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Z O T Z T I G A N E il senese Settimanale gratuito di informazione edito da Alsaba Grafiche • Anno II • numero 53 • Registrazione n. 7 del Tribunale di Siena dell’8 aprile 2008 • www.alsaba.it Chiuso in redazione il 20 aprile 2009 • Tiratura 9.000 copie • Stampato su carta 100% riciclata con marchio ecologico “Angelo Blu” O bella ciao... Come ogni anno la festa della Libe- razione sarà occasione per cerimo- nie istituzionali, per feste popolari e per incontri nei quali saranno ricordati quei giorni. Quest’anno la novità è che anche Berlusconi sembra intenzionato a ricorda- re questa data e a festeggiar- la. A modo suo, natural- mente. Benvenuto. D’altra parte questa fe- sta è davvero di tutti perchè ricorda chi ci ha reso paese libero e demo- cratico. Chi e come sarà festeggiato il 25 aprile?

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O bella ciao... senese il Chi e come sarà festeggiato il 25 aprile? Settimanale gratuito di informazione edito da Alsaba Grafiche • Anno II • numero 53 • Registrazione n. 7 del Tribunale di Siena dell’8 aprile 2008 • www.alsaba.it Chiuso in redazione il 20 aprile 2009 • Tiratura 9.000 copie • Stampato su carta 100% riciclata con marchio ecologico “Angelo Blu” 44 mercoledì 22 aprile 2009 4 cultura Monica Granchi 3 senese il

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Z OTZ TIGA NEil seneseSettimanale gratuito di informazione edito da Alsaba Grafiche • Anno II • numero 53 • Registrazione n. 7 del Tribunale di Siena dell’8 aprile 2008 • www.alsaba.it

Chiuso in redazione il 20 aprile 2009 • Tiratura 9.000 copie • Stampato su carta 100% riciclata con marchio ecologico “Angelo Blu”

O bella ciao...Come ogni anno la festa della Libe-razione sarà occasione per cerimo-nie istituzionali, per feste popolari e per incontri nei quali saranno ricordati quei giorni. Quest’anno la novità è che anche Berlusconi sembra intenzionato a ricorda-re questa data e a festeggiar-la. A modo suo, natural-mente. Benvenuto. D’altra parte questa fe-sta è davvero di tutti perchè ricorda chi ci ha reso paese libero e demo-cratico.

Chi e come sarà festeggiato il 25 aprile?

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3Z OTZ TIGA NEil senese 44 mercoledì 22 aprile 2009 4 cultura

Recuperato con cura l’altare PiccolominiSi è aperta una nuova fase nel programma di recupero della Cattedrale di Siena e dei suoi capolavori. Un intervento di restauro eseguito con molta perizia.

Giovedì scorso è stato mo-strato al pubblico e alle auto-rità il restaurato Altare Pic-colomini. L’altare, che risale al 1503, si ispira all’architet-tura romana antica. Andrea Bregno, scultore dell’altare, riuscì a plasmare la parte in-feriore come un arco trion-fale, con una grande nicchia centrale, un altare ed una grande pala marmorea. Al centro dell’altare c’è inse-rita la tavola trecentesca di Paolo di Giovanni Fei. Era il 1501 quando il Cardinale Piccolomini Tedeschini pen-sò a Michelangelo per orna-re l’altare di Andrea Bregno, con delle statue marmoree. Delle quindici statue che gli vennero commissionate, Mi-chelangelo ne consegnò solo quattro. Nelle quattro sculture che

Il nuovo umanesimo senza umanesimoCent’anni spesi magnificamente quelli di Rita Levi Montalcini. Cent’anni che festeggiamo con il privilegio di riflettere ancora una volta sulle sue parole. Siamo finalmente pronti per un nuovo umanesimo, dichiara soddisfatta il premio nobel ricordando quanta strada è stata necessaria perché alla scienza venisse riconosciu-to in esso il giusto ruolo. La parola stessa, umanesimo, contiene in sé la spiegazione: l’uomo è tale in virtù del suo cervello. Dunque la scienza è a buon diritto uma-nesimo. Chiara e semplice come solo i grandi sanno essere. E sarebbe davvero un traguardo di cui andare fieri se un dubbio non si insinuasse a proposito dell’al-tro umanesimo. Quello a cui ci hanno abituati. Quello delle lettere e delle arti. Quello che per secoli ha se-gnato il passo della nostra cultura. È paradossale come proprio nel momento in cui le scienze entrano a far parte di quel bagaglio culturale che fonda la coscienza civile, tutto il resto stia perdendo senso. Nei vari ap-puntamenti che proprio in questi giorni scandiscono la campagna elettorale, ho avuto modo di ascoltare programmi e dichiarazioni di impegno degli esponenti del Partito Democratico cittadino che ho apprezzato e condiviso. Tuttavia, dobbiamo stare in guardia verso una certa non curanza per i temi veri della cultura, schiacciati tra l’emergenza della crisi economica, quel-la dell’integrazione e del dovuto sostegno alle fasce deboli del tessuto sociale. Un’occasione che potrebbe essere meglio colta, a parer mio, dalla sinistra per ribadire con forza che proprio la cultura è il primo antidoto ad ogni crisi. L’idea di una cultura già acquisita è quella che proprio la destra ci ri-manda dai circuiti teatrali in bilancio attivo solo grazie a pseudo spettacoli di soubrette e comici di terz’ordine, da hit parade di radio che passano solo musica commer-ciale, da best seller scritti da calciatori e dai troppi cana-li di un’unica tv pieni di programmi spazzatura. Quella di una cultura acquisita è l’ultima illusione dei nostri tempi a cui non possiamo cedere. E allora ben vengano i programmi per una gestione ottimizzata delle risorse, per una programmazione intelligente degli eventi e per una cooperazione tra gli Enti che metta anche a frutto l’impegno culturale. Ma non dovremo dimenticarci che la cultura di una città è prima di tutto nel livello di istruzione e di in-formazione dei suoi cittadini, è nel numero dei cinema che aprono e non che chiudono, è nelle voci dei suoi giovani che si esprimono attraverso mezzi indipendenti, come alcune radio, è nella garanzia di spazi della con-divisione, dello scambio e talvolta persino del dissenso, come i centri sociali, è in tutta la grande musica che ci solleva verso nobili ideali, è in un teatro non borghese che non sia luogo di svago ma ultimo baluardo di resi-stenza civile.

Cartacanta

Monica Granchi

Michelangelo fece arrivare a Siena, è stato riconosciu-to un San Paolo dal volto severo e un San Pietro che richiama l’arte classica, en-trambi collocati nella nic-chia sinistra dell’altare e un Sant’Agostino e un San Gre-gorio Magno, più statici, col-locati nella nicchia destra. Il restauro dell’Altare Piccolo-mini iniziato nel giugno del 2008, apre una nuova fase nel programma dei lavori di recupero della Cattedrale di Siena e dei suoi capolavori. Definito ormai il recupero totale degli esterni, con il restauro dell’altare di Bre-gno, è ora possibile dare il via al recupero degli inter-ni. «L’obiettivo del restau-ro – dice Mario Lorenzoni, rettore di Opera della Me-tropolitana di Siena – non

era quello di raggiungere un’omogeneità delle su-perfici marmoree, peraltro tutt’altro che certa, ma di eli-minare le sostanze dannose, per consentire una migliore leggibilità dell’opera. Misurarsi con la raffinatezza stilistica di Bregno – conti-nua Lorenzoni – non è sta-to facile ma, grazie ad una commissione scientifica di personalità altissime e solide, siamo riusciti a consegnare al pubblico e agli studiosi un monumento integro e inalterato, rispetto a quanto consegnato da Bregno e Mi-chelangelo». Il recupero totale degli ester-ni della Cattedrale può oggi dirsi completato e il restauro dell’altare inizia una nuova stagione.

Nicola Ciuffoletti

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opere d’arte presenti a Montepulciano, fino adesso nascosti, o in cattivo stato di conservazione o poco visibili a causa di sistemazioni sbagliate, restaurati e restituiti alla collettività. Sono stati recuperati, tra gli altri, capolavori come la Madonna di Ugolino di Nerio di Santa Maria dei Servi e la Madonna della Misericordia di Luca Signorelli della chiesa di San-ta Lucia, entrambe accomunate da gravi lacune del colore originale risarcite dal pennello dei restaura-tori, e il Crocifisso ligneo proposto come opera ri-nascimentale dello scultore fiorentino Jacopo San-sovino, finora trascurato, perché attaccato dai tarli e coperto da uno spesso strato di vernici e sporco. Inoltre la mirabile pala d’altare del Gesù con il Mi-racolo di San Gregorio, di cui non era identificabile neppure il soggetto per la forte ossidazione della vernice: sono solo queste alcune delle opere d’ec-cezione riunite nel Museo Civico di Montepulciano che ospita la mostra.Tre di esse non sono state esposte per le grandi dimensioni, ma sono egualmente illustrate nel presente catalogo. Si tratta della tela d’altare di Durante Alberti raffigurante il “Miracolo di San Gregorio” e si trova nella Chiesa del Gesù a Mon-tepulciano, la tela d’altare “Martirio di San Bia-gio” di Giovanni da San Giovanni nell’abside di Sant’Agnese a Montepulciano e infine del Croci-fisso ligneo intagliato degli inizi del XVII sec. di scultore toscano che si trova nella Chiesa di San Biagio a Montepulciano. La mostra intende es-sere l’occasione per approfondire argomenti, af-frontare nuovi studi sulle opere e gli artisti: ciò è stato reso possibile grazie alla disponibilità della Fondazione dei Musei Senesi che ha finanziato il catalogo della mostra nella prestigiosa collana dei Quaderni. «L’idea di questa esposizione – spiega Laura Martini della Soprintendenza per i Beni Sto-rici, Artistici ed Etnoantropologici per le Provincie di Siena e Grosseto che ha curato la mostra – nasce dal desiderio di rendere noti a un pubblico am-pio, che non sia solo quello degli addetti ai lavori, i risultati sorprendenti che l’attività di tutela del territorio, specie con il restauro, offre in maniera costante a chi opera in questo settore. Il momento

4 mercoledì 22 aprile 2009 4 FONDaZIONE MuSEI SENESI

Montepulciano mostra i suoi tesori

a SpaSSO pEr I MuSEI

Aprirà i battenti il prossimo venerdì 24 aprile al Museo Civico Pinacoteca Crociani di Montepul-ciano (Si) alle 17.30, la mostra “Tesori d’arte dal Trecento all’Ottocento, restauri a Montepulciano”, uno degli eventi della “Settimana della Cultura” promossa in tutta Italia dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. La raccolta presenta tredici

Dal 24 aprile al 30 agosto una straordinaria esposizione al Museo Civico della città poliziana. Saranno esposte tredici opere dal Trecento al Quattrocento recentemente restaurate

della conoscenza di un patrimonio tanto ricco di-viene indispensabile per procedere a una corretta azione di tutela e di valorizzazione». «È attraverso le abili capacità dei restauratori che oggi possia-mo ammirare in tutto il “rinnovato” splendore importanti opere provenienti da quell’inestimabile contenitore che è il territorio di Montepulciano – aggiunge Roberto Longi Direttore del Museo Civico Pinacoteca Crociani – e al loro magistrale lavoro va aggiunta l’attenta “regia” degli organismi statali preposti alla salvaguardia del nostro ingen-te patrimonio, le Soprintendenze; che non si basa solo sul controllo, ma che promuove e incentiva la conoscenza storico-artistica». La mostra è stata organizzata dal Comune di Montepulciano, Fon-dazione Musei Senesi, Diocesi di Montepulciano e Chiusi, Fondazione Monte dei Paschi, Provincia di Siena e Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le Provincie di Siena e Grosseto, in collaborazione con l’Associazione Amici del Museo Civico di Montepulciano, Con-sorzio del Vino Nobile e Società Storica Poliziana. Il Museo Civico e Pinacoteca Crociani si trova in via Ricci, 10 e la mostra sarà aperta dal martedì alla domenica dalle 10 alle 19, costo del biglietto 5 euro ridotto 3 euro. Per informazioni 0578 717300, 0577 530164, sito web: www.museisenesi.org.

