si sono impegnati realizzando unospettacolino con lettura di poesie, canti e met-tendo in mostra i cartelloni creati dai bambiniper l'occasione. Anche i genitori hanno colla-borato portando frutti freschi di stagione edolci.Quella della festa dell'albero è ormai uno degliappuntamenti fissi dell'anno scolastico sider-nese e nasce da un'iniziativa del Corpo fore-

stale di Stato sposata dall'ufficio per laBiodiversità di Reggio Calabria. L'iniziativavuole valorizzare l'ambiente e il patrimonioarboreo e boschivo della zona rinverdendo learee pubbliche. Questo è un bene, è prospe-rità, e, in un periodo di decadenza, è fiducia inuna scuola che ha il desiderio di diveniremigliore, di creare e diffondere sani comporta-menti.

Siderno risponde. Protagoniste sei scuole elementariGIORNATANAZIONALEDELL’ALBERO

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