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cultura 4 mercoledì 22 aprile 2009 4 5Z OTZ TIGA NEil senese 4

Per il secondo anno il comune di Poggibonsi dedica una qualificata iniziativa ai temi della scrittura e della lettura. Sabato scorso gli incontri ai quali farà seguito un ricco programma

Il pianeta Parola

L’italiano, curarlo con gli anagrammi

I tre laboratori di scrittura

“Scriviamoci Su” a cura di daniela Fabrizi

Il primo laboratorio linguistico, iniziato venerdì 17 al medialab (teatro Politeama), è poi pro-seguito il giorno seguente presso la biblioteca comunale. Un’occasione per accostarsi ad ar-gomenti psicologici in una dimensione ludica, utilizzando la parola scritta in una prospettiva di gruppo, dove sovrapposizioni spontanee ed influenze reciproche portano alla luce com-plessità linguistiche. A partire da uno spunto per una narrazione viene proposto ai parteci-panti di scrivere una breve riga di descrizione e di passare il foglio al vicino.

“PoeSia dorSale” a cura di antonella ottolina e Silvano belloni

Sempre venerdì si è svolta dalle cinque del pomeriggio in poi al Politeama Cafè, “Poe-sia e dorsale” proseguito anche il giorno se-guente. Un laboratorio che ha visto presenti gli amanti della lettura ma anche i non lettori, coinvolti nell’avventura di scrivere un libro.

“l’arte di inventarSi una Scienza” a cura di Paolo albani

Terzo e ultimo laboratorio svoltosi sabato 18 al Teatro Politeama. In quest’ultimo labora-torio sono state esaminate le varie tecniche per inventarsi una scienza. Il metodo dell’os-simoro scientifico, il giochino linguistico, il metodo del “come se”, il metodo delle false definizioni.

Leggere, scrivere, parlare, ascoltare, giocare sono tutti satelliti che orbitano intorno al pia-neta Parola. Un Sistema complesso, in continua evoluzione. Nei giorni 17 e 18 aprile, grazie ad un’iniziativa culturale, il comune di Poggibonsi con il contri-buto della Fondazione Monte dei Paschi di Sie-na, ha cercato di esplorare questo controverso pianeta, offrendo alla comunità locale due giorni fatti di giochi, di laboratori linguistici interatti-vi, di spettacoli, di incontri, un autentico festival intitolato Le parole i Sogni. Il Festival diretto da Stefano Bertezzacchi e Maria Perosino, ormai alla sua seconda edizione, ha avuto come partner culturali gli editori Treccani e Zanichelli. «L’edi-zione di questo anno aveva come nome Le parole della scienza la scienza delle parole – dice Da-rio Ceccherini, assessore culturale del comune di Poggibonsi – a differenza dell’anno passato, quest’anno abbiamo voluto approfondire il ruolo della parola nella scienza». Il nome della mani-festazione cade a fagiolo, il 2009 rappresenta un anniversario importante per la scienza, 400 anni

dalle prime osservazioni astronomiche di Galilei, 200 dalla nascita di Darwin e 150 dalla sua più importante pubblicazione. «Il comune di Poggi-bonsi ha scelto di ospitare questo festival, ormai alla sua seconda edizione – prosegue Ceccheri-ni – perché abbiamo sentito l’esigenza di capire meglio l’uso della parola soprattutto a seguito delle numerose inchieste effettuate sullo stato della nostra lingua. Uno stato fisico, quello della lingua italiana, che non sta malissimo, come pre-vedono alcuni linguisti catastrofisti, ma pur sem-pre malata, e come tutti i malati va curata con delle cure adeguate». I tre laboratori interattivi si sono svolti in maniera semplice e con passaggi precisi. «Un numero sorprendente di persone, hanno partecipato ai laboratori interattivi – af-ferma l’assessore alla cultura di Poggibonsi – an-cora più sorprendente è stata la varietà di età dei partecipanti. Abbiamo riscontrato un’inaspetta-ta preparazione e qualità da parte di ragazzi che frequentano le scuole medie, attraverso il gioco hanno saputo esprimere al meglio la poliedricità della parola italiana». Al festival appena termi-nato va riconosciuta la sua unicità (almeno negli ultimi anni) nella nostra provincia. Molto spesso questo tipo di iniziative vengono prese al livello universitario, trattando il tema attraverso conve-gni e seminari.Il premio Parole d’autore è nato quest’anno con l’intento di valorizzare opere letterarie, poetiche e giornalistiche contemporanee. Il vincitore della sezione speciale “Una vita tra le parole” è Tullio De Mauro per aver dedicato al lessico italiano attenzione e impegno costante nel corso di tutta la sua vita.

(N. C.)

L’Italiano d’oggi che cos’è? A voler essere puntigliosi e fornire una risposta ba-sata su osservazioni verificabili, sicuramente tutti noi ci si scontrerebbe in dispu-te linguistiche con notevoli difficoltà di affermare le nostre idee. Basta guardarci intono e metterci ad ascoltare ciò che la gente dice. Noi italiani abbiamo a che fare con un numero straordinario di idiomi. Ma la domanda che più ci preme fare è come sta di salute la nostra cara lingua italiana? Sviscerando il Libro “Un italiano per l’Europa” scritto da Arturo Tosi, docente universitario di sociolin-guistica presso l’Univerisità degli studi di Siena, si può capire quanto l’intero sistema ecolinguistico e quindi anche la nostra lingua, sia entrato in una fase critica in seguito alla globalizzazione che sta accelerando quella che più volte il professor Tosi definisce ecatombe linguistica. Nel corso della nostra storia molti intellettuali si sono trovati spesso a confrontarsi sulle questioni linguistiche. Da Manzoni ad Ascoli, fino al dibattito più recente avvenuto fra Calvino e Pasolini. Sono loro che hanno avvertito per primi queste preoccupazioni, e sono loro che hanno cercato di sensibilizzare la popolazione italiana riguardo a questo disagio.

Quest’oggi i mezzi di comunicazione sono criticati dai puristi, vengono accusa-ti di inquinamento linguistico. L’espansione dell’anglofonia nei paesi in via di sviluppo può essere considerata un altro fattore che determina la lenta eclissi della nostra lingua.Visto che le diagnosi sull’italiano ci presentano un paziente malato, possiamo prendere l’iniziativa di Poggibonsi su parole, giochi e scienza come una delle tante medicine indispensabili a risanare il nostro paziente. «I numeri sono parole, sia pure parole speciali – ha affermato Stefano Bartezzachi, direttore artistico del festival e noto enigmista italiano, durante il discorso di apertura del festival – ma il passaggio da parola a numero avviene grazie a un gioco, l’anagramma. Oggi il gioco – continua Stefano Bartezzachi – può essere una via di comunicazione fra linguaggi anche molto diversi, distinti e distanti. Il gioco inteso nel senso del coinvolgimento». Giocare con le parole aiuta a mantenere viva la profondità della nostra lingua, quindi perché non giocare?

(N. C.)

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4 mercoledì 22 aprile 2009 4 cultura – appuNtaMENtIZ OTZ TIGA NEil senese6 3

Fenice International Nine Arts Festival

L’eredità delle fiabe

Dal 29 aprile al 3 maggio riprende nella sua quar-ta edizione il “Fenice International Nine Arts Festival”, in programma al Teatro Politeama di Poggibonsi e dedicato all’“Eredità delle Fiabe”, con incontri, musica, fumetto e film. Fenice Fe-stival è un’iniziativa del Comune di Poggibonsi, della Fondazione Monte dei Paschi di Siena e di Vernice Progetti Culturali. Alla conferenza stampa di presentazione, che si terrà Giovedì 23 aprile alle 11.30, presso l’Auditorium Stensen di Firenze interverranno Marco Gualtieri, ammini-stratore delegato di Vernice Progetti Culturali, Michele Crocchiola, direttore artistico del festi-val, Diego Lazzarin, regista di “Fiabe a Poggi-bonsi” cortometraggio-sigla del festival.

Musica Siena. La primavera senese

Due ante per Dante

Sono in vendita i biglietti per la comme-dia musicale promossa da Mens Sana 1871 “Due Ante per Dante”, che andrà in sce-na lunedì 27 aprile, alle ore 21 al Teatro dei Rozzi, con il patrocinio del Comune di Siena. I biglietti sono acquistabili presso l’Ufficio e la Sala Pesi di Mens Sana 1871, presso il PalaMensSana in viale Sclavo 12, presso Disco Laser a Siena e la Tabaccheria Fo-gliari a Buonconvento. Parte del ricavato dalla vendita sarà devoluto alle popola-zione colpite dal terremoto in Abruzzo. La commedia musicale, prima esperienza per Mens Sana 1871, rientra tra i numerosi impegni socio culturali gestiti o promossi dalla polisportiva biancoverde come il Pre-mio Simone Ciani, la Pista del Ghiaccio ai giardini della Lizza, Il Mental Training, il Learning@SocialSport ed il Progetto Para-fitness. Per ulteriori informazioni consulta-re il sito Internet www.mensana.it.

“Aspettando Charlie”

La Biale Cerruti Art Gallery inaugura sabato 18 aprile 2009 alle ore 18,00 in via di Città 111, la mostra personale di Giorgio Moiso, dal titolo “Aspettando Charlie”. In occasione del vernis-sage l’artista eseguirà una performance accom-pagnato da musicisti jazz. L’esposizione resterà aperta fino al 9 maggio, dal martedì al sabato dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.30. www.bialecerrutiarte.it [email protected]

Il Comune di Siena e l’associazioe Quattro-quarti, con il contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, presentano “Musi-caSiena. La primavera senese 2009”. Il programma è più che mai variegato di personalità in-ternazionali della musica classi-ca grazie alla direzione artistica del Maestro Edoardo Catemario. L’orchestra da camera Amadeus Kammerorchester Salz-

burg diretta dal Maestro Simone Fontanelli inaugurerà la stagione il 18 aprile. In programma musiche di Mozart, Beethoven, Barber, Mendelssohn. La rassegna pro-seguirà con appuntamenti per tutto il mese di maggio conclu-dendosi il 6 giugno. I concerti del sabato sera sono alle ore

21,00. I concerti della domenica mattina sono alle ore 11,30.

Per informazioni: Complesso Museale Santa Maria della Scala, tel. 0577 224811, [email protected]

Storie dal mondo

Storie dal mondo: l’Inghilterra, la Scozia e l’Ir-landa è la lettura animata proposta dalla Biblio-teca Comunale e la cooperativa Giocolenuvole per far scoprire ai bambini le meravigliose at-mosfere delle terre e delle tradizioni d’Oltre-manica. Doppio appuntamento mercoledì 22 aprile e 29 aprile dalle 16.45 alle 18.45.

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4 mercoledì 22 aprile 2009 4 7Z OTZ TIGA NEil senese 4pOlItIca

Un sistema del welfare capace di rispondere ai bisogni delle donne rappresenta un nodo cruciale per raggiungere gli obiettivi fissati della Commissione euro-pea per la piena parità fra i generi. L’associazione “Antigone donne e lavoro” ha da tempo sviluppato un’analisi su questi temi, a partire dalla necessità di un rafforzamento della presenza delle donne nel mondo del lavoro. Grazie al con-tributo di donne provenienti dalle esperienze più diverse, l’associazione porta avanti progetti con la consapevolezza che il rinnovamento della società e il rafforzamento dei diritti degli uomini e delle donne passa anche dalla capacità delle donne stesse di essere protagoniste di questo cambiamento. Il documento di proposte integrative dei servizi alla persona della provincia di Siena, conse-gnato durante l’iniziativa di giovedì 16 aprile al candidato alla presidenza della Provincia Simone Bezzini, rappresenta un nuovo tassello nel percorso intrapre-so dall’associazione. Il progetto, finanziato dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena, è nato da un’analisi sociale e prevede la costruzione di una banca dati in cui verranno inseriti i servizi presenti sul territorio della provincia a sostegno della famiglia, per contribuire alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro non solo delle donne, ma anche degli uomini. Alla luce della ricerca di Anti-gone, sono state individuate due macroaree di intervento prioritarie per il raf-forzamento e il sostegno alle donne: i servizi alla persona, area ritenuta fonda-mentale perché sia resa effettiva la possibilità di conciliazione fra tempi di vita e di lavoro, e le politiche di pari opportunità, strumento di sostegno alle donne che da settoriale, deve oggi essere inteso con uno sguardo più ampio. Antigone ha così elencato progetti tra i quali: il rimborso delle spese di cura ai lavoratori a basso salario o la creazione di una sinergia fra cooperazione sociale, Comuni e agenzie interinali per la regolarizzazione delle badanti e per sviluppare per-corsi formativi a favore di queste donne, creando profili professionali precisi e diversificando l’offerta per l’infanzia e quella per gli anziani. «I contributi che ci arrivano da associazioni come Antigone e da ogni occasione di confronto con il mondo del terzo settore – ha affermato Simone Bezzini – sono fattori importanti per superare la distanza nel rapporto tra politici e cittadini. Donne e giovani sono le fasce della popolazione che in maniera più sentita subiranno i disagi causati dal periodo difficile che stiamo attraversando. Per questo, c’è sempre più bisogno di ammortizzatori sociali che aiutino fasce prive di tutela con operazioni di valore non solo economico, ma anche sociale. È necessario – ha concluso Bezzini – un patto che permetta di rinnovare il sistema del welfare locale con uno sguardo ai nostri punti di forza e con particolare attenzione alle politiche attive per la conciliazione di tempi di lavoro e di vita. Uno scopo che dovrà essere perseguito dalla prossima amministrazione provinciale».

Francesca Guglielmi

Un ritratto sociale della provincia di SienaIn quattordici anni la provincia di Siena ha avuto un aumento di 15 mila abi-tanti, un dato dovuto sia all’immigrazione straniera che alla migrazione in-terna. Significativo è il dato demografico del Comune di Siena, in controten-denza al dato provinciale, con una diminuzione del 3,3% (-1.837 abitanti). Si rileva un incremento dei giovani, ma anche una contemporanea tendenza all’aumento delle fasce di età dai 65 anni e oltre. Per quanto riguarda la popolazione senese ci sono 66.034 persone oltre i 65 anni, 35.160 persone oltre i 75 anni e 9.806 oltre gli 85 anni e le previsioni demografiche indica-no nei prossimi dieci anni un au-mento della popolazione anzia-na pari a 69.568. Il grado di non autosufficienza rispetto alle uni-tà complessive della popolazio-ne anziana è del 5%, in crescita lieve ma costante e la percentua-le più alta è rappresentata dalle donne. Per quanto riguarda il fenomeno migratorio nella pro-vincia di Siena, si è passati dalle 9 mila presenze del 2002 alle 22.141 del 2007 e il 52% è rappresentato da donne. Per quanto riguarda i minori il dato da sottolineare è la presenza del 50,1% in famiglia con almeno un genitore e fratelli e/o sorelle e per il 19,5% con i soli genitori, mentre il 4,3% vive con un solo genitore. Il 35,8% dei giovani dai 25 ai 29 anni e il 18,6% dai 30 ai 34 anni vive con i genitori. Ma è significativo il fatto che nelle due fasce di età la percentuale di chi vive da solo è nettamente inferiore: 15,1% per la prima fascia e 16,2% per la seconda. Da sottolineare anche la presenza in casa con un solo genitore: è dell’8,6% fra i 25 e i 29 anni e del 5,6% fra i 30 e i 34 anni. Analogamente al processo

di mutamento della famiglia, in provincia di Siena sono aumen-tati i nuclei familiari con un nu-mero medio di componenti di 2,3 persone. In testa ci sono le famiglie con un solo membro, sono 35.474, seguite da famiglie con due membri pari a 31.254; a tre membri 23.152 e a quattro membri 15.132. La percentuale degli adulti single, invece, rap-presenta il 12,1%. Infine se da un lato, il dato occupazionale femminile in Provincia di Siena è positivo con il 34,7% di oc-cupate, tuttavia a uno sguardo qualitativo anche la provincia di

Siena non si sottrae alla tendenza nazionale ed europea che vede le donne collocate nelle aree di maggiore precarietà. Il 22,45 % delle donne lavora a tempo parziale e il 20,51 % a tempo determinato. I dati citati sono tratti dal lavoro prodotto dall’Osservatorio sociale provinciale a cura di Fabio Berti e Andrea Volterrani.

Donne, perché il nuovo welfare

Antigone ha presentato il contributo “Donne e welfare” a Simone Bezzini. «È necessario un patto che permetta di rinnovare lo stato sociale»

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4 mercoledì 22 aprile 2009 4 pOlItIca

Pescini, candidato a sindaco del Pd: «Dobbiamo ancora migliorare tenendo unita la comunità nel rispetto dell’ambiente». Sviluppo e connettività

Giuliano Bruni è stato scelto come candidato di “Vota per Gaiole” appoggiato dal Pdl

Uniti per crescere

La sfida è con la lista civica

Per la rivista Forbes è il luogo ideale dove vivere

Michele Pescini, 34 anni, è il candidato sindaco del Partito democratico di Gaiole in Chianti alle prossime elezioni comunali del 6 e 7 giugno, in attesa di valutare altre alleanze in area di centrosinistra. Assessore in carica nella giunta di Claudio Parigi, Pescini ha accettato di mettersi in gioco per la co-

munità dove è nato e cresciuto. A lui abbiamo rivolto alcune domande.Com’è nata la scelta di candidarti a sindaco di Gaiole?

«Ho riflettuto molto prima di accettare questa sfida, ma l’attestato di stima ricevuto e la possibilità di dare un contributo concreto al

mio territorio, mi hanno convinto ad accogliere le sollecitazioni che sono arrivate prima dal partito, poi da tanti miei concittadini. Non sottovaluto l’impegno e la grande responsabilità dell’incari-co, che richiederà entusiasmo e spirito di servizio, ma a trenta-quattro anni, di cui gli ultimi cinque come assessore, penso di poter mettere a disposizione del mio paese l’energia e l’esperien-za necessari per dare un cambio di passo al modo di amministra-re la nostra piccola comunità».

La tua campagna di ascolto è già partita, se dovessi essere eletto, come immagini il ruolo di sindaco?

«Fare il sindaco significa mettersi a disposizione della comu-nità, fare da tramite tra l’amministrazione comunale e la popo-lazione, avere porte spalancate ed orecchie sempre tese, stare in mezzo alla gente e non dimenticare mai che è il primo cittadino al servizio della comunità e non viceversa. Per questo sto giran-do tutto il territorio comunale, voglio sapere cosa si aspettano i gaiolesi dalla prossima amministrazione prima di formulare il mio programma. Naturalmente ho già delle idee sulla direzione da seguire. Non è tempo di amministrare in maniera ordinaria, oggi c’è bisogno di lanciare delle sfide nuove e di avere il corag-gio di portarle avanti»

Entriamo nel concreto, quali sono le priorità per Gaiole?«Parto con tre parole chiave: sviluppo, rispetto dell’ambien-

te e connettività. La crescita del nostro territorio dovrà essere capace di unire il miglioramento della qualità della vita con il rispetto dei nostri punti di forza: la natura e i beni culturali, il senso della comunità e la sensibilità verso i temi ambientali. Possiamo crescere ancora, facendo arrivare anche a Gaiole la tecnologia e l’innovazione necessari per non isolare il paese, per

far crescere le nostre imprese, per dare maggiori servizi ai residenti, e vivacizzare le attività locali, guardan-do anche ai nostri giovani, che devono poter trovare opportunità di fare impresa anche a Gaiole. La tecno-logia è il vero strumento in grado di accorciare le distanze, su questo di dovrà investire seriamente, anche per supportare il nostro turismo, che ha ancora grandi potenzialità di crescita; ce lo dimostra la classifica di Forbes, dove Gaiole è primo tra i luoghi “più idilliaci d’Europa” in cui vivere».

Se la candidatura di Michele Pescini è ormai uffi-cializzata dalla fine di marzo, c’è ancora incertezza sui possibili sfidanti nelle file centrodestra. La lista civica “Vota per Gaiole”, che domenica 19 aprile ha presentato la candidatura a sindaco di Giuliano Bru-ni, oggi consigliere d’opposizione nel comune chian-tigiano, sembra essere appoggiata anche dal Pdl e da storici esponenti locali di An con l’obiettivo di rac-cogliere maggiori consensi. Ad ora l’unico ad avere le idee chiare sui programmi sembra però essere Mi-chele Pescini, che nel corso della sua presentazione ufficiale a Gaiole, di fronte a oltre cento cittadini ha dichiarato: «il nostro Comune è e deve rimanere una comunità con un‘identità forte e riconoscibile, non sarà mai un quartiere dormitorio. Per questo ogni sviluppo, anche in tema di edilizia, dovrà essere una risposta ai residenti e non una speculazione per chi viene da fuori. Per farlo dobbiamo cogliere nuo-ve opportunità, come quelle che ci vengono delle energie rinnovabili: il progetto della nostra scuola, costruita in bioedilizia e presentata dalla Regione Toscana come modello di riferimento, è un esempio concreto della direzione da seguire».

Michele Pescini è nato a Monti in Chianti, nel Comune di Gaiole, dove ha sempre vissuto, prendendo parte attiva alla vita della comunità e dell’associazionismo. Laureato in scienze economiche e bancarie all’Università degli Studi di Siena, Michele Pescini lavora per la società “Etruria Innovazione”, dove si oc-cupa di marketing e sviluppo econo-mico. Dal 2004 ha ricoperto l’incari-co di assessore alla sanità, cultura e istruzione per il Comune di Gaiole in Chianti, nella giunta guidata da

Claudio Parigi.

Questa volta parliamo di GaioleContinua il nostro viaggio nei comuni della pro-vincia di Siena dove si terrano le elezioni ammi-nistrative comunali il prossimo 6 e 7 giugno. Nel numero 50 de Il Gazzettino abbiamo affrontanto i temi della campagna elettorale di Colle e Casole d’Elsa. Nel numero successivo, il 51, è stata la vol-ta del comune di Poggibonsi. In questo numero parliamo di Gaiole in Chianti.

elezioni comune

per comune

Cosa hanno in comune un’autorevole rivista sta-tunitense di economia e finanza e un piccolo pa-ese di duemila persone in provincia di Siena? La risposta ci viene dalla rivista stessa, Forbes, che ha attribuito a Gaiole in Chianti la palma di luo-go più idilliaco dove vivere in Europa. Lasciata alle spalle la periferia del paese, con un gruppo di elettrodi da cui parte tutta l’energia per il paese, ci troviamo nel cuore del Chianti classico, circondati

da vigneti, pievi medievali, paesaggi silenziosi da togliere il fiato. Sembra di essere fuori dal mon-do, ma, a quanto dicono gli abitanti del paese, a Gaiole non manca niente. Tutti sottolineano la vivibilità, il ritmo e la qualità dello stare insieme, un piccolo borgo in cui è difficile camminare sen-za salutarsi. L’unica cosa che manca pare proprio che sia la criminalità: le porte delle case hanno le chiavi attaccate fuori e le automobili vengono la-

sciate aperte, senza problemi. Gaiole è riuscita a rimanere a riparo anche dal turismo di massa. Qui i visitatori si godono il paesaggio, senza fare chias-so e lasciando pulito l’ambiente. A chi è nato a Gaiole dispiacerebbe morire in un paese diverso, lontano da questo paesaggio dolce, dalle colline, dal vino, dall’olio, dall’autenticità del borgo che emoziona chiunque, anche i giornalisti delle rivi-ste americane.

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4 mercoledì 22 aprile 2009 4 94EcONOMIa Z OTZ TIGA NEil senese

Uno studio condotto dal Grupppo Mps evidenzia la tenuta di questo settore nella nostra regione anche per il 2009. Grande successo per la vacanza di qualità

Il settore turistico a Siena e in tutta la Toscana dovrebbe reggere l’urto della crisi finanziaria e avere un 2009 positivo dal punto di vista della spesa economica, che è aumentata anche nel 2008. Questo è quanto emerge da uno studio condotto dal Gruppo Montepaschi riguardo alle prospet-tive delle aziende turistiche della nostra regione per il 2009. Il quadro, che è stato elaborato da-gli esperti dell’area investor relations & research dello stesso Gruppo Mps, risulta essere positivo, al contrario di quanto succede nel resto d’Italia. La Toscana continua ad attirare i turisti, nono-stante ci sia stata una diminuzione degli arrivi internazionali (stimata attorno al -5,7%), una delle conseguenze più tangibili della crisi globa-le. Grazie al suo patrimonio artistico e paesaggi-stico, la Toscana è la meta preferita anche dagli italiani, quelli che fanno parte del cosiddetto turismo domestico. Numerosi restano comunque gli stranieri che si recano nelle nostre terre con la Germania e gli Stati Uniti che rappresentano i mercati più importanti da questo punto di vista, poiché da qui proviene il 42% dei visitatori in-ternazionali. Molta attenzione la meritano nuove realtà come la Russia, che stanno rivestendo un ruolo sempre più importante in termini di spesa per l’econo-mia del territorio, soprattutto nei confronti del turismo di lusso. Quest’ultimo segmento, deno-minato luxury, è quello che sta spingendo mag-giormente la ripresa. In Toscana ci sono 25000 aziende turistiche, un numero importante che corrisponde al 6,2% del totale delle imprese. Siena, in questo quadro, supera la media regio-nale: le IT (Imprese Turistiche) del nostro terri-torio sono l’8,5% del totale. L’analisi condotta dagli esperti sottolinea come il 2009 sarà un anno positivo per le industrie turistiche regionali che dimostrano una maggiore tenuta di fronte alla crisi economica. Nel rapporto, infatti, si legge che «il mercato del turismo risentirà della proba-bile diminuzione in termini di arrivi internazio-nali (con domanda domestica stabile), tuttavia i dati sul 2008 hanno già dimostrato una maggior tenuta della spesa turistica in Toscana rispetto alle altre regioni e una meno forte dipendenza dal ciclo economico negativo che colpisce i paesi più presenti sul territorio». Questo accade perché in Toscana c’è stata, per questo tipo d’aziende, una programmazione orientata sul lungo periodo unita ad una dispo-nibilità di patrimonio più alta rispetto alle altre imprese regionali. Il prospetto del Gruppo Mps conclude sottolineando come, nonostante l’alto grado di maturità raggiunto, il mercato del turi-smo, in Toscana, è ancora in fase di crescita.

Giuseppe Del Fuoco

Nella seguente tabella riportiamo alcuni dati che dimostrano come la Toscana, nel settore turistico, abbia uno sviluppo e una tenuta superiore al resto d’Italia, sia per il numero di aziende turistiche situate nel territorio, sia per i soldi effettivamente spesi dai turisti che vengono in Toscana. Anche la richiesta di credito delle nostre aziende risulta essere inferiore al resto della Penisola, altra testimo-nianza di un settore economico ancora in salute.

Toscana MedianazionaleimPreSe turiStiche 6.2% 5.2%(percentualesultotalediimprese)Soldi SPeSi ProcaPite 155euro 127euro(turistiitaliani)Soldi SPeSi ProcaPite 180euro 140euro(turististranieri)richieSta credito 6.9% 9.9%(tassopercentuale)

Il turismo toscano contrasta la crisi

Il confronto tra Toscana e Italia

Il 29 aprile si terrà l’assemblea che decide-rà la composizione del nuovo Cda di Ban-ca Monte dei Paschi di Siena. Il 15 aprile sono state presentate tre liste rispettivamente dalla Fondazione Mps, dalla società Caltagirone Editore insieme a Unicoop Firenze e un gruppo di soci pri-vati rappresentati da Lorenzo Gorgoni, e dall’Axa. È la prima volta che il partner francese del Mps propone dei nomi per il Cda di Rocca Salimbeni. Ed è inoltre la prima volta che un nome straniero potrebbe far parte dello stesso Cda. Si tratta di Frédéric Marie e Courtois d’Arcollierés, proposto insieme all’altro candidato Paolo Andrea Rossi. La lista della Fondazione ha presentato i nomi di Giuseppe Mussari, attuale Presidente, Er-nesto Rabizzi, Vice Presidente, Fabio Bor-ghi, Graziano Costantini, Alfredo Monaci, e Andrea Pisaneschi. La lista di Caltagirone ha invece proposto Francesco Gaetano Caltagirone, attuale Vice Presidente di Mps, Turiddo Campai-ni, presidente del Consiglio di Sorveglian-za di Unicoop soc, Lorenzo Gorgoni, Car-lo Querci, Massimiliano Capece Minutolo e Mario Delfini. Nella stessa occasione sono state presentate le candidature per il collegio sindacale.

Sono 17 i milioni di euro stanziati dalla Fon-dazione Mps per il bando straordinario de-stinato a contrastare la crisi economica e so-ciale del territorio senese. Due milioni in più di quanto inizialmente stabilito. Le modalità di decisone del bando sono state presentate a Palazzo Sansedoni alla presenza del presi-dente della Fondazione Gabriello Mancini, il vicepresidente Luca Bonechi e il direttore generale provveditore Marco Parlangeli. In tutto sono state finanziate 87 richieste di cui 20 per lo sviluppo locale ed edilizia po-polare e 67 per il sociale. È stato stimato che con i progetti finanziati saranno attivati o consolidati oltre 200 posti di lavoro. Il presi-dente Gabriello Mancini ha sottolineato che ora, dopo l’intervento della Fondazione, toc-ca a chi ha ricevuto i fondi attivarsi in breve tempo. «Noi abbiamo agito con coerenza e mantenuto l’impegno dato, prima con Fises e poi con il Bando Straordinario – ha spiegato il presidente Mancini – ora spetta ai beneficiari. La cosa più importante da non tralasciare è il rispetto dei tempi. Per tutti i progetti, ad ec-cezione delle opere più grosse, si deve partire entro il 31 luglio 2009. Su questo la Fonda-zione vigilerà con rigore e saremo inflessibili. Noi abbiamo mantenuto le due caratterizza-zioni del bando, ovvero l’eccezionalità e la rapidità, adesso aspettiamo di vedere partire i progetti finanziati».

Presentate le liste per le nomine

del CdA di Mps

Dalla Fondazione Mps 17 milioni

per il territorio senese

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Z OTZ TIGA NEil senese10 3 4 mercoledì 22 aprile 2009 4 tErrEMOtO

Le IstItuzIonINella mattinata di sabato 11 aprile il primo cittadino di Siena, Maurizio Cenni, ha voluto visitare i luoghi colpiti dal sisma, insieme al Direttore Generale dell’Ac Siena, Roberto Zanzi, il Segretario Generale, Giam-piero Persichetti e Fulvio Muzzi. A bordo di un pulmino dell’Ac Siena, hanno raggiun-to il paese di San Pio delle Camere e poi la frazione di Castelnuovo, zone in cui la Regione Toscana, con la collaborazione dei volontari della Protezione Civile di Siena, della Misericordia e della Pubblica Assistenza di Siena, coordina l’allestimento dei campi che ospita-no le popolazioni colpite dal terremoto.Un’eccezionale maratona di generosità quella innesca-ta dai clienti di Banca Monte dei Paschi che, grazie alle loro donazioni, hanno permesso di raggiungere un mi-lione e centomila euro in una decina di giorni in favore delle popolazioni terremotate.Presso le 19 sedi del territorio provinciale di Confe-sercenti Siena sono stati attivati altrettanti sportelli di raccolta fondi a disposizione delle aziende associate ma anche dei singoli dipendenti di Confesercenti che resteranno attivi fino al 15 maggio.

I VIgILI deL FuocoLe cinque di mattina, la città ancora avvolta nel buio della notte, le strade completamente vuote. È a quest’ora che parte la seconda fase della missione dei Vigili del Fuoco di Siena. Sono in dodici e a bordo di due furgoncini si mettono in viaggio per sostituire i propri colleghi che si trovano a L’Aquila. In cinque

Abruzzo, sempre estesa la solidarietà

Anche i tesori di Siena sono a rischio sismicoIl simbolo di Siena, Piazza del Campo, una tra le più belle piazze d’Italia, e l’intero centro storico della città sarebbero a rischio sismico. È quanto emerge dalla lista stilata nel 2007 dalla Protezione Civile e dal Ministero dei Beni Culturali che hanno indicato i 3.000 comuni italiani da tenere sott’occhio. I mo-numenti compaiono infatti nella cosiddetta “Zona 2”, che, in una scala da 1 a 4, indica un livello di

Dopo tanta distruzione e disperazione la parola d’ordine è “ripartire”. Così la popolazione abruzzese trova la forza di andare avanti, di cominciare a costruire una nuova vita. E in questo cammino non si trova da sola: tutta Italia è solidale con lei, e lo sono anche i cittadini di Siena e provincia.

giorni hanno ricevuto oltre 2mila richieste d’interven-to, sono riusciti ad estrarre dalle macerie 5 persone ancora in vita, 20 feriti, ma anche 15 salme.

I VoLontarISono studenti, lavoratori, dottorandi e non fanno parte di alcun tipo di associazione di volontariato, ma hanno scelto ugualmente di trascorrere il giorno di Pasqua lontano dalle proprie famiglie per aiutare le popolazioni terremotate dell’Abruzzo. I 15 giovani senesi si sono uniti ad una tendopoli organizzata dalla Cgil a Coppito, piccolo paesino ad una manciata di chilometri da L’Aquila.

IL mondo deLLa cuLtura e deLLo sportLa popolazione abruzzese non ha perso solamente affetti privati e ricordi di una vita, ma è stata colpita anche nel patrimonio pubblico e culturale. Un segno di amicizia solidale è stato quindi organizzato da i

sette musei delle Crete Senesi che, in occasione del-la manifestazione nazionale di domenica 19 aprile “Voler bene all’Italia”, saranno ad ingresso gratuito per favorire una raccolta fondi. Domenica 19 aprile la Uisp ha organizzato una manifestazione che vedrà protagoniste 43 città italiane e 25 città nel mondo, tra cui 3 dell’Amazzonia. A Siena la partenza è da Piazza del Campo, una corsa di due chilometri e tre percorsi diversi. Per ogni partecipante alla gara podistica sarà devoluto dall’Uisp Siena 1 euro per l’Abruzzo.

Le testImonIanzeDopo la raccolta del materiale cui hanno con-tribuito centinaia di senesi, appassionati e non, una delegazione del Siena Rugby Club si è recata a L’Aquila alla vigilia di Pasqua per consegnare personalmente una parte di vestiti ed indumen-ti. Antonio Cinotti, responsabile della sezione rugby del Cus Siena, ha raccontato la sua testi-monianza di solidarietà alle popolazioni colpite dal terremoto. Queste le parole che colpiscono di più: «…È un profilo agghiacciante, una cit-tà sventrata, peggio di come la immaginassi. Si vedono tetti spariti, torri campanarie dimezzate, chiese demolite, come se fosse passato un bom-bardamento. Chiediamo informazioni a persone del posto che hanno occhi quasi assenti, che ci regalano però un sorriso quando chiediamo dove sia il campo da rugby, capendo il motivo della nostra visita…»

Michela Ceravolo

pericolosità medio. E dello stesso anno è la diret-tiva della Presidenza del Consiglio che impone la verifica della vulnerabilità entro dicembre 2010. La tristezza dei gioielli aquilani violati dal terremoto è nelle immagini che da giorni stanno facendo il giro del mondo. Di seguito, una piccola selezione delle città toscane comprese nella “Zona 2” di rischio, la stessa de L’Aquila e di Assisi, e dei loro tesori.

Tra le opera a rischio la Basilica di San Francesco, il Duomo e la Chiesa di San Domenico di Arezzo; la Chiesa della Madonna del Calcinaio di Cortona; Villa Medici e il Museo Bandini di Fiesole, il Duo-mo, il Campanile, Piazza della Signoria e gli Uffizi di Firenze, il Borgo e la Collegiata di San Leonardo a Bagni, le Torri, il Duomo e il Palazzo Comunale di San Gimignano e Piazza dei Miracoli a Pisa.

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Nonostante il tempo altalenante di questi giorni, siamo ormai in primavera, il periodo dell’anno in cui molte cose cambiano, a cominciare dai paesag-gi. Siena vive questo processo in modo particolare data la natura della città con gli orti che lambiscono il centro storico. Diamo un rapido sguardo a questi cambiamenti utilizzando le competenze del botani-co Paolo Castagnini.aLberI e pIante. I tigli e gli ippocastani pre-senti nei giardini cittadini, primo fra tutti la Lizza, riprendono il loro colore verde chiaro e vanno a fare compagnia al leccio, sempre verde durante tut-to l’anno. Ma anche le querce vedono i loro rami riempirsi di foglie verdi; degna rappresentante di questa famiglia è sicuramente la roverella, uno de-gli alberi che più facilmente si vedono negli orti e nei giardini senesi. I luoghi dove è possibile ammirare la natura che ri-parte, in città, sono numerosi e tra questi spiccano, come sappiamo, posti quali l’orto Botanico, l’orto de’ Pecci o quello dei Tolomei. Nei prati di Siena poi, oltre alle classiche margherite, è possibile ve-

Quali animali tornano a Siena con l’inizio della sta-gione primaverile? Si rivedono principalmente le rondini, anche se prediligono soprattutto la cam-pagna. È lì, infatti, che vanno a nidificare, cercan-do riparo nelle stalle degli animali. Quelle che noi vediamo in città, caratterizzate dal classico petto bianco ed erroneamente chiamate rondini, sono in realtà i balestrucci. Le rondini invece hanno il pet-to rosso. Alla stessa famiglia di questi due uccelli appartengono anche i rondoni, che a Siena spes-so nidificano tra le tegole dei tetti del centro. Altri ritorni sono quelli dei tordi e dei merli, anch’essi partiti per l’inverno e che ritornano qui a nidifica-re col bel tempo. Ma non solo gli uccelli fanno la loro ricomparsa con la primavera. Anche gli insetti cominciano a popolare la natura. Tra questi c’è il bruco che termina il suo ciclo e da esso nascono le farfalle, le quali con i loro vivi colori danno ancora più vivacità ai prati e ai campi in fiore.

dere il giallo dei denti di leone, il fiore che ha la particolarità di avere, nel pieno della sua fioritu-ra, il caratteristico “ciuffo” bianco, quello che ci divertiamo a soffiare, uno dei simboli del ritorno del bel tempo. Inoltre, a Siena, sta ora sbocciando un tipo particolare di orchidee «diverse da quelle che vendono i fiorai perché hanno dei fiori molto piccoli e caratteristiche della nostra zona», come ci dice Paolo Castagnini, studioso che lavora all’Orto Botanico. Naturalmente, anche le contrade contri-buiscono a questo risveglio dei sensi: tanti sono i prati nelle loro piccole valli, caratterizzati soprattut-to dalla presenza di erbette di grami-nacee, appar-tenenti alla stessa fa-miglia d e l

grano, che in questo periodo dell’anno, con i loro steli sottili, riempiono di verde anche quello che a Siena è circondato dalle mura.Le mura. A proposito della cinta che racchiude il centro della città, molta curiosità la suscita il fatto che sia presente una folta vegetazione anche tra i mattoni di queste costruzioni. «Sono così tante che sono state fatte delle tesi di laurea su di esse», sottolinea Castagnini. E, infatti, tra le mura trovano terreno fertile, è proprio il caso di dir-lo, alcune erbe particolari, come le verdi terofite,

erbette molto piccole, la cui particolarità è quella di vivere solo un anno. Queste

piante amano l’ambiente secco che si crea tra i mattoni

delle mura e, insieme a loro, trova spazio

il violetto delle ve-roniche e anche

il verde del rampicante

cappero.

Un ecosistema del tutto peculiare dentro la città

È primavera, Siena si veste di nuovi colori

È tempo di nidificare

A cura diMichela CeravoloNicola Ciuffoletti

Giuseppe Del Fuoco

Foto di Fabio DI Pietro

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In primavera la provincia di Siena si colora di tonalità variegate. Causa principale è la morfologia del terreno che determina la crescita di alcune specie di piante piuttosto che altre. Dalle crete senesi, dolci colline che in questo periodo si rivestono di un manto verde omogeneo, passando per il Chianti, molto più scuro e roccioso e giungendo all’Amiata, che dall’alto dei suoi 1738 metri, assapora una primavera ritardataria. Percorrendo le tortuose strade della nostra provincia pos-siamo osservare come i colori sfumano a vista d’occhio. Le crete senesI sono un ambiente particolare, non trattenendo acqua permettono lo sviluppo di alcune piante caratteristiche come l’artemisia cretacea, che in questo periodo va a tappezzare di verde le intere superfici dei calanchi. Uno spettacolo più unico che raro, sono le dolci colline che costeggiano tutta la Cassia senese. Immensi panorami riempiono di verde i nostri sguardi. Frutto di questo panorama mozzafiato sono le distese piantagioni di graminacee, che solo in un secondo momento sfumano dal verde chiaro delle erbe di campo al dorato delle spighe di grano. proseguendo Verso IL chIantI l’ambiente si fa sempre più roccioso e calcareo. Ciò fa si che la terra assuma un tono più scuro. Nelle colline interne molti sono gli appezzamenti di leccete che si alternano ai boschi di roverella e ai castagneti che in questo periodo rimettono le foglie. Il bosco chiantigiano ospita un’infinita varietà di specie, spicca il viola dei fiori dell’orniello fino al verde della leccio, dipingendo una primavera con artistiche sfumature cromatiche. Distese riserve ospitano inverosimili vigneti e oliveti. amIata, terra VuLcanIca. Man mano che si sale, le orchidee che costeggiano le strade a valle, svaniscono, «la primavera in vetta arriva in ritardo – dice Paolo Castagnini, botanico di Siena – il cono della montagna si pittura solo ad aprile inoltrato, abeti e faggeti la fanno da padrone».La primavera quest’anno è iniziata bene, la variegata vegetazione dei campi sta crescendo a vista d’occhio, e dopo tanti anni di contrattempi stagionali, possiamo finalmente apprezzare la primavera nelle sue naturali vesti.

Crete, Chianti e Amiata: tanti paesaggi diversi l’uno dall’altro

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Attenti alle prime allergieLa primavera è un periodo cruciale per coloro che soffrono di allergia ai pollini, in quanto questi costitui-scono la causa più frequente di allergie respiratorie.I pollini sono le particelle emesse dai fiori con la funzione di permettere la riproduzione di alberi e piante e quindi durante il periodo primaverile vengono rilasciati in grandi quantità nell’aria per essere trasportati lontano dal vento. Le reazioni allergiche possono essere in molti casi violente ed interessano principalmen-te gli occhi e l’apparato respiratorio sia a livello degli alveoli nasali che della mucosa bronchiale.

Può essere utile ricordare alcune regole comportamentali da seguire nei periodi critici:· Evitare di effettuare attività fisica all’aria aperta

durante le ore più calde della giornata.· Informarsi sulla concentrazione dei

pollini a cui si è allergici nei luoghi ove si va a trascorrere i week-end o le va-canze.· Viaggiare mantenendo chiusi i finestrini delle auto· Soggiornare per quanto possibile in ambienti dotati di aria condizionata· Evitare di passeggiare in luoghi in cui l’erba sia stata ta-gliata di fresco.

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Le città medievali annoverano tra le loro peculiarità anche quella degli orti ur-bani. Questi piccoli appezzamenti di terra sorgevano qua e là tra le abitazioni ed erano delimitati da una recinzione di siepe morta intrecciata. Al loro interno trovavano posto varie parcelle, in cui erano coltivate piante ad uso alimentare,

officinale e tintorie, largamente impegnate in ambito manifatturiero. Gli orti medievali, nonostante le loro modeste dimensioni, nascevano con il chiaro

intento di soddisfare nel miglior modo possibile le esigenze di autocon-sumo delle famiglie dell’epoca, con un ruolo significativo nell’ambito

dell’economia alimentare cittadina. L’or-to urbano non deve essere

confuso con “l’orto

dei semplici”, spazio verde ugualmente recintato che sorgeva all’interno di un monastero e nel quale venivano coltivate piante ed erbe ad esclusivo uso medico-farmaceutico, in grado di garantire rimedi naturali, semplici appunto. Ed è in questi orti storici che i senesi amano fare unghe passegguate. Un pos-sibile percorso potrebbe iniziare da Via di Porta Giustizia e seguire la strada rettilinea fino alle mura, fino al luogo dove esisteva la Porta Giustizia, e da lì ritornare al podere dell’Orto ed uscire attraversando l’area manicomiale, pas-

sando dalla vecchia lavanderia, al Conolly, al Centrale e all’uscita. Un al-tro accesso potrebbe essere quello che scende con un sentiero, indicato a n c h e nelle più recenti mappe della città, da via

di Fontanella fino al podere dell’Orto.

La primavera è arrivata e la città di Siena si ritrova a macchie verdi. È in questa stagione che i monumenti e gli antichi palazzi della città lasciano che la natura si esprima rigogliosa, in un alternarsi vivo e vitale di aree urbane e aree verdi, quasi come in un’opera d’arte.All’Orto de’ Pecci, nella splendida cornice verde della Valle di Porta Giustizia, la primavera significa rinascita. Lasciati alle spalle la nebbia e la pioggia del periodo invernale, l’Orto si popola di api e farfalle, rondini e passerotti e l’erba torna a risplendere verde nel parco circondato da moltissime varietà di alberi e di piante. Oltre ai sempreverdi, le acacie, i tigli e gli olivi, ci sono i ciliegi, i peri, i meli e i meli cotogni in fioritura, i fichi e i melograni che nel periodo estivo si caricheranno di frutti, la vite che circonda le tante zone coltivate dell’Orto. «È questo il perio-do – ci racconta Pietro Innocenti, responsabile del parco – in cui inizia la semina di molte verdure ed ortaggi, come la lattuga, le carote, i pomodori, le zucchine, i cetrioli, i carciofi, la borragine e le melanzane». Molte anche le erbe e le piante tipiche di questa stagione. «All’interno del parco – ci informa Maura Martellucci, responsabile delle attività e degli eventi del parco – abbiamo realizzato una fedele ricostruzione di un orto medievale, progetto realizzato in collaborazione con l’As-sessorato al Turismo del Comune di Siena. Delimitato da una recinzione di siepe morta, ospita al suo interno, come testimoni del periodo medievale, piante ad uso alimentare, officinali, aromatiche, tintorie ed ortive». Le piante officinali, già coltivate dai degenti quando l’orto faceva parte del Manicomio di San Niccolò, ri-

entravano nella pratica dell’ergoterapia. Tra queste, come continua ad informarci Pietro Innocenti, si piantano a primavera la salvia, il sedano, la portulaca, mentre giungono a fioritura la mandragora e il sambuco, usate per lo più contro infiam-mazioni, raffreddori e influenze. Periodo ottimale anche per la semina di molte piante aromatiche, come il rosmarino, l’erba cipollina, l’origano, il riso, l’issopo, l’aneto, il finocchio selvatico, la saponaria, la pimpinella. Tra le tintorie, antica-mente usate per tingere le stoffe, ci sono le ginestre in fiore, la lavanda, lo zaffera-no e il guado. Tra le ortive la zucca del Pellegrino, varietà particolare di zucca,e le carote violacee, di cui sono stati ritrovati i semi usati nel Medioevo. Molte di queste piante si ritrovano anche nella cucina del ristorante, che a pran-zo offre molti piatti a base di verdura, come il Risotto alla Borragine, i Ravioli alle Ortiche, gli Spaghetti alle erbe aromatiche.Sensibili all’arrivo della bella stagione sono anche gli animali, che all’interno del parco, in uno spazio recintato, trovano cura e protezione. Ci sono un asino, sei capre, galline, oche, germani, tacchini e faraone. «Si occupa di loro – ci spiegano Maura Martellucci e Pietro Innocenti – il “pastore” Pippo, uno dei ragazzi della Cooperativa La Proposta, che in primavera ogni tanto apre il recinto per la-sciarli pascolare liberamente». Se poi siamo fortunati può capitare che qualche coniglio selvatico ci attraversi la strada o si metta a brucare l’erba a pochi metri di distanza da noi, approfittando dei raggi del sole di quella che, qui a Siena, può considerarsi la stagione più bella dell’anno.

Porta Giustizia, una valle che sa di Medioevo

Una lunga passeggiata negli orti storici

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4 mercoledì 22 aprile 2009 4 VIta DI cONtraDaSaNItà

In situazioni di stress a volte un sorriso e una parola amica possono contribuire a rasserenare gli animi e affrontare l’emergenza con più tranquillità. Per questo motivo è stato attivato il servizio accoglien-za del Pronto Soccorso presso il policlinico Santa Maria alle Scotte.L’idea è nata da un progetto dell’Assessorato al Diritto alla Salute della Regione Toscana e sarà estesa ad altre strutture ospedaliere. «Un sorriso, una parola di conforto o anche una semplice in-formazione data al momento giusto – spiega il di-rettore generale delle Scotte, Paolo Morello Mar-chese – possono aiutare i familiari in attesa a vi-vere la permanenza in pronto soccorso con meno stress ed essere di supporto ai pazienti classificati con codice bianco, verde o azzurro, cioè quel-li non gravi che, solo nel 2008, alle Scotte sono stati circa 38mila su 46mila accessi». Gli addetti all’accoglienza, che hanno seguito una specifica formazione, sono tre e si alternano per garantire una presenza in sala d’attesa tra le 9,30 e le 22 cir-ca. «Il loro obiettivo – spiega Alessandra Sestini, responsabile dell’URP – è quello di ascoltare le necessità delle persone in attesa, dare una mano se necessario e orientare l’utenza a sentirsi meno spaesata». Il Pronto Soccorso senese, inoltre, è l’unico in Toscana ad avere un team di psicolo-

Scotte: il pronto soccorso ha attivato il servizio di accoglienza per orientare l’utenza

Come ricevere il malato

gi a disposizione di pazienti e operatori. «Ovvia-mente l’attività degli psicologi è completamente diversa da quella degli operatori dell’accoglienza – aggiunge Laura Radice, direttore sanitario – non solo per competenze e preparazione ma anche per l’obiettivo terapeutico specifico degli psicologi che intervengono soprattutto in situazioni complesse con forte carica emotiva». Il Pronto Soccorso se-nese quindi, diventa modello sperimentale in To-scana per le innovazioni introdotte, non ultima la discharge room, cioè la sala delle dimissioni. «Tut-te queste innovazioni – conclude Morello – per-mettono di migliorare il servizio all’utenza. Non possiamo perdere di vista né l’importanza dell’ac-coglienza, né quella del supporto nelle varie fasi di permanenza ed è per questo che, insieme alla responsabile del Pronto Soccorso, viene monito-rata costantemente anche la dotazione organica del personale medico e infermieristico dedicato per valutare eventuali incrementi. La qualità delle prestazioni erogate è direttamente proporzionale alla competenza dei professionisti e in tal senso va ricordato che sia i medici che gli infermieri, per lavorare in Pronto Soccorso, seguono un iter spe-cialistico. L’inserimento di altre unità, soprattutto mediche, è quindi subordinato all’acquisizione di tali specializzazioni».

Sciopero nazionale: possibili disagi il 23 aprile

Anche la musica sostiene la Fondazione Ma-ternità e Infanzia “Danilo Nannini”. Durante il concerto di apertura del “Locus Musicus”, la rassegna concertistica organizzata dall’Associa-zione Corale Polifonici Senesi, in programma sabato 18 aprile, è stato possibile raccogliere fondi a favore della Fondazione. Il concerto si è svolto presso la chiesa Santa Maria in Porti-co a Fontegiusta ed è stato diretto da Raffaele Puccianti. «L’accesso al concerto era gratuito – spiega il professor Giovanni Centini, presi-dente della Fondazione – ma tutti i partecipanti hanno potuto donare un contributo libero per sostenere il progetto a cui lavoriamo da tempo e cioè quello di costruire alle Scotte una casa accoglienza per le mamme dei bambini prema-turi ricoverati presso il dipartimento Materno-Infantile». Giunta ormai alla IV edizione, la rassegna “Locus Musicus” quest’anno vuole proporre importanti novità nello svolgimento e nella tipologia dei gruppi corali con un am-pio spazio dedicato ai gruppi corali giovanili. Lo scopo educativo, il “fare” musica insieme tramite l’utilizzo della voce e del canto, sono sicuramente elementi importantissimi nella crescita culturale e sociale dei ragazzi. «Si trat-ta – aggiunge Centini – dell’ennesima conferma che divertimento e solidarietà possono fondersi insieme per raggiungere obiettivi umanamente e socialmente nobili come aiutare le mamme e i loro piccoli. Grazie quindi a tutte le persone che ci hanno sostenuto e che continuano ad aiutarci nel nostro progetto». Il programma della rasse-gna, che terminerà a giugno, prevede l’esibizio-ne di cori musicali giovanili di scuole superiori provenienti da diverse città toscane quali Siena, Firenze ed Empoli.

Una rassegnaper la Fondazione “Danilo Nannini”

Possibili disagi al policlinico Santa Maria alle Scotte per lo sciopero proclamato dalle organiz-zazioni sindacali CUB, Confederazione COBAS e SDL, USI- AIT per l’intera giornata di giovedì 23 aprile.Lo sciopero potrebbe comportare alcune varia-zioni anche nel normale svolgimento delle attivi-tà ambulatoriali e dei servizi al pubblico, in rela-zione all’adesione o meno dei dipendenti. Per coloro che avessero prenotato esami o visite specialistiche, per ridurre al minimo i disagi, si

consiglia di contattare i singoli reparti interessa-ti per verificare il funzionamento o meno degli stessi.L’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese si scusa per eventuali disservizi causati, non impu-tabili alla volontà dell’azienda stessa. Si ricorda che verranno comunque garantiti i servizi es-senziali, l’assistenza medica di pronto soccorso e d’urgenza e il supporto attivo alle prestazioni specialistiche, diagnostiche e di laboratorio, compresi i servizi trasfusionali.

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4 mercoledì 22 aprile 2009 4 palIO E cIttàZ OTZ TIGA NEil senese16 3

L’edizione sperimentale del Palio dei Venti a Marina di Grosseto è sta-ta rovinata dal maltempo. Gli elementi positivi, malgrado le condizioni meteorologiche non sono mancati, a iniziare dalla presenza numerosa de-gli iscritti e dalla qualità dei partecipanti, con fantini e cavalli che hanno partecipato al Palio di Siena. Ecco che a cavallo c’era Gigi Bruschelli e il figlio che a sorpresa ha debuttato. Non poteva mancare Andrea Mari, Giuseppe Zedde, e poi Jonatan Bartoletti che ha bruciato tutti in partenza e poi ancora Gianluca Fais, Martin Ballesteros, Massimo Columbu. Si sono

sfidati in gare affatto facili. I vincitori delle gare sono stati Ivan Cerchi la prima, Stefano Marra la seconda. Nella terza Andrea Mari ha sbaragliato tutti, nella quarta ha vinto Giancarlo Bergamaschi, nella quinta Simone Mereu. Gianluca Fais ha conquistato il successo nella sesta e Giuseppe Zedde nella settima.È una manifestazione, questa del Palio dei venti che è nata per scherzo. L’inten-zione è far diventare l’evento un palio a tutti gli effetti, un appuntamento fisso di grande qualità. Scontato a questo punto il bis nel 2010.

Sono giunte numerose sabato sera le personalità alla cena organizzata dal Comitato Amici del Palio che ha avuto luogo nei locali della società il Rostro dell’Aquila. Erano presenti gli ex presidenti del Comitato stes-so, l’assessore Massimo Bianchi, il Magistrato delle contrade e il deputato della Fondazione. Molti gli interventi fra cui quello di Alessandro Orlandini e quello di Martinelli. È stato dichiarato che il restauro della tomba del maestro Formichi verrà effettuato in stretta collaborazione con la Mi-sericordia.Una iniziativa che merita molta attenzione in quan-to si tratta di un riconoscimento pubblico a colui che ha scritto la marcia del Palio, le cui note ac-compagnano la festa senese.

Fantini esposti a tutti i venti

Un omaggio a Formichi

La Festa deLL’abbadIa nuoVa dedIcata aLLa ceramIca

Sabato 2 maggio sarà una giornata tutta dedicata alla ceramica contemporanea. È quanto ha deciso la Nobile Contrada del Nicchio in occasione delle solennità dei Santi Gia-como e Filippo, antichi titolari dell’Abbadia Nuova e Patroni dell’Arte dei Vasai.Come ad ogni contrada di Siena è associata un’antica arte, al Nicchio è associata quella dei Vasai, poiché nel suo territorio si concentravano le attività dei vasai e della ceramica. Il ritrovamento recente di testimonianze concrete di queste attività ha indotto la contrada ad allestire un piccolo museo con tali oggetti. La giornata inizierà con un “Omaggio a Carlos Carlè”, un’esposizione di alcune sue recen-ti opere. A seguire inaugurazione della mostra “Immaginando conchiglie” curata da Mauro Barocco e Carlo Pizzichini, dedicata alla forma della conchiglia, simbolo della contrada del Nicchio. Nel pomeriggio dimostrazioni pubbliche di lavorazione della ceramica al tornio e all’imbrunire decorazione e cottura Raku di ceramiche in diretta. Sono moltissimi gli artisti che esporrano le loro opere in questa rassegna.

nIcchIo

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VIta DI cONtraDaIl MaGO DI OZ 17Z OTZ TIGA NEil senese 44 mercoledì 22 aprile 2009 4

ARIeTeCoraggio, il variabile aprile si avvia alla conclusione e la primaverà si stabilizzerà in men che non si dica. Sono ap-prezzabili i vostri sforzi di non eccedere in lamenti, insistete,

vi ricompenseranno con sole e bel tempo a volontà. Altri-menti fate causa ai meteorologi anche voi. FIducIosI.

ToRoAncora qualche problema di salute ma sono gli ultimi fuochi prima della ripresa. Le allergie, qualche sbalzo di temperatura, insomma, an-cora piccoli fastidi. Con il sole

e qualche giorno di vacanza passerà tutto. Soprattutto se i giorni di vacanza saranno più d’uno. stanchI.

GemeLLII colleghi hanno iniziato a chiedere le ferie e a prenota-re le vacanze. Voi, che partite all’ultim’ora per mete sco-nosciute, proprio non li ca-pite: si perdono il gusto della

scoperta e della ricerca. Voi, però, attenti a non perdere il posto per via della mancata prenotazione. curIosI.

LeoNeContinueranno a farvi com-plimenti per la cucina (un po’ meno per la pulizia della sala da pranzo) ma a voi ini-ziano a venire dei dubbi: non sarà tutta una scusa per non

invitarvi a casa loro o fuori? Contano sulla vostra ospitalità, voi provate a mettere alla prova la loro. sIgnorIlI.

BILANCIAVi siete persi la Vivicittà di domenica scorsa e mancate dal campo di allenamento da tempo per impegni di lavoro (e anche un po’ di pigrizia?). è il momento di ripartire, e di

corsa. Sennò vi passeranno tutti davanti alla prima uscita. e non sarebbe neanche la prima volta. scattantI.

SAGITTARIoAvete mangiato solo strac-chino per giorni e adesso è la volta dei carciofi. Va bene stare attenti alle offerte dei supermercati ma così ri-schiate di esagerare. Lo di-

cono anche i vostri a casa, stremati dalla settimana della salsiccia. Provate almeno ad incrociare le offerte. tIrchI.

ACqUARIoChe ne sarà quest’anno del solito viaggetto di primavera? I ponti ci sarebbero, le idee pure, non vi resta che convin-cerlo/la. Il lavoro, gli impegni, la crisi… proveranno a dis-

suadervi in ogni modo, ve lo anticipiamo. A voi resistere e partire, eventualmente anche senza di loro. VIaggIatorI.

CANCRoSe la gatta non smette di miagolare e il cane ulula alla luna, forse è venuto il mo-mento di scegliere: lasciar-li liberi di andare incontro all’amore là oltre la siepe

oppure intervenire. Cosa preferireste se si trattasse si voi stessi? Bene, aprite quel cancello. romantIcI.

VeRGINeVi ci vuole proprio un orto, un giardino. Le finestre e le terrazze le avete già riempite di vasi ma adesso è venuto il momento di andare oltre. è d’accordo anche il gatto.

Pensate alle mille cose che potreste fare con un pezzetto di terra a disposizione. e non pensateci e basta. FlorealI.

SCoRPIoNemessi in crisi dalle imma-gini tv delle ultime settima-ne, sentite il bisogno di fare qualcosa anche voi per tutti quelli coinvolti dalla terribile esperienza del terremoto?

Va bene le coperte e i soldi, ma impegnatevi anche a non scordarli appena spariranno dai palinsesti tv. PartecIPI.

CAPRICoRNoState perdendo il sonno die-tro a tutti quei conteggi: con l’incentivo alla rottamazio-ne e quello per il risparmio energetico e dando indietro la panda euro0 della nonna a

che cifra potreste arrivare per comprarvi la macchina nuo-va? Se non sognate una Ferrari, è fatta. calcolatorI..

PeSCIIl tempo migliora (?), la crisi rallenta (?), insomma i motivi per rallegrarsi ci sarebbe-ro. eppure non vi vediamo in forma, cari amici dei Pe-sci. Cosa vi turba ancora? Vi

aspettavate di meglio? Saturno consiglia: prendete il buo-no che c’è, intanto, poi si vedrà. ottImIstI.

È un meticcio di circa un anno, taglia medio-pic-cola, è colore miele scuro, il musetto allungato, le orecchie all’insù e un adorabile nasino rosa scuro. È stato avvelenato ma ora sta bene. Avrebbe bisogno di un terreno dove corre-re perchè credo non sia abituato a stare in casa, anche se è abbastanza giovane e c’è tutto il tem-po per educarlo.

Per informazioniLaura 339 81 11 [email protected]://adottaunpelosino.

Da adottare BiagioIl GazzettIno

Inviate le vostre domande e le vostre proposte alla no-

stra redazione: [email protected]

editore Alsaba Grafiche, Siena

Direttore responsabile Fabio Di Pietro

Hanno scritto: Pancrazio Anfuso, Sonia Boldrini, michela Ceravolo, Giuseppe Del Fuoco, Anna maria Di Battista, Claudia Gasparri, Lello Ginanneschi, monica Granchi, Francesca Guglielmi, Ines Ricciato, martina Rusconi, marco Vangelisti.

Fotografie Fabio Di PietroGrafica di Claudia Gasparri

Pubblicità RS Service, SienaTel. 0577 531053/247533

Stampa AL.SA.BA. Grafiche, Siena

Registrazione n. 7 del Tribunale di Siena dell’8 aprile 2008

licenze&lavoro

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Tutti i mercoledì è possibile leggere il settimanale free Il Gazzettino Senese nella versione scaricabile in pdf grazie a Siena News. Nella home page del giornale elettronico più letto di Siena e provincia tro-verete infatti un link che vi permetterà questa operazione.

www.sienanews.it

GaZZEtta SpOrt

Monteriggioni di serie D si corona

La formazione e il bomber

La formazione che ha vinto il campionato conquistando la serie D. Accanto il bomber Alessandro Monaci

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Quando si vince per manifesta superiorità

Monteriggioni di serie D si corona

Nel suo fortunatissimo Febbre a 90, Nick Hornby ha raccontato la storia di un finale di campionato indimenticabile, in cui l’Arsenal ha conquistato il suo trionfo in un minuto, ribaltando le sorti di un cam-pionato perso. La Lazio nel 2000 ha fatto anche di più, conquistando lo scudetto 45 mi-nuti dopo aver concluso il proprio impegno. Il Monteriggioni ha inserito nel catalogo una specialità tutta particolare: ha vinto il campionato… sen-za giocare! La festa è cominciata il 29 marzo, quando i rossoverdi, saltando l’impegno di Campi Bisenzio contro il Lanciotto per impraticabilità del campo, si sono trovati ad aver già vinto il campionato per i risultati delle avversarie. A quel punto l’impresa era fatta: la giovane società calcisti-ca, rappresentante della città che di torri si corona, approda alla serie D nell’anno in cui ricorrono i quarant’anni dalla fondazione. Nata come A.S. Badesse, la società ha incominciato il suo percorso nei campionati federali dal 1983, dopo aver giocato nei tornei amatoriali nei primi anni d’attività. Da lì in poi la crescita è stata costante: la promozione in seconda categoria nel 1990, quella in prima nel 1993, l’approdo in Promozione nel 1997, col salto immediato in Eccellenza. Il cambio di denominazione è arriva-to nel 2000: il Monteriggioni ha conquistato diversi allori anche a livello giovanile: un campionato regionale allievi e uno juniores, dove la squadra ha conquistato anche due campionati provinciali. Niente in confronto al grande traguardo raggiunto al termine di questa strepitosa galoppata: la

serie D è un salto di qualità, costruito e raggiunto grazie a un progetto vincente che il presidente Massimo Verdiani ha predisposto e affidato alla guida di mister Valerio Beltrami. L’anno prossimo i rossoverdi militeranno in un girone che include squadre che sono espressione di grandi centri e di tradizione calcistica importante. Un premio meritato per la squadra e per il suo appassionato seguito, che ha accompagnato la marcia trionfale della squadra nel bell’impianto che a Badesse ospita anche il torneo di Viareggio. I momenti chiave della sta-gione li ha raccontati a sportsiena.it il bomber della squadra, Alessandro Monaci, che si è imposto per il secondo anno consecutivo come capocan-noniere del campionato: «Il primo momento chiave è stato sicuramente all’inizio del campionato perchè ci ha visto subito protagonisti con altre dirette concorrenti. Il secondo direi certamente il cambio di modulo a metà girone di andata per-chè con il 4-4-2 stavamo attraversando un momento difficile dove faticavamo a fare bottino pieno; il mister grazie alla sua esperienza ha subito cercato un alternativa passando al 4-3-1-2 questo cambio di modulo ha subito fruttato. Il terzo momento chiave credo che sia stata la vittoria ad Anghiari dove sotto 1 a 0 in una partita fondamentale per il campionato siamo riusciti a ribaltare il risultato 3 a 1. Questo ci ha dato grande convinzione dei nostri mezzi per affrontare al meglio la volata finale». Complimenti a Monaci e alla squadra: li seguiremo nella loro avventura, l’anno prossimo. In serie D.

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Ancora un Chievo indigestoA testa bassa

20 3 4 mercoledì 22 aprile 2009 4 bIaNcONErO

Al Rastrello è andato in scena il Siena che nessuno si aspettava, dopo le squillanti vittorie dei turni pre-cedenti. La squadra è parsa molle e senza idee e il Chievo, modesto gruppo di pedatori, ha avuto vita facile, portandosi in vantaggio con Pellissier a metà del primo tempo, dopo aver lasciato sfogare i bian-coneri, partiti bene ma disciolti come neve al sole dopo pochi minuti. La squadra è apparsa svuotata, in evidente inferiorità fisica e incapace di reagire al secondo gol, arrivato in apertura di ripresa su una palla persa malamente da Kharja sulla tre quarti di campo senese. Una carambola sfortunata ha regalato la palla-gol all’implacabile Pellissier, che ha timbra-to il raddoppio. Vanificando gli sforzi dei ragazzi di Giampaolo, che avevano tentato il recupero nel finale del primo tempo, sospinti da Zuniga e Ver-gassola che nella circostanza hanno un po’ predi-cato nel deserto. L’analisi a caldo del mister spiega bene la situazione: «Non me la sento di analizzare questa sconfitta da un punto di vista tecnico-tattico. Perché abbiamo bucato sotto il profilo mentale. E se manca il soggetto di un storia è inutile raccon-tarla. La valutazione dell’incontro di oggi sfugge da ogni logica. Abbiamo perso meritatamente, pur non avendo il Chievo fatto chissà quale partitona: è stato ordinato e ha corso, non ha fatto neanche un grande palleggio almeno fino allo 0-2. Questo Sie-na è in crescita: se non molliamo niente sotto ogni punto di vista, possiamo far bene con chiunque. Se lasciamo qualcosa per strada è un problema. Il nostro modo di difendere è collettivo, un errore, un dettaglio sbagliato e crolla tutto. Peccato, non sia-mo neanche partiti male. Il primo gol ha rotto un po’ gli equilibri, dopo il secondo è iniziata la nostra giornata no. Ci può comunque stare un calo, è fisio-logico. So già che i ragazzi dalla prossima settimana torneranno a far bene come sempre». Sullo sfondo, insomma, aleggia lo spettro della motivazione, che spesso decide il destino delle partite di fine stagione. Gli sportivi professionisti dovrebbero avere motiva-zioni sufficienti nel contratto e nel corretto spirito agonistico, ma è un fatto che le cose nel campiona-to italiano vadano spesso così. Dipende anche dalle troppe partite inutili in un contesto a venti squadre. Ma c’è, naturalmente, chi non è d’accordo. Stronati ha parlato apertamente di mancanza d’attributi: un giudizio legato alla circostanza, perché questa squa-dra ha dimostrato molte volte di avere buon sangue. La trasferta di Torino sarà una nuova occasione per incidere sul campionato e issarsi alla fatidica quota-salvezza di 40 punti. Anche se è probabile che il Siena sia già salvo, il che non è una buona ragione per tirare i remi in barca troppo presto. Amoruso ha avuto finalmente modo di giocare, per via dell’in-fortunio occorso a Maccarone e anche per una mi-gliorata condizione che purtroppo non si è vista sul campo. Giampaolo ha avuto ragione a escluderlo? Non si sa, e la partita persa contro il Chievo non è il contesto in cui lo si può appurare con certezza. Intanto il giocatore si fermerà ancora per un turno, per squalifica. Speriamo in un finale migliore.

Pancrazio Anfuso

Prego, vuol ballare con me?

Amoruso non ama il gol

Dopo la rete di Pellissier bianconeri a testa china

Calaiò e Rosetti si preparano per il gran ballo

Per ben due volte Amoruso non ha tirato dentro facili palloni

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L’obiettivo adesso sono i play off per lo scudettoSiena, bella da fare invidiaVIta DI cONtraDabIaNcOVErDE 2144 mercoledì 22 aprile 2009 4

Oramai la stagione regolare è agli sgoccioli. Stase-ra al PalaMensana arriverà l’Air Avellino, squadra tosta, a caccia di un posto nei Play Off. Per gli ir-pini sarà dunque una partita determinante per il prosieguo della stagione. Per la Mens Sana (specie dopo l’ultima vittoria contro Caserta per 91-75) sarà importante solo per il rispetto che si deve al cam-pionato ed agli avversari. Ci sarà dunque spettacolo vero, partita reale sul nostro parquet. Dopo stasera ci sarà qualche giorno di riposo per i nostri gioca-tori. La partita successiva sarà il 7 maggio, quando riceveremo la Snaidero Udine. La fine della stagione regolare ci vedrà quindi sul parquet di Milano, in un vero e proprio anticipo di Play Off. Il vantaggio incredibile della Mens Sana in classifica, due grandi come Roma e Milano, oltre a Bologna, che rischiano di perdere il posto in Euroleague, ha spo-stato il dibattito nel mondo del basket sui presunti

vantaggi avuti dalla Montepaschi dagli arbitri, come se fosse casuale aver vinto praticamente sempre con una media di scarto che alla fine della stagione regola-re sarà di quasi 16 punti, più o meno. Le analisi sugli scandalosi arbitri avuti dalla Mens Sana contro il Pa-nathinaikos sono durate lo spazio di un giorno, come se Siena non fosse stata rappresentante dell’Italia. Con tre fischietti semplicemente “normali” avremmo giocato la quinta partita ad Atene, perdendola forse, ma comunque giocandocela. Gli arbitri hanno anche contribuito in maniera pesante a toglierci la soddi-sfazione di giocare una finale di Euroleague (Barcel-lona con il tiro da due/tre punti di Bulleri, i fischi vergognosi contro il Maccabi a Madrid), ma di tutto questo non si parla più. Le analisi con gli istant replay si fanno per partite che per noi non hanno alcuna im-portanza a livello di risultato, invocando, modello Bi-scardi, la moviola in campo. Di certo la possibilità del

replay l’avrebbe voluta Livorno il 27 maggio 1989, quando gli fu scippato lo scudetto da Milano mentre già lo stava festeggiando negli spogliatoi. Per chi lavo-ra bene, per chi sa di aver tutto il vantaggio ad avere regolarità negli arbitraggi, la moviola in campo non può che essere accolta a braccia aperte, specialmente nei Play Off. Si sta scatenando una “guerra a Siena” che in alcuni casi va molto vicino al limite, come i caterpillar annunciati da Bologna dopo le polemiche seguite all’ultima partita. A prescindere da tutte le analisi fatte, una sola è la verità su cui tutti devono (o dovrebbero) concordare: i falli vengono fischiati dagli arbitri sulla base dei regolamenti e non decisi dai cronometri di Sky. Speriamo solo che nella poule scudetto non ci siano regali a nessuno e che alla fine a vincere sia la squadra migliore nei Play Off, non la più protetta o blasonata, sponsorizzata o altro.

Lello Ginanneschi

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Z OTZ TIGA NEil senese22 3 4 mercoledì 22 aprile 2009 4 calcIO prOVINcIa

Continua il periodo negativo del Poggibonsi. La squadra toscana subisce in casa un’altra sconfitta di misura. A questo punto la classifica si fa sempre più nera. Il risultato della gara era già deciso al 17’. Il Giulianova è passato in vantaggio con un bel gol di D’Antoni, per il qua-le non è stato difficile raccogliere il cross di Improta, grazie sopratutto allo svarione difensivo. Il match segue il copione delle partite precedenti, il Pog-gibonsi costruisce e la squadra avversaria conclude. Durante tutto il primo tempo si è verificato l’assedio della squadra di casa. Da segnalare il tiro da trenta metri al 7’ di Di Chiara e un colpo di testa al 31’ di Mazzotti. Il primo tempo si chiude con l’espulsione dalla panchina del dodicesi-mo del Poggibonsi. Alla ripresa Buglio manda in campo una nuova formazione e, al 52’, arriva l’occasione più ghiotta per il Poggibonsi. Malchiorri prova un pallonetto che sfila alle spalle del por-tiere. Passano poco più di 20’ e la squa-dra di casa prova a pareggiare i conti con Bifini. Al 69’ il mister della squadra toscana manda in campo Porricelli al posto di Mel-chiorri. L’assalto del Poggibonsi potrebbe por-tare i frutti quasi allo scadere del match, quando i padroni di casa protestano per un fallo avvenuto sulla riga dell’area avversaria, ma il direttore di gara decide di ammonire per simulazione Dall’Ara. Nei minuti di recupero c’è tempo per l’espulsione di Francini. Triplice fischio finale e squadre negli spogliatoi. Adesso i toscani devono fare i conti con una classifica tutt’altro che semplice.

Grande affermazione della Colligiana che sbanca il campo di Gubbio e, grazie a questi tre punti, esce finalmente dalla zona critica della classifica.

Il Gubbio, al contrario, dopo aver sperato nei play off, si ritrova a soli 5 punti dai play out. I biancorossi centrano la secon-

da vittoria consecutiva e tornano a vincere in trasferta dopo il 16 novembre. Andando alla cronaca, le due

formazioni vengono schierate con moduli diversi dai rispettivi allenatori: al 4-3-3 offensivo del

Gubbio di Tumiatti, mister Cuttone, ex di turno contrappone uno schieramento più

accorto, il 4-3-2-1, con bomber Tranchi-tella unica punta e il resto della squadra a dare una mano in difesa. Al 20’del pri-mo tempo Gubbio pericoloso con una punizione di Martinetti, ma la Colligia-na replica cinque minuti dopo con Ma-rino di testa fermato da uno strepitoso Vergari. In avvio di ripresa la Colligia-na è ancora pericolosa con Tranchitella

che, dopo appena un minuto di gioco del secondo tempo, viene anticipato di

un soffio da Fiumana quando si trovava or-mai solo davanti a Vergari. L’episodio chia-

ve arriva al 12’del secondo tempo: errore di Briganti che si fa rubare palla sula linea di fondo

da Donati. Lo stesso difensore del Gubbio, nel pro-sieguo dell’azione, atterra Donati in piena area. L’arbitro

fischia il penalty che Tranchitella trasforma. La Colligiana riesce a mantenere il vantaggio fino al 90’, sfiorando addirittura il raddoppio con Laverone che all’82’colpisce il palo con un tiro dal limite dell’area. E ora massima concentrazione per il Bassano.

Solito Poggibonsisolito copione

Colligiana corsara a Gubbio

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2344 mercoledì 22 aprile 2009 4 altrI SpOrt Z OTZ TIGA NEil senese

IL sangImIgnano pareggIa a deruta

Occasione persa per il Sangimignano che, dopo essere andato due volte in vantaggio, si è fatta raggiungere in entrambi i casi e, nell’occasione del 2-2, praticamente qua-si in chiusura di gara da un Deruta mai domo.

Gli uomini di mi-ster Maraia sono passati in vantag-gio al 42’del primo tempo grazie a un tiro al volo di Rigoli deviato da un difen-sore del Deruta. Al 9’della ripresa

pareggio del Deruta con Raggi, ma il San-gimignano ribatte dopo soli due minuti e ritorna in vantaggio: altro tiro al volo, que-sta volta di Taglialatela, e altra deviazione di un difensore del Deruta che spiazza il portiere di casa Tomassini. Ma a dieci minuti dalla fine gli ospiti ven-gono raggiunti ancora una volta da Raggi che, su punizione, infila l’unico angolo la-sciato libero da Mollo e fissa il risultato sul pari.

La pIanese batte La sInaLunghese

La Pianese, anche se favorita da un mezzo infortunio del portiere ospite Violini, è ri-uscita a portare a casa utile vittoria. Il suc-cesso della Pianese può dirsi meritato per la maggiore convinzione mostrata dai ragazzi di Sassarini. La squadra locale ha lasciato agli ospiti l’iniziativa del gioco. Il maggior

possesso palla della Sinalunghese ha por-tato maggiori occa-sioni offensive. Il gol per la Pianese di Del Prete al 13’ del primo tempo, è arrivato un po’ inatteso. La Pia-

nese, quasi a fine partita, ha avuto la possi-bilità del raddoppio.Un bel gesto della squadra bianconera è sta-to quello di donare l’intero ricavato della partira alle popolazioni colpite dal terremo-to. Oltre all’incasso sono stati anche raccolti tra i tifosi oltre duemila euro. La squadra del presidente Maurizio Sani si gioca quindi la possibilità di lottare ancora per la promozione. Un obiettivo al quale la società ha puntato fin dall’inizio.

pareggIo tra baLdaccIo e montaLcIno

Finisce a reti inviolate la partita di andata play off fra Montalcino e Baldaccio Bruni. Il Montalcino tuttavia non è tagliato fuori, ma fra una settimana dovrà assolutamente vincere per continuare negli spareggi. Gli ilcinesi hanno disputato una buona gara. Per i primi venti minuti di gioco le squadre si sono scontrate a centrocampo e si segnalano poche azioni rilevanti. La ripresa inizia seguendo lo stesso copio-ne del primo tempo. Nonostante le condi-zioni del terreno di gioco le due squadre esprimono un ottimo gioco. La partita è stata corretta, i falli sono stati tattici.Si deciderà tutto quindi nella partita di ritorno anche se va considerato che il ri-sultato fa più comodo agli aretini che agli ilcinesi. Il ritorno si giocherà la prossima settimana sul campo del Baldaccio al quale basterà vincere anche con una sola rete di scarto per passare il turno e accedere così alle finali.L’incontro è stato disturbato da una piog-gia insistente che ha pesato sulla gara – e sul risultato – e zuppato il numeroso pub-blico presente.

serIe d pLay oFF ecceLLenza

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